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Elezioni il 13 e 14 aprile

 

47 milioni di italiani alle urne. Reazioni alla candidatira De Sena. Dichiarazioni

18/02 Saranno 47.543.119 gli elettori chiamati alle urne il 13 e 14 aprile per le elezioni politiche, secondo l'ultima revisione semestrale delle liste elettorali che risale al 30 giugno 2007. Di questi, 22.793.691 sono maschi, 24.749.428 sono femmine. Gli elettori residenti all'estero, secondo l'elenco provvisorio al sessantesimo giorno antecedente la votazione, risultano essere 2.961.556, di cui 1.403.254 di sesso maschile, 1.558.302 di sesso femminile.

Candidatura De Sena, reazioni: Prosegue la serie di reazioni in Calabria sulla candidatura del vice capo vicario della Polizia, Luigi De Sena, nelle liste del Partito Democratico in occasione delle prossime elezioni politiche.
Il coordinatore provinciale del Partito Democratico di Crotone, Sergio Iritale, ritiene che "l'annuncio della prestigiosa candidatura del prefetto Luigi De Sena a capolista del Partito Democratico in Calabria è di straordinaria importanza. Un autorevole uomo delle istituzioni, un servitore dello Stato da sempre in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata, entra nelle liste del Partito Democratico per continuare con coerenza e intransigenza a battersi per la legalità, la moralizzazione della vita pubblica, la guerra senza quartiere alla `ndrangheta, alle sue connivenze con la peggiore politica, al malaffare, alla corruzione. Che il prefetto De Sena scelga la trincea del Partito Democratico per affermare questi valori è per i democratici calabresi motivo di orgoglio e di ulteriore speranza e fiducia. Anche questo dimostra che il Partito Democratico è la vera novità della politica italiana, l'unica in grado di farla rialzare, di farle ritrovare vitalità e credibilità, etica e spirito di servizio, di chiamare all'impegno, per un progetto di innovazione e di rilancio culturale e civile, le migliori energie del Paese. Adesso bisogna lavorare perché accanto alla candidatura del prefetto De Sena, e delle altre che matureranno nei prossimi giorni, si crei l'entusiasmo e il consenso di tutte le forze della società calabrese che non vogliono rassegnarsi a un destino di emarginazione, di illegalità, di mortificazione di saperi, competenze, meriti e diritti. I democratici della provincia di Crotone si sentono già mobilitati perché la Calabria che guarda al futuro sia pienamente in campo nella nuova stagione politica".
Sull'ufficializzazione della candidatura come capolista del PD al Senato dell'ex Prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, interviene la vicepresidente del Consiglio comunale di Siderno, Jole Figliomeni. "Vorrei esprimere le congratulazione a nome mio e del gruppo giovanile che rappresento - afferma Figliomeni - ho avuto poche occasioni per incontrare l'attuale vicecapo della Polizia di Stato, durante il suo oneroso incarico come Prefetto di Reggio e componente della Commissione Regionale per la Sicurezza e la Legalità, ma sono bastate per comprendere il grande spessore umano, culturale e professionale del dott. De Sena. D'altronde, il suo operato è stato molto apprezzato dai cittadini calabresi proprio per queste sue indiscusse doti".
"Questa candidatura - prosegue Figliomeni - è un segnale importante di cambiamento delle logiche e delle scelte politiche che finora hanno caratterizzato l'azione politica calabrese. Queste luci, però, sono accompagnate da altrettante ombre; infatti, da amministratrice ed elettrice di centro-destra sono particolarmente preoccupata per le sorti della mia coalizione in Calabria. Se il Partito del Popolo delle Libertà non terrà in considerazione nella composizione delle liste, le rappresentanze territoriali, le dinamiche amministrative che negli anni si sono contraddistinte, generando grande consenso nelle comunità di riferimento, se non si darà un segnale forte di cambiamento, l'alternativa che proporremo al partito veltroniano non sarà vincente, non sarà appetibile per i cittadini calabresi che, sono stanchi di vedere sempre le stesse persone che si candidano a rappresentarci e poi, nella maggior parte dei casi, non si fanno portatrici delle istanze della nostra regione". "Da giovane attivista politica di centro-destra - sostiene ancora Figliomeni - mi rincuora la presenza del dott. Luigi De Sena in Calabria, perché, da amministratrice, sono certa che si instaurerà tra noi un'ottima collaborazione, al di là dei partiti di appartenenza che, non hanno alcun valore per i politici intelligenti nel momento in cui sostengono cause e battaglie negli interessi generali dei cittadini calabresi. Mi auguro che la mia coalizione saprà essere altrettanto innovativa nella proposta che si accinge a fare e vorrà, soprattutto, porre la giusta attenzione alla Locride nella composizione delle liste in Calabria".
Il Presidente della Provincia di Reggio Calabria e membro del Partito Democratico, Giuseppe Morabito, evidenzia in una nota che "non posso che accogliere con grande compiacimento la candidatura di Luigi De Sena al Senato della Repubblica". "Ho avuto - prosegue - la fortuna di poter collaborare da amministratore pubblico con il Superprefetto nel difficile compito dell'affermazione del principio della legalità. L'impegno che oggi il Partito Democratico si è posto è questo, il nuovo, la composizione delle liste infatti, sta tenendo in considerazione le grandi personalità che si sono prodigate per il territorio calabrese e sono state punto di riferimento per la società. E' questo lo spirito giusto, il Partito Democratico intraprende azioni mirate al cambiamento politico coadiuvato dall'alto senso di responsabilità nella formazione del nuovo Parlamento. La scelta di candidare De Sena rappresenta inoltre una concezione diversa nel panorama politico nazionale, dove le altre liste, da quello che si sa, saranno riempite dai soliti noti esponenti di partito degli anni scorsi. Abbiamo subito molti colpi criminali, per questo serve una grande personalità dedita alla coesione ed all'unità nella difficilissima battaglia a cui quotidianamente siamo chiamati contro lo strapotere della criminalità organizzata. La 'ndrangheta e' il peggiore dei mali che affliggono il territorio della provincia di Reggio Calabria ed è la causa prima del suo mancato sviluppo". "La presenza delle cosche negli ultimi anni - aggiunge - è diventata sempre più pesante ed oppressiva. Le aggressioni criminali a semplici cittadini, imprenditori, operatori economici e rappresentanti delle istituzioni sono ormai una routine alla quale ci si è pericolosamente assuefatti. Per questo è necessario l'apporto di tutti i nuovi rappresentanti parlamentari, le pubbliche amministrazioni, le forze sociali, tutti fianco a fianco. Solo se combatteremo tutti assieme potremo sconfiggere questo nemico a cui oggi ribadiamo solennemente il nostro perpetuo ostracismo. Vivendo quotidianamente a contatto con i cittadini sento davvero la voglia di ascoltare, di parlarsi, di cambiare. Non si può fare altro, bisogna dare fiducia alla politica, costruendo giorno dopo giorno percorsi che ristabiliscano un rapporto di dialogo tra la cittadinanza e le istituzioni. Per questo condivido e mi allineo ad una delle ultime dichiarazioni di De Sena "prima di parlare bisogna ascoltare". Inizia una nuova stagione".
Il parlamentare di Forza Italia, Luigi Fedele, evidenzia che "se Veltroni e Minniti pensano di aver risolto i problemi della Calabria con la tanta enfatizzata candidatura dell'ex Vice-capo della Polizia penso che si sbaglino. Sicuramente il dottor De Sena era ed è, anche da candidato del Partito Democratico, persona di prestigio ma sembra difficile che solo con la sua presenza il Partito Democratico di Veltroni e Minniti possano far passare in secondo piano tutti i problemi giudiziari che purtroppo attanagliano il loro partito in Calabria. Del resto dopo Minniti è stato lo stesso Veltroni a decretare la fine dell'esperienza di governo della Regione ammettendo il fallimento di Loiero e compagni e riconoscendo, implicitamente, che le innumerevoli vicende giudiziarie hanno affossato il suo Partito. Non si capisce, però, perché bisogna stare ancora un anno in agonia. Prima di sciogliere il Consiglio regionale, secondo loro, bisogna approvare alcuni punti e poi andare al voto, ma a guardarli bene questi punti sembrano più un programma di una intera legislatura. E' il chiaro tentativo, invece, di tirare a campare per cercare di riorganizzarsi al meglio nella speranza che i calabresi possano dimenticare. I calabresi non dimenticano i guasti provocati dal Governo Prodi e dai Ministri del Partito Democratico e non dimenticano certo i guasti che sta provocando la Giunta Loiero". "Né basterà - prosegue Fedele - la candidatura del dottor De Sena per ammantare tutto di legalità. Il 13 e 14 aprile i calabresi daranno sicuramente una risposta forte e chiara votando per il Presidente Berlusconi e per il Popolo della Libertà. E subito dopo ci auguriamo lo stesso possa avvenire per la Regione. Solo così, conclude l'On. Fedele, si potrà riaccendere la speranza nei cuori e nelle menti dei tanti calabresi onesti".
Il sindaco di Torre di Ruggiero e componente dell'assemblea regionale del Partito Democratico, Giuseppe Pitaro, ritiene che "la candidatura del Prefetto Luigi De Sena a capolista del Partito Democratico al Senato è una bella notizia per la Calabria e per i piccoli comuni dell'entroterra calabrese i quali sanno che senza l'affermazione dei principi di legalità e sicurezza nell'azione politica, a qualunque livello, non ci può essere nessun risultato utile per la Calabria e i calabresi. Dimostra, inoltre, che nel Paese c'é ancora chi si preoccupa della Calabria ed è anche in grado di assumere scelte in sintonia con le aspettative dei calabresi onesti. Mi auguro che questa scelta sia soltanto l'inizio di una serie di altre scelte che, a cascata, possano affermare, i principi di legalità e sicurezza come criteri irrinunciabili per la buona amministrazione della cosa pubblica".
"Esprimo il mio vivo apprezzamento per la scelta fatta da Veltroni di avere capolista al Senato nelle file del PD il Prefetto Luigi De Sena, una figura di altissimo profilo e rilievo". E' quanto afferma Dorina Bianchi, calabrese ed esponente del Pd, che così commenta la candidatura dell'ex Prefetto di Reggio Calabria: "E' una scelta molto convincente ed autorevole, attraverso la quale il Pd dà un forte segnale di volontà di legalità e di incoraggiamento alla regione Calabria". "La Calabria - conclude Dorina Bianchi - ha bisogno di essere rappresentata da persone come il Vice Capo di Polizia De Sena, e ritengo che la sua candidatura abbia un valore positivo su due fronti. Per prima cosa perché rafforza la convinzione che il futuro di questa regione deve fondarsi sui concetti di legalità e trasparenza, e poi perché il Pd dimostra, attraverso una candidatura così importante, di tenere molto a questa regione, all'innovazione di questa terra, e ad un impegno concreto verso legalità, giustizia e sicurezza".
"In Calabria è necessario dare segnali forti". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, stamani all'Università della Calabria, rispondendo alla domanda dei giornalisti sulla candidatura del prefetto Luigi De Sena. Letta è in Calabria per partecipare ad una giornata di studi dedicata alla rivista Arel e al ricordo della figura di Nino Andreatta, già rettore dell'ateneo calabrese. "Credo, anche se non entro nel merito delle singole scelte - ha aggiunto Letta - che la Calabria ha bisogno di segnali forti di stabilità e sviluppo".
"Il Prefetto De Sena è persona degna, ma non capiamo perché il Partito Democratico lo abbia candidato come capolista in Calabria motivando tale scelta come un contributo alla legalità". E' quanto afferma, in una nota, il vice segretario dell'Udc, Mario Tassone, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. "Ricordo che il super-prefetto di Reggio Calabria con l'incarico di far luce sul delitto Fortugno - prosegue Tassone - fu rimosso dall'incarico proprio nel momento in cui c'era l'impegno a individuare i responsabili veri di un assassinio che rimane tuttora avvolto nel 'mistero'. Dunque, prima si rimuove un uomo delle istituzioni, impegnato in un'inchiesta così difficile e delicata, e poi lo si candida alle elezioni politiche nella stessa Regione dove stava svolgendo le indagini?". "Evidentemente - sostiene ancora Tassone - qualcosa non quadra. Il vice ministro Minniti è ancora debitore di una informazione corretta ed esauriente nei confronti della Commissione parlamentare antimafia, all'interno della quale erano sorti interrogativi ben precisi sulle ragioni che comportarono la rimozione di De Sena nel momento in cui la Commissione stessa stava valutando la sua relazione sullo stato della criminalità in Calabria. E' inevitabile che questa candidatura sia fonte di ulteriore preoccupazione e di qualche sospetto in più".
"La candidatura in Calabria di Luigi De Sena costituisce un segnale forte e chiaro di quelle che sono e saranno le scelte dei candidati del Partito Democratico". A sostenerlo è la senatrice Rosa Villecco Calipari, responsabile Mezzogiorno del PD. "L'alta professionalità dimostrata come uomo delle Istituzioni ed il profondo senso dello Stato che ha contraddistinto tutta la sua carriera - ha aggiunto la parlamentare - portandolo già nel 2004 ai vertici del Dipartimento della Polizia di Stato, lo ha fatto designare nel 2005 quale l'uomo giusto per ricoprire, all'indomani dell'omicidio Fortugno, tragica pagina della storia calabrese, il ruolo di SuperPrefetto di Reggio Calabria, con l'incarico di coordinatore delle attività di sicurezza pubblica e di contrasto della criminalità organizzata e per l'attuazione del Programma straordinario di intervento in Calabria". "Così anche i calabresi - ha proseguito Villecco - hanno potuto apprezzare l'opera e soprattutto i risultati conseguiti da De Sena. Conosco De Sena da moltissimi anni e sono legata a lui e alla sua famiglia da forte amicizia e profonda stima. Condivido pienamente la scelta di Veltroni e Minniti e mi congratulo con Luigi per aver accettato, con spirito di servizio, la candidatura al Senato con il nostro partito"

Letta auspica a risultato chiaro. "Credo e spero che queste elezioni diano un risultato chiaro perché non si può reggere una situazione di instabilità". Lo ha detto Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, parlando con i giornalisti a Cosenza. "La nostra idea vincente - ha aggiunto Letta - sarà quella non di ottenere risultati nell'immediato, ma di guardare al futuro. Il Pd dovrà avere grandi capacità di ascoltare, cifra caratteristica di figure come Beniamino Andreatta, alle quali bisognerà guardare per andare avanti". Il sottosegretario Letta, direttore della rivista Arel, intervenuto ad un convegno dedicato alla pubblicazione e alla figura di Andreatta, ha risposto ad una domanda circa la candidatura, nel Lazio, di Marianna Madia ricercatrice in servizio alla rivista. "Vedremo cosa deciderà il tavolo delle candidature - ha detto - mi sembra un ottimo nome".
"Si tratta di scelte sulle quali Veltroni sta impiegando tante energie, mettendo in campo forze di rinnovamento perché fare politica in Calabria, in questi mesi e in questi anni, impone la volontà di usare il linguaggio dell'immediatezza e dell'efficacia". Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, ha risposto ai giornalisti sulle elezioni e sul futuro del Pd calabrese. "Sulle scelte e sulle linee da seguire - ha aggiunto Letta - sarà il Pd calabrese a decidere. Io sono sempre per il principio della sussidiarietà e dell'autonomia. Anche a livello nazionale i nostri punti di forza saranno le donne e i giovani perché su di loro abbiamo puntato ed ora dobbiamo solo mettere in pratica quanto già detto". Sulla situazione alla Regione Calabria e su un eventuale "consiglio" da dare al governatore, Agazio Loiero "in questo difficile momento", Letta ha tagliato corto: "mi chiede troppo".
"Sono molto contento per la decisione di Casini e penso sia una scelta politicamente importante". E' quanto ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, rispondendo a Cosenza ad una domanda sulla scelta del leader dell'Udc di correre da solo alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. "Penso che sia una scelta importante - ha aggiunto Letta - soprattutto perché evidenzia come la politica sta cambiando ed é di questo cambiamento che abbiamo bisogno"

CLUB FI “Liste siano aperte a società civile”. "In Calabria, è questo il momento per vincere. Possiamo credere nel cambiamento". E' quanto afferma, in una nota, Fabrizio Russo, responsabile regionale dei Club di Forza Italia. "Il sen. Antonio Gentile, riferimento politico della nostra regione - prosegue Russo - ne è più che convinto e per questo ci invita a lavorare con tenacia per il successo della nostra gente. Con il sen. Marcello Dell'Utri ed il sen. Antonio Gentile ho partecipato nei giorni scorsi a numerosi incontri in Calabria e ho constatato, con vera soddisfazione, un entusiasmo straordinario. Dobbiamo iniziare non solo una nuova politica, ma una politica nuova". "Nella qualità di responsabile regionale dei Club di Fi - prosegue Russo - ho già informato il nostro responsabile nazionale sen. Guido Possa, affinché faccia istanza al Presidente Berlusconi per formare liste aperte alla società civile, con solidi legami con il territorio e con uomini che sappiano sin da subito cosa fare e dove andare. La sinistra ha deciso di continuare a candidare la vecchia e incapace classe dirigente calabrese a dispetto del fallimento del governo regionale e persino contro il buon senso apparentando nella stessa lista poliziotti e personaggi in attesa di giudizio per reati gravi; loro, sempre pronti a sparare contro il nostro presidente Berlusconi che vede oggi concludere positivamente e senza alcuna possibilità di smentita la sua esperienza giudiziaria". "In questo momento la nostra regione - sostiene ancora Russo - ha bisogno di particolare attenzione, come sanno bene il presidente Silvio Berlusconi e l'on. Gianfranco Fini, per evitare innesti sicuramente non graditi al nostro elettorato. Il Pdl esprimerà certamente candidati seri, credibili, leali con la nostra storia e desiderosi di far rinascere la nostra terra e sostenere il nostro popolo".

FI Castrovillari “No a imposizione candidature”. "Le passerelle Gentiliane di questi ultimi giorni nulla hanno a che fare con la base del Partito e, anzi, si sposano con l'arroganza e la prepotenza maturata con la celebrazione dei congressi cittadini di Cosenza e Cassano". E' quanto afferma, in una nota, il coordinatore cittadino Antonino Gatto. "La sensazione che aleggia in questi giorni - prosegue Gatto - è quella già vista e rivista a Cosenza durante la compilazione della lista di Forza Italia alle scorse regionali secondo la logica 'le candidature le imponiamo noi padroni del partito in Calabria per una lista a nostro uso e consumo'. E' incomprensibile proporre candidature di uomini a suo tempo ' volutamente sacrificati' da chi doveva dimostrare che dopo di lui esisteva il nulla, ma è altrettanto sconcertante come questi uomini si prestino ad un sistema vecchio e stantio che ha distrutto la politica in Calabria e che ha allontanato tanti che credevano in un progetto politico sano e trasparente al servizio della gente". "Basta. Castrovillari ed il comprensorio - sostiene Gatto - hanno già dato e nulla avuto dai padroni che, da destra a sinistra, mai hanno voluto che questo territorio potesse alzare la testa e che ancora oggi utilizzano qua e là qualche servo sciocco per imporre la loro leadership".

Massara (MCL) “La scelta di Casini merita rispetto”. ''La scelta certamente non facile del Presidente Casini, merita tutto il nostro piu' vivo apprezzamento''. E' quanto afferma in una nota il Presidente Regionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Vincenzo Massara. ''Anteporre - prosegue - alle logiche politiche e personali, la difesa dei principi di sana laicita' tesi a ribadire la necessita' di recuperare l'identita' cristiana del popolo italiano, non e' operazione cosi' semplice. Lo ringraziamo per aver impedito che la voce dei cattolici venisse definitivamente rimossa dal dibattito politico in questo Paese. Sbagliano coloro i quali ritengono che queste tematiche vadano tenute fuori dal dibattito politico. E' ormai da tempo che tutto l'Occidente si sta interrogando sul proprio futuro, nel dibattito europeo, e non solo, si sente prepotentemente la necessita' di affermare la propria identita', ormai messa in discussione dall'ingresso di nuovi popoli e nuove culture. Noi come Movimento Cristiano Lavoratori riteniamo assolutamente necessario ed indifferibile il recupero della nostra identita' cristiana che affonda le proprie radici proprio nella cultura del popolarismo italiano''. ''Difficilmente - conclude Massara - chi e' dimentico del proprio passato puo' costruire il futuro, cosi' come chi e' privo di identita' potra' mai reggere il confronto con popoli e culture diverse dalla propria. Crediamo sia ormai giunta l'ora di riaffermare, promuovere e difendere in tutte le sedi e le assemblee, politiche ed istituzionali, le radici cristiane ed i valori irrinunciabili della nostra identita' popolare. Anche per questo siamo grati al Presidente Casini''.

Democratici per Letta contrari alla candidatura Maiolo. "Il solipsismo di Mario Maiolo ci costringe a scegliere, una scelta dettata dalla necessità pratica di non essere svenduti al mercato delle vacche che egli ritiene di fare essendo depositario di una visione della politica dove si sente troppo l"iò e poco il 'noi'". A sostenerlo, in una nota, sono i delegati nazionali della lista "i Democratici per Letta", Antonio Napolitano e Alessandro De Maria; i delegati regionali Giovanni Giordano e Luisa Pandolfino e i provinciali Giuseppe Giordano e Giovanni Verduci. Per gli esponenti della lista "i Democratici per Letta", l'assessore regionale Maiolo "ha attuato un'azione politica simile a quella degli antichi bravi al servizio dei feudatari locali. Tutto ciò - sostengono - ci porta ad un estremo punto di sofferenza e a un caso limite che esclude possibilità di transazioni se non viene bandita in maniera prioritaria ogni possibile candidatura alle prossime politiche dell'attuale assessore regionale Mario Maiolo, insieme alle sue immediate dimissioni dal ruolo istituzionale, stante il suo palese rendimento costantemente scadente, attesa la sua dipendenza dal percorso storio-politico che lo ha prodotto".

L’ex CDU, Nino Gemelli aderisce a PDL. L'ex europarlamentare Cdu Nino Gemelli, già consigliere regionale del partito, ha annunciato di avere aderito al Popolo delle Libertà. "Condivido la proposta politica della costituzione del 'Popolo della Liberta'' - ha affermato in una nota - e l'iniziativa del collega on. Carlo Giovanardi di aderirvi. La costituzione di un grande partito che raccolga i moderati, i quali si ispirano prevalentemente ai principi e valori del popolarismo cristiano, rappresentati in Europa dal Partito Popolare Europeo, è stata sempre l'aspirazione di tutti quelli, come me che hanno creato il Cdu prima e l'Udc poi; quindi appare incomprensibile la posizione di Casini che prende le distanze da un obiettivo che avremmo dovuto avere tutti". "D'altronde, proprio immaginando l'evoluzione dei processi politici - ha aggiunto Gemelli - abbiamo sempre proposto la creazione di un grande soggetto politico che fosse il punto di riferimento di larga parte dell'elettorato; perciò è ancor più ingiustificata la diaspora di quel che resta dell'Udc, che evidentemente persegue interessi particolarissimi e di meschino cabotaggio, ma tanto forti e radicati da offuscare il grande disegno originario". "Il dibattito e la dialettica sono lo strumento dell'elaborazione politica - ha sottolineato ancora Gemelli - la cavillosità, il personalismo, lo sfruttamento della rendita di posizione non possono assurgere a dignità dialettica, ma si rivelano artifici strumentali e ostruzionistici. Ritengo che il Popolo della Libertà possa essere caratterizzato da grandi idee e grandi traguardi di civiltà ed essere la casa di tanti amici non solo calabresi che lasciano l'Udc a causa di una classe dirigente inadeguata e miope, della quale restano ancora gli ultimi epigoni che l'elettorato saprà giudicare".

AN Propone Wanda Ferro a Presidenza Provincia Catanzaro. Il presidente della Federazione provinciale di Catanzaro di An, Wanda Ferro, ha accettato la proposta di una sua candidatura alla presidenza della Provincia venuta al termine di una riunione alla quale hanno partecipato i dirigenti del partito a livello provinciale, gli eletti, i presidenti di circolo, il presidente uscente dell'Ente, Michele Traversa, i sindaci e gli amministratori. Lo rende noto la Federazione provinciale di An. La candidatura di Wanda Ferro sara' ora proposta alle altre forze del centrodestra. Le elezioni alla Provincia di Catanzaro si rendono necessarie dopo le dimissioni presentate da Michele Traversa in vista di una candidatura alla Camera.

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