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Elezioni il 13 e 14 aprile

 

Elezioni, in Calabria per ora certe solo due candidature del PD, De Sena e Minniti. il 22 Storace in Calabria. Interventi

19/02 I governatori del Veneto e del Molise, Giancarlo Galan e Michele Iorio, resteranno in carica e non sembrano quindi intenzionati a dimettersi per candidarsi alle elezioni politiche di aprile; il presidente del Senato, Franco Marini, si candiderà in Abruzzo e sarebbe in corso un pressing sull'ex presidente di Confindustria, Antonio D'Amato, per scendere in campo con Berlusconi. Queste alcune delle novità del 'totocandidature' di oggi. Questo il quadro più preciso delle candidature:
In LIGURIA, per la componente di FI, ci sarà Claudio Scajola, con la probabile riconferma di Gabriella Mondello, di Gabriele Boscetto e di Luigi Grillo. New entry sono il coordinatore regionale e fedelissimo di Scajola Michele Scandroglio ed il coordinatore metropolitano genovese Roberto Cassinelli. Un posto dovrebbe essere assicurato per l'ex governatore della Liguria Sandro Biasotti. Sembra essere arrivata al termine la corsa di Alfredo Biondi, 80 anni, 9 legislature, anche se lui non sembra essere d'accordo.
In TOSCANA, nel centrosinistra, per il Pd potrebbe essere riconfermato alla Camera Andrea Rigoni, mentre per il Senato potrebbe correre Gianni Salvadori, assessore regionale alle politiche sociali. Nel centrodestra è possibile la conferma di Riccardo Migliori (An).
In EMILIA-ROMAGNA prende piede la candidatura del consigliere regionale reggiano Marco Barbieri, ex Margherita, numero uno dei 'lettiani' in Emilia-Romagna. Punti fermi dovrebbero essere Maino Marchi e Leana Pignedoli. Insistente la voce di una ricandidatura di Pierluigi Castagnetti, da definire se per Camera o Senato. Per il centrodestra sembrano certe le ricandidature di Emerenzio Barbieri, ex Udc, e di Angelo Alessandri (Lega Nord).
Nel centrosinistra in VENETO si comincia a parlare di 'paracadutati': è il caso della milanese Maria Pia Garavaglia, già vicesindaco di Roma. Tra le file del Pdci prende consistenza la candidatura del consigliere regionale Nicola Atalmi. Nel centrodestra calano le azioni del presidente Giancarlo Galan che preferirebbe lavorare per le regionali 2010. In Regione sarebbero pronti a correre Fabio Gava (FI) e l' assessore regionale alla Sanità Francesca Martini (Lega).
In CAMPANIA, per il centrosinistra sembra certa la candidatura del ministro Luigi Nicolais come capolista del Pd al Senato. Resta da sciogliere il nodo Ciriaco De Mita: buona parte del Pd campano ne chiede la ricandidatura, nonostante le 11 legislature consecutive. Nel centrodestra, è probabile la candidatura nel Pdl di Raffaele Lauro, fino alla scorsa settimana commissario straordinario per l'antiracket e antiusura. In corsa per la Camera ci sarebbero anche Paolo Cirino Pomicino, Giulio Di Donato e Alfredo Vito. Indiscrezioni parlano anche di un pressing insistente per convincere a scendere in campo con Berlusconi l'ex presidente di Confindustria, Antonio D'Amato.
In ABRUZZO nel Pd sembrano probabili le candidature del presidente del Senato, Franco Marini, e, alla Camera, del sottosegretario allo Sport Giovanni Lolli. Le donne del partito chiedono di confermare il deputato uscente Pina Fasciani. Il centrodestra sta scegliendo il candidato sindaco al Comune di Pescara. Dopo la rinuncia del sen. Andrea Pastore (Fi), pronto a ricandidarsi per Palazzo Madama nel Pdl, la corsa è a 3 fra il consigliere regionale Nazario Pagano (Fi) e i consiglieri comunali Luigi Albore Mascia (An) e Carlo Masci (Udc). Il governatore del MOLISE Michele Iorio (Fi) ha chiuso definitivamente le ipotesi su una sua candidatura al Parlamento, assicurando che resterà alla guida della Regione. An chiede un posto di rilievo nelle liste per Senato o Camera. Per FI i più accreditati sarebbero l'assessore regionale alla Sanità, Ulisse Di Giacomo, e il vice presidente del Consiglio regionale Michele Picciano. L'Udc potrebbe schierare tra gli altri l'europarlamentare Aldo Patriciello, il presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa.
In BASILICATA, per il Pd, sembra probabile la candidatura del consigliere regionale Carlo Chiurazzi e sembra certo l'inserimento, nelle liste del Pd, di un esponente dei 'Popolari uniti', la formazione nata in seguito alla scissione dall'Udeur. Nel centrodestra, accanto ai nomi certi dei senatori Guido Viceconte e Vincenzo Taddei, il Pdl dovrebbe schierare, probabilmente nella lista del Senato, il capogruppo di FI nel Consiglio regionale Cosimo Latronico.
In CALABRIA sono solo due le candidature certe e sono quelle del PD di De Sena e Minniti

Per ora in Calabria sicuri nel PD solo De Sena e Minniti. Calabria e Campania sono le due regioni più difficili in cui il Pd si giocherà una parte importante della battaglia politica per vincere le elezioni di aprile. Walter Veltroni ed il segretario calabrese Marco Minniti lo hanno talmente capito bene che il nome del capolista al Senato in Calabria lo stesso Veltroni lo ha già fornito domenica scorsa nel discorso di Pescara. L'ex vice capo vicario della Polizia, il prefetto De Sena, guiderà la lista per Palazzo Madama mentre era già noto da alcune settimane che alla Camera la lista sarà aperta dallo stesso Minniti, che è anche viceministro all'Interno. La candidatura di De Sena - si fa notare - ha un valore talmente alto che non potrà non influenzare il resto delle scelte del Pd, chiamato in Calabria ad un'operazione che sia insieme di largo rinnovamento con l'ingresso di forze giovani, donne, ceto produttivo e intellettuale e dall'altro ad affidarsi a consolidate esperienze radicate nel territorio. Un compito non facile - si aggiunge ancora in casa Pd - per Minniti e Veltroni, che hanno lavorato di comune accordo nella scelta di De Sena, come si è capito anche dal riconoscimento pubblico che, sempre da Pescara domenica scorsa, il segretario nazionale del Pd ha fatto della linea segnata da Minniti per la Regione Calabria, cioé un programma di sette punti ed il voto anticipato nel 2009. A cosa approderà questa linea è al momento ignoto a tutti, visto appunto che tranne De Sena e Minniti sul resto dei nomi, per ora, è buio totale.

Il 22 Storace in Calabria. Il leader de La Destra, Francesco Storace, sara' in Calabria venerdi' prossimo per una serie di incontri ed iniziative. Accompagnato dal portavoce regionale, Gabriele Limido, Storace, alle 12, sara' a Sant'Eufemia (Lamezia Terme) per l'inaugurazione, in via Boccioni, della sede del Coordinamento regionale de la Destra, cui seguira' una conferenza stampa che sara' moderata dal portavoce lametino, Rocco Anello. Alle 15 Storace incontrera', a Vibo Marina, i familiari di Federica Monteleone e Eva Russo, le due sedicenni morte nell'Ospedale di Vibo Valentia nel 2007. All'incontro partecipera' il portavoce provinciale di Vibo Valentia, Nadia Bax. Sempre nel pomeriggio, alle 18, Storace sara' a Crotone, nell'aula consiliare del Municipio per partecipare ad una Manifestazione pubblica dove interverranno il consigliere regionale, Pasquale Senatore, il portavoce provinciale Vincenzo Luca' ed il portavoce della citta' Giuseppe Zampaglione. Al termine sara' inaugurata la sede cittadina de la Destra in via Cutro. ''Quella del segretario nazionale de la Destra - e' scritto in un comunicato - e' una visita sicuramente importante, a riprova dell'attenzione che il Partito continua ad avere per la situazione politica calabrese, anche in vista delle imminenti elezioni politiche e amministrative del 13 e del 14 aprile. La sicurezza, la legalita', la buona amministrazione, la giustizia, la lotta alla criminalita', sono solo alcune delle priorita' che la Destra ha individuato per risollevare la Calabria, il Mezzogiorno e l'Italia''.

Veltroni incontrerà Mons. Bregantini a Campobasso. Il leader del Pd Walter Veltroni e' arrivato a Campobasso per la terza tappa del suo 'Giro dell'Italia nuova'. Accoglienza numerosa in un albergo della citta' dove Veltroni incontra i cittadini in una manifestazione pubblica. Alle 19:30 a Monteverde Boiano, il candidato premier del Pd incontra mons. Giancarlo Bregantini, ex vescovo di Locri. Alle 21 Veltroni interverra' a Isernia ad una iniziativa con il mondo produttivo e sindacale.

Corbelli “L’obiettivo è la rivoluzione morale”. "Una rivoluzione morale, politica, culturale e sociale per svegliare le coscienze e offrire agli elettori calabresi una alternativa per poter scegliere chi mandare in Parlamento a rappresentare a battersi per difendere le giuste istanze della Calabria". E' quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, leader di Diritti civili movimento che sarà in corsa, in Calabria, con una propria lista al Senato. "Domani - prosegue Corbelli - partirà ufficialmente la nostra campagna elettorale e chiederemo ai calabresi un voto utile per la Calabria". Il leader di Diritti civili, nella nota, precisa di aver chiesto un apparentamento tecnico-elettorale a uno dei due maggiori partiti (Pd e Pdl) "consapevole - sottolinea - di poter determinare, con i voti della Lista Diritti Civili, la vittoria di uno dei due schieramenti e quindi l'assegnazione del premio di maggioranza regionale, essendo i due nuovi maggiori partiti in Calabria esattamente alla pari, secondo gli ultimi dati ufficiali delle Elezioni al Senato dell'aprile 2006 e stando a tutti i sondaggi dei maggiori istituti nazionali". "Il risultato della Calabria con l'assegnazione del premio di maggioranza regionale - prosegue Corbelli - potrebbe alla fine risultare decisivo per avere i numeri necessari per il controllo di Palazzo Madama, essendo il risultato finale nazionale al Senato, dopo la decisione dell'Udc di correre da solo, perfettamente in bilico tra il Pd e il Pdl".

Tassone (Udc) “Perplessità sulla candidatura de Sena”. "La scarsa attitudine alla chiarezza dimostrata dal ministro Amato e dal viceministro Minniti sull'argomento e i teoremi del procuratore antimafia Grasso, dimostratosi del tutto inadeguato, rappresentano insulti nei confronti della Calabria che non aiutano a far luce su un omicidio gravissimo, quello di Francesco Fortugno, e ancora avvolto nel mistero". E' quanto ha affermato Mario Tassone, vicepresidente della Commissione antimafia. "Confermo la mia forte perplessità sulla candidatura dell'ex prefetto De Sena - ha proseguito Tassone - a capolista del Partito Democratico per il Senato in Calabria. De Sena era stato nominato superprefetto in Calabria e stava indagando sull'omicidio di Francesco Fortugno quando è stato improvvisamente rimosso, cosi come avvenne in precedenza per il pubblico ministero Creazzo. La sua candidatura appare quindi contraddittoria e alimenta dubbi e sospetti su queste singolari rimozioni".

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