SDI: “Alla
Provincia di Cosenza urge un’accelerazione di programma”
31/10 L'Amministrazione provinciale di Cosenza, ''nei prossimi mesi,
dovra' imprimere un'accelerazione sull'attuazione del programma al
fine di raggiungere obbiettivi di maggiore concretezza''. E' quanto
si afferma in una nota del comitato direttivo provinciale dello Sdi
di Cosenza, al termine di una riunione, che ha evidenziato anche ''che
nella gestione si manifesta una carenza di collegialita', in evidente
contrasto con l'obiettivo di raggiungere e costruire una provincia
aperta e plurale''. ''Il comitato direttivo - e' scritto nella nota
- ha dibattuto profondamente sullo stato di attuazione del programma
a suo tempo sottoscritto dai partiti della coalizione del centrosinistra
e Mario Oliverio. Ha dibattuto, altresi', sullo stato dei rapporti
tra il Presidente e il Consiglio provinciale e tra questi e i partiti
della coalizione''. ''Il comitato direttivo - prosegue la nota - si
e' soffermato su alcuni punti di criticita' programmatica che il dibattito
ha evidenziato. In particolare, ha rilevato che ancora non e' stato
redatto il piano provinciale dei rifiuti e le necessarie infrastrutture
per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con la negativa conseguenza
che i Sindaci della provincia sono costretti a far trasportare i rifiuti
a Crotone con un aggravio di costi per i cittadini. Pertanto, l'Amministrazione
Provinciale, dovra', con immediatezza, assumere ulteriori, forti iniziative
affinche' si addivenga alla soluzione del problema intervenendo sui
competenti organi''. L'organismo dello Sdi, afferma la nota, ''ha
rilevato altresi' che si registrano forti ritardi nell'attuazione
programmatica di vitali settori dell'amministrazione. Anche per quanto
concerne la gestione delle nuove deleghe attribuite dalla Regione
Calabria, a seguito delle legge regionale 34/2004, che assegna alle
province nuove funzioni, nuove competenze, nuovi ulteriori compiti,
l'Amministrazione Provinciale dovra', in tempi rapidissimi, attrezzarsi
per sopportare questo nuovo peso e, soprattutto, per rendere produttive
le 435 unita' di personale che e' traghettato dalla regione alla provincia.
Il comitato direttivo ritiene che bisogna pervenire ad una programmazione
condivisa con il coinvolgimento di altri soggetti istituzionali: i
Sindaci e i Presidenti delle Comunita' Montane''. Il comitato direttivo
ha dato pieno mandato al segretario provinciale del partito, con l'ausilio
del gruppo, di chiedere un incontro al presidente Oliverio, per rappresentargli
le conclusioni alle quali e' pervenuta la riunione e, infine, ha deciso
''di procedere alla costituzione del gruppo unico dello Sdi-Unita'
socialista al quale si dovranno iscrivere tutti i consiglieri eletti
nelle elezione del 2004 nella lista dello Sdi e nella lista Pse-Mancini,
demandando al segretario provinciale di assumere le opportune iniziative
per il raggiungimento dell'obiettivo''.
Chieffallo e
Amendola “Un emendamento alla finanziaria per gli LSU/LPU”
31/10 Leopoldo Chieffallo, consigliere regionale dei Socialisti,
ha inviato una lettera a tutti i parlamentari calabresi chiedendo
loro di "attivarsi concretamente, alla luce dei provvedimenti
già inseriti nella Finanziaria a favore della Calabria, pochi
per la verità rispetto alle esigenze della regione, perché
venga inserito un emendamento nel provvedimento in favore dei lavoratori
socialmente utili e di pubblica utilità della Calabria".
"E' a tutti noto - sostiene Chieffallo nella missiva - che circa
diecimila padri di famiglia si trovano a vivere una vita di grande
sofferenza economica e di emarginazione sociale per un reddito di
assoluta povertà, che non consente loro di vivere una vita
dignitosa, per sé e per le loro famiglie, né gli lascia
certezze per il futuro. Il precariato calabrese aggiunge povertà
a povertà e rappresenta una mina vagante che può mettere
in seria difficoltà la già fragile tenuta democratica
della regione. Né può pensarsi che il problema può
risolversi con interventi finanziari del bilancio regionale che, com'é
noto, non ha alcuna disponibilità per risolvere compiutamente
e definitivamente il problema stesso. D'altronde, il Governo, nella
passata legislatura, ha sanato il precariato siciliano, assumendo
nel bilancio dello stato l'intero onere finanziario. In un momento
come questo in cui la Calabria è sotto l' occhio del ciclone
per le scorribande della mafia e per i nefasti fatti criminali che
hanno insanguinato la Calabria, un intervento risolutore di un problema
sociale sarebbe una testimonianza forte d'interesse del Governo verso
la Calabria". "Sono sicuro - conclude Chieffallo - che l'intervento
unitario di tutti i parlamentari calabresi, di fronte a tale emergenza,
nei confronti del Presidente del Consiglio e del Governo tutto, non
potrà che sortire effetti positivi".
''Ho appreso solo dalle agenzie di stampa che il consigliere regionale,
Leopoldo Chieffallo, ha inviato una lettera ai parlamentari calabresi
in merito alla situazione dei lavoratori precari dei bacini Lsu-Lpu
della Calabria. Colgo perfettamente lo spirito che ha portato il consigliere
a tale sollecitazione e mi sento di tranquillizzarlo circa il mio
impegno". Ad affermarlo, in una nota, è Franco Amendola,
deputato dell' Ulivo. "Già nelle scorse settimane - dice
Amendola - ho predisposto e presentato alla Commissione Finanze, della
quale sono componente, un emendamento al testo della Legge Finanziaria
proprio a favore di questi lavoratori. Lo scoglio è quello
delle risorse economiche necessarie e, sulla base di questa logica,
un primo immediato provvedimento legislativo, inserito nella Finanziaria,
può essere rappresentato dalla deroga al blocco delle assunzioni
negli enti locali, che hanno rispettato i parametri del patto di stabilità
interno. Si tratta di una misura che, in aggiunta ai fondi nazionali
e regionali disponibili, potrebbe consentire in poco tempo la stabilizzazione
di migliaia di lavoratori che da precari oggi garantiscono servizi
essenziali in Comuni e comunità montane". "Mi auguro
- conclude Amendola - che l'emendamento possa essere accolto perché
potrebbe dare l'avvio positivo alla risoluzione di una delle tematiche
sociali maggiormente avvertite nella nostra regione e dare concretezza
all'accordo tra la Regione e il Ministero del Lavoro, che hanno attivato
un'apposita cabina di regia, per la definitiva chiusura di questi
bacini di precarietà".
Laratta (DL)
“La maggioranza ha tutti i numeri per governare”
31/10 "Il centro-sinistra non può ripetere in continuazione
che dopo Prodi ci saranno le elezioni. La cosa sta sfiorando il ridicolo
con il conseguente risultato di far passare il messaggio distorto
che questo Governo, per la sua fragilità, stia per cadere da
un momento all'altro". E' quanto sostiene il deputato dell'Ulivo,
Franco Laratta. Secondo Laratta, "questa maggioranza i numeri
per governare ce li ha tutti, certamente al Senato risicati, ma è
comunque una maggioranza qualificata e legittimata a portare avanti
un progetto di risanamento dei conti e di sviluppo produttivo. Sembra
che i nostri siano colti da sindrome di inferiorità e di insicurezza.
La realtà, invece, è del tutto diversa, e lo evidenziano
l'impegno e la qualità dell'azione di governo che va in direzione
della crescita. Non ricordo nella storia d'Italia una sola Finanziaria
accolta con applausi dall'opinione pubblica, figurarsi da parte dell'opposizione.
Questa Finanziaria impone senza dubbio dei sacrifici, ma dai sacrifici
derivano sempre dei benefici. Basta crederci".
Pirillo “Il
PDM presente anche in provincia di Cosenza”
31/10 "Prende forma anche nella provincia di Cosenza il Partito
democratico meridionale. Dopo un più che soddisfacente risultato
elettorale alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile scorsi, e il
successo ottenuto anche alle amministrative di maggio, molliamo gli
ormeggi e cominciamo la nostra navigazione, consapevoli che l'approdo
non potrà che essere il Partito Democratico di Romano Prodi".
E' quanto afferma, in una nota, l' assessore regionale all' Agricoltura,
Mario Pirillo. "Organizzare il Pdm sul territorio - dice Pirillo
- serve essenzialmente per radicare alcune idee che sono state alla
base della nascita del nostro partito. Aprire la politica alla cosiddetta
società civile, usare il sistema delle elezioni primarie per
scegliere la classe dirigente, sostenere una modifica della legge
elettorale che affida agli elettori la scelta dei propri parlamentari,
puntare sulla meritocrazia come principio guida per l'affidamento
delle responsabilità, sono le direttrici che hanno guidato
il nostro percorso, a cominciare dall'assemblea costituente di Lamezia
Terme. Credo che far nascere le sezioni cittadine del Pdm nei 155
Comuni della provincia di Cosenza sarà un bene non solo per
il futuro Partito Democratico, ma più in generale rafforzerà
tutto il centrosinistra". "Nei primi dieci giorni di novembre
- conclude l' assessore regionale - organizzeremo una prima assemblea
provinciale degli aderenti e simpatizzanti del partito, a cui faranno
seguito almeno sei riunioni zonali. L'auspicio è che entro
l'anno si possa celebrare il nostro primo congresso provinciale. Ma
c'é anche un'altra speranza, quella che il Pdm duri il meno
possibile perché significherebbe che veramente entro il 2007
costruiremo non un nuovo partito, ma un partito nuovo"
Provincia CS/FI
“la Giunta Oliverio non ha prodotto nulla”
31/10 "Finalmente si squarcia il muro del silenzio intorno alla
Giunta Oliverio alla Provincia di Cosenza. Se Forza Italia, quale
primo partito di opposizione ha in questi mesi condotto una battaglia
di opposizione, aveva le sue buone ragioni. In 28 mesi la Giunta Oliverio
non ha prodotto proprio nulla; e se oggi i gruppi del Pse e dello
Sdi, attraverso le voci di Mancini, Magarò, Pappaterra e Papasso
hanno sonoramente bocciato la Giunta Oliverio, qualche ragione noi
di Forza Italia la dovevamo avere, a testimonianza che le nostre critiche
sulla gestione dell'Ente Provincia erano sacrosante". A sostenerlo
è una nota del gruppo alla Provincia di Fi. "Oliverio
- prosegue la nota - ha fallito, e girando in tutti i Comuni della
Provincia, l'insoddisfazione è totale, non c'é alcun
settore che funziona, tutto paralizzato, tranne un vorticoso movimento
con giri di valzer e di poltrone, per premiare i trasformisti della
politica che sono passati da un polo all'altro. Forse tutto questo
era previsto nel suo programma elettorale? Della Giunta Provinciale
non è rimasta traccia: politica del personale (interno e assorbito)
inesistente, disinteresse sull'ambiente (con il fiume Crati diventata
una vera bomba ecologica), infrastrutture viarie ferme all'anno zero,
aeroporti e porti neanche a parlarne, sulla sicurezza solo parole,
arretramento nella gestione della edilizia scolastica, trasporti inadeguati
ed inefficienti, disoccupazione alle stelle. A questo punto ci si
augura che si riapra un forte dibattito al fine di rilanciare la politica,
così come ha affermato Maiolo della Margherita, sui temi più
rilevanti e cercando di far volare alta l'Istituzione Provinciale
senza escludere il suo Presidente".
Straface (AN)
“SS 106 e rifiuti le priorità della sibaritide”
31/10 "Emergenza rifiuti e pericolosità della strada
statale 106: sono queste le priorità del territorio della Sibaritide,
che dall'opposizione in seno al Consiglio provinciale di Cosenza,
ci stiamo adoperando per risolvere concretamente". E' quanto
ha sostenuto Pasqualina Straface, capogruppo provinciale di Alleanza
Nazionale. "Nell'ultima seduta di Consiglio provinciale - ha
aggiunto - abbiamo messo in evidenza la problematica della raccolta
dei rifiuti, alla luce delle giuste istanze mosse dai numerosi lavoratori
della società incaricata alla raccolta ed allo smaltimento
dei rifiuti, la 'Sibaritide Spa'. Riteniamo sia opportuno predisporre
un vero e proprio Piano dei rifiuti, per programmare e razionalizzare
il settore in tempo utile ed evitare che, come è accaduto proprio
nei giorni scorsi, determinate aree del territorio provinciale, la
Sibaritide in particolare, possano essere destinati a siti per lo
smistamento dei rifiuti. Noi non vogliamo e non possiamo diventare
la pattumiera d'Italia. Per riuscire in questo intento è necessario
che ci sia il trasferimento delle deleghe dalla Regione alle Province.
Solo così il Piano dei rifiuti potrà essere attuato
in pieno". "Per quanto riguarda la pericolosità della
strada statale 106, che tante vittime ha mietuto - ha sostenuto Pasqualina
Straface - come consiglieri provinciali, abbiamo sollecitato la Provincia
a vigilare sulla promesse del Governo di dirottare le risorse finanziarie
previste per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, all'ammodernamento
della stessa. Purtroppo ancora non ci sono stai segnali positivi.
Regna l'immobilismo per il terzo megalotto, Sibari-Roseto Capo Spulico,
nonostante questo sia stato già finanziato, e che per altri
interventi urgenti, quali la galleria di Montegiordano, non si registra
alcuna novità. Per questi motivi, allo scopo di vigilare sulla
situazione dei lavori della 106, abbiamo deciso, di comune accordo
con il Presidente dell'Amministrazione provinciale, Mario Oliverio,
di costituire un apposito Comitato che svolga un'attenta e costante
opera di monitoraggio e controllo nei confronti delle Istituzioni
preposte"
Pappaterra (SDI)
“Emendare la finanziaria per lo scalo di Sibari”
30/10 ''L'appello lanciato dal presidente di Confagricoltura Cosenza
ai parlamentari eletti nella provincia e' serio e va raccolto nella
sua interezza se veramente pensiamo di voler sostenere l'ultimo baluardo
della nostra fragile economia''. Ad affermarlo, in una nota, e' il
sen. Gino Trematerra, dell'Udc. ''La finanziaria e' scadente e debole
- aggiunge Trematerra - inutilmente vessatoria e penalizzante per
tutti i ceti produttivi. Ma nell'appello di Caligiuri c'e' un richiamo
forte ad ognuno di noi che riguarda il destino di Sibari e di un aeroporto
che sarebbe realmente uno strumento di sviluppo per l'internazionalizzazione
dell'agricoltura''. Trematerra rivolge poi un invito ai due senatori
della maggioranza ''affinche' ci sia un emendamento stralcio che finanzi
la realizzazione dell'opera e preveda la partecipazione, con il 49%,
dei privati, molti dei quali sarebbero disponibili a realizzare l'infrastruttura.
Su argomenti come quelli lanciati da Caligiuri - conclude Trematerra
- siamo disponibili a mettere da parte le nostre riserve politiche
ed a lavorare insieme ai colleghi cosentini eletti nella maggioranza,
auspicando che da parte loro ci sia altrettanta buona volonta'''.
P. Mancini “Sugli
spioni ci aspettiamo risposte concrete ed esaurienti”
29/10 (Pietro Mancini) Dai governanti, preferiremmo non sentire sterli
urla al complotto, né speculazioni politiche, bensi’
l’ annuncio di iniziative concrete per stroncare il malcostume
della mega-diffusione, nell’ Italia del 2006, delle spiate,
telefoniche e fiscali. E abbiamo qualche domanda da fare ai ministri,
in particolare al Guardasigilli, il noto statista di ceppaloni, l'
on. Mastella : PER QUALE RAGIONE, IL CASO ''ACCESSI FISCALI'' E' STATO
MESSO NELLE MANI DELLA PROCURA DI MILANO E PERCHE,' NEL NOSTRO PAESE,
ESISTONO CITTADINI DI SERIE A E CITTADINI DI SERIE B, PER CUI SOLO,
A PROPOSITO dell’ “ occhio lungo “ su donna Flavia
e Romano PRODI, E' STATA APERTA UNA PROCEDURA GIUDIZIARIA, CON BEN
128 PERQUISIZIONI, MENTRE PER QUEL CHE RIGUARDA LE ALTRE PERSONE,
OGGETTO DELLO STESSO TIPO DI ATTENZIONE, ANCORA NON SAPPIAMO CON CERTEZZA
I LORO NOMI E NON SI HA NOTIZIA DELL'APERTURA DI ALTRETTANTE INDAGINI
GIUDIZIARIE PER TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI ? E a don Clemente Mastella,
oltre che, per conoscenza, ai lettori, giriamo qualche altra legittima
curiosità. Come è stato possibile che il Capo della
Polizia, il potentissimo e inamovibile De Gennaro, mentre gli spioni
dilagavano a tutti i livelli, e la DIGOSci " controllava "
il SISMI di Pollari, non si è accorto di niente ? E Pollari,
il superiore al SISMI del povero dottor Nicola Calipari, il funzionario
calabrese, ucciso dagli americani a Baghdad, mentre liberava la giornalista
comunista Sgrena, non si è accorto che i suoi spioni erano
pedinati dai poliziotti della DIGOS e che, mentre il generale sosteneva
di dar la caccia a Bin Laden, il numero uno della PS dava la caccia
a lui ?
Se non verranno fornite ai cittadini risposte esaurienti, ci toccherà
concludere che 40 anni dopo , come nel torbido caso SIFAR- De Lorenzo-
Segni ( Antonio ) del 1964, nulla sapevano proprio i responsabili
delle istituzioni, incaricati di sovrintendere alla sicurezza nazionale.
E che Prodi e Berlusconi, acerrimi nemici ( ? ), a parole, ma completamente
ignari, hanno appreso delle spiate solo dai dai giornali, come l’
ultima delle veline e come la procace fidanzata, calabrese, di Briatore
e la bella mogliettina, romagnola, di Ricucci. Un fatto democratico,
da Paese dalemianamente normale, oppure una constatazione deprimente
? Giudicate voi, cari amici lettori….
Provincia CS/Barile
(Cdl) “Oliverio fa le sceneggiate”
29/10 ''IL presidente Oliverio, per camuffare le sue difficolta'
amministrative, sceglie la linea della contrapposizione grottesca
e per certi aspetti risibile''. E' quanto sostiene, in una nota, Mimmo
Barile, coordinatore della Casa delle liberta' nel Consiglio provinciale
di Cosenza. ''L'opposizione di centro-destra nel Consiglio provinciale
- afferma ancora Barile - ha fatto per intero il proprio dovere denunciando
i limiti e l'inefficienza del Presidente Oliverio e del suo governo.
Politica del personale inesistente, disinteresse sull' ambiente (col
fiume Crati diventato una vera bomba ecologica), infrastrutture viarie
ferme all'anno zero, aeroporti e porti neanche a parlarne, sulla sicurezza
solo parole, arretramento nella gestione della edilizia scolastica,
disoccupazione alle stelle. E nonostante questo tristissimo panorama
amministrativo il presidente Oliverio si diletta in sceneggiate, questo
si' teatrali, con la comparsa degli zampognari di Laino Borgo, del
pecorino e champagne delle sue zone e la fiera fantasma dei cento
comuni. Per non parlare del rispetto delle regole democratiche all'interno
delle istituzioni, azzerando il lavoro delle commissioni e riducendo
il Consiglio provinciale a organo di ratifica di decisioni autocratiche
e carbonare. L'opposizione di centro-destra svolge il suo mestiere
e rivendica il rispetto del ruolo e delle regole democratiche all'interno
dell'ente, difendendo la dignita' anche di quei consiglieri di maggioranza
che soffrono questo tentativo di imbavagliare tutta l'attivita' del
Consiglio provinciale''. ''Farebbe meglio Mario Oliverio - conclude
Mimmo Barile - a ricercare invece altrove le cause del declino del
suo governo e legarle all'inoperosita' ed all'immobilismo imperante
di tutti gli enti regionali e provinciali governati da una sinistra
parolaia e rissosa''
Mancini “La
Calabria chiede nuove scelte strategiche per le infrastrutture”
27/10 "La nuova Calabria chiede una nuova politica delle infrastrutture
e dei trasporti. Le nuove rotte dei traffici mondiali regalano alla
Calabria, alla Sicilia e all' intero Mezzogiorno una nuova centralità
tra l' Europa e l' Asia. La Calabria vecchia collusa e affarista ha
dimostrato di non comprendere le nuove opportunità". Lo
ha detto Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile
per le organizzazioni sociali dello Sdi, intervenendo ai lavori del
convegno su "Infrastrutture e Trasporti. I ponti per una nuova
Calabria" promosso a Reggio dallo Sdi di Calabria e Sicilia.
"Oggi la sfida che vogliamo vincere insieme al Governatore della
Calabria e ai rappresentanti del Governo del Paese - ha aggiunto Mancini
- è quella di definire nuove scelte strategiche. I corridoi
europei, le autostrade dei cieli e dei mari, le nuove infrastrutture
per uomini, merci e dati possono consentire alla nostra terra di conquistare
un ruolo da protagonista nel nuovo quadro globalizzato. I socialisti
hanno il merito, durante la feconda stagione di centrosinistra di
aver 'accorciato' l' Italia. Adesso la nuova frontiera che abbiamo
individuato è quella di fare della Calabria un ponte sul mediterraneo"
Provincia di
Cosenza: costituito il gruppo IDM di Follini
27/10 E' stato costituito, nel Consiglio provinciale di Cosenza,
il gruppo consiliare dell' Italia di Mezzo. Ne dà notizia il
segretario provinciale del partito, Giuseppe Nardi. Il gruppo, è
detto in un comunicato, è composto da Natale Zanfini, già
capogruppo dell' Udc, e da Piercarlo Chiappetta componente del gruppo
misto. Il nuovo capogruppo è Natale Zanfini. "L' Italia
di Mezzo - afferma Nardi - sarà partito di minoranza in seno
all' assemblea elettiva avendo però cura di manifestare interesse
per tutti quei provvedimenti e/o indirizzi di governo che recuperino
il concetto di interesse generale. La precisa collocazione del partito
è fuori dall' attuale assetto organizzativo di centrodestra
ma evidentemente alternativa alla sinistra". "Lavoreremo
anche alla Provincia di Cosenza - prosegue Nardi - per scardinare
questo bipolarismo eccessivamente muscolare che ha determinato il
pantano politico e per ridare dignità ed autonomia al centro
moderato"
Provincia Cosenza/L’opposizione
abbandona l’aula. Oliverio “Motivi pretestuosi”
28/10 I gruppi di opposizione nel Consiglio provinciale di Cosenza
hanno abbandonato l'aula, oggi, per protesta, e' scritto in una nota,
''contro il grave colpo di mano della Giunta Oliverio, che ha inteso
portare in discussione il Piano Triennale degli Investimenti senza
che lo stesso fosse stato esaminato dalla Commissione competente e
senza che fossero stati posti in visione i relativi documenti''. ''Un
fatto sconcertante - e' scritto nel comunicato dei gruppi di opposizione
- che da' contezza della preoccupante deriva autoritaria in cui e'
stato trascinato l'Ente Provincia e che vorrebbe relegare i consiglieri
eletti al mero ruolo di 'notai' delle decisioni giuntali, a dispetto
di tutti i proclami di democrazia e di trasparenza con cui Mario Oliverio
quotidianamente affligge le altre parti politiche ed i cittadini tutti.
Portando direttamente in Consiglio l'importante documento, e pretendendone
l'approvazione, l'esecutivo ha di fatto impedito il legittimo esercizio
di controllo che la legge pone in capo ad ogni singolo consigliere;
ed ha fortemente delegittimato ed esautorato il ruolo della Commissione
Bilancio e Programmazione, che certamente non puo' affrontare la disamina
di atti che non vengono portati alla sua attenzione. Chi ne ha consentito
l'approvazione, quindi, se ne e' assunto in toto ogni e qualsiasi
responsabilita' politica ed amministrativa senza minimamente conoscerne
i contenuti''. ''Cosi' agendo - prosegue la nota - questa sera si
e' dato uno schiaffo pesante al confronto politico democratico e non
si e' certamente agito nell'interesse del territorio e della cittadinanza,
perche' ancora una volta si ha la sensazione di trovarsi di fronte
ad un arroccamento 'autocratico e carbonaro' nella gestione della
cosa pubblica. D'altronde, questi stessi metodi sono parimenti usati
alla Regione ed al Governo nazionale. Invero, momenti importanti come
quello dell'approvazione di un Piano di Investimenti, che va a condizionare
e disegnare il futuro economico del territorio provinciale, necessitano
di un confronto a tutto campo, chiaro ed aperto, ed in cui siano rappresentati
gli interessi di tutte le parti democraticamente elette. I consiglieri
provinciali, invece, si sono visti negare il diritto di esaminare
gli atti, al fine di portare il proprio fattivo contributo in Commissione
ed in aula. Un comportamento inaccettabile in un paese democratico,
che ha quindi causato l'abbandono dei lavori per protesta e la richiesta
di verifica del numero legale. Anche in questo caso, la maggioranza
di centrosinistra ha dimostrato di non essere in grado, da sola, di
approvare gli atti in discussione. Ed infatti, a seguito della verifica
sono risultati essere in diciotto e solo la presenza del consigliere
dei Diritti Civili, Franco Corbelli, ha consentito al Consiglio di
continuare i suoi lavori. Rammarica, pertanto, il ruolo di stampella
istituzionale assunto da Corbelli, che si autodichiara da sempre 'paladino
della legalita'' e che avrebbe, proprio per la peculiarita' della
sua figura, il ruolo di garante dei diritti di democrazia e di civilta'''.
''I gruppi di opposizione - conclude la nota - stigmatizzano fortemente
quanto accaduto questa sera in Consiglio, al cui interno e' stato
avallato e compiuto uno scippo ai danni delle istituzioni democratiche''.
Oliverio “Motivi pretestuosi”
''I gruppi di opposizione hanno perso un'altra occasione per affrontare,
attraverso il confronto, i problemi della nostra provincia. In modo
pretestuoso, cercando di caricare una marginale modifica del piano
di investimenti, i gruppi di opposizione hanno abbandonato l'aula
con l'intento di fare venire meno il numero legale ed impedire la
soluzione di alcuni problemi importanti per centri fondamentali della
provincia''. A sostenerlo e' stato il presidente della Provincia,
Mario Oliverio, replicando ai gruppi di opposizione. ''Purtroppo per
loro - ha aggiunto Oliverio - i loro intenti sono stati disattesi
perche' il Consiglio, malgrado la loro assenza, era in numero legale.
Devo al proposito ringraziare il consigliere Corbelli che con grande
senso di responsabilita' e motivando la sua presenza, non solo ha
contribuito all'approvazione dei provvedimenti, ma ha dato una lezione
di come si fa l'opposizione in modo costruttivo evitando atteggiamenti
speculativi e sterili. Infatti nelle proposte oggetto di contestazione
da parte dell'opposizione non vi e' alcuna reimpostazione del piano
di investimenti. Il piano della Provincia, come e' noto, viene approvato
in allegato al bilancio di previsione che e' stato oggetto di approfondito
confronto in commissione in aula nello scorso febbraio. Si e' trattato
semplicemente di anticipare alcuni interventi previsti nel 2007 per
quanto riguarda l'impiantistica sportiva, in modo particolare a Crosia
e a San Giovanni in Fiore; di affrontare alcuni problemi relativi
all'edilizia scolastica, in modo particolare nel comune di Trebisacce
dove e' stato necessario integrare la somma per la realizzazione del
liceo classico ed il liceo scientifico di 300 mila euro in conseguenza
di una relazione geologica che ha indicato la necessita' di interventi
tesi a rendere piu' sicura l'opera; e relativi alla viabilita' nel
comune di Santa Maria del Cedro. Tutto qui. Proposte di anticipazioni
di interventi gia' previsti nei programmi ampiamente esaminati ed
approvati dal consiglio provinciale''. ''Naturalmente - ha concluso
Oliverio - siamo abituati a questa opposizione. Mi fermo qui per amore
di patria. Evidentemente e' necessario che l'opposizione rifletta
perche' da parte nostra c'e' piena disponibilita' a riprendere un
confronto su basi serie evitando questaa deriva che non porta da nessuna
parte e che sicuramente portera' l'opposizione ad essere meno incisiva
ed a ridicolizzarsi davanti l'opinione pubblica''
A Reggio il convegno
dello SDI su “infrastrutture e trasporti”
26/10 Si terrà venerdì 27 a Reggio Calabria, presso
l'hotel Excelsior alle ore 17, il convegno promosso dallo SDI della
Calabria sul tema: "Infrastrutture e Trasporti. I ponti per una
nuova Calabria". Dopo il no al Ponte della Camera , il tema delle
infrastrutture si conferma al centro dell'interesse del Paese e in
particolare del Mezzogiorno. "La sfida, come ha fatto notare
di recente l'On. Mancini in uno dei suoi intervenuti alla Camera,
è quella di collegare il Mezzogiorno con il resto d'Italia
e d'Europa". E continuando: " Se il Ponte non è una
priorità, sono invece necessari e urgenti investimenti per
il rapido completamento della Salerno Reggio-Calabria, per la realizzazione
della superstrada veloce Reggio Calabria- Taranto, per il completamento
degli aeroporti e dei porti esistenti e per la costruzione di nuovi
scali come quello di Sibari ." Opere che devono essere realizzate
per consentire e sostenere lo sviluppo economico del Sud. Ponendosi,
dunque, in relazione di continuità con quella stagione di riforme
del primo centro sinistra, che realizzò opere importanti per
il collegamento della Calabria con la Sicilia e del Mezzogiorno con
il resto d'Italia , i socialisti uniti e compatti si preparano oggi
ad affrontare nuove battaglie, fiduciosi di raggiungere risultati
degni della loro gloriosa tradizione. Interverranno l' On. Giacomo
Mancini, Deputato della Rosa nel Pugno e responsabile per le organizzazioni
sociali dello SDI, l'On. Tommaso Casillo, Sottosegretario alle Infrastrutture
e l'On. Raffaele Gentile Sottosegretario ai Trasporti, l' On.Luigi
Incarnato, Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, i consiglieri Regionali,
l'On. Cosimo Cherubino, l'On. Salvatore Magarò, On. Pino Guerriero
e On. Maurizio Ballistreri ( Regione Sicilia), il Consigliere provinciale
di Reggio Calabria Carmine Alvaro, il prof. Ercole Nucera, Segretario
Regionale SDI, il Dott. Roberto Ingenito, Segretario SDI (Reggio Calabria),il
Prof. Giovanni Tesoriere, (Università di Palermo), e il Senatore
Cesare Marini, esponente dello SDI e Agazio Loiero, Presidente della
Regione Calabria.
Provincia CS/Ordine
del Giorno di Forza Italia sui tagli alla sicurezza della Finanziaria
26/10 I Consiglieri Provinciali del Gruppo di Forza Italia Gianfranco
Ponzio, Mario Russo ed Elio Filice, hanno depositato in data odierna
una proposta di Ordine del Giorno presso la Segreteria della Presidenza
del Consiglio, sui tagli alla sicurezza previsti dalla Legge Finanziaria.
Secondo i Consiglieri di Forza Italia, “l’impianto predisposto
dalla Finanziaria determina di fatto una destabilizzazione del settore
sicurezza”; la qual cosa avrà gravissime conseguenze
per i cittadini, soprattutto nelle regioni meridionali devastate dalla
mafia e dalla criminalità organizzata.
Nella nuova Legge Finanziaria presentata dal Governo – continuano
Ponzio, Russo e Filice – sono previsti tagli ai capitoli relativi
alla sicurezza pubblica per tre miliardi di euro ed i tagli per i
consumi intermedi sono di oltre 300 milioni di euro, pari al 25%.
In particolare, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza viene drasticamente
depauperato con tagli alle direzioni interregionali, ai centri di
formazione ed ai servizi speciali; scompare, inoltre, per gli operatori
di sicurezza l’indennità di specificità, che li
distingue dal resto del pubblico impiego, e gli aumenti retributivi
rimangono bloccati al tasso di inflazione programmata, tornando indietro
a 19 euro; e, fatto gravissimo soprattutto per la Calabria, che vive
una delicata e preoccupante situazione di ordine pubblico –
più volte denunciata dalle Organizzazioni Sindacali, dai Sindaci
e dagli amministratori che quotidianamente subiscono, insieme ai tanti
imprenditori e commercianti, attentati alla propria incolumità
personale – richiedente uno sforzo straordinario del Governo
proprio in tema di legalità, per tutte le Forze di Polizia
sono invece previste solo mille assunzioni.
Per il Gruppo di Forza Italia, le iniziative del Presidente della
Provincia – tese a pruomuovere incontri in Prefettura sulla
sicurezza pubblica, non ultimo quello con i sindaci del territorio
dell’area urbana – rischiano di diventare inutili e propagandistiche,
stante le decisioni del Governo di centro-sinistra che finiranno per
portare al collasso il settore della giustizia proprio nelle Regioni
come la nostra, devastate dalla mafia. Di fatto, attraverso queste
decisioni, Prodi ed il suo esecutivo abbandonano la “figlia
prediletta” al suo destino infame.
Ma le istituzioni calabresi non possono tacere su questo ennesimo
scippo alla Calabria, anche se a compierlo sono gli amici politici
del centro-sinistra calabrese. Ecco perché il Gruppo di Forza
Italia invita il Consiglio Provinciale a votare all’unanimità
un Ordine del Giorno che impegni il Presidente Oliverio “ad
attivare, nei limiti delle proprie competenze, tutte le azioni necessarie
per limitare i danni per l’improvvida decisione governativa”;
e che elevi una vibrata protesta nei confronti del Governo, chiedendogli
di riconsiderare le posizioni assunte in materia di sicurezza pubblica.
Giuseppe Nardi
lascia l’Udc per l’“Italia di Mezzo” di Follini
26/10 Giuseppe Nardi, componente della direzione regionale dell'Udc,
si è dimesso dal partito ed ha aderito a l'Italia di mezzo
di Marco Follini di cui è stato nominato segretario provinciale
di Cosenza. Nardi ha annunciato il suo abbandono dell'Udc in una lettera
al segretario nazionale del partito, Lorenzo Cesa, al segretario regionale,
Francesco Talarico, ed a quello provinciale di Cosernza, Raffaele
Cesario. "La linea politica assunta dal partito nei tempi recenti,
per intenderci nei mesi immediatamente successivi alla segreteria
Follini - ha scritto Nardi - ha seguito dinamiche poco chiare ed a
mio parere scarsamente entusiasmanti. Immaginavo, nel partito, un
percorso di rinnovamento che gettasse le basi per un confronto serrato
in ordine agli attuali schemi politici ed assetti istituzionali frutto
di un bipolarismo eccessivamente 'muscolare', che guardasse con favore
alla necessità di ristrutturare la vasta area dei moderati,
che ponesse l'accento su una adeguata selezione delle classi dirigenti,
che recuperasse al 'centro' della politica l'interesse generale. L'azione
dell'Udc mi pare che segua, invece, una opposta direzione manifestandosi
come eccessivamente 'umorale'; il rammarico è grande. E' grande
poiché la linea indicata da Marco Follini, in tempi non sospetti,
avrebbe consentito all'Unione Democratica Cristiana e di Centro di
completare il percorso di transizione: da partito di eletti e dirigenti
a partito di opinione; da club privato nel quale il leader è
tutto e la coscienza critica finisce per essere niente a vero partito
con regole, democrazia interna, rispetto per le persone ed i territori;
da partito che compone liste elettorali e seleziona classe dirigente
tenendo nel conto troppo spesso la sola fedeltà al ceto dirigente
a partito capace di consolidare il metodo meritocratico". "Per
queste considerazioni - ha aggiunto Nardi - non ritrovo più,
nell'Udc, le giuste motivazioni ed i dovuti stimoli, e pertanto sento
di dover rassegnarne le dimissioni, da iscritto e componente della
Direzione regionale. La decisione non è, evidentemente, assunta
con leggerezza d'animo, poiché ho vissuto esperienze importanti
e formative, legate ai diversi ruoli assunti a livello locale, nazionale
ed istituzionale e consolidato sincere relazioni di amicizia. Conserverò
tra le cose care il rapporto di collaborazione politica con l'onorevole
Roberto Occhiuto, che considero una presenza di pregio nel partito".
Il sen. Fuda
eletto presidente della Commissione semplificazione Leggi. Naccarato
"Voto unanime dimostra la stima"
26/10 Il senatore Pietro Fuda, calabrese, è stato eletto presidente
della neo istituita commissione parlamentare per la semplificazione
della legislazione. La commissione bicamerale, di cui fanno parte
20 senatori e 20 deputati "nominati rispettivamente dal presidente
del Senato della Repubblica e dal presidente della Camera dei deputati
nel rispetto della proporzione esistente tra i gruppi parlamentari,
su designazione dei gruppi medesimi", costituita ai sensi della
legge 246/2005, si è riunita nel primo pomeriggio di oggi a
Palazzo San Macuto per l'elezione dell'ufficio di presidenza. Fuda,
che ha ottenuto l'unanimità dei voti (c'é stata un'astensione),
è il primo Presidente della Commissione appena istituita, il
cui compito principale sarà esprimere i propri pareri e verificare
periodicamente lo stato di attuazione delle riforme previste dalla
L 59/1997, derubricata "Delega al Governo per il conferimento
di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma
della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa".
Fuda ha detto che "il compito che dovremo svolgere è particolarmente
impegnativo, e decisamente importante. Affrontare la revisione del
sistema normativo vigente, attualizzare tutte le disposizioni legislative
statali pubblicate prima del 1970, in una parola semplificare l'intero
sistema legislativo, non significa solo garantire quella trasparenza
e quella chiarezza indispensabili per riavvicinare i cittadini alle
istituzioni, ma anche dare, finalmente, risposte concrete agli enti
locali. Si avvia, con la Commissione parlamentare per la semplificazione
della legislazione, la parte finale, la più delicata, del processo
di snellimento della burocrazia. Un processo che sarà ultimato
in tempi quanto più possibile brevi, e che da una parte permetterà
alle pubbliche amministrazioni di accelerare i tempi di realizzazione
delle attività istituzionali, dall'altra darà una risposta
concreta di risparmio per l'erario statale in termini di costi di
gestione"
"Sono davvero lieto per il prestigioso incarico cui è
stato meritoriamente chiamato il sen. Pietro Fuda, per di più
in un momento di così forte divisione tra centrodestra e centrosinistra,
con un voto pressoché unanime che testimonia quanto l'uomo
sia stimato ed apprezzato seppur siede nei banchi del Senato da pochi
mesi". A sostenerlo è stato il sottosegretario alle Riforme
ed ai rapporti con il Parlamento, Paolo Naccarato, commentando l'elezione
di Fuda a presidente della neoistituita commissione parlamentare per
la semplificazione della legislazione. "Del resto Fuda - ha aggiunto
Naccarato - è un esperto delle tematiche di cui si dovrà
occupare, peraltro su questioni di grande attualità che riguardano
direttamente anche la nostra Regione"
AnnoZero, “Luogo
della Politica” chiede di ricostruire la legalità
25/10 "Come donne calabresi partiremmo dalla forza che la mamma
di Gianluca Congiusta ha mostrato nella trasmissione di Santoro per
sperare di ricominciare. Non tanto per ricostruire un' immagine lesa
della nostra regione, ma per avviare, per davvero, un processo di
ricostruzione di legalità politica, per quanto profondamente
compromesso possa essere. Non ci interessa parlare di Annozero: noi,
tutte, chi più chi meno, lo sapevamo". E' quanto si afferma
in una nota del coordinamento regionale delle donne del centrosinistra
"Il luogo della Politica" che annunciano, per il 22 novembre
a Cosenza, un incontro sul tema "Etica e responsabilità
politica". "I partiti, così come sono, - è
scritto nel comunicato - sembrano irriformabili: rappresentano luoghi
di potere autoreferenziali che si autosostentano e si autoalimentano
sulla base di un consenso, costruito sapientemente negli anni, basato
sul rafforzamento di interessi privati di gruppi e di persone e non
ha radici, certo, nella condivisione di idee, di progetti di sviluppo
per la nostra terra. E perciò oggettivamente più deboli
e più permeabili rispetto a poteri altri". "La politica
regionale - è riportato nella nota - ha bisogno di altro, per
esempio di freschezza, di novità, di vera innovazione, a partire
da un sano ricambio di donne e di uomini, che pure nella civile società
calabrese ci sono e che oggi stanno reagendo per affermare quanto
di buono esiste nella nostra regione e per combattere logiche perverse
e circoli viziosi. Ma che spazio hanno avuto e hanno le così
dette forze vive e sane della nostra regione? Quali saperi, quali
esperienze sono state valorizzate per cercare di invertire la china
del degrado etico, prima ancora che politico? In quali contesti, per
esempio, si è potuto dibattere liberamente di idee di sviluppo
della Calabria? Forse in alcuni (e non tutti) spazi accademici, forse
in alcune (e non tutte) associazioni, forse in alcuni luoghi del volontariato
(e non tutti). E i partiti sono stati troppo attenti a tenere immobili
gli equilibri interni, troppo vigili nel consolidare il consenso e
l' elettorato. E allora la giusta reazione, da donne calabresi orgogliose,
deve partire dall'amara constatazione che tutto ciò che Santoro
ha rappresentato è una parte di verità. Da lì
bisogna partire per far emergere e affermare tutte quelle energie
positive mortificate e nascoste, perché le cittadine e i cittadini
possano partecipare alla democrazia. Per costruire un tessuto connettivo
che si è sfaldato e concorrere insieme a un reale processo
di ricostruzione della legalità, dell' etica e della politica"
Beniamino Donnici
vince la sua battaglia: è europarlamentare per IDV
24/10
Beniamino Donnici subentra ad Achille Occhetto nel Parlamento europeo
in rappresentanza di Italia dei valori. Il Consiglio di Stato, infatti,
ha accolto il ricorso che era stato presentato dai legali di Donnici
per chiedere l'annullamento della sentenza con la quale il Tar del
Lazio aveva rigettato la richiesta di annullare la proclamazione di
Occhetto come parlamentare europeo. A rendere nota la decisione del
Consiglio di Stato sono stati gli avvocati di Donnici, Sannino e Paola
Salvatore, riferendo le indiscrezioni trapelate dalla riunione dei
giudici del Consiglio di Stato in camera di consiglio. La sentenza
dei giudici amministrativi sara' resa nota ufficialmente domani. Secondo
quanto hanno sostenuto nel loro ricorso i legali di Donnici, la proclamazione
di Occhetto a deputato europeo, avvenuta dopo che il leader di Italia
dei valori, Antonio Di Pietro, era stato eletto alla Camera optando
per il seggio di Montecitorio, non era valida in quanto l'ex segretario
del Pds aveva rinunciato formalmente, con atto depositato presso uno
studio notarile, alla carica di deputato europeo in favore di Giulietto
Chiesa. Tale rinuncia, sempre secondo i legali di Donnici, non consentiva
ad Occhetto di subentrare a Di Pietro nel Parlamento di Strasburgo,
rendendo dunque automatica l'elezione di Donnici. Beniamino Donnici,
attuale sottosegretario alla Presidenza della Regione Calabria, lo
scorso anno era stato espulso da Italia dei valori. Adesso si profila
un suo possibile riavvicinamento ad Idv. Tra l'altro da alcune indiscrezioni
si e' appreso che proprio stasera ci sarebbe stato un contatto telefonico
tra Di Pietro e Donnici. Auguri
Chieffallo (Socialisti)
“Da anno zero esce un immagine fosca della Calabria”
24/10 "La brutta figura fatta nella trasmissione di Michele
Santoro,'Annozerò, che abbiamo offerto all'Italia, ha tratteggiato
un' immagine fosca della nostra Regione, dipinta addirittura come
'l'Infernò della Nazione. Questo dovrebbe far riflettere un
po' tutti, specie coloro i quali hanno responsabilità politiche
ed istituzionali, per fare quadrato intorno alla 'Calabria degli onesti'
che è certamente maggioritaria".E' quanto sostiene, in
una nota, il consigliere regionale e segretario regionale del Nuovo
Psi, Leopoldo Chieffallo. "Ora basta - aggiunge Chieffallo -
non possiamo andare avanti così. E' ora di rimboccarsi le maniche
ed incominciare a lavorare con trasparenza, forza e concretezza per
dare risposte al calabresi, sempre più delusi, che aspettano
da sempre una Calabria sviluppata e affrancata dalla mafia e dal malaffare.
Intervengo sulle polemiche che, in questi giorni, hanno inondato la
stampa calabrese e che mettono a nudo le grandi fragilità del
sistema politico e l'insufficienza dei partiti che non riescono a
cogliere il momento drammatico che la Regione sta vivendo. I calabresi
non si affezionano alle diatribe che dividono la politica nel suo
complesso e che vedono divisi i partiti. I cittadini hanno bisogno
di vedere risolti i loro problemi e pretendono dalla classe dirigente
regionale, che loro hanno votato, maggiore responsabilità e
maggiore attenzione per le politiche di sviluppo della Calabria".
Secondo Chieffallo "ma davvero si può pensare, di fronte
alla drammatica situazione che in Calabria stiamo vivendo, di nascondersi
di fronte alle responsabilità gravi che ha la politica, ricorrendo
all'esercizio noioso, quanto ipocrita, dello scarica barile. Quando
in Calabria le cose non funzionano e la mafia dilaga fino a colpire
al cuore le istituzioni, come é avvenuto con l'omicidio del
vice presidente Francesco Fortugno, ognuno deve sentirsi, in qualche
modo, in colpa e quindi, se persona onesta, deve lavorare per far
trionfare la verità e la giustizia che sono il presupposto
della vera libertà dell'uomo, di cui la società ha tanto
bisogno. E' necessario recidere, senza mezzi termini e 'senza si e
senza ma' ogni legame con il malaffare; bisogna combattere le zone
grigie della politica dove la mafia risiede, condizionando pesantemente
la politica; bisogna purificare i partiti che devono assurgere a '
tempio di dibattito politico'; e soprattutto bisogna chiudere definitivamente
con il nepotismo ed il clientelismo, che continuano ad essere i mali
incurabili che hanno prodotto necrosi nel tessuto democratico della
nostra Regione". "Bisogna pretendere la verità su
ogni delitto di mafia - dice ancora Chieffallo - vincendo ogni omertà
e facendo corona intorno alle Forze dell'Ordine e alla magistratura
in questo difficile compito. E' necessario che la politica volti pagina,
finalmente, per aggredire in termini convinti, senza titubanze, con
chiarezza di idee e con determinazione, i nodi dello sviluppo calabrese.
Siamo ad un mese, quasi, dalla fine dell'anno e in questo brevissimo
lasso di tempo, deve essere approvato il bilancio regionale, con il
quale, io ritengo, è necessario assolutamente lanciare messaggi
concreti rispetto alle impostazioni del passato, soprattutto rivolti
ai giovani calabresi per disinnescare la grande sfiducia nella quale
sono caduti e che sta diventando cronica, allontanandoli sempre di
più dalle istituzioni e dalla politica. Bisogna produrre un
'progetto-lavoro' che consenta di iniettare fiducia nel corpo sociale
calabrese; bisogna organizzare i comparti della burocrazia regionale,
puntando su un'alta dirigenza qualificata e moderna, valorizzando
le energie migliori di questa regione ed aprendo ai giovani laureati
nelle nostre università. E' necessario, anche, dare assoluta
priorità all' ammodernamento strutturale della Calabria, puntando
su un ruolo più qualificato della grande infrastruttura portuale
di Gioia Tauro, e guardando con attenzione al grande potenziale di
sviluppo che ha l'area di Lamezia Terme, tanto declamata e poi puntualmente
dimenticata nel programma azione regionale. Bisogna riordinare il
comparto dell'informatica, su cui in passato si è giocata una
partita importante, qualificando centinaia di tecnici, adesso abbandonati
a se stessi, e che ha finito con il lasciare cattedrali nel deserto,
come il polo Telcal di Lamezia Terme, che sta cadendo a pezzi nell'indifferenza
totale". "Insomma - conclude il consigliere regionale -
bisogna lavorare per vincere i ritardi accumulati. E' questo l'appello
che lancio a tutti i partiti di destra e di sinistra, senza voler
apparire qualunquista, smettendola con la pratica con la 'guerra tra
poveri' e si pensi finalmente al 'Bene' della Calabria"
Calipari Villecco
(DS) “Un fondo per sostenere le famiglie delle persone scomparse”
24/10 "Ho ideato questo testo di legge dopo una lunga collaborazione
con l'associazione Penelope che raccoglie i familiari delle persone
scomparse. E' tempo che le istituzioni sostengano maggiormente gli
sforzi di famiglie in ansia per i loro congiunti". E' quanto
ha detto la senatrice Rosa Villecco Calipari circa il disegno di legge,
presentato in identico testo sia alla Camera che al Senato, nel quale
sono previste norme in favore dei familiari delle persone scomparse.
"Gli ultimi dati acquisiti dimostrano - ha aggiunto - come in
Italia il fenomeno degli scomparsi sia in costante, esponenziale crescita.
Ogni anno arrivano agli uffici di polizia almeno 20 mila segnalazioni
che riguardano adulti e circa 2 mila minori scomparsi, rapiti, sottratti
ai loro affetti. Per questo abbiamo deciso di presentare un disegno
di legge in identico testo sia al Senato che alla Camera. Il testo
verrà presentato in una conferenza stampa giovedì 26
nella Sala stampa di Montecitorio". "Per venerdì
27 in Campidoglio - ha concluso - con l'associazione Penelope abbiamo
organizzato un convegno, in collaborazione con la trasmissione 'Chi
l'ha visto?', al quale parteciperanno, oltre a me e a Cinzia Dato,
Rosi Bindi, Marcella Lucidi, Maria Pia Garavaglia, Federica Sciarelli,
Elisa Pozza Tasca".
"Garantire alle famiglie delle persone scomparse la concreta
presenza delle istituzioni, la prosecuzione delle indagini, il coordinamento
delle iniziative a supporto presso il Ministero dell' Interno e il
sostegno economico dal momento che, nella quasi totalità dei
casi, esse vivono in condizioni di abbandono, spesso prive di ogni
forma di sostentamento". L' iniziativa legislativa, che consta
di 8 articoli e una copertura finanziaria pari a se milioni di euro
annui, prevede tra l' altro l' istituzione, al Ministero dell' Interno,
del Comitato nazionale interforze sulle persone scomparse e di una
unità di crisi nelle prefetture interessate. Previste anche
una Banca dati nazionale e, sul modello australiano, la banca dati
di campioni di Dna delle persone scomparse". Nel progetto di
legge sono indicate norme relative ad una più facile identificazione
di cadaveri non riconosciuti; l'istituzione di un Fondo di solidarietà
per i familiari delle persone scomparse. "La proposta - ha detto
Laratta - punta a favorire la ricerca delle persone scomparse e l'
istituzione di un Fondo di solidarietà per i familiari delle
stesse persone. Si tratta di una speranza in più per le famiglie
calabresi che attendono da tempo dallo Stato un segnale di vicinanza,
impegno e solidarietà".
Pignataro (Pdci)
“La gestione dell’acqua deve essere pubblica”
24/10 Fernando Pignataro, del Pdci, annuncia che il suo partito chiede
lo stralcio del disegno di legge Lanzillotta sulla privatizzazione
dei servizi, e che la gestione dell'acqua resti pubblica. "Il
Partito dei comunisti italiani ed il suo gruppo parlamentare - afferma
Pignataro - aderiscono alla proposta di legge d'iniziativa popolare
per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell'acqua ed al
relativo comitato promotore nazionale". Una proposta "molto
interessante, in quanto mira - spiega Pignataro - dopo un lungo ed
accurato lavoro durato diversi mesi, ad una completa ripubblicizzazione
del servizio idrico in tempi graduali ma certi". Pignataro spiega
ancora che "la nostra adesione nasce, oltre che da convinte motivazioni
ideologiche, anche dall'esigenza di una efficiente razionalizzazione
del servizio nel pieno rispetto del programma dell'Unione, che prevede
l'intenzione di mantenere il servizio idrico in mano pubblica".
"Per tali ragioni - conclude Pignataro - il Pdci si batterà
dunque, sia per lo stralcio del disegno di legge 772 del ministro
Lanzillotta, che mira invece a privatizzare i servizi comunali, che
per l'avvio di un dibattito serio e definitivo sulla tutela dell'acqua
come bene comune, la cui gestione non può che essere e rimanere
assolutamente pubblica"
Sciolto il Consiglio
comunale di Placanica
24/10 Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ha sciolto il
consiglio comunale di Placanica a seguito delle dimissioni del sindaco,
Pietro Schirripa. De Sena ha nominato commissario Demetrio Martino,
funzionario della Prefettura di Reggio Calabria.
Zavettieri “Boselli
è contro l’unità dei socialisti, difende la sua
nicchia”
23/10 "Il nostro obbiettivo era e rimane quello di realizzare
l'unità del partito socialista all'interno del centrosinistra.
La direzione nazionale della Rosa nel Pugno ed il suo segretario,
Enrico Boselli, preferiscono invece difendere una nicchia per garantirsi
un futuro e questo condiziona la nostra disponibilità a creare
un forte partito riformista". Lo ha sostenuto Saverio Zavettieri,
dirigente nazionale de I Socialisti, nel corso di un dibattito a San
Demetrio Corone. "A Napoli - ha aggiunto Zavettieri - abbiamo
dato un indicazione importante. Ci siamo aperti ad una concezione
riformista, con tutti i socialisti laici, i radicali, i moderati.
Noi vogliamo un partito che sappia tradurre le istanze dei cittadini,
veramente rappresentativo e alternativo. Ma per fare tutto ciò
bisogna assumersi delle responsabilità e degli obbiettivi sia
a livello nazionale che in Calabria. Noi daremo il nostro contributo
per rafforzare l'unità dei socialisti e per creare un nuovo
soggetto riformista. Deve trattarsi però di un soggetto che
non assecondi le posizioni degli altri. Non mi pare che Boselli persegua
questi obbiettivi. La legge elettorale purtroppo favorisce le rendite
di posizione, affidando ai segretari nazionali i finanziamenti pubblici
e prevedendo liste bloccate che rendono inamovibili e arroccate le
classi dirigenti. Di conseguenza la democrazia nei partiti non viene
rispettata. Noi invece dobbiamo garantire ai cittadini l'effettiva
possibilità di aderire alla vita democratica". "Come
è possibile - si è chiesto Zavettieri - che tutte le
associazioni libere e private sono soggette a controlli e contribuzione
e i partiti, soggetti privati che godono di finanziamenti pubblici,
debbano essere una zona franca? Possibile che nessuno possa intervenire
per controllare se vengono rispettate le regole?"
Papasso (Sdi/Rnp)
“Soddisfazione per Mancini in Commissione Antimafia”
23/10 "Esprimo soddisfazione e compiacimento per la designazione
del deputato calabrese Giacomo Mancini nella Commissione bicamerale
antimafia che sta per costituirsi, operata dal gruppo parlamentare
della Rosa nel pugno e dai vertici nazionali dello Sdi". Lo afferma,
in una dichiarazione, il segretario provinciale di Cosenza dello Sdi,
Gianni Papasso. "Si tratta di una scelta - aggiunge Papasso -
che testimonia la considerazione del partito nei confronti del gruppo
dirigente calabrese che, oltre ad esprimere esponenti politici di
alto profilo, ha assicurato forti consensi nelle ultime tornate elettorali.
I socialisti calabresi vantano un'importante tradizione nella lotta
alla mafia ed alla criminalità organizzata. Ne sono testimonianza
le grandi battaglie che, proprio in seno alla commissione parlamentare
antimafia, hanno fatto, in più riprese, i compagni Giacomo
Mancini senior, Salvatore Frasca e Cesare Marini. La nuova Commissione
parlamentare antimafia deve dare un nuovo impulso per stimolare un
grande dibattito che metta al centro della politica parlamentare e,
soprattutto, del governo del paese, le questioni del malaffare in
Calabria, facendo venire fuori tutti i legami ibridi, tutte le connivenze
e tutte le negatività che impediscono il rinnovamento e che
bloccano ogni processo di sviluppo". "Sono certo - conclude
Papasso - che Giacomo Mancini, a cui auguro buon lavoro, in seno alla
Commissione, darà un fattivo, serio, appassionato e stimolante
contributo".
Villecco Calipari
(DS) “La repressione non è sufficiente a combattere la
corruzione”
23/10 "Nonostante sia fondamentale combattere la corruzione
con i mezzi del codice penale e di procedura penale, il sistema repressivo
non è da solo sufficiente per l'eliminazione alla radice delle
cause di questo fenomeno". E' quanto ha detto la senatrice dell'Ulivo,
Rosa Villecco Calipari, nel corso del convegno sul tema 'Sicurezza
e legalita':presente e futurò, organizzato a Catanzaro dal
sindacato autonomo di Polizia (Sap). "La corruzione - ha aggiunto
- è prima di tutto un fenomeno etico, culturale, sociale e
politico con notevoli riflessi anche economici. E quindi, oltre a
necessari provvedimenti repressivi immediati e di urgenza, bisogna
pensare al terreno, all'humus su cui prospera la corruzione, che mina
le basi stesse dello Stato, corrodendo la fiducia nelle istituzioni
e nelle leggi, incrinando i rapporti di correttezza e di fiducia tra
il cittadino e il governante. La corruzione per sua stessa natura
crea e tende sempre a creare e rafforzare una rete di connivenze e
di omertà che necessita, come il pesce nell'acqua, del massimo
di invisibilità e di opacità rispetto sia agli 'esterni'
sia soprattutto a soggetti o organismi di controllo". "Il
fenomeno - ha concluso Villecco Calipari - è talmente vasto
e complesso che i sistemi e i mezzi repressivi da soli, se hanno risolto
determinate situazioni contingenti, quasi mai però sono serviti
a sradicare cause e condizioni della corruzione. In una seria lotta
alla corruzione diventano fondamentali quelle politiche che puntano
ad una specifica formazione della mentalità e della cultura,
sia dei cittadini che della classe dirigente"
Tassone (Udc)
“No All’uso dell’esercito contro la criminalità”
23/10 "Non sono assolutamente d'accordo con le dichiarazioni
del presidente dell' Unità organizzativa autonoma "Sicurezza
e legalità", Antonio Baudi, che chiede la presenza dell'
esercito per sconfiggere la criminalità organizzata in Calabria".
A sostenerlo, in una nota, è Mario Tassone dell' Udc. "Credo
- aggiunge Tassone - che ci sono molti altri strumenti su cui fare
leva per ridare alla Calabria una sua dignità nel solco della
sua storia migliore, ed il presidente Baudi, che ha una responsabilità
all'interno della Giunta regionale, sa che bisogna rompere il circuito
delle connessioni fra mafia ed istituzioni. E' compito della politica
riappropriarsi del suo ruolo e della sua forza realizzatrice. Attualmente
la politica in Calabria è debole, le risposte sono flebili
e nella Regione persistono sacche di realtà pericolose ed inquietanti.
Con una battuta potremmo dire che, eventualmente, l'esercito potrebbe
essere inviato in settori dello stesso Consiglio regionale"
Le donne di “Luogo
della politica” protestano contro al trasmissione Anno zero
23/10 "Ci appelliamo alle donne calabresi in particolare a quelle
che militano nei partiti del centrosinistra; nei sindacati; nel volontariato;
nelle cooperative; nella scuola; negli uffici; nelle strutture sanitarie;
e ad ogni livello nelle istituzioni per aderire alla protesta politica
per l'affronto che la trasmissione "Annozero" diretta da
Michele Santoro, ha inferto alla Calabria". A sostenerlo, in
una nota, è il coordinamento regionale delle donne calabresi
del centro-sinistra "Il luogo della politica". "Si
è fatta vedere - è scritto nella nota - una Calabria
mortificata dall'assenza del confronto, privata delle voci, delle
storie e della stessa contemporaneità dei calabresi, piegata
cinicamente alle regole del "battage mediatico" che offende
valori, risorse, competenze e saperi, pregiudicando speranze, fatiche,
aspettative ed opportunità. Noi non ci stiamo.Vogliamo aprire
un dibattito pubblico tra donne ed uomini calabresi per far valere
le nostre ragioni e la nostra dignità"
Gentile: “Sul
caso Fortugno sentire Cossiga”
23/10 "Quando i magistrati che indagano sull'omicidio di Francesco
Fortugno sentiranno il senatore a vita Francesco Cossiga?". E'
quanto chiede, in una nota, Antonio Gentile, senatore di Forza Italia.
"Per la seconda volta - afferma Gentile - l'autorevole Emerito
Presidente della Repubblica, sen. Francesco Cossiga, si interessa
dei problemi della Calabria e, con lungimiranza e saggezza, indica
possibili soluzioni per far uscire la Calabria dall'eclisse di democrazia
cui è stata ricacciata negli ultimi tempi. Il sen. Cossiga,
considerato il maggiore esperto di intelligence, studioso anche di
fenomeni criminali - sostiene ancora Gentile - al termine di una conferenza
stampa tenutasi presso l'Università di Messina ha dichiarato:
'il Presidente della Regione Calabria, Loiero, o sara' ammazzato o
sarà arrestato. Non ho titoli - afferma ancora Gentile - per
fare il glossatore dell'Emerito Presidente Cossiga, ma il suo pensiero
é certamente legato all'omicidio Fortugno, dal quale sono stati
assicurati alla giustizia gli esecutori materiali ma non i mandanti.
Questa oscura pagina della Calabria può essere cancellata solo
con la forza della verità ed il sen. Cossiga offre spunti e
riflessioni che vanno in questa direzione e non possono essere sottovalutati.
Perché allora gli organi inquirenti che stanno svolgendo l'attività
investigativa , tra mille difficoltà, non valutano la possibilità
di ascoltare il sen. Cossiga?".(
Rossano/ CDL:Basta
fango sul centrodestra
23/10 "Le offensive dichiarazioni del sindaco Filareto nei confronti
del centrodestra e di chi ha governato Rossano dal 1993 al 2006 hanno
superato ogni limite". E' quanto scritto in una nota dei gruppi
di opposizione in consiglio comunale a Rossano. "Non è
più possibile accettare - prosegue la nota - le continue arringhe
moraliste di un primo Cittadino che, invece di occuparsi di amministrazione
pubblica e di interessi collettivi, non perde occasione per buttare
fango sull'immagine e sulla onorabilità di quanti, sia nell'
esecutivo sia nell'apparato amministrativo, sia politici sia funzionari
e dirigenti comunali, hanno legittimamente governato ed amministrato
la città negli ultimi 13 anni". Per domani i gruppo consiliari
di opposizione hanno convocato una conferenza stampa che si svolgerà
nella sede del coordinamento di An a Rossano Scalo.
Amendola (DS)
“E’ concreta la possibilità di avere la Direzione
dogane in Calabria”
23/10 "Si fa sempre più concreta la possibilità
che in Calabria possa essere istituita la Direzione regionale delle
dogane". E' quanto riferisce, in una nota, Franco Amendola, deputato
dei Ds-l'Ulivo. "Attualmente, infatti, la Calabria - prosegue
Amendola - è alle dipendenze della Campania, con le conseguenze
negative, in termini di valutazione obiettiva e di efficienza, facilmente
immaginabili. L'ampia condivisione registrata tra i rappresentanti
di Camera e Senato, senza alcuna distinzione di schieramento politico,
dall'iniziativa mia e del senatore Nuccio Iovene ha consentito di
centrare una serie di risultati significativi". Amendola fa riferimento,
in primo luogo, all'intervento del sottosegretario al Ministero dell'economia
e finanze, con delega alle dogane, Lettieri, il quale ha ricordato,
secondo quanto riferisce lo stesso Amendola, come "la richiesta
sia all'attenzione dei competenti organismi nell'ottica oramai acclarata
che i nuovi traffici di merci e persone dall'Asia dovrebbero trovare
nei porti negli aeroporti meridionali il naturale punto di approdo
e snodo. Essi - ha aggiunto Lettieri insieme a una augurabile crescita
dell'imprenditoria locale esigono il potenziamento dei servizi in
questione". "Poi - afferma ancora Franco Amendola - è
arrivato il nulla osta del direttore generale delle dogane, Guaiana
ed, infine, l'interesse del vice ministro Visco". Secondo Amendola,
che è anche componente della Commissione Finanze della Camera,
"si tratta di un buon risultato che ha avuto avvio dall'incontro
con la RdB-Agenzie fiscali, in quanto consentirà di dare soluzione
ad una problematica di non poco conto in grado di garantire scelte
autonome prese nell'interesse collettivo e nella direzione di favorire
l'economia regionale. Anche l'ampia intesa che abbiamo registrato
tra i parlamentari calabresi - ha detto ancora Amendola - è
una circostanza positiva che deve essere evidenziata perché
mirava al riconoscimento dell'autonomia regionale pur escludendo in
questa fase, ovviamente, scelte specifiche di carattere territoriale.
Al momento opportuno, da parlamentare che ha a cuore le sorti della
provincia - ha concluso Amendola - saprò rappresentare le esigenze
e le richieste provenienti da questo territorio".
Precenzano (Gens)
“Un comitato referendario per una nuova legge elettorale”
23/10 A” distanza di poco più di un anno di quella grande
partecipazione popolare, che anche nella nostra città fu rappresentata,
dallo svolgimento delle elezioni primarie per la individuazione della
leaderschip del centrosinistra, lo spirito di quel grande appuntamento
appare del tutto tradito”. Ad affermarlo in una dichiarazione
è il presidente della Generazione Europea Nuovo Sud (GENS),
Franceso Precenzano. “Infatti –dichiara Precenzano- una
pessima legge elettorale voluta dall’ultimo governo Berlusconi,
e neppure più di tanto avversata dallo stesso centrosinistra,
ha di fatto esautorato i cittadini di quell’unica arma di cui
essi dispongono attraverso l’esercizio del proprio voto. Con
candidati individuati ed imposti dai partiti, e senza la minima possibilità
di scelta , i cittadini si sono ritrovati a fare da semplici comparse.
La scelta delle primarie, propedeutica per un sistema elettorale maggioritario,
è stata, quindi, per gli elettori del centrosinistra, di fatto
svuotata del suo profondo significato e profondamente umiliata da
una mostruosa legge elettorale. Convinti sostenitori della istituzionalizzazione
delle Primarie, quale patrimonio e strumento democratico per entrambi
gli schieramenti politici, riteniamo , in questa direzione assolutamente
prioritaria l’approvazione urgente in Parlamento di una nuova
legge elettorale. Invero, i segnali che giungono dai “Palazzi”
della politica , in questa direzione non sono per nulla confortanti.
Pertanto, riteniamo assolutamente necessaria l’attivazione immediata
di quella larga parte della società civile che non intende
oltremodo sentirsi più suddita di questo aberrante sistema
elettorale. Crediamo sia assolutamente necessaria , in tal senso,
la costituzione immediata, anche nella nostra città, di un
forte ed esteso comitato referendario che faccia, quindi, dell’abolizione
dell’attuale legge elettorale il suo obbiettivo immediato. Lo
strumento referendario, ossia “la pistola messa sul tavolo della
Politica”, come l’ha metaforicamente definito il Ministro
Giuliano Amato, può rappresentare, quindi, per tutti i cittadini,
un’ importante occasione di rivincita democratica dal “basso”
e di forte pressione politica nei confronti di questo Parlamento.
L’invito rivolto ai tanti soggetti ed alle tante associazioni,
che già sul recente referendum costituzionale del 25 e 26 giugno,
hanno dato prova di mobilitazione e di vera cittadinanza attiva, rappresenta
un’ulteriore sfida. Tale impegno, deve, altresì, rappresentare
un’importante occasione per riprendere quell’azione e
quel dibattito, che su importanti temi politici, risulta languire
da tempo nella nostra città. E proprio sugli strumenti di effettiva
partecipazione e di democrazia diretta, e sui relativi impegni assunti
dall’attuale Amministrazione durante la recente campagna elettorale,
la società civile tutta deve esercitare, senza sconti, dalle
Circoscrizioni fino ad arrivare all’Ente Municipale, un controllo
vigile e costante.
Morelli e Buonfiglio
(AN) “La finanziaria uno scempio per i poveri”
23/10 "Questa Finanziaria è un vero e proprio esempio
di macelleria sociale laddove si impongono più tasse per tutti
con il solo effetto di colpire soprattutto le fasce cosiddette deboli.
Questa manovra fomenta l'odio sociale perché mette a confronto
le differenze tra i redditi delle varie classi sociali con il risultato
di creare sospetti e aggiungere confusione". E' quanto ha detto
il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Franco Morelli, nel
corso di un convegno sulla Legge Finanziaria che si è svolto
a Mangone, organizzato dal Consorzio edili della Confartigianato.
All'incontro è intervenuto, oltre a Morelli, anche il deputato
di An, Antonio Buonfiglio. "Insomma con questa Legge - ha aggiunto
Morelli - se ne esce tutti più poveri. Più che una Finanziaria,
mi sembra una macchina del tempo, esattamente 30 anni fa quando gli
operai metalmeccanici di Torino scendevano in piazza contro un Governo
di centro-sinistra. Famosa è rimasta una vignetta di Forattini,
che ritraeva un distaccato Berlinguer, capo dei comunisti, che guardava
dalla sua finestra gli operai che protestavano.Era la domenica del
4 dicembre 1977. Parallelamente, a livello locale, si riflette questa
situazione. A distanza di un anno dall' insediamento del Governo Loiero,
i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una crisi permanente dalla
quale non si riesce ad uscire". "Questa Finanziaria - ha
concluso Antonio Buonfiglio - per quanto riguarda il Sud, toglie e
toglie molto. Per fare un esempio, mentre i fondi aggiuntivi del precedente
Governo di centro-destra avevano una media di 7 miliardi di euro l'anno,
la nuova Legge dispone di 100 milioni di euro annuali per il prossimo
triennio. Il Polo farà tutto quello che può per contrastare
questa sciagura, ricorrendo anche alla piazza laddove, come ormai
è sicuro, il Governo dovesse ricorrere alla fiducia, non tanto
per gli emendamenti proposti dal centro-destra, ma per una sua instabilità
interna che è molto difficile se non impossibile da controllare"
Il Circolo AN
di Rogliano contro i tagli ai Comuni
23/10 “Il Disegno di Legge n.17/46 del 1 ottobre scorso, recante
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (legge finanziaria 2007)”, in discussione in questi
giorni in Parlamento, sottende una doppia logica perversa: da un lato
crea nuove tasse e aumenta quelle esistenti, dall'altro, taglia in
misura rilevante gli stanziamenti destinati agli Enti Locali”.
E’ quanto scrive in una nota il Circolo di An di Rogliano “Raffaele
Valensise”. “Tutti i più autorevoli economisti
–precisa la nota- concordano su un fatto: questa nuova manovra
stronca sul nascere la timida ripresa economica che da qualche mese
investe il nostro Paese. Anche i più sprovveduti sanno che
nuove tasse frenano i consumi, mentre i tagli agli organi decentrati
dello Stato implicano la cancellazione dei servizi essenziali di cui
ogni cittadino beneficia sul territorio. Ma questa finanziaria non
si limita a ciò, arrivando ad aumentare l'imposizione fiscale
sui redditi del ceto medio. Ma non bisogna cadere nell'errore di pensare
che i ceti più deboli non pagheranno lo scotto di questa iniqua
manovra, perchè i tagli agli Enti Locali influiranno soprattutto
sui redditi più bassi e quindi sui più deboli, i quali
hanno, più di altri, grande necessità dei servizi essenziali
erogati da regioni, province e comuni. I contenuti dell'art. 74, infatti,
colpiscono indiscriminatamente i servizi erogati al cittadino umiliando
di fatto le politiche sociali (mense, asili, trasporti, soggiorni
climatici, infrastrutture sportive e ricreative), riducendone l'efficienza
e l'efficacia rispetto alla forza ottenuta grazie alla previsione
di esclusione dal patto prevista dalla finanziaria 2006. Lo stesso
art. 74 introduce la norma del contenimento del debito che, di fatto,
comporterà la paralisi degli investimenti degli Enti Locali,
penalizzando maggiormente gli enti virtuosi. Non può passare
inosservato nemmeno l'aumento dell'addizionale Irpef fino allo 0,8%.
Inoltre, anche la preoccupante situazione del personale degli Enti
Locali, con particolare riferimento ai piccoli comuni, non trova soluzione
in questa finanziaria. Ancora, tale provvedimento non compie consistenti
passi in avanti verso l'applicazione del principio del federalismo
fiscale, creando invece una serie di norme contraddittorie che in
alcuni passi limitano l'autonomia impositiva degli Enti Locali.
Questa legge finanziaria, pertanto, è avventata e sconnessa
perchè ritiene prioritario agevolare i cittadini che si iscrivono
a una palestra anziché privilegiare le emergenze sanitarie.
Va letta in quest'ottica, infatti, la decisione di istituire il ticket
sul Pronto Soccorso.
D'altronde, un indicatore utile sulla reale rispondenza di questa
finanziaria ai veri bisogni del Paese è dato dalla pessima
accoglienza che la stessa ha ricevuto da tutte le categorie: commercianti,
professionisti, imprenditori, sindaci ed esponenti della stessa maggioranza,
tutti uniti nel criticarla aspramente.
Alla luce di tutto ciò, per scongiurare anche localmente i
negativi riflessi della manovra, nei prossimi giorni presenteremo
una mozione in Consiglio comunale, per votare un o.d.g. che speriamo
possa registrare il voto unanime dell'intera assise, con cui chiederemo
a Governo e Parlamento di rideterminare la Finanziaria 2007, al fine
di consentire agli Enti Locali l'erogazione degli standard minimi
dei servizi pubblici essenziali.
Mancini (RNP)
“Gli amministratori della RNP si battano per la legalità”
22/10 "Nel nostro partito abbiamo dirigenti politici, amministratori,
che devono fare battaglie per la trasparenza, per la legalità,
seguire traiettorie chiare, pulite. Noi portiamo avanti questa impostazione
ferma, con la convinzione che purtroppo alcuni nostri alleati hanno
messo da parte, soprattutto dopo gli ultimi avvicendamenti alla Regione,
questo importante concetto. L'etica, la morale, il buon senso nella
politica". E' quanto ha detto il parlamentare della Rosa nel
Pugno, Giacomo Mancini, intervenendo alla Festa dell'Avanti a San
Demetrio Corone. "Ritengo - ha aggiunto - che il centrosinistra
potrà continuare ad essere valido se riconsidererà queste
importanti questioni, ponendo in essere un azione politica e di governo
che dia risposte vere e positive. Al contrario si rischia di perdere
consensi perché il centrosinistra rischia di dimostrare di
essere una coalizione che predilige gli interessi particolari, fatti
di affari, di comportamenti negativi. In questo momento di difficoltà
e di appannamento della politica noi almeno cerchiamo di tenere alta
la trasparenza e la limpidità"
Castrovillari/
Il Comune approva il Bilancio
22/10 Il Consiglio Comunale di Castrovillari ha approvato con i soli
voti della maggioranza l'equilibrio di bilancio. Hanno votato contro
i Socialisti Italiani, lo Sdi, il Pdm ed i Ds. Nel corso del consiglio
l'assessore Orazio Attanasio ed il sindaco, Franco Blaiotta, hanno
ribadito che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti senza aumentare
la pressione fiscale e dando risposte in tutti i settori.
Loiero “Mai
avuto conflitti con la Margherita, Ho solo fatto mie scelte”
21/10 "Io non ho mai avuto conflitti. Ho fatto delle mie scelte
punto e basta. Allora feci delle scelte con sofferenza, ma ora non
ci sono neanche più questi problemi perché con il tempo
la sofferenza si tempra, si attenua". E' quanto ha detto il presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, circa un suo riavvicinamento
alla Margherita dopo che, in occasione delle elezioni politiche, ha
fondato il Partito Democratico Meridionale. Loiero ha partecipato
stamane a Catanzaro al convegno sul tema 'I fondi comunitari 2007-13
per il Mezzogiorno e la Calabria: l'ultima scommessa?' organizzato
dalla Margherita. "Sono venuto a questo convegno - ha aggiunto
Loiero - perché me lo ha chiesto l'europarlamentare Donato
Veraldi. Se non me lo avesse chiesto non ci sarei venuto".
D’Antoni
in Calabria: “Sfruttare i fondi UE. Per la svolta serve collaborazione”
21/10 I fondi comunitari 2007-2013 per il Mezzogiorno sono "una
grande occasione di sviluppo. Abbiamo la possibilità di fare
una programmazione seria di sette anni". E' quanto ha detto il
vice ministro per il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni, stamane a Catanzaro,
a margine di un convegno sul tema 'I fondi comunitari 2007-13 per
il Mezzogiorno e la Calabria: l'ultima scommessa?' organizzato dalla
Margherita. "Il governo - ha aggiunto - ha coperto la parte nazionale
per intero, ha dato strumenti aggiuntivi all'impostazione dei fondi
aggiuntivi come ad esempio il credito d'imposta, investimenti per
la nuova occupazione, il cuneo fiscale differenziato che tanto da
fastidio al nord. C'é quindi una impostazione seria per rilanciare
le infrastrutture". "Qui è in discussione - ha concluso
D'Antoni - la capacità delle classi dirigenti a tutti i livelli.
Dobbiamo fare di questa opportunità una grande occasione di
programmazione, basta con la distribuzione a pioggia".
"La Calabria è in una fase difficile ma è possibile
dare una svolta. Il governo regionale sta facendo il possibile e noi
dobbiamo collegarlo di più alle iniziative nazionali, evitando
le incomprensioni che ci sono state e avviando una fase di piena e
forte collaborazione". E' quanto ha detto il Vice Ministro per
il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni, stamane a Catanzaro rispondendo ad
una domanda sull'attività del governo regionale. "I problemi
annosi - ha aggiunto - si risolvono se c'é la responsabilità
di tutti. Ci muoveremo perché questioni irrisolte da anni trovino
una giusta soluzione e qui ci vuole l'impegno di tutti. Basta quindi
con lo scarico di responsabilità. Cerchiamo di capire che questa
è la sfida per fare in modo che il Mezzogiorno riprenda il
suo cammino". (ANSA).
"Tutto dipende da ciò che avverrà nei prossimi
giorni in Parlamento. La fiducia è uno strumento a cui si ricorre
per evitare ostruzionismi e lungaggini". E' quanto ha detto il
vice ministro per il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni, stamane a Catanzaro,
circa la possibilità di porre la fiducia per l'approvazione
della Finanziaria. "Il governo Berlusconi, avendo una maggioranza
clamorosa - ha aggiunto - e la più forte degli ultimi cinquant'anni,
ha fatto ricorso alla fiducia ben tredici volte. Ora Berlusconi dichiara
che è un attentato alla democrazia, se lo avesse dichiarato
quando governava, probabilmente il Paese sarebbe andato meglio".
"In questo Paese manifestare è un diritto legittimo e
democratico. Francamente però non vedo le ragioni di queste
manifestazioni. Non si capisce bene l' obiettivo e cosa si vuole".
E' quanto ha detto il vice ministro per il Mezzogiorno, Sergio D'Antoni,
stamane a Catanzaro, a margine di un convegno organizzato dalla Margherita,
circa la manifestazione della Cdl contro la Finanziaria. "Questa
è una finanziaria - ha aggiunto - che cerca di puntare allo
sviluppo, in particolare delle zone deboli. Rispetto a questo il nord
reagisce con una chiusura, con una operazione miope perché
non vede che la prospettiva del Paese é di tutto il territorio.
In questo senso penso che la manifestazione è sbagliata e che
finisce per determinare un clima assolutamente non giusto di contrapposizione
tra Nord e Sud". "Noi invece - ha concluso D'Antoni - dobbiamo
puntare ad unire il Paese ed al suo sviluppo complessivo con misure
come quelle che ci sono in finanziaria che puntano a rilanciare gli
investimenti pubblici e privati"
Corigliano/Non
passa il bilancio. Commissario e poi di nuovo ad elezioni
21/10 Il Consiglio comunale di Corigliano Calabro non ha approvato,
per la seconda volta, gli equilibri di bilancio e per questo sono
scattate le procedure che porteranno prima al commissariamento e poi
allo scioglimento dell'Ente. L'amministrazione è retta da una
Giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Armando De Rosis. "Abbiamo
tentato - ha affermato il consigliere dei Comunisti italiani, Luciano
Manfrinato - di cominciare un percorso nuovo per cercare di portare
a termine la legislatura, ma l'ostinazione dell'Udc non lo ha consentito.
Ci siamo trovati a lottare contro un muro eretto dall'Udc che adesso
deve assumersi tutte le responsabilità. E' una giornata nera
per gli abitanti di Corigliano costretti a subire un danno non indifferente
con l'amministrazione comunale che non potrà portare a compimento
i necessari programmi di sviluppo del paese". "In ogni caso
- ha concluso Manfrinato - vogliamo affermare, fin da ora, che per
i Comunisti italiani il candidato a sindaco nelle prossime elezioni
comunali rimarrà sempre Armando De Rosis".
Legge elettorale:
Bruno e Naccarato contro il voto di preferenza
21/10 ''Prendo atto della dichiarazione dell' on. Francesco Storace
che si dice d' accordo su una revisione della legge elettorale regionale
che preveda l' eliminazione del voto di preferenza, una proposta gia'
formulata da esponenti della Margherita che comprende anche l' eliminazione
del listino e l' introduzione del collegio unico regionale''. E' quanto
afferma il senatore Franco Bruno, coordinatore della Margherita in
Calabria. ''Conosco le obiezioni dei sostenitori del voto di preferenza
- prosegue Bruno - convinti che esso favorisca la partecipazione dei
cittadini. Ma essi dimenticano che il sistema senza preferenze e'
adottato, ad esempio, nella Regione Toscana, dove sicuramente la partecipazione
e la coscienza democratica non sono inferiori ne' qualitativamente
ne' quantitativamente a quelle registrate altrove''. ''I sostenitori
del voto di preferenza - sostiene ancora il coordinatore della Margherita
calabrese - affermano anche che con un sistema diverso sarebbe eletto
chi non possiede voti. Non capiscono che il problema e' proprio il
concetto di 'possedere' il voto degli altri. Io sono fiero di dire
che di voti possiedo solo il mio e che sogno una terra in cui non
ci sia chi 'possiede' il voto di un altro, ne' la mafia ne' altri
soggetti; in cui non ci sia chi trasporta pacchetti di voti da uno
schieramento all' altro sulla base di meccanismi clientelari ben conosciuti;
una terra libera, in cui ognuno sia responsabile del voto che esprime
e non possa essere controllato da nessuno. Sarebbe tempo - conclude
Bruno - che su questi temi si aprisse un dibattito pubblico''.
''Come forse i cittadini calabresi ricorderanno nella scorsa legislatura
io sono stato uno dei protagonisti della stagione delle riforme che
ha portato la Calabria ad essere la prima Regione d' Italia ad approvare
uno Statuto regionale innovativo che ha fatto d' esempio a tutte le
altre Regioni d' Italia''. E' quanto afferma il sottosegretario alle
Riforme, Paolo Naccarato, circa la legge elettorale della Calabria.
''Quando - ha aggiunto - si tratto' di impostare il lavoro sulla legge
elettorale che competeva sempre a me proporre, essendo il presidente
della Commissione riforme, ricordo che fui il primo a lanciare l'
idea di annullare ,in via transitoria, le preferenze nel sistema elettorale
per l' elezione dei consiglieri regionali in Calabria. La proposta,
come forse qualcuno ricordera', non solo tutte le forze politiche
la lasciarono cadere nel vuoto ma nessuno si pronuncio' neppure a
favore''
Perrelli firma
per la richiesta di referendum per cambiare la legge elettorale
21/10 Ci sarà anche Tonino Perrelli, segretario nazionale
del Patto per il Sud, martedì a Roma, assieme a Mario Segni,
Carlo Scognamiglio e ai professori universitari Augusto Barbera e
Giovanni Guzzetta, per il deposito in Cassazione del nuovo quesito
referendario per la riforma della legge elettorale. "La Calabria
- sostiene Perrelli - ha sempre risposto con grande entusiasmo all'
appello dell' on. Segni e del suo movimento di cui ha condiviso linea
politica orientamento culturale, istanze ideali e ispirazione programmatica.
Lo ha fatto all' epoca nella battaglia referendaria ha continuato
a farlo in tanti momenti importanti elettorali e non, lo sta facendo
in questi giorni con la ripresa del nuovo movimento referendario che
è già una realtà consistente ramificata e presente
in tutto il territorio regionale". Per Perrelli l' adesione "non
è solo un meritato atto di fede o la riproposizione di un vincolo
affettivo nei confronti di cui ha avviato con coraggio e caparbia
determinazione il rinnovamento della vita politica italiana: è
anche il frutto di una convinzione e l' espressione di una speranza".
"La Calabria dei pattisti - sostiene ancora Perrelli - non chiede
assistenzialismo e non tende la mano alla pietà degli oboli,
rivendica un ruolo di protagonista responsabile ed operoso, all' interno
di un sistema di regole nuove che sappiano coniugare responsabilità
ed efficienza, solidarietà e produttività, specificità
localistiche ed unificanti insopprimibili tensioni nazionali. Certo
è anche necessario che non ci si fermi alla semplice creazione
del movimento liberaldemocratico: i pattisti nel solco della loro
tradizione, devono anche continuare a qualificarsi sul terreno delle
proposte politico programmatiche soprattutto a fronte della drammaticità
dei problemi che esclusivamente travagliano la realtà Calabrese
e rischiano di comprometterne la tenuta democratica"
Giacomo Mancini
designato membro dell'Antimafia. I complimenti di Villetti
20/10 Nei giorni scorsi il Parlamento ha approvato la legge istitutiva
della Commissione Antimafia. Adesso i gruppi parlamentari dovranno
indicare ai presidenti di Camera e Senato i venticinque deputati e
i venticinque senatori che comporranno l'importante organismo bicamerale.
La Rosa nel Pugno già da tempo ha designato per il prestigioso
e delicato incarico Giacomo Mancini. Roberto Villetti, presidente
del gruppo della Rosa nel Pugno e vice segretario dello SDI, ha inviato
al deputato calabrese una lettera di felicitazione: "Come socialisti
e come radicali, abbiamo una forte tradizione di lotta alla macrocriminalità
che è particolarmente diffusa in Sicilia, Campania, Calabria
e Puglia - è scritto nelle lettera di Villetti a Mancini- Siamo
stati noi, come Psi, a dare nella storia della Repubblica una vera
scossa alle classi dirigenti perché si rompessero oscure connivenze
e s'inasprisse la lotta alla mafia. Veri e propri martiri socialisti
sono annoverati tra le nostre fila nel contrasto alla criminalità
mafiosa: tra tutti ricordo la splendida e gloriosa figura di Salvatore
Carnevale. In Calabria, il tuo bisnonno Pietro e tuo nonno Giacomo
sono stati sempre in prima linea nella lotta alla 'ndrangheta. Ti
dà forza, quindi, caro Giacomo, - ha concluso Villetti -una
tradizione politica, di partito e familiare, che ti aiuterà
a svolgere con grande passione civile e politica il tuo nuovo compito".
Veraldi (DL)
“Per lo sviluppo puntare sui fondi europei”
20/10 "Il convegno che si svolgerà domani a Catanzaro
sul tema 'I Fondi Comunitari 2007/2013 per il Mezzogiorno e la Calabria:
l'ultima scommessa?' nasce dal desiderio di riunire intorno ad un
tavolo di confronto i protagonisti: Regione, Governo, imprenditori,
sindacati, Parlamentari Europei perché affrontino insieme,
e possibilmente in modo aperto, alcuni importanti interrogativi".
A sostenerlo é l' europarlamentare Donato Veraldi della Margherita.
"Perché l' enorme mole di aiuti comunitari dal 1994 ad
oggi (POP 1994/99 e POR 2000/2006) non ha provocato una crescita stabile
dell'economia e dell'occupazione in Calabria? - sio chiede Veraldi
- Cosa e come va cambiato nella gestione delle risorse che verrano
nei prossimi 6 anni per correggere questa inefficacia? Che ruolo possono
assumere gli imprenditori privati per attivare iniziative produttive
stabili? In che modo Governo e Regione possono sostenere le iniziative
produttive? Queste sono le domande alle quali si cercherà di
rispondere nell' incontro di domani". "Sono convinto - prosegue
Veraldi - che un chiarimento di fondo sarà utile. Noi parlamentari
europei, che seguiamo con attenzione lo sviluppo di questa problematica,
avvertiamo il bisogno di dare il nostro contributo, di idee, di proposte,
di sostegno ad eventuali iniziative che Regione e Governo intendano
assumere per rendere più incisivo lo sforzo dei protagonisti
di quella che ci auguriamo sia 'la nuova stagione' dell' economia
calabrese"
Galati (Udc)
“Valorizzare la conversione dei beni confiscati alla mafia”
20/10 "Occorre dare alla società civile ciò che
la criminalità organizzata le ha tolto, valorizzando al massimo
la conversione dei beni confiscati alla mafia a vantaggio delle comunità
afflitte dalla malavita". E' quanto afferma il deputato dell'Udc
Giuseppe Galati, segretario di presidenza della Camera. Il parlamentare
ha reso noto di avere presentato tre emendamenti relativi agli articoli
15, 41 e 79 della legge Finanziaria che riguardano disposizioni in
materia di immobili, programma di razionalizzazione degli acquisti
di beni e servizi e razionalizzazione delle dimensioni territoriali
degli enti locali. "La mia proposta di abolire il primo comma
dell'art.15 (disposizioni in materia di immobili) e apportare alcune
modifiche al secondo - prosegue Galati - mira a ristabilire una scala
di valori e una maggior agilità nelle procedure di assegnazione
degli immobili. I beni confiscati devono essere utilizzati innanzitutto
a scopi prettamente sociali, solo secondariamente a fini amministrativi".
Per il parlamentare dell'Udc "anche questo è un modo per
riaffermare il senso della legalità in territori che richiedono
una particolare attenzione e protezione dello Stato"
Fedele (FI) “Prevedere
nella finanziaria una zona franca per Gioia Tauro”
20/10 Zona franca a Gioia Tauro, sistemazione definitiva dei lavoratori
socialmente utili, ripristino della norma per l'acquisto delle prestazioni
sanitarie dei laboratori privati: sono i temi degli emendamenti alla
Finanziaria proposti da Luigi Fedele, parlamentare di Forza Italia,
componente la commissione Attività produttive" della Camera,
illustrati in un incontro con la stampa. "E' una Finanziaria,
quella di Prodi e Padoa Schioppa - ha sostenuto Fedele - che taglia
le gambe al Sud, per certi versi, anche con caratteristiche irridenti,
come per il cosidetto 'risarcimento' per la Sicilia e la Calabria,
regioni alle quali sono state destinate pochissime risorse sostitutive
dopo la cancellazione dei fondi per il Ponte sullo Stretto".
Il parlamentare di Forza Italia, ha detto che "nessuna categoria
sociale può dirsi soddisfatta da questa Finanziaria, gravata
dal giudizio negativo espresso dalle società internazionali
di rating e dallo stesso governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi.
Tasse di 'scopo' ai comuni, per il pronto soccorso ospedaliero, taglio
di prefetture. Così si penalizza solo il Sud, una manovra dove
la tassazione prevale su qualsiasi idea di sviluppo". "Su
Gioia Tauro - ha proseguito Fedele - ho proposto che entro sei mesi
dall'entrata in vigore della Finanziaria siano varate le norme applicative
per la costituzione della zona franca, con un impegno finanziario
di sostegno pari a trecento milioni di euro per gli anni dal 2007
al 2009. Per lo stesso periodo di tempo ho chiesto l'inserimento di
900 milioni di euro per coprire le spese di fuoriuscita dal precariato
dei lavoratori Lsu delle province e delle regioni del Mezzogiorno.
Ma quello che appare francamente come un vero e proprio taglieggiamento
è l'imposizione dell'abbattimento del 50% degli importi finanziari
destinati a coprire le convenzioni con i laboratori di analisi privati.
Per la Calabria e la nostra provincia, sarebbe una mazzata pesante,
poiché avrebbe tale provvedimento una ricaduta negativa sul
piano occupazionale e sui servizi del territorio". Il parlamentare
di Forza Italia ha inoltre criticato "la Giunta regionale che
non dà risposte a fronte di una chiara disponibilità
dell'opposizione, proprio in nome e per conto dei calabresi che tutti
rappresentiamo"
IDV “Finanziaria
necessaria per il Paese”
20/10 ''La legge Finanziaria, presentata in Parlamento dal Governo,
e' una necessita' per il Paese, avendo ereditato dal Governo di centrodestra
il disastro nei conti pubblici''. E' quanto scritto in un documento
approvato all'unanimita' dall'Assemblea regionale di Italia dei Valori
svoltasi a Lamezia Terme. All'assemblea regionale di Italia dei Valori,
presieduta da Felice Belisario, coordinatore nazionale organizzativo,
hanno partecipato il parlamentare Aurelio Misiti, ed il sottosegretario
alla Giustizia Luigi Li Gotti, ed il capogruppo in Consiglio Regionale
Maurizio Feraudo. ''La finanziaria - prosegue il documento - mentre
si qualifica per scelte di rigore condivise, va migliorata per quanto
riguarda la politica verso il Sud. L'attenzione viene rivolta a una
inspiegabile e inedita ''questione settentrionale'', forse dovuta
alla prevalenza del centrodestra nelle regioni piu' ricche del Paese.
Tale impostazione va rimossa senza indugio. Vanno previste modifiche
per contenere i tagli agli enti locali, in modo da assicurare i servizi
essenziali per i cittadini. Una particolare attenzione si dovra' avere
verso le famiglie numerose e meno abbienti''. ''La manovra - conclude
- non deve mortificare il ceto medio tessuto portante per la definitiva
ripresa dell'Italia''.
Tonino Perrelli
eletto presidente nazionale dell’associazione Patto Casa
20/10 Tonino Perrelli è stato eletto presidente nazionale
dell'associazione Patto Casa. Lo rende noto il commissario regionale
Patto Casa Calabria, Mariano Bruno. Patto Casa ha lo scopo di promuovere
la più ampia e diretta partecipazione alle scelte di politica
abitativa sul piano nazionale e locale. L'associazione collabora all'
elaborazione di una 'cultura della casa' ispirata ai più alti
principi sociali in difesa della persona umana e della famiglia e
promuove tutte le iniziative finalizzate al miglioramento morale e
materiale della società con attività di studio, di informazione.
Patto Casa ha ristrutturato la propria organizzazione a livello nazionale.
Il Comitato Esecutivo nazionale è costituito da Carlo Ronconi,
Stefano Santilli, Franco Ferni, Franco Frangone e Gloria Damiani.
A livello regionale sono stati eletti il Commissario regionale per
la Calabria, Mariano Bruno. Nel Comitato regionale calabrese sono
stati eletti Nicola Casabella, Pasquale Napolitano, Giancarlo Garofalo,
Emanuele Barone, Saverio Gatto, Alfredo Greco, Francesco Maurella,
Emanuele Giuncato, Anna Maria Ricca, Pasquale Giardino, Giovanni Lio
e Francesco Sbarra per la provincia di Cosenza; Antonio Argentieri
Puma e Matteo Foglia per la provincia di Crotone; Salvatore e Pino
Cosentino per la provincia di Catanzaro; Pietro Monardo per la provincia
di Vibo Valentia; Roberto Laganà, Maurizio Bellocco, Francesco
Califano, Antonino Puntoriero e Giuseppe Sera per la provincia di
Reggio Calabria. Sono stati nominati consulenti giuridici per la Calabria
gli avvocati Piero Carbone, Vittorio Vercillo e Teresa Ida Policicchio;
e consulenti Tributari Aurelio Napolitano, Antonio Trombino, ispettore
Secit, ed Eugenio Funari.
Galati (Udc)
“No alla norma che razionalizza gli enti locali, a rischio le
nuove province”
20/10 "L'istituzione di nuove province è messa a rischio
da una norma della Finanziaria che appare addirittura incostituzionale".
E' quanto afferma il parlamentare dell'Udc e segretario di presidenza
della Camera, Giuseppe Galati, che ha promosso un emendamento dell'art.79
della legge finanziaria. "La modifica del primo comma - ha aggiunto
- relativo alla razionalizzazione delle dimensioni territoriali degli
enti locali, è assolutamente necessaria. E' inaccettabile,
infatti, che una Finanziaria possa interrompere l'iter parlamentare
di disegni e progetti di legge, sospendendolo in attesa di un elaborato
di una Commissione di studio. L' effetto sarebbe non trascurabile:
fino allo 'spirare' di un termine arbitrariamente fissato, non si
potrebbe procedere alla formazione di nuove province". "Più
conforme - ha concluso Galati - al dettato costituzionale e alla ragionevolezza,
sarebbe invece prevedere che la Commissione di studio predisponga
le proprie attività in relazione ai progetti di legge concretamente
all'esame di Camera e Senato, fornendo un proprio parere tecnico sulle
ipotesi di discussione. E in questa direzione va l'emendamento che
ho presentato in materia di modifica delle circoscrizioni provinciali
e istituzione delle nuove province"
Zavettieri “Se
avessero indagato sul mio caso, Fortugno ora sarebbe vibo”
19/10 ''Se si fosse indagato sul tentato omicidio ai miei danni,
probabilmente Francesco Fortugno non ci avrebbe rimesso la pelle''.
A dirlo e' stato Saverio Zavettieri, de I Socialisti, intervenendo
ad ''Annozero'', la trasmissione condotta da Michele Santoro, stasera
dedicata alla 'ndrangheta ed all'omicidio del vice presidente del
Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Zavettieri
fu ferito da una scheggia, il 24 febbraio del 2004, provocata da un
colpo di fucile esploso contro la finestra della sua villetta che,
pero', aveva i vetri blindati. All'epoca era assessore della Giunta
regionale di centrodestra, coalizione che poi lascio' dopo alcuni
mesi per passare al centrosinistra. ''Sul mio attentato - ha aggiunto
- la politica non ha fatto nulla. Non aveva interessi perche' probabilmente
avrebbe scoperto delle verita' spiacevoli, cioe' che l'attentato poteva
essere maturato all'interno della coalizione, della quale allora facevo
parte, la Cdl''. Sul delitto Fortugno, Zavettieri ha detto di non
credere che il mandante sia il caposala dell'ospedale di Locri, Alessandro
Marciano', arrestato con questa accusa, indicando una pista politica.
''C'e' anche - ha detto - l'istigazione a delinquere. In un contesto
si crea un convincimento su un ostacolo. Si puo' armare la mano di
qualcuno che pero' non e' un balordo, e' espressione di quel contesto''.
Nella trasmissione e' stata trasmessa anche un'intervista a Domenico
Crea, il consigliere regionale subentrato a Fortugno, ed al quale
e' legato politicamente Marciano'. ''Perche' hanno ucciso Fortugno?
Perche' - ha detto - hanno preso impegni e poi non li hanno mantenuti.
Forse non lui, chi gli raccoglieva i voti. Informatevi come sono andate
le cose prima, non ora ...''. ''Marciano' Mandante? C'e' qualcosa
di molto piu' grosso. Per quanto mi riguarda Marciano' - ha aggiunto
parlando dei loro rapporti - non era assolutamente a rischio. Non
era ne' parente ne c'entrava nulla con i Cordi'. Qua i voti si prendono
se si lavora bene, se si e' accanto alla gente che ha bisogno, se
si fanno cortesie, ma non intendete cose strane. Il figlio, Giuseppe,
ha lavorato per un periodo nella mia struttura, ma era figlio persona
perbene. Sono dei poveracci. Non so se centra o no, ma non li faccio
all'altezza''. Poi, quando Crea si e' accorto che il suo colloquio
con il giornalista era registrato ha smesso di parlare. Nel corso
della trasmissione c'e' stato anche un battibecco tra il vice ministro
dell'Interno, Marco Minniti, e l'ex ministro alla Salute, Francesco
Storace. I toni si sono alzati mentre Minniti parlava di un'altra
vicenda, l'arresto del capogruppo dei Ds alla Regione Calabria, Franco
Pacenza, poi scarcerato dal tribunale del riesame. Minniti ha detto
di avere definito un errore giudiziario l'arresto di Pacenza dopo
avere letto le carte e di essere intervenuto ''su un problema che
e' quello della limitazione della liberta' personale. Sono un uomo
di sinistra e la sinistra ha nel suo dna il principio del garantismo.
Avrei fatto lo stesso anche per altri''. A questa affermazione e'
intervenuto Storace che ha citato il caso di un esponente della Cdl
in carcere da tre mesi. I toni si sono alzati e Santoro ha impiegato
alcuni minuti per riportare la calma. In precedenza Storace aveva
riferito che il giorno dopo il delitto Fortugno, quando era ministro
della Salute, incontro' il presidente della Regione Calabria, Agazio
Loiero, e gli propose ''una squadra di tecnici impermeabili all'ambiente''
per il settore della sanita'. ''Non ci fu - ha aggiunto Storace -
un approccio positivo da parte di Loiero. In quel momento lo giustificai
perche' era il momento dell'emozione, aveva perso l'amico. Pero' il
dubbio l'ho sempre avuto, perche' non accettare l'aiuto dello Stato.
Non gli voglio fare una colpa, ma credo ci sia stata una sottovalutazione
grave''.
Mancini (Rnp)
“Un impegno politico del Governo per la moratoria della pena
di morte”
19/10 ''Senza l'impegno politico-diplomatico del Governo italiano
la moratoria sulla pena di morte non avra' attuazione. Ecco perche'
sbaglia chi enfatizza e strumentalizza il voto della Commissione contro
il parere del sottosegretario Vernetti''. E' quanto afferma Giacomo
Mancini della Rnp. ''Al contrario, chi ha veramente a cuore la conquista
di questa frontiera di civilta' - osserva - deve sollecitare un'azione
sinergica del nostro Paese insieme all'Unione Europea in vista della
prossima assemblea generale delle Nazioni Unite al fine di ottenere
la piu' ampia convergenza possibile''.
Iovene (DS) “In
Calabria record di intimidazioni e attentati”
19/10 "Non c' è oggi in Italia una regione che abbia
il numero di attentati ed intimidazioni che si registrano in Calabria
dove, nel corso degli ultimi anni, si sono intensificati gli episodi
ai danni di amministratori locali, esponenti politici ed operatori
economici". A sostenerlo è Nuccio Iovene, senatore dell'
Ulivo, in una interrogazione al Ministro dell' Interno per sollecitare
interventi mirati a garantire la sicurezza a imprenditori e amministratori
locali calabresi dopo la recente escalation di atti intimidatori.
Nell' interrogazione, il parlamentare fa riferimento in particolare
all' incendio doloso ai danni della società Autolinee Bilotta
di Lamezia Terme, alle intimidazioni nei confronti del sindaco di
Vibo Valentia, Franco Sammarco, e del presidente della Provincia di
Crotone, Sergio Iritale, e alla protesta del commerciante lametino
Roberto Molinaro, vittima di estorsioni. Il senatore dell' Ulivo,
nell' interrogazione, chiede al ministro "quali azioni di contrasto,
prevenzione e repressione si intendano mettere in atto al fine di
stroncare l' azione della criminalità organizzata e garantire
ai rappresentanti politici, agli amministratori pubblici, agli operatori
economici e ai cittadini maggiore sicurezza e tranquillità".
Iovene, inoltre, chiede "se non si ritenga di dover dotare le
forze dell' ordine dei mezzi e degli strumenti adeguati e necessari,
coprendo i buchi di organico delle forze di polizia e della magistratura
al fine di velocizzare i processi e garantire la certezza dell' amministrazione
della giustizia"
Il 22 a S.Giovanni
Laratta presenta il DDL Lazzati
19/10 Sara' presentato domenica 22 ottobre a San Giovanni in Fiore,
il Progetto di Legge promosso dal centro studi ''Lazzati'' di Lamezia
Terme che reca ''Disposizioni concernenti il divieto di svolgimento
di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione''.
All' incontro, coordinato dal giornalista Paride Leporace, parteciperanno
il deputato dell' Ulivo Franco Laratta e la parlamentare di Alleanza
Nazionale, Angela Napoli. Nel corso dell' incontro interverra' il
giudice di Cassazione e presidente del Centro studi Lazzati, Romano
De Grazia, ispiratore del provvedimento che la scorsa settimana e'
stato presentato a Montecitorio. ''Con il Pdl che contiene tre articoli
a modifica della legge 1423 del '56 - e' detto in un comunicato -
si propone in sostanza di impedire alle persone in odore di mafia,
lo svolgimento di propaganda elettorale in favore di candidati politici.
Il provvedimento era stato presentato anche nelle ultime due legislature,
ma non e' mai approdato in Commissione Giustizia per la discussione.
Il promotore del testo, Romano De Grazia, in piu' occasioni ha spiegato
che il punto critico dove avviene il contagio tra mafia e politica
e proprio il momento elettorale. Sradicare ogni tentativo di collusione
in quella circostanza, potrebbe ostruire le falle che permettono le
infiltrazioni mafiose nelle istituzioni''. Laratta e Napoli, e' detto
ancora nel comunicato, annunceranno una proposta rivolta agli Enti
locali calabresi affinche' si facciano promotori di un ordine del
giorno, da approvare nelle assemblee, a sostegno del progetto di legge
Lazzati.
P. Mancini “L’Unità
censura Pansa”
19/10 (Pietro Mancini) Forse, Giampaolo Pansa, giornalista scomodo
e con la schiena dritta, tra le poche voci progressiste, che hanno
mantenuto l'autonomia dal vertice della Quercia, si attendeva il violento
attacco di Bocca, ma non la clamorosa censura del giornale dei DS.
Eppure, è andata proprio cosi': " L' Unità "
, diretta da Padellaro - che con lo scrittore piemontese ha lavorato
a lungo all' " Espresso " - non ha stampato neppure una
riga del telegramma di solidarietà, che Giorgio Napolitano,
che ha ancora in tasca la tessera della Quercia, ha inviato a Pansa.
Un messaggio breve, ma sincero ed esplicito, con il quale il Capo
dello Stato ha voluto manifestare e render pubblica" la profonda
deplorazione per gli atti di violenza "degli autonomi, durante
la presentazione, a Reggio Emilia, del libro " La grande bugia
". Al giornalista hanno scritto e telefonato il presidente del
Senato, Marini, tanti amici, lettori, colleghi e politici, di destra,
di sinistra e di centro, ma desta impressione e sconcerto il silenzio,
gelido, di Prodi e dei capi dei DS, a eccezione del presidente della
regione Emilia, Vasco Errani, e di Luciano Violante, che ha, tuttavia,
cercato di minimizzare il grave episodio, definendo la squadraccia
un " gruppo di ragazzotti ". Peggio hanno fatto i giovani
del partito comunista di Diliberto, che hanno approvato l' assalto
di Reggio Emilia.
Negli ultimi mesi, conversando spesso con Pansa, l' ho trovato molto
pessimista sulle prospettive della sinistra nel nostro Paese : ormai,
nei vertici dei partiti e nelle regioni, i " cacicchi "
e i " mandarini " rossi hanno accumulato troppo potere e
troppi mezzi, per rassegnarsi a cederli all' estabishment tecnocratico
e bancario, che Prodi vorrebbe installare nelle poltrone di comando
del nuovo partitone democratico. " La legislatura, che si è
aperta nell' aprile del 2006 - mi ha anticipato lo scrittore piemontese-
vedrà una forza rinnovata dei " partiti- squalo ",
capaci di mangiarsi, in un boccone, tutti gli Arturo Parisi, tutti
i Pietro Mancini d' Italia e tutte le questioni, morali e immorali,
da voi giustamente ma vanamente sottolineate ". Ma, intanto,
pur in presenza di tale scenario, tutt' altro che esaltante, sarebbe
significativo se i capi del primo partito della sinistra facessero
seguire, alla solidarietà di Napolitano a Giampaolo, le proprie
chiare e non ambigue prese di posizione. Caro Fassino, lei tra Pansa,
che chiede ai DS e agli ex comunisti di fare i conti con la vostra
identità e di riconoscere gli errori, gli orrori e i veleni
dell' ideologia comunista, e Giorgio Bocca, che bolla il suo grande
nemico Pansa come " filo-fascista " , lo paragona a quelli
che negano l' Olocausto e sollecita all' Unione una legge per bloccarne
i libri, non può e non deve fare il Ponzio Pilato. Dovrebbe,
con onestà e chiarezza, spiegare, al popolo progressista e
agli italiani, in quale direzione, e con quali strategie, negli anni
2000, intenda muoversi la sinistra italiana. E troncare i legami,
nettamente e definitivamente, con i " compagni ", che inneggiano
alle stragi del " triangolo rosso " nel 1947 e a quella
del 2005 dei soldati italiani a Nassirya, eseguita dai "coraggiosi
resistenti " iracheni.
Al Festival dell’Avanti
di San Demetrio prove di ri-unione socialista
18/10 "Una forte voglia di unità, di un partito socialista
unito, un grande partito riformatore. Un partito che tenga conto della
volontà popolare e non lasci i partiti arbitri delle sorti
di una nazione". Lo ha detto Cesare Marini, componente la direzione
nazionale della Rosa nel Pugno, introducendo i lavori di un incontro
sul tema "I socialisti tra diaspora e ricomposizione: quale futuro"
nell' ambito della seconda giornata della 'Festa dell' Avanti 2006'"
di S. Demetrio Corone. All' iniziativa sono intervenuti Ercole Nucera,
segretario regionale dello Sdi e Franco Crinò, segretario regionale
dei I Socialisti. "L' esigenza di giungere all' unità
socialista - ha detto Nucera - parte dalla base; il problema è
che questa volontà non è ancora completamente confermata
a livello dirigenziale. La politica invece di risolvere i problemi
della Calabria costituisce essa stessa un problema per la Calabria.
Una politica che invece di essere funzionale allo sviluppo calabrese
né costituisce un impedimento. Alcuni dirigenti purtroppo hanno
vecchi vizi e badano più al proprio tornaconto personale, con
meccanismi di scambio poco puliti. Noi vogliamo un partito socialista
forte con elementi rappresentativi nuovi". A parere di Nucera
"ci vuole un leader e delle forze giovani che sgombrino definitivamente
il campo. Noi abbiamo una cultura diversa dai radicali e dai diessini.
Oggi sono venuti meno tutti i motivi ostativi all'unità, questa
è la verità. I vecchi compagni ci attribuivano una sudditanza
verso i Ds, ma adesso non dovremmo più avere difficoltà
neanche con i compagni del Nuovo Psi a confluire in un unico soggetto.
I socialisti di Zavettieri non mi sembra che però stiano procedendo
nella giusta maniera perché al convegno di Napoli hanno manifestato
ben altre intenzioni verso i Ds che a noi ormai non interessano più.
L' unità dei socialisti oggi rappresenta una vera realtà,
alternativa, riformista, una piattaforma nuova, forte, sulla quale
si può lavorare". Per Crinò "il problema è
che nell' ambito socialista contano molto i vertici romani. Boselli,
De Michelis, Craxi, ci stanno danneggiando e non cambiano i loro modi
neanche di fronte a nuove esigenze. In Calabria - prosegue Crinò
- c' è un problema di doppia morale e la Calabria non è
la figlia prediletta di Prodi. Bisogna allora bonificare la classe
politica di centro sinistra soprattutto a livello regionale. Il contesto
per l' unità, specialmente adesso, ci sta tutto anche se le
oligarchie di partito a livello nazionale ci frenano. Ma noi insisteremo
e ce la metteremo tutta per arrivare all' unità e riformare
veramente la classe politica.
Valentino (AN)
“Sbagliate le ipotesi di Laratta sugli attentati al Comune di
Reggio”
18/10 ''La cultura del sospetto alimentata attraverso le interrogazioni
parlamentari non puo' che suscitare sdegno perche' le insinuazioni
contenute e divulgate impunemente non possono essere contestate nelle
sedi giudiziarie e non si puo' reclamare alcun danno''. E' quanto
afferma in una nota il senatore di Alleanza Nazionale, Giuseppe Valentino,
circa le dichiarazioni del parlamentare Franco Laratta sugli attentati
al comune di Reggio Calabria. ''Per questa ragione - ha aggiunto -
l'onesta' intellettuale dei parlamentari impone di svolgere le attivita'
di sindacato ispettivo senza inseguire strumentali fantasie ma con
rigore assoluto. Cosi' non ha operato il deputato Laratta quando ha
chiesto al ministro dell'Interno chiarimenti circa l'attentato subito
dal sindaco di Reggio Calabria, Scopelliti. Poiche' se e' corretto
interrogarsi su eventuali coinvolgimenti di segmenti deviati di una
realta' apprezzata ed importante come il Sismi nella vicenda in oggetto,
e' ingiustificato e grossolanamente sensazionalistico immaginare connivenze
e anomalie soltanto perche' alcune proposte pubblicitarie del Comune
di Reggio Calabria, affidate a Publikompass, sono state pubblicate
anche su un giornale a grande diffusione nazionale il cui vicedirettore
e' risultato legato al Sismi''. ''E' auspicabile - ha concluso Valentino
- che il ministro dell'Interno riferisca tempestivamente. Se avesse
gia' risposto all'interrogazione presentata qualche mese fa oggi non
vi sarebbero strumentali e devianti iniziative parlamentari alle quali
replicare''.
Interrogazione
dei parlamentari calabresi sulle indagini sul racket a Lamezia
18/10 I parlamentari del centrosinistra della Calabria hanno rivolto
una interrogazione ai ministri dell'Interno, Giuliano Amato, e della
Giustizia, Clemente Mastella, per conoscere se nella vicenda che vede
coinvolto l'imprenditore edile, Roberto Molinaro, ci sono stati ritardi
e lacune da parte degli organi investigativi di Lamezia Terme e di
Catanzaro. L'interrogazione è stata sottoscritta da Franco
Laratta, (primo firmatario), Maria Grazia Laganà Fortugno,
Nicodemo Oliverio, Aurelio Misiti, Francesco Amendola, Giacomo Mancini,
Ferdinando Pignataro, Dorina Bianchi e Marilina Intrieri. Nei giorni
scorsi Molinaro, che ha denunciato i suoi presunti estorsori, ha deciso
protestare oscurando la vetrina del suo negozio a Lamezia Terme. Nell'interrogazione
i parlamentari lamentano che "gli uffici preposti alle indagini
non avrebbero esaminato a sufficienza il caso di Molinaro, al punto
da determinare la non risoluzione di una vicenda che si protrae dal
1990, nonostante l'imprenditore abbia prodotto e depositato presso
gli uffici, una documentazione esaustiva, nonché puntuale,
coraggiosa e con denunce circostanziate. Documentazione corredata
di nomi, indirizzi e foto dei malviventi che lo hanno intimidito a
fini estorsivi. In più occasioni Molinaro ha subito violenti
attacchi da parte delle cosche con gravi conseguenti danni economici".
"Paradossalmente - concludono i parlamentari nell'interrogazione
- nel corso dei processi è proprio l'imprenditore che passa
da vittima a carnefice per le strumentali ritorsioni degli imputati
che approfittando delle svariate lacune investigative hanno tentato
ulteriori intimidazioni nei propri confronti anche mediante lo strumento
improprio della querela per calunnia".
Soddisfazione
del PDM per il sostegno ai braccianti della sibaritide dopo le calamità
18/10 "Il partito democratico meridionale di Cassano esprime
la sua soddisfazione per il decreto del Ministero delle Politiche
Agricole di riconoscimento del carattere di eccezionalità degli
eventi calamitosi riguardante il Comune di Cassano allo Ionio e degli
altri Comuni della Sibaritide". E' quanto afferma, in una nota,
il capogruppo del Partito Democratico meridionale in Consiglio comunale
di Cassano, Pino Clausi. "Il provvedimento di sostegno al reddito
da disoccupazione agricola - dice Clausi - che riguarda circa 4.500
braccianti agricoli del Comune di Cassano, che potranno contare sulle
indennità dovute, costituisce un aiuto significativo anche
alle imprese agricole, che non dovranno versare le giornate da indennizzare
per i contributi previdenziali". Il capogruppo Clausi ringrazia
l'assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, "per l'attenzione
dimostrata verso il mondo agricolo della Sibaritide e la tenace perseveranza
con la quale si è attivato istituzionalmente per risolvere
la questione e raggiungere l'obiettivo di garantire le indennità
di disoccupazione agli operatori agricoli del nostro comprensorio,
penalizzati dagli eventi climatici della gelata dello scorso dicembre".
P. Mancini “Com’è
triste la malapolitica in Calabria un anno dopo Fortugno”
17/10 (Pietro Mancini) Con il delitto Fortugno, eseguito a Locri
il 16 ottobre del 2005, la malapolitica, o la polimafia, si sarebbe
spinta su un terreno molto inquietante, passando dagli appalti, dalle
assunzioni clientelari nel locale ospedale -dove lavoravano il consigliere
regionale, la moglie e l' uomo, inquisito per l' omicidio - imposte
dai capi-bastone, e dai traffici alla spietata, eclatante esecuzione,
in pieno giorno, commissionata per far pagare al medico, genero di
un ex notabile di lungo corso della vecchia DC, la sua elezione a
consigliere regionale e la conseguente trombatura di Mimmo Crea. Costui
fu protagonista, alla vigilia delle elezioni del 2005, di un clamoroso,
ma non isolato, salto della quaglia, dalla Cdl all' Unione, che venne
approvato, con superficiale entusiasmo e senza procedere ai necessari
approfondimenti sulla figura del Crea, da due dirigenti nazionali
della Margherita : l' ex capo della CISL, Sergio D' Antoni, e Franco
Marini, attuale presidente del Senato. All' indomani delle manette,
scattate ai polsi di Alessandro Marcianò, caposala dell' ospedale
di Locri e già galoppino elettorale di Crea, che lo aveva definito,
in una telefonata interecettata, " fratello mio ", il governatore
della Calabria, Agazio Loiero, affermò : " Sono emersi,
nel corso delle indagini, legami molto stretti tra i presunti mandanti
del delitto e un esponente della Margherita, Crea, che è diventato
consigliere regionale, in quanto primo dei non eletti, in seguito
alla tragica fine dell' on. Fortugno. Al posto di Crea, mi sarei dimesso.
Mi auguro che Crea sia estraneo all' azione delittuosa. C' è,
tuttavia, un' evidente questione, che non può essere risolta,
esclusivamente, nelle aule di giustizia ".
Purtroppo, né i capi, nazionali e locali, del partito di Rutelli
né, tantomeno, Crea, rimasto inchiodato all' ambita poltrona,
dopo essersi blandamente e solo temporaneamente autosospeso dal partito,
hanno recepito l' appello di Loiero, che ha lasciato la Margherita
e ha fondato un suo partito, ed è convinto che il trasformismo
meridionale sia legato, oggi, alla " colonizzazione della politica
del Mezzogiorno, attuata dagli apparati dei partiti nazionali, propensi
a considerare le regioni del Sud come " giacimenti elettorali
", da sfruttare e da coltivare, attraverso il clientelismo spicciolo
". In una regione gravemente ammalata di consociativismo e di
familismo amorale - rivelati dalle recenti, clamorose inchieste giudiziarie
della procura di Catanzaro, che ha inquisito il vice-presidente della
giunta e leader dei DS, Nicola Adamo, confermato assessore da Loiero
- l' economia è sempre più fragile, la disoccupazione
aumenta e gli appetiti dei famelici partiti si concentrano sulla politica
e sulle poltrone del sottogoverno.
Un anno dopo la barbara fine di Fortugno, oltre a Napolitano , alla
vedova e ai ragazzi di Locri, i calabresi onesti vorrebbero conoscere
la verità non solo sugli esecutori materiali dell' omicidio,
ma su quelli che il coraggioso vescovo di Locri, Giancarlo Bregantini,
ha definito " gli oscuri voleri e gli input politici dei poteri
deviati ". Anche alla luce delle devastanti conclusioni della
recente ispezione sull' ASL di Locri, un campanello d' allarme sulla
drammatica emergenza Calabria avrebbe dovuto suonare, e non da ieri,
a Roma, nel quartier generale del partito della vittima, ma anche
negli uffici di Prodi e Rutelli, a Palazzo Chigi. Nella sua recente
visita pastorale nella Locride, Prodi ha abbracciato la vedova, ha
ignorato Mimmo Crea e ha fatto le solite, generiche promesse, che
i calabresi ascoltano da decenni. Per festeggiare l' arrivo del premier,
i commissari dell' ASL numero 9 hanno pensato bene di spendere 7 mila
euro in addobbi floreali, per rendere più gradevoli i giardini
dell' ospedale. Purtroppo, l' incarico è stato conferito a
una ditta, il cui titolare ha soggiornato, a lungo, nelle patrie galere,
per associazione a delinquere, traffico d' armi, ricettazione, porto
e detenzione di armi. Per un tragico paradosso, che non sarebbe sfuggito
a Leonardo Sciascia, sempre attento nel delineare il " contesto,
in cui operavano i mafiosi, questo signore è considerato molto
vicino alla cosca Cordi', il clan a cui appartengono Domenico Novella
e Bruno Piccolo, due soldati della'ndrangheta, poi " pentiti",
finiti in cella nella complessa, e ancora non conclusa, inchiesta
sul delitto Fortugno.
G. Mancini “Fioroni
non è Blair, e si vede”
17/10 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile
per le organizzazioni sociali dello SDI, in riferimento al dibattito
sulla scuola e alle scelte della legge Finanziaria, ha affermato che
" Fioroni non é Blair. E purtroppo si vede". "La
scuola - dice Mancini - che ha in mente il Ministro blocca il Paese
invece di liberare i nostri talenti. Sbagliato prevedere l' aumento
del numero degli alunni nelle classi, iniquo limitare la gratuità
parziale dei libri di testo, catastrofico bloccare le assunzioni per
i nuovi ricercatori. E poi discriminatorio per il Mezzogiorno non
investire nella costruzione di nuovi edifici scolastici. L'Italia
deve tornare ad essere competitiva nel mercato globale. Può
farlo solo investendo nei nostri giovani cervelli con un sistema educativo
moderno e innovativo che questa Finanziaria neanche fa intravedere".
Villecco Calipari
(DS) “Auspico un ampio consenso sulla missione in Libano”
17/10 "Esprimo il voto favorevole al decreto in esame ed auspico
che, come già avvenuto nelle Commissioni Esteri e Difesa riunite,
anche in quest'Aula, si realizzi il più ampio consenso sulla
missione italiana in Libano". E' quanto ha detto la senatrice
dell'Ulivo Rosa Villecco Calipari, intervenendo nell'aula del Senato.
"Le disposizioni - ha aggiunto - che stiamo per votare concernono
l'intervento di cooperazione allo sviluppo ed il rafforzamento del
contingente militare italiano. E' un'importante inversione culturale
e politica l'idea che il processo di pace possa ottenere dei risultati,
non soltanto dal consolidamento della tregua e dall'avvio di un negoziato
politico ma anche dalla ricostruzione del Libano e da un'azione umanitaria
che la comunità internazionale deve condurre a sostegno della
popolazione civile ed insieme al governo libanese. E' questo un modo
efficace per non lasciare spazio solo all'azione umanitaria di segno
islamista, già ampiamente avviata, che potrebbe aggravare i
rischi di un ampliamento del consenso alle posizioni politiche più
integraliste poiché l'assistenzialismo è una delle forme
più diffuse di proselitismo radicale". "Sono quindi
anche ragioni politiche - ha proseguito Rosa Villecco Calipari - e
non solo di carattere umanitario, sicuramente non secondarie, a richiedere
un intervento della comunità internazionale e, quindi del nostro
Paese, per la ricostruzione e per il sostegno alla popolazione civile.
Una missione politica, quindi, come ha sottolineato il ministro D'Alema,
che si accompagna ad un'azione diplomatica. In questo contesto si
inquadra lo stanziamento di 8 milioni di dollari del nostro Paese
per Art Gold Libano, il programma quadro delle Nazioni Unite a sostegno
delle reti territoriali in materia di governance locale e sviluppo
finalizzato a promuovere l'assistenza tecnica, organizzativa e amministrativa
tra enti locali del Nord e del Sud del mondo. La cooperazione non
è neutra deve scegliere i suoi obiettivi politici e i mezzi
più efficaci". "In linea - ha concluso - con la logica
e la strategia del Governo Italiano ho proposta di costituire un Comitato
internazionale di appoggio al programma Art Gold Libano, che promuovendo
politiche di cooperazione, permetta a parlamentari, rappresentanti
degli Enti locali e forze politiche dei differenti paesi, di fornire
il loro apporto ai colleghi libanesi".
Laratta (DL)
“Gli attentati al Comune di Reggio sembrano messe in scena”
17/10 Gli attentati e le intimidazioni subite in questi anni dall'amministrazione
comunale di Reggio Calabria sono al centro di una interrogazione rivolta
al Ministro dell'Interno dal deputato dell'Ulivo Franco Laratta, che
''intende conoscere fino in fondo - e' detto in un comunicato - la
verita' e gli sviluppi delle indagini''. L'ultimo episodio e' l'incendio
di un locale del Municipio. ''Ancora prima - sostiene Laratta - un
giovane era stato fermato dalle forze dell'ordine perche' fortemente
indiziato di aver scagliato contro un muro di Palazzo San Giorgio
una bottiglia''. Laratta chiede inoltre di ''conoscere i provvedimenti
che il Ministero ha assunto o intende assumere circa il paventato
tentativo di attentato al Sindaco di Reggio Calabria avvenuto il 7
ottobre del 2004 ed agli interrogativi rimasti inevasi su movente,
mandanti ed esecutori materiali del gesto. Risvolti giudiziari avrebbero
acclarato che l'attentato sarebbe stato sventato per l' intervento
dell'allora vice capo del Sismi, Marco Mancini. Tale tempestivita'
sarebbe dovuta ad una soffiata ricevuta da Mancini, previo pagamento
di trecento mila euro, ad un non meglio specificato informatore di
'ndrangheta. Qualche giorno prima del tentativo di attentato, lo stesso
Sismi aveva invitato il Prefetto a disporre un servizio scorta al
Sindaco. Nell'immediatezza dell'episodio, le forze dell'ordine parlarono
di un tentativo di attentato contro il sindaco di Reggio portato da
una famiglia di 'ndrangheta reggina. Ad oggi le ipotesi a suo tempo
avanzate in merito appaiono prive di fondamento, essendo rimasta oscura
la verita' provata dei fatti. Ad oggi e' oscura la circostanza che,
prima del ritrovamento dell'ordigno, il Sismi sapesse dell'operazione
criminale, e, nonostante il pagamento di 300 mila euro a persona sconosciuta,
non sia riuscita ad evitare che lo stesso ordigno venisse riposto
al primo piano in un wc del Municipio, in posizione opposta a quella
che il sindaco occupa al secondo piano e quindi inefficace per produrre
effetti sulla sua persona, suscitando clamore giornalistico e paura
nell'intera cittadinanza''. Il parlamentare esprime, in tal senso,
''sospetti e chiede di sapere perche', pur sapendo che il giorno successivo
al ritrovamento, lo stesso ordigno doveva essere innescato dagli attentatori,
il Sismi non abbia compiuto un'operazione di Polizia al fine di arrestare
i malviventi''. Nell'interrogazione Laratta chiede anche di conoscere
''quale attinenza o ruolo abbia avuto o svolto il vice direttore del
quotidiano 'Libero', Renato Farina, nella vicenda, considerando anche
la circostanza che lo stesso giornale avrebbe ricevuto qualche tempo
addietro una somma di danaro cospicua per inserzioni pubblicitarie
del Comune di Reggio Calabria, e considerando che lo stesso vice direttore
e' stato coinvolto in inchieste che lo vedono legato a Mancini''.
''L'intera vicenda - afferma ancora Laratta - come suggerito da un
articolo apparso sul 'Corriere della Sera', sembra, se non una messa
in scena, una operazione architettata per produrre finalita' estranee
all'attentato in senso stretto e comunque ancora sconosciute ai cittadini
di Reggio Calabria ed al Paese''. Sulla base di queste premessa Laratta
chiede al ministro dell'Interno ''di conoscere, nel pieno rispetto
dell'attivita' di indagine, quali provvedimenti voglia adottare e
quali esiti sono maturati sulle vicende in questione che rischiano
di concatenarsi sino a formare un vero e proprio processo tendente
a fornire copertura mediatica all'Amministrazione comunale reggina,
che si presenta come vittima, e cosi' sviare l'attenzione dalle reali
e concrete questioni della citta'. Con strana coincidenza temporale,
infatti, gli avvenimenti in questione si sono manifestati sia in occasioni
di profonde ed accese crisi politiche ed amministrative tutte interne
alla maggioranza comunale, che di contestazioni da parte dell'opinione
pubblica. Come pure hanno seguito interventi giudiziari che hanno
bloccato, con sequestro preventivo, lavori che la stessa Amministrazione
aveva gia' cantierato, suscitando notevole malumore tra i cittadini.
In questo scenario l'ultimo episodio oggetto di notevole contrarieta'
da parte dell'opinione pubblica di Reggio Calabria, che ha fatto registrare
l'intervento giudiziario della Procura, e' quello relativo alla discussa
realizzazione del cosiddetto 'tapis roulant', opera pubblica che si
sta realizzando in pieno centro storico ed appaltata, pare, senza
un nulla osta ambientale e paesaggistico''.
Santelli (FI)
“No alla soppressione delle ragionerie provinciali”
17/10 "E' paradossale che il Governo preveda nella Finanziaria
tagli per il funzionamento delle istituzioni a livello periferico".
Lo afferma, in una nota, Jole Santelli, deputato di Forza Italia ed
ex sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli, facendo riferimento
alla decisione del Governo di prevedere "al comma 1 dell'articolo
34 della Finanziaria la soppressione, con un taglio netto, delle ragionerie
provinciali, strutture importanti dello stato nel controllo della
spesa decentrata". Secondo Jole Santelli "é poi ancora
più grave che il Governo non dica nulla sulle sorti del personale
di questi uffici. Forza Italia si opporrà in Parlamento per
contrastare una misura che è incoerente con l'obiettivo di
efficienza e che é anche inutilmente punitiva nei confronti
delle professionalità che operano nel settore e soprattutto
in controtendenza rispetto alle considerazioni espresse dallo stesso
ministro in occasione della Conferenza annuale della stessa Ragioneria"
Gruppo DS “Alla
CM Serre la Margherita disorienta gli obiettori”
17/10 Si e' tenuta oggi la riunione congiunta del gruppo DS della
comunita' Montana ''Serre Cosentine'' insieme ai livelli provinciali
e regionali del partito. Si e' preso atto che all'interno dell'Ente
Montano continua a permanere una maggioranza che vede insieme Margherita
e Forza Italia esclusivamente sulla base di un patto di potere e di
poltrone ai danni delle popolazioni amministrate. Sorprende come i
livelli provinciali della Margherita avallino maggioranze politiche
che disorientano gli elettori del Centrosinistra. A tutt'oggi regna
sovrana la confusione e non e' pervenuto nessun atto chiarificatore
come le dimissioni del presidente e dell'esecutivo.I DS sono impegnati
a lavorare, cosi' come hanno sempre fatto, alla costruzione di maggioranze
politicamente chiare e coerenti
Fedele (FI) “In
Calabria un problema di sicurezza inevaso”
17/10 ''Finita la commemorazione di Franco Fortugno ci si accorge
che, dai tanti altri casi aperti o balzati, in questi ultimi due giorni
alle cronache, in Calabria c'e' un problema sicurezza completamente
inevaso''. E' quanto afferma in una nota il parlamentare di Forza
Italia, Luigi Fedele. ''Il Governo nazionale - ha aggiunto - non puo'
continuare a dire che faremo faremo, o fornire, su ogni questione,
spiegazioni letterarie. Chi ha responsabilita' dirette deve incominciare
ad assumersi le proprie responsabilita', a produrre fatti concreti,
andare laddove si verificano le intimidazioni e fornire risposte,
ad incominciare dal ministro degli Interni Giuliano Amato. Per quanto
riguarda la questione legalita', inoltre, la risposta migliore che
il Governo regionale potrebbe dare, e' quella del buon governo nella
gestione della cosa pubblica e invece si ha netta l'impressione che
anche la seconda Giunta Loiero proceda senza strategia e spenda quasi
tutto il tempo in manifestazioni antimafiose rituali e generiche soltanto
per coprire la propria inettitudine a governare''. ''Il problema della
legalita' - ha proseguito Fedele - e' strettamente collegato alla
buona politica ossia ad una pratica amministrativa che il centrosinistra
ha promesso diciotto mesi fa e di cui pero' non c'e' traccia. Ne'
aiuta, o ha aiutato, al ripristino della legalita' in Calabria la
formazione del partito del Presidente Loiero all'interno del sistema
dei partiti. Percio' e' urgente che ciascun soggetto politico inizi
ad esercitare la propria funzione, badando piu' che ad urlare alla
luna a fare cose concrete''. ''Sorprende infine - ha concluso - come
il sindacato non soltanto non dichiari lo sciopero generale dopo due
anni circa di sfracelli amministrativi, ma neanche lo ipotizzi''.
Laratta (DL)
“Chiudere il Papa Giovanni e trasferire i malati”
17/10 ''Quella dell'istituto Papa Giovanni e' la piu' triste e vergognosa
pagina della sanita' italiana. Spero che dopo il sequestro della Guardia
di Finanza la magistratura faccia piena luce, accertando la verita'
e le responsabilita' fino in fondo, anche quelle politiche. Intanto
pero' mi chiedo se non sia opportuno chiuderlo, trasferendo gli ammalati
in altre sedi piu' adeguate''. Lo ha detto Franco Laratta, deputato
dell'Ulivo, commentando il sequestro probatorio della struttura di
Serra d'Aiello. ''Gia' il mese scorso - ha aggiunto Laratta - facendo
visita all'istituto, mi sono reso conto del gravissimo stato di degrado
in cui versa la struttura sul piano igienico-sanitario. Una situazione
al collasso aggravata da un peso debitorio di 80 milioni di euro,
a cui si aggiungono 500 mila euro al mese di passivita'''. Secondo
Laratta ''restano oggi due interrogativi e un dubbio atroce: nel caso
non maturi l'idea di chiuderlo, che fine faranno i 350 pazienti, infermi
e disadattati, dal momento che i tempi per costituire la societa'
di cui si parla saranno abbastanza lunghi e quale sara' il destino
degli operatori? Bisognerebbe poi accertare se all'interno della struttura
vi siano stati soprusi e violenze ai danni dei pazienti, che al contrario
avrebbero dovuto ricevere un'assistenza civile, adeguata e dignitosa''.
Laratta afferma infine di confidare ''nell' operato della magistratura,
auspicando un celere accertamento delle responsabilita' penali''
Giovedì
a Roma incontro sulle donne irachene promosso da Rosa Villecco Calipari
16/10 Il ruolo delle donne irachene per la ricostruzione delle istituzioni.
E' questo il tema dell'incontro promosso dalla senatrice Rosa Villecco
Calipari, componente della commissione Difesa di Palazzo Madama, con
40 professioniste irachene, tra cui 15 curde, che hanno frequentato
nelle settimane scorse un master su "Federalismo negli stati
pluralisti e ruolo delle donne per la coesione sociale", organizzato
dal ministero degli Esteri e dall'Adnkronos Comunicazione. All'incontro,
che si terrà nell'aula della commissione Difesa del Senato
giovedì 19 ottobre alle ore 15.30, la senatrice Villecco Calipari
ha invitato le senatrici e i senatori di tutti i gruppi parlamentari.
"Le donne irachene che incontreremo - spiega la senatrice Villecco
- sono professioniste provenienti da diverse province, con competenze
maturate nel settore giuridico e della pubblica amministrazione, in
Italia per seguire un corso di formazione sugli elementi costitutivi
di un governo di tipo federale, un'iniziativa a sostegno del processo
di costruzione della democrazia federalista in Iraq. In questa prospettiva
abbiamo promosso un confronto tra loro, le senatrici e i senatori
proprio sul tema del ruolo delle donne nelle politiche di institution
building e di coesione sociale".
Dima (An) “Condanna
per gli atti di vandalismo alla Forestale”
16/10 "Condanniamo con forza l'ennesimo atto di vandalismo e
di intimidazione commesso contro il Comandante provinciale del Corpo
Forestale dello Stato e le strutture ubicate nel Parco della Sila".
E' quanto afferma in una nota il coordinatore regionale di Alleanza
Nazionale, Giovanni Dima, circa gli attentati subiti dalle strutture
del corpo forestale dello Stato nel cosentino. "Al dottor Curcio
ed al Corpo forestale - ha concluso - manifestiamo la nostra solidarietà
personale ed istituzionale consapevoli del buon lavoro che stanno
svolgendo a difesa ed a salvaguardia del territorio nell'interesse
esclusivo dei calabresi".
Castrovillari/DL
“Serve un progetto condiviso”
16/10 La situazione politica locale in vista delle prossime elezioni
amministrative é stata analizzata nel corso della riunione
del direttivo della Margherita di Castrovillari. "Nel corso della
riunione - è scritto in una nota - è emersa la necessità
di procedere speditamente verso la redazione di un progetto condiviso
dalle forze dell'Ulivo e dell'Unione per rispondere alle esigenze
della città e del comprensorio; collegata al progetto è
la scelta di un candidato sindaco forte ed autorevole ed in grado
di interpretare il programma e garantire i soggetti dell'alleanza
e dell'Ulivo. Nel partito è emersa l'esigenza di iniziare a
predisporre una lista di candidati al consiglio tale da raccogliere
la più ampia messe di voti, per rendere l'esperienza della
Margherita sempre più radicata e presente nel nostro territorio
e nelle istituzioni". "In particolare - conclude la nota
- è stato sottolineato come sia in questo momento necessario
introdurre anche nel dibattito politico locale la questione del Partito
democratico, che a livello nazionale sembra decisamente avviato verso
la fondazione del soggetto politico da parte delle due forze principali,
la Margherita e i Ds, in attesa di ulteriori auspicabili adesioni".
Mancini “Modificare
il decreto per gli esami degli avvocati”
15/10 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile
nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, ha incontrato a
Reggio Calabria gli avvocati del comitato "Professione Libera"
che chiedono un cambiamento del Decreto Castelli relativo all'esame
per accedere alla professione di avvocato. "Era evidente fin
da subito - ha detto Mancini - che il Decreto Castelli fosse sbagliato.
Nella passata legislatura abbiamo condotto una dura battaglia parlamentare
per tutelare i giovani praticanti e per dare vita ad un sistema più
giusto. Abbiamo fatto rilevare l' 'assurdita' di una legge che ha
introdotto un meccanismo di sorteggio della sede di correzione delle
prove scritte, alimentando nuove discriminazioni tra i giovani del
Sud e quelli del Nord. Oggi è indispensabile definire un nuovo
tipo di accesso alle libere professioni che tenga conto anche degli
attuali limiti all'interno degli Ordini". "Il nostro compito
- ha concluso - è quello di liberare i talenti calabresi nella
società professionale e rispetto a questa bussola continueremo
il nostro impegno con la speranza che questa volta il Ministro della
Giustizia sia più attento".
Ennio Morrone
(Udeur) “Fare chiarezza sui casi come il Cosenza Calcio”
13/10 "Intervengo dopo alcuni giorni nel dibattito che è
seguito all'emissione della sentenza di assoluzione, con formula ampia,
a favore di tutti gli imputati nel processo denominato 'Lupi', per
annunciare l'intenzione mia e di alcuni colleghi deputati di presentare
una interrogazione parlamentare". E' quanto afferma in una nota
il parlamentare dell'Udeur Ennio Morrone. "Si tratta - ha aggiunto
- del secondo processo tenuto in questa città, nel quale la
Procura Distrettuale Antimafia ha tentato di dimostrare l'esistenza
di un vero e proprio 'pactum sceleris' tra le organizzazioni mafiose
operanti nel capoluogo e quella che viene definita società
civile. Nel corso del processo 'Tamburo', infatti, la corte ha assolto
tutti i vertici dell'Anas dopo due anni di processo e dopo che la
stessa Procura li aveva messi letteralmente alla gogna, indicandoli
come persone colluse con la malavita organizzata. Nel processo 'Lupi',
inoltre, si deve sottolineare l'assoluta gravità di una sentenza
che ha assolto con formula piena l'ex patron del Cosenza Calcio 1914,
dopo un procedimento penale che ha di fatto cancellato il calcio professionistico
in città". "A seguito dell'arresto di Paolo Fabiano
Pagliuso - ha proseguito Morrone - avvenuto nel marzo del 2003, dimostratosi
in seguito privo di fondatezza, sono scaturiti una serie di episodi
che hanno portato al fallimento della società di calcio e alla
radiazione dalla lega professionistica. Oltre alle vicissitudini personali
dell'ex presidente Pagliuso e degli altri ex imputati, alcuni dei
quali stimati professionisti, dunque, e stato procurato un danno irreparabile
all'intera cittadinanza privandola di un patrimonio inestimabile quale
appunto il campionato di calcio di serie B, dove militava regolarmente
il Cosenza Calcio 1914, subito dopo il famoso ripescaggio. Un altro
aspetto va, poi, sottolineato. I processi, compresa la fase delle
indagini preliminari, hanno costi enormi a cui vanno aggiunte tutte
le somme che dovranno essere liquidate a titolo di risarcimento per
ingiusta detenzione a favore dei numerosi imputati assolti".
"Dovrà, allora, essere fatta chiarezza - ha concluso -
su queste vicende, perché alla luce delle sentenze assolutorie
troppe domande attendono risposte"
Iovene (DS):
Positiva la soppressione delle norme sulle Prefetture
13/10 "Su iniziativa concorde dei diversi gruppi politici e
con il parere favorevole del Governo é stato cancellato in
Commissione Affari Costituzionali della Camera l'articolo 33 della
Finanziaria che prevedeva la soppressione degli Uffici Periferici
del Ministero dell'Interno per gli ambiti territoriali sotto i 200.000
abitanti: è una decisione saggia". Così il senatore
dei Ds-L'Ulivo, Nuccio Iovene. Per Iovene si tratta di una scelta
che "ha dato risposta alle giuste preoccupazioni delle popolazioni
e degli amministratori interessati e che ha raccolto le indicazioni
di tutti i parlamentari che, come me, si sono mossi per scongiurare
una scelta che avrebbe potuto suonare, in una regione come la Calabria,
come la fuga e l'abbandono dello Stato da territori già molto
difficili". "L'attenzione e la sensibilità con la
quale il Governo, ed il Viceministro Minniti in particolare, hanno
affrontato la questione, correggendo un evidente errore - sottolinea
Iovene - testimonia la volontà di tenere aperto un confronto
vero con il Parlamento per migliorare la manovra economica e le scelte
di governo". "Analogamente - conclude Iovene - ora occorre
continuare ad impegnarsi per ottenere, in Finanziaria, le risorse
necessarie per far fronte ai danni e garantire la messa in sicurezza
del territorio a seguito dell'alluvione del 3 luglio scorso che ha
investito Vibo Valentia ed altri centri della provincia".
Tripodi (Pdci)
“No al ticket sul pronto soccorso”
13/10 ''La finanziaria 2007 del Governo Prodi introduce elementi
di novita' e di discontinuita' con le passate manovre economiche varate
dal centrodestra, ma presenta contemporaneamente aspetti discutibili
ed iniqui che richiedono un importante cambiamento''. A sostenerlo,
in una nota, e' il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi.
''Uno dei punti piu' discutibili - aggiunge Tripodi - e' il tema della
sanita' perche' si e' deciso di portare avanti un'idea vecchia e stantia
con l'introduzione di un odioso balzello per le prestazioni del pronto
soccorso non seguite da ricovero. In questo modo si vuole far pagare
ai cittadini, i guasti di una gestione sanitaria, che essendo incapace
di reprimere il malcostume, di fare una lotta seria agli sprechi,
di porre fine alla consulenze inutili e dispendiose, e di cancellare
le spese improduttive, ricorre alle vessazioni indistinte che introducono
una tassazione ingiusta che colpisce soprattutto le fasce piu' deboli''.
''Il Pdci calabrese, negli anni passati, - continua Tripodi - si e'
battuto per la cancellazione del ticket sul pronto soccorso introdotto,
tra l'altro anche in maniera arbitraria ed illegittima, dai manager
sanitari calabresi nominati dalla Giunta regionale di centrodestra
guidata da Chiaravalloti, nella azienda ospedaliera di Reggio Calabria
e nell'azienda sanitaria di Locri. In quella circostanza dopo la nostra
ferma denuncia, l'intero centrosinistra, su nostra iniziativa, ha
opportunamente presentato una mozione in Consiglio regionale contro
l'atto illegittimo e immorale dell'aziende di Reggio e di Locri, chiedendo
alla Giunta regionale l'annullamento del provvedimento vessatorio.
Quella forte battaglia si concluse con un importante successo che
porto' alla cancellazione del ticket''. ''Il ticket sul pronto soccorso
non ha colore - conclude il segretario regionale Pdci - era sbagliato
quando lo sosteneva il centrodestra e continua ad essere sbagliato
anche se lo propone il Governo Prodi. Coerentemente con la battaglia
vincente condotta in Calabria alcuni anni fa, confermiamo la nostra
netta opposizione contro la decisione del Governo che introduce il
ticket sul pronto soccorso. I Comunisti Italiani calabresi auspicano
che nel dibattito parlamentare venga corretta questa decisione grave
e sbagliata e venga ribadita la difesa del diritto alla salute come
diritto universale garantito costituzionalmente a tutti i cittadini''
Laratta sull’indulto
negato ad un calabrese “Ne ha diritto”
13/10 L' ex emigrante calabrese Francesco V., di 54 anni, condannato
per piccoli reati commessi all' estero, oggi in carcere nella sua
regione, dopo l' estradizione dalla Germania, per scontare un residuo
pena di 2 anni e 5 mesi "ha diritto all' indulto": lo afferma
Franco Laratta, deputato dell' Ulivo, che interviene sul caso reso
noto dal leader del movimento Diritti Civili Franco Corbelli, che
ha annunciato sulla vicenda un' interrogazione al ministro della Giustizia
Clemente Mastella. All'ex emigrante calabrese la Corte di Appello
di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha rigettato l' istanza, non riconoscendogli
il diritto all'indulto. In segno di protesta l'uomo, "già
duramente provato", ha iniziato lo sciopero della fame. "Dopo
il caso della Baraldini - aggiunge Laratta - l' unica certezza che
abbiamo oggi e che quest' uomo continua a restare in carcere. Dovendo
scontare meno di tre anni, esattamente due anni e cinque mesi, avrebbe
dovuto riacquistare la libertà un minuto dopo l'approvazione
dell'indulto. Invece gli è stato negato il diritto a beneficiare
del provvedimento di clemenza". Per Laratta "la sentenza
dei giudici catanzaresi viene collegata alla vicenda di Silvia Baraldini,
anche lei condannata per reati commessi all' estero, scarcerata, nei
giorni scorsi, grazie proprio all' indulto"
Parlamentari
calabresi chiedono una proroga alla “Visco Sud”
12/10 "La 'Visco Sud', la legge che agevola e sostiene le imprese
del Mezzogiorno d' Italia, deve essere prorogata di almeno un anno".
Lo affermano i parlamentari calabresi Franco Laratta, Nicodemo Oliverio
e Giacomo Mancini. La delegazione dei parlamentari calabresi sta "verificando
la possibilità di prorogare i termini dal 31 dicembre 2006
al 31 dicembre 2007, poiché - sostengono - le imprese del Mezzogiorno,
a causa della burocrazia e delle lungaggini storiche che accompagnano
tutti i provvedimenti legislativi nel sud, non sono nelle condizioni
di rispettare i tempi previsti". "La proroga di un anno
- hanno aggiunto Laratta, Oliverio e Mancini - consentirebbe a tantissime
aziende di usufruire delle agevolazioni previste dalla legge Visco
per il sud, che rappresenta una buona opportunità di crescita
e di sviluppo per la già fragile economia meridionale. Gli
effetti di questa proroga sono positivi soprattutto per la microimpresa
calabrese, su cui pesa un gap notevole in termini di crescita e di
sviluppo". Stamane - è scritto in una nota - il parlamentare
Franco Laratta ha incontrato a Montecitorio il relatore della legge
finanziaria per studiare gli interventi necessari per ottenere la
proroga di un anno della "Visco sud"
La CDL al Presidente
Oliverio “Invece di festeggiare affronti i problemi”
12/10 ''Ritorna al suo antico splendore una delle piu' belle ed importanti
opere del nostro territorio: parliamo, naturalmente, del restaurato
Palazzo della Provincia. Ma il Presidente Oliverio non si smentisce
mai e continua a confondere le idee ai cittadini: festeggia a pecorino
e champagne la realizzazione di opere che sono state concepite e volute
da altri Presidenti ed in parte finanziate dalla precedente Giunta
Regionale di centrodestra''. E' quanto affermano in una nota i consiglieri
provinciali di opposizione di Cosenza, Domenico Barile, Gianfranco
Ponzio, Piercarlo Chiappetta, Mario Russo e Natale Zanfini. ''Mentre
- hanno aggiunto - la disoccupazione cresce in modo grave e preoccupante
e nella nostra provincia l'altopiano silano langue ed i disoccupati
di San Giovanni in Fiore sono costretti a bloccare le strade per un
posto di lavoro; mentre il Crati viene sequestrato per inquinamento;
mentre il nostro mare continua ad essere sporco, nonostante tutto
questo, Mario Oliverio innaffia i problemi con champagne. E mentre
tanti Sindaci della nostra provincia hanno dichiarato di voler aderire
ad altre Province calabresi, evidentemente piu' rassicuranti di quella
di Cosenza, e prende addirittura corpo la proposta di autonomia del
resto della Calabria dove il centrosinistra sta distruggendo tutte
le possibilita' di sviluppo della nostra regione - crediamo che ci
sia davvero poco da festeggiare''. ''Mentre il Capo dello Stato -
hanno concluso - lancia un monito agli Enti Locali per ridurre i costi
e, soprattutto, i tanti sprechi, alla Provincia di Cosenza si organizzano
banchetti. Ci preoccupa che qualche Consigliere del centrodestra si
sia associato all'allegra brigata. Forse non era opportuno, per una
questione di 'stile'''
DS Cosenza “Azzerare
l’esecutivo della Comunità Montana delle Serre Cosentine”
12/10 "Prendiamo atto della disponibilità espressa dalla
Margherita a rimettere in discussione gli assetti in seno alla Comunità
Montana delle Serre Cosentine". E' quanto scritto in una nota
dell'Ufficio stampa dei Ds di Cosenza. "E' tuttavia evidente
- prosegue la nota - che il problema va aldilà della buona
volontà perché nella seduta del Consiglio di lunedì
si è pervenuti ad un atto di vera e propria arroganza politica,
che lede il carattere unitario dei rapporti tra i Partiti che oggi
sono impegnati nel governo comune della stragrande maggioranza degli
enti locali calabresi e che, insieme, devono costruire la casa comune
del riformismo italiano. Ecco perché i Ds ritengono che l'unica
base seria per riaprire la discussione, non possa non essere l'azzeramento
della situazione con le immediate dimissioni del Presidente Carbone
e dell'esecutivo della Comunità Montana Serre Cosentine".
Napoli (AN) “La
Calabria in ritardo sullo sviluppo dei distretti industriali”
12/10 Il deputato Angela Napoli di An, componente della Commissione
di cooperazione parlamentare Italo-Venezuelana, ha coordinato i lavori
della sessione di lavori sul tema "Le piccole e medie imprese:
l'esperienza dei distretti industriali". L' iniziativa si inserisce
nell' ambito della tre giorni di incontri che l' organismo parlamentare
ha svolto dopo la sottoscrizione di un protocollo di cooperazione
tra la Camera dei Deputati e l' assemblea della Repubblica del Venezuela.
L' intesa è stata firmata dai due presidenti delle rispettive
assemblee elettive, l' italiano Fausto Bertinotti e la venezuelana
Cilia Adela Flores. "Durante i lavori del seminario - è
detto in un comunicato della parlamentare di An - è emersa
l'importanza dei distretti industriali, quali poli strategici per
l' intero sistema produttivo italiano. L' on. Angela Napoli - prosegue
la nota - ha così purtroppo avuto modo di apprendere come,
anche in tale settore, la Calabria non sia stata capace di stare al
passo con la competizione dell' intero sistema produttivo italiano.
E' stato, infatti, evidenziato come le moderne e competitive realtà
produttive siano divenute forza dell' economia locale, anche in altre
regioni del Mezzogiorno d' Italia, ma le stesse non siano ancora state
attuate sul territorio calabrese. E nel mentre l' intero sistema produttivo
italiano è divenuto in grado recepire l' innovazione e la competitività
e quindi anche l' internazionalizzarsi - conclude la nota - la Calabria
aggiunge questo suo primato in negatività"
Mancini (Rnp)
“Ponte sullo stretto utile ma non prioritario”
11/10 "Il Ponte sullo Stretto non è un' opera inutile
ma non rappresenta una priorità". E' quanto ha affermato
il deputato della Rosa nel Pugno Giacomo Mancini, responsabile nazionale
per le organizzazioni sociali dello Sdi, intervenendo alla Camera
nelle dichiarazioni di voto sulla mozione riguardante il Ponte sullo
Stretto. "Furono proprio i socialisti - ha aggiunto Mancini -
durante la fervida stagione di riforme del primo centro-sinistra che,
per primi, pensarono ad un' opera che unisse la Calabria alla Sicilia,
e fu proprio l' allora ministro socialista che in quegli anni realizzò
un' imponente rete strutturale in Italia nel Mezzogiorno che diede
avvio ad una prima e compiuta elaborazione". "Tuttavia -
ha detto ancora il parlamentare - non ignoriamo che oggi il Ponte
non rappresenta una priorità. Sappiamo infatti che l' attuale
situazione economica e finanziaria del Paese impone una rigida definizione
dell'ordine degli interventi possibili. Le nostre priorità
riguardano il completamento rapido della Salerno-Reggio Calabria,
la realizzazione della superstrada veloce Reggio Calabria-Taranto,
il potenziamento delle trasversali ioniche e tirreniche, gli investimenti
nelle strutture portuali e aeroportuali esistenti e la costruzione
di nuovi scali come per esempio quello di Sibari". "La sfida
- ha concluso Mancini - è quella di collegare il Mezzogiorno
con il resto d' Italia e d' Europa, trasformando la Calabria e la
Sicilia nei ponti dell' Italia sul Mediterraneo"
Presentato alla
Camera il PDL antimafia “Lazzati”
11/10 E' stato presentato, stamane nell'ufficio stampa della Camera,
il Progetto di legge "Lazzati", recante "Disposizione
concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale alle
persone sottoposte a misure di prevenzione". Il testo, che contiene
tre articoli a modifica della legge 1423 del '56, e' finalizzato a
"vietare alle persone sottoposte a misura di sorveglianza, lo
svolgimento di propaganda elettorale in favore di candidati politici".
Il provvedimento era stato presentato anche nelle ultime due legislature,
ma non è mai arrivato in Commissione Giustizia per la discussione.
Quest'anno è stato ripresentato da parlamentari di entrambi
gli schieramenti. L'approvazione del Pdl è stato sollecitato
in più occasioni dal giudice Romano De Grazia, che presiede
il centro studi "Lazzati", da sempre impegnato nella lotta
al fenomeno mafioso e contro tutte le forme di illegalità.
Alla presentazione di stamane alla Camera hanno partecipato, tra i
tanti parlamentari, anche l'onorevole Pagliarini del Gruppo misto;
l'ispiratore del Pdl, Romano De Grazia e diverse delegazioni delle
associazioni antimafia calabresi. "A un anno dal barbaro omicidio
del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco
Fortugno - ha detto il responsabile nazionale organizzativo della
Margherita e cofirmatario del Pdl insieme ad altri parlamentari del
centrosinistra, Nicodemo Oliverio - credo questo sia un momento importante
per onorare la sua drammatica scomparsa". Per il deputato dell'Ulivo
Francesco Laratta, "impedire ai mafiosi di fare propaganda elettorale
vuol dire liberare le istituzioni dall'aggressione mafiosa. Nel nome
di Fortugno - ha aggiunto Laratta - chiediamo al Parlamento di approvare
il progetto di legge, mentre a Prodi e al suo Governo un forte sostegno
affinché questo strumento possa essere un segnale di attenzione
verso la Calabria per come egli stesso ha ribadito nella sua visita
a Locri". Per la parlamentare di Alleanza nazionale, Angela Napoli,
già vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia
e firmataria del progetto di legge per il centrodestra, "é
con grande gioia che registriamo l'attenzione mostrata dai partiti
in questa legislatura. Oggi è un momento molto importante per
la lotta alla mafia. Sono convinta - ha detto - che questa sia la
volta buona per approvare il Pdl, dal momento che quasi tutti i partiti
lo sostengono".
Galati (Udc)
“La chiusura elle prefetture una questione iniqua”
11/10 "Lo Stato italiano non può arretrare da alcune
aree del territorio: sarebbe un atto iniquo e irresponsabile che infonderebbe
sfiducia nei cittadini e insicurezza in zone ad alto tasso di criminalità
e di infiltrazione mafiosa". E' quanto afferma in una nota il
parlamentare dell'Udc e segretario di Presidenza della Camera dei
Deputati, Giuseppe Galati, la norma della finanziaria che prevede
la possibile chiusura di prefetture, questure e comandi dei vigili
del fuoco ubicati in Province con meno di 200mila abitanti. "Sarebbe
un danno enorme - ha aggiunto - che alimenterebbe non solo il clima
di precarietà, ma anche il senso di abbandono in zone che,
al contrario, richiedono oggi di essere supportate con una presenza
più visibile e massiccia dello Stato e delle sue istituzioni.
Tra i capoluoghi a rischio, compaiono anche quelli calabresi di Crotone
e Vibo Valentia che a, fronte di un risparmio irrisorio, verrebbero
penalizzati ingiustamente dalla ritirata messa a punto dal nuovo Governo.
Una ritirata che minerebbe non solo la credibilità delle istituzioni,
ma anche le recenti conquiste volte a un miglioramento delle condizioni
di vita là dove la sfida della criminalità organizzata
ha raggiunto punte di particolare asprezza". "L'impegno
dell'Udc - conclude Galati - va esattamente nella direzione opposta:
una maggior tutela della sicurezza del territorio, da preservare con
vigore dalla 'scure' che vuole abbattere i costi"
Interrogazione
di Gentile sull’inquinamento del Crati
11/10 Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, ha presentato un'
interrogazione al Ministro per le Politiche ambientali, per chiedere
"un' indagine conoscitiva al fine di individuare eventuali responsabilità
politiche e amministrative" dopo il sequestro da parte della
magistratura di un tratto del Fiume Crati nel Cosentino. Nel testo
dell' interrogazione, il parlamentare mette in evidenza che "le
istituzioni provinciali e regionali, nonostante le persistenti denunce
dei partiti di opposizione, sullo stato di abbandono del fiume, non
hanno mai ricercato le cause ed i responsabili di questo vero e proprio
disastro ambientale". Inoltre, sottolinea Gentile "dal fiume
Crati vengono altresì utilizzate le acque per irrigare le colture
della piana di Sibari i cui prodotti vengono immessi sul mercato alimentare
e consumati per lo più dai cittadini calabresi". Il parlamentare,
nell' interrogazione, chiede ancora al ministro "se il monitoraggio
non debba interessare tutto il percorso fluviale del Crati dalla Sila,
dove nasce, includendo tutta l' area urbana di Cosenza-Rende nella
quale numerosi sono gli scarichi abusivi industriali, pubblici e privati,
con una palese inefficienza del funzionamento dei depuratori che risiedono
nella area medesima". Gentile sottolinea, infine, la necessità
di "colpire eventuali omissioni, complicità, e cointeressenze
presenti nei vari settori di intervento, coadiuvando la coraggiosa
azione avviata dai magistrati competenti".
Castrovillari/Un
gruppo di lavoro della CDL per il programma
11/10 Costituire un gruppo di lavoro, rappresentativo di tutte le
componenti della Casa delle Libertà, al fine di realizzare
una reale unità politica che determini scelte programmatiche,
incisive sul tessuto economico - sociale della città di Castrovillari.
E' la decisione scaturita al termine di un incontro tra i rappresentanti
dei partiti della Cdl. Alla riunione hanno partecipato Giuseppe Tamburi
(An), Biagio Schifino (Udc), Antonio Gatto (Fi), Mimmo Filomia (Dc)
e Rosario Esposito (NPsi). "I partiti della Casa della libertà
- è scritto nel documento finale sottoscritto dai partecipanti
- hanno ribadito, senza rinnegare quanto finora espresso, di continuare
ad offrire ruoli e coerenze istituzionali, quali risorse per la costruzione
del nuovo progetto politico. Si è ribadito, altresì,
- prosegue la nota - con forza, di restituire la funzione propria,
con pari dignità ai partiti, cui va assegnato il ruolo di centralità
e di indispensabilità a supporto del futuro progetto amministrativo,
guardando, con rispetto, ed attenzione, a tutte le componenti organizzate
della società civile".
Perrelli (Patto)
“Impegnarsi a valorizzare il messaggio di Fortugno”
11/10 "Franco Fortugno si può definire il coraggio, e
noi dobbiamo avere il coraggio di capire il messaggio non completo,
il messaggio diciamo anche incompiuto che Franco ha lasciato, ma è
un messaggio che è fatto di spezzoni, fatto di cose forti e
di cose deboli di cose fragili di cose onnipotenti". E' quanto
afferma in una nota il segretario nazionale del Patto per il Sud Tonino
Perrelli. "E' il messaggio - prosegue Perrelli - di un uomo che
non si esaurisce dentro le parole che ha detto. Io inviterei a capire
dietro le parole che dicevo, la grande ricchezza la grande bontà,
la grande generosità di Franco Fortugno. Il 16 ottobre uomini
politici esponenti nazionali, regionali e provinciali si riuniranno
in una dignitosa e vasta assemblea per commemorare il primo anniversario
della barbara uccisione di Franco Fortugno". Per il segretario
del Patto per il Sud "l'incontro ha un significato che va oltre
il doveroso ricordo della figura del vicepresidente della Regione
Calabria. Questa ricorrenza rilancia e riassume i temi dell' impegno
cattolico democratico. La rievocazione assume una forma esemplare
per ricordare prima di tutti Franco Fortugno era un uomo coerente
con la sua fede per cui in questo ambiente è maturato lo scontro
con chi non voleva l' affermazione delle sua dottrina morale".
"Perché il tuo sacrificio non sia vano - conclude Perrelli
- non ti dimenticheremo, perché resta lo specchio di un' anima
ricca di sentimento e nel contempo pura".
Collice (NPsi)
“Basta con l’abuso del simbolo del nostro partito”
11/10 "Vogliamo ritornare sulla scena politica con ordine e
chiarezza e soprattutto con ragionamenti politici e non di bottega.
E' necessario ripristinare le regole". Così ha detto il
Commissario regionale del Partito socialista-Nuovo Psi, Adolfo Collice,
incontrando questa mattina a Catanzaro i giornalisti per spiegare
"la questione riguardante l' abuso dell'immagine e del simbolo
del Nuovo Psi da parte dei consiglieri regionali, Leopoldo Chieffalo
e Luciano Racco, con relativa struttura e finanziamenti". All'incontro
hanno partecipato, oltre a Collice, i commissari di federazione, Carlo
Pantano per Vibo Valentia; Michelangelo Frisini per Catanzaro e Giovanni
Alvaro per Reggio Calabria; e il vice commissario provinciale di Reggio,
Giovanni Piccolo. I due consiglieri regionali hanno aderito al partito
de "I Socialisti", che non ha alcuna rappresentanza in Parlamento.
"La loro presenza in Consiglio regionale - ha spiegato Collice
- è contraria alle regole perché Chieffalo e Racco non
possono neanche formare Gruppo autonomo essendo in due e non sono
espressione di gruppi parlamentari nazionali. E dal momento che hanno
abbandonato il Nuovo Psi chiaramente non lo rappresentano più".
"Vogliamo parità - ha aggiunto il Commissario regionale
del Nuovo Psi - e la raggiungeremo con le nostre idee, sperando di
riunire tutti i socialisti. La conferenza di oggi vuole trasmettere
un messaggio politico di qualità. La Calabria ha capito che
non può essere più 'assistita' e dobbiamo impegnarci
soprattutto per i nostri giovani. Il Nuovo Psi ha tra gli iscritti
tanti giovani che ci chiedono come è possibile che accadano
queste cose e noi dobbiamo mostrare loro la politica di qualità".
Per Collice "non ci si può sedere su una poltrona politica
che non è tua. Questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere,
ma se non sarà recepito politicamente, allora sarà necessario
agire in modo diverso per ripristinare le regole.Non vogliamo disorientare
il cittadino e l'elettore, soprattutto l'elettore socialista che vuole
tornare alla vera politica"
N.Oliverio (DL)
“Un passo avanti verso il Partito Democratico”
10/10 ''Un grande passo avanti e' stato compiuto ad Orvieto sulla
strada del Partito Democratico. Giudico positivo il lavoro svolto
nello scorso fine settimana, abbiamo gettato le basi del lavoro comune''.
E' quanto afferma in una nota il responsabile organizzativo della
Margherita e deputato dell'Ulivo, Nicodemo Oliverio. ''Per la prima
volta - ha aggiunto - abbiamo affrontato, senza tatticismi, il tema
del come sara' il nuovo partito. E' il momento di portare la discussione
sul Partito democratico in tutte le periferie, immagino 20 incontri
come quello di Orvieto a livello regionale, per far discutere i dirigenti
locali di Ds e Dl con gli esponenti della societa' civile, su quelli
che saranno i valori comuni del nuovo soggetto politico e su come
esso dovra' organizzarsi sul territorio''. ''Dobbiamo - ha concluso
Oliverio - dare seguito agli auspici di Orvieto costituendo i gruppi
unici dell'Ulivo in tutti i consigli regionali''
Laratta (DL)
“Impedire le infiltrazioni mafiose nell’edilizia”
10/10 "La crescita esponenziale del settore edile è un
fatto certamente positivo, ma bisogna vigilare attentamente per impedire
che all'interno di questo mondo proliferino le speculazioni, il riciclaggio
di denaro sporco e l'ingerenza della mafia". E' quanto afferma
in una nota il componente la Commissione Lavoro della Camera dei deputati,
Franco Laratta, commentando i dati emersi dallo studio dell'Ares,
secondo cui negli ultimi sette anni gli investimenti nelle costruzioni
sono aumentati del 22,5%, a fronte di uno sviluppo del Pil del 9%.
"I dati - ha aggiunto - indicano con estrema chiarezza le anomalie
di un settore in forte espansione, dove le autorità di vigilanza
e controllo non riescono, loro malgrado, a effettuare tutte le opportune
verifiche di regolarità. Si può dedurre che la Calabria,
per incidenza del sommerso ed elusione contrattuale guida la classifica
delle regioni italiane, come del resto in altri settori. E' risaputo
che i settori economici in crescita riservano molte irregolarità,
ma in edilizia, e lo studio dell'Ares lo conferma, vanno oltre i limiti
fisiologici. Bisogna accertare se dietro il boom dell'edilizia, soprattutto
in Calabria, dove negli ultimi anni si è registrata una crescita
record di cantieri, trovano riparo le 'ndrine, e in che misura queste
influenzano i costruttori nelle scelte. Soprattutto occorre appurare
se la pratica di prezzi stratosferici, che nella nostra regione oscillano
tra i 1.500 ed i 2.500 euro al metro quadro, e' dettata da reali costi
di produzione oppure sono condizionati da speculazioni o peggio ancora
dall'incidenza del fenomeno mafioso. Se così fosse, è
evidente, (e incredibile), che a sostenere i costi esorbitanti sarebbe
pur sempre l'acquirente finale su cui gravano tutti gli oneri, costi
della mafia compresi". "Servono - ha concluso Laratta -
maggiori e più incisivi controlli a tutte le autorità
preposte, per accertare le infiltrazioni mafiose e le irregolarità,
sollecitando dal canto loro, i costruttori a denunciare eventuali
ingerenze mafiose nei loro cantieri"
Scontro tra DS
e Margherita alla Comunità Montana delle Serre
10/10 ''Quanto e' accaduto alla Comunita' Montana delle Serre Consentine
e' grave e rischia di incrinare seriamente i rapporti all'interno
delle forze che fanno riferimento all'Ulivo e che, proprio in questi
giorni ad Orvieto, hanno dato il via libera alla costruzione del futuro
Partito Democratico''. Lo riferisce in una nota la federazione provinciale
dei Ds di Cosenza. ''La Margherita -sostengono- non solo non aderisce
al gruppo dell'Ulivo che comprendeva i Ds e i socialisti riformisti
di Rende ma, pur avendo concordato a livello provinciale un rinvio
del Consiglio per consentire alle forze politiche una piu' attenta
ricognizione della situazione, non solo fa in modo che il Consiglio
si tenga, ma concorre con i suoi voti insieme a quelli del Centrodestra,
a dare vita ad una Giunta che tiene all'opposizione proprio l'Ulivo
e le forze con cui dovrebbe costruire il partito democratico''.
Rossano/Ok dell’opposizione
ai 3 consiglieri nella CM Sila Greca
10/10 "Non riteniamo affatto scandaloso che Rossano sia rappresentata
nell'ente montano 'Sila Greca' da tre consiglieri piuttosto che da
sei". E' quanto sostengono, in una nota, i gruppi consiliari
di opposizione di Rossano. "Siamo favorevoli - aggiungono i consiglieri
- al metodo suggerito di tre consiglieri comunali spettanti a Rossano,
sulla base dei risultati singolarmente ottenuti, individuando come
rappresentanti della nostra città, per la maggioranza e per
l'opposizione, coloro i quali hanno ottenuto maggiori consensi. Non
riteniamo sia necessario ricorrere ad altri scrutini. Ma censuriamo,
nel metodo e nei contenuti, le dichiarazioni di quanti affermano che
la nostra città potrebbe anche 'uscire' dall'ente montano".
"Inoltre - concludono i gruppi di opposizione - non può
arrogarsi il diritto di parlare a nome del Consiglio comunale di Rossano,
il consigliere della Margherita, Loria, intervenuto nel corso dell'
approvazione alle modifiche dello statuto della Comunità Montana
peerché non vi è stata alcuna autorizzazione, delega
o accordo in tal senso. Per questo l'intervento di Loria alla Comunità
Montana e le sue dichiarazioni devono considerarsi espresse a titolo
personale o, al limite, del suo partito"
Castrovillari/Il
PDM nella Comunità Montana del Pollino
10/10 "Con la costituzione del gruppo del Partito Democratico
Meridionale nel Consiglio della Comunità montana, la coalizione
di centrosinistra, da te egregiamente guidata, si è rafforzata
ulteriormente e, quindi, l'Ente potrà svolgere, con maggiore
vigore, i suoi compiti istituzionali all'interno del nostro territorio".
E' quanto afferma, il segretario di zona del Partito Democratico Meridionale
di Castrovillari, Giovanni Donato, in una lettera inviata al presidente
della Comunità montana del Pollino. "Il Pdm - aggiunge
Donato - può offrire tutta la collaborazione negli organismi
nei quali è presente ed i suoi rappresentanti intendono mettere
a disposizione la loro esperienza affinché il centrosinistra
ottenga risultati sempre più consoni al suo ruolo ed alla sua
forza elettorale. Vogliamo essere, anche in seno alla Comunità
montana, elemento di aggregazione, di proposta, di stimolo e, se opportuno
e necessario, anche di governo. Siamo consapevoli che gli Enti montani
stanno vivendo un difficile momento tanto da limitarsi all'ordinaria
amministrazione ed alla gestione del personale.Il Pdm, in modo particolare
con l' assessore Mario Pirillo, già nella passata legislatura
relatore della legge di riordino delle Comunità montane, si
sta adoperando affinché agli Enti montani, soprattutto alla
luce della ridistribuzione delle deleghe, siano assegnati compiti
sempre più rilevanti per le politiche ambientali, idriche,
di salvaguardia del territorio, di sviluppo della viabilità
montana e rurale, di tutela del patrimonio della flora e della fauna".
"Tutto ciò - conclude Donato - consentirà alle
Comunità montane di riproporsi nel territorio come Enti di
programmazione e di gestione e di ridare entusiasmo al personale presente
in questi Enti. Ti chiediamo un incontro, possibilmente anche con
le altre forze della maggioranza di centrosinistra, affinché
possiamo, insieme, discutere del nostro ruolo all'interno dell'Ente
e delle prospettive di sviluppo legate al rafforzamento della coalizione
con la presenza dei nostri consiglieri"
Il Ministro Di
Pietro risponde a Laratta “Nessuna criticità del viadotto
di Celico”
10/10 In riferimento all'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole
Franco Laratta circa la situazione del viadotto "Cannavino",
nei pressi di Celico, il ministro delle Infrastrutture on. Antonio
Di Pietro ha fornito al deputato dell'Ulivo la risposta. "Negli
ultimi tempi su tale viadotto, - scrive Di Pietro - sono stati eseguiti
ulteriori rilievi che hanno evidenziato abbassamenti in prossimità
della trave tampone, sita al Km 42+935, che hanno imposto indagini
approfondite di verifica statica della struttura portante del menzionato
viadotto al fine di valutare gli interventi necessari per il risanamento
dell' opera. Allo scopo - prosegue Antonio Di Pietro - l'ANAS ha proceduto
all'installazione di una strumentazione di monitoraggio topografico
con stazione totale automatica di alta precisione in apposito cantiere
di monitoraggio e, contestualmente, è stata affidata una consulenza
tecnica specialistica finalizzata alla pianificazione, direzione ed
interpretazione dei risultati delle indagini sulla struttura del viadotto
in oggetto, con la conseguente definizione dell'intervento da adottare
sulla struttura medesima. L'indagine visiva del cassone non ha evidenziato
alcuna criticità immediata sulla staticità dell' opera".
"Voglio auspicare - ha detto Laratta - che la fase di monitoraggio
dell'Anas si concluda molto presto con un esito che tranquillizzi
tutti, e che scongiuri la chiusura del tratto stradale, che comporterebbe
l'aggravio dei disagi e l'isolamento totale di due province"
L’MRE presenta
il suo programma politico “Passare dalle parole ai fatti”
10/10 Il Movimento dei repubblica europei ha presentato stamani,
a Cosenza, il programma di rilancio del partito in vista del congresso
nazionale che si celebrera' a Roma i prossimi 21 e 22 ottobre. ''In
linea con questa azione di rilancio - e' scritto in un comunicato
- e' stata ufficializzata l'adesione di Benito Donato al Mre, alla
presenza del segretario provinciale cosentino Francesco Iennaccaro,
del segretario provinciale di Reggio Calabria, Domenico Pitarresi,
del segretario regionale Roberto Cangiamila e del consigliere regionale
Egidio Chiarella''. ''Iennaccaro - prosegue la nota - ha ripercorso
la tradizione e la storia di questa antica e nuova compagine politica,
la forza laica, democratica e riformista che la connota nonche' l'immagine
concreta del segretario nazionale Luciana Sbarbati che ha dimostrato
ancora una volta la sua coerenza politica senza incertezze ed esitazioni.
Ha proseguito rimarcando come la pluralita' delle voci e' elemento
essenziale dell'agire politico del Mre, la fattiva collaborazione,
il contributo di idee senza pretesa di contropartita, il lavoro di
squadra per produrre spontaneamente proposte e programmi. Cio' con
la ferma convinzione che e' l'uomo a fare il partito, che e' l'individuo
con la sua rettitudine, la sua lealta', la sua coerenza a fare l'agire
politico di rilievo''. ''L'adesione al Mre nello spirito liberale,
laico riformista - ha sostenuto Donato - e' un atto di coerenza con
la mia cultura personale. Laicita' etica, giustizia sociale, meritocrazia,
istruzione, formazione, innovazione, ricerca e liberta' su questi
temi condivisi, la mia partecipazione sara' piena e la nostra azione
politica sara' forte, nuova, giovane, entusiasta e coraggiosa. Ma
sara' anche una resistenza alla facilita' della rinuncia, all'omologazione,
alla paura e al servilismo, all'ipocrisia, alla comodita' dell'abbandono
al pensiero unico del vincente''. Chiarella ha rivendicato un ruolo
forte nel Consiglio Regionale, confermando il suo sostegno ad Agazio
Loiero, ma rimarcando ''la grande sete di cambiamento e la grande
delusione che esiste tra la popolazione di Calabria''. ''Occorre -
ha sostenuto - passare finalmente ai fatti concreti, occorre rilanciare
un'azione di governo che faccia uscire la Calabria da questa crisi
di identita', occorre inaugurare una nuova stagione nella quale tutte
le intelligenze abbiano la possibilita' di esprimersi. Cio' in vista
anche della costituzione del partito Democratico il quale non deve
essere visto come un grosso contenitore senza identita' ma deve, al
contrario tenere conto della Storia dei partiti presenti e soprattutto
di quella di un partito di tradizione come i Repubblicani Europei''.
Cangiamila, annunciando la celebrazione del congresso regionale per
i primi di dicembre, ha sottolineato come sia importante ''capillarizzare
il partito su tutto il territorio, attraverso l'adesione di persone,
come Benito Donato e Dario Ottolenghi, che siano in grado di intercettare
tante intelligenze attive desiderose di operare per il bene della
Calabria, in un partito aperto nel quale tutti operano in sintonia
e secondo il principio del rispetto reciproco e della concertazione,
senza padri padroni o falsi leader attaccati morbosamente alle poltrone
ed al desiderio di primeggiare''. Cangiamila ha richiamato con forza
''la mancanza di attenzione e riguardo che Agazio Loiero in Calabria
e Salvatore Perugini a Cosenza stanno dimostrando nei confronti del
Mre, sebbene siano stati definiti dei precisi accordi politici che,
rappresentando degli 'accordi d'onore' devono essere rispettati ed
onorati''. ''Cio' vuol dire - ha proseguito - che noi pretendiamo
il rispetto dei nostri 28.000 voti alla regione e dei consensi al
comune di Cosenza che hanno consentito a Perugini di diventare Sindaco.
Non vogliamo prebende, ma un ruolo politico importante che sia il
giusto riconoscimento alla nostra azione politica. Abbiamo il dovere
di fare politica con le nostre idee ed il diritto di farle valere,
ed oggi con l'interazione tra i coordinamenti cittadini, provinciali
e regionali, porteremo avanti, grazie al consigliere regionale Egidio
Chiarella, la nostra voce''.
Iovene (DS) al
ministro Parisi “Rivedere la soppressione del CMML di Catanzaro
10/10 Rivedere la decisione della soppressione del Centro militare
di medicina legale di Catanzaro (Cmml) modificando i Decreti legislativi
del precedente Governo: é quanto chiede il sen. Nuccio Iovene,
dei Ds, in una interrogazione al ministro della Difesa, Arturo Parisi,
nella quale, comunque, "di prorogare il funzionamento del Nucleo
Stralcio". Iovene chiede anche di sapere "per quali motivi,
nonostante siano in prevalenza giovani calabresi e di altre regioni
meridionali ad arruolarsi nelle Forze armate, Catanzaro risulta esclusa
dalla mappa dei Centri di selezione del servizio volontario di leva
e se non si ritenga di istituire tale centro nella città capoluogo".
"La ristrutturazione dell'organizzazione sanitaria delle Forze
armate - ha sostenuto Iovene nell'interrogazione - ha previsto la
soppressione del Cmml di Catanzaro. Il Centro, già ospedale
militare, istituito nel 1863, è stato soppresso alla data 31
dicembre 2005 con disposizione del Capo di Stato Maggiore, su delega
del Ministro della Difesa. Dal primo gennaio 2006 e fino al 30 settembre
2006 è stato in funzione un Nucleo stralcio con il compito
di smaltire le pratiche arretrate e contemporaneamente, si sono messe
in atto le procedure di trasferimento di ufficiali, sottoufficiali
e personale civile in altre sedi di servizio". "Tale soppressione
- ha aggiunto il parlamentare dei Ds - sta arrecando enorme disagio
all'utenza calabrese (militari, corpi militari e di polizia, civili
della Difesa e di altre amministrazioni dello Stato, Enti Locali e
cittadini), che dal gennaio del 2006 sono costretti a viaggiare per
la sede di Messina con notevole dispendio di risorse economiche e
di tempo. Tale spostamento, inoltre, crea notevoli disagi ai pazienti
che per le problematiche medico-legali inerenti al loro servizio sono
costretti a recarsi presso altre strutture lontane molte centinaia
di chilometri: Messina, Caserta, Bari, Palermo. Il centro in questione,
l'unica struttura militare di questo tipo in Calabria, ha garantito
ininterrottamente dalla sua fondazione un eccellente e funzionale
servizio di qualità". "La città capoluogo
di Regione, Catanzaro - ha poi evidenziato Iovene - risulta esclusa
dalla mappa dei Centri di selezione del servizio volontario di leva,
nonostante ci sia un interesse a tale servizio, come dimostrano i
5.000 giovani calabresi che nel 2005 hanno sottoscritto il servizio
volontario per un anno e dalle domande pervenute al Distretto militare
di Catanzaro che alla data del 30 luglio 2006 erano già 3.000".
"In Sicilia - ha proseguito Iovene - sono stati mantenuti in
funzione tre Enti sanitari militari. Il Centro di Catanzaro aveva
un bacino di utenza vastissimo che comprendeva circa due milioni di
calabresi a cui vanno aggiunti i tre reggimenti operanti più
un quarto che sarà istituito a Cutro"
Boselli “Sulla
finanziaria grava una pesante eredità. Troppe contraddizioni
sul PD”
09/10 "Che la destra accusi Prodi di scarso riformismo si potrebbe
rispondere da che pulpito viene la predica. Loro hanno avuto cinque
anni per fare le riforme la riforma della previdenza e tante altre
e non l'hanno fatto. Accusare oggi il centrosinistra di quello che
loro non sono stati capaci di fare è un modo di comportarsi
che non credo piacerà agli italiani". E' quanto ha detto
in una dichiarazione all'Ansa Enrico Boselli segretario nazionale
dello Sdi in merito alla finanziaria. Boselli è oggi a Cosenza.
"La legge finanziaria, è molto pesante, perché
- dice Boselli -pesante è stata l'eredità che ci ha
lasciato Berlusconi. Questa legge finanziaria ha un merito, Padoa
Schioppa in modo particolare. Aver voluto rientrare nei parametri
europei in un solo anno". " Questo è costato sacrifici
- ha sottolineato- E' una finanziaria coraggiosa. Ho dubbi sul modo
in cui si è voluto rientrare. Tagli e aumento delle tasse,
non perché io sia contrario all'uso delle tasse. Le tasse servono
anche per rendere più equilibrato il paese. Ma io penso che
si sarebbe dovuto affrontare con coraggio quei nodi, quelle riforme
irrisolte, cominciando dalla previdenza che sono le uniche che possono
davvero cambiare il paese. Un investimento massiccio sulla scuola,
sull'istruzione, sulla ricerca, mi sembra che dalla legge finanziaria
che ha meriti, manchi questo, manchi una volontà riformista
forte. Io mi sarei aspettato di più. Spero sia possibile introdurre
dei cambiamenti di cui lo stesso Prodi oggi ha parlato". Per
quanto riguarda la Rosa nel Pugno, giovedì ci sarà una
riunione il gruppo parlamentare che esaminerà la legge finanziaria.
"Posso anticipare - ha detto Boselli - che ci sarà una
nostra iniziativa a favore della scuola pubblica".
"Io credo che seguiremo con molta attenzione la vicenda del partito
democratico, questo però non ci esime dal dire che ci sono
molte contraddizioni, molti dubbi, molte cose non dette". Questa
l'opinione di Enrico Boselli, segretario dello Sdi, secondo il quale
sulla strada del partito riformista si fanno "un passo avanti
e due indietro. Ci sono - ha concluso Boselli - dei nodi irrisolti
nella vicenda del partito democratico".
Dima (AN) “Prodi
ha preso in giro i calabresi”
09/10 "La Calabria non è più la figlia prediletta
del presidente Prodi e del suo governo. Anzi, forse, non lo è
mai stata. Basta, infatti, leggere attentamente la nuova Finanziaria,
appena licenziata dal suo governo, per rendersi finalmente conto del
fatto che Prodi, con le sue dichiarazioni ad effetto, molto simili
a quelle del governatore Loiero, non ha fatto altro che prendere in
giro i calabresi e le loro legittime aspirazioni di crescita economica
e sociale". E' quanto sostiene, in una nota, il coordinatore
regionale di Alleanza nazionale, Giovanni Dima. "Anche la Finanziaria,
quindi, che ha avuto tra i suoi più ispirati suggeritori e
convinti sostenitori la sinistra estrema e la cui filosofia di fondo
non è quella di creare ricchezza ma solo di promuovere nuove
povertà - aggiunge Dima - punisce, più delle tante parole
di Prodi e di Loiero, una terra che ha bisogno di certezze e di impegni
precisi. Quando si inasprisce la pressione fiscale; quando si riducono
i trasferimenti statali, costringendo gli enti territoriali ad aumentare
la tassazione locale; quando si rinuncia ad un concreto programma
di investimenti infrastrutturali non si fa altro che condannare soprattutto
la Calabria, tra le più deboli regioni del sud, ad una sicura
agonia. Se a questo aggiungiamo che la legge di bilancio non contiene
nessun provvedimento di natura finanziaria in favore degli alluvionati
di Vibo Valentia, che prevede la soppressione delle Prefetture e delle
Questure nei territori con meno di 200 mila abitanti e che sancisce,
di conseguenza, la chiusura di questi avamposti dello Stato a Crotone
ed a Vibo Valentia, diventa ancora più chiaro che il presidente
Prodi ha solo preso in giro i calabresi. Se proprio in province ad
alta densità mafiosa, come Crotone e Vibo Valentia, si decide
di sopprimere Prefetture e Questure, come si può concretamente
parlare di lotta alla criminalità organizzata e mafiosa e come
si possono dare risposte certe ai calabresi in tema di sicurezza?
A queste domande, vorremmo che il Presidente del Consiglio desse una
risposta chiara se non altro per tranquillizzare quanti hanno bisogno
di sentirsi ancora più vicino lo Stato e le sue Istituzioni".
"Se Prodi non mantiene le promesse - prosegue Dima - la stessa
cosa si può dire di Loiero. Un governo regionale immobile dal
punto di vista politico ed amministrativo, incapace di garantire serie
prospettive di sviluppo sociale ed economico, di proporre un organico
piano di utilizzo del fondi comunitari per il 2007/2013, rappresenta
l'esempio più lampante di come anche il centrosinistra calabrese
abbia fallito nel perseguimento e nel raggiungimento di quegli obiettivi
di rinnovamento e di crescita tanto promessi in campagna elettorale.
Non è possibile che la Calabria possa essere governata con
colpi di teatro o con strategie di sottile comunicazione che stanno
dimostrando i loro evidenti limiti. E' giunto il momento che si incominci
a lavorare seriamente: la Calabria non può più aspettare
Prodi e Loiero".
Gentile (FI)
“No alla soppressione degli uffici locali delle Finanze”
09/10 Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, ha presentato un'interrogazione
al Ministro dell'Economia in merito alla soppressione, prevista dalla
Finanziaria, degli Uffici provinciali del Ministero dell'Economia
e delle Finanze, "soppressione - sostiene il parlamentare - che
ha messo in profondo e più che giustificato allarme le migliaia
di dipendenti coinvolti". "Il Governo - afferma Gentile
nell'interrogazione - ha proposto al Parlamento di cancellare con
un semplice tratto di penna gli uffici, come le Ragionerie provinciali
dello Stato, incastonate nella struttura organizzativa della Ragioneria
generale dello Stato, che da oltre 50 anni svolgono i compiti istituzionali
di verifica, controllo e monitoraggio al servizio del Paese, senza
sentire l'esigenza, anzi il dovere, di informare e coinvolgere preventivamente
il personale interessato e fornire ai lavoratori una qualche assicurazione
circa le prospettive future del proprio posto di lavoro. Con tale
modus operandi si è data l'impressione di non tener conto della
professionalità che i dipendenti hanno sviluppato con il loro
lavoro giornaliero, per altro ripetutamente riconosciuto dalle persone
e dalle amministrazioni con i quali quotidianamente interloquiscono
nell'assolvimento dei compiti istituzionali, e, sopra ogni cosa, non
si è tenuto conto della serenità delle famiglie, che
vedono improvvisamente mutate, provocando seri disagi con questa nuova
ristrutturazione del Ministero dell'Economia". Gentile chiede
al Ministro dell'Economia "se non sia il caso di organizzare
un'apposita audizione parlamentare per far conoscere le ragioni dei
dipendenti e quale sia il piano di riorganizzazione del Dicastero.
Cosi facendo - sostiene - si potrebbe evitare lo stato di agitazione
di tutto il personale del Ministero dell'Economia e delle Finanze,
cosi come preannunciato, e cercare inoltre di andare incontro alle
esigenze del personale coinvolto. Perché pensare di provvedere
ad una razionalizzazione mediante decreto e non inserirla nella Legge
finanziaria, che non permetterebbe un adeguato confronto visto i tempi
ristretti?".
Fedele (FI) “La
finanziaria scontenta tutti e non è figlia di nessuna”
09/10 "Una Finanziaria che giorno dopo giorno scontenta tutti
e comincia a diventare figlia di nessuno in quanto già alcune
frange del centrosinistra dichiarano di volerla modificare. Avevamo
già sostenuto qualche giorno fa che la Finanziaria di Prodi
colpisce in particolare il ceto medio ed i più deboli. Del
resto quando anche a sostenerlo è Sergio Cofferati, mi pare
che la nostra non sia una posizione di parte. A questo aggiungiamo
che sarà il Sud l'area più penalizzata da questa manovra".
A sostenerlo è il deputato di Forza Italia Luigi Fedele. "La
stangata, perché di questo si tratta - ha aggiunto Fedele -
colpisce industriali, commercianti, artigiani, professionisti così
come tutti i cittadini. Infatti oltre la tassazione statale che aumenta,
il vero salasso arriverà dall'inasprimento fiscale che Regioni,
Province e Comuni dovranno attuare per cercare di far quadrare i loro
bilanci. E allora via con l' aumento dell'Irpef, dell'Ici, del ticket
sulla sanità, tasse di soggiorno ed anche la tassa di scopo.
Per le nuove opere pubbliche devono contribuire direttamente i cittadini.
Le nostre non sono posizioni strumentali o di parte, ma siamo convinti
che questa manovra manderà a gambe all'aria tutto il sistema
economico e produttivo. Condividiamo appieno la protesta dei sindaci
di tutte le aree politiche che si è levata da nord a sud. Noi
sosterremo le loro tesi affinché il Governo modifichi anche
i tagli che li riguardano. Come dicevamo non è possibile che
questi tagli li subiscano indiscriminatamente tutti i cittadini ed
in particolare le fasce più deboli". "Purtroppo -
ha proseguito Fedele - è la Finanziaria dei ricatti e dei diktat,
accettata da tutto il centrosinistra solo per mantenere il potere
e le poltrone. E venendo alla Calabria non sarei così euforico,
come danno a vedere il Presidente Loiero ed il Ministro Bianchi".
"E' vero che ci sono sedici milioni di euro per i forestali -
ha proseguito il parlamentare di Fi - ma è pur vero che è
stato il Governo Berlusconi a stabilizzarli e ad inserire in Finanziaria
ogni anno i fondi necessari: niente di speciale, quindi. Piuttosto
la Regione pensi a reperire i fondi mancanti per evitare il rischio
concreto che negli ultimi mesi ai forestali non possano essere corrisposti
nemmeno gli stipendi. E ancora, pur apprezzando il finanziamento di
cinquanta milioni di Euro per il porto di Gioia Tauro, inviterei intanto
l' Autorità Portuale a spendere i cospicui finanziamenti già
assegnati dal precedente Governo di Centro-destra. Non mi pare inoltre,
che trovi giustificazione l'euforia del Ministro Bianchi che nell'
affossare il Ponte sullo Stretto, ha affossato l'economia della Calabria
e della Sicilia, impedendone lo sviluppo. Vigileremo inoltre su come
saranno impegnati i fondi già destinati al Ponte, e quali infrastrutture
saranno finanziate nella nostra Regione. Il nostro dubbio, purtroppo,
è che oltre al danno ci sarà la beffa di vedere impiegati
questi fondi in altre aree. Credo che dopo l'esempio di malgoverno
del centrosinistra in Calabria, i cittadini si stiano accorgendo dei
guasti quotidiani che produce questo governo nazionale". "Credo
sia giusto - ha concluso Fedele - contrastare con forza, dentro e
fuori il Parlamento, queste scelte scellerate che produrranno ulteriori
danni, al Sud ed in particolare alla nostra Regione"
Straface (AN)
“Indecoroso parlare sempre di emergenza per i rifiuti”
09/10 "Ritengo sia indecoroso nei confronti dei cittadini calabresi,
parlare ogni volta di emergenza rifiuti o ambientale, poiché
l' emergenza è un fatto sporadico e improvviso: in questo caso,
invece, ci troviamo di fronte ad un atavico problema, che merita di
essere risolto seriamente dal mondo della politica e delle istituzioni".
E' quanto afferma il capogruppo di An alla Provincia di Cosenza, Pasqualina
Straface. "La Calabria - prosegue Straface - vive da anni questo
problema ma il Governo regionale di centrosinistra, anziché
affrontare la questione con opportune soluzioni, preferisce continuare
a cambiare commissari ad acta. Questo modo di fare ha peggiorato le
condizioni di vivibilità dei cittadini calabresi, costretti
a ricevere anche i rifiuti provenienti da altre parti d' Italia. Mi
chiedo quali siano le politiche messe in atto dall' assessore regionale
all' Ambiente per prevenire e porre rimedio a questa problematica
d' interesse collettivo. La Regione dovrebbe svolgere un' azione di
monitoraggio del territorio al fine di alleviare le difficoltà
alle quali sono sottoposte le Amministrazioni comunali, bistrattate
da questa legge finanziaria del centrosinistra ed oggetto di pressioni
fiscali che si ripercuotono sulle tasche dei cittadini contribuenti".
Il capogruppo di An alla Provincia di Cosenza ha annunciato che presenterà
un ordine del giorno all' assemblea per chiedere la convocazione di
un' urgente seduta di Consiglio provinciale monotematico. "Ciò
- sottolinea - per porre la dovuta attenzione sulla questione del
rispetto e della valorizzazione dell' ambiente pubblico e della salute
dei cittadini, messi a dura prova dalla perenne problematica dei rifiuti"
Bianchi (DL)
“la Calabria una priorità del Governo”
08/10 ''Il Mezzogiorno e' una priorita' del Governo e la Calabria
e' una terra verso la quale la nostra maggioranza intende impegnarsi,
studiando soluzioni che la facciano uscire dall'isolamento e sostenendo
azioni concrete in grado di creare condizioni di sviluppo e di sicurezza''.
E' questo il messaggio che Dorina Bianchi, deputato della Margherita,
ha fatto pervenire ai rappresentanti del movimento cittadino ''Insieme
ce la possiamo fare'' di Crotone, che, domani, a Catanzaro, sotto
la sede della Giunta regionale, manifesteranno per sollecitare un'attenzione
piu' forte e appropriata nei confronti delle questioni sociali ed
economiche che toccano piu' da vicino la provincia crotonese. ''La
stessa Finanziaria ¿ continua Dorina Bianchi ¿ dimostra
l'impegno del Governo, che vuole dare al sud la certezza di una programmazione.
Infrastrutture, ricerca, competitivita', scuola, conoscenze e sicurezza
saranno le voci essenziali su cui verranno concentrati gli interventi.
Tutto questo permettera' di migliorare la qualita' della vita delle
persone e di aumentare la competitivita' delle imprese''. Dorina Bianchi
ha spiegato anche quelle che sono le garanzie definite dal Fas (Fondo
per le aree sottoutilizzate) che stabilisce una copertura di sette
anni, rispetto agli attuali tre. ''Al Mezzogiorno ¿ dice il
deputato della Margherita ¿ vengono assicurate risorse per
quasi 63 miliardi di euro. Queste cifre, aggiunte a quelle dei fondi
comunitari e di cofinanziamento nazionale, permetteranno la realizzazione
di interventi per un totale di circa 100 miliardi di euro nel periodo
2007-2013''. La parlamentare sottolineato, inoltre, l'attenzione verso
la soluzione dei gravi disagi legati al problema delle infrastrutture
calabresi. ''Per Calabria e Sicilia, in particolare, il documento
finanziario redatto dal Governo Prodi prevede che le risorse economiche,
originariamente attribuite alla realizzazione del ponte sullo Stretto
di Messina, siano destinate al completamento di interventi infrastrutturali
essenziali e tra questi rientrano le opere riguardanti la strada statale
106''. Il messaggio dell'esponente della Margherita si conclude con
un impegno personale. ''Come deputato calabrese - afferma - faro'
in modo che tutti i presupposti che oggi compaiono sulla carta possano
diventare realta' in un immediato futuro. E' finalmente l'ora che
la nostra regione inizi a percorrere un cammino di sviluppo virtuoso
e sostenibile. Per la provincia di Crotone, in particolare, partecipero'
attivamente a tutte le azioni dirette a prospettive di crescita, come
ritengo essere quella della costruzione di Europaradiso. Un'opera
sicuramente di importanza strategica, sulla quale non potranno mancare
valutazioni attente e ragionate che dovranno tenere conto dell'investimento
economico, senza trascurare esigenze sociali e ambientali. Valutazioni
che mi auguro continueranno a essere affrontate nell'ambito del tavolo
regionale istituito a proposito e successivamente anche a livello
nazionale. Il tutto per dar vita a un confronto costruttivo e fondamentale
per giungere a una conclusione vantaggiosa per tutti i crotonesi''.
Pittelli (FI)
“Berlusconi a novembre in Calabria”
08/10 Silvio Berlusconi a novembre sara' in Calabria. Lo ha assicurato
lo stesso ex Presidente del Consiglio al senatore Giancarlo Pittelli,
coordinatore regionale di Forza Italia, nel corso di un incontro svoltosi
a Roma. '''La Calabria e' una regione importante per Forza Italia'':
cosi' - e' detto in un comunicato diffuso dallo stesso Pittelli -
ha sintetizzato il presidente Berlusconi l'incontro con il coordinatore
regionale della Calabria, Giancarlo Pittteli, al quale ha riconfermato
la sua fiducia personale e quella del partito''. Pittelli, che era
accompagnato dal vice coordinatore regionale, Maurizio Vento, ha definito
''il quadro delineato dal presidente Berlusconi molto interessante
e ricco di potenzialita', in quanto - spiega - oltre a rafforzare
il dialogo politico tra la Calabria e Forza Italia, ha consentito
di stimolare nuove opportunita' finalizzate a rafforzare la presenza
di Forza Italia nella regione. Il proposito di intensificare la presenza
del partito in Calabria e' da inquadrare - aggiunge Pittelli - nella
volonta' di sostenere una forte azione finalizzata al recupero di
un elettorato importante per l'azione politica''. Forte azione che
il coordinatore regionale si appresta a programmare nella regione
''anche alla luce del fallimento del centrosinistra nella gestione
del governo regionale''. ''Il nostro compito - ha detto Pittelli -
e' quello di sviluppare la cultura politica intesa come comportamento
da adottare nel governo della cosa pubblica, di mettere la politica
nel sangue della gente per farla diventare protagonista. E Forza Italia
esprime proprio questa volonta' di recuperare lo spazio alla politica,
ai cittadini. Anche perche' la Calabria ha bisogno di un nuovo rilancio
politico, di ricomporre il tessuto stesso della democrazia fondato
sui partiti, di ricostruire la loro funzione originaria che e' quella
di ascoltare e interpretare le domande, gli interessi e le speranze
della gente e di elaborare dei progetti per lo sviluppo complessivo
della regione, individuando le aree su cui realizzare degli interventi
di programmazione e di sviluppo differenziale e legati alle caratteristiche
stesse del territorio''. ''Ed in questa ottica operativa - concluda
la nota di Pittelli - Forza Italia in Calabria si appresta a celebrare
la stagione congressuale sia a livello provinciale che comunale con
il nuovo Statuto e le nuove regole che stanno per essere approvate
a livello nazionale''
Mancini “Rimanga
viva l’attenzione del Governo Prodi sul vibonese”
07/10 ''Salutiamo positivamente la presenza del Presidente del Consiglio
in Calabria che dimostra vicinanza rispetto ad un'area difficile e
sensibilita' verso un evento culturale di prestigio''. Lo ha detto,
in una dichiarazione, Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel pugno
e responsabile nazionale delle organizzazioni sociali dello Sdi, in
riferimento alla visita lunedi' in Calabria di Romano Prodi, che sara'
prima a Locri per la cerimonia d'intitolazione del pronto soccorso
a Francesco Fortugno e poi a Catanzaro la mostra fotografica su De
Gaspari. ''Vorremmo pero' - aggiunge Mancini - che rimanesse viva
l'attenzione di Prodi e del Governo sulla drammatica situazione della
citta' di Vibo Valentia e di parte della sua provincia, che l'estate
scorsa sono state flagellate da una tremenda alluvione. Ancora troppo
poco e' stato fatto per quel territorio e ancora troppe sono le emergenze
che devono essere affrontate. I cinque milioni di euro stanziati a
fine luglio dal Governo sono insufficienti. Ancora oggi ci sono famiglie
di sfollati senza ancora un'abitazione, scuole ed edifici pubblici
gravemente danneggiati, infrastrutture mal ridotte e un sistema economico
di piccoli imprenditori e commercianti in ginocchio. Per questo suggeriamo
al Presidente del Consiglio di fare tappa anche a Vibo Valentia per
esprimere solidarieta' a quella comunita' e allo stesso tempo per
sollecitare gli interventi risolutori che sono attesi da questa estate''.
Bruno (DL) e
Iovene (DS) “Che ci fanno i rifiuti della Campania in Calabria?”
07/10 I Senatori calabresi Franco Bruno (Margherita) e Nuccio Iovene
(DS) hanno rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri
dell’Interno e dell’Ambiente un’interrogazione circa
le notizie sul tentativo di smaltimento di rifiuti provenienti dalla
Campania nei territori di Cassano allo Ionio e Lamezia Terme.
Se ne trascrive di seguito il testo.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell’interno
e dell’ambiente.-
Premesso:
che il 16 ottobre 2006 i giornali calabresi riportavano diffuse notizie
sul tentativo di smaltimento di rifiuti provenienti dalla Campania
in due distinte località della Calabria, Cassano allo Ionio
e Lamezia Terme, in provincia rispettivamente di Cosenza e Catanzaro;
che la suddetta iniziativa, assunta all’insaputa delle comunità
locali, ha provocato una legittima e preoccupata reazione dei Comuni
suddetti;
che la popolazione della provincia di Cosenza da tempo si assume oneri
finanziari aggiuntivi per la impossibilità di smaltire i propri
rifiuti in siti e discariche viciniori e che la discarica di Lamezia
Terme già raccoglie rifiuti provenienti da altri territori;
che l’iniziativa assunta dal Commissario delegato per l’emergenza
ambientale nella Regione Calabria è stata realizzata senza
avvertire con anticipo i Sindaci e i Presidenti di Provincia dei territori
interessati e la Regione Calabria;
che il Commissario si sarebbe detto - "in forza dei poteri straordinari
di cui è detentore" - non tenuto ad informare la Regione
preventivamente su eventuali trasferimenti di rifiuti provenienti
da altri territori;
che il Commissario avrebbe asserito di essere stato autorizzato dal
Capo della Protezione civile a nome del Governo;
che la gestione commissariale dell’emergenza ambientale in Calabria,
che perdura da oltre un decennio - non ha mai prodotto risultati particolarmente
brillanti e, anzi, si è trovata a registrare disamministrazioni,
su cui sta indagando la Magistratura, in cui a volte si è annidato
il malaffare;
si chiede di sapere:
se - ed eventualmente con quali atti e a quale livello - il Governo
ha mai autorizzato il trasferimento di rifiuti in Calabria;
se ritiene di associarsi alle presunte dichiarazioni rilasciate dal
Commissario circa le proprie competenze;
se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno attivarsi per rimuovere
l’ormai cronica condizione di commissariamento ambientale della
Calabria e restituire la gestione del settore alla responsabilità
delle Istituzioni preposte.
Troppi attentati,
il Sindaco di San Gregorio d’Ippona di dimette
04/10 Il sindaco di San Gregorio d'Ippona, Pasquale Farfaglia, in
carica dall'aprile del 2005, si e' dimesso in segno di protesta contro
le continue intimidazioni ai suoi danni e nei confronti di altri abitanti
del paese. Farfaglia, che aveva preannunciato la sua decisione nei
giorni scorsi, ha scritto ai consiglieri comunali per informarli della
sua iniziativa. ''E' noto - scrive Farfaglia nella lettera - che l'Amministrazione
comunale e' da tempo oggetto di atti intimidatori e vandalici e che
il Comune e' preda di una banda di delinquenti. Cio' che mi induce
a rassegnare le dimissioni, tuttavia, e' la convinzione che a San
Gregorio d'Ippona la democrazia ha ceduto di fronte a coloro i quali,
attraverso atti vandalici ed intimidazioni, mi hanno delegittimato
senza che le autorita' preposte riuscissero ad attuare un minimo intervento''.
''Mi dimetto - conclude Farfaglia - per riacquistare la liberta' di
espressione e di movimento che da sempre mi caratterizzano e che nessuno
puo' sopprimere''.
Tassone (Udc), “Un fatto grave”
''Le dimissioni dell ingegner Pasquale Farfaglia da sindaco di San
Gregorio d Ippona rappresentano un atto che deve preoccupare''. Lo
sostiene, in una dichiarazione, Mario Tassone, vicesegretario vicario
e capogruppo dell Udc alla Commissione Trasporti della Camera. ''Tali
dimissioni, infatti - aggiunge Tassone - giungono dopo una serie di
fatti gravi: atti intimidatori, che si sono ripetuti nel tempo, e
che sono stati rivolti da ignoti contro la persona di Farfaglia e
contro la sua famiglia. La decisione di Farfaglia di dimettersi equivale
ad una sconfitta delle istituzioni e ad una sospensione gravissima
dell'agibilita' democratica in un area della Calabria dove la stragrande
maggioranza della popolazione, generosa ed operosa, viene penalizzata.
A Pasquale Farfaglia va la mia piu' sincera solidarieta', cosi' come
a tutti i cittadini di San Gregorio d Ippona, e mi auguro che questo
non rimanga un sentimento isolato. Mi auguro che trovi ampi e diffusi
riscontri in quanti intendono difendere la liberta' e la convivenza
civile in Calabria''. ''Il caso di San Gregorio d Ippona non deve
chiudersi qui - conclude Tassone -. Spero, piuttosto, che con le dimissioni
di Farfaglia si apra una fase di riflessione che ponga le basi affinché
si creino delle iniziative consequenziali ed efficaci''
Laratta (DL)
“Se Calderoli dice che la finanziaria è razzista allora
va bene”
04/10 "Se Calderoli dice che è una Finanziaria razzista
e il sindaco di Milano, Moratti, la definisce sudista, vuol dire che
che questa legge finanziaria per la prima volta guarda veramente con
molta attenzione al Sud e alla Calabria". Lo ha dichiarato il
deputato dell' Ulivo, Franco Laratta, replicando alle affermazioni
del vicepresidente del Senato. Secondo il parlamentare "c'é
finalmente un piano per gli investimenti nel Mezzogiorno; finalmente
si parla di nuove infrastrutture, di interventi per strade e autostrade.
Così come per la prima volta vengono individuate cospicue risorse
finanziare per i forestali senza che questi abbiano dovuto scendere
in strada per protestare; importante novità per le imprese
e i lavoratori è il cuneo fiscale che in Calabria avrà
il doppio delle disponibilità finanziarie rispetto al nord".
Laratta si è poi soffermato sugli interventi per il credito
di imposta "che farà ripartire l'occupazione nelle piccole
e medie imprese, così per le famiglie e le fasce deboli della
nostra società, per la scuola che torna ad essere al centro
delle iniziative del Governo". Per il deputato "la Finanziaria
guarda con occhi diversi al Mezzogiorno, questo anche grazie alle
battaglie che hanno fatto i parlamentari calabresi. Ma soprattutto
- prosegue - perché la Calabria e il sud Italia non erano nelle
condizioni di attendere ancora". Laratta ha concluso dicendo
che "altri interventi sono però necessari per la Calabria,
per i giovani costretti ad emigrare, per la sicurezza, per lo sviluppo.
Così come più in generale bisognerà correggere
la manovra finanziaria nella parte che riguarda i comuni e gli Enti
Locali. Ma per questo avremo due mesi di tempo nelle Aule parlamentari.
E di certo ci faremo sentire"
Veraldi (DL)
“La finanziaria non ha deluso il Sud”
04/10 "La Finanziaria non ha deluso le aspettative per il Mezzogiorno
e per la Calabria in particolare. Gli impegni dell' 'Intesa per il
Sud', frutto della concertazione virtuosa con le Regioni, il Sindacato
e Confindustria, sono stati rispettati e si avvia una fase nuova e
diversa dell'impegno pubblico per le aree svantaggiate". E' quanto
afferma, in una dichiarazione, l' europarlamentare della Margherita
Donato Veraldi. "In particolare - prosegue Veraldi - le robuste
previsioni a sostegno del porto di Gioia Tauro contenute nell' art.
137 che individuano 'la localizzazione nella relativa area portuale
di attivita' produttive anche in regime di zona franca in linea con
la legislazione comunitaria vigente in materià e che possono
virtuosamente legarsi con quelle all' art. 21, che prevede l' istituzione
di zone franche urbane, conferiscono, finalmente, al porto di Gioia
Tauro quella particolare definizione di 'piattaforma logistica del
Mediterraneo' che esprime, per intero, una vocazione forte, inequivocabilmente
strategica per ogni politica di sviluppo economico che guardi ai mercati
globali del Medio ed Estremo Oriente". "Sono particolarmente
soddisfatto - prosegue Veraldi - di queste scelte, che recepiscono
una proposta che avevo avanzato proprio quest' estate, perché
la zona franca è condizione irrinunciabile per veicolare effetti
di crescita anche nell' intera area della Piana di Gioia Tauro. D'altro
canto gli stessi sforzi, previsti nella Finanziaria, per le infrastrutturazioni
a cominciare dagli interventi per la statale 106 e la l'autostrada
Salerno-Reggio Calabria ben si intersecano con una visione complessiva
che finalmente vede insieme gli enti locali ed il governo". Per
l' europarlamentare della Margherita "si rafforza, dunque, una
scelta decisiva che deve essere confortata da sforzi ulteriori che
può e deve compiere la Regione Calabria con la modulazione
dei fondi comunitari con il Por 2007/2013 e che giunge, fortunatamente,
in coincidenza con le proposte e le iniziative di un Governo che ripropone
il Mezzogiorno al centro dell' attenzione del Paese".
Corigliano/De
Rosis “Il ritiro delle dimissioni un atto responsabile”
04/10 "Il ritiro delle dimissioni dalla carica di Sindaco, nella
sede istituzionale del Consiglio Comunale dove erano state presentate,
rappresentano un atto di responsabilità verso la Città
e verso le forze della coalizione di centrosinistra che lo hanno richiesto.
Esso, anche per questo, ha il significato politico del voler mantenere
e rinvigorire l'unità della coalizione, di cui con le dimissioni
prima e con il ritiro dopo, ho inteso preservare la coesione".
E' quanto afferma in una nota il sindaco di Corigliano Calabro, Armando
De Rosis. "Questo atto ha aggiunto - è stato da me compiuto
con l'intento di verificare se esistono le condizioni per evitare
una traumatica interruzione della legislatura che potrebbe produrre
sulla città una serie di ricadute negative quali ritardi di
inserimento nella redigenda programmazione dei fondi europei 2007/2013,
nonche assenze su altri importanti interventi in itinere quali la
costituenda realizzazione dell Autorità portuale, l Ospedale
della Sibaritide, l Aeroporto, la realizzazione dell Area Urbana.
Per non parlare della pressione tributaria che come dimostrato dalla
precedente gestione straordinaria, una gestione commissariale andrebbe
certamente a far gravare sui redditi dei nostri concittadini. Per
queste ragioni insieme ai partiti della coalizione, mi adopererò
per ogni tentativo utile a scongiurare il commissariamento della Citta
che potrebbe verificarsi con la bocciatura del riequilibrio di bilancio,
atteso che, come ho piu volte affermato, il sottoscritto non ha in
Consiglio la maggioranza dei numeri. Ho registrato, nell ultima riunione
dell assise comunale, da parte di forze moderate, aperture che vanno
analizzate per comprenderne le effettive finalita e la reale volonta
di evitare, per il bene della citta , l interruzione anticipata della
legislatura. Il nuovo percorso sara fatto alla luce del sole, a partire
da un confronto sulle linee programmatiche da me presentate in consiglio
e dalla convinzione di proseguire nel cammino gia avviato con l attuale
giunta". "Nell attesa ha concluso De Rosis continuero ad
esercitare le mie prerogative di Sindaco, provvedendo ad ogni azione
amministrativa che si rendera utile e necessaria. I cittadini chiedono
di essere governati nonche di avere servizi efficienti e risposte
soddisfacenti ai loro bisogni. E in questa direzione che si muovera
la mia azione nei prossimi delicati giorni: pensare alla Citta ed
alle sue esigenze, essere in grado di saper interpretare le attese
dei cittadini, saper guidare i delicati processi di sviluppo che si
stanno avviando nel nostro territorio"
Laratta (DL)“Pisanu
ricorda una Calabria di 30 anni fa”
04/10 ''La Calabria non e' piu' quella di trentanni fa. Esiste una
parte significativa, la maggioranza dei calabresi, che ripudia la
'ndrangheta anche se in silenzio''. Lo sostiene il parlamentare dell'Ulivo,
Franco Laratta, commentando le dichiarazioni che l'ex ministro dell'Interno,
Beppe Pisanu, ha fatto a Porta a Porta. ''Negli ultimi anni - aggiunge
Laratta - e' maturata in Calabria una coscienza civile diversa nei
confronti del fenomeno mafioso, una sorta di ribellione condivisa
che, dopo il delitto Fortugno, ha rotto gli argini interiori ed e'
sfociata in quel movimento straordinario che fa capo ai Ragazzi di
Locri. Un fermento la cui portata storica non va affatto sminuita.
Al contrario di incaute affermazioni, sarebbe bene che questo movimento
fosse adeguatamente supportato e fosse magari lo Stato ad incoraggiarne
la crescita. Quello stesso Stato che invece di lanciare segnali di
attenzione e di presenza, dalle nostre parti, purtroppo, tarda ancora
ad affermarsi. Pisanu, da uomo delle istituzioni, avrebbe fatto bene
a plaudire pubblicamente a questo fenomeno, che lungi dall'essere
passeggero, ha necessita' di essere concretamente sostenuto dal mondo
politico. Uno stimolo che nessun calabrese ha pero' percepito negli
ultimi dieci anni, ossia da quando ad una politica di intervento,
capace di incidere, si e' preferito praticare la politica degli annunci
piuttosto che le passerelle antimafia. Altrimenti ci viene difficile
spiegare la carenza cronica degli organici della magistratura e delle
forze dell'ordine, ovvero di un disimpegno rispetto ad iniziative
cruciali per la lotta alla mafia, come ad esempio il pdl Lazzati,
che anziche' attirare l'interesse politico ha attirato in Parlamento
le polveri dell indifferenza per due legislature. L'auspicio e' che
su questa proposta, portata dalla Calabria a Roma in forma bipartisan,
convergano tutte quelle forze e quegli uomini politici che tengono
all emancipazione della nostra regione e soprattutto tengano in considerazione
il fatto che la Calabria non e' solo mafia, come a qualcuno piace
dipingerla. Ma e' coscienza civica, onesta', civilta', intelligenza.
E né la mafia, né chi vuole o immagina la Calabria relegata
a essa, potranno mai fermare questa volontà di riscatto impersonata
oggi dai ragazzi di Locri. A loro va il grande merito di avere risvegliato
le coscienze da un sonno antico. A Franco Fortugno, sul cui delitto
attendiamo ancora tutta la verità, l'onore di averci restituito,
con la morte, la speranza di un domani migliore e libero da ogni sopraffazione.
Ora sta a noi tutti non dissiparne l'eredita'''
Gentile (FI)
“Speculazioni sulle parole di Pisanu”
04/10 ''L'on. Pisanu ha già risposto garbatamente ai giovani
di Locri dando per scontata la loro spontaneità e generosità.
Quel che non si può accettare è la speculazione politica
su un giudizio pronunciato dal collega Pisanu a Porta a Porta che
non a caso è stato condiviso appieno dallo stesso Violante
presente alla trasmissione". A sostenerlo é stato il sen.
Antonio Gentile, di Forza Italia, in merito alle polemiche successive
ad un'affermazione fatta da Pisanu durante la trasmissione, secondo
il quale in Calabria, a differenza della Sicilia, non c'é stata
una reazione della società civile contro la 'ndrangheta. ''Penso
di conoscere bene le cose calabresi - ha aggiunto Gentile - ed ognuno
di noi che vive in Calabria dovrebbe sapere che mai nessun ministro
dell'Interno ha frequentato la Calabria come il ministro Pisanu il
quale ha affrontato la questione 'ndrangheta con strumenti efficaci
ed innovativi (basti pensare alla nomina del Super Prefetto De Sena).
Pisanu ha anche riproposto al tempo stesso a livello nazionale la
'questione Calabrià non intesa sola come questione di sicurezza
e di ordine pubblico, ma soprattutto di sviluppo economico sociale
e civile. I giovani di Locri dovrebbero guardare in altra direzione
e riflettere come mai a cinque mesi dall'avvio della legislatura la
maggioranza di Governo non ha trovato il tempo di istituire la Commissione
parlamentare antimafia". "Si vede bene - ha concluso Gentile
- in quale alta considerazione è tenuta la questione sicurezza,
da parte del Governo, delle aree attanagliate dalla piovra mafiosa.
Ad oggi, presso la Camera dei Deputati, non è stata nemmeno
calendarizzata la data per la discussione in Aula del provvedimento
relativo all'istituzione della relativa commissione"
Oliverio (DL):
“con questa finanziaria si cambia rotta”
03/10 “Possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro fatto dal
governo per presentare alle camere una finanziaria che risani il debito
pubblico e rimetta in moto l’economia”. Queste le parole
di Nicodemo Oliverio, deputato dell’Ulivo e responsabile organizzativo
della Margherita a commento dell’esposizione da parte del ministro
Padoa-Schioppa delle linee guida della manovra economica. “Auspico
– ha dichiarato Oliverio - che nel corso dell’esame da
parte del parlamento si possa migliorare la legge di bilancio prevedendo
aiuti ancora maggiori a favore della famiglia, delle aree deboli del
paese e a sostegno degli enti locali”. “Era necessario
segnare una svolta rispetto ai 5 anni di governo irresponsabile di
Tremonti e Berlusconi, mi sembra che siamo già a un ottimo
punto”. “Sono stati evitati tagli indiscriminati e si
rilanciano investimenti in settori strategici come la scuola e l’agricoltura.
Attraverso la lotta all’evasione – ha concluso Oliverio
- vogliamo dare un’immagine più giusta ed equa del paese”.
De Paola “Una
finanziaria che favorisce i ricchi. Le tasse locali annullano i vantaggi
fiscali”
03/10 "La maggioranza della società italiana, da settori
del ceto medio al lavoro dipendente, viene chiamata a pagare un nuovo
travaso di risorse alle grandi imprese ed il risanamento del debito
pubblico chiesto dai banchieri europei. Questo è il volto vero
della legge finanziaria:ancora una volta dai poveri ai veri ricchi".
A sostenerlo, in una nota, è Mimì De Paola del Movimento
per il Partito Comunista dei Lavoratori. "I limitati recuperi
fiscali per un settore di lavoro dipendente - aggiunge De Paola -
sono più che annullati dal massiccio aumento annunciato delle
tasse locali. A questo si aggiungono i ticket sanitari su pronto soccorso,
visite ed esami; il mantenimento dei tagli alla scuola pubblica previsti
da Letizia Moratti; lo scandaloso ripristino dei fondi alle scuole
private paritarie; ed infine l'annuncio da parte di Padoa-Schioppa
e D'Alema di un prossimo aumento dell'età pensionabile e della
revisione dei coefficienti pensionistici. Parallelamente le grandi
imprese, già arricchitesi in questi anni, incassano il grosso
delle risorse provenienti dall'operazione sul cuneo fiscale e un'infinità
di crediti di imposta. Mentre la mancata tassa di successione sui
grandi patrimoni e una aliquota uniforme sulle rendite finanziarie
premiano, ancora una volta, il grande capitale. Altro che lotta all'evasione.
Solo il coraggio di Fausto Bertinotti può definire questa finanziaria
'una svolta sociale'". " necessario - conclude De Paola
- che tutte le forze politiche e sindacali della sinistra, realmente
interessate alla difesa dei lavoratori e ad una vera alternativa,
uniscano le proprie fila in un'azione generale di lotta contro la
politica sociale del Governo, sottraendo alla demagogia ipocrita delle
destre il pericolo del monopolio dell'opposizione alla finanziaria"
Fedele (FI) “Cona
Finanziaria il sud pagherà un prezzo alto”
03/10 "Altro che una Finanziaria che difende i deboli e aiuta
il Sud, come sostiene Prodi e il centrosinistra. Al contrario, man
mano che se ne conoscono meglio i contenuti e si leggono con più
attenzione i documenti, ci si rende conto che saranno i più
deboli e le Regioni del Sud a pagare il prezzo più alto".
E' quanto sostiene il deputato di Forza Italia, Luigi Fedele. "La
stangata, perché di questo si tratta - ha proseguito Fedele
- non colpisce solo il ceto medio, gli artigiani, i commercianti,
i professionisti, ma colpirà tutti i cittadini. I tagli alle
Regioni, alle Province ed ai comuni saranno insostenibili tanto da
costringere gli Enti Locali ad aumentare la tassazione locale con
aumento dell'Irpef, dell'Ici e con nuovi ticket sulla sanità.
Di nuovo la tassa di successione, aumento dei bolli e dei superbolli,
aumento del diesel. La già debole economia del Mezzogiorno,
ne risentirà a tal punto che il divario tra Nord e Sud aumenterà
sempre di più". "E' la Finanziaria dei ricatti e
dei diktat - ha proseguito Fedele - accettata da tutto il centrosinistra
solo per mantenere il potere e le poltrone. E venendo alla Calabria
non farei salti di gioia, come danno a vedere il Presidente Loiero
ed il Ministro Bianchi. E' vero che ci sono 16 milioni di euro per
i forestali, ma è pur vero che è stato il Governo Berlusconi
a stabilizzarli e ad inserire in Finanziaria ogni anno i fondi necessari:
niente di speciale, quindi. Piuttosto la Regione pensi a reperire
i fondi mancanti per evitare il rischio concreto che negli ultimi
mesi ai forestali non possano essere corrisposti nemmeno gli stipendi.
E ancora, pur apprezzando il finanziamento di 50 milioni per il porto
di Gioia Tauro, inviterei intanto l'Autorità Portuale a spendere
i cospicui finanziamenti già assegnati dal precedente Governo
di centrodestra. Non mi pare inoltre che trovi giustificazione l'euforia
del Ministro Bianchi che nell'affossare il Ponte sullo Stretto, ha
affossato l'economia della Calabria e della Sicilia, impedendone lo
sviluppo. Vigileremo su come saranno impegnati i fondi già
destinati al Ponte, e quali infrastrutture saranno finanziate nella
nostra Regione. Il nostro dubbio, purtroppo è che oltre al
danno ci sarà la beffa di vedere impiegati questi fondi in
altre aree". "Credo che dopo l'esempio di malgoverno del
centrosinistra in Calabria - ha concluso Fedele - i cittadini si stiano
accorgendo dei guasti quotidiani che produce questo governo nazionale.
Credo sia giusto contrastare con forza, dentro e fuori il Parlamento,
queste scelte scellerate che produrranno ulteriori danni, al Sud ed
in particolare alla nostra Regione"
Chieffallo (NPsi)
“Insoddisfazione per la Finanziaria”
03/10 Il consigliere regionale del gruppo Nuovo-Psi, ha rilasciato
la seguente dichiarazione che si trasmette testualmente:
“Non me la sento di inserirmi nel coro di soddisfazione che
la maggioranza governativa regionale da giorni sta portando avanti,sia
pur con diverse tonalità, per evidenziare la grande attenzione
che l’esecutivo centrale avrebbe accordato alla Calabria”.
E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del gruppo
Nuovo-Psi, Leopoldo Chieffallo. “Esprimo –aggiunge- invece
grande insoddisfazione sui contenuti della finanziaria licenziata
da Palazzo Chigi con riferimento alle problematiche della nostra regione
perché ritengo che il Mezzogiorno e la Calabria non hanno avuto
l’attenzione che ci si attendeva in virtu’ soprattutto
di quella “predilezione”Programmatica che il Presidente
del Consiglio aveva piu’ volte ribadito verso la nostra terra.E’
il caso di specificare che per la Calabria non si ravvisano grandi
novità. Infatti,il fondo per i forestali era già stato
previsto dal precedente governo ,mentre i 50 milioni di euro stanziati
in favore dello sviluppo di Gioia Tauro stridono addirittura con i
100milioni ampiamente contenuti in un accordo di programma siglato
nel recente passato e anch’esso in buona sostanza ereditato
dalla pregressa gestione governativa. Ma la cosa che piu’ deve
essere stigmatizzata è la mancata attenzione del governo nei
riguardi del lavoro svolto dalla regione su alcuni fronti particolarmente
delicati. Vedi la situazione dei lavoratori precari ,per i quali al
di là delle misure “tampone” previste dall’amministrazione
regionale, la nuova finanziaria non apre nessuna seria prospettiva
non avendo essa previsto nessuna somma per mitigarne gli effetti devastanti
sul piano sociale . Ci si aspettava invece l’assunzione di responsabilità
concrete su questo problema com’è stato fatto mesi fa
a favore di Catania e di altre zone della Sicilia con la stabilizzazione
sostanziale dei tanti lavoratori in bilico. Nulla di tutto questo
:gli Lsu e Lpu calabresi continuano a restare nel limbo del precariato
e senza prospettive. Di qui il mio invito al Presidente Loiero ,all’assessore
al lavoro,De Gaetano,perché insieme ai parlamentari calabresi
di ogni schieramento politico , intervengano con urgenza al fine di
favorire nel prossimo passaggio della finanziaria in parlamento l’approvazione
di uno specifico emendamento che preveda una somma congrua per risolvere
il problema del precariato calabrese. Un problema che rappresenta
una emergenza democratica . Non si può infatti pretendere che
sia la regione,con il proprio bilancio gramo ed ingessato, ad accollarsi
la soluzione definitiva di oltre 10mila lavoratori. Bisogna intervenire!”
Gentile (FI)
“Istituire una Commissione antimafia parlamentare”
03/10 ''E' necessario e urgente rompere la cortina del silenzio che
e' calata sulla costituzione della commissione parlamentare antimafia.
I ritardi del Governo in materia di sicurezza sono imperdonabili''.
Lo sostiene, in una dichiarazione, Antonio Gentile, senatore di Forza
Italia e componente nella precedente legislatura della Commissione
antimafia. ''Cosa aspetta il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti
- chiede Gentile - a calendarizzare e porre all'ordine del giorno
la problematica antimafia del nostro Paese? I tempi dilatati, le lungaggini
parlamentari, il trascinamento dei processi di controllo del territorio
fanno solo il gioco della criminalita' organizzata. E' vero che esistono
beghe e divisioni profonde in un partito di maggioranza che impediscono
una equilibrata e giusta soluzione del problema? I presidenti delle
Regioni meridionali, afflitti dal fenomeno criminale, cosa aspettano
ad intervenire?''. ''I ritardi ingiustificati del Governo e del Parlamento
- conclude Gentile - accentuano questa drammatica emergenza sociale.
Sono convinto che l'Italia non si rinnovera' e non si salvera' dal
declino se non riesce a liberare il Mezzogiorno dalle grandi consorterie
mafiose che minano le basi della nostra democrazia''.
Prodi lunedì
a Catanzaro per la mostra di De Gasperi
03/10 Sarà il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano
Prodi, ad inaugurare, lunedì prossimo 9 ottobre, nel Complesso
monumentale "San Giovanni" di Catanzaro, la mostra "Alcide
De Gasperi - Un europeo venuto dal futuro", organizzata dalla
Presidenza della Giunta regionale in collaborazione con la Fondazione
"A. De Gasperi" di Roma. "La mostra, che resterà
aperta al pubblico fino al 4 novembre, - è detto in un comunicato
dell' Ufficio stampa della Giunta regionale - ripercorre la vita del
grande statista, attraverso alcuni dei momenti più importanti
della sua attività politica e sociale, testimoniata da lettere,
discorsi, documenti e fotografie". La cerimonia inaugurale della
mostra è prevista per le 18 di lunedì nel Teatro Politeama,
alla presenza della massime autorità cittadine e regionali.
Tra gli altri saranno presenti il senatore Giulio Andreotti, presidente
della Fondazione e la figlia dello statista Maria Romana De Gasperi.
I lavori inaugurali saranno aperti dal Presidente della Regione Agazio
Loiero. Subito dopo, alle ore diciannove, si passerà al "San
Giovanni" dove verrà ufficialmente aperta l'esposizione
che gode dell'Alto Patronato della Presidenze della Repubblica e del
patrocinio dei Presidenti del Senato, della Camera dei Deputati, dei
Ministri per gli Affari Esteri e per i Beni Culturali e dalla stessa
presidenza del Consiglio dei Ministri.
Castrovillari/Udc-Dc
“Unità nella Cdl!”
03/10 L' Udc ha tenuto il primo incontro bilaterale con la Democrazia
cristiana. Le delegazioni dei due partiti erano guidate, rispettivamente,
da Biagio Schifino e Mimmo Filomia. "Nel corso dell'incontro
- è detto in una nota - è stata ribadita la comunità
di intenti tra i due partiti nel portare avanti le varie problematiche
cittadine e del comprensorio, relativamente al Comune ed agli enti
territoriali come la Comunità montana, l'Asl e l'Asi. In modo
particolare, stante la comune matrice democratica e cristiana, i due
partiti hanno convenuto di sottoporre a tutte le componenti della
Casa delle libertà un progetto politico e programmatico, sul
quale chiedere adesioni e consensi a tutte le forze sociali , economiche
e culturali della città, al fine di trovare una coesione politica
ed istituzionale per affrontare insieme, in comunanza di intenti,
la prossima competizione elettorale. Non si è parlato di nomi,
ma si è ribadito, con forza, un cambiamento di rotta rispetto
al 2002". "Udc e Dc, in particolare - conclude la nota -
hanno auspicato non più una divisione tra le componenti della
Casa delle libertà, ma un unico interesse a portare avanti
i problemi particolari e generali della collettività, partendo
dal presupposto di essere in mezzo alla gente, con la gente e per
la gente".
Interrogazione
parlamentare di Morrone (Udeur) per la sicurezza sulla 106
02/10 "Quali provvedimenti intende adottare il Governo per garantire
la sicurezza della viabilità sulla strada statale 106 ionica,
ponendo fine all' insostenibile stillicidio di vite umane?".
A chiederlo è il segretario di presidenza alla Camera e capogruppo
in Commissione Lavoro, Ennio Morrone, dell'Udeur, in una interrogazione
ai Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. "Nel meridione
d'Italia, in particolar modo in Calabria - è scritto nell'
interrogazione - le vie di collegamento sono oltre che insufficienti,
assolutamente inadeguate e lontane dagli standard di sicurezza. Tra
queste la statale 106 ionica, unica arteria che collega Taranto a
Reggio Calabria, snodandosi tra i paesi della fascia ionica calabrese,
è da anni tristemente nota per la sua pericolosità tanto
da essere definita 'la strada della morte'. La scarsa manutenzione
e gli scarsi lavori di ammodernamento effettuati nel tempo sono stati
insufficienti a tutelare gli utenti della strada". "Le drammatiche
condizioni in cui versa la statale 106 - conclude Morrone - costituiscono,
inoltre, un ostacolo all' integrazione economica della Calabria ionica
con il resto dell' Italia, condannando inevitabilmente tale regione
all'isolamento e all'esclusione. Da qui la richiesta al Governo di
ridare dignità alla Calabria che sempre più spesso si
trova relegata ai margini con grave danno all' immagine, allo sviluppo
e all'economia"
M. Tripodi (PdCI)
“La finanziaria una prima inversione di tendenza per la Calabria”
02/10 "Dopo gli anni dell'abbandono e dell'emarginazione della
Calabria, frutto delle sciagurate politiche del centrodestra, la Finanziaria
2007 rappresenta una prima inversione di tendenza a favore della nostra
regione". E' quanto afferma l'assessore regionale al Governo
del territorio, Michelangelo Tripodi, a proposito della "particolare
attenzione riservata dal Governo Prodi verso il Sud e la Calabria
nella manovra approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri".
"La conferma delle risorse finanziarie - aggiunge Tripodi in
una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - destinate ai
forestali, il finanziamento di 50 milioni di euro per gli interventi
di rilancio del porto e della logistica di Gioia Tauro e lo spostamento
dei fondi accantonati per la costruzione del ponte sullo Stretto destinandoli
alla costruzione e al completamento di infrastrutture del Mezzogiorno
del Paese, a partire dalla strada statale 106 jonica, sono delle scelte
significative che esprimono un'attenzione nuova e una sensibilità
diversa rispetto al passato nei confronti delle emergenze della nostra
terra e per sostenere le attività su cui si può fondare
lo sviluppo della Calabria. Esprimiamo, quindi, apprezzamento per
queste scelte che sono state compiute grazie anche all'impegno della
delegazione governativa calabrese, a partire dal ministro Bianchi".
"Con tali scelte - conclude Tripodi - comincia una nuova fase
per la Calabria e per il Mezzogiorno che hanno diritto a un completo
e totale risarcimento. Durante la campagna elettorale, Prodi aveva
dichiarato che la Calabria sarebbe stata la 'figlia prediletta' del
governo di centrosinistra. Oggi, con l'avvio del nuovo impegno di
governo e con l'approvazione della prima Finanziaria marcata centrosinistra,
possiamo constatare che dalle parole si comincia a passare ai fatti.
Ed è questo quello che conta per una regione che ha fame di
lavoro, legalità e sviluppo"
Amendola (DS)
“Nella finanziaria attenzione per la Calabria e il Mezzogiorno”
02/10 "La finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri è
una legge senza trucchi. Negli anni di governo del centrodestra siamo
stati abituati a provvedimenti che non hanno inciso minimamente sui
nodi strutturali né potenziato le politiche sociali a favore
dei cittadini". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Franco
Amendola, deputato dell' Ulivo. "Il documento approvato dal governo
Prodi rappresenta, invece - prosegue Amendola - un primo ma significativo
segnale di inversione di rotta. Gli gravi e le detrazioni previste
per lavoratori e famiglie interesseranno circa il 90% dei nuclei,
soprattutto, quelli economicamente più disagiati e magari con
figli minori. Si tratta di una misura che riguarderà specialmente
il Mezzogiorno che in questa finanziaria ha finalmente ritrovato l'
attenzione che merita diventando elemento di centralità nella
programmazione e nell' indispensabile sostegno di carattere sociale".
Per Amendola "in questa direzione, infatti, devono essere letti
e valutati alcuni provvedimenti come le misure per la stabilizzazione
dei rapporti di lavoro al fine di trasformarli da lavoro a progetto
a lavoro subordinato; le misura indirizzate a promuovere l' emersione
del lavoro nero senza che il lavoratore ne resti danneggiato; la creazione
di zone franche urbane; l' avvio di un vero e proprio piano per l'
occupazione femminile utilizzando una parte degli incentivi dedicati
alle imprese al fine di promuovere l'occupazione rosa; il raddoppio
delle agevolazioni fiscali per le imprese che assumono; l' introduzione
del credito d'imposta; l' estensione dei contributi per l'acquisto
dei libri scolastici anche alle superiori". "Per la Calabria,
poi - sottolinea Amendola - il governo di centrosinistra ha dimostrato
di mantenere gli impegni presi". "I provvedimenti finanziari
adottati per le migliaia di forestali - ha proseguito il parlamentare
- ne sono la prima tangibile dimostrazione e danno anche il senso
della volontà politica di rivolgere l' attenzione al risanamento
idrogeologico di una terra tristemente colpita, anche di recente,
da gravi calamità naturali. Anche per lo sviluppo è
stato fatto un passo in avanti. Le ingenti risorse finanziarie previste
per il potenziamento ed ulteriore ammodernamento del porto di Gioia
Tauro indicano la volontà di puntare e sostenere uno degli
elementi di eccellenza presenti sul territorio calabrese e di farlo
diventare entro breve lo scalo marittimo commerciale più importante
del mediterraneo e d' Europa. Stesso ragionamento di programmazione,
privilegiando le priorità e le emergenze, è stato fatto
per i fondi pubblici previsti per la costruzione del Ponte sullo Stretto
che saranno utilizzati per il totale ammodernamento dell' autostrada
Salerno- Reggio Calabria e per la pericolosissima statale 106".
"Nel complesso, dunque - conclude Amendola - si può affermare
che la finanziaria non solo è senza trucchi ma ha consentito,
viste le attuali condizioni della finanza pubblica ereditata, il raggiungimento
di un buon equilibrio fra sviluppo, equità e risanamento".
Galati (Udc)
in Commissione politiche della UE “Ridurre i costi della politica”
02/10 "La riduzione dei tempi e dei costi della burocrazia,
problema particolarmente avvertito dalle imprese, è una priorità
non solo italiana, ma anche europea: l'attuazione di una politica
dell'Unione che vada in questa direzione è un aspetto di estrema
importanza nell'ambito dell'attuazione della Strategia di Lisbona".
Lo ha detto Giuseppe Galati, segretario di presidenza della Camera
e capogruppo dell'Udc nella Commissione permanente Politiche dell'Unione
europea, nel corso dell'audizione odierna del vicepresidente della
Commissione europea Gunter Verheugen, svoltasi di fronte alle Commissioni
riunite di Bilancio, Attività produttive e Politiche dell'Unione
europea. "E' stato calcolato - ha aggiunto Galati - che 15 miliardi
di euro l'anno rappresentano il costo della burocrazia in Italia che
grava sulle spalle delle imprese, soprattutto di piccole dimensioni.
Ma tale eccesso non è solo un problema nazionale: più
il mercato mondiale è andato verso un'intensa competizione,
più l'Europa ha incrementato la regolamentazione, creando costi
e barriere spesso irrazionali. Sappiamo che la riduzione della burocrazia
è diventato oggi un obiettivo comune. L'Unione europea ha lanciato
infatti un ambizioso piano di semplificazione, attraverso un monitoraggio
della normativa e un nuovo sistema di valutazione dell'impatto delle
iniziative legislative. E' importante sapere dal vicepresidente della
Commissione europea se questo è davvero un progetto in stato
avanzato e se, entro il 2007, si riuscirà davvero a realizzare
lo 'sportello unico': un'iniziativa che aiuterebbe concretamente i
futuri imprenditori, dimezzando nei vari Paesi il tempo necessario
per creare una nuova azienda".
Petrone (DS)
“Il partito in prima linea su cambiamento e legalità”
02/10 "Da qualche settimana, in concomitanza con quella che
è stata definita 'l'estate nera dei Ds', torme di commentatori
di diversa matrice politica e culturale, ma tutti accomunati dalla
loro idiosincrasia nei confronti dei Ds (o, almeno, dei suoi attuali
gruppi dirigenti) si stanno affannando in argute disquisizioni sulla
crisi del maggiore partito della sinistra, della sua cosiddetta deriva
etica e morale". E' quanto rileva Gabriele Petrone, della Direzione
regionale dei Ds, a giudizio del quale "tutto ciò avviene,
ed è la cosa che fa più rabbia, a prescindere da una
analisi seria dei fatti contestati, che appaiono chiaramente come
privi di fondamento ed alcuni sono stati addirittura smentiti da altri
livelli della magistratura, ma presi solo come l'ennesima occasione
per cercare di colpire i Ds e i suoi gruppi dirigenti". "Ovviamente,
come capita spesso - aggiunge Petrone - a distinguersi in questo sport
sono coloro che si dichiarano appartenenti alla grande famiglia della
sinistra, che non mancano di far pervenire le proprie analisi preoccupate
sulla degenerazione di un partito, sulla sua rinchiusura, sul suo
mutamento culturale ed antropologico. Qualcuno si è spinto
persino a disquisire sui mutamenti del look, dalle tute operaie e
dagli eskimo, alle cravatte ed al casual Armani, come se per essere
coerentemente di sinistra bisogna vestirsi come i manichini del museo
delle cere. Questi solerti critici appartengono ad una umanità
varia: si va, solo per fare qualche esempio tra i più significativi,
dal preside di Facoltà più o meno deluso nella sue aspirazioni
di cooptazione nella politica e in preda alla sindrome di pensionamento
forzato, dall'Associazione politico-culturale radioemittente che in
questi anni ha vissuto attaccata alle mammelle dell'Amministrazione
comunale di Cosenza sotto forma di consulenze (già, qui non
vale la polemica sui costi della politica, loro portavano cultura
e competenza altro che la gente dei partiti), fino a ex parlamentari
del Pci o del Pds (delle cui innumerevoli legislature non si è
accorto nessuno in Calabria) non ricandidati e forse solo per questo
un po' risentiti. Ognuno può dire quello che vuole, ci mancherebbe
altro, anche se magari tanti titoli per dare lezioni magari non ne
ha. Certo ci si aspetterebbe una maggiore onestà intellettuale,
ma anche quella è merce rara: mi riferisco a quanto assenti
sono i commenti di tanti di costoro quando, ad esempio, i Ds denunciavano
la presenza di delinquenti nelle liste elettorali e alcuni suoi dirigenti
ricevevano pesanti minacce ed intimidazioni o quando, fatto recente
e di cui troppo poco si è parlato, gli stessi dirigenti dei
Ds hanno promosso la costituzione in parte civile dello Stato nel
processo contro il clan Muto, che ha portato agli esiti che conosciamo
proprio in questi giorni. Assolutamente inesistenti, infine, i commenti
a quello che è stato uno straordinario evento politico, come
la Festa dei Giovani Ds a Tropea, dove tanti ragazzi e ragazze hanno
scelto di stare insieme a discutere di politica con la politica sul
futuro di questa Regione". "I Ds - afferma Petrone - sono
un partito che ha tanti, troppi difetti, e non c'é nessuno
che può negarlo, ma solo chi é in assoluta malafede
può rappresentarlo come parte del degrado di questa Regione.
Questo partito è composto da migliaia di militanti che quotidianamente,
senza chiedere nulla, si impegnano nel loro territorio per il suo
rinnovamento ed il suo sviluppo. In Calabria è oggi aperta
una battaglia seria, impegnativa e dagli esiti affatto scontati per
il cambiamento: di questa battaglia i Ds, i suoi dirigenti, i suoi
rappresentanti istituzionali a tutti i livelli e i suoi migliaia di
militanti sono impegnati in prima linea. Ci mettono la loro faccia,
il loro impegno, la loro passione quotidiana. Spesso alcuni di loro
rischiano la loro stessa incolumità personale. Credo che questo
meriti rispetto, sempre"
Castrovillari/PDM
“No ad egemonie nell’Unione”
02/10 "La coalizione si riconosce nell'Unione e riconferma la
volontà di procedere, insieme agli altri partiti del centrosinistra,
alla definizione del progetto su cui costruire le linee politiche
e programmatiche da presentare agli elettori, e la scelta delle persone,
compreso il candidato a sindaco,che dovranno realizzarle". E'
quanto è emerso dalla riunione del Comitato cittadino di Castrovillari
del Partito Democratico Meridionale. "L'incontro - è scritto
in un comunicato del segretario del Comitato cittadino del Pdm, Giovanni
Donato - è servito per esaminare la situazione politica in
vista delle elezioni amministrative di primavera e degli incontri
interpartitici che si svolgeranno in questo periodo. Si è ribadito
il concetto della pari dignità fra i partiti della coalizione,
escludendo egemonie pericolose ed anacronistiche che potrebbero nuocere
al disegno complessivo. Si è preso atto che nell' Unione,ed
anche nel Pdm,ci sono persone degne che potranno porre al servizio
della coalizione la loro esperienza ed i loro consensi per una vittoria
esaltante sul centrodestra, che sta mortificando e penalizzando Castrovillari.
Per le scelte, compresa l'individuazione del candidato a sindaco,
saranno trovati degli accordi politici ed operativi che soddisfino
le esigenze dei singoli partiti,avendo sempre presente, come condizione
indispensabile l'unità della coalizione. Il Pdm di Castrovillari
scenderà fra i giovani, le donne,i lavoratori,i disoccupati,i
pensionati,gli anziani ed a essi chiederà di riempire le linee
programmatiche di contenuti, in considerazione delle loro esigenze
per l' edificazione di una società più rispondente ai
bisogni fondamentali"
Rossano: I circoli
di AN denunciano l’immobilismo dell’Unione
02/10 I circoli di An di Rossano e del Basso Ionio si sono incontrati
alla presenza del coordinatore provinciale Giuseppe Caputo e di quello
regionale Giovanni Dima. Tema del confronto la riorganizzazione interna
e il rilancio del partito a livello territoriale, in particolare nei
comuni di Mirto Crosia e di Cariati. Da tutti gli interventi e' emersa,
come precisa una nota, ''la necessita' di avviare diverse iniziative
volte a denunciare, ad ogni livello, da Roma a Catanzaro le evidenti
insufficienze degli esecutivi dell'Unione, uniti dal pressoche' comune
denominatore dell'immobilismo, della contraddizione interna e dell'inerzia
programmatica''. Contestualmente, e' stato ribadito, Alleanza nazionale
''non potra' fare a meno di far procedere la durissime critiche alle
vuote politiche pubbliche dell'Unione, in parallelo alla capacita'
di saper individuare e spiegare, ai cittadini, politiche alternative
a quelle infruttuosamente messe in campo dalle sinistre: dalla sciagurata
Finanziaria appena licenziata da Prodi e Padoa Schioppa alle scelte
di governo negli enti locali''. ''Infine - conclude la nota - su tutte
le principali questioni sul tappeto, dalle politiche per lo sviluppo
al gap infra-strutturale del Mezzogiorno, An dovra' e sapra' offrire,
ulteriori strumenti di comprensione e dunque maggiori opportunita'
di adesione al partito ed alle ragioni del Centro Destra, in vista
delle prossime sfide sociali ed economiche ed ovviamente in vista
delle competizioni elettorali''.
CittadinanzAttiva
a congresso nella Locride
02/10 "Casa Nostra. Il ruolo dei cittadini nella lotta per la
legalità": sarà questo il tema centrale del congresso
nazionale di Cittadinanzattiva che quest'anno si terrà, dal
25 al 28 ottobre prossimo, nella Locride, a Roccella Ionica. La scelta
sia della zona sia, soprattutto, del tema è legata, come hanno
ampiamente voluto evidenziare il segretario regionale calabrese e
il segretario nazionale di Cittadinanzattiva, Ludovico Criserà
e Teresa Petrangolini, "ai diversi e recenti fatti di sangue
e di malaffare, in primo luogo l'assassinio, a Locri, del vicepresidente
del Consiglio regionale calabrese, Francesco Fortugno, che hanno visto
al centro la Calabria e in particolare la Locride". Gli scopi
ed il nutrito e importante programma del congresso nazionale di Cittadinanzattiva
al quale, tra gli altri, hanno dato la loro adesione il vicepremier
Francesco Rutelli, i ministri Paolo Ferrero, Livia Turco e Giulio
Santagata, il vescovo della diocesi di Locri-Gerace, Giancarlo Bregantini,
l'ex presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, e il presidente
di Confindustria di Reggio Calabria, Franco Femia, sono stati presentati
a Roccella, nella sala convegni dell'Hotel Parco dei Principi, nel
corso di una conferenza stampa presieduta dal sindaco di Roccella,
Sisinio Zito, dal segretario calabrese di Cittadinanzattiva, Ludovico
Criserà e dalla responsabile nazionale della stessa associazione
- che conta già l'adesione di ben 120 mila soci - Teresa Petrangolini.
Per Zito, apparso particolarmente entusiasta dell'iniziativa, tanto
da mettere anche a disposizione dell'associazione nel corso della
"quattro giorni" i locali dell'auditorium comunale e del
restaurato ex convento dei Minimi, "l'evento sarà straordinario
sotto tutti i punti di vista sia per Roccella sia per l'intero comprensorio
della Locride visto che rappresenterà, in particolare, un forte
messaggio politico, culturale e sociale". Teresa Petrangolini,
segretario nazionale di Cittadinanzattiva, ha, in particolare, voluto
evidenziare che nel corso del congresso, vista la presenza di diversi
responsabili di associazioni antiracket e di Libera, "si cercherà
il più possibile di rafforzare nei cittadini la volontà
di contrastare e combattere l'illegalità e la criminalità
organizzata". "La reazione dei cittadini, e, soprattutto,
dei giovani, a soprusi e crimini - ha aggiunto - rappresenta un motivo
di grande speranza. Infatti, combattere l'illegalità significa
anche fare i cittadini attivi, pretendendo trasparenza, partecipazione,
dialogo, responsabilità e correttezza anche da parte delle
istituzioni". "Nel nostro Paese - ha concluso Teresa Petrangolini
- il peso dell'illegalità è ancora troppo grande. La
corruzione, insieme agli altri reati contro la pubblica amministrazione,
rappresenta un enorme danno per la comunità nazionale sia perché
ostacola la crescita e la competitività del sistema Paese,
sia perché incide pesantemente sulla spesa dello Stato. L'illegalità
è tra i principali fattori di spreco di risorse pubbliche che
potrebbero altrimenti essere impiegate per migliorare i servizi di
interesse generale rivolti ai cittadini".
Il 13 e 14 ottobre
“I socialisti” in conferenza a Napoli
02/10 Il comitato esecutivo de "I socialisti" ha convocato
per il 13 e 14 ottobre, a Napoli, una conferenza di programma sul
tema "Riforme e Mezzogiorno per la crescita dell' Italia"
come contributo, è scritto in un comunicato, "di una forza
autenticamente riformista per contrastare il declino del Paese ed
il pericolo del degrado delle regioni meridionali che hanno bisogno
di modernizzazione ed innovazione per innalzare l' efficienza e la
competitività del sistema e produrre nuovo sviluppo e nuova
occupazione". I lavori, articolati in due sessioni, si apriranno
col saluto di Antonio Dimitry e delle autorità locali e con
una tavola rotonda che vede la partecipazione di Saverio Zavettieri
per "I Socialisti", di Massimo Locicero, del sen. Luigi
Covatta, del sen. Cesare Marini della segreteria della Rosa nel Pugno,
degli on. Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, Luciana Sbarbati,
europarlamentare, Daniele Capezzone, presidente Commissione industria
e Piero Fassino segretario dei Ds. Alla seconda sessione, presieduta
dall'on. Milioto, in programma sabato, parteciperanno Franco Simone,
gli onorevoli Cresco, Lenoci e Crinò, Nuccio Abbondanza, Antonio
Pisani e Arnaldo Sciarelli, il prof. Pasquino Crupi, Beniamino Ciotti,
l' assessore Di Lello e Flavia Di Mario, Giuseppe Scarano, del viceministro
allo sviluppo economico Sergio D'Antoni. Concluderà i lavori
Bobo Craxi, sottosegretario agli Esteri. All'incontro saranno presenti
delegazioni di tutte le regioni con diritto ad intervenire, unitamente
ai rappresentanti di movimenti, associazioni e gruppi di ispirazione
socialista, laica e riformista impegnati nella battaglia per il rinnovamento
della sinistra ed il cambiamento del paese. "La conferenza -
conclude la nota - si è resa quanto mai opportuna e necessaria
per far conoscere le proposte de I Socialisti nella fase di avvio
della legislatura che vede al governo la coalizione del centrosinistra
dopo l' insediamento del tavolo istituzionale di Milano ed alla vigilia
di scelte importanti relative alla legge finanziaria che non possono
penalizzare il Mezzogiorno ed i settori più deboli dell' economia
e della società"
Ministro Bianchi:
I fondi del ponte per le infrastrutture del sud
01/10 Il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, in una nota
si e' detto soddisfatto per la decisione del Governo di accogliere
la sua richiesta di destinare i fondi accantonati per la costruzione
del ponte sullo Stretto di Messina alla costruzione e al completamento
di infrastrutture per il Mezzogiorno del Paese. ''Come abbiamo sempre
chiesto - ha detto Bianchi - le risorse che il governo precedente
aveva destinato alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina
verranno destinate alla costruzione di importanti infrastrutture nel
Mezzogiorno, con particolare riferimento alla Sicilia e alla Calabria.
Una buona parte di queste risorse serviranno al completamento della
Salerno - Reggio Calabria''. ''E' l'ennesima conferma - ha concluso
Bianchi - del fatto che dire non a un'opera costosa e inutile come
il ponte sullo Stretto ci permette di poter dire si a tante infrastrutture
utili e necessarie per la Sicilia e la Calabria''
FI: Inutile l’incontro
di Oliverio con il Ministro Bianchi
01/10 ''L' incontro romano del Presidente Oliverio con il Ministro
dei Trasporti per discutere della realizzazione dell'aeroporto di
Sibari e' finito, come noi prevedevamo, in un grande bluff''. E' quanto
scritto in una nota del gruppo di Forza Italia del consiglio provinciale
di Cosenza. ''Per fare un viaggio panoramico nella Capitale - e' aggiunto
nella nota - non c'era bisogno di scomodare la stampa e mass-media,
cercando ancora una volta di vendere fumose dichiarazioni per niente
attinenti alla realta'. Forza Italia ha chiesto piu' volte una discussione
approfondita per prendere provvedimenti immediati sulle grandi opere
infrastrutturali che risiedono su tutta l'area provinciale; nonostante
le nostre sollecitazioni, a Roma non si e' parlato dell'Aviosuperficie
di Scalea, non si e' parlato delle strade di collegamento fra i nostri
paesi in completo abbandono (S.S.18 e Savuto), non si e' definito
nulla sull'aeroporto di Sibari, non si e' parlato di metropolitana
ne' leggera ne' pesante. Il Presidente Oliverio dovrebbe seguire i
consigli disinteressati del Sen. Antonio Gentile che gli ha indicato
con enorme dose di coraggio e lungimiranza gli ostacoli veri che si
frappongono allo sviluppo della nostra provincia''. ''L'aeroporto
di Sibari - prosegue la nota di Forza Italia - non si fara', cosi'
come non si fara' la Corte di Appello, perche' i politici catanzaresi
con in testa il Presidente Loiero, in una logica di sfrenato campanilismo,
tentano in tutti i modi di bloccare le nostre essenziali esigenze
di sviluppo. Di fronte a questo allarmante quadro, il Presidente Oliverio
deve seguire: o prepara un'azione di profondo respiro politico a favore
di Cosenza coinvolgendo tutti i Parlamentari calabresi, oppure non
gli rimane che abbandonare la carica che occupa, per evidente insufficienza
amministrativa''
Il Sindaco di
Corigliano ritira le dimissioni
01/10 Il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, ha ritirato
le sue dimissioni durante il consiglio comunale. Nello corso del consiglio
comunale ha bocciato ancora una volta gli equilibri di bilancio presentati
dal sindaco De Rosis. Ora la giunta comunale ha altri 20 giorni di
tempo entro i quali dovra' approvare le linee di Bilancio.
Corigliano: De
Natale aderisce a Italia dei Valori
01/10 Vincenzo De Natale ha aderito a Italia dei Valori ed ha assunto
il ruolo di responsabile per Corigliano Calabro e comprensorio della
Sibaritide. De Natale non e' nuovo al partito di Di Pietro, in passato
infatti, aveva gia' concretamente partecipato alla nascita del movimento
prima e del partito 'I Democratici' successivamente. Soddisfazione
e' stata espressa dal capogruppo in consiglio regionale, Maurizio
Feraudo. ''Il ritorno alla politica attiva di De Natale - ha detto
Feraudo - e' la testimonianza di come il nostro partito riesca a coinvolgere
e stimolare coloro che sono rimasti delusi da una politica che non
permette più una partecipazione attiva dei propri militanti.
Sono convinto che il ritorno alla politica attiva di De Natale è
l'ennesimo impulso alla crescita di un partito che si sta accreditando
la simpatia dei cittadini per il suo modo innovativo di concepire
la politica''. Gli auguri di un proficuo lavoro a Vincenzo De Natale
viene espresso dal direttivo provinciale per bocca del suo segretario
Franco Ferro.
Da lunedì
a Lamezia la direzione regionale della Sinistra Giovanile
01/10 Lunedi' pomeriggio, nella sala riunioni dei Democratici di
Sinistra di Lamezia Terme, si terra' la Direzione Regionale della
Sinistra giovanile della Calabria per fare il bilancio della festa
dei giovani del Mezzogiorno ''Dal Sud al Mondo'' che si e' svolta
a Tropea e Capo Vaticano dal 18 al 23 settembre. L'incontro - e' scritto
in una nota - servira' anche a programmare le prossime iniziative
che i Democratici di Sinistra e la Sinistra giovanile terranno nei
prossimi mesi in tutta la regione. All'incontro parteciperanno il
segretario regionale Sg Luigi Guglielmelli, Armando Cirillo dell'Esecutivo
Nazionale della Sinistra giovanile e Carlo Guccione Segretario Regionale
dei Democratici di Sinistra della Calabria.