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Elezioni il 13 e 14 aprileSpeciale: --> Paginone con eletti, politiche, comunali e provinciali
Elezioni: PDL “Vittoria netta ed indiscutibile”. Aspro dibattito sul federalismo. Minniti analizza il voto e apre all'Udc. Amministrative: A Catanzaro decisiva l'UDC 17 apr 08 "Una vittoria netta, indiscutibile,
quella ottenuta dal Popolo della Libertà nella competizione
elettorale svoltasi il 13 e 14 aprile. Il clima è stato civile,
senza ombre come si conviene ad una democrazia matura". E' quanto
si afferma in una nota del comitato elettorale del Pdl di Cosenza.
"Una vittoria diffusa in modo omogeneo in tutto il territorio
nazionale - prosegue il comunicato - che assume significati diversi
tuttavia nelle specificità del nostro Paese. Se, infatti nel
nord è nutrita da una forte presenza della Lega che intercetta
voti anche in quei settori che nel passato guardavano con speranza
alla sinistra antagonista, nel Sud la presenza della Lega è
marginale. Il Sud guarda con speranza alle proposte politiche del
presidente Berlusconi dopo l'amara e desolante performance di una
sinistra che ha esposto alla vergogna mondiale una regione importante
come la Campania, ridotta sul lastrico la Calabria, svilito la Puglia".
"La Calabria segue il trend nazionale - è scritto nella
nota - anche sottolineando il grande incremento rispetto ai dati precedenti.
Vorrei però sottolineare come nel contesto di una affermazione
netta del Popolo della Libertà, brilli soprattutto il risultato
di Cosenza. Nella provincia della ferrea filiera 'rossa' capoluogo,
provincia e regione, abbiamo assistito ad un autentico ribaltone di
consensi. IL Pdl è il primo partito in assoluto in Provincia
(circa il 40%)e nella città capoluogo (circa 42%), la somma
dei voti supera abbondantemente la somma dei consensi ottenuti nel
2006 dai partiti e movimenti che oggi hanno dato vita al Pdl".
"Abbiamo senza dubbio 'sfondato' raccogliendo ampi consensi al
centro e sbarrando la strada al PD che ha dovuto vampirizzare i suoi
alleati a sinistra. Questi risultati ottenuti in una provincia ed
in un comune capoluogo da decenni in mano alla sinistra, sono frutto
sì dell'impegno dei leader nazionali con in testa Silvio Berlusconi,
ma di certo traggono forza dal sacrificio quotidiano di tanti dirigenti,
militanti e simpatizzanti che combattono con le sole armi della comunicazione
avversari che utilizzano in modo spregiudicato le clientele ed il
potere". "Assume dunque un significato maggiore la vittoria
raggiunta in queste condizioni - prosegue la nota del comitato elettorale
del Pdl - e legittima senza alcun dubbio la speranza di riconsegnare
a Cosenza una leadership nella politica regionale che le appartiene
per tradizione e dimensioni del consenso. Infine due questioni che
vanno chiarite sulla base dei profondi sconvolgimenti politici che
hanno investito l'Italia, Calabria inclusa. Alla Regione e al Comune
di Cosenza, le maggioranze già ampie che hanno legittimato
le mediocri gestioni del Governatore Loiero e del Sindaco Perugini,
non esistono più. L'arroccamento, la difesa strenua di poltrone
non sostenute da progetti condivisi da maggioranze individuabili a
chi può tornare utile? Certamente non alla Calabria e a Cosenza
che vivono un degrado mai visto. Se veramente si hanno a cuore le
sorti della propria terra perché non si richiede correttamente
una conferma del voto popolare?". Sul federalismo Loiero difende il Sud 17 apr 08 "Sul federalismo fiscale il dibattito
è troppo complesso e può tradursi, per chi non conosce
a fondo la questione, in osservazioni superficiali e confuse. Il presidente
Agazio Loiero il problema lo segue da anni da protagonista e la sua
posizione, che trova consensi anche nel nord, si veda l'allarme sul
pericolo secessionista lanciato dall'ex presidente del Friuli Roberto
Illy, è ampiamente condivisa nelle regioni meridionali. Che
la condivida o meno un amministratore locale non cambia la situazione
più di tanto". Lo afferma, in una nota, Pantaleone Sergi,
portavoce del presidente della Regione Calabria. "Ognuno può
pensarla come vuole - aggiunge Sergi - e si assume le responsabilità
davanti ai cittadini e agli elettori. Ma se c'é chi confonde
percorsi personali con la vicenda politica generale compie un errore
perché la Calabria ha bisogno della difesa di tutti, anche
del centrodestra. Non si possono però contrabbandare come scelte
meridionaliste e nell'interesse del sud le riforme di cui si parla,
proposte dalla Lega, che sono pienamente condivise dagli elettori
del nord e da loro soltanto: ciò dovrebbe, quantomeno, indurre
a riflettere un poco. Chiunque insomma può fare le scelte che
vuole, ma non può cambiare le carte in tavola. Mi riferisco
alla capacità di spesa, fatta con assoluta trasparenza, del
Governo regionale guidato da Loiero che, anche personalmente, si é
opposto a spese pazze e a richieste di prebende che in questi anni
non sono, ovviamente, venute meno. Ciò ha consentito di superare
le inadempienze del passato, di ribaltare il giudizio negativo della
Commissione europea sulla Calabria e di varare il Por 2007-2013 giudicato
tra i migliori mai arrivati a Bruxelles". "La classe politica
- conclude Sergi - si valuta per quel che fa concretamente e per come
agisce in difesa della propria terra". Uncem: Loiero sbaglia sul federalismo fiscale 17 apr 08 "La posizione assunta dal Presidente
Loiero, che invece di preoccuparsi dello stato di degrado economico-finanziario
in cui versa la nostra Regione, promuovendo una rigorosa politica
delle entrate, una sana e produttiva politica della spesa, ed una
adeguata e qualificata struttura amministrativa, non trova di meglio
che alzare polveroni, demonizzando la Lega di Bossi, che porta avanti
un programma di riforme, pienamente condiviso dagli elettori del nord,
con al primo punto, il federalismo fiscale, non può essere
in nessun modo condivisa". Lo sostiene, in una nota, il presidente
dell'Uncem Calabria, Vincenzo Mazzei. "La Calabria, quella che
crede nel cambiamento, che ha già accettato la configurazione
dello Stato prevista dal nuovo Titolo V della Costituzione - aggiunge
Mazzei - deve essere, invece, pronta al confronto. Finora, i governi
in carica dal 2001 ad oggi, si sono limitati ad avanzare delle proposte,
che si sono infrante sul muro alzato dalle regioni. Eppure, si tratta
di una questione di grande rilievo, che trova fondamento nell'articolo
119 della Costituzione, ancora inattuato, destinata ad influire, in
modo determinante, non solo sul terreno economico e sociale, ma anche,
sulla selezione delle classi politiche e dirigenti locali, le cui
scelte potranno essere più compiutamente giudicate dai cittadini.
Solo chi è abituato a spendere il denaro pubblico con l'obiettivo
primario di alimentare il sistema clientelare, oppure, non è
stato nemmeno capace di utilizzare i cospicui finanziamenti dello
Stato e dell'Unione Europea, per promuovere lo sviluppo e l'occupazione,
può seriamente preoccuparsi di una siffatta evenienza".
Secondo Mazzei, "con il federalismo fiscale dobbiamo avere il
coraggio di confrontarci, consapevoli del fatto, che è indispensabile
promuovere nella nostra regione una classe dirigente più responsabile
e qualificata, capace di rappresentare una Calabria, che intenda seriamente
concorrere al rilancio dell'intero Paese". Gentile (Pdl) “Non credibile manierismo antileghista di Loiero” 17 apr 08 "Il manierismo antileghista di Loiero
non solo non è più credibile, ma è stato sostanziato
da tre anni di malagestione politica ininterrotta: i calabresi lo
hanno capito cosi bene che solo evocare il suo nome significa associarlo
ad una Calabria che non c'é più". A sostenerlo,
in una nota, è il senatore Antonio Gentile, del Pdl. "Non
ho nulla contro il presidente e non parlo di questioni personali -
afferma Gentile - ma è ridicolo questo tentativo di porsi a
difesa delle risorse de Sud: se solo si facesse un parallelo di come
sono stati spesi i soldi in Calabria rischieremmo di dover chiedere
al governo centrale di non darcene più". "Loiero
tenta legittimamente di rimanere a galla - conclude Gentile - e non
è certo detto che non ci riesca, ma solo a titolo strettamente
personale: la giunta calabrese non esiste più e tutto quello
che si porta avanti a Catanzaro è solo una pericolosa azione
di alimentazione artificiale ad un quadro politico morto" Minniti analizza il voto e apre all'Udc 17 apr 08 "Devo ammettere che nel corso della
campagna elettorale non mi è sembrato che in Calabria si potesse
ottenere un risultato in controtendenza, ma avere raggiunto il 33%
dei voti circa, rappresenta un buon viatico per il futuro del Pd".
Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Marco Minniti, incontrando
i giornalisti a Reggio Calabria. "Un partito - ha aggiunto Minniti
- che sia radicato nel territorio e con gruppi dirigenti all'altezza
della sfida". Sulla qualità delle liste presentate in
Calabria, Minniti ha sostenuto che "sarebbe un'analisi consolatoria
se ci si limitasse a dire che con un candidato in più o in
meno si poteva vincere in Calabria. In realtà, in questa regione
il Partito democratico si è saputo difendere meglio che nel
resto del Mezzogiorno". "Resto anche convinto - ha detto
ancora Minniti - che le elezioni politiche di per sé rappresentino,
comunque, una valutazione sull'intera situazione politica, altrimenti
rischiamo di non avere una visione oggettiva delle questioni che dobbiamo
affrontare. C'é stata una polarizzazione del sistema politico,
con due grandi forze prevalenti, ed il voto riflette una situazione
omogenea di tutto il Paese che non porta a pensare ad interpretazioni
a macchia di leopardo". Secondo Minniti, inoltre, "il dato
di Reggio Calabria non è così disastroso, tenuto conto
che nel 2006 avevamo ottenuto il 23% dei voti, ed oggi, invece, siamo
attorno al 30%". All'incontro con la stampa erano anche presenti
i parlamentari Luigi De Sena, Rosa Villecco Calipari, Cesare Marini,
Doris Lo Moro, Dorina Bianchi e Franco Bruno ed il capogruppo del
Pd alla Regione, Nicola Adamo. Acri (Legautonomie) fa gli auguri agli eletti 17 apr 08 Il Presidente di LegAutonomie Calabria,
Antonio Acri, ha inviato, anche a nome degli organi dell'associazione,
secondo quanto è detto in un comunicato, "le congratulazioni
ai sindaci che sono stati riconfermati e gli auguri di buon lavoro
a tutti i nuovi eletti e al neo presidente della Provincia di Vibo
Valentia". "Sono sicuro - ha scritto Acri - che grazie al
tuo impegno riusciremo a dare più forza agli enti locali calabresi
al fine di realizzare un sistema istituzionale regionale nuovo, al
passo coi tempi e, soprattutto, più efficiente nei confronti
dei servizi resi ai cittadini". "Un particolare augurio
- ha aggiunto Acri - voglio esprimere alla neo eletta sindaco di Isola
Capo Rizzuto, Caterina Girasole, la cui elezione ripropone nella nostra
regione il tema della rappresentanza femminile negli enti locali,
che oggi può contare su appena 14 sindaci donne sui 409 comuni". Amministrative Provinciali CZ: Decisiva l’Udc 17 apr 08 Non c'é solo Roma nell'ottica dell'Udc
in vista dei ballottaggi del 27 e 28 aprile prossimi. Uno dei posti
d'Italia in cui il partito di Casini sarà infatti decisivo
è il voto alle Provinciali di Catanzaro, dove tra dieci giorni
si scontreranno Wanda Ferro del Pdl e Pierino Amato del Pd, con il
candidato del centrodestra avanti nettamente e con il candidato presidente
dell'Udc che al primo turno ha toccato l'11%. I voti centristi saranno
quindi presumibilmente decisivi per la tornata elettorale del ballottaggio
e le discussioni sono già aperte. Oggi pomeriggio si riunirà
nel capoluogo calabrese il Comitato Provinciale dell'Udc e domani
sarà la Direzione (un organismo, dunque, più ristretto)
ad assumere un orientamento. Non è detto che sarà una
decisione netta - a destra o a sinistra - visto che il partito di
Casini appare al momento diviso e sulla decisione peseranno inevitabilmente
decisioni romane (in tal senso il segretario regionale Udc, Francesco
Talarico, oggi è volato a Roma) ma anche la prospettiva delle
elezioni regionali tra due anni. Provinciali CZ: Grandinetti decide domani 17 apr 08 La Lista Grandinetti per il lametino deciderà
entro domani sera se apparentarsi in vista del turno di ballottaggio
per l'elezione del presidente della Provincia di Catanzaro. Il turno
di ballottaggio vede in lista Wanda Ferro, del Popolo della libertà,
e Pietro Amato, candidato del centrosinistra, che nel primo turno
hanno ottenuto, rispettivamente, il 45,9 ed il 35,7 per cento dei
voti. Al momento una richiesta di apparentamento è stata rivolta
da Amato alla Lista Grandinetti, che al momento si è riservato
una decisione. Grandinetti non ha voluto nemmeno confermare ufficialmente
la richiesta di Amato limitandosi a dire di avere avuto una sola richiesta.
"Aspettiamo - ha detto Francesco Grandinetti, leader della formazione
politica - di ricevere altre richieste di apparentamento. In ogni
caso abbiamo intenzione di apparentarci perché la nostra affermazione
nel primo turno ci impone di svolgere un ruolo per la scelta del presidente
della Provincia di Catanzaro e per la futura gestione dell'ente. Basti
pensare che solo nella città di Lamezia Terme abbiamo ottenuto
il 15 per cento dei voti. Siamo stati secondi soltanto al Pdl, che
ha avuto il 22 per cento, ed abbiamo preso più voti del Pd,
fermo all'11 per cento. Il nostro ruolo, dunque, è determinante
e sapremo farlo valere in sede di ballottaggio". "Domani
sera, nel corso di una manifestazione - ha concluso Grandinetti -
renderemo nota la nostra decisione in merito all'apparentamento".
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