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Notizie di Politica
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30/08 Il nostro è uno strano Paese, in cui c’è
un ministro, Antonio Di Pietro che si occupa di tutto, tranne che
dei problemi inerenti la delega per la quale è pagato dai cittadini
italiani: le infrastrutture”. Lo ha detto il deputato dello
Sdi, Giacono Mancini, nel corso di una intervista rilasciata al network
Teleuropa a seguito degli ultimi incidenti mortali verificatisi nel
tratto calabrese della A3. “ E’ vergognoso- ha continuato
Mancini- che a distanza di anni versa in condizioni di assoluta insicurezza.
Chissà quanto finiranno i lavori. Non capisco come mai- ha
aggiunto- per costruire quest’importante arteria viaria, sul
finire degli anni 60, il tempo fu breve, mentre per completare l’ammodernamento
chissà quando ci vorrà. Il ministro Di Pietro- ha detto
ancora – dovrebbe prendere a cuore questa situazione, conoscere
meglio e sapere cosa significa viaggiare in Calabria, quali difficoltà
incontrano i cittadini. Come si fa a parlare di turismo – ha
concluso il deputato dello Sdi- quando per esempio, per raggiungere
la Grecia o la Croazia s’impiega meno tempo e si spende meno
che per qualsiasi località calabrese? Non capisco perché
il biglietto aereo da e per la Calabria risulta essere salatissimo,
nonostante questa Regione abbia un tasso di povertà tra i più
alti del paese”.
Bianchi “Gravi disagi sulla A3 per i prossimi 4 anni”
30/08 Il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha reso noto di
avere informato il presidente del Consiglio, Romano Prodi, "della
situazione di grave disagio - è scritto in un comunicato -
che si prospetta in Calabria e Sicilia nei prossimi 3-4 anni, a seguito
dell'avvio dei lavori di ristrutturazione dell'Autostrada A3 Salerno
- Reggio Calabria nel tratto da Bagnara a Reggio Calabria". Il
Ministro ha fatto presente, secondo quanto riferito, che il piano
di emergenza predisposto dal Prefetto De Sena e consegnato nelle settimane
scorse al Viceministro Minniti, riguarda esclusivamente i provvedimenti
atti a fronteggiare le situazioni di emergenza "stradale".
"A parere del Ministro - prosegue la nota - è indispensabile
avviare in parallelo iniziative atte a diminuire i flussi, soprattutto
di mezzi commerciali, e a garantire la mobilità di persone
e merci attraverso vie di trasporto alternative, in particolare quella
del mare. Il presidente Prodi ha chiesto al Ministro di predisporre
in tempi brevi un piano con queste caratteristiche, indicando le proposte
di intervento, i costi ed i provvedimenti da prendere per l'attuazione".
Fedele (FI) “Grave l’abbandono delle tratte ferroviarie del sud”
30/08 "Pensare di puntare alle tratte ferroviarie molto redditizie
del centro-nord e abbandonare il Sud è molto grave. Le dichiarazioni
dell'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, sono sconcertanti".
A sostenerlo, in una nota, è il deputato Luigi Fedele di Forza
Italia che sollecita sulla questione un intervento del ministro dei
Trasporti, Alessandro Bianchi. "L'isolamento che soffre il Sud
in questo modo - prosegue Fedele - non farà altro che aumentare.
Già bocciata da questo Governo l'alta velocità ferroviaria
per il Sud, nessuno interesse per i treni e le carrozze che viaggiano
su queste tratte, adesso non si vuole nemmeno ammodernare questa linea.
Bene hanno fatto i consiglieri di minoranza del Comune di Villa San
Giovanni, con in testa Fi, a sollevare il problema". Per Fedele
"già la Calabria e questa città in particolare
hanno subito un danno irreparabile: la non realizzazione del Ponte
Sullo Stretto. Ancora più grave è il non sapere dove
finiranno i fondi ex Ponte che, destinati a quest'area, non si sono
ancora visti. La Calabria, la provincia di Reggio e Villa San Giovanni
in particolare, soffrono da tempo per le difficoltà di collegamento
e per i volumi di traffico in aumento. Non investire nemmeno sulle
Ferrovie è quanto mai paradossale". "Credo che, a
questo punto - conclude il deputato di Forza Italia - debba esserci
una smentita alle parole dell'Amministratore delegato dott. Moretti
e una parola chiara debba essere detta dal Ministro Bianchi. La smetta
questo Governo di fare solo proclami per la Calabria. Si mantengono
gli impegni presi in particolare per questo territorio. Credo che
anche il sindaco di Villa sostenuto anche dall'opposizione consiliare,
vorrà vederci chiaro. Non è il Ministro Bianchi, tra
l'altro, un suo concittadino onorario?".
Rosa Villecco Calipari (DS): “La legalità bene primario della nuova politica”
29/08 "La politica farà un passo avanti quando sarà
capace di dare un indirizzo forte, per affrontare i problemi nella
loro struttura, non solo nella loro emergenza. Proprio per questo
sento l'esigenza di affermare che non tutta la politica di contrasto
alla criminalità attuata in questi anni è stata sempre
fallimentare e che si devono saper utilizzare oggi gli strumenti che
abbiamo già a disposizione ed eventualmente pensarne di nuovi".
Lo ha detto la senatrice Rosa Villecco Calipari, secondo quanto riferisce
un comunicato, nel corso della manifestazione svoltasi ieri sera a
Reggio Calabria nell'ambito della Giornata della legalità.
Rivolgendosi a Walter Veltroni, candidato alla segreteria del Partito
democratico, che ha partecipato alle manifestazioni di Cosenza e di
Reggio, Rosa Villecco Calipari ha affermato che "la politica
deve rompere logiche antiche e portare con sé battaglie per
la libertà e per le responsabilità sociali. La sicurezza
è la priorità non solo di questa terra, ma di tutto
il Paese, e deve essere un diritto di tutti. E' un bene primario,
fondamentale e necessario per lo sviluppo economico, sociale e culturale.
Non esiste sviluppo senza sicurezza o senza speranza di cambiamento.
Noi non possiamo permetterci di rinunciare a nessuna delle due. Abbiamo
bisogno di speranza per rilanciare risposte ai nostri giovani che
vivono una realtà di precarietà al limite della sopportazione,
costretti a non poter pensare al futuro, nell'incertezza non solo
lavorativa ma esistenziale". "Nel tuo impegno, nella tua
sensibilità nel cogliere le necessità e i bisogni, nella
tua capacità di gestire e risolvere i problemi dei cittadini
- ha detto ancora Rosa Villecco Calipari rivolta a Veltroni - ritrovo
la fiducia e la speranza per quello che verrà e per quello
che costruiremo insieme. Concordo con te nel ritenere il Partito Democratico
la più grande possibilità, se non l'ultima possibilità,
che si presenta all'Italia per costruire una forza riformista e maggioritaria,
ma ancora di più ritengo che sia per la nostra regione l'ultima
e forse unica chance per un reale rinnovamento della politica".
Forgione (Antimafia) “Espellere i condannati da Confindustria”
29/08 Dal presidente della Commissione parlamentare antimafia Francesco
Forgione e' venuto un appello alla prima organizzazione degli imprenditori:
''Chiedo una cosa a Confindustria - ha detto parlando con i giornalisti
alla Festa nazionale dell' Unita' a Bologna -: dia un segnale chiaro
in questo momento. Che con la mafia non si puo' stare in mezzo e tutti
gli imprenditori che sono condannati per mafia e sotto processo per
mafia vengano espulsi da Confindustria, affinche' sia chiaro che anche
le associazioni di categoria scelgono la strada dela denuncia e della
liberta' di mercato e di impresa''. ''Insomma, deve fare la propria
parte - ha spiegato -: noi come Commissione antimafia lavoreremo alla
messa a punto di un testo unico antimafia, antiracket e antiusura
in modo da adeguare tutta la legislazione a livello della pervasivita'
che le mafie oggi hanno sul terreno economico e finanziario''. ''Abbiamo
chiamato anche Draghi in Commissione antimafia - ha ricordato - perche'
le banche sono l'altra faccia della ripulitura dei capitali criminali
nell'economia legale''.
Fuda (Pdm) “Quali risultati dal commissariamento dall’AS di Locri?”
29/08 "Prima del fallimento dell'operazione di bonifica in corso
nell'Azienda sanitaria 9 di Locri è urgente fare immediatamente
il punto della situazione, per evitarne la chiusura". Così
il sen. Pietro Fuda, del Pdm, spiega le ragioni ed i contenuti dell'interrogazione
presentata ai Ministri dell'Interno e della Salute. "Siamo prossimi
- è scritto nell'interrogazione - alla scadenza dei 18 mesi
di gestione dell'As 9 di Locri da parte della Commissione straordinaria,
adottata per rimuovere le 'cause inquinanti' illustrate nella relazione
del Ministro dell'Interno, in cui si evidenziava una situazione socio-criminale
del territorio con particolare riferimento ad appalti ed a contratti
di forniture, nonché ad una struttura burocratica esposta a
condizionamenti". La Commissione era stata nominata dopo l'omicidio,
il 16 ottobre del 2006, del vicepresidente del Consiglio regionale
della Calabria, Francesco Fortugno. Fuda chiede di sapere "se
la Commissione ha provveduto ad informare il Ministro dell'Interno
sulla situazione patrimoniale e finanziaria dell'Ente e sui risultati
economici ottenuti, anche allo scopo di smentire le voci che insistono
per un deficit finanziario di oltre 100 mln di euro. Poi se i Ministeri
abbiano verificato il raggiungimento degli obiettivi straordinari
imposti con la nomina, nonché il raggiungimento degli obiettivi
ordinari. Chiedo poi se si ritenga ammissibile che debba essere la
Regione, per come ritenuto dalla Corte dei Conti, a dover intervenire
in via sostitutiva per il mancato espletamento di atti dovuti come
quelli attinenti alla formazione ed approvazione del bilancio. Da
ultimo chiedo ai due Ministri quali siano stati gli effetti di bonifica
conseguiti". Fuda chiede anche di sapere "quali e quanti
siano stati gli obiettivi raggiunti per il rientro dell'azione amministrativa
alle esigenze socio-sanitarie del comprensorio della Locride, quali
iniziative abbiano intrapreso finora e quali intendano adottare per
quanto rappresentato nella mia interrogazione, al fine di scongiurare
la chiusura dei presidi ospedalieri di Locri e Siderno, e se non sia
opportuna e necessaria una seria e serena verifica dell'attività
svolta dalla Commissione straordinaria dell'AS di Locri alla vicina
scadenza dei diciotto mesi della misura di rigore". "La
credibilità delle istituzioni - sostiene Fuda - è legata
ai risultati e non alle buone intenzioni: non basta un decreto per
ritenere di aver risolto il problema. Il dovere di dare ai cittadini,
non sudditi, risultati concreti e soddisfacenti, soprattutto in un
servizio basilare come quello sanitario, impone la verifica immediata
dei risultati conseguiti in questo anno e mezzo e soluzioni chiare
e definitive. Se si dovesse confermare l'esattezza delle voci sempre
più ricorrenti sull'attività della Commissione presso
l'As 9, la situazione sarebbe più che allarmante: non risultano
conseguiti gli obiettivi di gestione, ordinaria e straordinaria; non
si è provveduto all'adempimento essenziale costituito dalla
formazione ed approvazione del bilancio in pareggio; la mobilità
passiva nell'ultimo anno è salita oltre ogni prevedibile attesa;
l'atto aziendale presentato recentemente ha ricevuto più di
una critica per le vistose dimenticanze di importanti strutture, tant'é
che la Conferenza dei Sindaci ne ha chiesto con insistenza un'integrazione
migliorativa. A fronte di un bacino di utenza di circa 140.000 abitanti,
inoltre, mancano undici primari in branche certamente non marginali".
"Sono sicuro - conclude Fuda - che non fosse e non sia nelle
intenzioni del Governo sopprimere gli ospedali di Locri e Siderno,
e quindi tutto il servizio sanitario della locride, per raggiungere
gli obbiettivi di 'bonifica' amministrativa dell'AS 9, ma ciò
che sta succedendo è davvero preoccupante".
Oliverio (DL) “Serve fermezza contro atti come quello di Isca”
29/08 ''Sono affettuosamente vicino a Rina Scicchitano, assessore
del Comune di Isca sullo Jonio ed apprezzato dirigente del mio partito,
per l'intimidazione ingiustificata ed assolutamente inattesa di cui
e' stata vittima''. Lo ha sostenuto Nicodemo Oliverio, responsabile
nazionale organizzazione della Margherita, in merito all'intimidazione
di cui e' rimasta vittima l'assessore alla quale hanno incendiato
l'auto. ''Sono certo - ha aggiunto Oliverio - che il suo impegno non
verra' meno e che la sua Comunita' continuera' ad essere servita da
un amministratore solerte, operoso e trasparente che ha gia' dato
prova anche delle sue qualita' umane e dell'apporto proficuo che ha
saputo garantire all'azione dell'Amministrazione comunale''. ''Sono
consapevole - ha concluso Oliverio - che le parole di solidarieta'
non devono diventare uno stanco e ripetitivo rituale e tuttavia esse
devono saper esprimere il convincimento che, ovunque, forte e deciso
deve essere il contrasto e la fermezza contro quanti, in vario modo,
tentano di compromettere l'ordinato svolgersi della vita civile ed
amministrativa nei nostri Comuni e che la risposta che le forze politiche
devono saper dare deve sempre essere indirizzata al bene comune ed
alla difesa dell'interesse generale''
Iritale “Sarò alla manifestazione ‘verso il PD’ del 3 a Crotone”
29/08 In merito alla manifestazione "La Calabria del futuro,
verso il Partito democratico", in programma a Crotone il prossimo
3 settembre, il presidente della Provincia, Sergio Iritale, ha assicurato
la propria presenza "per portare come al solito il suo contributo
- è detto in un comunicato del portavoce - soprattutto in questo
momento particolare, alla grande novità della politica italiana:
il Partito democratico". "Un partito nuovo - si aggiunge
nella nota - che deve restituire speranza ai giovani, ai quali bisogna
dare il massimo sostegno per farli crescere in una nuova dimensione
fatta della consapevolezza che il destino della Calabria dipende soprattutto
dai calabresi. Spetta proprio ai calabresi voltare pagina, guardare
al futuro, governarlo. Questa è la sfida che abbiamo di fronte
in Calabria. Governare il futuro significa combattere la mafia, le
rendite di posizione, l'illegalità e sostenere, invece, la
competizione tra le imprese, una sana politica dell'ambiente, investire
nella ricerca e nelle risorse naturali di cui è ricca la Calabria
e in modo particolare il territorio crotonese, nel quale il presidente
Iritale è impegnato quotidianamente. Il riscatto delle popolazioni
crotonesi passa attraverso un ruolo di eccellenza che Crotone deve
avere nelle politiche di sviluppo regionali, l'avvio delle bonifiche,
il no a nuove discariche". "Queste, insieme al sostegno
allo sviluppo d'eccellenza - conclude il comunicato - sono le cose
che stanno al centro dell'interesse del presidente della Provincia
di Crotone, Sergio Iritale".
Quasi 400 firme a Cosenza per la candidatura Guccione
29/08 Ha registrato molte adesioni il primo banchetto allestito stamattina
a Cosenza per la raccolta delle firme a sostegno della candidatura
del segretario dei Ds della Calabria, Carlo Guccione, a segretario
regionale del Partito democratico. Già stamattina sono state
raccolte in poche ore 378 firme. Al banchetto si sono avvicendati
numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui assessori comunali
e consiglieri comunali e di circoscrizione. Il buon esito dell'iniziativa
ha indotto gli organizzatori a proseguire la raccolte delle firme
anche nel pomeriggio.
Covelli e La Valle sostengono la candidatura Guccione
29/08 "Carlo Guccione è un giovane di grande esperienza che garantirà sicuramente esperienza e capacità al nuovo partito". Lo ha detto il consigliere comunale dei Ds Damiano Covelli dopo avere aderito alla raccolta delle firme avviata stamattina a Cosenza a sostegno della candidatura di Guccione a segretario regionale del Partito democratico. "L'entusiasmo che stiamo registrando in questa mattinata - ha aggiunto Covelli - ci porta a proseguire per oggi pomeriggio la raccolta delle firme pro Guccione". Tra i primi firmatari della petizione anche Alessandra La Valle, assessore comunale a Cosenza, secondo la quale "per la costruzione di un partito nuovo, che si fonda sui valori di solidarietà, giustizia sociale e comunque per il riscatto della Calabria, è imprescindibile il lavoro svolto in questi anni da persone come Carlo Guccione che si sono dedicate alla costruzione di una Calabria diversa, di una Calabria dei diritti. Guccione è tra quelle persone che si sono dedicate in maniera seria e propositiva ad una politica e ad un partito nuovi. Per questo motivo appoggio la candidatura di Carlo Guccione a segretario regionale del Partito democratico".
Mancini (Sdi) “Di Pietro completi i lavori della A3”
28/08 Se il ministro Di Pietro vuole veramente fare qualcosa per
la Calabria inizi con il completare i lavori dell'A3 comunicando ai
calabresi una data certa nella quale saranno chiusi finalmente i cantieri-
così Giacomo Mancini deputato dello SDI in riferimento alle
dichiarazioni rilasciate dal ministro delle infrastrutture nel corso
della sua visita in Calabria. I calabresi -ha continuato il parlamentare
dello SDI-ricordano bene in quanto poco tempo fu realizzata l'autostrada
e la determinazione con la quale il ministro socialista del tempo
superò le non poche difficoltà, per questo sono stanchi
di subire i disagi quotidiani e i gravi pericoli causati da lavori
che non sembrano avere fine. Ecco perchè -ha concluso il deputato
socialista- l'on. Di Pietro farebbe meglio a dedicarsi meno alle parole
che, come si sa, volano via e di più ai fatti che invece restano.
Sono certo che i calabresi apprezzerebbero.
Russo (Giovani DL) “Il PD a rischio per le beghe interne”
28/08 "E' forte il rischio che in Calabria le beghe tra le varie
anime che andranno a comporre il Pd, anziché avvicinare la
gente alla politica la allontanino ulteriormente. Questo potrebbe
significare il fallimento del progetto Pd". A sostenerlo è
il coordinatore regionale dei giovani della Margherita, Giovanni Russo.
"Ad oggi - ha proseguito - il dibattito è fermo alla sola
nomenclatura, tralasciando le tematiche che veramente interessano
il popolo calabrese che quotidianamente combatte in una realtà
difficile come la nostra. Allora, o il Pd sarà in grado di
dare veramente una virata pensando a quale futuro dare alla nostra
terra, oppure saremo in molti ad essere costretti ad abbandonare questa
terra. Si sta sottovalutando la gravità economica e sociale,
la sensazione di incertezza e precarietà che tocca soprattutto
noi giovani e che sono causa del nuovo flusso verso altre realtà
con il conseguente dispendio di energie sane". "Il Pd -
ha sostenuto Russo - dovrà rappresentare una opportunità
vera per il nostro Paese e ancora di più lo dovrà essere
per la nostra regione. Qui vi è la necessità urgente
che si avvii un rinnovamento generazionale della classe dirigente,
visto che nonostante i grandi sforzi di qualche autorevole rappresentate
istituzionale, quella attuale ha dimostrato di fare fatica ad avviare
quel cambiamento necessario per far uscire la nostra regione dalle
sabbie mobili. Il Pd deve essere un partito moderno che premi finalmente
la meritocrazia e metta da parte la cooptazione e il trasformismo.
Si corre il rischio, per come è stato concepito il regolamento
delle primarie, di aver un partito che nasce vecchio, composto nei
suoi quadri da personaggi che stanno sulla scena politica da tanto,
troppo tempo ormai e che non farebbero percepire alla gente il segnale
di discontinuità reale che il momento storico invece richiede.
Insomma serve una stagione della politica veramente nuova". "Ritengo
quindi necessario - ha concluso Russo - che il PD debba essere una
opportunità per favorire una maggiore partecipazione dei giovani.
Così, con la presenza di giovani imprenditori, giovani professionisti
che in Calabria hanno scelto di vivere, si rafforzerebbe il segnale
di innovazione e progresso che stanno alla base della nascita del
nuovo partito. Per fare ciò serve una grande determinazione
da parte di chi guida in questo momento il processo di formazione
del Pd in Calabria e in Italia. In questa direzione sono convinto
che andrà l'impegno di Walter Veltroni a cui va il mio ben
venuto nella nostra amata terra di Calabria"
Risveglio Ideale “La fuga degli iscritti non è un invenzione della Napoli”
28/08 "In verità non sarebbe necessario dare seguito
alle deliranti dichiarazioni di Giuseppe Caputo alle quali, paradossalmente,
ha dato 'riscontro' Gabriele Limido, prodigandosi, anche quest'ultimo,
in un incauto e quanto mai velleitario tentativo di portare acqua
al mulino della 'Destra' storaciana, non reperendo allo scopo vettore
migliore che quello della becera e futile strumentalizzazione dell'azione
politica dell'on. Angela Napoli". E' quanto afferma, in una nota,
il portavoce della componente regionale di An "Risveglio ideale",
Giancarlo Catanea. "L'emorragia di iscritti da An - sostiene
Catanea - non è un'invenzione di Angela Napoli: lo afferma
lo stesso Limido quando parla addirittura di 'diaspora' per definire
la cornice di un quadro a tinte fosche, raffigurante le precarie e
complesse condizioni di salute nelle quali il partito versa già
da tempo. Ma questo non basta: i semplici iscritti, i militanti della
prima ora, quella base che costituisce il fulcro di un partito oramai
attestatosi, nella nostra regione, su dimensioni verticistiche e dirigiste,
rappresentano i latori più attendibili di un evidente e crescente
disagio che rintraccia il suo humus più fertile anche e soprattutto
in un immobilismo diffuso e sistematico". "Quindi nessuna
diagnosi disfattista da parte dell'on. Angela Napoli - prosegue il
portavoce di 'Risveglio ideale' - semmai l'amplificazione di una carenza
politica avvertita dai più e che un vertice, sordo e aduso
ad una granitica staticità, è incapace di veicolare
e di colmare. A ragione di ciò, la componente 'Risveglio Ideale',
della quale fanno parte simpatizzanti, iscritti e dirigenti delle
cinque realtà provinciali non vuole essere strumento di potere
o di pressione: non è la tradizionale corrente imposta dall'alto
per diffondere consuetudini politiche di cencelliana memoria; non
siamo particolarmente avvezzi a queste usanze di pessima fattura né
ci attrezziamo per quelle 'vie di fuga' delle quali altri avrebbero
assoluta ed impellente necessità". Per Catanea "é
ben diverso il fine: riportare il discorso sui valori, sulla questione
morale e sulla cultura etica al centro dell'interesse di An e ciò
proprio alla luce della relazione svolta dal presidente Gianfranco
Fini in occasione dell'ultima Assemblea nazionale. Nella nostra regione,
inutile celarlo, il trasversalismo, la corruzione ed il trasformismo
contrassegnano la condotta politica dell'intero arco costituzionale;
il dato sul quale riflettere è che, purtroppo, An non è
più in grado, in tale contesto, di riprodurre il 'porto franco',
l' 'isola felice', l' approdo sicuro che ha rappresentato durante
tangentopoli"
Il Forum dei giovani partecipa alla manifestazione del 28 per la legalità
22/08 Il Forum Nazionale dei Giovani sara' presente alla manifestazione
per la legalita' che si svolgera' il 28 agosto in Calabria: ad annunciarlo
sono il portavoce del Forum, Cristian Carrara, e il Consigliere delegato
alla cultura, Gianluca Melillo. ''Riteniamo - spiega Carrara - che
i giovani di tutta Italia debbano scendere a fianco dei calabresi
per mostrare la chiara volonta' di combattere la criminalita' in tutte
le sue forme e per riportare in quelle zone uno stato di legalita'
che da troppo tempo manca. I giovani non possono essere indifferenti
di fronte a questo fenomeno, e non crediamo che di fronte a questi
problemi si debba scappare. L'importante e' non sentirci soli quando
siamo costretti a guardare in faccia la mafia''. ''Gli ultimi fatti
- afferma Melillo - hanno dimostrato che occorre dare un segno inequivocabile
di rifiuto totale della criminalita', favorendo in ogni modo l'instaurarsi
di una cultura delle legalita'''. ''Se la manifestazione, alla quale
hanno gia' aderito importanti rappresentanti delle istituzioni, -
conclude Carrara - puo' essere un punto di partenza per riaffermare
l'impegno nella lotta alla criminalita', allora i giovani, attraverso
l'organizzazione che a livello nazionale ne rappresenta oltre 4 milioni,
non possono sottrarsi a questo appuntamento''.
Sit in antifascista a Sartano organizzato da Rifondazione
22/08 “A seguito del preannunciato raduno estremista e delle
presenze reazionarie – è scritto in una nota del segretario
regionale di Rifondazione Pino Scarpelli- nel comune di Torano Castello,
in località Sartano, per il giorno 24 agosto un nutrito cartello
di associazioni e movimenti democratici, insieme e con il sostegno
del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra europea, hanno
organizzato un pacifico e sit-in. Tale manifestazione, che si terrà
in Piazza E.Berlinguer a partire dalle ore 17:00, avrà come
filo conduttore una discussione sulla "XII disposizione finale
della Costituzione Italiana" che recita: "E' vietata la
riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".
Tutti i cittadini e le forze democratiche ed antifasciste sono invitati
a partecipare, a discutere, ed a sostenere l'iniziativa. Aderiscono
Francesco Caruso – Parlamentare, Coordinamento regionale Giovani
Comunisti, Federazione provinciale Prc-SE, Cicolo Prc-Se Torano, >
Cobas Cosenza, Associazione La Kasbah , Aula Liberata Zenith UNICAL,
Filorosso, Anarchici e Libertari calabresi, Antifascisti cosentini”
Il gruppo della Napoli contro i proclami “Serve lotta contro la ndrangheta”
22/08 ''Mentre la 'ndrangheta impone con inaudita violenza la sua
forza straordinaria, assistiamo inorriditi a timide prese di coscienza
ed a vuoti proclami''. A sostenerlo, in un documento, e' la componente
regionale ''Risveglio ideale'' di An che fa riferimento alla parlamentare
Angela Napoli. ''Sottovalutata dalle pubbliche istituzioni - prosegue
il documento - alla stregua di come in passato si agi' contro la mafia
siciliana, al punto che esponenti politici di caratura nazionale non
trovano migliore panacea che quella di affidare la gestione degli
appalti alle Prefetture, commissariando di fatto gli enti pubblici
ed esautorando di qualsiasi competenza gli amministratori locali,
la mafia calabrese colpisce con impassibile ferocia anche fuori dai
confini nazionali e per ragioni che, secondo gli inquirenti, vanno
al di la' della semplice pur tuttavia redditizia gestione delle opere
pubbliche''. ''La questione morale, in tale contesto - prosegue 'Risveglio
ideale' - riaffiora tragicamente nel mentre gli amministratori regionali
e nazionali impiegano il loro prezioso tempo per dare vita a nuovi
soggetti politici, che, ancora prima di vedere la luce, poggiano su
equilibri assai precari. Risveglio Ideale ritiene che la totale assenza
di agibilita' democratica in cui versa gran parte della nostra Regione,
non vada affrontata con introspezioni antropologiche, inutili manifestazioni
o superflue fiaccolate esclusivamente strumentali alla scalata del
Partito Democratico ma per nulla efficaci allo scopo. Alla crudelta'
mafiosa occorre fare fronte con determinazione e rapidita': i cittadini
onesti attendono misure straordinarie che purtroppo tardano ad arrivare''.
''E' condizione imprescindibile - e' scritto nel documento - che la
magistratura inquirente e le forze dell'ordine possano operare con
assoluta efficienza e celerita': dare loro poteri speciali se e' necessario.
All'indomani dell'omicidio Fortugno il ministro Pisanu invio' in Calabria
il superprefetto De Sena provvisto di poteri straordinari; il giorno
dopo la strage di Duisburg, Prodi si e' limitato ad un'analisi della
drammatica realta' socio-economica in cui versa la Calabria: questo
e' il privilegio di essere i suoi figli prediletti. Senza dimenticare
che l'unica proposta legislativa degna di nota, leggi il Ddl Lazzati,
giace nei lussuosi cassetti parlamentari da troppo tempo. Bisogna
restituire dignita' e credibilita' alle istituzioni: e' impensabile
poter combattere la 'ndrangheta con un Consiglio regionale popolato
da consiglieri indagati o sotto processo per piu' della meta' dei
suoi componenti. Agli occhi dei piu' apparirebbe una lotta poco credibile
se non addirittura fittizia. E' parimenti senza valore pensare di
poterlo fare con leggi che con troppa facilita' restituiscono la liberta'
a chi delinque in modo reiterato ed abituale''. ''Ben venga - conclude
il documento - un 'Decreto San Luca' strumentale alla ricostruzione
di uno sfilacciato tessuto sociale ma a questo occorre accompagnare
il ripristino dello stato di diritto: se la prevenzione non e' sufficiente
e' necessaria una 'democratica' repressione attraverso la certezza
della pena e la rapidita' dei processi''.
Ammazzateci Tutti:“Basta con le passerelle sulla legalità, servono i fatti”
21/08 ''Veramente di manifestazioni e passerelle in Calabria negli
ultimi due anni ce ne sono state troppe; semmai qualcosa dovremmo
organizzarla a Duisburg, dove i cittadini hanno dichiarato di 'aver
paura di noi'. Ma se manifestazioni ci saranno in Calabria, da qualunque
parte politica verranno promosse, speriamo che siano solo per annunciare
fatti concreti e non solo solidarieta'''. E' quanto e' scritto in
una nota del Movimento 'E adesso ammazzateci tutti' circa la manifestazione
per la legalita' alla quale partecipera' il 28 agosto il candidato
leader del Partito democratico Walter Veltroni ed altri esponenti
politici di centrosinistra. ''Ben venga - prosegue la nota - l'iniziativa
del Sindaco di Roma, e' una brava persona ed ha fatto anche delle
proposte interessanti circa l'affidamento degli appalti alle prefetture,
ma lui in questo momento poco puo' fare perche' non ha incarichi di
Governo. Aspettiamo in Calabria assieme a lui gli onorevoli Ministri
dell'Interno, della Giustizia e della Difesa, perche' sono loro che
fanno le leggi ed i decreti e che possono dare alle forze dell'ordine
ed alla magistratura strumenti adeguati a fronteggiare la 'ndrangheta''.
''Il Presidente del Consiglio Prodi - conclude la nota - ha detto
che intende sconfiggere la mafia assieme a noi giovani, ovviamente
puo' contare su di noi ma poco possiamo fare senza strumenti efficaci
che solo la politica puo' darci''. Il portavoce del Movimento, Aldo
Pecora, ha detto che ''al Presidente Prodi diciamo che noi intendiamo
certamente fare la nostra parte, ma non con le solite passerelle e
con gli slogan. Presenteremo presto una serie di proposte concrete
raccolte in una ampia piattaforma programmatica, e sull'accoglimento
o meno delle nostre istanze misureremo l'effettiva volonta' che la
politica, tutta la politica, intende mettere in campo per contrastare
fattivamente lo strapotere della 'ndrangheta''
Parte da San Luca il tour de “La destra” di Storace
21/08 Sabato mattina Francesco Storace sarà a San Luca, con
il presidente della fondazione Corrado Alvaro, prof. Morace, che ha
lanciato pubblicamente un appello alla politica per iniziative concrete
contro la 'ndrangheta. Il leader de La Destra ha raccolto l'invito
e sabato sarà il primo esponente politico a recarsi nella città
calabrese al centro di una sanguinosa faida. Quello in programma a
San Luca è uno dei primi appuntamenti della folta agenda di
iniziative varate da "La destra", che vedrà Storace
e i vari dirigenti in tutte e 20 le regioni italiane fino alla metà
di ottobre, in vista dell'assemblea costituente che si terrà
a Roma il 10 e l'11 novembre. "Ormai le dimensioni del movimento
sono estese a tutta Italia - spiega Storace - a dimostrazione della
grande necessità di dar vita ad una forza politica autenticamente
di destra e popolare per rappresentare milioni di persone stanche
del politichese", spiega Francesco Storace. "Non ci fermeremo
un solo istante - aggiunge - per invitare tantissimi militanti e cittadini
comuni ad un impegno concreto per la Nazione. Lavoreremo per un progetto
politico, non artificiale, di ricostruzione del Paese, che offriamo,
senza che sia comunque scontato, ad un centrodestra che fatica a comprendere,
interpretare e rappresentare la rabbia che sale dal nostro popolo".
Venerdì Storace sarà in Abruzzo, dove in mattinata terrà
una conferenza stampa con Buontempo presso la sede della regione a
Pescara, mentre nel pomeriggio inaugurerà la sede provinciale
del movimento a L'Aquila. Sabato, dopo l'appuntamento di san Luca,
sono in programma incontri e manifestazioni in provincia di Cosenza
e di Catanzaro e in serata a Reggio incontrerà i quadri locali
de La Destra. Il 31 agosto, Storace parteciperà alla manifestazione
organizzata a Piazza Armerina, in provincia di Enna, da Alleanza siciliana
di Nello Musumeci.
‘Giovani insieme’ alla manifestazione del 28 sulla legalità
21/08 '' Il presidente della commissione affari istituzionali del
Forum Nazionale dei Giovani e segretario nazionale di Giovani Insieme,
Carmelo Lentino, ha annunciato la propria adesione alle manifestazione
per la legalità che si terrà il 28 agosto in Calabria".
"Occorre fermare - ha detto Lentino - il giro d'affari della
'ndrangheta, che negli ultimi anni e' stato spaventoso. Si tratta
di una cifra ragguardevole, che divisa tra le oltre 110 cosche calabresi,
significa un reddito di oltre 16,4 milioni di euro per ciascuna ogni
anno. In Calabria l'economia mafiosa, al di là della sua enorme
consistenza è particolarmente pericolosa perché stravolge,
le stesse regole del mercato e dell'economia legale, producendo risultati
effimeri sul piano del lavoro e dell'occupazione". "Nella
manifestazione che si terrà il 28 agosto - conclude Lentino
- è importante che vi sia una ampia partecipazione e soprattutto
che non si esaurisca nel solito rituale emotivo destinato a spegnersi
in poco tempo, per dare un chiaro segnale di voglia di riscatto in
Calabria e nelle altre regioni compite dalla mafia"
''Occorre fermare il giro d'affari della 'ndrangheta, che negli ultimi
anni e' stato spaventoso: si tratta di una cifra ragguardevole, che
divisa tra le oltre 110 cosche calabresi, significa un reddito di
oltre 16,4 milioni di euro per ciascuna ogni anno". Lo afferma
Carmelo Lentino, esponente del Forum Nazionale Giovani e segretario
di Giovani Insieme, che annuncia la propria adesione alla manifestazione
per la legalità che si terrà il 28 agosto in Calabria.
"In Calabria l'economia mafiosa, al di là della sua enorme
consistenza continua Lentino - è particolarmente pericolosa
perché stravolge le stesse regole del mercato e dell'economia
legale, producendo risultati effimeri sul piano del lavoro e dell'occupazione.
Nella manifestazione del 28 agosto è importante che vi sia
una ampia partecipazione, e soprattutto che non si esaurisca nel solito
rituale emotivo destinato a spegnersi in poco tempo - conclude - per
dare un chiaro segnale di voglia di riscatto in Calabria e nelle altre
regioni compite dalla mafia"
Letta “Decidere a Roma i segretari regionali del PD è un errore”
20/08 "Credo sia decisivo che le candidature individuino le
priorità programmatiche che le caratterizzino. Senza per questo
scavare forzatamente fossati per cercare presunte alternative che
all'interno di uno stesso partito sarebbero peraltro alquanto singolari".
Lo afferma Enrico Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio
e candidato alle primarie per la leadership del Pd, in un intervento
sull'Unità. "Sto provando - prosegue - a puntare molto
sui contenuti. Stiamo lavorando attorno a tre parole chiave, libertà,
mobilità, natalità con cui, negli incontri nelle spiagge
stiamo facendo discutere i militanti del Pd ma soprattutto elettori
incerti e in certi casi delusi". "La forma partito - spiega
Letta - e le regole sono tutt'uno con i programmi ed è giusto
che la nostra discussione ne tenga conto. Anzi - aggiunge - questo
mi permette di segnalare come sia stata fuorviante la ricerca nelle
scorse settimane di svilire il dibattito sulle regole. Penso per esempio
alla questione dei gruppi dirigenti regionali del futuro Pd. E' -
spiega ancora - la prima questione chiave che stiamo affrontando in
tema di forma partito e le due opzioni possibili sono, quelle sì,
nettamente alternative. Decidere i segretari regionali a Roma rappresenta
un modello di partito centralista in cui i gruppi dirigenti periferici
sono cinghia di trasmissione verso il territorio di decisioni assunte
dal centro nazionale. Modello legittimo, che non credo adatto ai tempi
e all'Italia di oggi. Per questo - sottolinea Letta - c'é un
altro modello, quello di un partito in cui ogni regione sulla base
delle proprie priorità individua segretari e gruppi dirigenti.
Tra l'altro la costruzione di un vero partito delle autonomie è
decisiva per convincere gli elettori. Quello dell'autonomia - conclude
Letta - è un tema qualificante per il Pd".
Castagna “I fondi del ponte vadano alla 106”
20/08 "I 378 milioni di euro, rinvenienti dalla mancata costruzione del Ponte, è auspicabile che siano impegnati in opere infrastrutturali nella nostra regione. Non un solo euro deve essere dirottato nell'A3. Rivendichiamo l'impegno del Governo sulla Statale 106". E' quanto afferma in una nota il segretario generale della Uil della Calabria, Roberto Castagna, circa i fondi della mancata costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. "Da una parte - ha aggiunto - questo Governo nazionale ha, per equilibri interni, annullato un opera straordinaria, quale il Ponte sullo Stretto, che avrebbe potuto contribuire a modificare le condizioni del Mezzogiorno; dall'altra, il magro bottino di 378 milioni di euro tenta di spostarlo nella insufficiente e lentissima opera infrastrutturale A3 che tra qualche decennio rappresenterà un completamento manutentivo, almeno per quanto riguarda il tratto Salerno-Reggio Calabria. Un bel risultato, frutto delle politiche governative che hanno caratterizzato la politica degli ultimi quindici anni. Oggi, è curioso il modo di come il problema viene affrontato da più parti, dove c'é chi invoca un utilizzo per lo sviluppo e chi invece ritiene opportuno finalizzarli esclusivamente alla Statale 106, dimenticando che parleremmo di una goccia nel mare". "Una cosa - prosegue Castagna - è certa, che se un solo euro venisse impegnato sull'A3 sarebbe un azione politica criminosa. Nel rinunciare alla costruzione del Ponte, molti esponenti del Governo,in particolare quelli del no al Ponte, assicurarono che per la Calabria si apriva una nuova stagione di lavori infrastrutturali, a partire, finalmente, dal finanziamento della statale 106. Ad oggi, la stessa discussione sul magrissimo bottino dei 378 milioni di euro, sapendo che l'intero finanziamento della 106 da solo costerebbe almeno 8 miliardi di euro, è veramente avvilente. Bisogna dire basta al ricatto sull'A3. Quest'opera penalizzante solo per la Calabria, visto che quando sarà ci ritroveremo con una Autostrada a due corsie, deve essere completata con le risorse ordinarie già stanziate e previste in finanziaria, e, quindi la Calabria ha il diritto di rivendicare il finanziamento della Statale 106. Relativamente ai 378 milioni di euro, rinvenienti dalla mancata costruzione del Ponte, è doveroso aprire un confronto triangolare: governo nazionale, regionale e parti sociali alfine di stabilire un utilizzo più concreto delle risorse". Per il segretario regionale della Uil sarebbe "opportuno impegnare tali risorse per opere infrastrutturali nella nostra regione. Tanti comuni sicuramente sarebbero sollevati dall'impiego di finanziamenti che servirebbero a colmare le molte precarietà infrastrutturali presenti sul territorio. Ciò che bisogna evitare è di confondere ulteriormente i calabresi con il fastidioso gioco delle tre carte".
L’associazione della Lo Moro aderisce alla manifestazione del 28 sulla legalità
20/08 L'associazione "La Calabria dei diritti e dell' innovazione
per il Partito Democratico", promossa da Doris Lo Moro, aderisce
alla manifestazione per la legalità annunciata per il 28 agosto
prossimo dalla coordinatrice regionale del comitato pro Veltroni,
Rosa Calipari. Lo rende noto lo stesso assessore regionale alla Salute.
"I gravissimi fatti di cronaca di questi giorni - dice Doris
Lo Moro - hanno richiamato l'attenzione dell'Europa, allarmandola,
sulla pericolosità della mafia calabrese. Ma il ripristino
della legalità come presupposto per la crescita economica e
sociale della nostra regione, in questi anni, è stato richiamato
molte volte. Gli allarmi lanciati in proposito da rappresentanti delle
istituzioni ed intellettuali non sempre sono stati tradotti dallo
Stato in azioni di contrasto sufficienti. Credo che l'appello rivolto
in questi giorni dal presidente del consiglio, Romano Prodi, ai giovani
sia pienamente condivisibile. I ragazzi calabresi, che hanno le stesse
caratteristiche dei loro coetanei di tutta Europa, sono i primi a
sentire il peso dell'illegalità diffusa che condiziona il loro
presente ed il loro futuro. Puntare sui ragazzi di Locri, di Lamezia
Terme o di Vibo non può deresponsabilizzare gli adulti che
sono i primi a dovere reagire e voltare pagina in Calabria, correggendo
anche i loro propri errori. Chi è oggi classe dirigente ha
il compito di trovare le contromisure e di tradurle in azioni di contrasto
incisive". Secondo l'assessore Lo Moro, "la politica deve
essere ferma nella condanna dei fenomeni criminali se, come afferma
oggi Luciano Violante dalle colonne de l'Unità, a rendere invulnerabili
le mafie è la loro non estraneità al contesto economico
e sociale in cui operano. E' un dovere delle istituzioni farsi carico
di questo problema lavorando sul versante legislativo ed investigativo
al fine di colpire alla radice gli interessi delle cosche. Sono allo
stesso tempo necessari atti ed esempi credibili da parte di chi ha
la responsabilità dell'esercizio del potere che deve respingere
collusioni e compromessi. La nascita del Partito Democratico può
essere l'occasione di guardare alla questione meridionale in termini
moderni, ponendo il riscatto del Mezzogiorno fra le priorità
del nuovo partito". "La nostra associazione - conclude Doris
Lo Moro -, che individua nel rispetto della convivenza civile un valore
da difendere ed una priorità da affrontare insieme con i problemi
del lavoro e della sanità, aderisce pertanto all'iniziativa
che vedrà protagonista Walter Veltroni".
Di Pietro “IDV il 28 alla marcia per la legalità”
20/08 "La 'ndrangheta, come tutta la criminalita' organizzata, si combatte con fatti concreti e posizioni pubbliche coerenti", afferma il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. "E' per questo - continua - che l'Italia dei Valori, con le proprie strutture locali e nazionali, conferma la partecipazione alla manifestazione del 28 agosto prossimo che si terrà in Calabria. Una presenza dice ancora Di Pietro- per ribadire la volontà di un'azione concreta contro un fenomeno che espande e ramifica, sempre di più, la sua azione criminale. E nella mia qualità di ministro e responsabile dell'attuazione del 'codice degli appalti', farò mia la sollecitazione del sindaco Veltroni e presenterò, nel prossimo decreto correttivo, la norma che preveda anche la stazione appaltante unica a livello regionale". "Una struttura spiega - per la trasparenza ed il controllo sugli appalti pubblici e le infiltrazioni mafiose che in essi tendono ad insidiarsi determinando anche gravi ripercussioni per l'economia pubblica e l'imprenditoria privata. Mi auguro che le forze politiche, le quali oggi si dicono d'accordo a parole, dimostrino coerenza nei fatti, approvando la mia proposta".
Feraudo (Idv) “La lotta alla ndrangheta non ha colore politico”
20/08 ''La lotta alla 'ndgrangheta non ha colore politico, come non
ha avuto colore politico la recente approvazione da parte del Consiglio
regionale della norma che ha introdotto in Calabria la Stazione Unica
Appaltante, concreto ed efficace strumento per sottrarre alla criminalita'
organizzata spazi di intervento e di condizionamento nell'affidamento
degli appalti''. E' quanto sostiene in una nota Maurizio Feraudo,
capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale. ''Bene ha
fatto - prosegue Feraudo - il Ministro delle Infrastrutture Antonio
Di Pietro a confermare l'adesione dell'Italia dei Valori alla marcia
contro la 'ndrangheta che si terra' il prossimo 28 agosto e ad accompagnare
tale decisione con la concreta proposta di prevedere con legge nazionale
l'istituzione in tutte le regioni della stazione unica appaltante''
Laratta (DL) “Un confronto per la candidatura del segretario regionale del PD”
20/08 ''Guccione ha dato una sua buona risposta alle domande dei
'cattolici democratici del Pd' che avevamo posto giorni fa''. E' quanto
afferma in una nota il parlamentare della Margherita, Franco Laratta,
circa la posizione del candidato alla segreteria regionale del Pd,
Carlo Guccione, in relazione al Manifesto proposto dai Cattolici democratici
del Pd. ''Sarebbe il caso ora - ha aggiunto - di aprire il confronto
tra chi intende candidarsi alla guida del Pd regionale in merito:
alla questione morale, all'illegalita', alla corruzione e al clientelismo
diffusissimi in Calabria, al profondo rinnovamento dei metodi di governo
e della classe dirigente, alla riforma dell'Ente Regione, con la riduzione
del numero dei consiglieri regionali e la lotta agli sprechi, e alla
necessita' di una netta incompatibilita' tra cariche di partito e
di governo a tutti i livelli. basta liti inutili e discussioni sterili''.
''Occorrono impegni veri - ha concluso - di questo dobbiamo ora parlare
nella costruzione del Pd in una regione in piena emergenza sociale
e politica''
Veltroni il 28 in Calabria per la giornata della legalità
19/08 Il sindaco di Roma e candidato alla leadership del Partito
democratico, Walter Veltroni, ha assicurato la sua presenza in Calabria
per partecipare alla giornata sulla legalita' organizzata per il 28
agosto prossimo. Lo rende noto la senatrice Rosa Villecco Calipari,
coordinatrice del 'Comitato Veltroni in Calabria', prima firmataria
di un appello a tutti i calabresi per la lotta alla criminalita' organizzata.
L'appello e' stato sottoscritto anche dal regista Mimmo Calopresti,
dai rettori dell'Universita' di Reggio Calabria, dell'Unical e 'Dante
Alighieri', Massimo Giovannini, Giovanni Latorre e Salvatore Berlingo',
e da altri esponenti dell'associazionismo. ''Con la proposta - aggiunge
Rosa Calipari - di controllo da parte di Prefettura e Forze dell'Ordine
sugli appalti pubblici superiori ai 100.000 euro, lanciata in questi
giorni, Veltroni ha dimostrato che la legalita' e la sicurezza delle
persone e delle imprese saranno un impegno fondamentale nel programma
del Partito Democratico. Riteniamo infatti che, solo attraverso la
lotta alla criminalita' organizzata sara' possibile uno sviluppo economico
e sociale, che soprattutto dia a tutti i giovani calabresi la liberta'
di scelta che oggi ancora manca''. ''Questo appello - conclude - che
lanciamo alla Calabria sana, voglia essere ripreso dai calabresi affinche'
si uniscano nell'iniziativa intrapresa per affrontare il problema
ineludibile della lotta per una legalita' che rende veramente libere
le persone e il loro territorio''
Guccione “Serve un progetto di svolta per il PD”
19/08 ''Il Manifesto proposto dal deputato Franco Laratta e' un concreto
tentativo per anteporre ad un dibattito nominalistico un confronto
su idee, progetti e valori che dovranno costituire l'asse fondante
del nuovo Partito Democratico in Calabria''. E' quanto afferma in
una nota il candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico,
Carlo Guccione. ''La nascita del Partito Democratico in Calabria -
ha aggiunto - dovra' essere ancorata ad un progetto di svolta che
sappia coniugare una idea dello sviluppo di una realta' sociale-territoriale
arretrata nella fase post-industriale nell'era globale con iniziative
tese ad allargare la base dei diritti per superare il limite di una
democrazia fragile. L'obiettivo e' quello, dunque, di stabilire il
primato della politica inteso come etica dell'assunzione di una piena
responsabilita' delle classi dirigenti al fine di interpretare la
domanda diffusa di cambiamento e traghettare la Calabria fuori da
una condizione di crisi strutturale che ormai da decenni si esprime
e va aggravandosi. Il patrimonio storico, culturale, architettonico,
i fattori della memoria e dell'identita', il sistema universitario
calabrese e lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro dovranno costituire
gli assi di vere e proprie moderne filiere produttive''. ''Per quanto
tracciata in maniera schematica - prosegue Guccione - questa idea
di sviluppo non potra' trovare cittadinanza nella pratica concreta
dell'azione politica, amministrativa e di governo se non si assume
prioritariamente pero' l'impegno di fronteggiare una condizione di
vera e propria 'emergenza democratica'. Il binomio e' indissolubile:
non c'e' sviluppo senza legalita'. Le distorsioni e le degenerazioni
della vita democratica si manifestano come i limiti di una societa'
dove le regole, i diritti e i doveri vengono subordinati e piegati
ad interessi particolaristici e spesso illegali. La funzione della
classe dirigente dovra' essere rivolta a ripristinare e a riportare
in una condizione di normalita' il sistema dei principi e delle regole.
A questo fine un primo elemento di concreta ed efficace discontinuita'
impone di chiudere definitivamente ed irreversibilmente la pagina
del vecchio regionalismo che ha preso corpo su basi distorte all'inizio
degli anni '70''. Guccione ritiene inoltre che ''l'azione del governo
regionale va ricondotta a questo obiettivo. Se dovesse arretrare lo
sforzo in atto che si registra con l'avvio di alcune grandi riforme
della struttura organizzativa della Regione e di riordino delle competenze
e dei poteri dovremmo davvero convenire che l'attuale esperienza di
governo non avrebbe ragione di andare avanti. Il Partito Democratico
dovra' profondere una presenza attiva per incalzare il Governo Regionale
a buttare il cuore oltre l'ostacolo e non cedere a tentativi di impaludamento
o a pratiche gattopardesche. Va portato a compimento il processo di
costruzione di una regione snella e leggera. In questo senso vanno
rispettati i termini previsti dalle leggi approvate per quanto riguarda
l'attuazione di alcune riforme: trasferimento dei poteri gestionali
agli enti locali, riorganizzazione ed accorpamento delle Aziende Sanitarie,
definitiva soppressione di Afor ed Arrsa, riordino del sistema delle
Comunita' Montane, snellimento degli apparati e riduzione dei costi
e delle strutture speciali. Insieme all'attuazione della legge approvata
dal Consiglio Regionale per l'attuazione della Stazione Unica Appaltante
bisogna rapidamente pervenire ad altre riforme, prima di tutto scioglimento
e riforma dei consorzi Industriali (Asi), riforma dei procedimenti
di nomina dei manager dell'Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, innovare
e qualificare la burocrazia regionale, riforma del sistema degli incentivi''.
''Il principio - conclude - dovra' essere quello di liberare la istituzione
regionale da ogni gestione e da ogni forma di invadenza e pratica
di lottizzazione politica. La questione morale e' tema dominante e
va affrontata con rigore e responsabilita' senza cedere al rischio
che tutto e' mafia, tutto e' degenerazione perche' niente sia mafia
o per alimentare la sfiducia che in Calabria non esistono possibilita'
e riferimenti certi per risalire la china e favorire il processo di
riscossa e riscatto democratico''.
Magarò “Basta con il tormentone del PD, bisogna affrontare le emergenze”
18/08 ''E' ormai da alcuni mesi che assistiamo ad un fitto intrecciarsi
di trame, nella politica regionale, in relazione al nascente, lentissimamente
nascente, Partito Democratico. Si tratta di un tormentone infinito,
con le sue mille variabili di correnti che nascono, si mescolano,
si ricompongono''. E' quanto afferma, in una nota, il consigliere
regionale dello Sdi, Salvatore Magaro'. ''I protagonisti sono sempre
gli stessi - prosegue Magaro' - i politici di sempre, i dirigenti
dei due ex partiti che hanno determinato il governo ed il malgoverno
della regione per la maggior parte degli ultimi trent'anni; che sguazzano,
ora, in questa magnifica opportunita' che viene concessa loro di rifare
i giochi, riposizionarsi, mettere in mostra tutte le astuzie e i tatticismi
che hanno perfezionato in tanti anni di oscura vita di partito''.
A parere di Magaro' ''molto tempo e molte energie sono state spese
per alimentare beghe e conflitti interni, poco ne e' stato impiegato
per i cittadini ed intanto, la disoccupazione continua a crescere
e ad affliggere i nostri giovani. L'economia langue, il turismo va
male. E' tornato a crescere il fenomeno dell'emigrazione per motivi
di lavoro ma anche per ragioni di salute, con i malati che fuggono
da un sistema sanitario lacunoso ed insicuro. La questione morale
si ripresenta in tutta la sua drammaticita', considerato che almeno
mezzo consiglio regionale deve rispondere di reati di piu' o meno
consistente gravita'''. ''Le nostre citta' hanno sete alimentata da
acquedotti colabrodo - sostiene ancora il consigliere regionale dello
Sdi - le nostre strade vantano il record di morti per incidenti, le
nostre ferrovie realizzano pienamente la Tal, tratta ad alta lentezza.
E l'elenco potrebbe continuare a lungo, ma e' inutile. Perche' la
domanda e': signori cari, quando vi occuperete di queste cose? Quando
metterete anche noi nelle condizioni di occuparci di queste cose?
Dovremo attendere l'elezione del segretario del Partito democratico?
E poi finalmente vi sforzerete di affrontare i problemi della gente,
o passerete a litigare sulla nomina dei segretari cittadini?''.
PD: Altri 30 amministratori a favore di Guccione
18/08 Altri trenta amministratori, dopo un primi 421 dei giorni scorsi,
hanno aderito, attraverso email ed sms, alla candidatura di Carlo
Guccione a segretario regionale del Partito Democratico. Si tratta
di: Franco Filareto - Sindaco di Rossano; Vincenzo Polino - Consigliere
Comunale di Corigliano Calabro; Giovanni Laruffa - Sindaco di Polistena;
Alfredo Roselli - Sindaco di Cinquefrondi; Nicola Gargano - Sindaco
di San Giorgio Morgeto; Memmo Cogliandro - Consigliere comunale -
Palmi; Gino Bono - Consigliere comunale- Taurianova; Giacomo Giovinazzo
- Consigliere comunale - Rosarno; Paolo Sibio - Consigliere comunale
- Giffone; Pino Mezzatesta - Consigliere comunale - Molochio; Bruno
Scoleri - Assessore al Comune di Galatro; Fortunato Pedà -
Assessore al Comune di Motta San Giovanni; Marcello De Maria - Assessore
al Comune di San Giorgio M.; Antonio Baglio - Assessore al Comune
di Polistena; Fausto Cordiano - Consigliere Comunità Montana
Vts; Andrea Marchesano - Consigliere Comunità Montana Vts;
Salvatore D'Amato - Consigliere Comunità Montana Vts; Roberto
Vincenzi - Consigliere comunale - Palmi; Angelo Burzese - Assessore
al Comune di Cinquefrondi; Pasquale Iannello - Assessore al Comune
di Polistena; Roberto Macrì - Consigliere comunale - Molochio;
Michele Fabrizio - Consigliere comunale - Rosarno; Dora Bruno - Consigliere
comunale - S. Pietro in Guarano; Salvino Galluzzo - Capogruppo Comune
- Polistena; Filippo Catalano - Vicesindaco - S. Lorenzo Bellizzi;
Francesco Cozza - Assessore - Unione dei Comuni Presila; Angelo Bruzzese
- Assessore - Cinquefrondi; Antonino Verduci - Assessore - Motta S.
Giovanni; Alfredo Multari - Consigliere Comunale - Polistena; Arturo
Riccetti - Assessore - Provincia di Cosenza.
Bruno (DL) “I fondi Fintecna vadano alla ss106”
17/08 "I fondi Fintecna già destinati al Ponte sullo
Stretto dovrebbero essere destinati esclusivamente per la statale
106". A sostenerlo è il senatore della Margherita, Franco
Bruno. "Inutile pensare di frammentare le risorse - prosegue
Bruno - impensabile utilizzarle sulla A3 che va invece completata
con le risorse ordinarie già totalmente stanziate e previste
espressamente in finanziaria; la dotazione prevista, che sarà
disponibile appena espletate le procedure societarie, fa parte di
un disegno più complessivo contenuto nella scorsa finanziaria
e portato avanti intesa con il Governo ed in particolare con il sottosegretario
Meduri, che tra l'altro destina in Calabria ulteriori 450 milioni
di euro per le trasversali che dovrebbero collegare le due dorsali
A3 e statale 106". "E' giusto che la programmazione delle
opere - sostiene ancora il parlamentare dei Dl - sia concertata con
la Regione e proprio per questo sarebbe utile che in molti partecipassero
ad un dibattito pubblico sull'utilizzo di tali risorse. L'obiezione
che tali fondi non basteranno a completare l'opera è fondata
ma debole. Se mai si inizia mancheranno sempre troppe risorse e circa
350 milioni di euro sono di per sé un buon inizio". "Per
come la vediamo noi - conclude Bruno - fatte salve le risorse necessarie
da destinare al territorio di Villa San Giovanni indispensabili per
velocizzare l'attraversamento dello stretto, o si assume oggi questa
scelta o la statale 106 rischia di essere sostanzialmente abbandonata
a se stessa".
Barile (Cdl) “Presto iniziative di mobilitazione sulla sanità”
17/08 "Non passa giorno che da qualche angolo della regione e della provincia di Cosenza in particolare non si levi sostenuto un accorato appello che giunge disperato dalla sanità privata. Cliniche precedentemente accreditate messe in discussione da uno straccio trovato mal riposto per terra, quando nella sanità cosiddetta pubblica cadono pezzi di soffitto nelle sale operatorie". E' quanto afferma, in un comunicato, il consigliere della Cdl alla Provincia di Cosenza, Domenico Barile che annuncia a breve un'iniziativa di mobilitazione sui temi della sanità. "Crediti da capogiro vantati dalle strutture in gestione Aiop - prosegue Barile - che vengono disconosciuti dall'assessorato anche in presenza di esplicite sentenze di Tar e Consiglio di Stato. Laboratori d'analisi attaccati alla bombola d'ossigeno per via di vertenze lunghe, estenuanti, promesse non mantenute, giochi di prestigio da parte della Regione. E' appena il caso di ricordare, ma il fatto non sfuggirà di certo agli attenti osservatori del quadro politico ed economico regionale, che il comparto della sanità privata è in ogni caso essenziale alla stessa sanità pubblica perché ne integra i servizi e, in molti casi, li completa qualificandoli". "Così come - sostiene ancora il consigliere provinciale della Cdl - è il caso di ricordare, dato anche questo che non sarà passato inosservato, il livello occupazionale notevole garantito dagli imprenditori privati rei, semmai, di investire i propri soldi per il business della salute e non piuttosto quelli dell'Unione europea o dello Stato. Quel che appare evidente da questo scenario paradossale e incongruente è che ci sia una sorta di guerra preventiva nei confronti della sanità privata con l'unico scopo di svilirne la portata fino allo sfinimento. Con improbabili guadagni per nessuno, evidentemente, tanto più per la Regione che dovrebbe nutrirsi dei servizi privati per mettere una pezza al settore pubblico che sfiora ripetutamente livelli sudamericani". "Su questo importante tema, che necessità l'assunzione di posizioni chiare e di condanne nette per individuare soluzioni praticabili - conclude Barile - annuncio una iniziativa pubblica in difesa della sanità privata: dalla parte dei cittadini. Parteciperanno rappresentanze politiche e di settore e anche qualche associazione dei consumatori".
Amendola (Ds) “La mia un scelta senza equivoci”
17/08 "La nascita del Partito Democratico meriterebbe discussioni
di spessore, confronti aperti, un nuovo modo di intendere e praticare
la politica. A quanto pare per alcuni dirigenti diessini catanzaresi,
invece, é solo l'occasione per polemizzare con il segretario
di federazione reo, a loro parere, di aver scelto una linea diversa
da quella che definiscono 'la rappresentanza ufficiale dei Ds'".
E' quanto afferma, in una nota, Franco Amendola deputato dei Ds e
segretario della federazione provinciale di Catanzaro replicando ai
contenuti di un intervento di alcuni esponenti dei Ds che avevano
parlato di "scelte di rottura" compiute da Amendola. "Alla
loro superflua domanda di indicare da quale parte il sottoscritto
stia - prosegue Amendola - ho già risposto con la mia azione
politica e anche pubblicamente. Dovrebbero sapere che a livello nazionale
sono ben tre le liste che sostengono la candidatura di Walter Veltroni
alla guida del Partito Democratico e mi meraviglia che, ancora una
volta, puntino il dito verso coloro i quali hanno scelto liberamente
di impegnarsi nel nuovo soggetto politico svincolati da vecchie logiche
che nulla di buono hanno prodotto e fanno presagire". "La
mia scelta è stata chiara e senza equivoci - sottolinea Amendola
- sostenere Veltroni ma, per il rispetto che si deve ai nostri iscritti
e per coerenza comportamentale, non sarà comunque assieme a
coloro che sono usciti sconfitti dall'ultimo congresso provinciale
e che hanno dimostrato in diverse occasioni di fare del muro contro
muro l'unica prospettiva da praticare. Non si spiega diversamente,
infatti, il loro atteggiamento considerato che oggi chiedono al sottoscritto
il perché delle sue scelte e nelle scorse settimane hanno inteso
costituire un'associazione, meglio definita come area politica, senza
nemmeno invitarne a discutere il segretario di federazione".
"Insomma - conclude Amendola - quello che loro stessi hanno fatto
ora è vietato ad altri. Quando si dice la coerenza e l'onestà
intellettuale".(
Laratta (DL) “I cattolici pronti a dare il loro contributo al PD”
17/08 "Dare un contributo da protagonisti alla nascita del Partito
Democratico mettendo in evidenza alcuni valori fondamentali che devono
ispirare e guidare la vita e l'azione del nuovo partito". E'
l'obiettivo posto a base di un incontro promosso su iniziativa del
deputato dell'Ulivo, Franco Laratta, e che ha raccolto in Sila esponenti
politici e persone impegnate nelle istituzioni. All'iniziativa conclusosi
con la sottoscrizione di un documento, è detto in un comunicato,
"hanno partecipato dirigenti della Margherita, sindaci e amministratori
locali, consiglieri e amministratori provinciali, simpatizzanti e
iscritti che si richiamano a quel vasto e complesso mondo dei 'cattolici
democratici in politica'". "Il gruppo, che non intende essere
una corrente tradizionale ma un laboratorio di idee e progetti per
la Calabria - è scritto nel comunicato - voterà Veltroni
e Franceschini alla guida del Partito Democratico. A livello regionale
si batte per una svolta in termini di metodi di scelte di governo,
chiede un forte ricambio generazionale negli organismi del futuro
partito, pone al primo punto la questione morale, la lotta alla corruzione,
all'illegalità diffusa, l'affermazione del merito e della qualità
nella scelta della classe dirigente e degli uomini nelle istituzioni".
"Al candidato alla segreteria regionale del Pd, Carlo Guccione
- riporta ancora la nota - si chiede un impegno chiaro e deciso rispetto
a questi punti fondamentali". La riunione si è conclusa
con la firma di un documento denominato "Manifesto dei cattolici
popolari e di sinistra del Partito democratico" sottoscritto
da dirigenti politici e amministratori della provincia di Cosenza.
Mancini (Sdi) sulla Legge Biagi “Le riforme si fanno in Parlamento non in piazza”
16/08 "La cifra riformista di un partito e di una coalizione
di governo si misura in Parlamento approvando le riforme e non in
piazza ingrossando le fila di una adunata né promuovendo una
contro manifestazione". E' quanto sostiene Giacomo Mancini, coordinatore
per lo Sdi della Costituente socialista, intervenendo nel dibattito
sulla legge Biagi e sulle manifestazioni annunciate per il 20 ottobre.
"E così, come fin da subito - prosegue il deputato dello
Sdi - abbiamo criticato l'iniziativa della sinistra radicale evidenziando
la palese contraddizione di quegli esponenti di governo che scendono
in piazza per protestare contro i provvedimenti varati dallo stesso
governo di cui fanno parte, allo stesso modo esprimiamo riserve e
interrogativi sull'iniziativa del professor Giuliano Cazzola di cui
non comprendiamo gli scopi politici". "Il nostro impegno
sarà quindi in Parlamento - conclude Mancini - per difendere
le tante innovazioni positive introdotte dalla legge che porta il
nome del socialista Marco Biagi e insieme per garantire maggiori elementi
di sicurezza accanto a quelli di flessibilità".
Pichierri (Idm) sul PD “La soluzione indicata da Loiero la più sostenibile”
16/08 "La discussione nata, anche in Calabria, sulla costituzione
del Partito Democratico e sulla sua conformazione genetica ha delle
prospettive positive se sarà capace di introdurre elementi
di analisi e non di rimozione". E' quanto afferma in una nota
Franco Pichierri, segretario regionale dell'Italia di Mezzo. "Sarebbe
stato assai grave, a mio avviso, - prosegue Pichierri - ridurre un'azione
di sintesi cosi corposa ad un mero assemblaggio di sigle, ad una somma
algebrica in grado solo di andare incontro ad esigenze egemoniche.
Da un'analisi cruda, radicale, purché agganciata ad una volontà
di rispetto reciproco e di riconoscimento democratico, legittimo e
sostanziale, può nascere una forza in grado realmente di presentarsi
come un nuovo partito. Non è un mistero che Italia di Mezzo
voglia condurre la strategia di osmosi del partito democratico verso
una kadima, un'aggregazione di centro con forti basi socialdemocratiche
che si ispiri alla migliore tradizione del cattolicesimo sociale,
alle forze laiche riformiste e che conquisti fette di consenso politico
nella middle class oltre che nel post-proletariato. Per Pichierri
"in Calabria il centrosinistra è forza di Governo ed il
partito democratico sarà di gran lunga la forza di maggioranza
più importante, integrando diesse, margherita, parte dei socialisti,noi,
Idv, pattisti, parte dei repubblicani, socialdemocratici e movimenti
civici espressione di realtà locali. Non ho dubbi, quindi,
che sia certamente legittimo che i Ds, attraverso Carlo Guccione,
ambiscano a guidare questo processo, ma pur riconoscendo tutto il
diritto possibile al partito ed alla persona, ritengo che la soluzione
indicata dal presidente Loiero sia la più sostenibile, quella
in grado di far compiere un passo sostanziale al Pd e di battezzarlo
come soggetto di innovazione della politica calabrese". "E'
indubbio che la mia formazione politica - sostiene ancora il segretario
regionale dell'Idm - e la mia storia mi portino ad essere rappresentato
oggi da Loiero e non da Guccione, inteso come espressione del più
grande partito della sinistra, ma solo con la proposta del presidente
si potrà superare un dualismo fra cattolici e laici che, altrimenti,
rischierebbe di dispiegarsi nelle forme più retrive, alimentato
da chi ha il solo interesse di piazzare comunque e dovunque trappole
per topi e non capisce che alla fine rischia di finire intrappolato
nella tagliola"
DS Catanzaro “Da Amendola scelte di rottura”
16/08 "Franco Amendola, come segretario provinciale dei Ds di Catanzaro, finalmente si sveglia da un lungo letargo post-congressuale. Non curandosi del dibattito che si è aperto intorno alla nascita del partito democratico in Italia ed in Calabria, ci aveva solo annunciato, invece, nei giorni scorsi, la sua adesione all'associazione promossa da Doris Lo Moro". E quanto affermano, in una nota congiunta, Beppe Marcucci, assessore al Comune di Catanzaro; Enzo Bruno, capogruppo dei Ds alla Provincia Catanzaro e Pasquale Motta e Rodolfo Cuda della direzione regionale del partito. "Alla manifestazione di presentazione dell'associazione - prosegue la nota - Amendola non ci sembra abbia preso le distanze dall'assessore regionale che, in quell'occasione, ha ufficialmente spiegato che l'associazione nasce per promuovere una lista che, a sostegno di Walter Veltroni, competerà alle primarie del 14 ottobre. Amendola, insomma, è partecipe della costituzione di un'associazione e della promozione di una lista che dovrebbe competere con la lista ufficiale che, a livello nazionale ed in tutte le regioni, sarà messa in campo unitariamente dai Ds, dalla Margherita e da altre componenti politico-culturali". "Come può l'onorevole Amendola - è scritto nella nota - conciliare il suo diritto di organizzare una corrente, prima ancora che il nuovo partito nasca e prima che sia avviata la stessa fase costituente, con la rivendicazione di riunioni ufficiali di organismi dirigenti, invocando la presenza di tutti ed, in particolare, dei segretari di federazione e dei parlamentari nazionali? Probabilmente ritiene, in virtù del doppio ruolo di segretario di federazione e parlamentare, che il suo sia un diritto di ordine superiore; quello di organizzare una corrente, in contrasto con la rappresentanza ufficiale dei Ds ed,al tempo stesso, quello di presidiare, ma questa volta non in nome di oligarchie, il campo degli organismi dirigenti". "Converrà l'onorevole Amendola, allora, - sostengono ancora i quattro esponenti diessini - che quello del linguaggio biforcuto, quello dell'ipocrisia e della politica farisaica è il primo nodo da sciogliere se si vuole che nel Pd non sopravvivano i riti autoreferenziali delle burocrazie e del 'centralismo democratico' che ormai trovano posto soltanto negli archivi della storia. Questo è il tempo, invece, delle assunzioni di piena e chiara responsabilità, altrimenti alle migliaia di uomini e donne che sono convenuti alla grande assemblea svoltasi a Lamezia Terme il 16 giugno scorso non rimane che dire che il tutto è una vera presa in giro. Ma anche su questo non abbiamo l'onore di conoscere l'Amendola pensiero perché, in quell'occasione, non ha parlato né prima, né durante, né dopo il 16 giugno". "Alla fin fine non ha parlato nemmeno per chiedere - è scritto ancora nella nota - anche allora, chi avrebbe deciso e come si sarebbero potute sottoscrivere centinaia di firme per indire quell'assemblea. A Lamezia, il 16 giugno, si invocava un partito nazionale ed unitario su base autenticamente regionale e federalista. Per quanto ci riguarda riteniamo che la proposta di candidare Carlo Guccione a segretario del Pd sia in coerenza con quell'assemblea. Amendola dovrebbe forse spiegare meglio la ragion d'essere di un'associazione e l'annuncio di una lista, per convincerci di come non sia stata questa una scelta di rottura politica e di divisione; spiegandolo, magari,ci potrà dimostrare che l'associazione e la lista costituiscono uno sforzo straordinario e suppletivo per esaltare il forte senso di responsabilità di un segretario di federazione, che ha come unico assillo quello dell'unità politica del gruppo dirigente e la negazione di ogni forma di autoreferenzialità".
Laratta (DL) “Un errore le elezioni contemporanee dei segretari regionali e nazionale del PD”
16/08 ''Che errore abbinare l'elezione del segretario nazionale del
Partito Democratico con l'elezione dei segretari regionali. Questo
sta creando lacerazioni e divisioni in tutti i territori, e nessuno
ne sentiva la necessita'''. E' quanto afferma, in una nota, il deputato
della Margherita Franco Laratta . ''L'elezione dei segretari regionali
- ha aggiunto - doveva essere sganciata dalle primarie di ottobre.
Lasciando libere le regioni di organizzarsi per il meglio al fine
di eleggere gli organismi regionali e locali. Se ci fosse ancora spazio
di manovra, si potrebbe pensare ad una soluzione diversa''
Borrello (Udeur) “Confermo le dimissioni”
14/08 ''Affettuosa e riconoscente gratitudine'' verso l'iniziativa
dei vicesegretari regionali che lo avevano invitato a riassumere la
guida del partito ''ma conferma della decisione di lasciare, nella
consapevolezza che i miei limiti caratteriali mi impediscono di esercitare
funzioni con l'atteggiamento delle tre scimmiette''. E' quanto afferma,
in una lettera ad Antonio Alvaro, Mimi' Lomanni e Mario Nigro, il
consigliere regionale dell'Udeur Antonio Borrello. ''Ho voluto riflettere
qualche giorno prima di accettare o meno il vostro caloroso invito
a riprendere le funzioni di segretario regionale - scrive Borrello
- gesto che considero di grande responsabilita' e, ancor di piu',
di estrema sensibilita' rispetto alla situazione davvero critica che
attraversa il Partito. Non sono in grado di individuare motivazioni
razionali che hanno portato alla crisi di un Partito che era riuscito
a segnare una straordinaria performance politico-elettorale non piu'
tardi di due anni fa''. ''Paradossalmente da allora in poi - prosegue
il segretario dimissionario dell'Udeur calabrese - si e' registrato
scadimento di interesse, ma innalzamento della tensione interna e
hanno fatto breccia personalismi e pregiudizi, tentativi di divisione,
ma non gia' su contenuti di rilievo politico, quanto piuttosto circoscritti
al piccolo cabotaggio, fatto di maldicenze, dietrologie in nome di
un 'divide et impera' di antica memoria. Quando il terreno di confronto
ha questi presupposti e' evidente che chi non e' per niente congeniale
a queste logiche finisce per perdere motivazione, sceglie di farsi
da parte e, pur non ritenendosi immune da altre responsabilita', privilegia
l'impegno istituzionale, sicuramente piu' gratificante e meno dispersivo''.
''Se a cio' si aggiunge - sostiene ancora Borrello - che mi e' stata
formalmente contestata una duplicazione di incarichi che, stranamente
riguarda solo la Calabria, anzi solo qualche calabrese 'speciale',
la mia scelta diventa piu' obbligata. Gli stessi avvenimenti successivi
alle mie dimissioni di cui ancora nessuno ha preso atto hanno caratterizzato
un ulteriore periodo di frammentazione e di caos, dove un semplice
mandato esplorativo, peraltro rimasto sulla carta per assenza di qualunque
iniziativa, e' stato assunto per veicolare autoinvestiture commissariali''.
''Sono certo che le indiscusse doti di equilibrio e sagacia che vi
hanno sempre contraddistinto - sostiene ancora Borrello - siano cio'
che serve per traghettare il Partito verso un congresso regionale
vero, proiettato verso un aperto, schietto confronto dialettico anche
tra una maggioranza e una minoranza, piuttosto che attestato su unanimismi
di pura facciata. Ad un appiattimento tendente alla conservazione,
a mio giudizio, e' senz'altro da preferire una leale contrapposizione
su idee e linee politiche, capaci di offrire le giuste motivazioni
al Partito a beneficio di una societa' calabrese sfiduciata e depressa
da politiche asfittiche e superficiali''.
Mazzotta (DL) “Sconcerto per il si di Bruno a Guccione”
14/08 "Le dichiarazioni del senatore Franco Bruno in merito
ad una presunta scelta dei Dl di appoggiare il segretario regionale
dei Ds alla segreteria del Pd destano particolare sconcerto".
E' quanto afferma, in una nota, il coordinatore provinciale di Reggio
Calabria della Margherita, Giuseppe Mazzotta. "E non solo perché
dal congresso ad oggi - prosegue Mazzotta - nessun organismo dei Dl
si è mai riunito per assumere qualsivoglia decisione, ma soprattutto
perché in Calabria gran parte della Margherita ha già
legittimamente optato per soluzioni e percorsi differenti. La scelta
personale del senatore Bruno, in verità, manifesta quanto da
più parti viene denunciato con forza, e cioé la supina
accettazione in periferia di una decisione negoziata a Roma, che rende
evidenti i veri propositi dell'iniziativa del 16 giugno scorso".
"Già in quella occasione - prosegue il coordinatore provinciale
di Reggio dei Dl - avevamo evidenziato che dietro la rivendicazione
dell'autonomismo si nascondeva solo la volontà di perpetuare
una politica e un metodo inaccettabili. Oggi, a quelle posizioni,
il senatore Bruno rende inconsapevolmente omaggio, dimostrandone l'assoluta
fondatezza. Ma ancor peggio, le parole del segretario regionale dei
Dl svelano la distorta interpretazione del Pd che sta a sostegno della
candidatura di Guccione, che dovrebbe essere il frutto dell'incontro
di due partiti che, invece di sciogliersi, provano soltanto a federarsi,
dividendosi per quote la classe dirigente. E' una scelta che tradisce
una debolezza sempre più palese e la paura di un processo che
ci auguriamo sia veramente democratico". Per Mazzotta, "il
senatore Bruno non solo non tiene conto della diversa posizione di
tanti diellini calabresi, ma, ancor peggio, omette di considerare
che le candidature che a livello nazionale sono emerse dall'interno
della Margherita rendono evidente che l'adesione al nuovo soggetto
non dovrà avvenire riproponendo le vecchie appartenenze, ma
misurandosi su progetti del tutto nuovi. Rispettiamo la decisione
del senatore Bruno, ma lo invitiamo a lasciar da parte la Margherita,
che a questa scelta è del tutto estranea".
Amendola (DS) “No a vecchie liturgie per il segretario del PD”
14/08 "E' davvero poco piacevole apprendere dalla stampa che
i dirigenti calabresi dei Ds e della Margherita si sono incontrati
per discutere dei criteri da adottare per l'individuazione del segretario
regionale del Partito Democratico". A sostenerlo è il
deputato Franco Amendola, segretario della federazione provinciale
dei Ds di Catanzaro. "E' strano in quanto tale riunione - prosegue
Amendola - non si comprende da chi è stata organizzata e quali
criteri sono stati adottati per formare le rispettive delegazioni
considerato che non sono stati invitati né i segretari delle
federazioni provinciali, né i parlamentari che ne hanno pieno
titolo e nonostante in tanti abbiano sostenuto che il nuovo Partito
Democratico non doveva perpetuare le classiche liturgie dei vecchi
partiti politici. In questo caso mi sembra, invece, che sia stato
consumato il triste rito di un incontro autoreferenziale tra rappresentanti
di partito che non si sono forse ancora accorti che intorno alla nascita
del Pd si è aperto un dibattito ed un confronto molto ampio
sia a livello nazionale che regionale che non può essere marginalizzato
o sminuito da incontri preconfezionati". Per Amendola "una
discussione libera e franca sarebbe stata, quindi, auspicabile anche
sulla candidatura alla guida calabrese del Pd di Carlo Guccione che
legittimamente, da attuale segretario del partito più importante
del centrosinistra, aspira a tale ruolo. Quello che non si comprende
è per quale ragione la riunione lametina, con relativa nota
stampa di Ds e Dl, non sia stata preceduta da un'investitura ufficiale
del gruppo dirigente dei Democratici di sinistra magari in quanto
scaturente da un'apposita riunione dell'intero gruppo dirigente regionale.
Circostanza che non mi risulta essersi verificata".
Chiarella “Nel PD evitare i toni polemici”
14/08 "Mi auguro che il dibattito sul costituendo Partito democratico
metta subito da parte i toni polemici fini a se stessi e si apra ai
contenuti del nuovo soggetto politico che, rappresentando una grande
occasione storica, a nessuno è dato sminuire, per non rischiare
di indebolire, ancora di più, la fiducia dei calabresi speranzosi
e pazienti in un serio confronto sui problemi reali della nostra regione".
A sostenerlo è il consigliere regionale Egidio Chiarella dei
Democratici Calabresi per le Riforme. "Tutto andrà bene
- prosegue Chiarella - se ognuno di noi parlerà singolarmente
e con la propria 'componente', la propria passione, competenza istituzionale,
politica e sociale; la sua storia personale, che se pur diversa da
altre esperienze a confronto, partecipa con pari dignità alla
costruzione del Partito democratico. La diversità, infatti,
alimenterà e rafforzerà l'essenza democratica del nuovo
partito, che più sarà plurale, più sarà
in grado di vincere le grandi sfide che abbiamo davanti". "Ognuno
faccia la sua parte - sostiene ancora Chiarella - ognuno proponga,
qualora lo ritenesse giusto e funzionale alla costruzione del Partito
democratico, una candidatura alla segreteria regionale, non contro
qualcuno, ma a favore di un progetto che si ritiene vincente per i
calabresi. Mi auguro, perciò, che ci siano diverse candidature
anche se quella che decideranno di appoggiare i democratici calabresi
per le riforme non sarà contro qualcuno ma a favore di un modello
di partito che faremo conoscere nei prossimi giorni, con serenità,
a tutti i calabresi, per dare il nostro contributo storico all'evento
politico del 14 ottobre prossimo". "La gente sceglierà
democraticamente - conclude il consigliere regionale - ed il giorno
dopo, chiunque sarà alla guida del partito democratico sarà
il segretario di tutti noi, per iniziare la più grande avventura
politica di questi ultimi anni".
Tassone (Prc) “C’è una corsa al grande affare energia”
13/08 ''Leggiamo quotidianamente della tracotanza con cui politici
di centrosinistra e di centrodestra continuano imperterriti nell'opera
di occupazione clientelare dei centri di sottogoverno, col piazzamento
di parenti ed affini''. E' quanto afferma in una nota il componente
della segreteria regionale del Partito della Rifondazione Comunista,
Rocco Tassone. ''Leggiamo - ha aggiunto - degli scandalosi privilegi
attribuiti ai ruoli istituzionali che hanno giustamente sollevato
il complessivo problema dei costi della politica. Tuttavia non sono
convinto che la questione morale si esaurisca in questi aspetti, pure
importanti ma superficiali. La questione morale e' prima di tutto
una questione politica che si fonda sull'inaccettabilita' di una prassi
che vede lo sperpero delle risorse pubbliche, raccolte spremendo le
classi lavoratrici, nelle clientele e nei privilegi dei gruppi di
potere dominanti. Clientele e privilegi non finalizzati a se stessi,
ma strumenti di manipolazione del consenso e di autoriproduzione del
potere politico asservito alle gigantesche operazioni di controllo
economico della societa' da parte del grande capitale. Purtroppo questo
meccanismo coinvolge trasversalmente il centrosinistra ed il centrodestra.
Un caso in particolare e' significativo per tutti: l'assalto incontrastato
del capitale nazionale e transnazionale del settore energetico al
territorio calabrese''. ''I parchi eolici, per esempio, sono la componente
- ha proseguito Tassone - di un affare colossale che riguarda tutto
il settore energetico, un affare ampiamente sostenuto sia dalla giunta
regionale precedente di centrodestra che dalla attuale giunta di centrosinistra.
In questo contesto l'eolico e' solo una componente del 'grande affare'.
Con la scusa che si tratta di 'energia pulita' abbiamo assistito negli
ultimi anni ad una proliferazione di proposte di installazione 'Parchi
Eolici' da parte di molte aziende del settore in quasi tutti i comuni
della regione. Il 'grande affare' dell'energia in Calabria non e'
la sommatoria di una serie di azioni scombinate; esso e' piuttosto
il risultato di una azione organica del grande capitale. La conferma
ci viene dalla vicenda del rigassificatore calabrese''. ''Invece ritengo
- ha concluso - che il grande affare energetico calabrese sia uno
dei punti chiave della questione morale in questa regione. Tutti questi
interventi non sono scollegati fra loro e non solo per l'intreccio
societario dei protagonisti. E' per questo che Rifondazione Comunista
ha recentemente aperto la fase della verifica politica con la maggioranze
dell'Unione''.
Bruno (DL) “Imprese e Anas disattenti sulle infiltrazioni mafiose negli appalti”
12/08 ''Le inchieste sugli appalti della A3, presumibilmente condizionati
o controllati dalle cosche calabresi, pongono questioni non eludibili
per uno Stato di diritto''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il
senatore Franco Bruno, dell'Ulivo. ''Da un lato il nostro Paese -
aggiunge Bruno - risponde con l'abnegazione di forze dell'ordine e
magistrati esemplari che, tra le mille difficolta', che sembrano ormai
tristemente cronicizzarsi, perseguono i crimini, le distorsioni, i
fatti delinquenziali, i condizionamenti, le estorsioni, l'imposizione
di ditte sub appaltatrici di comodo e quant'altro. E' giusto e' doveroso
rendere pubblico omaggio a questi servitori dello Stato. Senza di
loro la lotta alla criminalita' organizzata sarebbe pura retorica
parolaia''. Dall'altro lato, pero' - sottolinea - c'e' ancora lo Stato
e il sistema delle imprese nazionali. Se si leggono i nomi delle societa'
appaltatrici dei tronconi della A3 si capisce immediatamente di trovarsi
di fronte ad un pezzo della migliore imprenditoria italiana. Possibile
che non si accorgano mai di quanto accade nei loro cantieri calabresi?
E la stessa stazione appaltante, l'Anas, un'azienda controllata direttamente
dallo Stato che opera per conto e su mandato preciso di Governi e
di Ministri, possibile che non riesca a trovare un modo per evitare
di trovarsi coinvolta ciclicamente in fenomeni di infiltrazione mafiosa
nei lavori che commissiona in Calabria? E' possibile, laddove le ipotesi
di reato venissero dimostrate, continuare in tale stato di disattenzione?''.
''Forse - conclude Bruno - c'e' bisogno di un impegno ancor maggiore
delle istituzioni calabresi e dei rappresentanti politici calabresi
affinche' si interrompa questo circuito vizioso in cui gli appalti
vengono vinti solo da grandi imprese del nord e a trarne benefici
economici locali sono soltanto le cosche della 'ndrangheta''.
Mancini (Sdi) “Coniugare la solidarietà con la legalità”
12/08 ''Dice il vero Ferrero quando denuncia che sono troppo pochi
gli enti locali che investono in politiche dell'accoglienza e della
solidarieta'''. Lo sostiene il deputato dello Sdi, Giacomo Mancini,
in relazione alle affermazioni del Ministro della Solidarieta' sociale,
Paolo Ferrero, sulla morte dei quattro bambini rom a Livorno. ''Fino
a pochi anni fa - ricorda il deputato dello Sdi - tra le citta' virtuose
c'era Cosenza, dove l'amministrazione socialista guidata dal sindaco,
Giacomo Mancini senior, demoli' una terrificante baraccopoli e assegno'
alle centinaia di famiglie rom che li' vivevano come bestie delle
confortevoli abitazioni, pretendendo da loro in cambio il rispetto
della legge e delle regole. Quell'esempio positivo di integrazione
unico nel Mezzogiorno, purtroppo da pochi seguito e da molti colpevolmente
dimenticato testimonia come sia possibile coniugare politiche della
solidarieta' con il rafforzamento della legalita'''. ''Investendo
su questa sintesi - conclude Mancini - il centrosinistra al governo
del Paese e negli enti locali puo' sconfiggere l'intolleranza e la
paura alimentata dalla destra''.
A Burani e Gentile (FI) non piace il grande centro proposto da Mastella
12/08 ''Il grande centro prospettato dal ministro Mastella non ci
piace. Riteniamo invece possibile e doveroso unire le forze del Ppe
in Italia contro le forze socialiste''. Lo sostengono, in una dichiarazione,
i senatori di Forza Italia Maria Burani Procaccini ed Antonio Gentile.
''Speriamo di poter avere, dall'altra parte - aggiungono Gentile e
Burani - un avversario come Rutelli e non la nutella di Veltroni.
Mastella e Casini sono naturali alleati di Fi, An e della Lega nell'ottica
di un'alleanza moderata che si contrapponga a quella socialdemocratica.
Certo, vorremmo avere come avversario Rutelli, ma la sinistra scegliera'
la strada del martirio con la nutella ed il buonismo, facendo regredire
il Partito democratico''.
Loiero “Un nome nuovo al PD, che esca fuori dalle oligarchie dei partiti”
11/08 ''Ci vuole un nome nuovo, al di fuori delle oligarchie, vecchie e nuove, dei partiti''. Lo ha sostenuto, parlando del futuro segretario del Partito democratico in Calabria, il presidente della Regione, Agazio Loiero, in una intervista all'Unita'. ''Veltroni - ha aggiunto - parla di una forte personalita'. Bene: troviamola insieme''. Alla domanda ''Loiero contro Veltroni'', riferita al sostegno dato dal governatore alla candidatura di Rosy Bindi, Loiero ha risposto: ''Sciocca rappresentazione. Ho aiutato Veltroni quando si candido' a sindaco nel 2001. Gli portai in un teatro mille calabresi residenti a Roma. Operazione che sostanzialmente replicai nel 2006. Intorno a Walter si sono costruite le condizioni ideali per un leader, sara' eletto perche' e' il candidato piu' forte. Ecco perche' giudico strumentali le polemiche di chi si arrabbia se c'e' un confronto con altri candidati. Io sostengo Bindi con il mio piccolo partito, il Partito democratico meridionale, non solo perche' ha sei segretari donne, ma anche in quanto Rosy e' una cattolica come piace a me''.
I giovani del PD “Che non sia solo una Jurassic band”
11/08 ''Un Pd davvero rinnovato, che non sia solo una Jurassic band''.
E' quanto chiede, in una nota, un gruppo di giovani aderenti al Partito
democratico. ''I 'Democratici calabresi per le riforme' - prosegue
la nota - invocano un Pd come un partito diverso e innovativo, guidato
in maniera autorevole e aperto al futuro''. Sostengono, perche' cio'
avvenga, ''un profondo cambiamento delle regole del gioco che da oltre
mezzo secolo hanno dominato la vita pubblica nazionale. Non sfuggira'
che l'ambizione professata tradisce freudianamente un limite: i nomi
dei dirigenti politici che sostengono questo cartello hanno buone
ragioni per tali teorizzazioni dal momento che la maggior parte di
loro e' impegnata permanentemente, comunque, al di la' dei contesti
storici, in politica e nelle istituzioni. Molti di loro sono dei bravi
campioni per aver retto alle intemperie dei diversi tempi, autoconservandosi
in funzioni di responsabilita' primarie nei diversi governi della
Regione e del Paese e nei ruoli dirigenti dei diversi partiti a cui
di volta in volta hanno aderito e che per alcuni di loro hanno richiesto
l'impegno delle forze di tutto l'arco costituzionale, passando anche
attraverso Forza Italia ed Alleanza Nazionale''. ''Allora, quello
che va invece invocato - prosegue il documento - e' la demistificazione
di un confronto confuso, strumentale ed autoreferenziale che rischia
di soffocare, prima ancora che nasca, il nuovo Pd. Non puo' essere
un obiettivo neutro, indifferente e senza principi quello di costruire
un partito plurale, moderno e 'aperto al futuro'. Francamente, se
la bandiera dell'innovazione dovesse essere impugnata dai tanti sottosegretari,
ministri, deputati di lungo corso che, passando attraverso i vari
governi della Prima Repubblica ed attraverso quei partiti che i ragazzi
sedicenni e diciottenni di oggi non hanno nemmeno conosciuto, e' proprio
il caso di dire che il 'Non te reggae cchiu'' di Rino Gaetano e' ancora
tremendamente attuale. A quelli che, sotto la esperta regia di Franco
Covello, come i Peppino Petronio, i Sandro Principe, i Sisinio Zito,
i Peppino Aloise, gli Egidio Chiarella, insieme a tanti politici figli
d'arte e a tanti beneficati dal vero consociativismo di potere che
hanno firmato il cartello, non va certo disconosciuto il diritto di
aderire al Pd e di battersi democraticamente per rappresentarsi in
questo nuovo partito, ma non puo' essere loro concesso il diritto
che una 'Jurassic band' dovrebbe impartire lezioni su regole, etica
ed innovazione ai tanti che guardano al Pd come speranza soprattutto
ai ragazzi e alle ragazze di costruire il futuro e le loro prospettive
di vita. A tale proposito, saremmo curiosi di conoscere in merito
il parere della senatrice Rosa Villecco Calipari''. Il documento e'
stato sottoscritto da Angelo D'Acri, dell'Unical, presidente di Impegno
Cattolico Universitario; Carmine Talarico, Consigliere nazionale Studenti
universitari; Marco Grandinetti, dell'Esecutivo nazionale dell'Associazione
'Studenti di Sinistra'; Angela Filice, dell'Associazione ''l'Idea'';
Luca Ritacco, consigliere della Facolta' di Economia dell'Unical;
Danilo Martire, consigliere della Facolta' di Economia dell'Unical,
e Domenico De Bernardo, consigliere della Facolta' di Lettere e filosofia.
Perrelli “Il PD deve mettere al primo posto la legge elettorale”
11/08 ''Oggi non possiamo fare a meno di pensare che il partito democratico
come primo impegno dovra' avere la volonta' solenne della modifica
nella Legge elettorale''. E' quanto afferma in una nota il segretario
nazionale del Patto per il Sud, Tonino Perrelli. ''Tutti - ha aggiunto
- dobbiamo essere liberi di correre senza spartizioni di potere. Il
partito democratico non deve essere una armata brancaleone ne una
assemblaggio. Il patito democratico deve essere aperto e pluralista
con un progetto che viene dal basso e che non deve rinunciare alla
sua vocazione maggioritaria''. ''Forte del mandato di 820.000 firme
- ha concluso Perrelli - questo nuovo soggetto politico deve mettere
al primo posto della agenda politica la legge elettorale. Noi pattisti
vogliamo un partito aperto alla voce del sud e della gente''
Mancini “Le affermazioni di Caruso un motivo per nona aderire alla manifestazione del 20/10”
10/08 ''Dopo le inqualificabili dichiarazioni di Caruso su Biagi
e Treu e il giudizio della Menepace, si aggiunge un motivo in piu'
per non partecipare alla manifestazione organizzata il 20 ottobre
dalla sinistra radicale''. Lo dice il deputato Giacomo Mancini, coordinatore
per lo Sdi della Costituente socialista. ''Abbiamo sempre giudicato
contraddittoria - prosegue Mancini - la presenza al governo e a manifestazioni
contro i provvedimenti del governo stesso e sarebbe ancor piu' grave
vedere esponenti dell'esecutivo marciare a fianco di chi ha lanciato
parole infamanti come quelle dell'onorevole Caruso''. ''Da questo
punto di vista - conclude Mancini - e' nel giusto Angius quando invita
i suoi colleghi di partito a valutare meglio l'adesione alla manifestazione
sul welfare e a lavorare per rafforzare una posizione riformista,
che in un autunno potra' avere piu' forza e piu' peso con la Costituente
socialista alla quale ci auguriamo aderiranno molti esponenti di Sinistra
democratica''.
Nel PD nascono i “Democratici Calabresi per le riforme” e dicono no ad un segretario omologato
10/08 ''La stagione d'impegno e di confronto che si e' aperta per
la costituzione del Pd dovra' contribuire a un profondo cambiamento
delle regole del gioco che da oltre mezzo secolo hanno dominato la
vita pubblica nazionale. Da questa fondamentale premessa nascono i
Democratici Calabresi per le riforme''. A sostenerlo, in un documento,
sono i promotori dell'iniziativa, tra i quali figurano la parlamentare
Marilina Intrieri, l'assessore regionale Sandro Principe ed il consigliere
regionale Demetrio Naccari Carlizzi, che, per quanto riguarda il futuro
segretario regionale, sostengono ''non potra' essere un soggetto che
abbia avuto la responsabilita' di guida delle forze politiche impegnate
nella costruzione del Pd''. Il documento e' sottoscritto, per i Democratici
di Calabria da Umberto Bernaudo, Bruno Cortese, Egidio Chiarella,
Nini' Lucani, Pino Malvaso, Michele Petulla', Gaetano Pignataro, Luciano
Racco, Sisinio Zito, Sandro Principe; per i Democratici in Ascolto
da Franco Covello, Salvatore Baffa, Giuseppe Basile, Frank Benedetto,
Stefania Covello, Emilio De Masi, Salvatore Dionesalvi, Marilina Intrieri,
Giuseppe Mazzotta, Giuseppe Petronio, Sebi Romeo, Attilio Tucci, Peppino
Vallone, Franco Vilasi, Peppino Aloise, Demetrio Naccari Carlizzi;
per l'associazione ''Il Campo'' da Pino Soriero; per il Forum Ambientalista
da Italo Reale. ''Diellini e socialisti, diessini e liberaldemocratici,
ambientalisti e espressioni di nuovi impegni sociali - e' scritto
nel documento - uniti verso il partito nuovo che vogliono a tutti
i costi plurale e veramente aperto. Un'area che nasce chiaramente
in antitesi culturale con gli apparati creati dalle burocrazie Ds-Dl
che vogliono cooptare il gruppo dirigente, impadronirsi della novita'
per gestirla e non per costruirla. Un'idea invece, quella dei democratici
calabresi per le riforme, che ritiene che la costruzione del Pd sia
un progetto non semplice, la piu' grande scommessa del XXI secolo,
che quindi richiede un impegno straordinario di apertura mentale e
culturale''. ''In uno slogan - prosegue il documento - il messaggio
di apertura al confronto ritenuto necessario e decisivo: un solo partito
tante voci. Questa battaglia tra il vecchio e il nuovo e' in pieno
svolgimento. I firmatari ritengono che il dibattito nazionale intorno
al Pd vada sostenuto con un atteggiamento veramente riformista, arricchito
di una nuova sensibilita' verso una questione meridionale che sia
in grado di liberare un Mezzogiorno diverso e non subalterno che disegni
da protagonista il proprio processo di crescita e esprima posizioni
autorevoli e nuove rispetto al sistema del Welfare, che va aggiornato
e non smantellato e rispetto alle esigenze delle nuove generazioni
trascurate da una politica che non prepara il futuro''. ''Rispetto
alla nascita del partito - prosegue il documento - sara' pero' decisiva
la interazione tra livello nazionale e regionale e locale e la scelta
dei metodi di selezione del gruppo dirigente. In questo senso i democratici
calabresi si spenderanno per un partito veramente federale, che operi
scelte che responsabilizzino i territori, non soffrano di eterodirezione
e autoreferenzialita' di singoli. E' poi decisivo affrontare la questione
della trasparenza e credibilita' delle Istituzioni e di coloro che
le rappresentano rispetto a fenomeni di trasversalismo e di degenerazione
etica che in Calabria come nel Paese rischiano ulteriormente di delegittimare
la politica e di indebolire la lotta alla criminalita'''. ''Queste
- e' scritto nel documento - le basi e gli indirizzi su cui Democratici
in ascolto e Democratici di Calabria decidono di 'contaminarsi' superando,
come richiede il Pd, diverse provenienze, idee monoculturali dell'identita'
sociale e iniziare a costruire sul serio un profilo di 'democratici'
attuale e in sintonia con la societa' complessa e dinamica in cui
viviamo. C'e' chi ha pensato che bastava fondere i grandi apparati
dei due partiti, Margherita e Ds. In realta' da li' siamo partiti,
ma qui non vogliamo fermarci. Siamo andati piu' avanti. Cio' che e'
piu' importante e' fondere e intrecciare le culture politiche, farle
comunicare''. ''I Democratici, su queste basi - prosegue il documento
- decidono di proporre una lista per l'appuntamento di ottobre e si
rivolgono a coloro che vogliono contribuire alla costruzione del nuovo
soggetto in maniera democratica, puntando a definire un documento-mozione
aperto da porre a base della discussione politica dei prossimi mesi.
Per quanto riguarda la scelta del futuro segretario regionale del
Pd si sostiene la necessita' di proporre una figura che sia capace
di interpretare e sintetizzare le culture e le sensibilita' che daranno
vita al nuovo partito. Serve una persona che esprima freschezza culturale
e di ruolo e non omologazione alle vecchie identita'. Sara' necessaria
una grande dote di disponibilita' al confronto, di rappresentativita'
democratica, un forte legame col territorio calabrese e una dedizione
alla missione totale. Non potra' essere quindi un soggetto che abbia
avuto la responsabilita' di guida delle forze politiche impegnate
nella costruzione del Pd. Il rischio sarebbe indebolire la progettualita'
e puntare tutto sulla gestione''.
Lo Moro (DS) “Plaude al Sindaco di Falerna per le case demolite”
10/08 ''La salvaguardia dell'ambiente e' ormai un tema centrale della
vita delle istituzioni. Il problema ha una rilevanza ancora maggiore
in una terra come la nostra, dove le offese arrecate all'integrita'
del territorio sono tali e tante che occorrerano anni di buona amministrazione
per porvi rimedio''. A sostenerlo e' l'assessore regionale alla Salute,
Doris Lo Moro che, a nome dell'associazione ''La Calabria dei diritti
e dell'innovazione per il Partito democratico'' plaude all'azione
intrapresa nei giorni scorsi dal sindaco di Falerna. ''Ritengo che
vada in questa direzione l'iniziativa del sindaco di Falerna, Daniele
Menniti - prosegue Lo Moro - che ha disposto la demolizione di un
fabbricato realizzato abusivamente su un terreno demaniale. E' importante
che i Comuni riconoscano, attraverso atti concreti, l'importanza delle
risorse ambientali sia ai fini della tutela della salute pubblica,
sia come occasione di rilancio economico per la Calabria''. Per l'assessore
Lo Moro quello della salvaguardia dell'ambiente ''e' un tema che si
intreccia saldamente con quello della legalita', perche' la continua
elusione delle leggi, frequente anche in questo campo, ha prodotto
i disastri che sono ben visibili lungo le nostre coste e nelle nostre
citta'. Purtroppo, la consapevolezza dell'impunita', rafforzata dalle
sanatorie decise dai governi nel corso degli anni, ha concesso alla
peggiore speculazione edilizia ampi margini di manovra''. ''Sara'
difficile rimediare agli sfregi che hanno deturpato la bellezza della
nostra regione - prosegue Lo Moro - e' quindi importante una costante
vigilanza da parte delle istituzioni ad ogni livello ed in particolare
da parte dei comuni, nella cui responsabilita' ricade piu' direttamente
la gestione del territorio''.
Laratta (DL) “Sono troppi 5 euro per votare alle primarie”
10/08 ''Cinque euro per votare alle primarie del Partito Democratico
sono decisamente troppi. C'e' il rischio che in molti non voteranno
e che magari altri saranno sollecitati 'da qualche potente di turno'
che non va per il sottile attraverso sistemi Decisamente inaccettabili''.
Lo afferma il deputato dell'Ulivo, Franco Laratta. ''Chiederemo ai
coordinatori nazionali - prosegue Laratta - di rivedere questa assurda
'tassa del voto', perche' mina alla base la libera e spontanea partecipazione
al voto, che invece dovrebbe essere la garanzia di partecipazione
e condivisione di tutti i cittadini alla costituzione del Partito
Democratico''
Mario Oliverio “Sulla 106 servono interventi infrastrutturali urgenti”
09/08 ''Non e' che una triste riconferma di quanto evidenziamo da
anni, la classifica delle dieci strade piu' pericolose d'Italia: quel
nono posto occupato dalla Statale Ionica fa invocare una volta in
piu' interventi infrastrutturali urgenti, non piu' procrastinabili''.
E' quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio commentando la top ten delle arterie nazionali del pericolo
stilata dall'Automobile Club d'Italia. ''Piu' volte, in piu' occasioni
- sostiene Oliverio - abbiamo richiamato l'attenzione istituzionale
sull'emergenza continua rappresentata da una delle piu' importanti
vie di comunicazione del Paese. Una strada che attraversa tre regioni
ed avvicina la Calabria al corridoio adriatico e all'Autostrada del
Sole. I 3,16 incidenti per chilometro rilevati nella statistica Aci,
a fronte della media nazionale di 0,70, sono una cifra che si commenta
da sola. Piu' volte, anche al di la' delle valutazioni tecniche, abbiamo
parlato delle mille croci che costellano il lungo percorso e spesso
abbiamo detto mai piu' vite spezzate sulla statale 106, mai piu' grida
di dolore e disperazione di madri e padri, mogli, parenti ed amici
di persone che in un attimo pagano un tributo altissimo alla mancanza
di sicurezza stradale''. ''Malgrado cio'- prosegue il presidente della
Provincia di Cosenza - non registriamo sostanziali ed operative svolte.
A novembre dello scorso anno i presidenti della cinque province calabresi
a Catanzaro avevano indicato al Ministro Di Pietro la 106 quale priorita'
assoluta. Grande motivo di speranza aveva costituito il successivo
incontro con lo stesso Di Pietro, avuto nello scorso mese di marzo
a Rossano, quando avevamo avuto modo di apprezzare la comunicata assunzione
della realizzazione della nuova 106 quale priorita' nel programma
infrastrutturale nazionale''. ''Attendiamo ancora - conclude Oliverio
- che gli impegni dichiarati si concretizzino. E lo facciamo nell'ennesima
stagione estiva che vede il traffico sulla Ionica aumentare considerevolmente,
cosi' come la percentuale di rischio. E' per questo che incalzeremo
ancora il Governo perche' assuma i provvedimenti necessari per la
statale ionica''.
Villecco Calipari (DS) “Ottima l’iniziativa della Lo Moro per Veltroni alla guida del PD”
09/08 ''Ottimi segnali giungono dalla societa' calabrese in risposta
al progetto di rinnovamento per una politica diversa da parte di Walter
Veltroni''. A sostenerlo e' la senatrice Rosa Villecco Calipari, nominata
coordinatrice regionale dei comitati per Veltroni in Calabria, commentando
l'iniziativa intrapresa dall'assessore regionale alla Sanita', Doris
Lo Moro con la costituzione dell'associazione pro Veltroni presentata
ieri a Lamezia Terme. ''Questi rappresentano i primi segnali positivi
rispetto alla candidatura di Veltroni e alla sua richiesta di rinnovamento
della politica - afferma Rosa Villecco - grazie all'attivismo di Doris
Lo Moro, l'associazione che si e' costituita ha incontrato la partecipazione
non solo della societa' impegnata politicamente ma anche di tanti
giovani, di donne e dei rappresentanti istituzionali''. ''Mi auguro
- prosegue la parlamentare - che le iniziative intraprese fino ad
oggi soprattutto nell'area di Lamezia Terme, possano moltiplicarsi
a livello regionale a sostegno di una politica che parta anche dal
basso in cui i cittadini si sentano partecipi nel confronto sui temi
quali lo sviluppo economico, politico e culturale di una regione che
da molti anni vive grande criticita'. E' questo uno dei momenti significativi
per iniziare a confrontarci sul nuovo meridionalismo che vede attori
i calabresi, apportatori di nuove idee adatte a contribuire alla nascita
di una nuova linea politica, non calata dall'alto, ma direttamente
ideata dalla societa' impegnata calabrese''. La senatrice dell'Ulivo
conclude con un invito rivolto a ''tutti coloro fanno parte del tessuto
economico, imprenditoriale, culturale, professionale, intellettuale
calabrese, a prendere parte attivamente alla costituzione delle nuove
linee guida che caratterizzeranno il nuovo Partito democratico, e
saranno da impulso per una nuova e diversa politica calabrese''
Caruso (Prc) “La Chiesa ripaghi i saccheggi subiti dal Papa Giovanni XXIII”
09/08 Il deputato del Prc-Sinistra Europea, Francesco Caruso, si e' recato nell'Istituto Papa Giovanni di Serra D'Aiello per visitare la struttura e le persone che sono ospitate al suo interno. Al termine della visita il parlamentare ha evidenziato che ''la chiesa e la curia cosentina dovrebbero farsi carico loro dei disastri e dei saccheggi portati avanti''. Nelle settimane scorse, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Paola sulla gestione dell'Istituto, era stato arrestato il sacerdote don Alfredo Luberto, ex presidente della struttura, ed un commercialista. ''Dopo l'ennesimo rinvio da parte dell'assessorato regionale alla Sanita' della presentazione del piano per l'istituto Papa Giovanni, i lavoratori - ha aggiunto Caruso - oggi chiedono di sapere quando finira' questa infinita telenovela. Dinanzi alle mie sollecitazioni, l'assessore Lo Moro ha puntualizzato che il piano e' pronto ma c'e' un problema di natura puramente tecnica: dopo le dimissioni di Maurizio Prato c'e' bisogno che venga individuato il terzo componente del cda di Sviluppo Italia per poter procedere alla sottoscrizione del piano''. ''Quel che trovo scandaloso - ha concluso - e' che gli 80 milioni di euro di debiti accumulati in questi anni dai gestori dell'istituto per far fronte agli acquisti delle loro vasche idromassaggio, dei loro attici, delle loro macchine di grossa cilindrata, debbano essere ripianati attraverso altri soldi pubblici, cioe' milioni di euro dei contribuenti e dei cittadini''.
Laganà (DL) “Ennesima azione vigliacca ai Godino”
09/08 ''Esprimo piena solidarieta' e totale vicinanza alla famiglia degli imprenditori Godino di Lamezia Terme, oggetto di un'altra gravissima intimidazione perpetrata nei loro confronti con l'incendio del deposito di pneumatici, dopo quello piu' grave avvenuto dieci mesi fa''. E' quanto afferma la deputata della Margherita e componente della Commissione parlamentare antimafia e coordinatrice del comitato per la lotta al racket e all'usura, Maria Grazia Lagana' Fortugno, circa la nuova intimidazione subita dalla famiglia Godino a Lamezia Terme. ''Questa ennesima azione vigliacca - ha aggiunto - fa emergere il permanere di un clima assai inquietante e pericoloso di attacco non solo alla sicurezza delle persone, ma al mondo produttivo e alle fondamenta della democrazia calabrese. Alle autorita' inquirenti e alle forze dell'ordine, che hanno lavorato incessantemente, con passione ed intelligenza, negli ultimi mesi ottenendo i primi risultati in direzione dell'individuazione dei presunti responsabili del primo danneggiamento all'impresa dei Godino chiedo, alla pari della comunita' lamettina e calabrese onesta, di agire con la stessa solerzia nell'azione finalizzata ad individuare e colpire gli autori di questo secondo vile atto intimidatorio''. ''Le forze di polizia e i magistrati - ha concluso Lagana' - vanno pero' sufficientemente sostenuti dallo Stato anche con organici, mezzi e tecnologie, e norme di legge all'altezza delle necessita'''.
Lo Moro (DS) “Dopo l’attacco ai Godino, serve una rigenerazione morale”
09/08 ''Il nuovo atto intimidatorio subito dall'azienda Godino di
Lamezia Terme e' la conferma che la lotta contro la criminalita' ed
il malaffare non puo' conoscere tregua''. Condanna duramente l'atto
intimidatorio contro la ditta lametina di pneumatici l'assessore regionale
alla salute Doris Lo Moro, che, e' scritto in una nota, ''appena ieri
aveva presentato la sua associazione per il Partito democratico ponendo
tra i primi punti del suo programma i temi della legalita'''. ''Una
malavita - ha aggiunto - sempre piu' arrogante attacca un'azienda
gia' pesantemente colpita, attorno alla quale si era mobilitata un'intera
comunita', e che aveva riscosso il sostegno dello Stato e della Regione.
Le immagini, trasmesse dai Tg nazionali, dello scheletro dello stabile
incendiato, erano diventate un simbolo. E' l'ennesima offesa arrecata
alla Calabria ed allo Stato''. ''Le parole, davanti alla continua
esibizione della forza di cui la criminalita' calabrese purtroppo
ancora gode - ha sostenuto Doris Lo Moro - possono apparire superflue.
Ma e' doveroso affermare chiaramente che la 'ndrangheta va messa al
bando in ogni sua manifestazione. Non possono esistere compromessi
con chi rifiuta le regole della convivenza civile e tenta di sostituirle
con quelle della violenza e della sopraffazione. La battaglia per
la legalita' in Calabria non e' soltanto una giusta affermazione di
principio, ma anche e soprattutto un elemento fondamentale ai fini
della crescita di una regione nella quale le istituzioni devono saper
garantire la sicurezza dei cittadini e degli imprenditori se vogliono
favorire la circolazione di capitali ed idee progettuali''. ''Penso,
quindi - ha proseguito l'assessore - che il rigore morale, la severita'
della lotta alla corruzione a tutti i livelli, la lineare e regolare
applicazione delle leggi richiedano una intransigenza morale di cui
il nuovo soggetto politico al quale stiamo lavorando dovra' farsi
carico. Si tratta di processi che richiamano una rigenerazione etica,
prima che sociale ed economica, della nostra regione. Di questa necessita'
una politica credibile deve necessariamente farsi interprete, ponendosi
davanti all'opinione pubblica come garanzia di istituzioni orientate
esclusivamente all'interesse della collettivita'''. ''Per combattere
adeguatamente la mafia - ha concluso Dorsi Lo Moro - non basta allontanarla
dalle istituzioni, che pure e' un presupposto indispensabile, ma occorre
che le istituzioni stesse siano da essa percepite come un avversario
temibile ed implacabile, sul piano militare o investigativo e su quello
di un'azione quotidiana finalizzata a restringere i confini dell'illegalita'
fino a scacciarla da ogni anfratto della vita civile''
Pappaterra “Premi per chi preserva il territorio dagli incendi”
09/08 ''La lotta agli incendi non preclude nessuna possibilita',
pur di far salvo il patrimonio boschivo del Parco. Per questo stiamo
valutando, anche d'intesa con l'attuale presidente del Parco dell'Aspromonte,
Leo Autolitolano, la possibilita' di utilizzare metodi gia' collaudati
e comprovati che premino chi riesce a preservare il territorio dal
fenomeno degli incendi''. Lo ha detto, in una nota, il commissario
straordinario dell'Ente Parco, Domenico Pappaterra. Una premialita'
rovesciata, e' stata definita, che anziche' finanziare i territori
colpiti dai roghi li penalizzi, incentivando la sorveglianza e la
cura dei boschi affinche' non siano colpiti dalle fiamme. Una soluzione
che nell'Aspromonte ha dato i suoi frutti. Nella prevenzione degli
incendi, Pappaterra ha sottolineato la la necessita' di prevenire
e di agire via terra per evitare che i boschi brucino. ''La cura del
sottobosco - ha aggiunto - e', infatti, un'altra delle misure prospettate
dal Commissario del Parco nella discussione in corso per preservare
il territorio''. Un'azione - conclude la nota - per la quale Pappaterra
ha anche ipotizzato l'utilizzo dei circa 200 ex LSU calabro-lucani
avviati al lavoro da un progetto Ente Parco - Ministero del Lavoro
nel 1996, attualmente in cerca di stabilizzazione lavorativa.
Laratta (DL) “Qualcosa si muove per la manutenzione delle strade”
09/08 ''Finalmente qualcosa si muove. Dopo le proteste e le contestazioni
l'Anas ha deciso di intervenire per la manutenzione straordinaria
su alcune importanti strade calabresi''. A sostenerlo e' il deputato
dell'Ulivo, Franco Laratta, che nei giorni scorsi ha incontrato a
Cosenza e a Roma i vertici dell'azienda dai quali ha avuto la disponibilita'
per un rapido intervento. ''Subito dopo - e' scritto in un comunicato
- l'azienda ha deciso una serie di interventi per i quali il parlamentare
ha voluto ringraziare l'ing. Carlo Bartoli''. Per Laratta ''si tratta
di interventi significativi e importanti. So, comunque - ha proseguito
- che ancora altro andra' fatto su altre arterie calabresi che necessitano
di manutenzione. L'Anas in questo momento e' stata messa in condizione
di operare in quanto sono state trovate le risorse finanziarie necessarie,
approvate in Parlamento di recente. Rimane comunque la necessita',
e di questo ne ho parlato con l'ing. Bartoli che ho visto particolarmente
attento, di una migliore e piu' efficace organizzazione dell' Anas
calabrese che spesso fa registrare ritardi negli interventi''. ''Devo
anche dire - ha concluso Laratta - che l'Anas finora si e' dimostrata
piuttosto capace nell'affrontare l'emergenza traffico sul tratto calabrese
dell' A3. Non si sono finora ripetuti gli spettacoli infernali degli
anni scorsi. Evidentemente ci si e' organizzati meglio e per tempo''.
Lomanni, Nigro e Alvaro (Udeur) chiedono a Borrello di riassumere il ruolo di segretario regionale
09/08 Un invito a Antonio Borrello a riassumere le funzioni di segretario
regionale dei Popolari-Udeur e' stato rivolto dai vice segretari regionali
Domenico Lomanni, Mario Nigro e Antonio Alvaro che hanno evidenziato
come ''perdurando la vacatio istituzionale riteniamo opportuno, anzi
necessario ed etico assumere, per come di nostra competenza, la Direzione
del partito regionale a norma di statuto''. I tre esponenti dell'Udeur
hanno scritto a Borrello, al segretario nazionale Clemente Mastella
ed ai vertici del partito. ''E' nostra convinzione - hanno sostenuto
- che il momento politico attuale si presenti particolarmente impegnativo
al punto che, non e' piu' procrastinabile il provvedimento che consenta
al partito di riavere in Calabria una guida autorevole ed istituzionale.
Il mandato esplorativo affidato a Morrone e Veneto non e' riuscito
a tutt'oggi a produrre risultati concreti ed utili, ne' a superare
lacerazioni e dissidi interni. Ad ulteriore conferma gli ultimi avvenimenti
relativi alla sospensione, poi revocata dalla Direzione nazionale,
di Franco La Rupa e il mancato rientro nelle file del partito dei
due consiglieri regionali Tallini e Serra, che risultano ancora essere
iscritti al gruppo misto. Ne' risultano essere stati compiuti atti
volti alla ricomposizione degli equilibri regionali, oltreche' agli
interessi della collettivita'''. ''In un simile contesto - hanno scritto
Lomanni, Nigro e Alvaro - in assenza di provvedimenti formali di nomina
di un commissario in sostituzione di Borrello il quale ha rassegnato
le proprie dimissioni nelle mani del segretario nazionale, invitiamo,
pertanto, lo stesso Borrello, a norma di statuto, a riassumere le
funzioni di segretario regionale, di fatto mai cessate non essendo
avvenuta la nomina commissariale''
Caruso (Prc) “No a logiche clientelari in Sviluppo Italia”
08/08 Il deputato di Rifondazione comunista Francesco Caruso, componente
della Commissione Affari sociali, ha presentato un'interrogazione
al Ministro dello Sviluppo economico in relazione a Sviluppo Italia
Calabria, societa' partecipata dalla Regione Calabria, da Fincalabra
dalle Camere di Commercio e dalle principali associazioni di categoria.
''Alcune inchieste giornalistiche pubblicate nelle ultime settimane
dal Corriere della Sera in data 4 agosto in un articolo a firma di
Gian Antonio Stella - sostiene Caruso - evidenziano come la societa'
Sviluppo Italia Calabria sia diventata un 'carrozzone' nel quale negli
anni sono stati assunti decine di figli, cognati, sorelle, cugini
e parenti vari di politici, sindacalisti, giudici, senza concorso
e per chiamata diretta''. Nell'interrogazione il parlamentare del
Prc chiede ''quali provvedimenti il ministro intenda adottare affinche'
il passaggio di consegne dal ministero alla Regione Calabria della
societa' Sviluppo Italia Calabria non determini un aggravio delle
logiche clientelari sulle spalle della suddetta societa', data anche
la presenza negli organi politici della Regione Calabria di numerosi
personaggi politici gia' implicati in inchieste giudiziarie e processi
penali a seguito della gestione provatistica e clientelare dela cosa
pubblica''. L'on. Caruso domanda, inoltre, ''quali provvedimenti il
ministro intenda adottare affinche' nel suddetto passaggio venga posta
in essere una procedura attenta di verifica dei dirigenti della societa'
Sviluppo Italia Calabria, tale da valorizzare e mantenere in organico
i soggetti realmente detentori di requisiti di professionalita' e
competenza e, al tempo stesso, allontanare e licenziare i dirigenti
il cui unico titolo di merito sia il vincolo di parentela o l'aggancio
clientelare con il politico di turno''.
Lo Moro “il linguaggio del nostro movimento per il PD è plurale”
08/08 ''Il movimento che presentiamo oggi non e' contro nessuno.
E' un'associazione nata non per dire ai partiti di cambiare ma per
metterci dentro alcuni pezzi di storia che ciascuno di noi ha''. Lo
ha detto l'assessore regionale alla Salute, Doris Lo Moro, presentando
stamane a Lamezia Terme il movimento ''La Calabria dei diritti e dell'innovazione
per il partito democratico per Veltroni segretario'' del quale e'
la leader regionale. In occasione della convention, il sindaco di
Roma ha inviato una lettera alla stessa Lo Moro la quale ha anche
ricevuto una telefonata dal capogruppo alla Camera dei Ds, Luciano
Violante. L'iniziativa segue di 24 ore esatte la presentazione di
un altro movimento, 'Insieme per Veltroni' che, nato anch'esso a Lamezia,
ha nell'ex magistrato Giuseppe Vitale uno dei leader. ''La nostra
e' un'associazione che parla il linguaggio plurale - ha detto Lo Moro
- ed al suo interno ci sono tante donne e tanti giovani che non si
sono mai iscritti ad un partito politico''. Riferendosi all'altro
movimento sorto a sostegno della candidatura di Veltroni alla segreteria
del Pd all'interno del quale trovano posto personalita' vicine a ''Alleanza
per Lamezia', la lista con cui Lo Moro divenne sindaco della citta'
l'assessore regionale ha detto che ''questa associazione lametina
e' nata prima di noi. Si tratta di un gruppo di persone che conosco
con cui ho fatto sempre politica. Gran parte di loro sono persone
che hanno vissuto il mio stesso percorso politico e che si sono unite
in un'associazione''. ''Non e' che per il fatto che nasca un'associazione
di carattere regionale - ha aggiunto Lo Moro - gli altri, come d'incanto,
interrompano il loro percorso. Si trattera', e ne sono assai fiduciosa,
di incontrarsi. Anche perche' abbiamo un percorso non solo nel passato
ma anche nelle prospettive assolutamente compatibile. Quella e' un'associazione
lametina ma questa guarda ad un contesto piu' ampio''. Tra i presenti
alla convention lametina di oggi insieme a volti 'sconosciuti' al
mondo politico anche ex sindaci, come Franco Giampa' e Marcello Barberio,
attuali primi cittadini come Daniele Menniti e Giovanni Puccio, dirigenti
dei Ds, come Mario Paraboschi, parlamentari in carica, Franco Amendola,
ex parlamentari del Pci come Gigi Pingitore e sindacalisti.
PD: Veltroni alla Lo Moro “La sfida è rinnovare la politica”
08/08 ''La sfida che insieme abbiamo deciso di accettare e' quella
per rinnovare la politica, aprirla alla societa', dare al centrosinistra
una moderna forza riformista che unisca culture politiche diverse,
offrire al Paese un futuro di serenita' e di cambiamento''. E' un
passaggio della lettera che il sindaco di Roma Walter Veltroni ha
inviato all'assessore regionale alla Salute, Doris Lo Moro in occasione
della presentazione dell'associazione ''La Calabria dei diritti e
dell'innovazione per il Partito Democratico'' a sostegno della candidatura
di Veltroni alla segreteria del Pd. ''Quel cambiamento - prosegue
Veltroni - cui il governo guidato da Romano Prodi, pur in una situazione
di obiettiva difficolta', sta lavorando con grande impegno e con positivi
risultati, dopo anni di declino conosciuti dall'Italia. Il Partito
democratico ha questa ambizione: unire l'Italia tutta, unire gli italiani,
ridando loro fiducia e speranza. Aprire ai nostri giovani il futuro,
allontanando da loro precarieta' e incertezza. Continuare a cambiare
il nostro Paese in modo radicale e realistico, facendolo crescere
lungo la via dell'innovazione, della liberta' e della giustizia sociale.
Ha l'ambizione di costruire una politica capace di superare le contrapposizioni
esasperate, di riconoscere i buoni argomenti di ognuno, mettere al
primo posto il bene comune''. ''In questo senso mi auguro - sostiene
ancora il sindaco di Roma - che il confronto tra i candidati alle
primarie abbia al centro questi temi. E' quanto ho cercato di fare
e sto facendo, dal discorso del Lingotto a Torino in poi. Vogliamo
un partito nuovo e aperto a tutti, per un'Italia unita, moderna e
giusta. In questo quadro determinanti sono il contributo e la passione
di tante forze e tante persone che, come voi, mettono al centro i
temi della questione morale, della trasparenza della politica, della
lotta a favore del rispetto delle regole, e della legalita', soprattutto
in zone del Paese dove piu' gravoso e' il peso della criminalita'
organizzata. E dove esistono rischi di collusione tra la stessa politica
e gli affari. Rischi che debbono essere prevenuti, combattuti, scongiurati''.
''Un partito nuovo, dunque, - conclude Veltroni - per una politica
nuova: sono sicuro che insieme potremo farcela. Buon lavoro a tutti
voi, buon lavoro a tutti noi''.
Laganà “Fare luce sul delitto Larosa”
08/08 ''Manca giusto un mese al secondo anniversario della brutale
uccisione dell'oculista in pensione e proprietario di una azienda
agricola, Fortunato Larosa, avvenuta a Gerace l'8 settembre del 2005.
Faccio miei gli appelli della vedova, le voglio essere concretamente
vicina e intendo unire la mia alla sua voce per tentare di giungere
al piu' presto a conoscere la verita' e ad ottenere giustizia piena
circa il delitto del caro congiunto''. A sostenerlo e' Maria Grazia
Lagana' Fortugno, della Margherita, componente della Commissione parlamentare
antimafia. ''Presentero' nelle prossime ore - ha aggiunto la parlamentare
- una interrogazione urgente ai Ministri competenti per conoscere
lo stato delle indagini su questo tremendo fatto di sangue che ha
turbato, cosi' come tanti altri delitti che ancora rimangono impuniti
e irrisolti, la terra della Locride in particolare. Delitti di mafia,
per cui non si riesce a comprendere come mai pure il fascicolo circa
la tragica scomparsa del dottor Fortunato Larosa non sia stato mai
dato nelle funzioni della Direzione distrettuale antimafia di Reggio
Calabria, che dovrebbe avere piu' competenza di qualsiasi altra Procura
ordinaria''. ''Di fronte a queste cose - ha sostenuto Maria Grazia
Lagana' - non si puo' rimanere sordi. Chi deve rappresentare lo Stato
a qualsiasi livello deve sentire il dovere di intervenire. Solo cosi'
si riuscira' a ripristinare quel senso di fiducia nelle Istituzioni,
di cui c'e' assolutamente bisogno in zone di frontiera, com'e' la
Locride, che deve avere lo stimolo ad andare avanti ed uscire dal
tunnel che opprime l'intero territorio. Dare fiducia alle vittime
della criminalita' organizzata nelle loro lotte per la verita' e la
giustizia, significa fiducia a tutti i cittadini onesti che vorrebbero
vedere operare nella piena legalita' a tutti i livelli. E' la mia
battaglia per la verita' e la giustizia a fianco della vedova di Fortunato
Larosa e di tutti quelli che attendono un cenno di risposta dagli
organi preposti''
Laratta “Matrimonio Galati-Lussana crollo di barriere”
08/08 ''Il matrimonio tra il deputato calabrese dell'Udc, Pino Galati,
e la collega leghista di Bergamo, Carolina Lussana, e' la prova che
davanti all'amore crollano tutte le barriere e le discriminazioni.
E che l'Italia e' un unico, grande, Paese che restera' sempre unito.''.
Lo sostiene, in una dichiarazione, il deputato dell'Ulivo Franco Laratta.
''A Carolina Lussana - aggiunge Laratta - tutta la simpatia possibile.
Soprattutto dopo le contestazioni di un gruppo di cialtroni leghisti
che anche dopo un gesto d'amore cosi' bello non ne hanno approfittato
per mettere in soffitta il loro volgare e primitivo linguaggio''
Villecco Calipari “No allo scontro interno al PD”
06/08 ''La visione dello scontro interno e' miope, perche' il progetto
del Pd e' nato per ampliare lo spazio della politica, non per restringerlo''.
Lo dice la senatrice dell'Ulivo Rosa Villecco Calipari, coordinatrice
per la Calabria della campagna per Veltroni. ''La competizione tra
candidati alla segreteria e' un fatto molto positivo - sottolinea
Rosa Villecco Calipari -. Le primarie sono fatte per confrontarsi
e coinvolgere i cittadini sui contenuti, per costruire insieme un
progetto comune. E' il momento di lasciarsi alle spalle metodi obsoleti
di fare politica, di abbandonare la visione dello scontro. Ed e' quello
che stiamo cercando di fare''.
Fuda (Pdm) “Gli agrumi calabresi in forte crisi”
06/08 Ammonta a 122 milioni di euro la dotazione finanziaria messa
a disposizione dall'Ue per i prossimi cinque anni a sostegno del comparto
agrumicolo italiano. Una somma cospicua, generata per oltre il 50%
dalla Calabria, con i suoi terreni destinati alla produzione di agrumi
per la trasformazione industriale. Una somma, pero', ha rilevato il
sen. Pietro Fuda, che se sara' distribuita come preannunciato arrivera'
in Calabria solo per un'esigua parte, provocando la crisi dell'intero
settore. ''A livello europeo - ha sostenuto Fuda che ha presentato
un'interrogazione al Ministro delle politiche agricole - era previsto
un sostegno specifico per gli agrumi destinati alla trasformazione
industriale, attraverso un sistema di aiuti 'accoppiati' erogati ai
produttori e correlati alla quantita' di agrumi consegnati all'industria
di trasformazione. Il 12 giugno l'Ue ha introdotto il principio del
disaccoppiamento, concedendo agli Stati la facolta' di adottare un
regime transitorio e mantenere, al massimo per cinque anni, un sistema
di aiuti parzialmente o integralmente 'accoppiati'''. ''L'Italia,
come preannunciato dal ministro De Castro lo scorso 14 giugno a Lamezia
- ha proseguito Fuda - sta per adottare comportamenti differenti a
seconda delle produzioni: per colture che interessano prevalentemente
il Nord (pere, pesche, susine, pomodoro) ci si sta orientando verso
il regime transitorio, mentre nei confronti degli agrumi per produzione
industriale, coltura tipica della Calabria e del reggino, si starebbe
per applicare da subito il disaccoppiamento totale. I 122 milioni
di euro verrebbero assegnati a tutti i produttori. Da una parte i
produttori di agrumi freschi godrebbero di una rendita non prevista
e non necessaria, dall'altra verrebbero meno i fondi necessari per
mantenere in Calabria le migliaia di posti di lavoro tra produzione,
industria, servizi ed attivita' indotte del settore. La sua gia' povera
economia percepira', se il Ministro De Castro non cambiera' orientamento,
poco meno di un terzo delle proprie spettanze''. ''Oltre al danno
- ha sostenuto Fuda - la Calabria subirebbe anche una beffa enorme:
la trasformazione industriale calabrese ha garantito in questi anni
l'assorbimento delle eccedenze produttive che, se avviate sul mercato
del fresco, avrebbero generato prevedibili tensioni sui prezzi, ed
ha rappresentato un canale alternativo di smaltimento del prodotto
di seconda scelta, consentendo il miglioramento della qualita' della
frutta e dei prodotti agrumicoli destinati al mercato del fresco''.
''Al Ministro De Castro - ha proseguito il parlamentare - ho chiesto
di spiegare perche' nel settore del pomodoro da industria si e' provveduto
a commissionare uno studio d'impatto socio-economico-occupazionale,
che ha portato all'adozione di un periodo transitorio con un aiuto
parziale accoppiato del 50%, per altre colture nazionali si e' adottato
il regime transitorio, mentre per gli agrumi dovrebbe partire subito
il disaccoppiamento. I nostri produttori verrebbero estromessi dal
mercato internazionale dei succhi trasformati, impossibilitati a sostenere
la maggiore competitivita' delle imprese industriali europei, e l'intero
comparto, a partire dalle migliaia di posti di lavoro, entrerebbe
in crisi''. ''Le politiche agricole nazionali - ha sostenuto Fuda
- devono rilanciare e non distruggere una filiera cosi' importante
per un territorio che ancora oggi paga lo scotto di errate politiche
industriali ed infrastrutturali: ecco perche' ho chiesto di concedere
una deroga per la provincia di Reggio Calabria. Qualora, invece, si
debba perseguire, per finalita' incomprensibili, l'obiettivo del disaccoppiamento
totale immediato, ho chiesto almeno di distribuire gli aiuti adottando
il criterio gia' previsto per tutti gli altri settori agricoli finora
oggetto di disaccoppiamento, basato sulla media degli aiuti erogati
ai singoli produttori in un determinato periodo di riferimento''.
PD: Movimento Calabria soddisfatto per la nomina della Calipari
06/08 Il movimento per la costituzione del Partito Democratico 'Insieme
per Veltroni' esprime soddisfazione per la nomina di Rosa Villecco
Calipari a Presidente del comitato regionale per Veltroni in Calabria.
''La sua nomina - e' scritto in una nota - costituisce per tutti i
calabresi la migliore garanzia che nel processo di costituzione del
Partito democratico sia ascoltata e rappresentata la voce di individui,
gruppi, movimenti desiderosi di spendersi nella costruzione di un
partito aperto prima di tutto ai giovani, alle donne e ai senza tetto
della politica. Siamo certi che Rosa Villecco Calipari interpretera'
al meglio il pluralismo delle idee presenti nella nostra realta' e
che esso rappresenti una risorsa utile per le liste a sostegno di
Veltroni nelle quali e' necessario siano presenti le migliori forze
della societa' calabrese spesso delusa da parte della sua rappresentanza
politica''. ''L'impegno di Rosa Calipari a favore della costituzione
del Partito Democratico - prosegue la nota - viene da lontano ed illuminante
a questo proposito e' stato il suo intervento al congresso regionale
dei Ds della Calabria tenuto a Crotone il 14 e 15 aprile scorsi nel
quale, tra l'altro, sottolineava il bisogno di una forza politica
nuova, moderna, attenta, forte, capace di imporre la trasformazione,
la modernita' ed il progresso incentrati sulle due realta' piu' sensibili
al cambiamento: i giovani e le donne''.
Rosa Villecco Calipari “Nel PD vorrei Sandro Principe”
06/08 ''Nel viaggio del Pd mi piacerebbe avere con me Sandro Principe''. E' quanto ha detto Rosa Villecco Calipari nominata Presidente del comitato regionale per Veltroni in Calabria. Calipari e' stata intervistata nell'ultimo numero in edicola di Mezzoeuro, chiamata a coordinare le operazioni anche spiazzando un po' gli esponenti locali, s'e' detta entusiasta del compito e anche aperta a chi, a suo dire ''ha fatto la storia del socialismo in Calabria''. Nello stesso numero ancora politica, ovviamente con le ''grandi manovre'' per il Pd. Il settimanale avanza l'ipotesi che sia intervenuto strada facendo un ''patto'' tra Loiero e Minniti, teso a rafforzare le rispettive posizioni e a tutelarne il prossimo futuro.
Bruno (DL) “Importante posizione di Veroni sulle Asl”
06/08 ''In Calabria la posizione di Veltroni sulle Asl puo' assumere
un significato importante per il Partito Democratico. Le stesse illazioni
su alcune adesioni al Pd calabrese condizionate dalle scelte dei manager
consenzienti finiscono per nuocere ad una necessita', non di immagine,
di riaffermare un'etica pubblica in cui la politica offra esempi virtuosi''.
E' quanto afferma in una nota il segretario regionale e senatore della
Margherita, Franco Bruno. ''La sanita' calabrese - ha aggiunto - ha
bisogno di un un altro colpo di reni. Dopo la stazione appaltante
unica, dopo la riduzione a 5 delle Aziende sanitarie provinciali e'
giunto il momento di operare scelte trasparenti e di qualita' al di
sopra di ogni sospetto. Sono sicuro che Loiero, l'Assessore Lo Moro
e tutta la giunta sapranno individuare meccanismi e percorsi oggettivi
affinche' la sanita' calabrese venga guidata con qualita' e competenze
tali da ridurre nuovi stimoli alle tante professionalita' esistenti
e nuove certezze ai calabresi in merito al diritto alla salute''.
Laratta (DL) “In Calabria la politica è morta”
06/08 "In Calabria la politica e' morta. La sfida del Pd sara'
quella di dare vita ad una nuova stagione politica, costruendo un
modello di partito aperto, moderno, fortemente rinnovato, che restituisca
prestigio e dignita' alla politica!". Lo ha affermato Franco
Laratta (Dl), alla convention dei cattolici della Margherita a Camigliatello,
in provincia di Cosenza. "I cattolici della Margherita - ha aggiunto
Laratta - andranno nel Pd per chiedere una svolta in Calabria, troppe
cose vanno male, si rischia una rivolta sociale. Dobbiamo dare vita
ad una vera svolta politica, cosi' non si puo' andare avanti".
Mentre per il senatore Franco Bruno la regione ''deve avere coraggio,
nominando alla guida delle Aziende sanitari provinciali solo i migliori,
senza guardare alle appartenenze". Mentre per l'ex parlamentare
Franco Aloise: "in Calabria vige una illegalita' diffusa, la
situazione e' ormai ai limiti".
Iniziativa di Magarò per la Costituente Socialista
05/08 ''Giovani Socialisti in tour''. Si chiama cosi' la nuova iniziativa
promossa nel cosentino dal consigliere regionale dello Sdi Salvatore
Magaro' ''con l'obiettivo - e' spiegato in un comunicato - di portare
all'attenzione dei calabresi le idee ed i contenuti programmatici
della Costituente Socialista''. ''Attraverso la voce dei tanti giovani
- sostiene Magaro' - che intendono spendersi per il ripristino dei
valori di trasparenza e moralita', che auspicano regole democratiche
per sconfiggere il malaffare, che invocano l'applicazione di criteri
meritocratici e non di appartenenza nell'affidamento degli incarichi,
che si candidano ad intraprendere un dialogo proficuo con i settori
piu' dinamici della societa' vogliamo portare in tutte le piazze della
provincia di Cosenza i temi e le idee programmatiche della Costituente
Socialista lanciata da Enrico Boselli''. ''Vogliamo andare tra la
gente - prosegue il consigliere regionale - parlare con un linguaggio
fresco, avvicinarci alle persone comuni che investono sulla propria
scheda elettorale reclamando efficienza nell'impiego delle risorse
ed incoraggiarle a prendere le distanze dall'inquietante intreccio
politico-affaristico emerso nelle ultime settimane in tutte le sue
drammatiche sfaccettature. A queste persone desideriamo proporre un
nuovo modo di fare politica incentrato sul cambiamento, sulla partecipazione,
sul progresso e l'innovazione''. ''L'iniziativa 'Giovani socialisti
in tour' - e' scritto nel comunicato - si concretizzera' con l'ausilio
di un pullmino appositamente allestito che si muovera' a tappe tra
i comuni della provincia. Coinvolgera' i tanti validi amministratori
e dirigenti locali dello Sdi ma anche quel gruppo di giovani intelligenze
capaci e motivate, formatisi nelle nostre universita' che ambiscono
a rendersi protagonisti del cambiamento e dello sviluppo. Il progetto
ha raccolto l'adesione del segretario provinciale dello Sdi Gianni
Papasso che ha preannunciato il proprio sostegno e la propria partecipazione
all'iniziativa''
Bruno (DL) “No alla divisioni, il PD ha bisogno di un segretario forte”
04/08 ''Avevo tutte le carte in regola e i risultati per proporre
la mia candidatura come segretario regionale del Partito Democratico,
ma per fare gli interessi della Calabria ho preferito fare un passo
indietro''. Lo ha detto il senatore e coordinatore regionale della
Margherita e coordinatore del Comitato cittadino ''14 ottobre'' per
il Pd, Franco Bruno, stamani a Cosenza incontrando i giornalisti.
Alla domanda diretta sulla scelta del candidato a segretario regionale
del nuovo partito, Bruno ha detto che ''ancora non si e' giunti ad
una soluzione definitiva. Ancora non ci sono stati tavoli. Ho chiesto
a Veltroni di candidarsi; in un momento di crisi del Governo e coerentemente
con la nostra linea promuovo la sua candidatura. Ci sono altri nomi
come l'alternativa di Furio Colombo e altri come Bindi e Letta, ai
quali sono legato da rapporti di amicizia, ma non vedo differenze
politiche. Allora perche' ci sono altre candidature?. Tutto cio' vale
anche per la Calabria: dove sono le differenze politiche di chi si
candida? Dal 14 ottobre in poi dobbiamo chiedere alla politica uno
scatto di orgoglio e per questo abbiamo bisogno di un segretario forte''.
Per Bruno se ''ci arriviamo divisi che esempio daremo?. Oggi in Calabria
si vedono solo contrasti. Il Pd ha senso se diventera' guida della
societa' calabrese. Non si vedono differenze politiche sostanziali''.
Bruno (DL) “Nei cantieri della A3, turni continuati”
03/08 "Sarebbe il caso che su tutti i cantieri aperti dell'Autostrada
A3 Salerno Reggio Calabria venisse prescritto l'obbligo dei turni
continuati per tutte le 24 ore giornaliere". E' quanto sostiene
il senatore della Margherita, Franco Bruno, che sulla questione ha
rivolto un'interrogazione al Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi.
"La situazione di disagio e di precarietà - afferma Bruno
- che si vive sull'autostrada A3, nonostante il lodevole impegno del
Governo in carica, che ha finalmente definito impegni finanziari certi,
si protrae ormai da decenni. La A3 è un unico interminabile
cantiere, le cui continue deviazioni costringono i viaggiatori a stare
per ore in coda, senza neppure poter programmare una sosta o un ristoro.
Una tale situazione logistica, indubbiamente, rappresenta una perdita
economica, basti pensare quanto questo nuoccia al turismo". "L'arteria
autostradale - prosegue il parlamentare della Margherita - è
sostanzialmente una strada 'esclusiva', mancando qualsiasi altra forma
di alternativa stradale, tanto da far parlare di limitazione del diritto
alla mobilità. Persino il Cardinale Renato Raffaele Martino,
presidente del Pontificio Consiglio, riferendosi alle esigenze della
'mobilita' umanà ha manifestato pubblicamente il suo sdegno
per la situazione viabile della A3 ed ha esortato i cittadini ad incalzare
i politici e a pretendere il rispetto degli impegni presi. I lavori
di ammodernamento, avviati da decenni, procedono con una lentezza
esasperante e gli utenti protestano ormai quotidianamente con le istituzioni
preposte e con gli esponenti politici". Bruno chiede al ministro
Bianchi "quali provvedimenti intende adottare e se non ritenga
utile che i sui cantieri dell'A3 si lavori per tutte le 24 ore giornaliere".
Nominati i garanti regionali del PD
02/08 Errata corrige, ma non troppo. Il comitato 14 ottobre precisa
a proposito della nomina dei garanti regionali per le primarie, che
la tabella inviata in precedenza e che riportava le nomine era viziata
da un "errore di allineamento". Da Santi Apostoli arriva
dunque una nuova tabella, nella quale figurano per filo e per segno
esattamente le stesse nomine, tolto il relativo riferimento di ognuna
a Ds, Margherita e Prodi. Di seguito la nota: "L'Ufficio di Presidenza
del "Comitato 14 ottobre" ha nominato oggi i Collegi Regionali
dei Garanti, cosi' come previsto dall'articolo 4 del Regolamento quadro
per l'elezione delle Assemblee Costituenti del Partito Democratico.
Gli organismi di Valle d'Aosta, Molise, Friuli Venezia Giulia e Campania
verranno integrati con un nominativo".
Valle d'Aosta: Martinet Ercole, Mariagrazia Vacchina. Molise: Laura
D'Amico, Luciano Nanni. Basilicata: Giovanni Bulfaro, Maria Paola
Vergari, Mauro Zinno. Umbria: Novenio Fazi, Anna Lombardi, Sara Merlini.
Piemonte: Piero Aceto, Elena Actis, Valentina Botta, Federico Pizzetti,
Dino Sanlorenzo. Lombardia: Enzo Balboni, Cecilia Chovini, Mario Rocca,
Piera Rudi, Nadir Tedeschi. Veneto: Fiorella Cappato, Marino Cortese,
Giuseppe Scaboro, Antonella Tocchetto, Nella Zuin. Friuli Venezia
Giulia: Armando Angeli, Fulvio Camerini, Agostino Maio, Flavia Richetti.
Liguria: Camillo Bassi, Tiziana Cattani, Sara Miceli, Stefano Parodi,
Piergiorgio Ribecca. Emilia Romagna: Valerio Armaroli, Pierflaminio
Bertolini, Katia Fornari, Francesco Monaldi, Franco Tonelli. Toscana:
Mario Batacchi, Sara Biagiotti, Francesco Pacini, Natalia Tavanti,
Pier Luigi Vigna. Marche: Katia Ciabattoni, Adriano Ciaffi, Mario
Fabbri, Mariarosaria Lucarelli, Sabrina Pierdominici. Lazio: Silvia
Bruni, Gianfranco Boccardelli, Paola Brianti, Matelda Grassi, Gennaro
Petta. Abruzzo: Bruno Biagi, Mario Coli, Sibilla Di Marco, Caterina
D'Ortona, Pierluigi Pennetta. Campania: Teresa Granato, Paolo Persico,
Angela Principe, Pasquale Stanzione. Puglia: Paola Abbrescia, Mario
De Leo, Michele Galante, Annalisa Mancina, Anna Montefalcone.
Calabria: Domenico Alvaro, Lorenzo De
Sossi, Rosellina Madeo, Gabriele Petrone, Bruna Valente.
Sicilia: Rosalba Alessi, Saverio Bivona, Girolamo Cutrone, Simona
Mafai, Umberto Riccobello. Sardegna: Giorgio Caredda, Lucia Deiana,
Mittore Gambule, Francesco Sitzia, Grazia Vanali".
Acri (DS) sostiene la candidatura Letta nel PD
02/08 Il consigliere regionale Antonio Acri sosterrà la candidatura
di Enrico Letta alla leadership del Partito Democratico. "Sono
contento - sostiene in una nota Acri - che le primarie per la guida
del Partito Democratico non siano un mesto percorso di incoronazione
plebiscitaria ma offrano una vera opportunità di trasparente
contesa tra opzioni politiche diverse di cui il Paese, la Calabria
e la politica hanno bisogno. Una opportunità che va al di là
delle convergenze del momento, delle generazioni di età, delle
storie personali, in cui ciascuno di noi ha creduto, oltre le appartenenze,
motivate da memorie, lotte ed identità comuni. Non è
casuale che su questa scelta ci si ritrovi insieme a persone con le
quali ho condiviso esperienze politico-istituzionali che hanno anticipato
il percorso del Pd quali l'assessore regionale Mario Maiolo, il parlamentare
europeo Gianni Pittella, amministratori locali e tanti giovani e donne
che vogliono misurarsi e contare attraverso una nuova politica".
"Mi convince la candidatura di Enrico Letta - prosegue - per
come è nata: trasparente ed ancor più apprezzabile in
quanto priva di qualsiasi condizionamento di partito, capace di rappresentare
in pieno la volontà di costruire qualcosa di nuovo nel panorama
politico italiano. Mi convince la candidatura di Enrico Letta per
quello che rappresenta: una ventata di aria fresca, sia dal punto
di vista politico culturale sia, ovviamente, generazionale, ma ancorata
alla migliore tradizione cattolica, che con Beniamino Andreatta ha
saputo incrociare il riformismo popolare con quello di segno Pci e
Psi senza mai smarrire l'aggancio all'orizzonte politico e ideale
dell'Occidente. Mi convince la candidatura di Enrico Letta per quello
che ha detto presentandosi: le primarie delle idee, in cui l'apporto
di ciascuno permetterà di spingere un metro avanti il confronto,
in una competizione virtuosa, per cui chi vince guida e chi perde
collabora. Mi convince la candidatura di Enrico Letta per aver messo
sul tappeto punti programmatici espliciti e concreti di riforma, rischiando
anche l'impopolarità, facendo i conti con i tabù conservatori
che permangono ancora in certa sinistra". Acri ritiene anche
che "insieme ad Enrico Letta abbiamo l'obbligo di coltivare la
nascita di un grande partito riformista e popolare, perché
l'Italia nel ventunesimo secolo non può andare sbandata, stretta
com'é tra corporativismi, egoismi di settore, ma ha bisogno
di radici forti, di un punto di riferimento che aggreghi, su basi
ampiamente condivise e rappresentative, cittadine e cittadini. E'
tempo di costruire un partito riformista che per la nostra Regione
significhi la fine dell'etica delle intenzioni per impegnarci in un'etica
della responsabilità e dei risultati. Un riformismo che sia
azione, anche se consapevole di dover camminare sul filo che oscilla,
di dover gestire conflitti. Il riformista che parla e non agisce,
invece, non sta mai sul filo, non oscilla, non rischia di cadere.
Dà ragione a tutti". "Per questo - conclude - c'é
bisogno di una grande forza politica, che sappia assumere l'impegno
del cambiamento e, cosciente dei conflitti cui andrà incontro,
marcia ugualmente sulla sua strada, forte di un largo consenso e della
possibilità di non essere ostaggio di mediazioni sempre al
ribasso. Quel vero riformismo che, soprattutto in Calabria, costruiremo
se sapremo fondere culture politiche e non apparati o percentuali
elettorali"
Morrone (Udeur) “Intollerabile il fenomeno degli incidenti sul lavoro”
02/08 "Continuano gli incidenti sul lavoro e il tragico fenomeno delle morti bianche non smette di distruggere tante famiglie. Il livello di tollerabilità è stato superato da tempo". E' quanto afferma in una nota il segretario di presidenza della Camera dei Deputati e responsabile nazionale enti locali dell'Udeur, Ennio Morrone, circa gli incidenti sul lavoro. "I numeri ormai - aggiunge - sono quelli di una vera e propria guerra, di una guerra ingiusta in cui chi muore è spesso vittima dell'illegalità o della negligenza. L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e ogni cittadino deve contribuire al progresso della società. Questo si legge nella nostra Costituzione. Ma come possono conciliarsi questi nobili principi con una realtà tanto allucinante? I provvedimenti che si è deciso di approvare sono certamente un buon segno. Ma non basta. Si deve anche indagare sul passato, capire le cause che ci hanno portato in questa situazione". "Già da tempo - prosegue Morrone - ho chiesto l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli incidenti sul lavoro. Non comprendo come mai non si sia ancora raggiunto il necessario accordo tra le forze politiche. Voglio escludere che ci sia qualcuno contrario e, dunque, mi auguro che verranno messe da parte tutte le ragioni che hanno impedito, fino ad oggi, l'istituzione della commissione". "Non è più il tempo - conclude - di fare discorsi: si deve agire senza indugi. L'Udeur è e sarà sempre in prima linea nella difesa dei lavoratori"
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del 28/01/2004
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