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Tagli alle università proposte e polemiche

 

Tagli alle università, proposte e polemiche. Magarò “intervenga Loiero”. Villecco scrive ai ministri Padoa Schioppa e Mussi. Fedele “Promesse di Prodi svanite”

14/10 ''La competitivita' delle Universita' calabresi viene compromessa dal taglio di risorse sancito con l'approvazione della Legge Finanziaria''. Lo sostiene il consigliere regionale socialista Salvatore Magaro' a margine dell'incontro Universita'-Istituzioni svoltosi questo pomeriggio presso l'Universita' della Calabria. ''Gli atenei calabresi - aggiunge Magaro' - sono tra i piu' virtuosi sotto il profilo della gestione dei conti e della competitivita'. Si tratta di presidi scientifici di primo livello e di un patrimonio inestimabile necessario per il rilancio, lo sviluppo ed il cambiamento della regione minacciato dai tagli contenuti nella Finanziaria. Il Governo ha tradito il patto sottoscritto con i vertici accademici che prevedeva di premiare gli atenei piu' validi, privilegiando l'efficacia e l'efficienza del sistema universitario. Il venir meno di questi fondi rischia di affondare le universita' che lavorano bene nel Mezzogiorno, pur confrontandosi con un tessuto economico-sociale piu' debole''. ''E' per questo - conclude Magaro' - che invito il presidente Loiero a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio del disagio denunciato dai rettori degli atenei calabresi al fine di ottenere il ripristino dei finanziamenti inizialmente promessi a beneficio delle nostre universita', che non meritano di essere affossate''.

Villecco scrive ai ministri Padoa Schioppa e Mussi. ''Uno sforzo ulteriore per gli atenei della Calabria e piu' in generale del Mezzogiorno''. Lo chiede, in una dichiarazione, la senatrice del Pd Rosa Villecco Calipari, annunciando la presentazione di un'interrogazione parlamentare ai ministri Mussi e Padoa Schioppa. ''Sto presentando un'interrogazione parlamentare - aggiunge Villecco Calipari - per chiedere al governo, e in particolare ai ministri Mussi e Padoa Schioppa, uno sforzo per aumentare gli stanziamenti ordinari destinati alle universita' e perche' i fondi premiali per gli atenei virtuosi, qualifica in cui rientrano le universita' calabresi, siano davvero considerati aggiuntivi rispetto alla copertura dei costi fissi. La situazione di carenza di risorse finanziarie in cui si trovano le universita' della Calabria e' reale ed e' legata soprattutto alla carenza di fondi strutturali. Com'e' noto, nell'ambito dell'impegno di questo governo per l'universita' e la ricerca, nell'agosto scorso e' stato firmato un patto perche' il 5 per cento del fondo di finanziamento ordinario complessivo del sistema universitario fosse attribuito alle universita' virtuose, ovvero agli atenei piu' impegnati sul fronte della didattica e della ricerca. Si tratta di un patto importante per distribuire parte delle risorse secondo criteri finalmente meritocratici, un patto introdotto proprio da Mussi e Padoa Schioppa e che e' stato onorato. Il problema principale e' semmai quello di aumentare gli stanziamenti ordinari per l'universita' nel rispetto dei vincoli dati dal risanamento del debito pubblico''. ''Una seconda questione - prosegue Villecco Calipari - riguarda poi i fondi premiali per gli atenei virtuosi, che devono essere considerati aggiuntivi e non andare a coprire i costi fissi, i quali hanno subito un'aumento dovuto al rinnovo del contratto dei docenti e sui quali le scelte dei vertici universitari possono influire poco. A tutto questo va ad aggiungersi la particolare condizione delle universita' del sud, che, al contrario di quelle del nord, possono per forza di cose avvalersi meno delle altre fonti di finanziamento come la tassazione degli studenti, le commesse del tessuto imprenditoriale, le donazioni delle Fondazioni bancarie''. ''E' chiaro dunque che l'intervento del Governo - sostiene ancora la senatrice del Pd - deve essere mirato anche a correggere i criteri di distribuzione delle risorse tra gli atenei per sanare tali squilibri territoriali. Cio' che chiediamo al governo e' dunque uno sforzo in piu' per sostenere le universita' la cui attivita' e' particolarmente rilevante in Calabria e nel Mezzogiorno come volano per lo sviluppo e l'occupazione''

Laratta presenta un milleproroghe. Sulla riduzione delle risorse alle università interviene anche il deptuato del Pd Franco Laratta, che annuncia la presentazione di un emendamento al decreto milleproroghe "per scongiurare - afferma - i tagli alle Università calabresi e dirottare anzi più risorse. Diversamente noi parlamentari dobbiamo porci il problema se votare la conversione in legge di questo decreto! A tale proposito come parlamentari calabresi terremo a breve una riunione a Roma e chiederemo una riunione urgente al ministro Mussi".

Fedele “Promesse di Prodi svanite”: "La questione dei tagli alle risorse finanziarie destinate alle Università della Calabria operate dal Governo Prodi è senz'altro scandalosa". E' quanto afferma il deputato di Forza Italia Luigi Fedele. Secondo Fedele, "é giusto accogliere il grido di dolore che si è levato da tutti i rettori delle nostre Università da Cosenza a Reggio, passando per Catanzaro. In una regione debole come la Calabria le Università andrebbero certamente sostenute sia dal Governo Prodi che dalle istituzioni locali. Ma al danno, del Governo Prodi, si aggiunge la beffa. Non solo non si aumentano le risorse, ma vengono anche decurtate. Ancora una volta le promesse della campagna elettorale finiscono in una bolla di sapone ai danni principalmente dei tanti nostri giovani a cui si rende ancor più difficile il diritto allo studio. E' giusto sostenere le rivendicazioni dei rettori da parte di tutte le forze politiche: noi sicuramente lo faremo. Ma nel contempo non possiamo non denunciare la scelta del segretario regionale del Partito Democratico, Minniti, di affidare a tutti i Rettori della Calabria i 'fora' tematici del nuovo Partito. Lascia poi ancor più esterrefatti, e per quanto ci riguarda anche indignati, il fatto che gli stessi Rettori abbiano accettato l'incarico". "L'Università e il diritto allo studio - sostiene ancora Fedele - sono di tutti, non dovrebbero avere appartenenze politiche. I nostri giovani devono essere liberi di studiare in un ambiente non contaminato politicamente. Sono certamente liberi, anzi ci auguriamo lo facciano, di fare politica ma non di esserne condizionati. Stessa cosa vale per i Rettori. Nessuno vuole negare loro la possibilità di fare politica ma nello stesso tempo non vogliamo che i nostri ragazzi e anche i nostri figli ne siano condizionati. Mi auguro che ci sia da parte dei Rettori un ripensamento perché altrimenti la cosa sarebbe veramente grave".

Donnici “Perplesso della scelta dei rettori”. ''Se l'incontro non fosse slittato al pomeriggio vi avremmo partecipato per esprimere la piena condivisione della protesta dell'Unical rispetto al taglio dei fondi dalla legge Finanziaria. Verso la Calabria Governo nazionale e maggioranza parlamentare continuano a predicare bene e razzolare male. Bisogna produrre ogni sforzo per fermare la tendenza a dimenticare gli impegni assunti davanti agli elettori calabresi''. Lo afferma Beniamino Donnici in una dichiarazione rilasciata da Strasburgo, dove si trova impegnato per la Sessione Plenaria del Parlamento europeo. ''Cio' premesso - aggiunge Donnici - non possiamo non manifestare la forte perplessita' sollevata dalla scelta infelice dei rettori calabresi, nessuno escluso, di aderire alla proposta dell'on. Minniti, di fatto entrando nei quadri dirigenti del PD e schierando le universita' nell'agone politico''. ''Beninteso - conclude Donnici -, ognuno ha le opinioni che preferisce ed il diritto-dovere di esprimerle nelle forme che ritiene opportune, ma quando si svolgono funzioni istituzionali di livello apicale la terzieta' rispetto alle contese politiche che nella nostra regione si annunciano lunghe ed aspre sarebbe stato un apprezzabile elemento di saggezza''.

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