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Crisi di Governo

 

Crisi di Governo, Intrieri (PD) “Se cade satremo peggio”, Socialisti “Dimissioni obbligate”, Loiero “Si al richiamo all’unità nazionale”, Misiti "Noi al centro"

23/01 ''Se il governo Prodi dovesse cadere, gli italiani starebbero certamente peggio''. E' quanto afferma in una nota la parlamentare del Pd, Marilina Intrieri. ''Proprio ora - aggiunge - che potrebbero essere colti i primi frutti conseguenti alla rigorosa azione di risanamento. Dai parlamentari dell'Unione, dal loro senso di responsabilita', dalla loro coerenza col voto che li ha eletti, dipende piu' che mai il futuro del Paese''.

Socialisti “Dimissioni obbligate”. La segreteria nazionale dei Socialisti Italiani "considera il Governo esaurito e obbligato, soprattutto dopo la chiamata di Prodi al Quirinale, a rassegnare le dimissioni": è quanto si afferma in un comunicato diramato al termine della riunione dell'organismo. "La Segreteria nazionale, presieduta da Saverio Zavettieri - é scritto nel comunicato - esprime grande preoccupazione per la grave crisi politica in atto, specie dopo l'uscita dell'Udeur e la richiesta inopinata di fiducia alla Camera e al Senato da parte del Governo che può far precipitare il Paese in una consultazione elettorale anticipata, aggravando tutti i problemi". "I Socialisti Italiani non iscritti né al partito di Prodi né a quello di Veltroni - prosegue la nota - nel confermare la loro netta opposizione sia al referendum che alle elezioni anticipate, sollecitano un'iniziativa decisa della Costituente socialista per dare vita ad un governo istituzionale e di transizione che veda presenti i massimi esponenti di partito col compito di mettere mano alle riforme più urgenti e ad una nuova legge elettorale in senso proporzionale, che superi il bipolarismo impotente e assicuri governabilità efficace e rappresentanza dei cittadini che non possono essere privati del loro diritto di scegliere i propri rappresentanti"

Loiero “Positivo il richiamo di Napolitano all’Unità nazionale”: "La Costituzione è sempre attualissima e deve continuare ad essere la bussola per l'attività politica di tutti gli eletti nelle Istituzioni. Perciò, sono diretti sicuramente anche a noi rappresentanti delle Regioni i richiami del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'inviolabilità dell'unità nazionale, alla garanzia del principio di governabilità ed al rispetto dei vincoli con l'Unione Europea". Così ha commentato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, dopo aver partecipato alla Camera alla cerimonia per la celebrazione del sessantesimo anniversario della Costituzione italiana. "Ha fatto bene Napolitano a ricordare che l'unità costituzionale, raggiunta nel 1948 dai padri costituenti di diverse e lontane ideologie politiche, in questi decenni si è fatta `sostrato dell'unità nazionalé. Ciò, è avvenuto nonostante le trentotto modifiche apportate a commi ed articoli, che il Parlamento ha approvato in questi anni. Ma -ha evidenziato Loiero- i principali cambiamenti hanno riguardato solo la seconda parte della nostra Costituzione e non i principi fondamentali della prima parte. Non è un caso, come ha ricordato il presidente Napolitano, che la riforma della cosiddetta `devolution' è stata respinta dal referendum popolare confermativo, dove i no calabresi furono la percentuale più alta d'Italia". "Da ciò, nel discorso di oggi, Napolitano ha tratto la conclusione che i cittadini, con quel voto, non hanno riconosciuto sufficienti le esigenze di un'opera di complessiva riscrittura del testo costituzionale sull'ordinamento della Repubblica". "Questo, però, non vuol dire -ha sottolineato Loiero- che non serva sia una corretta attuazione dell'attuale testo costituzionale, anche nella parte del Titolo V sulle competenze Stato-Regioni-Enti Locali, sia quei pochi cambiamenti che rafforzino la stabilità di governo con più poteri al premier e di conseguenza vengano assicurare contestualmente le necessarie maggiori garanzie per un efficace bilanciamento dei poteri rafforzando il Parlamento e riconoscendo un maggiore ruolo all'opposizione". "Anche per i nostri doveri con l'Unione Europea condivido in pieno il richiamo del presidente della Repubblica, perché la Costituzione prevede ormai che il diritto comunitario sia prevalente sulle altre norme. Il nostro futuro -ha concluso Loiero-, non da ora, è l'Europa e dobbiamo lavorare per utilizzare al meglio questa opportunità a favore dei nostri cittadini"

Misiti (Idv) “Dopo l’uscita dell’Udeuro siamo al centro dell’Unione”. "Dopo l'uscita dell'Udeur di Mastella dal centro-sinistra, che non può che estendersi alle giunte regionali, anche in Calabria l'unico partito di centro dell'Unione rimane Italia dei Valori. Assicureremo il nostro appoggio alla coalizione di centro-sinistra regionale e locale, ovviamente nel reciproco rispetto e riconoscimento". E' quanto afferma, in una nota, l'on. Aurelio Misiti, deputato di Italia dei Valori. Misiti, che stamane ha partecipato alla cerimonia per il 60/mo della Costituzione, sostiene la necessità che "l'unità, nel nome della Costituzione, orienti la Calabria. La grande unitaria manifestazione con il presidente Napolitano - sostiene - rappresenti un viatico per appuntamenti simili in tutto il Paese". Per il parlamentare di Idv, inoltre, "in Calabria la frammentazione dei partiti potrà essere superata solo in un clima di unità e di collaborazione per il bene comune. Il partito di Italia dei Valori Calabria divenuto punto di riferimento di tante forze politiche e sociali, si pone come centro di aggregazione delle forze avanzate e moderate, per creare una grande formazione politica popolare che, in un rapporto fecondo con il nuovo Partito Democratico, possa contribuire con efficacia alla rinascita della Regione"

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