Morrone (Udeur)
“Modificare la legge sui contributi per l’editoria”
31/05 "I giornali devono vivere sul mercato e sottostare alle
sue leggi: se non ce la fanno modifichino le loro strategie amministrative.
Lo Stato garantirà sempre la libertà di espressione".
E' quanto afferma, in una nota, il deputato Ennio Morrone, segretario
di presidenza della Camera e responsabile nazionale enti locali dell'
Udeur. "In questo periodo - prosegue Morrone - è più
che mai al centro dell' attenzione il problema dei costi della politica
e della necessità di ridurli drasticamente. In quest' ottica,
fatta salva la fondamentale importanza di garantire ai giornali la
più totale libertà non solo dal punto di vista formale
e ben conscio dell' insostituibile ruolo svolto dai mezzi d' informazione
nella vita democratica del Paese, ritengo che sarebbe opportuno modificare
la legge sull' editoria, nella parte in cui prevede la concessione
di ingenti contributi pubblici ai giornali". A parere di Morrone
"si consentirebbe così alle casse dello Stato un risparmio
di decine e decine di milioni di euro: ad oggi, infatti, sono moltissime
le testate, di partito e non, cui vengono erogati lauti finanziamenti.
Sempre per quanto riguarda la riduzione della spesa pubblica - sostiene
ancora il parlamentare - desidero plaudire all' iniziativa del presidente
Napolitano, che ha dato a tutti il buon esempio tagliando i costi
del festeggiamento per l' anniversario della nascita della Repubblica.
Sarà quello del Presidente un segnale cui nessuno potrà
non prestare attenzione".
Donnici (Idv) “La conferma di Occhetto un
omicidio di legalità”
31/05 L' europarlamentare di Italia dei Valori Beniamino Donnici
ha reso noto il testo di una lettera aperta, in relazione alla conferma
del seggio di Achille Occhetto votata dal parlamento europeo "per
raccontare - ha detto - questo omicidio di legalità a quanti
più cittadini europei, per scongiurare che episodi del genere
abbiano a ripetersi in avvenire". L' iniziativa di Donnici fa
seguito alla presa di posizione del Parlamento europeo del 24 maggio
che ha confermato la validità del mandato europeo ad Achille
Occhetto pur in presenza di una sentenza della Corte di Cassazione
che ha assegnato il seggio all' esponente calabrese di Idv. "Non
si tratta della disputa su un seggio - afferma Donnici - anche perché
non ho ancora capito quale efficacia possa avere la decisione del
Parlamento Europeo, rispetto a una sentenza passata in giudicato della
giustizia italiana e come mi si potrà impedire di esercitare
il mandato". "Piuttosto - conclude l' europarlamentare calabrese
- è necessario che l' opinione pubblica sia informata non solo
degli aspetti strettamente giuridici, quanto dei risvolti politici
e degli antefatti elettorali di questa vicenda scandalosa. Considero
inqualificabile il comportamento di Occhetto che, anziché esercitare
il ruolo di padre nobile della sinistra in questa fase così
confusa, si ostina a voler rimanere aggrappato ad un seggio che non
è il suo"
Mozione dei senatori calabresi dell’Unione
contro i tagli al personale docente
31/05 I senatori dell' Unione, Nuccio Iovene (Sinistra democratica),
Fosco Giannini (Prc/Se), Pietro Fuda (Pdm), Rosa Villecco Calipari
e Franco Bruno (L'Ulivo) hanno presentato al Ministro dell' Istruzione,
Giuseppe Fioroni un' interrogazione sui tagli al personale docente
e al personale Ata. "I tagli - affermano i parlamentari - colpiscono
le reali esigenze della didattica e la sua qualità mettendo
a repentaglio l' offerta formativa calabrese". Nell' interrogazione
si chiede al ministro Fioroni di rivedere "per una regione come
la Calabria, l' applicazione del coefficiente 0,4 nel rapporto alunni/classe,
così come definito nella finanziaria 2007, e che comporta un
taglio di 680 unità nel personale docente e 280 unità
per il personale Ata". I parlamentari reputano "necessario
intervenire garantendo adeguate risorse finanziarie e umane al fine
di creare efficaci politiche scolastiche in grado di migliorare il
sistema nel suo complesso ed in particolare in Calabria".
Laratta (DL) “Il Paese indisponibile al cambiamento
delle riforme”
31/05 "Non si può non prendere atto che l' Italia si
conferma un Paese conservatore, indisponibile al cambiamento, con
un particolare disinteresse rispetto alle regole e con uno scarso
senso dello Stato". E' quanto afferma, in una nota, il deputato
dell' Ulivo, Franco Laratta. "L' Italia ha paura del cambiamento
- prosegue Laratta - ogni volta che si mette mano alle riforme reagisce
con fastidio, forse anche perché in Italia le riforme sono
sempre state deboli e pasticciate. Ad un Paese così serve una
risposta chiara e netta: basta con litigi e confusioni nel Governo
del Paese. Di fronte alla crescente disaffezione verso la politica,
il centro-sinistra deve avere la forza e il coraggio di ritrovarsi,
di governare invece di litigare, di dare risposte vere e forti alle
famiglie, ai giovani, alle fasce deboli della società".
Per Laratta "c' è bisogno di una massiccia dose di ottimismo,
di scelte coraggiose, di rottura col passato. Davanti ad un Paese
conservatore, vagamente anarchico, la risposta di Governo non può
che essere di modernizzazione, che deve essere preceduta da scelte
che puntino al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Anche perché i cittadini, disponibili a chiudere entrambi gli
occhi nei confronti della destra che ha governato per cinque anni,
non sono disponibili a perdonare nulla al centro-sinistra dal quale
pretendevano, dopo nove mesi di governo, una rivoluzione impossibile.
Ma il Governo ora deve cambiare. C'é bisogno di unità
e compattezza dell' Unione. Che deve dare risposte immediate ai problemi
della gente. Se non sarà così, una stagione sarà
finita. Malamente"
Zavettieri “Preoccupa
la tendenza del voto socialista”
30/05 "Il voto socialista a macchia di leopardo e poco rilevante
specie nelle città capoluogo, segna una tendenza preoccupante
verso il declino di una forza storica come quella socialista vuoi
a causa della frammentazione delle forze, vuoi per la debolezza del
messaggio politico che solo un progetto credibile e convincente di
unità dei socialisti e dei riformisti carico di contenuti e
di proposte innovative può bloccare ed invertire". A sostenerlo
è il segretario nazionale de "I Socialisti Italiani",
Saverio Zavettieri. "I Socialisti Italiani - prosegue Zavettieri
- continueranno a spendersi con tutte le loro energie su questo progetto
sapendo che esiste un grande deficit riformista e uno spazio politico
non residuale nella società italiana e un potenziale di energie
fresche di giovani, donne, operatori motivati che hanno voglia di
tuffarsi nella politica vera per cambiarla e metterla al servizio
degli interessi generali della democrazia e del Paese". A parere
del segretario nazionale del partito, poi, "il voto delle regioni
del Nord e non solo del Lombardo Veneto contiene un inequivoco messaggio
politico alla maggioranza ed al governo che non può essere
disatteso essendo stata la prima risposta, dopo il referendum sulla
riforma della Costituzione voluta dalla CdL, che l' elettorato delle
aree settentrionali dove era prevalso il Sì ha inteso dare
contro l' inerzia di un centro-sinistra che, senza leggere il significato
di quel voto, si è seduto sugli allori di un successo che portava
con sé tante contraddizioni".
"Non è consentito a nessuno arrampicarsi sugli specchi
dietro interpretazioni di comodo per nascondere un risultato negativo
per il Governo consolandosi magari col fatto che non c' è stato
il terremoto paventato anche se la scossa tellurica ad alto potenziale
che si è prodotta va ben al di là di un semplice campanello
di allarme e mina seriamente alla base il consenso del centro sinistra".
E' quanto afferma il segretario nazionale de "I Socialisti Italiani",
Saverio Zavettieri, commentando gli esiti delle elezioni di domenica
e lunedì scorsi. "Questa tornata elettorale - sostiene
Zavettieri - risulta caratterizzata da un voto fortemente differenziato
che ha certo riguardato gli aspetti amministrativi, profilo e credibilità
dei candidati a sindaco o presidente assieme all' unità ed
all'ampiezza delle coalizioni, ma non ha mancato di inviare messaggi
forti alle forze politiche ed alla maggioranza di governo che sarebbe
profondamente sbagliato ignorare o sottovalutare. Cresce pericolosamente
la frammentazione del sistema politico ed istituzionale con l' immissione
di forti dosi di particolarismo e con le innumerevoli liste fai da
te che esasperano i caratteri di un bi-polarismo anchilosato con conseguenze
inevitabili sul ruolo delle istituzioni, sulla qualità dei
servizi e sulle condizioni di vita dei cittadini che la crescita esponenziale
della spesa pubblica e dei costi della politica ai soli fini della
acquisizione del consenso non può che aggravare ulteriormente"
Minniti “La
clandestinità avvicina alla criminalità”
30/05 ''Il problema e' che la clandestinita' avvicina alla criminalita''':
lo ha detto stasera il viceministro all'Interno Marco Minniti, partecipando
alla presentazione del libro ''Sale nero'' della giornalista del Tg5
Valentina Loiero, dedicato a storie sull'immigrazione. ''Da questo
punto di vista - ha aggiunto il viceministro - il problema e' che
occorre dunque avere dei flussi migratori trasparenti. Piu' riusciamo
a governare il flusso e piu' aumentera' il controllo. Ma questo e'
solo un aspetto del problema: dobbiamo sempre piu', infatti, guardare
alla parte del mondo da dove provengono gli immigrati e in questo
momento il problema principale e' rappresentato dall'Africa''.
Galati (Udc)
“Diffondere una responsabile cultura del mare”
30/05 "Occorre favorire la diffusione di un' autentica e responsabile
cultura del mare, per tutelate un bene inestimabile contro ogni forma
di aggressione ambientale e attentato alla sicurezza". Lo ha
detto il deputato dell' Udc, Giuseppe Galati, segretario di presidenza
della Camera, promotore di una proposta di legge sulla sicurezza marittima
e portuale, in occasione della presentazione primo "Festival
europeo e mediterraneo sulla Tv del mare". "Una cultura
che, in un mondo globalizzato reso sempre più vicino dai media
e in particolare dal piccolo schermo, - ha aggiunto Galati - sia in
grado di contribuire non solo a preservare questa risorsa fragile
e preziosa nel tempo, ma anche ad incentivare un repentino sviluppo
di quei Sud del mondo a me tanto cari. Il mare - sostiene ancora Galati
- è stato protagonista della nostra storia, formazione ed evoluzione
nei campi più disparati del sapere e continua ad essere un
insostituibile spazio di dialogo e di contatto tra culture affini
e differenti". "Questo Festival, aperto non solo ad autori
e produttori televisivi italiani ma anche dei Paesi europei e del
Mediterraneo - ha concluso - è un' iniziativa di grande rilievo
che si inserisce pienamente nei piani e negli obiettivi della Fondazione
'I Sud del Mondo Onlus' che, dal 2004, ho l' onore di presiedere"
Laratta (DL)
“Una commissione d’inchiesta sugli sprechi”
30/05 "La forte richiesta di effettuare un drastico taglio ai
costi e agli sprechi della politica è sacrosanta". Lo
sostiene, in una dichiarazione il deputato dell' Ulivo Franco Laratta.
"A questo punto, anche per evitare una profonda delegittimazione
del Parlamento che darebbe il via ad una pericolosa crisi della democrazia
in Italia - aggiunge Laratta - é meglio far presto e sarebbe
opportuno dare vita ad una Commissione di inchiesta con ampi poteri
per fare luce su tagli, sprechi ed eccessi, in Parlamento, al Governo,
nelle Regione e negli enti Locali, nella burocrazia, nelle dirigenze
statali, in tutti gli enti e le società pubbliche". "In
questo - sostiene ancora Laratta - ha ragione il ministro Mastella.
La Commissione deve avere ampi potere, deve decidere in poche settimane
e deve essere messa in condizione di operare rapidamente. Basta con
la denigrazione della politica e delle istituzioni: rischiamo di uccidere
la democrazia nel nostro Paese. Ai cittadini, però, dobbiamo
dare risposte immediate e concrete, tranquillizzando tutti che in
politica, come nelle altre professioni pubbliche, non tutto è
marcio, ma se il marcio c'é, così pure sprechi e privilegi,
vanno eliminati subito"
P. Mancini “Fu
Giacomo Mancini a chiedere lo scioglimento della sezione affari riservati
nel 74”
29/05 (Pietro Mancini) Mi si consenta, dopo le polemiche suscitate
dalle recenti rivelazioni di Adriano Sofri, di ricordare che fu Giacomo
Mancini, allora capo della delegazione del PSI nel governo, a chiedere
e ottenere, nel 1974, all' indomani dell' efferata strage di Brescia,
dall' allora presidente del Consiglio, il dc Mariano Rumor, lo scioglimento
della famigerata sezione Affari servati del Viminale. Il cui capo,
il dottor d' Amato, ricordo benissimo che mio padre e molti dirigenti
del PSI e del PCI ( non tutti... ) non giudicavano affatto, sulla
base delle esperienze fatte in quelle che Pietro Nenni chiamava "
le stanze dei bottoni ", un innocuo crapulone, bensi' un personaggio
molto oscuro e inquietante di quella fase torbida e cruciale della
nostra democrazia.
Laratta (DL)
“No all’eliminazione delle province”
29/05 ''Avanza forte un'ansia da macellaio nel tentativo di dare
risposte ai costi della politica. Cosi' si parla a sproposito di eliminare
le Province e tagliare il numero dei consiglieri comunali! A me pare
una cosa insensata perche' elimina la partecipazione dei cittadini
alla vita politica locale''. Lo afferma l'on. Franco Laratta (DL).
''E sulle province dobbiamo metterci d'accordo: finora le abbiamo
rafforzate con nuovi compiti e funzioni - dice Laratta - ora vogliamo
abolirle. La gente non ci capisce piu', le Province sono fondamentali
nel governo del territorio e sono previste dalla Costituzione. Semmai
sarebbe necessario rivedere l'intera struttura dello Stato, con tagli
reali ai veri enti inutili che resistono e sprecano risorse pubbliche
senza produrre nulla''.
Pezzotta “Questo PD non mi interessa”
28/05 ''Io avrei pensato ad un Pd totalmente diverso. Un Pd area
dove le culture storiche e anche le culture emergenti della realta'
italiana, della politica italiana potessero avere il loro spazio e
la loro identita'. Quello che vedo venire avanti, invece, e' una cosa
differente''. Lo ha detto Savino Pezzotta, ex segretario generale
della Cisl, parlando con i giornalisti a margine di un convegno a
Lamezia Terme per presentare la ''Fondazione per il Sud'' di cui e'
presidente. ''Per carita' - ha aggiunto Pezzotta - non e' che io la
possa impedire o fare altro. Se e' cosi' al sottoscritto non interessa.
Credo, pero', anche che vi sia la necessita' nel nostro Paese di una
presenza organizzata del cattolicesimo popolare, quello che abbiamo
visto esprimersi nella piazze, quello che ha una tradizione, una storia,
una cultura. Credo che sia anche una 'necessita' paese', per rendere
piu' omogeneo questo Paese ma anche per definire gli spazi del dialogo''.
''Come si puo' dialogare se si annullano le identita'? - si e' chiesto
ancora l' ex segretario della Cisl - Questa e' una delle questioni
che io mi pongo ed alla quale chiederei che mi fosse anche risposto.
Se invece si pensa che in un partito si sia presenti in forma individuale,
allora questa e' un' altra questione e bisognerebbe vedere poi se
i modi democratici sono quelli che si sono visti in questi giorni.
E' una questione che non mi appartiene - ha concluso Pezzotta - perche'
non sono direttamente interessato a questo processo''.
Perrelli (Patto) “Grave l’attrito tra
PDM e Ulivo”
28/05 ''Quello che sta accadendo in Calabria tra il Pdm e l'Ulivo
calabrese e' un fatto grave per le contraddizioni che caratterizzano
questa vicenda. La nascita del Partito Democratico fa rimpiangere
tutti i tempi e tutti i periodi della prima Repubblica e il manuale
cencelliano''''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Tonino
Perrelli, segretario del Patto per il sud. ''Giorni addietro - si
aggiunge nella nota - abbiamo scritto una lettera aperta a Prodi,
Fassino e Rutelli perche' la situazione era insostenibile,ma la nostra
lettera aperta e' stata una 'vox clamantis in deserto' perche', come
al solito ,ci si ascolta solamente durante la campagna elettorale,eccezione
fatta per Guccione, Santo e Perugini ,e per il Presidente della provincia
Oliverio e per i dirigenti cittadini Maiorca e Tucci. Gli altri restano
insensibili a qualsiasi nostra iniziativa e a qualsiasi nostra proposta
.Per questo torniamo a ribadire che il nuovo partito deve nascere
per dare piena effettivita' ai principi della Costituzione. La capacita'
di partito moderato riformista al servizio al servizio di una strategia
per lo sviluppo democratico della Calabria che verra', deve superare
i persistenti squilibri tra nord e sud in una prospettiva unitaria
e autonomista''. ''Il Partito democratico - ha aggiunto Perrelli -
deve candidarsi a rappresentare nella vita politica le aspirazioni
dei calabresi che vogliono il progresso ordinato della Calabria con
una forte attenzione alle domande delle varie componenti solidali
. I tempi del resto sono maturi e il progetto dell' Ulivo deve partire
dal basso iniziando con la legge elettorale''.
Mancini (SDI)
sul fatti del gay pride in Russia “D’Alema convochi l’ambasciatore”
27/05 ''E' urgente che il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema presenti
protesta formale contro il Governo russo e convochi immediatamente
l'ambasciatore russo in Italia per chiedere conto dei gravi fatti
di Mosca''. Lo sostiene il deputato dello Sdi Giacomo Mancini, dello
Sdi, in riferimento ''agli arresti e alle violenze - commenta - subite
da alcuni parlamentari italiani che partecipavano ad una manifestazione
in difesa dei diritti degli omosessuali''. ''L'insofferenza - prosegue
Mancini - nei confronti di chi si batte per i diritti civili, che
si aggiunge alle ripetute e sanguinose repressioni ai danni degli
oppositori del Governo Putin, devono destare forte allarme nella comunita'
internazionale e meritano un' iniziativa decisa di condanna da parte
del nostro Governo''.
Laratta (DL)
“Con il Ministro Bindi c’è politica della famiglia”
27/05 ''Finalmente c'e' una politica per la famiglia che non confligge
con i diritti delle persone. Grande merito al Ministro Bindi, che
ha lavorato in questi mesi affinche' si giungesse a questo risultato''.
Lo sostiene, in una dichiarazione, il deputato dell' Ulivo Franco
Laratta. ''Asili nido, non autosufficienza e sostegni per le famiglie
con figli - aggiunge Laratta - sono le priorita' e se parte dell'
extragettito andra' a questi obiettivi, come ha detto Prodi, siamo
all'inizio di un grande piano per la famiglia di lungo periodo''.
Secondo Laratta, ''e' necessario e opportuno che nelle singole regioni
venga eletto direttamente il leader del Partito democratico insieme
al leader nazionale. Ma e' necessario che chi sara' chiamato a guidare
il Pd, a Roma come nelle regioni, rappresenti una reale novita. E'
necessario che la gente percepisca un forte segnale di cambiamento''.
In Calabria in
92 centri si vota domenica e lunedì
26/05 Per le elezioni amministrative di domani e dopodomani i seggi
rimarranno aperti domenica 27 maggio, dalle ore 8 alle ore 22 e lunedi
28 maggio, dalle ore 7 alle ore 15. In una nota il ministero dell
Interno ricorda che per poter esercitare il diritto di voto presso
l Ufficio elettorale di sezione nelle cui liste sono iscritti, gli
elettori dovranno esibire un documento di identità e la tessera
elettorale personale permanente che ha sostituito il certificato elettorale.
Chi non fosse in possesso della tessera può chiederne il duplicato
agli uffici comunali, che a tal fine assicurano l apertura al pubblico
anche domenica e lunedì, giorni della votazione, per tutta
la durata delle operazioni di voto. Il ministero per evitare una particolare
concentrazione di richieste ed eventuali disagi, presso gli uffici
comunali domenica e lunedì, invita gli elettori a verificare
se siano in possesso della tessera elettorale, per potersi rivolgere
quanto prima agli uffici comunali per l immediato rilascio del duplicato.
Il ministero dell Interno infine sottolinea l'opportunità che
gli elettori programmino il loro voto presso il seggio indicato nella
tessera elettorale, evitando di concentrarsi nelle ore tradizionalmente
più affollate, ed in particolare verso le ore di chiusura,
per evitare noiose e fastidiose code ai seggi e facilitare il lavoro
dei presidenti e degli scrutatori.
In Calabria sono 92 i comuni chiamati alle urne per l'elezione dei
sindaci e il rinnovo dei consigli comunali. Reggio Calabria e' la
provincia con il maggior numero di comuni al voto mentre quella con
il minor numero e' Crotone. In provincia di Catanzaro si votera' in
17 comuni: Andali, Belcastro, Caraffa, Cenadi, Centrache, Cerva, Gizzeria,
Maida, Montauro, Nocera Terinese, Petrona', Platania, San Pietro Aposto,
San Vito sullo Jonio, Satriano, Sersale, Settingiano. In provincia
di Cosenza i comuni chiamati alle urne sono 23: Castrovillari, Paola,
Belsito, Bisignano, Carpanzano, Castroregio, Cellara, Diamante, Fagnano
Castello, Guardia Piemontese, Laino Borgo, Longobucco, Luzzi, Mormanno,
Panettieri, Pietrapaola, Plataci, Praia a Mare, Roggiano Gravina,
San Vincenzo La Costa, Saracena, Trebisacce Trenta. A Corigliano Calabro,
dove in pochi mesi, il sindaco, la Giunta e il Consiglio sono stati
dichiarati decaduti, commissariati e reintegrati per ben quattro volte,
si sapra' se si svolgeranno le elezioni solo venerdi' 25 maggio, quando
il Tar della Calabria, entrera' nel merito della sua decisone emessa
il 7 maggio scorso con la quale ha sospeso il decreto del Prefetto
di Cosenza che aveva indetto le elezioni. In provincia di Crotone
si vota a Ciro' e Roccabernarda. In provincia di Vibo Valentia i comuni
chiamati alle urne sono 22: Arena, Brognaturo, Capistrano, Dasa',
Dinami, Fabrizia, Filogaso, Francavilla Angitola, Francica, Gerocarne,
Limbadi, Monterosso Calabro, Nardodipace, Pizzo, San Costantino Calabro,
San Gregorio D'Ippona, San Nicola, Sant'Onofrio, Soriano Calabro,
Spadola, Stefanaconi, Vazzano. In Provincia di Reggio si vota a Reggio
Calabria, Palmi, Taurianova, Africo, Antonimina, Bivongi, Campo Calabro,
Caraffa del Bianco, Cardeto, Careri, Caulonia, Cimina', Cittanova,
Ferruzzano, Grotteria, Laganadi, Laureana di Borrello, Melito di Porto
Salvo, Motta San Giovanni, Placanica, Portigliola, Rizziconi, San
Procopio, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Sant'Ilario dello Jonio, Seminara,
Terranova, Varapodio. (segue) A Reggio Calabria sono cinque i candidati
che si contenderanno la poltrona di primo cittadino. Sono l'uscente
Giuseppe Scopelliti di Alleanza Nazionale, appoggiato complessivamente
da 21 liste; Eduardo Lamberti Costronuovo, imprenditore sanitario
e televisivo del centrosinistra, a cui fanno riferimento 12 formazioni.
Gli altri tre aspiranti alla carica di sindaco della piu' grande citta'
della Calabria sono Giuseppe Caridi (Terza via) docente di storia
moderna presso la facolta' di Scienze Politiche dell'Universita' di
Messina; Giuseppe Siclari (Partito Comunista dei lavoratori) vicepreside
del locale liceo scientifico; Francesco Gangemi (Msi - dn), ex dirigente
dell'Asl e pubblicista. Quest'ultimo e' stato sindaco di Reggio per
poco piu' di un mese alla fine degli anni Ottanta. Complessivamente
sono 34 le liste presentate per un totale di 1.300 candidati. E tra
i mille e trecento candidati che si contendono i quaranta posti di
consigliere comunale a Reggio Calabria figurano ben 400 donne. Rosa
un'intera lista Donne in rete che sostiene la candidatura a sindaco
di Eduardo Lamberti Castronovo del centrosinistra. Ma la presenza
femminile riguarda anche altre liste: 18 le donne che gareggiamo con
l'Unione per Lamberti, 17 per Terza Via, 15 in Reggio Futura, 14 nel
Nuovo Psi, 14 in Patto per Scopelliti, e 16 nei Verdi. Quelle con
meno donne sono le liste del Centro Democratico Cristiano (3) e il
movimento Io non ci sto (2). Oltre tremila, invece, sono i candidati
che prenderanno parte al rinnovo dei XV Consigli di quartiere. Le
elezioni per amministrative di fine maggio rappresentano un test importante
sia per la Casa delle Liberta' che intende riconfermare Scopelliti
a palazzo San Giorgio, sia per il centrosinistra che dopo la Regione
e la Provincia di Reggio vorrebbe conquistare anche il comune della
citta' dello Stretto.
Dove, come e
quando si vota
25/05 Domani giornata di silenzio elettorale. Domenica mattina, alle
ore 8, scatta il turno elettorale di primavera che quest'anno coinvolge
830 Comuni e 7 Province per un totale di oltre 10 milioni di elettori.
Il ministero dell'Interno fornisce, in una nota, un pro-memoria per
esercitare il diritto di voto.
QUANDO SI VOTA Domenica 27 maggio, dalle 8 alle 22, e lunedì
28 maggio 2007, dalle 7 alle 15, si svolgeranno le operazioni di voto
per le elezioni dei presidenti e dei consigli di 7 province e dei
sindaci e dei consigli di 830 comuni (di cui 25 capoluoghi di provincia)
di regioni a statuto ordinario e della Sardegna. Si vota inoltre per
le elezioni dei sindaci e dei consigli di 25 comuni (di cui 1 capoluogo
di provincia) della regione a statuto speciale Friuli Venezia Giulia.
Solo nel comune di Garniga Terme, in provincia di Trento, si voterà
nella sola giornata di domenica 27, con eventuale ballottaggio domenica
10 giugno. Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedì
28, concluse le operazioni di voto e di riscontro del numero dei votanti.
I risultati saranno disponibili nei siti www.interno.it e www.amministrative2007.interno.it
. In caso di effettuazione del turno di ballottaggio, si voterà
domenica 10 giugno, sempre dalle 8 alle 22, e lunedì 11 giugno
2007, dalle 7 alle 15.
COME SI VOTA Elezioni provinciali (scheda gialla) L'elettore, con
la matita copiativa, potrà esprimere il proprio voto: - tracciando
un solo segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato
alla carica di presidente. In tal modo, il voto si intenderà
attribuito solo al predetto candidato presidente; - tracciando un
solo segno o sul contrassegno relativo ad uno dei candidati alla carica
di consigliere provinciale o sul nominativo del candidato medesimo.
In tal modo, il voto si intenderà attribuito sia al candidato
consigliere che al candidato alla carica di presidente collegato;
- tracciando un segno sia sul rettangolo contenente il nominativo
del candidato presidente, sia sul contrassegno relativo ad uno dei
candidati consiglieri collegati o sullo stesso nominativo del candidato
consigliere medesimo. In tal modo, il voto si intenderà parimenti
attribuito tanto al candidato alla carica di presidente che al candidato
consigliere facente parte del gruppo o di uno dei gruppi collegati.
ELEZIONI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI di regioni
a statuto ordinario (scheda azzurra). L'elettore, con la matita copiativa,
potrà esprimere il proprio voto: - tracciando un solo segno
sul rettangolo contenente il nominativo del candidato alla carica
di sindaco. In tal modo, il voto si intenderà attribuito solo
al predetto candidato sindaco; - tracciando un solo segno sul contrassegno
di una delle liste di candidati alla carica di consigliere comunale
collegate a taluno dei candidati alla carica di sindaco. In tal modo,
il voto si intenderà attribuito sia alla lista di candidati
consiglieri che al candidato sindaco collegato; - tracciando un segno
sia su uno dei contrassegni di lista che sul nominativo del candidato
alla carica di sindaco collegato alla lista votata. In tal modo, il
voto si intenderà parimenti attribuito tanto al candidato sindaco
che alla lista ad esso collegata; - tracciando un segno sul rettangolo
contenente il nominativo del candidato alla carica di sindaco ed un
altro segno sul contrassegno di una lista di candidati consiglieri
non collegata al candidato sindaco prescelto. In tal modo, il voto
si intenderà attribuito sia al candidato sindaco che alla predetta
lista di candidati consiglieri (c.d. voto disgiunto). L'elettore potrà
altresì manifestare un solo voto di preferenza per un candidato
alla carica di consigliere comunale, scrivendone il nominativo (solo
il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra,
la data e il luogo di nascita) sulla riga posta alla destra del contrassegno
della lista di appartenenza del candidato consigliere. In tal modo,
il voto si intenderà attribuito, oltre che al singolo candidato
a consigliere comunale e alla lista cui il candidato stesso appartiene,
anche al candidato alla carica di sindaco collegato con la lista medesima,
a meno che l'elettore non si sia avvalso della facoltà di voto
disgiunto, cioé della facoltà di esprimere il voto per
un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista del candidato
consigliere prescelto.
ELEZIONI COMUNI CON POPOLAZIONE SINO A 15.000 ABITANTI di regioni
a statuto ordinario (scheda azzurra). L'elettore, con la matita copiativa,
potrà esprimere il proprio voto: tracciando un solo segno sul
nominativo di uno dei candidati a sindaco; tracciando un solo segno
di voto sul contrassegno di una delle liste di candidati a consigliere;
tracciando un segno di voto sia sul contrassegno di lista che sul
nominativo del candidato a sindaco collegato alla lista votata. In
tutti i predetti casi, il voto si intenderà attribuito sia
in favore del candidato a sindaco sia in favore della lista ad esso
collegata. L'elettore potrà manifestare un solo voto di preferenza
per un candidato alla carica di consigliere, scrivendone il nominativo
(il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra,
la data e il luogo di nascita) sull'apposita riga stampata sotto il
contrassegno della lista di appartenenza del candidato consigliere.
In tal modo, il voto si intenderà attribuito, oltre che al
singolo candidato a consigliere comunale, anche alla lista cui il
candidato stesso appartiene nonché al candidato alla carica
di sindaco collegato con la lista medesima.
OLTRE 10 MILIONI GLI ELETTORI CHIAMATI ALLE URNE Le elezioni nelle
7 province interesseranno 3.362.898 elettori, di cui 1.611.312 maschi
e 1.751.586 femmine; 4.090, le sezioni elettorali. Le elezioni in
830 comuni interesseranno 7.763.412 elettori, di cui 3.734.169 maschi
e 4.029.243 femmine; 9.425, le sezioni elettorali. considerando una
sola volta gli enti interessati contemporaneamente a più elezioni
amministrative, il numero complessivo di elettori sarà di 10.067.847,
di cui 4.847.666 maschi e 5.220.181 femmine; il numero complessivo
di sezioni elettorali sarà di 12.229. Per quanto concerne il
Friuli Venezia Giulia ed il Trentino Alto Adige gli elettori al 30
giugno 2006 sono 157.587, di cui 76.122 maschi e 81.465 femmine e
193 le sezioni elettorali interessate.
OCCHIO ALLA TESSERA ELETTORALE Il ministero dell'Interno ricorda che
gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici
elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno
esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera
elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne
il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti fino
a sabato, dalle ore 9 alle ore 19, mentre domenica e lunedì,
giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto.
Gli elettori sono invitati a voler verificare da subito se siano in
possesso di tale documento e, in mancanza, a richiedere al più
presto il rilascio del duplicato, evitando di concentrare tali richieste
nei giorni di votazione.
Borrello (Udeur) denuncia “A Vibo promesse
di voti con denaro”
25/05 Il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Antonio
Borrello, dell' Udeur, ha scritto al procuratore della Repubblica
del Tribunale di Vibo Valentia e al Prefetto della citta' per denunciare
''un inquietante fenomeno piu' o meno diffuso sull' intero territorio
provinciale in ordine ad una ricerca frenetica, illecita, di consenso
che vede la promessa di offerte di danaro in cambio del voto''. ''In
particolare la questione - afferma Borrello - riguarderebbe soprattutto
elettori comunitari provenienti dai Paesi che piu' recentemente hanno
fatto il loro ingresso nell' Unione Europea. E' notorio che, per questi
ultimi, l' esercizio del diritto di voto avviene con il semplice possesso
della residenza anagrafica previa comunicazione fatta pervenire al
Comune interessato che provvede all' inserimento degli stessi nella
cosiddetta 'lista elettorale aggiuntiva'. L' altissimo numero di richieste
che continuano a pervenire ai Comuni (a Pizzo, per esempio, se ne
contano ad oggi oltre 250) ingenera sospetto e allarme a causa delle
voci che circolano con sempre maggiore insistenza, secondo le quali
la consegna di danaro si concretizzerebbe solo ad esibizione della
foto della scheda elettorale, gia' votata, scattata con un cellulare,
magari regalato''. ''La denuncia, pur contro ignoti - conclude Borrello
- mira non solo a fare evitare che l' elettore possa recarsi in cabina
fornito di telefono cellulare, ma soprattutto per chiedere sommessamente
di valutare l' ipotesi di una rigorosa iniziativa investigativa, anche
a posteriori, e' oltremodo agevole, nella fattispecie, risalire direttamente
ai singoli cittadini elettori, per accertare se questo fenomeno sia
da ricondurre al marcato e lodevole senso civico degli interessati,
oppure a pressioni opportunamente esercitate per estorcere voti in
cambio di danaro''.
Laratta (DL) “Mastella intervenga per i Magistrati
onorari”
25/05 Un intervento del ministro della Giustizia, Clemente Mastella,
per trovare una soluzione ai problemi della categoria della magistratura
onoraria, è stato chiesto dal deputato dell' Ulivo, Franco
Laratta, in vista dello sciopero di cinque giorni in programma all'
inizio di giugno. Il parlamentare sollecita anche il ministro a fornire
una rapida risposta all' interrogazione presentata nelle scorse settimane.
"Il fatto che la magistratura ordinaria debba ricorrere ancora
una volta ad utilizzare lo strumento dell' astensione - ha sostenuto
Laratta - dimostra la scarsa sensibilità negli anni mostrata
verso una categoria che nel tempo si è fatta non solo apprezzare,
quanto si è rivelata uno dei motori veri della giustizia italiana.
Abbiamo l' obbligo di dare loro risposta poiché appare assurdo
e paradossale che proprio in un apparato cruciale dello Stato come
quello della giustizia, persistano condizioni lavorative ai limiti
della illegalità". Laratta auspica che lo sciopero possa
generare "una svolta" nel mondo della magistratura ordinaria.
"Spero - ha sostenuto - che il ministro Mastella, anche alla
luce dell' emergenza giudiziaria in atto, possa attivare presto tutti
gli strumenti in suo possesso per giungere a soddisfare le richieste
della Federmot", la Federazione dei magistrati onorari di tribunale
che chiede l' immediato rilancio della giustizia civile e penale attraverso
un più razionale inquadramento ed utilizzo di Got e Vpo, i
quali oggi, è scritto in una nota, "reclamano stabilità
nei rapporti, i diritti elementari come la tutela previdenziale e
assistenziale in caso di gravidanza, infortunio, malattia, invalidità
o vecchiaia, l' adeguamento retributivo fermo a cinque anni fa, il
pagamento di decreti e sentenze, puntualità nei pagamenti e
il prolungamento del rapporto di servizio sino all'età pensionabile"
Il Tar sospende le elezioni a Corigliano
25/05 Il Tar ha accolto integralmente le tesi difensive dell' avvocato
Oreste Morcavallo nell'interesse del consigliere comunale di Corigliano
Calabro Rosalba Ardito e ha sospeso in via definitiva le elezioni
comunali nel centro del cosentino. Secondo il Tar, in conseguenza
dei provvedimenti giurisdizionali di carattere cautelare del Tar e
del Consiglio di Stato emessi in relazione al ricorso avverso lo scioglimento
del Consiglio comunale di Corigliano Calabro non possono essere convocati
i comizi elettorali. Nella stessa udienza sono stati discussi nel
merito i ricorsi proposti dallo stesso avvocato Morcavallo, contro
le delibere comunali di mancata approvazione dei riequilibri di bilancio
ed il decreto di scioglimento del Consiglio comunale. Contro i ricorsi
del consigleire Ardito si sono costituiti Pasqualina Straface, Cataldo
Russo, Gioacchino Campolo e Luigi Rugna. La sentenza sara' depositata
nei prossimi giorni. ''Si tratta - ha commentato l' avvocato Morcavallo
- di un' ulteriore vittoria. Sono particolarmente felice per la mia
cliente e per il riconoscimento della fondatezza delle argomentazioni
giuridiche proposte. Non voglio fare alcun trionfalismo, ma e' questo
l'ottavo provvedimento giurisdizionale positivo ottenuto che rende
definitivamente giustizia alla consigliera Ardito. Mi auguro adesso
che gli organi istituzionali ordinari che abbiamo reinsediato possano
operare nell'interesse della comunita' amministrativa''.
Sorrentino lascia Rifondazione “Perplesso
dalle nomine di consulenti in Commissione Antimafia”
24/05 "Lascio il Prc, partito nel quale ho militato con convinzione,
le nomine dei consulenti effettuate dalla Commissione parlamentare
antimafia presieduta dal compagno Francesco Forgione mi lasciano perplesso".
E' quanto afferma, in una nota, Tommaso Sorrentino, avvocato e associato
di procedura penale all' Università della Calabria, presidente
della Camera penale di Cosenza e, in passato, difensore di Giacomo
Mancini. "E' grave - sostiene Sorrentino nella nota - che la
Commissione abbia proceduto a circa 80 nomine, un esercito senza confini
che dovrebbe abbattere adesso la mafia e che abbia escluso aprioristicamente
gli avvocati, come se non fossero parte integrante del processo culturale
necessario per creare gli anticorpi al sistema mafioso". "Taccio
per carità di patria su alcune nomine di cui i giornali hanno
già parlato - conclude Sorrentino - e assumo questa decisione
sofferta in ragione di una consapevole acquisizione di continuità
operata dai rappresentanti del mio partito rispetto ad un passato
di cui ci si discostava, evidentemente, solo a parole"
Caos Corigliano:
Un altro no del Consiglio di Stato contro le elezioni
23/04 La quarta sezione del Consiglio di Stato ha respinto, dichiarandolo
inammissibile, il ricorso proposto da tre rappresentanti del centro
destra avverso il decreto cautelare del Tar Calabria che aveva sospeso
i comizi elettorali per il comune di Corigliano Calabro. Il Consiglio
di Stato ha accolto la tesi difensiva illustrata dall' avvocato Oreste
Morcavallo, nell' interesse del consigliere comunale Rosalba Ardito.
Per effetto di tale decisione vengono confermati i provvedimenti di
sospensione del procedimento elettorale adottati dal Tar e dal Prefetto
di Cosenza. "E' una decisione importante sotto il profilo strettamente
processuale - ha commentato l' avvocato Morcavallo - perché
conferma la non impugnabilità dei decreti cautelari. La decisione
è inoltre rilevante dal punto di vista sostanziale perché
in linea con tutte le precedenti pronunce sulla vicenda Corigliano.
Non vi è stata alcuna confusione o contrasto di giudicati perché
tutte le decisioni assunte sinora dal Tar e dal Consiglio di Stato
sono perfettamente uniformi". "Le elezioni - ha concluso
Morcavallo - non si svolgeranno e gli organi istituzionali resteranno
saldamente al loro posto, nonostante alcuni tentativi dell' ultima
ora, tentativi sanzionabili penalmente, di ostacolare l' ordinaria
attività amministrativa".
Fini e Alemanno
in Calabria per le amministrative
23/05 Saranno il presidente di An, Gianfranco Fini e l' ex ministro
Gianni Alemanno a chiudere la campagna elettorale per le elezioni
amministrative del 27 e 28 maggio in Calabria. Fini sarà a
Reggio domani mentre Alemanno sarà in Calabria venerdì
prima a Reggio e successivamente a Paola e Castrovillari. "All'
importante test elettorale di fine maggio, anche nella nostra regione,
- afferma il coordinatore regionale del partito, Giovanni Dima - non
assegniamo solo una valenza esclusivamente amministrativa. Sarà,
infatti, un voto locale ma, al tempo stesso, di straordinaria importanza
politica perché chi andrà alle urne esprimerà,
anche, un proprio giudizio sul primo anno di attività del governo
Prodi. L' ottimo risultato elettorale conseguito dalla Casa delle
Libertà in Sicilia, dimostra, infatti, come il cittadino abbia
tenuto nella giusta e dovuta considerazione non solo il buon lavoro
svolto dai sindaci di centrodestra ma anche le tante incertezze e
la continua rissosità del centrosinistra sui grandi temi dello
sviluppo e della crescita economica e sociale". Per Dima "é
evidente come il grado di credibilità del governo Prodi sia
molto basso soprattutto tra quegli elettori che la scorsa primavera
hanno votato per il centrosinistra, così pure è altrettanto
evidente come, nella nostra regione, si respiri ormai un clima di
sfiducia nei confronti del governo Loiero. Sono queste due facce della
stessa medaglia che, dal piano nazionale a quello regionale, confermano
l' incapacità del centrosinistra di garantire un futuro migliore
ai cittadini". A giudizio di Dima "contrapposizione territoriale
e sociale, scarsa determinazione nell' affrontare le tante emergenze
esistenti, mancanza di dialogo politico ed istituzionale rappresentano
i dati più evidenti del fallimento delle politiche di sviluppo
del centrosinistra calabrese. Proprio da Reggio e dai tanti Comuni
calabresi dove si voterà il 27 e 28 maggio, i cittadini esprimeranno
il proprio impietoso giudizio nei confronti di politiche di governo
nazionale e regionale che stanno facendo arretrare il Paese e la Calabria
provocando ritardi che difficilmente potranno essere colmati in breve
tempo".
Pietro Mancini:
Cestinare la legge elettorale che sceglie i deputati senza voto
22/05 (Pietro Mancini) Max D' Alema, oltre agli allarmi da Cassandra
sull' antipolitica montante, da provetto nocchiero di yacht di lusso,
con ai piedini sempre scarpe artigianali, made in Calabria, di gran
pregio, convinca Prodi a imbarcare nei consigli d' amministrazione
non i cortigiani, ma i meritevoli e i bravi. Anche l' attuale opposizione,
al di là strumentale chiamata di corresponsabilità,
fatta dal furbo Violante, deve, e può, fare la sua parte. Silvio
Berlusconi, dopo aver decantato i pregi della Brambilla, che verrà,
ed essersi scagliato contro la lottizazione della Rai del centro -
sinistra, tacendo sulla " sua ", combatta gli eccessi, e
i costi, della personalizzazione della politica. E, oltre a celebrare
il bel libro di Stella e Rizzo, non di dimentichi che il sottoscritto
aveva denunciato gli sprechi di Bassolino, Adamo e C. nel suo volume
" La questione immorale ", pubblicato nel luglio del 2006
dalla casa editrice Pellegrini. Quel volume ebbe, forse, minore risalto
sulla stampa, perché io fui meno " buono " rispetto
ai colleghi del " Corriere " con i " cacicchi rossi
", come li definisce Pansa. Dalla smania di apparire, si torni
al vecchio, e oggi molto raro, " spirito di servizio ".
E destra, centro e sinistra, insieme, cestinino il " Calderolum
", la legge elettorale, che ha tolto ai cittadini anche il diritto
e il piacere di scegliere il proprio deputato, che oggi viene nominato
dai leader, come facevano i re con i propri sudditi.
Mancini (SDI)
ad Amato “Affrontare l’emergenza ordine pubblico in Calabria”
22/05 "E' urgente che il Ministro dell' Interno informi l' opinione
pubblica nazionale e calabrese su cosa il Governo intenda fare per
fronteggiare l' emergenza ordine pubblico in Calabria che sta diventando
sempre più drammatica". A sostenerlo è stato il
deputato Giacomo Mancini, dello Sdi, componente la Commissione antimafia.
"Ogni giorno, infatti - ha aggiunto - aumenta il sentimento di
preoccupazione nella società calabrese, nei suoi settori più
dinamici, per l' avanzata allarmante delle forze criminali alla quale
viene opposta una reazione debole e non adeguata da parte di molte
istituzioni locali". "Il grido di dolore proveniente anche
dai settori più moderni della Chiesa - ha proseguito Mancini
riferendosi all' appello del Vescovo di Locri - conferma la necessità
di interventi incisivi. Da questo punto di vista non convincono le
misure fino ad ora sperimentate che poggiano su un elemento a dir
poco imbarazzante perché prevedono che la maggiore sicurezza
ai cittadini dovrebbe essere assicurata grazie a ingenti finanziamenti
provenienti da istituzioni all' interno delle quali il livello di
collusione con il malaffare è allarmante e sulle quale più
incisiva dovrebbe essere l' azione della magistratura e delle forze
dell' ordine che beneficiano dei capitali stanziati"
Caos a Corigliano:
diffidata la vicepresidente Grazia Vulcano per il rinvio del Consiglio
22/05 Il rinvio al 28 maggio della seduta del Consiglio comunale
di Corigliano, decisa dal vice presidente, Grazia Vulcano, per consentire
la visione della partita di pallavolo tra Codyeco S. Croce e Famigliuolo
Corigliano, finita con la vittoria della squadra ionica e la conquista
della promozione in serie A1, ha provocato una nuova polemica tra
maggioranza ed opposizione. Il sindaco reintegrato, Armando De Rosis,
ha sostenuto che "quanto è accaduto è di una gravità
inaudita e pertanto chi ha commesso l' errore se ne assumerà
la responsabilità. La sospensione del consiglio comunale e
l' arbitraria convocazione tra otto giorno invece di 24 ore come è
nella prassi - ha aggiunto - sono fatti giuridicamente perseguibili
e come tali saranno perseguiti". Dello stesso avviso l' avvocato
del comune, Oreste Morcavallo, che ha inviato al vice presidente Grazia
Vulcano, una diffida denunciando "l' arbitrario e ingiustificato
differimento della seduta consiliare" e ipotizzando "un
grave abuso ed omissione in atti di ufficio". In serata, intanto,
è atteso l' esito dell' udienza di merito al Consiglio di Stato
circa il provvedimento di sospensione del decreto di indizione dei
comizi elettorali.
Tripodi (Pdci)
“In Calabria emergenza criminalità”
21/05 "A nome mio personale e del Partito dei Comunisti italiani
esprimo piena solidarietà a Cosimo Antonio Calabrò,
dirigente regionale della Margherita ed ex presidente della Provincia
di Reggio Calabria, nonché ex sindaco della città di
Villa San Giovanni, vittima di un attentato intimidatorio". Ad
affermarlo il segretario del Pdci Calabrese Michelangelo Tripodi.
"Da troppo tempo - ha aggiunto Tripodi - la Calabria vive in
emergenza criminalità, assistendo quasi inerme a quotidiani
attacchi ad esponenti della pubblica amministrazione e ad uomini politici
impegnati per garantire l' affermazione della legalità e della
democrazia. Non è più ammissibile che chi assume funzioni
amministrative pubbliche debba essere costretto a convivere con le
minacce, intimidazioni e attentati. Le forze dell' ordine sono impegnate
a fronteggiare la situazione, ma urge una attenzione maggiore per
mettere fine a questa incresciosa situazione". "Nel riaffermare,
dunque, la più netta condanna di tali gravissimi episodi -
ha concluso Tripodi - rivolgo a Calabrò ed alla sua famiglia
i sensi della nostra più totale solidarietà, convinti
che le minacce non lo faranno recedere dal proseguire nell'esercizio
costante e scrupoloso della sua attività politica". Il
Pdci, inoltre, ha condannato "con forza il vile attentato intimidatorio
perpetrato nella notte ai danni di Eduardo Lamberti Castronuovo. Quanto
accaduto - è scritto in una nota del partito - è molto
grave perché avvelena il clima di una campagna elettorale che
è stata aspramente combattuta. Adesso alla vigilia del voto
c' è chi si fa forte dell' oscurità della notte per
cercare di danneggiare e intimorire Eduardo Lamberti Castronuovo a
cui va la solidarietà del Partito e l' invito a resistere nella
lotta contro chi vuole creare un clima torbido e confuso che può
rappresentare un pesante condizionamento della campagna elettorale.
E' urgente e necessario l' impegno forze dell' ordine volto a colpire
i responsabili di tali azioni che possono turbare il regolare andamento
della campagna elettorale in un momento in cui c'é un grande
bisogno di una condizione di tranquillità, serenità
e convivenza civile".
Mancini (Sdi)
“Sicurezza, se i risultati sono come in Calabria c’è
poco da gioire”
19/05 ''Se i risultati del Patto per la Sicurezza siglato ieri dal
ministro dell' Interno con i Sindaci di Roma e di Milano saranno come
quelli ottenuti grazie al protocollo attivato alcuni mesi fa per la
Calabria, per i romani e i milanesi c' e' poco da stare allegri''.
E' quanto afferma il deputato dello Sdi Giacomo Mancini, capogruppo
del partito in Commissione antimafia, commentando l' iniziativa del
dicastero guidato da Giuliano Amato. ''L' elemento a dir poco imbarazzante
- prosegue Mancini - e' che quel Patto per la Calabria prevede che
la maggiore sicurezza ai cittadini dovrebbe essere assicurata grazie
a ingenti finanziamenti provenienti da istituzioni all' interno delle
quali il livello di collusione con il malaffare e' allarmante e sulle
quale piu' incisiva dovrebbe essere l' azione della magistratura e
delle forze dell' ordine che beneficiano dei capitali stanziati''.
Per il deputato socialista ''con un paradosso del genere e' facile
capire perche' in Calabria l' emergenza ordine pubblico e' tutt' altro
che debellata. I cittadini di Roma e di Milano devono solo augurarsi
- ha concluso Mancini - che per le loro citta' il Viminale abbia previsto
un sistema piu' efficace''.
Gasparri ad Amato: assicurare le elezioni a Corigliano
19/05 Maurizio Gasparri, deputato di Alleanza nazionale, ha presentato
un' interrogazione al ministro dell' Interno per chiedere quali interventi
s' intendano adottare per garantire a Corigliano Calabro lo svolgimento
delle elezioni amministrative del 27 e 28 maggio. A Corigliano Calabro,
a distanza di pochi mesi dalle elezioni amministrative dello scorso
anno il Sindaco, la Giunta e il Consiglio, a seguito di alcuni ricorsi,
sono stati dichiarati decaduti, commissariati e reintegrati per quattro
volte. Sulla vicenda il Tribunale amministrativo regionale si dovrà
pronunciare il prossimo 25 maggio. "A tutt' oggi, nella città
di Corigliano Calabro - afferma Gasparri nell' interrogazione - si
vive un clima di assoluta incertezza e di tensione palpabile rispetto
a questa vicenda che non ha precedente alcuno nella storia della Repubblica".
Il parlamentare di An chiede al ministro dell' Interno "di assicurare
- è scritto nel testo - il rispetto delle legalità ed
i diritti di partecipazione democratica dei cittadini già gravemente
turbati da decisioni contraddittorie che si sono succedute in questi
giorni"
Sindaco e consiglieri di San Lorenzo del Vallo aderiscono
a Forza Italia
19/05 Il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello,
ed i 14 consiglieri comunali di maggioranza hanno aderito a Forza
Italia. Lo ha reso noto stamani il coordinatore regionale e senatore
di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, nel corso di una conferenza stampa.
All'incontro hanno partecipato anche il sindaco di San Lorenzo del
Vallo, il consigliere regionale Antonio Pizzini ed il vice coordinatore
regionale del partito, Maurizio Vento. "Il ritorno di Marranghello
in Forza Italia - ha detto Pittelli - è importante perché
segna un nuovo percorso avviato dal partito in Calabria. Credo che
lo stesso Marranghello a livello regionale potrà fornire, all'interno
di Forza Italia, un valido contributo sul fronte della tematica dello
sviluppo e dei fondi comunitari. Ma ciò che è anche
molto significativo é il riavvicinamento di molti altri amministratori
locali che, pian piano, stanno rientrando nel nostro partito".
Il consigliere regionale Pizzini ha inoltre evidenziato che "Marranghello,
con la sua una grande capacità di gestire la realtà
comunale, è diventato un punto di riferimento nell'area del
Tirreno-Cosentino. E proprio in quell'area molti altri amministratori
stanno valutando la possibilità di aderire a Forza Italia".
Maurizio Vento ha detto che "nell'area del Tirreno-Cosentino
stiamo lavorando con particolare attenzione e il risultato di oggi
è un punto di partenza. La fase congressuale è alle
porte e noi siamo impegnati a difendere Forza Italia". Il sindaco
di San Lorenzo del Vallo ha detto che "sono felice di essere
tornato a casa. Pizzini mi è sempre stato vicino e con la sua
azione dimostra come il partito esiste ed è vivo. Voglio ringraziare
anche il senatore Pittelli per la sua grande disponibilità
ed impegno nell'ambito di Forza Italia"
Scarpelli (Prc)
“La gestione della depurazione agli enti locali”
18/05 "Rifondazione comunista continuerà a battersi affinché
la gestione del ciclo dei rifiuti e delle acque in Calabria ritorni
di competenza degli enti locali anche al fine di coinvolgere i cittadini,
le associazioni ed i sindacati". E' quanto afferma, in una nota,
il segretario regionale del partito Pino Scarpelli. "Così
come continueremo a chiedere - prosegue Scarpelli - che sia fatta
piena luce sugli appalti, sull' effettiva finalizzazione dei finanziamenti
pubblici in questo settore, sul rispetto dei contratti delle aziende
che hanno gestito gli impianti. I cittadini calabresi, gli operatori
turistici, i lavoratori del settore hanno il diritto di conoscere
le responsabilità della gestione fallimentare della depurazione".
"Nonostante i dati forniti in questi giorni dalla Fondazione
per l'educazione ambientale (Fee) - sostiene il segretario regionale
del Prc - ci dicano che per il 2007 nel nostro Paese sono cresciute
le famose 'bandiere blu' assegnate alle spiagge italiane per indicarne
la qualità, continua il trend negativo della nostra regione
che rimane tra quelle fanalino di coda. Addirittura, sempre secondo
la classifica stilata dalla Fee, la Calabria perde due della quattro
bandiere assegnatele nel 2006. Una condizione, quella delle acque
di balneazione, che i calabresi conoscono bene. Le cronache di questi
anni hanno fatto emergere una situazione ambientale insostenibile,
una serie di stagioni estive costellate dalle proteste di associazioni,
di amministrazioni locali, di turisti costretti a fare i conti con
le cattive condizioni del mare". "Una realtà - sottolinea
ancora Scarpelli - che chiama in causa le politiche fallimentari degli
anni passati nel settore della depurazione alle quali hanno fatto
da contrappunto le indagini della magistratura e in particolare l'
inchiesta 'Poseidone' , che ha avuto la sua origine nella seconda
relazione della Corte dei Conti sull' inquinamento delle coste e la
gestione degli impianti di depurazione in alcuni comuni della fascia
tirrenica e che, per i reati contestati, fa emergere le responsabilità
politiche di numerosi soggetti istituzionali e delle passate gestioni
dell' Ufficio del Commissario per l' Emergenza Ambientale. A tale
proposito - sottolinea Scarpelli - Rifondazione comunista ha chiesto
già da tempo alla giunta regionale di costituirsi parte civile
nel procedimento in corso". Per il segretario regionale del Prc
"la questione è che non c' è stato nessun governo
reale del ciclo delle acque nonostante l' eccezionale afflusso di
denaro pubblico destinato al settore. Eppure, era ed è fin
troppo banale capire che questo settore è profondamente connesso
al grande tema dello sviluppo compatibile, alla creazione di posti
di lavoro, alla esigenza di preservare l' ambiente e di praticare
politiche capaci di conservare una risorsa di straordinaria importanza
per l' economia della regione"
Interrogazione
di Galati (Udc) al Ministro Turco “Quale il vero motivo delle
riduzioni delle ASL”
18/05 "E' opportuno conoscere quali sono i reali motivi che
hanno indotto a ridurre il numero delle Aziende sanitarie locali della
Calabria". Lo sostiene il deputato dell' Udc Giuseppe Galati,
segretario di Presidenza della Camera, in un' interrogazione al ministro
della Salute, Livia Turco. Galati chiede di "conoscere il parere
del Governo relativo al piano di riordino delle Asl calabresi. Non
risulta - sostiene - che sia stata svolta un'analisi preliminare basata
su una valutazione tecnica dei fabbisogni sanitari della popolazione
residente nelle aree geografiche di pertinenza delle Asl soppresse".
"Vorremmo sapere - conclude Galati - in virtù di quali
sviluppi programmatici è stata assunta la decisione prima dell'
approvazione del Piano sanitario regionale".
Amato riferisca
in Commissione Antimafia sull’emergenza criminalità in
Calabria
17/05 ''Il grave atto intimidatorio di cui è stata vittima
l'assessore regionale Doris Lo Moro alla quale esprimo la mia solidarietà
politica e la mia vicinanza personale è solo, purtroppo, l'ultima
dimostrazione di quanto sia allarmante l'emergenza ordine pubblico
in Calabria": così Giacomo Mancini, deputato dello SDI.
"La situazione è ormai insopportabile e merita interventi
seri e determinati- ha continuato il capogruppo in Antimafia - Per
questo ritengo sia utile che il Ministro dell'Interno venga in Commissione
Antimafia per riferire su come il Governo intenda intervenire per
arginare le forze del crimine e per colpire la collusione che le alimenta".
Magarò
(Sdi) “Il PD è l’incontro di due nomenclature fallite”
17/05 "La costituzione politica del Partito Democratico è
artificiale. Non convince, né attrae. Nasce a tavolino ed è
l'incontro di due nomenclature: quella post comunista e quella post
democristiana. Due nomenclature già protagoniste del compromesso
storico largamente fallito negli anni '70''. Lo ha detto il consigliere
regionale Salvatore Magarò, intervenendo ad un dibattito a
Rende organizzato dallo Sdi. "Due nomenclature - ha aggiunto
Magarò - che, al di là dei buoni propositi, assegnano
a quei pochi socialisti che guardano con favore al Partito Democratico,
un mortificante ruolo di comparsa. Il nuovo soggetto politico nasce
senza chiarezza sulla storia e sulla collocazione in Europa. Non risolve
il tema della laicità. A Fiuggi è nata la Costituente
Socialista per unire i socialisti, per allargare il campo dei nostri
interlocutori, per aprire un cantiere di tutti i riformisti che non
condividono la scelta di aderire al Partito Democratico, per aprire
un confronto sul destino della sinistra e sul futuro del nostro Paese".
"A questa prospettiva - ha concluso Magarò - i socialisti
calabresi sono fortemente impegnati e non faranno mancare al progetto
di Enrico Boselli della Costituente Socialista il loro contributo
di grande valore politico e culturale derivante da una storia virtuosa,
piena di elaborazioni e di iniziative, zeppa di realizzazioni e fortemente
radicata sul territorio, di cui dobbiamo andare orgogliosi".
Cirillo (DS)
“Le riforme asse portante del nuovo PD”
17/05 "Occorre legare al progetto di costruzione del Partito
Democratico il tema complesso della riforma della Calabria".
A sostenerlo è stato Armando Cirillo, vice responsabile nazionale
Mezzogiorno dei Ds. "'Partito Democratico e nuova Calabria' -
secondo Cirillo - deve essere il motto principale della fase costituente
nella nostra regione. Serve un nuovo protagonismo del tessuto sociale,
produttivo ed intellettuale di una regione che deve legare al progetto
del Pd quello del suo rinnovamento. Occorre costruire il nuovo partito
sul consenso dei cittadini da mobilitare intorno ad una visione nitida
di cambiamento che contenga le idee giuste per far decollare la Calabria.
Buone idee come la Convenzione denominata 'Patto per la legalita'
e la democrazia calabrese - Istituzioni, doveri e dirittì;
l' accorpamento delle Aziende sanitarie locali (preso ad esempio,
con il consenso dei sindacati, anche dalla Basilicata che non aveva
ancora provveduto all' unificazione provinciale delle Asl come avvenuto
in altre regioni) e l' eliminazioni di vecchi carrozzoni che nulla
hanno prodotto nel corso di questi anni determinando esclusivamente
sprechi di denaro pubblico". "Bisognerà lavorare
- ha sostenuto Cirillo - ad un manifesto calabrese del Pd dove si
scriva a chiare lettere il progetto del nuovo soggetto politico per
il futuro della nostra regione. Un progetto che, per essere attraente,
deve coinvolgere direttamente la società civile, tutti gli
iscritti e gli eletti dei Ds e della Margherita, ed in particolare
giovani e donne. Occorrerà partire da ogni realtà locale
che dovrà sentirsi coinvolta in un progetto unitario per il
futuro della Calabria". "Solo così - ha concluso
Cirillo - il Partito Democratico rappresenterà un punto di
riferimento per i calabresi che chiedono alla politica risposte concrete
per il proprio futuro ed in particolare per quello delle nuove generazioni".
Perrelli (Patto)
“Nel PD servono programmi e persone di ispirazione cristiana”
17/05 "La funzione dei partiti va sviluppata e recuperata selezionando
la classe dirigente. I partiti devono conquistare nuova credibilità
in un quadro di coerenza etica che può realizzarsi se si onora
sempre il principio di verità". A sostenerlo è
il segretario nazionale del Patto per il Sud, Tonino Perrelli, in
una lettera aperta a Francesco Rutelli e Piero Fassino. "Cari
segretari - scrive Perrelli - noi vi diciamo che sono tre i punti
per definire l' identità del partito: ispirazione cristiana,
programma e persone per iniziare questa nuova avventura. Noi Patto
per il Sud ci siamo trovati a riflettere e a concordare su alcuni
punti che riteniamo decisivi per la identificazione del nuovo Partito
democratico: essi riguardano l' ispirazione, il programma, le persone.
L' ispirazione cristiana è, per noi, risposta laica alla domanda
di umanizzazione espressa dal messaggio evangelico e dall' insegnamento
della Chiesa". "Il programma - prosegue Perrelli - identifica
il Partito se esprime la 'differenza popolare' rispetto alle tendenze
storiche in atto. Queste sono oggi rappresentate dal prevalere delle
spinte etnico-nazionalistiche sul piano internazionale e delle chiusure
particolaristiche, settoriali e individualistiche su quello interno.
La comune accettazione dell' economia di mercato non può contrabbandare
la mortificazione delle attese della povera gente. Conseguentemente
riteniamo che la riduzione dello squilibrio tra aree sviluppate e
aree arretrate a scala mondiale é la via necessaria per una
prosperità diffusa in un quadro di sviluppo sostenibile".
"Quanto alle persone - conclude Perrelli - la nostra opinione
è che il Partito debba farsi garante della competenza e della
moralità di coloro che candida alle assemblea elettive".
Napoli (An) a
Mastella “Perché trasferito il PM di Vibo?”
17/05 La parlamentare di An Angela Napoli, componente la Commissione
antimafia, ha presentato un' interrogazione al Ministro della Giustizia
per sapere "quali siano le motivazioni che stanno alla base di
un provvedimento così importante ed inaspettato, quale il trasferimento
di un validissimo procuratore calabrese" in relazione al trasferimento
a Pisa del sostituto procuratore Sisto Restuccia, magistrato più
anziano della Procura della Repubblica di Vibo Valentia. "Qualche
giornale regionale odierno - ha aggiunto la parlamentare - paventa
il fatto che Restuccia sarebbe stato spinto a chiedere il trasferimento
per via di uno stato di tensione venutosi a creare all' interno dell'
ufficio giudiziario di Vibo Valentia". "Nonostante le rassicurazioni
con le quali il Ministro della Giustizia tenta di attenzionare le
Procure della Calabria - ha sostenuto la parlamentare - nelle stesse
accadono situazioni che certamente non garantiscono il proseguimento
di iter processuali importanti né, quindi, l' efficienza dell'Amministrazione.
Ieri é apparsa sulla stampa la notizia del trasferimento del
sostituto procuratore Restuccia. Con il trasferimento di Restuccia
la Procura di Vibo Valentia, già carente di organico, presenta
una situazione decisamente allarmante: tre giovani sostituti e due
magistrati assenti giustificati". "Il trasferimento di Restuccia,
a differenza di quanto è accaduto nel recente passato per altri
magistrati - ha proseguito Angela Napoli - è stato attuato
senza la regola del 'posticipato possesso'. A causa di ciò
il magistrato, impegnato in una delle più 'calde' Procure d'
Italia e che ha contribuito alle indagini degli importanti processi
'Dinasty' e 'Dinasty 2 - do ut des' non potrà portare a compimento
il processo avviato ultimamente sulla presunta truffa ai danni dello
Stato, che vede indagati decine di imprenditori vibonesi". La
parlamentare chiede quindi di sapere dal Ministro "quale sia
lo stato dell' arte di eventuali indagini ministeriali presso le Procure
calabresi" e "quali siano i provvedimenti urgenti che intende
adottare al fine di sanare le carenze organiche presso la Procura
di Vibo, al fine di garantire la prosecuzione di importanti processi
contro la corruzione ed il malaffare che, purtroppo, dilagano anche
in quel territorio".
FI “Penalizzante
l’assenza di bandiere blu in provincia di Cosenza”
17/05 "La Calabria e la provincia di Cosenza sono state bocciate:
come era inevitabilmente preventivato, sono state penalizzate sul
piano dell'inquinamento marino e ambientale. Niente bandiere blu in
provincia di Cosenza e solo due ne assegnate alla Calabria che retrocede
agli ultimi posti". E' quanto si afferma in una nota del gruppo
consiliare di Forza Italia alla Provincia di Cosenza. "Questa
volta non si potrà dire - prosegue la nota - che la colpa è
della precedente Giunta di centro-destra, in quanto le bandiere blu
sono state perdute nell' ultimo anno per colpa di Giunte di sinistra
che amministrano la Regione e la nostra Provincia e che hanno il merito
di parlare tanto ma di concludere quasi nulla. Dov' è finito
il mare da bere tanto decantato dal presidente Loiero e dagli amministratori
della sinistra? Il gruppo di Forza Italia su questi temi è
molto più avanti dei Verdi nostrani, denunciando da oltre due
anni le deficienze dell' inquinamento marino, atmosferico ed ambientale,
senza aver ricevuto risposte chiare e adeguate da chi è convinto
di saper governare". "Le promesse fatte dalle Giunte di
sinistra sui mari e sui fiumi sono rimaste lettera morta - prosegue
la nota del gruppo Fi alla Provincia - e continuando di questo passo,
al posto delle bandiere blu vedremo innalzarsi centinaia di bandiere
rosse che, però, non stanno ad indicare i colori preferiti
dalla sinistra ma la pericolosità della balneazione e dell'
inquinamento marino. Così il nostro ineffabile presidente Loiero
ancora una volta, scambiando la fantasia con la realtà, potrà
dire ai tanti operatori turistici, ai tanti Sindaci ed ai tanti turisti
che in Calabria quelle bandiere questa volta stanno a testimoniare
che la nostra Regione è rossa, ma dalla vergogna per l' inefficienza
di una Giunta regionale litigiosa ed inconcludente. Le annunciate
scuse questa volta saranno respinte al mittente".
Mancini (Sdi)
“Sulla A3 lavori infiniti”
16/05 ''Per offrire opportunita' di sviluppo al Mezzogiorno e alla
Calabria, in particolare, occorre investire sulle nuove rotte delle
autostrade dei mari e dei cieli, favorendo scambi economici e rapidi
di idee, di merci e di dati. Questa frontiera sara' preclusa per sempre
ad una parte importante del Paese se il Mezzogiorno rimarra' incolonnato
su un'autostrada''. Lo ha detto il deputato dello Sdi Giacomo Mancini
nel corso del question time al Ministro per le infrastrutture, Antonio
Di Pietro, sullo stato di avanzamento dei lavori del tratto calabrese
dell'A3. ''I lavori sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria - ha
aggiunto Mancini - sembrano non finire mai, con gravissimi disagi
per i cittadini. Nelle grandi democrazie l'opinione pubblica e' informata
sulla data di consegna di tutte le opere. In tanti Paesi i cittadini
conoscono addirittura il giorno esatto. Anzi a volte proprio nel luogo
dove e' posta la prima pietra, viene installato un display con un
conto alla rovescia che consente a tutti i cittadini di monitorare
costantemente i tempi di realizzazione. Ma nel nostro Paese, troppo
spesso, non e' cosi'. Per la A3, poi siamo all'incertezza dei tempi
biblici. Eppure, quando fu realizzata l'autostrada del sole i lavori
durarono meno di 48 mesi''. ''In Calabria - ha concluso Mancini -
la situazione drammatica dell' A3 si aggiunge a quella enormemente
deficitaria di tutte le altre infrastrutture. Lo stato della statale
106 e della linea ferroviaria ionica e' tristemente noto. Se esistono
responsabili dei ritardi, si individuino e si mandino a casa''. Al
termine del question time il Ministro DI Pietro ha stimato la fine
dei lavori per il 2009. Speriamo.
Ancora caos elezioni
a Corigliano
16/05 Il caos per le elezioni a Corigliano Calabro prosegue. Il Consiglio
di Stato ha infatti respinto il ricorso presentato da alcuni esponenti
del centrodestra contro il decreto di indizione dei comizi elettorali
e ha rinviato al 22 di maggio l'udienza di merito. Allo stato il provvedimento
prefettizio di indizione dei comizi elettorali resta sospeso. Il sette
maggio scorso il Tribunale Amministrativo della Calabria aveva accolto
l'istanza cautelare ed aveva annullato la convocazione dei comizi
elettorali reintegrando il sindaco De Rosis, la giunta e il consiglio
comunale. Nel testo dell'ordinanza emessa dal Consiglio di Stato viene
specificato che decadendo il carattere di urgenza non vi è
motivo di anticipare la decisione a prima del 22 maggio.
Morrone (Udeur)
“Le Amministrative non sono un test per il governo”
16/05 "A meno di voler stravolgere l'impianto costituzionale
vigente e forzare la volontà degli elettori, che ritenevano
di esprimersi riguardo ad una realtà locale, le elezioni amministrative
non devono considerarsi un test sul governo". Lo sostiene, in
una dichiarazione, il deputato dell' Udeur Ennio Morrone, responsabile
nazionale Enti locali del partito e segretario di presidenza della
Camera. "Così facendo - aggiunge Morrone - non si ottiene
altro risultato che mortificarne il vero valore, ossia quello intrinseco
all'essere al governo di un ente locale e, dunque, delle istituzioni
più vicine ai cittadini ed ai loro bisogni di tutti i giorni.
E' ora di smetterla di affibbiare alle amministrative etichette abusive.
L'Udeur si muove da tempo su questa strada, impegnandosi sempre al
massimo nel governo degli enti locali senza il secondo fine di caricare
queste elezioni di significati illegittimi". Secondo Morrone,
"considerato il risultato delle precedenti amministrative, il
risultato delle elezioni siciliane, oltretutto, non può considerarsi
negativo per l'Unione. Sempre con il solo obiettivo di essere al governo
delle istituzioni locali, invito tutto il centrosinistra ad impegnarsi
al massimo nella campagna elettorale per il 27 maggio, come l'Udeur
sta già facendo".
Laratta (DL)
“Regole certe per l’adesione alla costituente del PD”
16/05 "Per convincere gli elettori che stiamo facendo un partito
veramente nuovo e diverso, è necessario che in questa fase
costituente vengano definite alcune regole fondamentali per la vita
del futuro Partito democratico, soprattutto qui in Calabria dove i
partiti tradizionali soffrono terribilmente e vengono percepiti in
modo molto negativo". E' quanto afferma, in una nota, il deputato
dell' Ulivo, Franco Laratta. "Dovremmo, per fare un esempio,
dire chiaramente - prosegue Laratta - come avverrà la selezione
della classe dirigente del nuovo partito; quali regole disciplineranno
la sua vita interna, accesso, garanzie, incompatibilità, limite
mandati elettorali; questione morale: come si intende combattere la
corruzione e il malaffare. Nell' ordine. Perché un partito
sia veramente nuovo, é necessario che la selezione della classe
dirigente avvenga nella massima trasparenza. Che avvenga attraverso
metodi di partecipazione ampia e democratica, che garantiscano a chiunque
firmi il 'manifesto del partito democratico' di essere protagonista
diretto della vita del partito". "L' altro aspetto è
quello delle regole che disciplineranno la vita del partito - sostiene
ancora il parlamentare - e che dovranno non solo garantire l' accesso
al partito e ai suoi organismi, ma dovranno anche stabilire le incompatibilità
fra cariche di partito e funzioni di governo, oggi al Governo del
Paese siedono quasi tutti i segretari o presidenti dei partiti che
compongono la maggioranza e dovranno anche definire il limite dei
mandati elettivi. Da 15 anni una buona legge stabilisce un massimo
di due legislature per i sindaci e i presidenti delle Province, ma
non è previsto alcun limite per i consigli regionali e il parlamento
nazionale. Cosa invece necessaria e opportuna per garantire un ricambio
costante delle classi dirigenti". "Per quanto riguarda la
questione morale - sottolinea il parlamentare - il partito democratico
dovrà definire chiaramente come combattere la corruzione, l'
intreccio tra politica e affari, il rapporto tra mafia e politica,
l' infiltrazione malavitosa in molte istituzioni dello Stato. Una
sfida forte, quest' ultima, per il partito democratico. Soprattutto
in regioni come la Calabria. Tre punti che dovranno essere definiti
immediatamente con la nascita del partito democratico. Solo così
- conclude Laratta - avremo convinto gli italiani che stiamo facendo
sul serio una cosa seria".
Il Pdl Lazzati
contro i sorvegliati speciali nelle liste elettorali approda in Commissione
16/05 La Proposta di Legge 'Lazzati', che introduce il divieto di
attività di propaganda elettorale ai sorvegliati speciali,
sarà dalla prossima settimana in discussione alla Commissione
Giustizia della Camera. La proposta di legge vede tra i primi firmatari
i deputati calabresi Nicodemo Oliverio, Franco Laratta, Angela Napoli
e Maria Grazia Laganà Fortugno. "E' un fatto molto positivo.
Se approvata - sostiene il deputato Franco Laratta - si tratta di
un duro colpo all'infiltrazione mafiosa nelle istituzioni. Impedire
ai boss di fare campagna elettorale sarebbe una svolta storica. Soprattutto
in Calabria e nel sud dove il peso della mafia sulle istituzioni si
è fatto insopportabile".
Mancini al Ministro
Di Pietro “Quando saranno ultimati i lavori sulla A3?”
15/05 "Quando saranno ultimati i lavori del tratto calabrese
dell' autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria? Risulta finanziato per
intero il tratto calabrese dell' A3?". Sono questi gli interrogativi,
riporta un comunicato, che Giacomo Mancini dello Sdi porrà
al ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro nel question
time di domani alla Camera. "L' apertura dei cantieri in alcuni
tratti importanti del tracciato calabrese - prosegue Mancini - ha
determinato la riduzione della sede stradale e, quindi, l' aggravarsi
di una serie di rallentamenti e di disagi per questo è doveroso
che Governo spieghi sia come intenda intervenire per limitare i disagi
e per tutelare la sicurezza degli utenti anche in vista dell' imminente
stagione estiva e del conseguente aumento del traffico, e anche che
si impegni comunicando una data certa per il termine dell' opera".
Conflitto di
interessi: intervento del sottosegretario Naccarato alla Camera
15/05 “Da oltre un decennio il tema del conflitto di interessi
alimenta polemiche e tensioni ed attende di essere regolato con equilibrio
e saggezza per colmare una grave lacuna presente nel nostro paese”.
Così l’incipit del sottosegretario Paolo Naccarato alla
Camera dei Deputati sul discorso, a nome del Governo, a riguardo del
conflitto d’interessi. “Esso – continua Naccarato-
non riguarda affatto una singola persona, ma coinvolge uomini di governo
e rappresentanti delle istituzioni ai vari livelli fino ai sindaci
dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti; un tema nuovo
e molto delicato che investe diversi aspetti della stessa vita democratica
del Paese, delle regole e delle garanzie che devono assicurare il
suo trasparente e corretto svolgimento. Questo tema, costituisce uno
dei punti qualificanti del Programma dell’Unione, sul quale
si sono espressi attraverso il voto i cittadini elettori. In quel
programma si osserva giustamente, tra l’altro, che la cd. legge
Frattini (n. 215 del 2004) è “una legge simulacro che
concretamente non modifica nulla”.
Da qui l’ineludibile esigenza di mettere mano a una riscrittura
di quest’ultima legge, introducendo in Italia sistemi effettivi
di prevenzione e di risoluzione dei conflitti d’interessi, anche
al fine di garantire maggiore trasparenza e imparzialità all’azione
di governo e per restituire ai cittadini certezza e fiducia nella
politica.
Nell’attuale legislatura è stato presentato dai Capigruppo
di maggioranza della Camera il disegno di legge AC n. 1318. Questo
testo, chiaro negli obiettivi che si prefiggeva, è stato una
buona base di partenza per il lavoro che ha via via sviluppato la
commissione Affari Costituzionali, e che oggi propone all’Aula
un lavoro serio ed approfondito prezioso, conseguito con il contributo
di tutte le forze politiche, pur nella diversità delle opinioni.
Vi è stata dunque una proficua ed intensa attività di
studio della I Commissione che insieme all’equilibrata e tenace
direzione del Pres. Luciano Violante, ha portato a sintesi un lavoro
egregio, attraverso un’analisi puntuale dei diversi istituti
e passaggi - procedurali e sostanziali - che compongono il mosaico
normativo in tema di conflitto d’interessi, pervenendo a licenziare
per l’Aula il testo oggi all’esame, che rappresenta, sotto
diversi punti di vista un grande passo avanti verso il raggiungimento
di una regolamentazione completa e condivisibile.
Il Governo, nel corso di questo articolato iter elaborativo, non ha
fatto mancare la sua attiva presenza, rappresentando alla Commissione,
anche attraverso la presentazione di talune proposte emendative, l’esigenza
di aggiungere alcune previsioni e di meglio articolarne altre: sempre
in un’ottica di positiva collaborazione, resa possibile anche
grazie all’attenzione e alla disponibilità dell’On.le
relatore che ha davvero svolto un’eccellente lavoro.
L’atteggiamento del Governo, peraltro, è stato improntato
sin dall’inizio del dibattito parlamentare al massimo rispetto
delle autonome scelte della I^ Commissione, sul condiviso presupposto
che una materia come quella che stiamo trattando, così importante
e delicata, non debba tanto essere il frutto dell’ indirizzo
politico governativo, ma piuttosto il risultato di un ampio dialogo
e confronto tra tutte le forze politiche presenti in Parlamento.
In particolare, il Governo sottolinea con soddisfazione che il testo
portato in Aula dal relatore costituisce un’importante sintesi
tra le diverse esigenze che sono emerse in ordine alla problematica
del conflitto d’interessi: l’esigenza di un’adeguata
tutela dell’individuo nel suo diritto di proprietà e
nella sua libertà di iniziativa economica e il pubblico interesse
a che il complesso delle attività di natura economica e patrimoniale
facenti capo al singolo titolare della carica di governo non ne condizioni
la scelte e non ne mini alla base l’imparzialità e l’esclusivo
servizio al bene del Paese, così come prescritto dall’art.
97 della Costituzione.
Infatti ciò che è necessario regolamentare è
che l’uso improprio della ricchezza influisca in modo distorsivo
sulla formazione della volontà politica e che nelle decisioni
in materia di pubblico interesse non incidano in modo abberrante gli
interessi economici personali e privati di chi è chiamato a
decidere in nome e per conto dell’interesse collettivo, concorrendo
a determinare o determinando le scelte pubbliche.
Il disegno di legge in discussione si articola su un complesso di
misure, che l’ordinamento mette a disposizione degli organi
e dei soggetti interessati al fine eliminare il conflitto d’interessi,
che l’articolo 2 configura come una situazione di mero pericolo.
Innanzitutto, la disciplina prevista parte dalla esigenza che colui
il quale intende assumere una carica di governo debba, in un’ottica
di massima trasparenza anche nei confronti della pubblica opinione,
dichiarare la propria situazione patrimoniale e il complesso delle
attività economiche che a lui fanno capo. L’istituenda
Autorità di garanzia sarà chiamata a esaminare tali
dichiarazioni e a stabilire se in astratto da esse risulti il pericolo
che il soggetto si trovi in situazioni di conflitto d’interessi.
Per tranquillità di coloro che si accingono a discutere questo
progetto di legge devo sottolineare che la dichiarazione dell’Autorità
non ha di per sé effetti immediati, ma avvia un procedimento,
nel quale sono assicurate all’interessato le più ampie
facoltà di interlocuzione e di proposizione, fino anche a consentirgli
di proporre all’Autorità i mezzi e i modi attraverso
i quali intende uscire dalla situazione di conflitto.
Gli strumenti tipici attraverso i quali il disegno di legge risolve
il conflitto d’interessi sono, oltre al più generale
obbligo di astensione, l’incompatibilità, la separazione
degli interessi attraverso il cd. trust cieco o, in via residuale
e ferma la scelta dell’interessato, la vendita di quella quota
di patrimonio necessaria a riportarlo al di sotto della soglia di
rilevanza: queste due ultime misure possono essere combinate tra loro
a discrezione dell’interessato. Come si vede, il ricorso alla
vendita di parte del patrimonio, si pone come extrema ratio rimessa,
in definitiva, alla scelta dell’interessato. E’ dunque
al titolare della carica di governo che viene lasciata un’ampia
possibilità di opzione fra soluzioni alternative, anche al
fine di meglio calibrare le misure alla specificità dei singoli
casi concreti.
Da questo punto di vista assume un significato del tutto speciale
l’intera fase lasciata all’individuazione di una soluzione,
concordata tra soggetto interessato e Autorità preposta.
Quanto ai timori da più parti avanzati in ordine alla costituzione
di un blind trust, occorre aver presente che si tratta di un istituto
ampiamente utilizzato nelle democrazie occidentali, anche in modo
specifico per risolvere le situazioni di conflitto d’interessi.
Peraltro, devo aggiungere, il trust cieco è un istituto che
non va demonizzato, poiché si risolve in definitiva in una
gestione fiduciaria del patrimonio, con la sola peculiarità
del divieto d’ingerenza del titolare , al fine di garantire
la separazione degli interessi.
La legge in discussione, lo ricordavo all’inizio, lungi dal
colpire una singola persona, coinvolge invece uomini di governo e
rappresentanti delle istituzioni ai vari livelli, fino ai Sindaci
dei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, rinviando
inoltre alla legislazione regionale concorrente per l’applicazione
di queste regole ai componenti degli organi di governo delle Regioni.
Il Governo non può che manifestare, pertanto, il suo apprezzamento
per il proficuo ed appassionato lavoro svolto dalla I^ Commissione
permanente e per l’opera saggia del relatore, esprimendo anche
la sua gratitudine alle forze di opposizione che, con i loro suggerimenti
e le loro proposte, hanno consentito di giungere a un testo più
equilibrato rispetto alle diverse proposte in campo.
Il testo in esame è frutto di questo clima di sereno confronto,
ed è questo clima che il Governo si augura venga mantenuto
nella discussione in Assemblea.
Il Governo intende seguire con rispetto ed attenzione il dialogo tra
le forze politiche di maggioranza e tra queste ultime e le forze politiche
di opposizione, fidando nella capacità del Parlamento di provvedere
in tempi rapidi al varo di una legge giusta ed efficace: l’avvio
della discussione di oggi è dunque una preziosa occasione per
ulteriormente riflettere insieme ed approfondire specifici profili
contemperando al meglio le diverse esigenze e proposte.
Del resto nel tempo, tutte le forze politiche hanno espresso l’esigenza
di giungere ad una regolamentazione di questa materia, attraverso
regole e garanzie che più o meno condivise, colmino un’esigenza
generalmente avvertita e che negli anni è stata fonte di polemiche
molto accese ed equivoci che hanno molto coinvolto la pubblica opinione.
Anzi nel passato le incomprensioni sono state anche molto più
radicali, per una diversità di fondo in primo luogo sul piano
culturale, di come misurarsi e come affrontare un tema così
delicato. Ma come l’ampio e approfondito dibattito che sin qui
si è svolto dimostra, oggi le maggiori diversità sono
solo in relazione alle modalità di regolamentazione.
E questo mi sembra, al di la delle legittime diversità di opinioni,
un grande passo in avanti per contribuire fortemente alla crescita
democratica del nostro Paese.
Ci attende ora un impegnativo lavoro in Aula, io spero nello stesso
spirito e nello stesso clima che ha contraddistinto il lavoro nella
Commissione, in modo da farci conseguire il positivo risultato di
licenziare una legge che, mi auguro, al di la delle contingenti differenziazioni
politiche legate magari alla fase in atto, in un futuro prossimo possa
riscuotere quell’apprezzamento e condivisione più larga
che oggi sembra non esserci.
Il Governo si rimette dunque interamente all’Assemblea per la
definizione dei contenuti della legge, e non mancherà anche
nei prossimi giorni di assicurare il più positivo contributo
per giungere alla definizione di un testo coerente, rigoroso, efficace
e non inutilmente vessatorio, nel rispetto dello spirito e della lettera
della Costituzione italiana.
P. Mancini “Ingiustificato
disprezzo della Finocchiaro contro i manifestanti del Family Day”
15/05 (Pietro Mancini) Da grande, "Segolène " Finocchiaro
vuol soffiare a Veltroni la poltrona del Professor Prodi. Intanto,
però, se volete che non s' arrabbi, non parlate ad Anna della
mega - piazza di San Giovanni, quella del " Family Day "
: " Brutti, zozzi e infamoni - è sbottata, su " Repubblica
", la senatrice - cosa volete che contino le piazze, per noi
autenticamente progressisti, liberal e " de sinistra " ?
Le leggi, anche quelle sui DICO, che reclamano Pannella, Luxuria,
Grillini e altri tre o quattro gatti gay, che noi dei DS tra un mese
ossequieremo al loro corteo romano, non si fanno in piazza, bensi'
alla Camera dei deputati ". Tutto giusto, signora, ma lei non
era tra coloro che esaltavano le piazze quando, durante il governo
Berlusconi, si gremivano, spontaneamente, of course, e giammai di
donne e uomini sindacalizzati, per cacciare da Palazzo Chigi il Tiranno
di Arcore ?
In realtà, speriamo che la concezione della democrazia di Finocchiaro
venga bocciata da Rutelli e da Veltroni . Soprattutto perchè
sarebbe molto proccupante se una dirigente, che aspira alla leadership
dell' Unione, giudicasse, con disprezzo e con arroganza, le istanze,
sollecitate da più di un milione di nostri concittadini. I
quali sono convenuti nella capitale non per reclamare più soldi
e tasse meno pesanti a fine mese da Padoa Schioppa bensi' per chiedere
al teatrino della politica maggiore attenzione su temi, fondamentali
e sinora trascurati, non solo da Prodi, come la vita, la famiglia
e la solidarietà. Cosa rischia di diventare, sen. Finocchiaro,
la sinistra, in questo Paese, se i suoi capi e aspiranti tali salgono
in cattedra, per bacchettare il popolo, proprio quando, per una volta,
con forza, esso non subisce l' agenda e le priorità delle oligarchie
dei partiti, ma impone le proprie opinioni e il proprio " comune
sentire " ai distratti, spesso assenti e superficiali, rappresentanti
?
pietro mancini
ice - cosa volete che contino le piazze, per noi autenticamente progressisti,
liberal e " de sinistra " ? Le leggi, anche quelle sui DICO,
che reclamano Pannella, Luxuria, Grillini e altri tre o quattro gatti
gay, che noi dei DS tra un mese ossequieremo al loro corteo romano,
non si fanno in piazza, bensi' alla Camera dei deputati ". Tutto
giusto, signora, ma lei non era tra coloro che esaltavano le piazze
quando, durante il governo Berlusconi, si gremivano, spontaneamente,
of course, e giammai di donne e uomini sindacalizzati, per cacciare
da Palazzo Chigi il Tiranno di Arcore ?
In realtà, speriamo che la concezione della democrazia di Finocchiaro
venga bocciata da Rutelli e da Veltroni . Soprattutto perchè
sarebbe molto proccupante se una dirigente, che aspira alla leadership
dell' Unione, giudicasse, con disprezzo e con arroganza, le istanze,
sollecitate da più di un milione di nostri concittadini. I
quali sono convenuti nella capitale non per reclamare più soldi
e tasse meno pesanti a fine mese da Padoa Schioppa bensi' per chiedere
al teatrino della politica maggiore attenzione su temi, fondamentali
e sinora trascurati, non solo da Prodi, come la vita, la famiglia
e la solidarietà. Cosa rischia di diventare, sen. Finocchiaro,
la sinistra, in questo Paese, se i suoi capi e aspiranti tali salgono
in cattedra, per bacchettare il popolo, proprio quando, per una volta,
con forza, esso non subisce l' agenda e le priorità delle oligarchie
dei partiti, ma impone le proprie opinioni e il proprio " comune
sentire " ai distratti, spesso assenti e superficiali, rappresentanti
?
Loiero “La
sconfitta alle amministrative era prevedibile”
15/05 La sconfitta del centrosinistra in Sicilia era prevedibile,
anche se rispetto a quanto accade in quella regione da dieci anni
a questa parte, oggi è stata meno forte. E' il commento del
presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, rilasciata a margine
dell'incontro appena cominciato tra tutti i governatori del sud riuniti
per parlare di federalismo fiscale. "I risultati degli ultimi
dieci anni - ha detto Loiero - sono sempre andati in questa direzione,
oggi semmai un po' meno; non c'é stato quel vento impetuoso
che travolse gli argini del centrosinistra nel 2001 quando non prendemmo
neanche un collegio. Oggi - ha concluso - nessuno deve negare la sconfitta,
diciamo che era in preventivo".
Tripodi (Pdci)
“Solidali con i lavoratori della Endesa”
15/05 "La battaglia che i lavoratori dell' Endesa Italia stanno
portando avanti contro i tagli e i licenziamenti a seguito dell' accordo
Enel/Acciona circa l' acquisizione della società, ci vede vicini
e solidali visto che si prospetta un possibile smembramento di Endesa
Italia e la conseguente cessione di alcuni impianti tra le società
interessate". E' quanto afferma, in una nota, il segretario regionale
del Pdci, Michelangelo Tripodi. "I lavoratori calabresi, che
operano nella sede di Siano di Catanzaro - prosegue Tripodi che è
assessore regionale all' Urbanistica - stanno vivendo momenti di forte
tensione poiché il loro futuro sembra incerto. Il polo idroelettrico
di Endesa Italia, costituito dagli impianti umbri e calabresi, sarà
probabilmente quello più gravemente colpito da questo accordo
spartitorio E.On./Asm Brescia, con la mediazione dell' Enel. Il Pdci
condanna con forza, dunque, l' operazione di disarticolazione di questa
portata che, se pur legittima dal punto di vista delle regole del
mercato, è invece incomprensibile sul piano dello sviluppo
industriale e dell' assetto energetico per il Paese, anche rispetto
ai notevoli investimenti di ammodernamento sugli impianti della società
in corso e, non ultima, per la presenza negli impianti di oltre mille
tra lavoratrici e lavoratori tra Calabria e Umbria che dopo essere
stati i protagonisti di straordinari successi gestionali e tecnologici
raggiunti dalla società in questi anni (collocandola tra le
più efficienti imprese elettriche italiane) non meritano certo
di rivivere il travaglio subito all' epoca della cessione degli impianti
Enel in attuazione del Decreto Bersani". Per il segretario del
Pdci calabrese "siamo di fronte all' ennessimo scippo: la Calabria
ha già pagato pesantemente, forse più di altri, il prezzo
delle privatizzazioni e delle riorganizzazioni societarie che si sono
succedute in un passato recente, con lo scippo della Direzione idroelettrica
meridionale, poi collocata a Napoli ed il trasferimento del Centro
di teleconduzione degli impianti calabresi a Terni. Quest' ulteriore
cessione di impianti, dunque, non può vedere ancora una volta
la Calabria privata di importanti posti di lavoro. Occorre che il
Governo nazionale, insieme alle Regioni Umbria e Calabria, discutano
con il ministro Bersani e concertino una soluzione per salvaguardare
questi lavoratori. Il Pdci è al fianco dei lavoratori in lotta
e farà di tutto per evitare l' ennesima chiusura di stabilimenti"
Clelia Badolato
eletta nella direzione nazionale della Margherita
15/05 L'Assemblea nazionale della Margherita, riunita a Roma, ha
eletto nella direzione nazionale del partito il vice coordinatore
regionale del partito, Clelia Badolato. Badolato, 40 anni, mamma di
una bambina, è l'unica donna calabrese eletta a far parte della
direzione del partito, oltre, naturalmente, ai deputati. "La
neo-dirigente nazionale - è scritto in una nota - milita nella
Margherita da molti anni, ricoprendo, a vario titolo, diversi incarichi
di partito ed istituzionali, tra i quali assessore provinciale di
Cosenza, nella giunta Acri, con delega ai lavori pubblici ed all'edilizia
scolastica. Un ruolo che le ha permesso di dimostrare da subito le
sue qualità amministrativa fino al punto di ottenere anche
l'aperto apprezzamento degli avversari politici". Circa due mesi
fa, a seguito del congresso regionale calabrese della Margherita,
è stata chiamata dal partito di Rutelli a far parte del coordinamento
regionale calabrese, divenendo il vice del senatore Franco Bruno,
attuale coordinatore regionale. Alcuni anni fa era stata eletta nell'assemblea
nazionale della Margherita. "L'impegno della Badolato, che nel
2004 è stata eletta consigliere provinciale dello stesso partito
- conclude la nota - si è sempre orientato ad affermare il
ruolo delle donne in politica, sebbene mostri una forte sensibilità
e passione per il sociale".
Il Comune di
Castrovillari approva il bilancio di previsione
14/05 Il Consiglio comunale di Castrovillari ha approvato a maggioranza
di previsione 2007. A favore del documento hanno votato i consiglieri
di An e Udc e l' indipendente Pugliese. Contrari i due consiglieri
del Partito democratico meridionale e dello Sdi. Con la stessa maggioranza
sono stati votati il bilancio pluriennale 2007/2009 ed il programma
triennale dei lavori pubblici. E' stata invece approvata all' unanimità
la delibera di assegnazione ai francescani, in comodato gratuito,
nel cimitero comunale, di quattro particelle che serviranno a creare
a Castrovillari il Mausoleo dei francescani di Calabria, l' unico
della regione.
Perrelli (Patto)
“PD, Seguire il processo di osmosi con la società civile”
14/05 "L' auspicato processo di osmosi deve continuare tra società
civile e partito che non potrà essere mai somma di vecchi addendi
di un conto che non torna più. E questo sarebbe un fallimento
in cui ognuno riprenderebbe la propria strada. Per cui, ci attendiamo
dal Partito democratico, specialmente da quello calabrese, dove il
silenzio regna sovrano, una risposta chiara ed inequivocabile. In
caso contrario saremo completamente liberi di fare le nostre scelte".
Lo ha sostenuto il segretario nazionale del Patto per il Sud, Tonino
Perrelli. "Il nuovo partito - ha aggiunto - nasce in primo luogo
per dare piena effettività ai principi della Costituzione,
afferma la sua capacità di partito moderno e riformista al
servizio di una strategia o per lo sviluppo democratico dell' intero
Paese superando i persistenti squilibri tra nord e sud in una prospettiva
unitaria e autonomista. Per raggiungere questi obiettivi occorre un'
economia sana e un progresso in grado di aggiornarsi continuamente
con i migliori risultati della ricerca scientifica-tecnologica. E'
comunque essenziale realizzare un forte adeguamento del sistema formativo
nella sua dimensione pluralista, pubblica o privata. L' educazione
civica, come coscienza costituzionale dei diritti e dei doveri di
cittadinanza, deve essere effettivamente promossa in tutte le scuole
insieme alla conoscenza di alcune linee fondamentali della nostra
storia contemporanea. Infine il rilancio di questo settore è
assolutamente necessario per la competitività economica del
nostro paese". 'Il Pd che bisogna costituire entro il mese di
ottobre 2007 - ha proseguito Perrelli - deve essere decisamente favorevole
a una profonda revisione della disciplina costituzionale e di quella
legislativa in tema di rapporti tra Stato e Regioni. Il Pd deve stabilire
la necessita' di una osmosi continua con la società civile.
Sarà così compito primario seguire una linea di deburocratizzazione
delle strutture partitiche favorendo la reale mobilitazione di tutti
gli aderenti. Si impone la scelta dei principi di regionalizzazione
e di autonomia organizzativa. Al bando il professionismo politico,
lo sforzo dovrà essere diretto al costante ricambio dei dirigenti,
attraverso rigorosi meccanismi d' incompatibilità e i limiti
temporali dei mandati".
Motta (DS) “Amendola
egocentrico ed autoritario”
14/05 Pasquale Motta, componente la Direzione regionale dei Ds, in
una nota, critica il segretario delle Federazione provinciale di Catanzaro,
Franco Amendola, accusandolo di essere "egocentrico ed autoritario"
nella gestione del suo incarico. "Sabato scorso, il segretario
provinciale dei Ds di Catanzaro - sostiene Motta - ha convocato a
Lamezia l'ufficio di presidenza del congresso per interpellare i compagni
sull'opportunità di eleggere gli organismi di federazione.
Fin qui niente di anormale. Anzi, cosi posta, poteva sembrare una
manifestazione di democrazia e partecipazione ma, purtroppo, i fatti
dimostrano il contrario. Il clima nella Federazione è molto
teso sia per come Amendola ha inteso interpretare il suo ruolo successivamente
alla sua elezione, sia per quanto è successo politicamente
nei giorni successivi al congresso. Amendola è stato eletto,
com'é noto ormai, da un equilibrio diverso, dalla sua prima
elezione. Lo stesso equilibrio lo avrebbe successivamente eletto deputato.
Da cosa era costituito quell'equilibrio? Una forte alleanza con il
Comitato regionale e con il vicepresidente della Regione, Nicola Adamo.
Subito dopo l'elezione alla Camera Amendola, però, cambia impostazione,
linea e alleanze e, sotto l'accorta e oculata strategia di Paraboschi,
si consegna armi e bagagli alla Lo Moro, ottenendo in contrapartita
la rielezione a segretario provinciale. A questa impostazione si è
opposto Enzo Bruno e il 42% della federazione provinciale. Da allora
Franco Amendola con supponenza, si rifiuta di riconoscere questo ampio
dissenso politico che, si badi bene, mette in discussione la visione
della politica e dei rapporti all'interno del partito, quella visione
in atto a Lamezia negli ultimi anni del 'chi non e' con me, è
contro di mé. Amendola stesso fu vittima di questa visione
della lotta politica alle ultime elezioni regionali. Una visione egocentrica
e autoritaria purtroppo, che non ha nulla a che vedere con la storia
della sinistra catanzarese". Secondo Motta, "l' aggravamento
della lacerazione congressuale si perpetua con la formazione della
delegazione al congresso nazionale, che viene nominata discrezionalmente.
L'arroganza di Catanzaro non trova sponde, però, né
romane, né nel congresso di Firenze, dove non trovano spazio
nel Consiglio nazionale né Amendola, né l'assessore
regionale alla Sanità. La lezione non sembra, però,
essere recepita dal segretario provinciale, che, al ritorno da Firenze,
avvia in completa solitudine, con il segretario della Margherita,
il percorso della formazione del Partito democratico nella provincia
di Catanzaro. Nel frattempo scoppia la vicenda riforme in Regione,
con la soppressione dei carrozzoni regionali e la riduzione delle
Asl da 11 a 5. La vicenda vede l'Assessore alla Sanità dapprima
approvare in Consiglio regionale la riforma e successivamente rimangiarsi
tutto, schierandosi con il movimento localistico di questi giorni
contro il provvedimento da lei stessa approvato. Su questa posizione
si allinea Amendola che, per la prima volta, si pronuncia addirittura,
a favore dell'istituzione della provincia di Lamezia". "E'
parodossale - conclude Pasquale Motta - che il segretario provinciale
dei Ds di Catanzaro assuma posizioni così delicate e dirompenti
senza sentire il bisogno di aprire un minimo di confronto con il gruppo
dirigente fondamentale di Catanzaro. Né mi si può obiettare
che Amendola abbia parlato come deputato. Non mi risulta, infatti,
che Amendola sia deputato di Lamezia perché è stato
designato nell'ambito della lista regionale alla Camera".
Tommasello (DS)
“Basta con le polemiche, allargare il dialogo sul PD”
14/05 "Parte decisamente male, nei Ds della provincia di Catanzaro,
l' avvio della fase costituente del Partito democratico". A sostenerlo
è stato il segretario cittadino dei Ds di Catanzaro, Pino Tomasello.
"Registriamo, con preoccupazione - ha proseguito - il clima velenoso
di contrapposizione, le sterili polemiche post congressuali, le sedi
provinciali ostentatamente chiuse e di fatto trasferite altrove, la
netta volontà di escludere parti importanti del partito e soprattutto
una visione gretta, burocratica, da vecchio ceto politico. Siamo convinti
che non basterà cambiare l' insegna di due partiti per costruire
la nuova formazione politica. Soprattutto qui in Calabria e in particolare
modo nella nostra provincia, terra di fredde passioni civili e di
tanti trasformismi, è necessario ben altro respiro politico
ed ideale. Occorre ripensare forme inedite di partecipazione e di
aggregazione. Occorre allargare la discussione ad una pluralità
di forze nuove. A Catanzaro in particolare va aperta da subito una
serrata interlocuzione con tutta una serie di movimenti ed associazioni".
"Una interlocuzione seria, fuori da calcoli personalistici -
ha proseguito il segretario dei Ds catanzaresi - va affrontata con
il Pdm. Riteniamo che nella partita delle riforme e dell' autentico
cambiamento ci possa essere un valido terreno di confronto. Se questa
forza si evolve fuori da una visione personalistica e di mero governo
dell' esistente, diventa un soggetto politico importante da aggregare
nel nuovo soggetto che sta per nascere". "Il governo del
cambiamento - ha sostenuto Tomasello - va strettamente legato alla
costruzione del partito democratico. In questo senso bisogna sostenere
lo sforzo che alla Regione ed al Comune di Catanzaro si sta sviluppando,
a cominciare dalle riforme proposte nel maxi emendamento Chieffallo-Adamo,
per moralizzare la politica, per eliminare sprechi ed enti inutili,
per una seria battaglia contro il crimine e la corruzione ovunque
si annidi. Altro che sterili e vacui localismi, di dimissioni minacciate
e non praticate, di ormai non più sopportabili esigenze di
visibilità e di protagonismo. Nella sanità siamo convinti
che la qualità e la quantità dei servizi erogati dipenda
non già dalla presenza o meno di qualche manager aziendale,
ma, al contrario, da bravi ed efficienti operatori sanitari, dotati
di strutture e di mezzi adeguati per meglio qualificare l'offerta
sanitaria". "Ci auguriamo - ha proseguito Tomasello - che
in questo senso si intensifichi il rapporto ed il confronto con le
organizzazioni sindacali. Deve essere riaffermato con forza che le
riforme decise hanno il solo scopo di smantellare l' apparato clientelare
del vecchio e corrotto ente regionale e non quello di andare contro
il mondo del lavoro. Non riusciamo nemmeno a percepire una battaglia
per il rinnovamento ed il cambiamento senza il sostegno di importanti
organizzazioni sindacali a cominciare dalla Cgil". "Nei
prossimi giorni - ha concluso Tomasello - ci adopereremo per mobilitare
energie. E' necessario fare appello in primo luogo a quelle cinquemila
persone che, due anni fa, mettendosi in fila per votare alle primarie,
si espressero chiaramente non solo per il candidato premier del Paese,
ma anche per essere protagonisti del cambiamento. Il progetto che
ci interessa è questo. Al di fuori fuori ed oltre questo, vi
è disimpegno e frustrazione di singoli e collettività".
Pietro Mancini
“Ne con Bagnasco ne con “Peppone” Pannella”
13/05 (Pietro Mancini) Mentre la società e la vita, in tutti
i loro aspetti, si evolvono, le oligarchie dei partiti si dimostrano
incapaci non solo di rinnovare le proprie strutture e i gruppi dirigenti,
ma anche di riuscire a interpretare i nuovi protagonisti e le nuove
priorità del Paese. Cosi', sabato, i leader sono rimasti basiti
e quasi travolti dalla gremitissima piazza San Giovanni di Roma, da
cui è emerso, con forza, e ha preteso un maggior ascolto, un
largo e articolato settore dell' Italia, sinora considerato marginale
e spesso dipinto in forme caricaturali. Che ha chiesto al governo
e al Parlamento, dai quali si sente ingiustamente abbandonato, maggiori
auti, considerazione e protezione.
A Roma, non ha vinto don Camillo, come ha titolato, ieri, " Libero
", il quotidiano di Vittorio Feltri. E non ha vinto neppure il
" partito dei vescovi ". In realtà, nella variopinta
e suggestiva piazza della capitale, si sono materializzati soggetti
e istanze, non bene inquadrati, ancora, nella loro, complessità,
dai politici e dai mass media. Certo, dal successone del " Family
Day " e dal contemporaneo " flop " di " Orgoglio
laico " di piazza Navona, Silvio Berlusconi è uscito,
politicamente, meglio, rispetto al presidente del Consiglio, Romano
Prodi. Ma tanto la analisi del premier, quanto quella del Cavaliere
sono apparse vecchie e inadeguate, rispetto alla fantasia e alla capacità
di far proposte, e non solo critiche, che hanno accompagnato l' irruzione
sulla scena del nuovo " partitone della famiglia ".
Quanto agli imbarazzi dei capi della Quercia, nel motivare la loro
assenza dal raduno socialista e radicale, nostalgico degli anni 70,
essi confermano che ancora, tra le diverse anime del Partito democratico,
non è stata raggiunta una ragionevole sintesi sui temi eticamente
più sentiti dalla gente. Il laicismo, i diritti delle coppie
di fatto e dei gay restano, certo, anche in Italia, questioni importanti,
da non archiviviare. Ma un nuovo e moderno partito, democratico e
riformista, che si proponga di non ripercorrere strade minoritarie
e di semplice testimonianza, bensi' di rappresentare larghe fasce
dell' elettorato, anche di quello moderato e cattolico, non può
e non deve pretendere di imporre le leggi su tali nodi, delicati ma
ancora, oggi, non ritenuti prioritari dalla maggioranza del Paese.
E, quindi, seppur comprensibile, lo sfogo amaro di Marco Pannella
sui ritardi della sinistra ufficiale, rispetto alle spinte dei settori
laici e radicali, va archiviato e andrebbe sostituito da Prodi, Rutelli
e Fassino con una linea più saggia ed equilibrata. Che si potrebbe
spiegare, in sintesi, agli elettori e ai mass media, con lo slogan
: " Nè con il cardinal Bagnasco, nè con i don Peppone
mangiapreti del 2007 ! ".
Nuccio Iovene
coordinatore calabrese di Sinistra Democratica
13/05 ''La cosa importante che mi lascia ben sperare e' che gia'
dai giorni scorsi, dopo la fine dei congressi, sono tanti anche quelli
che avevano votato la mozione Fassino che stanno venendo da noi. In
varie parti della regione ci sono segretari di sezione, consiglieri
comunali, sindaci che condividono l' idea di mantenere aperta una
prospettiva per un partito di sinistra in questo Paese e in Calabria
in modo particolare''. A dirlo e' stato il senatore Nuccio Iovene,
nominato coordinatore di Sinistra Democratica al termine dell' assemblea
costitutiva del movimento che si e' svolta a Lamezia Terme. ''Stiamo
raccogliendo le adesioni - ha affermato Iovene - in settimana costituiremo
i gruppi al Senato ed alla Camera di Sinistra democratica per il socialismo
europeo. Ribadiamo che non vogliamo fare l' ennesimo partitino della
sinistra, ma dare vita ad un movimento politico che ha come obiettivo
la riunificazione della sinistra. Lo slogan che campeggiava a Lamezia
e' 'Cambiare l' Italia, unire la sinistra''. Questo e' l' obiettivo
che ci diamo. Per fare questo puntiamo ad aggregare tutte le forze
che hanno partecipato alla battaglia congressuale dei Ds, ma anche
quella sinistra diffusa che aveva abbandonato i partiti negli anni
passati e che si e' rimessa in moto. Con Prc e Pdci vogliamo avviare
subito un confronto, non solo un rapporto con loro e l' area socialista,
ma anche non limitare la costruzione di questo progetto a rapporti
diplomatici tra le varie forze che gia' compongono lo scenario della
sinistra, anche se c' e' gia' clima nuovo. Diliberto e Bertinotti,
che fino all' altro ieri non si parlavano, oggi convengono sulla necessita'
di dare vita ad una forza unitaria della sinistra che e' stata definita
la sinistra senza aggettivi, cioe' ne' socialista ne' comunista, che
superi le divisioni del passato, ma anche quella grande sinistra diffusa
nel Paese che in questi anni non ha avuto una rappresentanza, non
ha trovato le motivazioni e le ragioni sufficienti per impegnarsi
politicamente e che di fronte ad un progetto del genere puo' rimettersi
in moto''. ''Adesso - ha sostenuto Iovene - bbiamo in cantiere la
prima grande iniziativa del movimento che si svolgera' in Calabria
sui temi della legalita', della politica trasparente, dei costi della
politica e la faremo entro l' estate. Inoltre partiranno le riunioni
provinciali per costituire i coordinamenti locali. Piu' gli altri
partiti diventano meri contenitori senza contenuti, senza valori,
senza programmi, senza idee piu' c' e' bisogno di alimentare una battaglia
culturale delle idee, sulle prospettive. C' e' bisogno che ci sia
una grande forza di sinistra radicata nel territorio, unitaria, con
aspirazioni di governo, ma ancorata a valori e obiettivi chiari''.
Grazie al Family
Day il centro si riunisce sui sentimenti cristiani
13/05 ''Il Family day ha segnato una rinascita di quei sentimenti
di forte identita' cristiana in politica, che e' laica e fortemente
liberale: siamo certi che anche la nostra regione partecipera' a questi
fermenti con le migliori energie di tutti i partiti''. Lo affermano,
in una nota, Enzo Damiano ed Alberto De Maio, fondatori del Movimento
per il Centro Unito. ''Adesso - aggiungono Damiano e De Maio - si
trattera' di cogliere le opportunita' connesse a questa sensibilita'
sociale. Siamo un cantiere aperto e crediamo che la componente regionale
e federale sara' forte, per quanto non localistica o egoistica''.
Da Damiano e De Maio giunge poi il riconoscimento ''a Loiero di un
grosso sforzo in questa direzione: anche altri elementi, presenti
sia nel centrodestra che nel centrosinistra, hanno dimostrato un'
attenzione che non va dispersa in nessun modo''.
Pascuzzo (PdCI)
“Preoccupa la soppressione dei servizi ferroviari nella zona
Savuto”
13/05 “Leggiamo con profondo disappunto le notizie apparse
su un quotidiano locale della soppressione di servizi ferroviari da
parte delle Ferrovie della Calabria sulla tratta Soveria Mannelli-Rogliano”.
E’ quanto denuncia in una nota Gino Pascuzzo del Coordinamento
zonale P.d.C.I. del Savuto. “La cosa –prosegue la nota-
ci preoccupa a prescindere dalla nota di protesta inviata dal Presidente
CMS al C.d.a. della Azienda esercente il servizio in quanto è
lecito domandarsi dove sono finiti gli impegni assunti da questo organo
con le istituzioni del Savuto e sbandierati da questi come conquiste
.
Sono anni che andiamo ripetendo che la politica dei trasporti nel
Savuto non ha l’efficacia che meriterebbe forse proprio a causa
della poco oculata azione di governo profusa dalle istituzioni locali
e in particolare della Comunità Montana del Savuto.
Ci ritroviamo oggi a dover difendere l’esistente mentre in altre
realtà della Regione si vanno allestendo programmi di rilancio,
qualificazione e intensificazione dei servizi di trasporto.
Cosa potranno mai pensare i cittadini di Bianchi, Colosimi,Scigliano,Carpanzano,Marzi
e Rogliano di fronte a una sconfitta di tale portata?
Probabilmente che i loro amministrazioni non sono all’altezza
del compito loro affidato.
Alla politica “scellerata” praticata con disinvoltura
da questo gruppo dirigente delle Ferrovie della Calabria occorreva
dare uno stop già da molto tempo. Da quando cioè i Comunisti
Italiani del Savuto si mobilitarono, investendo le autorità
politiche locali,provinciali, regionali e nazionali della gravità
del problema e fummo accusati di strumentalizzazioni politiche. Una
oculata e attenta analisi della rassegna stampa del recente passato
può dare testimonianza di quanto andiamo affermando.Ma oggi
occorre dare delle risposte e tali risposte possono e debbono essere
date da coloro i quali si sono assunti il compito di intavolare una
trattativa con il Dott. Mario Scali , presidente delle F.d.C. e accanito
assertore della teoria “lasciali parlare tanto so io quel che
debbo fare”.Ne è prova il fatto che la stazione di Rogliano
continua a rimanere chiusa nelle ore pomeridiane, malgrado gli impegni,
i collegamenti continuano ad essere inaffidabili per il continuo ritardo
attribuito a presunte questioni tecniche, tutte le stazioni da Bianchi
a Cosenza sono abbandonate e preda dei vandali e rischiano il crollo,
il numero dei treni viene progressivamente ridotto mentre aumenta
il numero dei treni adibiti a trasporto del personale addetto che
però , pur avendo dei costi notevoli , serve a mantenersi buone
alcune categorie già destinatarie di notevoli privilegi e assolutamente
inservibili per gli utenti del Savuto.Senza contare lo stravolgimento
degli orari esistenti che creano ulteriori difficoltà alla
tradizionale utenza. I Comunisti Italiani del Savuto erano e restano
convinti dell’inadeguatezza di questo gruppo dirigente delle
F.d.C., così come restano convinti che poco o nulla viene profuso
dalle istituzioni locali per contrastare linee programmatiche discutibili
e assai dannose per questo comprensorio. Qualcuno dovrà pur
trarne le dovute conseguenze”.
A Rossano si
dimettono due assessori
11/05 Si sono dimessi dalla Giunta comunale di Rossano gli assessori
Galdino Accroglianò (Sviluppo economico) e Adele Olivo (Commercio).
I due amministratori hanno rinunciato all' incarico in seguito all'
intenzione, manifestata dal sindaco Franco Filareto, di rimodulare
l' esecutivo. Da tempo è in corso una verifica all' interno
della maggioranza e Accroglianò e Olivo hanno scelto di defilarsi
per consentire al primo cittadino di decidere l' eventuale cambio
all' interno della giunta.
Guccione pedinato:
I DS chiedono di fare piena luce
11/05 "Lo 'strano' pedinamento di cui é stato oggetto
Carlo Guccione è un fatto di una gravità inaudita, sul
quale va fatta al più presto piena luce". A sostenerlo
è una nota del gruppo consiliare dei Ds alla Provincia di Cosenza.
"L' intimidazione subita dal segretario regionale dei Ds, al
quale esprimiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza -
è scritto nella nota - è solo l' ultimo di una lunga
serie di gravi episodi. Il fatto preoccupa e allarma sia per le modalità
con cui è stato compiuto, sia perché si è svolto
fuori dalla nostra regione". "Da troppo tempo - prosegue
la nota - assistiamo ad un' aggressione costante delle organizzazioni
criminali che tende ad inquinare la vita politica ed il confronto
democratico. Troppe sono le minacce e le intimidazioni rivolte ad
esponenti politici, amministratori e sedi di partito. Intimidendo
Gruccione si intendeva, con ogni probabilità, bloccare o ritardare
il processo di rinnovamento della vita della nostra regione che tanto
faticosamente si sta avviando". "Per questo motivo - conclude
il comunicato del gruppo consiliare alla Provincia di Cosenza - questo
atto deve spingere ancor più in profondità l' azione
riformatrice in atto e avviare decisamente un' azione di forte contrasto
nei confronti della criminalità organizzata".
Federazione DS di Crotone “Un atto grave”. La Federazione
dei Democratici di Sinistra di Crotone, in una nota, ha espresso "estrema
preoccupazione per il grave atto di intimidazione subito dal Segretario
regionale Carlo Guccione". "La gravità - prosegue
la nota - dell'atto e le modalità con il quale esso è
stato perpetrato pone un serio problema di sicurezza personale oltre
che di riflessione politica. Al compagno Guccione va in questo momento,
particolarmente difficile, la solidarietà, la vicinanza e il
pieno sostegno di tutta la Federazione provinciale di Crotone".
Direzione nazionale
dello SDI: otto cosentini eletti, riconfermato Cherubino
10/05 Sono otto i dirigenti della federazione provinciale dello Sdi
di Cosenza entrati a far parte della nuova direzione nazionale del
partito. Assieme ai componenti uscenti dell' organismo Giacomo Mancini,
Luigi Incarnato, Salvatore Magarò, Cesare Marini, Domenico
Pappaterra e Rosetta Console sono stati eletti anche il segretario
provinciale Gianni Papasso e Anna Falcone. "E' questa - ha affermato
il segretario provinciale di Cosenza dello Sdi, Gianni Papasso - la
giusta riconoscenza al partito cosentino che rappresenta la provincia
più socialista d' Italia, come testimoniano i dati elettorali
delle ultime elezioni politiche. In questa provincia, peraltro, già
da tempo sono stati avviati fruttuosi percorsi per l' unità
socialista. I socialisti cosentini con convinzione, nel congresso
nazionale, hanno sostenuto la linea impressa al partito dal segretario
nazionale Enrico Boselli, che mira all' unità di tutti i socialisti
della diaspora e, soprattutto, alla costituente socialista che ha
l' idea di mettere insieme tutti quei soggetti riformisti che non
si ritrovano nell' idea del Partito Democratico".
Il consigliere regionale Cosimo Cherubino è stato riconfermato
nella direzione nazionale dello Sdi. Cherubino, 35 anni, è
capogruppo dello Sdi-Unità Socialista in consiglio regionale,
dove svolge funzioni di segretario della seconda Commissione Consiliare
"Bilancio Programmazione economica ed attività produttive"
ed è anche Componente della Commissione Antimafia e di quella
Sanità. "La politica - ha detto Cherubino - non deve essere
un obiettivo, ma solo ed esclusivamente un mezzo, uno strumento necessario
al raggiungimento di fini superiori, finalizzato alla crescita ed
allo sviluppo del territorio, ma anche delle coscienze".
Dima (AN) “ A Corigliano è auspicabile
che si vada al voto”
10/05 "Non c'é precedente nella storia repubblicana che
un sindaco sia stato dichiarato decaduto e successivamente reintegrato
per ben quattro volte di seguito. Il classico detto "tutto e
il contrario di tutto" è stato applicato anche nella giustizia
amministrativa". E' quanto ha dichiarato, il coordinatore regionale
di Alleanza Nazionale, Giovanni Dima, circa la vicenda del comune
di Corigliano Calabro. "La politica - ha aggiunto - deve riappropriarsi
del suo ruolo e della sua funzione ed è auspicabile che Corigliano
vada al voto per fare chiarezza e definire un quadro politico ed amministrativo
tale da consentire alla più importante realtà della
provincia di Cosenza di avere una guida autorevole e una stabilità
di governo". Si è intanto appreso che è stato presentato
un ricorso in appello al Consiglio di Stato, da parte delle forze
politiche contrarie al centrosinistra, contro il provvedimento emesso
il 7 maggio dal Tar Calabria che ha sospeso il decreto prefettizio
di convocazione dei comizi elettorali e ha escluso di conseguenza
Corigliano dai paesi che devono votare il 27 e il 28 maggio.
Napoli (AN) “Raccogliere l’allarme della
Procura di Reggio”
10/05 Angela Napoli, deputato di An e componente della Commissione
parlamentare antimafia, ha presentato un' interrogazione per sollecitare
l' adeguamento della struttura della Direzione distrettuale antimafia
di Reggio Calabria e la nomina di un ulteriore procuratore aggiunto.
"Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia di una lettera,
indirizzata al Ministro di Giustizia, - afferma la Parlamentare -
sottoscritta dal Procuratore della Repubblica facente funzioni, Franco
Scuderi, e dal Procuratore aggiunto e coordinatore della distrettuale
Antimafia di Reggio Calabria, Salvatore Boemi, nella quale viene evidenziata
la carenza strutturale degli organici rispetto all' allarmante situazione
in cui versa l' ordine pubblico di quel Distretto giudiziario. Nella
stessa lettera i procuratori citati affermano che 'Le strutture giudiziarie
reggine, e in particolare la Procura della Repubblica di Reggio Calabria,
si apprestano, anzi sono gia' impegnate, a fronteggiare una nuova
fase dell' azione del crimine organizzato". Napoli, fa riferimento
alla scoperta di armi da guerra e esplosivo e cita quanto dichiarato
dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e dal Prefetto di
Reggio Calabria Luigi De Sena sulla validità dell' allarme
lanciato dai magistrati reggini. "E' indispensabile -conclude
Napoli - che venga fornita un' adeguata struttura per fronteggiare
la ormai palese offensiva della 'ndrangheta e supportare il pesante
lavoro giudiziario di quel Distretto''.
Laratta (DL) “No alla depenalizzazione del
reato d’usura”
10/05 "Vi sono tentativi in atto finalizzati alla depenalizzazione
del reato di usura bancaria. Ciò sarebbe molto grave".
E' quanto afferma in una nota il deputato dell' Ulivo, Franco Laratta.
"Permettere la depenalizzazione di questo reato - prosegue Laratta
- non contribuirà certamente a mettere in chiaro il ruolo e
la funzione delle banche, soprattutto ora che nel Sud Italia saranno
disponibili ingenti finanziamenti eupei destinati al sistema produttivo
meridionale. Alla sola Calabria saranno destinati oltre 100 mld di
euro. Occorre inoltre tenere presente il ruolo spregiudicato di alcuni
istituti di credito che, nel recente passato, hanno provocato gravi
danni ad imprese sane e di conseguenza all' intero sistema di sviluppo".
"Vorrei inoltre ricordare la drammatica vicenda dell' imprenditore
calabrese Antonino De Masi - prosegue ancora il deputato dell' Ulivo
- che ha sempre combattuto contro i soprusi e la criminalità,
riuscendo con sacrifici immani e grazie alle Istituzioni a non morire
di mafia. De Masi sta portando avanti, da oltre cinque anni, una dura
battaglia avendo denunciato il comportamento del sistema bancario
che al sud faceva pagare il denaro con tassi dal 25 al 35%, condizioni
che di fatto hanno reso vane tutte le ingenti somme europee e nazionali
destinate alle aree in ritardo di sviluppo (obiettivo 1)". Per
il deputato dell' Ulivo "l' imprenditore si è trovato
a combattere da solo, nonostante sia riuscito a dimostrare le sue
ragioni sia davanti ai tribunali civili (i quali gli hanno riconosciuto
lo storno delle somme indebitamente pagate al sistema bancario) sia
nei procedimenti penali in corso, con la presenza di un incidente
probatorio davanti al Gup affidato ad un funzionario di Banca d' Italia
che ha confermato l' avvenuta applicazione di tassi usurai sui conti
analizzati. Ad oggi siamo di fronte ad un processo che è quasi
giunto alla fine e che vede imputati per il reato di usura i vertici
di alcuni tra i maggiori istituti di credito nazionali. La vicenda
del coraggioso imprenditore calabrese - conclude Laratta - deve essere
ricordata da tutti, soprattutto da coloro che pensano di eliminare
il reato di usura bancaria".
Laratta e Maiolo
“Il PD non sia una sovrapposizione di gruppi dirigenti”
09/05 "Anche in Calabria nessuno pensi che la costruzione del
nuovo Partito Democratico possa avvenire come semplice sovrapposizione
di gruppi dirigenti o come allargamento naturale dell'esistente".
E' quanto affermano in una nota congiunta il deputato Franco Laratta
e l'assessore regionale Mario Maiolo della Margherita. "Le caratteristiche
della nostra regione - proseguono - non consentono operazioni superficiali,
ma richiedono la riscoperta di radici profonde, vere, sulle quali
e grazie alle quali affrontare la complessità sociale e le
sue insicurezze. Siamo la terra dei De Cardona, dei Nicoletti, dei
Sorbara. Siamo una comunità in cui il rapporto tra i cattolici
e la politica e la stessa esperienza del popolarismo e del cattolicesimo
democratico hanno prodotto grandi avanzamenti testimoniati da uomini
e donne che restano indelebilmente legati alla migliore tradizione,
alla quale il nuovo partito dovrà abbeverarsi. Questa grande
storia, fatta di valori e di progetto, può dare ancora molto
alla politica e alle istituzioni regionali. Proprio per tale motivo
entriamo nel Partito Democratico a testa alta e con la schiena dritta.
Non da ospiti, ma da fondatori. Consapevoli del valore della laicità
in politica, ma altrettanto coscienti della grandezza di un sistema
valoriale e di esperienza che ha contribuito a costruire comunità,
coesione sociale, convivenza civile e avanzamento culturale".
"In Calabria, poi, la stessa gerarchia ecclesiastica - proseguono
Laratta e Maiolo - ha operato ed opera con grande lungimiranza in
un contesto straordinariamente difficile, complicato, spesso rassegnato.
La voce dei nostri Vescovi e della Chiesa spesso si deve sostituire
ad inerzie, a denunce mancate, ad istituzioni ingessate, ad una politica
disattenta e lontana dagli ultimi e dagli umili. Per questo vogliamo
un partito attento e non distante, aperto al dialogo, al confronto,
all'ascolto. Stiamo costruendo quella che sarà l'organizzazione
politica cui aderirà il maggior numero di cattolici calabresi.
Non vogliamo essere e non saremo né ospiti né semplice
presenza intellettuale. Al contrario, ci impegneremo anche nel percorso
futuro per accrescere sempre di più la presenza di servizio
attivo dei cattolici democratici nel PD calabrese fin dalla fase delle
primarie. Lo facciamo consapevoli del ruolo che la nostra ispirazione
religiosa ci impone di ricoprire in questa fase storica senza subalternità
e senza paure. Per questo lanciamo un appello ad un impegno diretto
dei cattolici in politica che sappia cogliere il senso profondo della
nuova sfida a partecipare insieme alla costruzione del nuovo partito.
Non un'area chiusa e bloccata, ma lievito. Non un'ambizione, ma una
missione. Non un arretramento, ma una disponibilità a stare
nel mondo e con il mondo". "Con questo spirito ed in questa
prospettiva - concludono - ci accingiamo ad organizzare una presenza
convincente nel Partito Democratico di quanti si richiamano alla stessa
ispirazione e siano disponibili ad accettare da protagonisti di servire
le istituzioni e le proprie convinzioni"
Napoli (AN) “Alla DDA di Catanzaro organico
inadeguato”
09/05 In un' interrogazione al Ministro della Giustizia, l' onorevole
Angela Napoli, di Alleanza nazionale, sottolinea "l' inadeguatezza
dell' organico della Procura antimafia di Catanzaro alla luce della
sua competenza su un territorio eccessivamente vasto e dilaniato da
una pressante presenza della criminalità organizzata".
Nel' interrogazione Angela Napoli rileva come "l'organico della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, composto
da un procuratore e da un procuratore aggiunto per il settore ordinario
e da un procuratore aggiunto per la Dda e da 18 sostituti procuratori,
presenta oggi la vacanza di un posto di sostituto. Dei 18 sostituti
procuratori solo sei sono attualmente assegnati alla Dda, con competenza
su ben otto circondari di Tribunale (Catanzaro, Lamezia Terme, Vibo
Valentia, Crotone, Cosenza, Paola, Rossano e Castrovillari). I magistrati
della Procura Ordinaria si occupano invece dei reati ordinari commessi
nel territorio relativo al circondario di Catanzaro. Dagli stessi
magistrati e da rappresentanti di altri organismi è stata più
volte segnalata agli organi competenti la vastità del territorio
di competenza distrettuale, che rende incongruo il numero dei magistrati
che hanno il compito di operare l'azione di contrasto alla criminalità
organizzata". Secondo l' on. Napoli, "proprio l'esiguità
del numero dei magistrati della Dda di Catanzaro ha frequentemente
indotto a fare ricorso alla norma che prevede la designazione per
l'esercizio delle funzioni di Pm nei procedimenti riguardanti i reati
'di mafia' magistrati appartenenti alle Procure ordinarie territoriali
del Distretto. A causa del trasferimento di alcuni magistrati e l'assenza
di altri per maternità negli ultimi mesi, nella Procura ordinaria
di Catanzaro, si sono create delle scoperture e nonostante ciò,
nei giorni scorsi, il Procuratore della Repubblica ha espresso parere
favorevole all'accoglimento di una domanda di applicazione extra-distrettuale
presso la Procura Ordinaria di Parma. E' stato paventato il supporto
dei magistrati della Dda di Catanzaro per sopperire le scoperture
createsi nella Procura ordinaria, il che porterebbe automaticamente
ad una paralisi dell'attività della stessa Dda". "A
me - sostiene ancora ancora Angela Napoli - appare chiaro che se la
Dda, al fine di fare fronte alle proprie attività, è
costretta a fare ricorso a continue applicazioni di magistrati delle
Procure ordinarie del Distretto, certamente non possiede risorse tali
da fornire ausilio al settore ordinario, depauperato di un' unità
a seguito di una valutazione, del tutto discrezionale, del Procuratore
capo, favorevole all'applicazione extra-distrettuale di un proprio
magistrato". Il deputato di An chiede al Ministro "se non
ritenga necessario ed urgente sopperire all'adeguamento degli organici
della magistratura di Catanzaro, in particolare, facendo valutare
l'attuale organizzazione interna. E se non ritenga indispensabile,
altresì, garantire lo svolgimento dei processi di mafia in
una realtà territoriale fortemente gravata da una asfissiante
presenza della criminalità organizzata".
A Corigliano si re-insedia de Rosis
09/05 Si sono reinsediati stamani a Corigliano, il sindaco Armando
De Rosis, la giunta e il consiglio comunale, secondo quanto disposto
dalla sentenza del Tar di sabato 5 maggio e dopo che la Prefettura
di Cosenza si è adeguata ieri alla sua decisione. Il passaggio
delle consegne tra il Commissario straordinario Mario Gonzales e Armando
De Rosis è avvenuto alle 12,30 presso il palazzo comunale.
La Prefettura ha anche disposto la sospensione dell'indizione dei
comizi elettorali, provvedimento quest'ultimo che esclude la città
di Corigliano dai comuni dove si voterà il prossimo 27 e 28
maggio.
A Mayerà si voterà il 24 e 25 giugno
09/05 Il Prefetto di Cosenza ha indetto le elezioni amministrative
nel Comune di Maierà, nel cosentino, dove si voterà
il 24 e 25 giugno. Il decreto per le elezioni amministrative è
stato emesso dopo che il 24 aprile scorso il Tar della Calabria ha
accolto in via provvisoria una istanza cautelare con la quale ha ordinato
al Prefetto di provvedere alla convocazione dei comizi per l' elezione
del sindaco e del Consiglio comunale di Maierà. Il ricorso
al Tar era stato presentato dalla lista Alleanza per Maierà,
capitanata da Giovanni Forte, rappresentata dall'avvocato Oreste Morcavallo.
Nella seduta del 20 febbraio scorso, la quinta sezione del Consiglio
di Stato aveva annullato le operazioni elettorali del 28 e 29 Maggio
2006, accogliendo le richieste dell' avv. Morcavallo. Alle elezioni
erano presenti due liste: Alleanza per Maierà con candidato
a sindaco Giovanni Forte e Maierà dei Valori, capitanata da
Giacomo De Marco. Quest' ultimo è risultato eletto con 506
voti contro i 498 di Forte. Contestando il voto di 24 elettori nelle
due sezioni, espresso con accompagnatore, Forte e i consiglieri della
lista Alleanza per Maierà avevano proposto ricorso al Tar di
Catanzaro. Il Tar, con sentenza dello scorso 9 ottobre, aveva rigettato
il ricorso. Forte e i componenti della lista, contrari a questa sentenza,
hanno fatto appello al Consiglio di Stato eccependo l' assoluta genericità
delle certificazioni mediche e la mancanza della prova che il presidente
del seggio avesse compiuto la verifica della effettiva impossibilità
degli elettori di votare liberamente. Il Consiglio di Stato aveva
accolto integralmente le tesi dell' avv. Morcavallo e aveva annullato
le elezioni del comune di Maierà.
Soriero nel CDA di Svimez rappresenta la Regione
Calabria
09/05 Nino Novacco è stato confermato presidente della Svimez,
Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. Confermato
anche il vicepresidente Piero Barucci. Nuovo vicepresidente è
stato nominato Ettore Artioli, attuale Vice Presidente di Confindustria
con delega per il Mezzogiorno. "Quest' ultima nomina - è
detto in un comunicato - sottolinea e rafforza il legame tra la Svimez
ed il mondo delle imprese, di cui Artioli è esponente di rilievo".
Tre i nuovi consiglieri che entrano nel Consiglio d'amministrazione
in rappresentanza di Soci sostenitori. Si tratta di Giuseppe Soriero,
ex sottosegretario ai Trasporti, in rappresentanza della Regione Calabria,
Calogero Lo Giudice e Albertomauro Sarno. "Con l'ingresso di
nuove energie - prosegue il comunicato - l'Associazione si propone,
a pochi mesi dalla celebrazione, alla presenza del Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, del sessantesimo anniversario della
sua fondazione, di rafforzare la riflessione culturale e politica
sulle strategie di sviluppo del Mezzogiorno, condizione indispensabile
per l'unificazione anche economica dell'Italia".
L'associazione Il Campo - Idee per il futuro esprime, in una nota,
esprime "grande soddisfazione" per la nomina del presidente,
Giuseppe Soriero, quale componente del Consiglio d' ammministrazione
della Svimez. "Tale nomina - si afferma nel comunicato - rappresenta
un significativo riconoscimento all'impegno meridionalista dell' associazione
Il Campo e del suo presidente". Soriero è autore di diversi
volumi sullo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno. Tra i più
rilevanti il saggio sulla Calabria nella "Storia d' Italia",
pubblicata da Einaudi, e il volume "Dopo l' intervento straordinario",
edito da Donzelli.
Perrelli (Patto)
“Vogliamo un grande Partito Democratico”
09/05 "Il nuovo partito nasce in primo luogo per dare piena
effettività ai principi della Costituzione, afferma la sua
capacità di partito moderno e riformista al servizio di una
strategia o per lo sviluppo democratico dell'intero paese superando
i persistenti squilibri tra nord e sud in una prospettiva unitaria
e autonomista". E'quanto afferma in una nota il segretario nazionale
del Patto per il Sud, Tonino Perrelli, circa la nascita del Partito
Democratico. "Il partito democratico - ha aggiunto - si candida
quindi a rappresentare nella vita politica le aspirazioni degli italiani
che vogliono il progresso ordinato nel nostro paese con una forte
attenzione alle domande delle varie componenti solidali e del ceto
medio allargato in particolare proponendo alla guida dell'Italia per
la capacità di superare la difesa corporativa degli interessi
particolari. Trovo curiose le tesi di alcuni dirigenti attuali della
Margherita cosa che invece non posso dire affatto dei dirigenti diessini.
I tempi del resto sono maturi e la Margherita in veste del progetto
dell'Ulivo deve partire dal basso iniziando con la legge elettorale.
In Calabria esponenti della Margherita e molti diessini sono venuti
a firmare ad oggi il referendum. La Margherita cosentina e calabrese
deve adoperarsi per far partire la politica voltando pagina e soprattutto
la speranza del cambiamento e del rinnovamento della società
calabrese". "Noi vogliamo riavere - ha concluso - un grande
partito. Non ci piacciono spostamenti di gruppi grandi e piccoli.
Noi Patto per il Sud nella nostra modesta dimensione abbiamo invece
l'ambizione di fare politica. Non abbiamo mai avuto l'intenzione di
dividere nessuno".
Pietro Mancini:
Da Parigi due cartoline da leggere attentamente
07/05 (Pietro Mancini) Slogan secchi, concetti efficaci come "
uppercut " al mento ed esternazioni tutt' altro che sfumate,
pugno di ferro, assicurato contro la " racalle ", la "
feccia " degli extracomunitari, quelli violenti e non integrati,
che assediano Parigi e le altre grandi città. E, ancora, nessuna
guancia, offerta ai ceffoni degli avversari, ma polemica dura e "
niet " alle concessioni buoniste e dialoganti ai socialisti,
condanna senza appello dell' odio, nutrito dalla sinistra europea,
non solo francese, contro la borghesia e contro la " middle class
", il ceto medio, che lavora sodo e compie tanti sacrifici, ma
viene tartassato e stangato in Francia, come in Italia, dal governo
Prodi. Casini, Fini il Cavaliere e anche la signora Michela Brambilla
- che Berlusconi vorrebbe far scendere in campo, se e quando si ritirerà
in Costa Smeralda - leggano, con attenzione, e approfondiscano, seriamente,
i contenuti della cartolina, arrivata domenica sera da Parigi, e desistano
dalla gara, un po' ridicola e provinciale, su chi sia, tra loro, più
amico di monsieur Nicolas e della bella e volubile consorte del nuovo
Presidente, madame Cécilia !
E la sinistra ? Ha perso, e non di poco, pur disponendo di un' ottima,
grintosa e preparata sfidante, forse troppo aggressiva e " girotondina
" nelle ultime battute - che la candidatura non era andata a
postularla ai "big " del PS, come da noi farebbe la Finocchiaro
con i capi del PD, ma se l' era conquistata sul campo- in primis perchè
i suoi attuali, non eccellenti, leader non hanno capito che, con il
grande Mitterrand, era, definitivamente, passato a miglior vita il
mito dell' unione delle sinistre. Eppure, come ha osservato Michel
Rocard - un vecchio e scomodo santone socialista, che non era amato
da " Roi Francois ", ma dice spesso delle verità,
amare anche per il suo partito - stavolta la sinistra aveva un' opportunità
grande, quasi storica, di farcela. E, da oggi, tocca ai dirigenti
e ai militanti del PS, nella sede centrale di Rue Solferino e in tutto
il Paese, in vista delle elezioni legislative di giugno, non solo
il dovere di analizzare le causedella batosta e di cacciare i responsabili,
ma soprattutto di fare i conti con Sarkozy all' Eliseo, che si dimostrerà
un insidioso e intelligente " Blair di destra ". E che,
dopo essersi commosso, cantando la Marsigliese, dovrà adesso
confermarsi, a Parigi come in Europa, un leader politico tenace, pragmatico,
un outsider ma non un arrivista, che ama, profondamente, il suo Paese,
di cui ha conosciuto, scalando il potere, tutti i pregi e i difetti.
E che ha trionfato - anche se Piero Fassino, apparso più mesto
e lugubre del solito all' apertura delle urne di Parigi e Marsiglia,
ancora sembra che non lo abbia capito- non solo per ragioni aritmetiche.
Ma soprattutto perchè ha saputo parlare, con chiarezza ed efficacia,
ai francesi, non rifugiandosi dietro il linguaggio astruso, politichese
e incomprensibile di tanti ( solo aspiranti, purtroppo.... ) Sarkozy
e di tante Segolène Royal delle nostre amate sponde.
In moto la macchina
elettorale: in stampa le schede, nominati gli scrutatori
07/05 La stampa delle schede di votazione e nomina degli scrutatori
nelle sezioni elettorali sono i maggiori adempimenti previsti in questi
giorni in vista del 27 e 28 maggio prossimi, quando si terranno le
elezioni amministrative in oltre 860 comuni e 7 province. Da ieri
e fino a venerdì 25 maggio sarà possibile fare stampare
le schede. A seguire questa operazione devono essere le prefetture,
così come devono essere controllati i quantitativi, la confezione
dei pacchi delle schede, sezione per sezione, e il loro recapito ai
comuni interessati alle elezioni. Oggi è scaduto il termine
entro cui la commissione elettorale comunale - in presenza dei rappresentanti
dei gruppi di candidati per le elezioni provinciali e dei rappresentanti
delle liste dei candidati per le elezioni comunali - nomina gli scrutatori.
Se chi è stato nominato non può, per un grave impedimento,
svolgere la mansione di scrutatore, dovrà, entro 48 ore dalla
notifica della nomina, comunicarlo al sindaco o al commissario, i
quali provvederanno a sostituirli. Entro sabato 12 maggio, infine,
deve essere affisso il manifesto con i nomi dei candidati alla carica
di presidente della provincia e i nomi dei candidati del collegio
alla carica di consigliere provinciale collegati con il candidato
presidente, insieme ai relativi contrassegni e numeri d'ordine secondo
l'ordine risultato dal sorteggio compiuto dall'Ufficio elettorale
centrale. Stessa cosa per quanto riguarda i candidati alla carica
di sindaco e le liste dei candidati a consigliere comunale.
G. Trematerra
(Udc) “L’ambizione del partito è ampliare l’area
del centro”
07/05 Una riflessione sulle prospettive politiche dell' Udc sia sul
piano nazionale che su quello locale sono state al centro di una riunione
promossa dal senatore Gino Trematerra. All' incontro hanno partecipato,
tra gli altri, i consiglieri regionali Michele Trematerra e Francescantonio
Stillitani e gli esponenti del partito Pasquale Inzitari, di Reggio
e Benedetto Proto, crotonese, segretario regionale dei giovani Udc.
"Si è discusso in particolare - è scritto in una
nota - degli elementi emersi dopo la celebrazione del Congresso nazionale
di Roma. In quella sede il leader del partito Pier Ferdinando Casini
ha ribadito che la collocazione del partito é, e rimane, alternativa
alla sinistra; l' ambizione resta quella di ampliare una area di centro,
moderata, che l' Udc da tempo presidia con fierezza e determinazione.
In attesa che una eventuale riforma 'in senso tedesco' del sistema
elettorale ponga le condizioni per la concreta realizzazione di un
tale progetto, il partito resta saldamente nel centrodestra, un centrodestra,
però, diverso dalla vecchia Cdl che offra magari una nuova
leadership e nuove aggregazioni". "Grande soddisfazione
è stata espressa - prosegue la nota - anche in merito alla
elezione al consiglio nazionale del partito di Pasquale Inzitari,
Cataldo Russo, segretario cittadino a Corigliano Calabro e dello stesso
consigliere regionale Stillitani. Tali spunti, insieme a problematiche
di natura territoriale, le personalità presenti in quella occasione,
si sono riservate di approfondire in un successivo incontro allargato
a consiglieri provinciali, comunali, sindaci e amministratori locali
in genere, che si rifanno al senatore Trematerra"
Morrone (Udeur)
“Dopo il voto francese la sinistra rifletta sull’importanza
del centro”
07/05 "Come ha giustamente osservato il ministro Mastella, le
elezioni presidenziali francesi hanno chiaramente dimostrato l'importanza
del centro nelle competizioni politiche". Lo sostiene, in una
dichiarazione, il deputato dell' Udeur Ennio Morrone, responsabile
Enti locali del partito. "Le affinità tra la situazione
italiana e quella d'oltralpe - aggiunge Morrone - sono molte e, pertanto,
la vicenda deve suscitare profonde riflessioni anche da noi. E, soprattutto,
nel centrosinistra. Mi auguro, infatti, che la sconfitta della Royal
faccia comprendere a quanti vorrebbero una 'sinistra-centro' che le
loro posizioni, ove mai dovessero prevalere, non potrebbero che portare
ad una nuova vittoria del centrodestra. Chi vuole governare, e l'Unione
non fa certo eccezione, deve rendersi conto della centralità
dei moderati e della loro importanza per ottenere la fiducia del Paese.
L'impegno dell' Udeur è proprio volto alla realizzazione di
una grande forza dei moderati che sappia difendere e promuovere quei
valori che fanno di uno schieramento politico quello vincente".
Marini (Sdi)
“Nel partito è discriminato chi vuole il confronto con
il PD”
07/05 "Le mie dimissioni e quelle di Del Turco, Signorile e
Geremigna dalla direzione nazionale dello Sdi sono scaturite dalla
mancata inclusione nel direttivo nazionale del partito di due membri
uscenti, Iossa e Di Masi, esponenti di spicco dello Sdi napoletano".
Lo ha detto l'ex senatore dello Sdi Cesare Marini motivando la sua
decisione di lasciare l'organismo dirigente del partito. "La
mancata riconferma, dovuta alla posizione espressa diverse volte dai
due esponenti napoletani di voler perseguire, unitamente a tutto lo
Sdi, il confronto per l'adesione al Partito democratico - ha aggiunto
Marini - è inaccettabile. Nella storia del Partito socialista
ci sono stati conflitti e contrapposizioni, ma solo eccezionalmente
e nei momenti più bui si è operata la repressione del
dissenso. Si è trattato quindi di un'immotivata esclusione
da un organismo composto da 170 membri e interamente riconfermato
nella sua composizione". "Le nostre dimissioni - ha concluso
Marini - hanno quindi un significato di solidarietà e, contemporaneamente,
rappresentano un fermo richiamo alla sacralità del rispetto
della democrazia interna. Venir meno a questo principio significa
sostituire una organizzazione democratica con una struttura di tipo
patriarcale e familiare".
Quattro calabresi
nella direzione regionale dell’Udc
07/05 "Esprimo profonda soddisfazione per la presenza di quattro
esponenti calabresi nella nuova Direzione nazionale dell'Udc".
Lo ha detto il segretario regionale dell' Udc, Francesco Talarico,
al termine del Consiglio nazionale del partito che ha nominato, tra
l'altro, i componenti della Direzione nazionale. "L'elezione
mia, dell'on. Mario Tassone, del vicepresidente del Consiglio regionale
Roberto Occhiuto e, in rappresentanza degli organi istituzionali,
del segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, Giuseppe Galati
- aggiunge Talarico - è un segnale importante che l'Unione
dei democratici di centro vuole dare al Mezzogiorno e, nella fattispecie,
alla Calabria".
Convegno su “Riformismo e meridionalismo”
il 6 a Reggio
04/05 “Riformismo e meridionalismo” . E’ Questo
il tema che sarà dibattuto il prossimo 6 Maggio alle ore 9,
30, presso l’ex Fiera Agrumaria- Parco Pentimele, a Reggio Calabria.
Il convegno, promosso dalla FeNEAL- UIL e dall’ associazione
nazionale Walter Tobagi, sarà l’occasione per confrontarsi
sulle possibili concezioni riformiste della politica sociale in una
regione complessa e difficile come Calabria. Numerosi gli interventi
previsti. Significativa la presenza dell’On. Giacomo Mancini,
parlamentare dello SDI, invitato, insieme ad altri esponenti del mondo
politico, a partecipare al dibattito per un confronto aperto e costruttivo.
I primi a relazionare saranno: Bruno Marte, coordinatore Regionale
della FeNEAL UIL Calabria e Franco Morabottini, vicepresidente associazione
Walter Tobagi. Saranno, inoltre, presenti: l’on. Saverio Zavettieri,
Presidente i Socialisti, Roberto Castagna, Segretario regionale UIL
Calabria Maurizio Balestrieri, consigliere regionale Sicilia, Cosimo
Cherubino, consigliere regione Calabria, Giuseppe Guerriero, presidente
Commissione regionale Antimafia, Ercole Numera, segretario regionale
Sdi . Concluderà Gennaro Acquaviva, Presidente associazione
Walter Tobagi.
La Commissione
Giuridica dice no a Donnici nell’Europarlamento.
03/05 La commissione giuridica del Parlamento europeo ha respinto
le credenziali di Beniamino Donnici, che era già subentrato
ad Achille Occhetto, dopo una lunga querelle giudiziaria che aveva
contrapposto i due europarlamentari, entrambi eletti con la lista
Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Donnici è attualmente
nel gruppo Liberaldemocratico, mentre Occhetto era entrato nel gruppo
dei Socialisti europei. La corte di Cassazione a marzo ha sancito
che il seggio di Occhetto dovesse andare a Donnici. La commissione
giuridica ha accolto a larga maggioranza la relazione del presidente
Giuseppe Gargani (Fi), che punta a dare un ruolo preminente al Parlamento
europeo nel giudicare sulle credenziali dei suoi componenti, secondo
il trattato europeo del 1976, che istituì il suffragio universale
diretto per l'assemblea di Strasburgo. "Abbiamo fatto l'istruttoria
e abbiamo visto che le dimissioni date a suo tempo da Occhetto furono
un atto privato. Il trattato non prevede atti privati". "Col
voto di oggi - ha commentato Gargani - il Parlamento europeo fa un
passo avanti nel diventare l'arbitro ultimo nel decidere dell'ingresso
dei suoi componenti secondo il trattato europeo". Secondo Gargani
si tratta di un "precedente molto importante". La decisione
della commissione è stata subito contestata dal gruppo liberaldemocratico,
che giudica "grave" il comportamento di Gargani, e accolta
invece con favore dal Pse. La parole finale sta alla plenaria della
prossima settimana.
La commissione affari giuridici del Parlamento europeo "é
andata ben oltre i suoi poteri, anche se questa decisione non potrà
avere alcun effetto". E' quanto ha affermato Beniamino Donnici,
europarlamentare dell'Italia dei Valori, commentando il voto della
commissione nella querelle che lo vede contrapposto a Achille Occhetto.
Secondo Donnici, Giuseppe Gargani, presidente della commissione del
Parlamento europeo "ha tenuto oggi una conduzione di parte, funzionale
al tentativo di Occhetto di buttarla in politica, dopo che la giustizia
italiana, con sentenza definitiva e irrevocabile, ha sancito la sua
decadenza dall'incarico di europarlamentare". Secondo Donnici,
Gargani "non ha dimostrato alcun rispetto per le sentenze dei
massimi organi giurisdizionali di un paese sovrano e non ha tenuto
in nessun conto il parere del servizio affari giuridici del Parlamento
europeo". "Con questo gravissimo comportamento - ha affermato
Donnici - ha provato ad esportare anche in Europa le piccinerie e
le furbizie di una certa Italia fatta di privilegi, di prepotenze
di casta, di cittadini che, rispetto alla legge, si sentono più
eguali e garantiti degli altri". "Non ho nessun dubbio -
ha concluso - che il Parlamento europeo saprà respingere questo
pericoloso tentativo. Resta, purtroppo, il fatto che Gargani abbia
gettato un'ombra di discreto sull'attività della commissione
giuridica".
Mancini a Mastella
“Monitorare i risultati della 41 bis”
03/05 "Sarà opportuno che il Ministro promuova un attento
monitoraggio sugli effettivi risultati che attraverso l'applicazione
del 41bis sono stati ottenuti contro il crimine organizzato".
E' quanto ha detto il deputato dello Sdi Giacomo Mancini intervenendo
in Commissione Antimafia durante l'audizione del Ministro della Giustizia,
Clemente Mastella. "Il regime del carcere duro - ha aggiunto
- comprime in maniera insopportabile i diritti individuali di alcuni
detenuti ed è per questo che il Parlamento deve conoscere in
maniera documentata quali vantaggi in termini di lotta al crimine
questo strumento ha garantito alla comunità. E' giunto il momento
di sapere, dopo più di quindici anni di applicazione, quanti
sono i detenuti cui è stata applicata la misura, che sono stati
poi condannati in maniera definitiva, quanti sono quelli che hanno
fornito spunti investigativi utili alle indagini degli inquirenti,
quanti quelli che si sono dissociati, quanti quelli che si sono pentiti".
"Solo conoscendo questi dati - ha concluso Mancini - sarà
possibile valutare con serenità se sia opportuno continuare
a ricorrere ad un trattamento detentivo che molto assomiglia ad una
tortura legalizzata e che è lontano anni luce dal principio
costituzionale della rieducazione della pena".
Corigliano/ Non
ancora reintegrati Sindaco e Giunta
03/05 Non è ancora avvenuto il previsto reintegro del Sindaco
Armando De Rosis, della Giunta e del Consiglio comunale di Corigliano
Calabro deciso dal consiglio di Stato. "La Prefettura di Cosenza
- ha detto De Rosis - non ha ancora dato attuazione alla decisione
del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso avanzato dall'Avvocatura
dello Stato e mi ha reintegrato nelle mie funzioni né si sa
se si voterà a Corigliano il 27 e il 28 di maggio". Sulla
vicenda l'ufficio elettorale della Prefettura di Cosenza ha reso noto
che si è in attesa di un parere da parte del Ministero degli
Interni, al fine di giungere ad una soluzione definitiva sul reintegro
del Sindaco e sulla revoca del provvedimento di indizione dei comizi
elettorali.
Laratta “Il
tesoretto alle famiglie monoreddito e a sud”
03/05 "Per l'utilizzo del 'tesoretto' il Presidente del Consiglio
e il Governo dovranno tenere conto che nel Sud, e in Calabria in particolare,
molte famiglie sono allo stremo, non ce la fanno più, sono
ormai in piena condizione di povertà". E' quanto afferma
in una nota il deputato dell'Ulivo, Franco Laratta, circa l'utilizzo
del 'tesoretto'. "Basti pensare - ha aggiunto - alle famiglie
monoreddito che sono alla disperazione. Per cui, è proprio
da queste famiglie che bisogna partire nella distribuzione delle risorse
che ha disposizione il Governo. E' necessario partire dal Sud e dalle
famiglie monoreddito. La situazione è particolarmente grave
nelle aree interne, nei piccoli comuni, nelle zone depresse. In particolare
modo in Calabria, queste realtà sono diffuse e piuttosto estese.
Proprio in queste aree si registrano segni evidentissimi di povertà
e abbandono. Un Paese civile come il nostro non può non tenere
conto di questa situazione drammatica". "Per cui - ha concluso
Laratta - noi siamo certi che il Presidente Prodi, che pure conosce
la situazione della Calabria, terrà in debito conto la nostra
regione, le sue aree depresse e le sue famiglie, nella distribuzione
delle maggiori entrate fiscali".
Elezioni/ Mancini
“Riammettere la lista l’aratro a Lungro”
03/05 "La comunità di Lungro deve poter eleggere i propri
amministratori scegliendo tra tutte le liste dei candidati".
Lo ha detto il deputato Giacomo Mancini, dello Sdi, commentando l'esclusione
della lista l'Aratro con candidato a Sindaco Gennaro Cortese. "E'
infatti tanto evidente quanto palese - ha continuato il deputato socialista
- l'errore che ha causato l'esclusione della lista commesso dal funzionario
comunale nel ricevere la documentazione che è stato immediatamente
riconosciuto dal suo stesso autore". "I candidati e i sostenitori
dell'Aratro - sosgtiene ancora Mancini - hanno presentato un esposto
al prefetto e un ricorso al Tar. Sono certo che le loro evidenti ragioni
verranno riconosciute. Invito il Ministro dell'Interno a seguire con
attenzione la vicenda e ad attivarsi per salvaguardare il diritto
della comunità di Lungro ad andare al voto in un clima di serenità".
PD: La maggioranza
della Terza Mozione di Cosenza resta nei DS
03/05 La maggioranza dei componenti del coordinamento provinciale
di Cosenza della terza mozione 'Per un Partito nuovo, democratico
e socialista', che fa riferimento a Gavino Angius, nel corso di una
riunione, ha espresso la volontà di restare nei Ds e di partecipare
attivamente a tutta la fase costituente del Partito Democratico. Nel
corso dell'incontro non sono mancati coloro, come ad esempio il coordinatore
provinciale Franco Grillo, che hanno espresso dubbi ed incertezze
sulla scelta da compiere. "L'impegno di tutti - è scritto
in una nota - sarà diretto a far sì che il Partito Democratico
assuma una identità di sinistra e faccia parte del socialismo
europeo, abbia una precisa caratterizzazione laica ed un forte impegno
sulla pace e sui temi sociali che interessano il mondo del lavoro
ed i ceti più deboli e bisognosi. Tale impegno si svilupperà,
sia attraverso un'organizzazione in componente interna, sia soprattutto
in una costante iniziativa esterna, in rapporto a movimenti e forze
della società, iniziativa che riguarderà i problemi
della vita quotidiana della gente ed i grandi temi della vita politica
regionale, nazionale ed internazionale". Tra coloro che hanno
deciso di restare nei Ds c'é anche il coordinatore regionale
della terza mozione, Pietro Midaglia.
Sinistra Democratica,
in 300 dalla Calabria
03/05 Saranno circa trecento i calabresi che parteciperanno dopodomani,
sabato, a Roma, all' Assemblea nazionale costitutiva del Movimento
politico "Sinistra Democratica". "Quattro i pullman
- è detto in un comunicato - che partieranno da Cosenza, Lamezia,
Crotone e Vibo Valentia. Molte anche le persone che arrivano a Roma
in auto ed in treno. I militari calabresi sono già impegnati
per la costruzione del Movimento nella regione. L'entusiasmo e le
aspettative createsi nei giorni scorsi per la prospettiva apertasi
di una riunificazione della sinistra nel nostro Paese testimoniano
dell'importanza e dell'urgenza del progetto politico avviato dopo
lo scioglimento dei Ds e la costituente del Partito democratico. Un
centrosinistra forte, autorevole e di governo, profondamente radicato
nella società, non può fare a meno di una grande forza
di sinistra, unitaria, fondata su valori, idee, progetti e programmi
chiari e su una coerente azione politica nella società e nelle
istituzioni". "Le continue adesioni, provenienti sia dall'esperienza
dei Ds sia da quella sinistra diffusa e atomizzata createsi negli
ultimi anni - conclude la nota - sono di buon auspicio per l'impresa
che ha preso il via".
Zavettieri esorta
all’avvio della Costituente Socialista
02/05 "Ai Socialisti Italiani, allo Sdi, al Psdi e al Movimento
di Bertinoro di Turci e Caldarola spetta il compito di costruire un
profilo politico e programmatico alla Costituente Socialista in via
di fondazione che sia in grado di dare la risposta alla crisi istituzionale,
politica e democratica del Paese che tanto il Partito Democratico
che la Sinistra Unita, per loro natura e composizione, non sono in
condizione di assicurare. Tocca a Boselli convocare le squadre e dare
inizio alla partita": l'esortazione ad avviare il percorso tracciato
con gli appuntamenti di Bertinoro, Rimini e Fiuggi è di Saverio
Zavettieri, segretario nazionale de "I Socialisti Italiani",
che si inserisce nel dibattito di questi giorni, dopo la mancata adesione
al Pd delle mozioni di Fabio Mussi e Gavino Angius. "Da oltre
un secolo, da quando esistono i partiti di sinistra, il contrasto
tra socialisti e comunisti è stato - osserva Zavettieri - una
costante, e nell'ambito degli stessi partiti socialisti il confronto-scontro
tra massimalisti e riformisti permanente e tale - aggiunge - da mettere
a rischio la convivenza e l'unità, che resisteva all'opposizione
ma esplodeva ogni qualvolta si assumevano responsabilità di
governo. Questa - ribadisce il segretario de 'I Socialisti Italiani'
- è la storia dei rapporti tra comunisti e socialisti nell'ambito
della sinistra che difficilmente si può ignorare, a meno che
qualcuno - è l'opinione di Zavettieri - non sia capace di compiere
il miracolo di annullare le differenze e fondere nello stesso soggetto
politico riformisti e massimalisti provenienti per di più da
esperienze e percorsi diversi". "Si riorganizza il sistema
politico con la costituzione, tra Ds e Margherita, del Partito Democratico,
e si muove anche, per effetto indotto, la sinistra nelle sue componenti
radical-comunista e socialista-riformista che possono confrontarsi
e dialogare tra di loro, come a maggior ragione con il Pd, ma che
difficilmente potranno concorrere a dare vita ad una formazione politica
di sinistra stante - conclude Zavettieri - le notevoli distanze e
le divergenti visioni politiche e strategiche sulla politica delle
riforme oltre che su quella estera".
Corigliano: caos
elezioni. De Rosis "ricevuta notifica da Cds, nessuna nuova da
Prefettura"
02/05 "Mi è stata notificata la decisione del Consiglio
di Stato che ha rigettato il ricorso avanzato dall'Avvocatura dello
Stato e ha reintegrato il Sindaco, la Giunta e Consiglio comunale
di Corigliano nelle sue funzioni". E' quanto ha detto Armando
De Rosis in merito alla decisione del Consiglio di Stato del 29 aprile
che lo ha reintegrato nella carica di Sindaco. "Non ho ancora
però ricevuto dalla Prefettura di Cosenza il Decreto di reintegro
e quindi non conosco ancora cosa deciso in merito al mio avvicendamento
con il Commissario Prefettizio Mario Gonzales. Non so nemmeno, ha
concluso De Rosis, cosa ha deciso la Prefettura sulla revoca o meno
dei comizi elettorali e quindi se a Corigliano si voterà il
27 e il 28 maggio.
Mancini (Sdi)
“Scarpelli segretario regionale di PRC di qualità”
02/05 "Ho avuto il piacere di lavorare insieme a Pino Scarpelli
durante le elezioni amministrative di Cosenza apprezzando le sue grandi
capacità politiche e beneficiando delle sue non comuni doti
umane" , così Giacomo Mancini dello SDI commentando l'elezione
di Pino Scarpelli a segretario regionale del Partito della Rifondazione
Comunista in Calabria. "Sono convinto che il nuovo segretario
regionale-ha continuato il deputato socialista- farà valere
queste sue qualità anche nello svolgimento di questo prestigioso
incarico al quale è stato chiamato dal suo partito. In Calabria
l'ambizione deve essere quella di creare un solida alleanza tra i
partiti e nella società che faccia della trasparenza, del rispetto
delle regole e della legalità il proprio vessillo nel quale
far riconoscere le donne e gli uomini che vogliono sconfiggere il
crimine e la collusione che lo sostiene". "Mi auguro anche
grazie alla guida di Pino Scarpelli-ha concluso l'esponente dello
SDI- i nostri partiti possano contribuire insieme alla conquista di
questa frontiera".
Perrelli (Patto)
“Contestazione a Segni è degenerazione”
02/05 "E' proprio vero che la degenerazione del potere, crea
inevitabili sfasature tra esso e la società civile. Mario Segni
è stato contestato a Roma con violenza sulla persona, nel suo
procedere per quanto concerne il proposito di tornare a proteggere
la democrazia nel contesto politico del presente. L'uomo è
quello che è, aspira, l'uomo, a vivere una società perfetta,
proposito questo, del movimento politico del professore Mario Segni".
Lo sostiene, in una dichiarazione, Tonino Perrelli, del Comitato referendario
della Calabria. "Per quanto si parli di giustizia e di democrazia,
impegno morale, questo del movimento Mario Segni - aggiunge Perrelli
- una cosa è certa: il potere della violenza opera, secondo
una logica propria che mai corrisponde al volere della società
Civile. Mario Segni tutela le ragioni di vera libertà e di
giustizia: grande sacerdote del giusto e del vero, Mario Segni é
giurista desideroso soltanto di stabilità della democrazia,
impegnato , da sempre a proteggere la vita della collettività
in un equilibrio di convivenza e nel rispetto di un criterio di parità.
Lotta al potere amorale ed impegno diretto all'ordinamento giuridico,
espressione di giustizia e quindi di ordine. Anelito dell'uomo di
rendere sotto il profilo morale, obiettiva e perfetta azione di questo
cammino. La libertà è sempre frenata, limitata, mutilata
e compressa dai nemici del liberalismo. Se un regime di libertà
chiede che la coercizione sia ridotta al minimo solo quella necessaria
perché la mia libertà mai deve essere usata per interferire
e così conquistare il potere". "L'uomo - conclude
Perrelli - ha bisogno di sapere protetta la democrazia: Mario Segni,
anche in queste circostanze di disordine morale, ha ritenuto di poter
affrontare, assieme al suo movimento politico, il problema della forza
del diritto nella convivenza quotidiana".
Laratta (DL)
“Nei piccoli ospedali una situazione drammatica”
02/05 Ha avuto inizio da San Giovanni in Fiore il viaggio intrapreso
dal deputato dell'Ulivo Franco Laratta nei piccoli ospedali calabresi.
Laratta, accompagnato dal direttore sanitario Antonio Caputo, ha visitato
alcuni reparti e si è informato sulla situazione più
in generale dell'Ospedale. Il deputato ha detto di essere "sconcertato
per la situazione di abbandono in cui versa la struttura sanitaria,
carente di tutto. Mancano primari, medici, infermieri. Si vive alla
giornata. L'ospedale si regge solo per il grande sacrificio del personale
che tratta l'ospedale come se fosse casa propria e lo cura con tanta
attenzione. Ma così non si può andare avanti, perché
il clima di incertezza fa andare via i pazienti che non si sentono
più sicuri". Il deputato ha preannunciato l'intenzione
di recarsi presso l'Asl competente, quella di Crotone, per chiedere
spiegazioni sul perché non viene sostituito il personale medico
che viene trasferito, oppure è assente per maternità
o è andato in pensione. Laratta ha preso ad esempio anche il
caso di pediatria ridotta ad andare avanti con due sole unità
mediche mentre l'Asl non ha ancora rimpiazzato il resto del personale
che non é più in servizio. "In queste condizioni
- ha aggiunto - il reparto sarà chiuso nel giro di qualche
settimana. Questa situazione non può più essere tollerata.
San Giovanni in Fiore, nel cuore della Sila Grande, a sessanta chilometri
da Cosenza e da Crotone, non può perdere il presidio ospedaliero.
Sarebbe un colpo mortale per una cittadina che sopravvive alla gravi
difficoltà economiche e sociali che l'affliggono da sempre".
"L'assessorato regionale alla Sanità - ha concluso - decida
al più presto cosa fare della Sanità in Calabria, esca
da questa situazione di incertezza, faccia scelte coraggiose e definitive,
le sottoponga alla Giunta e al Consiglio regionale e ognuno si assuma
la responsabilità delle scelte. Ma non possiamo assistere alla
morte per asfissia dei piccoli ospedali calabresi, che come quello
di San Giovanni in Fiore vanno ridisegnati, riorganizzati, qualificati.
Ma non abbandonati al loro destino. Questo non lo possiamo consentire".
Corigliano/ De
Rosis “Ancora in attesa della reintegra della Prefettura”
01/05 ''Sono ancora in attesa del decreto della Prefettura di Cosenza
che dia attuazione alla decisione del Consiglio di Stato che ha rigettato
il ricorso avanzato dalla Avvocatura dello Stato e ha reintegrato
il Sindaco, la Giunta e il Consiglio di Corigliano nelle sue funzioni''.
E' quanto ha detto il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis,
circa la reintegra nel suo incarico disposta dal Consiglio di Stato
il 29 marzo. ''Ritengo - ha aggiunto - che domani la Prefettura potrebbe
dare corso al reintegro e quindi al nuovo avvicendamento tra me e
il Commissario Mario Gonzales. In ogni caso la Prefettura di Cosenza
dovra' anche decidere sulla revoca o meno dei comizi elettorali e
quindi se a Corigliano si votera' il 27 e 28 maggio''.
Il sottosegretario
Naccarato negli USA incontra gli Imprenditori Italiani del CIIM
01/05 Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Paolo
Naccarato in visita negli Stati Uniti si è incontrato con il
vertice della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo
(CIIM) USA presso la loro sede di New York nella prestigiosa 5th Avenue.
Erano presenti tra gli altri i Presidenti del CIIM New York, Tomaso
Veneroso, e del CIIM Washington, Francesco de Leo, insieme ad Andrea
Volpe, Luca Cordelli, Andrea Tiberi e Marco Casella in rappresentanza
di oltre 100 associati. La CIIM USA è una associazione no-profit
che si occupa di informazione, formazione ed opportunità di
business tra imprenditori italiani o di origine italiana che operano
negli Stati Uniti ed operatori economici americani, organizzando anche
delle opportunità di stage aziendale per giovani laureati italiani
che intendono fare una importante esperienza professionale negli States.
"Ho incontrato con grande piacere amici italiani che si sono
affermati negli USA dimostrando altissima professionalità nei
vari settori in cui operano e rappresentano un vanto per la nostra
nazione all'estero” ha dichiarato il sottosegretario Paolo Naccarato.
“Sono giovani talenti, di età media 35 anni, che intendono
valorizzare l'italianità all'estero e che hanno scelto su base
volontaria, la forma associativa per essere più utili al loro
paese di origine ed hanno avviato un positivo rapporto con CONFAPI
Italia che sfocerà in un più organico rapporto di collaborazione
con ovvie ricadute positive per tante aziende italiane. Ringrazio
il Presidente della CIIM Italia, l'On. Giuseppe Zamberletti, che mi
ha prospettato tale opportunità, per altro, ho avuto modo di
incontrare diversi amici calabresi e la cosa mi ha fatto ovviamente
ancor più piacere". Successivamente Paolo Naccarato si
è trasferito a Washington dove ha incontrato l’ambasciatore
italiano Gianni Castellaneta. Dopo aver fatto visita al Fondo Monetario
Internazionale Naccarato, su invito del direttore dell’Istituto
di Cultura Italiano a New York, Claudio Angelici, ha partecipato ad
un evento nell’ambito del Tribeca Film Festival prima di far
ritorno in Italia.