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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Elezioni il 13 e 14 aprile
Cala il voto degli italiani all’estero: 41.66% (era il 42.07%). Stranamente aumenta in sud America. Brogli? Il Viminale minimizza "Disguidi" 11 apr 08 In un contesto di lieve calo di partecipazione
alle elezioni politiche dei connazionali residenti all'estero - nel
2006 aveva votato il 42,07% degli aventi diritto e quest'anno ha votato
il 41,66% - aumentano gli italiani che hanno votato in America Meridionale,
dove si passa al 58,53% di partecipazione effettiva (ossia la percentuale
delle buste restituite alle rappresentanze consolari sui plichi inviati),
rispetto al 51,81% del 2006. Brogli? Il Viminale minimizza. Il 41,66% del totale dei plichi inviati agli italiani all'estero per votare e' stato restituito alle sedi consolari, dato ''confortante'', in sintonia con quello del 2006. Lo ha rilevato il viceministro degli Esteri Franco Danieli, che non ha nascosto qualche ''disguido'' nel voto, facendo nel contempo appello ''al senso civico'' dei connazionali residenti fuori dal Paese che partecipano alle elezioni via corrispondenza: con un sistema cioe' del tutto particolare. Incontrando la stampa alla Farnesina insieme al direttore generale per gli italiani all' Estero, Adriano Benedetti, Danieli ha colto l'occasione dei primi dati (quasi definitivi) per tracciare un bilancio sia sulla partecipazione sia sulla legge Tremaglia, oltre ad invitare all'immediata denuncia in procura la presenza di eventuali brogli o irregolarita'. L'incontro e' avvenuto qualche ora dopo la notizia dell' indagine giudiziaria avviata a Reggio Calabria circa presunti brogli nella ripartizione elettorale dell' America Latina. La Farnesina si e' mossa immediatamente, ''contestualmente'' alla segnalazione giunta dal ministero degli Interni, ha detto Danieli, rilevando di aver subito ribadito ''le indicazioni puntuali e restrittive'' fornite tempo fa a tutta la rete consolare. Il viceministro ha per esempio rilevato di aver ''direttamente verificato che il personale del consolato di Buenos Aires ha garantito 24 ore su 24 la propria presenza all'interno delle tipografie e delle strutture delle spedizioni postali''. Sempre ''di persona'', Danieli ha controllato che ''all'interno del consolato le schede che ritornavano votate venivano conservate in un locale dove l'accesso era consentito solo al console e a un maresciallo dei carabinieri. Tutto l'ambiente era monitorato e registrato 24 ore su 24 tramite telecamere a circuito chiuso''. Il viceministro non ha nascosto qualche ''disguido, molto limitato'' e qualche ''anomalia, subito denunciata alle autorita' giudiziarie''. Ma tutto il resto, ha tagliato corto, ''e' gossip, e' strumentalita', e' sentito dire... brogli, schede comprate o vendute'': quella, ha ricordato, ''e' una campagna che va avanti dal 2006''. Sul fronte dei dati, Danieli ha manifestato tutta la sua soddisfazione, visto che la partecipazione al voto e' di fatto confermata (dal 42,07% nel 2006 al 41,66%, ma dovrebbe aumentare ancora), rilevando l'incremento dell'attaccamento al voto in America Meridionale, con un calo invece nelle altre tre ripartizioni. Nell'osservare ''un altro aspetto importante, e cioe' il dato dei plichi non consegnati per reperibilita' del destinatario (in calo, dal 9,20% al 7,18%)'', Danieli ha detto che la legge Tremaglia ''va profondamente modificata: la legge prevede un voto per corrispondenza, quindi comporta inevitabilmente la consegna della busta all'elettore, e certo lo Stato non puo' mettere un carabiniere in ogni casa per accertare il comportamento: nel momento in cui la scheda viene consegnata, l'elettore deve gestirla con grande senso civico, sapendo che il voto e' il momento piu' alto della democrazia''. Quello basato sulla corrispondenza e' in altre parole un sistema di voto da tempo al centro di critiche e valutazioni, e in Parlamento e' gia iniziato lo studio di ipotesi alternative: ''per esempio, il voto in seggi consolari, anche se le indagini ci dicono che l'80% degli aventi diritto al voto risiede fuori dai grandi centri urbani, fatto che - ha concluso Danieli - farebbe calare la partecipazione''. Ma per il momento, le strutture dello Stato - in particolare il ministero dell' Interno - devono concentrarsi sul voto 2008: gia' domani, per esempio, arrivera' a Fiumicino un volo-cargo Alitalia con le buste elettorali degli italiani residenti in 4-5 grandi paesi dell'America Latina. Votanti al 41.66%, nel 2006 fu del 42.07%.
Nel 2006 Dei 14.827 elettori temporaneamente residenti all'estero
(militari, dipendenti della Pubblica amministrazione, professori e
ricercatori universitari) ha votato il 96,51%. Tra questi, dei 3.757
militari ha votato il 99,65% La percentuale dei dei votanti sui plichi
effettivamente recapitati e' del 44,88%, in calo rispetto al 46,33%
del 2006.I plichi restituiti sono stati il 7,18%, rispetto al 9,20%
del 2006. Lo scrutinio comincera' alle 15 di lunedi' a Castelnuovo
di Porto, a Roma. Africa-Asia-Oceania-Antartide 39,36% 42,12% America Settentrionale 58,53% 52,81% America Settentrionale e centrale 36,24% 37,30% Europa 36,65% 38,44%
Percentuale dei votanti nei Paesi di maggiore presenza italiana Germania 33,34% 35,80% Argentina 63,04% 56,33% Svizzera 47,32% 50,45% Francia 30,83% 30,33% Brasile 47,30% 45,28% Belgio 31,85% 33,14% Stati Uniti 33,15% 33,33% Regno Unito 33,32% 34,21% Australia 37,44% 41,29% Canada 40,25% 43,34% Venezuela 37,81% 49,98% Uruguay 54,50% 63,49%
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del 28/01/2004
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