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Elezioni il 13 e 14 aprile

 

Elezioni: Questione co.co.co e separatismo leghista al centro del dibattito politico. I socialisti ricordano Mancini nel giorno di Veltroni

07 apr 08 "Caro Segretario, caro Presidente, se vuole utilizziamo anche questa frase: la imploriamo di convincere il ministro Nicolais ad emanare la circolare non restrittiva sulla legge 244/07 entro questa settimana: è un atto di giustizia e di equità che per noi è fondamentale". E' quanto scrive il coordinatore dei cococo di Bari, Paolo Di Biase, in una lettera aperta a Walter Veltroni alla vigilia della sua visita in Calabria. "Il vice Ministro Minniti - aggiunge - ci ha convinti a recedere dalla manifestazione organizzata per il 10 aprile a Napoli, affermando di avere contattato il ministro Nicolais. Quello che noi chiediamo e le chiediamo è che il governo Prodi faccia un atto di giustizia, emanando la circolare interpretativa che consenta a chi ha maturato i 36 mesi di anzianità a partire dal 1 gennaio 2002 di essere stabilizzato. Siamo persone che hanno lavorato per anni nella pubblica amministrazione e non possiamo essere discriminati in favore di chi, magari, ha fatto solo qualche mese. Se non avremo la circolare entro venerdi non andremo a votare e a quanti di noi vorranno farlo diremo di votare contro il partito che esprime oggi il Ministro della Funzione Pubblica: non è un atto di protervia, ma la disperazione di chi è stato troppe volte preso in giro". "Lei ha fatto - conclude Di Biase - della lotta al precariato il leit motiv della sua campagna elettorale e per questo le chiediamo questo ultimo sforzo, di giustizia sociale , per noi ed il nostro futuro"
Gentile (Pdl) “Non ci sarà circolare”. "L'on. Minniti mi perdonerà l'irruenza, ma desidero scommettere con lui su un fatto: sono certo che entro venerdì non arriverà nessuna circolare dal ministro Nicolais sulla legge 244/07 per quanto riguarda la stabilizzazione dei cococo". E' quanto afferma in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. "Mi chiedo perché - aggiunge - il governo Prodi non abbia emanato la circolare sino ad ora e siccome si parla di interpretare in maniera non restrittiva una legge che consente la stabilizzazione dei cococo, i dubbi aumentano a dismisura. L'on. Minniti è un avversario di tutto rispetto ed è persona d'onore ma lui e Nicolais non possono pensare di poter acquietare un'esigenza legittima che arriva da parte del precariato storico con una vaga promessa di insediamento del tavolo di concertazione. Se loro che saranno al Governo sino al 30 aprile, non faranno questa circolare in settimana, è pacifico pensare che non la facciano più. Posso dire che saremo certamente noi a farla non appena andremo al Governo, consentendo a chi ha maturato almeno 36 mesi nell'ultimo quinquennio, a partire dal 1 gennaio 2002 , di essere stabilizzato. "Ma accetto scommesse - conclude Gentile - e aspetto di vedere cosa faranno l'on. Minniti e il ministro Nicolais"
"Sarebbe grave se questa settimana non arrivasse la circolare interpretativa per i cococo; l'on. Minniti è chiamato ad assumersi la responsabilità politica di tutto questo". Lo affermano in una nota congiunta i capigruppo in consiglio regionale di Fi, Pino Gentile, An, Alberto Sarra, e Nuovo Psi, Francesco Galati. "Minniti - proseguono - ha assicurato che Nicolais nella settimana insedierà il tavolo concertativo ma solo l'emanazione di una circolare non restrittiva, che consenta la stabilizzazione a chi ha maturato 3 anni di lavoro a partire dal primo gennaio 2002 sarebbe credibile. In caso contrario sarebbero promesse da marinaio che non si concilierebbero , invece, con la dignità istituzionale che noi riconosciamo, pur da avversari, all'on. Minniti". "C'é da salvaguardare - concludono i capigruppo in consiglio regionale - una credibilità e c'é bisogno di farlo subito, altrimenti ci impegniamo sin da ora noi a fare in modo che il prossimo Governo di centrodestra firmi la circolare negli stessi termini"

Dibattito su leghismo e sud
Valentino (PDL) “Non è un problema”. "L'onorevole Minniti si tranquilizzi. La Lega non costituisce alcun problema per il Mezzogiorno e per la Calabria". Lo afferma il senatore Giuseppe Valentino, candidato a palazzo Madama per il Pdl, replicando a quanto sostenuto dal viceministro all'Interno, Marco Minniti. "La Lega - aggiunge Valentino - lo ha già dimostrato nei cinque anni dell'ultimo Governo Berlusconi, durante il quale tanto è stato fatto per le regioni meridionali e il partito di Bossi ha evidenziato un alto senso dello Stato. La stessa cosa non si può certo dire per alcuni pittoreschi personaggi della sinistra radicale che, nel corso degli ultimi due anni, al mattino votavano con il Governo e al pomeriggio scendevano in piazza per protestare contro Prodi". Secondo Valentino, "al di là delle dichiarazioni del viceministro dell'Interno, i problemi della Calabria, gravissimi, non si possono semplicisticamente attribuire alla Lega. Sembrano infatti ben più gravi in questo senso le responsabilità dell'ultimo Governo di centrosinistra e di un'amministrazione regionale che non è stata in grado di fornire risposte concrete alle esigenze della Calabria e dei suoi cittadini, nonostante il largo consenso con cui aveva vinto le ultime elezioni"
P. Abramo (PD) “Lega rischio per paese”. "Purtroppo, e sottolineo purtroppo, sono stato buon profeta nel denunciare, in una mia intervista di qualche giorno fa, il rischio Lega Nord al governo del Paese. Le dichiarazioni di Umberto Bossi sulla necessità di imbracciare il fucile dimostrano infatti quanto da me sostenuto". E' quanto afferma in una nota il candidato al Senato per il Pd, Paolo Abramo. "Bisogna cioé ascoltare - prosegue - cosa viene detto nelle adunate padane del popolo leghista per comprendere l'eversività e la pericolosità di quella gente. Il leader di quel partito oggi non fa che rendere evidente la piena sintonia tra la base di un movimento nemico del Sud, e che disprezza il Sud, e il vertice massimo di quello stesso movimento. Di fronte a quelli che a mio parere potrebbero essere a tutti gli effetti reati, commessi da Umberto Bossi, sarebbe auspicabile che non solo la politica reagisse. In ogni caso, penso che davvero bisogna fare appello agli elettori calabresi, compreso quelli del centrodestra, affinché esprimano un voto utile, non tanto e non solo a far vincere il Partito Democratico, quanto a far perdere un avversario, Silvio Berlusconi, che ancora una volta vuole portare al governo del Paese ministri che disprezzano il sud e la Calabria, si collocano nei fatti in una posizione di violenta ostilità nei nostri confronti e non hanno la minima intenzione di fare qualcosa per lo sviluppo del nostro territorio". "Per questo ribadisco oggi l'interrogativo - conclude Abramo - con cui ho chiuso quell'intervista: se la Lega andrà al governo, portata da Silvio Berlusconi, e se la Lega sarà determinante in Parlamento per la vita di quel governo, a chi daranno ascolto i ministri leghisti? Al cosiddetto popolo della padania o ai disoccupati del Sud?".
Fedele (PDL) “Sud emarginato da Prodi”. "Chi ha emarginato il Sud e la Calabria è stato ed è il governo Prodi". E' quanto afferma l'On. Fedele del Popolo della Libertà rispondendo alle dichiarazioni del Vice Ministro Minniti. "Lo stesso governo - dice Fedele - che ha bloccato lo sviluppo del Sud e della Calabria in particolare. Basta vedere quello che è successo in Campania con l'esasperazione dei cittadini che sono costretti a convivere quotidianamente con l'emergenza rifiuti.A questo si aggiunge il danno d'immagine per il nostro paese che questa emergenza ha provocato, un danno, che per essere riparato serviranno mesi di duro lavoro.A poco serve, ancora, in ogni campagna elettorale mettere davanti lo spauracchio della Lega. Nessuno si spaventa più delle battute di Bossi e nessuno a mai visto Bossi sparare ad un fringuello. La Lega certamente fa la sua parte per difendere gli interessi del Nord, ma quando parla di inefficienze di alcune amministrazioni regionali, di una burocrazia che frena lo sviluppo e di fondi pubblici sperperati forse dice parte di verità. Durante i cinque anni del governo Berlusconi con la Lega al governo gli investimenti per il Sud e la Calabria in particolare sono arrivati in maniera massiccia. Durante i due anni del governo Prodi e senza la Lega al governo il Sud e la Calabria sono stati emarginati. La verità è che la sinistra e il Partito Democratico in particolare in Italia e specialmente in Calabria non fanno altro che arrampicarsi sugli specchi. Sanno di non aver mantenuto nessuna promessa, sanno di aver frenato le occasioni di sviluppo. Il 13 e 14 aprile i calabresi siamo convinti che voteranno in massa il Popolo della Libertà. Ci sarà un governo che avrà a cuore i problemi del Sud e della Calabria, ci sarà un governo che manterrà gli impegni. Dovremo essere noi parlamentari calabresi ad essere quasi i leghisti del Sud, nel senso di chiedere quello che ci spetta per mettere la Calabria al pari con le altre regioni. La sinistra e il Partito Democratico hanno spento anche la speranza, noi cercheremo di riaccenderla".
Occhiuto (Udc) “Estremismo Lega allarmante”. "L'estremismo della Lega è allarmate e ingiustificabile. Ma non ci si difende più dall'egoismo leghista e dei suoi alleati soltanto con giri di parole". E' quanto afferma in una nota il candidato alla camera dei deputati per l'Udc, Roberto Occhiuto. "La politica meridionale - prosegue - deve fare autocritica, soltanto se si affrancherà dai codici assistenziali e dalle vecchie metodologie stataliste potrà diventerà credibile e svolgere una funzione utile. Qual è la credibilità di chi ha ricoperto responsabilità di governo, dimenticandosi della Calabria, sia rispetto alle farneticanti asserzioni della Lega che rispetto ai cittadini italiani e calabresi alle prese con questioni concrete come il lavoro e la riduzione dei salari? Dobbiamo capire che la credibilità del sistema Calabria, oggi davvero scarsa, si ricostruisce con una politica che sia in grado non di fare solo retorica, ma di progettare il presente e il futuro del nostro territorio attraverso programmi di investimento che aumentino la ricchezza prodotta, valorizzino le competenze, rendano più forte il sistema imprenditoriale e svuotino il bacino della disoccupazione calabrese". "La politica del fare - aggiunge Occhiuto - del dire come- dove - quando è possibile dare risposte ai problemi che angustiano i cittadini: è questa la via d'uscita dalla condizione di marginalità in cui versa la Calabria. Io indico nella valorizzazione dei talenti calabresi, sostenuta con legge regionale e finanziata dal Consiglio regionale, nella possibilità di aiutare le giovani famiglie a comprare casa attraverso una mia precisa proposta di legge e nell'idea di sostegno alle varie forme di praticantato in alcune professioni in cui i giovani pur lavorando non guadagnano che pochi euro, alcune strade nuove per uscire dalla crisi. Sono convinto che non esistano altri modi seri per ridare senso e fiducia alla politica".
Minniti (PD) “Da PDL solo silenzi e imbarazzo”. "Inquieta che a 48 ore da Pontida dove la Lega di Bossi ha giurato fedeltà alla Padania contrapponendosi con durezza al Mezzogiorno, non sia venuta alcuna presa di distanze dai dirigenti nazionali del Partito delle Libertà dalla sostanza politica di quel giuramento". Lo ha detto Marco Minniti, parlando oggi in Calabria. "Bossi e uomini che se dovesse vincere la destra berlusconiana farebbero parte - aggiunge il capolista alla Camera del Pd - del governo hanno annunciato e giurato formalmente una intransigente opposizione contro le popolazioni dell'intero meridione. Soltano silenzio e imbarazzo. Unici aggravanti segnali, la reazione nervosa dell'on. Calderoli e le ironie di Bossi su Berlusconi, tanto grevi da tradire l'intenzione di distrarre dalla gravità di quanto è accaduto. Nessun'altro esponente di rilievo del PdL ha osato contestare la scena che sta occupando per intero la Lega, quasi un'anticipazione di scenari futuri.Sarebbe veramente grave sottovalutare questa minaccia. Al di là della consultazione elettorale e delle scelte di ogni singolo cittadino - scelte di destra, centro, sinistra - in tutto il meridione bisogna prendere atto che questa è la situazione che va scongiurata per impedire un ulteriore emarginazione del Mezzogiorno.La storia del Sud dell'ultimo quindicennio parla chiaro: cifre e dati dimostrano che i cinque anni di crisi più buia per noi sono stati quelli in cui Berlusconi ha governato con la Lega che è riuscita sempre a comunque a impedire provvedimenti veri a favore del Mezzogiorno"

Operazione polizia nel crotonese, reazioni
Santelli (Pdl) ''L'operazione compiuta stamani è un altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata calabrese frutto di un lungo lavoro investigativo che ha consentito di mettere in luce la pericolosità delle cosche di quella zona". E' quanto afferma in una nota la responsabile sicurezza di Forza Italia e candidata alla Camera dei Deputati per il Pdl, Jole Santelli, circa l'operazione compiuta stamani a Crotone. "Desidero - aggiunge - esprimere il mio personale apprezzamento agli uomini della Polizia di Crotone ed ai magistrati della Dda di Catanzaro per la brillante operazione che ha portato all'arresto di numerosi esponenti della 'ndrangheta crotonese. Il fatto che la 'ndrangheta crotonese stesse progettando anche atti di intimidazione contro esponenti delle forze dell'ordine e magistrati significa che siamo sulla strada giusta e che occorre perseverare affinché la criminalità abbia chiaro il messaggio che la lotta contro la mafia sarà senza quartiere".
Rosa Calipari (PD) ''La Calabria oggi è più libera dopo la brillante operazione eseguita, questa mattina, dalle forze di polizia coordinate dalla Dda di Catanzaro". E' quanto ha sostenuto Rosa Villecco Calipari, componente la Commissione parlamentare antimafia e responsabile Mezzogiorno del Pd. "La nostra - ha aggiunto - è una regione che ha bisogno di continuità di impegno nella lotta e nel contrasto alla 'ndrangheta ed e' quello che stanno facendo ogni giorno le forze dell'ordine e la magistratura. Ed è lo stesso impegno che anche noi del Partito Democratico stiamo riconfermando come priorità nel nostro programma e nell'appello chiaro e limpido di Walter Veltroni". "Con questo ottimo risultato - ha concluso Rosa Villecco Calipari - si conferma la necessità di un lavoro sinergico di tutte le forze istituzionali e politiche verso un unico obbiettivo, che è liberare la Calabria e tutto il sud dall'oppressione della criminalità organizzata".
Gentile (PDL) “Lotta unitaria”: ''Mentre mi congratulo per l'importante operazione di Crotone, registro con molta preoccupazione il crescente clima di odio che proviene e viene alimentato da una certa cultura nei confronti delle forze di polizia e della magistratura, a cui esprimo la mia più sincera solidarietà". Lo afferma il sen. Antonio Gentile, segretario della Commissione parlamentare antimafia. "Spero - aggiunge Gentile - che si voglia comprendere la necessità di combattere la 'ndrangheta in maniera unitaria, isolando quelle forze pseudopolitiche che esprime continuamente una sotto cultura minatoria nei confronti dello Stato e della sua ossatura''.
Laratta (PD) “Arresti reazione giusta”. ''Con l'operazione di oggi lo Stato sta dimostrando verso la Calabria un'attenzione straordinaria. Questa la reazione giusta che tutti ci aspettiamo". E' quanto afferma in una nota il parlamentare del Partito Democratico e candidato alla Camera dei Deputati, Franco Laratta, circa l'operazione compiuta stamani a Crotone. "La lotta alla 'ndrangheta - aggiunge - rappresenta per la nostra regione la partita piu' importante in cui ogni calabrese deve fornire il suo contributo per vincerla. Non dobbiamo mai arretrare e alla fine tutti potremo trionfare. Senza liberarci di questa pesante zavorra sappiamo bene che nella nostra regione non potrà esserci mai sviluppo. Dobbiamo sconfiggere la mafia a ogni costo perché ne va del futuro dei nostri figli e delle future generazioni che sarebbero altrimenti condannati a emigrare altrove per mancanza di lavoro e prospettive". "Senza la mafia - conclude Laratta - avremo un tessuto produttivo più forte che può generare crescita e occupazione. Possiamo finalmente attrarre investimenti seri che oggi sono impediti da una presenza asfittica del crimine organizzato"
Forgione (SA) “Individuare riciclaggio”: ''Quella di oggi è una prima, importante, risposta agli omicidi che ci sono stati ultimamente in quel territorio". E' quanto afferma in una nota il Presidente della commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, circa l'operazione compiuta oggi a Crotone. "L'indagine - aggiunge - che ha portato a questi arresti, e le testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia di alto livello, hanno confermato come anche le cosche del crotonese si siano attrezzate per diffondersi anche fuori dalla Calabria e per cercare canali di riciclaggio sempre più evoluti. Per questo oltre l'ala militare bisogna dare la caccia a chi si occupa degli affari delle cosche, chi crea e gestisce le loro società, che si occupa di diffondere l'area delle attività criminali anche fuori dalla Calabria. Bisogna sequestrare i beni e seguire le tracce dei soldi". "Quelle di Crotone - conclude Forgione - sono cosche pericolose che non hanno esitato a programmare l'uccisione proprio di uno dei magistrati che hanno firmato le richieste di arresto ed attuare attentati contro le forze dell'ordine, l'azione contro di loro deve essere continua e non dettata dall'emergenza"
N. Oliverio (PD) “Duro colpo a cosche”. ''Con l'operazione 'Eracles', che questa mattina nel Crotonese ed in altre province italiane ha portato al fermo di numerose persone, lo Stato ha messo a segno un duro colpo contro la criminalità organizzata che condiziona lo sviluppo dell'economia con estorsioni, intimidazioni ed altri". Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, candidato in Calabria alla Camera dei deputati. "La magistratura - aggiunge - e le forze dell'ordine, alle quali va il nostro ringraziamento continuano a lavorare con impegno e sacrificio, in una terra difficile come la Calabria, per garantire ed affermare la legalità. La risposta di oggi alla prepotenza ed alla spavalderia delle cosche, recentemente sfociata in agguati mortali che hanno visto tra le vittime anche dei piccoli innocenti, è la conferma della presenza dello Stato e di un'azione continua a meticolosa per debellare questo cancro chiamato 'ndrangheta che pesa come un macigno sul futuro della nostra terra''
Napoli (PDL) “Cosche potenti e pericolose”. ''La vasta operazione effettuata questa mattina dalla Polizia di Stato nel crotonese, dà ragione all'annosa valutazione circa la pericolosità e potenzialità delle cosche della 'ndrangheta in quel territorio''. E' quanto afferma in una nota la componente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, circa l'operazione compiuta stamani a Crotone. "Non dubitavo - aggiunge - dell'attenzione e dell'importante attività investigativa messe in atto dalle Forze dell'Ordine, coordinate dalla Dda di Catanzaro. Un sincero apprezzamento e sentimento di gratitudine sento di dover rivolgere per questo importante risultato al Questore, Gaetano D'Amato, a tutti gli uomini della Polizia di Stato di Crotone e dello Sco, ai Procuratori Salvatore Murone e Mario Spagnolo ed al sostituto procuratore Pierpaolo Bruni. La gratitudine e la soddisfazione per l'operazione compiuta, denominata Eracles, si aggiungono al fatto che il grosso colpo assestato alle cosche Vrenna - Bonventura ha comportato altresì l'individuazione sia dei presunti responsabili degli attentati fatti contro uomini della Polizia di Stato sia del comando di 'ndranghetisti designato a compiere la sventata uccisione di Bruni''

Mancini (PS) “I DS votino socialista”. "Invito i 143 mila calabresi che nel 2006 hanno votato per la lista dei Ds a sostenere il Partito Socialista". A sostenerlo è stato Giacomo Mancini, capolista del Partito socialista in Calabria, in un incontro elettorale a Cosenza. "Non solo - ha aggiunto - perché con la chiusura dei Democratici di Sinistra l'unico riferimento con il socialismo europeo è rappresentato dal Partito Socialista, ma anche perché Veltroni, con le scelte che ha imposto nella compilazione delle liste del Pd in Calabria, ha mortificato donne e uomini che si sono formati agli insegnamenti di personalità come Fausto e Luigi Gullo e non ha in nessun modo considerato l'impegno di tanti dirigenti che con il loro quotidiano lavoro nella società calabrese e nelle istituzioni hanno procurato consenso e onori al partito dei Ds". "E' per questo - ha concluso Mancini - che dico agli iscritti, ai militanti e ai simpatizzanti e agli elettori dei Ds di votare socialista"

Ex socialisti votano PD. "Noi, già militanti e dirigenti del Partito Socialista Italiano, alle prossime elezioni politiche voteremo per il Partito Democratico e invitiamo a farlo anche tutti coloro che hanno condiviso nel passato la nostra esperienza politica. Con questo documento vogliamo pubblicamente spiegare le ragioni che ci spingono a questa determinazione". E' quanto scritto in un comunicato diffuso da 70 ex dirigenti del PSI con l'invito a votare PD. "Sono passati quindici anni (che in politica sono un tempo lunghissimo) dalla fine della Prima Repubblica. Allora a molti sembrò che si fosse aperta la strada per un profondo rinnovamento politico, istituzionale, civile e morale del nostro paese. Così non è stato. Anzi, nel frattempo, tutti i problemi che avevamo di fronte si sono aggravati, senza che si riesca ad intravedere una soluzione". "Siamo il Paese, aggiunge il comunicato, con la crescita più bassa in Europa e abbiamo difficoltà a tenere dietro ai mutamenti che stanno sconvolgendo la geografia economica del Pianeta. Interi settori che hanno fatto la storia dell'industria italiana sono letteralmente scomparsi; il nostro sistema infrastrutturale è obsoleto; la scuola, l'università, la ricerca scientifica si dibattono fra mille problemi, vecchi e nuovi; è in corso un processo di impoverimento che riguarda vasti strati della popolazione italiana; milioni di giovani sono condannati ad un destino di precarietà; il Mezzogiorno resta inchiodato al suo sottosviluppo; corruzione e mafia sono diventati, nonostante gli sforzi fatti per combatterli, quasi elementi costitutivi della nostra società. Insomma l'Italia sembra avviata ad un declino che rischia di metterla ai margini del mondo più sviluppato. Tutto questo nonostante lo straordinario patrimonio di risorse umane e materiali che tuttora possiede il nostro Paese, nonostante i numerosi esempi di eccellenza presenti in tutti i settori della vita nazionale. difficile non attribuire alla politica la sua parte di responsabilità per questa situazione, soprattutto per il fatto - unico in tutta Europa - di non essere riuscita ad assicurare al Paese governi stabili e capaci di prendere le decisioni necessarie. L'ultimo esempio è fornito, prima, dalle difficoltà incontrate dal Governo Prodi, a causa delle posizioni spesso inconciliabili dei partiti che formavano la maggioranza, e successivamente dalla sua caduta, su iniziativa di un partitino che poi si è letteralmente squagliato nell'arco di qualche settimana". La proliferazione incontrollata di partiti, partitini, gruppi parlamentari, ridotti in molti casi a semplici strumenti di potere e di raccolta di consensi personalistici, ma capaci di condizionare l'attività e la stessa vita del governo di uno dei maggiori paesi dell'occidente industrializzato, costituisce, diciamolo apertamente, un vero e proprio scandalo anzi un tumore che rischia di distruggere la nostra democrazia. Si è così svuotata completamente quella che era l'unica novità della Seconda Repubblica, e cioé la scelta, nel momento elettorale, tra due coalizioni alternative. In tutti questi anni ha vinto, è vero, questa o quella coalizione, ma nessuna di esse è riuscita poi a governare effettivamente il Paese, contribuendo così anche al discredito generalizzato che circonda oggi la politica. La nascita del Partito Democratico e la coraggiosa decisione di presentarsi da solo al giudizio degli elettori hanno sconvolto le acque stagnanti della politica italiana, indicando una strada per uscire dal tunnel nel quale l'Italia si è infilata quindici anni addietro. Che questa strada sia quella giusta è dimostrato dalla identica scelta compiuta da Berlusconi, costretto a inseguire Veltroni sul terreno dell'innovazione e anche dal forte consenso che intorno ad essa si è manifestato da parte degli elettori. Crediamo che i socialisti, i quali si sono sempre qualificati come il partito che lottava per aprire nuove prospettive alla società italiana nei momenti cruciali della sua storia, dal referendum per l'istituzione della Repubblica alle riforme del Centro-Sinistra, dalle battaglie per i diritti civili all'idea stessa della grande riforma istituzionale, non possono estraniarsi e anzi devono sostenere con convinzione questo generoso tentativo di chiudere definitivamente la parentesi che si è aperta nel 1994 e di porre mano alle radicali misure di cambiamento di cui il Paese ha così disperatamente bisogno. I socialisti devono fare questo non soltanto per senso di responsabilità nazionale ma perché il Partito Democratico rappresenta oggi l'unica versione possibile del grande partito riformista che è stato sempre l'obiettivo - per tantissimo tempo parso irraggiungibile - al quale i socialisti italiani ritenevano si dovesse arrivare. Da questo punto di vista, la campagna elettorale di Veltroni non lascia dubbi a nessuno, visto che declina in tutte le sue potenzialità quel binomio merito-bisogno che è il marchio di riconoscimento del vero riformismo. Va nello stesso senso la decisione di segnare una linea netta di distinzione ideale e politica tra riformisti da una parte e massimalisti dall'altra. Certo all'obiettivo della costituzione di un grande partito riformista si è arrivati in Italia attraverso percorsi che divergono rispetto a quelli seguiti negli altri paesi d'Europa e anche attraverso passaggi traumatici come la fine della Prima Repubblica che hanno causato ferite profonde. Ma la storia italiana è stata quella che è stata: noi socialisti abbiamo il diritto e anche il dovere di giudicarla (senza escludere le nostre responsabilità) ma non la possibilità di disfarla. In politica occorre lavorare a partire da quello che c'é e non da quello che avremmo voluto ci fosse. Certo il Partito Democratico non è ancora un'opera compiuta. Per renderlo tale non è solo indispensabile l'impegno dei soci fondatori di dare vita ad un partito veramente nuovo, che superi veramente tutte le vecchie identità creandone una interamente nuova". " Necessario - è detto nell'appello - anche lavorare per mettere in piedi una nuova forma di partito, aperto alla partecipazione di tutti coloro che vogliono contribuire a fare dell'Italia un paese più moderno, più libero, più giusto. A questo compito impegnativo i socialisti devono dare il loro contributo, perché quella che si sta costruendo è anche la loro casa, nella quale possono entrare tranquillamente portando i loro Penati e continuando in altre forme una storia che è stata così importante per l'Italia e la Calabria. Votando il Partito Democratico, conclude il comunicato, si chiude definitivamente una fase non felice e non bella della vita politica italiana e se ne apre una nuova nella quale i riformisti di questo Paese potranno mandare avanti la loro battaglia per affrontare le sfide poste dal difficile presente e dare agli italiani una prospettiva per il futuro". L' appello è firmato da Leopoldo Chieffallo; Cesare Marini; Domenico Pappaterra; Luciano Racco; Lidio Vallone; Giovanni Zagarese; Vincenzo Ziccarelli; Sisinio Zito. Gli altri firmatari sono: Agostino Tommaso, già assessore Comunità Montana e segretario sezione SDI Mormanno; Carmelo Aiello, assessore Comune Vibo Valentia; Nicola Alberti, consigliere comunale Mormanno e consigliere Comunità montana Pollino; Michele Algieri, già assessore Comune Rose; Tiziana Altomare, già dirigente socialista Cassano; Antonio Arcuri, presidente associazione Orizzonti del Socialismo, già presidente Consiglio comunale Cariati; Vincenzo Barletta, vicepresidente comunità montana Pollino; Raffaele Bartolomeo, già sindaco di Spezzano Albanese; Salvatore Bellusci, già responsabile di zona Sdi Alto Tirreno; Riccardo Benvenuto, già presidente Comunità montana Alto Tirreno; Luigi Bloise, vicesindaco Mormanno; Raffaele Branca, assessore Comune Firmo; Giuseppe Bruno, già consigliere comunale Castrovillari; Pinuccio Bruno, dirigente Sdi Esaro e già vicesindaco San Sosti; Marco Campagna, consigliere comunale San Demetrio e assessore Comunità montana Destra Crati; Salvatore Campanella, consigliere comunale Civita; Aldo Casalinuovo, consigliere comunale Catanzaro; Massimo Cersosimo, vicesindaco Laino Borgo; Mascia Ciliberti, già dirigente socialista Cassano; Angela Confessore, direttore sanitario, già dirigente Sdi Pollino; Tiziana Corallini, già dirigente Sdi Pizzo e membro esecutivo regionale Pd; Gennaro De Cicco, consigliere comunale San Demetrio Corone; Antonio De Flaminio, già dirigente socialista Cassano; Angela De Marco, già segretaria sezione Sdi San Demetrio Corone; Stano Dima, sindaco di Cerenzia; Mario De Simone, assessore comune San Sosti; Gino Deninco, sindacalista Cgil; Gioacchino Di Mare, già sindaco di Morano Calabro; Pasquale Falbo, assessore comune Villapiana; Domenico Frammartino, consigliere comunale Cosenza; Eugenio Gallo, sindaco Martirano dei Lombardi; Franco Gallo, sindacalista Cgil; Domenico Garisto, assessore Comunità montana Alto Mesima; Salvatore Greco, consigliere comunale Mendicino; Saverio Greco, consigliere comunale Cosenza; Michele Lansillotta, funzionario Sovrintendenza; Vincenzo Laurito, sindacalista Cgil; Rodolfo Lecce, già dirigente Sdi Acquaformosa; Pietro Locanto, assessore comune San Demetrio Corone; Stefano Lucenò, sindacalista Cgil; Walter Manes, consigliere comunale Acri, già dirigente regionale Sdi; Giuseppina Manieri, già vicesindaco Morano Calabro; Enzo Martino, già dirigente Sdi Castrovillari; Pasquale Mazzitelli, consigliere provinciale Vibo Valentia, già dirigente Sdi; Pasquale Motta, imprenditore turistico; Saccomanno Muzio, già sindaco Castrovillari; Andrea Niglia, sindaco Briatico; Francesco Saverio Nitti, già capogruppo Consiglio comunale Catanzaro; Salvatore Perri, consigliere comunale San Demetrio Corone; Giuseppe Pignataro, consigliere comunale San Demetrio Corone e consigliere comunità montana Destra Crati; Antonio Pizzarello, già segretario Sdi San Giorgio Albanese; Carlo Priori, consigliere comunale San Demetrio Corone; Franco Regina, già dirigente provinciale Sdi; Giovanni Riccardi, già dirigente Sdi Francavilla; Antonio Romano, già segretario Sdi Roccella Ionica; Rita Romanò, già dirigente provinciale Sdi Vibo Valentia; Paolo Selvaggio, già consigliere comunale ed assessore Comunità montana Pollino; Antonio Scriva, consigliere comunale Vibo Valentia; Stefano Sposato, consigliere comunale San Demetrio Corone; Alessandro Tocci, assessore Comunità montana Pollino; Pasquale Vassinton, assessore comunale Tropea; Ernesto Zicaro, già dirigente socialista Acri.

Dima (PDL) “Bassolino getta la spugna, Loiero faccia lo stesso”. ''Bassolino getta la spugna. In una dichiarazione riportata da un'agenzia di stampa, infatti, ha affermato che restera' in carica per un altro anno dopodiche' rassegnera' le dimissioni assumendosi tutte le passate e presenti responsabilita' politiche ed amministrative derivanti dallo scandalo legato all'emergenza rifiuti in Campania''. E' quanto afferma in una nota il coordinatore regionale di An e candidato alla Camera dei Deputati per il Pdl, Giovanni Dima. ''Finalmente i campani - aggiunge - potranno avere una classe dirigente adeguata alle loro necessita' e quindi sperare in un futuro migliore. La Calabria non deve e non puo' essere da meno. Insieme al disastro campano, non possiamo non ricordare quello calabrese causato da un presidente e da una maggioranza di governo regionale che passeranno agli onori delle cronache politiche almeno per l'incapacita' amministrativa dimostrata. La sanita', l'occupazione, le infrastrutture, la sicurezza, lo sviluppo economico sono solo alcuni dei disastri causati dall'attuale maggioranza di centrosinistra in Calabria''. ''I calabresi - prosegue Dima - meritano l'ultimo sussulto di dignita' che questa maggioranza possa avere e cioe' abbandonare le postazioni di potere sino ad ora costruite ed utilizzate per i proprio interessi politici e lasciare che la Calabria riprenda il cammino dello sviluppo ed insieme quello della sicurezza. Loiero faccia subito come Bassolino: rassegni le dimissioni permettendo ai calabresi di scegliersi un governatore piu' capace di risolvere i loro tanti problemi''

Boselli (PS) “Sgradevole Veltroni a Cosenza in anniversario Mancini”. La scelta di Walter Veltroni di chiudere domani il suo tour elettorale in pullman con un comizio a Cosenza, in concomitanza con il sesto anniversario della morte del leader socialista Giacomo Mancini, di cui la fondazione che porta il suo nome ha organizzato la commemorazione, è "sbagliata e sgradevole". A sostenerlo, è il candidato premier del partito socialista, Enrico Boselli in un messaggio al nipote dell'ex segretario del Psi e sindaco di Cosenza, il deputato socialista Giacomo mancini junior. Boselli definisce Mancini "un grande leader socialista che é sempre stato in prima linea nelle battaglie importanti di progresso del nostro Paese. Il tratto fondamentale dell'impegno politico di Mancini - aggiunge - fu l'autonomismo del Psi dal Pci e dalla Dc, e anche questa è la ragione per cui Mancini ebbe un ruolo determinante nell'ascesa di un altro giovane autonomista alla guida del partito, Bettino Craxi. Mancini è stato un dirigente molto sensibile all'innovazione, mai prono alle intimidazioni e alle critiche anche feroci che da più parti gli furono rivolte". "E' stato - afferma Boselli - un fiero oppositore della legislazione emergenziale in difesa dei principi e delle garanzie democratiche che sempre si devono riconoscere a tutti i cittadini. Ha avuto un forte approccio laico: e se oggi abbiamo una legge moderna sull'aborto lo dobbiamo a leader come Giacomo Mancini. Ancora oggi il suo ricordo è vivo tra tutti i socialisti italiani e in tutti i calabresi, a prescindere dal loro colore politico, che giustamente lo hanno sempre considerato come uno tra i pochi uomini di governo fattivi e riformatori. Ancora oggi ricordo la folla imponente che partecipò alle sue esequie a Cosenza e il sentimento di grande partecipazione di tutta la comunità cosentina".

Valentino (PDL) “Istituire albo subappaltatori”. Realizzare in Calabria un albo dei subappaltatori: a lanciare la proposta, elaborata insieme all'ingegnere Speziali, è stato il sen. Giuseppe Valentino, concludendo un incontro tra i candidati alla Camera ed al Senato del Pdl con i professionisti della provincia reggina. "Chi vorrà subappaltare - ha spiegato Valentino - potrà così rivolgersi senza timori a soggetti che hanno superato il vaglio delle verifiche necessarie per accedere all'albo". "Ancora una volta - ha sostenuto il parlamentare - ci siamo misurati con le esigenze e le richieste degli elettori accettando l'invito del gruppo di professionisti che ha fortemente voluto questa iniziativa. Invertendo la formula tradizionale abbiamo prima ascoltato domande e proposte dalla platea e poi abbiamo fornito le nostre risposte, constatando una grande sintonia fra le esigenze emerse e il programma del Pdl". "Tutti - ha concluso Valentino - hanno indicato il Ponte sullo Stretto come esigenza primaria ed infatti l'opera sarà al primo posto nell'agenda del prossimo Governo Berlusconi. I professionisti della sanità, invece, hanno chiesto a gran voce una riforma del sistema che sottragga le nomine alla politica e le abbini esclusivamente a criteri meritocratici. Anche questa é una priorità del programma del Pdl"

Adamo (PD) “Lavoro prima di tutto”: "E' fin troppo chiaro che l'impegno del Pd è finalizzato a coniugare legalità e sviluppo. Se in Calabria si accresce la legalità diviene più agevole creare le condizioni per una crescita che significa innanzitutto creare nuovo lavoro". Lo afferma, alla vigilia dell'arrivo domani in Calabria di Walter Veltroni, il capogruppo del Pd alla Regione, Nicola Adamo. "Il Pd - aggiunge Adamo - non intende venire meno al patto stipulato con i calabresi, sia nel 2005 e poi ribadito nel 2006. Abbiamo sostenuto che nessun tipo di precario deve essere mandato a casa, abbandonato al proprio destino e magari tornare disoccupato anche e soprattutto quando ha superato i 40 anni d'età. Dal Governo, a Roma e a Catanzaro, abbiamo in questi due anni lavorato molto per portare a compimento la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili insieme a quella di tanti altri precari. Abbiamo inoltre lavorato per promuovere opportunità per migliaia di giovani qualificati che altrimentio rischiano di emigrare verso altre terre. L'eventuale ritorno di Berlusconi, accompagnato dai vari Calderoli e Bossi, rischia di interrompere l'attività avviata. In Calabria, ancor più sulla base delle proposte innovative avanzate da Walter Veltroni, non intendiamo rinunciare a dimostrare con i fatti, in ogni caso prima della chiusura di questa legislatura, il nostro impegno a favore dei disoccupati calabresi".

Grillo (PDL) “Banca sud importante per sud”. "La costituzione di una Banca per il sud sarà uno dei tasselli più rilevanti dell'impegno concreto del Popolo delle Libertà per il rilancio del Mezzogiorno". Lo sostiene, in una nota, Francesco Grillo, candidato alla Camera per il Pdl. "Il Progetto - aggiunge Grillo - voluto fortemente dall'on. Tremonti, prevede la costituzione di un istituto bancario che dovrà avere lo Stato come socio fondatore e la partecipazione attiva degli enti locali. L'obiettivo è il sostegno dello sviluppo economico del sud anche attraverso la possibilità di introdurre una forma di azionariato popolare diffuso che sfugga al controllo delle grandi lobbies". Secondo Grillo, "l'attuale sistema bancario presente nel Mezzogiorno, oltre ad essere poco propenso al rischio, ha attuato nel corso degli anni per lo più un'attività di raccolta del risparmio, spostando gli investimenti al nord del Paese. Sicuramente la Banca del Mezzogiorno può intervenire e limitare l'attività di rastrellamento di capitali da parte delle banche del nord, senza un ritorno all'assistenzialismo, ma con l'obiettivo di rivitalizzare il mercato investendo le risorse a favore delle imprese meridionali"

Magarò (PS) “La rimonta di Veltroni non c’è”. "L'unico risultato raggiunto dal Partito Democratico è quello di aver consegnato l'Italia nelle mani di Berlusconi. La rimonta di cui parla Veltroni non c'é". Lo afferma, in una dichiarazione, Salvatore Magarò, consigliere regionale socialista e candidato alla Camera. "La partita con il Pdl - aggiunge Magarò - era già persa in partenza, quando l'uomo di maggior peso del Pd, Bettini, ha affermato che l'obiettivo del partito di Veltroni era quello di perdere bene le elezioni. Il voto utile è quello espresso a favore del Partito Socialista, che sarà presente in Parlamento con i suoi deputati ed i suoi senatori". Secondo Magarò, "chi sosterrà il Partito Socialista contribuirà a far vivere in Italia l'unica forza che si richiama al socialismo europeo, che si batte per la scuola pubblica, per la laicità dello stato e per affermare un riformismo sociale e solidale"

Per Veltroni pullman da Lamezia. "Sarà accompagnata da molti sostenitori del lametino, soprattutto giovani alla prima esperienza di voto, Doris Lo Moro, candidata alla Camera dei Deputati nella lista del Pd nella circoscrizione Calabria, in occasione della manifestazione elettorale in programma per domani a Cosenza con Walter Veltroni". E' quanto riferisce un comunicato dell'ufficio stampa di Doris Lo Moro. "I sostenitori del segretario nazionale del partito - si aggiunge - raggiungeranno in pullman il capoluogo bruzio. La partenza è prevista alle ore 13.45 da Piazza della Repubblica di Lamezia Terme. Il viaggio alla volta di Cosenza è stato organizzato dal 'Punto d'Incontrò di Doris Lo Moro". Lo staff della candidata, che domani parteciperà ad alcuni dibattiti televisivi, esprime intanto soddisfazione per l'andamento della campagna elettorale. "Il tour domenicale in diversi Comuni - si legge in una nota - ha riscosso un ottimo successo, con grande partecipazione popolare ed un entusiasmo crescente sia tra gli aderenti al Pd, sia tra i tanti cittadini interessati al progetto del partito presenti alle iniziative. Particolarmente significative - si fa rilevare - le tappe a Catanzaro Lido, in occasione dell'incontro con il ministro Giuseppe Fioroni; a Girifalco, con il prefetto Luigi De Sena, capolista al Senato; a Conflenti, con il candidato alla Presidenza della Provincia, Piero Amato, ed i sindaci del circondario, ed in alcuni dei principali comuni del basso Ionio come Guardavalle, Badolato e Sant'Andrea"

Dima e Gentile (PDL) “Progettare per altra Calabria”: ''Abbiamo voluto fortemente - caratterizzare la nostra campagna elettorale, insieme a tutti gli altri candidati alla Camera e al Senato del Popolo delle Liberta', sui temi che riguardano la prospettiva politica e programmatica che il nuovo Governo dovra' necessariamente offrire al Paese e, soprattutto, alla Calabria''. E' quanto sostengono, in una dichiarazione, Antonio Gentile e Giovanni Dima, candidati del Pdl al Parlamento. ''Sentiamo con forza - continuano Gentile e Dima - la responsabilita' di dover esercitare il ruolo politico che gli elettori calabresi vorranno assegnarci con maggiore e responsabile impegno rispetto al recente passato che e' stato caratterizzato dagli anni piu' bui che la nostra regione abbia mai vissuto''. Gentile e Dima preannunciano per mercoledi' prossimo, 9 aprile, presso l'Hotel Europa di Rende, una manifestazione elettorale del Pdl cui e' prevista la partecipazione anche del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti. ''Sperando di saper interpretare al meglio le ansie di tanti cittadini disillusi dalla irresponsabilita' politica diffusa - affermano Dima e Gentile - abbiamo voluto organizzare, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, una grande manifestazione per presentare, insieme all'amico Giuseppe Scopelliti, apprezzato sindaco di Reggio, il 'contratto' di tutto il Popolo delle Liberta' con i calabresi''.

Forgione(SA) “Intimidazione assessore Cutro atto grave”. ''L'incendio dell'auto dell'assessore all'Ambiente del Comune di Cutro, Gaetano Squillace, e' un atto grave, maturato nell'ambito dell'attivita' di opposizione dell'amministratore e del sindaco Migale alla costruzione della mega discarica di rifiuti tra Cutro e Rocca Bernarda''. E' quanto ha affermato intervenendo ad una manifestazione pubblica a Cutro il capolista al Senato per ''La Sinistra L'Arcobaleno'', e presidente della commissione nazionale Antimafia, Francesco Forgione. ''Ancora una volta - afferma Forgione - gli interessi mafiosi si scontrano con la buona politica e la buona amministrazione e il settore della raccolta dei rifiuti nel Crotonese riveste uno degli appetiti principali delle cosche e del sistema imprenditoriale''.

Napoli (PDL) “A Palmi sentimenti contro polizia”. "Quanto accaduto nella notte tra il 4 e 5 aprile scorsi, durante una rissa scoppiata in un pub di Palmi, che ha purtroppo causato il ferimento di due agenti, prontamente intervenuti, e di un dirigente della polizia di Stato, denota quali sentimenti si annidano negli animi di alcuni giovani calabresi nei confronti degli uomini in divisa e con quale cruenta reazione siano capaci persino di mettere a repentaglio la vita dei servitori dello Stato". A sostenerlo è la deputata Angela Napoli, componente la Commissione antimafia. La parlamentare fa riferimento alla rissa nel corso della quale un giovane ha aggredito e disarmato un poliziotto intervenuto sparando poi un colpo contro l'agente senza colpirlo. "Nell'esprimere vicinanza e sincera solidarietà ai due agenti, al commissario di Palmi ed a tutta la Polizia di Stato - ha aggiunto Angela Napoli - non posso sottacere sulla ormai consueta garanzia dell'impunità che porta i giovani, privi di scrupolo, persino a disarmare i tutori dell'ordine e ad utilizzare le armi contro gli stessi. Mi auguro che la magistratura assicuri la giustizia nei confronti dei responsabili del grave reato commesso. Non posso, infine, non soffermare l'attenzione sul fatto che il grave episodio scaturisce anche dalla mancanza di adeguate risorse utili a garantire coloro che sono preposti alla tutela dell'ordine pubblico e alla sicurezza di cittadini"

Tassone (Udc) “Adeguare le pensioni agli invalidi civili”. Il candidato alla Camera per l'Udc e vice segretario nazionale dello stesso partito, Mario Tassone, ha incontrato a Catanzaro i rappresentanti dell' Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili, nel corso di una manifestazione organizzata dall'associazione che sta effettuando una raccolta di firme per la proposta di iniziativa popolare circa la richiesta dell'adeguamento delle pensioni degli invalidi civili dagli attuali 246 euro alle pensioni minime dell'Inps di 580 euro. "Tassone - è scritto in una nota - ha dimostrato ampia disponibilità per l'importante iniziativa messa in atto dal presidente nazionale dell'Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili, Giovanni Pagano. Ha dichiarato altresì ai responsabili dell'associazione presenti alla manifestazione la sua totale e convinta adesione alla iniziativa, prendendo formale impegno che si renderà parte attiva presso il suo gruppo parlamentare perché presenti una apposita e mirata proposta di legge, in sintonia con l'iniziativa popolare presentata dall'Anmic". "Tassone - conclude la nota - ha inoltre affermato che tale provvedimento adeguerebbe il trattamento pensionistico a quello già in atto in altri Paesi europei come la Francia, dove un invalido civile percepisce una pensione di 628 euro"

Manti (DC) “Ritiro lista per evitare vergogna di Stato”. "La decisione del segretario nazionale della Democrazia cristiana, Pino Pizza, di rinunciare all'inserimento nella scheda elettorale dello Scudo Crociato, nonostante la sentenza favorevole del Consiglio di Stato, è stata assunta per non prestarsi alle invenzioni giuridiche del Ministero dell'Interno sulla competenza della Giunta per le elezioni". E' quanto afferma Lillo Manti, dirigente nazionale e commissario regionale DC della Calabria. "L'obiettivo evidente - ha continuato Manti - è quello di provocare un rinvio delle elezioni che porterebbe inevitabilmente al protrarsi dell'attuale governo. La Democrazia Cristiana, così come ha determinato la fine della Prima Repubblica, potrebbe segnare la conclusione anche della cosiddetta Seconda. Ma noi abbiamo già vinto. Il senso dello Stato ed il rispetto delle istituzioni da parte della DC, unico partito a detenere lo scudocrociato, forte di tale successo, ritiene di evitare una vergogna di Stato per non compromettere gli interessi politici dell'Italia e degli italiani". "Anche in Calabria - ha concluso Manti - ringrazio la sorprendente disponibilità degli elettori a votare, ancora, lo Scudo Crociato ed anche le adesioni autorevoli di questi giorni e assicuro la tenacia e l'entusiasmo a tutelare la Calabria con una DC più impegnata che mai a sviluppare per il futuro, insieme al PdL, una posizione di Centro rivolta alla presenza nelle istituzioni per i problemi di interesse generale soprattutto per le fasce deboli, per un'opinione politica e cristiana di mediazione e moderna moderazione tra tutte le forze politiche presenti nelle istituzioni locali".

Iovene (SA) “Puntare su lavoro e precarietà”. Il lavoro e la precarietà sono stati al centro dell'intervento che Nuccio Iovene ha tenuto stamattina all'incontro che la Sinistra-Arcobaleno ha avuto con Cgil, Cisl e Uil a Lamezia Terme, a cui hanno preso parte, tra gli altri, i segretari confederali regionali Vera Lamonica, Luigi Sbarra e Roberto Castagna. Nell'ambito della quarta giornata nazionale che La Sinistra - L'Arcobaleno ha dedicato alle due questioni, il senatore Iovene ha richiamato l'attenzione su questi argomenti particolarmente cari alla sinistra. "Le leggi attuali sul lavoro - ha detto Iovene - permettono l'utilizzo di contratti precari camuffati da lavoro autonomo, per attività lavorative che invece sono di lavoro subordinato. Perciò noi proponiamo di superare la legge 30 e di ricondurre il lavoro precario a lavoro a tempo indeterminato. Noi proponiamo una nuova disciplina del lavoro precario basata sull'ammissibilità del lavoro a termine solo a fronte di esigenze obiettivamente temporanee individuate dalla legge, e ci batteremo per introdurre dei meccanismi normativi che evitino la reiterazione fraudolenta dei contratti a termine". Iovene ha poi parlato del basso potere d'acquisto dei salari, sostenendo che la sua "riduzione è diventata oramai drammatica". "E' una condizione inaccettabile - ha proseguito - per milioni di lavoratori e lavoratrici e una causa fondamentale della crisi che l'economia occidentale sta attraversando". Per questa ragione, ha spiegato, "é necessario aumentare da subito i salari dei lavoratori dipendenti, utilizzando da una parte i miliardi di extra-gettito derivato dalla lotta all'evasione e introducendo un meccanismo di recupero automatico annuale dell'inflazione reale". Un altro sistema per combattere la piaga della frammentazione delle regole del mercato del lavoro e dei salari bassi, secondo Iovene, è introdurre un salario minimo. "Proponiamo - ha detto Iovene - di attuare pienamente l'articolo 36 della Costituzione che parla di un'adeguata retribuzione. Per il 2008, la retribuzione minima che va prevista è di 1.000 euro mensili, cioé 8 euro all'ora". Iovene ha sottolineato, in conclusione, "l'impegno prioritario de La Sinistra - L'Arcobaleno sui temi del lavoro", e ha sostenuto "la necessità di riportare al centro del dibattito politico nazionale la vita dei lavoratori e delle lavoratrici, sia per difenderne i diritti acquisiti, come quelli sanciti dallo Statuto dei lavoratori, sia per predisporre le condizioni per un'estensione dello spazio delle garanzie".

Le scadenze fino al voto: Quando la campagna elettorale sta per entrare nell'ultima settimana, ecco le principali scadenze che restano fino alle elezioni politiche e amministrative del 13 e del 14 aprile.
8 aprile: la Cassazione e il Tar del Lazio decidono su vari ricorsi relativi alla partecipazione della Dc di Pizza al voto.
Entro il 10 aprile, i cittadini residenti all'estero devono riconsegnare ai consolati i plichi col voto espresso.
Sabato 12 aprile: pausa di riflessione alla vigilia del voto, vietata qualunque forma di propaganda.
Domenica 13 e lunedì 14 aprile svolgimento delle elezioni: si vota domenica dalle ore 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15.
Per le amministrative gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 27 e 28 aprile.

I numeri di politiche e amministrative. Manca ormai solo una settimana all'appuntamento elettorale di domenica 13 (dalle 8 alle 22) e lunedì 14 aprile (dalle 7 alle 15) che chiamerà circa 50 milioni di italiani alle urne per rinnovare il Parlamento e vedrà anche il rinnovo di 426 consigli comunali (di cui 9 capoluoghi di provincia: Brescia, Sondrio, Treviso, Massa, Pisa, Roma, Viterbo e Pescara), 8 consigli provinciali e tre Regioni: Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Valle d'Aosta, (in quest'ultima però si voterà il 25 maggio). In alcuni casi, come a Roma e a Udine, gli elettori si troveranno in cabina con ben cinque schede. Gli eventuali ballottaggi per le amministrative si svolgeranno il 27 e 28 aprile. Per quanto riguarda le elezioni politiche, per la Camera dei deputati gli elettori sono 47.295.978 di cui 22.688.262 maschi e 24.607.716 femmine (per votare basta avere 18 anni), per il Senato della Repubblica 43.257.208 di cui 20.620.021 maschi e 22.637.187 femmine (per votare bisogna aver compiuto il 25mo anno di età), che eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni elettorali sono 61.225. Gli elettori residenti all'estero sono per la Camera dei deputati 2.812.400, per il Senato della Repubblica 2.531.560 ed eleggeranno 12 deputati e 6 senatori.
Sul fronte delle amministrative, il 13 e 14 aprile si vota nelle province di Massa Carrara, Roma, Benevento, Foggia, Asti, Varese, Catanzaro, Vibo Valentia; si vota anche a Udine, in Friuli Venezia Giulia, e, il 15 e 16 giugno, in tutte le province siciliane ad esclusione di Ragusa. Le elezioni nelle 8 province delle regioni a statuto ordinario interesseranno 5.838.223 elettori, di cui 2.797.138 maschi e 3.041.085 femmine. Le sezioni elettorali saranno 6.758. Le elezioni nei 426 comuni di regioni a statuto ordinario interesseranno 6.060.784 elettori, di cui 2.896.923 maschi e 3.163.861 femmine. Le sezioni elettorali saranno 6.990. Considerando una sola volta gli enti interessati contemporaneamente a più elezioni amministrative nelle regioni a statuto ordinario, il numero complessivo di elettori sarà di 9.099.766, di cui 4.371.308 maschi e 4.728.458 femmine. Il numero complessivo di sezioni elettorali sarà di 10.624. In Friuli Venezia Giulia e in Sicilia gli elettori sono complessivamente 5.697.172, di cui 2.751.466 maschi e 2.945.706 femmine. Le sezioni elettorali interessate saranno 6.669.
Le regionali sono dunque fissate per il 25 maggio in VALLE D'AOSTA (gli elettori sono 104.525) mentre, per il prossimo novembre, è fissato il rinnovo delle Province autonome di Trento e Bolzano, in TRENTINO ALTO ADIGE, dove il 13 e 14 aprile si vota in un solo comune che ha circa 2 mila abitanti. In PIEMONTE vanno al voto, oltre a comuni più piccoli, anche quelli di Ivrea e Orbassano, e la Provincia di Asti.
In LOMBARDIA si vota, insieme a comuni minori, anche a Brescia e Sondrio e nella Provincia di Varese. Il FRIULI VENEZIA GIULIA è stata la prima regione a stabilire che le politiche coincidessero con regionali e amministrative. Al voto vanno 8 comuni (tra cui Udine) e la provincia di Udine.
In LIGURIA sono una decina i comuni al voto tra cui Sestri Levante.
In VENETO urne aperte per i comuni di Treviso e Vicenza.
In EMILIA ROMAGNA si va al voto anche ad Imola, per le dimissioni del sindaco, candidato alla Camera.
In TOSCANA scelgono il nuovo sindaco gli elettori di Pisa, Viareggio e Massa, mentre Carrara vota solo per la Provincia.
In ABRUZZO si vota a Pescara, Francavilla e Sulmona.
Nel LAZIO i romani votano per il Comune e la Provincia, oltre che per i municipi della città. Si vota anche per il rinnovo del comune di Viterbo.
In MOLISE sono una quindicina i comuni chiamati al voto.
In CAMPANIA vanno al voto, tra gli altri, i cittadini di Afragola, Casoria, Cercola, Pozzuoli, Somma Vesuviana, Mondragone e Scafati.
In PUGLIA sono una quarantina i Comuni al voto, tra cui Gallipoli e San Giovanni Rotondo.
In SICILIA, il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana si svolgerà il 13 e 14 aprile con la chiamata alle urne 4.600.424 elettori in 5.290 sezioni. La data delle amministrative è stata fissata al 15 e 16 giugno e i ballottaggi si svolgeranno il 29 e 30 giugno. Le 8 province che vanno al voto sono: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. Tra i comuni al voto, in tutto 145, spiccano Messina dove è insediato il commissario, Catania, per le dimissioni del sindaco Umberto Scapagnini e Siracusa. Si dovranno rinnovare anche 7 comuni sciolti per presunte infiltrazioni mafiose.
In SARDEGNA si vota per il rinnovo di 35 comuni, per un totale di 112.135 elettori in 130 sezioni.

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