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Macaluso e Landolfi ricordano Giacomo Mancini

 

Macaluso e Landolfi ricordano Giacomo Mancini

08 apr 08 "Siamo qui per commemorare la figura di Giacomo Mancini anche in coincidenza della battaglia socialista che sicuramente avrebbe visto in campo Giacomo Mancini per la difesa dell'identità socialista e per lo sviluppo del Mezzogiorno". Lo ha detto il senatore Antonio Landolfi stasera a Cosenza in occasione della cerimonia di commemorazione di Giacomo Mancini nel sesto anniversario della sua scomparsa. "Soprattutto - ha aggiunto Landolfi - è importante ricordare le sfide che lui ha affrontato sulla questione del Mezzogiorno riuscendo così a creare una forza socialista e a diventare un protagonista della vita politica del proprio paese". Sulla "coincidenza" del comizio che Walter Veltroni sta svolgendo in Piazza dei Bruzi a Cosenza, il senatore Landolfi ha precisato: "é una coincidenza che non ha un significato politico particolare. Nessuno può sapere con certezza se è una coincidenza voluta o non voluta, certamente il Pd è preoccupato che Cosenza sia una roccaforte del socialismo in Calabria e in tutto il Mezzogiorno. Come socialisti rivendichiamo la nostra storia passata e futura e anche se non abbiamo pretese di egemonia, desideriamo almeno veder rispettato il nostro ruolo e la nostra funzione nella sinistra italiana". Sulle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile, Landolfi ha aggiunto: "sono elezioni dominate da una incognita rilevata dall'enorme numero di indecisi. Noi socialisti operiamo per convincere il maggior numero di cittadini per continuare a sostenere le battaglie socialiste che sono battaglie riformiste e per la difesa dei diritti dei lavoratori, per la laicità dello Stato e per il garantismo, che sono i tre pilastri fondamentali del riformismo socialista in ogni parte del mondo. Dopo il 14 aprile vedremo se il partito è unito, a noi si sono aggiunte personalità provenienti anche da altri settori della sinistra come Angius, come la Dato, come Grillini e Valdo Spini che evidenziano la vitalità del socialismo". Alla cerimonia, moderata dal direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, ha partecipato anche Emanuele Macaluso, primo dirigente del Partito Comunista e attualmente direttore della rivista "Le nuove ragioni del socialismo". "Ricordare l'opera di Giacomo Mancini - ha detto Macaluso - é fondamentale per guardare al futuro in un momento in cui esiste una crisi della politica e della sinistra. C'é una difficoltà a riproporre il partito socialista e Giacomo Mancini va quindi ricordato come costruttore della sinistra, della democrazia e del Mezzogiorno, la sua esperienza e le sue idee del socialismo nel Mezzogiorno devono essere un modello per i giovani. L'idea che il divario tra Mezzogiorno e nord è aumentato e che non c'é stata una battaglia meridionalista ci fa affermare che l'opera di Giacomo Mancini deve essere ricordata proprio per questo". E sulla presenza di Walter Veltroni oggi a Cosenza, Macaluso ha aggiunto: "Veltroni dovrebbe spiegare in una Cosenza di Giacomo Mancini perché non si è alleato con il partito socialista ed ha accettato invece l'alleanza con Di Pietro. E' questa la cosa grave che dovrebbe spiegare. Dovrebbe dire perché ha rifiutato i socialisti. Lui fa la sua campagna elettorale, che come ogni campagna dovrebbe essere improntata alla verità e allora dovrebbe spiegare tutto ciò proprio qui nella patria di Giacomo Mancini, che tanto si è speso per l'unità del Partito socialista". Sul futuro dei socialisti e sulle prossime elezioni Macaluso ha detto: "Penso che la cosa essenziale è che l'Italia non sia governata dalla destra perché i danni compiuto dalla destra sono impressionanti. Quello di Berlusconi è il ritorno ad un partito personale di cui il Mezzogiorno non ha bisogno. Spero che anche all'interno del Pd maturi la consapevolezza che l'Italia possa riacquistare la forza di un grande partito socialista come avviene in Europa".

Macaluso a Veltroni “Perché non scelto il PS invece di Di Pietro”. ''Veltroni dovrebbe spiegare qui, nella Cosenza di Giacomo Mancini, perche' non si e' alleato con il Partito socialista ed ha accettato invece l'alleanza con Di Pietro''. Lo ha detto Emanuele Macaluso partecipando, insieme ad Antonio Landolfi, alla commemorazione, nel sesto anniversario della morte, di Giacomo Mancini. La manifestazione con Macaluso e Landolfi si e' svolta in coincidenza col comizio con cui Veltroni, proprio a Cosenza, ha concluso il suo tour in pullman in Italia. ''Veltroni - ha aggiunto Macaluso - fa la sua campagna elettorale, che come ogni campagna dovrebbe essere improntata alla verita'. E allora dovrebbe dare spiegazioni sulla mancata alleanza con i socialisti proprio qui nella citta' di Giacomo Mancini, che tanto si e' speso per l'unita' del Partito socialista''. Secondo Macaluso, ''la cosa essenziale e' che l'Italia non sia governata dalla destra perche' i danni compiuti dall'alleanza capeggiata da Berlusconi sono impressionanti. Quello di Berlusconi e' il ritorno ad un partito personale di cui il Mezzogiorno non ha bisogno. Spero che anche all'interno del Pd maturi la consapevolezza che l'Italia possa riacquistare la forza di un grande Partito socialista, come avviene in Europa''

Mancini modello per i giovani. ''Ricordare l'opera di Giacomo Mancini e' fondamentale per guardare al futuro in un momento in cui esiste una crisi della politica e della sinistra''. Lo ha detto Emanuele Macaluso partecipando a Cosenza assieme ad Antonio Landolfi alla cerimonia per commemorare, nel sesto anniversario della morte, l'ex segretario del Partito socialista. ''C'e' una difficolta' - ha aggiunto Macaluso - a riproporre il Partito socialista e Giacomo Mancini va quindi ricordato come costruttore della sinistra, della democrazia e del Mezzogiorno, la sua esperienza e le sue idee del socialismo nel Mezzogiorno devono essere un modello per i giovani. L'idea che il divario tra Mezzogiorno e nord e' aumentato e che non c'e' stata una battaglia meridionalista ci fa affermare che l'opera di Giacomo Mancini deve essere ricordata proprio per questo''.

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