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Elezioni il 13 e 14 aprile
Elezioni: vademecum. Nuvole e pioggia sul voto. Gli ultimi appelli 11 apr 04 Ancora poche ore dopo di che scatterà
il divieto di propaganda elettorale, consentendo una pausa di riflessione
ai circa 50 milioni di italiani che domenica 13 e lunedì 14
aprile si recheranno alle urne per rinnovare il Parlamento; si vota
anche per eleggere 8 presidenti e consigli provinciali (Asti, Varese,
Massa Carrara, Roma, Benevento, Foggia, Catanzaro, Vibo Valentia),
426 sindaci e consigli comunali (di cui 9 capoluoghi di provincia,
Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Massa, Pisa, Roma, Viterbo, Pescara)
e per il rinnovo di presidenti e organi consiliari delle Regioni Friuli
Venezia Giulia (dove si vota anche per le elezioni del presidente
e del consiglio di 1 provincia e dei sindaci e dei consigli di 8 comuni,
di cui 1 capoluogo di provincia) e della Sicilia. Per le amministrative,
in caso di ballottaggio si tornerà alle urne il 27 e 28 aprile.
Ministro Amato “Viminale casa di vetro”:
"Ci tengo per me, per i miei predecessori e per i miei successori
che non venga messa in dubbio la qualità del Viminale come
casa di vetro dove si lavora secondo il principio di legalità".
Lo ha detto il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, parlando delle
operazioni elettorali. "Nella notte elettorale - ha spiegato
Amato - il Viminale è osservatore, non ha maneggio di nulla.
Ho pensato così di invitare a vivere insieme a me questa notte
i miei precedessori come ministri dell'Interno, Roberto Maroni, Claudio
Scajola, Giuseppe Pisanu, Enzo Bianco. Ciò - ha aggiunto -
può contribuire a rassicurare gli animi". Spesso si pensa,
ha osservato il ministro, "che nella notte elettorale avvenga
chissà cosa, che ci siano leve manovrando le quali si alterano
i risultati elettorali. Per questo ho invitato i miei predecessori
a vivere insieme a me questi momenti, mangiando un boccone insieme.
Non so se tutti potranno venire, ma ciò può contribuire
a rasserenare gli animi in situazioni in cui, ad esempio, come è
avvenuto in passato, il ministro può essere chiamato dal presidente
del Consiglio, si assenta per un'ora e si immagina chissà cosa
abbia fatto". Nuvole e pioggia sul voto. Se gli italiani si asterranno domenica e lunedì dalle urne non sarà per andare al mare o per trascorrere una giornata in campagna: la perturbazione che da oggi sta interessando buona parte del centro-nord dell'Italia non lascerà il nostro paese almeno fino a lunedì sera. I meteorologi del Dipartimento della Protezione Civile - che ieri hanno emesso un'allerta meteo valido fino al pomeriggio di domani - prevedono sia domenica sia lunedì una nuvolosità variabile su tutta la penisola, con fenomeni che saranno più accentuati sulle regioni settentrionali e centrali. Dal Piemonte all'Abruzzo, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, la giornata di domenica sarà caratterizzata da addensamenti di nubi che in alcuni casi potranno sfociare in precipitazioni di modesta intensità. Fenomeni più frequenti sono invece previsti sulla dorsale alpina e appenninica, mentre i mari saranno molto mossi sul versante occidentale e poco mossi su quello Adriatico. Andrà un po' meglio al sud: su Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia non dovrebbe piovere ma il tempo resterà comunque perturbato. Nessuna speranza di avere, almeno stando ai modelli disponibili oggi, una giornata soleggiata. Anche lunedì, sottolineano gli esperti del Dipartimento della Protezione Civile, la situazione non dovrebbe cambiare. Anzi: la nuvolosità si andrà intensificandosi spostandosi velocemente da ovest ad est. Fin dalla mattinata si attendono dunque precipitazioni diffuse sul nord, che si estenderanno al centro e alla Sardegna nel pomeriggio. E nella serata di lunedì la nuvolosità andrà intensificandosi anche sul Sud e sulla Sicilia, dove non si escludono piogge. Ancora mossi i mari mentre le temperature, che dovrebbero subire un calo nella giornata di domani, si manterranno stabili e comunque nella media stagionale. De Sena (PD) “Lotta criminalità base di partenza”. "La lotta alla mafia ed alla criminalità organizzata in genere, è e rappresenta il punto di partenza per ottenere una Calabria pulita e reattiva,e non già la terra del sopruso,dell'abbandono e dell'intimidazione". E' quanto ha affermato il capolista al Senato del PD, Luigi De Sena chiudendo la campagna elettorale. "L'impegno è quello - ha sostenuto De Sena, secondo quanto riporta un comunicato - di rendere il più possibile efficiente la macchina istituzionale; per far ciò è essenziale la cooperazione dei cittadini con i rappresentanti politici ed istituzionali in un continuo dialogo in cui l'ascolto reciproco diviene la chiave per costruire sinergie e per 'fare rete'. Le varie istituzioni locali devono sapersi impegnare in un sistema armonico e non più conflittuale che metta al centro una nuova concezione della progettualità dello sviluppo territoriale: l'occasione dei fondi europei 2007 - 2013 costituisce un banco di prova ultimativo per la capacità del territorio calabrese di operare progettualità". Per De Sena "in quest'ottica, occorre che il futuro governo, guidato dal Partito Democratico di Walter Veltroni, operi speditamente in direzione dello snellimento del complesso legislativo nazionale e dell'alleggerimento della burocrazia, per rimuovere i troppi ostacoli che spesso la Pubblica amministrazione frappone allo sviluppo e alla crescita economica. Nel territorio calabrese, pertanto, sarà decisivo continuare il percorso di contrasto alla 'ndrangheta, vero fardello che soffoca lo sviluppo del territorio, operando verso la revisione della vigente legislazione per assicurare la confisca dei beni mafiosi anche in via preventiva rispetto alla condanna, una maggiore tutela dei testimoni di giustizia e prosciugando le fonti di sostentamento della criminalita' nel tessuto socioeconomico". De Sena ha ribadito il suo impegno e la sua responsabilità nei confronti della Calabria "assicurando - è scritto nel comunicato - che non verrà mai meno al dovere di rendicontare periodicamente il proprio operato di parlamentare ed ipotizzando finanche le proprie dimissioni da senatore, nell'evenienza che non dovesse dimostrare capacità di portare a termine gli impegni assunti. Una chiamata di corresponsabilità che coinvolge anche i cittadini e le istituzioni locali, che devono operare attivamente ed in chiave costruttiva sul proprio territorio" Mancini (PS) “Al Comune di Cosenza staccare
la spina”. "Il sostegno alle liste del Partito
socialista di molti consiglieri comunali di Cosenza che appoggiavano
Perugini rappresenta l'ennesima dimostrazione del fallimento di questa
amministrazione comunale e della sfiducia che la circonda". A
sostenerlo è stato Giacomo Mancini, capolista del Partito socialista
alla Camera, durante la manifestazione di chiusura della campagna
elettorale. "E' ormai giunto il tempo - ha aggiunto - di staccare
la spina a questa disastrosa esperienza. Per questo obbiettivo il
Partito socialista profonderà ogni sforzo insieme a tutte le
forze che vogliono risollevare una città in ginocchio". Galati (PDL) “Cittadini hanno diritto a voltare pagina”: ''E' giunto il momento di cambiare: dopo due anni di Governo Prodi e tre di Governo Loiero, gli italiani e i calabresi hanno il diritto e la grande opportunita' di voltare pagina, guardare avanti e sperare in un'Italia e in una Calabria migliori''. E' quanto afferma, in una nota, il deputato Giuseppe Galati, candidato alla Camera nelle liste del Popolo delle Liberta'. ''E' pertanto giunto il momento - prosegue Galati - di nominare nuovi rappresentanti di Camera e Senato. Sara' un lavoro difficile e impervio e sappiamo anche che le condizioni economiche nelle quali ci hanno lasciato non ci consentiranno di fare i miracoli. Ma, da subito, il nostro impegno sara' improntato sul versante del costo della vita e dei salari''. ''I cittadini e i loro problemi reali saranno la barra - conclude Galati - su cui intraprenderemo la nostra azione politica. E' necessario che l'Italia e la Calabria si rialzino'' Minniti (PD) a Reggio. Il vice ministro dell'Interno, Marco Minniti, si e' recato oggi al mercato di Viale Messina, a Reggio Calabria. ''Estremamente soddisfatto - e' scritto in un comunicato - Umberto Giordano, consigliere di circoscrizione Pd a Sbarre, che ha riscontrato un vivo entusiasmo delle diverse persone che si sono avvicinate per conoscere Minniti, contenti della sua visita nella zona del mercato della citta'. Dllo stesso avviso Antonino Castorina, rappresentante Ardis dell'Universita' Mediterranea, che nell'apprezzare la presenza di Minniti intravede nel Partito Democratico un 'agora' di ascolto' per le problematiche dei giovani''. Antonio Billari, del circolo ''I Care'', prosegue la nota, ''intravede un clima favorevole per il conseguimento di un risultato importante dove certamente il mondo dei giovani fara' la sua parte scegliendo Marco Minniti come leader del Partito Democratico in Calabria''. SA “Brogli, chiarire il ruolo di Dell’Utri e Contini”. ''Sulla questione dei presunti brogli sul voto degli italiani in America Latina provo sgomento per due ragioni. Prima per la fuga di notizie su un'indagine cosi' delicata e grave, e chiedo di accertare subito le responsabilita' ed essere inflessibili''. Lo afferma Orazio Licandro, candidato della Sinistra Arcobaleno e capogruppo del Pdci in commissione Antimafia. ''Chi ha favorito la fuga di notizie - aggiunge - puntava senza dubbio a demolire l'indagine in corso. Poi bisogna spiegare subito il coinvolgimento di Dell'Utri in questa vicenda, i suoi rapporti con il pregiudicato Micciche', perche' costui era interessato al voto degli italiani all'estero e cosa c'entra in questa vicenda Barbara Contini''. ''Sulle elezioni - osserva Licandro - grava ancora una volta l'ombra della criminalita' organizzata e la sua ricerca di alleanze con segmenti sempre piu' contigui e corrotti della politica per ottenere favori, in questo caso la modifica del 41 bis, un obiettivo che la mafia persegue da tempo''. ''Se quello che va emergendo, il coinvolgimento di Dell'Utri, risultera' provato - conclude - chi lo spiega a Berlusconi che non sono i comunisti che stavano organizzando i brogli?''. Trematerra e Occhiuto (Udc) “Un impegno che sarà premiato”. "La Calabria premierà la coerenza, l'impegno e la dignità dell'Udc. L'Unione di Centro, vertici regionali, candidati, rappresentanti locali e simpatizzanti in tutti i territori della Calabria, in queste ultime ore stanno intensificando gli sforzi e gli incontri, faccia a faccia con i cittadini". E' quanto si afferma in un comunicato dell'Udc. "Soprattutto in questi ultimi momenti - afferma il senatore Gino Trematerra - dobbiamo continuare a dimostrare che l'Udc rappresenta la forza del domani e che non vuole più perdersi negli scontri ideologici sterili. Col forte consenso dei calabresi e di tutti gli elettori moderati di questa regione, che non si faranno ingannare dalle lusinghe del falso cartello PD/PDL, all'indomani delle elezioni dei nostri senatori e deputati costringeremo Veltroni e Berlusconi a governare per le famiglie, ad aumentare le pensioni, a programmare i grandi investimenti per l'occupazione". Per Trematerra "gli elettori del centrodestra devono invece capire che, votando per l'Udc, impediranno l'avanzamento delle forze neo-comuniste". A parere di Roberto Occhiuto "chi vota Udc lo fa seguendo la propria coscienza, i propri principi e la propria identità. Come ha ripetuto, anche in queste ultime ore, il presidente Casini in Calabria, i temi di coscienza sono la vita e la morte delle persone. Eppure, PDL e PD non ne possono parlare perché al loro interno c'é tutto e il contrario di tutto. E' stata la nostra serietà ad imporci di andare da soli ed è per questo che tanti italiani, tanti calabresi e soprattutto tanti giovani calabresi si stanno avvicinando a noi, giorno dopo giorno, incontro dopo incontro. Dallo Ionio al Tirreno, dal Pollino all'area urbana di Cosenza, ovunque, nelle piazze e per strada, in mezzo alla gente, abbiamo toccato con mano la rimonta di consenso e di adesioni, diffuse, di tanti cittadini, delusi dal finto duopolio dei due grandi schieramenti e vicini, al contrario, alla nostra scelta ed alla nostra idea, moderata e innovatrice, di governo del Paese e dei territori". Lo Moro (PD) “Dal PDL messaggi rassicuranti per la mafia”: "Gli italiani sapranno discernere tra il messaggio di chi vuole un'Italia unita e quello di chi propone un Paese diviso dalla violenza verbale della Lega Nord; fra chi tenta di trascinare le più alte cariche istituzionali nella polemica politica e chi vuole costruire un paese moderno parlando il linguaggio della concretezza; tra chi respinge ogni possibilità di compromesso con la criminalità organizzata e chi ha attaccato la magistratura inviando un messaggio oggettivamente tranquillizzante alla cosche". A sostenerlo, in una nota, è Doris Lo Moro, presidente regionale del Pd e candidata alla Camera dei Deputati. "Questi giorni di campagna elettorale - prosegue Lo Moro - sono stati intensi e ci hanno offerto la possibilità di ascoltare i cittadini calabresi, nei centri grandi e piccoli della nostra regione. Ne abbiamo ricavato la convinzione che i cittadini hanno compreso la proposta politica del Partito Democratico, il quale, in una realtà difficile come la nostra, ha privilegiato temi molto sentiti, come la legalità ed il ruolo delle donne. Undici sono le candidate del Pd nelle liste della nostra circoscrizione elettorale". "E' il segno - sostiene Lo Moro - di una sensibilità che non abbiamo riscontrato nelle liste proposte da Udc e Pdl e che la Calabria deve premiare. L'interesse e la partecipazione riscontrati nel corso delle diverse manifestazioni ci hanno dato la misura di un entusiasmo crescente. Lo sforzo compiuto dal candidato premier Walter Veltroni, che ha voluto visitare tutte le province d'Italia e quello dei candidati sul territorio, è stato notevole". "La vittoria è una possibilità concreta - conclude Lo Moro - occorre che i cittadini facciano la loro parte recandosi a votare, indirizzando il loro consenso su una forza politica giovane che ha raccolto il meglio della tradizione politica italiana". Trento e Incarnato (PS) “Statale 106 è priorità”. "Sono necessari 12 mesi per avviare e cantierare i lavori di allargamento a 12 metri e messa in sicurezza dei tratti extraurbani della strada statale nel tratto Rossano-Crucoli". E' quanto hanno affermato il capogruppo socialista alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento e l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, candidati rispettivamente alla Camera e al Senato per il Partito Socialista. "Investimento richiesto - hanno spiegato Trento e Incarnato - un cinquantesimo della spesa necessaria per la costruzione di un nuovo tracciato e, soprattutto, con tempi molto ma molto inferiori. Stiamo parlando di circa 30 milioni di euro. Finanziamenti? Si può attingere, da subito, ai fondi Anas già previsti e disponibili proprio per la messa in sicurezza stradale. Se, da una parte, è vero che, al di là di una troppo facile inclinazione a fornire garanzie in merito alla realizzazione del nuovo tracciato della statale 106, i tempi progettuali e di avvio restano piuttosto lunghi, dall'altra appare di facile, immediata e concreta attuazione la proposta di attivare un tavolo di concertazione con l'Anas, col Ministero delle Infrastrutture e con la Regione per verificare le reali intenzioni sulla soluzione alternativa: allargare, intanto, oggi, il tratto extraurbano della statale 106 tra Torretta di Crucoli e Rossano e che interessa il territorio dei comuni di Crosia, Calopezzati, Pietrapaola, Mandatoriccio, Scala Coeli e Cariati". "Trento ed Incarnato hanno ribadito, ancora una volta - è scritto nel comunicato - che l'unico tratto escluso da sempre ed anche dalle ultime previsioni di ammodernamento della 106 resta quello ricompreso tra Sibari a Catanzaro. Il tratto ricompreso tra Rossano e Crucoli fotografa i 40 chilometri tra i più disastrati e pericolosi di tutti i 415 dell'intero tratto calabrese sui 491 totali da Taranto a Reggio Calabria". "E' possibile intervenire sin da subito con un progetto che preveda l'allargamento almeno a 12 metri di questo tratto - sostengono Trento e Incarnato - e, soprattutto, in tempi e costi molto contenuti rispetto a quelli della costruzione di un nuovo tracciato alternativo a monte di quello esistente". Valentino (PDL) “Da Casini atteggiamento incoerente”. "Le dichiarazioni di Pierferdinando Casini in ordine ad un presunto pericolo Lega per il Meridione e per la Calabria denotano un atteggiamento del tutto incoerente e politicamente inaccettabile". Ad affermarlo é il senatore del Pdl, Giuseppe Valentino, parlando ad un incontro a Lamezia Terme. All'iniziativa elettorale hanno preso parte, riferisce un comunicato, anche Pino Galati, Vincenzo Speziali e una folta rappresentanza di ex Udc che ha deciso di restare con il Popolo delle Libertà. "Casini non si può permettere di venire in Calabria - prosegue Valentino - ad affermare che la Lega vuole dividere l'Italia in tanti piccoli Stati o che il federalismo che vuole Bossi porterà a conseguenze irreparabili per tutto il Sud. Casini prima di parlare dovrebbe ricordare che per 14 anni ha potuto beneficiare dell'appoggio e dei voti della Lega che hanno consentito ai suoi uomini di diventare parlamentari della Repubblica e membri del Governo e, a lui stesso, durante l'ultimo Governo Berlusconi, di divenire presidente della Camera dei Deputati, terza carica dello Stato". "Inoltre - prosegue Valentino - proprio perché il leader dell'Udc ha governato insieme ai ministri del Carroccio dovrebbe avere ben chiaro che, al di là della vivacità del linguaggio, il partito di Bossi si è sempre contraddistinto per senso di responsabilità e lealtà nei confronti dei Governi Berlusconi che tanto hanno fatto per il Meridione e per la Calabria" Forgione (SA) “Preoccupa il tentativo di controllo delle cosche”. "Le notizie relative all'inchiesta della Dda reggina su brogli che interessano il voto all'estero di cui sarebbero protagonisti 'ndrangheta ed esponenti politici tra i quali un deputato uscente eletto nella circoscrizione estera sono gravissime''. E' quanto afferma il presidente della commissione nazionale antimafia, e capolista al Senato per "la Sinistra L'Arcobaleno" in Calabria, Francesco Forgione. "Vuol dire che la 'ndrangheta - prosegue Forgione - non si occupa dei traffici internazionali di droga ma mira ad espandere le proprie attivita' partendo dal controllo del voto. E' necessario sapere quale livello di informazione il ministero dell'Interno è stato in grado di garantire e quale tipo di contromisure sono state prese per arginare l'inquinamento del voto all'estero". Per Forgione "si chiama in causa la trasparenza della campagna elettorale e la necessità di misure chiare di controllo e verifica delle schede nei seggi interessati all'inchiesta di Reggio Calabria" Napoli (PDL) “Perché unità coordinamento piano del Porto di Gioia”. "Il prof. Alessandro Bianchi, ministro dei Trasporti del dimissionato Governo Prodi, in data 18 marzo 2008, a meno di un mese dalle elezioni, ha firmato il decreto con il quale è stata istituita un'apposita unità di coordinamento, posta alle dipendenze del commissario delegato del Governo alla gestione del piano di sviluppo per il Porto di Gioia Tauro". A darne notizia è l'on. Angela Napoli, di An, componente della Commissione parlamentare antimafia. "L'unità di coordinamento - afferma la parlamentare - è composta da due funzionari di area C, con un importo cumulativo massimale di euro 20.000, su base annua; tre impiegati di area B, con un importo cumulativo di euro 25.000, su base annua; tre esperti, con un importo cumulativo si euro 75.000, su base annua; non più di tre membri nominati dal commissario delegato, con funzioni giuridico-consultive, cui è destinata la somma cumulativa massimale di euro 135.000, su base annua. Il commissario delegato, inoltre, è coadiuvato da un sub - commissario, già indicato nel decreto, al quale è riconosciuto il compenso di euro 70.000, in ragione di un anno. Il tutto nel mentre non risultano chiare le competenze tra tutti coloro che ricoprono, a vario titolo, gli incarichi per il Porto di Gioia Tauro". "A questo punto - prosegue Napoli - ritengo che il ministro Bianchi debba comunicare anche a quanto ammonta il compenso annuo del commissario delegato, affinché tutti siano a conoscenza della spesa complessiva dell'ultimo regalo che Prodi ha inteso fare a coloro che in Calabria non sanno come arrivare alla fine del mese ed alle aspettative dei numerosi giovani che si erano sentiti garantiti nell' essere considerati "figli prediletti". Feraudo (Idv)“Voto di scambio pratica da cancellare”. "Finalmente anche ad Acri inizia ad affermarsi la cultura della legalità e della denuncia dei soprusi e delle imposizioni". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo di Italia dei Valori alla Regione, Maurizio Feraudo, commentando la notizia della denuncia, fatta da alcuni cittadini di Acri, nei confronti di un vigile urbano per voto di scambio. "Coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare una così odiosa pratica spesso diffusa negli apparati degli Enti pubblici - prosegue Feraudo - devono essere supportati e sostenuti. Non possiamo nasconderci dietro alle ipocrisie. Sappiamo bene che, purtroppo, nel nostro Comune non mancano episodi di condizionamento del voto che devono essere sradicati e debellati. Tuttavia, la pratica del ricatto e del condizionamento del consenso, che definisco senza mezzi termini terrorismo elettorale, non si annida purtroppo solo nella macchina comunale, ma trova alloggio anche in altri ambienti e settori, sempre riconducibili ad enti pubblici". "Chi all'interno del Comune - prosegue ancora Feraudo - ha ruoli che comportano il disbrigo di pratiche di ufficio in favore dei cittadini-utenti non deve essere messo nelle condizioni di fare campagna elettorale utilizzando il potere derivategli dallo stesso ruolo ricoperto. E su questo il sindaco deve essere intransigente e rigoroso, lanciando con immediatezza un segnale di condivisione del principio della garanzia della libertà del voto e di intolleranza di episodi come quello denunciato". "Auspico - conclude Feraudo - che la Magistratura tragga spunto dalla vicenda di cui oggi si è occupata la stampa locale per avviare un'accurata indagine su quanti utilizzano del ruolo ricoperto all'interno di apparati pubblici, anche sanitari, per imporre e veicolare, spesso per soddisfare ambizioni personali e di parte, il consenso elettorale" Laratta (PD) “Tanto impegno ma qualcuno è rimasto a guardare”. "Nel Pd calabrese tanto impegno, ma alcuni sono rimasti a guardare". E' quanto afferma il deputato Franco Laratta tracciando, in una nota, un bilancio della sua campagna elettorale "durissima, nonostante il mio quarto posto fosse garanzia di elezione". "Una campagna elettorale intensa - afferma Laratta - fatta paese per paese, con una media di tre manifestazioni al giorno, decine di incontri, tanti dibattiti in tv: quasi fosse una campagna elettorale con le preferenze". Gli ultimi impegni elettorali di Laratta saranno a Cosenza e poi a San Giovanni in Fiore. "I numeri: 57 i comuni visitati durante la campagna elettorale, una media di tre iniziative pubbliche al giorno, decine di incontri informali, 12 dibattiti televisivi, 19 interviste in radio e tv. Siamo partiti con una accoglienza fredda, abbiamo trovato la nostra base demotivata, delusa. Poi, dopo i primi giorni così, la campagna elettorale é decollata, e le ultime tre settimane le abbiamo vissute in crescendo, con sale sempre più affollate, e tanto impegno da parte di militanti e cittadini. Con la sorpresa dei giovani che hanno fatto la differenza". "Ho parlato a tanta gente a Rossano, San Giovanni in Fiore, Acri, Santa Sofia d'Epiro, Bisignano, Morano, San Marco Argentano, Corigliano, Cariati, Scalea, Verbicaro, Amantea, Fagnano, Marano Marchesato - sostiene il parlamentare - poi la bella accoglienza dei giovani di Cropalati, la piazza gremita di Longobucco, i confronti pubblici a Spezzano Sila, Trenta e nei diversi paesi della Presila, l'impegno dei cittadini di Caccuri e dell'Alto crotonese, le città di Crotone e Lamezia, i riuscitissimi incontri con le nuove generazioni di Paola e San Pietro in Alto di Cetraro, le diverse manifestazioni di Cosenza, Rende, Castrolibero tutte ben riuscite, poi gli incontri nelle sezioni a Mirto, Paludi e nei piccoli comuni della fascia jonica e così in tanti altri centri del casentino". "Laratta è stato poi molto presente - riporta un comunicato - nei dibattiti televisivi promossi da Telespazio, Telemia, Ten, Metrosat, e nelle interviste radiofoniche delle molte emittenti private calabresi. Migliaia di chilometri macinati, un tour sfiancante ('e alla fine anche la pressione un po' troppo alta e un po' di spavento per l'eccessivo stress'. Un tour tra soddisfazioni ed anche una certa amarezza". "'Ho visto tanta gente del Pd - conclude - impegnata a chiedere voti e a fare campagna elettorale'. Laratta richiama con soddisfazione, un articolo del Sole 24 Ore dei giorni scorsi, che lo cita come uno dei candidati al Parlamento più impegnati nella lotta alla corruzione e alla malavita". Confagri Catanzaro sceglie il PDL. "Avevamo visto bene nell'indicare Vincenzo Speziali quale candidato vicino alle nostre esigenze, uomo capace di farsi interprete di quelle che sono le priorità del mondo agricolo calabrese". E' quanto si afferma in una nota del Comitato di presidenza della Confagricoltura di Catanzaro che nei giorni scorsi aveva diramato un comunicato per esprimere apprezzamento sulla candidatura dell'ingegnere, nella lista del Senato, per il Popolo della Libertà. "Abbiamo letto sulla stampa - prosegue la nota -l'intervento che Speziali ha voluto dedicare al nostro comparto e siamo davvero entusiasti perché è riuscito a cogliere tutte le potenzialità e, nello stesso tempo, tutte le criticità che da tempo cerchiamo di proporre all'attenzione regionale e nazionale. Intanto è stato davvero l'unico, a livello locale, ad aver dimostrato attenzione al settore agricolo e anche per questo lo apprezziamo. Inoltre ha centrato e messo sul tappeto una serie di proposte che condividiamo totalmente: la riduzione dei costi di produzione e del lavoro, lo snellimento della burocrazia, la stabilità fiscale, un più agile e moderno sistema del credito per le aziende agricole". "Sposiamo anche in pieno - è scritto ancora nella nota - la sua proposta, per il settore agroalimentare, di pensare in un'ottica di filiera e di distretto. Tutte indicazioni che se attualizzate faranno dell'agricoltura calabrese il volano dell'intera economia regionale. Il nostro gradimento a Vincenzo Speziali, così, non è una scelta di campo, ma la scelta dell'uomo che concretamente può rappresentare le nostre esigenze" N. Oliverio (PD) “Una campagna serena e impegnata”: "Il Partito Democratico chiude oggi una campagna elettorale serena, che ha visto l'impegno costante dei candidati delle liste della Camera e del Senato, guidate da Marco Minniti e Luigi De Sena". Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, candidato alla Camera in Calabria. "Abbiamo affrontato i temi dello sviluppo - aggiunge Oliverio - che in Calabria vanno dall'agricoltura alle infrastrutture, dalla precarietà del lavoro giovanile alla disoccupazione ed ai bisogni delle famiglie. Abbiamo ascoltato, ci siamo confrontati con i cittadini dei piccoli e grandi centri, abbiamo presentato i nostri progetti. Dall'altra parte, invece, solo slogan, attacchi, i temi di 14 anni fa". "I calabresi sapranno tirare le somme - prosegue il parlamentare del PD - i calabresi sapranno premiare chi ha puntato, con coraggio ed impegno, su una politica nuova capace di dare finalmente le risposte attese da tanto tempo. Il Partito Democratico nel suo programma mette il Sud al centro dell'azione, dall'altra parte il Sud viene messo in contrapposizione con il Nord. La scelta, quindi - conclude Oliverio - è tra due modi di vedere ed intendere il Paese. Sono convinto che la Calabria darà fiducia al progetto di Veltroni e del Pd". Questione Co.co.co
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