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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Mancini alla Camera: minacce mafioseMancini alla Camera “Minacce mafiose, preoccupato per la mia incolumità” e cita dirigenti DS e DL 09/10 "Considererò responsabili morali
delle conseguenze negative per la mia persona chi, a cominciare dai
signori Adamo, Bruno, Perugini, Ambrogio, Guccione e Covelli, quotidianamente
innesca un clima infame contro chi si impegna a far prevalere la legge
dello Stato in Calabria". Lo ha detto nell'Aula della Camera
il deputato della Rosa nel pugno Giacomo Mancini denunciando di essere
oggetto, con altri esponenti del suo partito, di minacce mafiose.
Intervenendo in coda al question time, Mancini ha denunciato la "campagna
di odio" di cui si ritiene vittima con altri esponenti del suo
partito. "Ho subito intimidazioni e minacce - spiega - perché
colpevole di combattere una battaglia politica e parlamentare contro
l'illegalità. Sono stato avvicinato da un direttore di giornale
calabrese che mi ha detto di parlare a nome di un uomo di governo
che, a sua detta, mi avrebbe fatto pagare le mie battaglie contro
il malaffare e l'antipolitica. Mi raggela il fatto che il viceministro
degli Interni Marco Minniti non abbia ancora preso le distanze dal
clima infame orientato dai Ds". Mancini ha ricordato di aver
rinunciato alla vigilanza dinamica cui era stato sottoposto dal questore
e dal prefetto di Cosenza. "Continuo a non chiedere nulla - ha
detto - a tutela della persona mia e dei miei familiari; chiedo solo
di poter continuare a lottare contro il crimine ed alla collusione
istituzionale che in Calabria lo alimenta". "Se cadrò
vittima della violenza delle cosche o di macchinazioni di settori
dello Stato ad esso contigui - ha ammonito - considererò responsabili
morali delle conseguenze negative per la mia persona chi, a cominciare
dai signori Adamo, Bruno, Perugini, Ambrogio, Guccione e Covelli,
quotidianamente innesca un clima infame contro chi si impegna a far
prevalere la legge dello Stato in Calabria". Il presidente della
Camera Fausto Bertinotti ha detto di "non essere in grado di
valutare né di intervenire" sulle "affermazioni politiche"
di Mancini, e di aver chiesto al ministro dell'Interno "un supplemento
di indagine e assicurazioni sulla incolumità personale e psicologica"
del parlamentare della Rnp. Le persone cui ha fatto riferimento Mancini
nel suo intervento alla Camera sono Nicola Adamo, vicepresidente della
Regione Calabria e leader dei Ds cosentini; Franco Bruno, senatore
e coordinatore regionale della Calabria della Margherita; Salvatore
Perugini, sindaco di Cosenza, della Margherita; Franco Ambrogio, assessore
comunale di Cosenza, ex deputato ed ex segretario regionale dell'allora
Pci; Carlo Guccione, segretario regionale dei Ds, e Damiano Covelli,
capogruppo dei Ds nel Consiglio comunale di Cosenza. il link al video della seduta della Camera Santelli “Gravissima denuncia”. "Gravissima la denuncia in Aula del deputato Giacomo Mancini sulla vivibilità della situazione politica calabrese e sulle intimidazioni denunciate dallo stesso deputato. Il ministero dell'Interno faccia luce al più presto sui fatti denunciati a tutela dell'on. Mancini ma anche del libero dibattito politico". Lo afferma Jole Santelli, deputata e responsabile sicurezza di Forza Italia. Leoluca Orlando “Massima solidarietà a Mancini”. "Esprimo la massima solidarietà al deputato Giacomo Mancini, richiamando la necessità che il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell'Interno Giuliano Amato pongano in essere ogni iniziativa per garantire incolumità e normale svolgimento dell'attività di un parlamentare della Repubblica esemplarmente impegnato in un'azione politica di contrasto al crimine organizzato e al sistema di connivenze e infiltrazioni nel mondo della politica e dell'economia". Questo il commento di Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, alle allarmanti e allarmate dichiarazioni rese in Aula da Mancini. "La lotta al crimine organizzato non può essere affidata all'attività di singoli uomini delle Istituzioni o esponenti della società civile, ma deve trovare nel sistema di Governo e dei partiti risposte forti e coerenti per fugare ogni dubbio di ambiguità e - conclude - per restituire a piena libertà il sistema democratico ed economico in aree sempre più vaste del nostro paese".
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