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Tagli all'ICI finanziati con i fondi per Calabria e Sicilia

 

Dai deputati calabresi la richiesta di ripristinare i fondi per Calabria e Sicilia sottratti dal taglio ICI

26 giu 08 Governo faccia seguire a parole i fatti. Lo afferma il deputato dell'Udc, Roberto Occhiuto sulla vicenda dei tagli attuati per finanziare l'abolizione dell'Ici. ''Il Governo - afferma Occhiuto - si e' impegnato a ripristinare i fondi destinati alla realizzazione di opere infrastrutturali in Calabria e Sicilia, quasi del tutto prosciugati per permettere la riduzione dell'Ici''. ''Mentre aspettiamo che alle parole seguano i fatti - sostiene ancora Occhiuto - dobbiamo far notare l'atteggiamento rancoroso della Lega, l'unico partito a votare in blocco contro il nostro ordine del giorno. Evidentemente, il loro vorrebbe essere un federalismo a due velocita', incentrato sulla lacerazione economica e sociale di alcune aree del Paese, piuttosto che su una fiscalita' che tenga conto delle esigenze di ogni singola regione''.

Meduri “Consumato uno scippo”. "Con il voto di fiducia di ieri alla Camera sull'Ici si compie il penultimo atto (l'ultimo sarà al Senato) relativo allo scippo sui fondi per la Calabria e per la Sicilia che fin dal primo momento avevamo temuto". A sostenerlo è l'ex sottosegretario alle Infrastrutture, Luigi Meduri. "Il governo Berlusconi-Lega-Mpa - aggiunge - strappa alla Calabria e alla Sicilia quasi tre miliardi di euro che in due anni di lavoro il governo Prodi ed i parlamentari calabresi e siciliani del centrosinistra avevano impegnato su quei territori, consapevoli dell'assoluta insufficienza delle infrastrutture calabresi e siciliane". "Questa - prosegue - è la verità. Il resto, ordini del giorno accettati dal Governo, rassicurazioni personali e pubbliche, sono tutte chiacchiere. I presidenti delle province calabresi e siciliane che avevano già ricevuto i decreti di finanziamento e predisposto i piani d'intervento per il miglioramento delle strade ne sono ben consapevoli ed i presidenti delle due Regioni, Cuffaro ora sostituito da Lombardo e Loiero, che dopo confronti duri e rigorosi con il ministro Di Pietro avevano firmato gli accordi per le opere sui loro territori grazie ai fondi ex Fintecna, vedono svanire le possibilità di realizzare infrastrutture di primaria importanza nei loro territori". "Purtroppo questo scippo è avvenuto con il voto favorevole dei parlamentari calabresi e siciliani del Partito della Libertà e dell'Mpa - conclude Meduri - i quali, non dovendo rispondere al popolo, visto il sistema elettorale vigente, ma solo alle segreterie dei partiti che li hanno 'iscritti' al Parlamento, non hanno avuto nessuna esitazione a votare per l'eliminazione di questi finanziamenti a danno delle loro regioni. Siamo curiosi di sapere attraverso quali miracoli finanziari il governo Berlusconi-Lega-Mpa riuscirà a reperire i dieci miliardi di euro che servono per l'annunziatissimo ponte sullo Stretto e per il ripristino dei fondi per le strade, i porti, i nodi ferroviari calabresi e siciliani già finanziati dal governo Prodi".

N. Oliverio “Una brutta pagina del Governo contro il Sud”. "Il Governo e la maggioranza hanno scritto una brutta pagina per il Sud". Lo afferma il parlamentare del Pd, Nicodemo Oliverio. "Hanno tolto - ha sostenuto - le risorse finanziarie destinate dal Governo precedente alla realizzazione di importanti opere infrastrutturali in Calabria e Sicilia per fare fronte alla soppressione del gettito dell'Ici e per defiscalizzare gli straordinari, hanno posto il voto di fiducia cancellando così il dibattito in Parlamento ed in cambio hanno promesso un impegno per lo sviluppo del Sud". "Ecco - ha proseguito Oliverio - come il Governo Berlusconi intende rilanciare il Mezzogiorno, anche grazie ai voti dei parlamentari eletti in questa terra". Oliverio ja partecipato oggi ai lavori alla Camera relativi alla discussione per la conversione del decreto su "disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto della famiglie", il cui voto finale è stato fissato per martedì prossimo. Oliverio, assieme agli altri parlamentari calabresi (Minniti, Villecco Calipari, Laratta, Lo Moro, Laganà Fortugno e Marini) ha presentato alcuni ordini del giorno. In particolare gli esponenti del Pd hanno denunciato che "i primi atti normativi del Governo e della maggioranza hanno un'impronta antimeridionalista, manifestata nella sottrazione dei fondi destinati dal Governo Prodi a finanziare alcuni importanti infrastrutture della Calabria e della Sicilia, alla viabilità provinciale, nonché dal blocco di spese che, in parte, penalizza il Mezzogiorno". L'ordine del giorno dei parlamentari calabresi del Pd impegna il Governo "a realizzare un programma di interventi infrastrutturali e di servizi, con la relativa copertura finanziaria, in grado di promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno". In un secondo ordine del giorno, firmato anche da alcuni parlamentari siciliani del Pd, inoltre, si chiede al Governo di "ripristinare nel più breve tempo possibile le risorse per le infrastrutture sottratte alla Calabria ed alla Sicilia". "Il Governo e la maggioranza - ha sostenuto Nicodemo Oliverio - hanno scritto una brutta pagina per il Sud. Questa terra, infatti, subisce un colpo durissimo nelle sue aspettative di sviluppo e crescita. Togliere risorse finanziarie importanti in cambio solo di parole e di impegni solenni è l'ennesima beffa ai danni delle popolazioni meridionali. Il Pd continuerà il suo impegno contro questa politica che ignora le drammatiche situazioni di una parte del Paese. Lo farà da tutte le postazioni possibili, nonostante il soffocamento del dibattito parlamentare, nella speranza di poter registrare al più presto serie e concrete inversioni di rotta"

Dima promette l’impegno del Governo al ripristino dei fondi. "Il Governo si impegna, concretamente e solennemente, ad attuare misure di natura finanziaria per sostenere la realizzazione di un piano di opere infrastrutturali indispensabili per lo sviluppo e la crescita sociale ed economica della Calabria e della Sicilia". E' quanto afferma, in una nota, il deputato del Pdl Giovanni Dima. "Durante la discussione del disegno di legge di conversione del decreto fiscale - sostiene Dima - la Camera dei deputati, infatti, ha approvato, dopo la mia illustrazione in aula, un ordine del giorno da me presentato come primo firmatario e da tutti i parlamentari calabresi, da molti deputati siciliani del Popolo della libertà, per ribadire la necessità che l'esecutivo dia corso ad un programma di interventi infrastrutturali volti a migliorare la viabilità delle due regioni attraverso la modernizzazione e l'ampliamento delle rete viaria esistente ed il potenziamento e la valorizzazione di sistemi di comunicazione alternativi come le 'autostrade del mare'". "Abbiamo presentato - afferma Dima - questo ordine del giorno per impegnare il Governo sulla necessità di trovare il giusto equilibrio tra un provvedimento diretto a salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie italiane e l'individuazione di misure finanziarie che garantiscano la realizzazione di un nuovo piano infrastrutturale per la Calabria e la Sicilia. Le speculazioni politiche del centrosinistra, che ha parlato di politiche antimeridionaliste e di rapina ai danni del Mezzogiorno, sono state smentite nei fatti da un impegno formale preso nei confronti della nostra regione: l'approvazione dell'ordine del giorno non rappresenta, pertanto, un accordo al ribasso, come maliziosamente fa credere qualche esponente del centrosinistra calabrese, ma la significativa espressione della volontà di Parlamento e Governo nel guardare con attenzione ai problemi della Calabria e della Sicilia". "I polemisti in servizio permanente - sostiene il parlamentare del Pdl - hanno tentato di screditare un provvedimento che ha abolito un odioso balzello sui proprietari della prima casa e detassato gli straordinari nel settore privato affermando che per la sua copertura sono stati sottratti i fondi destinati da Prodi alla Calabria ed alla Sicilia. In realtà Prodi, rinunciando alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, ha soltanto recuperato i finanziamenti derivanti dalla mancata realizzazione di questa infrastruttura". "Credo che nei prossimi mesi - aggiunge Dima - il Governo presenterà una mappa di quelle che sono le esigenze infrastrutturali del Paese e dettagliatamente della Calabria e della Sicilia. La deputazione del Pdl sarà, pertanto, impegnata con il Governo nel riprendere con forza il programma di ammodernamento e di completamento della statale 106 e delle strade provinciali calabresi dopo le tante promesse disattese e le molte dimenticanze del centrosinistra romano e regionale".

Laratta “Reperire i fondi dai depositi dormienti”: Un ordine del giorno con cui si propone di reperire, attraverso i "depositi dormienti", le risorse da destinare alla copertura dei mancati introiti dell'Ici è stato illustrato stamani, alla Camera, dal deputato del Pd, Franco Laratta. L'Odg, è scritto in una nota, è stato fortemente voluto e sottoscritto dai parlamentari calabresi del Pd dopo il varo ieri del decreto fiscale. "Questi fondi - ha spiegato Laratta in assemblea - sono di proprietà dei cittadini e sono soldi depositati e non riscossi che giacciono presso le banche. I depositi dormienti sono stati esclusi, forse per distrazione, da opportuni calcoli di impiego, visto che il DPR 116 ne ha disciplinato il trasferimento alla Banca d'Italia". Per il parlamentare "si tratta di somme notevoli, impropriamente lasciate al sistema bancario, di cui non si sa nulla, ma oggi, visto le modalità con cui il governo intende mantenere fede alle sue promesse elettorali, dobbiamo trovare il modo per aprire questa "cassaforte" per liberare le risorse destinate alle nfrastrutture della Calabria e della Sicilia. La strana cortina di silenzio sui depositi dormienti deve assolutamente essere sollevata. Per tutto ciò non possiamo che essere contrari all'esame del provvedimento in quest'aula che toglie al Sud per favorire i proprietari di casa al Nord Italia". Laratta ha anche criticato il sottosegretario all'Economia, Cosentino. "L'esponete del governo - ha sostenuto il parlamentare del Pd - ha detto che si tratta di un prestito, ma sappiamo che un prestito ha bisogno di due parti che si accordano. E' infatti prerogativa di chi presta sapere che cosa e a chi concedere il prestito. Si tratta invece di una decisione unilaterale. Un Robin Hood a parti rovesciate che ha commesso uno scippo in danno di due regioni povere come Calabria e Sicilia, per dare ai ricchi del Nord".

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