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Notizie di Politica
Ottobre 2006

 

SDI: “Alla Provincia di Cosenza urge un’accelerazione di programma”

31/10 L'Amministrazione provinciale di Cosenza, ''nei prossimi mesi, dovra' imprimere un'accelerazione sull'attuazione del programma al fine di raggiungere obbiettivi di maggiore concretezza''. E' quanto si afferma in una nota del comitato direttivo provinciale dello Sdi di Cosenza, al termine di una riunione, che ha evidenziato anche ''che nella gestione si manifesta una carenza di collegialita', in evidente contrasto con l'obiettivo di raggiungere e costruire una provincia aperta e plurale''. ''Il comitato direttivo - e' scritto nella nota - ha dibattuto profondamente sullo stato di attuazione del programma a suo tempo sottoscritto dai partiti della coalizione del centrosinistra e Mario Oliverio. Ha dibattuto, altresi', sullo stato dei rapporti tra il Presidente e il Consiglio provinciale e tra questi e i partiti della coalizione''. ''Il comitato direttivo - prosegue la nota - si e' soffermato su alcuni punti di criticita' programmatica che il dibattito ha evidenziato. In particolare, ha rilevato che ancora non e' stato redatto il piano provinciale dei rifiuti e le necessarie infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con la negativa conseguenza che i Sindaci della provincia sono costretti a far trasportare i rifiuti a Crotone con un aggravio di costi per i cittadini. Pertanto, l'Amministrazione Provinciale, dovra', con immediatezza, assumere ulteriori, forti iniziative affinche' si addivenga alla soluzione del problema intervenendo sui competenti organi''. L'organismo dello Sdi, afferma la nota, ''ha rilevato altresi' che si registrano forti ritardi nell'attuazione programmatica di vitali settori dell'amministrazione. Anche per quanto concerne la gestione delle nuove deleghe attribuite dalla Regione Calabria, a seguito delle legge regionale 34/2004, che assegna alle province nuove funzioni, nuove competenze, nuovi ulteriori compiti, l'Amministrazione Provinciale dovra', in tempi rapidissimi, attrezzarsi per sopportare questo nuovo peso e, soprattutto, per rendere produttive le 435 unita' di personale che e' traghettato dalla regione alla provincia. Il comitato direttivo ritiene che bisogna pervenire ad una programmazione condivisa con il coinvolgimento di altri soggetti istituzionali: i Sindaci e i Presidenti delle Comunita' Montane''. Il comitato direttivo ha dato pieno mandato al segretario provinciale del partito, con l'ausilio del gruppo, di chiedere un incontro al presidente Oliverio, per rappresentargli le conclusioni alle quali e' pervenuta la riunione e, infine, ha deciso ''di procedere alla costituzione del gruppo unico dello Sdi-Unita' socialista al quale si dovranno iscrivere tutti i consiglieri eletti nelle elezione del 2004 nella lista dello Sdi e nella lista Pse-Mancini, demandando al segretario provinciale di assumere le opportune iniziative per il raggiungimento dell'obiettivo''.

Chieffallo e Amendola “Un emendamento alla finanziaria per gli LSU/LPU”

31/10 Leopoldo Chieffallo, consigliere regionale dei Socialisti, ha inviato una lettera a tutti i parlamentari calabresi chiedendo loro di "attivarsi concretamente, alla luce dei provvedimenti già inseriti nella Finanziaria a favore della Calabria, pochi per la verità rispetto alle esigenze della regione, perché venga inserito un emendamento nel provvedimento in favore dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità della Calabria". "E' a tutti noto - sostiene Chieffallo nella missiva - che circa diecimila padri di famiglia si trovano a vivere una vita di grande sofferenza economica e di emarginazione sociale per un reddito di assoluta povertà, che non consente loro di vivere una vita dignitosa, per sé e per le loro famiglie, né gli lascia certezze per il futuro. Il precariato calabrese aggiunge povertà a povertà e rappresenta una mina vagante che può mettere in seria difficoltà la già fragile tenuta democratica della regione. Né può pensarsi che il problema può risolversi con interventi finanziari del bilancio regionale che, com'é noto, non ha alcuna disponibilità per risolvere compiutamente e definitivamente il problema stesso. D'altronde, il Governo, nella passata legislatura, ha sanato il precariato siciliano, assumendo nel bilancio dello stato l'intero onere finanziario. In un momento come questo in cui la Calabria è sotto l' occhio del ciclone per le scorribande della mafia e per i nefasti fatti criminali che hanno insanguinato la Calabria, un intervento risolutore di un problema sociale sarebbe una testimonianza forte d'interesse del Governo verso la Calabria". "Sono sicuro - conclude Chieffallo - che l'intervento unitario di tutti i parlamentari calabresi, di fronte a tale emergenza, nei confronti del Presidente del Consiglio e del Governo tutto, non potrà che sortire effetti positivi".
''Ho appreso solo dalle agenzie di stampa che il consigliere regionale, Leopoldo Chieffallo, ha inviato una lettera ai parlamentari calabresi in merito alla situazione dei lavoratori precari dei bacini Lsu-Lpu della Calabria. Colgo perfettamente lo spirito che ha portato il consigliere a tale sollecitazione e mi sento di tranquillizzarlo circa il mio impegno". Ad affermarlo, in una nota, è Franco Amendola, deputato dell' Ulivo. "Già nelle scorse settimane - dice Amendola - ho predisposto e presentato alla Commissione Finanze, della quale sono componente, un emendamento al testo della Legge Finanziaria proprio a favore di questi lavoratori. Lo scoglio è quello delle risorse economiche necessarie e, sulla base di questa logica, un primo immediato provvedimento legislativo, inserito nella Finanziaria, può essere rappresentato dalla deroga al blocco delle assunzioni negli enti locali, che hanno rispettato i parametri del patto di stabilità interno. Si tratta di una misura che, in aggiunta ai fondi nazionali e regionali disponibili, potrebbe consentire in poco tempo la stabilizzazione di migliaia di lavoratori che da precari oggi garantiscono servizi essenziali in Comuni e comunità montane". "Mi auguro - conclude Amendola - che l'emendamento possa essere accolto perché potrebbe dare l'avvio positivo alla risoluzione di una delle tematiche sociali maggiormente avvertite nella nostra regione e dare concretezza all'accordo tra la Regione e il Ministero del Lavoro, che hanno attivato un'apposita cabina di regia, per la definitiva chiusura di questi bacini di precarietà".

Laratta (DL) “La maggioranza ha tutti i numeri per governare”

31/10 "Il centro-sinistra non può ripetere in continuazione che dopo Prodi ci saranno le elezioni. La cosa sta sfiorando il ridicolo con il conseguente risultato di far passare il messaggio distorto che questo Governo, per la sua fragilità, stia per cadere da un momento all'altro". E' quanto sostiene il deputato dell'Ulivo, Franco Laratta. Secondo Laratta, "questa maggioranza i numeri per governare ce li ha tutti, certamente al Senato risicati, ma è comunque una maggioranza qualificata e legittimata a portare avanti un progetto di risanamento dei conti e di sviluppo produttivo. Sembra che i nostri siano colti da sindrome di inferiorità e di insicurezza. La realtà, invece, è del tutto diversa, e lo evidenziano l'impegno e la qualità dell'azione di governo che va in direzione della crescita. Non ricordo nella storia d'Italia una sola Finanziaria accolta con applausi dall'opinione pubblica, figurarsi da parte dell'opposizione. Questa Finanziaria impone senza dubbio dei sacrifici, ma dai sacrifici derivano sempre dei benefici. Basta crederci".

Pirillo “Il PDM presente anche in provincia di Cosenza”

31/10 "Prende forma anche nella provincia di Cosenza il Partito democratico meridionale. Dopo un più che soddisfacente risultato elettorale alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile scorsi, e il successo ottenuto anche alle amministrative di maggio, molliamo gli ormeggi e cominciamo la nostra navigazione, consapevoli che l'approdo non potrà che essere il Partito Democratico di Romano Prodi". E' quanto afferma, in una nota, l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo. "Organizzare il Pdm sul territorio - dice Pirillo - serve essenzialmente per radicare alcune idee che sono state alla base della nascita del nostro partito. Aprire la politica alla cosiddetta società civile, usare il sistema delle elezioni primarie per scegliere la classe dirigente, sostenere una modifica della legge elettorale che affida agli elettori la scelta dei propri parlamentari, puntare sulla meritocrazia come principio guida per l'affidamento delle responsabilità, sono le direttrici che hanno guidato il nostro percorso, a cominciare dall'assemblea costituente di Lamezia Terme. Credo che far nascere le sezioni cittadine del Pdm nei 155 Comuni della provincia di Cosenza sarà un bene non solo per il futuro Partito Democratico, ma più in generale rafforzerà tutto il centrosinistra". "Nei primi dieci giorni di novembre - conclude l' assessore regionale - organizzeremo una prima assemblea provinciale degli aderenti e simpatizzanti del partito, a cui faranno seguito almeno sei riunioni zonali. L'auspicio è che entro l'anno si possa celebrare il nostro primo congresso provinciale. Ma c'é anche un'altra speranza, quella che il Pdm duri il meno possibile perché significherebbe che veramente entro il 2007 costruiremo non un nuovo partito, ma un partito nuovo"

Provincia CS/FI “la Giunta Oliverio non ha prodotto nulla”

31/10 "Finalmente si squarcia il muro del silenzio intorno alla Giunta Oliverio alla Provincia di Cosenza. Se Forza Italia, quale primo partito di opposizione ha in questi mesi condotto una battaglia di opposizione, aveva le sue buone ragioni. In 28 mesi la Giunta Oliverio non ha prodotto proprio nulla; e se oggi i gruppi del Pse e dello Sdi, attraverso le voci di Mancini, Magarò, Pappaterra e Papasso hanno sonoramente bocciato la Giunta Oliverio, qualche ragione noi di Forza Italia la dovevamo avere, a testimonianza che le nostre critiche sulla gestione dell'Ente Provincia erano sacrosante". A sostenerlo è una nota del gruppo alla Provincia di Fi. "Oliverio - prosegue la nota - ha fallito, e girando in tutti i Comuni della Provincia, l'insoddisfazione è totale, non c'é alcun settore che funziona, tutto paralizzato, tranne un vorticoso movimento con giri di valzer e di poltrone, per premiare i trasformisti della politica che sono passati da un polo all'altro. Forse tutto questo era previsto nel suo programma elettorale? Della Giunta Provinciale non è rimasta traccia: politica del personale (interno e assorbito) inesistente, disinteresse sull'ambiente (con il fiume Crati diventata una vera bomba ecologica), infrastrutture viarie ferme all'anno zero, aeroporti e porti neanche a parlarne, sulla sicurezza solo parole, arretramento nella gestione della edilizia scolastica, trasporti inadeguati ed inefficienti, disoccupazione alle stelle. A questo punto ci si augura che si riapra un forte dibattito al fine di rilanciare la politica, così come ha affermato Maiolo della Margherita, sui temi più rilevanti e cercando di far volare alta l'Istituzione Provinciale senza escludere il suo Presidente".

Straface (AN) “SS 106 e rifiuti le priorità della sibaritide”

31/10 "Emergenza rifiuti e pericolosità della strada statale 106: sono queste le priorità del territorio della Sibaritide, che dall'opposizione in seno al Consiglio provinciale di Cosenza, ci stiamo adoperando per risolvere concretamente". E' quanto ha sostenuto Pasqualina Straface, capogruppo provinciale di Alleanza Nazionale. "Nell'ultima seduta di Consiglio provinciale - ha aggiunto - abbiamo messo in evidenza la problematica della raccolta dei rifiuti, alla luce delle giuste istanze mosse dai numerosi lavoratori della società incaricata alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti, la 'Sibaritide Spa'. Riteniamo sia opportuno predisporre un vero e proprio Piano dei rifiuti, per programmare e razionalizzare il settore in tempo utile ed evitare che, come è accaduto proprio nei giorni scorsi, determinate aree del territorio provinciale, la Sibaritide in particolare, possano essere destinati a siti per lo smistamento dei rifiuti. Noi non vogliamo e non possiamo diventare la pattumiera d'Italia. Per riuscire in questo intento è necessario che ci sia il trasferimento delle deleghe dalla Regione alle Province. Solo così il Piano dei rifiuti potrà essere attuato in pieno". "Per quanto riguarda la pericolosità della strada statale 106, che tante vittime ha mietuto - ha sostenuto Pasqualina Straface - come consiglieri provinciali, abbiamo sollecitato la Provincia a vigilare sulla promesse del Governo di dirottare le risorse finanziarie previste per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, all'ammodernamento della stessa. Purtroppo ancora non ci sono stai segnali positivi. Regna l'immobilismo per il terzo megalotto, Sibari-Roseto Capo Spulico, nonostante questo sia stato già finanziato, e che per altri interventi urgenti, quali la galleria di Montegiordano, non si registra alcuna novità. Per questi motivi, allo scopo di vigilare sulla situazione dei lavori della 106, abbiamo deciso, di comune accordo con il Presidente dell'Amministrazione provinciale, Mario Oliverio, di costituire un apposito Comitato che svolga un'attenta e costante opera di monitoraggio e controllo nei confronti delle Istituzioni preposte"

Pappaterra (SDI) “Emendare la finanziaria per lo scalo di Sibari”

30/10 ''L'appello lanciato dal presidente di Confagricoltura Cosenza ai parlamentari eletti nella provincia e' serio e va raccolto nella sua interezza se veramente pensiamo di voler sostenere l'ultimo baluardo della nostra fragile economia''. Ad affermarlo, in una nota, e' il sen. Gino Trematerra, dell'Udc. ''La finanziaria e' scadente e debole - aggiunge Trematerra - inutilmente vessatoria e penalizzante per tutti i ceti produttivi. Ma nell'appello di Caligiuri c'e' un richiamo forte ad ognuno di noi che riguarda il destino di Sibari e di un aeroporto che sarebbe realmente uno strumento di sviluppo per l'internazionalizzazione dell'agricoltura''. Trematerra rivolge poi un invito ai due senatori della maggioranza ''affinche' ci sia un emendamento stralcio che finanzi la realizzazione dell'opera e preveda la partecipazione, con il 49%, dei privati, molti dei quali sarebbero disponibili a realizzare l'infrastruttura. Su argomenti come quelli lanciati da Caligiuri - conclude Trematerra - siamo disponibili a mettere da parte le nostre riserve politiche ed a lavorare insieme ai colleghi cosentini eletti nella maggioranza, auspicando che da parte loro ci sia altrettanta buona volonta'''.

P. Mancini “Sugli spioni ci aspettiamo risposte concrete ed esaurienti”

29/10 (Pietro Mancini) Dai governanti, preferiremmo non sentire sterli urla al complotto, né speculazioni politiche, bensi’ l’ annuncio di iniziative concrete per stroncare il malcostume della mega-diffusione, nell’ Italia del 2006, delle spiate, telefoniche e fiscali. E abbiamo qualche domanda da fare ai ministri, in particolare al Guardasigilli, il noto statista di ceppaloni, l' on. Mastella : PER QUALE RAGIONE, IL CASO ''ACCESSI FISCALI'' E' STATO MESSO NELLE MANI DELLA PROCURA DI MILANO E PERCHE,' NEL NOSTRO PAESE, ESISTONO CITTADINI DI SERIE A E CITTADINI DI SERIE B, PER CUI SOLO, A PROPOSITO dell’ “ occhio lungo “ su donna Flavia e Romano PRODI, E' STATA APERTA UNA PROCEDURA GIUDIZIARIA, CON BEN 128 PERQUISIZIONI, MENTRE PER QUEL CHE RIGUARDA LE ALTRE PERSONE, OGGETTO DELLO STESSO TIPO DI ATTENZIONE, ANCORA NON SAPPIAMO CON CERTEZZA I LORO NOMI E NON SI HA NOTIZIA DELL'APERTURA DI ALTRETTANTE INDAGINI GIUDIZIARIE PER TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI ? E a don Clemente Mastella, oltre che, per conoscenza, ai lettori, giriamo qualche altra legittima curiosità. Come è stato possibile che il Capo della Polizia, il potentissimo e inamovibile De Gennaro, mentre gli spioni dilagavano a tutti i livelli, e la DIGOSci " controllava " il SISMI di Pollari, non si è accorto di niente ? E Pollari, il superiore al SISMI del povero dottor Nicola Calipari, il funzionario calabrese, ucciso dagli americani a Baghdad, mentre liberava la giornalista comunista Sgrena, non si è accorto che i suoi spioni erano pedinati dai poliziotti della DIGOS e che, mentre il generale sosteneva di dar la caccia a Bin Laden, il numero uno della PS dava la caccia a lui ?
Se non verranno fornite ai cittadini risposte esaurienti, ci toccherà concludere che 40 anni dopo , come nel torbido caso SIFAR- De Lorenzo- Segni ( Antonio ) del 1964, nulla sapevano proprio i responsabili delle istituzioni, incaricati di sovrintendere alla sicurezza nazionale. E che Prodi e Berlusconi, acerrimi nemici ( ? ), a parole, ma completamente ignari, hanno appreso delle spiate solo dai dai giornali, come l’ ultima delle veline e come la procace fidanzata, calabrese, di Briatore e la bella mogliettina, romagnola, di Ricucci. Un fatto democratico, da Paese dalemianamente normale, oppure una constatazione deprimente ? Giudicate voi, cari amici lettori….

Provincia CS/Barile (Cdl) “Oliverio fa le sceneggiate”

29/10 ''IL presidente Oliverio, per camuffare le sue difficolta' amministrative, sceglie la linea della contrapposizione grottesca e per certi aspetti risibile''. E' quanto sostiene, in una nota, Mimmo Barile, coordinatore della Casa delle liberta' nel Consiglio provinciale di Cosenza. ''L'opposizione di centro-destra nel Consiglio provinciale - afferma ancora Barile - ha fatto per intero il proprio dovere denunciando i limiti e l'inefficienza del Presidente Oliverio e del suo governo. Politica del personale inesistente, disinteresse sull' ambiente (col fiume Crati diventato una vera bomba ecologica), infrastrutture viarie ferme all'anno zero, aeroporti e porti neanche a parlarne, sulla sicurezza solo parole, arretramento nella gestione della edilizia scolastica, disoccupazione alle stelle. E nonostante questo tristissimo panorama amministrativo il presidente Oliverio si diletta in sceneggiate, questo si' teatrali, con la comparsa degli zampognari di Laino Borgo, del pecorino e champagne delle sue zone e la fiera fantasma dei cento comuni. Per non parlare del rispetto delle regole democratiche all'interno delle istituzioni, azzerando il lavoro delle commissioni e riducendo il Consiglio provinciale a organo di ratifica di decisioni autocratiche e carbonare. L'opposizione di centro-destra svolge il suo mestiere e rivendica il rispetto del ruolo e delle regole democratiche all'interno dell'ente, difendendo la dignita' anche di quei consiglieri di maggioranza che soffrono questo tentativo di imbavagliare tutta l'attivita' del Consiglio provinciale''. ''Farebbe meglio Mario Oliverio - conclude Mimmo Barile - a ricercare invece altrove le cause del declino del suo governo e legarle all'inoperosita' ed all'immobilismo imperante di tutti gli enti regionali e provinciali governati da una sinistra parolaia e rissosa''

Mancini “La Calabria chiede nuove scelte strategiche per le infrastrutture”

27/10 "La nuova Calabria chiede una nuova politica delle infrastrutture e dei trasporti. Le nuove rotte dei traffici mondiali regalano alla Calabria, alla Sicilia e all' intero Mezzogiorno una nuova centralità tra l' Europa e l' Asia. La Calabria vecchia collusa e affarista ha dimostrato di non comprendere le nuove opportunità". Lo ha detto Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile per le organizzazioni sociali dello Sdi, intervenendo ai lavori del convegno su "Infrastrutture e Trasporti. I ponti per una nuova Calabria" promosso a Reggio dallo Sdi di Calabria e Sicilia. "Oggi la sfida che vogliamo vincere insieme al Governatore della Calabria e ai rappresentanti del Governo del Paese - ha aggiunto Mancini - è quella di definire nuove scelte strategiche. I corridoi europei, le autostrade dei cieli e dei mari, le nuove infrastrutture per uomini, merci e dati possono consentire alla nostra terra di conquistare un ruolo da protagonista nel nuovo quadro globalizzato. I socialisti hanno il merito, durante la feconda stagione di centrosinistra di aver 'accorciato' l' Italia. Adesso la nuova frontiera che abbiamo individuato è quella di fare della Calabria un ponte sul mediterraneo"

Provincia di Cosenza: costituito il gruppo IDM di Follini

27/10 E' stato costituito, nel Consiglio provinciale di Cosenza, il gruppo consiliare dell' Italia di Mezzo. Ne dà notizia il segretario provinciale del partito, Giuseppe Nardi. Il gruppo, è detto in un comunicato, è composto da Natale Zanfini, già capogruppo dell' Udc, e da Piercarlo Chiappetta componente del gruppo misto. Il nuovo capogruppo è Natale Zanfini. "L' Italia di Mezzo - afferma Nardi - sarà partito di minoranza in seno all' assemblea elettiva avendo però cura di manifestare interesse per tutti quei provvedimenti e/o indirizzi di governo che recuperino il concetto di interesse generale. La precisa collocazione del partito è fuori dall' attuale assetto organizzativo di centrodestra ma evidentemente alternativa alla sinistra". "Lavoreremo anche alla Provincia di Cosenza - prosegue Nardi - per scardinare questo bipolarismo eccessivamente muscolare che ha determinato il pantano politico e per ridare dignità ed autonomia al centro moderato"

Provincia Cosenza/L’opposizione abbandona l’aula. Oliverio “Motivi pretestuosi”

28/10 I gruppi di opposizione nel Consiglio provinciale di Cosenza hanno abbandonato l'aula, oggi, per protesta, e' scritto in una nota, ''contro il grave colpo di mano della Giunta Oliverio, che ha inteso portare in discussione il Piano Triennale degli Investimenti senza che lo stesso fosse stato esaminato dalla Commissione competente e senza che fossero stati posti in visione i relativi documenti''. ''Un fatto sconcertante - e' scritto nel comunicato dei gruppi di opposizione - che da' contezza della preoccupante deriva autoritaria in cui e' stato trascinato l'Ente Provincia e che vorrebbe relegare i consiglieri eletti al mero ruolo di 'notai' delle decisioni giuntali, a dispetto di tutti i proclami di democrazia e di trasparenza con cui Mario Oliverio quotidianamente affligge le altre parti politiche ed i cittadini tutti. Portando direttamente in Consiglio l'importante documento, e pretendendone l'approvazione, l'esecutivo ha di fatto impedito il legittimo esercizio di controllo che la legge pone in capo ad ogni singolo consigliere; ed ha fortemente delegittimato ed esautorato il ruolo della Commissione Bilancio e Programmazione, che certamente non puo' affrontare la disamina di atti che non vengono portati alla sua attenzione. Chi ne ha consentito l'approvazione, quindi, se ne e' assunto in toto ogni e qualsiasi responsabilita' politica ed amministrativa senza minimamente conoscerne i contenuti''. ''Cosi' agendo - prosegue la nota - questa sera si e' dato uno schiaffo pesante al confronto politico democratico e non si e' certamente agito nell'interesse del territorio e della cittadinanza, perche' ancora una volta si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un arroccamento 'autocratico e carbonaro' nella gestione della cosa pubblica. D'altronde, questi stessi metodi sono parimenti usati alla Regione ed al Governo nazionale. Invero, momenti importanti come quello dell'approvazione di un Piano di Investimenti, che va a condizionare e disegnare il futuro economico del territorio provinciale, necessitano di un confronto a tutto campo, chiaro ed aperto, ed in cui siano rappresentati gli interessi di tutte le parti democraticamente elette. I consiglieri provinciali, invece, si sono visti negare il diritto di esaminare gli atti, al fine di portare il proprio fattivo contributo in Commissione ed in aula. Un comportamento inaccettabile in un paese democratico, che ha quindi causato l'abbandono dei lavori per protesta e la richiesta di verifica del numero legale. Anche in questo caso, la maggioranza di centrosinistra ha dimostrato di non essere in grado, da sola, di approvare gli atti in discussione. Ed infatti, a seguito della verifica sono risultati essere in diciotto e solo la presenza del consigliere dei Diritti Civili, Franco Corbelli, ha consentito al Consiglio di continuare i suoi lavori. Rammarica, pertanto, il ruolo di stampella istituzionale assunto da Corbelli, che si autodichiara da sempre 'paladino della legalita'' e che avrebbe, proprio per la peculiarita' della sua figura, il ruolo di garante dei diritti di democrazia e di civilta'''. ''I gruppi di opposizione - conclude la nota - stigmatizzano fortemente quanto accaduto questa sera in Consiglio, al cui interno e' stato avallato e compiuto uno scippo ai danni delle istituzioni democratiche''.
Oliverio “Motivi pretestuosi”
''I gruppi di opposizione hanno perso un'altra occasione per affrontare, attraverso il confronto, i problemi della nostra provincia. In modo pretestuoso, cercando di caricare una marginale modifica del piano di investimenti, i gruppi di opposizione hanno abbandonato l'aula con l'intento di fare venire meno il numero legale ed impedire la soluzione di alcuni problemi importanti per centri fondamentali della provincia''. A sostenerlo e' stato il presidente della Provincia, Mario Oliverio, replicando ai gruppi di opposizione. ''Purtroppo per loro - ha aggiunto Oliverio - i loro intenti sono stati disattesi perche' il Consiglio, malgrado la loro assenza, era in numero legale. Devo al proposito ringraziare il consigliere Corbelli che con grande senso di responsabilita' e motivando la sua presenza, non solo ha contribuito all'approvazione dei provvedimenti, ma ha dato una lezione di come si fa l'opposizione in modo costruttivo evitando atteggiamenti speculativi e sterili. Infatti nelle proposte oggetto di contestazione da parte dell'opposizione non vi e' alcuna reimpostazione del piano di investimenti. Il piano della Provincia, come e' noto, viene approvato in allegato al bilancio di previsione che e' stato oggetto di approfondito confronto in commissione in aula nello scorso febbraio. Si e' trattato semplicemente di anticipare alcuni interventi previsti nel 2007 per quanto riguarda l'impiantistica sportiva, in modo particolare a Crosia e a San Giovanni in Fiore; di affrontare alcuni problemi relativi all'edilizia scolastica, in modo particolare nel comune di Trebisacce dove e' stato necessario integrare la somma per la realizzazione del liceo classico ed il liceo scientifico di 300 mila euro in conseguenza di una relazione geologica che ha indicato la necessita' di interventi tesi a rendere piu' sicura l'opera; e relativi alla viabilita' nel comune di Santa Maria del Cedro. Tutto qui. Proposte di anticipazioni di interventi gia' previsti nei programmi ampiamente esaminati ed approvati dal consiglio provinciale''. ''Naturalmente - ha concluso Oliverio - siamo abituati a questa opposizione. Mi fermo qui per amore di patria. Evidentemente e' necessario che l'opposizione rifletta perche' da parte nostra c'e' piena disponibilita' a riprendere un confronto su basi serie evitando questaa deriva che non porta da nessuna parte e che sicuramente portera' l'opposizione ad essere meno incisiva ed a ridicolizzarsi davanti l'opinione pubblica''

A Reggio il convegno dello SDI su “infrastrutture e trasporti”

26/10 Si terrà venerdì 27 a Reggio Calabria, presso l'hotel Excelsior alle ore 17, il convegno promosso dallo SDI della Calabria sul tema: "Infrastrutture e Trasporti. I ponti per una nuova Calabria". Dopo il no al Ponte della Camera , il tema delle infrastrutture si conferma al centro dell'interesse del Paese e in particolare del Mezzogiorno. "La sfida, come ha fatto notare di recente l'On. Mancini in uno dei suoi intervenuti alla Camera, è quella di collegare il Mezzogiorno con il resto d'Italia e d'Europa". E continuando: " Se il Ponte non è una priorità, sono invece necessari e urgenti investimenti per il rapido completamento della Salerno Reggio-Calabria, per la realizzazione della superstrada veloce Reggio Calabria- Taranto, per il completamento degli aeroporti e dei porti esistenti e per la costruzione di nuovi scali come quello di Sibari ." Opere che devono essere realizzate per consentire e sostenere lo sviluppo economico del Sud. Ponendosi, dunque, in relazione di continuità con quella stagione di riforme del primo centro sinistra, che realizzò opere importanti per il collegamento della Calabria con la Sicilia e del Mezzogiorno con il resto d'Italia , i socialisti uniti e compatti si preparano oggi ad affrontare nuove battaglie, fiduciosi di raggiungere risultati degni della loro gloriosa tradizione. Interverranno l' On. Giacomo Mancini, Deputato della Rosa nel Pugno e responsabile per le organizzazioni sociali dello SDI, l'On. Tommaso Casillo, Sottosegretario alle Infrastrutture e l'On. Raffaele Gentile Sottosegretario ai Trasporti, l' On.Luigi Incarnato, Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, i consiglieri Regionali, l'On. Cosimo Cherubino, l'On. Salvatore Magarò, On. Pino Guerriero e On. Maurizio Ballistreri ( Regione Sicilia), il Consigliere provinciale di Reggio Calabria Carmine Alvaro, il prof. Ercole Nucera, Segretario Regionale SDI, il Dott. Roberto Ingenito, Segretario SDI (Reggio Calabria),il Prof. Giovanni Tesoriere, (Università di Palermo), e il Senatore Cesare Marini, esponente dello SDI e Agazio Loiero, Presidente della Regione Calabria.

Provincia CS/Ordine del Giorno di Forza Italia sui tagli alla sicurezza della Finanziaria

26/10 I Consiglieri Provinciali del Gruppo di Forza Italia Gianfranco Ponzio, Mario Russo ed Elio Filice, hanno depositato in data odierna una proposta di Ordine del Giorno presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio, sui tagli alla sicurezza previsti dalla Legge Finanziaria.
Secondo i Consiglieri di Forza Italia, “l’impianto predisposto dalla Finanziaria determina di fatto una destabilizzazione del settore sicurezza”; la qual cosa avrà gravissime conseguenze per i cittadini, soprattutto nelle regioni meridionali devastate dalla mafia e dalla criminalità organizzata.
Nella nuova Legge Finanziaria presentata dal Governo – continuano Ponzio, Russo e Filice – sono previsti tagli ai capitoli relativi alla sicurezza pubblica per tre miliardi di euro ed i tagli per i consumi intermedi sono di oltre 300 milioni di euro, pari al 25%. In particolare, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza viene drasticamente depauperato con tagli alle direzioni interregionali, ai centri di formazione ed ai servizi speciali; scompare, inoltre, per gli operatori di sicurezza l’indennità di specificità, che li distingue dal resto del pubblico impiego, e gli aumenti retributivi rimangono bloccati al tasso di inflazione programmata, tornando indietro a 19 euro; e, fatto gravissimo soprattutto per la Calabria, che vive una delicata e preoccupante situazione di ordine pubblico – più volte denunciata dalle Organizzazioni Sindacali, dai Sindaci e dagli amministratori che quotidianamente subiscono, insieme ai tanti imprenditori e commercianti, attentati alla propria incolumità personale – richiedente uno sforzo straordinario del Governo proprio in tema di legalità, per tutte le Forze di Polizia sono invece previste solo mille assunzioni.
Per il Gruppo di Forza Italia, le iniziative del Presidente della Provincia – tese a pruomuovere incontri in Prefettura sulla sicurezza pubblica, non ultimo quello con i sindaci del territorio dell’area urbana – rischiano di diventare inutili e propagandistiche, stante le decisioni del Governo di centro-sinistra che finiranno per portare al collasso il settore della giustizia proprio nelle Regioni come la nostra, devastate dalla mafia. Di fatto, attraverso queste decisioni, Prodi ed il suo esecutivo abbandonano la “figlia prediletta” al suo destino infame.
Ma le istituzioni calabresi non possono tacere su questo ennesimo scippo alla Calabria, anche se a compierlo sono gli amici politici del centro-sinistra calabrese. Ecco perché il Gruppo di Forza Italia invita il Consiglio Provinciale a votare all’unanimità un Ordine del Giorno che impegni il Presidente Oliverio “ad attivare, nei limiti delle proprie competenze, tutte le azioni necessarie per limitare i danni per l’improvvida decisione governativa”; e che elevi una vibrata protesta nei confronti del Governo, chiedendogli di riconsiderare le posizioni assunte in materia di sicurezza pubblica.

Giuseppe Nardi lascia l’Udc per l’“Italia di Mezzo” di Follini

26/10 Giuseppe Nardi, componente della direzione regionale dell'Udc, si è dimesso dal partito ed ha aderito a l'Italia di mezzo di Marco Follini di cui è stato nominato segretario provinciale di Cosenza. Nardi ha annunciato il suo abbandono dell'Udc in una lettera al segretario nazionale del partito, Lorenzo Cesa, al segretario regionale, Francesco Talarico, ed a quello provinciale di Cosernza, Raffaele Cesario. "La linea politica assunta dal partito nei tempi recenti, per intenderci nei mesi immediatamente successivi alla segreteria Follini - ha scritto Nardi - ha seguito dinamiche poco chiare ed a mio parere scarsamente entusiasmanti. Immaginavo, nel partito, un percorso di rinnovamento che gettasse le basi per un confronto serrato in ordine agli attuali schemi politici ed assetti istituzionali frutto di un bipolarismo eccessivamente 'muscolare', che guardasse con favore alla necessità di ristrutturare la vasta area dei moderati, che ponesse l'accento su una adeguata selezione delle classi dirigenti, che recuperasse al 'centro' della politica l'interesse generale. L'azione dell'Udc mi pare che segua, invece, una opposta direzione manifestandosi come eccessivamente 'umorale'; il rammarico è grande. E' grande poiché la linea indicata da Marco Follini, in tempi non sospetti, avrebbe consentito all'Unione Democratica Cristiana e di Centro di completare il percorso di transizione: da partito di eletti e dirigenti a partito di opinione; da club privato nel quale il leader è tutto e la coscienza critica finisce per essere niente a vero partito con regole, democrazia interna, rispetto per le persone ed i territori; da partito che compone liste elettorali e seleziona classe dirigente tenendo nel conto troppo spesso la sola fedeltà al ceto dirigente a partito capace di consolidare il metodo meritocratico". "Per queste considerazioni - ha aggiunto Nardi - non ritrovo più, nell'Udc, le giuste motivazioni ed i dovuti stimoli, e pertanto sento di dover rassegnarne le dimissioni, da iscritto e componente della Direzione regionale. La decisione non è, evidentemente, assunta con leggerezza d'animo, poiché ho vissuto esperienze importanti e formative, legate ai diversi ruoli assunti a livello locale, nazionale ed istituzionale e consolidato sincere relazioni di amicizia. Conserverò tra le cose care il rapporto di collaborazione politica con l'onorevole Roberto Occhiuto, che considero una presenza di pregio nel partito".

Il sen. Fuda eletto presidente della Commissione semplificazione Leggi. Naccarato "Voto unanime dimostra la stima"

26/10 Il senatore Pietro Fuda, calabrese, è stato eletto presidente della neo istituita commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. La commissione bicamerale, di cui fanno parte 20 senatori e 20 deputati "nominati rispettivamente dal presidente del Senato della Repubblica e dal presidente della Camera dei deputati nel rispetto della proporzione esistente tra i gruppi parlamentari, su designazione dei gruppi medesimi", costituita ai sensi della legge 246/2005, si è riunita nel primo pomeriggio di oggi a Palazzo San Macuto per l'elezione dell'ufficio di presidenza. Fuda, che ha ottenuto l'unanimità dei voti (c'é stata un'astensione), è il primo Presidente della Commissione appena istituita, il cui compito principale sarà esprimere i propri pareri e verificare periodicamente lo stato di attuazione delle riforme previste dalla L 59/1997, derubricata "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa". Fuda ha detto che "il compito che dovremo svolgere è particolarmente impegnativo, e decisamente importante. Affrontare la revisione del sistema normativo vigente, attualizzare tutte le disposizioni legislative statali pubblicate prima del 1970, in una parola semplificare l'intero sistema legislativo, non significa solo garantire quella trasparenza e quella chiarezza indispensabili per riavvicinare i cittadini alle istituzioni, ma anche dare, finalmente, risposte concrete agli enti locali. Si avvia, con la Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione, la parte finale, la più delicata, del processo di snellimento della burocrazia. Un processo che sarà ultimato in tempi quanto più possibile brevi, e che da una parte permetterà alle pubbliche amministrazioni di accelerare i tempi di realizzazione delle attività istituzionali, dall'altra darà una risposta concreta di risparmio per l'erario statale in termini di costi di gestione"
"Sono davvero lieto per il prestigioso incarico cui è stato meritoriamente chiamato il sen. Pietro Fuda, per di più in un momento di così forte divisione tra centrodestra e centrosinistra, con un voto pressoché unanime che testimonia quanto l'uomo sia stimato ed apprezzato seppur siede nei banchi del Senato da pochi mesi". A sostenerlo è stato il sottosegretario alle Riforme ed ai rapporti con il Parlamento, Paolo Naccarato, commentando l'elezione di Fuda a presidente della neoistituita commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. "Del resto Fuda - ha aggiunto Naccarato - è un esperto delle tematiche di cui si dovrà occupare, peraltro su questioni di grande attualità che riguardano direttamente anche la nostra Regione"

AnnoZero, “Luogo della Politica” chiede di ricostruire la legalità

25/10 "Come donne calabresi partiremmo dalla forza che la mamma di Gianluca Congiusta ha mostrato nella trasmissione di Santoro per sperare di ricominciare. Non tanto per ricostruire un' immagine lesa della nostra regione, ma per avviare, per davvero, un processo di ricostruzione di legalità politica, per quanto profondamente compromesso possa essere. Non ci interessa parlare di Annozero: noi, tutte, chi più chi meno, lo sapevamo". E' quanto si afferma in una nota del coordinamento regionale delle donne del centrosinistra "Il luogo della Politica" che annunciano, per il 22 novembre a Cosenza, un incontro sul tema "Etica e responsabilità politica". "I partiti, così come sono, - è scritto nel comunicato - sembrano irriformabili: rappresentano luoghi di potere autoreferenziali che si autosostentano e si autoalimentano sulla base di un consenso, costruito sapientemente negli anni, basato sul rafforzamento di interessi privati di gruppi e di persone e non ha radici, certo, nella condivisione di idee, di progetti di sviluppo per la nostra terra. E perciò oggettivamente più deboli e più permeabili rispetto a poteri altri". "La politica regionale - è riportato nella nota - ha bisogno di altro, per esempio di freschezza, di novità, di vera innovazione, a partire da un sano ricambio di donne e di uomini, che pure nella civile società calabrese ci sono e che oggi stanno reagendo per affermare quanto di buono esiste nella nostra regione e per combattere logiche perverse e circoli viziosi. Ma che spazio hanno avuto e hanno le così dette forze vive e sane della nostra regione? Quali saperi, quali esperienze sono state valorizzate per cercare di invertire la china del degrado etico, prima ancora che politico? In quali contesti, per esempio, si è potuto dibattere liberamente di idee di sviluppo della Calabria? Forse in alcuni (e non tutti) spazi accademici, forse in alcune (e non tutte) associazioni, forse in alcuni luoghi del volontariato (e non tutti). E i partiti sono stati troppo attenti a tenere immobili gli equilibri interni, troppo vigili nel consolidare il consenso e l' elettorato. E allora la giusta reazione, da donne calabresi orgogliose, deve partire dall'amara constatazione che tutto ciò che Santoro ha rappresentato è una parte di verità. Da lì bisogna partire per far emergere e affermare tutte quelle energie positive mortificate e nascoste, perché le cittadine e i cittadini possano partecipare alla democrazia. Per costruire un tessuto connettivo che si è sfaldato e concorrere insieme a un reale processo di ricostruzione della legalità, dell' etica e della politica"

Beniamino Donnici vince la sua battaglia: è europarlamentare per IDV

24/10 Beniamino Donnici subentra ad Achille Occhetto nel Parlamento europeo in rappresentanza di Italia dei valori. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto il ricorso che era stato presentato dai legali di Donnici per chiedere l'annullamento della sentenza con la quale il Tar del Lazio aveva rigettato la richiesta di annullare la proclamazione di Occhetto come parlamentare europeo. A rendere nota la decisione del Consiglio di Stato sono stati gli avvocati di Donnici, Sannino e Paola Salvatore, riferendo le indiscrezioni trapelate dalla riunione dei giudici del Consiglio di Stato in camera di consiglio. La sentenza dei giudici amministrativi sara' resa nota ufficialmente domani. Secondo quanto hanno sostenuto nel loro ricorso i legali di Donnici, la proclamazione di Occhetto a deputato europeo, avvenuta dopo che il leader di Italia dei valori, Antonio Di Pietro, era stato eletto alla Camera optando per il seggio di Montecitorio, non era valida in quanto l'ex segretario del Pds aveva rinunciato formalmente, con atto depositato presso uno studio notarile, alla carica di deputato europeo in favore di Giulietto Chiesa. Tale rinuncia, sempre secondo i legali di Donnici, non consentiva ad Occhetto di subentrare a Di Pietro nel Parlamento di Strasburgo, rendendo dunque automatica l'elezione di Donnici. Beniamino Donnici, attuale sottosegretario alla Presidenza della Regione Calabria, lo scorso anno era stato espulso da Italia dei valori. Adesso si profila un suo possibile riavvicinamento ad Idv. Tra l'altro da alcune indiscrezioni si e' appreso che proprio stasera ci sarebbe stato un contatto telefonico tra Di Pietro e Donnici. Auguri

Chieffallo (Socialisti) “Da anno zero esce un immagine fosca della Calabria”

24/10 "La brutta figura fatta nella trasmissione di Michele Santoro,'Annozerò, che abbiamo offerto all'Italia, ha tratteggiato un' immagine fosca della nostra Regione, dipinta addirittura come 'l'Infernò della Nazione. Questo dovrebbe far riflettere un po' tutti, specie coloro i quali hanno responsabilità politiche ed istituzionali, per fare quadrato intorno alla 'Calabria degli onesti' che è certamente maggioritaria".E' quanto sostiene, in una nota, il consigliere regionale e segretario regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo. "Ora basta - aggiunge Chieffallo - non possiamo andare avanti così. E' ora di rimboccarsi le maniche ed incominciare a lavorare con trasparenza, forza e concretezza per dare risposte al calabresi, sempre più delusi, che aspettano da sempre una Calabria sviluppata e affrancata dalla mafia e dal malaffare. Intervengo sulle polemiche che, in questi giorni, hanno inondato la stampa calabrese e che mettono a nudo le grandi fragilità del sistema politico e l'insufficienza dei partiti che non riescono a cogliere il momento drammatico che la Regione sta vivendo. I calabresi non si affezionano alle diatribe che dividono la politica nel suo complesso e che vedono divisi i partiti. I cittadini hanno bisogno di vedere risolti i loro problemi e pretendono dalla classe dirigente regionale, che loro hanno votato, maggiore responsabilità e maggiore attenzione per le politiche di sviluppo della Calabria". Secondo Chieffallo "ma davvero si può pensare, di fronte alla drammatica situazione che in Calabria stiamo vivendo, di nascondersi di fronte alle responsabilità gravi che ha la politica, ricorrendo all'esercizio noioso, quanto ipocrita, dello scarica barile. Quando in Calabria le cose non funzionano e la mafia dilaga fino a colpire al cuore le istituzioni, come é avvenuto con l'omicidio del vice presidente Francesco Fortugno, ognuno deve sentirsi, in qualche modo, in colpa e quindi, se persona onesta, deve lavorare per far trionfare la verità e la giustizia che sono il presupposto della vera libertà dell'uomo, di cui la società ha tanto bisogno. E' necessario recidere, senza mezzi termini e 'senza si e senza ma' ogni legame con il malaffare; bisogna combattere le zone grigie della politica dove la mafia risiede, condizionando pesantemente la politica; bisogna purificare i partiti che devono assurgere a ' tempio di dibattito politico'; e soprattutto bisogna chiudere definitivamente con il nepotismo ed il clientelismo, che continuano ad essere i mali incurabili che hanno prodotto necrosi nel tessuto democratico della nostra Regione". "Bisogna pretendere la verità su ogni delitto di mafia - dice ancora Chieffallo - vincendo ogni omertà e facendo corona intorno alle Forze dell'Ordine e alla magistratura in questo difficile compito. E' necessario che la politica volti pagina, finalmente, per aggredire in termini convinti, senza titubanze, con chiarezza di idee e con determinazione, i nodi dello sviluppo calabrese. Siamo ad un mese, quasi, dalla fine dell'anno e in questo brevissimo lasso di tempo, deve essere approvato il bilancio regionale, con il quale, io ritengo, è necessario assolutamente lanciare messaggi concreti rispetto alle impostazioni del passato, soprattutto rivolti ai giovani calabresi per disinnescare la grande sfiducia nella quale sono caduti e che sta diventando cronica, allontanandoli sempre di più dalle istituzioni e dalla politica. Bisogna produrre un 'progetto-lavoro' che consenta di iniettare fiducia nel corpo sociale calabrese; bisogna organizzare i comparti della burocrazia regionale, puntando su un'alta dirigenza qualificata e moderna, valorizzando le energie migliori di questa regione ed aprendo ai giovani laureati nelle nostre università. E' necessario, anche, dare assoluta priorità all' ammodernamento strutturale della Calabria, puntando su un ruolo più qualificato della grande infrastruttura portuale di Gioia Tauro, e guardando con attenzione al grande potenziale di sviluppo che ha l'area di Lamezia Terme, tanto declamata e poi puntualmente dimenticata nel programma azione regionale. Bisogna riordinare il comparto dell'informatica, su cui in passato si è giocata una partita importante, qualificando centinaia di tecnici, adesso abbandonati a se stessi, e che ha finito con il lasciare cattedrali nel deserto, come il polo Telcal di Lamezia Terme, che sta cadendo a pezzi nell'indifferenza totale". "Insomma - conclude il consigliere regionale - bisogna lavorare per vincere i ritardi accumulati. E' questo l'appello che lancio a tutti i partiti di destra e di sinistra, senza voler apparire qualunquista, smettendola con la pratica con la 'guerra tra poveri' e si pensi finalmente al 'Bene' della Calabria"

Calipari Villecco (DS) “Un fondo per sostenere le famiglie delle persone scomparse”

24/10 "Ho ideato questo testo di legge dopo una lunga collaborazione con l'associazione Penelope che raccoglie i familiari delle persone scomparse. E' tempo che le istituzioni sostengano maggiormente gli sforzi di famiglie in ansia per i loro congiunti". E' quanto ha detto la senatrice Rosa Villecco Calipari circa il disegno di legge, presentato in identico testo sia alla Camera che al Senato, nel quale sono previste norme in favore dei familiari delle persone scomparse. "Gli ultimi dati acquisiti dimostrano - ha aggiunto - come in Italia il fenomeno degli scomparsi sia in costante, esponenziale crescita. Ogni anno arrivano agli uffici di polizia almeno 20 mila segnalazioni che riguardano adulti e circa 2 mila minori scomparsi, rapiti, sottratti ai loro affetti. Per questo abbiamo deciso di presentare un disegno di legge in identico testo sia al Senato che alla Camera. Il testo verrà presentato in una conferenza stampa giovedì 26 nella Sala stampa di Montecitorio". "Per venerdì 27 in Campidoglio - ha concluso - con l'associazione Penelope abbiamo organizzato un convegno, in collaborazione con la trasmissione 'Chi l'ha visto?', al quale parteciperanno, oltre a me e a Cinzia Dato, Rosi Bindi, Marcella Lucidi, Maria Pia Garavaglia, Federica Sciarelli, Elisa Pozza Tasca".
"Garantire alle famiglie delle persone scomparse la concreta presenza delle istituzioni, la prosecuzione delle indagini, il coordinamento delle iniziative a supporto presso il Ministero dell' Interno e il sostegno economico dal momento che, nella quasi totalità dei casi, esse vivono in condizioni di abbandono, spesso prive di ogni forma di sostentamento". L' iniziativa legislativa, che consta di 8 articoli e una copertura finanziaria pari a se milioni di euro annui, prevede tra l' altro l' istituzione, al Ministero dell' Interno, del Comitato nazionale interforze sulle persone scomparse e di una unità di crisi nelle prefetture interessate. Previste anche una Banca dati nazionale e, sul modello australiano, la banca dati di campioni di Dna delle persone scomparse". Nel progetto di legge sono indicate norme relative ad una più facile identificazione di cadaveri non riconosciuti; l'istituzione di un Fondo di solidarietà per i familiari delle persone scomparse. "La proposta - ha detto Laratta - punta a favorire la ricerca delle persone scomparse e l' istituzione di un Fondo di solidarietà per i familiari delle stesse persone. Si tratta di una speranza in più per le famiglie calabresi che attendono da tempo dallo Stato un segnale di vicinanza, impegno e solidarietà".

Pignataro (Pdci) “La gestione dell’acqua deve essere pubblica”

24/10 Fernando Pignataro, del Pdci, annuncia che il suo partito chiede lo stralcio del disegno di legge Lanzillotta sulla privatizzazione dei servizi, e che la gestione dell'acqua resti pubblica. "Il Partito dei comunisti italiani ed il suo gruppo parlamentare - afferma Pignataro - aderiscono alla proposta di legge d'iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell'acqua ed al relativo comitato promotore nazionale". Una proposta "molto interessante, in quanto mira - spiega Pignataro - dopo un lungo ed accurato lavoro durato diversi mesi, ad una completa ripubblicizzazione del servizio idrico in tempi graduali ma certi". Pignataro spiega ancora che "la nostra adesione nasce, oltre che da convinte motivazioni ideologiche, anche dall'esigenza di una efficiente razionalizzazione del servizio nel pieno rispetto del programma dell'Unione, che prevede l'intenzione di mantenere il servizio idrico in mano pubblica". "Per tali ragioni - conclude Pignataro - il Pdci si batterà dunque, sia per lo stralcio del disegno di legge 772 del ministro Lanzillotta, che mira invece a privatizzare i servizi comunali, che per l'avvio di un dibattito serio e definitivo sulla tutela dell'acqua come bene comune, la cui gestione non può che essere e rimanere assolutamente pubblica"

Sciolto il Consiglio comunale di Placanica

24/10 Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ha sciolto il consiglio comunale di Placanica a seguito delle dimissioni del sindaco, Pietro Schirripa. De Sena ha nominato commissario Demetrio Martino, funzionario della Prefettura di Reggio Calabria.

Zavettieri “Boselli è contro l’unità dei socialisti, difende la sua nicchia”

23/10 "Il nostro obbiettivo era e rimane quello di realizzare l'unità del partito socialista all'interno del centrosinistra. La direzione nazionale della Rosa nel Pugno ed il suo segretario, Enrico Boselli, preferiscono invece difendere una nicchia per garantirsi un futuro e questo condiziona la nostra disponibilità a creare un forte partito riformista". Lo ha sostenuto Saverio Zavettieri, dirigente nazionale de I Socialisti, nel corso di un dibattito a San Demetrio Corone. "A Napoli - ha aggiunto Zavettieri - abbiamo dato un indicazione importante. Ci siamo aperti ad una concezione riformista, con tutti i socialisti laici, i radicali, i moderati. Noi vogliamo un partito che sappia tradurre le istanze dei cittadini, veramente rappresentativo e alternativo. Ma per fare tutto ciò bisogna assumersi delle responsabilità e degli obbiettivi sia a livello nazionale che in Calabria. Noi daremo il nostro contributo per rafforzare l'unità dei socialisti e per creare un nuovo soggetto riformista. Deve trattarsi però di un soggetto che non assecondi le posizioni degli altri. Non mi pare che Boselli persegua questi obbiettivi. La legge elettorale purtroppo favorisce le rendite di posizione, affidando ai segretari nazionali i finanziamenti pubblici e prevedendo liste bloccate che rendono inamovibili e arroccate le classi dirigenti. Di conseguenza la democrazia nei partiti non viene rispettata. Noi invece dobbiamo garantire ai cittadini l'effettiva possibilità di aderire alla vita democratica". "Come è possibile - si è chiesto Zavettieri - che tutte le associazioni libere e private sono soggette a controlli e contribuzione e i partiti, soggetti privati che godono di finanziamenti pubblici, debbano essere una zona franca? Possibile che nessuno possa intervenire per controllare se vengono rispettate le regole?"

Papasso (Sdi/Rnp) “Soddisfazione per Mancini in Commissione Antimafia”

23/10 "Esprimo soddisfazione e compiacimento per la designazione del deputato calabrese Giacomo Mancini nella Commissione bicamerale antimafia che sta per costituirsi, operata dal gruppo parlamentare della Rosa nel pugno e dai vertici nazionali dello Sdi". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario provinciale di Cosenza dello Sdi, Gianni Papasso. "Si tratta di una scelta - aggiunge Papasso - che testimonia la considerazione del partito nei confronti del gruppo dirigente calabrese che, oltre ad esprimere esponenti politici di alto profilo, ha assicurato forti consensi nelle ultime tornate elettorali. I socialisti calabresi vantano un'importante tradizione nella lotta alla mafia ed alla criminalità organizzata. Ne sono testimonianza le grandi battaglie che, proprio in seno alla commissione parlamentare antimafia, hanno fatto, in più riprese, i compagni Giacomo Mancini senior, Salvatore Frasca e Cesare Marini. La nuova Commissione parlamentare antimafia deve dare un nuovo impulso per stimolare un grande dibattito che metta al centro della politica parlamentare e, soprattutto, del governo del paese, le questioni del malaffare in Calabria, facendo venire fuori tutti i legami ibridi, tutte le connivenze e tutte le negatività che impediscono il rinnovamento e che bloccano ogni processo di sviluppo". "Sono certo - conclude Papasso - che Giacomo Mancini, a cui auguro buon lavoro, in seno alla Commissione, darà un fattivo, serio, appassionato e stimolante contributo".

Villecco Calipari (DS) “La repressione non è sufficiente a combattere la corruzione”

23/10 "Nonostante sia fondamentale combattere la corruzione con i mezzi del codice penale e di procedura penale, il sistema repressivo non è da solo sufficiente per l'eliminazione alla radice delle cause di questo fenomeno". E' quanto ha detto la senatrice dell'Ulivo, Rosa Villecco Calipari, nel corso del convegno sul tema 'Sicurezza e legalita':presente e futurò, organizzato a Catanzaro dal sindacato autonomo di Polizia (Sap). "La corruzione - ha aggiunto - è prima di tutto un fenomeno etico, culturale, sociale e politico con notevoli riflessi anche economici. E quindi, oltre a necessari provvedimenti repressivi immediati e di urgenza, bisogna pensare al terreno, all'humus su cui prospera la corruzione, che mina le basi stesse dello Stato, corrodendo la fiducia nelle istituzioni e nelle leggi, incrinando i rapporti di correttezza e di fiducia tra il cittadino e il governante. La corruzione per sua stessa natura crea e tende sempre a creare e rafforzare una rete di connivenze e di omertà che necessita, come il pesce nell'acqua, del massimo di invisibilità e di opacità rispetto sia agli 'esterni' sia soprattutto a soggetti o organismi di controllo". "Il fenomeno - ha concluso Villecco Calipari - è talmente vasto e complesso che i sistemi e i mezzi repressivi da soli, se hanno risolto determinate situazioni contingenti, quasi mai però sono serviti a sradicare cause e condizioni della corruzione. In una seria lotta alla corruzione diventano fondamentali quelle politiche che puntano ad una specifica formazione della mentalità e della cultura, sia dei cittadini che della classe dirigente"

Tassone (Udc) “No All’uso dell’esercito contro la criminalità”

23/10 "Non sono assolutamente d'accordo con le dichiarazioni del presidente dell' Unità organizzativa autonoma "Sicurezza e legalità", Antonio Baudi, che chiede la presenza dell' esercito per sconfiggere la criminalità organizzata in Calabria". A sostenerlo, in una nota, è Mario Tassone dell' Udc. "Credo - aggiunge Tassone - che ci sono molti altri strumenti su cui fare leva per ridare alla Calabria una sua dignità nel solco della sua storia migliore, ed il presidente Baudi, che ha una responsabilità all'interno della Giunta regionale, sa che bisogna rompere il circuito delle connessioni fra mafia ed istituzioni. E' compito della politica riappropriarsi del suo ruolo e della sua forza realizzatrice. Attualmente la politica in Calabria è debole, le risposte sono flebili e nella Regione persistono sacche di realtà pericolose ed inquietanti. Con una battuta potremmo dire che, eventualmente, l'esercito potrebbe essere inviato in settori dello stesso Consiglio regionale"

Le donne di “Luogo della politica” protestano contro al trasmissione Anno zero

23/10 "Ci appelliamo alle donne calabresi in particolare a quelle che militano nei partiti del centrosinistra; nei sindacati; nel volontariato; nelle cooperative; nella scuola; negli uffici; nelle strutture sanitarie; e ad ogni livello nelle istituzioni per aderire alla protesta politica per l'affronto che la trasmissione "Annozero" diretta da Michele Santoro, ha inferto alla Calabria". A sostenerlo, in una nota, è il coordinamento regionale delle donne calabresi del centro-sinistra "Il luogo della politica". "Si è fatta vedere - è scritto nella nota - una Calabria mortificata dall'assenza del confronto, privata delle voci, delle storie e della stessa contemporaneità dei calabresi, piegata cinicamente alle regole del "battage mediatico" che offende valori, risorse, competenze e saperi, pregiudicando speranze, fatiche, aspettative ed opportunità. Noi non ci stiamo.Vogliamo aprire un dibattito pubblico tra donne ed uomini calabresi per far valere le nostre ragioni e la nostra dignità"

Gentile: “Sul caso Fortugno sentire Cossiga”

23/10 "Quando i magistrati che indagano sull'omicidio di Francesco Fortugno sentiranno il senatore a vita Francesco Cossiga?". E' quanto chiede, in una nota, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. "Per la seconda volta - afferma Gentile - l'autorevole Emerito Presidente della Repubblica, sen. Francesco Cossiga, si interessa dei problemi della Calabria e, con lungimiranza e saggezza, indica possibili soluzioni per far uscire la Calabria dall'eclisse di democrazia cui è stata ricacciata negli ultimi tempi. Il sen. Cossiga, considerato il maggiore esperto di intelligence, studioso anche di fenomeni criminali - sostiene ancora Gentile - al termine di una conferenza stampa tenutasi presso l'Università di Messina ha dichiarato: 'il Presidente della Regione Calabria, Loiero, o sara' ammazzato o sarà arrestato. Non ho titoli - afferma ancora Gentile - per fare il glossatore dell'Emerito Presidente Cossiga, ma il suo pensiero é certamente legato all'omicidio Fortugno, dal quale sono stati assicurati alla giustizia gli esecutori materiali ma non i mandanti. Questa oscura pagina della Calabria può essere cancellata solo con la forza della verità ed il sen. Cossiga offre spunti e riflessioni che vanno in questa direzione e non possono essere sottovalutati. Perché allora gli organi inquirenti che stanno svolgendo l'attività investigativa , tra mille difficoltà, non valutano la possibilità di ascoltare il sen. Cossiga?".(

Rossano/ CDL:Basta fango sul centrodestra

23/10 "Le offensive dichiarazioni del sindaco Filareto nei confronti del centrodestra e di chi ha governato Rossano dal 1993 al 2006 hanno superato ogni limite". E' quanto scritto in una nota dei gruppi di opposizione in consiglio comunale a Rossano. "Non è più possibile accettare - prosegue la nota - le continue arringhe moraliste di un primo Cittadino che, invece di occuparsi di amministrazione pubblica e di interessi collettivi, non perde occasione per buttare fango sull'immagine e sulla onorabilità di quanti, sia nell' esecutivo sia nell'apparato amministrativo, sia politici sia funzionari e dirigenti comunali, hanno legittimamente governato ed amministrato la città negli ultimi 13 anni". Per domani i gruppo consiliari di opposizione hanno convocato una conferenza stampa che si svolgerà nella sede del coordinamento di An a Rossano Scalo.

Amendola (DS) “E’ concreta la possibilità di avere la Direzione dogane in Calabria”

23/10 "Si fa sempre più concreta la possibilità che in Calabria possa essere istituita la Direzione regionale delle dogane". E' quanto riferisce, in una nota, Franco Amendola, deputato dei Ds-l'Ulivo. "Attualmente, infatti, la Calabria - prosegue Amendola - è alle dipendenze della Campania, con le conseguenze negative, in termini di valutazione obiettiva e di efficienza, facilmente immaginabili. L'ampia condivisione registrata tra i rappresentanti di Camera e Senato, senza alcuna distinzione di schieramento politico, dall'iniziativa mia e del senatore Nuccio Iovene ha consentito di centrare una serie di risultati significativi". Amendola fa riferimento, in primo luogo, all'intervento del sottosegretario al Ministero dell'economia e finanze, con delega alle dogane, Lettieri, il quale ha ricordato, secondo quanto riferisce lo stesso Amendola, come "la richiesta sia all'attenzione dei competenti organismi nell'ottica oramai acclarata che i nuovi traffici di merci e persone dall'Asia dovrebbero trovare nei porti negli aeroporti meridionali il naturale punto di approdo e snodo. Essi - ha aggiunto Lettieri insieme a una augurabile crescita dell'imprenditoria locale esigono il potenziamento dei servizi in questione". "Poi - afferma ancora Franco Amendola - è arrivato il nulla osta del direttore generale delle dogane, Guaiana ed, infine, l'interesse del vice ministro Visco". Secondo Amendola, che è anche componente della Commissione Finanze della Camera, "si tratta di un buon risultato che ha avuto avvio dall'incontro con la RdB-Agenzie fiscali, in quanto consentirà di dare soluzione ad una problematica di non poco conto in grado di garantire scelte autonome prese nell'interesse collettivo e nella direzione di favorire l'economia regionale. Anche l'ampia intesa che abbiamo registrato tra i parlamentari calabresi - ha detto ancora Amendola - è una circostanza positiva che deve essere evidenziata perché mirava al riconoscimento dell'autonomia regionale pur escludendo in questa fase, ovviamente, scelte specifiche di carattere territoriale. Al momento opportuno, da parlamentare che ha a cuore le sorti della provincia - ha concluso Amendola - saprò rappresentare le esigenze e le richieste provenienti da questo territorio".

Precenzano (Gens) “Un comitato referendario per una nuova legge elettorale”

23/10 A” distanza di poco più di un anno di quella grande partecipazione popolare, che anche nella nostra città fu rappresentata, dallo svolgimento delle elezioni primarie per la individuazione della leaderschip del centrosinistra, lo spirito di quel grande appuntamento appare del tutto tradito”. Ad affermarlo in una dichiarazione è il presidente della Generazione Europea Nuovo Sud (GENS), Franceso Precenzano. “Infatti –dichiara Precenzano- una pessima legge elettorale voluta dall’ultimo governo Berlusconi, e neppure più di tanto avversata dallo stesso centrosinistra, ha di fatto esautorato i cittadini di quell’unica arma di cui essi dispongono attraverso l’esercizio del proprio voto. Con candidati individuati ed imposti dai partiti, e senza la minima possibilità di scelta , i cittadini si sono ritrovati a fare da semplici comparse. La scelta delle primarie, propedeutica per un sistema elettorale maggioritario, è stata, quindi, per gli elettori del centrosinistra, di fatto svuotata del suo profondo significato e profondamente umiliata da una mostruosa legge elettorale. Convinti sostenitori della istituzionalizzazione delle Primarie, quale patrimonio e strumento democratico per entrambi gli schieramenti politici, riteniamo , in questa direzione assolutamente prioritaria l’approvazione urgente in Parlamento di una nuova legge elettorale. Invero, i segnali che giungono dai “Palazzi” della politica , in questa direzione non sono per nulla confortanti. Pertanto, riteniamo assolutamente necessaria l’attivazione immediata di quella larga parte della società civile che non intende oltremodo sentirsi più suddita di questo aberrante sistema elettorale. Crediamo sia assolutamente necessaria , in tal senso, la costituzione immediata, anche nella nostra città, di un forte ed esteso comitato referendario che faccia, quindi, dell’abolizione dell’attuale legge elettorale il suo obbiettivo immediato. Lo strumento referendario, ossia “la pistola messa sul tavolo della Politica”, come l’ha metaforicamente definito il Ministro Giuliano Amato, può rappresentare, quindi, per tutti i cittadini, un’ importante occasione di rivincita democratica dal “basso” e di forte pressione politica nei confronti di questo Parlamento. L’invito rivolto ai tanti soggetti ed alle tante associazioni, che già sul recente referendum costituzionale del 25 e 26 giugno, hanno dato prova di mobilitazione e di vera cittadinanza attiva, rappresenta un’ulteriore sfida. Tale impegno, deve, altresì, rappresentare un’importante occasione per riprendere quell’azione e quel dibattito, che su importanti temi politici, risulta languire da tempo nella nostra città. E proprio sugli strumenti di effettiva partecipazione e di democrazia diretta, e sui relativi impegni assunti dall’attuale Amministrazione durante la recente campagna elettorale, la società civile tutta deve esercitare, senza sconti, dalle Circoscrizioni fino ad arrivare all’Ente Municipale, un controllo vigile e costante.

Morelli e Buonfiglio (AN) “La finanziaria uno scempio per i poveri”

23/10 "Questa Finanziaria è un vero e proprio esempio di macelleria sociale laddove si impongono più tasse per tutti con il solo effetto di colpire soprattutto le fasce cosiddette deboli. Questa manovra fomenta l'odio sociale perché mette a confronto le differenze tra i redditi delle varie classi sociali con il risultato di creare sospetti e aggiungere confusione". E' quanto ha detto il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Franco Morelli, nel corso di un convegno sulla Legge Finanziaria che si è svolto a Mangone, organizzato dal Consorzio edili della Confartigianato. All'incontro è intervenuto, oltre a Morelli, anche il deputato di An, Antonio Buonfiglio. "Insomma con questa Legge - ha aggiunto Morelli - se ne esce tutti più poveri. Più che una Finanziaria, mi sembra una macchina del tempo, esattamente 30 anni fa quando gli operai metalmeccanici di Torino scendevano in piazza contro un Governo di centro-sinistra. Famosa è rimasta una vignetta di Forattini, che ritraeva un distaccato Berlinguer, capo dei comunisti, che guardava dalla sua finestra gli operai che protestavano.Era la domenica del 4 dicembre 1977. Parallelamente, a livello locale, si riflette questa situazione. A distanza di un anno dall' insediamento del Governo Loiero, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una crisi permanente dalla quale non si riesce ad uscire". "Questa Finanziaria - ha concluso Antonio Buonfiglio - per quanto riguarda il Sud, toglie e toglie molto. Per fare un esempio, mentre i fondi aggiuntivi del precedente Governo di centro-destra avevano una media di 7 miliardi di euro l'anno, la nuova Legge dispone di 100 milioni di euro annuali per il prossimo triennio. Il Polo farà tutto quello che può per contrastare questa sciagura, ricorrendo anche alla piazza laddove, come ormai è sicuro, il Governo dovesse ricorrere alla fiducia, non tanto per gli emendamenti proposti dal centro-destra, ma per una sua instabilità interna che è molto difficile se non impossibile da controllare"

Il Circolo AN di Rogliano contro i tagli ai Comuni

23/10 “Il Disegno di Legge n.17/46 del 1 ottobre scorso, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)”, in discussione in questi giorni in Parlamento, sottende una doppia logica perversa: da un lato crea nuove tasse e aumenta quelle esistenti, dall'altro, taglia in misura rilevante gli stanziamenti destinati agli Enti Locali”. E’ quanto scrive in una nota il Circolo di An di Rogliano “Raffaele Valensise”. “Tutti i più autorevoli economisti –precisa la nota- concordano su un fatto: questa nuova manovra stronca sul nascere la timida ripresa economica che da qualche mese investe il nostro Paese. Anche i più sprovveduti sanno che nuove tasse frenano i consumi, mentre i tagli agli organi decentrati dello Stato implicano la cancellazione dei servizi essenziali di cui ogni cittadino beneficia sul territorio. Ma questa finanziaria non si limita a ciò, arrivando ad aumentare l'imposizione fiscale sui redditi del ceto medio. Ma non bisogna cadere nell'errore di pensare che i ceti più deboli non pagheranno lo scotto di questa iniqua manovra, perchè i tagli agli Enti Locali influiranno soprattutto sui redditi più bassi e quindi sui più deboli, i quali hanno, più di altri, grande necessità dei servizi essenziali erogati da regioni, province e comuni. I contenuti dell'art. 74, infatti, colpiscono indiscriminatamente i servizi erogati al cittadino umiliando di fatto le politiche sociali (mense, asili, trasporti, soggiorni climatici, infrastrutture sportive e ricreative), riducendone l'efficienza e l'efficacia rispetto alla forza ottenuta grazie alla previsione di esclusione dal patto prevista dalla finanziaria 2006. Lo stesso art. 74 introduce la norma del contenimento del debito che, di fatto, comporterà la paralisi degli investimenti degli Enti Locali, penalizzando maggiormente gli enti virtuosi. Non può passare inosservato nemmeno l'aumento dell'addizionale Irpef fino allo 0,8%. Inoltre, anche la preoccupante situazione del personale degli Enti Locali, con particolare riferimento ai piccoli comuni, non trova soluzione in questa finanziaria. Ancora, tale provvedimento non compie consistenti passi in avanti verso l'applicazione del principio del federalismo fiscale, creando invece una serie di norme contraddittorie che in alcuni passi limitano l'autonomia impositiva degli Enti Locali.
Questa legge finanziaria, pertanto, è avventata e sconnessa perchè ritiene prioritario agevolare i cittadini che si iscrivono a una palestra anziché privilegiare le emergenze sanitarie. Va letta in quest'ottica, infatti, la decisione di istituire il ticket sul Pronto Soccorso.
D'altronde, un indicatore utile sulla reale rispondenza di questa finanziaria ai veri bisogni del Paese è dato dalla pessima accoglienza che la stessa ha ricevuto da tutte le categorie: commercianti, professionisti, imprenditori, sindaci ed esponenti della stessa maggioranza, tutti uniti nel criticarla aspramente.
Alla luce di tutto ciò, per scongiurare anche localmente i negativi riflessi della manovra, nei prossimi giorni presenteremo una mozione in Consiglio comunale, per votare un o.d.g. che speriamo possa registrare il voto unanime dell'intera assise, con cui chiederemo a Governo e Parlamento di rideterminare la Finanziaria 2007, al fine di consentire agli Enti Locali l'erogazione degli standard minimi dei servizi pubblici essenziali.

Mancini (RNP) “Gli amministratori della RNP si battano per la legalità”

22/10 "Nel nostro partito abbiamo dirigenti politici, amministratori, che devono fare battaglie per la trasparenza, per la legalità, seguire traiettorie chiare, pulite. Noi portiamo avanti questa impostazione ferma, con la convinzione che purtroppo alcuni nostri alleati hanno messo da parte, soprattutto dopo gli ultimi avvicendamenti alla Regione, questo importante concetto. L'etica, la morale, il buon senso nella politica". E' quanto ha detto il parlamentare della Rosa nel Pugno, Giacomo Mancini, intervenendo alla Festa dell'Avanti a San Demetrio Corone. "Ritengo - ha aggiunto - che il centrosinistra potrà continuare ad essere valido se riconsidererà queste importanti questioni, ponendo in essere un azione politica e di governo che dia risposte vere e positive. Al contrario si rischia di perdere consensi perché il centrosinistra rischia di dimostrare di essere una coalizione che predilige gli interessi particolari, fatti di affari, di comportamenti negativi. In questo momento di difficoltà e di appannamento della politica noi almeno cerchiamo di tenere alta la trasparenza e la limpidità"

Castrovillari/ Il Comune approva il Bilancio

22/10 Il Consiglio Comunale di Castrovillari ha approvato con i soli voti della maggioranza l'equilibrio di bilancio. Hanno votato contro i Socialisti Italiani, lo Sdi, il Pdm ed i Ds. Nel corso del consiglio l'assessore Orazio Attanasio ed il sindaco, Franco Blaiotta, hanno ribadito che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti senza aumentare la pressione fiscale e dando risposte in tutti i settori.

Loiero “Mai avuto conflitti con la Margherita, Ho solo fatto mie scelte”

21/10 "Io non ho mai avuto conflitti. Ho fatto delle mie scelte punto e basta. Allora feci delle scelte con sofferenza, ma ora non ci sono neanche più questi problemi perché con il tempo la sofferenza si tempra, si attenua". E' quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, circa un suo riavvicinamento alla Margherita dopo che, in occasione delle elezioni politiche, ha fondato il Partito Democratico Meridionale. Loiero ha partecipato stamane a Catanzaro al convegno sul tema 'I fondi comunitari 2007-13 per il Mezzogiorno e la Calabria: l'ultima scommessa?' organizzato dalla Margherita. "Sono venuto a questo convegno - ha aggiunto Loiero - perché me lo ha chiesto l'europarlamentare Donato Veraldi. Se non me lo avesse chiesto non ci sarei venuto".

D’Antoni in Calabria: “Sfruttare i fondi UE. Per la svolta serve collaborazione”

21/10 I fondi comunitari 2007-2013 per il Mezzogiorno sono "una grande occasione di sviluppo. Abbiamo la possibilità di fare una programmazione seria di sette anni". E' quanto ha detto il vice ministro per il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni, stamane a Catanzaro, a margine di un convegno sul tema 'I fondi comunitari 2007-13 per il Mezzogiorno e la Calabria: l'ultima scommessa?' organizzato dalla Margherita. "Il governo - ha aggiunto - ha coperto la parte nazionale per intero, ha dato strumenti aggiuntivi all'impostazione dei fondi aggiuntivi come ad esempio il credito d'imposta, investimenti per la nuova occupazione, il cuneo fiscale differenziato che tanto da fastidio al nord. C'é quindi una impostazione seria per rilanciare le infrastrutture". "Qui è in discussione - ha concluso D'Antoni - la capacità delle classi dirigenti a tutti i livelli. Dobbiamo fare di questa opportunità una grande occasione di programmazione, basta con la distribuzione a pioggia".
"La Calabria è in una fase difficile ma è possibile dare una svolta. Il governo regionale sta facendo il possibile e noi dobbiamo collegarlo di più alle iniziative nazionali, evitando le incomprensioni che ci sono state e avviando una fase di piena e forte collaborazione". E' quanto ha detto il Vice Ministro per il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni, stamane a Catanzaro rispondendo ad una domanda sull'attività del governo regionale. "I problemi annosi - ha aggiunto - si risolvono se c'é la responsabilità di tutti. Ci muoveremo perché questioni irrisolte da anni trovino una giusta soluzione e qui ci vuole l'impegno di tutti. Basta quindi con lo scarico di responsabilità. Cerchiamo di capire che questa è la sfida per fare in modo che il Mezzogiorno riprenda il suo cammino". (ANSA).
"Tutto dipende da ciò che avverrà nei prossimi giorni in Parlamento. La fiducia è uno strumento a cui si ricorre per evitare ostruzionismi e lungaggini". E' quanto ha detto il vice ministro per il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni, stamane a Catanzaro, circa la possibilità di porre la fiducia per l'approvazione della Finanziaria. "Il governo Berlusconi, avendo una maggioranza clamorosa - ha aggiunto - e la più forte degli ultimi cinquant'anni, ha fatto ricorso alla fiducia ben tredici volte. Ora Berlusconi dichiara che è un attentato alla democrazia, se lo avesse dichiarato quando governava, probabilmente il Paese sarebbe andato meglio".
"In questo Paese manifestare è un diritto legittimo e democratico. Francamente però non vedo le ragioni di queste manifestazioni. Non si capisce bene l' obiettivo e cosa si vuole". E' quanto ha detto il vice ministro per il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni, stamane a Catanzaro, a margine di un convegno organizzato dalla Margherita, circa la manifestazione della Cdl contro la Finanziaria. "Questa è una finanziaria - ha aggiunto - che cerca di puntare allo sviluppo, in particolare delle zone deboli. Rispetto a questo il nord reagisce con una chiusura, con una operazione miope perché non vede che la prospettiva del Paese é di tutto il territorio. In questo senso penso che la manifestazione è sbagliata e che finisce per determinare un clima assolutamente non giusto di contrapposizione tra Nord e Sud". "Noi invece - ha concluso D'Antoni - dobbiamo puntare ad unire il Paese ed al suo sviluppo complessivo con misure come quelle che ci sono in finanziaria che puntano a rilanciare gli investimenti pubblici e privati"

Corigliano/Non passa il bilancio. Commissario e poi di nuovo ad elezioni

21/10 Il Consiglio comunale di Corigliano Calabro non ha approvato, per la seconda volta, gli equilibri di bilancio e per questo sono scattate le procedure che porteranno prima al commissariamento e poi allo scioglimento dell'Ente. L'amministrazione è retta da una Giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Armando De Rosis. "Abbiamo tentato - ha affermato il consigliere dei Comunisti italiani, Luciano Manfrinato - di cominciare un percorso nuovo per cercare di portare a termine la legislatura, ma l'ostinazione dell'Udc non lo ha consentito. Ci siamo trovati a lottare contro un muro eretto dall'Udc che adesso deve assumersi tutte le responsabilità. E' una giornata nera per gli abitanti di Corigliano costretti a subire un danno non indifferente con l'amministrazione comunale che non potrà portare a compimento i necessari programmi di sviluppo del paese". "In ogni caso - ha concluso Manfrinato - vogliamo affermare, fin da ora, che per i Comunisti italiani il candidato a sindaco nelle prossime elezioni comunali rimarrà sempre Armando De Rosis".

Legge elettorale: Bruno e Naccarato contro il voto di preferenza

21/10 ''Prendo atto della dichiarazione dell' on. Francesco Storace che si dice d' accordo su una revisione della legge elettorale regionale che preveda l' eliminazione del voto di preferenza, una proposta gia' formulata da esponenti della Margherita che comprende anche l' eliminazione del listino e l' introduzione del collegio unico regionale''. E' quanto afferma il senatore Franco Bruno, coordinatore della Margherita in Calabria. ''Conosco le obiezioni dei sostenitori del voto di preferenza - prosegue Bruno - convinti che esso favorisca la partecipazione dei cittadini. Ma essi dimenticano che il sistema senza preferenze e' adottato, ad esempio, nella Regione Toscana, dove sicuramente la partecipazione e la coscienza democratica non sono inferiori ne' qualitativamente ne' quantitativamente a quelle registrate altrove''. ''I sostenitori del voto di preferenza - sostiene ancora il coordinatore della Margherita calabrese - affermano anche che con un sistema diverso sarebbe eletto chi non possiede voti. Non capiscono che il problema e' proprio il concetto di 'possedere' il voto degli altri. Io sono fiero di dire che di voti possiedo solo il mio e che sogno una terra in cui non ci sia chi 'possiede' il voto di un altro, ne' la mafia ne' altri soggetti; in cui non ci sia chi trasporta pacchetti di voti da uno schieramento all' altro sulla base di meccanismi clientelari ben conosciuti; una terra libera, in cui ognuno sia responsabile del voto che esprime e non possa essere controllato da nessuno. Sarebbe tempo - conclude Bruno - che su questi temi si aprisse un dibattito pubblico''.
''Come forse i cittadini calabresi ricorderanno nella scorsa legislatura io sono stato uno dei protagonisti della stagione delle riforme che ha portato la Calabria ad essere la prima Regione d' Italia ad approvare uno Statuto regionale innovativo che ha fatto d' esempio a tutte le altre Regioni d' Italia''. E' quanto afferma il sottosegretario alle Riforme, Paolo Naccarato, circa la legge elettorale della Calabria. ''Quando - ha aggiunto - si tratto' di impostare il lavoro sulla legge elettorale che competeva sempre a me proporre, essendo il presidente della Commissione riforme, ricordo che fui il primo a lanciare l' idea di annullare ,in via transitoria, le preferenze nel sistema elettorale per l' elezione dei consiglieri regionali in Calabria. La proposta, come forse qualcuno ricordera', non solo tutte le forze politiche la lasciarono cadere nel vuoto ma nessuno si pronuncio' neppure a favore''

Perrelli firma per la richiesta di referendum per cambiare la legge elettorale

21/10 Ci sarà anche Tonino Perrelli, segretario nazionale del Patto per il Sud, martedì a Roma, assieme a Mario Segni, Carlo Scognamiglio e ai professori universitari Augusto Barbera e Giovanni Guzzetta, per il deposito in Cassazione del nuovo quesito referendario per la riforma della legge elettorale. "La Calabria - sostiene Perrelli - ha sempre risposto con grande entusiasmo all' appello dell' on. Segni e del suo movimento di cui ha condiviso linea politica orientamento culturale, istanze ideali e ispirazione programmatica. Lo ha fatto all' epoca nella battaglia referendaria ha continuato a farlo in tanti momenti importanti elettorali e non, lo sta facendo in questi giorni con la ripresa del nuovo movimento referendario che è già una realtà consistente ramificata e presente in tutto il territorio regionale". Per Perrelli l' adesione "non è solo un meritato atto di fede o la riproposizione di un vincolo affettivo nei confronti di cui ha avviato con coraggio e caparbia determinazione il rinnovamento della vita politica italiana: è anche il frutto di una convinzione e l' espressione di una speranza". "La Calabria dei pattisti - sostiene ancora Perrelli - non chiede assistenzialismo e non tende la mano alla pietà degli oboli, rivendica un ruolo di protagonista responsabile ed operoso, all' interno di un sistema di regole nuove che sappiano coniugare responsabilità ed efficienza, solidarietà e produttività, specificità localistiche ed unificanti insopprimibili tensioni nazionali. Certo è anche necessario che non ci si fermi alla semplice creazione del movimento liberaldemocratico: i pattisti nel solco della loro tradizione, devono anche continuare a qualificarsi sul terreno delle proposte politico programmatiche soprattutto a fronte della drammaticità dei problemi che esclusivamente travagliano la realtà Calabrese e rischiano di comprometterne la tenuta democratica"

Giacomo Mancini designato membro dell'Antimafia. I complimenti di Villetti

20/10 Nei giorni scorsi il Parlamento ha approvato la legge istitutiva della Commissione Antimafia. Adesso i gruppi parlamentari dovranno indicare ai presidenti di Camera e Senato i venticinque deputati e i venticinque senatori che comporranno l'importante organismo bicamerale.
La Rosa nel Pugno già da tempo ha designato per il prestigioso e delicato incarico Giacomo Mancini. Roberto Villetti, presidente del gruppo della Rosa nel Pugno e vice segretario dello SDI, ha inviato al deputato calabrese una lettera di felicitazione: "Come socialisti e come radicali, abbiamo una forte tradizione di lotta alla macrocriminalità che è particolarmente diffusa in Sicilia, Campania, Calabria e Puglia - è scritto nelle lettera di Villetti a Mancini- Siamo stati noi, come Psi, a dare nella storia della Repubblica una vera scossa alle classi dirigenti perché si rompessero oscure connivenze e s'inasprisse la lotta alla mafia. Veri e propri martiri socialisti sono annoverati tra le nostre fila nel contrasto alla criminalità mafiosa: tra tutti ricordo la splendida e gloriosa figura di Salvatore Carnevale. In Calabria, il tuo bisnonno Pietro e tuo nonno Giacomo sono stati sempre in prima linea nella lotta alla 'ndrangheta. Ti dà forza, quindi, caro Giacomo, - ha concluso Villetti -una tradizione politica, di partito e familiare, che ti aiuterà a svolgere con grande passione civile e politica il tuo nuovo compito".

Veraldi (DL) “Per lo sviluppo puntare sui fondi europei”

20/10 "Il convegno che si svolgerà domani a Catanzaro sul tema 'I Fondi Comunitari 2007/2013 per il Mezzogiorno e la Calabria: l'ultima scommessa?' nasce dal desiderio di riunire intorno ad un tavolo di confronto i protagonisti: Regione, Governo, imprenditori, sindacati, Parlamentari Europei perché affrontino insieme, e possibilmente in modo aperto, alcuni importanti interrogativi". A sostenerlo é l' europarlamentare Donato Veraldi della Margherita. "Perché l' enorme mole di aiuti comunitari dal 1994 ad oggi (POP 1994/99 e POR 2000/2006) non ha provocato una crescita stabile dell'economia e dell'occupazione in Calabria? - sio chiede Veraldi - Cosa e come va cambiato nella gestione delle risorse che verrano nei prossimi 6 anni per correggere questa inefficacia? Che ruolo possono assumere gli imprenditori privati per attivare iniziative produttive stabili? In che modo Governo e Regione possono sostenere le iniziative produttive? Queste sono le domande alle quali si cercherà di rispondere nell' incontro di domani". "Sono convinto - prosegue Veraldi - che un chiarimento di fondo sarà utile. Noi parlamentari europei, che seguiamo con attenzione lo sviluppo di questa problematica, avvertiamo il bisogno di dare il nostro contributo, di idee, di proposte, di sostegno ad eventuali iniziative che Regione e Governo intendano assumere per rendere più incisivo lo sforzo dei protagonisti di quella che ci auguriamo sia 'la nuova stagione' dell' economia calabrese"

Galati (Udc) “Valorizzare la conversione dei beni confiscati alla mafia”

20/10 "Occorre dare alla società civile ciò che la criminalità organizzata le ha tolto, valorizzando al massimo la conversione dei beni confiscati alla mafia a vantaggio delle comunità afflitte dalla malavita". E' quanto afferma il deputato dell'Udc Giuseppe Galati, segretario di presidenza della Camera. Il parlamentare ha reso noto di avere presentato tre emendamenti relativi agli articoli 15, 41 e 79 della legge Finanziaria che riguardano disposizioni in materia di immobili, programma di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi e razionalizzazione delle dimensioni territoriali degli enti locali. "La mia proposta di abolire il primo comma dell'art.15 (disposizioni in materia di immobili) e apportare alcune modifiche al secondo - prosegue Galati - mira a ristabilire una scala di valori e una maggior agilità nelle procedure di assegnazione degli immobili. I beni confiscati devono essere utilizzati innanzitutto a scopi prettamente sociali, solo secondariamente a fini amministrativi". Per il parlamentare dell'Udc "anche questo è un modo per riaffermare il senso della legalità in territori che richiedono una particolare attenzione e protezione dello Stato"

Fedele (FI) “Prevedere nella finanziaria una zona franca per Gioia Tauro”

20/10 Zona franca a Gioia Tauro, sistemazione definitiva dei lavoratori socialmente utili, ripristino della norma per l'acquisto delle prestazioni sanitarie dei laboratori privati: sono i temi degli emendamenti alla Finanziaria proposti da Luigi Fedele, parlamentare di Forza Italia, componente la commissione Attività produttive" della Camera, illustrati in un incontro con la stampa. "E' una Finanziaria, quella di Prodi e Padoa Schioppa - ha sostenuto Fedele - che taglia le gambe al Sud, per certi versi, anche con caratteristiche irridenti, come per il cosidetto 'risarcimento' per la Sicilia e la Calabria, regioni alle quali sono state destinate pochissime risorse sostitutive dopo la cancellazione dei fondi per il Ponte sullo Stretto". Il parlamentare di Forza Italia, ha detto che "nessuna categoria sociale può dirsi soddisfatta da questa Finanziaria, gravata dal giudizio negativo espresso dalle società internazionali di rating e dallo stesso governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. Tasse di 'scopo' ai comuni, per il pronto soccorso ospedaliero, taglio di prefetture. Così si penalizza solo il Sud, una manovra dove la tassazione prevale su qualsiasi idea di sviluppo". "Su Gioia Tauro - ha proseguito Fedele - ho proposto che entro sei mesi dall'entrata in vigore della Finanziaria siano varate le norme applicative per la costituzione della zona franca, con un impegno finanziario di sostegno pari a trecento milioni di euro per gli anni dal 2007 al 2009. Per lo stesso periodo di tempo ho chiesto l'inserimento di 900 milioni di euro per coprire le spese di fuoriuscita dal precariato dei lavoratori Lsu delle province e delle regioni del Mezzogiorno. Ma quello che appare francamente come un vero e proprio taglieggiamento è l'imposizione dell'abbattimento del 50% degli importi finanziari destinati a coprire le convenzioni con i laboratori di analisi privati. Per la Calabria e la nostra provincia, sarebbe una mazzata pesante, poiché avrebbe tale provvedimento una ricaduta negativa sul piano occupazionale e sui servizi del territorio". Il parlamentare di Forza Italia ha inoltre criticato "la Giunta regionale che non dà risposte a fronte di una chiara disponibilità dell'opposizione, proprio in nome e per conto dei calabresi che tutti rappresentiamo"

IDV “Finanziaria necessaria per il Paese”

20/10 ''La legge Finanziaria, presentata in Parlamento dal Governo, e' una necessita' per il Paese, avendo ereditato dal Governo di centrodestra il disastro nei conti pubblici''. E' quanto scritto in un documento approvato all'unanimita' dall'Assemblea regionale di Italia dei Valori svoltasi a Lamezia Terme. All'assemblea regionale di Italia dei Valori, presieduta da Felice Belisario, coordinatore nazionale organizzativo, hanno partecipato il parlamentare Aurelio Misiti, ed il sottosegretario alla Giustizia Luigi Li Gotti, ed il capogruppo in Consiglio Regionale Maurizio Feraudo. ''La finanziaria - prosegue il documento - mentre si qualifica per scelte di rigore condivise, va migliorata per quanto riguarda la politica verso il Sud. L'attenzione viene rivolta a una inspiegabile e inedita ''questione settentrionale'', forse dovuta alla prevalenza del centrodestra nelle regioni piu' ricche del Paese. Tale impostazione va rimossa senza indugio. Vanno previste modifiche per contenere i tagli agli enti locali, in modo da assicurare i servizi essenziali per i cittadini. Una particolare attenzione si dovra' avere verso le famiglie numerose e meno abbienti''. ''La manovra - conclude - non deve mortificare il ceto medio tessuto portante per la definitiva ripresa dell'Italia''.

Tonino Perrelli eletto presidente nazionale dell’associazione Patto Casa

20/10 Tonino Perrelli è stato eletto presidente nazionale dell'associazione Patto Casa. Lo rende noto il commissario regionale Patto Casa Calabria, Mariano Bruno. Patto Casa ha lo scopo di promuovere la più ampia e diretta partecipazione alle scelte di politica abitativa sul piano nazionale e locale. L'associazione collabora all' elaborazione di una 'cultura della casa' ispirata ai più alti principi sociali in difesa della persona umana e della famiglia e promuove tutte le iniziative finalizzate al miglioramento morale e materiale della società con attività di studio, di informazione. Patto Casa ha ristrutturato la propria organizzazione a livello nazionale. Il Comitato Esecutivo nazionale è costituito da Carlo Ronconi, Stefano Santilli, Franco Ferni, Franco Frangone e Gloria Damiani. A livello regionale sono stati eletti il Commissario regionale per la Calabria, Mariano Bruno. Nel Comitato regionale calabrese sono stati eletti Nicola Casabella, Pasquale Napolitano, Giancarlo Garofalo, Emanuele Barone, Saverio Gatto, Alfredo Greco, Francesco Maurella, Emanuele Giuncato, Anna Maria Ricca, Pasquale Giardino, Giovanni Lio e Francesco Sbarra per la provincia di Cosenza; Antonio Argentieri Puma e Matteo Foglia per la provincia di Crotone; Salvatore e Pino Cosentino per la provincia di Catanzaro; Pietro Monardo per la provincia di Vibo Valentia; Roberto Laganà, Maurizio Bellocco, Francesco Califano, Antonino Puntoriero e Giuseppe Sera per la provincia di Reggio Calabria. Sono stati nominati consulenti giuridici per la Calabria gli avvocati Piero Carbone, Vittorio Vercillo e Teresa Ida Policicchio; e consulenti Tributari Aurelio Napolitano, Antonio Trombino, ispettore Secit, ed Eugenio Funari.

Galati (Udc) “No alla norma che razionalizza gli enti locali, a rischio le nuove province”

20/10 "L'istituzione di nuove province è messa a rischio da una norma della Finanziaria che appare addirittura incostituzionale". E' quanto afferma il parlamentare dell'Udc e segretario di presidenza della Camera, Giuseppe Galati, che ha promosso un emendamento dell'art.79 della legge finanziaria. "La modifica del primo comma - ha aggiunto - relativo alla razionalizzazione delle dimensioni territoriali degli enti locali, è assolutamente necessaria. E' inaccettabile, infatti, che una Finanziaria possa interrompere l'iter parlamentare di disegni e progetti di legge, sospendendolo in attesa di un elaborato di una Commissione di studio. L' effetto sarebbe non trascurabile: fino allo 'spirare' di un termine arbitrariamente fissato, non si potrebbe procedere alla formazione di nuove province". "Più conforme - ha concluso Galati - al dettato costituzionale e alla ragionevolezza, sarebbe invece prevedere che la Commissione di studio predisponga le proprie attività in relazione ai progetti di legge concretamente all'esame di Camera e Senato, fornendo un proprio parere tecnico sulle ipotesi di discussione. E in questa direzione va l'emendamento che ho presentato in materia di modifica delle circoscrizioni provinciali e istituzione delle nuove province"

Zavettieri “Se avessero indagato sul mio caso, Fortugno ora sarebbe vibo”

19/10 ''Se si fosse indagato sul tentato omicidio ai miei danni, probabilmente Francesco Fortugno non ci avrebbe rimesso la pelle''. A dirlo e' stato Saverio Zavettieri, de I Socialisti, intervenendo ad ''Annozero'', la trasmissione condotta da Michele Santoro, stasera dedicata alla 'ndrangheta ed all'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Zavettieri fu ferito da una scheggia, il 24 febbraio del 2004, provocata da un colpo di fucile esploso contro la finestra della sua villetta che, pero', aveva i vetri blindati. All'epoca era assessore della Giunta regionale di centrodestra, coalizione che poi lascio' dopo alcuni mesi per passare al centrosinistra. ''Sul mio attentato - ha aggiunto - la politica non ha fatto nulla. Non aveva interessi perche' probabilmente avrebbe scoperto delle verita' spiacevoli, cioe' che l'attentato poteva essere maturato all'interno della coalizione, della quale allora facevo parte, la Cdl''. Sul delitto Fortugno, Zavettieri ha detto di non credere che il mandante sia il caposala dell'ospedale di Locri, Alessandro Marciano', arrestato con questa accusa, indicando una pista politica. ''C'e' anche - ha detto - l'istigazione a delinquere. In un contesto si crea un convincimento su un ostacolo. Si puo' armare la mano di qualcuno che pero' non e' un balordo, e' espressione di quel contesto''. Nella trasmissione e' stata trasmessa anche un'intervista a Domenico Crea, il consigliere regionale subentrato a Fortugno, ed al quale e' legato politicamente Marciano'. ''Perche' hanno ucciso Fortugno? Perche' - ha detto - hanno preso impegni e poi non li hanno mantenuti. Forse non lui, chi gli raccoglieva i voti. Informatevi come sono andate le cose prima, non ora ...''. ''Marciano' Mandante? C'e' qualcosa di molto piu' grosso. Per quanto mi riguarda Marciano' - ha aggiunto parlando dei loro rapporti - non era assolutamente a rischio. Non era ne' parente ne c'entrava nulla con i Cordi'. Qua i voti si prendono se si lavora bene, se si e' accanto alla gente che ha bisogno, se si fanno cortesie, ma non intendete cose strane. Il figlio, Giuseppe, ha lavorato per un periodo nella mia struttura, ma era figlio persona perbene. Sono dei poveracci. Non so se centra o no, ma non li faccio all'altezza''. Poi, quando Crea si e' accorto che il suo colloquio con il giornalista era registrato ha smesso di parlare. Nel corso della trasmissione c'e' stato anche un battibecco tra il vice ministro dell'Interno, Marco Minniti, e l'ex ministro alla Salute, Francesco Storace. I toni si sono alzati mentre Minniti parlava di un'altra vicenda, l'arresto del capogruppo dei Ds alla Regione Calabria, Franco Pacenza, poi scarcerato dal tribunale del riesame. Minniti ha detto di avere definito un errore giudiziario l'arresto di Pacenza dopo avere letto le carte e di essere intervenuto ''su un problema che e' quello della limitazione della liberta' personale. Sono un uomo di sinistra e la sinistra ha nel suo dna il principio del garantismo. Avrei fatto lo stesso anche per altri''. A questa affermazione e' intervenuto Storace che ha citato il caso di un esponente della Cdl in carcere da tre mesi. I toni si sono alzati e Santoro ha impiegato alcuni minuti per riportare la calma. In precedenza Storace aveva riferito che il giorno dopo il delitto Fortugno, quando era ministro della Salute, incontro' il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, e gli propose ''una squadra di tecnici impermeabili all'ambiente'' per il settore della sanita'. ''Non ci fu - ha aggiunto Storace - un approccio positivo da parte di Loiero. In quel momento lo giustificai perche' era il momento dell'emozione, aveva perso l'amico. Pero' il dubbio l'ho sempre avuto, perche' non accettare l'aiuto dello Stato. Non gli voglio fare una colpa, ma credo ci sia stata una sottovalutazione grave''.

Mancini (Rnp) “Un impegno politico del Governo per la moratoria della pena di morte”

19/10 ''Senza l'impegno politico-diplomatico del Governo italiano la moratoria sulla pena di morte non avra' attuazione. Ecco perche' sbaglia chi enfatizza e strumentalizza il voto della Commissione contro il parere del sottosegretario Vernetti''. E' quanto afferma Giacomo Mancini della Rnp. ''Al contrario, chi ha veramente a cuore la conquista di questa frontiera di civilta' - osserva - deve sollecitare un'azione sinergica del nostro Paese insieme all'Unione Europea in vista della prossima assemblea generale delle Nazioni Unite al fine di ottenere la piu' ampia convergenza possibile''.

Iovene (DS) “In Calabria record di intimidazioni e attentati”

19/10 "Non c' è oggi in Italia una regione che abbia il numero di attentati ed intimidazioni che si registrano in Calabria dove, nel corso degli ultimi anni, si sono intensificati gli episodi ai danni di amministratori locali, esponenti politici ed operatori economici". A sostenerlo è Nuccio Iovene, senatore dell' Ulivo, in una interrogazione al Ministro dell' Interno per sollecitare interventi mirati a garantire la sicurezza a imprenditori e amministratori locali calabresi dopo la recente escalation di atti intimidatori. Nell' interrogazione, il parlamentare fa riferimento in particolare all' incendio doloso ai danni della società Autolinee Bilotta di Lamezia Terme, alle intimidazioni nei confronti del sindaco di Vibo Valentia, Franco Sammarco, e del presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, e alla protesta del commerciante lametino Roberto Molinaro, vittima di estorsioni. Il senatore dell' Ulivo, nell' interrogazione, chiede al ministro "quali azioni di contrasto, prevenzione e repressione si intendano mettere in atto al fine di stroncare l' azione della criminalità organizzata e garantire ai rappresentanti politici, agli amministratori pubblici, agli operatori economici e ai cittadini maggiore sicurezza e tranquillità". Iovene, inoltre, chiede "se non si ritenga di dover dotare le forze dell' ordine dei mezzi e degli strumenti adeguati e necessari, coprendo i buchi di organico delle forze di polizia e della magistratura al fine di velocizzare i processi e garantire la certezza dell' amministrazione della giustizia"

Il 22 a S.Giovanni Laratta presenta il DDL Lazzati

19/10 Sara' presentato domenica 22 ottobre a San Giovanni in Fiore, il Progetto di Legge promosso dal centro studi ''Lazzati'' di Lamezia Terme che reca ''Disposizioni concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione''. All' incontro, coordinato dal giornalista Paride Leporace, parteciperanno il deputato dell' Ulivo Franco Laratta e la parlamentare di Alleanza Nazionale, Angela Napoli. Nel corso dell' incontro interverra' il giudice di Cassazione e presidente del Centro studi Lazzati, Romano De Grazia, ispiratore del provvedimento che la scorsa settimana e' stato presentato a Montecitorio. ''Con il Pdl che contiene tre articoli a modifica della legge 1423 del '56 - e' detto in un comunicato - si propone in sostanza di impedire alle persone in odore di mafia, lo svolgimento di propaganda elettorale in favore di candidati politici. Il provvedimento era stato presentato anche nelle ultime due legislature, ma non e' mai approdato in Commissione Giustizia per la discussione. Il promotore del testo, Romano De Grazia, in piu' occasioni ha spiegato che il punto critico dove avviene il contagio tra mafia e politica e proprio il momento elettorale. Sradicare ogni tentativo di collusione in quella circostanza, potrebbe ostruire le falle che permettono le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni''. Laratta e Napoli, e' detto ancora nel comunicato, annunceranno una proposta rivolta agli Enti locali calabresi affinche' si facciano promotori di un ordine del giorno, da approvare nelle assemblee, a sostegno del progetto di legge Lazzati.

P. Mancini “L’Unità censura Pansa”

19/10 (Pietro Mancini) Forse, Giampaolo Pansa, giornalista scomodo e con la schiena dritta, tra le poche voci progressiste, che hanno mantenuto l'autonomia dal vertice della Quercia, si attendeva il violento attacco di Bocca, ma non la clamorosa censura del giornale dei DS. Eppure, è andata proprio cosi': " L' Unità " , diretta da Padellaro - che con lo scrittore piemontese ha lavorato a lungo all' " Espresso " - non ha stampato neppure una riga del telegramma di solidarietà, che Giorgio Napolitano, che ha ancora in tasca la tessera della Quercia, ha inviato a Pansa. Un messaggio breve, ma sincero ed esplicito, con il quale il Capo dello Stato ha voluto manifestare e render pubblica" la profonda deplorazione per gli atti di violenza "degli autonomi, durante la presentazione, a Reggio Emilia, del libro " La grande bugia ". Al giornalista hanno scritto e telefonato il presidente del Senato, Marini, tanti amici, lettori, colleghi e politici, di destra, di sinistra e di centro, ma desta impressione e sconcerto il silenzio, gelido, di Prodi e dei capi dei DS, a eccezione del presidente della regione Emilia, Vasco Errani, e di Luciano Violante, che ha, tuttavia, cercato di minimizzare il grave episodio, definendo la squadraccia un " gruppo di ragazzotti ". Peggio hanno fatto i giovani del partito comunista di Diliberto, che hanno approvato l' assalto di Reggio Emilia.
Negli ultimi mesi, conversando spesso con Pansa, l' ho trovato molto pessimista sulle prospettive della sinistra nel nostro Paese : ormai, nei vertici dei partiti e nelle regioni, i " cacicchi " e i " mandarini " rossi hanno accumulato troppo potere e troppi mezzi, per rassegnarsi a cederli all' estabishment tecnocratico e bancario, che Prodi vorrebbe installare nelle poltrone di comando del nuovo partitone democratico. " La legislatura, che si è aperta nell' aprile del 2006 - mi ha anticipato lo scrittore piemontese- vedrà una forza rinnovata dei " partiti- squalo ", capaci di mangiarsi, in un boccone, tutti gli Arturo Parisi, tutti i Pietro Mancini d' Italia e tutte le questioni, morali e immorali, da voi giustamente ma vanamente sottolineate ". Ma, intanto, pur in presenza di tale scenario, tutt' altro che esaltante, sarebbe significativo se i capi del primo partito della sinistra facessero seguire, alla solidarietà di Napolitano a Giampaolo, le proprie chiare e non ambigue prese di posizione. Caro Fassino, lei tra Pansa, che chiede ai DS e agli ex comunisti di fare i conti con la vostra identità e di riconoscere gli errori, gli orrori e i veleni dell' ideologia comunista, e Giorgio Bocca, che bolla il suo grande nemico Pansa come " filo-fascista " , lo paragona a quelli che negano l' Olocausto e sollecita all' Unione una legge per bloccarne i libri, non può e non deve fare il Ponzio Pilato. Dovrebbe, con onestà e chiarezza, spiegare, al popolo progressista e agli italiani, in quale direzione, e con quali strategie, negli anni 2000, intenda muoversi la sinistra italiana. E troncare i legami, nettamente e definitivamente, con i " compagni ", che inneggiano alle stragi del " triangolo rosso " nel 1947 e a quella del 2005 dei soldati italiani a Nassirya, eseguita dai "coraggiosi resistenti " iracheni.

Al Festival dell’Avanti di San Demetrio prove di ri-unione socialista

18/10 "Una forte voglia di unità, di un partito socialista unito, un grande partito riformatore. Un partito che tenga conto della volontà popolare e non lasci i partiti arbitri delle sorti di una nazione". Lo ha detto Cesare Marini, componente la direzione nazionale della Rosa nel Pugno, introducendo i lavori di un incontro sul tema "I socialisti tra diaspora e ricomposizione: quale futuro" nell' ambito della seconda giornata della 'Festa dell' Avanti 2006'" di S. Demetrio Corone. All' iniziativa sono intervenuti Ercole Nucera, segretario regionale dello Sdi e Franco Crinò, segretario regionale dei I Socialisti. "L' esigenza di giungere all' unità socialista - ha detto Nucera - parte dalla base; il problema è che questa volontà non è ancora completamente confermata a livello dirigenziale. La politica invece di risolvere i problemi della Calabria costituisce essa stessa un problema per la Calabria. Una politica che invece di essere funzionale allo sviluppo calabrese né costituisce un impedimento. Alcuni dirigenti purtroppo hanno vecchi vizi e badano più al proprio tornaconto personale, con meccanismi di scambio poco puliti. Noi vogliamo un partito socialista forte con elementi rappresentativi nuovi". A parere di Nucera "ci vuole un leader e delle forze giovani che sgombrino definitivamente il campo. Noi abbiamo una cultura diversa dai radicali e dai diessini. Oggi sono venuti meno tutti i motivi ostativi all'unità, questa è la verità. I vecchi compagni ci attribuivano una sudditanza verso i Ds, ma adesso non dovremmo più avere difficoltà neanche con i compagni del Nuovo Psi a confluire in un unico soggetto. I socialisti di Zavettieri non mi sembra che però stiano procedendo nella giusta maniera perché al convegno di Napoli hanno manifestato ben altre intenzioni verso i Ds che a noi ormai non interessano più. L' unità dei socialisti oggi rappresenta una vera realtà, alternativa, riformista, una piattaforma nuova, forte, sulla quale si può lavorare". Per Crinò "il problema è che nell' ambito socialista contano molto i vertici romani. Boselli, De Michelis, Craxi, ci stanno danneggiando e non cambiano i loro modi neanche di fronte a nuove esigenze. In Calabria - prosegue Crinò - c' è un problema di doppia morale e la Calabria non è la figlia prediletta di Prodi. Bisogna allora bonificare la classe politica di centro sinistra soprattutto a livello regionale. Il contesto per l' unità, specialmente adesso, ci sta tutto anche se le oligarchie di partito a livello nazionale ci frenano. Ma noi insisteremo e ce la metteremo tutta per arrivare all' unità e riformare veramente la classe politica.

Valentino (AN) “Sbagliate le ipotesi di Laratta sugli attentati al Comune di Reggio”

18/10 ''La cultura del sospetto alimentata attraverso le interrogazioni parlamentari non puo' che suscitare sdegno perche' le insinuazioni contenute e divulgate impunemente non possono essere contestate nelle sedi giudiziarie e non si puo' reclamare alcun danno''. E' quanto afferma in una nota il senatore di Alleanza Nazionale, Giuseppe Valentino, circa le dichiarazioni del parlamentare Franco Laratta sugli attentati al comune di Reggio Calabria. ''Per questa ragione - ha aggiunto - l'onesta' intellettuale dei parlamentari impone di svolgere le attivita' di sindacato ispettivo senza inseguire strumentali fantasie ma con rigore assoluto. Cosi' non ha operato il deputato Laratta quando ha chiesto al ministro dell'Interno chiarimenti circa l'attentato subito dal sindaco di Reggio Calabria, Scopelliti. Poiche' se e' corretto interrogarsi su eventuali coinvolgimenti di segmenti deviati di una realta' apprezzata ed importante come il Sismi nella vicenda in oggetto, e' ingiustificato e grossolanamente sensazionalistico immaginare connivenze e anomalie soltanto perche' alcune proposte pubblicitarie del Comune di Reggio Calabria, affidate a Publikompass, sono state pubblicate anche su un giornale a grande diffusione nazionale il cui vicedirettore e' risultato legato al Sismi''. ''E' auspicabile - ha concluso Valentino - che il ministro dell'Interno riferisca tempestivamente. Se avesse gia' risposto all'interrogazione presentata qualche mese fa oggi non vi sarebbero strumentali e devianti iniziative parlamentari alle quali replicare''.

Interrogazione dei parlamentari calabresi sulle indagini sul racket a Lamezia

18/10 I parlamentari del centrosinistra della Calabria hanno rivolto una interrogazione ai ministri dell'Interno, Giuliano Amato, e della Giustizia, Clemente Mastella, per conoscere se nella vicenda che vede coinvolto l'imprenditore edile, Roberto Molinaro, ci sono stati ritardi e lacune da parte degli organi investigativi di Lamezia Terme e di Catanzaro. L'interrogazione è stata sottoscritta da Franco Laratta, (primo firmatario), Maria Grazia Laganà Fortugno, Nicodemo Oliverio, Aurelio Misiti, Francesco Amendola, Giacomo Mancini, Ferdinando Pignataro, Dorina Bianchi e Marilina Intrieri. Nei giorni scorsi Molinaro, che ha denunciato i suoi presunti estorsori, ha deciso protestare oscurando la vetrina del suo negozio a Lamezia Terme. Nell'interrogazione i parlamentari lamentano che "gli uffici preposti alle indagini non avrebbero esaminato a sufficienza il caso di Molinaro, al punto da determinare la non risoluzione di una vicenda che si protrae dal 1990, nonostante l'imprenditore abbia prodotto e depositato presso gli uffici, una documentazione esaustiva, nonché puntuale, coraggiosa e con denunce circostanziate. Documentazione corredata di nomi, indirizzi e foto dei malviventi che lo hanno intimidito a fini estorsivi. In più occasioni Molinaro ha subito violenti attacchi da parte delle cosche con gravi conseguenti danni economici". "Paradossalmente - concludono i parlamentari nell'interrogazione - nel corso dei processi è proprio l'imprenditore che passa da vittima a carnefice per le strumentali ritorsioni degli imputati che approfittando delle svariate lacune investigative hanno tentato ulteriori intimidazioni nei propri confronti anche mediante lo strumento improprio della querela per calunnia".

Soddisfazione del PDM per il sostegno ai braccianti della sibaritide dopo le calamità

18/10 "Il partito democratico meridionale di Cassano esprime la sua soddisfazione per il decreto del Ministero delle Politiche Agricole di riconoscimento del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi riguardante il Comune di Cassano allo Ionio e degli altri Comuni della Sibaritide". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Partito Democratico meridionale in Consiglio comunale di Cassano, Pino Clausi. "Il provvedimento di sostegno al reddito da disoccupazione agricola - dice Clausi - che riguarda circa 4.500 braccianti agricoli del Comune di Cassano, che potranno contare sulle indennità dovute, costituisce un aiuto significativo anche alle imprese agricole, che non dovranno versare le giornate da indennizzare per i contributi previdenziali". Il capogruppo Clausi ringrazia l'assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, "per l'attenzione dimostrata verso il mondo agricolo della Sibaritide e la tenace perseveranza con la quale si è attivato istituzionalmente per risolvere la questione e raggiungere l'obiettivo di garantire le indennità di disoccupazione agli operatori agricoli del nostro comprensorio, penalizzati dagli eventi climatici della gelata dello scorso dicembre".

P. Mancini “Com’è triste la malapolitica in Calabria un anno dopo Fortugno”

17/10 (Pietro Mancini) Con il delitto Fortugno, eseguito a Locri il 16 ottobre del 2005, la malapolitica, o la polimafia, si sarebbe spinta su un terreno molto inquietante, passando dagli appalti, dalle assunzioni clientelari nel locale ospedale -dove lavoravano il consigliere regionale, la moglie e l' uomo, inquisito per l' omicidio - imposte dai capi-bastone, e dai traffici alla spietata, eclatante esecuzione, in pieno giorno, commissionata per far pagare al medico, genero di un ex notabile di lungo corso della vecchia DC, la sua elezione a consigliere regionale e la conseguente trombatura di Mimmo Crea. Costui fu protagonista, alla vigilia delle elezioni del 2005, di un clamoroso, ma non isolato, salto della quaglia, dalla Cdl all' Unione, che venne approvato, con superficiale entusiasmo e senza procedere ai necessari approfondimenti sulla figura del Crea, da due dirigenti nazionali della Margherita : l' ex capo della CISL, Sergio D' Antoni, e Franco Marini, attuale presidente del Senato. All' indomani delle manette, scattate ai polsi di Alessandro Marcianò, caposala dell' ospedale di Locri e già galoppino elettorale di Crea, che lo aveva definito, in una telefonata interecettata, " fratello mio ", il governatore della Calabria, Agazio Loiero, affermò : " Sono emersi, nel corso delle indagini, legami molto stretti tra i presunti mandanti del delitto e un esponente della Margherita, Crea, che è diventato consigliere regionale, in quanto primo dei non eletti, in seguito alla tragica fine dell' on. Fortugno. Al posto di Crea, mi sarei dimesso. Mi auguro che Crea sia estraneo all' azione delittuosa. C' è, tuttavia, un' evidente questione, che non può essere risolta, esclusivamente, nelle aule di giustizia ".
Purtroppo, né i capi, nazionali e locali, del partito di Rutelli né, tantomeno, Crea, rimasto inchiodato all' ambita poltrona, dopo essersi blandamente e solo temporaneamente autosospeso dal partito, hanno recepito l' appello di Loiero, che ha lasciato la Margherita e ha fondato un suo partito, ed è convinto che il trasformismo meridionale sia legato, oggi, alla " colonizzazione della politica del Mezzogiorno, attuata dagli apparati dei partiti nazionali, propensi a considerare le regioni del Sud come " giacimenti elettorali ", da sfruttare e da coltivare, attraverso il clientelismo spicciolo ". In una regione gravemente ammalata di consociativismo e di familismo amorale - rivelati dalle recenti, clamorose inchieste giudiziarie della procura di Catanzaro, che ha inquisito il vice-presidente della giunta e leader dei DS, Nicola Adamo, confermato assessore da Loiero - l' economia è sempre più fragile, la disoccupazione aumenta e gli appetiti dei famelici partiti si concentrano sulla politica e sulle poltrone del sottogoverno.
Un anno dopo la barbara fine di Fortugno, oltre a Napolitano , alla vedova e ai ragazzi di Locri, i calabresi onesti vorrebbero conoscere la verità non solo sugli esecutori materiali dell' omicidio, ma su quelli che il coraggioso vescovo di Locri, Giancarlo Bregantini, ha definito " gli oscuri voleri e gli input politici dei poteri deviati ". Anche alla luce delle devastanti conclusioni della recente ispezione sull' ASL di Locri, un campanello d' allarme sulla drammatica emergenza Calabria avrebbe dovuto suonare, e non da ieri, a Roma, nel quartier generale del partito della vittima, ma anche negli uffici di Prodi e Rutelli, a Palazzo Chigi. Nella sua recente visita pastorale nella Locride, Prodi ha abbracciato la vedova, ha ignorato Mimmo Crea e ha fatto le solite, generiche promesse, che i calabresi ascoltano da decenni. Per festeggiare l' arrivo del premier, i commissari dell' ASL numero 9 hanno pensato bene di spendere 7 mila euro in addobbi floreali, per rendere più gradevoli i giardini dell' ospedale. Purtroppo, l' incarico è stato conferito a una ditta, il cui titolare ha soggiornato, a lungo, nelle patrie galere, per associazione a delinquere, traffico d' armi, ricettazione, porto e detenzione di armi. Per un tragico paradosso, che non sarebbe sfuggito a Leonardo Sciascia, sempre attento nel delineare il " contesto, in cui operavano i mafiosi, questo signore è considerato molto vicino alla cosca Cordi', il clan a cui appartengono Domenico Novella e Bruno Piccolo, due soldati della'ndrangheta, poi " pentiti", finiti in cella nella complessa, e ancora non conclusa, inchiesta sul delitto Fortugno.

G. Mancini “Fioroni non è Blair, e si vede”

17/10 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile per le organizzazioni sociali dello SDI, in riferimento al dibattito sulla scuola e alle scelte della legge Finanziaria, ha affermato che " Fioroni non é Blair. E purtroppo si vede". "La scuola - dice Mancini - che ha in mente il Ministro blocca il Paese invece di liberare i nostri talenti. Sbagliato prevedere l' aumento del numero degli alunni nelle classi, iniquo limitare la gratuità parziale dei libri di testo, catastrofico bloccare le assunzioni per i nuovi ricercatori. E poi discriminatorio per il Mezzogiorno non investire nella costruzione di nuovi edifici scolastici. L'Italia deve tornare ad essere competitiva nel mercato globale. Può farlo solo investendo nei nostri giovani cervelli con un sistema educativo moderno e innovativo che questa Finanziaria neanche fa intravedere".

Villecco Calipari (DS) “Auspico un ampio consenso sulla missione in Libano”

17/10 "Esprimo il voto favorevole al decreto in esame ed auspico che, come già avvenuto nelle Commissioni Esteri e Difesa riunite, anche in quest'Aula, si realizzi il più ampio consenso sulla missione italiana in Libano". E' quanto ha detto la senatrice dell'Ulivo Rosa Villecco Calipari, intervenendo nell'aula del Senato. "Le disposizioni - ha aggiunto - che stiamo per votare concernono l'intervento di cooperazione allo sviluppo ed il rafforzamento del contingente militare italiano. E' un'importante inversione culturale e politica l'idea che il processo di pace possa ottenere dei risultati, non soltanto dal consolidamento della tregua e dall'avvio di un negoziato politico ma anche dalla ricostruzione del Libano e da un'azione umanitaria che la comunità internazionale deve condurre a sostegno della popolazione civile ed insieme al governo libanese. E' questo un modo efficace per non lasciare spazio solo all'azione umanitaria di segno islamista, già ampiamente avviata, che potrebbe aggravare i rischi di un ampliamento del consenso alle posizioni politiche più integraliste poiché l'assistenzialismo è una delle forme più diffuse di proselitismo radicale". "Sono quindi anche ragioni politiche - ha proseguito Rosa Villecco Calipari - e non solo di carattere umanitario, sicuramente non secondarie, a richiedere un intervento della comunità internazionale e, quindi del nostro Paese, per la ricostruzione e per il sostegno alla popolazione civile. Una missione politica, quindi, come ha sottolineato il ministro D'Alema, che si accompagna ad un'azione diplomatica. In questo contesto si inquadra lo stanziamento di 8 milioni di dollari del nostro Paese per Art Gold Libano, il programma quadro delle Nazioni Unite a sostegno delle reti territoriali in materia di governance locale e sviluppo finalizzato a promuovere l'assistenza tecnica, organizzativa e amministrativa tra enti locali del Nord e del Sud del mondo. La cooperazione non è neutra deve scegliere i suoi obiettivi politici e i mezzi più efficaci". "In linea - ha concluso - con la logica e la strategia del Governo Italiano ho proposta di costituire un Comitato internazionale di appoggio al programma Art Gold Libano, che promuovendo politiche di cooperazione, permetta a parlamentari, rappresentanti degli Enti locali e forze politiche dei differenti paesi, di fornire il loro apporto ai colleghi libanesi".

Laratta (DL) “Gli attentati al Comune di Reggio sembrano messe in scena”

17/10 Gli attentati e le intimidazioni subite in questi anni dall'amministrazione comunale di Reggio Calabria sono al centro di una interrogazione rivolta al Ministro dell'Interno dal deputato dell'Ulivo Franco Laratta, che ''intende conoscere fino in fondo - e' detto in un comunicato - la verita' e gli sviluppi delle indagini''. L'ultimo episodio e' l'incendio di un locale del Municipio. ''Ancora prima - sostiene Laratta - un giovane era stato fermato dalle forze dell'ordine perche' fortemente indiziato di aver scagliato contro un muro di Palazzo San Giorgio una bottiglia''. Laratta chiede inoltre di ''conoscere i provvedimenti che il Ministero ha assunto o intende assumere circa il paventato tentativo di attentato al Sindaco di Reggio Calabria avvenuto il 7 ottobre del 2004 ed agli interrogativi rimasti inevasi su movente, mandanti ed esecutori materiali del gesto. Risvolti giudiziari avrebbero acclarato che l'attentato sarebbe stato sventato per l' intervento dell'allora vice capo del Sismi, Marco Mancini. Tale tempestivita' sarebbe dovuta ad una soffiata ricevuta da Mancini, previo pagamento di trecento mila euro, ad un non meglio specificato informatore di 'ndrangheta. Qualche giorno prima del tentativo di attentato, lo stesso Sismi aveva invitato il Prefetto a disporre un servizio scorta al Sindaco. Nell'immediatezza dell'episodio, le forze dell'ordine parlarono di un tentativo di attentato contro il sindaco di Reggio portato da una famiglia di 'ndrangheta reggina. Ad oggi le ipotesi a suo tempo avanzate in merito appaiono prive di fondamento, essendo rimasta oscura la verita' provata dei fatti. Ad oggi e' oscura la circostanza che, prima del ritrovamento dell'ordigno, il Sismi sapesse dell'operazione criminale, e, nonostante il pagamento di 300 mila euro a persona sconosciuta, non sia riuscita ad evitare che lo stesso ordigno venisse riposto al primo piano in un wc del Municipio, in posizione opposta a quella che il sindaco occupa al secondo piano e quindi inefficace per produrre effetti sulla sua persona, suscitando clamore giornalistico e paura nell'intera cittadinanza''. Il parlamentare esprime, in tal senso, ''sospetti e chiede di sapere perche', pur sapendo che il giorno successivo al ritrovamento, lo stesso ordigno doveva essere innescato dagli attentatori, il Sismi non abbia compiuto un'operazione di Polizia al fine di arrestare i malviventi''. Nell'interrogazione Laratta chiede anche di conoscere ''quale attinenza o ruolo abbia avuto o svolto il vice direttore del quotidiano 'Libero', Renato Farina, nella vicenda, considerando anche la circostanza che lo stesso giornale avrebbe ricevuto qualche tempo addietro una somma di danaro cospicua per inserzioni pubblicitarie del Comune di Reggio Calabria, e considerando che lo stesso vice direttore e' stato coinvolto in inchieste che lo vedono legato a Mancini''. ''L'intera vicenda - afferma ancora Laratta - come suggerito da un articolo apparso sul 'Corriere della Sera', sembra, se non una messa in scena, una operazione architettata per produrre finalita' estranee all'attentato in senso stretto e comunque ancora sconosciute ai cittadini di Reggio Calabria ed al Paese''. Sulla base di queste premessa Laratta chiede al ministro dell'Interno ''di conoscere, nel pieno rispetto dell'attivita' di indagine, quali provvedimenti voglia adottare e quali esiti sono maturati sulle vicende in questione che rischiano di concatenarsi sino a formare un vero e proprio processo tendente a fornire copertura mediatica all'Amministrazione comunale reggina, che si presenta come vittima, e cosi' sviare l'attenzione dalle reali e concrete questioni della citta'. Con strana coincidenza temporale, infatti, gli avvenimenti in questione si sono manifestati sia in occasioni di profonde ed accese crisi politiche ed amministrative tutte interne alla maggioranza comunale, che di contestazioni da parte dell'opinione pubblica. Come pure hanno seguito interventi giudiziari che hanno bloccato, con sequestro preventivo, lavori che la stessa Amministrazione aveva gia' cantierato, suscitando notevole malumore tra i cittadini. In questo scenario l'ultimo episodio oggetto di notevole contrarieta' da parte dell'opinione pubblica di Reggio Calabria, che ha fatto registrare l'intervento giudiziario della Procura, e' quello relativo alla discussa realizzazione del cosiddetto 'tapis roulant', opera pubblica che si sta realizzando in pieno centro storico ed appaltata, pare, senza un nulla osta ambientale e paesaggistico''.

Santelli (FI) “No alla soppressione delle ragionerie provinciali”

17/10 "E' paradossale che il Governo preveda nella Finanziaria tagli per il funzionamento delle istituzioni a livello periferico". Lo afferma, in una nota, Jole Santelli, deputato di Forza Italia ed ex sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli, facendo riferimento alla decisione del Governo di prevedere "al comma 1 dell'articolo 34 della Finanziaria la soppressione, con un taglio netto, delle ragionerie provinciali, strutture importanti dello stato nel controllo della spesa decentrata". Secondo Jole Santelli "é poi ancora più grave che il Governo non dica nulla sulle sorti del personale di questi uffici. Forza Italia si opporrà in Parlamento per contrastare una misura che è incoerente con l'obiettivo di efficienza e che é anche inutilmente punitiva nei confronti delle professionalità che operano nel settore e soprattutto in controtendenza rispetto alle considerazioni espresse dallo stesso ministro in occasione della Conferenza annuale della stessa Ragioneria"

Gruppo DS “Alla CM Serre la Margherita disorienta gli obiettori”

17/10 Si e' tenuta oggi la riunione congiunta del gruppo DS della comunita' Montana ''Serre Cosentine'' insieme ai livelli provinciali e regionali del partito. Si e' preso atto che all'interno dell'Ente Montano continua a permanere una maggioranza che vede insieme Margherita e Forza Italia esclusivamente sulla base di un patto di potere e di poltrone ai danni delle popolazioni amministrate. Sorprende come i livelli provinciali della Margherita avallino maggioranze politiche che disorientano gli elettori del Centrosinistra. A tutt'oggi regna sovrana la confusione e non e' pervenuto nessun atto chiarificatore come le dimissioni del presidente e dell'esecutivo.I DS sono impegnati a lavorare, cosi' come hanno sempre fatto, alla costruzione di maggioranze politicamente chiare e coerenti

Fedele (FI) “In Calabria un problema di sicurezza inevaso”

17/10 ''Finita la commemorazione di Franco Fortugno ci si accorge che, dai tanti altri casi aperti o balzati, in questi ultimi due giorni alle cronache, in Calabria c'e' un problema sicurezza completamente inevaso''. E' quanto afferma in una nota il parlamentare di Forza Italia, Luigi Fedele. ''Il Governo nazionale - ha aggiunto - non puo' continuare a dire che faremo faremo, o fornire, su ogni questione, spiegazioni letterarie. Chi ha responsabilita' dirette deve incominciare ad assumersi le proprie responsabilita', a produrre fatti concreti, andare laddove si verificano le intimidazioni e fornire risposte, ad incominciare dal ministro degli Interni Giuliano Amato. Per quanto riguarda la questione legalita', inoltre, la risposta migliore che il Governo regionale potrebbe dare, e' quella del buon governo nella gestione della cosa pubblica e invece si ha netta l'impressione che anche la seconda Giunta Loiero proceda senza strategia e spenda quasi tutto il tempo in manifestazioni antimafiose rituali e generiche soltanto per coprire la propria inettitudine a governare''. ''Il problema della legalita' - ha proseguito Fedele - e' strettamente collegato alla buona politica ossia ad una pratica amministrativa che il centrosinistra ha promesso diciotto mesi fa e di cui pero' non c'e' traccia. Ne' aiuta, o ha aiutato, al ripristino della legalita' in Calabria la formazione del partito del Presidente Loiero all'interno del sistema dei partiti. Percio' e' urgente che ciascun soggetto politico inizi ad esercitare la propria funzione, badando piu' che ad urlare alla luna a fare cose concrete''. ''Sorprende infine - ha concluso - come il sindacato non soltanto non dichiari lo sciopero generale dopo due anni circa di sfracelli amministrativi, ma neanche lo ipotizzi''.

Laratta (DL) “Chiudere il Papa Giovanni e trasferire i malati”

17/10 ''Quella dell'istituto Papa Giovanni e' la piu' triste e vergognosa pagina della sanita' italiana. Spero che dopo il sequestro della Guardia di Finanza la magistratura faccia piena luce, accertando la verita' e le responsabilita' fino in fondo, anche quelle politiche. Intanto pero' mi chiedo se non sia opportuno chiuderlo, trasferendo gli ammalati in altre sedi piu' adeguate''. Lo ha detto Franco Laratta, deputato dell'Ulivo, commentando il sequestro probatorio della struttura di Serra d'Aiello. ''Gia' il mese scorso - ha aggiunto Laratta - facendo visita all'istituto, mi sono reso conto del gravissimo stato di degrado in cui versa la struttura sul piano igienico-sanitario. Una situazione al collasso aggravata da un peso debitorio di 80 milioni di euro, a cui si aggiungono 500 mila euro al mese di passivita'''. Secondo Laratta ''restano oggi due interrogativi e un dubbio atroce: nel caso non maturi l'idea di chiuderlo, che fine faranno i 350 pazienti, infermi e disadattati, dal momento che i tempi per costituire la societa' di cui si parla saranno abbastanza lunghi e quale sara' il destino degli operatori? Bisognerebbe poi accertare se all'interno della struttura vi siano stati soprusi e violenze ai danni dei pazienti, che al contrario avrebbero dovuto ricevere un'assistenza civile, adeguata e dignitosa''. Laratta afferma infine di confidare ''nell' operato della magistratura, auspicando un celere accertamento delle responsabilita' penali''

Giovedì a Roma incontro sulle donne irachene promosso da Rosa Villecco Calipari

16/10 Il ruolo delle donne irachene per la ricostruzione delle istituzioni. E' questo il tema dell'incontro promosso dalla senatrice Rosa Villecco Calipari, componente della commissione Difesa di Palazzo Madama, con 40 professioniste irachene, tra cui 15 curde, che hanno frequentato nelle settimane scorse un master su "Federalismo negli stati pluralisti e ruolo delle donne per la coesione sociale", organizzato dal ministero degli Esteri e dall'Adnkronos Comunicazione. All'incontro, che si terrà nell'aula della commissione Difesa del Senato giovedì 19 ottobre alle ore 15.30, la senatrice Villecco Calipari ha invitato le senatrici e i senatori di tutti i gruppi parlamentari. "Le donne irachene che incontreremo - spiega la senatrice Villecco - sono professioniste provenienti da diverse province, con competenze maturate nel settore giuridico e della pubblica amministrazione, in Italia per seguire un corso di formazione sugli elementi costitutivi di un governo di tipo federale, un'iniziativa a sostegno del processo di costruzione della democrazia federalista in Iraq. In questa prospettiva abbiamo promosso un confronto tra loro, le senatrici e i senatori proprio sul tema del ruolo delle donne nelle politiche di institution building e di coesione sociale".

Dima (An) “Condanna per gli atti di vandalismo alla Forestale”

16/10 "Condanniamo con forza l'ennesimo atto di vandalismo e di intimidazione commesso contro il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato e le strutture ubicate nel Parco della Sila". E' quanto afferma in una nota il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, Giovanni Dima, circa gli attentati subiti dalle strutture del corpo forestale dello Stato nel cosentino. "Al dottor Curcio ed al Corpo forestale - ha concluso - manifestiamo la nostra solidarietà personale ed istituzionale consapevoli del buon lavoro che stanno svolgendo a difesa ed a salvaguardia del territorio nell'interesse esclusivo dei calabresi".

Castrovillari/DL “Serve un progetto condiviso”

16/10 La situazione politica locale in vista delle prossime elezioni amministrative é stata analizzata nel corso della riunione del direttivo della Margherita di Castrovillari. "Nel corso della riunione - è scritto in una nota - è emersa la necessità di procedere speditamente verso la redazione di un progetto condiviso dalle forze dell'Ulivo e dell'Unione per rispondere alle esigenze della città e del comprensorio; collegata al progetto è la scelta di un candidato sindaco forte ed autorevole ed in grado di interpretare il programma e garantire i soggetti dell'alleanza e dell'Ulivo. Nel partito è emersa l'esigenza di iniziare a predisporre una lista di candidati al consiglio tale da raccogliere la più ampia messe di voti, per rendere l'esperienza della Margherita sempre più radicata e presente nel nostro territorio e nelle istituzioni". "In particolare - conclude la nota - è stato sottolineato come sia in questo momento necessario introdurre anche nel dibattito politico locale la questione del Partito democratico, che a livello nazionale sembra decisamente avviato verso la fondazione del soggetto politico da parte delle due forze principali, la Margherita e i Ds, in attesa di ulteriori auspicabili adesioni".

Mancini “Modificare il decreto per gli esami degli avvocati”

15/10 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, ha incontrato a Reggio Calabria gli avvocati del comitato "Professione Libera" che chiedono un cambiamento del Decreto Castelli relativo all'esame per accedere alla professione di avvocato. "Era evidente fin da subito - ha detto Mancini - che il Decreto Castelli fosse sbagliato. Nella passata legislatura abbiamo condotto una dura battaglia parlamentare per tutelare i giovani praticanti e per dare vita ad un sistema più giusto. Abbiamo fatto rilevare l' 'assurdita' di una legge che ha introdotto un meccanismo di sorteggio della sede di correzione delle prove scritte, alimentando nuove discriminazioni tra i giovani del Sud e quelli del Nord. Oggi è indispensabile definire un nuovo tipo di accesso alle libere professioni che tenga conto anche degli attuali limiti all'interno degli Ordini". "Il nostro compito - ha concluso - è quello di liberare i talenti calabresi nella società professionale e rispetto a questa bussola continueremo il nostro impegno con la speranza che questa volta il Ministro della Giustizia sia più attento".

Ennio Morrone (Udeur) “Fare chiarezza sui casi come il Cosenza Calcio”

13/10 "Intervengo dopo alcuni giorni nel dibattito che è seguito all'emissione della sentenza di assoluzione, con formula ampia, a favore di tutti gli imputati nel processo denominato 'Lupi', per annunciare l'intenzione mia e di alcuni colleghi deputati di presentare una interrogazione parlamentare". E' quanto afferma in una nota il parlamentare dell'Udeur Ennio Morrone. "Si tratta - ha aggiunto - del secondo processo tenuto in questa città, nel quale la Procura Distrettuale Antimafia ha tentato di dimostrare l'esistenza di un vero e proprio 'pactum sceleris' tra le organizzazioni mafiose operanti nel capoluogo e quella che viene definita società civile. Nel corso del processo 'Tamburo', infatti, la corte ha assolto tutti i vertici dell'Anas dopo due anni di processo e dopo che la stessa Procura li aveva messi letteralmente alla gogna, indicandoli come persone colluse con la malavita organizzata. Nel processo 'Lupi', inoltre, si deve sottolineare l'assoluta gravità di una sentenza che ha assolto con formula piena l'ex patron del Cosenza Calcio 1914, dopo un procedimento penale che ha di fatto cancellato il calcio professionistico in città". "A seguito dell'arresto di Paolo Fabiano Pagliuso - ha proseguito Morrone - avvenuto nel marzo del 2003, dimostratosi in seguito privo di fondatezza, sono scaturiti una serie di episodi che hanno portato al fallimento della società di calcio e alla radiazione dalla lega professionistica. Oltre alle vicissitudini personali dell'ex presidente Pagliuso e degli altri ex imputati, alcuni dei quali stimati professionisti, dunque, e stato procurato un danno irreparabile all'intera cittadinanza privandola di un patrimonio inestimabile quale appunto il campionato di calcio di serie B, dove militava regolarmente il Cosenza Calcio 1914, subito dopo il famoso ripescaggio. Un altro aspetto va, poi, sottolineato. I processi, compresa la fase delle indagini preliminari, hanno costi enormi a cui vanno aggiunte tutte le somme che dovranno essere liquidate a titolo di risarcimento per ingiusta detenzione a favore dei numerosi imputati assolti". "Dovrà, allora, essere fatta chiarezza - ha concluso - su queste vicende, perché alla luce delle sentenze assolutorie troppe domande attendono risposte"

Iovene (DS): Positiva la soppressione delle norme sulle Prefetture

13/10 "Su iniziativa concorde dei diversi gruppi politici e con il parere favorevole del Governo é stato cancellato in Commissione Affari Costituzionali della Camera l'articolo 33 della Finanziaria che prevedeva la soppressione degli Uffici Periferici del Ministero dell'Interno per gli ambiti territoriali sotto i 200.000 abitanti: è una decisione saggia". Così il senatore dei Ds-L'Ulivo, Nuccio Iovene. Per Iovene si tratta di una scelta che "ha dato risposta alle giuste preoccupazioni delle popolazioni e degli amministratori interessati e che ha raccolto le indicazioni di tutti i parlamentari che, come me, si sono mossi per scongiurare una scelta che avrebbe potuto suonare, in una regione come la Calabria, come la fuga e l'abbandono dello Stato da territori già molto difficili". "L'attenzione e la sensibilità con la quale il Governo, ed il Viceministro Minniti in particolare, hanno affrontato la questione, correggendo un evidente errore - sottolinea Iovene - testimonia la volontà di tenere aperto un confronto vero con il Parlamento per migliorare la manovra economica e le scelte di governo". "Analogamente - conclude Iovene - ora occorre continuare ad impegnarsi per ottenere, in Finanziaria, le risorse necessarie per far fronte ai danni e garantire la messa in sicurezza del territorio a seguito dell'alluvione del 3 luglio scorso che ha investito Vibo Valentia ed altri centri della provincia".

Tripodi (Pdci) “No al ticket sul pronto soccorso”

13/10 ''La finanziaria 2007 del Governo Prodi introduce elementi di novita' e di discontinuita' con le passate manovre economiche varate dal centrodestra, ma presenta contemporaneamente aspetti discutibili ed iniqui che richiedono un importante cambiamento''. A sostenerlo, in una nota, e' il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Uno dei punti piu' discutibili - aggiunge Tripodi - e' il tema della sanita' perche' si e' deciso di portare avanti un'idea vecchia e stantia con l'introduzione di un odioso balzello per le prestazioni del pronto soccorso non seguite da ricovero. In questo modo si vuole far pagare ai cittadini, i guasti di una gestione sanitaria, che essendo incapace di reprimere il malcostume, di fare una lotta seria agli sprechi, di porre fine alla consulenze inutili e dispendiose, e di cancellare le spese improduttive, ricorre alle vessazioni indistinte che introducono una tassazione ingiusta che colpisce soprattutto le fasce piu' deboli''. ''Il Pdci calabrese, negli anni passati, - continua Tripodi - si e' battuto per la cancellazione del ticket sul pronto soccorso introdotto, tra l'altro anche in maniera arbitraria ed illegittima, dai manager sanitari calabresi nominati dalla Giunta regionale di centrodestra guidata da Chiaravalloti, nella azienda ospedaliera di Reggio Calabria e nell'azienda sanitaria di Locri. In quella circostanza dopo la nostra ferma denuncia, l'intero centrosinistra, su nostra iniziativa, ha opportunamente presentato una mozione in Consiglio regionale contro l'atto illegittimo e immorale dell'aziende di Reggio e di Locri, chiedendo alla Giunta regionale l'annullamento del provvedimento vessatorio. Quella forte battaglia si concluse con un importante successo che porto' alla cancellazione del ticket''. ''Il ticket sul pronto soccorso non ha colore - conclude il segretario regionale Pdci - era sbagliato quando lo sosteneva il centrodestra e continua ad essere sbagliato anche se lo propone il Governo Prodi. Coerentemente con la battaglia vincente condotta in Calabria alcuni anni fa, confermiamo la nostra netta opposizione contro la decisione del Governo che introduce il ticket sul pronto soccorso. I Comunisti Italiani calabresi auspicano che nel dibattito parlamentare venga corretta questa decisione grave e sbagliata e venga ribadita la difesa del diritto alla salute come diritto universale garantito costituzionalmente a tutti i cittadini''

Laratta sull’indulto negato ad un calabrese “Ne ha diritto”

13/10 L' ex emigrante calabrese Francesco V., di 54 anni, condannato per piccoli reati commessi all' estero, oggi in carcere nella sua regione, dopo l' estradizione dalla Germania, per scontare un residuo pena di 2 anni e 5 mesi "ha diritto all' indulto": lo afferma Franco Laratta, deputato dell' Ulivo, che interviene sul caso reso noto dal leader del movimento Diritti Civili Franco Corbelli, che ha annunciato sulla vicenda un' interrogazione al ministro della Giustizia Clemente Mastella. All'ex emigrante calabrese la Corte di Appello di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha rigettato l' istanza, non riconoscendogli il diritto all'indulto. In segno di protesta l'uomo, "già duramente provato", ha iniziato lo sciopero della fame. "Dopo il caso della Baraldini - aggiunge Laratta - l' unica certezza che abbiamo oggi e che quest' uomo continua a restare in carcere. Dovendo scontare meno di tre anni, esattamente due anni e cinque mesi, avrebbe dovuto riacquistare la libertà un minuto dopo l'approvazione dell'indulto. Invece gli è stato negato il diritto a beneficiare del provvedimento di clemenza". Per Laratta "la sentenza dei giudici catanzaresi viene collegata alla vicenda di Silvia Baraldini, anche lei condannata per reati commessi all' estero, scarcerata, nei giorni scorsi, grazie proprio all' indulto"

Parlamentari calabresi chiedono una proroga alla “Visco Sud”

12/10 "La 'Visco Sud', la legge che agevola e sostiene le imprese del Mezzogiorno d' Italia, deve essere prorogata di almeno un anno". Lo affermano i parlamentari calabresi Franco Laratta, Nicodemo Oliverio e Giacomo Mancini. La delegazione dei parlamentari calabresi sta "verificando la possibilità di prorogare i termini dal 31 dicembre 2006 al 31 dicembre 2007, poiché - sostengono - le imprese del Mezzogiorno, a causa della burocrazia e delle lungaggini storiche che accompagnano tutti i provvedimenti legislativi nel sud, non sono nelle condizioni di rispettare i tempi previsti". "La proroga di un anno - hanno aggiunto Laratta, Oliverio e Mancini - consentirebbe a tantissime aziende di usufruire delle agevolazioni previste dalla legge Visco per il sud, che rappresenta una buona opportunità di crescita e di sviluppo per la già fragile economia meridionale. Gli effetti di questa proroga sono positivi soprattutto per la microimpresa calabrese, su cui pesa un gap notevole in termini di crescita e di sviluppo". Stamane - è scritto in una nota - il parlamentare Franco Laratta ha incontrato a Montecitorio il relatore della legge finanziaria per studiare gli interventi necessari per ottenere la proroga di un anno della "Visco sud"

La CDL al Presidente Oliverio “Invece di festeggiare affronti i problemi”

12/10 ''Ritorna al suo antico splendore una delle piu' belle ed importanti opere del nostro territorio: parliamo, naturalmente, del restaurato Palazzo della Provincia. Ma il Presidente Oliverio non si smentisce mai e continua a confondere le idee ai cittadini: festeggia a pecorino e champagne la realizzazione di opere che sono state concepite e volute da altri Presidenti ed in parte finanziate dalla precedente Giunta Regionale di centrodestra''. E' quanto affermano in una nota i consiglieri provinciali di opposizione di Cosenza, Domenico Barile, Gianfranco Ponzio, Piercarlo Chiappetta, Mario Russo e Natale Zanfini. ''Mentre - hanno aggiunto - la disoccupazione cresce in modo grave e preoccupante e nella nostra provincia l'altopiano silano langue ed i disoccupati di San Giovanni in Fiore sono costretti a bloccare le strade per un posto di lavoro; mentre il Crati viene sequestrato per inquinamento; mentre il nostro mare continua ad essere sporco, nonostante tutto questo, Mario Oliverio innaffia i problemi con champagne. E mentre tanti Sindaci della nostra provincia hanno dichiarato di voler aderire ad altre Province calabresi, evidentemente piu' rassicuranti di quella di Cosenza, e prende addirittura corpo la proposta di autonomia del resto della Calabria dove il centrosinistra sta distruggendo tutte le possibilita' di sviluppo della nostra regione - crediamo che ci sia davvero poco da festeggiare''. ''Mentre il Capo dello Stato - hanno concluso - lancia un monito agli Enti Locali per ridurre i costi e, soprattutto, i tanti sprechi, alla Provincia di Cosenza si organizzano banchetti. Ci preoccupa che qualche Consigliere del centrodestra si sia associato all'allegra brigata. Forse non era opportuno, per una questione di 'stile'''

DS Cosenza “Azzerare l’esecutivo della Comunità Montana delle Serre Cosentine”

12/10 "Prendiamo atto della disponibilità espressa dalla Margherita a rimettere in discussione gli assetti in seno alla Comunità Montana delle Serre Cosentine". E' quanto scritto in una nota dell'Ufficio stampa dei Ds di Cosenza. "E' tuttavia evidente - prosegue la nota - che il problema va aldilà della buona volontà perché nella seduta del Consiglio di lunedì si è pervenuti ad un atto di vera e propria arroganza politica, che lede il carattere unitario dei rapporti tra i Partiti che oggi sono impegnati nel governo comune della stragrande maggioranza degli enti locali calabresi e che, insieme, devono costruire la casa comune del riformismo italiano. Ecco perché i Ds ritengono che l'unica base seria per riaprire la discussione, non possa non essere l'azzeramento della situazione con le immediate dimissioni del Presidente Carbone e dell'esecutivo della Comunità Montana Serre Cosentine".

Napoli (AN) “La Calabria in ritardo sullo sviluppo dei distretti industriali”

12/10 Il deputato Angela Napoli di An, componente della Commissione di cooperazione parlamentare Italo-Venezuelana, ha coordinato i lavori della sessione di lavori sul tema "Le piccole e medie imprese: l'esperienza dei distretti industriali". L' iniziativa si inserisce nell' ambito della tre giorni di incontri che l' organismo parlamentare ha svolto dopo la sottoscrizione di un protocollo di cooperazione tra la Camera dei Deputati e l' assemblea della Repubblica del Venezuela. L' intesa è stata firmata dai due presidenti delle rispettive assemblee elettive, l' italiano Fausto Bertinotti e la venezuelana Cilia Adela Flores. "Durante i lavori del seminario - è detto in un comunicato della parlamentare di An - è emersa l'importanza dei distretti industriali, quali poli strategici per l' intero sistema produttivo italiano. L' on. Angela Napoli - prosegue la nota - ha così purtroppo avuto modo di apprendere come, anche in tale settore, la Calabria non sia stata capace di stare al passo con la competizione dell' intero sistema produttivo italiano. E' stato, infatti, evidenziato come le moderne e competitive realtà produttive siano divenute forza dell' economia locale, anche in altre regioni del Mezzogiorno d' Italia, ma le stesse non siano ancora state attuate sul territorio calabrese. E nel mentre l' intero sistema produttivo italiano è divenuto in grado recepire l' innovazione e la competitività e quindi anche l' internazionalizzarsi - conclude la nota - la Calabria aggiunge questo suo primato in negatività"

Mancini (Rnp) “Ponte sullo stretto utile ma non prioritario”

11/10 "Il Ponte sullo Stretto non è un' opera inutile ma non rappresenta una priorità". E' quanto ha affermato il deputato della Rosa nel Pugno Giacomo Mancini, responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, intervenendo alla Camera nelle dichiarazioni di voto sulla mozione riguardante il Ponte sullo Stretto. "Furono proprio i socialisti - ha aggiunto Mancini - durante la fervida stagione di riforme del primo centro-sinistra che, per primi, pensarono ad un' opera che unisse la Calabria alla Sicilia, e fu proprio l' allora ministro socialista che in quegli anni realizzò un' imponente rete strutturale in Italia nel Mezzogiorno che diede avvio ad una prima e compiuta elaborazione". "Tuttavia - ha detto ancora il parlamentare - non ignoriamo che oggi il Ponte non rappresenta una priorità. Sappiamo infatti che l' attuale situazione economica e finanziaria del Paese impone una rigida definizione dell'ordine degli interventi possibili. Le nostre priorità riguardano il completamento rapido della Salerno-Reggio Calabria, la realizzazione della superstrada veloce Reggio Calabria-Taranto, il potenziamento delle trasversali ioniche e tirreniche, gli investimenti nelle strutture portuali e aeroportuali esistenti e la costruzione di nuovi scali come per esempio quello di Sibari". "La sfida - ha concluso Mancini - è quella di collegare il Mezzogiorno con il resto d' Italia e d' Europa, trasformando la Calabria e la Sicilia nei ponti dell' Italia sul Mediterraneo"

Presentato alla Camera il PDL antimafia “Lazzati”

11/10 E' stato presentato, stamane nell'ufficio stampa della Camera, il Progetto di legge "Lazzati", recante "Disposizione concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione". Il testo, che contiene tre articoli a modifica della legge 1423 del '56, e' finalizzato a "vietare alle persone sottoposte a misura di sorveglianza, lo svolgimento di propaganda elettorale in favore di candidati politici". Il provvedimento era stato presentato anche nelle ultime due legislature, ma non è mai arrivato in Commissione Giustizia per la discussione. Quest'anno è stato ripresentato da parlamentari di entrambi gli schieramenti. L'approvazione del Pdl è stato sollecitato in più occasioni dal giudice Romano De Grazia, che presiede il centro studi "Lazzati", da sempre impegnato nella lotta al fenomeno mafioso e contro tutte le forme di illegalità. Alla presentazione di stamane alla Camera hanno partecipato, tra i tanti parlamentari, anche l'onorevole Pagliarini del Gruppo misto; l'ispiratore del Pdl, Romano De Grazia e diverse delegazioni delle associazioni antimafia calabresi. "A un anno dal barbaro omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno - ha detto il responsabile nazionale organizzativo della Margherita e cofirmatario del Pdl insieme ad altri parlamentari del centrosinistra, Nicodemo Oliverio - credo questo sia un momento importante per onorare la sua drammatica scomparsa". Per il deputato dell'Ulivo Francesco Laratta, "impedire ai mafiosi di fare propaganda elettorale vuol dire liberare le istituzioni dall'aggressione mafiosa. Nel nome di Fortugno - ha aggiunto Laratta - chiediamo al Parlamento di approvare il progetto di legge, mentre a Prodi e al suo Governo un forte sostegno affinché questo strumento possa essere un segnale di attenzione verso la Calabria per come egli stesso ha ribadito nella sua visita a Locri". Per la parlamentare di Alleanza nazionale, Angela Napoli, già vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia e firmataria del progetto di legge per il centrodestra, "é con grande gioia che registriamo l'attenzione mostrata dai partiti in questa legislatura. Oggi è un momento molto importante per la lotta alla mafia. Sono convinta - ha detto - che questa sia la volta buona per approvare il Pdl, dal momento che quasi tutti i partiti lo sostengono".

Galati (Udc) “La chiusura elle prefetture una questione iniqua”

11/10 "Lo Stato italiano non può arretrare da alcune aree del territorio: sarebbe un atto iniquo e irresponsabile che infonderebbe sfiducia nei cittadini e insicurezza in zone ad alto tasso di criminalità e di infiltrazione mafiosa". E' quanto afferma in una nota il parlamentare dell'Udc e segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, Giuseppe Galati, la norma della finanziaria che prevede la possibile chiusura di prefetture, questure e comandi dei vigili del fuoco ubicati in Province con meno di 200mila abitanti. "Sarebbe un danno enorme - ha aggiunto - che alimenterebbe non solo il clima di precarietà, ma anche il senso di abbandono in zone che, al contrario, richiedono oggi di essere supportate con una presenza più visibile e massiccia dello Stato e delle sue istituzioni. Tra i capoluoghi a rischio, compaiono anche quelli calabresi di Crotone e Vibo Valentia che a, fronte di un risparmio irrisorio, verrebbero penalizzati ingiustamente dalla ritirata messa a punto dal nuovo Governo. Una ritirata che minerebbe non solo la credibilità delle istituzioni, ma anche le recenti conquiste volte a un miglioramento delle condizioni di vita là dove la sfida della criminalità organizzata ha raggiunto punte di particolare asprezza". "L'impegno dell'Udc - conclude Galati - va esattamente nella direzione opposta: una maggior tutela della sicurezza del territorio, da preservare con vigore dalla 'scure' che vuole abbattere i costi"

Interrogazione di Gentile sull’inquinamento del Crati

11/10 Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, ha presentato un' interrogazione al Ministro per le Politiche ambientali, per chiedere "un' indagine conoscitiva al fine di individuare eventuali responsabilità politiche e amministrative" dopo il sequestro da parte della magistratura di un tratto del Fiume Crati nel Cosentino. Nel testo dell' interrogazione, il parlamentare mette in evidenza che "le istituzioni provinciali e regionali, nonostante le persistenti denunce dei partiti di opposizione, sullo stato di abbandono del fiume, non hanno mai ricercato le cause ed i responsabili di questo vero e proprio disastro ambientale". Inoltre, sottolinea Gentile "dal fiume Crati vengono altresì utilizzate le acque per irrigare le colture della piana di Sibari i cui prodotti vengono immessi sul mercato alimentare e consumati per lo più dai cittadini calabresi". Il parlamentare, nell' interrogazione, chiede ancora al ministro "se il monitoraggio non debba interessare tutto il percorso fluviale del Crati dalla Sila, dove nasce, includendo tutta l' area urbana di Cosenza-Rende nella quale numerosi sono gli scarichi abusivi industriali, pubblici e privati, con una palese inefficienza del funzionamento dei depuratori che risiedono nella area medesima". Gentile sottolinea, infine, la necessità di "colpire eventuali omissioni, complicità, e cointeressenze presenti nei vari settori di intervento, coadiuvando la coraggiosa azione avviata dai magistrati competenti".

Castrovillari/Un gruppo di lavoro della CDL per il programma

11/10 Costituire un gruppo di lavoro, rappresentativo di tutte le componenti della Casa delle Libertà, al fine di realizzare una reale unità politica che determini scelte programmatiche, incisive sul tessuto economico - sociale della città di Castrovillari. E' la decisione scaturita al termine di un incontro tra i rappresentanti dei partiti della Cdl. Alla riunione hanno partecipato Giuseppe Tamburi (An), Biagio Schifino (Udc), Antonio Gatto (Fi), Mimmo Filomia (Dc) e Rosario Esposito (NPsi). "I partiti della Casa della libertà - è scritto nel documento finale sottoscritto dai partecipanti - hanno ribadito, senza rinnegare quanto finora espresso, di continuare ad offrire ruoli e coerenze istituzionali, quali risorse per la costruzione del nuovo progetto politico. Si è ribadito, altresì, - prosegue la nota - con forza, di restituire la funzione propria, con pari dignità ai partiti, cui va assegnato il ruolo di centralità e di indispensabilità a supporto del futuro progetto amministrativo, guardando, con rispetto, ed attenzione, a tutte le componenti organizzate della società civile".

Perrelli (Patto) “Impegnarsi a valorizzare il messaggio di Fortugno”

11/10 "Franco Fortugno si può definire il coraggio, e noi dobbiamo avere il coraggio di capire il messaggio non completo, il messaggio diciamo anche incompiuto che Franco ha lasciato, ma è un messaggio che è fatto di spezzoni, fatto di cose forti e di cose deboli di cose fragili di cose onnipotenti". E' quanto afferma in una nota il segretario nazionale del Patto per il Sud Tonino Perrelli. "E' il messaggio - prosegue Perrelli - di un uomo che non si esaurisce dentro le parole che ha detto. Io inviterei a capire dietro le parole che dicevo, la grande ricchezza la grande bontà, la grande generosità di Franco Fortugno. Il 16 ottobre uomini politici esponenti nazionali, regionali e provinciali si riuniranno in una dignitosa e vasta assemblea per commemorare il primo anniversario della barbara uccisione di Franco Fortugno". Per il segretario del Patto per il Sud "l'incontro ha un significato che va oltre il doveroso ricordo della figura del vicepresidente della Regione Calabria. Questa ricorrenza rilancia e riassume i temi dell' impegno cattolico democratico. La rievocazione assume una forma esemplare per ricordare prima di tutti Franco Fortugno era un uomo coerente con la sua fede per cui in questo ambiente è maturato lo scontro con chi non voleva l' affermazione delle sua dottrina morale". "Perché il tuo sacrificio non sia vano - conclude Perrelli - non ti dimenticheremo, perché resta lo specchio di un' anima ricca di sentimento e nel contempo pura".

Collice (NPsi) “Basta con l’abuso del simbolo del nostro partito”

11/10 "Vogliamo ritornare sulla scena politica con ordine e chiarezza e soprattutto con ragionamenti politici e non di bottega. E' necessario ripristinare le regole". Così ha detto il Commissario regionale del Partito socialista-Nuovo Psi, Adolfo Collice, incontrando questa mattina a Catanzaro i giornalisti per spiegare "la questione riguardante l' abuso dell'immagine e del simbolo del Nuovo Psi da parte dei consiglieri regionali, Leopoldo Chieffalo e Luciano Racco, con relativa struttura e finanziamenti". All'incontro hanno partecipato, oltre a Collice, i commissari di federazione, Carlo Pantano per Vibo Valentia; Michelangelo Frisini per Catanzaro e Giovanni Alvaro per Reggio Calabria; e il vice commissario provinciale di Reggio, Giovanni Piccolo. I due consiglieri regionali hanno aderito al partito de "I Socialisti", che non ha alcuna rappresentanza in Parlamento. "La loro presenza in Consiglio regionale - ha spiegato Collice - è contraria alle regole perché Chieffalo e Racco non possono neanche formare Gruppo autonomo essendo in due e non sono espressione di gruppi parlamentari nazionali. E dal momento che hanno abbandonato il Nuovo Psi chiaramente non lo rappresentano più". "Vogliamo parità - ha aggiunto il Commissario regionale del Nuovo Psi - e la raggiungeremo con le nostre idee, sperando di riunire tutti i socialisti. La conferenza di oggi vuole trasmettere un messaggio politico di qualità. La Calabria ha capito che non può essere più 'assistita' e dobbiamo impegnarci soprattutto per i nostri giovani. Il Nuovo Psi ha tra gli iscritti tanti giovani che ci chiedono come è possibile che accadano queste cose e noi dobbiamo mostrare loro la politica di qualità". Per Collice "non ci si può sedere su una poltrona politica che non è tua. Questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere, ma se non sarà recepito politicamente, allora sarà necessario agire in modo diverso per ripristinare le regole.Non vogliamo disorientare il cittadino e l'elettore, soprattutto l'elettore socialista che vuole tornare alla vera politica"

N.Oliverio (DL) “Un passo avanti verso il Partito Democratico”

10/10 ''Un grande passo avanti e' stato compiuto ad Orvieto sulla strada del Partito Democratico. Giudico positivo il lavoro svolto nello scorso fine settimana, abbiamo gettato le basi del lavoro comune''. E' quanto afferma in una nota il responsabile organizzativo della Margherita e deputato dell'Ulivo, Nicodemo Oliverio. ''Per la prima volta - ha aggiunto - abbiamo affrontato, senza tatticismi, il tema del come sara' il nuovo partito. E' il momento di portare la discussione sul Partito democratico in tutte le periferie, immagino 20 incontri come quello di Orvieto a livello regionale, per far discutere i dirigenti locali di Ds e Dl con gli esponenti della societa' civile, su quelli che saranno i valori comuni del nuovo soggetto politico e su come esso dovra' organizzarsi sul territorio''. ''Dobbiamo - ha concluso Oliverio - dare seguito agli auspici di Orvieto costituendo i gruppi unici dell'Ulivo in tutti i consigli regionali''

Laratta (DL) “Impedire le infiltrazioni mafiose nell’edilizia”

10/10 "La crescita esponenziale del settore edile è un fatto certamente positivo, ma bisogna vigilare attentamente per impedire che all'interno di questo mondo proliferino le speculazioni, il riciclaggio di denaro sporco e l'ingerenza della mafia". E' quanto afferma in una nota il componente la Commissione Lavoro della Camera dei deputati, Franco Laratta, commentando i dati emersi dallo studio dell'Ares, secondo cui negli ultimi sette anni gli investimenti nelle costruzioni sono aumentati del 22,5%, a fronte di uno sviluppo del Pil del 9%. "I dati - ha aggiunto - indicano con estrema chiarezza le anomalie di un settore in forte espansione, dove le autorità di vigilanza e controllo non riescono, loro malgrado, a effettuare tutte le opportune verifiche di regolarità. Si può dedurre che la Calabria, per incidenza del sommerso ed elusione contrattuale guida la classifica delle regioni italiane, come del resto in altri settori. E' risaputo che i settori economici in crescita riservano molte irregolarità, ma in edilizia, e lo studio dell'Ares lo conferma, vanno oltre i limiti fisiologici. Bisogna accertare se dietro il boom dell'edilizia, soprattutto in Calabria, dove negli ultimi anni si è registrata una crescita record di cantieri, trovano riparo le 'ndrine, e in che misura queste influenzano i costruttori nelle scelte. Soprattutto occorre appurare se la pratica di prezzi stratosferici, che nella nostra regione oscillano tra i 1.500 ed i 2.500 euro al metro quadro, e' dettata da reali costi di produzione oppure sono condizionati da speculazioni o peggio ancora dall'incidenza del fenomeno mafioso. Se così fosse, è evidente, (e incredibile), che a sostenere i costi esorbitanti sarebbe pur sempre l'acquirente finale su cui gravano tutti gli oneri, costi della mafia compresi". "Servono - ha concluso Laratta - maggiori e più incisivi controlli a tutte le autorità preposte, per accertare le infiltrazioni mafiose e le irregolarità, sollecitando dal canto loro, i costruttori a denunciare eventuali ingerenze mafiose nei loro cantieri"

Scontro tra DS e Margherita alla Comunità Montana delle Serre

10/10 ''Quanto e' accaduto alla Comunita' Montana delle Serre Consentine e' grave e rischia di incrinare seriamente i rapporti all'interno delle forze che fanno riferimento all'Ulivo e che, proprio in questi giorni ad Orvieto, hanno dato il via libera alla costruzione del futuro Partito Democratico''. Lo riferisce in una nota la federazione provinciale dei Ds di Cosenza. ''La Margherita -sostengono- non solo non aderisce al gruppo dell'Ulivo che comprendeva i Ds e i socialisti riformisti di Rende ma, pur avendo concordato a livello provinciale un rinvio del Consiglio per consentire alle forze politiche una piu' attenta ricognizione della situazione, non solo fa in modo che il Consiglio si tenga, ma concorre con i suoi voti insieme a quelli del Centrodestra, a dare vita ad una Giunta che tiene all'opposizione proprio l'Ulivo e le forze con cui dovrebbe costruire il partito democratico''.

Rossano/Ok dell’opposizione ai 3 consiglieri nella CM Sila Greca

10/10 "Non riteniamo affatto scandaloso che Rossano sia rappresentata nell'ente montano 'Sila Greca' da tre consiglieri piuttosto che da sei". E' quanto sostengono, in una nota, i gruppi consiliari di opposizione di Rossano. "Siamo favorevoli - aggiungono i consiglieri - al metodo suggerito di tre consiglieri comunali spettanti a Rossano, sulla base dei risultati singolarmente ottenuti, individuando come rappresentanti della nostra città, per la maggioranza e per l'opposizione, coloro i quali hanno ottenuto maggiori consensi. Non riteniamo sia necessario ricorrere ad altri scrutini. Ma censuriamo, nel metodo e nei contenuti, le dichiarazioni di quanti affermano che la nostra città potrebbe anche 'uscire' dall'ente montano". "Inoltre - concludono i gruppi di opposizione - non può arrogarsi il diritto di parlare a nome del Consiglio comunale di Rossano, il consigliere della Margherita, Loria, intervenuto nel corso dell' approvazione alle modifiche dello statuto della Comunità Montana peerché non vi è stata alcuna autorizzazione, delega o accordo in tal senso. Per questo l'intervento di Loria alla Comunità Montana e le sue dichiarazioni devono considerarsi espresse a titolo personale o, al limite, del suo partito"

Castrovillari/Il PDM nella Comunità Montana del Pollino

10/10 "Con la costituzione del gruppo del Partito Democratico Meridionale nel Consiglio della Comunità montana, la coalizione di centrosinistra, da te egregiamente guidata, si è rafforzata ulteriormente e, quindi, l'Ente potrà svolgere, con maggiore vigore, i suoi compiti istituzionali all'interno del nostro territorio". E' quanto afferma, il segretario di zona del Partito Democratico Meridionale di Castrovillari, Giovanni Donato, in una lettera inviata al presidente della Comunità montana del Pollino. "Il Pdm - aggiunge Donato - può offrire tutta la collaborazione negli organismi nei quali è presente ed i suoi rappresentanti intendono mettere a disposizione la loro esperienza affinché il centrosinistra ottenga risultati sempre più consoni al suo ruolo ed alla sua forza elettorale. Vogliamo essere, anche in seno alla Comunità montana, elemento di aggregazione, di proposta, di stimolo e, se opportuno e necessario, anche di governo. Siamo consapevoli che gli Enti montani stanno vivendo un difficile momento tanto da limitarsi all'ordinaria amministrazione ed alla gestione del personale.Il Pdm, in modo particolare con l' assessore Mario Pirillo, già nella passata legislatura relatore della legge di riordino delle Comunità montane, si sta adoperando affinché agli Enti montani, soprattutto alla luce della ridistribuzione delle deleghe, siano assegnati compiti sempre più rilevanti per le politiche ambientali, idriche, di salvaguardia del territorio, di sviluppo della viabilità montana e rurale, di tutela del patrimonio della flora e della fauna". "Tutto ciò - conclude Donato - consentirà alle Comunità montane di riproporsi nel territorio come Enti di programmazione e di gestione e di ridare entusiasmo al personale presente in questi Enti. Ti chiediamo un incontro, possibilmente anche con le altre forze della maggioranza di centrosinistra, affinché possiamo, insieme, discutere del nostro ruolo all'interno dell'Ente e delle prospettive di sviluppo legate al rafforzamento della coalizione con la presenza dei nostri consiglieri"

Il Ministro Di Pietro risponde a Laratta “Nessuna criticità del viadotto di Celico”

10/10 In riferimento all'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Franco Laratta circa la situazione del viadotto "Cannavino", nei pressi di Celico, il ministro delle Infrastrutture on. Antonio Di Pietro ha fornito al deputato dell'Ulivo la risposta. "Negli ultimi tempi su tale viadotto, - scrive Di Pietro - sono stati eseguiti ulteriori rilievi che hanno evidenziato abbassamenti in prossimità della trave tampone, sita al Km 42+935, che hanno imposto indagini approfondite di verifica statica della struttura portante del menzionato viadotto al fine di valutare gli interventi necessari per il risanamento dell' opera. Allo scopo - prosegue Antonio Di Pietro - l'ANAS ha proceduto all'installazione di una strumentazione di monitoraggio topografico con stazione totale automatica di alta precisione in apposito cantiere di monitoraggio e, contestualmente, è stata affidata una consulenza tecnica specialistica finalizzata alla pianificazione, direzione ed interpretazione dei risultati delle indagini sulla struttura del viadotto in oggetto, con la conseguente definizione dell'intervento da adottare sulla struttura medesima. L'indagine visiva del cassone non ha evidenziato alcuna criticità immediata sulla staticità dell' opera". "Voglio auspicare - ha detto Laratta - che la fase di monitoraggio dell'Anas si concluda molto presto con un esito che tranquillizzi tutti, e che scongiuri la chiusura del tratto stradale, che comporterebbe l'aggravio dei disagi e l'isolamento totale di due province"

L’MRE presenta il suo programma politico “Passare dalle parole ai fatti”

10/10 Il Movimento dei repubblica europei ha presentato stamani, a Cosenza, il programma di rilancio del partito in vista del congresso nazionale che si celebrera' a Roma i prossimi 21 e 22 ottobre. ''In linea con questa azione di rilancio - e' scritto in un comunicato - e' stata ufficializzata l'adesione di Benito Donato al Mre, alla presenza del segretario provinciale cosentino Francesco Iennaccaro, del segretario provinciale di Reggio Calabria, Domenico Pitarresi, del segretario regionale Roberto Cangiamila e del consigliere regionale Egidio Chiarella''. ''Iennaccaro - prosegue la nota - ha ripercorso la tradizione e la storia di questa antica e nuova compagine politica, la forza laica, democratica e riformista che la connota nonche' l'immagine concreta del segretario nazionale Luciana Sbarbati che ha dimostrato ancora una volta la sua coerenza politica senza incertezze ed esitazioni. Ha proseguito rimarcando come la pluralita' delle voci e' elemento essenziale dell'agire politico del Mre, la fattiva collaborazione, il contributo di idee senza pretesa di contropartita, il lavoro di squadra per produrre spontaneamente proposte e programmi. Cio' con la ferma convinzione che e' l'uomo a fare il partito, che e' l'individuo con la sua rettitudine, la sua lealta', la sua coerenza a fare l'agire politico di rilievo''. ''L'adesione al Mre nello spirito liberale, laico riformista - ha sostenuto Donato - e' un atto di coerenza con la mia cultura personale. Laicita' etica, giustizia sociale, meritocrazia, istruzione, formazione, innovazione, ricerca e liberta' su questi temi condivisi, la mia partecipazione sara' piena e la nostra azione politica sara' forte, nuova, giovane, entusiasta e coraggiosa. Ma sara' anche una resistenza alla facilita' della rinuncia, all'omologazione, alla paura e al servilismo, all'ipocrisia, alla comodita' dell'abbandono al pensiero unico del vincente''. Chiarella ha rivendicato un ruolo forte nel Consiglio Regionale, confermando il suo sostegno ad Agazio Loiero, ma rimarcando ''la grande sete di cambiamento e la grande delusione che esiste tra la popolazione di Calabria''. ''Occorre - ha sostenuto - passare finalmente ai fatti concreti, occorre rilanciare un'azione di governo che faccia uscire la Calabria da questa crisi di identita', occorre inaugurare una nuova stagione nella quale tutte le intelligenze abbiano la possibilita' di esprimersi. Cio' in vista anche della costituzione del partito Democratico il quale non deve essere visto come un grosso contenitore senza identita' ma deve, al contrario tenere conto della Storia dei partiti presenti e soprattutto di quella di un partito di tradizione come i Repubblicani Europei''. Cangiamila, annunciando la celebrazione del congresso regionale per i primi di dicembre, ha sottolineato come sia importante ''capillarizzare il partito su tutto il territorio, attraverso l'adesione di persone, come Benito Donato e Dario Ottolenghi, che siano in grado di intercettare tante intelligenze attive desiderose di operare per il bene della Calabria, in un partito aperto nel quale tutti operano in sintonia e secondo il principio del rispetto reciproco e della concertazione, senza padri padroni o falsi leader attaccati morbosamente alle poltrone ed al desiderio di primeggiare''. Cangiamila ha richiamato con forza ''la mancanza di attenzione e riguardo che Agazio Loiero in Calabria e Salvatore Perugini a Cosenza stanno dimostrando nei confronti del Mre, sebbene siano stati definiti dei precisi accordi politici che, rappresentando degli 'accordi d'onore' devono essere rispettati ed onorati''. ''Cio' vuol dire - ha proseguito - che noi pretendiamo il rispetto dei nostri 28.000 voti alla regione e dei consensi al comune di Cosenza che hanno consentito a Perugini di diventare Sindaco. Non vogliamo prebende, ma un ruolo politico importante che sia il giusto riconoscimento alla nostra azione politica. Abbiamo il dovere di fare politica con le nostre idee ed il diritto di farle valere, ed oggi con l'interazione tra i coordinamenti cittadini, provinciali e regionali, porteremo avanti, grazie al consigliere regionale Egidio Chiarella, la nostra voce''.

Iovene (DS) al ministro Parisi “Rivedere la soppressione del CMML di Catanzaro

10/10 Rivedere la decisione della soppressione del Centro militare di medicina legale di Catanzaro (Cmml) modificando i Decreti legislativi del precedente Governo: é quanto chiede il sen. Nuccio Iovene, dei Ds, in una interrogazione al ministro della Difesa, Arturo Parisi, nella quale, comunque, "di prorogare il funzionamento del Nucleo Stralcio". Iovene chiede anche di sapere "per quali motivi, nonostante siano in prevalenza giovani calabresi e di altre regioni meridionali ad arruolarsi nelle Forze armate, Catanzaro risulta esclusa dalla mappa dei Centri di selezione del servizio volontario di leva e se non si ritenga di istituire tale centro nella città capoluogo". "La ristrutturazione dell'organizzazione sanitaria delle Forze armate - ha sostenuto Iovene nell'interrogazione - ha previsto la soppressione del Cmml di Catanzaro. Il Centro, già ospedale militare, istituito nel 1863, è stato soppresso alla data 31 dicembre 2005 con disposizione del Capo di Stato Maggiore, su delega del Ministro della Difesa. Dal primo gennaio 2006 e fino al 30 settembre 2006 è stato in funzione un Nucleo stralcio con il compito di smaltire le pratiche arretrate e contemporaneamente, si sono messe in atto le procedure di trasferimento di ufficiali, sottoufficiali e personale civile in altre sedi di servizio". "Tale soppressione - ha aggiunto il parlamentare dei Ds - sta arrecando enorme disagio all'utenza calabrese (militari, corpi militari e di polizia, civili della Difesa e di altre amministrazioni dello Stato, Enti Locali e cittadini), che dal gennaio del 2006 sono costretti a viaggiare per la sede di Messina con notevole dispendio di risorse economiche e di tempo. Tale spostamento, inoltre, crea notevoli disagi ai pazienti che per le problematiche medico-legali inerenti al loro servizio sono costretti a recarsi presso altre strutture lontane molte centinaia di chilometri: Messina, Caserta, Bari, Palermo. Il centro in questione, l'unica struttura militare di questo tipo in Calabria, ha garantito ininterrottamente dalla sua fondazione un eccellente e funzionale servizio di qualità". "La città capoluogo di Regione, Catanzaro - ha poi evidenziato Iovene - risulta esclusa dalla mappa dei Centri di selezione del servizio volontario di leva, nonostante ci sia un interesse a tale servizio, come dimostrano i 5.000 giovani calabresi che nel 2005 hanno sottoscritto il servizio volontario per un anno e dalle domande pervenute al Distretto militare di Catanzaro che alla data del 30 luglio 2006 erano già 3.000". "In Sicilia - ha proseguito Iovene - sono stati mantenuti in funzione tre Enti sanitari militari. Il Centro di Catanzaro aveva un bacino di utenza vastissimo che comprendeva circa due milioni di calabresi a cui vanno aggiunti i tre reggimenti operanti più un quarto che sarà istituito a Cutro"

Boselli “Sulla finanziaria grava una pesante eredità. Troppe contraddizioni sul PD”

09/10 "Che la destra accusi Prodi di scarso riformismo si potrebbe rispondere da che pulpito viene la predica. Loro hanno avuto cinque anni per fare le riforme la riforma della previdenza e tante altre e non l'hanno fatto. Accusare oggi il centrosinistra di quello che loro non sono stati capaci di fare è un modo di comportarsi che non credo piacerà agli italiani". E' quanto ha detto in una dichiarazione all'Ansa Enrico Boselli segretario nazionale dello Sdi in merito alla finanziaria. Boselli è oggi a Cosenza. "La legge finanziaria, è molto pesante, perché - dice Boselli -pesante è stata l'eredità che ci ha lasciato Berlusconi. Questa legge finanziaria ha un merito, Padoa Schioppa in modo particolare. Aver voluto rientrare nei parametri europei in un solo anno". " Questo è costato sacrifici - ha sottolineato- E' una finanziaria coraggiosa. Ho dubbi sul modo in cui si è voluto rientrare. Tagli e aumento delle tasse, non perché io sia contrario all'uso delle tasse. Le tasse servono anche per rendere più equilibrato il paese. Ma io penso che si sarebbe dovuto affrontare con coraggio quei nodi, quelle riforme irrisolte, cominciando dalla previdenza che sono le uniche che possono davvero cambiare il paese. Un investimento massiccio sulla scuola, sull'istruzione, sulla ricerca, mi sembra che dalla legge finanziaria che ha meriti, manchi questo, manchi una volontà riformista forte. Io mi sarei aspettato di più. Spero sia possibile introdurre dei cambiamenti di cui lo stesso Prodi oggi ha parlato". Per quanto riguarda la Rosa nel Pugno, giovedì ci sarà una riunione il gruppo parlamentare che esaminerà la legge finanziaria. "Posso anticipare - ha detto Boselli - che ci sarà una nostra iniziativa a favore della scuola pubblica".
"Io credo che seguiremo con molta attenzione la vicenda del partito democratico, questo però non ci esime dal dire che ci sono molte contraddizioni, molti dubbi, molte cose non dette". Questa l'opinione di Enrico Boselli, segretario dello Sdi, secondo il quale sulla strada del partito riformista si fanno "un passo avanti e due indietro. Ci sono - ha concluso Boselli - dei nodi irrisolti nella vicenda del partito democratico".

Dima (AN) “Prodi ha preso in giro i calabresi”

09/10 "La Calabria non è più la figlia prediletta del presidente Prodi e del suo governo. Anzi, forse, non lo è mai stata. Basta, infatti, leggere attentamente la nuova Finanziaria, appena licenziata dal suo governo, per rendersi finalmente conto del fatto che Prodi, con le sue dichiarazioni ad effetto, molto simili a quelle del governatore Loiero, non ha fatto altro che prendere in giro i calabresi e le loro legittime aspirazioni di crescita economica e sociale". E' quanto sostiene, in una nota, il coordinatore regionale di Alleanza nazionale, Giovanni Dima. "Anche la Finanziaria, quindi, che ha avuto tra i suoi più ispirati suggeritori e convinti sostenitori la sinistra estrema e la cui filosofia di fondo non è quella di creare ricchezza ma solo di promuovere nuove povertà - aggiunge Dima - punisce, più delle tante parole di Prodi e di Loiero, una terra che ha bisogno di certezze e di impegni precisi. Quando si inasprisce la pressione fiscale; quando si riducono i trasferimenti statali, costringendo gli enti territoriali ad aumentare la tassazione locale; quando si rinuncia ad un concreto programma di investimenti infrastrutturali non si fa altro che condannare soprattutto la Calabria, tra le più deboli regioni del sud, ad una sicura agonia. Se a questo aggiungiamo che la legge di bilancio non contiene nessun provvedimento di natura finanziaria in favore degli alluvionati di Vibo Valentia, che prevede la soppressione delle Prefetture e delle Questure nei territori con meno di 200 mila abitanti e che sancisce, di conseguenza, la chiusura di questi avamposti dello Stato a Crotone ed a Vibo Valentia, diventa ancora più chiaro che il presidente Prodi ha solo preso in giro i calabresi. Se proprio in province ad alta densità mafiosa, come Crotone e Vibo Valentia, si decide di sopprimere Prefetture e Questure, come si può concretamente parlare di lotta alla criminalità organizzata e mafiosa e come si possono dare risposte certe ai calabresi in tema di sicurezza? A queste domande, vorremmo che il Presidente del Consiglio desse una risposta chiara se non altro per tranquillizzare quanti hanno bisogno di sentirsi ancora più vicino lo Stato e le sue Istituzioni". "Se Prodi non mantiene le promesse - prosegue Dima - la stessa cosa si può dire di Loiero. Un governo regionale immobile dal punto di vista politico ed amministrativo, incapace di garantire serie prospettive di sviluppo sociale ed economico, di proporre un organico piano di utilizzo del fondi comunitari per il 2007/2013, rappresenta l'esempio più lampante di come anche il centrosinistra calabrese abbia fallito nel perseguimento e nel raggiungimento di quegli obiettivi di rinnovamento e di crescita tanto promessi in campagna elettorale. Non è possibile che la Calabria possa essere governata con colpi di teatro o con strategie di sottile comunicazione che stanno dimostrando i loro evidenti limiti. E' giunto il momento che si incominci a lavorare seriamente: la Calabria non può più aspettare Prodi e Loiero".

Gentile (FI) “No alla soppressione degli uffici locali delle Finanze”

09/10 Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'Economia in merito alla soppressione, prevista dalla Finanziaria, degli Uffici provinciali del Ministero dell'Economia e delle Finanze, "soppressione - sostiene il parlamentare - che ha messo in profondo e più che giustificato allarme le migliaia di dipendenti coinvolti". "Il Governo - afferma Gentile nell'interrogazione - ha proposto al Parlamento di cancellare con un semplice tratto di penna gli uffici, come le Ragionerie provinciali dello Stato, incastonate nella struttura organizzativa della Ragioneria generale dello Stato, che da oltre 50 anni svolgono i compiti istituzionali di verifica, controllo e monitoraggio al servizio del Paese, senza sentire l'esigenza, anzi il dovere, di informare e coinvolgere preventivamente il personale interessato e fornire ai lavoratori una qualche assicurazione circa le prospettive future del proprio posto di lavoro. Con tale modus operandi si è data l'impressione di non tener conto della professionalità che i dipendenti hanno sviluppato con il loro lavoro giornaliero, per altro ripetutamente riconosciuto dalle persone e dalle amministrazioni con i quali quotidianamente interloquiscono nell'assolvimento dei compiti istituzionali, e, sopra ogni cosa, non si è tenuto conto della serenità delle famiglie, che vedono improvvisamente mutate, provocando seri disagi con questa nuova ristrutturazione del Ministero dell'Economia". Gentile chiede al Ministro dell'Economia "se non sia il caso di organizzare un'apposita audizione parlamentare per far conoscere le ragioni dei dipendenti e quale sia il piano di riorganizzazione del Dicastero. Cosi facendo - sostiene - si potrebbe evitare lo stato di agitazione di tutto il personale del Ministero dell'Economia e delle Finanze, cosi come preannunciato, e cercare inoltre di andare incontro alle esigenze del personale coinvolto. Perché pensare di provvedere ad una razionalizzazione mediante decreto e non inserirla nella Legge finanziaria, che non permetterebbe un adeguato confronto visto i tempi ristretti?".

Fedele (FI) “La finanziaria scontenta tutti e non è figlia di nessuna”

09/10 "Una Finanziaria che giorno dopo giorno scontenta tutti e comincia a diventare figlia di nessuno in quanto già alcune frange del centrosinistra dichiarano di volerla modificare. Avevamo già sostenuto qualche giorno fa che la Finanziaria di Prodi colpisce in particolare il ceto medio ed i più deboli. Del resto quando anche a sostenerlo è Sergio Cofferati, mi pare che la nostra non sia una posizione di parte. A questo aggiungiamo che sarà il Sud l'area più penalizzata da questa manovra". A sostenerlo è il deputato di Forza Italia Luigi Fedele. "La stangata, perché di questo si tratta - ha aggiunto Fedele - colpisce industriali, commercianti, artigiani, professionisti così come tutti i cittadini. Infatti oltre la tassazione statale che aumenta, il vero salasso arriverà dall'inasprimento fiscale che Regioni, Province e Comuni dovranno attuare per cercare di far quadrare i loro bilanci. E allora via con l' aumento dell'Irpef, dell'Ici, del ticket sulla sanità, tasse di soggiorno ed anche la tassa di scopo. Per le nuove opere pubbliche devono contribuire direttamente i cittadini. Le nostre non sono posizioni strumentali o di parte, ma siamo convinti che questa manovra manderà a gambe all'aria tutto il sistema economico e produttivo. Condividiamo appieno la protesta dei sindaci di tutte le aree politiche che si è levata da nord a sud. Noi sosterremo le loro tesi affinché il Governo modifichi anche i tagli che li riguardano. Come dicevamo non è possibile che questi tagli li subiscano indiscriminatamente tutti i cittadini ed in particolare le fasce più deboli". "Purtroppo - ha proseguito Fedele - è la Finanziaria dei ricatti e dei diktat, accettata da tutto il centrosinistra solo per mantenere il potere e le poltrone. E venendo alla Calabria non sarei così euforico, come danno a vedere il Presidente Loiero ed il Ministro Bianchi". "E' vero che ci sono sedici milioni di euro per i forestali - ha proseguito il parlamentare di Fi - ma è pur vero che è stato il Governo Berlusconi a stabilizzarli e ad inserire in Finanziaria ogni anno i fondi necessari: niente di speciale, quindi. Piuttosto la Regione pensi a reperire i fondi mancanti per evitare il rischio concreto che negli ultimi mesi ai forestali non possano essere corrisposti nemmeno gli stipendi. E ancora, pur apprezzando il finanziamento di cinquanta milioni di Euro per il porto di Gioia Tauro, inviterei intanto l' Autorità Portuale a spendere i cospicui finanziamenti già assegnati dal precedente Governo di Centro-destra. Non mi pare inoltre, che trovi giustificazione l'euforia del Ministro Bianchi che nell' affossare il Ponte sullo Stretto, ha affossato l'economia della Calabria e della Sicilia, impedendone lo sviluppo. Vigileremo inoltre su come saranno impegnati i fondi già destinati al Ponte, e quali infrastrutture saranno finanziate nella nostra Regione. Il nostro dubbio, purtroppo, è che oltre al danno ci sarà la beffa di vedere impiegati questi fondi in altre aree. Credo che dopo l'esempio di malgoverno del centrosinistra in Calabria, i cittadini si stiano accorgendo dei guasti quotidiani che produce questo governo nazionale". "Credo sia giusto - ha concluso Fedele - contrastare con forza, dentro e fuori il Parlamento, queste scelte scellerate che produrranno ulteriori danni, al Sud ed in particolare alla nostra Regione"

Straface (AN) “Indecoroso parlare sempre di emergenza per i rifiuti”

09/10 "Ritengo sia indecoroso nei confronti dei cittadini calabresi, parlare ogni volta di emergenza rifiuti o ambientale, poiché l' emergenza è un fatto sporadico e improvviso: in questo caso, invece, ci troviamo di fronte ad un atavico problema, che merita di essere risolto seriamente dal mondo della politica e delle istituzioni". E' quanto afferma il capogruppo di An alla Provincia di Cosenza, Pasqualina Straface. "La Calabria - prosegue Straface - vive da anni questo problema ma il Governo regionale di centrosinistra, anziché affrontare la questione con opportune soluzioni, preferisce continuare a cambiare commissari ad acta. Questo modo di fare ha peggiorato le condizioni di vivibilità dei cittadini calabresi, costretti a ricevere anche i rifiuti provenienti da altre parti d' Italia. Mi chiedo quali siano le politiche messe in atto dall' assessore regionale all' Ambiente per prevenire e porre rimedio a questa problematica d' interesse collettivo. La Regione dovrebbe svolgere un' azione di monitoraggio del territorio al fine di alleviare le difficoltà alle quali sono sottoposte le Amministrazioni comunali, bistrattate da questa legge finanziaria del centrosinistra ed oggetto di pressioni fiscali che si ripercuotono sulle tasche dei cittadini contribuenti". Il capogruppo di An alla Provincia di Cosenza ha annunciato che presenterà un ordine del giorno all' assemblea per chiedere la convocazione di un' urgente seduta di Consiglio provinciale monotematico. "Ciò - sottolinea - per porre la dovuta attenzione sulla questione del rispetto e della valorizzazione dell' ambiente pubblico e della salute dei cittadini, messi a dura prova dalla perenne problematica dei rifiuti"

Bianchi (DL) “la Calabria una priorità del Governo”

08/10 ''Il Mezzogiorno e' una priorita' del Governo e la Calabria e' una terra verso la quale la nostra maggioranza intende impegnarsi, studiando soluzioni che la facciano uscire dall'isolamento e sostenendo azioni concrete in grado di creare condizioni di sviluppo e di sicurezza''. E' questo il messaggio che Dorina Bianchi, deputato della Margherita, ha fatto pervenire ai rappresentanti del movimento cittadino ''Insieme ce la possiamo fare'' di Crotone, che, domani, a Catanzaro, sotto la sede della Giunta regionale, manifesteranno per sollecitare un'attenzione piu' forte e appropriata nei confronti delle questioni sociali ed economiche che toccano piu' da vicino la provincia crotonese. ''La stessa Finanziaria ¿ continua Dorina Bianchi ¿ dimostra l'impegno del Governo, che vuole dare al sud la certezza di una programmazione. Infrastrutture, ricerca, competitivita', scuola, conoscenze e sicurezza saranno le voci essenziali su cui verranno concentrati gli interventi. Tutto questo permettera' di migliorare la qualita' della vita delle persone e di aumentare la competitivita' delle imprese''. Dorina Bianchi ha spiegato anche quelle che sono le garanzie definite dal Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate) che stabilisce una copertura di sette anni, rispetto agli attuali tre. ''Al Mezzogiorno ¿ dice il deputato della Margherita ¿ vengono assicurate risorse per quasi 63 miliardi di euro. Queste cifre, aggiunte a quelle dei fondi comunitari e di cofinanziamento nazionale, permetteranno la realizzazione di interventi per un totale di circa 100 miliardi di euro nel periodo 2007-2013''. La parlamentare sottolineato, inoltre, l'attenzione verso la soluzione dei gravi disagi legati al problema delle infrastrutture calabresi. ''Per Calabria e Sicilia, in particolare, il documento finanziario redatto dal Governo Prodi prevede che le risorse economiche, originariamente attribuite alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, siano destinate al completamento di interventi infrastrutturali essenziali e tra questi rientrano le opere riguardanti la strada statale 106''. Il messaggio dell'esponente della Margherita si conclude con un impegno personale. ''Come deputato calabrese - afferma - faro' in modo che tutti i presupposti che oggi compaiono sulla carta possano diventare realta' in un immediato futuro. E' finalmente l'ora che la nostra regione inizi a percorrere un cammino di sviluppo virtuoso e sostenibile. Per la provincia di Crotone, in particolare, partecipero' attivamente a tutte le azioni dirette a prospettive di crescita, come ritengo essere quella della costruzione di Europaradiso. Un'opera sicuramente di importanza strategica, sulla quale non potranno mancare valutazioni attente e ragionate che dovranno tenere conto dell'investimento economico, senza trascurare esigenze sociali e ambientali. Valutazioni che mi auguro continueranno a essere affrontate nell'ambito del tavolo regionale istituito a proposito e successivamente anche a livello nazionale. Il tutto per dar vita a un confronto costruttivo e fondamentale per giungere a una conclusione vantaggiosa per tutti i crotonesi''.

Pittelli (FI) “Berlusconi a novembre in Calabria”

08/10 Silvio Berlusconi a novembre sara' in Calabria. Lo ha assicurato lo stesso ex Presidente del Consiglio al senatore Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia, nel corso di un incontro svoltosi a Roma. '''La Calabria e' una regione importante per Forza Italia'': cosi' - e' detto in un comunicato diffuso dallo stesso Pittelli - ha sintetizzato il presidente Berlusconi l'incontro con il coordinatore regionale della Calabria, Giancarlo Pittteli, al quale ha riconfermato la sua fiducia personale e quella del partito''. Pittelli, che era accompagnato dal vice coordinatore regionale, Maurizio Vento, ha definito ''il quadro delineato dal presidente Berlusconi molto interessante e ricco di potenzialita', in quanto - spiega - oltre a rafforzare il dialogo politico tra la Calabria e Forza Italia, ha consentito di stimolare nuove opportunita' finalizzate a rafforzare la presenza di Forza Italia nella regione. Il proposito di intensificare la presenza del partito in Calabria e' da inquadrare - aggiunge Pittelli - nella volonta' di sostenere una forte azione finalizzata al recupero di un elettorato importante per l'azione politica''. Forte azione che il coordinatore regionale si appresta a programmare nella regione ''anche alla luce del fallimento del centrosinistra nella gestione del governo regionale''. ''Il nostro compito - ha detto Pittelli - e' quello di sviluppare la cultura politica intesa come comportamento da adottare nel governo della cosa pubblica, di mettere la politica nel sangue della gente per farla diventare protagonista. E Forza Italia esprime proprio questa volonta' di recuperare lo spazio alla politica, ai cittadini. Anche perche' la Calabria ha bisogno di un nuovo rilancio politico, di ricomporre il tessuto stesso della democrazia fondato sui partiti, di ricostruire la loro funzione originaria che e' quella di ascoltare e interpretare le domande, gli interessi e le speranze della gente e di elaborare dei progetti per lo sviluppo complessivo della regione, individuando le aree su cui realizzare degli interventi di programmazione e di sviluppo differenziale e legati alle caratteristiche stesse del territorio''. ''Ed in questa ottica operativa - concluda la nota di Pittelli - Forza Italia in Calabria si appresta a celebrare la stagione congressuale sia a livello provinciale che comunale con il nuovo Statuto e le nuove regole che stanno per essere approvate a livello nazionale''

Mancini “Rimanga viva l’attenzione del Governo Prodi sul vibonese”

07/10 ''Salutiamo positivamente la presenza del Presidente del Consiglio in Calabria che dimostra vicinanza rispetto ad un'area difficile e sensibilita' verso un evento culturale di prestigio''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel pugno e responsabile nazionale delle organizzazioni sociali dello Sdi, in riferimento alla visita lunedi' in Calabria di Romano Prodi, che sara' prima a Locri per la cerimonia d'intitolazione del pronto soccorso a Francesco Fortugno e poi a Catanzaro la mostra fotografica su De Gaspari. ''Vorremmo pero' - aggiunge Mancini - che rimanesse viva l'attenzione di Prodi e del Governo sulla drammatica situazione della citta' di Vibo Valentia e di parte della sua provincia, che l'estate scorsa sono state flagellate da una tremenda alluvione. Ancora troppo poco e' stato fatto per quel territorio e ancora troppe sono le emergenze che devono essere affrontate. I cinque milioni di euro stanziati a fine luglio dal Governo sono insufficienti. Ancora oggi ci sono famiglie di sfollati senza ancora un'abitazione, scuole ed edifici pubblici gravemente danneggiati, infrastrutture mal ridotte e un sistema economico di piccoli imprenditori e commercianti in ginocchio. Per questo suggeriamo al Presidente del Consiglio di fare tappa anche a Vibo Valentia per esprimere solidarieta' a quella comunita' e allo stesso tempo per sollecitare gli interventi risolutori che sono attesi da questa estate''.

Bruno (DL) e Iovene (DS) “Che ci fanno i rifiuti della Campania in Calabria?”

07/10 I Senatori calabresi Franco Bruno (Margherita) e Nuccio Iovene (DS) hanno rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri dell’Interno e dell’Ambiente un’interrogazione circa le notizie sul tentativo di smaltimento di rifiuti provenienti dalla Campania nei territori di Cassano allo Ionio e Lamezia Terme.
Se ne trascrive di seguito il testo.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell’interno e dell’ambiente.-
Premesso:
che il 16 ottobre 2006 i giornali calabresi riportavano diffuse notizie sul tentativo di smaltimento di rifiuti provenienti dalla Campania in due distinte località della Calabria, Cassano allo Ionio e Lamezia Terme, in provincia rispettivamente di Cosenza e Catanzaro;
che la suddetta iniziativa, assunta all’insaputa delle comunità locali, ha provocato una legittima e preoccupata reazione dei Comuni suddetti;
che la popolazione della provincia di Cosenza da tempo si assume oneri finanziari aggiuntivi per la impossibilità di smaltire i propri rifiuti in siti e discariche viciniori e che la discarica di Lamezia Terme già raccoglie rifiuti provenienti da altri territori;
che l’iniziativa assunta dal Commissario delegato per l’emergenza ambientale nella Regione Calabria è stata realizzata senza avvertire con anticipo i Sindaci e i Presidenti di Provincia dei territori interessati e la Regione Calabria;
che il Commissario si sarebbe detto - "in forza dei poteri straordinari di cui è detentore" - non tenuto ad informare la Regione preventivamente su eventuali trasferimenti di rifiuti provenienti da altri territori;
che il Commissario avrebbe asserito di essere stato autorizzato dal Capo della Protezione civile a nome del Governo;
che la gestione commissariale dell’emergenza ambientale in Calabria, che perdura da oltre un decennio - non ha mai prodotto risultati particolarmente brillanti e, anzi, si è trovata a registrare disamministrazioni, su cui sta indagando la Magistratura, in cui a volte si è annidato il malaffare;
si chiede di sapere:
se - ed eventualmente con quali atti e a quale livello - il Governo ha mai autorizzato il trasferimento di rifiuti in Calabria;
se ritiene di associarsi alle presunte dichiarazioni rilasciate dal Commissario circa le proprie competenze;
se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno attivarsi per rimuovere l’ormai cronica condizione di commissariamento ambientale della Calabria e restituire la gestione del settore alla responsabilità delle Istituzioni preposte.

Troppi attentati, il Sindaco di San Gregorio d’Ippona di dimette

04/10 Il sindaco di San Gregorio d'Ippona, Pasquale Farfaglia, in carica dall'aprile del 2005, si e' dimesso in segno di protesta contro le continue intimidazioni ai suoi danni e nei confronti di altri abitanti del paese. Farfaglia, che aveva preannunciato la sua decisione nei giorni scorsi, ha scritto ai consiglieri comunali per informarli della sua iniziativa. ''E' noto - scrive Farfaglia nella lettera - che l'Amministrazione comunale e' da tempo oggetto di atti intimidatori e vandalici e che il Comune e' preda di una banda di delinquenti. Cio' che mi induce a rassegnare le dimissioni, tuttavia, e' la convinzione che a San Gregorio d'Ippona la democrazia ha ceduto di fronte a coloro i quali, attraverso atti vandalici ed intimidazioni, mi hanno delegittimato senza che le autorita' preposte riuscissero ad attuare un minimo intervento''. ''Mi dimetto - conclude Farfaglia - per riacquistare la liberta' di espressione e di movimento che da sempre mi caratterizzano e che nessuno puo' sopprimere''.
Tassone (Udc), “Un fatto grave”
''Le dimissioni dell ingegner Pasquale Farfaglia da sindaco di San Gregorio d Ippona rappresentano un atto che deve preoccupare''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Mario Tassone, vicesegretario vicario e capogruppo dell Udc alla Commissione Trasporti della Camera. ''Tali dimissioni, infatti - aggiunge Tassone - giungono dopo una serie di fatti gravi: atti intimidatori, che si sono ripetuti nel tempo, e che sono stati rivolti da ignoti contro la persona di Farfaglia e contro la sua famiglia. La decisione di Farfaglia di dimettersi equivale ad una sconfitta delle istituzioni e ad una sospensione gravissima dell'agibilita' democratica in un area della Calabria dove la stragrande maggioranza della popolazione, generosa ed operosa, viene penalizzata. A Pasquale Farfaglia va la mia piu' sincera solidarieta', cosi' come a tutti i cittadini di San Gregorio d Ippona, e mi auguro che questo non rimanga un sentimento isolato. Mi auguro che trovi ampi e diffusi riscontri in quanti intendono difendere la liberta' e la convivenza civile in Calabria''. ''Il caso di San Gregorio d Ippona non deve chiudersi qui - conclude Tassone -. Spero, piuttosto, che con le dimissioni di Farfaglia si apra una fase di riflessione che ponga le basi affinché si creino delle iniziative consequenziali ed efficaci''

Laratta (DL) “Se Calderoli dice che la finanziaria è razzista allora va bene”

04/10 "Se Calderoli dice che è una Finanziaria razzista e il sindaco di Milano, Moratti, la definisce sudista, vuol dire che che questa legge finanziaria per la prima volta guarda veramente con molta attenzione al Sud e alla Calabria". Lo ha dichiarato il deputato dell' Ulivo, Franco Laratta, replicando alle affermazioni del vicepresidente del Senato. Secondo il parlamentare "c'é finalmente un piano per gli investimenti nel Mezzogiorno; finalmente si parla di nuove infrastrutture, di interventi per strade e autostrade. Così come per la prima volta vengono individuate cospicue risorse finanziare per i forestali senza che questi abbiano dovuto scendere in strada per protestare; importante novità per le imprese e i lavoratori è il cuneo fiscale che in Calabria avrà il doppio delle disponibilità finanziarie rispetto al nord". Laratta si è poi soffermato sugli interventi per il credito di imposta "che farà ripartire l'occupazione nelle piccole e medie imprese, così per le famiglie e le fasce deboli della nostra società, per la scuola che torna ad essere al centro delle iniziative del Governo". Per il deputato "la Finanziaria guarda con occhi diversi al Mezzogiorno, questo anche grazie alle battaglie che hanno fatto i parlamentari calabresi. Ma soprattutto - prosegue - perché la Calabria e il sud Italia non erano nelle condizioni di attendere ancora". Laratta ha concluso dicendo che "altri interventi sono però necessari per la Calabria, per i giovani costretti ad emigrare, per la sicurezza, per lo sviluppo. Così come più in generale bisognerà correggere la manovra finanziaria nella parte che riguarda i comuni e gli Enti Locali. Ma per questo avremo due mesi di tempo nelle Aule parlamentari. E di certo ci faremo sentire"

Veraldi (DL) “La finanziaria non ha deluso il Sud”

04/10 "La Finanziaria non ha deluso le aspettative per il Mezzogiorno e per la Calabria in particolare. Gli impegni dell' 'Intesa per il Sud', frutto della concertazione virtuosa con le Regioni, il Sindacato e Confindustria, sono stati rispettati e si avvia una fase nuova e diversa dell'impegno pubblico per le aree svantaggiate". E' quanto afferma, in una dichiarazione, l' europarlamentare della Margherita Donato Veraldi. "In particolare - prosegue Veraldi - le robuste previsioni a sostegno del porto di Gioia Tauro contenute nell' art. 137 che individuano 'la localizzazione nella relativa area portuale di attivita' produttive anche in regime di zona franca in linea con la legislazione comunitaria vigente in materià e che possono virtuosamente legarsi con quelle all' art. 21, che prevede l' istituzione di zone franche urbane, conferiscono, finalmente, al porto di Gioia Tauro quella particolare definizione di 'piattaforma logistica del Mediterraneo' che esprime, per intero, una vocazione forte, inequivocabilmente strategica per ogni politica di sviluppo economico che guardi ai mercati globali del Medio ed Estremo Oriente". "Sono particolarmente soddisfatto - prosegue Veraldi - di queste scelte, che recepiscono una proposta che avevo avanzato proprio quest' estate, perché la zona franca è condizione irrinunciabile per veicolare effetti di crescita anche nell' intera area della Piana di Gioia Tauro. D'altro canto gli stessi sforzi, previsti nella Finanziaria, per le infrastrutturazioni a cominciare dagli interventi per la statale 106 e la l'autostrada Salerno-Reggio Calabria ben si intersecano con una visione complessiva che finalmente vede insieme gli enti locali ed il governo". Per l' europarlamentare della Margherita "si rafforza, dunque, una scelta decisiva che deve essere confortata da sforzi ulteriori che può e deve compiere la Regione Calabria con la modulazione dei fondi comunitari con il Por 2007/2013 e che giunge, fortunatamente, in coincidenza con le proposte e le iniziative di un Governo che ripropone il Mezzogiorno al centro dell' attenzione del Paese".

Corigliano/De Rosis “Il ritiro delle dimissioni un atto responsabile”

04/10 "Il ritiro delle dimissioni dalla carica di Sindaco, nella sede istituzionale del Consiglio Comunale dove erano state presentate, rappresentano un atto di responsabilità verso la Città e verso le forze della coalizione di centrosinistra che lo hanno richiesto. Esso, anche per questo, ha il significato politico del voler mantenere e rinvigorire l'unità della coalizione, di cui con le dimissioni prima e con il ritiro dopo, ho inteso preservare la coesione". E' quanto afferma in una nota il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis. "Questo atto ha aggiunto - è stato da me compiuto con l'intento di verificare se esistono le condizioni per evitare una traumatica interruzione della legislatura che potrebbe produrre sulla città una serie di ricadute negative quali ritardi di inserimento nella redigenda programmazione dei fondi europei 2007/2013, nonche assenze su altri importanti interventi in itinere quali la costituenda realizzazione dell Autorità portuale, l Ospedale della Sibaritide, l Aeroporto, la realizzazione dell Area Urbana. Per non parlare della pressione tributaria che come dimostrato dalla precedente gestione straordinaria, una gestione commissariale andrebbe certamente a far gravare sui redditi dei nostri concittadini. Per queste ragioni insieme ai partiti della coalizione, mi adopererò per ogni tentativo utile a scongiurare il commissariamento della Citta che potrebbe verificarsi con la bocciatura del riequilibrio di bilancio, atteso che, come ho piu volte affermato, il sottoscritto non ha in Consiglio la maggioranza dei numeri. Ho registrato, nell ultima riunione dell assise comunale, da parte di forze moderate, aperture che vanno analizzate per comprenderne le effettive finalita e la reale volonta di evitare, per il bene della citta , l interruzione anticipata della legislatura. Il nuovo percorso sara fatto alla luce del sole, a partire da un confronto sulle linee programmatiche da me presentate in consiglio e dalla convinzione di proseguire nel cammino gia avviato con l attuale giunta". "Nell attesa ha concluso De Rosis continuero ad esercitare le mie prerogative di Sindaco, provvedendo ad ogni azione amministrativa che si rendera utile e necessaria. I cittadini chiedono di essere governati nonche di avere servizi efficienti e risposte soddisfacenti ai loro bisogni. E in questa direzione che si muovera la mia azione nei prossimi delicati giorni: pensare alla Citta ed alle sue esigenze, essere in grado di saper interpretare le attese dei cittadini, saper guidare i delicati processi di sviluppo che si stanno avviando nel nostro territorio"

Laratta (DL)“Pisanu ricorda una Calabria di 30 anni fa”

04/10 ''La Calabria non e' piu' quella di trentanni fa. Esiste una parte significativa, la maggioranza dei calabresi, che ripudia la 'ndrangheta anche se in silenzio''. Lo sostiene il parlamentare dell'Ulivo, Franco Laratta, commentando le dichiarazioni che l'ex ministro dell'Interno, Beppe Pisanu, ha fatto a Porta a Porta. ''Negli ultimi anni - aggiunge Laratta - e' maturata in Calabria una coscienza civile diversa nei confronti del fenomeno mafioso, una sorta di ribellione condivisa che, dopo il delitto Fortugno, ha rotto gli argini interiori ed e' sfociata in quel movimento straordinario che fa capo ai Ragazzi di Locri. Un fermento la cui portata storica non va affatto sminuita. Al contrario di incaute affermazioni, sarebbe bene che questo movimento fosse adeguatamente supportato e fosse magari lo Stato ad incoraggiarne la crescita. Quello stesso Stato che invece di lanciare segnali di attenzione e di presenza, dalle nostre parti, purtroppo, tarda ancora ad affermarsi. Pisanu, da uomo delle istituzioni, avrebbe fatto bene a plaudire pubblicamente a questo fenomeno, che lungi dall'essere passeggero, ha necessita' di essere concretamente sostenuto dal mondo politico. Uno stimolo che nessun calabrese ha pero' percepito negli ultimi dieci anni, ossia da quando ad una politica di intervento, capace di incidere, si e' preferito praticare la politica degli annunci piuttosto che le passerelle antimafia. Altrimenti ci viene difficile spiegare la carenza cronica degli organici della magistratura e delle forze dell'ordine, ovvero di un disimpegno rispetto ad iniziative cruciali per la lotta alla mafia, come ad esempio il pdl Lazzati, che anziche' attirare l'interesse politico ha attirato in Parlamento le polveri dell indifferenza per due legislature. L'auspicio e' che su questa proposta, portata dalla Calabria a Roma in forma bipartisan, convergano tutte quelle forze e quegli uomini politici che tengono all emancipazione della nostra regione e soprattutto tengano in considerazione il fatto che la Calabria non e' solo mafia, come a qualcuno piace dipingerla. Ma e' coscienza civica, onesta', civilta', intelligenza. E né la mafia, né chi vuole o immagina la Calabria relegata a essa, potranno mai fermare questa volontà di riscatto impersonata oggi dai ragazzi di Locri. A loro va il grande merito di avere risvegliato le coscienze da un sonno antico. A Franco Fortugno, sul cui delitto attendiamo ancora tutta la verità, l'onore di averci restituito, con la morte, la speranza di un domani migliore e libero da ogni sopraffazione. Ora sta a noi tutti non dissiparne l'eredita'''

Gentile (FI) “Speculazioni sulle parole di Pisanu”

04/10 ''L'on. Pisanu ha già risposto garbatamente ai giovani di Locri dando per scontata la loro spontaneità e generosità. Quel che non si può accettare è la speculazione politica su un giudizio pronunciato dal collega Pisanu a Porta a Porta che non a caso è stato condiviso appieno dallo stesso Violante presente alla trasmissione". A sostenerlo é stato il sen. Antonio Gentile, di Forza Italia, in merito alle polemiche successive ad un'affermazione fatta da Pisanu durante la trasmissione, secondo il quale in Calabria, a differenza della Sicilia, non c'é stata una reazione della società civile contro la 'ndrangheta. ''Penso di conoscere bene le cose calabresi - ha aggiunto Gentile - ed ognuno di noi che vive in Calabria dovrebbe sapere che mai nessun ministro dell'Interno ha frequentato la Calabria come il ministro Pisanu il quale ha affrontato la questione 'ndrangheta con strumenti efficaci ed innovativi (basti pensare alla nomina del Super Prefetto De Sena). Pisanu ha anche riproposto al tempo stesso a livello nazionale la 'questione Calabrià non intesa sola come questione di sicurezza e di ordine pubblico, ma soprattutto di sviluppo economico sociale e civile. I giovani di Locri dovrebbero guardare in altra direzione e riflettere come mai a cinque mesi dall'avvio della legislatura la maggioranza di Governo non ha trovato il tempo di istituire la Commissione parlamentare antimafia". "Si vede bene - ha concluso Gentile - in quale alta considerazione è tenuta la questione sicurezza, da parte del Governo, delle aree attanagliate dalla piovra mafiosa. Ad oggi, presso la Camera dei Deputati, non è stata nemmeno calendarizzata la data per la discussione in Aula del provvedimento relativo all'istituzione della relativa commissione"

Oliverio (DL): “con questa finanziaria si cambia rotta”

03/10 “Possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro fatto dal governo per presentare alle camere una finanziaria che risani il debito pubblico e rimetta in moto l’economia”. Queste le parole di Nicodemo Oliverio, deputato dell’Ulivo e responsabile organizzativo della Margherita a commento dell’esposizione da parte del ministro Padoa-Schioppa delle linee guida della manovra economica. “Auspico – ha dichiarato Oliverio - che nel corso dell’esame da parte del parlamento si possa migliorare la legge di bilancio prevedendo aiuti ancora maggiori a favore della famiglia, delle aree deboli del paese e a sostegno degli enti locali”. “Era necessario segnare una svolta rispetto ai 5 anni di governo irresponsabile di Tremonti e Berlusconi, mi sembra che siamo già a un ottimo punto”. “Sono stati evitati tagli indiscriminati e si rilanciano investimenti in settori strategici come la scuola e l’agricoltura. Attraverso la lotta all’evasione – ha concluso Oliverio - vogliamo dare un’immagine più giusta ed equa del paese”.

De Paola “Una finanziaria che favorisce i ricchi. Le tasse locali annullano i vantaggi fiscali”

03/10 "La maggioranza della società italiana, da settori del ceto medio al lavoro dipendente, viene chiamata a pagare un nuovo travaso di risorse alle grandi imprese ed il risanamento del debito pubblico chiesto dai banchieri europei. Questo è il volto vero della legge finanziaria:ancora una volta dai poveri ai veri ricchi". A sostenerlo, in una nota, è Mimì De Paola del Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori. "I limitati recuperi fiscali per un settore di lavoro dipendente - aggiunge De Paola - sono più che annullati dal massiccio aumento annunciato delle tasse locali. A questo si aggiungono i ticket sanitari su pronto soccorso, visite ed esami; il mantenimento dei tagli alla scuola pubblica previsti da Letizia Moratti; lo scandaloso ripristino dei fondi alle scuole private paritarie; ed infine l'annuncio da parte di Padoa-Schioppa e D'Alema di un prossimo aumento dell'età pensionabile e della revisione dei coefficienti pensionistici. Parallelamente le grandi imprese, già arricchitesi in questi anni, incassano il grosso delle risorse provenienti dall'operazione sul cuneo fiscale e un'infinità di crediti di imposta. Mentre la mancata tassa di successione sui grandi patrimoni e una aliquota uniforme sulle rendite finanziarie premiano, ancora una volta, il grande capitale. Altro che lotta all'evasione. Solo il coraggio di Fausto Bertinotti può definire questa finanziaria 'una svolta sociale'". " necessario - conclude De Paola - che tutte le forze politiche e sindacali della sinistra, realmente interessate alla difesa dei lavoratori e ad una vera alternativa, uniscano le proprie fila in un'azione generale di lotta contro la politica sociale del Governo, sottraendo alla demagogia ipocrita delle destre il pericolo del monopolio dell'opposizione alla finanziaria"

Fedele (FI) “Cona Finanziaria il sud pagherà un prezzo alto”

03/10 "Altro che una Finanziaria che difende i deboli e aiuta il Sud, come sostiene Prodi e il centrosinistra. Al contrario, man mano che se ne conoscono meglio i contenuti e si leggono con più attenzione i documenti, ci si rende conto che saranno i più deboli e le Regioni del Sud a pagare il prezzo più alto". E' quanto sostiene il deputato di Forza Italia, Luigi Fedele. "La stangata, perché di questo si tratta - ha proseguito Fedele - non colpisce solo il ceto medio, gli artigiani, i commercianti, i professionisti, ma colpirà tutti i cittadini. I tagli alle Regioni, alle Province ed ai comuni saranno insostenibili tanto da costringere gli Enti Locali ad aumentare la tassazione locale con aumento dell'Irpef, dell'Ici e con nuovi ticket sulla sanità. Di nuovo la tassa di successione, aumento dei bolli e dei superbolli, aumento del diesel. La già debole economia del Mezzogiorno, ne risentirà a tal punto che il divario tra Nord e Sud aumenterà sempre di più". "E' la Finanziaria dei ricatti e dei diktat - ha proseguito Fedele - accettata da tutto il centrosinistra solo per mantenere il potere e le poltrone. E venendo alla Calabria non farei salti di gioia, come danno a vedere il Presidente Loiero ed il Ministro Bianchi. E' vero che ci sono 16 milioni di euro per i forestali, ma è pur vero che è stato il Governo Berlusconi a stabilizzarli e ad inserire in Finanziaria ogni anno i fondi necessari: niente di speciale, quindi. Piuttosto la Regione pensi a reperire i fondi mancanti per evitare il rischio concreto che negli ultimi mesi ai forestali non possano essere corrisposti nemmeno gli stipendi. E ancora, pur apprezzando il finanziamento di 50 milioni per il porto di Gioia Tauro, inviterei intanto l'Autorità Portuale a spendere i cospicui finanziamenti già assegnati dal precedente Governo di centrodestra. Non mi pare inoltre che trovi giustificazione l'euforia del Ministro Bianchi che nell'affossare il Ponte sullo Stretto, ha affossato l'economia della Calabria e della Sicilia, impedendone lo sviluppo. Vigileremo su come saranno impegnati i fondi già destinati al Ponte, e quali infrastrutture saranno finanziate nella nostra Regione. Il nostro dubbio, purtroppo è che oltre al danno ci sarà la beffa di vedere impiegati questi fondi in altre aree". "Credo che dopo l'esempio di malgoverno del centrosinistra in Calabria - ha concluso Fedele - i cittadini si stiano accorgendo dei guasti quotidiani che produce questo governo nazionale. Credo sia giusto contrastare con forza, dentro e fuori il Parlamento, queste scelte scellerate che produrranno ulteriori danni, al Sud ed in particolare alla nostra Regione"

Chieffallo (NPsi) “Insoddisfazione per la Finanziaria”

03/10 Il consigliere regionale del gruppo Nuovo-Psi, ha rilasciato la seguente dichiarazione che si trasmette testualmente:

“Non me la sento di inserirmi nel coro di soddisfazione che la maggioranza governativa regionale da giorni sta portando avanti,sia pur con diverse tonalità, per evidenziare la grande attenzione che l’esecutivo centrale avrebbe accordato alla Calabria”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del gruppo Nuovo-Psi, Leopoldo Chieffallo. “Esprimo –aggiunge- invece grande insoddisfazione sui contenuti della finanziaria licenziata da Palazzo Chigi con riferimento alle problematiche della nostra regione perché ritengo che il Mezzogiorno e la Calabria non hanno avuto l’attenzione che ci si attendeva in virtu’ soprattutto di quella “predilezione”Programmatica che il Presidente del Consiglio aveva piu’ volte ribadito verso la nostra terra.E’ il caso di specificare che per la Calabria non si ravvisano grandi novità. Infatti,il fondo per i forestali era già stato previsto dal precedente governo ,mentre i 50 milioni di euro stanziati in favore dello sviluppo di Gioia Tauro stridono addirittura con i 100milioni ampiamente contenuti in un accordo di programma siglato nel recente passato e anch’esso in buona sostanza ereditato dalla pregressa gestione governativa. Ma la cosa che piu’ deve essere stigmatizzata è la mancata attenzione del governo nei riguardi del lavoro svolto dalla regione su alcuni fronti particolarmente delicati. Vedi la situazione dei lavoratori precari ,per i quali al di là delle misure “tampone” previste dall’amministrazione regionale, la nuova finanziaria non apre nessuna seria prospettiva non avendo essa previsto nessuna somma per mitigarne gli effetti devastanti sul piano sociale . Ci si aspettava invece l’assunzione di responsabilità concrete su questo problema com’è stato fatto mesi fa a favore di Catania e di altre zone della Sicilia con la stabilizzazione sostanziale dei tanti lavoratori in bilico. Nulla di tutto questo :gli Lsu e Lpu calabresi continuano a restare nel limbo del precariato e senza prospettive. Di qui il mio invito al Presidente Loiero ,all’assessore al lavoro,De Gaetano,perché insieme ai parlamentari calabresi di ogni schieramento politico , intervengano con urgenza al fine di favorire nel prossimo passaggio della finanziaria in parlamento l’approvazione di uno specifico emendamento che preveda una somma congrua per risolvere il problema del precariato calabrese. Un problema che rappresenta una emergenza democratica . Non si può infatti pretendere che sia la regione,con il proprio bilancio gramo ed ingessato, ad accollarsi la soluzione definitiva di oltre 10mila lavoratori. Bisogna intervenire!”

Gentile (FI) “Istituire una Commissione antimafia parlamentare”

03/10 ''E' necessario e urgente rompere la cortina del silenzio che e' calata sulla costituzione della commissione parlamentare antimafia. I ritardi del Governo in materia di sicurezza sono imperdonabili''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia e componente nella precedente legislatura della Commissione antimafia. ''Cosa aspetta il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti - chiede Gentile - a calendarizzare e porre all'ordine del giorno la problematica antimafia del nostro Paese? I tempi dilatati, le lungaggini parlamentari, il trascinamento dei processi di controllo del territorio fanno solo il gioco della criminalita' organizzata. E' vero che esistono beghe e divisioni profonde in un partito di maggioranza che impediscono una equilibrata e giusta soluzione del problema? I presidenti delle Regioni meridionali, afflitti dal fenomeno criminale, cosa aspettano ad intervenire?''. ''I ritardi ingiustificati del Governo e del Parlamento - conclude Gentile - accentuano questa drammatica emergenza sociale. Sono convinto che l'Italia non si rinnovera' e non si salvera' dal declino se non riesce a liberare il Mezzogiorno dalle grandi consorterie mafiose che minano le basi della nostra democrazia''.

Prodi lunedì a Catanzaro per la mostra di De Gasperi

03/10 Sarà il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, ad inaugurare, lunedì prossimo 9 ottobre, nel Complesso monumentale "San Giovanni" di Catanzaro, la mostra "Alcide De Gasperi - Un europeo venuto dal futuro", organizzata dalla Presidenza della Giunta regionale in collaborazione con la Fondazione "A. De Gasperi" di Roma. "La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 4 novembre, - è detto in un comunicato dell' Ufficio stampa della Giunta regionale - ripercorre la vita del grande statista, attraverso alcuni dei momenti più importanti della sua attività politica e sociale, testimoniata da lettere, discorsi, documenti e fotografie". La cerimonia inaugurale della mostra è prevista per le 18 di lunedì nel Teatro Politeama, alla presenza della massime autorità cittadine e regionali. Tra gli altri saranno presenti il senatore Giulio Andreotti, presidente della Fondazione e la figlia dello statista Maria Romana De Gasperi. I lavori inaugurali saranno aperti dal Presidente della Regione Agazio Loiero. Subito dopo, alle ore diciannove, si passerà al "San Giovanni" dove verrà ufficialmente aperta l'esposizione che gode dell'Alto Patronato della Presidenze della Repubblica e del patrocinio dei Presidenti del Senato, della Camera dei Deputati, dei Ministri per gli Affari Esteri e per i Beni Culturali e dalla stessa presidenza del Consiglio dei Ministri.

Castrovillari/Udc-Dc “Unità nella Cdl!”

03/10 L' Udc ha tenuto il primo incontro bilaterale con la Democrazia cristiana. Le delegazioni dei due partiti erano guidate, rispettivamente, da Biagio Schifino e Mimmo Filomia. "Nel corso dell'incontro - è detto in una nota - è stata ribadita la comunità di intenti tra i due partiti nel portare avanti le varie problematiche cittadine e del comprensorio, relativamente al Comune ed agli enti territoriali come la Comunità montana, l'Asl e l'Asi. In modo particolare, stante la comune matrice democratica e cristiana, i due partiti hanno convenuto di sottoporre a tutte le componenti della Casa delle libertà un progetto politico e programmatico, sul quale chiedere adesioni e consensi a tutte le forze sociali , economiche e culturali della città, al fine di trovare una coesione politica ed istituzionale per affrontare insieme, in comunanza di intenti, la prossima competizione elettorale. Non si è parlato di nomi, ma si è ribadito, con forza, un cambiamento di rotta rispetto al 2002". "Udc e Dc, in particolare - conclude la nota - hanno auspicato non più una divisione tra le componenti della Casa delle libertà, ma un unico interesse a portare avanti i problemi particolari e generali della collettività, partendo dal presupposto di essere in mezzo alla gente, con la gente e per la gente".

Interrogazione parlamentare di Morrone (Udeur) per la sicurezza sulla 106

02/10 "Quali provvedimenti intende adottare il Governo per garantire la sicurezza della viabilità sulla strada statale 106 ionica, ponendo fine all' insostenibile stillicidio di vite umane?". A chiederlo è il segretario di presidenza alla Camera e capogruppo in Commissione Lavoro, Ennio Morrone, dell'Udeur, in una interrogazione ai Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. "Nel meridione d'Italia, in particolar modo in Calabria - è scritto nell' interrogazione - le vie di collegamento sono oltre che insufficienti, assolutamente inadeguate e lontane dagli standard di sicurezza. Tra queste la statale 106 ionica, unica arteria che collega Taranto a Reggio Calabria, snodandosi tra i paesi della fascia ionica calabrese, è da anni tristemente nota per la sua pericolosità tanto da essere definita 'la strada della morte'. La scarsa manutenzione e gli scarsi lavori di ammodernamento effettuati nel tempo sono stati insufficienti a tutelare gli utenti della strada". "Le drammatiche condizioni in cui versa la statale 106 - conclude Morrone - costituiscono, inoltre, un ostacolo all' integrazione economica della Calabria ionica con il resto dell' Italia, condannando inevitabilmente tale regione all'isolamento e all'esclusione. Da qui la richiesta al Governo di ridare dignità alla Calabria che sempre più spesso si trova relegata ai margini con grave danno all' immagine, allo sviluppo e all'economia"

M. Tripodi (PdCI) “La finanziaria una prima inversione di tendenza per la Calabria”

02/10 "Dopo gli anni dell'abbandono e dell'emarginazione della Calabria, frutto delle sciagurate politiche del centrodestra, la Finanziaria 2007 rappresenta una prima inversione di tendenza a favore della nostra regione". E' quanto afferma l'assessore regionale al Governo del territorio, Michelangelo Tripodi, a proposito della "particolare attenzione riservata dal Governo Prodi verso il Sud e la Calabria nella manovra approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri". "La conferma delle risorse finanziarie - aggiunge Tripodi in una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - destinate ai forestali, il finanziamento di 50 milioni di euro per gli interventi di rilancio del porto e della logistica di Gioia Tauro e lo spostamento dei fondi accantonati per la costruzione del ponte sullo Stretto destinandoli alla costruzione e al completamento di infrastrutture del Mezzogiorno del Paese, a partire dalla strada statale 106 jonica, sono delle scelte significative che esprimono un'attenzione nuova e una sensibilità diversa rispetto al passato nei confronti delle emergenze della nostra terra e per sostenere le attività su cui si può fondare lo sviluppo della Calabria. Esprimiamo, quindi, apprezzamento per queste scelte che sono state compiute grazie anche all'impegno della delegazione governativa calabrese, a partire dal ministro Bianchi". "Con tali scelte - conclude Tripodi - comincia una nuova fase per la Calabria e per il Mezzogiorno che hanno diritto a un completo e totale risarcimento. Durante la campagna elettorale, Prodi aveva dichiarato che la Calabria sarebbe stata la 'figlia prediletta' del governo di centrosinistra. Oggi, con l'avvio del nuovo impegno di governo e con l'approvazione della prima Finanziaria marcata centrosinistra, possiamo constatare che dalle parole si comincia a passare ai fatti. Ed è questo quello che conta per una regione che ha fame di lavoro, legalità e sviluppo"

Amendola (DS) “Nella finanziaria attenzione per la Calabria e il Mezzogiorno”

02/10 "La finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri è una legge senza trucchi. Negli anni di governo del centrodestra siamo stati abituati a provvedimenti che non hanno inciso minimamente sui nodi strutturali né potenziato le politiche sociali a favore dei cittadini". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Franco Amendola, deputato dell' Ulivo. "Il documento approvato dal governo Prodi rappresenta, invece - prosegue Amendola - un primo ma significativo segnale di inversione di rotta. Gli gravi e le detrazioni previste per lavoratori e famiglie interesseranno circa il 90% dei nuclei, soprattutto, quelli economicamente più disagiati e magari con figli minori. Si tratta di una misura che riguarderà specialmente il Mezzogiorno che in questa finanziaria ha finalmente ritrovato l' attenzione che merita diventando elemento di centralità nella programmazione e nell' indispensabile sostegno di carattere sociale". Per Amendola "in questa direzione, infatti, devono essere letti e valutati alcuni provvedimenti come le misure per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro al fine di trasformarli da lavoro a progetto a lavoro subordinato; le misura indirizzate a promuovere l' emersione del lavoro nero senza che il lavoratore ne resti danneggiato; la creazione di zone franche urbane; l' avvio di un vero e proprio piano per l' occupazione femminile utilizzando una parte degli incentivi dedicati alle imprese al fine di promuovere l'occupazione rosa; il raddoppio delle agevolazioni fiscali per le imprese che assumono; l' introduzione del credito d'imposta; l' estensione dei contributi per l'acquisto dei libri scolastici anche alle superiori". "Per la Calabria, poi - sottolinea Amendola - il governo di centrosinistra ha dimostrato di mantenere gli impegni presi". "I provvedimenti finanziari adottati per le migliaia di forestali - ha proseguito il parlamentare - ne sono la prima tangibile dimostrazione e danno anche il senso della volontà politica di rivolgere l' attenzione al risanamento idrogeologico di una terra tristemente colpita, anche di recente, da gravi calamità naturali. Anche per lo sviluppo è stato fatto un passo in avanti. Le ingenti risorse finanziarie previste per il potenziamento ed ulteriore ammodernamento del porto di Gioia Tauro indicano la volontà di puntare e sostenere uno degli elementi di eccellenza presenti sul territorio calabrese e di farlo diventare entro breve lo scalo marittimo commerciale più importante del mediterraneo e d' Europa. Stesso ragionamento di programmazione, privilegiando le priorità e le emergenze, è stato fatto per i fondi pubblici previsti per la costruzione del Ponte sullo Stretto che saranno utilizzati per il totale ammodernamento dell' autostrada Salerno- Reggio Calabria e per la pericolosissima statale 106". "Nel complesso, dunque - conclude Amendola - si può affermare che la finanziaria non solo è senza trucchi ma ha consentito, viste le attuali condizioni della finanza pubblica ereditata, il raggiungimento di un buon equilibrio fra sviluppo, equità e risanamento".

Galati (Udc) in Commissione politiche della UE “Ridurre i costi della politica”

02/10 "La riduzione dei tempi e dei costi della burocrazia, problema particolarmente avvertito dalle imprese, è una priorità non solo italiana, ma anche europea: l'attuazione di una politica dell'Unione che vada in questa direzione è un aspetto di estrema importanza nell'ambito dell'attuazione della Strategia di Lisbona". Lo ha detto Giuseppe Galati, segretario di presidenza della Camera e capogruppo dell'Udc nella Commissione permanente Politiche dell'Unione europea, nel corso dell'audizione odierna del vicepresidente della Commissione europea Gunter Verheugen, svoltasi di fronte alle Commissioni riunite di Bilancio, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea. "E' stato calcolato - ha aggiunto Galati - che 15 miliardi di euro l'anno rappresentano il costo della burocrazia in Italia che grava sulle spalle delle imprese, soprattutto di piccole dimensioni. Ma tale eccesso non è solo un problema nazionale: più il mercato mondiale è andato verso un'intensa competizione, più l'Europa ha incrementato la regolamentazione, creando costi e barriere spesso irrazionali. Sappiamo che la riduzione della burocrazia è diventato oggi un obiettivo comune. L'Unione europea ha lanciato infatti un ambizioso piano di semplificazione, attraverso un monitoraggio della normativa e un nuovo sistema di valutazione dell'impatto delle iniziative legislative. E' importante sapere dal vicepresidente della Commissione europea se questo è davvero un progetto in stato avanzato e se, entro il 2007, si riuscirà davvero a realizzare lo 'sportello unico': un'iniziativa che aiuterebbe concretamente i futuri imprenditori, dimezzando nei vari Paesi il tempo necessario per creare una nuova azienda".

Petrone (DS) “Il partito in prima linea su cambiamento e legalità”

02/10 "Da qualche settimana, in concomitanza con quella che è stata definita 'l'estate nera dei Ds', torme di commentatori di diversa matrice politica e culturale, ma tutti accomunati dalla loro idiosincrasia nei confronti dei Ds (o, almeno, dei suoi attuali gruppi dirigenti) si stanno affannando in argute disquisizioni sulla crisi del maggiore partito della sinistra, della sua cosiddetta deriva etica e morale". E' quanto rileva Gabriele Petrone, della Direzione regionale dei Ds, a giudizio del quale "tutto ciò avviene, ed è la cosa che fa più rabbia, a prescindere da una analisi seria dei fatti contestati, che appaiono chiaramente come privi di fondamento ed alcuni sono stati addirittura smentiti da altri livelli della magistratura, ma presi solo come l'ennesima occasione per cercare di colpire i Ds e i suoi gruppi dirigenti". "Ovviamente, come capita spesso - aggiunge Petrone - a distinguersi in questo sport sono coloro che si dichiarano appartenenti alla grande famiglia della sinistra, che non mancano di far pervenire le proprie analisi preoccupate sulla degenerazione di un partito, sulla sua rinchiusura, sul suo mutamento culturale ed antropologico. Qualcuno si è spinto persino a disquisire sui mutamenti del look, dalle tute operaie e dagli eskimo, alle cravatte ed al casual Armani, come se per essere coerentemente di sinistra bisogna vestirsi come i manichini del museo delle cere. Questi solerti critici appartengono ad una umanità varia: si va, solo per fare qualche esempio tra i più significativi, dal preside di Facoltà più o meno deluso nella sue aspirazioni di cooptazione nella politica e in preda alla sindrome di pensionamento forzato, dall'Associazione politico-culturale radioemittente che in questi anni ha vissuto attaccata alle mammelle dell'Amministrazione comunale di Cosenza sotto forma di consulenze (già, qui non vale la polemica sui costi della politica, loro portavano cultura e competenza altro che la gente dei partiti), fino a ex parlamentari del Pci o del Pds (delle cui innumerevoli legislature non si è accorto nessuno in Calabria) non ricandidati e forse solo per questo un po' risentiti. Ognuno può dire quello che vuole, ci mancherebbe altro, anche se magari tanti titoli per dare lezioni magari non ne ha. Certo ci si aspetterebbe una maggiore onestà intellettuale, ma anche quella è merce rara: mi riferisco a quanto assenti sono i commenti di tanti di costoro quando, ad esempio, i Ds denunciavano la presenza di delinquenti nelle liste elettorali e alcuni suoi dirigenti ricevevano pesanti minacce ed intimidazioni o quando, fatto recente e di cui troppo poco si è parlato, gli stessi dirigenti dei Ds hanno promosso la costituzione in parte civile dello Stato nel processo contro il clan Muto, che ha portato agli esiti che conosciamo proprio in questi giorni. Assolutamente inesistenti, infine, i commenti a quello che è stato uno straordinario evento politico, come la Festa dei Giovani Ds a Tropea, dove tanti ragazzi e ragazze hanno scelto di stare insieme a discutere di politica con la politica sul futuro di questa Regione". "I Ds - afferma Petrone - sono un partito che ha tanti, troppi difetti, e non c'é nessuno che può negarlo, ma solo chi é in assoluta malafede può rappresentarlo come parte del degrado di questa Regione. Questo partito è composto da migliaia di militanti che quotidianamente, senza chiedere nulla, si impegnano nel loro territorio per il suo rinnovamento ed il suo sviluppo. In Calabria è oggi aperta una battaglia seria, impegnativa e dagli esiti affatto scontati per il cambiamento: di questa battaglia i Ds, i suoi dirigenti, i suoi rappresentanti istituzionali a tutti i livelli e i suoi migliaia di militanti sono impegnati in prima linea. Ci mettono la loro faccia, il loro impegno, la loro passione quotidiana. Spesso alcuni di loro rischiano la loro stessa incolumità personale. Credo che questo meriti rispetto, sempre"

Castrovillari/PDM “No ad egemonie nell’Unione”

02/10 "La coalizione si riconosce nell'Unione e riconferma la volontà di procedere, insieme agli altri partiti del centrosinistra, alla definizione del progetto su cui costruire le linee politiche e programmatiche da presentare agli elettori, e la scelta delle persone, compreso il candidato a sindaco,che dovranno realizzarle". E' quanto è emerso dalla riunione del Comitato cittadino di Castrovillari del Partito Democratico Meridionale. "L'incontro - è scritto in un comunicato del segretario del Comitato cittadino del Pdm, Giovanni Donato - è servito per esaminare la situazione politica in vista delle elezioni amministrative di primavera e degli incontri interpartitici che si svolgeranno in questo periodo. Si è ribadito il concetto della pari dignità fra i partiti della coalizione, escludendo egemonie pericolose ed anacronistiche che potrebbero nuocere al disegno complessivo. Si è preso atto che nell' Unione,ed anche nel Pdm,ci sono persone degne che potranno porre al servizio della coalizione la loro esperienza ed i loro consensi per una vittoria esaltante sul centrodestra, che sta mortificando e penalizzando Castrovillari. Per le scelte, compresa l'individuazione del candidato a sindaco, saranno trovati degli accordi politici ed operativi che soddisfino le esigenze dei singoli partiti,avendo sempre presente, come condizione indispensabile l'unità della coalizione. Il Pdm di Castrovillari scenderà fra i giovani, le donne,i lavoratori,i disoccupati,i pensionati,gli anziani ed a essi chiederà di riempire le linee programmatiche di contenuti, in considerazione delle loro esigenze per l' edificazione di una società più rispondente ai bisogni fondamentali"

Rossano: I circoli di AN denunciano l’immobilismo dell’Unione

02/10 I circoli di An di Rossano e del Basso Ionio si sono incontrati alla presenza del coordinatore provinciale Giuseppe Caputo e di quello regionale Giovanni Dima. Tema del confronto la riorganizzazione interna e il rilancio del partito a livello territoriale, in particolare nei comuni di Mirto Crosia e di Cariati. Da tutti gli interventi e' emersa, come precisa una nota, ''la necessita' di avviare diverse iniziative volte a denunciare, ad ogni livello, da Roma a Catanzaro le evidenti insufficienze degli esecutivi dell'Unione, uniti dal pressoche' comune denominatore dell'immobilismo, della contraddizione interna e dell'inerzia programmatica''. Contestualmente, e' stato ribadito, Alleanza nazionale ''non potra' fare a meno di far procedere la durissime critiche alle vuote politiche pubbliche dell'Unione, in parallelo alla capacita' di saper individuare e spiegare, ai cittadini, politiche alternative a quelle infruttuosamente messe in campo dalle sinistre: dalla sciagurata Finanziaria appena licenziata da Prodi e Padoa Schioppa alle scelte di governo negli enti locali''. ''Infine - conclude la nota - su tutte le principali questioni sul tappeto, dalle politiche per lo sviluppo al gap infra-strutturale del Mezzogiorno, An dovra' e sapra' offrire, ulteriori strumenti di comprensione e dunque maggiori opportunita' di adesione al partito ed alle ragioni del Centro Destra, in vista delle prossime sfide sociali ed economiche ed ovviamente in vista delle competizioni elettorali''.

CittadinanzAttiva a congresso nella Locride

02/10 "Casa Nostra. Il ruolo dei cittadini nella lotta per la legalità": sarà questo il tema centrale del congresso nazionale di Cittadinanzattiva che quest'anno si terrà, dal 25 al 28 ottobre prossimo, nella Locride, a Roccella Ionica. La scelta sia della zona sia, soprattutto, del tema è legata, come hanno ampiamente voluto evidenziare il segretario regionale calabrese e il segretario nazionale di Cittadinanzattiva, Ludovico Criserà e Teresa Petrangolini, "ai diversi e recenti fatti di sangue e di malaffare, in primo luogo l'assassinio, a Locri, del vicepresidente del Consiglio regionale calabrese, Francesco Fortugno, che hanno visto al centro la Calabria e in particolare la Locride". Gli scopi ed il nutrito e importante programma del congresso nazionale di Cittadinanzattiva al quale, tra gli altri, hanno dato la loro adesione il vicepremier Francesco Rutelli, i ministri Paolo Ferrero, Livia Turco e Giulio Santagata, il vescovo della diocesi di Locri-Gerace, Giancarlo Bregantini, l'ex presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, e il presidente di Confindustria di Reggio Calabria, Franco Femia, sono stati presentati a Roccella, nella sala convegni dell'Hotel Parco dei Principi, nel corso di una conferenza stampa presieduta dal sindaco di Roccella, Sisinio Zito, dal segretario calabrese di Cittadinanzattiva, Ludovico Criserà e dalla responsabile nazionale della stessa associazione - che conta già l'adesione di ben 120 mila soci - Teresa Petrangolini. Per Zito, apparso particolarmente entusiasta dell'iniziativa, tanto da mettere anche a disposizione dell'associazione nel corso della "quattro giorni" i locali dell'auditorium comunale e del restaurato ex convento dei Minimi, "l'evento sarà straordinario sotto tutti i punti di vista sia per Roccella sia per l'intero comprensorio della Locride visto che rappresenterà, in particolare, un forte messaggio politico, culturale e sociale". Teresa Petrangolini, segretario nazionale di Cittadinanzattiva, ha, in particolare, voluto evidenziare che nel corso del congresso, vista la presenza di diversi responsabili di associazioni antiracket e di Libera, "si cercherà il più possibile di rafforzare nei cittadini la volontà di contrastare e combattere l'illegalità e la criminalità organizzata". "La reazione dei cittadini, e, soprattutto, dei giovani, a soprusi e crimini - ha aggiunto - rappresenta un motivo di grande speranza. Infatti, combattere l'illegalità significa anche fare i cittadini attivi, pretendendo trasparenza, partecipazione, dialogo, responsabilità e correttezza anche da parte delle istituzioni". "Nel nostro Paese - ha concluso Teresa Petrangolini - il peso dell'illegalità è ancora troppo grande. La corruzione, insieme agli altri reati contro la pubblica amministrazione, rappresenta un enorme danno per la comunità nazionale sia perché ostacola la crescita e la competitività del sistema Paese, sia perché incide pesantemente sulla spesa dello Stato. L'illegalità è tra i principali fattori di spreco di risorse pubbliche che potrebbero altrimenti essere impiegate per migliorare i servizi di interesse generale rivolti ai cittadini".

Il 13 e 14 ottobre “I socialisti” in conferenza a Napoli

02/10 Il comitato esecutivo de "I socialisti" ha convocato per il 13 e 14 ottobre, a Napoli, una conferenza di programma sul tema "Riforme e Mezzogiorno per la crescita dell' Italia" come contributo, è scritto in un comunicato, "di una forza autenticamente riformista per contrastare il declino del Paese ed il pericolo del degrado delle regioni meridionali che hanno bisogno di modernizzazione ed innovazione per innalzare l' efficienza e la competitività del sistema e produrre nuovo sviluppo e nuova occupazione". I lavori, articolati in due sessioni, si apriranno col saluto di Antonio Dimitry e delle autorità locali e con una tavola rotonda che vede la partecipazione di Saverio Zavettieri per "I Socialisti", di Massimo Locicero, del sen. Luigi Covatta, del sen. Cesare Marini della segreteria della Rosa nel Pugno, degli on. Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, Luciana Sbarbati, europarlamentare, Daniele Capezzone, presidente Commissione industria e Piero Fassino segretario dei Ds. Alla seconda sessione, presieduta dall'on. Milioto, in programma sabato, parteciperanno Franco Simone, gli onorevoli Cresco, Lenoci e Crinò, Nuccio Abbondanza, Antonio Pisani e Arnaldo Sciarelli, il prof. Pasquino Crupi, Beniamino Ciotti, l' assessore Di Lello e Flavia Di Mario, Giuseppe Scarano, del viceministro allo sviluppo economico Sergio D'Antoni. Concluderà i lavori Bobo Craxi, sottosegretario agli Esteri. All'incontro saranno presenti delegazioni di tutte le regioni con diritto ad intervenire, unitamente ai rappresentanti di movimenti, associazioni e gruppi di ispirazione socialista, laica e riformista impegnati nella battaglia per il rinnovamento della sinistra ed il cambiamento del paese. "La conferenza - conclude la nota - si è resa quanto mai opportuna e necessaria per far conoscere le proposte de I Socialisti nella fase di avvio della legislatura che vede al governo la coalizione del centrosinistra dopo l' insediamento del tavolo istituzionale di Milano ed alla vigilia di scelte importanti relative alla legge finanziaria che non possono penalizzare il Mezzogiorno ed i settori più deboli dell' economia e della società"

Ministro Bianchi: I fondi del ponte per le infrastrutture del sud

01/10 Il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, in una nota si e' detto soddisfatto per la decisione del Governo di accogliere la sua richiesta di destinare i fondi accantonati per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina alla costruzione e al completamento di infrastrutture per il Mezzogiorno del Paese. ''Come abbiamo sempre chiesto - ha detto Bianchi - le risorse che il governo precedente aveva destinato alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina verranno destinate alla costruzione di importanti infrastrutture nel Mezzogiorno, con particolare riferimento alla Sicilia e alla Calabria. Una buona parte di queste risorse serviranno al completamento della Salerno - Reggio Calabria''. ''E' l'ennesima conferma - ha concluso Bianchi - del fatto che dire non a un'opera costosa e inutile come il ponte sullo Stretto ci permette di poter dire si a tante infrastrutture utili e necessarie per la Sicilia e la Calabria''

FI: Inutile l’incontro di Oliverio con il Ministro Bianchi

01/10 ''L' incontro romano del Presidente Oliverio con il Ministro dei Trasporti per discutere della realizzazione dell'aeroporto di Sibari e' finito, come noi prevedevamo, in un grande bluff''. E' quanto scritto in una nota del gruppo di Forza Italia del consiglio provinciale di Cosenza. ''Per fare un viaggio panoramico nella Capitale - e' aggiunto nella nota - non c'era bisogno di scomodare la stampa e mass-media, cercando ancora una volta di vendere fumose dichiarazioni per niente attinenti alla realta'. Forza Italia ha chiesto piu' volte una discussione approfondita per prendere provvedimenti immediati sulle grandi opere infrastrutturali che risiedono su tutta l'area provinciale; nonostante le nostre sollecitazioni, a Roma non si e' parlato dell'Aviosuperficie di Scalea, non si e' parlato delle strade di collegamento fra i nostri paesi in completo abbandono (S.S.18 e Savuto), non si e' definito nulla sull'aeroporto di Sibari, non si e' parlato di metropolitana ne' leggera ne' pesante. Il Presidente Oliverio dovrebbe seguire i consigli disinteressati del Sen. Antonio Gentile che gli ha indicato con enorme dose di coraggio e lungimiranza gli ostacoli veri che si frappongono allo sviluppo della nostra provincia''. ''L'aeroporto di Sibari - prosegue la nota di Forza Italia - non si fara', cosi' come non si fara' la Corte di Appello, perche' i politici catanzaresi con in testa il Presidente Loiero, in una logica di sfrenato campanilismo, tentano in tutti i modi di bloccare le nostre essenziali esigenze di sviluppo. Di fronte a questo allarmante quadro, il Presidente Oliverio deve seguire: o prepara un'azione di profondo respiro politico a favore di Cosenza coinvolgendo tutti i Parlamentari calabresi, oppure non gli rimane che abbandonare la carica che occupa, per evidente insufficienza amministrativa''

Il Sindaco di Corigliano ritira le dimissioni

01/10 Il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, ha ritirato le sue dimissioni durante il consiglio comunale. Nello corso del consiglio comunale ha bocciato ancora una volta gli equilibri di bilancio presentati dal sindaco De Rosis. Ora la giunta comunale ha altri 20 giorni di tempo entro i quali dovra' approvare le linee di Bilancio.

Corigliano: De Natale aderisce a Italia dei Valori

01/10 Vincenzo De Natale ha aderito a Italia dei Valori ed ha assunto il ruolo di responsabile per Corigliano Calabro e comprensorio della Sibaritide. De Natale non e' nuovo al partito di Di Pietro, in passato infatti, aveva gia' concretamente partecipato alla nascita del movimento prima e del partito 'I Democratici' successivamente. Soddisfazione e' stata espressa dal capogruppo in consiglio regionale, Maurizio Feraudo. ''Il ritorno alla politica attiva di De Natale - ha detto Feraudo - e' la testimonianza di come il nostro partito riesca a coinvolgere e stimolare coloro che sono rimasti delusi da una politica che non permette più una partecipazione attiva dei propri militanti. Sono convinto che il ritorno alla politica attiva di De Natale è l'ennesimo impulso alla crescita di un partito che si sta accreditando la simpatia dei cittadini per il suo modo innovativo di concepire la politica''. Gli auguri di un proficuo lavoro a Vincenzo De Natale viene espresso dal direttivo provinciale per bocca del suo segretario Franco Ferro.

Da lunedì a Lamezia la direzione regionale della Sinistra Giovanile

01/10 Lunedi' pomeriggio, nella sala riunioni dei Democratici di Sinistra di Lamezia Terme, si terra' la Direzione Regionale della Sinistra giovanile della Calabria per fare il bilancio della festa dei giovani del Mezzogiorno ''Dal Sud al Mondo'' che si e' svolta a Tropea e Capo Vaticano dal 18 al 23 settembre. L'incontro - e' scritto in una nota - servira' anche a programmare le prossime iniziative che i Democratici di Sinistra e la Sinistra giovanile terranno nei prossimi mesi in tutta la regione. All'incontro parteciperanno il segretario regionale Sg Luigi Guglielmelli, Armando Cirillo dell'Esecutivo Nazionale della Sinistra giovanile e Carlo Guccione Segretario Regionale dei Democratici di Sinistra della Calabria.


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