I parlamentari
calabresi scrivono a Padoa Schioppa “Aprire una direzione autonoma
delle dogane in Calabria”
28/09 I parlamentari calabresi di centrosinistra e centrodestra hanno
scritto al ministro dell'Economia e delle Finanze, Padoa Schioppa,
al viceministro Visco e al sottosegretario Lettieri per sollecitare,
"raccogliendo le proposte e le proteste dei lavoratori del comparto,
l'attivazione di tutte le procedure necessarie per istituire in Calabria
una Direzione regionale delle Dogane autonoma". La lettera è
stata firmata dai parlamentari Nuccio Iovene, Franco Amendola, Rosa
Villecco Calipari, Franco Bruno, Francesco Laratta, Nicodemo Oliverio,
Maria Grazia Laganà, Dorina Bianchi e Marilina Intrieri (Ulivo),
Pietro Fuda (Pdm), Giuseppe Valentino e Angela Napoli (An), Giancarlo
Pittelli, Antonio Gentile, Jole Santelli e Luigi Fedele (Fi), Gino
Trematerra e Mario Tassone (Udc) e Fernando Pignataro (Pdci). "Ad
oggi - scrivono i parlamentari - le regioni Calabria e Campania hanno
un'unica Direzione regionale delle Dogane, con sede a Napoli. Le due
regioni non solo non sono confinanti, ma Napoli dista 410 chilometri
da Catanzaro e addirittura 500 da Reggio Calabria, che è quasi
la distanza tra Roma e Milano, distanza che rende difficile la comprensione
e la efficace gestione da parte del Direttore regionale, con sede
a Napoli, di una realtà complessa ed articolata come quella
calabrese. Tale distanza, inoltre, penalizza puntualmente il personale
della Calabria, come ad esempio accade per le attività formative,
a causa della decisione di farle effettuare quasi esclusivamente a
Napoli, impedendo di fatto alla maggioranza dei lavoratori calabresi
la possibilità di fruire di questo 'diritto-dovere alla formazione'".
"La Calabria, con Gioia Tauro porto più grande del Mediterraneo,
a cui si aggiungono i porti di Corigliano, Reggio e Vibo Valentia,
gli aeroporti di Lamezia, Crotone e Reggio in grande espansione e
gli oltre 800 chilometri di costa - proseguono deputati e senatori
calabresi - avrebbe bisogno di una struttura in grado di seguire le
problematiche inerenti alle dogane più da vicino e più
tempestivamente di quanto si possa fare da Napoli. Non a caso l'attività
delle dogane in Calabria negli ultimi anni è cresciuta enormemente,
con grandi risultati soprattutto nella lotta alle contraffazioni e
ai traffici illeciti in generale. Basti pensare che solo alla Dogana
di Gioia Tauro si sono registrati oltre 50 fermi e sequestri dall'inizio
dell'anno operati dai funzionari doganali. A dispetto di questi risultati
e di questa situazione si è già proceduto alla chiusura
di ben due dogane (Catanzaro Lido e Paola) mentre la promessa apertura
di Corigliano sembra allontanarsi definitivamente. Infine, si registra
un evidente squilibrio tra i dipendenti nelle due regioni (quasi 600
in Campania, meno di 200 in Calabria)". "Abbiamo succintamente
riepilogato - concludono i parlamentari - i motivi che stanno alla
base della necessità di istituire una Direzione regionale delle
Dogane autonoma per la Calabria e per questo le chiediamo di voler
attivare tutte le misure necessarie al raggiungimento di questo risultato.
In attesa di un suo cortese cenno di riscontro".
DL: “Il
Governo garantisca risorse per la Calabria”
28/09 "Il governo Prodi deve impegnarsi a garantire le risorse
necessarie per lo sviluppo e il decollo economico della Calabria".
Lo hanno sostenuto i parlamentari della Margherita calabrese Nicodemo
Oliverio, Franco Bruno e Franco Laratta, nel corso della riunione
del dipartimento per il Mezzogiorno, che ha esaminato alcune proposte
per la Finanziaria 2007, relative alle politiche per il Sud. "L'attuale
ripartizione delle risorse - è scritto in un comunicato - rischia
di penalizzare la Calabria e il Mezzogiorno, che sulla base del documento
in discussione, avrebbe poco più del 10% delle risorse. La
situazione economica e sociale della Calabria impone uno sforzo finanziario
differenziato che tenga conto delle diverse emergenze economiche e
sociali della regione. Gli enormi ritardi accumulati sul piano infrastrutturale,
sociale e occupazionale sollecitano la classe di governo a guardare
con più attenzione ad una regione che negli ultimi anni è
stata bistrattata da una politica scellerata e fallimentare. La teoria
della coperta troppo corta non può più riguardare la
Calabria, che attende invece misure straordinarie che gli consentano
di agganciare il treno dello sviluppo". "I dirigenti diellini
- prosegue la nota - hanno chiesto al governo di assicurare sostegno
alle famiglie monoreddito, a favore dei giovani calabresi, per la
stabilizzazione dei precari, nonché reperire le necessarie
risorse a favore dei forestali. In un quadro più generale,
per rafforzare i presidi di legalità e sicurezza, per rilanciare
la produttività e sostenere i processi di investimenti e modernizzazione".
Il dipartimento per il Mezzogiorno, presieduto dal sen. Giovanni Procacci,
ha fissato alcuni punti approvati all'unanimità da tutti i
parlamentari diellini delle regioni meridionali: "Garantire 1,4
miliardi di euro sul credito d'imposta per gli investimenti ed aggiungere
500 milioni, sempre per il 2007, come credito d'imposta per le nuove
assunzioni. Per la copertura finanziaria di tale operazione si può
ricorrere alle somme destinate alla diminuzione del cuneo fiscale,
erogando la gran parte dei fondi rimanenti in modo uniforme in tutto
il territorio nazionale. Differenziare il cuneo fiscale che, rimanendo
come proposto, porta poche risorse al sud. Occorre, pur se in una
parte limitata, differenziare le deduzioni dalla base imponibile Irap
per le imprese localizzate nel Mezzogiorno. Aggiungere un provvedimento
per le Zone Franche Urbane, come concesso dalla UE alla Francia. Prevedere
un capitolo straordinario per migliorare la dotazione infrastrutturale
e dei servizi nelle aree del Mezzogiorno, in sintonia con il Quadro
Strategico Nazionale 2007-2013, dotandolo di 20 miliardi di euro per
il prossimo decennio. Tale dotazione deve essere aggiuntiva alle risorse
già disponibili e deve essere utilizzata, a partire dal 2007,
secondo le priorità concordate con le Regioni. Tale fondo aggiuntivo
potrebbe essere coordinato e monitorato da un'apposita Segreteria
Tecnica, come anche proposto dai presidenti delle regioni del Sud
e dalle parti sociali". Tra i punti approvati vi sono anche quelli
di "assicurare alle Università ed enti di ricerca del
meridione un'adeguata dotazione del Fondo per gli Investimenti in
Ricerca, che sarà prevista nella legge in approvazione; prevedere
un finanziamento per il riassetto e gli investimenti per la riqualificazione
dei sistemi urbani del sud; la modifica della legge sugli incentivi
deve comunque salvaguardare gli strumenti di vantaggio per il Mezzogiorno
attualmente in vigore; assicurare continuità degli interventi
a favore della occupazione".
Pdl di Morrone
(Udeur) “Incompatibile le cariche di Consigliere, Assessore
Deputato”
29/09 Stabilire l'incompatibilità tra le cariche di consigliere
comunale e provinciale e quella di assessore. E' la proposta contenuta
in una proposta di legge presentata da Giuseppe Ennio Morrone, deputato
dei Popolari-Udeur, segretario di presidenza di Montecitorio e capogruppo
del Campanile in Commissione Lavoro. "La modifica al decreto
legislativo 267 del 18 agosto 2000, - sostiene Morrone - consentirà
al consigliere comunale o provinciale che assuma la carica di assessore
di essere sospeso dalla carica di consigliere all'atto di accettazione
della nomina. Al suo posto viene consentito il subentro del primo
dei non eletti della stessa carica. Se l'iniziativa legislativa da
me proposta sarà approvata, l'assessore che cessa dall'incarico
per revoca o per dimissioni volontarie potrà così tornare
a ricoprire la carica di consigliere. La modifica consentirà,
dunque, una presenza più elevata di eletti nelle Giunte comunali
e provinciali, migliorando così la capacità politica
ed amministrativa degli esecutivi".
Laratta (DL)
“La verità su Fortugno celata da imbarazzanti silenzi”.
Presentato un libro
28/09 "La verità è lo scudo migliore per onorare
la memoria di Franco Fortugno". Lo afferma, in una dichiarazione,
Franco Laratta, deputato e vicesegretario regionale della Calabria
della Margherita, Franco Laratta. "E' passato quasi un anno dall'assassinio
del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria - afferma
Laratta - ma a oggi la verità è ancora celata da imbarazzanti
silenzi. Silenzi che incombono e simboleggiano la vera essenza di
questa terra omertosa. Chi sa ha il dovere morale di parlare e di
svelare la verità, quella vera e fino in fondo, su uno degli
episodi più tragici della nostra storia recente. Perché
il risultato, pur meritorio raggiunto dai nostri inquirenti lascia
irrisolte alcune questioni, prima fra tutte sul chi è il vero
ispiratore del delitto Fortugno. Un risultato che lascia aperte le
porte di un labirinto del quale non si viene mai a capo. E per uscirne
la Calabria ha estremo bisogno di trovare i tasselli per completare
il mosaico, ovvero individuare i livelli, chiarire i caratteri di
un canovaccio del quale conosciamo finora i protagonisti, ma non il
regista. Solo accertando questa verità - conclude Laratta -
è possibile restituire alla Calabria il suo scudo protettivo,
la sua serenità, la sua speranza e il suo futuro. Ma soprattutto
è possibile liberarla dall'incubo di una lunga notte che, speranzosa,
attende l'alba trionfale della Giustizia".
Franco Laratta, inoltre, ha scritto un libro in gran parte dedicato
al caso di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale
ucciso a Locri il 16 ottobre dello scorso anno. Il volume, intitolato
"La lunga notte della Calabria", contiene una prefazione
del Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli.
Tassone (Udc)
“Anomalo il trasferimento del PM che indagò su Fortugno”
28/09 "Perché il pubblico ministero delegato alle indagini
sull'omicidio del vice presidente della Regione Calabria Francesco
Fortugno è stato trasferito?" Lo chiede il deputato dell'Udc
Mario Tassone, vicesegretario vicario del partito, in un' interrogazione
al Ministro della Giustizia. "A circa un anno di distanza - spiega
Tassone - le indagini avrebbero individuato i presunti sicari e chi
ha materialmente organizzato l'assassinio, ma nulla è emerso
circa i mandanti né il movente. In questo senso, il trasferimento
del pubblico ministero delegato al procedimento risulta quantomeno
anomalo". "Nonostante gli sforzi messi in campo dalle forze
dell'ordine e dalla magistratura - sostiene ancora Tassone - si assiste
a una recrudescenza di fenomeni delittuosi da parte della criminalità
organizzata su un territorio che vanta già un triste primato
di delitti e attentati da parte della 'ndrangheta, cui le istituzioni
non sembrano in grado di far fronte, creando malcontento tra le popolazioni
che vedono violate le loro legittime attese''.
Amendola (DS)
“Una gara d’appalto per la Caserme dei carabinieri a Lamezia”
28/09 Il deputato dell'Ulivo, Franco Amendola ha rivolto un'interrogazione
al Ministro delle Infrastrutture in merito alla costruzione della
nuova caserma che dovrà ospitare la Compagnia carabinieri di
Lamezia Terme. Amendola, è scritto in una nota, "ricorda
come oramai da alcuni anni la Compagnia dell'Arma si trovi allocata
in una parte dell'edificio, da tempo dimesso, del vecchio ospedale
civile. Un trasferimento resosi necessario ed indifferibile in quanto
la vecchia struttura della caserma di via Marconi è risultata
inagibile, non idonea ad ospitare i militari e priva delle più
elementari norme di sicurezza. Per tale motivo il Ministero dell'Interno
ha stanziato la somma di sei milioni di euro al fine di provvedere
all'abbattimento e ricostruzione della nuova caserma (per un'altezza
di cinque piani) nella stessa località di via Marconi. Un'arteria
stradale, quest'ultima, centrale e strategica per l'agevole raggiungimento
di un'ampia fascia di territorio". "E' bene ricordare -
ha sottolineato Amendola - che la Compagnia dei Carabinieri di Lamezia
Terme ha competenza su un vasto territorio in cui la presenza della
criminalità comune ed organizzata è molto forte e dal
quale tutte le istituzioni locali hanno fatto sentire alta la loro
richiesta di maggiore sicurezza ed una più capillare e funzionale
presenza degli operatori delle forze dell'ordine. La soluzione di
ricostruire la caserma nello stesso posto, dunque, appare come la
più opportuna per abbreviare i tempi di realizzazione dell'edificio.
Su tale ipotesi l'Amministrazione comunale, nell'agosto dello scorso
anno, ha espresso, per le specifiche competenze, parere favorevole
sulla pratica". Da quella data, si evidenzia nell'interrogazione,
il Siit (Servizi Integrati Infrastrutture e Trasporti) della Sicilia
e Calabria "ha avuto tutto il tempo necessario per predisporre
ogni atto inerente l'avvio delle procedure della relativa gara d'appalto.
Allo stato, però, non si hanno notizie definitive". Ecco
perché Amendola si è rivolto al Ministro delle Infrastrutture,
dal quale come struttura decentrata dipende il Siit, per sapere "se
risultino difficoltà nell'espletamento delle procedure o intoppi
nella raccolta di tutti i pareri di carattere tecnico ed amministrativo
propedeutici all'indizione della gara d'appalto, se la dirigenza del
Siit di Palermo ha inteso o intende modificare le procedure per l'affidamento
dei lavori, magari attraverso il ricorso ad un project financing e
se, in considerazione della gravità e delle conseguenti preoccupazioni
per l'ordine pubblico, il Ministro non ritenga opportuno dare disposizioni
affinché la gara d'appalto venga espletata al più presto
in modo da consentire la consegna dell'opera nei tempi più
rapidi possibili".
Castrovillari/Elezioni
2007 nessuna primogenitura DS
28/09 Ha registrato un'ampia partecipazione delle forze politiche
di cetrosinistra la prima riunione organizzata dai Democratici di
Sinistra per discutere delle elezioni amministrative comunali che
avranno luogo a Castrovillari nella primavera del del 2007. "Il
dibattito - è scritto in una nota - si è sviluppato
in un clima sereno e costruttivo che ha visto ogni forza politica
convergere su alcune questioni essenziali che rendono compatibile
la condivisione di una battaglia elettorale per la guida della città.
In primo luogo si è preso atto della condizione di emarginazione
della città e del suo comprensorio rispetto ad un processo
di sviluppo che ha visto assente l'Amministrazione di centrodestra
che attualmente guida la città. E' stata anche evidenziata
in modo forte la necessità di una discontinuità con
il passato per mettere in atto progetti e prospettive di respiro più
ampio, per soddisfare i bisogni essenziali delle fasce più
deboli della popolazione e per creare le condizioni di uno sviluppo
mirato verso settori del tessuto sociale che possono diventare di
eccellenza e di attrazione anche verso l'esterno del comprensorio.
Tale progetto presuppone una condivisione forte dei partiti che coinvolga
tutte le forze in campo con pari dignità affinché ciascuna
sia abilitata ad essere il locomotore del treno di centrosinistra".
"Non vi sono primogeniture o soluzioni precostituite - conclude
la nota - ma solo il dibattito che si svilupperà settimanalmente,
ormai a cadenza fissa, e stabilirà metodi e percorsi politici
che soddisfino tali condizioni".
Corigliano/Consiglio
sulle dimissioni del Sindaco
28/09 Il Consiglio comunale di Corigliano si riunirà domani
per decidere le sorti della Giunta De Rosis. Domenica prossima, infatti,
il sindaco dimissionario, Armando De Rosis, dovrà decidere
se ritirare le dimissioni presentate dopo il voto di sfiducia sul
bilancio e la difficoltà di gestire l'amministrazione comunale
con una maggioranza minoritaria, oppure se confermare le dimissioni
con il conseguente scioglimento del consiglio e il subentro di un
commissario prefettizio che gestisca l'ente fino a nuove elezioni.
In vista dell'appuntamento di domani, il consigliere regionale dei
Ds e consigliere comunale a Corigliano, Franco Pacenza, ha sostenuto
che "il consiglio comunale dovrà rispettare il risultato
elettorale che ha voluto a sindaco della città Armando De Rosis,
anche se con una maggioranza minoritaria. Qualsiasi decisione dovrà
quindi tenere conto di quanto gli elettori hanno espresso con il loro
voto. In caso contrario, se cioé le forze politiche che fino
ad ora hanno appoggiato la giunta cambieranno atteggiamento, apriranno
una grave crisi per il paese di cui ne dovranno assumere la responsabilità".
Acri (DS) “La
voce dei piccoli comuni all’incontro di Viareggio”
28/09 "Abbiamo fortemente sollecitato l'intervento del sindaco
di Cleto, Amerigo Cuglietta, all'incontro nazionale degli enti locali
a Viareggio perché rappresenti il punto di vista di tutti i
piccoli comuni calabresi". Lo afferma, in una nota, Antonio Acri,
presidente di legautonomie Calabria. "Di quegli enti locali,
cioé - aggiunge Acri - che più di altri, nell'intero
panorama nazionale, hanno avvertito ed avvertono, le difficoltà
di operare nei loro territori. Dare la voce al sindaco di Cleto significa
rappresentare l'esigenza dell'80% dei comuni calabresi e dei loro
amministratori. L'appuntamento di Viareggio è il primo incontro
nazionale degli enti locali con la nuova legislatura e si svolge,
come da tradizione, a ridosso della presentazione della Finanziaria,
una manovra particolarmente significativa in cui saranno previste
le regole e le modalità che presiederanno al concorso delle
autonomie a un difficile percorso di risanamento e sviluppo".
Al dibattito che si svolgerà nel corso dell'incontro, cui parteciperà
il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le Riforme istituzionali,
Vannino Chiti, è previsto anche l'intervento dello stesso presidente
Acri.
Sabato Storace
a Cosenza
28/09 Il deputato di Alleanza nazionale Francesco Storace partecipera'
sabato, a Cosenza, ad un dibattito sul tema ''Il rilancio della destra''.
Insieme a Storace parteciperanno il consigliere regionale Franco Morelli,
consigliere regionale di An, e Fabrizio Falvo, capogruppo del partito
nel Consiglio comunale di Cosenza. Il convegno si svolgera' nella
sala di rappresentanza del Comune. Coordinera' i lavori il giornalista
Saverio Paletta.
Bruno e Laratta
(DL) “Fiscalità di vantaggio per l’intera Calabria”
27/09 "Nell' ipotesi della fiscalità di vantaggio che
il Governo sta cercando di introdurre nel sud, bisognerebbe chiedere
che sia l' intera Calabria a essere considerata zona franca".
E' quanto affermano, in una nota, i parlamentari dell'Ulivo Franco
Bruno e Franco Laratta commentando il dibattito sulla Finanziaria.
"La Calabria - proseguono Bruno e Laratta - non ha le peculiarità
delle periferie urbane francesi, ma l'intero territorio oscilla tra
la necessità delle aree interne e le potenzialità delle
aree vocate agli insediamenti produttivi. Una battaglia in tal senso
andrebbe condotta senza attestarsi su posizioni minimaliste. Potrebbe
essere un errore dividere la Calabria. E comunque, anche se si dovesse
arrivare a scelte che escludano alcuni territori rispetto ad altri,
queste sono scelte prettamente politiche che sicuramente vanno prese
in Consiglio regionale".
Caso Silav2:
Solidarietà di Diana (Prc) e Magorno (DS) al Presidente Oliverio
27/09 Il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista della Provincia
di Cosenza, in una nota a firma del consigliere Biagio Diana, esprime
''piena solidarieta' al presidente Oliverio per l' ingiustificato
attacco sferrato dal responsabile commerciale della ditta Calio' informatica,
in merito al progetto denominato Silav 2''. ''Come e' stato ampiamente
dimostrato, attraverso atti e documenti resi pubblici - prosegue la
nota del Prc - le accuse calunniose rivolte al presidente Oliverio
ed alla compagine amministrativa, formulate da chi pensava di scalfire
l'alta moralita' dell' ente Provincia, non trovano spazio in nessuna
delle affermazioni riportate sulla stampa locale. Ci preme sottolineare
che questa Amministrazione ha sempre agito ed agira' con la massima
trasparenza e piena condivisione perche' la nostra cultura di governo
e' improntata al rispetto delle regole e della legge. Pertanto, condividiamo
l'analisi e le considerazioni formulate dal presidente Oliverio nel
corso della seduta del consiglio provinciale di lunedi' scorso e rinnoviamo
la fiducia ad andare avanti con la stessa determinazione ed autorevolezza
fin qui manifestata. Diciamo inoltre alla minoranza che le battaglie
politiche si devono fare sui contenuti e non sulle fantasie orchestrate
in modo maldestro e volgare che per il momento vogliamo solo stigmatizzare''.
''Un atto di grande responsabilita' politica, di estrema trasparenza
amministrativa, espressione della volonta' di tenere fede al costante,
corretto rapporto di relazione ed informazione con i cittadini.''
Cosi' il capogruppo dei Ds nel Consiglio provinciale di Cosenza, Ernesto
Magorno, ha commentato la relazione informativa sulla vicenda Silav
2 fatta ieri dal Presidente della Giunta, Mario Oliverio, nel corso
della seduta del Consiglio provinciale. ''Nessuna ombra, costruita
per altro artificiosamente negli scorsi giorni - ha aggiunto Magorno
- puo' rimanere intorno alla vicenda dell'appalto per l'informatizzazione
di un settore della Provincia di Cosenza. La dettagliata relazione
presentata all'assise dal presidente Oliverio mette dinanzi alla incontrovertibile
verita' fornita dai fatti contro i tentativi di agitare situazioni
che invece sono certificate e testimoniate in documenti ufficiali,
spingendole in tempestose acque. Da quelle stesse torbide maree, l'opposizione
in particolare e' rimasta travolta, affannando in una deriva che ben
presto e' apparsa anche all'opinione pubblica per quello che e', ovvero
un tentativo vano di strumentalizzazione. Cifre, riferimenti puntuali,
in una parola, le carte fornite dal presidente Oliverio, non possono
essere di certo definite punto di vista o percezione personale. Silav
2 dovra' quindi essere considerata vicenda chiarita e superata. ''Contro
la cattiva politica che tenta di frenare una azione amministrativa
e politica di grande respiro, soprattutto dal punto di vista etico
- prosegue il capogruppo dei Ds - si e' opposta ieri, una volta in
piu', la linea della coerenza, della trasparenza e del rispetto delle
regole. Ed e' proprio questo che nascondono le inutili grida di scandalo
sollevate dall'opposizione: la volonta' disperata di alzare il tiro
dello scontro contro una formula di governo, quella del presidente
Oliverio, forte e vincente, modello non solo per la nostra provincia
ma per l'intera regione''.
Galati (Udc)
“L’allargamento della UE un risultato positivo”
27/09 "Il via libero all'ingresso della Romania e della Bulgaria
nella Ue, condizionato da rigorose verifiche, è un risultato
positivo che si inserisce nell'ottica di un'Europa più forte,
coesa, democratica e competitiva". Così Giuseppe Galati,
segretario di presidenza della Camera, nonché componente della
Commissione permanente "Politiche dell'Unione europea",
ha commentato la notizia dell'allargamento previsto per il primo gennaio
2007. "L'Europa - ha sostenuto il deputato dell'Udc - deve andare
avanti, anche senza la sua agognata Costituzione, e non deve dimenticare
che l'adesione di nuovi membri può tradursi in un impatto positivo.
Mi riferisco non solo a impulsi di crescita socio-economica o allo
sviluppo del processo di riforme, ma anche a un importante incremento
di tolleranza e stabilità. La missione dell'Europa è
quella di unire. Ma se la logica è quella dell'inclusione e
non dell'esclusione, occorre soffermarsi anche su un punto cruciale.
Ogni Paese che anela a entrare nell'Unione deve dimostrare non solo
a parole, ma anche in pratica, la piena adesione ai valori, alle regole
e ai parametri di riferimento dei venticinque Stati-membri. Atteggiamenti
contraddittori devono indurre a un'attenta riflessione sul futuro
comune". "Se è vero che fuori dall'Ue la strada verso
il benessere, la pace e la sicurezza può essere più
ardua, è anche vero - ha concluso Galati - che l'Europa deve
mantenere fede alle sue radici e alla sua identità, puntando
a una crescita armonica, saggia, equilibrata"
Laratta (DL)
“Ipotesi della finanziaria non soddisfacenti per il sud”
27/09 "Per quanto riguarda il Mezzogiorno e la Calabria, le
ipotesi che circolano sulla Legge Finanziaria non sono soddisfacenti.
Occorrono miglioramenti sostanziali per mantenere gli impegni che
sono stati presi in campagna elettorale". A sostenerlo è
il deputato dell'Ulivo Franco Laratta, che ha confermato che sono
in corso riunioni di diversi parlamentari del Mezzogiorno che intendono
muoversi in sintonia per portare avanti una serie di proposte e contributi
al Governo in vista del varo della manovra finanziaria. "Non
può essere sottovalutata - aggiunge Laratta - la grave situazione
economica e sociale in cui versa la Calabria, con un indice di disoccupazione
troppo alto, con le famiglie monoreddito sempre più povere,
con un precariato insopportabile, con aziende deboli, infrastrutture
da terzo mondo. Tutto questo non può essere sottovalutato dalla
Legge finanziaria in via di approvazione da parte del Governo".
"Chiediamo - conclude Laratta - più attenzione e maggiori
risorse per il Sud. Sappiamo quanto il Presidente Prodi sia sensibile
ai problemi del Sud e della Calabria in particolare, per cui non ci
sono dubbi che nella Finanziaria il Mezzogiorno avrà lo spazio
che chiede e che merita".
Pittelli (FI)
elogia l’opera di Pollari
27/09 ''Occorre incoraggiare l' azione dei vertici del Sismi, che
sapranno eliminare, cosi' come hanno affrontato la difesa del territorio
e degli interessi nazionali, qualsiasi elemento inquinante eventualmente
presente''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Giancarlo Pittelli,
senatore di Forza Italia, facendo riferimento all'audizione al Copaco
del direttore del Sismi, Nicolo' Pollari, sul sequestro di Abu Omar.
''Il generale Pollari - ha aggiunto Pittelli - ha dato ancora una
volta prova di grande equilibrio, saggezza e senso dello Stato. Ora
bisogna lasciare lavorare con serenita' i servizi ed evitare da parte
di tutti che essi vengano attratti in polemiche pretestuose o strumentali''.
Napoli (AN) “Il
risarcimento degli enti per la costituzione in parte civile nei processi
sia da esempio”
27/09 ''E' stata certamente minimizzata l'importanza del contenuto
della sentenza emessa nei giorni scorsi dai Giudici del Tribunale
di Paola nell'ambito del maxiprocesso contro gli uomini del clan Muto
del tirreno casentino". A sostenerlo è stata la parlamentare
di An, Angela Napoli, ex vice presidente della Commissione antimafia.
"Il risarcimento a favore dello Stato, della Regione Calabria,
della Provincia di Cosenza e del Comune di Cetraro, imposto al citato
clan della 'ndrangheta - ha proseguito la deputata - incide significativamente
sugli illeciti patrimoni della criminalita' organizzata, ma mi auguro
possa fungere, altresì, da incitamento alle Istituzioni per
la loro costituzione di parte civile in tutti i processi contro qualsiasi
organizzazione malavitosa". "Lo scandaloso proscioglimento
di Francesco Muto, capo indiscusso dell'omonima cosca, avvenuto nei
mesi scorsi - ha concluso Angela Napoli - aveva di fatto contribuito
a far proseguire lo stesso ed i suoi affiliati nelle illecite attività,
praticate da anni sulla costa tirrenica cosentina, ai danni degli
onesti cittadini di quel territorio. La restituzione ufficiale di
una cospicua parte del 'mal tolto' penso possa anche contribuire alle
necessarie reazioni dei commercianti della zona rispetto alle pressanti
richieste loro rivolte in termini di racket"
Rosa Calipari
“Vicina alla famiglia Langella, conosco quel dolore”
26/09 Un minuto di silenzio per rendere omaggio alle vittime dell'impegno
per la pace in Afghanistan. E' quello che ha chiesto la senatrice
Rosa Maria Villecco Calipari, dell'Ulivo, secondo quanto riferisce
una nota, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama all'inizio della
seduta. "Vorrei esprimere a nome mio personale, a cui spero si
uniscano tutti i senatori - ha detto la vedova di Nicola Calipari
- i sentimenti di una profonda e condivisa partecipazione al dolore
dei famigliari del Caporal Maggiore Giorgio Langella. Mi sento intimamente
vicina alla famiglia poiché conosco quel profondo dolore che
si prova davanti ad una vita spezzata, ad un futuro incompiuto, al
vuoto che lascia la scomparsa di una persona cara, cara anche a tutti
noi. Un pensiero affettuoso e un augurio vanno anche al caporal maggiore
Salvatore Coppola, al caporale Sebastiano Belfiore e al caporale Pamela
Rendina, rimasti feriti nell'agguato, nonché alle vittime civili
e a quella tenera vita distrutta. Ai nostri militari, esprimiamo la
nostra vicinanza e la nostra gratitudine per il loro contributo teso
a costruire uno scenario di pace in un teatro che permane 'ostile'".
"Altrettanto ci colpisce e ci addolora, per la sua efferatezza
simbolica - ha detto ancora Rosa Villecco Calipari - l'assassinio
di Safiya Ama Jan, responsabile delle questioni femminili della provincia
di Kandhar, che svolgeva con impegno e passione il suo lavoro per
garantire alle donne dell'Afghanistan pari diritti e opportunità
e un ruolo nel futuro del proprio paese"
Mancini (Rnp)
“Missione in Libano, condivido ma bisogna valutarne i rischi”
26/09 "Condividere la missione, plaudire al successo politico
del nostro governo, compiacersi per la nuova credibilità conquistata
dal nostro Paese, non deve però portare a nascondere i rischi
legati all' impegno dell' Italia e della comunità internazionale
in un contesto tanto difficile e tanto incerto". Lo sostiene
Giacomo Mancini, capogruppo della Rosa nel pugno in commissione Esteri
che oggi é intervenuto in aula alla Camera nel dibattito sulla
missione in Libano. "La missione Unifil - ha aggiunto Mancini
- ha una storia lunga e tormentata; è stato in costanza della
presenza di Unifil che i miliziani Hezbollah hanno intensificato la
loro presenza politica e militare". Per il capogruppo della Rosa
nel Pugno in commissione Esteri, inoltre, "c' è da chiedersi
se cambierà qualcosa con la nuova missione e, soprattutto,
se cambierà qualcosa con il comando italiano del contingente.
Cosa succederà, se dovesse mutare l' approccio di Unifil Hezbollah:
quali saranno le conseguenze, quali saranno le reazioni? Sono interrogativi
politici, prima che militari, - ha proseguito Mancini - ai quali il
nostro governo deve contribuire a dare una risposta per tempo, per
evitare che quel contesto, già così drammatico ed incerto
si trasformi in un contesto ancora più negativo. Siamo convinti
che il governo affronterà il tema e produrrà una riflessione
attenta"
A Santa Trada
i socialisti dello Sdi/Rnp riuniti affermano “Calabria risorsa
per il Mezzogiorno”
26/09 Gli amministratori socialisti calabresi si sono riuniti, a
Santa Trada, alla presenza del sen. Gerardo Labellarte, responsabile
degli enti locali dello Sdi-Rnp, del segretario del partito, Ercole
Nucera, dell'on. Giacomo Mancini, del capogruppo al Consiglio regionale,
Cosimo Cherubino e dell' assessore Luigi Incarnato. Nel corso dell'incontro,
e' scritto in un comunicato, ''si e' discusso sullo stato di crisi
in cui versa questa regione che vede migliaia di giovani diplomati
e laureati che lasciano le periferie dei nostri paesi in cerca di
lavoro''. Per gli amministratori socialisti ''e' un serio campanello
di allarme. Ecco la premura di mettere a disposizione tutte le loro
competenze maturate sul territorio per elaborare un progetto di sviluppo
che consente a tutta la Calabria di percorrere la via del rilancio
e del riscatto delle nostre popolazioni''. ''Gli appuntamenti principali
per valorizzare il territorio e le sue risorse e creare occupazione
- ha detto Nucera - sono due. Primo, i Fondi europei 2007-1013, e
poi, l' appuntamento del 2010, quando l' area mediterranea, di 600
milioni di abitanti, sara' liberalizzata. Il Mediterraneo e' sempre
stato un mare di scambi e di commerci di tutta l' area mediterranea,
per noi calabresi questa volta dovra' diventare un mare di sviluppo
e di crescita. Infatti, dovremmo organizzarci per esportare i nostri
prodotti, le nostre tecnologie, le nostre capacita' e professionalita'''.
''Certo - ha sostenuto Cherubino - la Calabria deve ridisegnare un
nuovo modello di sviluppo per sfruttare tutte le opportunita' che
si presentano in questo millennio utilizzando le risorse locali. Il
Mezzogiorno dovra' diventare un nuovo soggetto politico attivo in
grado di favorire occasioni di sviluppo e di lavoro per far si' che
l' emigrazione diventi una scelta e non piu' una necessita' come e'
stato fino ad oggi''. ''Per quanto riguarda, poi, la verifica - prosegue
la nota - si e' detto che lo Sdi-Rnp e' uscito rafforzato, l'assessore
Incarnato ha avuto piu' deleghe rispetto alla precedente giunta. Invece,
il governatore Loiero dopo questa verifica di addetti ai lavori, dovra'
affrontare una dura prova, quella con i cittadini che vogliono vedere
la giunta 'Loierodue' pedalare velocemente per riprendere il treno
dell' Europa e scendere definitivamente da quello che prosegue verso
il terzo mondo''. Concludendo i lavori, il sen. Labellarte ha detto
che la Calabria ''continua ad essere la piu' forte regione socialista
d'Italia e spesso e' un faro che illumina il partito nazionale. Lo
Sdi-Rnp non ha mai pensato di fare nel Mezzogiorno un 'asse del sud'
per contrapporti al nord, ma pensa che la Calabria e' una grande risorsa
per tutto il Mezzogiorno, per un nuovo new deal, di sviluppo per tutta
l' area mediterranea''
Galati (Udc)
“Non rallenta la crescita della nostra industria”
26/09 "Gusto e tecnologia, ricerca e innovazione, stile e qualità.
Sono questi i cardini per promuovere egregiamente l'immagine del nostro
Paese all'estero e la nautica è una risorsa preziosa, uno specchio
dell'eccellenza del 'made in Italy', un volano per l'economia nazionale
che deve essere sempre più leader senza frontiere". E'
quanto ha affermato l'on. Giuseppe Galati, segretario di Presidenza
della Camera dei Deputati, nel suo intervento al convegno "Mare
senza confini", promosso dal 6° Salone nautico internazionale
di Venezia in collaborazione con 1° Big blue sea expo. L'ex sottosegretario
alle Attività produttive, citando gli ultimi dati dell'Ucina,
ha aggiunto: "La crescita dell'industria della nautica non accenna
a rallentare. Stiamo parlando di un settore vitale e dinamico, competitivo
e all'avanguardia che procede a tassi di incremento del 9% annuo,
con un contributo al Pil nazionale che sfiora oggi - con l'indotto
diretto - i 3 miliardi di euro. Un comparto che, con 18mila addetti,
è secondo al mondo per fatturato, vende all'estero oltre il
60% del valore della produzione e strizza l'occhio a oltre 3 milioni
di dipartisti italiani". "Ma se la nautica è un fiore
all'occhiello dell'italianità che vale - ha sottolineato il
deputato dell'Udc - c'é ancora bisogno di iniziative e politiche
condivise per non arrestare un processo che oggi ci pone ai vertici
internazionali. E in questa ottica ben venga sia la nuova collaborazione
tra Saloni nautici di Roma e Venezia, sia la nascita dell'intergruppo
parlamentare 'Amiche e amici del mare'. Penso - ha concluso Galati
- che la sinergia, in ambito nazionale, sia una valida strategia per
vincere la grande sfida della competitività".
Il Consiglio
della Provincia di Cosenza approva l’attuazione dei programmi
26/09 Con 22 voti a favore, 10 contrari ed un astenuto, il Consiglio
provinciale di Cosenza, presieduto da Francesco Principe, ha approvato
ieri sera la relazione sullo stato di attuazione dei programmi e la
salvaguardia degli equilibri di bilancio 2006. Alla seduta era presente
anche il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti rappresentato da Giorgio
Sganga, Ennio Galliano Iannelli e Liliana Spadafora. L'assessore provinciale
al Bilancio, Rachele Grosso Ciponte, illustrando all'Assemblea la
manovra contabile, è scritto in una nota, ha definito la Provincia
un ente sano, che gode di ottima salute finanziaria. "Relativamente
alla parte corrente - ha sostenuto, tra l'altro, Grosso Ciponte -
c' è da sottolineare che la percentuale di realizzazione del
59,22% è in perfetta linea con i tempi assegnati in fase di
programmazione esecutiva. Per gli investimenti relativi alla viabilità
e all' edilizia pubblica e scolastica si registra, invece, in questa
fase, una percentuale di realizzazione pari al 36%. Avendo già
approvato gran parte dei progetti esecutivi ed avviato le procedure
di gara al termine dell'esercizio il dato sarà certamente più
significativo". Il presidente della Provincia, Mario Oliverio,
replicando alle critiche espresse dalla minoranza nel corso del dibattito,
ha sottolineato, secondo quanto riferito, "l'approvazione di
una manovra contabile che presenta dati di un ente sano, che non é
ricorso ad anticipazioni di cassa, che non è incorso in debiti
fuori bilancio, che ha rispettato il Patto di Stabilità, che,
per quanto riguarda il Personale, non ha mai violato la Finanziaria
e che nei suoi capisaldi fondamentali si presenta assai solido. "Non
si può pensare di fare opposizione - ha poi sostenuto Oliverio
- senza entrare nel merito delle questioni. Quando si fa questo, infatti,
si rappresenta quasi sempre una situazione di scadimento, di degrado,
di svilimento di una situazione. Questo tipo di opposizione anzicché
costruire, divide, apre fratture sempre più larghe e profonde
tra la realtà e la società. Se volete fare questo, fatelo,
ma non aspettatevi sconti o comprensioni. Non dite che la maggioranza
non vuole il confronto e il dialogo, perché voi state perseguendo
un altro metodo su cui io posso anche starci e su cui ci confronteremo
fino in fondo. Né potete aspettarvi che in una realtà
così complessa come è quella della nostra provincia
io possa affermare che non esistono i problemi. Posso dire, invece,
senza tema di smentita, che rispetto alla complessità dei problemi
la Provincia che ho l'onore di guidare è in una trincea avanzata
per spingere verso la soluzione dei problemi. Sui problemi delle infrastrutture
è aperto un confronto forte e noi utilizzeremo una grande progettualità
su cui stiamo già lavorando da tempo. Come Presidenti delle
Province abbiamo posto alla Regione una serie di questioni forti sul
trasferimento delle funzioni. Un confronto che riprenderemo senza
fare sconti a nessuno, convinti come siamo che la vera sfida del cambiamento
passa attraverso la liberazione della Regione da tutte le incombenze
gestionali. Intenderci su queste cose, non significa fare consociativismo,
ma entrare nel merito delle questioni. Il passaggio che facciamo stasera
deve evidenziare, in primo luogo, lo stato di salute dell'ente dal
punto di vista economico-finanziario". "E su questo - ha
concluso Oliverio - altro non possiamo dire che il nostro è
un ente sano, che gode ottima salute e che affronta problemi e questioni
con la forza e l'autorevolezza che le viene da questa impostazione".
Il presidente del Collegio dei revisori dei conti, Giorgio Sganga,
"ha tranquillizzato il Consiglio provinciale sullo stato di salute
dell'Ente dichiarando che non vi sono assolutamente rilievi o sottolineature
da fare". Il consigliere di Forza Italia, Domenico Barile, nell'ultimo
intervento prima della votazione, si è detto meravigliato "dagli
annunci di sfida lanciati dal presidente Oliverio". "Noi
- ha sostenuto Barile - svolgiamo il nostro ruolo. Nessuna strumentalizzazione
o forzatura, quindi. Se lei intende banalizzare o rendere folklorico
il ruolo dell'opposizione, ha sbagliato percorso. Oggi non abbiamo
motivo per votare a favore della delibera e colgo l'occasione per
rassicurare il presidente Oliverio che la nostra sarà un'azione
di opposizione, chiara, dura ed intransigente". Dopo il voto,
Oliverio ha illustrato gli atti sulla contestata vicenda della gara
di appalto, meglio conosciuta "Silav 2". La seduta, protrattasi
fino a tarda ora, è stata sospesa e rinviata a data da concordare
nella prossima riunione dei capigruppo.
Polemica Naccari-Iovene
su De Gasperi e Andreotti
26/09 ''Nel nome delle istituzioni democratiche non si puo' celebrare
Alcide De Gasperi alla presenza di Giulio Andreotti che era il suo
sottosegretario alla Presidenza? Parafrasando proprio il discorso
di De Gasperi all'assemblea degli stati vincitori di Parigi del 1946
'tutto e' contro questa affermazione tranne la mia personale cortesia'
verso l'ottimo sen. Nuccio Iovene''. A sostenerlo e' stato l'assessore
regionale Demetrio Naccari Carlizzi. ''Non tanto o non solo - ha aggiunto
- perche' e' pacifico nella storiografia non di regime che De Gasperi
abbia dato un contributo eccezionale ed irripetibile alla costruzione
del Paese, ma anche perche' con la sua condotta personale e con la
morale individuale ha contribuito a fondare un'etica pubblica che
ne fanno il modello di politico per eccellenza del secolo scorso ancora
tanto attuale ai nostri giorni. Si potrebbe invece discutere a lungo
quanto e per quanto tempo quella lezione rimase il modello praticato
dalla politica di ieri e di oggi. La mia generazione pur non rinunciando
in alcun modo a parlare di nuove strade fondate su contenuti culturali
aderenti al nostro tempo non puo' in alcun modo prescindere come tutti
gli italiani dalle scelte di sistema che permisero all'Italia di essere,
se mi e' consentito, almeno in questo, ieri meglio di oggi. Scelte
che la sinistra italiana storicamente ha dimostrato non solo di rispettare
ma spesso di condividere, altrimenti faticherei a capire tanti passaggi
della storia del Paese''. ''Il sen. Iovine - ha sostenuto Naccari
- mi permettera' la battuta, sapendo di godere della mia stima e personale
simpatia, se mi chiedo se ci sia qualcuno disposto a credere che la
condivisibile battaglia contro i costi della politica sia' piu' eloquente
o di maggiore dignita' del cappotto liso con cui De Gasperi veniva
ripreso negli ultimi anni della sua vita in una condizione molto simile
alla poverta'. La Chiesa come e' noto ha iniziato da tempo un processo
di canonizzazione di Alcide De Gasperi. E' pero' necessario sottolineare
che la concezione di De Gasperi, che qui non ho la presunzione per
nulla di riassumere, e' stata un esempio di autonomia e laicita' che
ancora oggi fa sembrare pietosi i tentativi 'neocon' di pseudo cattolici
impegnati in politica. Puo' la riflessione sulla nuova politica prescindere
dalle evidenze storiche? E il futuro partito democratico, che spero
presto costruiremo insieme ai diessini e con Iovine, puo' attardarsi
in riflessioni contro la storia che rischiano di essere di retroguardia
su un convegno con Giulio Andreotti intorno alla figura di De Gasperi?
Peraltro l'Italia di De Gasperi era l'Italia di Togliatti, Nenni,
Ugo La Malfa e tanti altri''. ''Il livello del dibattito politico
e sociale - ha concluso Naccari - fu mantenuto da tutti ed aveva terreno
fertile in un mondo dove le battaglie politiche erano fondate sulla
resistenza e sull'antifascismo che si pagava a carissimo prezzo oppure
con la limitazione alle piu' alte cariche. Cosi' fu, mi si perdoni
il riferimento familiare, per il calabrese Michele Carlizzi, magistrato
di Cassazione e solo dopo la guerra e la caduta del fascismo primo
presidente della Suprema Corte, chiamato da De Gasperi come presidente
della Alta Commissione per l'Avocazione dei profitti di regime con
sede a Roma a Palazzo dei Marescialli''.
Pittella (DS)
“Selezionare i beneficiari dei fondi UE in base al merito”
26/09 ''Selezionare i beneficiari dei nuovi fondi europei in base
a criteri meritocratici. Premiare chi si e' distinto in meglio. In
una parola sburocratizzare la gestione degli interventi europei. Le
politiche e le azioni destinate a rafforzare la coesione dell'Unione
Europea devono viaggiare, prioritariamente, sui binari della verifica
dei risultati''. E' quanto dichiarato da Gianni Pittella, relatore
bilancio 2006 dell'Unione Europea, componente la Commissione economica
e monetaria, e segretario generale della delegazione dei Ds al Parlamento
Europeo. ''Spendere bene le risorse europee di cui disporremo dal
primo gennaio 2007 - ha aggiunto - significa selezionare gli interventi
in coerenza con la strategia di Lisbona e di Goteborg grandi reti
fisiche e immateriali, innovazione e ricerca, sviluppo sostenibile.
Ma significa anche selezionare i beneficiari degli interventi in base
a criteri 'meritocratici'. Non sembri una provocazione. Dove e' scritto
che tutti i comuni, ad esempio, debbano beneficiare di risorse europee
e allo stesso modo, se essi non hanno dato buona prova su questioni
essenziali come, ad esempio, la raccolta differenziata o i servizi
civili e sanitari fondamentali o il livello della istruzione? Serve
un meccanismo di premialita' che invogli a far bene, sostenendo maggiormente
chi si e' distinto in modo positivo''. ''Cio' - ha concluso Pittella
- vale per le istituzioni pubbliche, ma potrebbe valere anche per
i privati. E' piu' di prima necessario uno sforzo di fantasia per
uscire da una gestione burocratica dei fondi europei ed innestare
una capacita' di innovare, sia nel senso dei settori di intervento,
sia nel senso della selezione meritocratica dei beneficiari''.
Corigliano: Grispo
“Unità del centrosinistra un valore”
26/09 "L'unità del centrosinistra è un valore
politico che bisogna salvaguardare e difendere. E' grazie a questo
principio di unità e coesione che i partiti del centro sinistra
ed i movimenti che in esso si riconoscono hanno potuto battere a Corigliano
un governo decennale delle destre che, a lungo, aveva condizionato
le sorti della città". Lo sostiene, in una dichiarazione,
il vicesindaco di Corigliano, Adriana Grispo. "E' grazie a questa
unità - aggiunge Adriana Grispo - che ha rappresentato un modello
forte ed una prassi politica strategica da perseguire anche per altri
contesti territoriali a noi vicini che il governo di centrosinistra
a guida Genova nel 2001 e l'attuale amministrazione cittadina a guida
De Rosis hanno potuto gettare ponti ed affermarsi nelle ultime e non
facili consultazioni amministrative. L'unità del centrosinistra
come valore è stata e deve continuare ad essere frutto di un
processo partecipativo nel quale ogni soggetto politico assume un
ruolo essenziale, equivalente ed equipotente per la sua tenuta. Cedere
su questo terreno favorirebbe l'apertura di varchi e brecce nelle
quali sarebbe facile per il centrodestra introdursi per attivare azioni
di contrasto e di delegittimazione e favorire la perdita di credibilità
e senso politico che il centrosinistra a Corigliano ha sapientemente
guadagnato. Esistono delle condizioni politico-amministrative, come
quelle che si stanno attualmente verificando a Corigliano, su cui
è necessario spendersi e mettere alla prova tutte le energie,
le risorse e le capacità di lungimiranza politica di cui i
partiti della coalizione possono e sanno avvalersi per navigare e
cavalcare l'onda in un mare che il centrodestra ha tutto l'interesse
a rendere burrascoso. Non perdere la bussola, in questi momenti, è
atto di responsabilità e di consapevolezza".
Laratta (DL)
“L’Istituto Papa Giovanni un dramma che deve cessare”
25/09 "Il dramma che vivono centinaia di pazienti e operatori
sanitari all'istituto papa Giovanni XXIII deve cessare. E' una pagina
di malasanità vergognosa su cui deve intervenire il governo".
E' quanto ha sostenuto stamane il deputato dell'Ulivo Franco Laratta
visitando la struttura di Serra D'Aiello. Il parlamentare, accompagnato
da una delegazione di sindaci del comprensorio, tra i quali, quello
di Amantea Franco Tonnara e quello di Serra Antonio Cuglietta, ha
incontrato i vertici dell'amministrazione dell'istituto, il direttore
sanitario, Mario Carpino, e don Giulio Perrone e Sergio Principe,
rispettivamente presidente e vicepresidente della fondazione che gestisce
l'istituto. Laratta ha preso atto della "gravissima emergenza"
in cui vive il centro di riabilitazione, annunciando un'interrogazione
ai ministri della Sanità, della Solidarietà sociale
e del Lavoro per sollecitare "un tempestivo intervento in Calabria
al fine di disinnescare una bomba sociale e sanitaria che potrebbe
esplodere da un momento all'altro". Nel corso della visita è
stato fatto il punto sulla situazione debitoria del centro che ad
oggi, è emerso, ammonta a 140 miliardi delle vecchie lire,
con l'aggravio di altri 500 mila euro al mese che spingono la struttura
sull'orlo del fallimento, con gravi conseguenze per i degenti e gli
stessi lavoratori, che pur garantendo il servizio in condizioni di
assoluta precarietà, vantano arretrati salariali da 24 mesi".
"Una situazione al collasso - ha detto Laratta - che merita grande
attenzione da parte del governo nazionale prima ancora che delle istituzioni
locali. Ciò che ho avuto modo di vedere oggi non è degno
di un Paese civile. Una struttura fatiscente che ospita 350 pazienti
con gravi patologie la cui cura è affidata solo alla buona
volontà ed alla sensibilità di operatori specializzati
che da anni sono mortificati dal degrado e da promesse mai mantenute".
Il parlamentare ha inoltre auspicato "che l'inchiesta della magistratura
possa concludersi il più presto possibile individuando bene
le responsabilità a tutti i livelli". Intrattenendosi
infine con una delegazione di lavoratori e sindacalisti, Laratta si
è detto disponibile a portare all'attenzione del ministro del
Lavoro "le violazioni dei diritti" che circa seicento persone
subirebbero da oltre 20 anni.
Laratta (DL)
“Mastella visiti lo stato di precarietà del DDA di Catanzaro”
24/09 "Invito il ministro della Giustizia, Clemente Mastella,
a recarsi quanto prima in Calabria per verificare lo stato di precarietà
e di abbandono della Dda di Catanzaro ed prendere urgenti provvedimenti
al fine di mettere l'ufficio giudiziario del capoluogo calabrese in
condizione di operare dignitosamente nella difficile lotta contro
mafia". Lo afferma, in una nota, Franco Laratta, deputato dell'Ulivo.
Laratta definisce "sconcertante il fatto che i magistrati della
Dda di Catanzaro, che lavorano con forte spirito di abnegazione, siano
costretti a rifornire di tasca propria le auto di servizio. E' grottesco
che un organo investigativo come la Dda, cruciale per il contrasto
alla criminalità, debba ricorrere desolatamente al 'fai da
te'. La 'ndrangheta non e' un'invenzione. Al contrario, è un
fenomeno regressivo, degenerativo e incivile che va contrastato con
forze e strumenti adeguati. L'organico dell'ufficio, inoltre, non
è sufficiente per garantire il prosieguo delle attività".
Per questi motivi Laratta sollecita il governo "ad intervenire
con urgenza per rafforzare la Procura distrettuale e garantire le
risorse sufficienti affinché l'ufficio possa svolgere il delicato
compito investigativo che gli compete. E' inammissibile che gli uffici
registrino carenze anche per quanto riguarda la cancelleria. A chi
giova una simile situazione se non alle stesse cosche, che dinnanzi
a questo disagio e alla debolezza organizzativa dell'apparato giudiziario
non possono che rallegrarsi e portare a compimento, indisturbate,
il loro disegno criminale, mettendo così a rischio la collettività
e la stessa vita dei giudici. Ed a questo proposito non possiamo dimenticare
il sacrificio di quei magistrati che hanno perso la vita (come il
giudice Scopelliti, per citarne uno su tutti), compiendo il loro dovere
in trincea contro la mafia. So bene che il Guardasigilli è
persona attenta e sensibile e in più occasioni ha manifestato
il proprio interessamento alla Calabrias. Lo invito dunque a rendersi
conto personalmente del deficit operativo della Procura antimafia
di Catanzaro".
Napoli (AN) “Dubbi
sul ruolo del garante sulla legalità”
24/09 "Non avendo avuto ancora alcun tipo di notifica ufficiale,
ho appreso dalla stampa dell'archiviazione processuale nei miei confronti,
quale indagata per presunto 'concorso in violenza o minaccia aggravata
ad un corpo giudiziario'". Lo afferma, in una nota, Angela Napoli,
deputata di Alleanza nazionale ed ex vicepresidente della Commissione
parlamentare antimafia. "Pur non essendomi mai stato contestato
alcun capo d'imputazione - aggiunge Angela Napoli -, così come
confermato alla Giunta per le autorizzazioni della Camera, da me personalmente
interessata sul caso, dalla Dda di Catanzaro e come si evince dal
resoconto ufficiale della stessa Giunta del 16 marzo 2005, risultavo
indagata con l'accusa di presunte pressioni esercitate su alcuni magistrati
della Dda di Reggio Calabria. Il tutto era scaturito da una mia legittima
attività di carattere ispettivo parlamentare tendente a far
luce su comportamenti, a mio avviso anomali, di un magistrato della
Dda di Reggio Calabria. Il decreto di archiviazione, sempre da quanto
riportato dalla stampa, evidenzia l'utilizzo improprio di intercettazioni
ambientali e telefoniche, ancorché irrilevanti ai fini delle
indagini, senza la prescritta autorizzazione della competente Camera
del Parlamento, in violazione dell'articolo 68, comma 3, della Costituzione.
Peraltro, apprendo sempre attraverso stampa, che nel decreto di archiviazione
si ribadisce che non possono 'formare oggetto di valutazione gli atti
del sindacato ispettivo parlamentare, ne' condotte, frequentazioni
o situazioni riconducibili all'azione politica esercitata dai parlamentari
fuori dall'ambito della guarentigia costituzionalé. Da tutto
ciò risultano infondate le ipotesi di reato a mio carico".
"Naturalmente - sostiene ancora il deputato di An - non posso
che accogliere con soddisfazione la notizia, a ricompensa anche dell'amarezza
inflittami per essere stata inopinatamente 'sbattuta' sulle prime
pagine dei quotidiani nazionali e regionali e su tutte le emittenti
televisive, nella mia qualità di vice presidente della Commissione
parlamentare antimafia, quale indagata per un'ipotesi di reato oggi
palesatasi infondata. Tuttavia, la gioia per la notizia diffusa rimane
offuscata nel ricordare che il Gip che ha firmato una delle ordinanze
di custodia cautelare in carcere sul 'caso Reggio' e contenente le
inutilizzabili e non autorizzate intercettazioni telefoniche con il
mio nominativo è Antonio Baudi, oggi magistrato in pensione,
chiamato, proprio nei giorni scorsi, dal Presidente della Regione
Calabria, Agazio Loiero, a ricoprire l'anomala carica di sottosegretario
regionale con delega alla 'sicurezza e legalita''. Gli ignari cittadini
calabresi dovrebbero vedere garantito il rispetto della legalità
in Calabria da persona che, nell'esercizio delle proprie funzioni,
ha tenuto il comportamento sopra rilevato".
Minniti (DS)
“Le intercettazioni una banca del ricatto”
23/09 "Una banca del ricatto, una specie di Grande fratello
che tutto sentiva e tutto sapeva". E' questa la definizione che
ha dato il vice ministro dell'Interno, Marco Minniti, alla vicenda
delle intercettazioni Telecom scoppiata in questi ultimi giorni, nel
suo intervento alla festa dell'Unita' dei giovani del sud che si sta
tenendo a Capo Vaticano in Calabria, nel vibonese. "E' uno scandalo
di una gravita' inaudita che non trova precedenti nella storia del
nostro paese. Ma non e' tutto - ha proseguito - perche' ancora non
e' emerso per conto di chi dovesse agire questa banca del ricatto
che ha messo in campo una imponente mole di lavoro e di uomini. Per
tanto era giusto che il governo si muovesse responsabilmente con una
riunione che e' stata convocata questo pomeriggio per l'adozione di
una serie di misure. Ad occuparsi, oltre al governo, dovra' essere
la magistratura senza che si sovrapponga una commissione di inchiesta
che per adesso non vedo utile, ma che in seguito potrebbe anche non
guastare". Intervenendo poi sul tema Mezzogiorno e legalita',
Minniti ha aggiunto che qualcosa si sta muovendo in Calabria in questi
ultimi tempi. Ha citato l'operazione 'Odissea' della squadra mobile
di Vibo Valentia contro il Clan Mancuso e la sentenza dei giudici
di Cosenza che hanno condannato il Clan Muto al risarcimento dei danni
alla vittime e anche alla comunita'. "Non avro' pace ha concluso
Minniti - fino a quando non riusciro' a portare in Calabria la legalita'".
Forza Italia
accusa la Provincia di Cosenza di essere assente dalle questioni dello
sviluppo
23/09 ''La Provincia di Cosenza, al di la' dei proclami e degli spot
televisivi, e' completamente assente dalle questioni fondamentali
afferenti lo sviluppo territoriale''. A sostenerlo, in un comunicato,
e' il gruppo consiliare alla Provincia di Forza Italia. ''L'ultima
coraggiosa denuncia del sen. Antonio Gentile sugli stanziamenti mancati
per gli aeroporti cosentini (Scalea e Sibari) oltre che Crotone -
prosegue la nota - testimoniano la totale mancanza di programmazione
economica da parte dell'Ente Provincia. Ma la provincia di Cosenza
e' la piu' grande della Calabria o e' la piu' emarginata? Come mai
i soldi per potenziare e ammodernare la politica aeroportuale in Calabria
da parte della Regione sono stati destinati solo a Lamezia Terme e
Reggio Calabria? Presidente Olivero sveglia prima che sia troppo tardi,
Cosenza e le sue periferie non meritano di essere cosi' maltrattati.
L'incontro fissato con il ministro Bianchi sara' l'ennesimo viaggio
turistico nella capitale?''. ''I voti dei cosentini - e' scritto nella
nota del gruppo di Fi - sono stati determinanti per far vincere la
sinistra alla Regione e alla Provincia di Cosenza, ma i risultati
tanto attesi sono inesistenti. Siamo al totale immobilismo: infrastrutture,
personale, ambiente, ferme al palo. I Presidenti delle Province di
Catanzaro e Reggio Calabria trovano sempre le soluzioni ai loro annosi
problemi, mentre Cosenza citta', i suoi paesi della provincia sono
abbandonati al proprio destino. La Regione, nonostante la presenza
di innumerevoli assessori cosentini e' distante anni luce dai nostri
territori, dai nostri Municipi, dalle nostre infrastrutture. Basta
osservare le continue denuncie dei sindaci di sinistra contro la Regione
e la Provincia di Cosenza''. ''Forza Italia - concludono i consiglieri
del partito - ha iniziato una stagione non di denuncie occasionali,
ma di profondo impegno e rispetto verso l'elettorato cosentino che
non puo' e non vuole piu' essere considerato solo un serbatoio elettorale
di una sinistra di Governo, incapace e inconsistente, disunita, rissosa
e arrogante''
Giovani calabresi
all’ “Incontro dei Valori” di IDV
23/09 Una cinquantina di giovani calabresi hanno partecipato, organizzati
dal responsabile regionale Santo Ferraro, all'''incontro dei Valori''
di Vasto, appuntamento nazionale dell'Italia dei Valori. Oggi il Consigliere
Regionale Maurizio Feraudo, vice-commissario del Partito in Calabria,
insieme agli altri dirigenti presenti ha incontrato i giovani, quasi
tutti della provincia di Cosenza, nel corso di una riunione informale.
''I giovani - e' scritto in una nota - non hanno mancato di esprimere
la loro soddisfazione ed il loro entusiasmo per l'esaltante esperienza
che stanno vivendo. Un modo per avvicinarsi alla politica e, in particolare,
al Partito di Antonio Di Pietro. Il contatto diretto e personale con
numerosi protagonisti di entrambi gli schieramenti della vita politica
italiana, ha stimolato l'interesse e la curiosita' dei giovani. L'intera
delegazione calabrese e' risultata una delle piu' numerose''. ''L'esperienza
di Vasto - prosegue la nota - nel cui ambito sono stati affrontati
e discussi temi politici nazionali ed e' stata sottolineata la necessita'
di garantire a Idv la pari dignita' a tutti i livelli all'interno
dell'Unione, ha posto le basi per un rilancio dell'azione politica
a livello nazionale quanto a livello periferico. In Calabria il prossimo
appuntamento sara' quello di una grande assemblea per delineare la
linea politica da seguire anche alla luce della discriminante esclusione
di Idv dalle logiche di governo regionale''
A Castrovillari
nasce “Sinistra Urbana”
23/09 E' stata costituita a Castrovillari l' Associazione "Sinistra
Urbana", una organizzazione politica, culturale e sociale che
vuole promuovere i valori ispirati alla nascente 'Sinistra Europea'.
L'associazione opererà sul territorio urbano, provinciale e
regionale e si avvarrà del contributo intellettuale di coloro
che si ispirano ai principi della sinistra.
Morrone (Udeur)
“Cosa farà il Governo per l’Enel di Rossano’”
22/09 "E' necessario sapere se il ministro dell'Industria, Pierluigi
Bersani, ed il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, intendano
intraprendere opportune iniziative per garantire il posto di lavoro
ai dipendenti della centrale di energia elettrica dell'Enel, ubicata
nel Comune di Rossano, e per assicurare lo sviluppo del territorio
su cui insiste il complesso industriale stesso". E' quanto ha
chiesto, in un'interrogazione rivolta ai due ministri, il deputato
dei Popolari Udeur, Giuseppe Morrone. "La centrale di produzione
di energia elettrica - spiega Morrone - è entrata in funzione
verso la fine degli anni '70 e per alcuni decenni ha dato lavoro e
tranquillita' a molte famiglie, oltre che a creare un indotto che
viveva e si alimentava intorno all'attività della centrale
stessa. Ma, con l'evolversi della tecnologia e per esigenze di mercato,
dagli anni '90 in poi, la centrale ha registrato un forte calo di
manodopera, con conseguenti licenziamenti di personale e diminuzione
delle ore lavorative di quello ancora assunto. Successivamente, la
giunta di ulteriori unita' di turbogas ha ripotenziato alcune sezioni
di lavoro, ma determinando, nel contempo, la sostituzione si parte
della manodopera specialistica ivi impiegata". "Ancora oggi
- sottolinea Morrone - la capacità produttiva é stata
interrotta dall'azienda che, per proprie finalità, voleva riconvertirla
a carbone, ma, a seguito di una sommossa della popolazione, dei sindacati
e di alcune forze politiche, la centrale non è stata riconvertita.
La sua dismissione ha inevitabilmente portato ad una serie di licenzamenti
di manodopera e ad una drastica riduzione dell'indotto". "Ed
è per questo - conclude Morrone - che gli operai dell'indotto
hanno indetto nei giorni scorsi una manifestazione di protesta davanti
ai cancelli dell'Enel".
Galati (Udc)
“Fare chiarezza sul DL delle intercettazioni”
22/09 ''Bene ha fatto il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa a chiedere
un incontro urgente a Fausto Bertinotti e a dichiararsi pronto a dar
battaglia sulla grave questione delle intercettazioni illecite che
sta scuotendo oggi il Paese''. A sostenerlo e' stato Giuseppe Galati,
segretario di Presidenza della Camera dei Deputati in rappresentanza
dell'Udc. ''E' dovere del mondo politico - ha aggiunto Galati - fare
chiarezza su questa ingiustificata violazione della privacy. Occorre
che le responsabilita' siano accertate fino in fondo perche' la posta
in gioco e' alta: la salvaguardia della convivenza civile e democratica''.
Interrogazione
parlamentare sulle modalità dell’arresto di Pacenza
22/09 Un' interrogazione al Ministro della Giustizia con la quale
si chiedono accertamenti in merito all' arresto, lo scorso 16 agosto,
con l' accusa di concussione, del consigliere regionale dei Ds Franco
Pacenza, e' stata presentata da alcuni parlamentari calabresi dell'
Ulivo, primo firmatario Franco Amendola. ''Tale arresto - afferma
Amendola, nel testo dell' interrogazione sottoscritta anche da Maria
Grazia Fortugno Lagana', Marilina Intrieri, Francesco Laratta, Nicodemo
Oliverio e Giuseppe Morrone - e' apparso a tutti gli osservatori che
lo hanno commentato ispirarsi a modalita' fortunatamente sempre piu'
desuete in quanto eseguito in un albergo in Sardegna dove il consigliere
Franco Pacenza stava trascorrendo pochi giorni di vacanza, alla presenza
di numerose persone, della moglie e del figlio adolescente; il gip
di Cosenza che ha firmato l' arresto di Pacenza - prosegue il testo
- ha poi rilasciato un' ampia e identica intervista a diversi quotidiani
entrando nel merito del dibattito provocato dall' arresto nell' opinione
pubblica; gli stessi magistrati hanno escluso che Pacenza abbia incassato
danaro e che abbia avuto alcun ruolo nell'ambito della truffa che,
secondo l' ipotesi dei magistrati, sarebbe stata consumata nell'ambito
dell'utilizzo dei fondi comunitari e per la quale figurano diversi
arrestati, ed indagati''. Nell' interrogazione si sostiene, inoltre,
''che le accuse contro Pacenza dipendono interamente dalle dichiarazioni
del signor Franco Rizzo, ritenuto dai magistrati il maggiore responsabile
della truffa che ammonterebbe a parecchi milioni di euro'' e che ''dopo
un periodo di latitanza si e' consegnato agli inquirenti ed e' rimasto
in carcere i tre giorni necessari per accusare Pacenza per poi sparire
dal nostro Paese e ricomparire in Germania, pare grazie a un passaporto
della Guinea Bissau. Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato
l' ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto l' analisi
degli elementi non consente di ritenere, allo stato, fondata l' ipotesi
accusatoria, per mancanza di indizi di colpevolezza''. A fronte di
tutto questo, i parlamentari dell' Ulivo chiedono al ministro della
Giustizia ''quali provvedimenti di competenza intenda assumere al
fine dei necessari accertamenti''.
Forza Italia
“Oliverio dia conto della gestione del personale”
22/09 Il gruppo di Forza Italia alla Provincia di Cosenza ha chiesto
al presidente dell'Ente, Mario Oliverio, di dare conto della gestione
del personale. "La problematica del personale regionale transitato
alla Provincia di Cosenza a seguito del trasferimento di deleghe attuato
dalla Regione Calabria - è scritto in una nota - diventa un
caso politico e si lega con la gestione complessiva del personale
interno all'Ente". Sotto accusa Provincia e Regione, chiamate
in causa dal Gruppo di Forza Italia, con una interrogazione presentata
alla Presidenza del Consiglio il 19 settembre scorso e che "punta
il dito sulla gestione complessiva delle risorse umane, ritenuta confusionaria
e clientelare". "Una problematica - prosegue la nota - delicata
e scottante, della quale i consiglieri provinciali Russo, Ponzio e
Filice hanno inteso interessare il senatore Antonio Gentile, anche
in considerazione del possibile danno erariale eventualmente derivante
dalla perdita dei Fondi Por e dalle numerose consulenze stipulate
in presenza di analoghe professionalità interne sistematicamente
sotto utilizzate e mortificate. La questione è diventata, quindi,
oggetto di una interpellanza parlamentare, presentata dal sen. Gentile,
che giustamente pone il problema in modo complessivo per le province
calabresi, ma che alla Provincia di Cosenza risulta essere ancora
più paradossale e poco trasparente, sia rispetto alla pletora
di consulenti esterni, sia con riguardo alle nuove nomine dirigenziali
ultimamente effettuate". "In considerazione del fatto che
la vicenda è arrivata sul tavolo nazionale - è scritto
nel comunicato - il gruppo consiliare di Forza Italia ritiene urgente
la discussione della propria interrogazione in Consiglio provinciale;
e si appella, quindi, alla sensibilità ed all'imparzialità
di Francesco Principe affinché, da garante dell'istituzione,
quale è sempre stato nell'espletamento della sua funzione di
Presidente del Consiglio, la inserisca nell'ordine del giorno del
25 settembre prossimo. Rilevano a tal fine, infatti, forti esigenze
di trasparenza nei confronti del personale interessato e dei cittadini,
che hanno il diritto di sapere quale sia la reale politica di gestione
delle risorse umane attuata da questa maggioranza di governo provinciale".
Per i consiglieri di Fi "é estremamente significativo
l'attacco politico del consigliere provinciale di maggioranza dello
Sdi, Vincenzo Adamo, al suo presidente, ancorché fatto con
violento sarcasmo. Con i suoi 'auguri all'arsenicò all'attuale
coordinatore cittadino dei Ds di Cosenza, per la sua nomina, o l'imminente
nomina, a dirigente dell'Ente, oltre a mettere il dito sulla piaga,
Adamo ha infatti anche dato contezza del dissenso presente all'interno
della stessa maggioranza rispetto all'operato della Giunta provinciale,
quantomeno in materia di nomine dirigenziali, chiedendo altresì
di rendere noti i criteri usati e/o adottati per le nomine stesse.
Ed invero - conclude la nota - poiché non è dato conoscere
i criteri con cui sono stati nominati gli attuali dirigenti, nonostante
tutti i proclami di trasparenza del presidente Oliverio, forse 'a
pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci s'indovina".
Straface (AN)
“Sulla 106 l’ANAS intervenga sulla sicurezza”
22/09 "E' una mattanza che si consuma da anni sulla 106 Ionica".
A sostenerlo é stata Pasqualina Straface, capogruppo di An
alla Provincia di Cosenza, in merito al recente incidente stradale
in cui hanno perso la vita tre giovani sulla statale 106 Ionica. "Non
possiamo supinamente rassegnarci - ha aggiunto - alla constatazione
che persone come noi e tanti giovani, perdano la vita sulla 106, che
oramai si percorre con giustificato terrore. Sicuramente, alla base
degli incidenti stradali che si verificano su questa arteria vi sono
da ricercare anche altre cause, ma questo non pregiudica la discussione
e la concreta risoluzione sui mali che affliggono la 106". Per
la Straface "occorre intervenire con opportuni interventi che
possano incidere positivamente. L'Amministrazione Provinciale di Cosenza
e le Amministrazioni comunali dei singoli centri del territorio provinciale
devono attivarsi per affrontare e porre rimedio, con opportuni interventi,
alla questione della sicurezza sulla 106. Pertanto, chiedo che venga
convocato un Consiglio provinciale monotematico sull'argomento, alla
presenza dei vertici dell'Anas, per conoscere tempi e modalità
delle opportune strategie d'intervento che si intendono attuare per
mettere fine a questa assurda serie di decessi". "Sarebbe
questo - ha concluso Straface - il momento istituzionale propizio
per chiedere all'Anas di realizzare una serie di interventi unanimemente
ritenuti di vitale importanza, quali il potenziamento dell'impianto
di illuminazione, l'installazione di impianti semaforici e altri necessari
accorgimenti. Solo così il problema potrà essere seriamente
e adeguatamente affrontato, iniziando a mettere mano concretamente
all'annosa questione 106".
Mancini (Rnp)
“Il rientro dai militari dall’Iraq apre una nuova fase”
21/09 "Siamo riconoscenti ai nostri militari che si sono fatti
apprezzare in un contesto tremendamente difficile che è purtroppo
costato la vita a non pochi di loro. Il rientro del nostro contingente
da una missione tanto controversa apre una fase nuova dell' impegno
dell' Italia nello scacchiere mediorientale". E' quanto afferma
Giacomo Mancini, capogruppo della Rosa nel Pugno in Commissione Esteri
della Camera in riferimento al rientro del contingente italiano dall'
Iraq. "Sarà opportuno, però, - prosegue Mancini
- muoversi con cautela in situazioni come quella del Libano che seppur
nate in un contesto di condivisione internazionale, nascondono insidie
profonde".
Lumia (DS) “Gravi
le questioni sollevate dalla Vedova Fortugno”. DDa "Massimo
impegno"
21/09 "Maria Grazia Laganà, deputato dell'Ulivo e vedova
di Francesco Fortugno, nell'intervista pubblicata oggi da la Repubblica,
solleva delle questioni che vanno prese sul serio in una stagione
di lotta alla mafia difficile, irta di difficoltà e con ostacoli
che chiedono a tutti di fare di più". Lo sostiene, in
una dichiarazione, Giuseppe Lumia, parlamentare Ulivo-Ds. "L'omicidio
di Franco Fortugno - aggiunge Lumia - è stato l'atto più
devastante di attacco della 'ndrangheta alle istituzioni e nessuno
puo' accontentarsi fino a quando non si saprà tutta la verità.
Per questo le denunce e le indicazioni avanzate dall'on. Laganà
sono da armonizzare ed integrare con il lavoro già svolto della
magistratura locale".
Procuratore DDA Reggio “Massimo impegno”
"L'impegno della Procura antimafia di Reggio Calabria
per svelare ogni risvolto dell'assassinio di Francesco Fortugno è
massimo e si sta dispiegando in tutte le direzioni". Lo ha detto
all'Ansa il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Francesco Scuderi,
coordinatore della Dda. Scuderi afferma di non volere replicare alla
vedova di Fortugno, Maria Grazia Laganà, deputato dell'Ulivo,
che ha chiesto al procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, di
affiancare la Dda reggina nell'inchiesta sull'omicidio lamentando
limiti, carenze ed omissioni nell'inchiesta che è in corso,
ed in particolare il mancato approfondimento dei rapporti tra 'ndrangheta
e politica. Maria Grazia Lagana' ha anche chiesto di essere ricevuta
dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Io - ha
detto Scuderi - faccio il magistrato e non posso replicare o partecipare
a dibattiti". Scuderi assicura che l'inchiesta sull'assassinio
di Fortugno, ucciso il 16 ottobre dello scorso anno a Locri mentre
si trovava a Palazzo Nieddu, sede del seggio delle primarie dell'Unione,
che ha portato all'arresto degli esecutori materiali e del presunto
mandante, Alessandro Marcianò, caposala dell'ospedale di Locri,
"non è affatto chiusa. Il nostro lavoro sta proseguendo
sulla base di dati concreti che stiamo approfondendo. Posso anche
rassicurare sulla qualità dell'attività giudiziaria
ed investigativa che è in corso. Non sarà lasciato nulla
di intentato per fare luce completa ed in ogni direzione sull'assassinio
di Fortugno"
Galati (Udc)
“Esigua la solidarietà al Papa”
21/09 "Un errore imperdonabile l'esigua solidarietà espressa
al Papa dal mondo occidentale. L'Europa, con le sue tardive, sporadiche
e flebili difese del Pontefice, sembra aver dimenticato le proprie
radici cristiane e incapace di far fronte, con voce autorevole, ad
attacchi strumentali e minacce irragionevoli". E' quanto afferma
in una nota il segretario dell'ufficio di presidenza della Camera,
Giuseppe Galati (Udc), circa le dichiarazioni del Papa, Benedetto
XVI, all'Università di Ratisbona. "Basta con le ipocrisie.
E' giunta l'ora - ha aggiunto - della responsabilità e delle
risposte ferme. Occorre concentrarsi su una riflessione attenta, che
vada oltre qualche battuta infelice, su temi prioritari come la libertà
di espressione e la sicurezza del Papa. E' necessario che il governo
abbia più coraggio nel difendere l'identità cristiana
dell'Italia e dell'Europa. Non è solo opportuno riscoprire
e riaffermare i valori della nostra cultura e delle nostre radici,
ma anche soffermarsi su un'altra questione: l'ingresso della Turchia
nella Ue rispetto al quale Pierferdinando Casini, ha ipotizzato una
sospensione delle trattative". "Mentre Benedetto XVI - ha
concluso Galati - si adopera a rettificare e tendere la mano all'Islam,
a rassicurare il mondo musulmano e lanciare un appello al dialogo,
io, nel mio piccolo, dico all'Europa: 'Se ci sei, batti un colpo!'".
Mancini (Rnp)
“Il Governo faccia luce sulle intercettazioni”
21/09 "Siamo alla notte della repubblica. Solo negli stati di
polizia i cittadini vengono spiati per come apprendiamo è avvenuto
in Italia". E' quanto afferma in una nota il parlamentare della
Rosa nel Pugno e responsabile per le organizzazioni sociali dello
Sdi, Giacomo Mancini, circa l'inchiesta sulle intercettazioni che
ha portato ad una serie di arresti. "Il Governo - ha aggiunto
- deve fare piena luce e il Parlamento deve approvare una normativa
che consenta le intercettazioni a pochi e limitati casi. Le libertà
individuali sono sacre. Noi socialisti da sempre siamo impegnati a
difesa di questa frontiera. Dopo questo scandalo ci auguriamo di non
esserlo più da soli"
Napoli (AN) “Dall’inchiesta
Odissea emerge un quadro inquietante”
21/09 ''Quanto emerge dall'inchiesta Odisseà, che nei giorni
scorsi a Vibo Valentia ha portato all'esecuzione di ben 35 ordinanze
di custodia cautelare in carcere contro uomini e donne delle cosche
dei Mancuso e dei La Rosa di quel territorio, è davvero allarmante
e non può non attirare l'attenzione anche sulla 'ndrangheta
del reggino, in particolare, su quella della piana di Gioia Tauro''.
E' quanto sostiene, in una nota, Angla Napoli, deputato di Alleanza
nazionale. "Fin dalla nascita del porto di Gioia Tauro - aggiunge
Angela Napoli - sono apparsi chiari il collegamento ed i conseguenti
accordi tra le cosche dei Mancuso e quelle dei Piromalli-Molé
di Gioia Tauro e dei Pesce-Bellocco di Rosarno. La stessa posizione
limitrofa delle province di Vibo Valentia e di Reggio Calabria ha
sicuramente favorito i citati collegamenti mafiosi. Personalmente
mi è parso che dopo la famosa operazione Porto, che ha colpito
parte dell'illecita attività delle cosche nel porto di Gioia
Tauro, sia stata notevolmente sottovalutata la potenzialità
di queste stesse cosche ed i loro collegamenti con quelle vibonesi.
Dall'inchiesta Odissea non solo emerge il preoccupante potere che
le cosche dei Mancuso e dei La Rosa esercitano su quel territorio,
ma appare chiaro il preoccupante collegamento delinquenziale ed affaristico
che queste hanno con la 'ndrangheta del reggino. L'inchiesta Odissea,
intelligentemente prodotta dalla Squadra mobile di Vibo Valentia,
coordinata dalla Dda di Catanzaro, ha infatti messo in evidenza, infatti,
che le cosche Mancuso avrebbero gestito anche il settore delle bische
clandestine e dei videopoker truccati, favorendo in quest'ultimo settore
ditte di Gioia Tauro. Non solo, ma alcuni alberghi del vibonese sarebbero
serviti alla 'ndrangheta per riunioni nelle quali venivano pianificate
le strategie criminali e per decidere alcuni omicidi compiuti successivamente
nel reggino. Il quadro e', quindi, decisamente inquietante anche per
il territorio reggino, senza dimenticare che proprio in questa provincia
insistono Polsi e Rosarno, storicamente utilizzati dalla 'ndrangheta
per pianificare le variegate strategie criminali calabresi''. Secondo
il deputato di An, inoltre, "l'inquietudine non può che
aumentare di fronte al silenzio giudiziario sull'attività criminale
della 'ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, ed, in particolare,
di quella della piana di Gioia Tauro. Forse nel reggino dovremmo rassegnarci
con le ultime, a mio parere discutibili, dichiarazioni del Procuratore
Nazionale Antimafia, Piero Grasso, laddove afferma: 'devo dire che
si può riuscire a trovare qualcosa di positivo anche nelle
grandi tragedie come per esempio l'omicidio Fortugno che ha determinato
anche tanti movimenti di coscienza individuale, movimenti giovanilì"
Fassino in Calabria
“Il mezzogiorno al centro delle priorità del Governo”
20/09 ''Il Mezzogiorno e la Calabria sono stati i grandi dimenticati
nella politica della destra di questi anni. Noi vogliamo rimettere
al centro dell'agenda politica e delle priorita' dell'azione di governo
il Mezzogiorno''. E' quanto ha detto il segretario dei Ds, Piero Fassino,
questa sera a Tropea, a margine della Festa dell'unita' dei giovani
del Mezzogiorno. ''Vogliamo orientare - ha aggiunto - verso il sud
una maggiore quantita' di investimenti per creare nuove occasioni
di produzione, di lavoro e di servizi realizzando quelle infrastrutture
necessarie a sostenere lo sviluppo dei territori del sud. Vogliamo
valorizzare le universita', la scuola ed i centri di ricerca di cui
il Mezzogiorno e' ricco e che spesso sono mortificati. Vogliamo garantire
una lotta alla illegalita' che crei un ambiente favorevole alla crescita''.
''Il nostro obiettivo - ha concluso Fassino - e' ridare al sud la
fiducia nel futuro, restituendo principalmente ai giovani, che guardano
alla loro vita con preoccupazione, perche' vedono ogni giorno la loro
esistenza insidiata dalla precarieta' e dall'insicurezza. Vogliamo
creare le condizioni affinche' la loro vita sia sicura''.
Finanziaria
''E' una Finanziaria che vuole rilanciare la crescita dell'Italia
dopo che negli ultimi cinque anni c'e' stato un paese stagnante e
cresciuto troppo poco''. Ha detto il segretario dei Ds, Piero Fassino,
circa la nuova legge Finanziaria. ''Abbiamo bisogno - ha aggiunto
- di mettere in campo molte piu' risorse e scelte a sostegno degli
investimenti e della creazione di lavoro e produzione di quanto, invece,
non sia stato fatto nel passato. E tutta la Finanziaria che stiamo
preparando va in questa direzione''. ''Vogliamo fare in modo - ha
concluso Fassino - che l'Italia cresca ad un ritmo molto piu' forte
rispetto al passato e che di questa crescita ne benefici prima di
tutto il Mezzogiorno''
Caso Telecom
''Si e' fatto molto rumore per nulla. Si cerca di agitare una canea
propagandistica e strumentale, da parte della destra, per cercare
di colpire il governo e il presidente del Consiglio''. Ha detto il
segretario dei Ds Piero Fassino, circa la vicenda Telecom. ''In realta'
- ha aggiunto - le cose sono molto semplici, mi pare che tutto e'
stato detto e chiarito. Noi non siamo interessati a inseguire la destra
in un dibattito strumentale e fatto soltanto per agitare inutili polemiche.
Siamo interessati invece a discutere, e lo faremo in Parlamento, su
come si sostiene fortemente il rilancio e lo sviluppo nel settore
delle telecomunicazioni che e' strategico per l'economia italiana''.
''Siamo interessati a discutere - ha concluso Fassino - su come si
sostiene lo sviluppo e il rilancio della piu' grande azienda di telecomunicazioni
che e' la Telecom''.(ANSA).
Sicurezza del Papa una priorità
''Prodi ha voluto semplicemente dire che la sicurezza del Papa e'
una priorita' a cui devono essere finalizzate tutte le misure di sicurezza
che sono necessarie''. E' quanto ha detto il segretario dei Ds Piero
Fassino a margine della Festa dell'Unita' dei Giovani del Mezzogiorno,
circa le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla sicurezza
del Papa. ''E le misure di sicurezza di una personalita' importante
come il Papa - ha aggiunto - le prendono prima di tutto coloro che
hanno la responsabilita' di garantire la sicurezza del Pontefice''.
G. Mancini sulla
vicenda Telecom “Positivo che Prodi venga in Parlamento”
20/09 "Siamo stati cinque anni all'opposizione a gridare contro
gli interessi di Berlusconi. Adesso che per un soffio siamo tornati
al governo copiamo i vizi peggiori della destra?". E' quanto
afferma in una nota il parlamentare della Rosa nel Pugno e responsabile
nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, Giacomo Mancini,
circa la vicenda della Telecom. "La vicenda Telecom - ha aggiunto
- deve essere chiarita: è positivo che Prodi venga in Parlamento
a spiegare l'incauto comportamento del suo consigliere, ma Ds e Dl
devono evitare di esercitare pressioni che appaiono come indebite
sponsorizzazioni di cordate a loro vicine. La mission della coalizione
deve essere quella di investire in comportamenti limpidi e trasparenti".
"Su questo punto, nella vicenda Telecom - ha concluso Mancini
- in molti stanno sbagliando a danno degli utenti e dei dipendenti
dell'azienda"
Rutelli: le ferrovie
del sud tra le priorità del Governo
20/09 La ferrovia Salerno-Battipaglia che scende in Calabria e poi
in Sicilia, parte del Corridoio transeuropeo numero uno, "é
tra le priorità del governo Prodi". Il vicepremier Francesco
Rutelli, lo afferma "con chiarezza" nel corso di un question
time. "La stima complessiva del costo dell'opera è pari
a 1.855 milioni di euro ma solo 55 milioni sono disponibili",
ha detto Rutelli. Così come per il costo della ferrovia Salerno-
Battipaglia pari a 230 milioni, solo un milione è disponibile.
Il governo riafferma la priorità infrastrutturale per il Mezzogiorno
- ha ribadito Rutelli -. Ricordo che nelle lavagne in alcune trasmissioni
televisive il completamente dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria
era previsto per due anni fa. Oggi alcuni lotti di quella autostrada
sono fermi per la mancanza di risorse al loro completament. Noi -
ha concluso Rutelli - non vogliamo ripetere questo errore. Troppe
le opere che sono state inserite nella Legge Obiettivo, ma poche le
priorità".
G.Mancini “Regole
chiare per la Rosa nel Pugno”
20/09 "E' urgente dotare la Rosa nel Pugno di regole chiare
che valgano a Roma e in periferia. E' urgentissimo iniziare dal simbolo
che deve diventare patrimonio comune di entrambe le componenti e non
più proprietà soltanto di una". E' quanto afferma
in una nota il parlamentare della Rosa nel Pugno e responsabile per
le organizzazioni sociali dello Sdi, Giacomo Mancini, circa la direzione
della Rnp in programma per il prossimo fine settimana. "Su questo
punto Enrico Boselli - ha concluso - ha presentato una proposta seria
ed equilibrata che consente ai socialisti e ai radicali di partecipare
insieme e in modo paritario alla costruzione del nuovo soggetto liberalsocialista"
Il 21 ottobre
a Cetraro il premio ‘Losardo 2006’ a Marco Minniti
21/09 Si svolgerà il 21 ottobre a Cetraro marina la cerimonia
di consegna del premio 'Losardo 2006'. L'iniziativa è organizzata
dal laboratorio 'Sperimentale Giovanni Losardo'. Nel corso della serata
sarà premiato il vice ministro degli Interni, Marco Minniti.
Per la sezione giornalismo il premio sarà conferito a Filippo
Veltri e nllo stesso ambito ad Anna Rosa Macrì (Rai) e Luciana
De Luca (Quotidiano della Calabria), mentre i premi sezione "Impegno
Sociale" sono andati a Suor Carolina Iavazzo (collaboratrice
di Don Puglisi), al magistrato Domenico Fiordalisi ed ad Italo Garrafa,
rappresentante della confederazione italiana agricoltori. Nelle scorse
edizioni sono stati premiati, tra gli altri, Gian Antonio Stella,
Arcangelo Badolati, Giuseppe Soluri, Sandro Ruotolo, Pino Nano, Mimmo
Calopresti, Nicolò Longo e Giuseppe Francone.
Nasce il Circolo
del Prc di S.Stefano di Rogliano
20/09 “Giorno 18 settembre 2006 si è svolta, nella sala
consigliare del municipio di S.Stefano di Rogliano, la riunione che
ha ufficialmente sancito la nascita del circolo s.stefanese del partito
della rifondazione comunista”. Ne da notizia in una nota la
Segreteria del Circolo Prc di S.Stefano di Rogliano Anastasia Mancuso.
“Nel corso della riunione –prosegue la nota-, alla presenza
del segretario provinciale del Prc Angelo Broccolo e del resp. Migranti
e Movimenti della Federazione di Cosenza Adriano D’Amico, è
stato eletto l’organo direttivo del circolo composto da Perri
Giuseppe, Perri Anna, Campolongo Francesco, Pascuzzo Roberto, Altomare
Silvio e Mancuso Anastasia, quest’ultima eletta segretaria del
Circolo. Nella stessa serata è stato eletto il collegio di
garanzia composto da Cozza Gaetano, Matteo Nicoletti e Carpino Antonio.La
nuova forza partitica si propone di partecipare attivamente sul territorio,
ritenendo opportuno la valorizzazione, tramite l’attivismo politico,
delle istanze e dei valori tipici della sinistra radicale e inoltre
si auspica un serio, produttivo e rispettoso confronto con le altre
forze partitiche locali consapevole dell’importanza del dialogo
politico per la risoluzione di cogenti problematiche del nostro territorio”.
Castrovillari:
Masotina e Cera aderiscono all’UDC
20/09 "Il gruppo indipendente presente nel consiglio comunale
di Castrovillari con due consiglieri comunali, riconoscendosi nei
valori espressi e nella freschezza delle idee poste all'attenzione
del mondo politico, e accogliendo l'invito rivolto dall'onorevole
Casini ai moderati nell'intervista con Mentana, aderisce al partito
dell'Udc". E' quanto emerso dall'incontro avvenuto nel corso
della festa nazionale dell'Udc a Fiuggi, tra il presidente del consiglio
comunale di Castrovillari, Nunzio Masotina, il consigliere di maggioranza,
Franco Robertino Cera, ed il segretario provinciale dell'Udc Raffaele
Cesario, alla presenza del segretario regionale Francesco Talarico,
dei consiglieri regionali, Michele Trematerra e Roberto Occhiuto e
di alcuni dirigenti nazionali tra cui il senatore Gino Trematerra.
"Nel corso dell'incontro - è scritto in un comunicato
del segretario provinciale dell'Udc, Raffaele Cesario - i consiglieri
comunali di Castrovillari, finora appartenenti al gruppo indipendente,
'alla luce dell'approfondimento politico avvenuto nella quattro giorni
di Fiuggi, hanno visto il partito dell'Udc impegnato ad affrontare,
con grande sofferenza, ma anche con grande dignità, autonomia
e decisione, a 360 gradi, oltre che i grandi temi, che attanagliano
la società con lucità e soprattutto con grandissima
umanità, le tematiche e le fibrillazioni interne che l'attraversano.
Sono pertanto sicuri di aderire ad un partito politico moderno, nuovo,
che affonda le sue radici nei valori veri della nostra identità
storica e li mantiene ben saldi, mentre si proietta con decisione
ad affrontare le sfide che la modernità e la globalizzazione
impongonò". "Sono sicuro di interpretare - sostiene
Cesario nel comunicato - insieme a tutti i dirigenti, alla deputazione
nazionale e regionale, il sentimento di tutti gli amici iscritti alla
locale sezione, nell'esprimere viva soddisfazione per la coraggiosa
e forte scelta fatta dagli amici Cera e Masotina, in un momento in
cui il nostro partito sventola ovunque solo il vassillo dei valori
e della politica, lasciando ad altri il tatticismo dettato dall'occupazione
del potere fine a se stesso, dà il benvenuto ai due autorevoli
amici, sicuro che stia per aprirsi un periodo foriero di soddisfazioni
per il partito e, soprattutto, per le idee ed i valori che porta avanti
con determinazione e convinzione, certo comunque che tali principi
non possono prescindere dall'impegno quotidiano di uomini, che, come
i nostri amici, lavorano quotidianamente per contribuire alla risoluzione
degli innumerevoli problemi che la nostra terra ci riserva"
Rossano: “Nessun
dissesto finanziario” dichiara l’opposizione
20/09 "Il fantomatico disastro finanziario del comune di Rossano
esiste soltanto nella mente di Francesco Filareto, di qualche suo
inefficace consigliere personale e di qualche suo assessore. Non vi
è stato alcun abbandono improvviso dell'aula nell'ultimo consiglio
comunale". E' quanto dichiarato dai gruppi di opposizione di
Rossano. "Di fronte al muro contro muro della maggioranza rispetto
alla nostra richiesta di discussione sul "caso Grillo" e
di fronte ad una gestione dei lavori consiliari da parte del Presidente
Zagarese, che non abbiamo condiviso, abbiamo sin da subito deciso
di partecipare, soltanto alla scelta del nostro rappresentante nell'organo
dei revisori dei conti. La nostra è stata una risposta di fronte
ad atteggiamenti di arroganza. Non c'era alcun dibattito dal qual
fuggire, né alcun disastro economico sul quale nascondere responsabilità.
O la maggioranza, votando il consuntivo, ha commesso un grave falso
in bilancio e di ciò, i responsabili tecnici e politici potrebbero
risponderne in sede penale, oppure l'Esecutivo dovrebbe apprestarsi
a dichiarare, formalmente, il pre-dissesto finanziario dell'ente".
"Le lagnanze del centro sinistra, conclude l'opposizione, sono
menzogne. Come potremmo concludere diversamente se è stata
la stessa maggioranza di centro sinistra ad approvare un consuntivo
che si chiude senza alcun debito fuori bilancio nel quale l'avanzo
di amministrazione ammonta a 200 mila euro. Non v'é stata alcuna
dilapidazione di risorse pubbliche dal 1993 ad oggi da parte del centro
destra. Ancora, a distanza di due mesi di totale immobilismo, Filareto
non trova altri argomenti"
Pittella (PSE)
“Massima chiarezza sul piano industriale di Telecom”
19/09 ''Adesso e' importante chiedere la massima chiarezza sul piano
industriale di Telecom e garanzie sul futuro occupazionale''. Lo afferma
Gianni Pittella (PSE), componente della commissione economica del
Parlamento Europeo. ''Credo - ha aggiunto - che non vi sia contraddizione
tra il legittimo e doveroso interesse del governo italiano e delle
forze politiche e sociali al destino di importanti gruppi economici
che si occupano di infrastrutture essenziali per i cittadini (telecomunicazioni,
gas, energia, autostrade etc) e la spinta che si vuol dare al rafforzamento
del mercato interno europeo. Coltivare l'interesse nazionale, sul
piano dell'italianita' delle idee e della qualita' dei servizi e'
in linea con il processo di integrazione europea. Questa mi sembra
la direzione di marcia del governo Prodi che ha scelto l'Europa come
punto di riferimento''. ''L'Ue - ha concluso Pittella - e' dotata
di una cornice legislativa e regolamentare in materia di concorrenza
ed e' importante che ci si muova in questo ambito''.
La CDL manifesta
a Roma per il Ponte sullo Stretto
19/09 Un punto di partenza per lo sviluppo della Sicilia: è
questo il significato che il popolo pro-ponte sullo Stretto di Messina
dà all'infrastruttura. Ed è questa la ragione che stamani
ha portato in piazza circa seimila - secondo gli organizzatori - manifestanti,
arrivati soprattutto dalla Sicilia e dalla Calabria, ma anche dalla
Sardegna, dalla Lucania e dalla Lombardia. "La realizzazione
del ponte - ha spiegato Raffaele Lombardo, leader del Movimento per
l'Autonomia (Mpa) che ha promosso la manifestazione - offrirà
un aggancio con l'Europa oltre che con il resto d'Italia. Credo che
oggi siamo una rappresentanza qualificata e appassionata di un popolo.
Il Ponte riguarda l'Europa, riguarda il mondo, ma tocca più
da vicino la Calabria e soprattutto la Sicilia che vuole rimanere
legata all'Italia e all'Europa, non essere relegata a un ruolo di
appendice del Nord-Africa". Per dire sì al ponte stamani
i manifestanti hanno raggiunto in corteo piazza Colonna sventolando
bandiere con lo stemma della Regione Sicilia e colorati striscioni
con un sottofondo continuo di tamburelli e slogan. Non sono mancate
azioni un po' 'provocatorie' come il far sfilare in un corteo funebre
due costruzioni in legno, tipo bare, rappresentanti la morte del progetto.
Una volta giunti in piazza Colonna i partecipanti, guidati da alcuni
politici, hanno superato il cordone delle forze dell'ordine sostando
per alcuni minuti a pochi metri di distanza dall'ingresso di palazzo
Chigi. A sfilare gente comune, semplici cittadini ma anche molti politici
locali, circa 150 sindaci, 8 presidenti di Provincia, oltre a leader
politici nazionali della Casa delle Libertà. "La democrazia
significa rispettare il volere del popolo. Basterebbe che a Palazzo
Chigi avessero presente questo e la discussione sul Ponte sullo Stretto
sarebbe finita: se c'é democrazia il ponte s'ha da fare",
ha affermato Gianfranco Fini, presidente di An, intervenendo dal palco
alla manifestazione. Fini ha poi sostenuto la necessità che
"si faccia quanto si è fatto in Val di Susa per la Tav",
cioé confrontarsi con i cittadini. Sulla stessa linea dell'ex
vicepremier, il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani,
il quale ha sostenuto che "il Governo Prodi vuole colpire il
Mezzogiorno perché non l'ha votato". La presenza in piazza
dei sostenitori del 'si'' per il ponte sullo Stretto è stata
spiegata dall'onorevole Stefania Prestigiacomo come "obbligo
per protestare contro l'italietta di Prodi che vuole cancellare le
scelte strategiche per il paese come il Ponte sullo Stretto".
A dare sostegno e ad esprimere la propria solidarietà agli
isolani e a quanti hanno aderito alla manifestazione anche l'esponente
di An, Gianni Alemanno, il quale ha sottolineato di rivendicare "il
diritto della regione siciliana a non essere scavalcata dal Governo.
E' un diritto dei siciliani avere una infrastruttura fortemente richiesta,
ed è una opera che da tanto tempo è in programma per
lo sviluppo del Mezzogiorno, approvata dall'Ue e che fa parte del
corridoio Palermo-Berlino". Dai partiti di governo ribadita la
posizione contro il ponte definito dal senatore della Margherita,
Francesco Ferrante "un'opera inutile e insostenibile dal punto
di vista economico: I siciliani, piuttosto che il Ponte, hanno diritto
ad avere acqua e elettricità nelle proprie case". Dello
stesso avviso, il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio,
che ha spiegato che "la Sicilia e la Calabria hanno bisogno di
più acquedotti, ferrovie, strade che funzionino non certo di
sogni fasulli. Anziché investire un sacco di soldi in un'opera
inutile e dannosa come il Ponte sullo Stretto credo sia necessario
e certamente prioritario destinare quei fondi a liberare le città
dallo smog".
Fuda (Pdm) “Certo
che Versano lancerà la riforma dell’Ipi”
19/09 "Sono sicuro che il ministro Bersani lancerà una
riforma istituzionale dell'Istituto per la Promozione Industriale
in grado di correggere gli errori che in questo decennio hanno impedito
al Sud di crescere". E' quanto afferma in una nota il senatore
Pietro Fuda. "Si può scrivere, oggi, un nuovo capitolo
- ha aggiunto - nell'economia locale, puntando su quelle piccole e
medie imprese che costituiscono la base reale, ed unica, della nostra
economia. E si può in tempi molto stretti. Il 4 ottobre è
stata convocata l'assemblea dei soci per la ristrutturazione dell'Ipi,
Istituto per la Promozione Industriale nato undici anni fa, agenzia
governativa 'specializzata nel promuovere la crescita e la competitivita'
dei sistemi produttivi ed economicì e nel 'valorizzare le peculiarita'
territoriali, con particolare riguardo al sistema delle piccole e
medie impresé. L'Ipi, posto sotto la vigilanza del Ministero
dello Sviluppo Economico, si regge con fondi destinati al Mezzogiorno,
ed in particolare alle aree ad obiettivo 1, ma finora ha creato sviluppo
solo al Centro Nord: ennesima dimostrazione di come normative e strumenti
studiati per colmare il gap tra Nord e Sud Italia possano essere utilizzati
per ottenere il risultato opposto, ed aumentare ulteriormente questo
divario". "Nel programma di attività 2006/08 dell'istituto
- ha proseguito Fuda - la parola Mezzogiorno quasi non esiste, non
viene fatta menzione alle sedi periferiche, si diminuisce in modo
drastico il personale qualificato proprio in Calabria, regione ad
obiettivo 1 con minimo tasso di sviluppo, quella "figlia prediletta"
verso la quale il governo Prodi continua a sottolineare attenzione.
Certamente il Ministero delle Attività Produttive ha già
in previsione una rivisitazione totale dei metodi di funzionamento
dell'Ipi, per ottimizzare gli interventi di progettazione, realizzazione
e gestione di programmi, per sostenere lo sviluppo locale e imprenditoriale,
ma può andare oltre". "Visto il caos gestionale della
488 - ha concluso non è peregrina l'idea di utilizzare l'Ipi
per l'istruttoria ed il controllo delle pratiche: nonostante le modifiche
della legge agevolativa, non sono ancora stati rimossi i punti di
vulnerabilità che destano preoccupazioni nelle regioni del
Sud, focalizzate su due macroproblemi: da una parte il sistema bancario
locale non è pronto, dall'altra non si intravedono all'orizzonte
possibili sinergie regionali, indispensabili per costruire un adeguato
sistema di garanzie". Il senatore Pietro Fuda ha poi evidenziato
che "per poter presentare richiesta di agevolazione, infatti,
l'impresa deve allegare una valutazione del merito creditizio ed una
delibera di finanziamento ordinario. Inoltre il finanziamento ordinario
deve essere della medesima misura del finanziamento agevolato, per
cui la delibera bancaria di finanziamento dovrà prevedere non
solo un finanziamento ordinario, ma anche una specifica garanzia a
favore della Cassa depositi e prestiti per la quota parte dell'eventuale
finanziamento agevolato. E chi è disposto a garantire le nostre
imprese?". "A tutti i meccanismi perversi - ha detto - dei
quali discutiamo da tempo, si aggiungono ulteriori aggravi. Innanzitutto
la valutazione del merito creditizio e la delibera di finanziamento
possono essere fatte dalle sole banche che hanno assunto il ruolo
di soggetti finanziatori, che hanno cioé siglato apposita convenzione
con la Cassa depositi e prestiti, che si è potuta perfezionare
solo il 24 luglio scorso, a bando ormai aperto: il Ministero del Tesoro
ha siglato la convenzione a metà luglio. Il Ministero dello
Sviluppo Economico ha concesso, è vero, la proroga dei termini
al 15 settembre, ma con agosto di mezzo i direttori hanno iniziato
a trovare ogni sorta di giustificazione per non accettare le valutazioni
sul merito creditizio e le relative richieste di finanziamento. Non
solo. I soggetti finanziatori (le banche che possono concedere i finanziamenti)
per fare le dovute valutazioni chiedono costi iniziali che oscillano
da un minimo di 2.000 a 30.000 euro, oltre ad una percentuale ulteriore
sulla valutazione concessa. Non mi sembra che servano commenti".
"Di fronte ad uno scenario come questo - ritiene Fuda - in cui
le banche sono assenti ed i soggetti che rischiano ed investono sono
lasciati soli, la debolezza del sistema produttivo regionale si presta
ad una nuova calata degli Unni, che trova la nostra Calabria assolutamente
impreparata. L'Ipi può e deve servire proprio a questo, assumendo
un ruolo di garante: impedire che i grandi gruppi industriali ed il
sistema bancario siano, ancora una volta, gli unici, grandi beneficiari
di un sistema in realtà nato per dare risposte e sostegno alle
pmi locali".
Fassino alla
festa della Sinistra Giovanile A Tropea
19/09 Il segretario nazionale dei Ds Piero Fassino e quello regionale
Carlo Guccione parteciperanno domani sera a Tropea ad una manifestazione
nell' ambito della Festa dei giovani del Mezzogiorno "dal sud
al mondo". La kermesse della Sinistra giovanile che ha preso
il via ieri a Ricadi proporrà ancora altri appuntamenti con
esponenti del governo e dei Ds.
Il Ministro Ferrero
alla Festa di Liberazione a Lamezia
19/09 Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero,
sarà venerdì 22 settembre a Lamezia Terme in occasione
della Festa di Liberazione. Ferrero parteciperà ad un dibattito
sul tema "Governo dell'Ulivo, Finanziaria e questione sociale"
al quale interverranno anche Rosa Tavella del Comitato politico nazionale
di Rifondazione; don Giacomo Panizza vice presidente nazionale del
Cnca e il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. Sabato 23 settembre,
nell' ambito della Festa di Liberazione, é in programma un
dibattito su "Per un mediterraneo di Pace" alla presenza
del deputato del Prc Alì Rashid, ex primo segretario della
delegazione palestinese in Italia, di Paride Leporace, direttore del
Quotidiano "Calabria Ora" e di Gennaro Montuoro responsabile
dei Giovani Comunisti lametini. Entrambe le serate saranno concluse
da concerti. All' interno dell' area della festa promossa da Rifondazione
comunista, saranno presenti numerosi stand. Nell' atrio del Teatro
Umberto si terrà una mostra di artisti lametini curata da Antonio
Iacopetta. Alla rassegna, dal titolo "Dentro trent'anni"
esporranno loro opere Maurizio Carnevali, Paolo Balestrieri, Antonio
Caporale, Carlo Mauro, Antonio Saladino, Pablo Carnevale e Marcello
Balestrieri.
Cdl “La
Giunta provinciale si occupa di ordinaria amministrazione”
19/09 "La Giunta provinciale di Cosenza si è contraddistinta
finora solo per pura attività di ordinaria amministrazione".
E' quanto si sostiene in una nota diffusa dal gruppo provinciale di
Forza Italia a conclusione di una riunione cui hanno partecipato il
senatore Antonio Gentile ed i Consiglieri Gianfranco Ponzio, Elio
Filice e Mario Russo. "L'immobilismo imperante, conseguenza anche
delle divisioni interne a livello regionale e provinciale del centro-sinistra
- si aggiunge nella nota - ha aggravato la situazione nei diversi
comuni della provincia, con una carenza di coordinamento e di raccordo
tra la Provincia e le varie realtà periferiche. Forza Italia,
nella funzione e nello spirito di prima forza di minoranza, ritiene
di rilanciare il proprio ruolo con una opposizione improntata alla
determinazione ed all'approfondimento dei problemi ancora irrisolti.
La nostra critica è sempre mirata alla crescita della Provincia
ed alla lealtà, trasparenza e coerenza dei comportamenti. Altrettanto
avrebbe sperato nella maggioranza e nel Presidente, che invece si
caratterizzano per l'acquisizione e le premialità di trasformisti
provenienti dal centro-destra". Nel corso della riunione è
stato nominato all'unanimità nuovo capogruppo Mario Russo,
sindaco di Scalea, con un ringraziamento rivolto per l'opera svolta
al capogruppo uscente, Elio Filice. Il gruppo ha anche deciso di tenere
riunioni periodiche sulle varie tematiche di interesse provinciale
afferenti le varie aree territoriali, raccordandosi con i vertici
regionali e provinciali di Forza Italia.
La minoranza
a Rossano denuncia un conflitto d’interessi per un consigliere
19/09 "All'ultimo consiglio comunale, chiamato a decidere della
incompatibilità del Capogruppo Ds, l'esecutivo Filareto ha
rifiutato di prendere in esame la questione di incompatibilità
sollevata dai gruppi di opposizioni in merito al conflitto di interessi
del Consigliere dei DS, Franco Grillo. Il Sindaco Filareto non ha
trovato di meglio che chinare la testa ed erigere un muro rispetto
alle esigenze di confronto richiesto, su quel punto come su altri,
dalle opposizioni." E' quanto sostengono in una nota i gruppi
di minoranza nel consiglio comunale di Rossano. "Di fronte ad
un conflitto di interessi, la cui evidenza abbiamo avuto modo di sottolineare
in diverse circostanze, i partiti del Centro Sinistra, hanno preferito
rinviare la discussione. Così facendo, come ha dichiarato lo
stesso Consigliere di maggioranza Scorza, l'Unione ha scritto una
pagina oscura nella vita civile e politica di questa città".
"Per quel che ci riguarda, conclude la nota, ribadiamo la nostra
massima attenzione sul caso Grillo, continuando ad esigere che la
massima istituzione della democrazia cittadina si esprima sull'esistenza
di un conflitto di interessi in capo ad un consigliere, presidente
di una cooperativa che ha società che costruisce fabbricati
da destinare ad edilizia residenziale su terreni assegnatigli dal
Comune a seguito di esproprio; che appalta lavori pubblici dallo stesso
Comune; che instaura contenziosi contro il Comune, citandolo ai danni;
che siede in Consiglio e, nonostante gli inviti formali ad allontanarsi,
continua a partecipare in aula, intervenendo addirittura in merito
a discussioni che toccano direttamente i suoi interessi; che, oltre
ad essere Capogruppo dei DS, è anche vice presidente della
Commissione Urbanistica del Comune".
P. Mancini “Sprecopoli
impazza in Calabria e nel Sud “
17/09 (Pietro Mancini) A parole, tutti d' accordo con l' appello,
rivolto, a Bari, da Giorgio Napolitano al Professore e ai capi dei
partiti : " Basta con gli sprechi della politica, con gli incarichi,
elettivi e non elettivi, retribuiti in modo ingiustificato ! ".
Ma, in concreto, il governo, sinora, ha dato risposte del tutto deludenti.
Il vice - ministro all' Economia, Visco ( DS ), ha invitato due senatori
del suo partito, Salvi e Villone, a ritirare un emendamento al Dpef,
che sollecitava il pletorico esecutivo di Prodi ( 102 membri ) a ridurre,
nella Finanziaria, costi, sprechi e consulenze di nomina politica,
a Roma e negli enti locali. Inoltre, Bertinotti e Marini hanno avallato
l' unanime decisione della Camera e del Senato di aumentare i contributi
ai gruppi parlamentari. E il governo ha posto la fiducia sull' articolo
39 bis del decreto Bersani, che prevede un nuovo aumento dei finanziamenti
ai partiti. Insabbiata, invece, la proposta di Salvi, che chiedeva
la pubblicazione su Internet di tutte le spese di qualsiasi amministrazione
pubblica.
Senza una forte volontà politica, è molto difficile
assestare dei colpi significativi a quella vera e propria armata di
consulenti, portaborse, amministratori delle " società
miste ", tutte a carico del pubblico erario e delle tasse dei
cittadini italiani. E, forse, il Capo dello Stato potrebbe far seguire
ai suoi discorsi pubblici qualche intervento informale di " moral
suasion " sui governatori più " spendaccioni ".
A cominciare da quello della Puglia, il comunista duro e puro Niki
Vendola, che nel 2005, appena eletto, guidò una faraonica trasferta
negli Stati Uniti, in cui perfino un esperto cuoco fu imbarcato per
preparare le tradizionali orecchiette baresi.
E un collega di Vendola, il veltroniano Marrazzo, governatore del
Lazio, in questi giorni è in Cina, al seguito di Prodi. Solo
? Neanche per sogno ! Si è fatto accompagnare da 50 persone
: tre assessori, tra cui quella alla Scuola, la rutelliana, ex dc,
Silvia Costa, un presidente di commissione e uno stuolo di consulenti
: quello scientifico, la sinologa, il capo delle relazioni esterne,
il vice - capo dell' ufficio-stampa, l' addetto stampa personale dell'
assessora Costa e un folto manipolo di direttori e responsabili di
agenzie regionali, in primis il manager Giancarlo Elia Valori, e i
rappresentanti di ben 108 aziende del Lazio. E la " Campania
felix " ? Tranquilli, don Antonio Bassolino non ha privato i
suoi collaboratori del viaggio a Canton, tanto paga mamma Regione
: 37 persone, guidati dall' assessore alle Attività produttive,
Andrea Cozzolino (DS ), accompagnato da portaborse, esperti vari,
membri dello staff e presidenti di svariati enti del sottogoverno
partenopeo. Il diessino Vasco Errani ha provato a tirare un po' la
cinghia : si è imbarcato sull' aereo ( per quasi tutti i big
delle regioni, classe economica ) con " solo " 16 rappresentanti,
a vario titolo, della regione Emilia- Romagna.
Ma se, a Pechino, i pullman degli italiani sono affollatissimi, i
consiglieri regionali rimasti in Italia non intendono affatto rinunciare
a portare il loro contributo a questa ormai quasi irrefrenabile corsa
agli sprechi. In Abruzzo, ad esempio, soldi a pioggia per tutti, grazie
a una legge, la numero 49, scaturita da un accordo politico, che si
rinnova dal 1999 e che consente di erogare ai membri dell' assemblea
regionale oltre 100 mila euro. E, cosi', gli " Amici delle Fiat
500 di Teramo " hanno incassato 5 mila euro, gli " Amici
del Ping Pong di Casalbordino " 2500 euro, mentre 5 mila euro
sono stati incassati dall' "Associazione Pescara Bridge ".
3500 euro sono arrivati a " Donne di Canistro " e "
Donne Duemila ", due associazioni femminili di Canistro, un paesino
con soli 1043 abitanti e con meno di 600 donne registrate all' anagrafe.
E, dunque, contenti e rimborsati i consiglieri abruzzesi, che curano
i rispettivi orticelli elettorali, mentre battono, vanamente, cassa
i tanti settori in crisi della regione.
Intanto, in Calabria, Agazio Loiero - dopo la clamorosa denuncia di
Doris Lo Moro sugli sprechi nella Sanità (ma, in 18 mesi, non
poteva proprio cambiar nulla ? )- è alle prese con i famelici
appetiti dei partiti e cespugli dell' Unione, che reclamano poltrone
e strapuntini nella nuova giunta, dopo un' estate resa incandescente
dalle inchieste giudiziarie, che hanno coinvolto alcuni dirigenti
dei DS - non colpevoli, penalmente,sino al giudizio della Cassazione
- rivelando fenomeni inquietanti di consociativisno affaristico e
di familismo amorale. E il leader della Quercia calabra,don Nicola
Adamo, si è cosi' difeso, davanti ai compagni : " Certo,
non posso negarlo : dopo 30 anni di attività politica, la mia
famiglia è molto benestante.... ".
Ben vengano, dunque, i richiami di Napolitano, che ama definirsi il
più meridionalista della storia del Quirinale. Ma speriamo
che non cadano nel vuoto, nell' indifferenza e nel fastidio dei partiti.
E che non contrastino, clamorosamente, con l' attività del
governo, che non perde occasione per occupare le poltrone, ormai poche,
rimaste libere : da quelle più ambite della RAI e delle Ferrovie
sino alla direzione generale dell' " Associazione Scacco Matto
" di Tagliacozzo.
Fiamma “Basta
con la strada della morte e con le promesse”
17/09 “Solo da pochi minuti abbiamo appreso la tragica notizia
di uno spaventoso e tragico incidente stradale in cui hanno perso
la vita tre giovani ed un'altra ragazza versa in gravi condizioni
in ospedale.. Lo scenario maledetto è sempre lo stesso : la
strada assassina denominata 106 nei pressi di Fabrizia”. E’
quanto scrive in una nota Vincemmo Abamonte della Fiamma Tricolore
della fascia jonica. “Una strada pericolosa da percorrere –
afferma Abamonte- che sembra più un vero e proprio campo di
battaglia in cui il numero dei morti aumenta drasticamente di giorno
in giorno . Solo ieri avevamo stilato ed inviato ai giornali ed agli
organi di stampa un comunicato sulla pericolosità di questa
arteria ! Solo qualche ora fa invitavamo a non abbassare la guardia
su un problema che sta provocando tanti lutti . Solo qualche ora fa
invitavamo chi di dovere ad adoperarsi per rendere questa strada più
sicura . Intanto la lista dei morti si allunga , le croci aumentano
, le lacrime si moltiplicano . Questa volta si piangono tre giovani
di vent'anni. Troppo pochi vent'anni per morire ! Si manifesterà
, si scenderà in piazza e si vedranno le solite facce di circostanza
dei politici ! Si,parleranno tutti , e tutti sembreranno addolorati
ma nessuno di coloro i quali potrebbe fare qualcosa per porre fine
a queste stragi infinite farà davvero qualcosa . Si , vengono
a fare bei comizi in periodo elettorale .Vengono a dare rassicurazioni
: se andremo noi ....,dicono ! Ma una volta arrivati a sedere su quelle
poltrone ,centrodestri e centrosinistri continuano e continueranno
a propinarci le storielle trite e ritrite ed intanto la morte continuerà
a mietere vittime . Basta con le promesse non mantenute !”
Gli auguri di
Franco Bruno all’ass. Covello
16/09 ''La nomina di Stefania Covello ad assessore della Provincia
di Cosenza e' un riconoscimento alla nuova classe dirigente della
Margherita''. E' quanto afferma il senatore Franco Bruno coordinatore
regionale di Dl. ''L' impegno di questa giovane donna per la crescita
del partito - sottolinea Bruno - trova oggi uno spazio concreto nell'
amministrazione del nostro territorio, dove le sue capacita' potranno
essere spese per la crescita complessiva della provincia di Cosenza:
e' infatti nello stile della Margherita operare perche' le energie
emergenti non vadano disperse, ma trovino le modalita' opportune per
essere valorizzate''. ''Formulo quindi a Stefania Covello - conclude
Bruno - gli auguri di un serio e fecondo lavoro'
Di Pietro e Donnici
chiedono ad Occhetto il risarcimento dei danni per il seggio all’Europarlamento.
17/09 Lo studio legale dell’Avvocato Sergio Scicchitano ha
predisposto l’atto di citazione per danni per conto del partito
Italia dei Valori, del suo presidente Antonio Di Pietro e di Beniamino
Donnici, attualmente assessore al Turismo della Regione Calabria,
contro l’ex segretario del Pci, Achille Occhetto. L’udienza
di prima comparizione dovrebbe tenersi il 9 gennaio 2007 presso il
Tribunale Ordinario di Roma. La richiesta di risarcimento dei danni
si riferisce al contenzioso per il seggio all’europarlamento
al quale, all’indomani delle elezioni del 2004, Occhetto risultato
eletto insieme a Di Pietro, aveva definitivamente rinunciato cedendo
il suo diritto a Giulietto Chiesa. La rinuncia è stato sancita
con atto notarile, depositato presso l’Ufficio elettorale della
Corte di Cassazione. L’accordo politico tra il partito di Italia
dei Valori e la lista Occhetto-Società Civile, che avevano
corso insieme alle elezioni del 2004, prevedeva la ripartizione dei
2 seggi in quota uguale tra le due componenti. In forza di tale accordo
Di Pietro e Chiesa furono proclamati eletti e Donnici subentrò
a Occhetto quale primo dei non eletti nella Circoscrizione Sud. Tuttavia,
all’indomani delle elezioni politiche dello scorso aprile, dopo
l’opzione di Di Pietro per il Parlamento nazionale, Occhetto
– disattendendo l’accordo sottoscritto – presentò
un atto di revoca della precedente rinuncia, chiedendo all’Ufficio
elettorale competente di essere proclamato europarlamentare al posto
di Donnici, cosa che incredibilmente avvenne. Sul piano elettorale-amministrativo
la vicenda è tuttora pendente presso il Consiglio di Stato
che si dovrà pronunciare tra ottobre e novembre prossimo. Oggi
tuttavia si aggiunge la notizia dell’azione di risarcimento
dei danni da parte di Idv, Antonio Di Pietro e Beniamino Donnici.
L’assessore al Turismo continua a definire il comportamento
di Occhetto “uno scippo di democrazia e legalità, la
prova della doppia morale di un personaggio che, dopo aver scritto
un pezzo di storia dl nostro paese, se la mette incredibilmente sotto
i piedi pur di mantenere il sedere incollato comunque ad una poltrona”.
“Sono rimasto particolarmente felice della richiesta del Ministro
Di Pietro – ha aggiunto Donnici – di un’azione giudiziaria
congiunta nei confronti di Occhetto. Ci sono tutte le condizioni non
solo per ottenere il risarcimento, quanto perché il seggio
all’Europarlamento torni al Partito e al candidato ai quali
è stato scippato”.
Stefania Covello
nuovo assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza
15/09 Il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio, ha
nominato Stefania Covello, della Margherita, nuovo assessore alla
Cultura ed alla Pubblica Istruzione.
Stefania Covello subentra all’avvocato Salvatore Perugini che,
con le elezioni amministrative dello scorso giugno, è stato
eletto Sindaco della città di Cosenza.
Stefania Covello, nata nel 1972, è avvocato esperto nel settore
delle assicurazioni. Coniugata, con un figlio di due anni, è
da sempre stata impegnata in politica.
Eletta consigliere comunale per la Città di Cosenza per ben
due volte, durante tale periodo, durato otto anni, ha ricoperto la
carica di vice presidente della Commissione Consiliare Europea, raccordo
con le Istituzioni e le Università e della Commissione Trasporti
e Politiche delle pari opportunità.
Consigliere ANCI – Associazione Nazionale Comuni d’Italia,
si è sempre occupata delle problematiche che riguardano i settori
delle politiche sociali ed economiche, e delle politiche giovanili,
cercando di coinvolgere eminenti personalità del mondo politico
ed economico, regionale e nazionale.
Si è presentata alle scorse elezioni regionali, candidandosi
con il suo partito la Margherita e ottenendo quasi 7.000 preferenze
dall’elettorato della Provincia di Cosenza.
L’assessore Covello ha partecipato questa mattina alla sua prima
riunione di Giunta e, successivamente, all’incontro tra Giunta
e Dirigenti della Provincia in preparazione dell’incontro annuale
che si terrà prossimamente per fare il punto sull’azione
amministrativa in relazione alla attuazione del programma del Presidente
Oliverio.
Proprio al termine di questa occasione, il Presidente Oliverio ha
espresso gli auguri al neo assessore con un brindisi condiviso insieme
ai presenti.
“La nostra squadra- il commento di Mario Oliverio- si arricchisce
di una presenza femminile caratterizzata da una intelligente vivacità
e voglia di impegno amministrativo e politico. Ho accolto positivamente
l’indicazione del partito e del gruppo della Margherita di nominare
Stefania Covello assessore nella mia Giunta.
Stefania è una ragazza che conosco da tempo e di cui ho avuto
modo di apprezzare entusiasmo e creatività rispetto all’impegno
per affrontare i problemi della nostra comunità.
E’ una persona che ha maturato una esperienza istituzionale
che le ha consentito di avere una visione complessiva della realtà
ma anche di affermare la sua personalità e la sua autonomia
di pensiero e ricchezza di relazioni politiche.”
“Sono sicuro- ha inoltre espresso il Presidente della Provincia-
che farà bene in questo ruolo di assessore alla Cultura ed
alla Pubblica Istruzione e contribuirà a realizzare gli obiettivi
programmatici sui quali sono impegnate la Giunta e la maggioranza
che governa la Provincia.”
Giacomo Mancini
capo delegazione alla conferenza del PSOE
15/09 Il deputato della Rosa nel Pugno Giacomo Mancini guiderà
la delegazione dello Sdi che parteciperà alla conferenza politica
del Psoe in programma a Madrid. Lo si apprende da un comunicato Mancini,
capogruppo della Commissione Esteri della Camera - é detto
nel comunicato - presenzierà, insieme a nutrite e autorevoli
delegazioni europee, ai lavori del partito socialista spagnolo che
saranno aperti da una relazione del segretario organizzativo José
Blanco e saranno chiusi nella giornata di domenica dall' intervento
del primo ministro Jorge Luis Rodriguez Zapatero.
La CDL alla Provincia
“Sui revisori dei conti scritta una pagina nera”
15/09 I Gruppi di opposizione del Consiglio provinciale di Cosenza,
in una nota, hanno espresso ''i migliori auguri di buon lavoro al
nuovo Collegio dei Revisori dei Conti, eletto nella controversa seduta
consiliare del 14 settembre, e che e' pertanto chiamato a svolgere
il delicato ed importante compito di controllo della gestione economico-finanziaria
dell' Ente''. ''Nessuna riserva, da parte nostra - e' scritto nella
nota firmata da Mimmo Barile, Pasqualina Straface, Natale Zanfini,
Elio Filice, Piercarlo Chiappetta, Mario Russo, Nino Fiorillo, Franco
Bruno, Antonio Pucci, Gianfranco Ponzio - rispetto al futuro operato
di Sganga, Iannelli e Spadafora, che stimiamo all'altezza del compito
al pari di tutti gli altri professionisti che hanno partecipato al
bando disposto dall'Ente. Riteniamo, pero', che nella seduta consiliare
in questione alcuni settori della maggioranza abbiano scritto una
pagina nera nella storia della vita democratica della Provincia, danneggiando
gravemente l'immagine di un'istituzione che e' stata sempre punto
di riferimento dell'intero tessuto civile e politico del territorio
cosentino. Forse gli avvenimenti ultimi, politici e non, che hanno
investito i partiti del centrosinistra in Calabria, hanno creato un
evidente 'nervosismo' in particolar modo all'interno di quella compagine
diessina di cui Mario Oliverio e' parte importante. Ma cio' non giustifica
in alcun modo la vergognosa caduta di stile di cui siamo stati stupefatti
spettatori, e che ha firmato un inesorabile arretramento dei livelli
di democrazia e di civilta' del nostro Ente''. ''Una situazione pesante
- prosegue la nota - quasi al limite della scorrettezza istituzionale,
che a dire il vero si respira da piu' tempo nei corridoi della Provincia,
al cui interno serpeggia un diffuso malessere che coinvolge e condiziona
l'operato di tutti. Appaiono lontani i tempi della corretta concertazione
politica che, nel rispetto dei ruoli, deve caratterizzare la vita
degli enti. Alla 'politica dell'ascolto' chi governa si e' da subito
dimostrato disinteressato e sordo. Palese e', invece, la scarsa sensibilita'
istituzionale di quella parte della sinistra, 'massimalista' e spregiudicata,
che ha finalizzato la propria azione politica all'occupazione di qualsiasi
poltrona, senza nessun rispetto delle regole istituzionali e legislative.
Atteggiamento che, come noto, nella seduta consiliare del 14 settembre
ha portato all'annullamento della prima votazione di nomina dei revisori
dei conti, perche' non era stata garantita la minoranza per come previsto
dalla vigente legislazione in materia. Un fatto gravissimo sul piano
politico, prima ancora che su quello della legittimita', proprio in
quanto da' contezza del disprezzo nutrito da alcuni ben individuati
settori della sinistra nei confronti della vita democratica dell'istituzione
pubblica''. ''Da qui - proseguono gli esponenti della Cdl - agli atteggiamenti
provocatori che hanno quasi fatto sfiorare la rissa, il passo e' stato
breve e forse anche scontato. Si deve all'equilibrio ed alla saggezza
del Presidente del Consiglio, Principe, se cosi' non e' stato e se
si e' riusciti a mediare in un clima scottante, ripristinando le condizioni
del confronto democratico. L'auspicio, a questo punto, e' che si torni
alla politica vera, ragionando nell'interesse dei cittadini e ponendo
in essere atti che favoriscano lo sviluppo del territorio cosentino.
Cosi' piu' non e' da quando questa maggioranza amministra, perche'
finora abbiamo assistito soltanto a ridondanti proclami, cosi' come
sembra ormai essere costume dell'intera sinistra ad ogni livello istituzionale.
Ecco perche' non ci sono piu' alibi: comuni, province e regioni sono
ormai amministrati sotto le stesse bandiere senza un'idea, un progetto
o un programma legato allo sviluppo della nostra terra. Come opposizione,
pero', vigileremo attentamente e senza fare sconti a nessuno, affinche'
la Provincia di Cosenza ritorni ad essere volano di crescita per la
comunita' amministrata''.
Grispo “A
Corigliano serve stabilità politica”
15/09 ''Non ci sono ne' vincitori ne' vinti quando i 'kamikaze delle
istituzioni', i 'pasdaran della politica' dentro e fuori un Consiglio
comunale decidono di azionare la forza deflagatrice dei soli numeri
e, alla crudezza delle parole fanno seguire atti concreti che ignorano
il senso di responsabilita' procurando gravi danni alla citta' ed
ai suoi cittadini''. E' quanto ha dichiarato il vice sindaco di Corigliano,
Adriana Grispo, commentando l'attuale situazione del comune dopo le
dimissioni del sindaco De Rosis. ''Un sindaco - ha aggiunto - democraticamente
eletto, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, presenta al
Consiglio comunale le linee programmatiche, progetto di governo credibile
per lo sviluppo della Citta'. Purtroppo succede che, in un contesto
dove sono i numeri e l'arroganza a prevalere, persino l'approvazione
di un conto consuntivo, da atto quasi esclusivamente tecnico, si trasforma
in strumento di ricatto politico e di squallida intimazione''. ''Corigliano
ha bisogno di stabilita' amministrativa e politica - ha concluso la
Grispo - affinche' si possano portare avanti i processi di sviluppo
e di progresso gia' intrapresi attraverso un intenso lavoro di programmazione
realizzato in questo scorcio di legislatura. Questa stabilita' deve
essere garantita da una classe politica consapevole del proprio ruolo
ed autorevole nel proprio compito''.
CISL “A
Rosano mancato coinvolgimento sul bilancio”
15/09 "L' Amministrazione comunale di Rossano ha disatteso quanto
concordato nel corso dell' incontro con i sindacati di categoria del
17 agosto scorso relativamente alle corrette relazioni sindacali".
E' quanto si afferma in un comunicato congiunto del segretario territoriale
della Fps-Cisl, Pietro Gaccione e del segretario generale provinciale
Fps-Cisl, Ugo De Rose nel quale si esprime, è detto nel documento,
"il proprio disappunto per il mancato coinvolgimento sul 'bilancio
comunale partecipato''. L' intervento dei due sindacalisti fa seguito
alla convocazione del Consiglio comunale del 18 settembre per l' approvazione
del documento contabile. "Lo scorso 17 agosto - è detto
nella nota della Cisl - era stata fatta espressa richiesta all' Amministrazione
comunale di consegnare, in tempi ragionevoli, alle organizzazioni
sindacali i documenti contabili comunali e i relativi allegati, e
comunque prima dell' incontro di delegazione trattante avente ad oggetto
definizione Fondo 2005 e costituzione Fondo 2006. Ciò non è
avvenuto, e ad oggi, purtroppo, non risulta essere stato consegnato
alcunché. Se si considera poi che sul Fondo del personale risultano
registrate in bilancio delle vere e proprie anomalie contabili che
contrastano con le norme contrattuali, quali ad esempio le spese per
lo straordinario che graverebbero sul Fondo, c' è da preoccuparsi
sul comportamento sia della dirigenza che dell'organo politico".
"Dobbiamo prendere atto - sottolineano ancora Gaccione e De Rose
- che, così come in passato, l' approvazione dell' importante
strumento di programmazione politica - sociale - economica rimane
nei meandri del Palazzo di Città, senza che i semplici cittadini,
le parti sociali e di categoria possano conoscere più approfonditamente
i dati relativi al bilancio. Nel corso del primo incontro dello scorso
agosto si è parlato espressamente di un cambiamento radicale
nella relazioni sindacali, che però ad oggi stenta a decollare,
dando corso alla cosiddetta 'democrazia partecipata' e quindi al 'bilancio
partecipato e sociale'".
G. Mancini “Il
Governo non sottovaluti i rischi che si corrono in Libano”
14/09 "L'azione politica e diplomatica del Governo ha consentito
all'Italia di conquistare un nuovo ruolo da protagonista nel contesto
internazionale". E' quanto ha detto il capogruppo della Rosa
nel Pugno in commissione Esteri della Camera dei Deputati, Giacomo
Mancini, nel corso dei lavori dell'organismo. "E, però,
è doveroso - ha aggiunto - che l'esecutivo non sottovaluti
i rischi che si corrono in Libano e, ancora di più, gli scenari
foschi che li possono aprirsi. La missione Unifil rischia di essere
stritolata da spinte politiche divergenti: da una parte Bush esprime
una forte condanna contro l'Iran il cui regime viene paragonato ad
Al Quaeda, dall'altra Amadinejiad stringe un alleanza sempre più
forte e anche militare con gli Hezbollah libanesi". "Tale
contrapposizione, purtroppo, rischia - ha concluso Mancini - di diventare
esplosiva a danno del buon esito della missione"
Alla Festa dell’Unità
di domenica a Castrovillari, intervista a Nicola Adamo
14/09 Si terrà domenica a Castrovillari, presso il parco giochi
comunale, la manifestazione politica conclusiva della Festa dell'Unità
con l'intervista del responsabile dell'Ansa della Calabria, Filippo
Veltri, al Vice-Presidente della Giunta Regionale, Nicola Adamo. Sarà
l'occasione - è scritto in una nota - per fare il punto sulle
problematiche che interessano il nostro territorio con particolare
riferimento alle questioni del lavoro, del Parco del Pollino, della
Sanità e delle prospettive di sviluppo della zona che deve
necessariamente riappropriarsi del proprio ruolo nel contesto regionale.
L'appuntamento assume particolare importanza anche perché giunge
a ridosso della riunione fissata per lunedì 18 settembre della
cabina di regia che dovrà occuparsi del superamento dell'attuale
fase di difficoltà che sta vivendo la Giunta Regionale".
"I Democratici di Sinistra - conclude la nota - sono fortemente
impegnati al rilancio dell'attività di governo della Regione
che,rapidamente, dovrà accelerare il processo di cambiamento
e d'innovazione in tutti i settori fondamentali per lo sviluppo della
Calabria così come la grande maggioranza dei Calabresi vuole"
Dima (AN) incontra
Fini “Gettate le basi per il rilancio del partito in Calabria”
14/09 Rilancio del partito, situazione politica regionale, visita
in Calabria del leader nazionale, sono stati gli argomenti trattati
nel corso di un incontro svoltosi a Roma tra il coordinatore di An
della Calabria, Giovanni Dima, ed il presidente nazionale del partito,
Gianfranco Fini. "La prossima assemblea nazionale - ha detto
Dima - che sarà preceduta da tre forum tematici sul mondo della
cultura, del lavoro e del volontariato, servirà per rilanciare
l'attività politica di un partito chiamato ad aprirsi e, di
conseguenza, a radicarsi ancora di più nel territorio attraverso
un dialogo continuo e, sicuramente, costruttivo con le associazioni
di categoria, il terzo settore e l'universo della cultura. Alleanza
nazionale è al lavoro per quella che molti osservatori hanno
definito una nuova svolta politica che servirà per allargare
il confronto ed il dibattito sul progetto di rinnovamento della destra
italiana". "Ho chiesto a Fini - ha aggiunto - di incontrare
la classe dirigente del partito in Calabria e di ascoltare le proposte
di tutti quei calabresi che, e sono ancora in tanti, credono ancora
nella politica del fare e delle cose concrete: il Presidente Fini
mi ha dato disponibilità in tal senso confermandomi che il
prossimo autunno sarà in Calabria. Lo stesso Presidente Fini
ha, inoltre, confermato che il congresso provinciale della Federazione
di Crotone, come già stabilito in precedenza, dovrà
svolgersi entro la fine del prossimo mese di ottobre". "Abbiamo
gettato i presupposti - ha concluso Dima - perché anche in
Calabria si creino le condizioni necessarie ed indispensabili per
attuare un nuovo progetto di rilancio di Alleanza nazionale".
Lettera minatoria
a quattro consiglieri comunali di Paola. Pittelli (Fi) "Atto
grave"
14/09 "Sono portato a pensare che si tratti di uno scherzo di
cattivo gusto di qualche buontempone. Credo che non serva a nulla
suscitare ulteriore clamore. Saranno le forze dell’ordine a
fare chiarezza in base all' attività d' indagine". Getta
acqua sul fuoco Basilio Ferrari, il consigliere comunale di Forza
Italia di Paola, che ieri sera ha trovato nella buca delle lettere
una missiva dove veniva minacciato di morte assieme a Emilio Perfetti
e Marco Aloise, consiglieri comunali di Forza Italia e Alleanza nazionale.
Minacce nella lettera erano state indirizzate anche a Domenico De
Rosa, coordinatore zonale di Alleanza Nazionale e commissario locale.
"Il gravissimo atto di intimidazione nei confronti di Basilio
Ferrari, Emilio Perfetti e Marco Aloise, rispettivamente consiglieri
comunali di Forza Italia (i primi due) e Alleanza nazionale, nonché
Mimmo De Rosa, coordinatore del Tirreno cosentino del partito di Fini
e commissario a Paola, non limiterà la loro azione politica".
Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia,
il senatore Giancarlo Pittelli, il quale nel condannare il gesto sottolinea
che "i quattro esponenti politici non si faranno intimidire e
continueranno nel loro lavoro di dirigenti di partito e di rappresentanti
di Forza Italia e di An profondendo il massimo impegno a dispetto
di chi alla forza delle idee e alle ragioni del diritto oppone prepotenza
e brutalità. A Basilio Ferrari, Emilio Perfetti, Marco Aloise
e Mimmo De Rosa va pertanto la solidarietà di Fi e quella mia
personale, assicurando agli stessi tutto il sostegno e l'aiuto necessario".
''Il gravissimo atto di intimidazione nei confronti di Basilio Ferrari,
Emilio Perfetti e Marco Aloise, rispettivamente consiglieri comunali
di Forza Italia (i primi due) e Alleanza nazionale, nonche' Mimmo
De Rosa, coordinatore del Tirreno cosentino del partito di Fini e
commissario a Paola, non limitera' la loro azione politica''. Lo afferma
in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore
Giancarlo Pittelli. Nel condannare il gest, Pittelli sottolinea che
i quattro esponenti politici ''non si faranno intimidire e continueranno
nel loro lavoro di dirigenti di partito e di rappresentanti di Forza
Italia e di An profondendo il medesimo impegno a dispetto di chi alla
forza delle idee e alle ragioni del diritto oppone prepotenza e brutalita'''.
''A Basilio Ferrari, Emilio Perfetti e Marco Aloise 3 Mimmo De Rosa
-conclude- va pertanto la solidarieta' di Fi e quella mia personale,
assicurando agli stessi tutto il sostegno e l'aiuto necessario''
Misiti (IDV)
“Sospendere le auto convocazioni dei dirigenti del partito a
Lamezia”
14/09 ''Sono venuto a conoscenza, da organi di stampa, che alcuni
dirigenti regionali, vecchi e nuovi di Italia dei Valori, si sono
auto convocati per giorno 15 settembre a Lamezia Terme, per discutere
la situazione del partito in Calabria, da loro ritenuta degradata
da atteggiamenti prevaricanti da parte di alcuni dirigenti regionali.
Invito, attraverso il delegato all'organizzazione di detta iniziativa,
Carmine Dursi, vecchio dirigente regionale che risulta abbia sempre
dato al partito contributi in termini organizzativi e di proposta
politica, gli amici auto convocati a sospendere detta iniziativa''.
A sostenerlo e' stato il deputato di Idv, Aurelio Misiti. ''Lo svolgimento
di un incontro di auto convocati - ha aggiunto Misiti - non farebbe
un buon servizio al partito e potrebbe essere strumentalizzato da
chi non ha interesse che Idv in Calabria cresca, cosi' come avviene
dalle ultime elezioni politiche ed amministrative. Cio' anche in vista
dell'incontro con il presidente Di Pietro, che si svolgera' a Lamezia
Terme il prossimo 20 settembre, dove i quadri del partito avranno
modo di discutere, confrontarsi e dare il proprio contributo di proposta,
particolarmente per quanto attiene all'organizzazione del partito
in Calabria''.
Caso Pacenza:
Interrogazione dei parlamentari al Ministro Mastella sulla correttezza
dei magistrati calabresi
13/09 Con un'interrogazione sul "caso Pacenza" un gruppo
di parlamentari dell'Unione, primo firmatario la Senatrice Rosa Villecco
Calipari, ha chiesto al Ministro della Giustizia Mastella quali iniziative
intenda prendere per accertare il rispetto, la correttezza e la coerenza
con le norme e la procedura, pur nel doveroso rispetto di autonomia
e delle prerogative della magistratura e nei limiti consentiti in
presenza di una indagine in corso. I parlamentari dell'Ulivo si dicono
consapevoli dell'importante lavoro svolto dalla magistratura cosentina
per contrastare fenomeni di illegalità e speculativi che grandi
e gravi danni possono creare alle popolazioni calabresi, ma chiedono
anche al Ministro della Giustizia di intervenire a tutela dei diritti
inviolabili della libertà e della dignità della persona
garantiti ugualmente a tutti i cittadini dalla Costituzione e dalle
leggi della Repubblica. L'interrogazione dei parlamentari dell'Ulivo,
osserva che nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla magistratura
cosentina nei confronti del consigliere regionale ds calabrese Franco
Pacenza - successivamente annullata dal tribunale del riesame di Catanzaro
per mancanza di indizi - veniva contestata al consigliere Pacenza
una presunta "concussione psicologica" ai danni dell'imprenditore
Alfonso Rizzo, e si teorizzava che l'impegno sindacale aveva rappresentato
nella circostanza un momento di costrizione e di minaccia e che anzi
Pacenza aveva operato in termini di concussione attraverso il sindacato
e la mobilitazione sindacale. L'interrogazione spiega che la misura
cautelare contro Pacenza, sosteneva che il consigliere ds avrebbe
imposto, per l'assunzione persone a lui politicamente vicine, mentre
se si esamina l'elenco delle persone da assumere alla Printec ed alla
Sensitec un'ottantina in tutto, nessuna ha mai avuto un'affinità
politica con le posizioni politiche di Pacenza ed anzi alcuni sono
impegnati con altre formazioni politiche. La senatrice Rosa Villecco
Calipari e gli altri parlamentari dell'Ulivo firmatari dell'interrogazione
sottolineano che l'accusa nei confronti di Franco Pacenza si basava
esclusivamente sulle rivelazioni del finanziere italo-tedesco Alfonso
Rizzo promotore dell'investimento per la realizzazione delle due industrie,
arrestato nell'ambito della stessa inchiesta, reo confesso e rimesso
in libertà nel giro di 5 giorni a seguito delle sue dichiarazioni,
pur essendo permanente il pericolo che lo stesso si sottraesse alle
indagini, come poi é avvenuto, e senza che sia stato chiarito
dove sono andati a finire i soldi della truffa. Nell'interrogazione
la senatrice Villecco Calipari e gli altri parlamentari dell'Ulivo
segnalano inoltre che l'inchiesta pare puntare ad accertare eventuali
fatti reato e comportamenti illegittimi posti in essere da enti economici
ed istituzioni calabresi con riferimento al periodo ricadente nella
precedente legislatura regionale, periodo in cui Franco Pacenza ricopriva
in Calabria il ruolo di consigliere d'opposizione, sicché non
si capisce, né lo spiegano gli atti della magistratura, come
avrebbe condizionato atti di un governo regionale di segno politico
diverso. Inoltre - affermano i parlamentari dell'Ulivo - sono forti
i dubbi riguardo alla competenza territoriale della magistratura cosentina
per questa indagine.
Dopo i senatori anche i deputati dell' Ulivo chiedono conto dell'
operato dei magistrati del caso Pacenza. I Deputati Franco Amendola,
Michele Bordo, Bruno Cesario,Emilia DeBiase, Maria Grazia Laganà
Fortugno, Marilina Intrieri, Daniele Marantelli, Marisa Nicchi, Nicodemo
Oliverio, Giovanni Sanga, Amalia Schirru,Ivano Strizzolo, Massimo
Vannucci,Rodolfo Viola,Domenico Volpini, "alla luce della decisione
assunta dal Tribunale del riesame di Catanzaro che ha escluso non
solo la sussistenza della misura restrittiva, ma ha negato in radice
l'ipotesi accusatoria formulata nei confronti del Consigliere Regionale
della Calabria on. Franco Pacenza, presenteranno una interrogazione
parlamentare per chiedere all'on. Ministro della Giustizia di voler
disporre opportuni accertamenti, tendenti a verificare le cause di
un così grave, inconcepibile errore".
Scoppia l’affaire
Talarico in casa DS. Zagato “Ha saputo dalla stampa dei provvedimenti,
Conseguenze sulla Federazione di Cosenza”
13/09 "Il consigliere comunale di Rende Mimmo Talarico non può
aderire a nessuna articolazione interna dei Democratici di Sinistra
in quanto non più iscritto ai Ds". E' quanto si afferma
in un comunicato della federazione provinciale dei Ds di Cosenza in
riferimento alla notizia circa l' adesione di Talarico alla mozione
Mussi. "Lo status di non iscritto - è detto ancora nel
comunicato - deriva dal fatto che, come da statuto, Talarico, candidandosi
in liste e in coalizioni non sostenute dal partito nel comune di Rende,
si è automaticamente posto al di fuori del partito stesso.
L' adesione e la permanenza in una organizzazione democratica comporta
infatti, pur nel rispetto del pluralismo interno e dei diritti di
ciascun iscritto, il rispetto di alcune semplici regole, prima fra
tutte il candidarsi ed il sostenere i Ds nei momenti elettorali. Mimmo
Talarico nelle elezioni comunali di Rende ha fatto prevalere la sua
volontà di candidarsi a Sindaco contro i Ds sulle ragioni della
sua adesione al partito". "Ciò si ribadisce - è
detto nel comunicato - al fine di evitare la diffusione di notizie
tendenti a creare disorientamento nei cittadini e negli elettori:
il partito non é un taxi dal quale si può scendere o
risalire a proprio piacimento, magari cercando di accomodarsi sui
sedili posteriori". Neanche il tempo di finire di leggere il
comunicato che il coordinatore nazionale della “mozione Mussi”
(la corrente a cui aderisce Talarico), Gianni Zagato, chiede lumi
e chiarimenti al partito sull’operato della Federazione dei
DS di Cosenza.
''Mimmo Talarico, dirigente del partito calabrese, a poche ore dalla
sua decisione di aderire alla minoranza dei Ds, apprende dai giornali
che dei Ds non fa piu' parte e dunque la sua decisione non ha alcun
valore''. E' quanto afferma in una nota il coordinatore organizzativo
della Mozione Mussi dei Ds, Gianni Zagato. ''Tutto e' affidato - ha
aggiunto - a un comunicato dato alla stampa e firmato dalla federazione
Ds di Cosenza. Nessuna discussione politica, nessuna riunione degli
organismi dirigenti, ne' di quelli disciplinari, nessun provvedimento
preso a suo carico. Semplicemente cancellato. Il partito calabrese
si trova proprio in questi giorni all'apice di una ben piu' grave
vicenda che richiederebbe a tutti spirito unitario e senso democratico
sia nella vita interna, sia nel rapporto con l'opinione pubblica''.
''Calpestare - ha concluso Zagato - come si sta facendo ogni regola
, ogni minima procedura, ogni livello anche personale di civilta',
non potra' non avere conseguenze,tanto sul piano politico calabrese
quanto su quello nazionale.'' Insomma. non c’è che dire.
Solidarietà
di Tripodi (PdCI) ai lavoratori del Palazzo di Giustizia di Reggio
13/09 Il Segretario Regionale del PdCI e Assessore Regionale all'Urbanistica,
Michelangelo Tripodi si è recato, accompagnato dal Segretario
Provinciale del Partito, Enzo Infantino, nel cantiere del costruendo
palazzo di Giustizia di Reggio Calabria per esprimere la vicinanza
e solidarietà dei Comunisti Italiani ai lavoratori edili dell'impresa
Bentini che da giorni hanno incrociato le braccia per condurre una
dura lotta a difesa del posto di lavoro con l'appoggio di CGIL-CISL-UIL.
Durante l'incontro con i lavoratori e i rappresentanti sindacali,
Tripodi ha voluto manifestare la preoccupazione, per la piega in negativo
che ha assunto la vertenza, direttamente al Prefetto De Sena il quale
raggiunto telefonicamente si è dimostrato informato della situazione
ed ha garantito a Tripodi un suo intervento nei confronti dei dirigenti
dell'Impresa Bentini impegnandosi a convocare subito un incontro con
i rappresentanti dell'impresa e dei lavoratori per sbloccare la vertenza.
Ad oggi, nonostante il blocco del cantiere, i dirigenti della Bentini
sono rimasti sordi rispetto alle legittime rivendicazioni dei lavoratori
i quali dopo essere stati assunti con contratti trimestrali alla scadenza
sono stati ingiustamente licenziati senza ottenere nessuna proroga.
In questo quadro ci sembra davvero scorretto e quindi inaccettabile
il comportamento assunto dal Sindaco Scopelliti che non ha voluto
nei giorni scorsi ricevere la delegazione sindacale che aveva chiesto
un confronto con l'Amministrazione Comunale per cercare di trovare
una soluzione che desse certezza occupazionale ai lavoratori. Michelangelo
Tripodi ed Enzo Infantino a conclusione dell'incontro con le maestranze
della Bentini e con i rappresentanti sindacali hanno assicurato il
pieno sostegno del PdCI nella battaglia per ottenere il sacrosanto
diritto dell'assunzione a tempo indeterminato.
P. Mancini “L’opposizione
che non c’è e il familismo immorale (Calabria docet)”
12/09 (Pietro Mancini) " Politique d’ abord, l’
intendence suivra “ : Silvio Berlusconi, a Gubbio, ha, finalmente,
svegliato - o almeno ci ha provato- dal torpore il centro- destra,
facendo proprio il principio del vecchio e abile, in primis a farsi
comprendere dal popolo, leader socialista Pietro Nenni. E il dovere
del partito più forte del fronte anti - Prodi, Forza Italia,
dovrebbe essere quello di incalzare il governo, con l’ obiettivo
di farlo cadere il prima possibile, o di costringerlo a non rifilare
agli italiani ricette vecchie e rischiose per l’ economia, per
il Sud e, con la temuta mega- lottizzazione della RAI, per la dialettica
democratica. Niente pateracchi e " casiniani " inciuci,
insomma, ma impegno, intelligente e senza pause, per far crescere
nel Paese, ancora pesantemente condizionato, al centro e nelle regioni,
da una pesante egemonia cattocomunista, una classe dirigente più
onesta, meno intrisa di familismo amorale ( vedi i recenti scandali
in Calabria), più moderna e alternativa a quella, conservatrice
e arraffa - poltrone, della sinistra. Purtroppo, considerando il quadro,
desolante, che il partito del Cavaliere offre in molte regioni, non
esclusa la Calabria, dove tace su tutto, non si può non osservare
: povero ( si fa per dire, ovviamente… ) Berlusconi, predicherà
nel deserto, finchè non decide di mandare a casa gli incapaci
e i dirigenti- fotocopia dei " poltronisti " diessini. E,
a proposito di " questione immorale " e di occupazione del
potere : non vi sembra eccessivo che Prodi e Max D’ Alema, il
pensoso " Talleyrand del Salento ", mentre prospettano pesanti
sacrifici, lacrime e sangue per gli italiani, abbiano imbarcato 1000
persone sull’ aereo del governo, decollato ieri da Fiumicino
verso Pechino ? Altro che la celebre dichiarazione ( " viaggio
con Bettino e i suoi cari ! " ), rilasciata da Andreotti, sull'
aereo che lo portava con l' allora premier, Craxi, in Cina !
Loiero “Ripensare
al modello federale per l’Italia”
12/09 "In Italia il modello federale dello Stato va ripensato".
E' quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero,
al dibattito sul tema "Federalismo dopo il referendum",
organizzato a Roma alla festa nazionale de La Rinascita (Pdci). "Dopo
il no al referendum sulla devolution - ha aggiunto - é utile
fermarci per una riflessione e ripartire tutti assieme per definire
come dovranno essere il Senato federale ed il federalismo fiscale.
Solo allora potremo capire come attuare senza rischi anche l'articolo
116 della Costituzione che indica la possibilità di realizzare
un'autonomia differenziata tra le Regioni". La proposta del presidente
Loiero - è scritto in una nota - é stata pienamente
condivisa anche dagli altri partecipanti al dibattito: Walter Veltroni
(sindaco di Roma), Piero Marrazzo (presidente del Lazio), Mercedes
Bresso (presidente del Piemonte), Pino Sgobio (capogruppo Pdci alla
Camera) e Fabio Nobile (segretario federazione PdCI di Roma). Il presidente
Loiero ha ricordato che in Calabria, al referendum confermativo della
riforma costituzionale voluta dal centrodestra, si è registrato
il picco più alto di voti contrari. "Per cinque anni mi
sono battuto contro la devolution - ha aggiunto Loiero - per i tanti
ed irrimediabili guasti che avrebbe procurato al Mezzogiorno ed al
Paese intero, in quanto essa sviliva gli stessi principi fondamentali
di solidarietà ed uguaglianza che regolano la vita democratica
e civile della nazione. Ma anche il centrosinistra, nel 2001, ha compiuto
degli errori nell'approvare da solo la riforma del Titolo V della
Costituzione, come togliere dall'articolo 119 il riferimento per Mezzogiorno
e Isole ed inserire nell'articolo 116 l'autonomia differenziata per
le Regioni, al solo scopo di coinvolgere la Lega Nord". "Le
riforme costituzionali bisogna farle assieme - ha proseguito - anche
se siamo divisi politicamente. Occorre imparare dai padri costituenti.
Anche dopo la scelta di Alcide De Gasperi, del 31 maggio 1947, di
mandare fuori dal governo i comunisti ed i socialisti, nell'Assemblea
Costituente solo pochi giorni dopo Palmiro Togliatti votò un
articolo della Costituzione. Il fatto è che quegli uomini avevano
subito assieme la persecuzione del fascismo, condividevano gli stessi
valori, avevano fatto le stesse letture e possedevano un comune senso
dello Stato". "Per questo - ha concluso Loiero - è
utile fermarci a riflettere e ricostruire il giusto clima istituzionale
necessario a ripartire assieme per completare la riforma dello Stato".
Pecora (Movim.
Ragazzi di Locri) “Per la Calabria un processo di inversione
culturale”
12/09 ''Quello che serve davvero alla Calabria e' un processo di
inversione culturale delle coscienze. Una piccola rivoluzione fatta
non con le armi, ma con e nelle teste prima di tutto dei calabresi.
Ed a tutto questo occorre soprattutto affiancare fatti concreti, perche'
di parole inutili ne sono state dette troppe''. A sostenerlo, in una
lettera aperta ''alla Calabria degli onesti'', e' Aldo Pecora, del
Movimento dei ragazzi di Locri ''E adesso ammazzateci tutti''. ''E'
trascorso quasi un anno - ha sostenuto Pecora - da quel terribile
16 ottobre 2005. Il giorno in cui la 'ndrangheta sfidava apertamente
e nel modo piu' eclatante la politica, in un seggio elettorale, quasi
a voler rimarcare il concetto che in Italia la sovranita' appartiene
al popolo, ma in Calabria no: se c'e' in Calabria chi vota con la
penna, c' e' sempre chi per votare usa le calibro 9. E' la Calabria
della 'ndrangheta, quella che non fa sconti a nessuno, quella che
le cambiali elettorali te le fa pagare con gli interessi, quella che
non fa differenza tra destra e sinistra: la 'ndrangheta governativa.
L'eccezionale risposta in prima istanza da parte dello Stato ci ha
fatto credere che davvero il sacrificio di Franco Fortugno non fosse
stato vano. La fantastica e spontanea ribellione di noi ragazzi e
ragazze di tutta la regione, che con i tanti striscioni, a partire
dallo straordinario striscione bianco dei ragazzi del Liceo Zaleuco,
ha commosso l'Italia intera che ci ha battezzati 'i ragazzi di Locri'''.
''Quei ragazzi, a quasi un anno - ha proseguito Pecora - ancora quell'alba
la attendono. Continuano a sperare e non si fermano mai. Continuano
la loro piccola rivoluzione in silenzio. Accusati in passato di strumentalizzazioni
politiche, sono loro a 'strumentalizzare' paradossalmente i politici
facendo sottoscrivere ad oltre 130 deputati e 35 senatori il rivoluzionario
disegno di Legge 'Lazzati', che va a ledere come un bisturi il rapporto
contrattuale stretto dalla mafia con la politica. E mentre il Palazzo
litiga su poltrone e rimpasti in Giunta, i ragazzi si auto-organizzano,
fanno rete''. ''I calabresi onesti - ha sostenuto Pecora - non vogliono
piu' aspettare. Una regione dove a detta di tutti all' indomani dell'omicidio
Fortugno tutto doveva cambiare. Ed invece no, qui e' tutto, purtroppo,
peggio di prima. Ventidue consiglieri regionali indagati, a destra
ed a sinistra, tra questi ora anche il vicepresidente della Regione
per truffa, abuso d'ufficio ed associazione per delinquere. Passando
per l'approvazione tacita delle prime vergognose leggi-antitrasparenza
della storia della nostra regione. E, dulcis in fundo, tenendo presente
che siede in Consiglio regionale chi fino a qualche tempo fa aveva
nella propria segreteria anche uno dei presunti mandanti dell'omicidio
Fortugno, gia' arrestato per traffico d'armi. In una regione 'normale'
una situazione del genere non esisterebbe, perche' serieta' istituzionale
imporrebbe a tutta la classe politica un grande passo indietro ed
un momento di sincera e pubblica riflessione. In Calabria evidentemente
no''. ''Ma la partita - ha proseguito Pecora - non e' ancora chiusa.
Vogliamo continuare a sperare di poter presto vedere i frutti del
sacrificio di Fortugno e delle altre vittime innocenti che hanno pagato
col sangue l'amore per la nostra Calabria. Per far cio' occorre prima
di tutto passione e coraggio da parte di tutti, in primis dagli uomini
delle Istituzioni, quei pochi politici onesti, che devono saper lanciare
lo sguardo oltre l'orizzonte e coinvolgere attivamente in un vero
nuovo corso quella fetta di Calabria sana che per troppo tempo ha
aspettato fuori dalla porta. E' la Calabria dei giovani, dei professionisti,
di chi sogna e spera di non scappare, e di far crescere qui un domani
i propri figli. Dobbiamo unirci, fare rete. Noi giovani antimafiosi
lo stiamo gia' facendo, o almeno ci stiamo provando seppur con mille
sacrifici. Ma non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo essere i soli
Don Chisciotte della situazione. Non possiamo e non dobbiamo continuare
a delegare i problemi alle sole forze dell'ordine ed alla magistratura.
Bisogna ripartire dal basso, dalla cosiddetta societa' civile. La
Calabria non puo' piu' aspettare, aiutiamola. Aiutiamoci. Non si tratta
di scegliere se stare a destra o a sinistra, ma si deve scegliere
solo da quale parte del campo stare, se dal lato degli Onesti o dall'altro''.
Straface (AN)
“A Corigliano evidente crisi del centrosinistra”
12/09 "La crisi del centrosinistra è oggi sotto gli occhi
di tutti, sia a livello regionale che a livello locale. Il centrosinistra
sta mettendo a nudo tutta la sua politica fallimentare e la sua incapacità
a farsi carico dei problemi della collettività". Ad affermarlo
è Pasqualina Straface, capogruppo provinciale a Cosenza di
Alleanza nazionale e consigliere comunale di Corigliano. "La
Regione Calabria - ha aggiunto Straface - vive una situazione di stallo,
a causa delle inchieste giudiziarie che riguardano i Ds, con il consigliere
Pacenza e il vicepresidente Adamo. I calabresi chiedono risposte,
ma trovano dinanzi a loro solo porte chiuse e nessuna attenzione ai
problemi della loro quotidianità. Una situazione di incertezza
si vive a Corigliano dovuta dalle dimissioni del sindaco De Rosis,
che ha rifiutato il confronto con la Casa delle Libertà, maggioranza
in Consiglio comunale. La bocciatura del Conto consuntivo prima, la
bocciatura delle Linee programmatiche poi, hanno spinto il Sindaco
a dimettersi, determinando una situazione di stallo". "A
nome della Cdl - ha concluso Straface - avevo chiesto al sindaco di
azzerare la Giunta e le sue Linee guida, al fine di aprire insieme
una nuova fase di dialogo e partecipazione. De Rosis, però,
si è chiuso a riccio, ha evitato qualsiasi forma di confronto,
assumendosi la responsabilità di lasciare la città in
mano al Commissario prefettizio"
A Rogliano convocato
il consiglio sull’Ospedale
12/09 “Finalmente il sindaco Giuseppe Gallo, dopo il richiamo
del Prefetto, si è deciso a convocare il Consiglio comunale
aperto sull’Ospedale “Santa Barbara” di Rogliano”.
E’ quanto affermano in una nota i consiglieri della CDL Falbo
(AN), Coitino e Canino (FI). “Il Consiglio era stato chiesto
con insistenza dalla minoranza qualche mese addietro per affrontare
il tema del rilancio del presidio ospedaliero ed esaminare l’Atto
aziendale. Il Consiglio, convocato senza riunire la consueta Conferenza
dei Capigruppo, si farà venerdì prossimo. Di norma per
convocare un Consiglio è necessario chiederlo per iscritto
al sindaco, il quale è obbligato per legge a riunire l’assise
tassativamente entro il termine massimo di venti giorni dal ricevimento
della richiesta. Dispiace notare però che, per ottenere la
suddetta convocazione il Gruppo consiliare “An-Fi” abbia
dovuto più volte sollecitare pubblicamente un primo cittadino
evidentemente poco sensibile alle sorti del nosocomio, e infine rivolgersi
alla Prefettura per trovare una soluzione definitiva alla vicenda.
Dispiace perchè tutto ciò è segno di un modo
di concepire le istituzioni che mal si adatta a un paese con la storia
di Rogliano.
Ci auguriamo ora che siano stati invitati a partecipare tutti i soggetti
interessati: vertici aziendali, forze sindacali, personale, ma anche
i parlamentari di entrambi gli schieramenti e i massimi rappresentanti
delle istituzioni provinciali e regionali, poichè è
necessario promuovere un confronto ampio finalizzato a promuovere
il rilancio dell’ospedale. Si è già convenuto
che la proposta di Atto aziendale esaminata dalla Commissione Sanità
dovrà essere modificata nell’ottica del potenziamento
dell’ospedale, ma la Direzione generale, al contrario di quanto
dichiarato nel corso della seduta della stessa Commissione, deve impegnarsi
a non mettere in discussione la presenza del Santa Barbara all’interno
dell’A.O. di Cosenza. Ci auguriamo che il prossimo Consiglio
comunale servirà a registrare la convergenza di maggioranza
e minoranza su una piattaforma comune di rivendicazioni. In tal senso
ribadiamo al sindaco la nostra massima collaborazione.
Manca il numero
legale, salta la riunione del Consiglio comunale di Lamezia
11/09 ''E' un fatto grave. E' stata impedita la surroga di un consigliere
comunale''. A dirlo e' stato il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza,
ad inizio di una conferenza stampa convocata ad hoc nella sala consiliare
dopo che era saltata la riunione del Consiglio comunale per mancanza
del numero legale. I consiglieri di centrodestra, infatti, non si
sono presentati all'assise impedendo, di fatto, lo svolgimento della
riunione, in prima convocazione, alla quale erano presenti solo 14
consiglieri. Assente un consigliere Ds e tutta l'opposizione, ad eccezione
per l'unico consigliere eletto nelle fila del Nuovo Psi e per un esponente
dell'Udc. Nel corso della riunione, con 21 punti all'ordine del giorno,
si sarebbe dovuta effettuare la surroga del consigliere della Margherita,
Elvira Falvo, chiamata a far parte della Giunta in qualita' di vice
sindaco, al cui posto tra gli scranni consiliari si sarebbe dovuto
sedere il primo dei non eletti, Giovanni Gallo. Per Speranza l'assenza
del centrodestra in Consiglio e' ''grave perche' la surroga e' un
atto democratico in quanto permette di dare la possibilita' ad un
consigliere comunale di assolvere al compito per cui e' stato eletto.
Oltre alla surroga ¿ ha aggiunto Speranza ¿ all'ordine
del giorno c'erano altri punti importanti che erano stati abbondantemente
discussi in due riunioni dei capigruppo anche in merito alla loro
rilevanza, ed era necessaria la seconda convocazione, che non c'e'
stata e, per questo, non si e' potuta tenere la riunione. A questo
punto chiederemo e lo faremo anche con atti formali, che il Consiglio
comunale si tenga al piu' presto e questa volta in prima e seconda
convocazione''
La Fiamma attacca
Adamo “Chi troppo vuole nulla stringe”
11/09 “Squagliati nell'acido o seppelliti dove? Un avviso di
garanzia non è una condanna ! Su questo siamo d'accordo anche
noi . Ma il clamore ed il pensiero del popolo non è infatti
determinato dall'avviso di garanzia al Vice Presidente della Regione
Calabria ed alla sua gentile consorte . Assolutamente !” E’
quanto afferma la federazione provinciale della Fiamma Tricolore di
Cosenza in una nota. Però permetterete che a quella massa di
persone che va a votare con la speranza che qualche cosa nella vita
politica italiana cambi, provochi tanta delusione l'apprendere che
la moglie di Cesare , pardon di Adamo , abbia le mani in pasta in
decine di imprese che hanno usufruito di finanziamenti pubblici ?
Ma le capacità imprenditoriali e manageriali non sono acqua
e quindi tutto a posto ! E non pensate anche voi che l'ingordigia
sia un peccato capitale ? Politicamente parlando non vi sembra un
po' troppo ovvero non vi sembra la classica ciliegina sulla torta
la recente nomina della Signora Enza Bruno Bossio a dirigente della
Valle-Crati ? E che diamine ! Ancora dovevano vincere le elezioni
comunali e già era pronto il posto di comando per "il
valido manager ". Possibile che questa sinistra che litiga per
posti e posticini di sottogoverno non aveva nessun altro personaggio
capace di occupare con diligenza quel posto ? Chi troppo vuole ...si
diceva una volta ! Ma i tempi sono cambiati ed anche quei famosi detti
lasciano il tempo che trovano .Se poi pensiamo che c'è finanche
chi li applaude quando dicono di non avere scheletri nei loro armadi
! La domanda sorge spontanea: Squagliati nell'acido o sepolti chissà
dove?”
Gentiloni e Castagnetti
in Calabria alla Festa della Margherita di Camigliatello
11/09 Dopo le prime due giornate a Camigliatello sui temi di politica
locale, con particolare riferimento al ruolo degli enti locali con
il coinvolgimento dei sindaci, delle Comunità Montane, e della
Provincia, che ha registrato un grande interesse da parte degli amministratori
e dopo la riflessione fatta sulla verifica regionale, la terza festa
provinciale della Margherita prosegue con altri due momenti di confronto
politico, coinvolgendo altri centri della provincia cosentina: San
Giovanni in Fiore e Paola. Domani, nel centro silano, è scritto
in una nota, è in programma un momento di riflessione sul tema
"Il futuro della politica nell'Italia che cambia" al quale
parteciperanno l'assessore regionale Sandro Principe, il capogruppo
dei Ds alla Regione, Franco Pacenza, i deputati Francesco Laratta
ed Ennio Morrone. L'incontro sarà coordinato dal consigliere
provinciale della Margherita, Badolato, e sarà concluso da
Pier Luigi Castagnetti, vice presidente della Camera. L'ultima giornata
della festa toccherà Paola. Nell'occasione sarà discusso
ed affrontato uno dei temi politici più attuali a livello nazionale
come quello della comunicazione nella società che cambia. Interverranno
il consigliere regionale Maiolo, il deputato Laratta ed il senatore
Franco Bruno. L'incontro sarà coordinato da Covello e concluso
dal ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. Il coordinatore
provinciale della Margherita, Mimmo Bavacqua, nell'esprimere la propria
soddisfazione per la qualità degli interventi e per la partecipazione
registrati nelle prime due giornate, ribadisce la volontà della
Margherita "a lavorare per porre al centro del dibattito politico
temi attuali finalizzati a ridare ruolo e dignità ai partiti
e ai loro gruppi dirigenti. Riteniamo infatti - ha aggiunto - che
i temi prescelti per queste ultime giornate confermano la forte determinazione
del gruppo dirigente della Margherita di privilegiare la qualità
della risposta politica alle tante debolezze che oggi la Calabria
vive in ambito politico e di crescita economica e sociale della nostra
provincia e regione, così come risulta evidente dal titolo
scelto dalla Margherita, caratterizzante tutti i dibattiti riconducibili
al tempo della responsabilità".
Orizzonti del
Socialismo “L’assenza di Minniti significativa”
11/09 "Notizie di stampa riferiscono dell'assenza dell' onorevole
Minniti al vertice tenutosi, nei giorni scorsi, tra Democratici di
sinistra e Margherita sulla verifica regionale. Alcuni hanno pure
mostrato sorpresa per la citata assenza". A sostenerlo, in una
nota, è Orizzonti del Socialismo. "Una domanda - prosegue
la nota - nasce spontanea : può un sottosegretario al Ministero
dell'Interno partecipare ad un summit dove, su cinque partecipanti,
almeno tre, da ciò che risulta pubblicamente, sono sottoposti
a provvedimenti giudiziari? Non sarebbe un rischio eccessivo esporre
un uomo di governo al concreto rischio d'essere intercettato dall'autorità
giudiziaria che tenta di fare luce sugli eventi criminosi di cui leggiamo
in questi giorni sugli organi d'informazione?". "Più
che la fase fondativa del partito democratico - conclude la nota -
l'attuale, ci sembra la fase affondativa del centrosinistra di Adamo,
Sculco, Pacenza, Crea e compagnia bella".
Rosa Calipari
(DS) “Potenziare gli organici e i mezzi della Direzione Nazionale
Antimafia”
11/09 "E' giusto ed urgente studiare e decidere le forme di
coordinamento delle inchieste antiterrorismo, valutare se la strada
da seguire sia quella di dotare la Direzione nazionale antimafia di
una struttura specializzata nella lotta al terrorismo in particolare
quello internazionale, ma io credo che la Dna meriti attenzione e
il massimo sostegno anche per le sue funzioni originarie". E'
quanto ha detto la senatrice dei Ds, Rosa Villecco Calipari, nel corso
della Festa dell'Unità a Villa San Giovanni, circa la lotta
alla criminalità organizzata. "La lotta alla mafia - ha
aggiunto - non finisce con l'arresto di Provenzano, come quella alla
'ndrangheta o alla camorra non sono da considerare vinte perche' si
arrestano latitanti. L'attenzione nel nostro Paese deve rimanere alta,
si devono studiare sempre nuove forma di lotta. E credo che intanto
si debba pensare a garantire alla Dna nuovi mezzi, risorse, rafforzare
gli organici, per condurre con le energie adeguate una lotta che diventa
ogni giorno più complessa, e che forse è addirittura
di portata più ampia di quanto non fosse al momento della istituzione.
Mi riferisco alle nuove sfide della criminalità transnazionale,
ma anche a quelle poste soprattutto da 'ndrangheta e camorra, capaci
di creare vaste colonie in aree del Paese diverse da quelle d'origine".
"Le 'forme' criminali tradizionali italiane - ha proseguito Rosa
Calipari - hanno saputo trovare, e trovano, sempre nuove opportunità
di scambio e di collaborazione, di alleanza, addirittura di integrazione,
con i gruppi criminali più attivi nei Paesi Ue, gli albanesi
i gruppi etnici degli altri Paesi dell'area balcanica, ma anche gruppi
criminali cinesi, russi, turchi, nigeriani e colombiani, pongono in
questo modo alla Direzione nazionale antimafia l'esigenza di stabilire
forme di cooperazione internazionale, proiezioni all'estero sempre
più impegnative. A tutto questo si deve aggiungere il carico
di lavoro sempre più pesante che deriva dalla necessità
di garantire l' osmosi investigativa e tra le inchieste delle varie
procure che indagano soprattutto su organizzazioni come la 'ndrangheta
e la camorra, impegnate nella sistematica fondazione di colonie in
regioni italiane diverse da quelle di origine, nell'inquinamento di
interi settori dell'economia". "Penso - ha concluso Rosa
Calipari - che il ministro Mastella, il procuratore Grasso e il Csm,
debbano e possano opportunamente mettere a punto un piano di potenziamento
che trovo indispensabile".
Il Sindaco di
Corigliano, De Rosis, deposita le dimissioni
11/09 "La città mi ha voluto Sindaco sulla base di un
programma sostenuto dalle forze politiche dell'Unione, pur conscia
che non avevo i numeri in Consiglio. Questo progetto per la città,
presentato come Linee Programmatiche del Sindaco, con una votazione
illegittima, in contrasto con il Testo Unico degli Enti Locali e con
un inutile esercizio di 'prova di forza' dei numeri da parte della
maggioranza in Consiglio, è stato bocciato dalle forze della
Cdl (An, Fi, Udc, Giorgio Aversente e Lista Geraci)". E' quanto
afferma il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, dopo aver
depositato ufficialmente le sue dimissioni alla Segreteria Generale
del comune. "Per dignità personale - ha aggiunto - per
logica politica e per alto senso di responsabilità e rispetto
delle istituzioni, non posso che rassegnare le dimissioni dalla carica
di primo cittadino. Le forze della Casa delle Libertà, accecate
da una sconfitta cocente che ancora brucia, scarsamente interessate
al progresso economico, sociale e civile della Città, hanno
consumato un arbitrio che contrasta con la vigente normativa sulle
Autonomie Locali. La Giunta che con me ha lavorato in questi mesi,
dopo una attenta fase di ricognizione e monitoraggio, ha messo a punto
un progetto di tutto riguardo aperto ad emendamenti e contributi di
tutti i Consiglieri comunali. Inaccettabile e irricevibile era, altresì,
il cosiddetto "maxi emendamento" proposto dalla Cdl che
altro non era che la riproposizione del programma del candidato a
Sindaco Geraci, già bocciato dagli elettori. Così come
provocatoria resta per il sottoscritto la pretesa avanzata dal capogruppo
dell'Udc di azzeramento dell'attuale Giunta, come elemento per ottenere
il sostegno ed il voto in consiglio in occasione della fase del riequilibrio
di bilancio, prevista per la fine di settembre, non accetterò
accordi sottobanco o sostegni in cambio di posti al sole per la semplice
ragione che si deve vedere, sempre alla luce del sole, il proseguimento
di quel processo che i cittadini hanno voluto quando hanno consegnato
al centrodestra la maggioranza in Consiglio ed hanno eletto, consapevolmente,
attraverso la mia persona, un Sindaco di centrosinistra". "Ove
lo spirito - ha concluso De Rosis - prima richiamato dovesse essere
compreso e ritenuto praticabile dalle forze a noi opposte, presenti
in Consiglio, e si creeranno le condizioni di convergenze programmatiche
nell'interesse della Città, anche al fine di evitare un lungo
ed ulteriore periodo di commissariamento, non escludo la possibilità
di rivedere questa mia posizione che, al momento, mi pare doverosa,
ragionata, obiettiva, nonché l'unica risposta possibile e conseguente
a quanto avvenuto in Consiglio comunale".
Mimmo Talarico
aderisce a “Sinistra Ds”
11/09 Il componente la direzione regionale dei Ds, Mimmo Talarico,
ha manifestato la volontà di aderire alla componente "sinistra
Ds". Talarico, secondo quanto riferito in un comunicato, nell'ambito
dell'assemblea nazionale della componente "Sinistra DS"
che si svolge a Pesaro, ha avuto un incontro con un gruppo di dirigenti
della stessa componente tra i quali i parlamentari Marco Fumagalli
e Nuccio Iovine, il responsabile organizzativo nazionale della componente
Gianni Zagato e il ministro dell'Università, Fabio Mussi. Nel
corso dell'incontro, in cui sono stati trattati temi nazionali e regionali,
Talarico, prosegue la nota, "ha manifestato la volontà
di aderire alla componente e di lavorare nella provincia di Cosenza
e in Calabria, per rafforzare un'area politica che intende riaffermare
le ragioni di una sinistra democratica nel nostro Paese". Soddisfazione
è stata espressa dai dirigenti della mozione e dal ministro
Mussi, per il quale "l'adesione di Mimmo Talarico, e di tanti
altri compagni calabresi, è la conferma di un interesse crescente,
soprattutto nel Mezzogiorno, verso un'area del partito impegnata per
la costruzione di una sinistra plurale, unitaria, aperta alla partecipazione,
che vuole collocarsi sulla frontiera di un nuovo socialismo".
Pittelli smentisce
un suo passaggio al gruppo misto
11/09 "Apprendo di una notizia che circola in queste ore di
un mio eventuale passaggio al gruppo misto del Senato e smentisco
categoricamente come del tutto infondata la notizia che è stata
messa in circolazione". E' quanto afferma il senatore Gianfranco
Pittelli, di Forza Italia. "Non ho altro da aggiungere - prosegue
Pittelli - perché non esiste nulla di tutto questo".
Costantino (CIDS)
“Preoccupante l’intervento di Dalla Chiesa su Fortugno”
11/09 "E' indicativo e preoccupante l'intervento del senatore
Dl, Nando Dalla Chiesa, sull'uccisione del Vicepresidente del Consiglio
Regionale, Francesco Fortugno, laddove afferma : 'possiamo chiederci
se in Calabria uccidendo Fortugno sarebbe entrato in Consiglio Regionale
qualcuno su cui la 'ndrangheta aveva puntatò". A sostenerlo,
in una nota, è il presidente del Comitato interprovinciale
per il diritto alla sicurezza (Cids) di Reggio Calabria, Demetrio
Costantino. "Ecco - prosegue Demetrio Costantino - un modo errato
di rapportarsi sul gravissimo delitto, giudicato dallo stesso ex presidente
del Copaco, Bianco, esponente dello stesso partito, come la più
grave minaccia alla sicurezza della Calabria e del Paese, senza il
necessario rigore e per cercare di contribuire a pervenire alla verità.
Sarebbe perciò il caso di chiederci se in Calabria la 'ndrangheta
aveva puntato su qualcuno che sarebbe potuto entrare in Consiglio
Regionale e perche' ciò sia potuto avvenire senza obiezione
alcuna dello stesso partito o schieramento di appartenenza. E' una
domanda inquietante per riflettere e per evitare che determinate forze
politiche proseguano con comportamenti di doppiezza, finalizzati a
difendere e conquistare, comunque, sempre maggiore potere continuando
negli inganni". "Il senatore Dalla Chiesa - sostiene ancora
il presidente del Cids - farebbe bene ad approfondire quanto si è
scritto sull'operazione 'Arcobaleno', cioé il delitto Fortugno,
e non limitarsi ad alludere ed essere, se ha elementi, più
esplicito anche per aiutare gli inquirenti. Noi, rispettosi dello
stato di diritto e non avendo alcuna pregiudiziale, attendiamo la
verità processuale. In realtà, il nodo in Calabria,
riguarda il silenzio colpevole degli esponenti politici e le lotte
interne". "Perciò - conclude Demetrio Costantino
- per combattere la criminalità e l'illegalità occorre
anche liberarsi da quella parte del potere corrotto, criminale, dagli
intrecci e connivenze che soffocano la democrazia e la libertà
ed ostacolano un serio sviluppo economico e sociale".
Dalla Chiesa
(Dl) “Fortugno ucciso perché non dava garanzie”
10/09 "Francesco Fortugno è stato ucciso per la posizione
che occupava e perché non dava garanzie alla 'ndrangheta'",
che vuole gestire gli affari della sanità pubblica "fonte
tra le principali di arricchimento e potere delle organizzazioni mafiose".
Lo ha detto il senatore Dl Nando Dalla Chiesa, partecipando a Fidenza
al dibattito conclusivo del Festival Lilliput, in una giornata dedicata
all' impegno nella lotta alla mafia. "Possiamo chiederci - ha
proseguito il parlamentare della Margherita, secondo un sunto diffuso
dall'ufficio stampa del Festival - se in Calabria uccidendo Fortugno
sarebbe entrato in Consiglio regionale qualcuno su cui la 'ndrangheta
aveva puntato. Una domanda inquietante, perche' è una regione
governata dal centrosinistra. Dobbiamo anche chiederci se è
così casuale la frequenza con cui nomi politici calabresi,
e non solo, compaiono nelle cronache giudiziarie". Dalla Chiesa
ha aggiunto che "non c'é neppure solidarietà tra
i movimenti antimafia che di recente si sono scambiati accuse anche
gravi". Per il deputato Ds Giuseppe Lumia, componente della Commissione
parlamentare antimafia, che ha partecipato al dibattito, "per
la lotta alla mafia è stato un anno di luci e ombre; l'omicidio
di Fortugno ha devastato la Calabria, ma la cattura di Provenzano
è stato un grande risultato. La 'ndrangheta continua ad accumulare
denaro grazie al traffico di cocaina, di cui ha il quasi monopolio
in Europa grazie al rapporto con i colombiani. La 'ndrangheta cresce
si rafforza, condiziona economia e vita politica sempre più
e chiede di inserire propri uomini nelle istituzioni". "Provenzano
- ha proseguito Lumia - è stato arrestato ma il sistema non
è ancora in ginocchio ed è ancora potente. Siamo ad
un bivio, le ombre possono soffocare le luci che viceversa potranno
scacciare le ombre se la politica creerà le condizioni, ossia
se questo Governo, il Parlamento, la società civile avranno
il coraggio di rendere prioritaria la lotta alla mafia. Altra condizione
è che l'Antimafia non sia più frammentaria. Serve un'etica
pubblica, dobbiamo colpire il rapporto mafia-politica e i partiti
non devono più candidare chi si macchia di rapporti consapevoli
e sistematici con la mafia". Vincenzo Linarello, delle cooperative
calabresi Goel, ha raccontato l'esperienza delle cooperative della
sua regione e le molte intimidazioni subite: "Con l'omicidio
Fortugno la 'ndrangheta ha voluto dire che ora i voti non si comprano
piu' con gli appalti ma con i posti nelle amministrazioni. Vogliono
passare dalla logica dei collusi ai professionisti e politici affiliati.
La 'ndrangheta sta mettendo radici dappertutto in Italia, anche in
Emilia-Romagna''.
Il Sindaco di
Corigliano, De Rosis, annuncia le sue dimissioni
10/09 Il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, alla guida
di una giunta di centrosinistra, ha annunciato le sue dimissioni ai
gruppidi maggioranza. Domani presentera' l'atto delle sue dimissioni
all'ufficio di protocollo del comune. La decisione di De Rosis e scaturita
dopo la bocciatura, in consiglio comunale, del Rendiconto e delle
Linee programmatiche. Ora ci sono 20 giorni di tempo dopo di che le
dimissioni diventeranno definitive se non saranno ritirate. Sulle
dimissioni di De Rosis il Presidente del Consiglio comunale, Franco
Ciro' dell'Udc, ha detto che : ''la situazione nel comune e' di crisi
grave. E' necessario fare ogni sforzo per la ricerca di una nuova
maggioranza che assicuri per 5 anni al paese una maggiore stabilita'
che fino ad ora non si e' avuta a causa della presenza di un sindaco
retto da una coalizione minoritaria''.
Rosa Calipari
(DS) “In Libano una missione di pace”
10/09 ''Quella in Libano e' a tutti gli effetti una missione di pace
dove ai nostri soldati, a quelli della Francia, e agli altri che si
aggiungeranno, tocca il delicato compito di mantenere il silenzio
delle armi, gia' in vigore, impedendo ulteriori distruzioni, spargimenti
di sangue, atti di terrorismo. Ad essa si affianca una coerente, tenace,
azione diplomatica''. E' quanto ha detto la senatrice Ds Rosa Villecco
Calipari, intervenendo alla festa provinciale dell'Unita' di Cosenza.
''Non possiamo - ha aggiunto - nasconderci i pericoli, i rischi, di
una situazione come quella libanese, la delicatezza dell'impegno di
fronte al quale si trovano i nostri militari. Ai nostri ragazzi in
Libano, come a quelli di tutti contingenti impegnati all'estero, va
il nostro sostegno il nostro incoraggiamento il nostro ringraziamento.
Un dato e' diventato in questi giorni di tutta evidenza: la decisa
iniziativa diplomatica di pace dell'Italia e la tempestiva messa in
campo di un contingente militare con l' obiettivo di garantire il
rispetto di una chiara risoluzione dell'Onu dimostrano che e' possibile
una inversione di rotta, nel metodo e anche nei contenuti, rispetto
alla politica estera degli ultimi cinque anni''. ''La vicenda libanese
- ha concluso Rosa Calipari - dimostra che il nostro paese, ma anche
tutta l'Europa, possono tornare ad avere un ruolo, e ricorda che e'
possibile essere alleati senza essere costretti semplicemente, supinamente,
ad obbedire. Questa vicenda ricorda che tra alleati, tra gli Stati
Uniti e l'Europa, tra gli Stati Uniti e l'Italia, ci si puo' confrontare
lealmente sugli obiettivi da raggiungere, sapendo anche marcare differenze
e autonomia, avendo anche visioni diverse''.
''Quando sento parlare di Afghanistan ascolto spesso, insieme a molte
parole, l'eco della propaganda. Chiedo a tutti che, quando se ne discute,
si ricordino che l'Afghanistan e' fame, malattie che uccidono, miseria,
milioni di mine, un Paese attraversato da guerra e violenze inaudite,
che ha prodotto milioni di profughi''. E' quanto ha detto la senatrice
dei Ds Rosa Villecco Calipari, partecipando alla festa provinciale
dell'Unita' di Cosenza, circa la situazione in Afghanistan. ''L'Afghanistan
- ha aggiunto - e' una delle 'ferite aperte' del pianeta che non si
rimarginano senza l'intervento della comunita' internazionale. Ne
conosco poche altre cosi', e sono in Africa. La situazione in Afghanistan
pone problemi di sicurezza, per l'Occidente e non solo, per quello
che significano le minacce dei talebani, di al Qaeda e dei signori
della guerra. La comunita' internazionale deve scegliere la via giusta
da percorrere, aggiornare ruoli, strategie di intervento, valutare
rischi e adottare misure adeguate, ma non puo' voltarsi dall'altra
parte. Una comunita' internazionale capace di difendere davvero i
valori che proclama, le forze politiche italiane, devono affrontare
questioni come quella avendo ben chiaro che e' uno dei luoghi dove
possono essere lacerati e morire principi fondamentali della civile
convivenza, irrinunciabili diritti dei popoli''. Nel corso del suo
intervento Rosa Calipari ha affrontato ai temi relativi alla situazione
in Iraq evidenziando che ''il punto non e' se 'la nostra' fosse una
missione di pace. Siamo andati per una missione calata in un teatro
di guerra, una guerra preventiva, decisa e fatta relegando le Nazioni
Unite, l'Unione Europea, in un angolo ,negando loro ogni ruolo, e,
si e' visto, lo hanno visto gli stessi americani, l'intervento militare
e' stato deciso invocando, paradossalmente, di tutte le nefandezze
che potevano essere contestate a Saddam Hussein, quelle che non erano
provate''. ''Oggi l'Iraq - ha concluso - e' attraversato non solo
dal terrorismo ma anche da una guerra civile''.
Minacce a Dima
10/09 Il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale della Calabria,
Giovanni Dima, ha ricevuto nelle settimane scorse, ma la notizia è
stata diffusa solamente stamane da un quotidiano locale, delle minacce.
La circostanza è stata confermata in serata dallo stesso Dima
il quale ha evidenziato che l'episodio è stato "prontamente
denunciato alle forze dell'ordine che hanno già avviato le
opportune indagini". "E' necessario puntualizzare - prosegue
Dima - che si tratta di un'intimidazione avvenuta presso la Federazione
provinciale di Cosenza di Alleanza nazionale dove è stata ritrovata
una bandiera in cui era testualmente scritto 'Dima via da Cosenza
o finirai come Principe'. Ho voluto tenere riservata questa notizia
per favorire il corso delle indagini".
Ad Acri la festa
provinciale dell’Unità
09/09 "La pace è possibile" è il tema della
Festa Provinciale dell' Unità che ha aperto i battenti da oggi
ad Acri. Sono previsti gli interventi di Damiano Guagliardi di Rc,
di Franco Laratta della Margherita, di Walter Manes della Rnp e di
Rosa Calipari. Questa sera si parlerà di "Le politiche
europee per lo sviluppo del Mezzogiorno": previsti interventi
di Maurizio Feraudo, Oreste Morcavallo, Salvatore Perugini e Gianni
Pittella. Domani, nel giorno conclusivo della kermesse, al centro
ci saranno i temi legati alla presenza del centrosinistra al governo.
Ne discuteranno il sindaco di Acri, Elio Coschignano, Pietro Medaglia,
Agazio Loiero, Luigi Marrello, Mario Oliverio, Franco Pacenza e Nicola
Adamo.
“Tempo
di scelte” per la Margherita in convegno il 12 a San Giovanni
09/09 Per la Margherità "è il tempo delle scelte".
E' questo il titolo che la segreteria provinciale di Cosenza ha scelto
per concludere la terza festa itinerante. Il 12 settembre, infatti,
alle 17, presso la sala convegni del Dino's Hotel di San Giovanni
in Fiore, i dirigenti e il comitato cittadino del centro silano hanno
organizzato una manifestazione in cui si dibatterà sui mutamenti
della politica in Italia. L'incontro sarà concluso dal vicepresidente
della Camera dei deputati, Pierluigi Castagnetti. Coordina i lavori
la consigliera provinciale Maria Clelia Badolato; interverranno il
segretario cittadino, Antonio Perri, i deputati Franco Laratta ed
Ennio Morrone; gli assessori regionali, Diego Tommasi e Sandro Principe
ed il consigliere regionale Franco Pacenza.
Oliverio (DL)
“Con il Governo Prodi il sud ha un ruolo nel Paese”
09/09 ''Con il Governo Prodi il Sud torna ad avere voce e ruolo nella
vita economica e sociale del Paese. Per cinque anni dimenticato dall'asse
Berlusconi - Bossi - Tremonti, oggi alla Fiera del Levante a Bari,
il Premier ha pronunciato impegni seri e duraturi che fanno del Mezzogiorno
la priorita' strategica nella programmazione economica''. E' quanto
afferma in una nota il parlamentare e segretario nazionale organizzativo
della Margherita, Nicodemo Oliverio, circa l'intervento di Romano
Prodi oggi a Bari. ''Il ripristino della certezza - ha aggiunto Oliverio
- nella erogazione degli incentivi, investimenti in sicurezza ed infrastrutture
sono le leve per rilanciare quella che e' la porta dell'Europa sul
Mediterraneo. Inoltre, l'annuncio delle risorse provenienti dall'Unione
Europea fugano tutti i dubbi di ridimensionamento degli aiuti per
le regioni dell'Obiettivo 1''. ''Su questi impegni - ha concluso -
dovrebbero riflettere tutti quei parlamentari della Casa delle liberta'
eletti nel Sud, che nella precedente legislatura hanno assistito silenziosi
alla mortificazione dei nostri territori''
Dima (AN) “Segnali
negativi dalla Finanziaria per l’agricoltura regionale”
09/09 "Dalla Finanziaria arrivano i primi segnali negativi per
il mondo agricolo. La nuova manovra, infatti, che in queste ore è
materia di forte discussione e contrasto nei partiti di governo, contiene
elementi preoccupanti sia sul versante dei tagli alla spesa, soprattutto
in materia di servizi al cittadino e di trasferimenti agli Enti locali,
basti pensare per esempio alle recenti proteste delle Regioni e dei
Comuni, sia su quello degli investimenti". E' quanto afferma
in una nota il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, Giovanni
Dima. "In questo contesto - ha aggiunto - anche l'agricoltura
italiana potrebbe subire forti penalizzazioni che non le permetterebbero
di essere competitiva nonostante i precisi impegni presi dal Governo
Prodi in sede di concertazione con le associazioni dei produttori
e di approvazione del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria.
Si rischia in sostanza, soprattutto sul versante della fiscalità,
di colpire un settore che avrebbe bisogno di interventi più
equilibrati per salvaguardarne specificità e peculiarità
legate anche e soprattutto alla stagionalità delle stesse attività
agricole". "Quando il governo Prodi - ha proseguito Dima
- decide di tassare la compravendita dei terreni agricoli attribuendogli
un valore commerciale e non catastale, quando decide di non prendere
posizione sulla necessità di stabilizzare l'Irap, permettendo
alle Regioni che hanno sforato il tetto di spesa sulla sanità
di aumentarla a loro piacimento, quando decide di inserire l'agricoltura
nei processi di nuova tassazione, non fa altro che dimostrare disinteresse
verso un settore che potrebbe contribuire seriamente alla crescita
economica nazionale". "Di fronte a queste prospettive -
ha concluso - ci auguriamo che, in sede di definizione della legge
finanziaria, si prenda atto della volontà del mondo agricolo
di diventare realmente competitivo attraverso l'introduzione di norme
strutturali che possano rilanciare un sistema che ha bisogno di interventi
concreti non solo sul piano della stabilità e riduzione fiscale
ma anche su quello della programmazione e della crescita.
Pittella (DS)
“Necessario formare gli europrogettisti”
09/09 "Puntare sulla formazione di euro-progettisti regionali
per aggredire l' ingente somma di fondi strutturali destinati alle
regioni Obiettivo 1 nel settennato 2007-2013. La Calabria ha le carte
in regola per dare, anzi tutto a se stessa, una lezione di reale discontinuità
rispetto all' esperienza, non del tutto brillante, di Agenda 2000".
E' quanto afferma, in una nota, l' europarlamentare Gianni Pittella,
segretario della delegazione Ds al Parlamento europeo. A parere di
Pittella, infatti, "la discontinuità rispetto al passato
passa attraverso tre leve su cui è ormai inevitabile investire
risorse ed intelligenze locali: la modernizzazione della macchina
pubblica regionale e periferica; la specializzazione dei funzionari
e la formazione di euro-progettisti locali; la cooperazione territoriale
ed il rafforzamento del partenariato pubblico-privato". "La
modernizzazione della pubblica amministrazione - sottolinea ancora
l' europarlamentare - assume un ruolo decisivo nel Mezzogiorno dove
appaiono maggiori le condizioni di debolezza della struttura amministrativa.
In vista del settennato 2007-2013 occorre superare ritardi considerevoli
nella disponibilità di competenze specialistiche per funzioni
di carattere tecnico-operativo. Vi è l' esigenza di dotarsi,
a livello locale, di staff di euro-progettisti capaci di attuare i
programmi non più dilazionabili. Occorrerà pertanto
- conclude Pittella - promuovere, con convinzione maggiore rispetto
al periodo 2000-2006, la governance multilivello o di settore e una
esperienza ancora più avanzate di partenariato pubblico - privato"
Naccarato “Quale
credibilità ha la CDL? L’UDC di Follini e Casini è
estranea alla destra populista”
08/09 "Quale credibilità potrebbe continuare ad avere
un'opposizione, per di più con la pretesa di voler essere interprete
delle istanze dei moderati italiani, se continuasse in modo così
ostinato rissoso ed intransigente ad operare mettendo da parte il
prioritario dovere che una qualunque opposizione responsabile deve
sempre avere verso il futuro ed il progresso del proprio Paese?".
Se lo chiede Paolo Naccarato, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento.
"Non so se sia vero che Silvio Berlusconi - dice Naccarato -
stia riflettendo se dare una più forte spinta populista fino
a scendere nelle piazze come chiedono alcuni settori di Forza Italia,
o se stia riflettendo se non sia meglio svoltare definitivamente verso
un centro moderato. Vedremo nelle prossime settimane. Ma neppure all'epoca
della più dura contrapposizione fra DC e PCI si sono mai visti
gli scontri delle scorse settimane. Oggi sembra prevalere la tentazione
ad accentuarli da parte dei più facinorosi della CdL, che sembrano
prendere il sopravvento, caratterizzando definitivamente questa coalizione
come un'alleanza di destra populista nella quale è ovvio che
l'UDC non ha più motivo di restare". "Del resto De
Gasperi, Moro, Fanfani, Andreotti e Cossiga mai si sarebbero neppure
sognati di lasciarsi tentare di scendere in piazza contro il governo
del proprio Paese. E bene fanno Pier Ferdinando Casini e Marco Follini
- dice Naccarato - a prender nettamente le distanze imboccando in
modo sempre più risoluto una strada di sempre maggiore responsabilità
politico-istituzionale. Se nei prossimi mesi finirà con il
prevalere la linea più intransigente di dura, netta e pregiudiziale
contrapposizione, cosa faranno i vari Pisanu, Scajola, Formigoni,
Cuffaro e tutta l'ala post-democristana, ormai relegata sempre più
ad un ruolo residuale, di Forza Italia?". "Da inguaribile
ottimista - conclude Naccarato - voglio sperare invece che, in sempre
più ampi settori dell'opposizione, la moderazione prevalga
davvero senza ulteriori tentazioni ostruzionistiche, dimostrando di
avere a cuore gli interessi del Paese non con le chiacchiere ma con
i fatti anche perché il 'muoia Sansone..' potrebbe risultare
fatale"
Fuda (Pdm) “Io
nella Cdl? Meglio ritirarmi. Attento al travaglio dell’UDC”
08/09 "Alla domanda secca sul mio passaggio al centrodestra,
le confido che, se proprio dovessi fare una riflessione sul mio futuro,
fermi restando i principi ai quali ho sempre ispirato e continuerò
ad ispirare le mie decisioni politiche, preferirei ritirarmi. Questo,
sì, sarebbe un vero ritorno a casa". E' quanto scrive
il senatore Pietro Fuda in una lettera inviata al direttore di Repubblica,
Ezio Mauro, circa un articolo relativo ad un suo possibile ritorno
nella Cdl. "La mia storia politica - ha aggiunto - è iniziata
undici anni fa, nel 1995, con la candidatura a consigliere regionale
della Calabria: fui il primo eletto nella lista di Forza Italia. Nel
2000 gli elettori mi hanno riconfermato il mandato regionale, aumentando
i consensi. Nel 2002 mi sono candidato, sempre per Forza Italia, a
presidente della Provincia di Reggio Calabria, ed ho ottenuto quasi
il 60% dei voti. Dopo aver governato per oltre tre anni, dimessomi
a novembre 2005, mi sono candidato in Calabria nella lista Consumatori,
che appoggiava Prodi, e sono stato eletto senatore. Mi sono iscritto
al gruppo Misto come componente del Partito Democratico Meridionale,
di cui sono uno dei soci fondatori. Da aprile di quest'anno ad oggi
ho svolto, con lealtà e fedeltà, il mio lavoro a sostegno
del Presidente del Consiglio e della coalizione di maggioranza, senza
alcuna contropartita, che invece è stata chiesta ed ottenuta
da altre formazioni politiche totalmente prive di rappresentanti in
Parlamento. La mia scelta, nel cambiare schieramento, ha seguito il
mio modo di interpretare la politica, le istituzioni e, soprattutto,
la sovranità popolare: ritengo indispensabile che chiunque
decida per un cambio politico, lo debba fare sottoponendosi prima
al giudizio dell'elettorato, e non venendo meno al mandato ricevuto
in rappresentanza elettiva, cioé cambiando il treno in corsa".
"Questo - ha proseguito Fuda - è il mio stile: se decidessi
di cambiare coalizione prima mi dimetterei, poi comunicherei la mia
nuova posizione, sottoponendola, ancora una volta, al giudizio degli
elettori. Il pezzo di Repubblica ha suscitato in alcuni suoi colleghi
domande piuttosto ovvie, che Le trascrivo insieme alle risposte. La
prima riguarda la mia inesistente tentazione per un "passaggio
di campo". Spero mi sia concessa, come risposta, una battuta:
non mi pare che i cimiteri possano attrarre chicchessia. Nell'area
dell'Ulivo, peraltro, ho potuto conoscere ed apprezzare, in questi
mesi, il modo di operare di altri colleghi, con i quali continuo a
scambiare proficue idee sulla questione meridionale, che mi appassiona
in modo particolare, e che mi ha permesso di consolidare ulteriormente
il convincimento che esistano soluzioni reali e positive per tutti,
nord, centro e sud Italia. Quelle che sono mancate nei precedenti
cinque anni di governo. La seconda domanda riguarda il mio giudizio
sulle scelte del collega dipietrista". "Fermo restando -
ha concluso - che rispetto le idee di tutti, De Gregorio compreso,
la mia curiosità politica è stimolata, piuttosto che
dalle scelte del singolo, dall'evoluzione dello scenario complessivo,
ed in particolar modo dal travaglio dell'Udc"
L’opposizione
a Rossano accusa la Giunta di "immobilismo completo”
08/09 "Sono passati tre mesi dall'insediamento del nuovo esecutivo
Filareto e non vi è chi non constati l'immobilismo che si respira
in città. In tutti i settori di possibile intervento comunale,
l'Esecutivo di Centro Sinistra non è stato capace di far minimamente
intuire ai cittadini idee proprie ed una propria autonoma capacità
progettuale". E' quanto scritto in una nota dei Gruppi consiliari
di opposizione di Rossano. "Sindaco ed Assessori - prosegue la
nota - continuano a snocciolare sulla stampa dettagli e attività
di ordinaria amministrazione. Messi da parte concetti vuoti e propositi
irrealistici, e calato un velo pietoso sulle tante inutili passerelle
istituzionali di sottosegretari o eurodeputati, non abbiamo ancora
avuto l'opportunità di prendere atto della novità "rivoluzionaria"
che il Sindaco Filareto avrebbe dovuto trasfondere in ogni settore
della macchina comunale. Sostanziale immobilismo, assenza di proprie
ed autonome opinioni dell'Esecutivo Filareto, è facilmente
registrabile in ogni campo e su ogni questione. Come, ad esempio sull'Enel
o sul dibattito relativo ai rigassificatori aperto dall'Assessore
Regionale all'Ambiente, il verde Tommasi". "Dalle risposte
- è aggiunto nella nota - date nei giorni scorsi dall'Amministrazione
Comunale, è emersa la più totale confusione ed astrattezza
sulle sorti attuali e future della Centrale di S.Irene. L'unica "novità"
l'abbiamo trovata contenuta in una lettera pubblica che il Sindaco
ha inviato all'Amministratore Delegato della Spa, chiedendogli espressamente
di "garantire l'esistente nella Centrale di Rossano". Probabilmente,
conclude la nota, Filareto non sa che la situazione attuale dell'Enel
è di quasi chiusura e di progressivo depotenziamento, così
come è stato ripetutamente detto e spiegato negli ultimi anni,
dalla stessa Enel Spa. La piroetta del Primo Cittadino sulla Torre
S.Angelo, magicamente trasformata in Castello. L'unico effetto prodotto
da questa pretesa personalistica ed auto-referenziale del Primo Cittadino,
imposta anche nel cartellone estivo e ripresa acriticamente dalla
stampa, è stata quella di offrire ulteriori spunti ironici
per battute sarcastiche da parte della vicina città di Corigliano".
"L'uscita pseudo-allarmistica - conclude - dell'Esecutivo sulle
"casse comunali vuote", per giustificare la propria incapacità
a far fronte, finanziariamente, alle tante, irrealizzabili, promesse
elettorali porta a porta".
Di Pietro “La
A3 una priorità per il Governo”
07/09 Per il ministro delle Infrastrutture "la Salerno-Reggio
Calabria è da ritenere una priorità tra le grandi opere
che il Governo vuole realizzare. La fase in corso é di ricognizione
su tutta la tratta, sia per quanto riguarda i finanziamenti, sia per
la sua realizzazione e quindi l'individuazione dei lotti prioritari.
Con senso di responsabilità e di realismo, è in atto
una fase istruttoria per quanto riguarda il reperimento delle risorse".
Antonio Di Pietro lo ha detto dopo il primo di una serie di incontri
con il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, e i tecnici "per
discutere delle fasi di realizzazione della Salerno-Reggio Calabria.
La volontà del ministro - spiega una nota - è quella
di sbloccare la situazione". "Fermo restando l'obiettivo
primario di arrivare al completamento dell'opera, è stato ritenuto
che la priorità deve essere attribuita a quei lotti, seppur
a volte brevi, che consentiranno la chiusura di percorsi rilevanti,
con immediati benefici per l'utenza. Privilegiare grandi lotti porterebbe
ad un allungamento dei tempi tale da complicare poi l'intera realizzazione
dell'opera". Il comunicato del ministero, tracciando un quadro
dei lavori di ammodernamento dell'autostrada, indica che "allo
stato sono percorribili 121 km", mentre "sono in consegna
o in fase di aggiudicazione lavori 200 km e per questi si prevede
la realizzazione di: 11 km entro il 2006, entro il primo semestre
del 2007 sono previsti altri 39,5 km, nel secondo semestre del 2007
altri 33 km, nel 2008 7 km, in tutto il 2009 108,5 km". L'Anas
"ha assunto l'impegno con il ministro di aprire il traffico prima
dell'esodo estivo 2007 per circa il 70% del primo Macro lotto che
unisce Sicignano ad Atena Lucana e di rendere la strada fruibile e
sicura"
Morrone (Udeur)
“Assumere i 795 ispettori del lavoro”
07/09 Il Capogruppo dei Popolari-Udeur in Commissione lavoro alla
Camera dei deputati, Ennio Morrone, ha presentato un'interrogazione
urgente al Ministro del lavoro e delle politiche sociali per chiedere
l'assunzione delle 946 persone risultate idonee al concorso indetto
nel 2004 per 795 posti di ispettore del lavoro. "I rapporti del
Censis e dell'Agenzia delle entrate - sostiene Morrone - hanno rilevato
la preoccupante crescita dell'evasione fiscale e del lavoro nero.
L'economia sommersa sottrae al fisco italiano circa 200 miliardi di
euro l'anno. L'evasione fiscale va combattuta certamente anche con
l'intensificazione dei controlli nelle aziende, visto che, a causa
del ridotto numero degli ispettori del lavoro, queste subiscono controlli
soltanto ogni 35-40 anni". "Data l'assoluta carenza di personale
- ha concluso Morrone - in cui versano i servizi ispettivi del Ministero
del lavoro e di Enti statali come l'Inps e Inail, sarebbe auspicabile
procedere all'assunzione degli idonei al concorso, che ad oggi, sono
collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione,
in attesa di un assorbimento nei ruoli di propria competenza".
Meduri (DL) “Caduta
di stile del Ministro Pecoraro”
07/09 ''Parificare i cacciatori che ogni anno pagano regolarmente
le tasse, come e' giusto, per praticare un' attivita' sportiva non
condivisa da tutti ovviamente, come tante altre cose nella vita, ma
legittima, agli evasori fiscali, e' purtroppo una caduta di stile
del ministro Pecoraro Scanio sicuramente non apprezzabile''. Lo ha
detto il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Luigi Meduri,
della Margherita, facendo riferimento alla dichiarazione fatta oggi
dal Ministro dell'Ambiente. ''Su temi controversi come questo della
caccia - ha aggiunto Meduri - i toni non debbono essere alti. Si discute
come sta facendo il ministro De Castro e si decide''.
Fedele (FI) “Giuste
le proteste in difesa dell’Ospedale di Palmi
07/09 "Credo siano molto giuste, ma sicuramente molto tardive,
le proteste che i cittadini di Palmi e la stessa amministrazione comunale
stanno portando avanti contro lo smantellamento dell'ospedale".
E' quanto sostiene, in una nota, il parlamentare di Forza Italia,
Luigi Fedele. "E' da mesi, ormai, che il ridimensionamento dell'ospedale
- ha aggiunto - è in atto e chi doveva intervenire non lo ha
fatto. Ricordo che, qualche anno fa, durante l'amministrazione di
centrodestra, bastava spostare un semplice portantino perché
scoppiasse la sollevazione popolare, dei vari comitati, delle associazioni,
dell'Amministrazione e chi più ne ha più ne metta. Ci
si dimentica, proprio adesso, che sono state l'amministrazione regionale
di centrodestra e il sottoscritto, in particolare, a volere potenziare
l'ospedale di Palmi tanto da inserirlo nel Piano sanitario regionale
in modo che potesse avere una sua connotazione ben precisa. E' quanto
mai singolare che, adesso, si vedono sfilare alcuni esponenti del
centrosinistra a sostegno non si capisce bene di che cosa. Ed è
quanto mai strano notare alcune assenze di chi, qualche anno fa, appunto,
sventolava bandiere rosse a difesa dell'ospedale e oggi, pur avendo
incarichi prestigiosi, non si fa sentire o abbia interessi per altri
territori". "Credo che i cittadini - ha proseguito Fedele
- si siano resi conto della realtà e delle promesse da marinaio
che, in tutti i settori, ed in particolare nella sanità, questo
centrosinistra calabrese va facendo. E' pur vero, e lo dico ancora
una volta, che bisogna smetterla con i campanilismi che, purtroppo,
hanno portato al degrado la sanità della Piana. Sono anni che
parliamo di un nuovo ospedale al centro della Piana e proprio quelli
che oggi fanno finta di sostenerlo sono gli stessi che nel passato
lo hanno avversato". "Fermo restando - ha concluso - che
questo deve essere l'obiettivo finale, è pur vero che, al momento,
non si può privare una città come Palmi di alcune divisioni
che debbono essere funzionali alle richieste di salute da parte dei
palmesi, e non solo. Speriamo che l'amministrazione comunale sia in
grado, dialogando con la Giunta regionale, di ottenere qualche risultato,
fino adesso così non è sembrato".
Il Presidente
Oliverio chiede un incontro al Ministro Bianchi per affrontare i problemi
della mobilità”
05/09 Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, ha scritto
al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi per sollecitargli la
convocazione di un incontro sui temi problemi della mobilità
nel territorio dell' ente. La lettera è stata inviata, per
conoscenza, anche al presidente della Regione Agazio Loiero, al vicepresidente
Nicola Adamo e all' assessore regionale ai Lavori pubblici Luigi Incarnato.
"Ho avuto modo di incontrarla - scrive Oliverio - in occasione
di una sua recente visita al Porto di Corigliano dove, sia pure brevemente,
le ho illustrato le iniziative e le proposte sulle quali l' Amministrazione
provinciale di Cosenza, di concerto con le Amministrazioni comunali
locali, sta portando avanti in un concreto lavoro di collaborazione,
programmazione e progettualità. In quella occasione Le ho consegnato
gli elaborati relativi al Piano regolatore del Porto preparati dalla
Provincia, pregandola di prendere concretamente in esame il necessario
ammodernamento della Ferrovia Jonica e di dare priorità, nei
programmi infrastrutturali annunciati dal Governo, alla realizzazione
della nuova statale 106 Jonica. Ritengo necessario incontrarla, in
particolare, per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco ed elemento
di confusione sul problema della realizzazione dell' Aeroporto nella
Piana di Sibari". Nella lettera al Ministro il presidente della
Provincia di Cosenza fa riferimento ad "alcune sue dichiarazioni
che hanno determinato diffuse e polemiche prese di posizione da parte
di più soggetti sociali ed istituzionali della nostra Provincia.
A tal proposito ritengo utile ricordarle che il progetto dell' aeroporto
di Sibari aveva acquisito i pareri tecnici necessari e, in una riunione
tenuta presso il Ministero dei Trasporti lo scorso mese di febbraio,
sia la Regione, rappresentata dall' Assessore Incarnato che la Provincia
di Cosenza, rappresentata dal sottoscritto, avevano espresso con chiarezza
la volontà di realizzazione di questa importante infrastruttura.
La Provincia in particolare, aveva dichiarato di assumere gli oneri
relativi alla gestione e le iniziative più opportune per la
individuazione di partners privati disponibili ad investire per la
gestione dell' Aeroporto. Altrettanta disponibilità è
stata dichiarata dal Comune di Cassano rappresentato dal Sindaco".
"Ritengo necessario ed urgente - conclude Oliverio - la convocazione
di un incontro per passare alla fase esecutiva del progetto dell'
Aeroporto e, per questo, mi permetto sollecitarla affinché,
nei prossimi giorni, tenendo conto del suo intenso calendario di impegni,
valuti l' opportunità di detta convocazione fissando data e
ora della stessa"
Pietro Mancini
smentisce Stefania Craxi “La mia candidatura non fu imposta
da Bettino”
04/09 (Pietro Mancini) "In una recente dichiarazione, attribuita
da un quotidiano calabrese a Stefania Craxi, si sosterrebbe, tra l'
altro, che la mia candidatura a Sindaco di Cosenza, nel 1990, sarebbe
stata " voluta e imposta " dall' allora segretario del PSI,
Bettino Craxi. In realtà, le cose non andarono affatto cosi'.
Fu l' allora commissario del PSI in Calabria, il craxiano torinese
La Ganga, oggi rutelliano, a chiedermi di rinunciare alla mia candidatura,
molto ben avviata e sostenuta dai compagni dell' allora molto forte
partito socialista di Cosenza e della provincia, alle elezioni regionali,
allo scopo di non turbare gli equilibri e le aspirazioni delle varie
correnti craxiane calabresi, in guerra tra loro, e di passare a guidare
la lista socialista per il Comune. Per la chiusura della campagna
elettorale, Giacomo Mancini e io contattammo l' allora vice - segretario
del PSI, Claudio Martelli, che si era dichiarato lieto e disponibile.
Ma Bettino, informato da mio zio, Gaetano Mancini, craxiano della
prima ora e all' epoca presidente dell' EFIM, fece sapere, cortesemente,
che avrebbe inserito volentieri una tappa a Cosenza, tra gli impegni
del giro conclusivo della campagna elettorale. E, nella manifestazione
pubblica, che si svolse nella sala della Camera di Commercio, intitolata
a Pietro Mancini, mio nonno, fondatore del partito socialista in Calabria,
il segretario del PSI elogiò e sostenne la mia candidatura.
Che qualche giorno dopo fu " voluta e imposta ", gentile
on. Stefania, con quello strumento democratico chiamato voto, abrogato
dal " Calderolum ", da 4 mila cosentini "
Festa dei giovani
DS a Tropea dal 18 al 23 settembre
04/09 "Dal sud al mondo" è il tema della Festa dei
giovani del Mezzogiorno, promossa dalla Sinistra giovanile, che si
terrà a Tropea ed a Ricadi dal 18 al 23 settembre. Il programma
della manifestazione é stato illustrato stamattina a da Francesco
Cirillo, della direzione nazionale della Sinistra giovanile; da Carlo
Guccione, segretario regionale dei Ds; da Luigi Guglielmelli, segretario
regionale della sinistra giovanile calabrese; dal consigliere regionale
Brunello Censore e da Giovanni Puccio, della Direzione regionale del
partito. "La festa, che prevede dibattiti e spettacoli - ha spiegato
Cirillo - intende lanciare una nuova idea di meridionalismo ed un'
idea di sud che si rapporta con l' Europa e con il resto del mondo
nel bacino del Mediterraneo. Questa - ha aggiunto - è una grande
occasione per la Sinistra giovanile, per il partito e per la Calabria.
Nel momento in cui si approva la Finanziaria, noi vogliamo portare
il nostro contributo". Guccione, dopo avere parlato della festa
"come dell' appuntamento più importante in Calabria in
occasione della ripresa dell' attività politica", ha ricordato
che per la manifestazione è prevista la partecipazione di oltre
500 giovani del Mezzogiorno "che discuteranno - ha sottolineato
- dei temi che riguardano il destino ed il futuro del Mediterraneo.
Dalla festa usciranno proposte che dovranno essere l' impegno di Ds,
Giunta regionale e governo nazionale sui giovani ed è per questo
che, alla fine della festa, presenteremo una proposta di legge per
i giovani. A livello nazionale questa manifestazione servirà
a porre al centro dell' attenzione una serie di tematiche. Parteciperanno
uomini di governo e si discuterà di legalità, sviluppo,
crisi libanese, ma anche della ripresa della vita politica calabrese".
Secondo Censore, "la festa è un' iniziativa importante
perché i giovani sono i protagonisti del futuro". "Le
potenzialità che possono fare recuperare il gap - ha sostenuto
Guglielmelli - sono il Mezzogiorno ed i giovani. Parlare di giovani
e Mezzogiorno significa parlare di altri temi, di legalità,
di pace. Noi, comunque, abbiamo voluto dedicare questo momento ad
un compagno che con noi ha sempre discusso di questo: Lillo Zappia".
Puccio ha evidenziato che la festa "giunge a coronamento di una
costruzione che il partito sta facendo in Calabria. In questo periodo
si sono svolte cento feste dell' Unità - ha aggiunto - che
sono state momento di confronto, di dibattito, ma anche di scontro
perché sono stati invitati pure rappresentanti politici non
appartenenti al centrosinistra". Tra le presenze annunciate quella
del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso (18 settembre);
di Piero Fassino (21 settembre) e del ministro Luigi Nicolais (22
settembre)
Laratta (DL)
propone il limite di due mandati per i parlamentari
03/09 ''Introdurre il limite di due mandati legislativi anche per
i parlamentari nazionali e regionali, alla stregua dei sindaci e dei
presidenti di provincia''. E' quanto propone il deputato dell'Ulivo
Franco Laratta nel corso della festa provinciale della Margherita
in corso di svolgimento a Camigliatello Silano (Cs), sottolineando
''la necessita' di un ricambio politico generazionale''. Altro obiettivo
da raggiungere, secondo il deputato dell'Ulivo, e' la riforma della
legge elettorale regionale. Una riforma che dovrebbe prevedere ''l'eliminazione
dei collegi provinciali con conseguente introduzione del collegio
unico regionale senza preferenze'', in modo da ''eliminare logiche
di campanile che non sono piu' tollerabili'', conclude Laratta.
Cesare Marini
(Rnp) “Non necessario l’arresto di Pacenza”
02/09 "La privazione della libertà è uno degli
atti più gravi che possono colpire un cittadino, è un
evento eccezionale consentito solo in presenza di alcune situazione
rigorosamente previste dal rito penale". E' quanto ha affermato
l' ex parlamentare Cesare Marini, della direzione Nazionale della
Rosa nel Pugno, in relazione alla vicenda che ha visto coinvolto il
capogruppo dei Ds alla Regione Franco Pacenza. "Per questi motivi
- ha aggiunto Marini - l' arresto di Pacenza è stato un provvedimento
non necessario che ha provocato smarrimento e solidarietà.
E' necessario di conseguenza rivedere il rapporto tra l' ufficio della
Procura e l' organo monocratico del Gip perché si ha la netta
sensazione che il filtro che quest' ultimo dovrebbe esercitare sui
provvedimento cautelari proposti dalla Procura sia un filtro debole
che non assolve allo spirito della riforma". Marini si è
poi soffermato sull' uso dei fondi strutturali in Calabria. "Bisogna
ammettere - ha sostenuto - che il controllo sull' uso truffaldino
dei fondi comunitari è, in Calabria, insufficiente. E' necessario
che la Regione assicuri la trasparenza in materia in collaborazione
con gli Enti territoriali sub regionali. E' necessario garantire,
nella erogazione dei fondi, trasparenza e legalità e il centro
sinistra, ne sono certo, saprà evitare il ripetersi di pratiche
vergognose".
Lunedì
direzione regionale della Margherita
02/09 Direzione regionale della Margherita calabrese lunedì
4 settembre alle ore 11.00 a Lamezia, nelle sale del Grand hotel.
All’ordine del giorno della riunione, convocata dal Coordinatore
regionale Sen. Franco Bruno, le prospettive politiche regionali, anche
alla luce della prossima sessione di dibattito sulla legge finanziaria
nazionale. «È questo il tempo giusto – dichiara
il Sen. Bruno in vista della direzione regionale di lunedì
prossimo – per caratterizzare con forza le politiche di governo
della Regione. Esistono tutte le condizioni per impostare un’azione
di riforma intorno a tre cardini: rigore, equità, sviluppo.
Complessivamente il centrosinistra – partiti, deputazioni e
dirigenti locali – può oggi fare scelte coraggiose, anche
a costo di qualche tensione sociale, se recupera un’idea centrale
nel progetto politico della nuova Calabria. Interrogarsi sui contenuti
significa in maniera consequenziale operare scelte ed è questo
il compito che oggi sta davanti a noi. Muoversi fuori da questo schema
significa tirare a campare e questo in Calabria non è possibile,
perché le forze della conservazione e delle rendite di posizione
acquisite finirebbero per far ancor di più indietreggiare una
regione che non lo merita».
Nasce in Calabria
“Oltre il mare-Democrazia partecipativa”
02/09 Si e' costituita a Pizzo, ma avra' sede a Tarsia, a Palazzo
Severino, l'associazione politico-culturale ''Oltre il mare per la
Democrazia partecipativa''. Presenti l'ex sindaco di Pizzo, Diana
Musolino, ed il senatore Pietro Fuda, presidente dell'associazione
e' stata eletta all'unanimita' Lilia Infelise, calabrese e gia' direttore
dell'Istituto di ricerca e sviluppo Artes di Bologna. L'associazione,
che ha un assetto interregionale, con nuclei significativi anche in
Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Trentino e Veneto, ''ha
lo scopo - spiega Infelise - di essere una sorta di apparato circolatorio
di esperienze costruttive di democrazia partecipativa, di innovazione
e qualificazione delle espressioni della democrazia rappresentativa
in Italia e nell'area euromediterranea''. ''Il problema e' tanto piu'
urgente oggi - ha detto ancora Lilia Infelise - in una societa' complessa
e bisognosa di una prospettiva che coniughi specificita' locali e
visione globale e che individui spazi e forme associative non piu'
riconducibili solo ai partiti di vecchia e nuova concezione''. Responsabili
dell'associazione per la provincia di Cosenza sono stati nominati
Angela Casciaro e Pierluigi Caccuri; per la provincia di Vibo Valentia
Amerigo Fiumara e Donatella Bruni; per la provincia di Reggio Calabria
Anna Romeo e Francesco Macri' e per la provincia di Crotone Pina Bruni.
Presto verranno designati anche i responsabili per la provincia di
Catanzaro. In un comunicato si riferisce che ''l'associazione apre
le porte ad esponenti del mondo della cultura, delle professioni,
delle imprese e del lavoro in genere, ma anche del mondo politico,
dei partiti, delle istituzioni, che dichiareranno di condividerne
gli scopi, per creare autorevoli spazi di confronto e sviluppo di
risposte puntuali ai problemi dei territori''. Secondo Lilia Infelise,
''l'associazione non intende esaurire la sua missione con la costituzione
di un eventuale Partito democratico, al quale pure vuole contribuire,
bensi' favorire un'autentica e continua azione di sviluppo di intelligenza
collettiva, ovvero promuovere capacita' di reciproco ascolto e progettazione
di risposte adeguate ai problemi concreti delle diverse comunita'
locali''.
Mostra su De
Gasperi il 9 ottobre a Catanzaro. Probabile la visita di Prodi
02/09 Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, potrebbe partecipare
ad una manifestazione il 9 ottobre a Catanzaro in occasione della
cerimonia d'inaugurazione della mostra documentale e fotografica dedicata
ad Alcide De Gasperi, sul tema "Un Europeo venuto dal futuro".
L'iniziativa é stata voluta dal presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero. Sulla presenza di Prodi, secondo quanto riferisce una
nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria, si
è in attesa di una conferma. Alla manifestazione interverranno
anche il senatore a vita Giulio Andreotti e la figlia di De Gasperi,
Maria Romana. La mostra, che resterà aperta fino al 30 ottobre
nel complesso monumentale del San Giovanni, si avvale dell'Alto Patronato
della Presidenza della Repubblica. Prima dell'inaugurazione, nel Teatro
Politeama di Catanzaro, si svolgerà la manifestazione per ricordare
la figura di De Gasperi. L'esposizione sarà articolata in diverse
sezioni documentali e fotografiche, comprese alcune riviste e periodici
dell'epoca (anche calabresi), dedicate all'attività politica
di De Gasperi, con particolare attenzione ai suoi viaggi nel Mezzogiorno
e soprattutto alle visite in Calabria. "La Fondazione Alcide
De Gasperi - è detto ancora nella nota - metterà a disposizione
inoltre rara documentazione storica inerente alla storia personale
e politica di questo grande statista italiano, prima esponente del
Partito Popolare Italiano e poi fondatore della Democrazia Cristiana".
"La mostra - ha detto il presidente Loiero - intende commemorare
la figura del leader democratico, dalla prima metà del secolo
scorso al secondo dopoguerra, quando divenne Presidente del Consiglio
e Ministro degli Esteri, guida della ricostruzione politica e civile
dell'Italia, in un ambito di garantite libertà democratiche,
riconquistate dopo la dittatura fascista e il devastante conflitto
mondiale. La rassegna documentale proposta, poi, metterà in
luce la grande visione politica che ha portato De Gasperi a proporre,
assieme ad Adenauer e Shuman, l'integrazione europea come mezzo di
pace e di sviluppo del vecchio continente". La realizzazione
dell'iniziativa nasce nell'ambito di un Comitato Nazionale istituito
nel 2003 dal Ministro dei Beni e le Attività Culturali nel
2003. La Mostra è stata inaugurata a Roma al Vittoriano ed
è stata esposta finora a Berlino, Vienna, Strasburgo, tra le
città europee mentre in Italia è stata realizzata anche
a Milano, Trento, Torino, Bologna, Trieste. Catanzaro, dopo Bari,
sarà la seconda città del Sud Italia ad ospitare la
mostra che avrà una "personalizzazione" tematica
legata proprio al rapporto tra De Gasperi e la Calabria. La Regione
ha anche avviato un'intesa, con il Provveditorato agli Studi regionale,
affinché tale evento possa essere seguito non solo dalle scolaresche
del capoluogo ma anche da altri comuni calabresi. Durante le tre settimane
di mostra, si svolgeranno anche dibattiti e cineforum su temi storici
e politici che hanno legato l'attività di De Gasperi al Sud
come la nascita della Cassa del Mezzogiorno e la Riforma agraria".
Alla manifestazione interverranno anche il sindaco di Catanzaro Rosario
Olivo, ed il presidente della Provincia, Michele Traversa.
Giosi Mancini
“Di Pietro dica la verità su mio padre e ricostruisca
la verità storica su tangentopoli”
01/09 Giosi Mancini, figlia dell'ex segretario nazionale del Psi,
Giacomo, in una dichiarazione si rivolge ad Antonio Di Pietro, "di
cui apprezzo - afferma - la schiettezza sempre manifestata in altre
occasioni", chiedendogli "di ricostruire la verità
storica sulla vicenda di Tangentopoli, ed in particolare al ruolo
svolto in questo senso da Giacomo Mancini". "A Stefania
Craxi, che rispetto e comprendo umanamente per il lutto della perdita
del padre - afferma Giosi Mancini - consiglierei di percorrere altre
strade, alleggerendosi dal gravoso compito di storica italiana, in
particolare di storia socialista. Il 1992 è stato l'anno della
fine del PSI. Una vita lunga un secolo, superiore a quella del PCI.
Ma perché la fine si è compiuta proprio nel 1992? A
questa domanda ritengo non possano rispondere unicamente i figli dei
leader socialisti scomparsi, che aggiungono rancori e confusioni inutili.
A questa domanda vorrei fosse proprio Antonio Di Pietro a rispondere
in quanto testimone diretto. Periodicamente, infatti, la stessa Stefania
Craxi e altre signore utilizzano questa menzogna sostenendo che Mancini
ha incontrato a Milano Antonio Di Pietro e che da questo incontro
l'ex magistrato attivò l'inchiesta Mani pulite". Giosi
Mancini fa anche riferimento alle dichiarazioni con cui il vicepresidente
della Regione Calabria, Nicola Adamo, ha fatto anch'egli riferimento
di recente alle vicende giudiziarie in cui fu coinvolto Giacomo Mancini.
"Ad Adamo - dice la figlia di Mancini - hanno già risposto
in modo esauriente gli avvocati Enzo Paolini e Tommaso Sorrentino,
chiarendo che mio padre fu assolto nei due processi in cui fu coinvolto
a Catanzaro e a Reggio Calabria e che per lui, dunque, non scattò
alcuna prescrizione. Suggerisco, comunque, ad Adamo la lettura dell'
'Unita'' a partire dal 1968 quando comparve il termine "mancinismo"
e quello ancora più tenero di "califfo" a proposito
della splendida campagna elettorale socialista realizzata dall'allora
Ministro dei lavori pubblici". (
Fassino alla
festa dei giovani DS dal 18 al 23 settembre a Tropea
01/09 Il segretario dei Ds Piero Fassino parteciperà alla
Festa dei giovani del Mezzogiorno, promossa dalla Sinistra giovanile,
in programma dal 18 al 23 settembre a Ricadi e Tropea. La manifestazione
cui parteciperà Fassino si svolgerà il 21 settembre
a Tropea. Alla festa è prevista anche la partecipazione del
viceministro all'Interno, Marco Minniti. "La Festa dei giovani
del Mezzogiorno, inserita nel circuito nazionale delle Feste dell'Unità
- si legge in un comunicato - sarà un appuntamento di incontro
e confronto per circa 500 ragazze e ragazzi della Sinistra giovanile.
Un'occasione per mettere in rete le esperienze, progettare future
iniziative comuni, condividere elementi di riflessione, analisi e
proposte per fare del Mezzogiorno il motore che consentirà
all'Italia di ripartire. Il titolo dell'iniziativa, 'Dal sud al mondo',
simboleggia una visione strategica del Mezzogiorno come piattaforma
naturale dell'Italia nel Mediterraneo". "Siamo convinti,
infatti - sostiene la Sinistra giovanile - che bisognerà intensificare
il nostro lavoro per aumentare la proiezione geopolitica dell'Italia
e fare del sud un punto di riferimento nell'assetto politico-economico
globale". La Festa dei Giovani del Mezzogiorno sarà presentata
lunedì prossimo, 4 settembre, alle 11.30, nel corso di una
conferenza stampa che si svolgerà a Lamezia Terme nella sede
dell'Unione regionale dei Ds. Alla conferenza stampa parteciperanno
il segretario regionale della Sinistra giovanile, Luigi Guglielmelli;
il segretario regionale dei Ds, Carlo Guccione; il segretario della
federazione provinciale di Vibo Valentia del partito, Franco De Luca;
il consigliere regionale Brunello Censore ed Armando Cirillo, dell'esecutivo
nazionale della Sinistra giovanile.
Si dimette il
sindaco di Diamante, Ernesto Caselli
01/09 Il sindaco di Diamante, Ernesto Caselli, in carica da 14 anni,
si è dimesso, dandone comunicazione al segretario comunale.
La dimissioni sono state determinate dal fatto che Caselli non poteva
più contare sulla maggioranza dei consiglieri comunali. "Non
era più possibile - ha detto il sindaco Caselli - andare avanti.
Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato con me e che in questi
14 anni sono stati al mio fianco per la soluzione dei problemi del
paese che, sostanzialmente, ha raggiunto vertici di primo piano nel
panorama turistico calabrese".