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Notizie di Politica
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25/09 ''Mi dichiaro solo parzialmente soddisfatto
delle risposte date dall'ing. Moretti alle mie osservazioni circa
la scadente qualita' dei treni operanti al Sud, il collegamento del
Porto di Gioia Tauro ed il completamento del Corridoio 1, Berlino-Palermo''.
Lo afferma il parlamentare europeo Armando Veneto, dei Popolari-Udeur,
componente della Commissione per i Trasporti ed il Turismo, dopo l'incontro
con l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. ''I motivi
della mia insoddisfazione - aggiunge Veneto - dipendono dal fatto
che sulla denunzia di inefficienza dei bagni sugli Eurostar Roma-Reggio
e viceversa e sulla presenza di insetti di vario genere, l'ing. Moretti
ha adombrato responsabilita' dei passeggeri piuttosto che incuria
di Ferrovie dello Stato, evidenziata dal fatto che gia' in partenza
i bagni risultano inefficienti''. ''Quanto al collegamento del Porto
di Gioia Tauro con la rete ferroviaria - sostiene ancora Veneto -
non soddisfa la previsione di un instradamento per Paola-Taranto che
allunga a dismisura i tempi di percorrenza. Infine, in relazione al
Corridoio 1 non e' dato constatare alcun progresso nel completare
con fatti concreti l'intero tracciato. Tuttavia l'incontro e' servito
per mettere a confronto con vivacita' tesi e prospettive e si e' concluso
con la speranza che un serio approfondimento serva ad eliminare i
luoghi comuni ed a puntare con efficacia alla soluzione dei problemi
prospettati. Senza di che il Sud sara' solo materia per discorsi fumosi
e qualche volta prevenuti''
Mario Oliverio “Fondamentale l’area urbana Corigliano-Rossano”
25/09 ''Ritengo di fondamentale importanza e di valore
strategico la realizzazione dell'area urbana fra Corigliano e Rossano.
Sono piu' che maturi i tempi per avviare questo processo. Vi sono
concrete opportunita' che bisogna saper cogliere per la realizzazione
dell'impianto infrastrutturale necessario a dar corpo e fisionomia
a un'area urbana che per la Piana di Sibari e l'intera provincia di
Cosenza puo' costituire un'occasione di crescita e di accrescimento
del peso specifico di un'area che ha grandi potenzialita' e che puo'
definitivamente affermare il suo decollo se viene aiutata attraverso
una progettualita' e interventi mirati in tale direzione''. Lo afferma
il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, commentando
l'incontro con i sindaci di Corigliano, Armando De Rosis, e Rossano,
Franco Filareto, per la definizione di un percorso per la realizzazione
dell'area urbana fra i due comuni. ''In questo quadro - ha sottolineato
Oliverio - la utilizzazione delle risorse che si renderanno disponibili
con i programmi dell'Unione Europea 2007-2013, con le risorse ordinarie
della Regione, della Provincia e dello Stato sara' di fondamentale
importanza''. La Provincia, ha reso noto Oliverio, ''ha gia' assunto
concrete iniziative sia nel Piano di Investimenti per le Infrastrutture,
con la destinazione di 10 milioni di euro per la costruzione di un
asse attrezzato fra Corigliano e Rossano, sia con precise proposte
da concretizzare con le risorse di programmi comunitari, sia attraverso
una progettualita', in alcuni casi gia' in itinere, in direzione della
realizzazione di importanti strutture ed infrastrutture e/o la loro
piena utilizzazione come Porto di Corigliano, elaiopolio di Rossano,
impianti sportivi per incontri interregionali e nel bacino del Mediterraneo)
progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo del turismo da assumere
nell'ambito del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, interamente
volti al sostegno delle attivita' produttive ed in particolare all'agricoltura
ed alle piccole e medie imprese''.
Pecoraro Scanio “No alla riconversione della centrale di Rossano”
25/09 Il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro
Scanio, in una missiva indirizzata al parlamentare dei Comunisti Italiani,
Ferdinando Pignataro sulla questione della riconversione a carbone
della centrale Enel di Rossano si dice favorevole al no espresso dall'associazione
Permanente dei 57 Comuni della Sibaritide e del Pollino. Decisione
approvata in un secondo momento anche dalla Regione Calabria e dall'amministrazione
provinciale di Cosenza. "Si deve intervenire su impianti esistenti
- si legge in una nota stampa - attraverso politiche di riconversione,
che vadano nella direzione di aumentare l'efficienza degli impianti,
di ridurre le emissioni in atmosfera di anidride carbonica e di promuovere
fonti e tecnologie pulite, di rispettare parametri di inquinamento
e obiettivi energetici sottoscritti a livello internazionale".
Il ministro auspica, infine, che "l'Enel recepisca le istanze
degli enti locali e presenti alla valutazione delle sue strutture
un progetto di riconversione che vada nella direzione della sostenibilità
e del rispetto dell'ambiente".
Sinistra Alternativa “Siamo la novità politica calabrese”
25/09 "Un incontro fra gli esponenti più
rappresentativi della Sinistra alternativa della Calabria si è
svolto ieri a Lamezia". Lo rendono noto, in un comunicato congiunto,
Verdi, Pdci, Sd e Prc. "Questo incontro, - prosegue la nota -
cui hanno partecipato Diego Tommasi, assessore regionale all'ambiente
per i Verdi, Felicita Cinnante, segretaria regionale dei Verdi, Michelangelo
Tripodi, assessore regionale all'urbanistica e segretario regionale
del Pdci, il senatore Nuccio Novene coordinatore regionale Sd e Pino
Scarpelli, segretario regionale di Prc, rappresenta una grande novità
nel panorama politico della nostra regione". "Pur tenendo
conto di alcuni distinguo, - conclude il comunicato - è stato
avviato un proficuo discorso sulla manifestazione nazionale del 20
Ottobre e sulla verifica di metà legislatura alla Regione Calabria.
Nei prossimi giorni, con il coinvolgimento di altre forze politiche
e sociali, si terranno ulteriori incontri di approfondimento dei temi
trattati"
Laratta “PD, cancellare il regolamento di presentazione delle liste”.
25/09 "Questa esperienza è tutta da dimenticare;
il regolamento che disciplina la fase preliminare, la compilazione
e la presentazione delle liste è privo di senso. Di fatto abbiamo
distrutto partiti e gruppi dirigenti sul territorio, creato confusione,
deluso tutte le attese, dato via ad una competizione che si annuncia
durissima". Lo afferma, in una dichiarazione, il parlamentare
dell'Ulivo Franco Laratta, commentando l'avvio della campagna elettorale
per le primarie del 14 ottobre, le liste appena presentate ed il regolamento
varato dal regolamento dei saggi. "Troppe le inconcludenze -
prosegue Laratta - e le esasperazioni in un regolamento privo di ogni
logica. Ad esempio le liste senza preferenze, la quota obbligatoria
del 50% per le donne, l'abbinamento delle primarie nazionali con quelle
regionali, le candidature dei 'big' della politica. In particolare,
non ho alcuna preoccupazione a dire che è ancora troppo presto
per imporre le candidature del 50% delle donne. Il risultato è
che nelle liste figurano molte 'comparse', cioé donne che sono
state pregate di candidarsi per coprire le caselle vuote, ma che non
erano affatto interessate a fare una esperienza politica". "La
mancanza del voto di preferenza, - aggiunge - poi, ha prodotto l'imposizione
di liste bloccate redatte alla meno peggio da gruppi organizzati e
spezzoni di partito. I big della politica, inoltre, dovevano essere
membri di diritto delle assemblee regionali e di quella nazionale.
In questo modo avrebbero liberato i primi posti delle liste ad una
nuova classe dirigente sulla quale investire per il Pd". "In
sostanza, - conclude - questa prima esperienza della preparazione
delle liste per le primarie, così come è stata organizzata
e gestita, è da dimenticare. Il regolamento è da cancellare.
Concentriamoci ora al voto del 14 ottobre, che inevitabilmente vedrà
una competizione locale devastante fra le componenti in corsa, e soprattutto
lavoriamo tutti per dare al partito che nascerà un volto veramente
nuovo e un progetto moderno per il futuro del nostro Paese".
Maiolo “Cesare Marini continui nell’impegno di costruzione del partito”.
25/09 "A Cesare Marini e ai suoi amici che rappresentano
una realtà politica del Riformismo Socialista attento alle
dinamiche economiche e alla mobilità sociale, pur avendo maturato
la scelta di sostenere Walter Veltroni, chiedo di continuare ad impegnarsi
nel progetto del PD". Lo afferma in una dichiarazione Mario Maiolo.
"Le elezioni primarie - prosegue - devono essere l'occasione
dell'allargamento e della partecipazione al progetto politico e non
può essere occasione per divisioni e incomprensioni. Da sostenitore
della lista de 'I Democratici per Enrico Letta', - conclude - mi auguro
di poter contare nella interlocuzione anche con Cesare Marini e i
suoi amici per costruire assieme agli altri un vero grande partito".
IDV “Donnici non è parlamentare europeo e nostro tesserato”
24/09 Oggi si e' riunita a Cosenza, nella sede regionale
del Partito, l'Assemblea regionale degli eletti di Italia dei Valori
per la elezione del suo Presidente e dei delegati all'Assemblea nazionale
degli eletti che si terra' in occasione della festa nazionale di Vasto
(dal 5 al 7 ottobre prossimi). L'Assemblea degli eletti di Italia
dei Valori - e' detto in una nota - ''ritiene opportuno, al fine di
sgomberare definitivamente il campo da equivoci e fraintendimenti,
precisare che l'Italia dei Valori non ha alcun rappresentante in seno
al Parlamento europeo e che, soprattutto, il dottor Donnici non risulta
essere tesserato con Idv, Partito dal quale, dopo averne finanche
sfregiato la bandiera, e' stato e rimane espulso''.
L'Assemblea di Italia dei Valori ha eletto Presidente, per acclamazione,
l'avvocato Rita Cosenza, consigliere comunale di Cariati. Delegati
all'Assemblea nazionale degli eletti sono stati eletti lo stesso neo
Presidente Rita Cosenza e Alessio Lizzano, consigliere della Comunita'
montana ''Alto Jonio Cosentino''
Trento (Us) “Ss106 abbandonata, Revocare i vertici dell’ANAS”
24/09 Il presidente del gruppo Unità Socialista
in consiglio provinciale a Cosenza, Leonardo Trento, in una nota chiede
il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ed il presidente
dell'Anas Pietro Ciucci, che vengano revocati gli incarichi dei dirigenti
regionali dell'Ente nazionale per le strade circa la situazione di
abbandono della statale 106. "Dopo - scrive nella nota Trento
- le mancate promesse del Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di
Pietro, che insieme ai vertici Anas in pompa magna a Rossano aveva
annunciato entro giugno la sistemazione della mulattiera 106 e l'apertura
dei cantieri sul ponte Trionto, oggi i cittadini e gli automobilisti
di questo abbandonato tratto di Calabria si ritrovano oltre al danno
della mancata sistemazione di una strada colabrodo anche la beffa
di un limite di 60 chilometri orari su tutti i tratti extraurbani
di competenza Anas. Non ci aspettavano certo miracoli. Ma, oltre,
alla mancata promessa bitumazione della strada, quest'anno non si
è provveduto al taglio dell'erba, non si è sistemata
la segnaletica orizzontale e verticale, e, oltre tutto, ci sono nuove
situazioni di pericolo quasi a cadenza giornaliera che non garantiscono
il sicuro transito degli automobilisti". "In tutta questa
situazione di pericolo e di vergogna - prosegue - i dirigenti dell'Anas
cosa fanno? Invece di provvedere con una ordinaria manutenzione alla
sistemazione dei malandati tratti di SS 106, ci propinano un inaccettabile
limite di 60 chilometri orari. Mi chiedo se il Ministro Di Pietro,
che ancora ad oggi non ha dato notizie sul perché gli impegni
di Rossano non sono stati mantenuti, e il Presidente dell'Anas Ciucci
sono disponibili a porre rimedio all'ennesima beffa per chi vive ed
opera in questo tratto di Calabria. Mi auguro che il Ministro risolva
in pochi giorni tale situazione che non garantisce condizioni di sicurezza
minime per gli automobilisti, poiché, se non dovessero esserci
segnali positivi, inviterò tutti i Sindaci dei comuni interessati
dal passaggio della SS 106, insieme e contestualmente, ad emettere
ordinanza di chiusura al transito della statale da far eseguire alle
proprie Polizie municipali". "Solo così, ritengo,
qualcuno inizierà - conclude Trento - a comprendere che il
diritto alla mobilità è una rivendicazione che i cittadini
di questa parte di Calabria, che ricordo è parte integrante
dell'Italia, da troppo tempo stanno facendo ma, che, da troppo tempo
rimane, inspiegabilmente, inascoltata"
Iovene (SD) “La legalità vera emergenza calabrese”
24/09 "L'appuntamento nazionale del nostro movimento
previsto per il 29 settembre prossimo a Cosenza era stato messo in
cantiere molto tempo fa". Lo affermato Nuccio Iovene, coordinatore
regionale di Sinistra Democratica nel corso della conferenza stampa
di presentazione della manifestazione che si terrà il 29 settembre
a Cosenza su "Il futuro del Mezzogiorno, il futuro dell'Italia.
Legalità, sviluppo, buona politica". "I temi al centro
dell'iniziativa - ha aggiunto Iovene - riguardanti la buona politica,
la legalità, la trasparenza e la loro comune condivisione fondamentali
per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell'Italia, dopo quanto sta accadendo
in queste ore in Calabria testimoniano che avevamo visto giusto".
"Sono argomenti - ha aggiunto - che rappresentano una vera emergenza
per la nostra regione. La vicenda che ha avuto per protagonista il
ministro Mastella che ha chiesto il trasferimento di De Magistris,
non vi è dubbio, che ha gettato i cittadini nello sconcerto
e nell'indignazione. Gli stessi interessati dall'inchiesta hanno diritto
di conoscere la verità. I magistrati - ha proseguito - non
possono essere inflessibili nella lotta alla mafia e non esserlo quando
ci sono altre persone ad essere indagate. Bisogna andare avanti perché
c'é bisogno di chiarezza e di verità". Iovene ha
quindi ricordato che "contemporaneamente a Reggio Calabria è
emerso che i magistrati della Dda possono essere possibili vittime
della 'ndrangheta. Anche in questo caso - ha aggiunto - siamo di fronte
ad una vera e propria emergenza per la Calabria''. Parlando del movimento
di Sinistra Democratica Iovene ha evidenziato che scopo principale
è quello di "essere sponda ed interlocutori della voglia
di cambiamento che c'é nella nostra regione ma anche in Italia.
In questi giorni stiamo assistendo, all'interno del Partito Democratico
che sta per nascere, non ad un confronto su idee e programmi per lo
sviluppo di questa regione, ma si assiste ad una voglia di misurarsi
basata sul peso che avrà ciascun comitato elettorale".
La manifestazione del 29 settembre che si terrà al cinema Teatro
Italia di Cosenza sarà introdotta da Cesare Salvi, presidente
della Commissione Giustizia del Senato, e conclusa dal ministro Fabio
Mussi. Tra le presenze previste quella di Giancarlo Caselli, procuratore
della Repubblica di Torino, Francesco Forgione, presidente della Commissione
nazionale Antimafia, Paolo Nerozzi, segretario nazionale Cgil, Niki
Vendola, presidente della Regione Puglia, Rosario Crocetta, sindaco
di Gela, Ippazio Stefano, sindaco di Taranto, Massimo Villone, senatore
Ds, Nuccio Iovene, coordinatore regionale Sinistra Democratica, e
Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme.
Lega e Udc uniti, Galati sposa la Lussana. Casin a fa il testimone con la cravatta verde
24/09 Dimenticati, almeno per un giorno, i contrasti,
Udc e Lega Nord si sono trovati insieme a Maslianico, il paesino vicino
a Como dove oggi si sono sposati la deputata del Carroccio Carolina
Lussana e Giuseppe Galati, deputato del partito di Pier Ferdinando
Casini. E proprio Casini, insieme con Mario Baccini, e' stato il testimone
dello sposo, con tanto di cravatta verde squillante, messa per onorare
una promessa fatta a Carolina dopo alcune critiche a questa unione
tra Bergamo e Lamezia Terme, tra Lega e Udc. Appena arrivato in chiesa,
Casini ha confrontato la sua cravatta con quella, in verita' un po'
piu' scura, del segretario nazionale della Lega Lombarda, Giancarlo
Giorgetti. E piu' tardi c'e' stato un altro teatrino con Umberto Bossi,
arrivato ormai quando la cerimonia era al termine. ''C'e' qui Casini?
- ha scherzato Bossi prima di entrare - Se lo sapevo non venivo''.
Durante le foto di rito, il fondatore del Carroccio ha rilanciato
con l'ex presidente della Camera. ''Il verde ti sta male'', gli ha
detto. Cosi' Casini si e' tolto la cravatta e l'ha consegnata a Bossi,
che comunque alla fine gliel'ha restituita. Sono stati questi alcuni
momenti di colore in una cerimonia classica, con la sposa avvolta
in un abito aderente senza spalline, con le spalle coperte solo dal
lungo velo bordato di pizzo (opera di 'Le spose di Gio'' di Bergamo).
Testimoni per lei la compagna di partito Rosy Mauro e l'amica Tiziana,
conosciuta negli anni in cui aveva seguito il papa' trasferito per
lavoro in Puglia. Anche lo sposo si e' dimostrato altrettanto emozionato,
dicendo di sperare in una unione per tutta la vita. A Carolina, Giuseppe
ha fatto la fatidica proposta il giorno del 'Family Day', al termine
della manifestazione cui partecipavano entrambi. ''C'erano tante famiglie
giovani - ha detto - ed e' scattato qualcosa. Ne abbiamo parlato quella
sera''. Carolina Lussana non vuol sentire nulla sulle polemiche per
questa unione fra esponenti di due partiti diversi. ''E' un matrimonio
d'amore, questo dovete scrivere'', ha detto ai giornalisti. E questo
ha ripetuto il parroco della chiesa di Santa Teresa, don Flavio, che
li ha anche un po' sgridati durante l'omelia ''per aver scombussolato
il paese'' con tanti ospiti vip. ''Gli altri magari non capiranno,
ma e' importante che sappiate voi due il vostro amore''. Tanti gli
ospiti eccellenti, ovviamente i vertici dell'Udc (dal segretario Lorenzo
Cesa a Rocco Buttiglione) e della Lega, ma anche persone del mondo
dello spettacolo come Mara Venier. In fondo alla chiesa anche tanta
gente comune venuta per un autografo di Casini e, soprattutto, da
queste parti, per vedere ''l'Umberto nazionale''. ''Questo e' un matrimonio
nazionale - ha detto Galati - Se i sentimenti sono in sintonia, si
possono avere anche idee diverse''. Battutaccia di Bossi alla fine,
osservando che ''quando le ragazze sono giovani cercano il principe
azzurro, se passa il tempo e non si sposano hanno paura di non avere
figli e se uno glielo chiede accettano di sposarsi''. Ma poi e' stato
tra i primi a felicitarsi con la 36enne Lussana e il 46enne Galati.
I festeggiamenti si sono poi spostati a Villa d'Este di Cernobbio.
''Abbiamo tante cose in comune con la Lega - ha chiosato Casini -
Questo e' un bell'evento, ma per oggi non parlo di politica''
Intrieri “Nel PD dibattito trasparente”
23/09 ''Da qui al 14 ottobre auspico un dibattito
trasparente per la costruzione di un partito non monolitico''. Lo
afferma, facendo riferimento alle primarie del 14 ottobre per il Partito
democratico, il deputato dell'Ulivo Marilina Intrieri. ''Abbiamo condiviso
l'unita' fortemente perseguita dall'on. Marco Minniti nella ricerca
della sua sola candidatura a primo segretario del Pd calabrese - aggiunge
l'on.Intrieri - nell' interesse della Calabria, dei calabresi e deve
servire alla costruzione di un partito non monolitico pluralista,
progressista, di centrosinistra e di sinistra in cui far convivere
le diverse culture riformiste, che possa parlare e rendere protagonisti
le cittadine e i cittadini di Calabria, elabori le loro idee e faccia
sentire la loro voce''
Rizzo (Pdci) a Reggio ribadisce il no all’accordo su pensioni e welfare
22/09 "Sono qui per sollecitare la mobilitazione
per il no al referendum su questo accordo su pensioni e welfare".
Lo ha affermato Marco Rizzo, coordinatore nazionale della segreteria
del Pdci, nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina
a Reggio Calabria per presentare, insieme al segretario regionale
del Pdci calabrese, Michelangelo Tripodi, ed al segretario provinciale
di Reggio Calabria, Enzo Infantino, la manifestazione del 20 ottobre
a Roma. "E' un accordo sbagliato - ha proseguito Rizzo - che
tradisce gli impegni con l'elettorato presi dal governo di centrosinistra.
Non è pensabile che quando sei all'opposizione dici di voler
abolire la 'legge 30' e tagliare le pensioni, e poi una volta al governo
fai l'esatto opposto. Siamo qui per far votare no sapendo che ci sarà
un apparato sindacale grossissimo a sostegno del sì, affiancato
da Confindustria". "Solo la Fiom - ha concluso - ha avuto
il coraggio di votare no. Noi non ci aspettiamo la vittoria del no,
ma una presenza significativa del no almeno nelle grandi fabbriche
e nelle grandi organizzazioni lavorative. Serve invertire la rotta
del governo, il disastro è già preannunciato dall'iniziativa
di Beppe Grillo al quale ha dato ascolto la gente del centrosinistra.
E' la nostra gente che non ne può più"
Mezzogiorno. "Il Mezzogiorno è un argomento
derubricato dall'agenda di questo governo". Lo ha affermato il
coordinatore nazionale della segreteria del Pdci, Marco Rizzo, a Reggio
Calabria dove ha presentato la manifestazione del 20 ottobre a Roma.
"Basta guardare alla sanità - ha aggiunto - non quella
di tutti i giorni, ma quella d'eccellenza, alla scuola ma anche a
tanti altri settori. E' una società diversa e dentro questa
società c'é la pressione della criminalità organizzata
legata all'economia, alla politica, a tante cose". "Si parla
giustamente di crisi della politica - ha poi sostenuto Rizzo - e noi
dobbiamo andare in fondo a questa difficoltà. La politica è
in crisi perché non corrisponde alle aspettative che la gente
ripone verso di essa, non risponde agli intendimenti e questo governo
non sta dentro quelle aspettative". "La politica - ha concluso
- punisce di più la sinistra perché da questo punto
di vista dovrebbe essere più coerente".
Governo. "C'é la necessità di
fare considerazioni generali complessive che non possono esulare dai
contenuti". Lo ha affermato Marco Rizzo, coordinatore della segreteria
nazionale del Pdci, nel corso di una conferenza stampa a Reggio Calabria
per presentare la manifestazione del 20 ottobre a Roma, parlando dei
rapporti con il governo. "Con l'idea del meno peggio - ha proseguito
Rizzo - la sinistra muore. Si pensi solo al fatto che per le pensioni
e il welfare si è deciso con l'ultima Finanziaria di spendere
39 miliardi di euro in dieci anni, appena 3,9 miliardi l'anno. Penso
che si sarebbe potuto fare di più considerando i dieci miliardi
di extragettito fiscale, ci chiediamo a chi vanno, i cinque miliardi
di extragettito Inps". "C'é un problema - ha concluso
- di lotta di classe. Padoa Schioppa nella lotta di classe rappresenta
di più i poteri forti che i lavoratori, noi rappresentiamo
i lavoratori".
Zavettieri “In Senato le prove di un bipolarismo forzato”
21/09 ''Ieri il Senato, sulla mozione Rai, ha dato
una prova a dir poco, poco edificante in ordine alla funzione di indirizzo
e garanzia di cui e' titolare per la legge verso l'azienda pubblica
radiotelevisiva, a causa della mancanza di una qualunque maggioranza
e della conseguente approvazione alla quasi unanimita' di disposizioni
lesive dell'autonomia decisionale del Cda che legano le mani alla
gestione aziendale e condannano l'azienda alla paralisi ed alla crisi''.
E' quanto ha affermato il segretario nazionale de ''I Socialisti Italiani'',
Saverio Zavettieri. ''Un'assemblea - prosegue Zavettieri - alla merce'
di manovre disinvolte e di ricatti di gruppi, sottogruppi e monogruppi
di senatori di centrodestra e di centrosinistra, orchestrati per puro
calcolo di posizionamento e di potere, senza alcun riguardo per il
diritto all'informazione dei cittadini come non si era ancora mai
vista: una prova cosi' evidente di un bipolarismo fazioso ed impotente
che sanziona il suo fallimento per la paralisi che produce, con lo
sfaldamento della maggioranza e la probabile fine anticipata della
legislatura. Se le cose dovessero malauguratamente continuare cosi'
non e' difficile immaginare quale futuro attende il Paese. Spetta
al Presidente della Repubblica, quale supremo garante delle Istituzioni,
mettere da parte il 'bonton' ed i sermoni giornalieri, puntualmente
disattesi, e convocare al Quirinale i due presidenti delle Camere,
il presidente del Consiglio e i leader dei due schieramenti per operare
una svolta nella direzione politica del Paese, prima che le sue istituzioni
democratiche si sgretolino sotto i colpi del crescente discredito
popolare''. ''Per la Rai - conclude Zavettieri - l'unica cosa da fare
e' l'azzeramento degli stessi e l'affidamento ad una autorita' garante
esterna la gestione aziendale, sottraendola alla lottizzazione politica
che ne ha deteriorato la funzione e l'immagine oltre che i bilanci
aziendali''
Aldo Pecora non si candida per il PD
21/09 Il leader del movimento dei ragazzi di Locri
"Ammazzateci tutti" Aldo Pecora e Rosanna Scopelliti, figlia
del giudice Antonino Scopelliti assassinato dalla mafia nel 1991,
non si candidano alle primarie del 14 ottobre del partito democratico.
In una lettera a Walter Veltroni, Pecora e Scopelliti ringraziano
il sindaco di Roma, riconfermandogli stima e fiducia, ma rilevano
come al momento non ci sono le condizioni per un loro impegno in quanto
non sono pervenute risposte fattive ai problemi etici nella politica
calabrese con particolare riguardo - rilevano - ai Democratici di
Sinistra. Pecora e Scopelliti avevano firmato il documento dei 160
per la candidatura di Veltroni ed affermano che i tempi non sono ancora
maturi in Calabria e che non ci sono le condizioni per una candidatura
alle primarie che era stata loro offerta.
Perrelli (Patto casa) “Un programma pilota per l’edilizia popolare”
20/09 ''L'attuale fase di attivita' del governo Prodi,
sembra essere sempre piu' marcatamente caratterizzata dall'esigenza
di ridistribuire il reddito disponibile a favore dei cittadini meno
abbienti''. Lo ha detto, intervenendo alla conferenza nazionale sulla
casa, il segretario nazionale del 'patto casa', Tonino Perrelli, secondo
il quale, ''contemporaneamente, e' sempre piu' urgente e prioritario
mettere in campo le risorse necessarie per sostenere la crescita del
Paese agganciando decisamente quella ripresa che ci vede ancora e
da lungo tempo in fondo alla classifica dei paesi europei a maggiore
sviluppo''. ''In tale contesto, - ha aggiunto Perrelli - tenendo presente
che l'attivita' edilizia e' sempre un primario fattore di sviluppo,
il 'patto casa' promuove l'avvio di un programma pilota di sviluppo
dell'edilizia popolare basato su concetti di costruzione e gestione,
totalmente innovativi. Non piu' programmi di erogazione di fondi a
fondo perduto o a tassi di interessi fortemente agevolati, ma sviluppo
di tecniche costruttive ecocompatibili e totalmente autosufficienti
dal punto di vista energetico''. ''Il 'patto casa' - ha proseguito
- sostiene il lancio di un concorso internazionale per la progettazione
e costruzione di un complesso/quartiere residenziale, a destinazione
popolare, per ogni regione italiana che destini a tale scopo un'area
attrezzata dal punto di vista infrastrutturale. Il concorso riguardera'
la costruzione di complessi/quartiere in grado di ospitare da 200
a 500 famiglie con piena liberta' di progettazione, ma con due soli
vincoli. Piena autosufficienza del complesso/quartiere dal punto di
vista energetico e costi di costruzione non superiori al 30% dei costi
di costruzione dell'edilizia di tipo convenzionale riscontrabili in
zona''. ''L'intervento - ha dichiarato ancora Perrelli - dello Stato
dovra' impegnare il ministero dell'Ambiente nella supervisione dei
capitolati di lancio della progettazione e il ministero delle infrastrutture
nel cofinanziare assieme alle Regioni la costruzione dei 20 complessi/quartiere
regionali''. ''Obiettivi del progetto - ha concluso Perrelli - quello
di promuovere lo sviluppo di tecnologie costruttive innovative e fortemente
rispettose dell'ambiente realizzando complessi/quartiere che rappresentino
laboratori di ricerca applicata regionale e quello di realizzare un
totale di circa seimila alloggi di edilizia popolare con caratteristiche
tali da ribaltare completamente i criteri costruttivi tradizionali
e avviare cosi' la sostituzione di gran parte del patrimonio edilizio
nazionale''
Morrone in linea con Mastella “Nel Governo non c’è maggioranza”
20/09 "Anche se i nostri alleati dell'Ulivo e
della Sinistra radicale vogliono fare finta di nulla, la maggioranza
sta attraversando una crisi profonda. Così profonda che non
è un azzardo affermare che, oggi, una vera maggioranza non
esista". E' quanto afferma in una nota il segretario di Presidenza
della Camera dei deputati e Responsabile nazionale enti locali dell'Udeur,
Ennio Morrone in linea con il capo del suo partito Clemente Mastella.
"L'esigenza di un chiarimento politico - aggiunge - è
sentita dall'Udeur come improrogabile. Il caso Rai è stato
risolto alla meno peggio, ma le implicazioni che ne sono derivate
non si possono ignorare. Non si può nascondere la testa sotto
la sabbia. E la posizione di Clemente Mastella, che oltre ad essere
un leader politico è anche un ministro del Governo, mi sembra
la più chiara". "Esistono dei problemi - prosegue
Morrone - e per il bene della coalizione, dell'esecutivo e del Paese
è nostro dovere affrontarli e risolverli al più presto.
Se poi si dovesse arrivare a un nulla di fatto, mi pare ovvio che
il voto sarebbe la sola alternativa possibile. E' meglio andare a
votare con questa legge elettorale che far patire all'Italia i danni
che causerebbe un Governo tecnico"
Napoli (AN) “Troppi omicidi impuniti”
20/09 La parlamentare di An Angela Napoli ha presentato
un'interrogazione al ministro della Giustizia chiedendo "se non
ritenga di dover verificare lo stato delle indagini sull'omicidio
del dottor Fortunato La Rosa e di dover avviare un'attività
di monitoraggio per verificare per quante delle numerose vittime di
mafia siano stati individuati e puniti in Calabria i killer ed i mandanti".
"Numerose - scrive l'on.Napoli - sono le vittime di mafia in
Calabria che, dopo lungo tempo, risultano ancora prive dell'individuazione
dei relativi killer e mandanti. Pur recependo le difficoltà
con le quali operano le forze investigative, grazie anche alla coltre
di omertà sotto la quale si tutelano i cittadini calabresi,
all'interrogante, ma agli stessi familiari delle vittime di mafia,
sembra che ci possano essere distinzioni tra vittime di serie A e
vittime di serie B. L'8 settembre del 2005, - prosegue Angela Napoli
- mentre a bordo del suo fuori strada stava rientrando a Locri, in
provincia di Reggio Calabria, è stato assassinato il dottore
Fortunato La Rosa, stimato primario oculista, corretto e rispettoso
nei confronti di tutti, per cui il suo assassinio è stato subito
dagli inquirenti definito 'anomalo' e 'di mafia'. Nello scorso mese
di agosto la vedova del dottor La Rosa, Viviana Balletta, uscendo
dallo stato di riservatezza che l'ha sempre caratterizzata, ha rivolto
un appello agli organismi preposti al fine di conoscere la verità
ed avere giustizia sull'omicidio del proprio marito". "Mi
sembra - prosegue la parlamentare nell'interrogazione - che le attenzioni
delle forze inquirenti siano state rivolte prioritariamente per individuare
killer e mandanti dell'omicidio del vice presidente del Consiglio
Regionale della Calabria, avvenuto a Locri il 16 ottobre 2005, e siano,
invece, state rallentate nei confronti delle altre vittime, anche
di quelle scomparse per 'lupara bianca'. Appare certamente non esaustiva
qualsiasi attività di contrasto alla 'ndrangheta se manca l'individuazione
e la punizione dei responsabili delle vittime di mafia, ancor più
quando queste risultano vittime non appartenenti ad alcuna cosca o
quando risultano vittime 'del dovere'".
Sottovalutata la situazione nel crotonese
Con una interrogazione al ministro dell'Interno ed a quello
della Giustizia, la parlamentare di An, Angela Napoli, chiede "quali
urgenti iniziative intendano attuare, per le parti di competenza,
al fine di garantire la sicurezza dei cittadini che vivono a Crotone
e provincia e al fine di garantire l'attività di contrasto
alle cosche della 'ndrangheta di quel territorio''. Per Napoli, "sembra
che ci sia una sottovalutazione della potenzialità della 'ndrangheta
e di tutte le sue collusioni nell'intera provincia di Crotone".
"In Calabria - scrive la parlamentare nell'interrogazione - non
esistono oasi immuni dalla presenza della criminalità organizzata
e che non necessitino, quindi, di uomini e mezzi impegnati al relativo
contrasto; le relazioni antimafia e le numerose inchieste, tra le
quali 'Galassia' ed altre recenti, hanno evidenziato la pericolosità
delle cosche della 'ndrangheta del territorio cirotano, in provincia
di Crotone, le quali, peraltro, hanno dimostrato di riuscire anche
a penetrare nelle locali Istituzioni pubbliche'' "Il 6 agosto
2007 - prosegue Napoli - è stato ucciso Vincenzo Pirillo, ritenuto
dagli inquirenti elemento di primo piano del 'locale' di Cirò,
retto dal clan Farao Marincola che ha la supremazia in quel territorio;
l'agguato, di chiaro stampo mafioso, di Vincenzo Pirillo, è
avvenuto ad opera di due sicari, in un ristorante nel pieno centro
di Cirò Marina, dove il presunto boss si trovava a pranzo con
familiari ed amici; nell'agguato sono rimaste ferite altre sei persone,
tra le quali una bambina di 11 anni". 'Non e' la prima volta
- aggiunge - che la guerra tra cosche della 'ndrangheta fa scorrere
fiumi di sangue nel territorio crotonese; non v'é dubbio che
le cosche mafiose del crotonese sono organizzate 'militarmente' e
ciò le rende capaci ad esercitare sul territorio qualsiasi
tipo di pressione, creando nello stesso una vera 'emergenza sicurezza';
occorre ricordare anche che sono stati oggetti di atti intimidatori
numerosi rappresentanti delle Istituzioni nonché proprietari
di alcune società imprenditoriali che risiedono nel territorio
crotonese". Nel concludere l'interrogazione, Napoli ricorda di
avere "già segnalato l'insufficienza dell'organico della
Dda di Catanzaro , alla luce della competenza della stessa sui territori
di ben quattro province calabresi, tra le quali anche quella di Crotone".
Festa tricolore di An a Cosenza e Reggio il 28 e 29
20/09 Il 21, 22 e 23 settembre a Reggio Calabria ed
il 28 e 29 settembre a Cosenza si svolgeranno le feste tricolore di
Alleanza nazionale. Primo appuntamento, in programma nella nuova agenda
politica del partito, sarà quello di Reggio Calabria con la
giornata inaugurale del 21 settembre prossimo. Piazzale Stazione Lido
- Pineta Zerbi, infatti, sarà il luogo in cui prenderà
il via una tre giorni di dibattiti, incontri e manifestazioni voluta
ed organizzata dalla Federazione provinciale di Reggio Calabria con
la collaborazione di Azione Giovani e del Coordinamento regionale
del partito. Alla presenza dei parlamentari europei e nazionali, dei
consiglieri regionali, provinciali e comunali, del Sindaco della Città
dello Stretto, dei dirigenti nazionali e regionali di Azione Giovani,
Alleanza nazionale intende aprire, con la sua prima festa regionale,
una nuova fase di discussione e di riflessione sui temi del buon governo
della Regione e delle città. In piazza Kennedy a Cosenza, il
prossimo 28 e 29 settembre, poi, si terrà la seconda festa
provinciale in cui saranno affrontati i temi della giustizia, del
rapporto della politica con i cittadini, della sicurezza e della legalità
alla presenza della classe dirigente del partito. "Dalle feste
tricolore, lanceremo, - è scritto in una nota del coordinatore
regionale di An, Giovanni Dima - una forte proposta di compattezza
della Casa delle Libertà in Calabria preparando, come già
deciso con i colleghi dei partiti di centrodestra, per la fine di
ottobre, una grande manifestazione popolare sul fallimento del governo
Loiero attraverso il coinvolgimento dei parlamentari e degli amministratori
locali della Cdl che potremmo definire come il momento del rilancio
dell'opposizione in Calabria".
Pignataro (Pdci) soddisfatto per le risposte del ministro sulla centrale di Rossano
19/09 L' On. Fernando Pignataro (PdCI) sulla Centrale
termoelettrica di Rossano Calabro ha reso noto la risposta del ministro
Pecoraro Scanio ad una sua interrogazione e dice che la risposta ''ci
soddisfa. Pecoraro Scanio pone seri paletti alla paventata possibilita'
di una riconversione a carbone della centrale termoelettrica Enel
di Rossano Calabro. Il ministro evidenzia che siccome ad oggi l'Enel
non ha ancora provveduto a presentare la documentazione necessaria
per la riconversione dell'impianto di Rossano come ''centrale a freddo''
in modo da riattivare il procedimento di VIA, lo stesso risulta ancora
sospeso, ne e' pervenuta alcuna istanza di riavvio del procedimento.Inoltre
il ministro esprime piena condivisione per la posizione finora assunta
dall'amministrazione comunale di Rossano e dai sindaci dei 57 comuni
della Sibaritide e del Pollino in merito alla volonta' di individuare
forme energetiche alternative per salvaguardare l'ambiente in quel
territorio''. ''A tal proposito il ministero dell'ambiente si fara'
carico di monitorare il territorio con estrema scrupolosita' e di
mantenere alta l'attenzione sull'intera vicenda, in quanto le politiche
di riconversione devono mirare all'aumento dell'efficienza degli impianti,
a ridurre le emissioni in atmosfera di anidride carbonica e degli
altri inquinanti ed a promuovere fonti e tecnologie pulite che consentano
al nostro paese di rispettare i parametri di inquinamento e gli obiettivi
energetici sottoscritti a livello internazionale. In tal senso si
conclude la risposta del ministro, e' bene che l'ENEL recepisca al
piu' presto le istanze che provengono dalle istituzioni di ogni livello
e presenti alla valutazione del mio ministero, un progetto di riconversione
che vada nella direzione della sostenibilita' e del rispetto dell'ambiente.
Nel ribadire la nostra sensibilita' e la nostra vicinanza ai cittadini
della Sibaritide e del Pollino, il PdCI pur temporaneamente soddisfatto
per la risposta del ministro, non intende abbassare la guardia - conclude
l'On. Pignataro - convinti che l'impianto di Rossano rappresenta un
importante insediamento produttivo per il rilancio di un progetto
dal grande impatto anche occupazionale per l'intera Calabria''
Rosa Villecco “Positiva iniziativa di Placido sul presidio culturale”
19/09 ''Sono entusiasta della iniziativa di Michele Placido che ha
proposto di portare in Calabria anche alcune 'pizze' cinematografiche
che saranno proiettate al Festival di Roma e di preparare una spedizione
di ''presidio culturale'' nel comune di San Luca, in Calabria, e in
altri comuni aggrediti dalla 'ndrangheta''. E' quanto afferma in una
nota la senatrice Rosa Villecco Calipari (Ulivo), coordinatrice del
Comitato per Veltroni in Calabria e componente della Commissione Antimafia.
''L'iniziativa di Placido, - ha aggiunto - che condivido e sosterro'
fortemente, e' sulla stessa linea gia' percorsa in questi ultimi mesi
da alcuni intellettuali calabresi, tra cui Vito Teti, ed e' l'unica
strada percorribile per una reale azione di contrasto all'infiltrazione
della criminalita' organizzata. L'unica arma, per non rendere impari
questa battaglia e' la forza della cultura. Ben vengano, dunque, presidi
culturali, cinema, teatri o piu' semplicemente edicole di giornali
proprio perche' arte, cultura e informazione sono gli strumenti migliori
che le giovani generazioni possano avere per dare risposte, anche
in territori molto difficili, alla seduzione del crimine e della 'ndrangheta''.
Ministro Bianchi “Emergenza strade per la Calabria”
18/09 ''Desolante la denuncia sullo stato delle strade in Calabria
fatta oggi da un quotidiano. Purtroppo si tratta solo di una delle
tante situazioni allucinanti e paradossali che i calabresi da sempre
sono costretti a sopportare. Chiedo al ministro dei Trasporti, Bianchi
e al ministro dell'Interno, Amato, che cosa intendano fare per dare
per intervenire in questa emergenza'' E' quanto chiede il deputato
della Margherita Dorina Bianchi, vice presidente della Commissione
Affari Sociali della Camera. Secondo Dorina Bianchi, che annuncia
un'interrogazione, ''autostrade costruite con materiali scadenti,
sicurezza dei cittadini in pericolo, ritardi ingiustificabili e colpevoli,
costi stellari rappresentano il ritratto delle vie di comunicazione
in Calabria. Un quadro grottesco che fornisce una prima risposta al
pesante ritardo di questa regione nello sviluppo e nell'innovazione.
Come si puo' parlare di rilancio della Calabria se prima non si creano
i presupposti per renderlo possibile? Se non si colpiscono duramente
gli interessi criminali che soffocano ogni possibilita' di crescita
e si riprende in mano una situazione che rischia di essere irrecuperabile
ad ogni ora che passa?''. ''Davanti a denunce cosi' pesanti e in previsione
della prossima Finanziaria - conclude l'on.Bianchi - chiedo ai ministri
Bianchi ed Amato che cosa intendano fare per tutelare la dignita'
dei calabresi''.
Soddisfazione di Ambroggio (DS) per le decisioni sulla viabilità in provincia
18/09 ''Apprezzamento e grande soddisfazione'' sono stati espressi
dal consigliere provinciale di Cosenza Michele Ambroggio, dei Ds,
riguardo le comunicazioni fatte dal presidente, Mario Oliverio, nel
corso dell'ultima seduta del Consiglio, sull'attuazione dei trasferimenti
delle risorse statali destinate alla viabilita' delle Province calabresi
nella Finanziaria 2007. ''La conferma degli impegni assunti da parte
del Governo-Prodi nei confronti delle Province siciliane e calabresi
- ha detto Michele Ambroggio - e' un' ulteriore iniezione di fiducia
per la Calabria e per l'intera Provincia di Cosenza. E' la riprova
che il presidente Oliverio e l'intera Giunta provinciale avevano visto
giusto quando, pur mantenendo alta la vigilanza, avevano proseguito,
tra lo scetticismo generale, nell'attuazione del programma stabilito,
rispettando appieno le scadenze e gli obiettivi fissati e non subordinando
mai la progettazione delle opere all'attesa dell'ufficializzazione
del Decreto ministeriale''. Secondo Ambroggio, ''centocinquanta miliardi
di investimenti in tre anni in grandi ed importanti opere viarie cambieranno
il volto della provincia di Cosenza ed imprimeranno una forte accelerazione
allo sviluppo dei nostri territori. Segnali come questi rappresentano,
senz'altro, una risposta forte, concreta e positiva alla deriva montante
dell'antipolitica e, soprattutto a quanti, pur abituati a far ridere
e ad intrattenere il 'pubblico pagante', si ergono improvvisamente
a giudici severi della politica e delle istituzioni, distribuendo
a destra e a manca patenti di affidabilita', onorabilita' e moralita',
strumentalizzando i bisogni e le angustie della gente''. ''La 'malapolitica'
e l'antipolitica - ha concluso Ambrogio- si combattono solo con la
buona politica, con quella politica, cioe', che persegue il bene comune,
mette da parte ambizioni ed interessi personali ed offre risposte
concrete e tangibili ai bisogni e alle domande dei cittadini''.
Rinaldi replica a Iovene sulla sede Inps di Vibo
18/09 L'Inps sta valutando l'opportunita' di trasferire la propria
sede di Vibo Valentia in uno stabile nuovo, ma prima di prendere una
decisione, l'Istituto ha ''ribadito la necessita' di un'approfondita
valutazione in ordine ai costi che tale operazione richiederebbe,
in considerazione dei tagli di natura finanziaria che ha subito''.
Lo ha reso noto il sottosegretario al Lavoro ed alla previdenza sociale,
Rosa Rinaldi, rispondendo ad una interrogazione del sen. Nuccio Iovene,
sulla situazione logistica e strutturale della sede dell'Inps di Vibo
Valentia. ''In particolare - ha sostenuto Rosa Rinaldi - sono state
previste, per le amministrazioni pubbliche, una serie di misure finalizzate
al contenimento della spesa, anche attraverso la razionalizzazione
delle strutture logistiche. Si fa comunque presente che la vicenda
e' seguita dai competenti uffici dell'Istituto, non soltanto a livello
centrale ma anche a livello regionale e che vi e' la volonta' di mettere
a punto tutte le procedure necessarie per pervenire, quanto prima,
alla soluzione del problema prospettato, anche attraverso lo sviluppo
di sinergie con altre amministrazioni''. Iovene, dal canto suo, dopo
avere ringraziato il sottosegretario Rinaldi per la risposta fornita
a nome del Governo, ha auspicato che ''presto si possa dare corso
agli impegni evidenziati dalla rappresentante del Governo e quindi
si possa finalmente, innanzi tutto per l'utenza e poi per i lavoratori
della sede Inps, disporre di strutture piu' consone ed adeguate''
L’ass Console risponde a Frasca sull’aeroporto di Sibari
17/09 “Finora non abbiamo inteso rispondere alle farneticanti
ed infamanti elucubrazioni di Salvatore Frasca, solo per dignità
istituzionale e per il rispetto che abbiamo sempre avuto verso la
senilità delle persone, ma anche la nostra santa pazienza ha
un limite!”.E’ quanto afferma l’assessore provinciale
al Turismo, prof.ssa Rosetta Console, in risposta alle dichiarazioni
rilasciate nei giorni scorsi dall’ex senatore Salvatore Frasca
sull’Aeroporto della Sibaritide e del Pollino. “Intanto
–afferma la Console- diciamo al Frasca che il risarcimento di
eventuali danni deve richiederlo e formalizzarlo solo a se stesso,
perché era lui e solo lui, sindaco di Cassano in quegli anni
e non è stato in grado di costituire dal 1998 nessun ente che
giuridicamente potesse richiedere i relativi finanziamenti per l’aeroporto.
Comprendiamo che l’età fa brutti scherzi ma ricordiamo,
per chiarezza d’informazione, che gli emendamenti del Senatore
Cesare Marini alle Finanziarie prevedevano 20 miliardi nel 2000 e
6 miliardi nel 2001. Ci spieghi Frasca, quindi, quali sono le responsabilità
della Provincia di Cosenza, se la Legge 34, afferente il trasferimento
di deleghe, peraltro non ancora completato, risale all’agosto
del 2002, quando i finanziamenti non ancora utilizzati venivano cancellati
dall’allora Governo Berlusconi. Proprio in virtù di questa
amara realtà la Provincia, da subito, attivò canali
e procedure, bruciando i tempi ed attivando una serie di iniziative
concertate con la Regione Calabria ed il comune di Cassano che sono
sotto gli occhi di tutti”.
“In pochi mesi –prosegue l’assessore provinciale
al Turismo- è stato costituito l’ente promotore, sono
state formalizzate le adesioni di tutti i sindaci per costituire la
Società di Gestione, è stato predisposto l’atto
deliberativo ed era già pronto lo Statuto depositato presso
il notaio; erano stati, quindi, inseriti i finanziamenti nel bilancio
della Provincia per la costituzione della società, ma la Giunta
regionale, presieduta da Chiaravalloti, ha bloccato il progetto, che
non è stato trasmesso al competente Ministero. Appena eletta
la nuova Giunta regionale, il Presidente Oliverio in prima persona
ha avviato un tavolo di concertazione con la Regione Calabria, il
Comune di Cassano allo Jonio, il Ministero, nonché Enac ed
Enav per sbloccare definitivamente, grazie all’attuale governo,
i procedimenti e i passaggi necessari all’approvazione del progetto.
Finalmente la Regione Calabria, oltre ad avere approvato il progetto,
ha provveduto ad impegnare somme e finanziamenti necessari e propedeutici
alla definitiva approvazione progettuale da parte di Enac ed Enav.
Queste e non quelle di Frasca sono verità sacrosante e inconfutabili.
Non rispondiamo, inoltre, per carità di patria, alla polemica
sulle macchine, a chi scendeva dalle auto blu ministeriali e della
Cassa Marittima e saliva su quella del Comune di Cassano.
Quanto alle indennità (ahimè, da che pulpito viene la
predica!), noi ne percepiamo una sola, che è pari allo stipendio
al quale abbiamo rinunciato. Altri ne percepivano più di una
e comunque la nostra indennità, che ci spetta per legge, non
è mai pari all’assegno vitalizio di 9500 (novemilacinquecento)
euro mensili ed ai tanti privilegi di cui gode chi oggi lancia accuse
ed anatemi. Ma, su questo ed altro, preferiamo stendere un velo pietoso!
“Sul nostro impegno politico istituzionale –aggiunge Rosetta
Console- si sono espressi gli elettori, che ringraziamo per la fiducia
accordataci e che saranno gli stessi che ci giudicheranno sul lavoro
che svolgiamo quotidianamente con totale spirito di abnegazione e
spirito di servizio sull’intero territorio provinciale. L’
On. Acri e l’On. Oliverio hanno operato ed operano per fare
della Provincia di Cosenza un Ente nel quale la politica dell’ascolto
e della concertazione, unitamente al rispetto dei territori, rappresentano
un esempio istituzionale da emulare e che consente di raggiungere
obiettivi e traguardi che proiettano la nostra Provincia oltre i confini
della Calabria e dell’Italia. Altri, invece, con la politica
dei veleni, del livore, della violenza verbale, dello scontro a tutti
i costi, hanno impedito la crescita e lo sviluppo di un intero territorio”.
“Con la politica del confronto civile, del rapporto sinergico
istituzionale, con l’opera della mediazione, nell’interesse
supremo degli obiettivi da raggiungere –conclude l’assessore
provinciale- oggi anche l’Aeroporto della Sibaritide e del Pollino
può e deve divenire una realtà”.
Legalità, Mancini (SDI): Saviano scriva della Calabria
12/09 Fa bene Roberto Saviano ad affermare che la Calabria, insieme
alla sua Campania, sono i grandi rimossi dell'agenda politica nazionale-
così Giacomo Mancini dello SDI in riferimento al commento dell'autore
del best seller Gomorra in vista della manifestazione di inaugurazione
dell'anno scolastico a Casal di Principe alla quale lo scrittore parteperà
insieme al Presidente della Camera dei Deputati Fausto Berinotti.
Il giovane e già affermato scrittore-ha continuato il capogruppo
socialista in Commissione Antimafia- ha il merito di aver fatto conoscere
alla grande opinione pubblica nazionale quanto sia drammatica l'emergenza
legalità in Campania. In Calabria-ha proseguito il deputato
dello SDI- la realtà è addirittura peggiore: la collusione
tra le cosche, le istituzioni e i partiti, che è alimentata
da un affarismo famelico e trasversale, è diventata tanto profonda
da trasformare questa terra in un protettorato della 'ndrangheta dove
la sovranità dello Stato è quotidianamente calpestata.
Eppure -ha attaccato il deputato socialista- i dirigenti nazionali
dei grandi partiti continuano a voltare la testa dall'altra parte
per non vedere quanto marcio c'è all'interno delle loro organizzazioni,
e il CSM continua far finta di non accorgersi che non pochi magistrati
garantiscano l'impunità a quel comitato di affari che depreda
i fondi comutari sottraendoli allo sviluppo della regione. Se Saviano
-ha concluso Mancini- dovesse decidere di occuparsi di Calabria non
avrebbe difficoltà a rintracciare spunti, se scrivesse di Calabria
toglierebbe anche i pochi alibi a chi oggi non vuole affrontare l'emergenza
democratica di cui i calabresi sono vittime.
Il sottosegretario Rinaldi risponde a Iovene (DS) che chiede ulteriori sforzi per il Gal delle serre vibonesi
14/09 Il Sottosegretario per il lavoro e per la previdenza sociale
Rinaldi ha risposto in Senato all'interrogazione del Senatore Nuccio
Iovene, in merito alla vicenda del programma di sviluppo dell'area
delle Serre Vibonesi, promosso dal G.A.L "L'articolo 1-ter della
legge n. 236 del 1993 - ha comunicato il sottosegretario - ha istituito
presso il Ministero del lavoro un fondo apposito per lo sviluppo al
fine di consentire la realizzazione, nelle aree di intervento e nelle
situazioni individuate ai sensi dell'articolo 1 della medesima legge,
di nuovi programmi di reindustrializzazione, di interventi per la
creazione di nuove iniziative produttive e di riconversione industriale,
nonche' per promuovere azioni di sviluppo a livello locale. Successivamente,
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 773 del 1993,
sono stati dettati i criteri e le modalita' di utilizzo del fondo
in questionr, mentre con decreto del Ministro del lavoro del 31 maggio
1999 e' stato approvato il programma finalizzato allo sviluppo economico
dell'area della Comunita' montana delle Serre Vibonesi, presentato
dalla societa' G.A.L. Serre Vibonesi. Per la realizzazione del programma
in argomento e' stata stipulata, - ha evidenziato Rinaldi - il 31
luglio 2000, una convenzione, cui e' seguito un protocollo aggiuntivo,
tra il Ministero del lavoro e la societa' in questione. Tale atto
disciplina, tra l'altro, anche le modalita' di erogazione delle provvidenze
ed i controlli da effettuare, prevedendo, in particolare, che il pagamento
del saldo del 30 per cento sia subordinato alla verifica amministrativo-contabile
sulla rendicontazione delle spese, da effettuarsi da parte del reparto
operativo del Comando dei carabinieri dell'ispettorato del lavoro".
Al riguardo, ha aggiunto, "va rilevato, come gia' evidenziato
dal senatore Iovene nell'atto ispettivo in discussione, che nell'anno
2006 le attivita' di verifica sono risultate drasticamente ridotte
a causa della contrazione delle risorse destinate alle missioni degli
ispettori. Sono in grado di informare che la situazione appare adesso
sbloccata, in quanto le diverse direzioni regionali del lavoro, con
decreto del Ministro del lavoro dello scorso 13 luglio, sono state
incaricate di effettuare il rendiconto delle spese ai fini dell'erogazione
del saldo dei programmi in argomento". In particolare,ha continuato
il sottosegretario, "la direzione regionale del lavoro di Reggio
Calabria, competente relativamente alla societa' consortile G.A.L.
Serre Vibonesi, il cui programma, come previsto dalla convenzione
del 31 luglio 2000, si sarebbe dovuto concludere il 31 luglio 2006,
si e' gia' attivata per l'effettuazione dei controlli ed ha chiesto
alla competente direzione generale del Ministero, la documentazione
relativa alla suddetta convenzione. Sono stati chiesti, altresi',
eventuali atti di verifiche - ha comunicato - effettuate dal reparto
operativo del Comando dei carabinieri dell'ispettorato del lavoro.
All'esito della rendicontazione potra' essere erogata la tranche finale
dei finanziamenti di cui trattasi".
"Prendo atto con soddisfazione del fatto che finalmente la situazione
si sia sbloccata. Tuttavia chiedo al sottosegretario Rinaldi di farsi
carico di intervenire presso l'ispettorato del lavoro affinche' effettivamente
le verifiche vengano svolte al piu' presto. Ci troviamo di fronte
ad una situazione paradossale: il programma e' stato finanziato ed
e' stato avviato, 23 aziende sono state messe al lavoro e sono stati
assunti circa 120 nuovi occupati. Le attivita' vanno avanti dal gennaio
2006, ma ora si rischia di vanificare quanto di positivo e' stato
messo in campo. Infatti, se le aziende devono sopportare gli interessi
e gli oneri bancari dovuti all'indebitamento per la mancata erogazione
dell'ultima quota di finanziamento si rischia - appunto - di vanificare
il senso stesso dell'iniziativa". Cosi' il senatore Nuccio Iovene
(Sd), commenta la risposta del sottosegretario al Lavoro Rinaldi ad
ubna sua interrogazione in merito alla vicenda del programma di sviluppo
dell'area delle Serre Vibonesi, promosso dalla societa' G.A.L. "Ci
troviamo di fronte - spiega Iovene - a un G.A.L. e ad imprese che
hanno sollecitato, fin dall'anno scorso, l'accertamento e la verifica
perche', appunto, le attivita' sono andate avanti ma la mancata conclusione
dell'iter amministrativo e burocratico ha bloccato per molti mesi
queste imprese impedendo loro di svolgere le attivita' per le quali
sono nate e, soprattutto, di lavorare nella tranquillita' e nella
serenita' che sarebbero necessarie. Trattandosi di una realta' particolarmente
delicata dal punto di vista economico ed occupazionale, questo - continua
- richiede una maggiore attenzione. Ecco perche' prendo atto che finalmente
la situazione dopo molti mesi si e' sbloccata, pero' chiedo che si
faccia un ulteriore sforzo affinche' effettivamente queste imprese
ricevano le risposte che attendono da molto tempo e che meritano"
Interrogazione di Pirilli (AN) alla UE per i test universitari
14/09 L'europarlamentare Umberto Pirilli, esponente di An, ha presentato
una interrogazione alla competenze commissione del Parlamento Europeo,
con la quale chiede di sapere, in riferimento alle prove di ammissione
alle facolta' di medicina e odontoiatria in Italia, se "il Ministro
Mussi ha violato principi fondanti dell'ordinamento comunitario creando
le condizioni per favorire la violazione del diritto alla riservatezza,
alla par condicio, alla segretezza; nonche' la discriminazione del
Sud a vantaggio del Nord e dei migliori cervelli a vantaggio dei raccomandati".
Inoltre il parlamentare europeo chiede alla commissione "se non
ritenga che l'iniziativa del ministro Mussi di adire l'autorita' penale
nei confronti degli studenti sottenda l'intenzione di proteggere i
propri collaboratori assolvendoli dalle loro responsabilita' e se
non ritiene di dover invitare il governo Prodi ad adempiere agli obblighi
di Lisbona 2000, stanziando nella prossima finanziaria risorse equivalenti
al 2% del Pil e contribuendo cosi', con i fatti, a far ripartire l'Italia".
Nell'interrogazione l'europarlamentare di An sottolinea che il ministro
Mussi, in luogo che indagare sulle responsabilita' dei suoi collaboratori
ha accusato di brogli tre universita' del Sud, Bari, Catanzaro e Messina
omettendo comunque Milano, Bologna, Genova, Parma, Roma, Chieti etc.
Il ministro Mussi ha inoltre chiesto alla Procura della Repubblica
di Messina di verificare "la congruita' dei risultati" assumendo
come base giuridica di tale cervellotica richiesta la circostanza
che a Messina si sarebbero concentrati i migliori risultati; e, quindi,
i migliori cervelli". Infine nella interrogazione Pirilli ricorda
che che "la Strategia di Lisbona postula che ogni Stato membro,
tra l'altro, investa in ricerca entro il 2010 almeno il 2% del proprio
Pil e che l'Italia investe solo l'1%"
5 bus di Rifondazione da Cosenza per la manifestazione del 20 ottobre
14/09 Si e' riunita a Cosenza la direzione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista. Ai lavori ha preso parte Michele De palma,della segreteria nazionale. Alla relazione introduttiva del segretario provinciale Angelo Broccolo, che ha proposto in apertura quali coordinatori di zona Alberto Laise del circolo di Corigliano (Zona Paesi albanesi,Corigliano), Cataldo Muraca di Mirto (Zona Basso Jonio), Nicola Corbino (Montegiordano) per la Zona Alto jonio. Broccolo ha auspicato che la manifestazione del 20 ottobre a Roma "diventi una manifestazione di popolo", annunciando che la federazione provinciale organizzera' cinque pulman. Una serie di iniziative significative saranno organizzate nella provincia: il 27 settembre sara' a Cosenza Antonio D'Ambrosio, responsabile Mezzogiorno del PRC accompagnato da Andrea Del Monaco consulente per i Fondi POR, per una iniziativa appunto sui fondi europei mentre ad ottobre con il gruppo regionale sara' organizzata nella sibaritide una giornata di studio. Il segretario provinciale ha sottolineato "l'importanza di un lavoro profondo nei territori su basi progettuali, con l'intento di proporre obiettivi concreti di discontinuita' nelle scelte politiche dei gopverni regionali e nazionali"
Verdi “Avviare patto con i laici-riformisti”
13/09 L'esecutivo regionale dei Verdi calabresi ''condivide e fa
propria la proposta del patto di consultazione della sinistra laica
e riformista lanciata da Diego Tommasi''. A sostenerlo, in una nota,
e' lo stesso Esecutivo ed il segretario regionale Felicita Cinnante.
''Non un partito unico della sinistra - prosegue la nota - ma l'avvio
di un percorso stabile e strutturato della sinistra plurale, un tavolo
permanente di confronto e condivisione su temi ritenuti prioritari.
Sulla linea di quanto avverra' sabato 22 a livello nazionale, con
l'iniziativa 'Una finanziaria per il clima', tra Verdi, Socialisti,
Sinistra democratica, Rifondazione, Comunisti italiani, sara' opportuno
e utile, anche in Calabria, avviare un confronto con queste forze,
su argomenti come: lavoro, sanita', welfare, infrastrutture, ambiente
ed energia, per posizionare al centro del dibattito politico problemi
concreti che i cittadini vivono sulla propria pelle''. ''In questa
direzione - conclude la nota - per affrontare e preparare questi appuntamenti,
i Verdi calabresi organizzeranno un'assemblea con eletti e dirigenti
di partito il 29 settembre. Il partito dei Verdi lavorera' con impegno
per questo obiettivo, continuando a perseguire il progetto di un grande
partito ecologista, laico e riformista''.
Napoli (AN) “Potenziare Gip e DDa di Catanzaro”
13/09 Aumentare l'organico dell'ufficio Gip della Procura di Catanzaro
in modo che "venga garantita una unità di riferimento
per i provvedimenti che riguardano il vibonese". E' quanto ha
chiesto la deputata di An, Angela Napoli, in una interrogazione rivolta
al Ministro della Giustizia, Clemente Mastella. La parlamentare di
An ha chiesto anche che vengano previsti interventi per la Dda di
Catanzaro nel pacchetto di misure per contrastare la 'ndrangheta.
''Dopo la strage di Duisburg - sostiene l'On. Napoli - si sono riaccesi
i fari sulla Calabria e sulla necessità di contrastare le cosche
della 'ndrangheta. Il Governo Nazionale ha annunciato alcuni provvedimenti
tra i quali il rafforzamento degli organici della Magistratura e del
personale negli uffici giudiziari. Purtroppo non e' solo la locride
ad essere invasa da cosche mafiose, ma la magistratura inquirente
calabrese deve fare i conti anche con le altre cosche presenti sull'intero
territorio regionale, non da ultime quelle che pervadono l'intera
provincia di Vibo Valentia". "Negli ultimi anni - prosegue
- la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ed in particolare
la dottoressa Marisa Manzini competente per il territorio vibonese,
ha condotto una forte attività di contrasto ai clan. A fronte
di tutto ciò, da circa un anno, però la Distrettuale
Antimafia di Catanzaro non ha un Gip di riferimento per quanto attiene
i provvedimenti che riguardano il vibonese. I provvedimenti che vengono
adottati dal magistrato di competenza sono costretti ad attendere
un Gip di turno con le conseguenze ben immaginabili".
Cdl Provincia Cs “Dopo nostre denuncia arrivano fondi per la viabilità”
13/09 "L'azione di denuncia portata avanti dai gruppi consiliari
della Casa delle Libertà in seno al Consiglio provinciale di
Cosenza ha "costretto" il Governo Prodi a riconoscere lo
stanziamento dei fondi relativi alla viabilità secondaria delle
province calabresi". E' quanto affermano in una nota congiunta
i consiglieri dei gruppi della Casa delle Libertà alla Provincia,
Domenico Barile (Gruppo Misto), Pasqualina Straface e Franco Bruno
(An), Gianfranco Ponzio, Mario Russo, Elio Filice (Fi), Filippo Fiorillo
(Udc) e Antonio Pucci (La Destra). "Fondi - hanno aggiunto -
che erano misteriosamente scomparsi dalla Finanziaria 2007, smentendo,
nei fatti, gli annunci dei Presidenti delle Province calabresi per
l'imminente inizio dei lavori sui territori che necessitano di infrastrutture
adeguate. Tale positivo risultato è il frutto dell'impegno
profuso, in questi mesi, dal Senatore Antonio Gentile, promotore di
una interpellanza sottoscritta da 21 senatori del centrodestra e mirata
alla risoluzione della gravosa problematica. Grazie alla mobilitazione
del centrodestra, il Governo ha riconfermato per l'anno 2007 l'impegno
di 150 milioni di euro da destinare alle infrastrutture viarie calabresi.
Si tratta di un buon risultato, ma non certamente esaustivo rispetto
alle tante promesse di questo Governo di sinistra nei confronti del
territorio regionale". "Siamo preoccupati - hanno proseguito
i consiglieri della Cdl - sulla reale volontà di assegnare
sulle annualità 2008/2009 le ulteriori risorse, che ammontano
a 300 milioni di euro. Siamo altresì preoccupati sull'utilizzo
effettivo di queste somme e sulla destinazione che verrà assegnata,
affinché non accada, come in Sicilia, dove la gestione dei
fondi è stata affidata all'Ente Regione. Se questo si dovesse
verificare anche in Calabria, alla luce delle disastrose condizioni
nelle quali versa questa Giunta di sinistra, chiacchierata e litigiosa,
si correrebbe il rischio del mancato utilizzo delle risorse destinata
alle infrastrutture viarie". "I consiglieri Provinciali
d'opposizione - hanno concluso - esprimono soddisfazione per questo
primo, ancora modesto, risultato ottenuto e si impegnano a vigilare
affinché l'iter relativo all'assegnazione dei fondi vada in
porto e venga assegnato alle Province senza farsi incantare dal suono
delle sirene di Ulisse che danno luogo solo a sterili proclami propagandistici"
Cordoglio di Zavettieri per la scomparsa di Gaetano Arfè
13/09 Il segretario del Partito dei Socialisti italiani, Saverio
Zavettieri, esprime il proprio cordoglio e quello di tutto il partito
''per la scomparsa di Gaetano Arfe', storico socialista di prim'ordine
e compagno di tante battaglie politiche che posero le basi, teoriche
e pratiche, della riscossa politica del Psi''. ''Arfe' - prosegue
Zavettieri - e' stato una figura nobile ed autorevole con la quale
non sempre l'area autonomista del Psi trovo' una sintonia e che, tuttavia,
rappresentava un chiaro punto di riferimento per tutti gli 'spiriti
liberi' del partito. Le giovani generazioni che non hanno smarrito
la curiosita' e l'interesse per la storia del socialismo italiano,
troveranno sempre nelle pagine da lui lasciate un prezioso contributo''.
''Sino alla fine - conclude Zavettieri - egli ha tentato di richiamare
la sinistra 'diessina' alla necessita' di riscoprire nel socialismo
di Filippo Turati la fonte primaria del nostro riformismo nazionale''
Mancini (Sdi) dopo l’incidente di Lecco “Sistema infrastrutture arretrato”
12/09 "Il sistema infrastrutturale italiano è drammaticamente
arretrato e presenta terribili rischi per la sicurezza dei cittadini".
Lo afferma, in un comunicato, il parlamentare calabrese dello Sdi,
Giacomo Mancini, commentando l'incidente avvenuto all'interno della
galleria San Martino di Lecco che ha causato la morte di due persone.
"L'ultima tragedia di Lecco - scrive Mancini nella nota - causata,
stando ai risultati delle prime indagini, da un mancato funzionamento
del sistema di areazione della galleria e le conseguenti denuncie
dell'Aci che hanno impietosamente evidenziato come molte gallerie
italiane non posseggono nemmeno i requisiti minimi di sicurezza e
addirittura sono privi di estintori, di illuminazione e di impianti
di ventilazione meccanica, rappresentano l'ennesima conferma di quanto
siano pericolose le principali arterie di comunicazione del Paese".
"Indigna - conclude Mancini - che il ministro delle Infrastrutture,
Antonio Di Pietro, non senta il dovere di intervenire per affrontare
questa difficile emergenza che riguarda la sicurezza di milioni di
automobilisti e preferisca occupare il suo tempo per scendere in piazza
ad applaudire Beppe Grillo che tuona contro i politici che non svolgono
le funzioni per le quali sono pagati dagli italiani"
Loiero “No al leghismo di sinistra nel PD”
12/09 ''Il corteggiamento dei Ds alla Lega e' inutile. Lo abbiamo
gia visto. C'e' una inaffidabilita' politica dei leghisti con cui
il centrosinistra in passato ha dovuto fare i conti, sbattendoci il
muso. Ne' mi convince un presunto leghismo di sinistra per tentare
di recuperare consensi al Nord''. Non crede a possibili collaborazioni
con Bossi il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, perche'
''ha una visione del Paese molto differente da quella del futuro Partito
democratico''. Il presidente della Regione Calabria ed ex ministro
per le Regioni e' dunque ''contrario a cosiddetti laboratori politici
che rischiano di inquinare il forte messaggio che la nascita del Pd
dara' al paese. La cultura della Lega - sostiene - non e' conciliabile
con quella del centrosinistra. E poi abbiamo visto come e' andata
a finire in passato, quando sono state fatte aperture e concessioni
al partito di Bossi. Riprendere un colloquio, sposarne alcune tesi,
sarebbe un errore rischioso, non vedo i presupposti e la necessita'.
E' un errore che personaggi sinceramente schierati con il centrosinistra
in passato hanno fatto e che oggi sarebbe meglio evitare''. Loiero,
che da anni si occupa dei problemi del regionalismo e del federalismo,
ricorda ''gli episodi del 1994 quando Bossi mando' Maroni per trattare
con Segni e poi scelse Berlusconi, e del 1999 allorche', per inseguire
il Carroccio sulle riforme istituzionali il governo di centrosinistra
apri' ai leghisti, cancellando ogni riferimento al Mezzogiorno e alle
Isole dall'articolo 119 della Carta costituzionale, che era stato
voluto dall'Assemblea costituente con una convergenza culturale forte
tra Nord e Sud, nell'illusione di avere un consenso parlamentare che
invece non arrivo'''. ''Oggi - sostiene Loiero - qualcuno vorrebbe
puntare ancora sulla Lega. Io dico che e' inutile e sostengo che al
Nord bisogna recuperare consenso con una politica attenta ai nuovi
bisogni sociali di quel territorio ma in una visione unitaria dei
bisogni del Paese''
Laudario (DS) “A Castrovillari serve una nuova sede per la Polizia”
12/09 "Investire nella sicurezza significa soprattutto migliorare
la qualità e le condizioni di lavoro dei lavoratori di questo
delicato settore, al cui sacrificio si deve l'esistenza stessa dello
Stato in quanto tale". Lo afferma, in un comunicato, l'assessore
provinciale al lavoro di Cosenza, Donatella Laudadio, che dichiara
di non volere "alludere soltanto al sacrificio di sangue e di
giovani vite che quotidianamente garantiscono la democrazia, ma all'impegno
quotidiano, ordinario, sempre difficile, specie al Sud, grazie al
quale a noi cittadini è ancora garantita la convivenza civile".
"Il governo in carica - scrive Laudadio - ha emanato nuove misure
sulla sicurezza, che prestano particolare attenzione a questo delicatissimo
settore della vita del nostro Paese, poiché migliorare le condizioni
di sicurezza in Italia significa garantire la tenuta stessa della
democrazia, implementando nei cittadini il senso d'appartenenza, liberando
gli ambiti dell'attività produttiva dalle pastoie soffocanti
della criminalità organizzata, che soprattutto al Sud hanno
messo in ginocchio prima l'economia e poi la qualità della
vita, scoraggiando qualsiasi investimento, ed infine incentivando
il turismo internazionale, dell'incremento del quale la sicurezza
è una condizione imprescindibile". "Chiediamo perciò,
- prosegue il comunicato - ed abbiamo chiesto personalmente a Castrovillari,
un maggior investimento negli organici, cosa che le attuali misure
economiche hanno già preso in considerazione; chiediamo un
miglioramento degli assetti previdenziali e pensionistici; chiediamo
uno sgravio da quei compiti che potrebbero essere assolti da personale
civile , e che appesantiscono i compiti d'ufficio già così
gravosi". "Chiediamo, - afferma ancora Laudadio - specificamente
per il personale di stanza a Castrovillari, il trasferimento in una
struttura più ampia, che dia la possibilità ai lavoratori
della Polizia di Stato, di espletare le proprie funzioni in un ambiente
idoneo e la velocizzazione della pratica di trasferimento che illustrammo
all'onorevole Minniti proprio a Castrovillari; chiediamo il potenziamento
ed il miglioramento del parco-macchine, che risulta inadeguato, obsoleto
ed insufficiente; chiediamo- prosegue l'assessore - il miglioramento
e l'adeguamento strumentale degli uffici, considerando che la polizia
di stato a Castrovillari da decenni opera battendosi su diversi fronti:quello
del contrasto alla criminalità organizzata, che purtroppo è
assai presente anche sul nostro territorio, quello del mantenimento
dell'ordine pubblico, preservandolo anche dalla microcriminalità
che minaccia la nostra vita quotidiana, quello della prevenzione delle
tossicodipendenze, importantissima soprattutto nei confronti del mondo
giovanile, e quello in definitiva della 'pax socialis', nel mantenere
l'equilibrio nei conflitti sociali". "Per tutte queste ragioni,
- conclude la nota - come assessorato provinciale al lavoro ieri abbiamo
chiesto ufficialmente al ministero degli Interni di accelerare al
massimo la pratica di autorizzazione del trasferimento della polizia
di stato in altra struttura più ampia, senza aggravio economico,
chiedendo contestualmente un incontro per meglio illustrare le condizioni
dei lavoratori della polizia di stato, le loro difficoltà e
le loro esigenze"
Straface (AN) “Regione e Provincia di Cosenza si attivino contro gli incendi”
12/09 ''Sul dilagare degli incendi in Calabria e, in particolar modo,
nel territorio della provincia di Cosenza, la Provincia non puo' limitarsi
a inviare continue richieste d'aiuto alle istituzioni nazionali e
la Regione deve affrontare la questione con assoluta priorita' rispetto
a tutte le altre''. E' quanto afferma in una nota, Pasqualina Straface,
capogruppo provinciale di Alleanza nazionale, dopo la riunione della
Commissione Ambiente e Territorio della Provincia di Cosenza. ''La
Calabria - sostiene ancora Straface - e' stata colpita, nelle settimane
scorse, da innumerevoli incendi, molto probabilmente di natura dolosa,
che hanno causato danni irrimediabili alle nostre montagne. Incendi
divampati a macchia d'olio soprattutto nella provincia cosentina,
con intere zone andate completamente distrutte. In Commissione Ambiente
e territorio e' stata portata nuovamente all'attenzione la questione
relativa agli incendi e, come Alleanza Nazionale, abbiamo denunciato
la scellerata gestione del problema da parte della Regione, che ha
pensato bene di affrontare il tutto bandendo una gara d'appalto per
l'acquisto di mezzi nel bel mezzo di agosto, quindi in pieno periodo
a rischio incendi''. ''Siamo favorevoli - conclude il capogruppo di
An alla provincia - a fare una mappatura delle zone colpite, ma riteniamo
che il problema vada affrontato a monte con assunzioni di responsabilita'
da parte della Regione e anche della stessa Provincia, che non puo'
svolgere un ruolo inerte in virtu' dell'annunciato trasferimento delle
deleghe da parte dello stesso ente regionale''.
Laratta (DL) “Il V-Day un segnale forte, serve una svolta”
10/09 ''Il V.Day e' il segnale che occorre una svolta vera, rapida
e decisa. Diversamente tutte le istituzioni, non solo la politica,
saranno travolte''. Lo sostiene, in una dichiarazione il deputato
dell'Ulivo Franco Laratta. ''Non si culli nessuno - aggiunge Laratta
- il centro- sinistra al potere, la destra all'opposizione, che per
cinque anni ha governato il Paese da nord a sud, gli imprenditori,
la magistatura, la Chiesa, l'informazione: il rischio e' che tutti
vengano travolti da un fuoco che da piccola fiamma qual e', rischia
ora di diventare un colossale incendio che brucera' Roma e tutto il
Paese, come ai tempi di Nerone. Non possiamo far finta di nulla, ne'
bollare il tutto come qualunquismo e antipolitica. Il problema e'
che il Paese e' devastato dalla corruzione, dal malaffare, dalle truffe,
dal piu' becero clientelismo, dall'incapacita' e dall'indolenza. E
non e' un problema della sola politica o dei partiti. Il problema
riguarda l'intero Paese. E solo la politica puo' salvarlo, puo' indicare
e imporre la strada della Grande riforma democratica, puo' porre fine
a privilegi, abusi, corruzione, puo' chiudere la stagione vecchia
e aprire una nuova fase di democrazia popolare''. ''Per fare questo
- conclude Laratta - occorre una nuova classe dirigente, nuovi partiti
politici, nuove regole, la riforma della Costituzione, la lotta dura
a sprechi, corruzione, furti. Il clima e' pesante, ma ancora si puo'
discutere, proporre, decidere. Ma non abbiamo molto tempo a disposizione.
Occorre, e subito, una svolta''.
Morrone (Udeur) “positivo l’arrivo di Fabiani nel CDA Rai”
10/09 ''Ritengo che debba considerarsi molto positivamente l'ingresso
di Fabiano Fabiani, cui va tutta la mia stima, nel cda della Rai.
E non posso che apprezzare la sua scelta di rinunciare agli emolumenti
connessi alla carica in un momento cosi' particolare per l'azienda''.
Lo afferma il segretario di presidenza della Camera e Responsabile
nazionale enti locali dell'Udeur, Ennio Morrone, sulla nomina di Fabiano
Fabiani nel Cda Rai. ''Non vedo - ha aggiunto - come sia possibile
sostenere che il Ministro dell'Economia sia costretto a dare fiducia
a un consigliere scelto dal suo predecessore. A prescindere da ogni
valutazione sull'azione di Angelo Maria Petroni, dunque, ritengo che
il Ministro abbia agito in modo piu' che lineare. Chi ha parlato di
spoil system a scoppio ritardato farebbe bene a ricordare tutte le
pressioni di cui il ministero e l'azienda sono state oggetto nei mesi
scorsi''. ''Era necessario - ha proseguito Morrone - che l'azionista
di maggioranza avesse un uomo di sua fiducia nel cda ed era necessario
togliere la Rai da quella situazione di impasse che non poteva che
nuocere all'azienda e ai lavoratori. Mi auguro che il consiglio cosi'
rinnovato possa svolgere al meglio il suo lavoro e rendere la Rai
sempre piu' competitiva dal punto di vista degli ascolti e, soprattutto,
della qualita' dei programmi''. ''Plaudendo - ha evidenziato Morrone
- all'ingresso di Fabiani nel cda della Rai intendevo riferirmi alle
qualita' della persona, che sono certo mettera' la sua piu' che comprovata
esperienza al servizio dell'azienda. Per quanto riguarda il consiglio
nel suo complesso, ovviamente, resto dell'idea che si debba procedere
senza indugi alla nomina di uno nuovo. Mi auguro, dunque, che la sostituzione
di Petroni altro non sia che il primo passo verso questo obiettivo''.
''L'azienda - ha concluso - ha bisogno di una nuova e piu' elastica
gestione che sappia darle nuova competitivita' e nuovi stimoli''.
Delly Fabiano (Si) aderisce al PD
10/09 Delly Fabiano, dirigente nazionale e vicesegretario regionale
dei Socialisti Italiani, ''ha deciso di continuare il suo cammino
da socialista - e' detto in un comunicato - all'interno del Partito
Democratico''. ''La gravita' del momento e la difficolta' in cui versa
la societa' - ha detto Delly Fabiano - richiedono coraggiose risposte
riformiste che solo un grande partito democratico aperto e' in grado
di dare. La presenza di noi socialisti rafforzera' la capacita' di
parlare il linguaggio dell'innovazione e contribuira' a tradurre in
battaglia politica i nuovo bisogni. Noi socialisti, veri riformisti,
aderendo al Partito Democratico non pensiamo di allontanarci dal socialismo
e dai suoi traguardi, ma al contrario vogliamo innovarli ed aggiornarli
sul metro delle trasformazione economiche delle nuove esigenze sociali''.
Magarò “Contrastare la ndrangheta con la cultura”
04/09 "Un intenso dibattito si va sviluppando da alcuni giorni
sulle pagine dei giornali, a seguito dell'eccidio calabrese di Duisburg,
circa l'intervento più giusto da porre in essere per contrastare
l'ondata criminale. L'enunciato di partenza, contrastare la ndrangheta
con la cultura, è senz'altro giusto: è solo con una
crescita culturale, con una presa di coscienza generale, avanzando
il livello di civiltà, che si toglie terreno di coltura alla
mafia". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale
socialista, Salvatore Magarò. "Riguardo ai molti interventi
di intellettualiche si stanno succedendo - prosegue Magarò
- e di proposte che stanno avanzando, voglio fare due osservazioni.
La prima è un richiamo alla lezione di Leonardo Sciascia, che
metteva in guardia dai 'professionisti dell'antimafià. Ossia
da come l'opposizione retorica e parolaia alla criminalità
organizzata fosse diventata un mestiere, anche ben retribuito dallo
Stato. Ecco, di questo non abbiamo assolutamente bisogno: di consulenti
alla 'ndrangheta, di professionisti dell'appello intellettuale e della
predica, di gente che si stracci le vesti davanti a ogni delitto e
poi non ponga in essere alcuna azione concreta di contrasto alla criminalità.
La seconda è una preoccupazione tutt'altro che infondata. Che
tutto questo bailamme non si risolva in qualche bella richiesta di
contributo alla Calabria, per un progetto contro la 'ndrangheta che
serva solo a premiare, con lauti compensi, relatori, artisti e portaborse''.
Per Magarò "il mondo della cultura non è migliore
degli altri, non è di per se stesso garanzia di limpidezza
e onestà. Al contrario: nelle nostre università, accanto
a docenti seri, onesti e preparati, ve ne sono altri che perpetuano
baronie e 'controlli del territorio', che decidono chi deve e non
deve entrare, che sistemano all'interno degli atenei tutta la famiglia.
Questi comportamenti, piuttosto che contrapposizione, esprimono contiguità
con la 'ndrangheta, incarnano quel familismo che e' lo stesso terreno
etico e culturale della mafia". "Dunque, che si contrasti
la 'ndrangheta con la cultura, si' - conclude il consigliere regionale
socialista - ma quella autentica, che viene da lontano, da istanze
etiche profondamente sentite dalla nostra gente e che poggi non sulle
classi dei professionisti dell'antimafia ma su quanti, nelle scuole
elementari e medie, nelle parrocchie, nei centri sociali, quotidianamente,
sono disposti a sporcarsi le mani per strappare uno, due, cento ragazzi
al richiamo ammaliante e devastante della violenza e dell'odio".
Loiero “Una sciagura il patteggiamento in appello”
04/09 "L'idea del patteggiamento in appello per i reati di mafia
è una sciagura". Lo ha detto il presidente della regione
Calabria Agazio Loiero, arrivando a palazzo Chigi per un incontro
con il premier Romano Prodi sulle misure di contrasto alla 'ndrangheta.
''E' un fatto oltremodo scoraggiante - ha aggiunto - perché
se si considera quello che può produrre uno sconto di pena
o un abbreviato, a cui segue poi un patteggiamento in appello, si
capisce che non solo la pena si riduce al minimo ma diventa meno della
parte premiale che sconta un pentito". Loiero ha poi sottolineato
che al governo la Calabria presenterà un pacchetto di provvedimenti
"frutto della nostra esperienza nella lotta a una criminalità
invasiva e asfissiante".
Broccolo (Prc) “No al monumento a Michele Bianchi a Spezzano Sila”
04/09 "L'idea del sindaco di Spezzano Sila di riesumare un monumento
alla memoria del quadriumviro fascista Michele Bianchi, mi lascia
attonito". E' quanto afferma, in una nota, il segretario provinciale
del Prc di Cosenza, Angelo Broccolo. "Non solo per le ragioni
esposte da Massimo Covello - prosegue Broccolo - che giustamente richiama
la necessità di riprendere un discorso serio e programmato
sulla Sila in genere, magari riprendendo il percorso proprio dalle
tracce di una bellissima manifestazione di movimento, due estati orsono,
presso località Cupone, dove giace in stato di pressoché
totale abbandono una mega struttura dei Monopoli di Stato, per la
quale si erano prospettate soluzioni di utilizzo interessanti e qualificanti
e, soprattutto, compatibili con le vocazioni del nostro territorio
inteso come bene comune e non come strumento soggetto a qualsiasi
tipologia di speculazione". "Ma che la terra di Fausto Gullo,
di Cesare Circio, di migliaia di militanti democratici, socialisti,
comunisti, che accolse il fuggitivo, dalle milizie fascista, Pietro
Ingrao - prosegue Broccolo - debba oggi riesumare la figura storica
del primo segretario del Pnf francamente mi sembra irricevibile.A
meno che non si voglia riscrivere la storia alla maniera di chi ritiene
che il ventennio si divise tra quanti governavano e quanti più
o meno forzatamente facevano le ferie al confino magari anche a spese
dello stato"
Laganà (DL) “Dalla Chiesta morto da eroe tra troppi misteri”
03/09 "Il generale Dalla Chiesa è morto da eroe. E questo
è riconosciuto da tutti. La sua morte però continua
ad essere un mistero, seppure siano stati assicurati da tempo alla
giustizia, mandanti ed esecutori".Lo afferma in una nota la componente
della Commissione parlamentare antimafia, Maria Grazia Laganà
Fortugno. "Sono - ha aggiunto - i grandi misteri italiani. Che
impensieriscono e mantengono il torbido su tante vicende che hanno
portato lutti e tragedie. Da 25 anni, da quel tragico 3 settembre
del 1982, poco o nulla è cambiato. Serve maggiore volontà
e decisione nel contrastare le organizzazioni criminali". "La
giornata odierna - ha proseguito Laganà - non deve essere soltanto
la data della commemorazione del venticinquesimo anniversario della
morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela
Setti Carraro e dell'agente di polizia Domenico Russo. La ricorrenza
deve servire per un momento di riflessione collettiva, che parta da
quella tragica giornata per estendersi fino ai giorni che stiamo vivendo.
Il filo conduttore deve essere innanzitutto l'analisi delle tragicità
che il Paese sta vivendo, soprattutto alcune aree italiane, sottoposte
sempre di più ai tentacoli di una criminalità organizzata,
che si dimostra in ogni maniera sempre più resistente alle
misure messe in atto dallo Stato. Una criminalità che impone
le sue 'leggi' con spavalderia ad ogni latitudine, e arriva ad uccidere
chi cerca di operare per ripristinare la legalità ad ogni livello".
"Il generale Dalla Chiesa - ha concluso - ha insegnato a tutti
che non servono le parole. C'é bisogno di un'azione decisa
e ferma. Gli strumenti giusti e permanentemente attivi". "Il
generale Dalla Chiesa - ha proseguito la parlamentare della Margherita
- è stato ucciso perché tutti avevano capito che aveva
individuato la strada che avrebbe portato in poco tempo a scoprire
trame e intrecci illegali in ogni settore. E' stato ucciso, così
come erano stati uccisi altri prima di lui. Così come sono
stati uccisi tanti altri in questi ultimi 25 anni". "Bisogna
avere - ha concluso - la volontà di recidere i tentacoli della
grande piovra. Ci sono tutte le possibilità. Del generale Carlo
Alberto Dalla Chiesa rimane il grande insegnamento di vita e di uomo
al servizio dello Stato. Ed in questo momento, io vittima di mano
mafiosa, desidero esprimere tutta la mia vicinanza al figlio del generale
eroe e martire, Nando Dalla Chiesa, a tutti i familiari, e pure a
quelli di Emanuela Setti Carraio e dell'agente di polizia Domenico
Russo, nella speranza di non dovere più celebrare nel futuro
simili ricorrenze".
Costituito a Corigliano il Coordinamento Provinciale degli Ecologisti per il Partito Democratico
02/09 Si è tenuta nei giorni scorsi, a Corigliano, la riunione
costitutiva del Coordinamento Provinciale degli EcoDem (Ecologisti
per il Partito Democratico), alla presenza del Coordinatore Regionale
Enzo Reda. Alla riunione erano presenti rappresentanti e aderenti
agli EcoDem di numerosi comuni della provincia di Cosenza e, tra essi,
Acri con il suo coordinatore Angelo Algieri, Castrovillari con Mariagrazia
Tarsitano, Corigliano con Antonio Gioiello e Rossano con Luca Pirillo.
Insieme a tanti cittadini, numerose associazioni ambientaliste e non,
e in particolare tantissimi giovani, gli EcoDem sono già al
lavoro per la formazione di liste di candidati autorevoli e di rinnovamento
in vista della grande consultazione popolare del 14 ottobre prossimo
che sancirà di fatto la nascita del Partito Democratico. Gli
EcoDem cosentini, nell’ambito del più ampio progetto
e della lista nazionale promossa da autorevoli personalità
del mondo ambientalista (Ermete Realacci, Edo Ronchi, Massimo Scalia,
Fabrizio Vigni, Roberto Della Seta, Gianni Mattioli, Francesco Ferrante,
Luigi Manconi ed altri) insieme alla ministra Giovanna Melandri e
ad Andrea Ranieri sosterranno in modo convinto la candidatura di Walter
Veltroni a leader del nascente Partito Democratico. In merito al dibattito
che tiene accesa in queste settimane la politica provinciale e regionale
non tanto sulle ragioni fondanti del nuovo partito quanto sulla corsa
alla sua leadership, gli EcoDem, in una logica di estrema chiarezza,
intendono partire da alcuni punti fermi.
Gli EcoDem chiedono che le tematiche ambientali non siano soltanto
dei punti programmatici, che la tutela dell’ambiente e la eco-sostenibilità
ambientale non siano un vuoto settore della politica e dell’amministrazione
ma il riferimento generale, il limite imprescindibile per qualsiasi
politica di sviluppo, industriale o turistica che sia.
E’ una inutile ipocrisia nascondere che il Partito Democratico
in Calabria, e in provincia di Cosenza, dovrà anche affrontare
la “questione morale”. Non stiamo parlando delle indagini
giudiziarie che hanno affondato la credibilità delle Istituzioni
Regionali, ma di qualcosa di più e di diverso, che trova il
suo riscontro nella mancanza di stima di cui gode un’intera
classe politica nella società che dovrebbe rappresentare. E’
evidente che oggi i calabresi non credono che i suoi gruppi dirigenti
siano in grado di impostare politiche efficaci per superare lo stato
di degrado che oggi permea la regione e la sua classe politica impedendo
un’efficace opera di contrasto alla mafia.
Su questi temi gli EcoDem hanno avviato proprio in questi giorni un
intenso dialogo con il mondo accademico cosentino, che coinvolge grandi
personalità ed intellettualità non solo dell’Unical
ma anche delle grandi professioni.
Prc/SE Torano “Legittima la protesta di Sartano”
02/09 “Sentiamo la necessità – è scritto
in una nota-, come Circolo Carlo Marx del Prc-Se di Torano, di ritornare
sulle sacrosante motivazioni poste alla base della nostra determinata
e pacifica protesta attuata insieme a tanti giovani compagni di movimento,
ad iscritti e dirigenti provinciali e regionali del partito ed al
deputato Francesco Caruso. L’allarme psicologico e scattato
in noi, e parimenti nei tanti cittadini democratici di Torano e di
Sartano, a seguito dei manifesti che annunciavano “Raduni mondiali
dei figli dell’Italia Romana” e la venuta di Roberto Fiore,
capo di Forza nuova. Peraltro, già prima ma ancor di più
nel mese di agosto, qualcuno, dimenticando o disconoscendo il fatto
che la XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana
vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista,
ha affisso nel nostro comune dei manifesti che inneggiavano a Benito
Mussolini ed al fascismo. Inoltre, ci preme ricordare che nella sala
degli assessori del Comune è stato incredibilmente affisso
il ritratto di Mussolini, al punto che si è dovuti intervenire
preso la Prefettura di Cosenza affinché ne venisse ordinata
la rimozione. Tutto questo non appare sufficiente per far nascere
il sospetto di un tentativo di riorganizzazione del partito fascista
e per far sorgere sentimenti di apprensione ed indignazione nei cittadini
liberi e antifascisti? E’ questo che deve far gridare allo scandalo
e non la protesta dei democratici, con in prima fila i comunisti che
hanno versato sangue più di tutti per liberare l’Italia
dal dominio nazi-fascista. La protesta degli antifascisti e la blindatura
del paese sono un dovere, così com’è un precipuo
dovere dello Stato far rispettare la Legge Costituzionale da violazioni
mascherate da feste popolari: per questi ringraziamo quanti hanno
scoraggiato sia il raduno sia la venuta del capo di Forza nuova. Rifondazione
è un partito che ha scelto la non violenza e la democrazia
nel suo agire politico, proprio per questo ricordiamo a chi fa finta
di ignorare i fatti che il nostro circolo si è prodigato molto
per lo svolgimento pacifico della protesta che ha voluto soprattutto
essere un monito per i nostalgici ed i reazionari come il vice-sindaco
Fabrizio Petrelli. Questi, infatti, in un discorso tenuto durante
la fallita manifestazione, ha fatto delle affermazioni gravi e pericolose
come: “Le sinistre, i No Global, i Comunisti sono maiali da
macellare… nel G8 di Genova nella macelleria ne sono stati macellati
pochi”. Tali affermazioni assurde e violente da un lato confermano
i timori scatenati dal raduno neofascista, dall’altro richiedono
un immediato intervento delle autorità istituzionali per salvaguardare
il diritto e la legalità.
SI: Valido il progetto della costituente socialista
01/09 L'esame della situazione politica, del Governo e della maggioranza
e l'assunzione di iniziative coerenti con la Costituente Socialista
di cui e' stata confermata la validita' del progetto laico e liberale
avviato con la manifestazione del 14 luglio, sono state al centro
di una riunione delle segreteria nazionale de ''I Socialisti italiani''.
In occasione della riunione, presieduta dal segretario Saverio Zavettieri,
sono stati ribaditi i contenuti del documento approvato il 14 luglio
''che deve segnare - e' scritto in un comunicato - un punto di non
ritorno per tutti i soggetti promotori, attraverso un forte impulso
ed una grande mobilitazione di militanti, quadri e dirigenti in tutto
il paese, in preparazione della Conferenza di programma prevista per
la prima settimana di ottobre, al fine di offrire riferimenti certi
e coinvolgere tutti i soggetti del cambiamento. In quella occasione
saranno definiti i punti 'forti' della proposta socialista su cui
qualificare l'impegno e l'azione del nuovo partito di cui il centrosinistra
ha assoluto bisogno se vuole vincere le resistenze ed i ritardi della
sinistra massimalista e radicale e costringere il costituendo Partito
democratico a rispondere alla gravita' dei problemi economico-sociali,
politico-istituzionali, perdita del senso dello stato e della morale''.
''Su questo percorso tutti gli apporti specie quelli di provenienza
diversa dal filone culturale socialista laico e liberale - prosegue
la nota - sono i benvenuti, ma non possono spostare la collocazione
del partito in un'area indefinita e sterile di congiunzione e mediazione
tra Partito democratico e Cosa Rossa, sia pure sotto l'egida di un
presunto Partito del Socialismo Europeo, senza metterne in chiaro
la funzione e la missione specifica che una forza realmente autonoma
come quella socialista puo' e deve svolgere nella crisi italiana''
Pdci: “No alla chiusura della A3 tra Scilla e Bagnara per lavori”
01/09 "La corsia nord dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria non deve essere chiusa, in concomitanza con i lavori di ammodernamento del tratto tra Scilla e Bagnara, se contestualmente non saranno attivate tutte le misure che il Pdci chiede da tempo, di carattere sostitutivo e alternativo, per garantire il diritto alla mobilità per i cittadini calabresi". E' quanto hanno sostenuto, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Reggio Calabria nella sede del Consiglio regionale, i dirigenti regionali del Partito dei Comunisti italiani. Nel corso dell'incontro il responsabile regionale per i trasporti del Pdci, Tito Iaria ed i segretari regionale e provinciale del partito, Michelangelo Tripodi ed Enzo Infantino, presente anche l'ex parlamentare Girolamo Tripodi, presenti consiglieri e amministratori dei centri interessati, è stata sottolineata "la situazione di grave difficoltà esistente nel tratto regionale della A3 ed in particolare tra gli svincoli di Gioia Tauro e Reggio Calabria, percorso giornalmente - hanno sostenuto i dirigenti del Pdci - da migliaia di utenti e pendolari". Sull'emergenza dell'A3, è stato detto, "il Pdci è impegnato da tempo con iniziative e incontri. Già nei primi giorni di luglio, recependo le preoccupazioni e le istanze dei cittadini, il Partito dei comunisti italiani si rese promotore di un incontro con l'allora prefetto Luigi De Sena. Da quell'incontro scaturì il piano di emergenza della Prefettura che i Comunisti italiani hanno ritenuto soddisfacente sotto il profilo della prevenzione dei rischi, ma inadeguato dal punto di vista logistico, proprio perché carente delle indicazioni e dei suggerimenti, corredati da ampia documentazione, presentati dal Pdci". "Ribadiremo le nostre richieste - ha detto, nel corso della conferenza stampa, Michelangelo Tripodi - al neo prefetto Francesco Musolino, nell'incontro già previsto per giovedì prossimo". La richiesta del Pdci è quella di "potenziare e moltiplicare l'offerta ferroviaria specie nel tratto Reggio-Rosarno, prevedendo l'istituzione di collegamenti via mare tra Gioia Tauro e Messina, su cui convogliare il traffico pesante diretto verso la Sicilia". Secondo il Pdci, inoltre, "occorre fare uno sforzo in più. Tutte le istituzioni hanno il dovere di intervenire, a cominciare dal Governo nazionale che finora si è dimostrato totalmente assente in questa gravissima problematica lasciando mano libera all'Anas ed al general contractor di fare il bello e il cattivo tempo".
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del 28/01/2004
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