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Elezioni il 13 e 14 aprile

 

Elezioni: l’otto aprile a Cosenza Veltroni conclude il suo BusTour. Cicchitto in Calabria

02 apr 08 Si concluderà a Cosenza l'otto aprile il viaggio dell'autobus del Partito Democratico a bordo del quale il candidato a premier, Walter Veltroni, ha visitato le oltre cento province italiane. Veltroni,infatti, da mercoledì a venerdì sarà impegnato in chiusure elettorali in alcune città italiane ma fuori dal circuito del bus. "Veltroni - è scritto in una nota dell'Ufficio stampa del Pd di Cosenza - finora ha già incontrato folle enormi ed entusiaste di cittadini con i loro problemi, con le loro ansie, con le loro speranze. Li ha incontrati nelle loro piazze e nelle loro città, toccando il cuore dell'Italia reale con le sue diversità territoriali, economiche e sociali. Nessun leader politico in questa, come in altre campagne elettorali, ha mai compiuto una scelta tanto impegnativa e faticosa. E' già questo il segno di una sensibilità nuova, quella che il Pd vuole mettere a disposizione del Paese quando sarà chiamato al Governo dopo il 13 ed il 14 aprile". A Cosenza il leader del Partito Democratico terrà un comizio in piazza dei Bruzi alle ore 15,30. Nella mattinata dell'8 Veltroni sarà a Crotone.

Cicchitto (PDL) in Calabria. "Catastrofico", il bilancio dei due anni del Governo Prodi, per Fabrizio Cicchitto, oggi a Reggio Calabria. "Cominciato - ha detto il vicecoordinatore di Forza Italia - con una finanziaria da 30 miliardi di euro che non ha fatto altro che penalizzare l'industria, l'artigianato, le piccole imprese e persino il lavoro dipendente. Ed oggi ci troviamo ad affrontare crisi e un balzo del tasso di inflazione". "Veltroni - ha aggiunto Cicchitto - è oggi costretto a gestire le macerie nelle quali il Pd era collocato. E per far questo si aiuta con artifici retorici cui nessuno più crede".
"Veltroni ci ha lanciato la sfida del partito unico. Una sfida che noi abbiamo raccolto coagulando le energie di An e Forza Italia cui abbiamo aggiunto altre formazioni minori". Lo ha detto Fabrizio Cicchitto, oggi a Reggio Calabria. "Nel Pd, Veltroni - ha aggiunto il vicecoordinatore di Forza Italia - ha fatto entrare prima il reazionario e forcaiolo Antonio Di Pietro, e poi il partito più trasgressivo, i Radicali, in verità presi sfusi. Non c'é dunque una visione unitaria dentro il partito, c'é invece una coalizione che già litiga al suo interno"
In riferimento alle liste di candidati presentate dal PD, Fabrizio Cicchitto oggi a Reggio Calabria ha detto che "dopo la prima fila delle belle ragazze, c'é dentro al completo l'intero Consiglio dei Ministri del Governo Prodi, compresi la Bonino e Di Pietro. La continuità tra Prodi e Veltroni, è dunque strettissima"
"L'intervista televisiva di Berlusconi è stata equivocata. La nostra non è una democrazia presidenziale. Non è nostra intenzione demolire l'istituzione Presidenza della Repubblica. Ben altro è valutare singoli atti e comportamenti di questo o quel Presidente della Repubblica. E noi abbiamo molto da dire, in questo senso, sia su Scalfaro che su Ciampi". Lo ha detto Fabrizio Cicchitto, oggi a Reggio Calabria. "Sulla legge elettorale - ha poi detto il vicecoordinatore di Forza Italia - c'é stato da parte di tutti un disconoscimento di paternità e di maternità. Io non la disconosco. Ci sono aspetti positivi e aspetti negativi. Ma ricordo benissimo che ci fu imposto di prevedere la maggioranza al Senato su base regionale, altrimenti Ciampi non l'avrebbe firmata".
"Il Pd non ha nessuna credenziale in tema di lotta alla criminalità. I discorsi di Veltroni sono pura demagogia. Loro non possono parlare affatto di legalità. In alcune intercettazioni è emerso chiaro il contesto nel quale è maturato il delitto Fortugno: nel centrosinistra e nell'ambito di forti interessi che gravitavano attorno alla sanità". Lo ha detto oggi Fabrizio Cicchitto a Reggio Calabria. "Qui - ha aggiunto - non esistono candidati di servizio. Lo dico a De Sena. E' un candidato politico. Qui non siamo in presenza di un partito unico nel quale chiunque può cambiare ruolo da un momento all'altro. De Sena non è più un funzionario dello Stato. E non lo fa per servizio. E' di 'cattivo gusto' passare dal ruolo di Prefetto in una data zona e poi cambiare casacca per presentarsi candidato in quello stesso territorio".

Boselli (PS) “Mastella linciato, invece Bassolino resta”: "Mastella è stato linciato, mentre Bassolino che ha lo stesso modo di fare politica e forse qualche responsabilità in più, è ancora al suo posto. Ora sarebbe interessante sapere cosa ne pensano Grillo, Santoro e Di Pietro". Lo ha detto il leader del Partito Socialista, Enrico Boselli, a Torino per un appuntamento elettorale. "Noi - ha ricordato Boselli - abbiamo pagato un prezzo: abbiamo offerto a Mastella un posto nelle nostre liste, e questo non perché qualcosa ci unisca a lui ma perché ci sembrava giusto compiere un gesto garantista. Molti non lo hanno capito, ma quando qualcuno viene linciato in piazza - ha concluso - è necessario che ci sia chi si assuma la responsabilità di un gesto garantista"

Gentile (PDL) “No al rinvio del voto, Pizza rinunci”. "Chiedo a Giuseppe Pizza di rinunciare a fare rinviare le elezioni in nome dei valori comuni dei moderati, che troveranno la capacità di sintesi nel prossimo futuro". Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore Antonio Gentile, del Popolo della libertà. "Pizza - aggiunge Gentile - faccia un gesto di grande responsabilità ed il Paese gliene sarà grato".

PS, Mancini il capolista più giovane. "Berlusconi e Veltroni sostengono che anche in politica bisogna lasciar spazio ai giovani, ma poi nelle loro liste i giovani non ci sono se non in posizione non competitiva". Lo sostiene, in una nota, il gruppo del Partito Socialista al Comune di Cosenza. "Il caso della Calabria - prosegue la nota - è emblematico: il PDL ha inserito come capolista Berlusconi, che di anni ne ha 72, ed il PD ha risposto con Minniti, che ha 52 anni. Solo il Partito Socialista alle parole ha fatto seguire i fatti, chiamando un giovane, Giacomo Mancini, che ha 35 anni, a guidare la lista alla Camera dei Deputati. Di tutte le liste che concorrono ad eleggere una rappresentanza in Parlamento in Calabria, il capolista del Partito Socialista è il più giovane. Infatti gli altri capilista sono Di Pietro, 58 anni, per IDV; Ferrara, 54 anni, per Sinistra arcobaleno; Casini, 53 anni, per l'UDC e Santanché per la Destra, 46 anni". "Insomma - ha concluso il gruppo del Partito Socialista al Comune di Cosenza- il Partito Socialista, che è il partito con la storia più lunga, con quasi centoventi anni di battaglie, anche questa volta investendo su un giovane ha dimostrato con i fatti di guardare alle nuove generazioni e di saper condurre una necessaria linea di rinnovamento che tutti predicano, ma che pochi praticano".

Iniziano i lavori alla statale ss660: Oliverio, Trematerra, Feraudo soddisfatti. ''Abbiamo lavorato alacremente accompagnando il percorso procedurale nel rispetto delle leggi e senza tempi morti per consentire la realizzazione di un'opera importante per la citta' di Acri''. E' quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, circa l'inizio dei lavori del primo lotto della statale 660. ''Gli impegni che abbiamo assunto - aggiunge - sono stati pienamente rispettati ed oggi siamo soddisfatti per l'inizio dei lavori del primo lotto della SS 660 che collega Acri con l'Autostrada. Altrettanto stiamo facendo per la Sibari-Sila, il cui primo lotto e' in via di aggiudicazione da parte della commissione tecnica che in base alla legge sta espletando le procedure di gara. Anche per la Sibari-Sila riteniamo di poter dire che entro la fine dell'anno sara' inaugurato un altro cantiere nel territorio di Acri, con l'inizio del primo lotto per il quale saranno utilizzate risorse per 35 milioni di euro''. ''Per Acri - conclude Oliverio - si apre una stagione nuova, di rottura dell'isolamento e noi siamo orgogliosi e soddisfatti di esserne stati protagonisti di primo piano''.
Domani mattina ad Acri ci sarà l'inaugurazione del cantiere per la costruzione della galleria d'accesso alla strada statale 660. "Esprimo tutta la soddisfazione - afferma il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale, Michele Trematerra - per questa importante opera, voluta fortemente dall'Udc e dal sen Trematerra in particolare. Non è il progetto che noi avremmo preferito che ci fosse ma è comunque un viatico che dovrà essere completato, in sede Por, con la definizione di un nuovo programma capace di unire Acri all'autostrada Salerno - Reggio Calabria. Spero e vigilerò su questo, che non vi siano discriminazioni nei confronti dei lavoratori e che le procedure di selezione per il personale siano improntata alla massima trasparenza". "Nel processo di infrastrutturazione della Calabria - conclude Trematerra - una nuova 660 riveste un ruolo strategico ed indispensabile , per poter realmente saldare il territorio che va da Acri ai paesi dell'interno con il resto della Regione".
''L'avvio dei lavori del tunnel sulla statale 660 segna una svolta epocale per Acri e per l'intero comprensorio. Dopo anni ed anni di promesse e speculazioni spesso elettorali finalmente arrivano i fatti e la concretezza''. E' quanto afferma in una nota il capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale, Maurizio Feraudo. ''Ora si' - aggiunge - che la nuova viabilita' extraurbana del territorio di Acri diventa realta'. Cio' significa che quando l'impegno per il territorio viene portato avanti con determinazione, ma soprattutto con un gioco di squadra dei protagonisti istituzionali che lo rappresentano, i risultati arrivano, e come se arrivano. Da parte mia non posso che esprimere piena soddisfazione, con la consapevolezza di avere dato, con il ruolo ricoperto in Consiglio regionale, il determinante contributo per il finanziamento dell'opera. La Commissione Affari dell'Unione Europea, di cui ero segretario, ha infatti inserito il primo lotto dell'importante infrastruttura nella ripartizione dei fondi comunitari''. ''Sono sicuro - conclude Feraudo - che il presidente della Provincia, Mario Oliverio, sappia riconoscere, anche davanti ai cittadini, il ruolo svolto da ciascuno degli attori di questo storico traguardo''
Il vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, ha partecipato a Locri ad un incontro con il sindaco Francesco Macri', esponenti dell'esecutivo e rappresentanti di maggioranza e opposizione. Lo riferisce una nota del Comune. ''Il sindaco di Locri, Macri' - e' scritto nel comunicato - ha ringraziato Cicchitto per aver inteso far conoscenza delle problematiche del territorio e della situazione reale in cui versa da anni per una mancata incisivita' politica che non ha prodotto i risultati sperati di un decollo economico e sociale. Macri' ha sottolineato la valenza politica ed amministrativa di una Giunta che opera scontrandosi con i ritardi accumulati nel passato ma che, nonostante cio', si e' attivata per dare una svolta importante per un futuro migliore. Il sindaco ha riferito della situazione in cui versa la citta', in particolare sotto l'aspetto dei servizi sanitari e della programmazione regionale in riferimento all'Azienda sanitaria, si e' poi soffermato sulla vicenda del Palazzo di Giustizia, sulla lotta alla criminalita' organizzata e su diverse ipotesi di interazione tra il Governo nazionale e le istituzioni locali per approdare ad una programmazione che recuperi il ritardo accumulato. Macri' ha concluso il proprio intervento ribadendo la necessita' di una maggiore attenzione nei confronti della Locride da parte del prossimo Governo nazionale''. All'iniziativa sono intervenuti i candidati alla Camera Antonino Foti, coordinatore provinciale di Forza Italia; Lella Golfo e Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale del partito. ''Si e' davanti - ha concluso Cicchito - ad un sindaco che ha una grande capacita' di riflessione politica e culturale, che ha colto con consapevolezza le problematiche e le possibili vie di soluzione, rappresentando una qualita' che, nei nostri impegni futuri, sara' utile per rappresentare a carattere nazionale e regionale le esigenze del territorio''.

Laratta (PD) "Berlusconi è una minaccia per la famiglia". A sostenerlo, in una nota, è il deputato del Pd, Franco Laratta. "Con le sue battute ironiche - prosegue Laratta - dimostra molta approssimazione sulle gravi emergenze nel nostro Paese, in particolare quella vissuta dalle nuove generazioni. Prima l'invito rivolto ad una precaria di sposare un miliardario, poi che il precariato non è il male assoluto. Credo lo faccia in modo spontaneo, senza rendersi conto. E' un barzellettiere nato. In fondo lui nella vita non ha mai avuto bisogno di lavorare né ha mai sofferto le pene per trovare un lavoro. Per usare una metafora potremmo dire che 'ha la pancia troppo piena per credere a chi e' digiunò". "Se il Pdl dovesse malauguratamente vincere le elezioni - prosegue ancora Laratta - milioni di giovani si troverebbero ad affrontare una vita da precari, senza prospettive per il futuro, né la possibilità di costruirsi una famiglia, figuriamoci quella di comprare casa. Ma lui è comunque ottimista: i giovani potranno sempre sperare di andare ad Arcore a trovare collocazione. Durante i due anni di governo Prodi si è tanto discusso di famiglia, della necessità di tutelarla e garantirle dignità. Discussioni accese con il centrodestra che si stracciava le vesti ad ogni occasione. Ma la vera minaccia verso la famiglia la porterà Berlusconi se salirà a palazzo Chigi". "Già col quadro attuale - sostiene ancora il deputato del PD - la famiglia attraversa una crisi profonda dovuta al calo delle nascite, all'instabilità economica e al precariato che impedisce la formazione di nuovi nuclei familiari. Se i giovani saranno precari a vita nessuno metterà su famiglia e nessuno farà figli. Ne consegue una crisi irreversibile. In due anni di governo, il centrosinistra ha operato tra mille difficoltà, questo è risaputo. Ha risanato il Paese con due finanziarie lacrime e sangue, ma sul precariato ha voluto dare segnali decisi di superamento, predisponendo norme orientate alla stabilizzazione dei lavoratori precari". "Avremmo potuto fare di più, ma l'eterogeneità di coalizione e i tempi, 18 mesi, - sottolinea ancora Laratta - non sono stati favorevoli e sufficienti. Se saremo noi a vincere le elezioni, seguiremo questi indirizzi perché stavolta correremo da soli. La politica può e deve fare tanto per arginare la piaga del precariato, il quale incide negativamente sulla famiglia. E' auspicabile che i cattolici impegnati in politica moltiplichino gli sforzi per salvaguardarla da una visione aberrante e distruttrice e da chi vuol trasformare l'Italia a colpi di barzellette. Spero che gli elettori si rendano conto di questo, prima che sia troppo tardi".

Trento (PS) “4 milioni di euro per il porto di Cariati”. "La Regione Calabria, Dipartimento Sport turismo beni culturali settore alberghiero e portualità turistica, ha assegnato al Comune di Cariati circa quattro milioni di euro, previsti nel Por Calabria, Sistemi locali e interventi per nautica da diporto per il completamento del porto". A riferirlo, in una nota, è il capogruppo socialista nel Consiglio provinciale di Cosenza, Leonardo Trento, candidato alla Camera per il Partito socialista. "Si tratta - sostiene Trento - di un risultato straordinario per il Comune di Cariati e per tutto il bacino del Basso Ionio, della Sila Greca e del Crotonese. Ci siamo impegnati sin da subito per accelerare tempi e procedure, concentrando la nostra attenzione, politica ed amministrativa, su quello che rimane uno dei principali investimenti infrastrutturali e turistici di quest'area della Sibaritide. Il porto di Cariati sarà, infatti, uno dei punti di riferimento futuri sia dell'intermodalità ionica, sia dell'offerta e della capacità turistica di tutto il territorio a cavallo tra le province di Cosenza e Crotone di cui Cariati è da sempre cerniera, sia ovviamente per tutti i pescatori di Cariati"

N. Oliverio (PD) “Rifiutare compromessi con la ndrangheta”. ''Alla preoccupante recrudescenza criminale che in questi giorni registriamo in Calabria, la politica deve opporre una scelta di campo netta, rifiutando ogni genere di compromessi". E' quanto afferma, in una nota, il deputato del Partito Democratico, Nicodemo Oliverio. "Chi si candida a rappresentare le istituzioni - aggiunge Oliverio - deve agire proponendo programmi credibili, rispondenti alle necessità del territorio e non ad interessi particolari di gruppi o famiglie che possono garantire consensi ma devastano la società. Il nodo del rapporto fra politica e criminalità va sciolto con decisione". Per Oliverio "nella nostra regione, pur in presenza di quella che è oggi riconosciuta come la mafia più pericolosa, non sono mancati, del resto, i successi dello Stato. Si tratta dei frutti del lavoro di una magistratura e di apparati investigativi che non rinunciano al loro ruolo. Compito del prossimo Parlamento sarà, quindi, quello di affinare gli strumenti a disposizione dei magistrati, più volte da questi ultimi invocati, sia sul piano operativo, sia sul piano legislativo, al fine di rinvigorire la lotta alla criminalità organizzata tenendo nella dovuta considerazione la dimensione internazionale oramai acquisita dalle mafie"

Magarò (PS) “Cecchino Principe crede nell’affermazione del PS”. Il consigliere regionale Salvatore Magarò, candidato alla Camera dei Deputati nella lista del Partito Socialista, ha reso noto, in un comunicato, di avere fatto visita oggi al presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Francesco Principe, per fargli i propri auguri di buon onomastico. "E' stata l'occasione - è scritto nel comunicato di Magarò - per analizzare la campagna elettorale calabrese. Secondo l'on. Principe essa è abbastanza sottotono perché l'attuale sistema elettorale, con l'assenza delle preferenze, elimina quell'entusiasmo naturale che spinge ciascun candidato a chiedere voti. Per quanto riguarda la campagna elettorale condotta dal Partito Socialista, Principe si è mostrato fiducioso in una buona affermazione in Calabria che, secondo l'ex presidente della Regione ed ex parlamentare socialista, potrebbe tranquillamente raggiungere la soglia del 4% alla Camera e concorrere, in Calabria, ad un seggio senatoriale". "'Avete fatto bene - ha detto Francesco Principe secondo quanto riporta il comunicato - a non far scomparire il glorioso simbolo del Partito Socialista. L'affermazione dei socialisti, dell'idea socialista, è vincente in tutta Europa. Nel nostro Paese c'é un'anomalia che non può essere corretta scomparendo. E' necessario - a concluso il leader socialista - combattere questa battaglia con tutte le nostre forzé". "Salvatore Magarò, da parte sua, - conclude la nota - ha rinnovato la grande stima politica e personale verso l'onorevole Principe e lo ha ringraziato per l'aiuto che sta fornendo, pregandolo di un ulteriore sforzo al fine di contribuire ad una buona affermazione elettorale"

Forgione (SA) “Nessuno strumentalizzi la vicenda Masciari”. ''La vicenda di Pino Masciari è ad un passaggio delicato e deve trovare una soluzione responsabile". Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, facendo riferimento al testimone di giustizia calabrese che si é allontanato senza scorta, per protesta, dalla località protetta sostenendo che lo Stato lo ha abbandonato. "Ho avuto modo di parlarne - aggiunge Forgione - con il viceministro dell'Interno, Marco Minniti, che mi ha assicurato che il Ministero è impegnato per trovare una soluzione che vada incontro alle esigenze di Pino Masciari e garantisca la sua sicurezza, nel rispetto della normativa ed anche delle valutazioni della Commissione che si occupa dei testimoni e della quale fanno parte anche due magistrati della Direzione nazionale antimafia". Secondo Forgione, "Masciari è già stato convocato da questa Commissione e verrà ascoltato in tempi brevissimi. Credo però che questa vicenda non debba risentire della campagna elettorale in corso e non debba essere strumentalizzata da nessuno, tenendo comunque conto che se la posizione di Pino Masciari è stata riaperta è grazie all'impegno della Commissione antimafia, ma anche grazie all'attenzione di questo Governo, ed in particolare della Commissione del Ministero dell'Interno che si occupa di questo tema. Per questo è necessario avere fiducia in una soluzione positiva"

Magarò (PS) “Solo il partito socialista tutela i lavoratori”. "Il solo vero partito dei lavoratori è il Partito Socialista. Veltroni si è ricordato che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e ha detto che il suo è il partito del lavoro. Al di là delle parole, però, in questi anni è andato avanti soltanto il precariato". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Salvatore Magarò, candidato del Partito Socialista alla Camera. "Le ragioni del mercato - aggiunge Magarò - sono state ritenute sempre più importanti di quelle delle persone. Licenziamenti e condizioni opprimenti hanno caratterizzato la vita di molti lavoratori. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: mille morti sul lavoro all'anno, più i tanti suicidi di persone che, licenziate, sono piombate nella disperazione. Ai partiti di Veltroni e di Berlusconi vanno ascritte le maggiori responsabilità".

I candidati PDL di Cosenza incontrano sindacati polizia. I candidati del Popolo della Libertà alle elezioni politiche incontreranno domani a Cosenza i rappresentanti dei sindacati delle Forze dell'ordine per discutere di sicurezza e ordine pubblico. L'iniziativa è promossa dal deputato Jole Santelli, di Forza Italia. "L'incontro, che si terrà nella Sala consiliare del Comune di Cosenza - è scritto in un comunicato della parlamentare - servirà a fare il punto insieme ai cittadini ed agli operatori del settore sul sistema italiano ed in particolare sullo stato della sicurezza in Calabria". All'iniziativa parteciperanno i responsabili regionali di Coisp, Consap, Sap, Siap, Ugl-Fsp e Sappe.

Appello di SA al voto utile alla democrazia. ''Alcuni intellettuali, sindacalisti e lavoratori hanno aderito al seguente Appello di voto alla Sinistra Arcobaleno''. E' quanto si afferma in un comunicato della coalizione diffuso dal segretario provinciale di Rifondazione comunista di Cosenza, Angelo Broccolo. ''Perche' e' un voto utile alla democrazia italiana - e' scritto nell'appello - e alla rinascita della politica. La contesa elettorale non puo' ridursi a una partita a due, o a un referendum tra leadership spettacolari. E il futuro del paese non puo' essere affidato al 'modello americano', che per definizione e vocazione storica cancella la sinistra dalla rappresentanza istituzionale. Per battere la destra, la sinistra resta essenziale. Per vincere la sfida della pace che muove milioni di persone ci vuole una sinistra forte. Per superare la crisi di fiducia, e i pericoli di declino morale dell'Italia, le idee e la forza della sinistra restano imprescindibili''. ''Perche' e' un voto di parte - prosegue il testo - dalla parte dei lavoratori e dei diritti del lavoro, operaio, precario, intellettuale, sfruttato, sottopagato, umiliato. Dalla parte delle donne, dei giovani e dei nuovi cittadini e cittadine migranti in cerca di liberta'. Dalla parte del rispetto per l'ambiente, minacciato da un'idea di sviluppo cieca e squilibrata. Dalla parte del valore non mercificabile del sapere e della conoscenza. Fuori da questa parzialita', che rivendichiamo come una risorsa preziosa, non c'e' vera possibilita' di cambiamento. E tutto si 'concilia', si omologa, si appiattisce, in un clima di conformismo dilagante''. ''Perche' e' un voto laico - e' scritto ancora nell'appello - per fermare l'invadenza interventista delle alte gerarchie vaticane e le tentazioni neo-temporaliste della Chiesa cattolica. Per arginare le insorgenze fondamentaliste, che attaccano leggi come la 194, bloccano l'allargamento dei diritti civili, diffondono omofobia, tentano di ricondurre le donne ad un ruolo antico di soggezione. Noi non vogliamo ne' 'guerre di religione' ne' antistorici steccati tra credenti e non credenti. Crediamo piuttosto che la laicita' dello Stato e il primato del Parlamento siano il fondamento piu' solido della liberta' di tutti. Perche' e' un voto di speranza: per una sinistra capace di rigenerare se stessa, il suo modo di essere e di agire, i suoi progetti. Un obiettivo difficile, ma assolutamente necessario, che puo' cominciare un percorso positivo nel fuoco di queste elezioni, il 13 e 14 aprile. Noi, a questa speranza non possiamo rinunciare''.

Appello di Slowfood “Candidati attenti all’agroalimentare”. "Tenere maggiormente conto delle implicazioni e del ruolo economico, sociale e ambientale del sistema agro-alimentare è in grado di svolgere". E' quanto chiede Slow Food Calabria nell'appello rivolto ai candidati alle elezioni per il rinnovo del Parlamento. "Occorre operare - è scritto in un comunicato dell'associazione - affinché produttori e cittadini 'consumatori', chiamati co-produttori da Slow Food, abbiano la concreta possibilità di rendere convergenti i loro interessi e divenire, assieme, protagonisti di un nuovo e più equo modello di sviluppo territoriale fondato sui valori dell'agroalimentare. In particolare - prosegue la nota - il forte rapporto di complementarietà che lega agricoltori, consumatori, trasformatori e moderna distribuzione deve tradursi in un patto sociale forte, finalizzato a un modello di agricoltura multifunzionale che sia coerente con gli interessi della collettività e non più prevalentemente regolato in funzione delle logiche di profitto dei grandi gruppi". Slow Food, a nome delle 32 organizzazioni che fanno parte della coalizione "ItaliaEuropa-Liberi da Ogm" chiede "che il sistema agroalimentare, nelle moderne economie post-industriali, assuma una nuova decisiva centralità: sul piano economico, ambientale, sociale, culturale, della salute e del benessere delle persone" e propone ai candidati di sottoscrivere un appello per sostenere "un modello agro-alimentare in cui il cibo e la sua qualità, organolettica, ambientale e sociale, siano il cuore dello sviluppo fatto di persone e territori, salute e qualità, sostenibilità e innovazione, fondato sulla biodiversità, libero da Ogm"

UIL “Nicolais emani circolare sui co.co.co”. Il segretario nazionale della Uil Fpl, Carlo Fiordaliso, ha chiesto formalmente al ministro Nicolais di varare una circolare " non restrittiva" per l'applicazione della legge 244/07 concernente la stabilizzazione dei cococo. A darne notizia, in un comunicato, è il segretario regionale della Uil Fpl calabrese, Raffaele Gentile. "Siamo certi - afferma Gentile - che il ministro Nicolais, che è persona perbene e competente, saprà raccogliere il grido di dolore che proviene da tanti precari italiani che non possono essere oggetto di esclusioni e discriminazioni da parte della pubblica amministrazione e confidiamo in un suo intervento pronto e deciso".

Sono 1300 le adesioni alla manifestazione dei Co.co.co. "Ringraziamo i sindacati che hanno sollecitato il ministro Nicolais ad emanare la circolare interpretativa e aspettiamo che il ministro si decida: abbiamo intanto raccolto 1.300 adesioni per la manifestazione che terremo a Napoli il 10 aprile". Ad affermarlo, in una nota, è Paolo De Biase, coordinatore dei cococo. I precari, sostiene De Biase, "chiedono al titolare della funzione pubblica di non rendere restrittiva l'applicaizone della legge 244/07 che consente la stabilizzazione del precariato. Chiediamo a Nicolais di uscire allo scoperto - prosegue De Biase - e di dimostrare la sua reale attitudine e sensibilità sociale, includendo e non escludendo. Ci sono Aziende sanitarie che hanno iniziato la procedura di stabilizzazione e che ancora escludono incostituzionalmente i cococo: per questo aspettiamo un segnale dal Ministro".

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