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Assemblea del PD a Lamezia

 

Assemblea del PD a Lamezia, prime scintille e dissensi contro la proposta di una struttura pachidermica

16 giu 08 E' iniziata a Lamezia Terme l'assemblea regionale costituente del Partito Democratico calabrese che dovrà eleggere l'organismo regionale del partito. Ad apertura dei lavori, contrariamente a quanto previsto in scaletta, i tredici iscritti a parlare hanno rinunciato. Per questo motivo si è proceduto alla costituzione dell'assemblea in seggio elettorale. Prima della votazione il segretario regionale, Marco Minniti, ha enunciato i termini e le modalità della votazione. Una parte dell'organismo regionale sarà costituita dai sindaci del capoluogo, dai presidenti delle Province, dai consiglieri regionali e assessori e dai parlamentari. La seconda parte, quella elettiva, sarà costituita da 50 membri scelti all'interno della stessa assemblea costituente regionale. Ogni componente l'assemblea ha diritto ad esprimere due preferenze, una donna ed un uomo. "Con l'elezione di oggi - ha detto Minniti - chiudiamo questa fase dell'assemblea costituente che si è protratta per due sedute e poi possiamo affrontare le altre questioni come quella dello statuto che dovrà essere approvato entro fine luglio. Chiusa questa fase - ha aggiunto - spetterà alla direzione del partito, poi, avviare una gestione collegiale che troverà nello statuto i modi ed i termini di attuazione. La direzione regionale affronterà tutti i temi della vita di un partito ed insieme prenderemo le decisioni con lo spirito tranquillo con cui abbiamo lavorato finora". Minniti poi ha fatto riferimento alle questioni di cui il partito dovrà discutere nell'immediatezza e tra queste quella relativa all'Ici, definendo al riguardo "molto importante che in questa regione si siano tenuti - ha affermato - in contemporanea i quattro consigli provinciali e vari consigli comunali". Al termine dell'intervento di Minniti ha chiesto la parola Nicola Adamo per esprimere il suo "pronunciamento politico contrario - ha affermato - e di netto dissenso alla proposta di Minniti. Anche se non mi interessa fare di questa questione una questione di principio. Non è questo il percorso che questo partito deve intraprendere". "Stasera - ha aggiunto Adamo - la montagna ha partorito un mostro perché usciamo da questa assemblea con una proposta che va in controtendenza rispetto al dibattito che c'é stato finora. Ognuno di noi, poi, ha deciso di aderire ad un partito che deve nascere ma è un partito che è degenerato rispetto al Partito Democratico, alla Margherita ed anche allo stesso Pdm. A nessuno - ha affermato - interessa costruire un partito che abbia questo orizzonte. Non mi sento di aderire a questo partito a meno che non si pensi ad un partito nuovo che, ancora, dobbiamo inventare. Di fatto, stiamo facendo un organismo di circa novanta persone che altro non è che la metà dell'assemblea. Io propongo un organismo costituito da trenta persone. Inoltre, in questa 'una testa due voti' intravedo un artificio per truppe cammellate e accordi diretti che altrimenti avrebbero avuto difficoltà ad avere rappresentanza. Che il 50% - ha proseguito Adamo - sia di donne lo si deve affidare alla sensibilità dell'assemblea costituente e non ad un artificio". Secondo Adamo, comunque, è necessario "riprendere la discussione sull'analisi del voto e - ha detto - ritengo che in Calabria il congresso sia irrinunciabile ma lo si deve fare in maniera trasparente. A mio avviso i componenti di diritto devono contestualmente sottoscrivere l'adesione al partito perché ancora c'é chi non ha fatto l'adesione. Il primo tema da affrontare in quest'assemblea - ha concluso - è quello relativo al governo regionale. Mi riferisco all'attuazione del programma, al profilo del Pd come partito di governo perché questo partito deve sapere dove vuole andare e dove vuole portare la Calabria. Ci stiamo muovendo in un solco diverso da quello per cui ci hanno dato mandato gli elettori". A favore della proposta del segretario regionale Marco Minniti ha parlato Marilina Intrieri secondo la quale "il voto duale non è una invenzione, ma esiste a livello nazionale ed anche a livello europeo per garantire la rappresentanza di genere".

Eletti 38 componenti. Si e' conclusa con la proclamazione solo di 38 componenti (18 uomini e 20 donne) rispetto ai 50 previsti, la votazione per l'elezione dell'organismo regionale del Pd. Al termine dello spoglio dei voti sono rimasti fuori 20 nominativi che avevano ottenuto ciascuno quattro voti. La nomina dei restanti dodici componenti l'organismo (sette uomini e cinque donne), e' stato stabilito, verra' deciso nei prossimi giorni. Durante lo scrutinio non sono mancati momenti di vivace confronto sulle modalita' da utilizzare per individuare i candidati che hanno ottenuto parita' di voto. Dell'organismo regionale faranno parte anche il presidente della Regione, sindaci delle citta' capoluogo, presidenti delle Province, consiglieri regionali, assessori del massimo ente locale e parlamentari.

Adamo “Sembra un partito vecchio”. "Abbiamo aderito con generosità, responsabilità e passione politica ad un progetto per la riforma del sistema politico e per introdurre autentica innovazione nel rapporto tra cittadini e politica". Così ha detto Nicola Adamo alla Costituente regionale. "Stiamo correndo il rischio invece - ha aggiunto il capogruppo regionale - che questo partito che ancora non c'é rischia di presentarsi più vecchio di quelli superati. In Calabria dobbiamo tendere il nostro sforzo a mettere in campo una formazione politica per davvero nuova che non si attardi nelle vecchie logiche dei numeri e delle divisioni o aggregazioni tra posizioni cristallizzate. Dobbiamo costruire un partito da offrire come patrimonio attrattivo per i giovani e per tutti quelli che non hanno conosciuto la politica del vecchio secolo. Chiudiamo rapidamente questa fase e riprendiamo i termini di un vero confronto politico sull'analisi del voto, su come costruire il partito e svolgere rapidamente il congresso e su come il Pd possa esercitare una funzione di governo di svolta in coerenza con il mandato che hanno conferito i calabresi per rivoltare la Calabria come se fosse un calzino".

Principe “Difficile comprendere Adamo”. ''E' difficile comprendere le motivazioni a monte di quanto detto da Adamo, non il contenuto che poteva anche essere compreso''. Lo ha detto il consigliere regionale Sandro Principe. ''Non ho capito - ha aggiunto Principe - la ratio di tutto questo nell'attuale momento del Pd''.

Calipari “D'accordo con Adamo. Costruire qualcosa di nuovo”. ''Non e' la mission per cui la gente ci ha votati il 14 ottobre che era tutt'altro''. Lo ha detto il deputato del Pd, Rosa Villecco Calipari a margine dei lavori della Costituente regionale de Pd. ''Credo che Adamo abbia interpretato tutto cio' - ha aggiunto l'on. Calipari - dobbiamo costruire qualcosa di nuovo''.

M. Oliverio “Non condivido l’impostazione”: Mario Oliverio, il presidente della Provincia di Cosenza, alla riunione di Lamezia della Costituente regionale non ci e' andato per nulla ma parlando in serata e' chiarissimo:''e' un'impostazione - dice - politica e culturale che non condivido per nulla. E' un'impostazione che fa impallidire i metodi e gli schemi della Prima Repubblica, improntata a spartizioni che non portano da nessuna parte''. Oliverio aggiunge:''questi equilibri di potere hanno lo sguardo rivolto al passato e stanno eludendo tutte le discussioni di merito che un partito come il Pd dovrebbe,invece, a mio avviso affrontare. Qui non si parla di contenuti, di programmi, delle cose concrete da fare, di come radicare una forza politica e ci si attarda in bizantinismi ed equilibrismi tra correnti, sottocorrenti, gruppi e sottogruppi. Cosi', lo ripeto, non si va da nessuna parte''. ''I problemi della Calabria - ha proseguito Oliverio - avrebbero bisogno di una forza politica capace di animare ed elevare il confronto su un progetto di crescita e di reale cambiamento. Di un progetto capace di suscitare una mobilitazione vasta di energie culturali, sociali e democratiche ampia. Di rimotivare fiducia in un progetto volto a costruire il futuro di una terra nella quale rischia di prevalere il ripiegamento e la rassegnazione. Il Pd era nato per questo''. ''Ora vedo all'opera - ha concluso - i carnefici di ogni ipotesi di rinnovamento ed il prevalere di una impostazione vecchia. A questo percorso non mi sento interessato ne' motivato, anzi devo dichiarare che mi sento totalmente estraneo''.

Franco Ambrogio “Forte disagio, lontani da progetto”. ''E' forte il disagio per una fase che si e' conclusa stasera e che ha visto al centro dell'attenzione problemi negativi ne' di costruzione democratica e partecipata del Pd ne' della politica che questo partito deve portare avanti per cambiare la Calabria''. Lo ha detto Franco Ambrogio a margine dei lavori della Costituente regionale del Pd. ''Siamo molto lontani - ha detto Ambrogio - e anche in contraddizione con il progetto politico che sta alla base del Pd che nasce per essere forza innovativa della societa' e del sistema politico e che in Calabria si e' risolta finora in un contenitore di gruppi personalizzati permeati dai metodi della vecchia politica''. ''In questo modo - ha proseguito ancora Ambrogio - si mina la credibilita' e la fiducia anche di quegli elettori che hanno dato il consenso alle ultime elezioni. Siamo perche' si apra una discussione vera e soprattutto che si decida qual e' la politica del Pd in Calabria dove questo partito ha un ruolo di governo largo e predominante e che si vada ad un congresso regionale che segni una tappa irreversibile di costruzione democratica del partito''.

Amendola “Avviata importante discussione”. ''Ritengo che sia stata una discussione importante anche se sui giornali sono apparse delle schermaglie''. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Franco Amendola a margine della riunione della Costituente regionale. ''E' un partito - ha proseguito Amendola - che ha avviato una discussione. Si dimostra, altresi', con tutti i suoi limiti, se pensiamo che si va verso un organismo molto ampio che nelle premesse non doveva essere cosi' visto che si era parlato di 20-30 membri che avrebbero dovuto affiancare il segretario. Penso, pero', che in questo senso sia prevalsa la logica delle aree che e' ormai un fatto consolidato nel Pd calabrese''. Per Amendola ''la fase del 14 ottobre e' da superare e non ci si puo' cristallizzare alle posizioni emerse in quella occasione. Un partito moderno deve aprirsi e non dimostrare di essere cristallizzato. Il Pd, d'altra parte, nasce per aprirsi alla gente, ai giovani ed alle donne, essere, cioe', un partito moderno e voglio sperare che nei prossimi anni sara' cosi'''.

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