Dir.resp. Pippo Gatto

 

Il PD in assemblea a Lamezia decide di rivedersi tra una settimana per eleggere la direzione

09 giu 08 Lunedì pomeriggio alle 16.30 a Lamezia Terme l'assemblea costituente regionale del Pd, convocata in seggio elettorale, sulla base di una proposta numerica che sarà avanzata dal segretario regionale Marco Minniti, procederà alla votazione della direzione regionale del partito. Ad annunciarlo, al termine della riunione di oggi dell'assemblea costituente regionale del Pd, lo stesso Minniti che ha anche convocato nuovamente l'assemblea sempre per lunedì alle ore 14 a Lamezia Terme per la fase conclusiva del dibattito. Sarà proprio al termine della discussione che i componenti dell'assemblea, esprimendo ciascuno una sola preferenza, procederanno alla scelta della direzione regionale. Minniti ha anche comunicato che l'assemblea si riunirà "almeno due volte per l'approvazione dello statuto che - ha aggiunto - dovrà avvenire entro il 30 di luglio. Oggi dobbiamo avere una direzione collegiale - ha concluso - che crei il partito e poi possiamo pensare ad un segretario a tempo pieno. Unità non significa necessariamente che tutti devono avere la stessa idea. Dobbiamo costruire un Pd forte e consolidato per essere più forti la dove governiamo. Discutere e lavorare è sempre meglio che discutere solamente". Un dibattito pacato, ma chiaro e preciso, quello che si è registrato oggi pomeriggio a Lamezia Terme, nel corso del quale Carlo Guccione aveva anche avanzato la proposta di un vicesegretario regionale. "Considerato l'impegno che ha Minniti come ministro ombra - ha detto Guccione - credo che ci sia bisogno di un vicesegretario che collabori con lui. Il Pd, a mio avviso, deve dotarsi di un progetto politico per la Calabria. La sconfitta è stata pesante e, non solo la qualità, ma la quantità di questa sconfitta ci deve far riflettere e noi dobbiamo comprendere fino in fondo quali siano state le ragioni della nostra sconfitta. Il leaderismo - ha concluso - non porta da nessuna parte ma ci porta ad avere una visione parziale della realtà". La proposta del vicesegretario, però, è stata subito bocciata dal sen. Franco Bruno secondo il quale "Minniti, considerato l'enorme risultato ottenuto alle primarie, non può essere messo sotto tutela da chi alle primarie ha avuto cento voti". Poi, rivolgendosi a Minniti, Bruno ha sottolineato: "Marco, nessuno può pensare che tu fai il segretario e sotto di te può succedere di tutto. Quando io ero segretario regionale di un partito più piccolo del Pd - ha concluso - non é mai successo che si facessero giunte ed altre cose senza che il partito ne sapesse nulla". Per Franco Pacenza, invece, "c'é un problema di contenuti ma - ha affermato - c'é anche un problema che riguarda noi. Quello che è avvenuto con lo scippo dell'Ici non ci sarebbe stato se fossimo stati in una regione normale. La frammentazione che vive questa regione - ha aggiunto - si paga con l'isolamento. La Calabria da sola non ce la può fare". A questo punto Pacenza si è chiesto: "se la stessa cosa fosse avvenuta per la Tav cosa sarebbe accaduto?". Nel concludere l'intervento Pacenza ha poi sottolineato che quella di oggi è "un'assemblea costituente che ha il compito di costruire il partito che ancora non c'é". Il parlamentare Franco Laratta, commentando l'esito elettorale, non ha esitato ad affermare: "noi qui governiamo e qualcosa in più la potevamo fare. La discussione della composizione delle liste - ha aggiunto - avvelena il clima, però dopo i veleni tutti insieme si andava a votare. Questa volta è accaduto che una larga fascia del partito non ha votato. Noi - ha concluso - rischiamo di costruire in Calabria un partito che nasce morto ed invece abbiamo il dovere di dare risposte ai cittadini calabresi"

Minniti “Se si vuole un congresso lo si dica chiaramente”. "Sarebbe un errore rinchiuderci a fare un congresso mentre ci sono problemi quali la questione dell'Ici, che attendono risposte e prese di posizione chiare e nette perché nei confronti di questa regione c'é un attacco politico". A dirlo è stato il segretario regionale del Pd, Marco Minniti, aprendo, a Lamezia Terme, i lavori dell'assemblea regionale costituente, in prosecuzione di quelli non conclusi il 19 maggio scorso. Minniti ha anche ricordato che il 19 maggio "é stato votato un documento che, di fatto, scartava la strada del congresso. Se c'é qualcuno che vuole farlo, lo dica e ne discutiamo". Nel suo intervento, il segretario del Pd ha poi sottolineato che entro il 30 luglio deve essere approvato lo statuto del partito ed entro la stessa data devono essere costituiti i circoli nelle varie realtà. Inoltre entro il 30 settembre bisognerà dare vita agli organismi provinciali e comunali "con il metodo - ha detto - delle primarie". Per Minniti è necessario "dare vita ad un organismo di direzione politica regionale che abbia un'investitura forte ed autorevole da parte dell'assemblea costituente". Quindi ha proposto il voto a scrutinio segreto evidenziando, per quanto riguarda il profilo che dovrà avere questo organismo, che "é opportuno ascoltarci reciprocamente". A detta di Minniti, poi, "un organismo ristretto consente quel principio di collegialità che è stato richiesto. C'é bisogno di avere un organismo forte e concreto, rappresentativo di quella che è la realtà calabrese. Da parte mia ci sarà collaborazione con l'organismo dirigente del partito che, secondo me, dovrebbe essere a composizione mista, non dimenticando che siamo un partito nuovo". Sull'Ici Minniti ha parlato della necessità di organizzare una "iniziativa forte", una sorta di "stati generali della Calabria che dia un segnale" dopo "il taglio definitivo dell'Ici che cancella tutto il complesso degli interventi per le infrastrutture calabresi". "Si tratta - ha detto Minniti - di un colpo rilevante e senza precedenti che rende concreti i timori peggiori avuti in campagna elettorale. Su questo tema c'é stata una risposta della Giunta regionale, che io condivido pienamente, e delle amministrazioni provinciali. Ho apprezzato il fatto che alcuni esponenti della maggioranza oggi abbiano detto che se non si cambia non voteranno i tagli". "Sono fortemente preoccupato - ha concluso Minniti - anche perché non c'é nessuna rappresentanza calabrese all'interno del Governo nazionale".

Loiero “Condivisibile il discorso di Minniti”. "Il discorso che ha fatto Minniti è un discorso condivisibile ed era stato concordato che ci fosse". Ad affermarlo al termine dell'assemblea regionale del Pd il presidente Agazio Loiero commentando l'andamento dei lavori. "Noi - ha aggiunto Loiero - abbiamo interesse tutti che ci sia un partito unito, che abbia chiaro il suo percorso, che stabilisca le proprie regole democratiche. Poi ci può essere la maggioranza, la minoranza, l'unanimità, l'unità. Ma - ha proseguito Loiero - l'unità di intenti c'é indipendentemente dal fatto che ci sia una maggioranza o una minoranza. Questo che sia chiaro. Noi abbiamo interesse che il partito cresca. Non abbiamo interesse a presentarci con un partito che, magari, è lacerato come è capitato alle elezioni. Dobbiamo superare quelle lacerazioni ed io do atto a Minniti che ce la sta mettendo tutta per superarle".