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Tagli all'ICI finanziati con i fondi per Calabria e Sicilia

 

Tagli ICI finanziati con fondi per Calabria e Sicilia: M. Oliverio denuncia “Nuovi tagli per il Sud”. Berlusconi incontra le delegazioni degli enti. Loiero “Peso ingiusto per sud”

05 giu 08 ''Dal Governo Berlusconi arrivano nuovi tagli alle risorse destinate al Mezzogiorno e ulteriore incremento della burocratizzazione''. E' quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. Il riferimento di Oliverio - riferisce un comunicato - e' alla notizia, riportata dal Sole 24 Ore di oggi, secondo cui il Governo Berlusconi ha messo a punto due nuovi filtri per il 'bonus' previsto dalla Finanziaria 2007 articolo 1 commi da 27 a 279 legge 196/2006, con cui ha tagliato gli stanziamenti e cancellato l'automatismo per fruire del credito d'imposta sugli investimenti al Sud. ''Il Decreto legge 97/2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 giugno scorso ed in vigore dallo stesso giorno - prosegue il presidente della Provincia di Cosenza - motiva la manovra sui crediti d'imposta con l'esigenza di garantire 'l'effettiva copertura nell'ambito dello stanziamento del bilancio dello Stato' nel rispetto dei diritti acquisiti e nel segno della 'certezza delle strategie d'investimento. Per queste ragioni sono stati resi disponibili, per il 2008, solo 63,9 milioni di euro contro i 377 preventivati con la Finanziaria 2007''. ''E' questa - sostiene ancora Oliverio - un'ulteriore mazzata alle imprese del Sud, che va ad aggiungersi ai tagli di circa duemila e quattrocento miliardi destinati ad investimenti infrastrutturali gia' programmati in Calabria e Sicilia per la copertura dell'Ici e alla decurtazione di un miliardo di euro (oltre duemila miliardi di vecchie lire, gia' destinato alle strade di competenza delle Province calabresi e siciliane. Come esordio non c'e' davvero male''. ''Il vento del Nord continua a fischiare impetuosamente sul Mezzogiorno e sulla Calabria - conclude OLiverio - mi auguro, da calabrese prima e da rappresentante delle istituzioni poi che, di fronte a questi scippi sconsiderati e arroganti, l'intera regione, la sua classe dirigente, le forze politiche, sociali e culturali sappiano reagire con fermezza e determinazione, facendo sentire alta la loro protesta e ponendo fine a quella che si sta dimostrando una vera e propria furia antimeridionalista e anti calabrese''

Il sindaco Perugini nella delegazione ANCI. Il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini ha partecipato con la delegazione dell'Anci all'incontro con il Governo. All'incontro hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta; il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti; il Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il sottosegretario all'Interno Michelino Davico. ''Il presidente Berlusconi - ha detto Perugini - ha affermato, avviando la riunione, che quello di oggi sara' il primo di una lunga serie di incontri. Anche il ministro Fitto ha sottolineato l'esigenza di un confronto preventivo con i Comuni prima di adottare provvedimenti che incidano sulle autonomie locali. Sono dichiarazioni di principio da accogliere senz'altro favorevolmente, perche' i problemi non mancano e bisogna affrontarli in maniera concertata''. ''Tra le questioni poste all'attenzione del Governo - ha sostenuto ancora Perugini - la delegazione ha sollevato in primo luogo quella dell'Ici e dei problemi tecnici ad essa connessi, che preoccupa molto i Comuni. E' emerso, inoltre, il problema del Catasto e del superamento del blocco nel trasferimento delle funzioni ai Comuni a causa di una sentenza del Tar del Lazio. E' stata sottolineata anche la necessita' che si riavvii il percorso per la piena attuazione del Titolo V della Costituzione, mantenendo distinti gli aspetti ordinamentali ed istituzionali, relativi al codice delle autonomie, da quelli finanziari''. ''L'incontro di oggi con il Governo - ha concluso il sindaco di Cosenza - e' stato cordiale e colloquiale. Si spera adesso che, al di la' degli aspetti di cortesia istituzionale, si ponga mano ai problemi che, in questo momento di grave difficolta', affliggono i Comuni, perche' non si abbatta ulteriormente su di essi la scure dei tagli dei fondi dello Stato, mettendo cosi' ancora piu' a rischio la coesione sociale''. La delegazione dell'Anci era guidata dal presidente Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, e composta, oltre che dal sindaco di Cosenza e presidente di Anci Calabria Perugini, dal vicepresidente Osvaldo Napoli, dai sindaci di Milano Letizia Moratti, di Torino Sergio Chiamparino e di Varese Attilio Fontana.

Loiero “Peso ingiusto per Calabria e Sicilia”. Al primo confronto istituzionale tra il Governo e le Regioni, tenutosi oggi a Palazzo Chigi, il presidente della Calabria Agazio Loiero, ha sottolineato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l'ingiusta decisione di far pesare su Calabria e Sicilia il costo dell'abolizione dell'Ici. L'appuntamento era fissato per presentare al Governo il documento politico-programmatico delle Regioni, con la richiesta di un ''Patto di legislatura'' e per sentire su quali linee strategiche si vorra' indirizzare il nuovo esecutivo rispetto alle materie di interesse regionale e sulle riforme istituzionali. Loiero e' intervenuto subito dopo la relazione di apertura del presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni Vasco Errani e rivolgendosi al capo del Governo ha ricordato che ''le risorse per finanziarie il taglio dell'Ici provengono in gran parte dagli impegni assunti nella precedente legislatura a favore dello sviluppo infrastrutturale e sociale di Calabria e Sicilia''. ''Credo di interpretare anche lo stato d'animo della Regione Siciliana, che come noi ricorrera' alla Corte Costituzionale per impugnare il provvedimento, se affermo - ha continuato Loiero - che non e' stata proprio una bella scelta quella di penalizzare le due Regioni del Mezzogiorno anche per il messaggio inviato al nostro paese, con i significati simbolici che esso comporta''. ''Certamente, condivido pienamente il documento unitario delle Regioni e la presentazione di Errani, quando chiede il rispetto del principio di leale collaborazione istituzionale e di costruire assieme le soluzioni ai problemi del paese. E soprattutto - ha detto ancora Loiero - e' utile la disponibilita' di tutti a realizzare un confronto preventivo sulle scelte del Governo che ci coinvolgono direttamente''. ''Apprezzo, pertanto, la volonta' di costituire subito un 'tavolo' di confronto sul decreto di cancellazione dell'Ici, presso il Ministero per gli Affari Regionali, - ha dichiarato il presidente Loiero - cosi' come mi ha confermato oggi il ministro Raffaele Fitto''. Durante l'incontro il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nel replicare al presidente Loiero, ha affermato che una soluzione al taglio delle risorse per Calabria potra' essere ricercata attraverso un lavoro congiunto per sbloccare una parte di fondi europei ancora non utilizzati. ''Non mi sembra proprio che la strada indicata da Tremonti sia giusta. Va chiarito una volta per tutte - ha commentato il presidente Loiero all'uscita di Palazzo Chigi - che i fondi comunitari, cosi' come prevede l'Unione Europea, devono essere aggiuntivi e non sostitutivi delle risorse statali, altrimenti non risponderebbero allo scopo per cui sono stati creati: quello di aiutare i territori piu' poveri ad inserirsi nel processo di coesione sociale e per recuperare il divario sia economico che infrastrutturale. Per quanto riguarda la Calabria, oltretutto, abbiamo speso fino all'ultimo euro del Por 2000-2006''. ''Forse il Governo dovrebbe conoscere meglio la situazione calabrese - ha commentato Loiero - e cio' che comporta per i suoi cittadini un sacrificio cosi' pesante ed ingiusto, perche' da noi si rischiano tensioni sociali incontrollabili. Non c'e' motivo, per nessuna parte politica, di far pagare ai calabresi lo sgravio dell'Ici di tutti gli italiani proprietari di casa. E' bene ricordare che con quei fondi avevamo programmato opere ed azioni molto importanti, concertate anche con le istituzioni locali e con i sindacati, voci non ammortizzabili con il solo bilancio regionale. Ad esempio: dalle strade nazionali e provincia alla stabilizzazione di Lpu e Lsu; dall'ammodernamento della rete idrica ai nuovi servizi marittimi tra Reggio Calabria e Messina e as tanti altri investimenti infrastrutturali e sociali''

Domenici (ANCI) “Incontro utile ma Comuni preoccupati”. "E' stato un primo contatto di tipo generale, abbiamo posto problemi concreti, perché i comuni italiani sono molto preoccupati dalla vicenda riguardante l'Ici". E' quanto ha affermato il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, a conclusione di un incontro svoltosi a Palazzo Chigi tra una delegazione dell'Anci e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i ministri dell'Economia e dei Rapporti con le Regioni, Giulio Tremonti e Raffaele Fitto. "Se vogliamo andare verso il federalismo, questa è una fase importante per decidere bene le cose da fare, soprattutto sotto il profilo tecnico. In ogni caso - ha spiegato Domenici - la prossima settimana dovremmo avere un nuovo incontro sui temi legati all'Ici. In ogni caso l'incontro di oggi è stato importante e spero ci sia la volontà comune di prendere decisioni condivise". Durante l'incontro a Palazzo Chigi, ha sottolineato infine il presidente dell'Anci, non sono stati esaminati i problemi legati al pacchetto sicurezza.

Baratta (PD) “Domenici faccia dimettere Reina”. “Il deputato del Pd Franco Laratta chiede le dimissioni di Pippo Reina, sottosegretario alla presidenza della Camera con delega alle Infrastrutture. "Il Presidente della regione Sicilia - scrive Laratta in una nota - annuncia che il suo Movimento per l'autonomia voterà contro il decreto che taglia i fondi al Sud per la copertura degli sgravi Ici. Bene, ma è troppo comodo e facile. Lombardo sia serio, non può essere uomo di lotta e Governo. Faccia dimettere il suo sottosegretario Reina, che ha la delega alle infrastrutture. Solo così la sua protesta sarà convincente. I fondi tagliati al sud non ci saranno mai restituiti se non bocceremo in Parlamento in decreto ammazzaSud".

Legautonomie “Devastati bilanci enti locali”: "I bilanci degli enti locali saranno devastati. Governo, opposizione e Anci ne tengano conto in vista della manovra di giugno". Così Oriano Giovanelli, presidente di Legautonomie, associazione che riunisce 2500 enti locali, a proposito dell'abolizione dell' Ici. Legautonomie, sottolinea Giovannelli, "si è sempre battuta per il mantenimento dell'Ici e per la difesa dell'autonomia tributaria degli enti locali che va collocata nell'ambito di un processo riformatore complessivo della finanza locale da attuarsi nel contesto del federalismo fiscale". "Tanto più - prosegue Giovanelli - che siamo in vista di una manovra già annunciata per giugno di 13-14 miliardi di euro con tagli alle risorse per gli enti locali di circa 3 miliardi di euro". Legautonomie rivolge un appello al Governo perché riveda la propria posizione proprio in vista della manovra di giugno e consideri responsabilmente gli effetti devastanti che potranno prodursi, come evidenziato anche dai tecnici della Camera dei Deputati, sugli equilibri di bilancio degli enti locali.

UIL “Deputati calabresi facciano sentire la loro voce”. La Uil Calabria si dice "favorevole all'abolizione dell'Ici", ma considera "ingiusto finanziarla sottraendo risorse destinate alla Calabria". A tal proposito, il segretario regionale, Roberto Castagna, invita i parlamentari calabresi a "intervenire per evitare che questo provvedimento impoverisca ulteriormente una regione che paga prezzi altissimi anche, o sopratutto, per l'incapacità della sua classe politica". La Uil, in un comunicato, afferma di "non avere preconcetti nei confronti di questo Governo, che ha avuto una ampia legittimazione dal popolo italiano. Tuttavia, l'unica cosa che questo Governo non può fare è scaricare su una regione debole il peso di una manovra di carattere collettivo".

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