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Elezioni il 13 e 14 aprile
Elezioni: Vademecum del Viminale su come si vota. Veltroni a Cosenza e Crotone. Giallo sull'assessore Consolo 08 apr 08 Nel vedemecum del Viminale destinato ai
cittadini, consultabile sul sito www.interno.it, anche dettagliate
indicazioni sulle modalità di voto: Veltroni a Cosenza e Crotone. La campagna elettorale sta per finire, domenica e lunedi' si va al voto e Walter Veltroni, oggi in Calabria per le ultime due tappe del suo tour in pullman (''e' stata un'esperienza meravigliosa''), appare fiducioso. E ricorre ad un parallelismo con la Nazionale italiana di calcio vincitrice dei Mondiali dell'82 in Spagna per caricare le migliaia di sostenitori che anche oggi lo hanno applaudito prima a Crotone, e poi a Cosenza dove in piazza c'erano miglia di persone, 10 mila secondo la Questura ed il doppio per gli organizzatori. La similitudine del Pd con la Nazionale di Bearzot nasce dopo un colloquio telefonico con l'ex ct. ''Nessuno pensava che ce la potessimo fare - spiega Veltroni dal palco - poi abbiamo vinto con l'Argentina, il Brasile e la Polonia. E il 13 aprile c'e' la finale. Il risultato fatelo voi. Dobbiamo vincerla tutti insieme''. In Veltroni c'e' fiducia per il risultato delle elezioni, ma anche la preoccupazione per la piega che sta prendendo quest'ultima parte della campagna elettorale, con il richiamo alle armi da parte del leader della Lega Umberto Bossi e quello successivo di Raffaele Lombardo del Mpa. ''Finira' che si spareranno tra loro'' dice l'ex sindaco di Roma, ma con poca voglia di scherzare. E quando poi, nel viaggio tra Crotone e Cosenza, i suoi collaboratori gli consegnano le agenzie di stampa con le dichiarazioni di Berlusconi sull'esame ai pm per accertarne la sanita' mentale, l'ex sindaco di Roma sottolinea come ''nelle ultime ore sembra che ci sia una perdita di controllo tra i nostri avversari''. Poi l'annuncio della lettera a Silvio Berlusconi per chiedere il suo impegno a garantire lealta' alla Repubblica. ''Ho scritto al principale esponente dello schieramento a noi avverso - annuncia Veltroni a Cosenza - per chiedergli, quale che sia il ruolo di ciascuno, di dare garanzie ai cittadini. Da parte mia ho garantito lealta' repubblicana che si basa su quattro punti: tutela dell'unita' dello Stato; rifiuto di ogni forma di violenza praticata o dichiarata; fedelta' alla Costituzione repubblicana; fedelta' alla bandiera tricolore e all'inno di Mameli. Ciascun candidato prenda l'impegno solenne su questi quattro punti a nome della sua coalizione''. Una richiesta che, inevitabilmente, prende le mosse dalle ultime dichiarazioni di Bossi. ''Non e' secondario ed e' grave l'eventualita' di avere un Ministro che non si riconosce nel tricolore. Se la destra vince, la Lega sara' condizionante e sara' in grado di decidere i comportamenti. Daremo il Paese a chi non riconosce il tricolore e invoca la secessione. Vogliamo far dipendere il Paese da una forza politica che invoca la secessione? Questo deve fare l'Italia?''. In una terra con una percentuale di disoccupazione tra le piu' alte del Paese ed un disperato bisogno di risollevarsi, Veltroni torna a ripetere la ricetta preparata dal Pd: investimenti in infrastrutture, aiuti alle imprese e formazione. Ma anche lotta senza quartiere alla criminalita'. E dopo avere ribadito forte e chiaro il no del Pd ai voti della criminalita', Veltroni, giunto a Crotone all'indomani della maxi operazione contro le principali cosche della zona, ringrazia la polizia ed i magistrati: ''devono sentire la presenza dello Stato e se vinceremo le elezioni faremo una lotta senza quartiere contro tutte le mafie''. E al pm che ha firmato i fermi a Crotone, oggetto di minacce delle cosche, Veltroni telefona per esprimergli vicinanza e solidarieta'. Santelli (PDL) “Criminalità e Lega per Veltroni sono spot”. "Rolter Velprodi, nel vano tentativo di far dimenticare le sue origini ed il presidente del suo partito, durante il tour per le regioni del Sud sta dimostrando di essere veramente a corto di contenuti". Lo afferma, in una dichiarazione, Jole Santelli, responsabile sicurezza di Forza Italia e candidata del Pdl alla Camera, in merito a quanto dichiarato da Walter Veltroni oggi in Calabria. "Utilizzando come spot pubblicitari la lotta alla criminalità organizzata e lo spauracchio della Lega - aggiunge Santelli - il candidato premier del PD forse pensa di conquistare l'elettorato meridionale. Non abbiamo l'anello al naso e ricordiamo bene quando Prodi si è presentato agli italiani come colui che aveva a cuore solo la loro felicità e sappiamo bene come è andata a finire. Oggi, il ritornello velprodiano dell'interesse nazionale assomiglia un po' troppo ad un film già visto" De Sena (PD) “Porto di Gioia banco di prova”. ''Gioia Tauro e il suo porto rappresentano il banco di prova su cui sperimentare in chiave strategica un nuovo modo di intendere la macchina amministrativa in Calabria''. Lo ha detto Luigi De Sena, capolista al Senato del Pd in Calabria, partecipando ad una manifestazione a Saline Joniche. ''Sono il dialogo, la proposta e la progettazione - ha aggiunto De Sena - i criteri che possono portare avanti la causa calabrese''. De Sena, soffermandosi sui temi della criminalita', ha detto che ''occorre un contrasto rigoroso alle mafie, teso a prosciugare le fonti del loro sostentamento potenziando sia il regime della confisca dei beni, da estendere anche in via preventiva alla condanna, che le investigazioni di qualita'''. All'incontro hanno partecipato anche i candidati Maria Grazia Lagana', Pietro Cozzupoli e Giuseppe Arena insieme ad una delegazione dei lavoratori Lsu dei comuni di Melito Porto Salvo e Motta San Giovanni. L'ex prefetto De Sena, definitosi ''calabrese per vocazione'', ha stimolato la politica locale ''ad una maggiore concretezza e a non inseguire 'libri dei sogni''', impegnandosi in prima persona ''per raggiungere obbiettivi reali''. De Sena ha anche sottolineato ''la necessita' per le amministrazioni locali di fare rete, attraverso una concertazione equilibrata tra le varie responsabilita' amministrative, affinche' si pervenga ad una nuova progettualita' che individui nella certezza dei tempi e delle responsabilita' personali un nuovo metodo teso ad un'inversione di tendenza rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi''. Napoli (PDL) “Raccogliere appello testimoni di Giustizia”. 'Il gesto con il quale, nella giornata di ieri, il testimone di giustizia calabrese, Giuseppe Grasso, ha inteso urlare la sua disperazione e l'abbandono della località protetta, senza scorta, da parte dell'altro testimone di giustizia calabrese, Giuseppe Masciari, per recarsi nella nostra Regione, come forma estrema di protesta per la mancata risposta delle Istituzioni, non possono non richiamare l'attenzione di chi è preposto a garantire tutti coloro che, come Grasso e Masciari, con grandi coraggio e senso civico, hanno contribuito ad assicurare alla giustizia importanti pezzi della criminalità organizzata". E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il deputato di An Angela Napoli, componente della Commissione parlamentare antimafia. "Giuseppe Grasso, insieme alla moglie, Francesca Franzé - aggiunge Angela Napoli - sono stati preziosi testimoni nei processi contro i Mancuso, principali clan della 'ndrangheta vibonese. Giuseppe Masciari ha testimoniato in numerosi processi penali contro la criminalita' organizzata calabrese. Entrambi i testimoni non hanno mai risparmiato nelle loro denunzie i richiami alle collusioni politico-mafiose-istituzionali esistenti in Calabria. La gravità delle proteste di Grasso e Masciari, evidenziano il disagio dei testimoni di giustizia e le numerose criticità esistenti nell'attuale gestione degli stessi, sia sotto il profilo della sicurezza, sia sotto i profili connessi con il soddisfacimento dei bisogni materiali, psicologici, economici e sociali riferibili alle stesse figure ed ai rispettivi nuclei familiari. Disagi e criticità emerse durante l'attività d'inchiesta sui testimoni di giustizia svolta dal primo Comitato, che ho coordinato, e che hanno portato la Commissione parlamentare antimafia ad approvare una specifica relazione, trasmessa al Parlamento, contenente proposte di riforma dell'attuale sistema". "L'indagine - dice ancora Angela Napoli - ci ha portati a proporre 'un mutamento di mentalita' e metodo, una diversa filosofia nell'approccio alla figura del testimone che va visto non come un peso ma come una risorsà. Il testimone di giustizia non può acquisire tale status e poi non essere seguito 'passo passo' per la soluzione di tutte le sue necessità. Non può essere privato dell'effettivo mantenimento del pregresso tenore di vita goduto, né dell'aiuto necessario per il suo reinserimento lavorativo, né di un adeguato sistema di protezione che assicuri la sua incolumità fisica e quella dei suoi familiari. Molte delle proposte contenute nella citata specifica relazione della Commissione Antimafia non avrebbero bisogno di interventi normativi, ma semplicemente di un diverso approccio e valutazione dei singoli casi da parte della Commissione centrale e del Servizio centrale di protezione, istituiti con decreto-legge n. 8/91. Ed è proprio a questi due organi che sento di fare appello al fine di chiedere un adeguato intervento sui due casi, Grasso e Masciari, congiunto con la salvaguardia di tutti i testimoni di giustizia, preziosi per garantire alla giustizia i mafiosi" Magarò (PS) “PD reincarnazione vecchia DC”. "Le cronache che vengono riportate dalla stampa anche relativamente allo svolgimento della campagna elettorale a Cosenza (anziani portati in carovana al ristorante in cambio di voti, istituzioni pubbliche come l'Unical che di fatto si schierano per un partito) confermano ciò che noi sostenevamo da tempo. Ossia che il Partito Democratico non è che la reincarnazione della Democrazia Cristiana". Lo afferma Salvatore Magarò, consigliere regionale e candidato alla Camera per il Partito socialista. "Ma non della parte nobile della Dc- aggiunge Magarò - dei De Gasperi e dei Moro: no, piuttosto del doroteismo, della sua componente paludosa, ambigua e subdola. Altro che novità! Altro che metodi moderni! Questi zombies rivelano le caratteristiche di sempre: occupazione del potere, trasformismo, machiavellismo, spregiudicatezza, lottizzazione. Come faceva il signor Achille Lauro, che distribuiva 'panem et circenses' in cambio di potere, tutto il potere, e democratico è soltanto una parola svuotata di senso". Forgione (SA) “Stipendi e pensioni al riparo dal caro vita”: "Noi vogliamo ripartire proprio da dove si è fermato il governo Prodi quando si trattava di ridistribuire la ricchezza dopo gli anni della lotta all'evasione e del risanamento dei conti pubblici". E' quanto afferma, in una nota, il capolista al Senato della Sinistra Arcobaleno, Francesco Forgione. "Forgione, assieme al il candidato alla presidenza della Provincia Pino Commodari e la candidata nel collegio di Catanzaro VI Giulia Menniti - riporta un comunicato - si sono recati al mercato rionale di Santa Maria per parlare con gli esercenti ambulanti e soprattutto per confrontarsi con quanti, ogni martedì, si recano al mercato alla ricerca di offerte vantaggiose dimostrando l'esistenza riconosciuta di un disagio sociale determinato dall'aumento del costo della vita che non si riesce ad arginare". "Stipendi e pensioni - prosegue Forgione - vanno salvaguardati dal caro-vita. L'unico partito che propone un meccanismo automatico di difesa dei prezzi, una sorta di scala mobile che decida un nuovo paniere. Queste proposte sono ancora più forti per la Calabria, dove la condizione di vita è già più povera perché il lavoro è meno pagato e le condizioni di vita sono più precarie. Per questo la Sinistra arcobaleno sta nei mercati sapendo che si deve combattere da qui la sfiducia data dal rapporto tra le condizioni materiali di vita e questi prezzi che rischia in assenza di una politica concreta in sfiducia generale. Per questo noi chiediamo un voto, siamo gli unici ad avere una proposta di un meccanismo di difesa automatica del potere d'acquisto. Possiamo ancora starci da queste parti". "Anche gli Enti locali e la Provincia si devono sentire fortemente impegnati ad andare incontro alle esigenze dei cittadini - sostiene Menniti - perché le condizioni di vita sono drammatiche e problematiche per la stragrande parte della popolazione. Santa Maria è un quartiere fortemente popolare, dove vivono pensionati, operai, famiglie che hanno difficoltà ad arrivare alle fine del mese. La Provincia pur avendo competenze diverse deve sentirsi fortemente impegnata a migliorare la qualità della vita". Laratta e Marini (PD) “Necessario un
cambiamento”. "E' necessario un nuovo partito
per migliorare la società italiana e quella calabrese in particolare.
L'attuale Giunta regionale non ha realizzato il programma che si era
proposto e di conseguenza è necessario un cambiamento".
Lo ha detto Franco Laratta, candidato alla Camera col Pd, nel corso
di una manifestazione elettorale a Corigliano Calabro. Secondo Laratta,
"serve una classe politica nuova che si adoperi affinché
si abbia una Calabria migliore". Secondo Cesare Marini, anch'egli
candidato alle elezioni politiche, "Il Pd è un fatto nuovo,
un partito compatto che troverà le soluzioni che il governo
Prodi non ha potuto realizzare perché ha dovuto operare in
una situazione di disagio ed è stato sottoposto a continui
ricatti. Bisogna lavorare per interessi collettivi e non individuali.
Sarà quindi necessario affrontare il problema del lavoro proteggendo
l'impresa perché essa è l'unica garanzia per la creazione
di posti di lavoro". Giallo sull’espulsione dell’ass
Consolo dal PS Questione Cococo
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del 28/01/2004
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