Fuda (Pdm) “La
solidarietà agli amministratori non basa più”
31/08 ''Nei giorni scorsi, quando l'ennesimo tentativo di intimidazione
effettuato nel nostro territorio aveva preso di mira l'amico Pino
Gentile, mi sono sentito, oltre che con lui, con molti esponenti locali
del Partito democratico meridionale, per verificare come e se esprimere
anche pubblicamente la nostra solidarieta' e la totale vicinanza all'uomo
ed al politico. Avevamo, in quella circostanza, ritenuto superfluo
ribadire con una nota stampa quelle che sono da sempre le nostre posizioni
nei confronti di chi ancora cerca di far sopravvivere, con la negazione
della legalita' e delle piu' sacrosante regole civili e sociali, una
cultura che ormai non appartiene piu' alla nostra terra''. Lo afferma,
in una dichiarazione, il senatore Pietro Fuda. ''Eravamo convinti
- aggiunge Fuda - che non dare rilevanza agli atti intimidatori che
continuano a lacerare il nostro territorio ed i nostri uomini potesse
essere una risposta ferma alla forza delle idee ed all'onesta' di
chi lavora, ha lavorato e continuera' a lavorare per il bene dei cittadini
e del territorio. Nonostante le intimidazioni. Eppure chi ha come
unico mezzo per esprimersi taniche di benzina, armi o atti di vario
genere, sempre e comunque vili, continua nel proprio esecrabile percorso
di destabilizzazione della legalita' e della civilta': ieri prendendo
di mira un politico, un imprenditore o un rappresentante della societa'
civile; oggi la moglie di un ottimo rappresentante istituzionale come
il sindaco di Cittanova Franco Morano; domani chiunque altro, rappresentando
onestamente i cittadini e le istituzioni, continuera' ad operare per
il bene della nostra societa'''. Secondo Fuda, ''esprimere solidarieta'
non e' piu' sufficiente. Come non bastano gli attestati di stima nei
confronti di chi ha scelto di combattere in prima linea per l'affermazione
della legalita' e dei principi del vivere civile. Ormai la Calabria
vera, quella onesta, quella che sta cercando di scrollarsi di dosso
un'eredita' non propria, fatta di intimidazioni e di ricatti, conosce
bene uomini e fatti. Sa distinguere perfettamente tra chi opera per
il bene della collettivita' e chi invece vorrebbe tornare indietro
di secoli. Il segno di vilta' e, in qualche modo, di impotenza che
accompagna l'ultimo atto intimidatorio in ordine di tempo deve essere
il nostro monito a serrare ancora di piu' le fila di un operato che
sta finalmente producendo i risultati per i quali lavoriamo da decenni.
Politica, istituzioni, forze dell'ordine, societa' civile devono unirsi
ancora di piu' per far sentire la propria forza: la forza di chi sta
dalla parte giusta e non accetta piu' le voci fuori dal coro. La forza
di chi sta continuando a lavorare per lo sviluppo culturale, sociale
e legale del nostro territorio e dell'intera cittadinanza''.
Donnici “Soddisfatto
degli apprezzamenti di Li Gotti e Scicchitano”
31/08 "Non mi voglio pronunciare sulle dichiarazioni anche perché
voi giornalisti sapete distinguere il grano dal loglio". Lo ha
detto l'assessore regionale al Turismo, Beniamino Donnici, commentando
le affermazioni fatte da due dirigenti del partito, Luigi Li Gotti,
sottosegretario alla Giustizia, e Sergio Scicchitano, presidente del
Collegio nazionale di garanzia, in merito all'attività istituzionale
dello stesso Donnici. Donnici, nei mesi scorsi, era stato espulso
da Italia dei valori. Il sottosegretario Li Gotti, in particolare,
si sta adoperando per un possibile riavvicinamento dell'assessore
regionale ad Idv. Riavvicinamento sul quale, pero, sono molto critici
i dirigenti calabresi del partito. "Mi fa assoluto piacere -
ha aggiunto Donnici - che il sottosegretario Li Gotti e Scicchitano
abbiano fatto degli apprezzamenti molto positivi sul lavoro che stiamo
realizzando nel settore turistico in Calabria. Che dire poi, la politica
è fatta di fasi. Io sono qui e faccio il mio dovere"
Ennio Morrone
introduce il corso di formazione politica dei giovani Udeur a Telese
31/08 Il deputato Ennio Morrone, segretario di presidenza della Camera
e capogruppo dei Popolari-Udeur nella Commissione Lavoro di Montecitorio,
ha tenuto l'intervento di saluto del partito al corso di formazione
politica, riservato a 50 giovani laureati provenienti da tutta Italia,
che si sta svolgendo all'ottava festa Nazionale in corso a Telese.
Il tema del corso, "La responsabilità sociale dell'impresa",
che, è scritto in un comunicato, è stato "molto
seguito anche dal segretario del partito, Clemente Mastella",
è stato introdotto dal parlamentare calabrese, il quale ha
posto l'accento sul codice etico e dei bilanci sociali trasparenti
che devono distinguere le società, augurandosi che gli imprenditori,
oltre agli utili, e quindi gli aspetti economici, tengano in debito
conto gli aspetti sociali ed etici delle proprie imprese, nonché
quelli ambientali per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori.
Morrone, quindi, è scritto in un comunicato ha sottolineato
"l'importanza della trasparenza che deve distinguere le imprese
allo scopo di dare fiducia ai cittadini quali consumatori, nonché
sulle grandi distanze che ci sono purtroppo tuttora in Italia tra
grandi imprese come la Fiat e le piccole e medie aziende". In
particolare, parlando della Calabria, Morrone ha affermato che "la
realtà del nostro territorio è ben nota e bisogna avvertire
la necessità, oramai divenuta improcrastinabile, di incentivare
le iniziative imprenditoriali per agevolare la presenza significativa
di imprese cosiddette 'importanti' nella nostra Regione". Morrone
ha concluso dicendo che "i finanziamenti pubblici nella nostra
regione devono essere effettuati con oculatezza, per evitare che il
pubblico denaro venga sperperato". "Relatori del corso di
formazione - conclude la nota - sono stati Diego Della Valle, presidente
del gruppo 'Della Valle', il quale ha portato l'esempio della propria
azienda, che tutela gli interessi sociali ed etici sostenendo che
di tanto possono essere testimoni i marchigiani; Luigi Abete, presidente
della Banca Nazionale del Lavoro, il quale con molto realismo ha sottolineato
che purtroppo le imprese badano prevalentemente all'aspetto economico,
tralasciando quello etico; Orazio Francesco Piazza, docente di etica
sociale dell'Università degli studi del Sannio-Facoltà
Teologica Italia Meridionale, che si è soffermato sugli aspetti
morali e sociali che dovrebbero distinguere le imprese".
Zavettieri: “Stefania
Craxi valuti la sconfitta della CDL”
31/08 Stefania Craxi "visto che si ritrova parlamentare, le
sue elezioni, in effetti, le ha già vinte, per cui non si preoccupa
di andare eventualmente alla ricerca delle cause per le quali la Casa
delle libertà le ha perse". Lo afferma Saverio Zavettieri,
ex deputato del Psi e presidente dimissionario de I Socialisti, facendo
riferimento ad un'intervista pubblicata oggi dal Quotidiano della
Calabria alla figlia di Bettino Craxi. Nell'intervista Stefania Craxi,
rispondendo ad un'affermazione circa il ruolo avuto da Zavettieri
nelle ultime elezioni politiche, dopo il suo passaggio col centrosinistra,
risponde: "Zavettieri? Tanto rumore per nulla". "Ignoravo
che la signora Bassetti nata Craxi - sostiene ancora Saverio Zavettieri
- si occupasse di politica. La sapevo invece interessata a produzioni
televisive e cinematografiche plurimiliardarie con le aziende del
Cavaliere, poi estese anche al servizio pubblico, ed assunte in Rai
nell' era berlusconiana. Ora, per grazia ricevuta del cavalier Silvio
Berlusconi, è diventata anche deputato della Repubblica in
conto Forza Italia. Ma con la signora Bassetti nata Craxi ogni polemica
sarebbe del tutto inopportuna".
Pittella (DS)
“Fiscalità di vantaggio per il Sud”
31/08 L'europarlamentare diessino Gianni Pittella, membro della commissione
economica, ha accolto favorevolmente l'iniziativa del governo italiano
di radunare attorno allo stesso tavolo i rappresentanti delle regioni,
dei sindacati e delle imprese per affrontare il tema dello sviluppo
economico del Mezzogiorno e del miglioramento delle infrastrutture.
"L'iniziativa del governo è apprezzabile e quanto mai
necessaria", ha detto oggi Pittella in una nota diffusa alla
stampa, sottolineando che se si vuole che la manovra finanziaria abbia
un reale impatto sul Mezzogiorno "é importante che attorno
a questa piattaforma si realizzi il più vasto consenso tra
governo, regioni, enti locali del sud e le forze economiche e sociali".
Secondo Pittella, lo sviluppo del sud Italia passa soprattutto per
il potenziamento delle infrastrutture: "il potenziamento di porti,
ferrovie, aeroporti e la realizzazione dei corridoi europei che riguardano
l'Italia, costituiscono la migliore maniera per affrontare il grande
tema delle infrastrutture del Mezzogiorno". L'europarlamentare
commenta positivamente anche "l'introduzione di forme di fiscalità
di vantaggio, o il prevedere finanziamenti pubblici destinati a fondi
di capitale di rischio che investono in Pmi innovative del sud Italia".
Queste soluzioni, secondo Pittella, "permetterebbero a molte
regioni meridionali di accedere ad esenzioni fiscali ed a finanziamenti
in settori come la formazione, l'occupazione e lo sviluppo delle piccole
e medie imprese".
Sgarbi bolla
come abnorme la sentenza che ha bocciato il suo ricorso
30/08 Una sentenza "assolutamente abnorme": così
Vittorio Sgarbi considera la decisione della Cassazione che ha bocciato
il suo ricorso contro la condanna inflittagli della Corte di Appello
per aver definito "politiche" le indagini svolte dal pool
di Palermo. "La sentenza della Cassazione che stabilisce che
è reato considerare politica l'azione giudiziaria di alcuni
pubblici ministeri, è assolutamente abnorme - dice Sgarbi -
non solo perché cade a poche ore dal caso Pacenza, che ha evidenziato
il grave conflitto istituzionale tra politica e magistratura, ma perché
sembra negare l'evidenza storica di decine di processi che hanno sancito
il teorema della responsabilità politica, da Craxi ed Andreotti
fino a quello calabrese che stabili il concorso esterno in associazione
mafiosa di Tiziana Maiolo e del sottoscritto solo perché eletti
in Calabria. Analoghe inchieste hanno investito, sempre in Calabria,
come nel caso Pacenza, Giacomo Mancini e Riccardo Misasi". Secondo
l' ex parlamentare, oggi consigliere alla cultura del Comune di Milano,
"la sentenza sembra inoltre dimenticare che il processo Andreotti
inizia non nelle Aule di Tribunale ma nella Commissione Antimafia
del Parlamento Italiano, presieduta da Violante, e da li si trasmette
ai magistrati di Palermo. Ritenere che, di fronte, a queste evidenze,
le azioni giudiziarie, quelle fallimentari per l'esito in giudizio,
e quelle sbagliate, non abbiano carattere politico equivale a dire
che i magistrati che le hanno istruite non solo non hanno posizioni
politiche (cosa palesemente falsa) ma che agiscono soltanto in nome
di principi assoluti, di giustizia e di bontà, e che quindi
se la sostanza dell'inchiesta appare politica, l' azione del magistrato,
o è casuale o è inconsapevole". Ne consegue, osserva
Sgarbi, che "di fronte all'evidenza, quindi, e alla contrapposizione
di valori che spesso evoca il binomio mafia - antimafia, con la continua
chiamata in causa di referenti politici, dovremmo allora parlare di
azione politica inconscia da parte dei magistrati che vivono e operano
in una dimensione estranea al contesto sociale e politico reale. La
stessa insindacabilità parlamentare, sancita dalla Costituzione,
viene messa in discussione dalla sentenza della Cassazione, che impedisce
al Parlamentare persino deduzioni logiche. D'altra parte, se nell'azione
giudiziaria non ci fosse alcun progetto o sospetto di coscienza politica
non si spiegherebbe l'azione di Di Pietro, sfociata attraverso il
consenso politico ottenuto, in un Partito"
Laganà
(DL) “Di stile mafioso l’attacco al sito dei giovani di
Locri”
30/08 "Sono particolarmente addolorata e mi sento colpita assai
da vicino per l'attacco informatico subito dal Forum dei Ragazzi di
Locri del movimento 'E adesso ammazzateci tutti'. Sono, altresì,
convinta che l'aggressione insensata dell'ignoto hacker costituisce
atto assai vile e indegno". A sostenerlo è stata la deputata
dell'Ulivo Mariagrazia Laganà Fortugno, commentando l'oscuramento
del forum del movimento nato all'indomani dell'omicidio del marito,
Franco Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale calabrese,
ucciso il 16 ottobre scorso. "Sono certa - ha aggiunto la parlamentare
- che l'attentato mafioso subito servirà a dare maggiore forza,
resistenza e coraggio a quanti credono nella legalità e che
soprattutto la Calabria può risorgere dalla cappa delinquenziale
che tenta di opprimerla. Sono solidale con tutti quelli, tanti e sempre
di più, che dialogano e si confrontano, e che continueranno
a farlo, sul sito del movimento. Mi sento una di loro. Una dei tanti
giovani uomini e giovani donne, che subito all'indomani dell'uccisione
di mio marito, hanno spontaneamente deciso di volere essere 'gli occhi,
la bocca, le braccia e gambe di Franco Fortugno e di tutti gli uomini
giusti', che gli uomini di tutte le mafie credono di avere ucciso.
Forza e coraggio, ragazzi. Consideratemi sempre al vostro fianco nella
battaglia intrapresa per la legalità".
A Cariati convocato
un Consiglio comunale aperto per le problematiche dell’Ospedale
30/08 “L’approvazione dell’Atto Aziendale da parte
della Dirigenza dell’AS3 che, di fatto, ridimensiona senza alcuna
logica spiegazione ed in barba ad ogni principio di una buona gestione
della cosa pubblica, l’offerta sanitaria del Presidio Ospedaliero
“V. Cosentino”, rappresenta l’ennesima mortificazione
che i cittadini del vasto interland che gravitano intorno all’ospedale
di Cariati sono costretti a subire nel giro di pochi anni.”
. E’q uanto è scritto in una nota del Presidente del
Consiglio comunale di Cariati, Leo Trento. “Infatti, dopo i
tanti “scippi” ed il sempre minore invio di risorse che
i vari direttori generali hanno perpetrato alla struttura, questa
volta, si è arrivato all’inimmaginabile.
In più incontri, perfino in Consiglio comunale, la direzione
generale ha sempre parlato per l’ospedale di una necessaria
riqualificazione ma sempre con un potenziamento dell’offerta
sanitaria. Il tutto sarebbe dovuto avvenire gradualmente, fino all’apertura
del nuovo ospedale unico della sibaritide.
Invece, in pieno agosto, nel mentre ci veniva chiesta una discussione
su una “bozza” di documento aziendale nella quale veniva
prevista per il nostro P.O una prima riqualificazione migliorativa
dell’offerta sanitaria, si è proceduto, in tutta fretta
e senza alcuna concertazione, l’undici di agosto, ad una approvazione
che elimina in un sol colpo dal nostro ospedale i reparti di chirurgia,
ostetricia, ginecologia, laboratorio analisi, pronto soccorso, tutti
perfettamente funzionanti e che hanno garantito, pur con risorse e
strumentazioni tecnologicamente obsolete, prestazione al pari o addirittura
superiori agli ospedali dell’AS3.
Mi auguro, che qualcuno ci spieghi questo strano gioco che ha fatto
si che circolasse una bozza di atto aziendale finta, nel mentre il
vero atto fosse pronto all’approvazione senza essere sottoposto
al vaglio della conferenza dei sindaci e dei sindacati. Così,
come, mi auguro, che ci venga spiegata la logica alla quale si è
ispirata la direzione dell’AS3 per arrivare a tale, incauta,
decisione, se la razionalizzazione all’interno dell’azienda
sanitaria viene applicata solo all’ospedale di Cariati che,
di fatto, risulta l’unico pesantemente penalizzato.
Sicuramente, non accetteremo supinamente questa decisione. Abbiamo
già investito tutte le istituzioni del territorio e, personalmente,
l’on. Lo Moro, che in delegazione incontreremo nei prossimi
giorni ed alla quale ho rappresentato la problematica. Nei prossimi
giorni formuleremo, con l’aiuto di operatori sanitari ospedalieri,
una proposta concreta che sarà portata all’attenzione
di un Consiglio comunale già convocato per giorno 8 settembre
2006, aperto ai Sindaci del territorio, alla Comunità Montana,
ai Rappresentanti delle Province di Cosenza e Crotone, agli Assessori
e Consiglieri regionali, a Deputati e Senatori eletti in Calabria.
La proposta sarà portata all’attenzione della Giunta
regionale che dovrà esprimere l’ultimo parere sull’inaccettabile
atto approvato dall’AS3 di Rossano".
Falbo (AN) “A
Rogliano il sindaco attenta alla democrazia”
30/08 “In riferimento alle ultime uscite del sindaco, avvocato
Giuseppe Gallo, il quale, anziché rispondere alle questioni
postegli in precedenza dal sottoscritto e avviare un serio dibattito
sulle sorti dell’ospedale “Santa Barbara” di Rogliano,
ha preferito alzare un muro di argomentazioni palesemente false finalizzate,
nelle sue intenzioni, a screditare la controparte, mi corre l’obbligo
di rendere onore alla verità dei fatti”. Lo dichiara
in una nota il consigliere comunale di AN e commissario della locale
sezione del suo partito, Ferdinando Falbo. “Non posso esimermi
– prosegue Falbo- , infatti, dal controbattere nel merito alle
argomentazioni del sindaco, che mi ha addirittura rimproverato di
aver disertato i lavori della Commissione Sanità e la Conferenza
dei sindaci dell’A.S. n.4. Ebbene il sindaco sa perfettamente
che della suddetta commissione non faccio parte, così come
non può non sapere che non essendo sindaco non avevo titolo
a partecipare nemmeno alla Conferenza dei sindaci. Nessun assenteismo
può quindi essere addebitato né a me personalmente,
né al Gruppo consiliare “An-Fi” di cui faccio parte,
perché il nostro gruppo era presente alla prima seduta della
Commissione Sanità nelle persone dei suoi due membri esterni,
Rossella Miglio e Patrizia Altomare, come il primo cittadino sa bene.
Il sindaco Gallo mi ha altresì rimproverato di non conoscere
il Regolamento del Consiglio comunale che, a suo dire, consentirebbe
la convocazione di un consiglio straordinario nel caso in cui a chiederlo
siano almeno 5 consiglieri comunali mentre a me risulta che il Regolamento
parli della necessità che la stessa richiesta sia firmata da
1/5 dei consiglieri eletti che a Rogliano sono 16, sindaco escluso.
1/5 di 17 è uguale a 3.4, quindi la nostra richiesta, firmata
da 4 consiglieri, è sufficiente a garantire la convocazione
del Consiglio straordinario entro il termine di 20 giorni previsto
dallo stesso Regolamento, che il sindaco ha violato non convocando
l’assemblea. È una palese violazione della legge, politicamente
gravissima in quanto ci troviamo di fronte alla violazione di un diritto
della minoranza, proprio come se il governo nazionale si rifiutasse
di riunire il Parlamento e probabilmente tutti parlerebbero di colpo
di stato. Ecco perché il comportamento del sindaco è,
nel suo piccolo, un vero e proprio attentato alla democrazia, che
non possiamo accettare. Avevamo chiesto un Consiglio per discutere
insieme e trovare una convergenza con la maggioranza sul destino dell’ospedale.
Questo diritto ci è stato negato. Ora pretendiamo pubblicamente
le scuse del sindaco e l’immediata convocazione del Consiglio,
altrimenti saremo costretti, per la sopravvivenza del presidio ospedaliero
e per il bene della democrazia del nostro piccolo Comune a presentare
un esposto al Prefetto per chiedere la nomina di un commissario ad
acta che convochi l’assise e, contestualmente, ci rivolgeremo
alla Procura della Repubblica per verificare l’eventuale rilevanza
penale della violazione, vista la responsabilità personale
del sindaco nella vicenda.
Ripresa l’attività
politico amministrativa della Provincia di Cosenza
29/08 Questa mattina e' pienamente ripresa l'attivita' politico-amministrativa
alla Provincia di Cosenza. Lo rende noto un un comunicato dell'Ente,
nel quale si afferma che stamani il presidente, Mario Oliverio, ha
partecipato ad una conferenza stampa per la presentazione delle nuove
divise della Polizia Provinciale, nel corso della quale ha anche annunciato
l'organizzazione di un convegno sulla Polizia locale, che si terra'
entro il 20 del mese di settembre a Cosenza. Oggi, inoltre, prosegue
la nota, Oliverio presiede ''la prima riunione di Giunta che segnera'
la ripresa a pieno ritmo dell'intera attivita' amministrativa (oggetto
di pausa, in verita', solo per pochissimi giorni) e servira' a programmare
le attivita' della ripresa autunnale. Tra le iniziative gia' programmate,
particolare rilievo assume un seminario che si svolgera' l'11 settembre
prossimo a Camigliatello Silano sull' impostazione del Piano Territoriale
di Coordinamento Provinciale PTCP), a cui partecipera' il gruppo di
lavoro impegnato alla redazione del Piano stesso. L'incontro - prosegue
la nota - mettera' a punto l' impostazione dello strumento di pianificazione
che, poi, sara' sottoposto ad una serie di incontri sul territorio
con gli amministratori locali, con le forze sociali e, alla fine,
sara' presentato in Consiglio provinciale. A questa iniziativa, oltre
che ai relatori (docenti universitari, dirigenti della Provincia,
ecc), parteciperanno anche i consiglieri provinciali di maggioranza
e di minoranza, che potranno prender parte attivamente ai lavori del
seminario''. ''La seconda iniziativa, gia' in programma, che sara'
definita nel corso dei lavori della Giunta provinciale - prosegue
la nota - prevede una giornata seminariale che vedra' protagonisti
gli assessori e i dirigenti di settore in una messa a punto del programma
e del lavoro che l'Esecutivo dovra' affrontare, stabilendo le priorita'
per i prossimi mesi. Questo e' un appuntamento che, annualmente, il
Presidente Oliverio promuove alla ripresa autunnale delle attivita'
e, naturalmente, nel corso di esso, che si svolgera' intorno al 15
settembre, sara' definito il calendario di lavoro e le priorita' a
cui bisognera' dare cadenze temporali per la realizzazione del programma,
che rimane comunque il punto piu' importante di riferimento a cui
Oliverio e la sua Giunta fanno costante riferimento''.
Calabiralibre
“In IDV Calabria, regna grande confusione “
20/08 “Non c’è giorno che passa che non appaia
sulla stampa regionale un comunicato di IDV o una notizia, più
o meno provocatoria su un eventuale rientro di Donnici nel partito
di Di Pietro. Anche Calabrialibre viene tirata in ballo e spesso a
sproposito, come associazione vicina allo stesso partito in Calabria
insieme ad altre associazioni come il Campo e Calabria dei valori”.
Eìquanto afferma in una nota il laboratorio politico sociale
di Calabrialibre, ‘Regionando’. “E mentre Li Gotti,
-prosegue la nota- dichiara pubblicamente di lavorare per ricucire
con Donnici, Idv Regionale, non meglio identificata, spara contro,
spalleggiata dall’on.le Belisario, sempre pronto a dar manforte
a Feraudo & C. Così quando Maruca e Dursi, convocano una
riunione per ritrovare l’anima legalitaria originaria di IDV,
il responsabile degli enti Locali Regionale, il quale non ha mai smentito
di avere ricoperto l’incarico di autista del consigliere Regionale
Maurizio Feraudo (almeno così appare dai Bollettini regionali,
che ancor prima avevano visto anche il nome della Consorte del consigliere
regionale nella stessa struttura, salvo casi di omonimia), interviene
e dice che i due non hanno voce in capitolo e che rappresentano solo
se stessi. Questo è il quadro che appare all’esterno,
tutto chiaro? Nulla di più confuso. Come cittadini elettori
e lettori della stampa quotidiana regionale ci sembra, più
che mai opportuno chiedere delle delucidazioni ai vertici regionali:
quali sono gli organi ufficiali del partito in Calabria? Chi dispone
gli incarichi? E se questi, in fase di commissariamento possono esistere?
I militanti e i calabresi vorrebbero saperlo, come pure si chiedono:
che ruolo hanno coloro che candidati nelle liste del Partito con risultati
più che lusinghieri e primi dei non eletti, come al Comune
di Cosenza e alla Regione Calabria? Esistono ancora? Vengono tenuti
in qualche considerazione, partecipano al dibattito interno? E tutto
quel mondo associativo, tanto voluto da Di Pietro, e che ha portato
alla camera il prof. Misiti oggi che ruolo svolge nell’ambito
del mondo IDV? Chi si confronta con l’attuale presidente della
Giunta regionale, a tutela degli interessi del partito? Chi definisce
le linee politiche di IDV Calabria, sembrerebbe che la politica attiva
e rappresentativa latiti da un po’, forse, anche per questo
qualcuno inizia a rimpiangere Donnici. Ci aspettiamo che qualcuno
dia delle risposte, oggi più che mai dovute. Noi, di Calabrialibre,
così tranquillizziamo l’attuale gruppo dirigente, una
posizione chiara l’abbiamo presa da tempo, tra l’altro
esplicitata più volte pubblicamente. Calabrialibre, che è
stata partecipe di un progetto con Procalabria di Aurelio Misiti e
il Campo di Pino Soriero e del mai domo Vincenzo Iannuzzi, oggi è
distante anni luce dalla microvisione della politica dell’attuale
gruppo dirigente calabrese, niente a che vedere quindi con IDV ribadiamo,
Calabrialibre movimento autonomo, laico riformista si riconosce in
un centro-sinistra, legalitario, non a parole, dove l’Etica
è posta come riferimento dell’intera attività
amministrativa, per una politica che lavora per lo sviluppo socio
economico del territorio. IDV così ampiamente rappresentato
a livello delle massime istituzioni democratiche nazionali, si vede
molto mal rappresentato nella nostra regione, individuabile in un
gruppo autoreferenziato che molto spesso esprime posizioni in contrasto
con i vertici nazionali e comunque mai in linea con la base militante,
che pretende dal partito di Di Pietro comportamenti coerenti con gli
ideali di legalità, etica e trasparenza.
Corigliano, Ass.
Casciaro e Ass. Pari “Priorità ai problemi del territorio”
29/08 ''I cittadini si aspettano che i servizi idrico, fognario e
depurativo, siano garantiti ed efficienti. Sin dal nostro primo insediamento
come Amministrazione Comunale, poco meno di due mesi orsono, abbiamo
voluto dare somma priorita' ai problemi del nostro territorio, con
particolare riferimento alla carenza idrica, al completamento fognario,
all'efficientizzazione della depurazione''. A sostenerlo e' stato
l'assessore al Bilancio e Finanze di Corigliano, Vincenzo Casciaro.
''Grazie all'interessamento dell'assessorato regionale ai Lavori pubblici
- ha aggiunto - al nostro Comune sono stati assegnati 800.000 euro
per l'anno in corso, per essere utilizzati per il potenziamento del
depuratore di Ciciriello e per il collettamento di tutti gli scarichi
fognari di Corigliano Centro: risolveremo cosi', definitivamente,
il problema della depurazione mancante a Corigliano Centro. Inoltre,
altri interventi sono programmati, o in via di programmazione, per
dare alla nostra citta', e a tutte le sue periferie e contrade, adeguati
servizi idrici, fognari e depurativi. Per quanto riguarda i canoni
dovuti dai cittadini, il nostro obiettivo e' la suddivisione dei costi
in misura proporzionalmente maggiore in riferimento ai maggiori consumi.
In pratica, sara' stabilita una tariffa minima al metro cubo, fino
a una certa soglia di consumo (che costituira' una sorta di fascia
sociale a garanzia delle famiglie). Superata tale soglia minima, aumentera'
il costo al mc, e cosi' via per soglie crescenti di consumo''. ''Tali
obiettivi, che la nostra Amministrazione Comunale si e' prefissati
- ha concluso Casciaro - sono facilmente riscontrabili nelle linee
programmatiche che il Sindaco presentera' alla citta' e al Consiglio
comunale il prossimo 8 settembre''.
L'assessore alle Pari opportunita' del Comune di Corigliano, Sonia
Azzaro, ha reso noto che il prossimo 3 settembre scadono i termini
per la presentazione delle domande finalizzate all'ammissione al Programma
istituito dalla Regione Calabria denominato ''Pari''. Il programma
''Pari'' e' finalizzato alla individuazione di 100 lavoratori/lavoratrici
provenienti da aziende colpite da crisi strutturali, da aziende che
abbiano cessato le attivita' produttive ed abbiano gia' beneficiato
di ammortizzatori sociali, nonche' lavoratori/lavoratrici iscritti
nelle liste di mobilita' non indennizzata ai sensi dell'articolo 4
della Legge 236/96. ''L'intervento finanziato dal Programma 'Pari'
- ha sostenuto Sonia Azzaro - vuole realizzare azioni mirate al reimpiego
e all'incremento della occupabilita' dei lavoratori destinatari, attraverso
l'erogazione di sussidi per il sostegno al reddito e l'erogazione
di tirocini formativi''.
Paola: Il Sindaco
Perrotta si dimette
28/08 Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, sostenuto da una maggioranza
di centrosinistra, ha presentato le dimissioni. Perrotta, ex Ds ed
oggi esponente dello Sdi, eletto nella primavera del 2003, ha motivato
la sua decisione ''con le vicissitudini interne della coalizione che
sorregge l'amministrazione, all'interno della quale - ha detto - urge
chiarezza. Rivolgo a tutti i consiglieri i miei ringraziamenti, cosi'
come alle forze politiche, alla Giunta ed alla macchina comunale.
Abbiamo trascorso insieme anni fecondi per la citta', ma le vie della
politica conducono a volte a decisioni estreme''.
Loiero alla festa
dell’Udeur a Telese: “No al regionalismo sfrenato che
spacca il paese”
28/08 "Niente fughe in avanti, lo Stato si può spaccare.
Ed i 'pericoli', in questo senso, possono venire dal centrodestra
come dal centrosinistra se non si porrà subito mano all'articolo
116 della Costituzione per quel tanto di 'secessionismo' che esso
consente perché permette alle regioni di attuare un regionalismo
'sfrenato'". E' l'allarme lanciato dal presidente della Regione
Calabria, Agazio Loiero, intervenendo a Telese, alla festa dei Popolari
Udeur, ad una tavola rotonda sul tema "Riforma elettorale e riforma
istituzionale: quando?". A Loiero, unico presidente di Regione
presente, secondo quanto riferisce una nota del suo portavoce, è
toccato il compito di "chiarire quali sono le necessità
e i pericoli del regionalismo così come è possibile
con le attuali regole costituzionali". "Nelle riforme istituzionali
del centrosinistra e del centrodestra - ha sostenuto Loiero - ci sono
stati degli errori. Ma da parte del centrosinistra l'errore è
stato strategico anche se per un fine nobile, quello di portare la
Lega stabilmente al tavolo delle trattative. Oggi - ha detto ancora
Loiero - una maggiore autonomia delle Regioni è possibile.
Lombardia e Veneto, per esempio, possono farsi una Sanità migliore
di quella che hanno. Ma a spese di chi? Chederanno più compartecipazione
allo Stato? E come si regoleranno le Regioni meridionali, che sono
quelle più deboli? Ecco dove sta il rischio di spaccare il
Paese e di farlo camminare ancora di più a tante velocità".
Secondo Loiero, "é necessario prima attuare il federalismo
fiscale, su cui c'é l'accordo, per stabilire livelli di perequazione
ed attuare un reale principio di solidarietà. Soltanto dopo
bisognerà mettersi d'accordo su che futuro dare all'articolo
116, che può avvantaggiare solo le regioni più forti".
Laratta (DL)
“Creare le condizioni per la crescita del sud”
28/08 "Una Finanziaria che guardi soprattutto alle famiglie,
ai giovani, ai disoccupati e alla scuola affinche' si creino condizioni
di sviluppo e di crescita soprattutto nel Mezzogiorno ed in particolare
in Calabria". E' quanto ha affermato il deputato dell'Ulivo Franco
Laratta nel corso di un incontro tenutosi stamane a Cosenza con un
gruppo di famiglie calabresi. Secondo Laratta e' particolarmente interessante
l'idea alle quale si sta lavorando, di concedere ai figli minori un
bonus di 2.500 euro, che ogni famiglia potra' utilizzare. "In
questo modo -ha detto Franco Laratta- si da' una mano concreta alla
famiglia che vive in condizioni molto gravi, soprattutto quelle monoreddito".
Il deputato calabrese ha anche ricordato l'impegno che sta portando
avanti a favore del reddito minimo per le fasce piu' deboli ed emarginate
della societa', il che darebbe un particolare sollievo soprattutto
ai giovani senza lavoro della Calabria. Laratta ha poi affermato che
il Governo nella prossima Finanziaria guardera' con particolare interesse
alla scuola, "che in questi ultimi anni e' stata veramente maltrattata".
I senatori della
CDL accusano il Governo “Sta dimenticando la Calabria”
27/08 "Il governo sta dimenticando abbondantemente la Calabria,
visto che non ci sono scelte o strategie in grado di affrontare il
problema infrastrutturale e quello del precariato storico". Ad
affermarlo, in una nota, sono i senatori Maria Burani Procaccini e
Antonio Gentile, di Forza Italia, e Gino Trematerra, dell'Udc. Per
i parlamentari del centrodestra, "le attese riposte sinora sulla
questione infrastrutturale sono andate deluse, giacché se è
vero che si contesta la possibilità di costruzione del Ponte
sullo Stretto emerge l'assenza di una programmazione che riguardi
altre emergenze come quelle viarie interne e quelle del trasporto
su rotaie". Burani, Gentile, e Trematerra parlano anche del "precariato
storico, visto che in campagna elettorale era stato detto che il governo
sarebbe intervenuto per stabilizzare i precari storici, ma ancora
non è dato sapere come e quando lo farà". "Stimiamo
- aggiungono Burani Procaccini, Gentile e Trematerra - uomini laboriosi
e capaci come Ricardo Franco Levi che da sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio si è dato da fare per portare avanti progetti
seri sull'editoria, recuperando il lavoro di Bonaiuti e dimostrando,
scegliendo Paolo Peluffo, di essere un uomo di grande valenza istituzionale".
I tre parlamentari della Cdl preannunciano, infine, "un incontro
in autunno per discutere del caso Calabria, confrontandosi con gli
esponenti della maggioranza nazionale e regionale".
Belisario (Idv)
“Non ci sono i margini per riammettere Donnici”
27/08 "Il dott. Donnici, per sue specifiche e riprovevoli responsabilità,
è stato espulso dal partito nell'autunno 2005 e l'Idv della
Calabria ha pagato duramente le sue esternazioni. Non mi risulta che
ci siano elementi nuovi e diversi che possano spingere l'Esecutivo
nazionale a riesaminare il caso". A sostenerlo è stato
il responsabile nazionale dell'organizzazione di Idv e commissario
del partito in Calabria, Felice Belisario, in merito alla possibilità
di un rientro in Italia dei Valori di Beniamino Donnici, attuale assessore
al Turismo della Regione Calabria. "Anzi - ha proseguito Belisario
in una nota inviata al responsabile regionale Enti locali di Idv,
Alessio Lizzano che l'ha resa nota - con l'opzione giudiziaria che
il dott. Donnici ha cercato di avviare, con esiti per lui del tutto
negativi, egli ha inteso rafforzare la sua posizione di rottura nei
confronti del partito e dei suoi vertici nazionali. Ogni ulteriore
riflessione in proposito mi sembra davvero una inutile perdita di
tempo che nessuno di noi si vuole permettere".
Si apre in IDV
la discussione sul rientro di Donnici nel partito
26/08 Fa discutere all'interno di Italia dei Valori la possibilita'
di un rientro nel partito di Beniamino Donnici, assessore regionale
al Turismo, espulso nei mesi scorsi dall'esecutivo nazionale di Idv,
di cui era responsabile nazionale Enti locali, per ''indegnita' politica
e morale''. Principale sponsor di un recupero del rapporto tra Idv
e Donnici e' Luigi Li Gotti, responsabile del Dipartimento Giustizia
del partito. ''La politica - ha detto Li Gotti - serve anche alla
verifica della possibilita' di ricucire. Ed io intendo valutare se
sussistano spazi per riprendere un cammino politico con Beniamino
Donnici. Non comprendo, tra l'altro, i timori espressi da alcuni esponenti
calabresi di Idv, che hanno preso le distanze in modo del tutto affrettato
dal mio tentativo di riavvicinamento con Donnici, che non appartiene
piu' ad Italia dei valori ma e' un ottimo assessore regionale''. Una
dichiarazione alla quale si e' aggiunta una chiara presa di posizione
di Sergio Scicchitano, neo consigliere di amministrazione dell'Anas
e presidente del Collegio nazionale di garanzia di Italia dei Valori,
che, prendendo spunto da un convegno cui ha partecipato insieme a
Donnici a Sant'Andrea dello Jonio sul tema ''Accessibilita' alla costiera
jonica'', ha detto di avere apprezzato l'intervento proprio di Donnici,
''che con grande lucidita' e competenza - ha aggiunto - ha messo in
evidenza l'azione proficua e di risultato svolta dalla Giunta regionale
in materia di Turismo e i cui dati, che iniziano a trapelare, danno
piena conferma. Sono proprio gli uomini come Donnici che contribuiscono
allo sviluppo del Paese''. A ribadire la contrarieta' della dirigenza
calabrese di Italia dei valori circa l'eventuale rientro nel partito
di Donnici, nominato assessore regionale, nel momento della costituzione
dell'esecutivo regionale presieduto da Agazio Loiero, proprio in quota
Idv, ci ha pensato Alessio Lizzano, responsabile regionale Enti locali,
secondo il quale le possibilita' di una riconciliazione tra il partito
di Di Pietro e l'assessore regionale al Turismo, ''si riducono a zero.
L'operazione che si vorrebbe portare avanti, e di cui i dirigenti
calabresi del partito apprendono dalla stampa - ha aggiunto Lizzano
- non e' altro che una sorta di umiliazione politica verso coloro
che, con sacrifici, hanno da sempre lavorato, con successo, per l'affermazione
di Idv in Calabria. Una remota ipotesi di rientro di Donnici indurrebbe
i dirigenti ed i militanti del partito a porsi seri interrogativi
ed a conseguenti valutazioni. Rimango peraltro della convinzione -
ha concluso Lizzano - che Donnici ha tale dignita' da non pensare
di rientrare in quel partito di cui ha sfregiato pubblicamente e platealmente
la bandiera e querelato i vertici nazionali, presidente compreso''.
Tentativo d’incendio
alla sezione di rifondazione a Reggio, Tripodi “No alla violenza
fascista”
26/08 ''Ci hanno provato, ancora una volta ci hanno provato, a mettere
di notte il fuoco ad una sezione di un partito di sinistra. Dopo i
vili gesti perpetrati qualche settimana fa a danno della federazione
provinciale del Pdci di Reggio Calabria e delle sezioni Reggio Sud
dei Comunisti italiani e del Prc, la scorsa notte i neo fascisti reggini
hanno provato ad incendiare la sezione Morabito di Rifondazione Comunista''.
E' quanto afferma, in una nota, il segretario regionale del Partito
dei comunisti italiani, Michelangelo Tripodi a proposito dell’arresto
in flagrante di un giovane estremista di destra che dopo aver cosparso
di benzina il portone della sezione reggina di Rifondazione, si apprestava
a dargli fuoco con un accendino. ''Dopo il tentativo di incendio dell'anno
scorso ai danni della sezione dei Comunisti Italiani di Sbarre - prosegue
Tripodi - stavolta, evidentemente, doveva toccare alla sede di Rifondazione
comunista. Pero' il pronto intervento dei carabinieri ha stroncato
sul nascere la pericolosa iniziativa che poteva arrecare gravi e seri
danni alla sede del partito e mettere in serio pericolo la sicurezza
dei residenti delle abitazioni vicine. Si tratta di un fatto di una
gravita inaudita sul quale, a questo punto, chiediamo delle indagini
serie perche' la costanza, la continuita' e la spregiudicatezza che
nel tempo ha visto una sequela di vili atti vandalici contro le sedi
del Pdci e del Prc di Reggio Calabria, non possono essere considerate
opera ne' di mitomani o di fanatici. Si tratta, pittosto, di un'azione
organizzata e sistematica tesa a creare un clima di tensione e di
paura''. ''Nell'esprimere la massima solidarieta' - conclude Tripodi
- ai dirigenti ed ai militanti di Rifondazione comunista, come noi
piu' volte vittime di atti vandalici, diciamo, a testa alta, che noi
non ci piegheremo alla violenza fascista. In questo contesto, assume
sempre piu' rilievo la necessita' di interrompere finalmente le continue
ed offensive provocazioni che, attraverso alcune scelte amministrative,
la destra reggina sta portando avanti contro le idee ed i valori della
sinistra e che sono state il terreno di coltura che ha alimentato
queste azioni di chiaro stampo squadrista''
I ragazzi di
Locri “Bova e Minniti ci spieghino la schizofrenia di chi ci
invita e poi ci nega”
26/08 “E’ incredibile. Nino Cilione, segretario provinciale
della Sinistra Giovanile Ds di Reggio Calabria, ha censurato il nostro
Movimento inibendone la partecipazione al confronto pubblico su “Giovani
e lotta alla mafia” organizzato dai ragazzi della Sinistra Giovanile
di Campo Calabro (Rc) nell’ambito della locale Festa dell’Unità
da poco conclusasi”. A denunciarlo una nota del Movimento dei
ragazzi di Locri e di Calabria “E adesso ammazzateci tutti.
“Adesso Cilione, -prosegue la nota- dopo la più cattiva,
falsa e diffamatoria lettera aperta a sua (sua?) firma pubblicata
in Calabria dal rappresentante di un movimento giovanile contro altri
giovani diffida, approfittando della sua qualità in atto di
segretario provinciale, i bravissimi ragazzi della Sinistra Giovanile
di Campo Calabro i quali, con serenità e sincero spirito di
collaborazione, ci avevano già contattati invitando ufficialmente
i ragazzi del nostro Movimento all’incontro da loro organizzato.
Niet! Niente ‘Ammazzateci tutti’ alla Festa dell’Unità,
Cilione dixit.
Il veto gravissimo da lui imposto contro di noi ci obbliga a rendere
questo fatto di pubblico dominio, ma non tanto per esporre Nino Cilione
alla pubblica riprovazione, quanto per cominciare ad interrogarci,
tutti insieme, se questi episodi sono attribuibili ad una sua volontà
persecutoria monomaniacale nei nostri confronti o se invece, cosa
molto più grave e preoccupante, dietro questi episodi non si
celi un preciso disegno di annientamento del Movimento “Ammazzateci
tutti” per ordine e dietro la regia occulta di un “puparo”
che potrebbe avere in testa un chiaro disegno strategico di sostituzione
dei cosiddetti “ragazzi di Locri” con politicamente più
gestibili “pupazzi di Locri”.
E per il momento ci fermiamo qui, perché nel secondo caso la
cosa sarebbe talmente grave e devastante che prima di esprimere ufficialmente
una posizione stiamo aspettando precisi ed inoppugnabili riscontri
alle nostre profonde preoccupazioni.
Ci appelliamo quindi per l’ennesima volta - e questa volta pubblicamente
ed ufficialmente - al Presidente Giuseppe Bova, e da oggi anche al
leader dei Ds calabresi On. Marco Minniti, oltre che ai dirigenti
provinciali reggini della Quercia, affinché si esprimano chiaramente
ed inequivocabilmente in merito a questa vergognosa vicenda mettendo
a conoscenza nostra e dell’opinione pubblica se episodi come
questo sono attribuibili solo ed esclusivamente all’arbitraria
iniziativa personale del segretario della Sg reggina Nino Cilione
o rappresentano una scelta politica del partito della Quercia.
Per conto nostro troveremmo alquanto paradossale che si creasse una
situazione di crisi conflittuale tra i giovani Ds calabresi ed il
nostro Movimento, mentre in tutto il resto d’Italia centinaia
di ragazzi anche iscritti e simpatizzanti della Sinistra Giovanile
ci esprimono fattivamente simpatia e concreta disponibilità
a collaborazione nella comune lotta per la legalità.
A nostro avviso l’impegno antimafia, soprattutto quello dei
giovani, deve essere attuato con la trasversalità positiva
degli onesti, persino senza barriere ideologiche o partitiche, e con
la realizzazione di una vera e propria “rete della legalità”,
alla quale sarebbe veramente bizzarro non intendesse rendersi partecipe
il più importante partito della Sinistra italiana nella sua
espressione calabrese, laddove più evidente e devastante è
il fenomeno mafioso.
Spiegatelo bene questo concetto al segretario provinciale Cilione,
mentre noi speriamo di fargli comprendere una volta per tutte che
non si devono mescolare i fatti personali con i fatti politici, e
che la sua condotta inqualificabile non può e non deve condizionare
l’azione politica di una organizzazione importante come la Sinistra
Giovanile.
I consiglieri
della CDL della Provincia di Cosenza chiedono di interrompere i rapporti
con la Malaysia
25/08 Domenico Barile e Gianfranco Ponzio, consiglieri provinciali
di Forza Italia, hanno reso noto di avere chiesto al presidente dell'
amministrazione provinciale di Cosenza, Mario Oliverio, di "interrompere
subito qualsiasi rapporto in essere con la Malaysia, paese interessato
da una radicale involuzione integralista e da atti di sharia contro
le donne". "Come riportato stamani dal Corriere della Sera
- evidenziano Barile e Ponzio - la signora Lina Joy, passata dall'Islam
al Cristianesimo, rischia di essere uccisa per questo: per gli autori
della sharia anche il suo avvocato va ucciso". Per i due consiglieri
provinciali di Fi "Oliverio deve subito interrompere qualsiasi
rapporto con il Governo della Malaysia e revocare atti ed impegni
finanziari evidentemente posti in essere. E' una vergogna che va cancellata
anche per rispetto alla libertà delle donne ed alla religione
cattolica".
Il 20 settembre
il Ministro Di Pietro in Calabria
25/08 Il ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro, presidente
nazionale di Italia dei Valori, sarà in Calabria il prossimo
20 settembre. Lo rende noto il capogruppo del partito nel Consiglio
regionale, Maurizio Feraudo, vicecommissario regionale del partito.
"Per la prima volta - afferma Feraudo - il presidente di IdV
sarà in Calabria nella nuova veste istituzionale per incontrare,
nella mattinata, il presidente della Giunta regionale Agazio Loiero.
Nel pomeriggio il ministro incontrerà a Lamezia Terme, tra
gli altri, i quadri del partito calabrese e gli eletti".
Procuratore Grasso
“I partiti non strumentalizzino i movimenti antimafia”
24/08 "I partiti non strumentalizzino i movimenti antimafia.
Anche la solidarietà nell'antimafia ha dei problemi: c'é
sempre il tentativo di avere la leadership delle iniziative".
Lo dice il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso in una intervista
"Europa", il quotidiano della Margherita, che sarà
pubblicata nel numero in edicola domani. "Alcune forze politiche
- osserva Grasso - vorrebbero strumentalizzare i movimenti civici
sorti per contrastare la mafia, mentre questo tema dovrebbe attraversare
trasversalmente tutti i partiti". Il procuratore si riferisce,
in particolare, alla difficile situazione in Calabria "relativamente
alla società civile". Secondo Grasso, le intimidazioni
ricevute recentemente da alcuni esponenti politici calabresi "possono
anche non avere origine in ambienti interni alla criminalità
organizzata", ma piuttosto "derivare da contesti differenti".
Dopo l' emergenza seguita all' omicidio Fortugno, secondo il procuratore,
la lotta alla criminalità ha raggiunto "ottimi risultati,
con numerosi arresti. Si è incominciato anche a colpire con
più decisione i beni mafiosi, attraverso parecchi sequestri,
e sono in atto tutta una serie di indagini coordinate con forze nuove
e specialisti che sono venuti dai servizi centrali delle varie forze
di polizia. E' bene continuare su questa strada e non fermarsi. Bisogna
trasformare l' emergenza in ordinarietà ".
Lizzani (IDV)
“Maruca e Dursi lontani da Calabria Libre e Calabria dei Valori”
24/08 "Carmine Dursi e Giovanni Maruca farebbero bene a spiegare
se parlano a nome di Italia dei Valori, a nome di 'Calabria Libre',
a nome de 'il Campo' o a nome di 'Calabria dei Valori'. In particolare
Calabria Libre e Calabria dei Valori nulla hanno a che spartire con
il nostro partito, anzi quest'ultima, è bene ribadirlo per
l'ennesima volta, si è posta in netta contrapposizione alla
lista dell'Italia dei Valori nelle ultime elezioni amministrative
di Rende". A sostenerlo è Alessio Lizzano, responsabile
regionale Enti Locali di Idv, "a nome di tutti gli eletti e rappresentanti
istituzionali della provincia di Cosenza". "Ci dispiace
- continua Lizzano - che Dursi e Maruca, in ogni stagione e in ogni
fase politica si pongono sempre contro e, poi, al momento di rimboccarsi
le maniche gli stessi latitano. In politica, come a tutti è
ormai arcinoto, contano i numeri e sia Maruca che Dursi hanno da sempre
dimostrato quanto valgono. Visto che loro non hanno il coraggio di
farlo, siamo noi ad affermare, mi auguro per l'ultima volta, che Idv
è lontana anni luce oltre che incompatibile sia da Calabria
Libre che da Calabria dei Valori. Non bastano i proclami e le uscite
sui giornali per costruire un partito. Occorre lavorare per la gente
tra la gente e con la gente".
Il portavoce
di Minniti replica a Zavettieri: “E’ stato chiamato più
volte. Vicenda comunque in agenda”.
23/08 "Dal registro del traffico telefonico dell'ufficio del
vice ministro Marco Minniti al Viminale, risulta che martedì
alle 10.29 il viceministro ha telefonato all'on. Zavettieri, che lo
aveva cercato nelle ore precedenti, sul cui cellulare era attivata
la segreteria telefonica. L'ufficio ha lasciato indicazioni perché
l'on. Zavettieri potesse mettersi in contatto rapidamente col viceministro".
A sostenerlo è stato il portavoce di Minniti, Aldo Varano,
in merito alle affermazioni del presidente dimissionario de I Socialisti,
Saverio Zavettieri. Zavettieri, ex deputato socialista ed ex assessore
alla Regione Calabria, ieri ha reso noto di avere avuta revocata la
scorta che gli era stata assegnata dopo che nel febbraio 2004 ignoti
avevano sparato un colpo di fucile contro una vetrata della sua casa,
affermando, tra l'altro, di non essere riuscito a stabilire un contatto
con Minniti. "Dal registro - ha proseguito Varano - risultano
anche altri tre tentativi nel corso della giornata di martedì
(anche su un diverso cellulare in uso a Zavettieri e sul numero della
sua abitazione catanzarese), uno dei quali alle 15.03. Deve essere
capitato che l'on. Zavettieri, indaffarato per l'intera giornata a
scrivere e perfezionare la dichiarazione (diffusa ieri) in cui sostiene
la irreperibilità telefonica del vice ministro, non abbia trovato
il tempo di rispondere almeno ad una delle telefonate di Minniti.
Pazienza". "In ogni caso - ha conclusa Varano - il viceministro
sta seguendo personalmente, insieme al prefetto De Sena, la vicenda
della scorta all'on. Zavettieri".
Dursi e Maruca
(IDV) “Vogliamo un partito vero e operativo”
23/08 "Vogliamo un Italia dei valori vera, organizzata ed operativa,
dove consiglieri e deputati eletti si mettono a disposizione del partito
e della gente e non snaturando il partito facendogli perdere il ruolo
che ogni partito che si rispetti deve avere, comportandosi da 'padroni'
inserendo i propri 'fedelissimi' nei posti chiave, utilizzando vari
sistemi, compresi congressi pilotati. E' tempo di ridare voce e dignità
alla gente, agli iscritti, ai simpatizzanti ed alle associazioni".
A sostenerlo sono l'ex responsabile organizzativo regionale, Carmine
Dursi, e il responsabile organizzativo, Giovanni Maruca. Dursi e Maruca,
a nome dei dirigenti, degli iscritti e delle associazioni Calabrialibre,
il Campo e Calabria dei valori, hanno annunciato che la prevista autoconvocazione
è in programma il 16 settembre a Lamezia Terme. "Noi della
lista Di Pietro - hanno sostenuto Dursi e Maruca - combatteremo contro
gli intollerabili sprechi e ci faremo partecipi nel contrastare l'immoralità
politica, lottando per il ricambio di gran parte di questa classe
dirigente che da trent'anni 'ci governa'".
Perrelli (Patto)
“Poste le premesse per la costituente del Partito Democratico”
23/08 "Non c' è dubbio che gli avvenimenti di questi
ultimi giorni hanno creato nuove condizioni per il confronto politico
ed economico e hanno posto le premesse per una costituente del partito
democratico". A sostenerlo, in una dichiarazione, è Tonino
Perrelli, segretario nazionale del Patto per il Sud - Liberaldemocratici.
"La situazione oggettiva che si è determinata - sostiene
Perrelli - ha posto la realtà fuori dal controllo delle centrali
politiche ponendo anche ostacoli insuperabili alla ormai direzione
verticistica e centralistica dei processi economici. Il grado di sviluppo
raggiunto dal Paese ha consentito però di conseguire, sia pure
in modo distorto, la struttura di un sistema complesso che non permette
più ai partiti di essere gli esclusivi titolari della contesa
e della rappresentanza politica". Per Perrelli "certe esperienze
dolorose e amare ci hanno insegnato che la politica non è tutto,
che anzi la politica lasciata a se stessa, senza il continuo controllo
democratico della gente e del suo retroterra sociale, non assopito
da clientelismo assistenziale, è portata ad attaccarsi alla
società civile come un avido parassita. Oggi più che
mai bisogna essere dentro la politica, partendo dalla comunità
di base attraverso numerose sedi di partecipazione. Gli uomini di
prestigio che non hanno dimenticato di rispettare le regole etiche
del vivere civile non debbono disertare il campo, perché hanno,
nell' attuale situazione, il compito di accompagnare la transazione
verso il nuovo per non far continuare a vincere il catastrofismo".
"Le forze democratiche tutte, nessuna esclusa, - sostiene ancora
il segretario nazionale del Patto per il Sud - non hanno contrastato
con la necessaria efficacia la scalata della criminalità organizzata.
Cioé la struttura delle forze politiche si è rivelata
troppo fragile e permeabile dinnanzi alla mutazione mostruosa delle
patologie sociali. L' appello, ripartiamo da De Gasperi, Sturzo, don
Nicoletti, De Cardona, don Caporale senza rinunciare all' ispirazione
cristiana, deve essere di respiro ampio sino a comprendere la domanda
politica dell' elettorato di ispirazione laica democraticamente più
sensibile ai valori della vita, della persona, della famiglia e della
solidarietà verso i più deboli. Da noi dipendono la
fermezza e la fedeltà ai principi che debbono vivificare tutta
la nostra azione politica e sociale"
Zavettieri: “Mi
hanno tolto la scorta senza neanche avvisarmi”. Corbelli: "Fatto
grave e inquietante"
22/08 Saverio Zavettieri, presidente dimissionario de I Socialisti,
ha diffuso una nota in cui riferisce che "da ieri, senza alcun
preavviso, gli è stata revocata la scorta disposta a sua tutela
in seguito all' attentato fatto la sera del 22 febbraio del 2004 contro
la sua abitazione di Bova Marina". Ignoti, in quell' occasione,
spararono un colpo di fucile da caccia contro una vetrata della casa.
Zavettieri, ex deputato socialista ed ex assessore alla Cultura della
Regione Calabria, non esprime alcun commento "pur restando sorpreso
- si afferma nella nota - per un provvedimento inatteso anche in presenza
delle recenti assicurazioni avute dal prefetto di Reggio Calabria,
De Sena, e dal viceministro all' Interno, Minniti, e resta sereno
e tranquillo in attesa di conoscere le cause e le ragioni del provvedimento
e se è motivato, in particolare, dal taglio delle scorte, dal
cessato pericolo o da ragioni di altra natura politiche o personali".
Zavettieri ha anche reso noto di avere incontrato il suo legale di
fiducia, Nico D' Ascola, "per informarlo dell' accaduto e concordare
le iniziative opportune in relazione all' andamento delle indagini
sull' attentato, compresa la sollecitazione ad essere ascoltato dal
magistrato competente, ammesso che ci sia qualcuno dopo il trasferimento
in altra sede di quello già incaricato, non essendo stato mai
sentito, salvo all' inizio della vicenda e sempre su sua richiesta".
Nella nota si afferma anche che "Zavettieri ha avuto un contatto
telefonico col prefetto De Sena, fuori sede per una breve vacanza,
che gli ha riferito di non essere a conoscenza della revoca della
scorta e si è detto disponibile, al suo rientro, a riesaminare
la situazione. Non è riuscito, invece, a stabilire un contatto
col viceministro all' Interno, Minniti, in questa fase molto occupato
anche nella lettura delle carte relative al provvedimento di custodia
cautelare che riguarda il capogruppo dei Ds alla Regione Calabria,
Franco Pacenza".
''La revoca della scorta a Saverio Zavettieri, un uomo politico impegnato
sul fronte antimafia e per questo nel mirino della 'ndrangheta, e'
un fatto grave e inquietante, un muovo buco nero che va aggiungersi
agli altri lati oscuri collegati al caso Fortugno e all'attentato
allo stesso ex assessore regionale alla Cultura, vicende giudiziarie,
queste due, che si sono spesso incrociate e sulle quali non si e'
fatto ancora piena luce''. E' quanto afferma il leader del Movimento
Diritti Civili, Franco Corbelli. ''In questa vicenda - ha aggiunto
- ci sono dei buchi neri come ad esempio i mandanti politici dell'attentato
a Zavettieri. Oggi, infine, a sorpresa, e in modo assolutamente ingiustificato,
la revoca della scorta a Zavettieri, un uomo politico impegnato, con
coraggio, sul fronte antimafia, a cui va tutta la nostra solidarieta'.
E perche' oggi si toglie la scorta a Zavettieri nel mirino della 'ndrangheta?''
Ponzio (FI) “Dalla
Catizone un’immagine falsa della Calabria”
19/08 "L'intervista della signora Catizone su 'Io Donna' è
deprimente e da un' immagine della Calabria falsa, come se questa
terra fosse stata liberata da antichi pregiudizi dalla signora in
questione. Penso che la si debba smettere di utilizzare questioni
personali per apparire sulla stampa". E' quanto afferma in una
nota il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianfranco Ponzio.
"La signora Catizone dovrebbe conoscere - ha aggiunto - le tante
donne che vivono e crescono figli senza apparire sulla stampa. A nessuno
interessa dei fatti privati di un Sindaco battuto da tutti e sfiduciato
dai cittadini, che millanta una vicinanza con Prodi inesistente".
G. Mancini (Rnp)
“Priorità al disarmo dei miliziani Hezbollah”
18/08 "Giudichiamo positivamente l'azione che il Governo ha
posto in essere all'interno della comunità internazionale nel
raggiungere il cessate il fuoco nel sud del Libano così come
apprezziamo la tempestività con la quale il Parlamento è
stato informato e insieme la capacità del nostro Paese di essere
il primo a dare attuazione alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite".
E' quanto afferma in una nota il capogruppo della Rosa nel Pugno in
commissione Esteri alla Camera, Giacomo Mancini, circa la situazione
in Medio Oriente. "E, però, non possiamo - ha aggiunto
- non esprimere una forte preoccupazione sulla ambiguità della
stessa che, come era prevedibile, lascia più di una incertezza
rispetto alle regole di ingaggio del contingente che sarà presente
nello scenario mediorientale. E' del tutto evidente che i miliziani
Hezbollah rappresentino un elemento destabilizzante anche per il sostegno
evidente che ricevono da Iran e Siria che esplicitamente si prefiggono
di cancellare Israele. Ed è proprio per questo che la vera
priorità deve essere il disarmo di Hezbollah. A chi sarà
affidato questo difficile compito e con quali modalità? Ci
auguriamo che i mancati risultati di Unifil nel passato ispirino le
giuste correzioni rispetto alle difficili sfide dell'oggi". "Così
come è più che doveroso - ha concluso Mancini - che
vengano prese in giusta considerazione le perplessità espresse
a più riprese dai vertici militari del nostro Paese su una
conduzione dell'Onu. Alla luce di tutto ciò invitiamo, per
questo, il Governo ad assumere un ruolo centrale investendo sulla
chiarezza della nostra presenza politica e anche militare in Medio
Oriente"
Tassone (Udc)
“La sicurezza stradale non è un tema solo estivo”
18/08 "La sicurezza stradale non deve diventare solo un tema
estivo e non può essere affrontato solo come un problema di
limiti di velocità". Lo afferma, in una nota, Mario Tassone,
parlamentare dell'Udc e componente della Commissione trasporti. "Sono
rimasto sconcertato - ha aggiunto Tassone, ex vice ministro ai Trasporti
- da questo tema estivo: si alza o si abbassa il limite di velocità?.
Sono stato sempre contrario all'innalzamento a 150 km orari proposto
allora dal ministro Lunardi". "La sicurezza stradale - ha
sostenuto Tassone - è un tema che va affrontato in modo complessivo
e non solo attraverso la modifica dei limiti di velocità. La
patente a punti sembra aver perso la sua caratteristica di deterrenza
e allora è giusto intervenire. Possiamo anche abbassare la
velocità a 110 km orari, ma non può essere solo uno
spot, bisogna essere in grado di far rispettare questo nuovo limite.
Dobbiamo investire per mettere in sicurezza la rete stradale e per
fare formazione nelle scuole".
La Festa Liberazione
di Malito dedicata ad Angelo Frammartino
18/08 Si svolgerà nel ricordo di Angelo Frammartino, il giovane
comunista volontario della pace barbaramente ucciso a Gerusalemme,
la festa di Liberazione organizzata quest'anno dal nostro circolo
a Malito per sabato 19 e domenica 20 agosto. Particolarmente curata
l'organizzazione degli stands gastronomici che funzioneranno durante
la festa offrendo una vasta gamma di piatti tipici locali impreziositi
dalla presenza del Kebab preparato dai compagni Kurdi. Il primo giorno
sarà caratterizzato da momenti ludici e di riscoperta di diversi
giochi popolari e si concluderà con un concerto del gruppo
musicale "l'Alternativa". Domenica 20, alle 19:00, si terrà
un interessante dibattito-confronto sul "No alla Guerra"
partecipato dalle diverse anime del movimento pacifista. La discussione,
coordinata da Francesco Saccomanno della segreteria provinciale del
partito, sarà vivacizzata dagli interventi di Giuseppe Tiano
della Camera del Lavoro di Rogliano, di Michele Santagata dell'associazione
La Kasbah di Cosenza e di Lucio Cortese della segreteria provinciale.
Concluderà il dibattito, dopo gli interventi dei cittadini,
il comp. Sen. Fosco Giannini, componente della commissione difesa
del Senato della Repubblica.
La manifestazione sarà conclusa dalle note dei Kalamu, l'ormai
famoso gruppo calabrese che si caratterizza per la contaminazione
musicale e per i temi cari del sud, del rispetto della natura e del
dialogo fra i popoli.
Dal 18 agosto
la festa di “Liberazione” ad Acquaformosa
17/08 “Si preannuncia interessante la festa di Liberazione
di Acquaformosa che quest’anno si terrà il 18 ed il 19
agosto presso il Villaggio Parrocchiale.” Ne da notizia in un
comunicato il responsabile ambientale di Rifondazione comunista di
Cosenza, Francesco Saccomanno. “Il primo giorno, prosegue il
comunicato, venerdì 18 alle 19:30, si terra un dibattito sulla
Tutela dell’ambiente che focalizzerà l’attenzione
sulle possibilità concrete di gestione alternativa nello smaltimento
dei rifiuti - così come proposto dalle associazioni ambientaliste
del Pollino e sostenuto dal Dipartimento Ambiente della Federazione
provinciale - e di implementazione forte della raccolta differenziata
a partire dagli esempi concreti già realizzati. A tal proposito,
insieme alle relazioni dei rappresentanti delle associazioni, risulterà
sicuramente interessante la testimonianza del comp. Giovanni Pensabene,
assessore del Prc all’Ambiente nel comune di Asti, che racconterà
agli amministratori locali come sia concretamente possibile raggiungere
percentuali elevate di raccolta differenziata: non è un caso
che il comune di Asti con il 65 % di RD è stato premiato recentemente
come il capoluogo di provincia che ha raggiunto i risultati migliori
in Italia. La serata si concluderà con un concerto musicale
e con un saluto, nell’intervallo, del capogruppo in consiglio
regionale comp. Damiano Guagliardi. Sabato 19, sempre alle 19:30,
la discussione, che riguarderà la gestione attuale dell’Asl
n. 2 e le nuove proposte del Prc in materia di sanità, sarà
vivacizzata, alla presenza del segretario provinciale Angelo Broccolo,
dal confronto tra il manager Ernesto Gigliotti, gli amministratori
locali ed alcuni dirigenti provinciali e regionali del partito. Il
momento conclusivo della manifestazione, allietata da interessanti
stands gastronomici, sarà allietato dalle note dei Kalamu,
gruppo calabrese che ha raggiunto la notorietà per la sua musica
impregnata di meridione, di Mediterraneo, di contaminazione e di eliminazione
delle barriere tra i popoli”.
Naccarato “Dopo
Prodi solo nuove elezioni”
16/08 ''Dopo Romano Prodi, in questa legislatura, ci sono solo le
elezioni politiche generali. Tutto il resto sono pure esercitazioni
estive, compreso i tentativi maldestri che pur di tentare di mandare
a casa Romano Prodi e l' attuale Governo si annuncia di essere disponibili
a dichiarare sospeso il bipolarismo italiano, come ha fatto da ultimo
l' insigne e sempre originale prof. Giulio Tremonti''. E' quanto afferma,
in una dichiarazione, Paolo Naccarato, sottosegretario alle Riforme
istituzionali e ai Rapporti con il Parlamento. ''Senza aggiungere
pero' - prosegue Naccarato - che si ritornerebbe al sistema in essere
nella gloriosa prima Repubblica, se non si avesse neppure il tempo
di fare le indispensabili riforme che tutti invocano come imprescindibili.
E tutto cio' con il rischio di tralasciare un aspetto fondamentale:
il pronunciamento del corpo elettorale indispensabile per introdurre
qualunque cambio di rotta''. Per Naccarato ''ciascuno deve sentirsi
impegnato fortemente ad operare per rafforzare la stabilita' del Governo
e l' azione della maggioranza anche perche' se davvero nei prossimi
mesi si aprisse la prospettiva di una crisi di Governo, tale evento
rischierebbe di far fare al nostro Paese davvero un pericoloso e preoccupante
salto nel buio. O per meglio dirla con il presidente emerito Francesco
Cossiga, nella situazione internazionale ed interna in cui ci troviamo,
'sarebbe una vera catastrofe'. Bisogna dunque dare un sostegno piu'
forte a Romano Prodi nel realizzare il programma di Governo, senza
pagare dei prezzi di immagine esterna talvolta veramente eccessivi
con polemiche che si potrebbero molto ridimensionare se non del tutto
evitare o comunque contenere entro livelli accettabili da parte dei
cittadini che non apprezzano gli eccessi privilegiando invece sobrieta'
e moderazione anche sulle questioni piu' controverse''. ''Il mio auspicio
- sostiene ancora Naccarato - e' che le eccessive tensioni di queste
settimane lascino dunque il passo ad un dialogo piu' pacato, senza
confusione di ruoli, poiche' a due mesi dalle elezioni gli scontri
hanno raggiunto livelli che nemmeno all' epoca della piu' dura contro-opposizione
fra Dc e Pci si sono mai visti con tale ostinazione. E si abbia in
fin dei conti piu' rispetto per il corpo elettorale che, piaccia o
non piaccia, ha consegnato il successo alla coalizione guidata da
Romano Prodi che ha dunque il diritto ed il dovere di governare''.
A parere del sottosegretario Naccarato ''una legge elettorale per
molti versi assurda ha determinato al Senato il risultato di una maggioranza
esigua. Ma e' pur sempre una maggioranza. E per rafforzarla non e'
certo necessario cambiare la fisionomia dell' alleanza stessa: che
bipolarismo sarebbe... Ma il Governo deve poter realizzare il proprio
programma adeguando anche i Regolamenti parlamentari al fine di assicurare
un percorso certo, a determinate specifiche condizioni ed a un numero
limitato di provvedimenti. Una cosa simile del resto e' gia' in vigore
presso alcuni Consigli regionali, come quello della Regione Calabria.
Talche', mutatis mutandis, un governatore ha piu' strumenti del Presidente
del Consiglio dei Ministri nel perseguire i propri obiettivi programmatici''.
''L' opposizione, da parte sua, spero davvero che, come auspicato
anche da Pier Ferdinando Casini e da Marco Follini, - prosegue Naccarato
- abbandoni definitivamente la logica della rissa alimentata in queste
settimane di duro scontro dal sapore di una esasperata pratica ostruzionistica.
Dimostrando di aver a cuore davvero la soluzione di tanti problemi
che affliggono il nostro Paese, attraverso un confronto ampio, serrato
ma costruttivo. Romano Prodi e la sua squadra lavorano con dedizione
e determinazione ad aggredire tante questioni che si trascinano da
anni e che non hanno consentito, fin qui, al nostro Paese una definitiva
svolta in termini di modernizzazione ed un piu' forte slancio di innovazione
e di semplificazione impegnandosi fortemente, tra l' altro, anche
sul piano delle non piu' rinviabili riforme. Il giudizio politico
complessivo sulla bonta' dell'azione di questo Governo sara' allora
meglio che avvenga sulle cose fatte e non su strumentali pretesti
che hanno solo l' obiettivo di impedire puramente e semplicemente
che si sviluppi un'azione politica in tal senso, causando un enorme
danno agli interessi generali del Paese''. ''Quale credibilita' -
conclude Naccarato - potrebbe continuare ad avere una opposizione,
per di piu' con la pretesa di essere interprete delle istanze dei
moderati italiani, se continuasse in modo cosi' eccessivamente rissoso
ed intransigente ad operare mettendo da parte il prioritario dovere
verso il futuro ed il progresso del Paese?''.
Napoli (AN) “Le
verità sul delitto Fortugno restano un illusione”
16/08 ''A dieci mesi di distanza dall'omicidio Fortugno e di contemporanea
inattivita' della Giunta e del Consiglio regionale, i cittadini calabresi
sono costretti ad assistere a recenti manovre che hanno dell'incredibile
e che gravano inopinatamente su di essi; dell'omicidio Fortugno, del
quale l'attuale maggioranza politica calabrese si e' servita per aumentare
le proprie fortune elettorali, pero' nessuno ne parla piu'; reali
moventi e mandanti non interessano ne' al mondo politico calabrese
ne' ai numerosi parolai dell'antimafia regionale, anzi, il viceministro
dell'Interno Minniti dichiara 'sono stati mesi difficili, segnati
da un delitto devastante ma ora l'immagine della Regione e' positiva'''.
A sostenerlo e' stata la parlamentare di An, Angela Napoli. ''Giunta
e Consiglio regionale - ha aggiunto - decidono, causa scadenze termini,
di rimettere in moto la macchina amministrativa calabrese; viene approvato
l'assestamento di bilancio regionale comprendente un dichiarato 'sforzo
per ridurre le spese del 21%' e, due giorni prima, la Giunta delibera
l'assunzione di ben ventidue unita' per l'Afor. Dopo un anno dal suo
insediamento, inoltre, il Consiglio regionale, dimenticando di verificare
quanti suoi componenti siano stati gia' implicati in provvedimenti
giudiziari o siano sotto indagine, approva un ''codice etico di comportamento'',
ma subito dopo vota un emendamento utile solo ad oscurare il tanto
conclamato 'Palazzo di vetro': alcuni tra i piu' importanti atti regionali,
che sottendono i favoritismi e le collusioni della macchina politica,
non verranno piu' pubblicati sul Burc. Viene deliberata l'assunzione
di mille medici d'emergenza senza che vertici dirigenziali e magistratura
abbiano scovato tutto il personale sanitario che, da anni, assunto
presso le varie Aziende sanitarie, permane 'imboscato' non si sa in
quali meandri''. ''I vertici nazionali e regionali antimafia - ha
sostenuto Angela Napoli - hanno sempre denunziato la presenza della
criminalita' organizzata dietro i grossi centri commerciali e la Giunta
regionale calabrese ritiene opportuno liberalizzare gli insediamenti
degli ipermercati anche in aree fino ad oggi vietate. Nonostante cio'
la maggioranza consiliare maschera il proprio volto con la parvenza
dell'antimafia, concedendo finanziamenti per potenziare la cooperazione
sociale che fronteggia sul territorio la criminalita'. Con questo
la coscienza e' salva anche in assenza di una adeguata legge regionale
antiracket ed antiusura e di un impinguamento dei fondi necessari
agli Enti locali per adeguare agli usi sociali i beni confiscati alla
mafia. In Calabria la disoccupazione aumenta, la lotta tra le cosche
criminali per il dominio del territorio appare sempre piu' cruenta,
la depurazione delle acque e' tale da far protestare i turisti, ma
il Governo regionale istituisce inutili e dispendiosi carrozzoni come
la 'Film Commission Calabria' e continua a far sperare sullo sviluppo
dell'intero territorio, promettendo, solo a parole, la polifunzionalita'
del Porto di Gioia Tauro. Al Governo regionale si aggiunge quello
nazionale con la delibera all'ingresso di centinaia di nuovi immigrati
e lo stanziamento di tre milioni di euro per dar lavoro ai fuoriusciuti
dalle carceri grazie alla vergognosa legge sull'indulto''. ''La Calabria,
definita dal Presidente Prodi in campagna elettorale 'figlia prediletta'
- ha concluso Angela Napoli - continua, nell'incuranza pressoche'
generale, ad essere soggetta alla pressione della 'ndrangheta ed a
quella classe politica di governo che con i suoi provvedimenti nulla
fa per evitare che cio' accada. E' bene che i cittadini calabresi
sappiano che tra i molteplici 'impegni' dei Governi nazionale e regionale,
le attese verita' sul delitto Fortugno restano una 'pia illusione'''.
Il Presidente
Oliverio scrive all’ANAS: “La 106 è una vera e
propria emergenza”
12/08 ''La statale 106 jonica costituisce una vera e propria emergenza
per la sua assoluta inadeguatezza rispetto al volume di traffico,
al tasso di incidentalita' ed alle decine di vittime che ogni anno
si verificano, sino alle scarsissime condizioni di sicurezza''. E'
quanto ha scritto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio, in una lettera inviata al Presidente dell'Anas, Pietro Ciucci,
al direttore generale, Claudio Artusi, e per conoscenza al capo compartimento
per la Calabria, Raffaele Celia. ''Premesso che bisogna valutare positivamente
- ha aggiunto Oliverio - le volonta' dichiarate del governo, ed in
particolare del ministro delle Infrastrutture, di assumere come priorita'
l'ammodernamento della statale 106 Jonica con investimenti da prevedere
a partire dalla prossima Legge Finanziaria dello Stato ritengo, pero',
che i programmi per gli investimenti necessari per la realizzazione
della nuova Ss 106 Jonica non possono indurre l'Anas a cancellare
gli interventi necessari alla manutenzione ordinaria e straordinaria
ed alla rimozione di alcuni punti di massima criticita' nel tracciato
attuale. Mi riferisco alla regolazione ed alla sistemazione e messa
in sicurezza di alcuni innesti che costituiscono fonte di gravi pericoli
se non di incidenti mortali''. ''Ritengo soprattutto - ha proseguito
- di dovere porre alla vostra attenzione una situazione di particolare
criticita' e difficolta' qual e' il ponte sul fiume Trionto nei pressi
dell'abitato di Crosia - Mirto, in provincia di Cosenza. Date le caratteristiche
strutturali, infatti, questo ponte, a fronte del traffico di mezzi
pesanti, costituisce una vera e propria strozzatura che determina
il verificarsi continuo di lunghe code ed attese. In alcuni casi,
addirittura, si sono verificati gravi incidenti con difficolta' anche
per i soccorso ed il blocco del traffico per alcune ore. E' bene ricordare
che lungo la dorsale Jonica, la Ss 106 non ha sbocchi alternativi
per possibili deviazioni del traffico. Nel periodo estivo poi, i disagi
prima richiamati si moltiplicano notevolmente. Ritengo pertanto necessario,
urgente e non piu' procrastinabile un intervento per il raddoppio
del ponte sul fiume Trionto in prossimita' del comune di Crosia. Per
questo chiedo che detto intervento venga inserito nella programmazione
a breve termine dell'Anas o, in presenza di difficolta' finanziarie,
sottoposto all'esame del Ministro delle Infrastrutture, affinche'
possano essere reperite le risorse finanziarie necessarie alla rimozione
di questa criticita'''. ''Trattandosi - ha concluso - di un intervento
per il quale, credo, siano necessarie risorse non considerevoli la
soluzione puo' essere risolta in tempi non considerevoli''.
Nasce a Locri
la prima “Federazione Socialista” della Calabria
12/08 E' stata costituita a Locri la prima ''Federazione socialista''
della Calabria, con l'adesione di iscritti alle locali sezioni dello
Sdi e de I Socialisti. Ad annunciare l'iniziativa, con un comunicato,
sono stati i segretari delle locali sezioni dello Sdi e de I Socialisti,
Alberto Bugnano e Renato Scordino. ''La costituzione della Federazione
- hanno detto Bugnano e Scordino - e' il frutto di quanto gia' deliberato
e stabilito dai rispettivi segretari direttivi sezionali''. La sede
della Federazione Socialista e' in piazza Stazione.
Pignataro (PdCI)
“Sul Burc occorre un passo indietro”
12/08 “Le tematiche legate alla trasparenza, alla legalità,
alla pubblicità degli atti della pubblica Amministrazione sono
questioni serie. Ancora di più in Calabria, in una regione
di confine, che ha un gran bisogno di una politica attenta alle richieste
dei cittadini di coinvolgimento, di protagonismo, di un nuovo rapporto
con la cosa pubblica”. E’ quanto afferma in una nota l’on.
Fernando Pignataro del Partito dei Comunisti Italiani “E’
chiaro –aggiunge Pignataro- che in un territorio ancora provato
da concorsoni, parentopoli e tanti scandali che hanno coinvolto la
politica e la gestione amministrativa, la vicenda della pubblicità
degli atti regionali tocchi un nervo scoperto, alimenti il sospetto,
allarmi il mondo sempre più vasto dei movimenti e delle associazioni
della società civile che si sono battuti e si battono per l’affermazione
di un codice etico che venga rispettato dalla politica. Sottovalutare
questo aspetto è un grave e imperdonabile errore. Per questo
non si comprende l’affannarsi a dimostrare la legittimità
degli emendamenti approvati nella notte del 4 Luglio scorso da parte
di esponenti della Giunta e del Consiglio regionale, di politici navigati
e di grande esperienza. Molte volte in politica ci sono questioni
di opportunità che hanno un peso estremamente maggiore delle
legittimità di atti e fatti amministrativi. Ci sono, e pesano,
sia una questione di metodo, che quelle di merito. Problematiche così
importanti non si decidono con emendamenti all’ultimo minuto,
senza dibattito consiliare, rifiutando la mediazione apprezzabile
del Segretario regionale del Pdci, l’Assessore Michelangelo
Tripodi, che ha tentato di coniugare la salvaguardia della privacy
con l’affermazione della trasparenza e la sicurezza della pubblicità
degli atti della Regione. Mediazione, peraltro condivisa da molti,
ma evidentemente non da coloro che hanno voluto, comunque, forzare
la mano.
Una vicenda, quindi, di tale natura, che coniuga il rispetto dei cittadini
con il bisogno di conoscenza di quello che avviene nella pubblica
amministrazione ha bisogno di riflessione attenta, di dibattito istituzionale,
di coinvolgimento ampio: non si possono tollerare colpi di mano. Per
questo occorre un atto di responsabilità, un passo indietro
e il ritorno al Consiglio regionale per dibattere e rivedere profondamente
le decisioni assunte, evitando il perdurare di un irrigidimento che
potrebbe avere effetti nefasti nella credibilità della politica
e delle Istituzioni democratiche e nel rapporto tra cittadini e le
stesse.
La Calabria non può permettersi di perdere il rapporto tra
amministratori e amministrati, che si sta faticosamente ricostruendo
dopo anni di buio totale, di interessi dominanti, di affari, di scandali
e gestioni allegre nei settori più importanti della vita regionale.
Il Centrosinistra non può permettersi di lasciare nelle mani
dei responsabili dello scempio passato l’iniziativa sulla trasparenza,
rischiando di consegnare ai cittadini la più grande confusione
sui guasti e le responsabilità.
Bisogna far prevalere a questo punto il buon senso e assumere la decisione
di ritornare a discutere di etica, privacy, trasparenza, pubblicità
degli atti, nel Consiglio Regionale, in modo libero e alzando il tono
e lo spessore del dibattito, puntando ad una riforma che crei migliori
condizioni e strumenti moderni per la partecipazione attiva dei cittadini
alla vita istituzionale e alla possibilità di controllo degli
atti pubblici. Questo si aspettano in tantissimi nella nostra regione.
Altrimenti occorrerà assumere iniziative adeguate per non disperdere
il patrimonio di lotte e iniziative per la legalità e la trasparenza,
di rapporti proficui tra politica e società, di credibilità
e rispetto”.
Trento (Sdi)
“Finanziamenti dalla Regione per Cariati”
10/08 “Ringrazio pubblicamente l’Assessore ai LLPP della
Regione Calabria, l’on. Luigi Incarnato, per essersi dimostrato
ancora una volta sensibile verso le esigenze della popolazione di
Cariati”. E’ quanto afferma in una dichiarazione il consigliere
provinciale dello SDI, Leo Trento. “Insieme al Sindaco di Cariati,
Filippo Sero, -prosegueTrento- abbiamo incontrato nei gironi scorsi
l’Assessore Incarnato per chiedere un finanziamento urgente
e straordinario per dotare immediatamente la nostra infrastruttura
più importante, il porto, inspiegabilmente trascurato e abbandonato
dalle passate gestioni comunali, di un efficiente servizio di illuminazione
e di distribuzione di acqua sui moli.
Il costo previsto per questi lavori, che prevedono l’installazione
di una torre faro e di una serie di colonnine per l’approvigionamento
idrico delle imbarcazioni e dei natanti, da installare lungo i moli
di sopraflutto e di sottoflutto, da approntare in via del tutto urgente
prima della fine dell’estate è di circa 35-40 mila euro.
L’Assessore Incarnato, attraverso la propria struttura, ha disposto
con nota 3113 del 4 agosto un contributo per il comune di Cariati
di 24 mila euro. La restante parte, che servirà a realizzare
gli indispensabili lavori, sarà coperta con fondi del bilancio
comunale.
Sempre nell’Area portuale si interverrà con un altro
finanziamento di 350 mila euro, stanziato dall’Assessorato ai
LL PP della Regione Calabria in sinergia con l’ATO di Cosenza,
per eliminare , questa volta definitivamente (e non a parole come
fece l’anno scorso di questi tempi l’allora vicesindaco
della giunta Arcudi), il depuratore che si trova ubicato proprio all’interno
del porto. Infatti, con nota 7113/2 del 27 luglio 2006, è stato
comunicato che in riferimento all’accordo di programma quadro
stipulato tra la Regione Calabria e Il Governo Nazionale il 28 giugno
2006, il comune di Cariati è stato individuato come soggetto
beneficiario di un intervento di 350 mila euro per la realizzazione
di una collettazione fognaria che servirà a collegare la parte
di territorio comunale che oggi utilizza il vecchio depuratore del
porto, con il nuovo e più potente depuratore ubicato a fiume
Nicà.
Con questi lavori, che mi auguro l’ufficio comunale competente
riuscirà a far partire in tempi brevissimi, si potranno già
realizzare due importantissimi punti del programma della coalizione
Amiamo Cariati che insieme ad altri, l’istituzione del servizio
di trasporto pubblico urbano, la pulizia del paese, che sono già
stati realizzati nei primi giorni di governo, dimostrano di come i
cittadini abbiano fatto la scelta giusta
Ponzio (FI) attacca
il Presidente Oliverio “Si occupa solo di grandi temi”
10/08 ''Chiedo al presidente Oliverio di risolvere definitivamente
il problema della fame nel mondo : ormai egli si occupa solo di grandi
questioni buttando cosi i soldi dei cittadini''. E' quanto afferma
il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianfranco Ponzio. ''Non
si occupi - ha aggiunto - delle strade dissestate a Calopezzati o
delle scuole di Marano il presidente Oliverio, ma con buona pace dei
revisori dei conti e di chi dovrebbe controllare, finanzi films, fondazioni,
concerti per milioni di euro''. ''Questo modello di sprechi - ha concluso
Ponzio - dovrebbe far inorridire il partito dei virtuosismi come i
Ds, ma purtroppo alla Provincia Oliverio non ha limiti''.
Scritte fasciste
davanti le sedi del PDCI di Reggio. Tripodi “Segno tangibile
di chi sta fuori la democrazia”
10/08 Ignoti hanno imbrattato la scorsa notte con scritte inneggianti
al fascismo ed al defunto senatore Ciccio Franco, croci e svastiche
naziste i muri esterni della sezione "Paolo Suraci" e la
federazione provinciale del Pdci a Reggio Calabria. "E' l'ennesimo
atto di provocazione, inqualificabile e indegno - ha detto l'assessore
regionale all'Urbanistica e segretario regionale del Pdci, Michelangelo
Tripodi - di forze livorose ed antidemocratiche che non accettano
l'azione qualificata ed attiva dei Comunisti italiani nella città
di Reggio Calabria. Se con questo ulteriore episodio, nel caso qualcuno
pensasse di intimidirci, vogliamo fargli sapere a chiare lettere che
non solo ciò è impossibile ma, anzi, spingerà
il Pdci ad intensificare la propria azione politica democratica a
favore dei cittadini che amano veramente Reggio e che la vogliono
restituita al confronto democratico sui problemi di cui soffre e che
si sono accentuati in questi anni di governo della Giunta comunale
guidata dal sindaco di An, Giuseppe Scopelliti". ''La protervia
- Ha aggiunto Tripodi - con cui certe forze non troppo oscure si ostinano
a prendere di mira con le loro scritte demenziali le nostre sedi e'
il segno tangibile di chi si pone fuori dalla democrazia, di chi coltiva
erroneamente l'idea che l'offesa portataci possa far deflettere dalle
nostre convinzioni. Noi non vorremmo che dietro questo tentativo di
imbarbarimento ci sia qualcuno che pensa di spingere il confronto
democratico sul terreno dell'intolleranza''. ''Nei prossimi mesi -
ha evidenziato il segretario regionale del Pdci - Reggio sara' chiamata
ad esprimersi per il nuovo consiglio comunale e per le circoscrizioni.
Noi non ci faremo trascinare in pseudoconflitti ideologici con la
destra reggina guidata da Scopelliti, ma parleremo direttamente all'opinione
pubblica per un dovere democratico ''pro veritate'', denunciando ancora
una volta le decisioni personalistiche adottate pedissequamente dalla
Giunta municipale nel vano, quanto disperato, tentativo di risalire
la china in cui ha anche trascinato l'intera citta'. Per amore di
Reggio, dunque, continueremo la nostra battaglia civile e democratica
senza lasciarsi trascinare in provocazioni. Contemporaneamente, chiederemo
pero' maggiore attenzione alle forze dello Stato preposte alla sicurezza
perche' elevino la loro attenzione nei confronti di quelle frange
della destra che non perdono occasione di manifestare per intero la
loro intolleranza alla democrazia con azioni degne della loro storia
e del loro costume''. Michelangelo Tripodi, dopo avere solidarizzato
con i dirigenti di Rifondazione comunista, la cui sede e' stata anche
oggetto la scorsa notte di scritte inneggianti al fascismo
Lamezia, assegnate
le deleghe agli assessori
08/08 Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza ha assegnato le
deleghe agli assessori comunali. Il criterio fondamentale che il sindaco
ha seguito e' quello di un'impostazione collegiale. Non c'e' - e'
scritto in una nota - una definizione staccata e a compartimento stagno,
ma si pratica un'importante innovazione che consente una collegialita'
e un lavoro di squadra. In questo ambito c'e' anche una rotazione
di diverse funzioni agli assessori che facevano gia' parte della giunta.
L'altra novita' e' che sono presenti progetti di intervento per diversi
assessori. Le deleghe sono state cosi' distribuite: al vice sindaco
Elvira Falvo e' stata attribuita la delega Servizi alla persona che
comprende politiche sociali, sanitarie e scolastiche; servizi sociali,
coordinamento fondi comunitari; progetti di intervento: questione
Rom. La delega dell'assessore Giovanni Cimino e' Ambiente e manutenzione
(politiche ambientali, manutenzione e sicurezza stradale; politiche
della casa e rapporti con l'Aterp; igiene e servizi cimiteriali);
progetti di intervento: frana Calia, problematiche via del Progresso
ed arterie a rischio. All'assessore Giovanna De Sensi Sestito e' stata
attribuita la delega Cultura e beni culturali (cultura e beni culturali,
turismo culturale e promozione culturale, promozione degli studi universitari);
progetti di intervento: coordinamento cartellone unico manifestazioni
culturali e di spettacolo. L'assessore Maria Gambardella ha ricevuto
la delega Affari generali e legali (affari generali e legali, contenzioso,
trasparenza e semplificazione amministrativa, pari opportunita').
L'assessore Giovanni Lucchino ha la delega Programmazione economica
(programmazione economica e finanziaria, bilancio e tributi). La delega
per l'assessore Andrea Iovene e' Pianificazione e sviluppo strategico
del territorio (pianificazione e sviluppo strategico del territorio,
programmi complessi e comprensoriali, urbanistica, attuazione piano
triennale delle opere pubbliche). La delega all'assessore Francesco
Mancuso e' Turismo (turismo, teatri e cinema, edilizia scolastica,
arredo e decoro urbano, iniziative verso i quartieri e le periferie,
marketing territoriale). All'assessore Vittorio Paola e' stata attribuita
la delega Patrimonio (patrimonio, demanio marittimo, sport ed impianti
sportivi, innovazione tecnologica); progetti di intervento: riqualificazione
e valorizzazione litoranei marittimi. L'assessore Michele Roperto
ha ricevuto la delega Personale (personale, polizia municipale, iniziativa
per la sicurezza urbana e rapporti con le circoscrizioni). La delega
assegnata all'assessore Gioacchino Tavella e' Attivita' produttive
(attivita' produttive, commercio, industria, artigianato e agricoltura,
trasporti); progetti di intervento: tempi della citta' e terme di
Caronte. Il sindaco ha trattenuto le deleghe per i grandi eventi,
politiche giovanili e protezione civile.
Mario Oilverio
“La ss106 un emergenza grave”
07/08 ''La piu' grave emergenza dal punto di vista infrastrutturale
che ha questo Paese''. Cosi' il presidente della Provincia di Cosenza,
Mario Oliverio, intervistato dagli inviati del settimanale di approfondimento
Speciale TG 1, andato in onda ieri sera a partire dalle 23,10, ha
definito la strada statale 106 jonica . ''Pensami, non correre'',
curato dagli inviati Costanza Crescimbeni e Alessio Zucchini, ha proposto
un viaggio sulle strade piu' ''calde'' d'Italia, verificandone lo
stato e segnalando anche i maggiori pericoli causa di incidenti dalle
conseguenze gravi o, troppo spesso, nefaste. In uno spazio dedicato
alle strade particolarmente a rischio l'intervento del presidente
Oliverio, che ha rilevato la pericolosita' dell'arteria, ''piu' che
una strada una gigantesca lapide'', come aveva sottolineato l'inviata
del TG 1 nel ricordare i tanti pericoli del tracciato nonche' gli
azzardi degli automobilisti nel percorrerlo. ''Non passa settimana
- ha detto Oliverio - che non si segnino vittime lungo questa superstrada.
Bisognerebbe realizzare la nuova 106 a doppia corsia, con un tracciato
adeguato alla pressione di traffico di quello che e' il naturale prolungamento
del corridoio adriatico''.
Cons. Cosentino
(Cariati) “Respingiamo le accuse sulla vicenda Montesanto”
07/08 ''La notizia della lettera aperta di alcuni dirigenti Ds di
Rossano contro Lenin Montesanto, indirizzata al Segretario Nazionale
Fassino, ci ha molto colpiti perche' ci respinge indietro nel tempo
in cui erano i muri e le guerre fredde a dividere uomini, popoli e
storie nazionali''. E' quanto sostiene il capogruppo di opposizione
del Comune di Cariati, Alfonso Cosentino. ''A nome mio personale -
ha aggiunto - e del gruppo di opposizione di centrosinistra che rappresento
in seno al Consiglio Comunale di Cariati, esprimo solidarieta' e confermo
la nostra incondizionata stima all'avv. Montesanto, gia' nostro consulente
in comunicazione politica nella passata campagna elettorale amministrativa,
preso di mira, nei giorni scorsi, da attacchi personali e professionali,
giunti da settori della sinistra rossanese; attacchi violenti che
di civile e di sensato nulla hanno''.
Verdi dell’Alto
Tirreni soddisfatti per l’ingresso di Marrello alla Camera
07/08 La dirigenza dei Verdi dell'Alto Tirreno Cosentino (Scalea,
Orsomarso, Praia a Mare e San Nicola Arcella), in una nota, ha espresso
soddisfazione per l'ingresso in Parlamento del segretario provinciale
di Cosenza ed assessore provinciale all'Ambiente, Luigi Marrello,
in seguito alle dimissioni del sottosegretario all'Agricoltura, Stefano
Boco, candidato nella lista alla Camera dei Deputati in Calabria.
''Questo risultato - ha sottolineato il portavoce dei Verdi di Scalea,
Palmiro Manco - premia tutti i Verdi della Calabria, i dirigenti del
partito e tutti coloro che hanno partecipato attivamente all'ultima
competizione elettorale da candidati e non, in particolare i giovani
e le associazioni della societa' civile che hanno sostenuto con forza
e determinazione il partito. Non possiamo dimenticare che questo esito
arriva anche grazie al lavoro politico del nostro assessore regionale
Diego Tommasi, coordinatore nazionale dei Verdi a cui porgiamo il
nostro plauso, soprattutto per il suo grande impegno amministrativo
che sta svolgendo''. ''Per i Verdi calabresi - ha concluso Manco -
questo e' un avvenimento storico, perche' e' la prima volta che sono
rappresentati da un deputato nazionale: un'opportunita' che bisogna
valorizzare al massimo, non solo per i Verdi, ma per tutta la Calabria''.
Ponzio (FI) “Oliverio
esautorato dalle sue prerogative”
06/08 ''Da quando e' stata approvata la legge 81, cioe' dal 1993,
mai si era visto un sindaco o un presidente della provincia esautorato
dalle sue prerogative di autonomia e di scelte fiduciarie degli assessori''.
A sostenerlo e' stato il consigliere di Forza Italia alla Provincia
di Cosenza, Gianfranco Ponzio. ''Leggendo le dichiarazioni del vice
presidente dell'amministrazione provinciale di Cosenza, Mimmo Bevacqua
- ha aggiunto Ponzio - rimaniamo inorriditi. Bevacqua anticipa le
scelte di Oliverio e dice che Stefania Covello fara' l'assessore.
Nulla di personale contro la Covello, che e' stata per anni in Forza
Italia e che nel 2004 si batte' coraggiosamente contro Oliverio e
per Barile, ma davvero deve essere un Bevacqua qualsiasi a scegliere
gli assessori? Non prova un po' di imbarazzo Oliverio ad essere cosi
spavaldamente scavalcato dal suo vice presidente? Oliverio che distribuisce
i soldi dei contribuenti per concerti e per film dovrebbe avvertire
un sussulto minimo di dignita', ricordando il suo passato di militante
della corrente di sinistra del Pci''. ''Oggi - ha concluso Ponzio
- naviga a vista come un vecchio amministratore di centro, capace
di tutto pur di continuare a governare. Premia i salta fosso ferendo
quei principi del bipolarismo su cui il suo partito ha sempre combattuto.
Chi sara' il prossimo? Il sostituto dell'assessore-deputato che ha
fatto il salto della quaglia poco tempo fa? Che tristezza''.
Casini in un
intervista chiarisce i termini della posizione dell’Udc. Commenti
di Trematerra e Damiano
06/08 ''L'intervista di Pierferdinando Casini dovrebbe far riflettere
quanti ironizzano su di noi: l'Udc vuole chiudere la fase dell'odio
e dicendo di non porre veti su Prodi riconsegna a Silvio Berlusconi
la sua legittimita' politica''. Ad affermarlo, in una nota, e' il
sen. Gino Trematerra, capo della segreteria di Lorenzo Cesa. ''Casini
e Cesa - aggiunge Trematerra - non vogliono gli inciuci o i Re Travicello,
ma costruire percorsi di collaborazione istituzionale per modernizzare
il Paese: non capirlo sarebbe sbagliato. La maggioranza attuale potrebbe
anche resistere, ma cosi' restando le cose non riuscirebbe a produrre
alcun miglioramento complessivo per il Paese. L'area conflittuale
e' ben piu' ampia di quella che incontrammo noi al governo. I riferimenti
continui che faccio a persone come Ricardo Levi non sono tic ossessivi,
ma la sottolineatura della correttezza istituzionale di esponenti
a cui fanno da contraltare ministri rissosi e lottizzatori. Il metodo
Levi - conclude Trematerra - e' quello giusto, il metodo Turco portera'
l'Italia all'isolamento e la sinistra alla liquefazione''.
''Le dichiarazioni di Casini sono di assoluto livello politico e dimostrano
come le persone piu' responsabili della vita politica italiana abbiano
consapevolezza della fine dell'attuale sistema bipolare''. E' quanto
sostiene in una nota l'ex segretario regionale della Cisl e attuale
componente del comitato di gestione dell'Inail, Enzo Damiano. ''Casini
- ha aggiunto - dimostra come sia necessario lavorare con diligenza
e senso dello Stato, non pensando di essere autosufficienti ad ogni
costo. Va bene anche la non preclusione nei confronti di Romano Prodi.
Noi riteniamo che la Calabria possa divenire un luogo istituzionale
di sperimentazione delle politiche di grande centro. Agazio Loiero
ha ribadito piu' volte la volonta' di aprirsi a fase di partecipazione
politica aggiuntive dell'attuale quadro e noi crediamo, anche sulla
scorta delle continue adesioni che registriamo, che ci sia il giusto
vento per proporre la Calabria come laboratorio di intese condivise,
dettate dallo spirito di governabilita' e di moderazione''.
Pignataro (PdCI)
“Vietare la propaganda elettorale ai sorvegliati speciali”
04/08 "Rendere ancora più incisiva la lotta contro le
mafie, contro la criminalità organizzata, recuperando un vuoto
normativo nella direzione di vietare alle persone che si trovano in
regime di sorveglianza speciale di svolgere propaganda elettorale
in favore di 'candidati o simboli'". E' questo l'obiettivo della
proposta di legge "Modifiche alla legge 27 dicembre 1956 n.1423,
e altre disposizioni in materia di divieto di svolgere propaganda
elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione"
presentata dal gruppo parlamentare della Camera del Pdci, primo firmatario
il deputato calabrese Fernando Pignataro, seguito dal segretario del
partito Oliviero Diliberto, dal capogruppo Sgobio e da tutti e 16
i deputati comunisti. "E' evidente - ha sostenuto Pignataro in
un comunicato - che una tale disposizione di legge vuole colpire uno
dei nodi cruciali del rapporto tra politica e malaffare, dell'infiltrazione
della 'ndrangheta e delle altre mafie nel sistema politico e dei partiti,
nelle istituzioni democratiche, determinandone la degenerazione. Insomma,
si tende con questa proposta a diminuire, o eliminare del tutto, la
capacita' degli affiliati alle 'ndrine o alle cosche di continuare
ad esercitare la loro influenza sul terreno politico, a condizionare
i candidati e gli eletti, a determinare situazione di favore per i
portatori di interessi illeciti, a sottomettere e ricattare le istituzioni
e i suoi rappresentanti''. "L'iniziativa, inoltre - ha aggiunto
Pignataro - ha inteso raccogliere le forti istanze del Centro Studi
Lazzati e del giudice Romano De Grazia e le sollecitazioni appassionate
del Movimento dei Ragazzi di Locri. La battaglia dei Comunisti italiani
contro le mafie, con la proposta, si arricchisce di un altro importante
tassello. Purtroppo, il Pdci, nella discussione parlamentare dei giorni
scorsi sull'istituzione della Commissione antimafia, è stato
isolato su un emendamento che voleva impedire l'elezione a componenti
della stessa Commissione ai parlamentari inquisiti per mafia e agli
avvocati parlamentari difensori delle cosche nei processi di mafia.
Alla Camera i voti a favore dell'emendamento sono stati solo 22, tutto
il gruppo dei Comunisti Italiani e alcuni deputati che hanno assunto
posizioni personali. Per tanti, come si evince, la coerenza è
un optional e la battaglia contro la criminalità organizzata
si svolge a fasi alterne". "Il Pdci - ha concluso Pignataro
- è impegnato a determinare un successo dell'iniziativa parlamentare
per consegnare un altro strumento alla magistratura e alle forze dell'ordine
per una lotta incisiva alle mafie, nella quale hanno ottenuto in questi
anni importanti successi".
Patto di solidarietà
tra i sindaci “orfani” dei partiti, a Scalea
04/08 I sindaci della provincia di Cosenza hanno concordato un ''Patto
di solidarieta' istituzionale'' nel corso di un incontro svoltosi
a Scalea su iniziativa del sindaco del centro dell'alto Tirreno, Mario
Russo, e del primo cittadino di Castrolibero, Orlandino Greco. ''Il
confronto, che e' stato proficuo - e' detto in un comunicato - ha
evidenziato diversi aspetti inerenti problematiche e aspirazioni di
un territorio che ha bisogno di una vera e propria inversione di tendenza
per guardare al futuro con rinnovata fiducia. All'incontro erano presenti
numerosi sindaci e amministratori che hanno dimostrato con la loro
partecipazione di credere in questo importante progetto''. Erano rappresentati
i Comuni di Guardia Piemontese, Sangineto, Morano, Castrovillari,
Santa Maria del Cedro, Aieta, Grisolia, Verbicaro, Orsomarso, Bonifati,
Santa Domenica Talao, Domanico, Cerisano, Carolei, Castrolibero, Lattarico
, Mendicino, Marano Marchesato, Marano Principato, Terranova da Sibari.
''Si e' trattato - prosegue il comunicato - di una riunione partecipativa
che ha investito tutti. Ogni amministratore e' infatti intervenuto
per sottolineare le lacune esistenti su problemi fondamentali della
quotidianita' amministrativa quali, ad esempio, depurazione, rifiuti,
urbanistica. La normalita' che diventa straordinarieta': con questa
frase si e' puntato ancora una volta l'indice sull'inefficienza esistente
in diversi settori. Non esiste una sinergia, un legame collaborativo
ed efficiente tra Regione, Provincia e Comuni. L'intenzione e' quello
di dare forza attiva ai sindaci. ''Dopo il primo incontro a Cerisano
- ha detto il sindaco Russo - a Scalea abbiamo avuto una conferma
della voglia di cambiamento che anima chi amministra i Comuni della
nostra provincia. Abbiamo discusso in maniera proficua di tematiche
importanti. Adesso bisogna redigere un documento programmatico, di
linee guide da seguire, che analizzeremo in un prossimo incontro che
faremo a settembre e che sottoscriveremo per andare avanti e per dare
linfa a questa voglia di ribellarsi ad un sistema che purtroppo, sinora,
ha procurato solo inefficienze''.
Trematerra (Udc)
“Al Governo la maggioranza finirà per implodere”
04/08 "Franceschini può stare tranquillo: la maggioranza
rimarrà cosi com'é, autosufficiente, e finirà
per implosione. Mi pare che se il capogruppo dell'Ulivo leggesse le
dichiarazioni di Casini si potrebbe veramente fare un passo in avanti".
Lo sostiene, in una dichiarazione, Gino Trematerra, senatore dell'Udc
e capo della segreteria politica del partito. "In realtà
- aggiunge Trematerra - tutti sanno che lo stato di crisi della maggioranza
è oggettivo e fisiologico, atteso che in una delle due Camere
non esiste maggioranza. Noi non stiamo certo dietro la porta della
maggioranza, ma siamo solo interessati a fare un'opposizione costruttiva
ed a sfidare l'esecutivo sul piano delle proposte. Sono espressioni
di puro estremismo, poi, alcune dichiarazioni di esponenti, come lo
stesso Franceschini, che provengono dal centro. C'é più
moderazione nelle parole del presidente Bertinotti, che pure proviene
da un'altra cultura politica. Apprezziamo per la moderazione anche
Rutelli, Ricky Levi ed Amato. Il nostro invito a tutti, comunque,
è a ponderare bene le parole e ad abbassare i toni".
Feraudo (Idv)
“Corretta la posizione di Di Pietro sull’indulto”
04/08 "Non c'é voluto molto, purtroppo, a verificare
come la posizione di rifiuto del ministro Antonio Di Pietro, a proposito
dell'indulto, fosse quella corretta e come lo si stia registrando
già a poche ore dalla concessione del provvedimento".
Ad affermarlo è il capogruppo in Consiglio regionale di Italia
dei Valori, Maurizio Feraudo, che in una nota commenta "i tristi
e preoccupanti episodi registratisi in tutta Italia a causa della
rimessa in libertà di centinaia di detenuti per reati gravi".
"Concedere il provvedimento di clemenza, e per di più
con quelle condizioni e caratteristiche con cui poi è stato
approvato, è stato un gravissimo errore - continua Feraudo
- che la lungimiranza del senatore Di Pietro, non a caso conoscitore
della materia del delinquere per il suo lungo trascorso in magistratura
e segnatamente in Procura, aveva già preconizzato. L'arroganza
e la testardaggine dei sostenitori del colpo di spugna ha ora prodotto
questo danno irreparabile per il Paese e per la società".
Feraudo, che è avvocato, spiega, riferisce la nota, "che
non si risolvono i problemi con soluzioni tampone, inadeguate e pericolose,
ma con interventi mirati e programmati nel tempo". "La questione
del sovraffollamento delle carceri italiane - afferma Feraudo - richiede
nuove strutture oltre all'adeguamento di quelle esistenti, non certo
la indiscriminata riduzione della popolazione carceraria con metodi
alternativi e preoccupanti. Concedere la libertà agli autori
di crimini tra i più gravi e disdicevoli, come lo sono anche
quelli contro il patrimonio e la cosa pubblica, non solo è
un'allarmante minaccia che si fa incombere sulla società civile,
ma rappresenta un messaggio pericoloso di indifferenza al reato da
parte dello Stato". "Conforta, tuttavia - sostiene Feraudo
- il fatto che la battaglia politica, forte e convinta, personalmente
portata avanti da Di Pietro contro un provvedimento sconsiderato,
che già si sta rivelando inefficace a risolvere il problema
per cui é stato apparentemente concepito, abbia trovato e continui
ad attrarre il consenso molto ampio, quasi unanime, di una opinione
pubblica che, per come è riscontrabile nei luoghi aperti di
confronto come nel sondaggio portato avanti da repubblica.it', non
solo non si è dimostrata insensibile rispetto alla questione
posta, ma ha straordinariamente condiviso, con una percentuale che
supera il 90%, le ragioni che hanno indotto l'Italia dei Valori a
sostenere con determinazione un principio che il centrosinistra non
avrebbe dovuto mettere in discussione. Ancora una volta non c'é
voluto molto a verificare come quella di IdV e di Di Pietro fosse
la corretta convinzione".
Si dimette il
sottosegretario Boco, Marrello diventa deputato
03/08 "Sono state depositate le dimissioni dell' on. Stefano
Boco dalla Camera dei Deputati esprimendo il desiderio di svolgere
il ruolo di sottosegretario di Stato nell' ottica di una costruttiva
separazione del ruolo legislativo e quello esecutivo". E' quanto
afferma il coordinatore nazionale dei Verdi, Diego Tommasi. "L'
on. Stefano Boco - ha aggiunto - è stato eletto nella regione
Calabria nel partito dei Verdi. Quest' atto permetterà all'
amico Luigi Marrello, assessore provinciale di Cosenza all' Ambiente
e segretario provinciale dei Verdi, di subentrare. E' un attestato
notevole per il partito calabrese e per l' intero centrosinistra.
L' ingresso di Gino Marrello rappresenta una tappa importante del
lavoro politico che la federazione dei Verdi calabresi ha svolto in
questi anni e sono certo che sarà punto di riferimento per
le enormi questioni che abbiamo in discussioni con il Governo nazionale".
"Un augurio - ha concluso Tommasi - di buon lavoro al neo deputato
Marrello ed un attestato di stima al sottosegretario Boco per la sua
decisione".
Il consigliere
della provincia Reda, ex Prc, passa alla Margherita
03/08 Il consigliere provinciale di Cosenza Marino Reda, eletto nella
lista di Rifondazione comunista, ha aderito al gruppo della Margherita.
Lo si è appreso da una nota dello stesso Reda. "Trascorsi
due anni - è scritto nella nota - dalla competizione elettorale
che ha visto il centrosinistra guidato da Mario Oliverio prevalere
in modo netto sullo schieramento di centrodestra, è tempo dei
primi bilanci di governo e delle prime riflessioni sulle prospettive
politiche delle singole componenti l'attuale maggioranza. Per quanto
attiene l'azione governativa, il bilancio che si può tracciare
ad oggi è nettamente positivo atteso l'impegno dei singoli
assessori, coordinati dal Presidente Oliverio, nell'individuare e
risolvere annosi problemi legati al mondo dell'edilizia scolastica,
dei lavori pubblici, dell'ambiente, del sociale, della famiglia, della
occupazione, degli investimenti strutturali, dei servizi". "In
quanto alle prospettive politiche - ha proseguito Reda - dopo una
attenta analisi della mia prima esperienza provinciale, ferma restando
la mia collocazione nell'ambito della maggioranza di centrosinistra,
ritengo stimolante una mia collocazione in un gruppo diverso da quello
in cui sono stato eletto, sia per ridare slancio e nuovi stimoli alla
mia presenza in quanto rappresentante di un territorio difficile e
perciò bisognoso di attenzioni che vadano al di là del
semplice impegno istituzionale, sia per rafforzare la mia presenza,
che mi auguro non solo numerica, un gruppo composto da grandi personalità
e capace, per esperienze personali e di amministrazione pubblica,
di elaborare progetti e proporre soluzioni di lungo respiro".
Morrone (Udeur)
“Rendere veloci i procedimenti scaturiti da dichiarazioni di
pentiti”
03/08 "Rendere più veloci i procedimenti penali scaturiti
dalle dichiarazioni dei pentiti". E' quanto chiede il parlamentare
dell'Udeur, Ennio Morrone, in una interrogazione rivolta al ministro
della Giustizia, Clemente Mastella. Nell'interrogazione Morrone chiede
anche al Ministro Mastella se "non ritenga di doversi attivare,
nell'ambito delle sue competenze, in relazione al ritardo con cui
la Procura della Repubblica di Catanzaro - Direzione Distrettuale
Antimafia - ha esercitato l'azione penale rispetto all'avvio dell'operazione
Drink Water risalente, secondo le notizie pubblicate dai media, al
2001 e quali iniziative intenda intraprendere affinché non
si verifichino altri casi analoghi". "Nel luglio scorso
- ha aggiunto Morrone - tutti i quotidiani della Calabria hanno dato
ampio risalto al fatto che il Gip di Catanzaro non ha accolto la richiesta
di emissione di ordinanza di custodia cautelare per il reato di associazione
per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, presentata
dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro a carico di ventiquattro
persone appartenenti al clan degli zingari di Cosenza (operazione
denominata "Drink Water") che, dalle notizie pubblicate
sui media, ha preso avvio nel 2001".
Pignataro (PdCI)
“Nell’ASL 2 cìè disagio nel personale”
02/08 ''La denuncia della Cgil dei giorni scorsi evidenzia il fallimento
della gestione dell'Asl 2, l'inadeguatezza del Direttore Generale
Gigliotti, lo stato di grande disagio in cui operano medici e personale
paramedico, le ricadute pesanti sui cittadini e sulla sanita' nel
territorio''. E' quanto afferma in una nota il parlamentare del Pdci,
Fernando Pignataro. ''Tutto cio' - ha aggiunto - e' aggravato dall'assenza
di confronto con le rappresentanze, altro che concertazione, e da
atti unilaterali, di stampo nettamente clientelare, che mortificando
le tante professionalita' operanti nell'Azienda, hanno deciso nomine
nei posti dirigenziali della stessa Azienda, dei Dipartimenti e dei
Distretti, illegittime e in dispregio delle norme vigenti, a partire
da quella del Direttore Sanitario, che come e' noto non e' suffragata
dai titoli necessari ed occorrenti. Intanto, in questi ultimi mesi
non solo non c'e' stato il cambiamento auspicato, ma i problemi si
sono aggravati: gli ospedali sono abbandonati e senza indirizzi operativi,
non ci sono idee di medicina sul territorio, la riqualificazione dell'offerta
sanitaria e' un miraggio. Questa situazione e' diventata insostenibile.
A questo punto e' indispensabile un intervento del Presidente della
Giunta Regionale e dell'Assessore alla Sanita' per ripristinare regole
e comportamenti corretti, per ritornare al confronto democratico atto
a risolvere i problemi e rilanciare la Sanita' nel territorio del
Pollino e nella Valle dell'Esaro''. ''Per questa inversione di tendenza
- ha concluso - e' necessario l'azzeramento della dirigenza dell'Azienda
e la dotazione di una direzione capace e responsabile, meno incline
ai posizionamenti politici, che sappia programmare e attuare piani
credibili di offerta Sanitaria di qualita', che sappia rispondere
alle esigenze dei cittadini e degli ammalati, che sappia utilizzare
al meglio le professionalita' esistenti''.
Laratta e Bruno
(DL) “Bosco sicuro un iniziativa significativa”
03/08 ''Significativa e meritevole di attenzione l'iniziativa, 'Bosco
sicuro', sulla prevenzione incendi che il Ministro delle politiche
agricole, Paolo De Castro, ha fortemente voluto insieme al Corpo Forestale
dello Stato e ai rappresentanti di categoria degli agricoltori''.
E' quanto affermano in una nota congiunta il parlamentare Franco Laratta
ed il senatore, Franco Bruno, entrambi della Margherita. ''La collaborazione
- hanno aggiunto - tra istituzioni, agricoltori e corpo forestale,
che sara' possibile attivare con un semplice sms o con una semplice
telefonata, e' avviata in maniera sperimentale anche in parte della
Calabria. Non e' superfluo ricordare che nei primi sette mesi di quest'
anno e' rimasta invariata la mappa delle regioni piu' colpite con
la Calabria al terzo posto per numeri d' incendi e seconda per numero
di ettari di foreste distrutte. In Calabria ogni anno sfioriamo i
diecimila ettari di superfici in fiamme con una forte percentuale
dei roghi da attribuire ad atti dolosi, come testimonia l'attivita'
di investigazione e di repressione dei Comandi periferici del Corpo
Forestale dello Stato''. ''Anche per questo - hanno concluso Bruno
e Laratta - la scelta del Ministro di inserire la Calabria fin dalla
fase di sperimentazione, va salutata con particolare soddisfazione
e fiducia rispetto ad un nuovo interesse che si riscontra per la nostra
regione da parte del Governo Prodi''.
''Da oggi gli agricoltori diventano le sentinelle dei boschi e del
territorio, aiutando il Corpo forestale dello Stato nella battaglia
contro gli incendi dei boschi''. Cosi' il Ministro delle Politiche
Agricole Ambientali e Forestali Paolo De Castro presentando il progetto
''Bosco Sicuro'' che vedra' le maggiori organizzazioni agricole (Coldiretti,
Cia-Confederazione italiana agricoltori e Confagricoltura) impegnate
nella prevenzione degli incendi. ''Questo progetto - ha detto De Castro
- conferma il nuovo ruolo che l'Agricoltura riveste nella societa'.
L'Agricoltura non ha piu' solo una funzione produttiva ma ha sempre
piu' un rapporto integrato con il territorio, di tutela e sviluppo''.
Per ora il progetto 'Bosco Sicuro' e' in fase di sperimentazione e
sara' attivato in sei province particolarmente esposte a rischio incendi:
Genova (Liguria), Grosseto (Toscana), Latina (Lazio), Salerno (Campania),
Foggia (Puglia) e Cosenza (Calabria). Il progetto si avvantaggera'
di una parte dei nuovi finanziamenti (14 milioni di euro per il 2006
e 10 milioni per quelli successivi) che il Ministro De Castro e' riuscito
a ottenere dal Governo per il Corpo Forestale ''invertendo - ha detto
il Ministro - una tendenza che ha visto il Corpo Forestale dello Stato
vedersi decurtare le dotazioni di un terzo''.
Linea di credito
del PDCI di Lamezia alla Giunta Speranza
03/08 "Il recente intervento del nostro segretario regionale
sulla possibilità che la città di Lamezia, a causa dell'inettitudine
fin qui dimostrata dalla giunta comunale, rischi di perdere fondi
europei finalizzati, il cui utilizzo sarebbe indispensabile per assicurare
al territorio crescita e legalità, ci spinge ad una ulteriore
riflessione politica sulla gravità della situazione in cui
versa la quarta città della Calabria". Ad affermarlo il
gruppo dirigente del Pdci di Lamezia Terme. "Vogliamo concedere
nuovo credito alla giunta - prosegue - che si è appena insediata,
alla quale è affidato il compito ancora più gravoso,
anche perché gli ambiti temporali di azione sono più
ristretti, di determinare il cambiamento. La gravità dei problemi
nei quali la città si agita pensiamo sia visibile a tutti.
Essa va da un livello di criminalità non più accettabile,
che ci porta a dire senza possibilità di smentita che è
certamente Lamezia l'emergenza ordine pubblico in Calabria, ad altre
annose questioni come quella dei Rom, questione della quale si era
già abbondantemente occupata una nota sigla sindacale del comprensorio,
e questo molto prima che la cosa diventasse oggetto di discussione
da parte di politici locali più o meno in vista". Quindi,
nel prendere atto "del nuovo equilibrio politico raggiunto"
il Pdci di Lamezia intende concedere "alla nuova giunta la fiducia
che si concede a tutti coloro che iniziano una impresa". Contestualmente
viene ribadito che non saranno più tollerati "atti che
siano in palese contrasto con quanto la città si attende, siano
essi assunzioni a chiamata diretta negli enti a partecipazione comunale
o delibere di assunzioni a tempo determinato affidate ad agenzie di
lavoro interinale, mortificanti quell'idea di regole e di rispetto
di tutti, quindi anche di quelli che da anni attendono che la società
dia loro una possibilità, timbrando regolarmente al cosiddetto
"ufficio di collocamentò'". I dirigenti del Pdci
lametino, comunque, si dicono "disponibili al confronto per tutto
quello che potrebbe configurarsi dal punto di vista operativo, ricordiamo
- aggiungono - che la certezza delle regole e della condivisione delle
stesse da parte di tutti, è cardine della convivenza democratica
e della fiducia in un futuro migliore. Noi, nel lanciare questo appello
a tutta la società civile calabrese, che rappresenta sicuramente
la maggioranza, ribadiamo la nostra scelta per una battaglia civile
a favore di una Calabria più libera e democratica".
Revocati i domiciliari
all’on. Fitto. “Dopo 43 giorni non sono più un
criminale”
02/08 Sono stati revocati gli arresti nei confronti dell'ex presidente
della Regione Puglia Raffaele Fitto, oggi deputato di Fi. Il gip del
Tribunale di Bari ha infatti accolto l'istanza presentata in questo
senso da parte dei legali di Fitto, Francesco Paolo Sisto e Giulia
Bongiorno. Oltre alla revoca dei domiciliari e' stato anche deciso
il dissequestro dei beni personali di Fitto. La richiesta di arresti
domiciliari per Fitto era stata fatta da magistrati della procura
barese e accolta dal gip De Benedictis, nell'ambito di un'indagine
su un finanziamento elettorale che era stato ricevuto da Fitto, e
registrato, ma che dai magistrati era ritenuto una tangente per un
appalto assegnato al Consorzio San Raffaele quando l'esponente di
Fi era presidente della Regione Puglia. La richiesta di arresti era
stata pero' respinta dalla camera nelle scorse settimane, nonostante
la richiesta di Fitto stesso di concedere l'autorizzazione.
“Prendo atto che dopo 43 giorni non sono piu' considerato un
criminale'': e' questa la dichiarazione dell'on.Raffaele Fitto (Fi)
per la notizia che il Gip ha revocato gli arresti domiciliari e ha
dissequestrato i suoi beni personali. ''Questo - afferma Fitto - dovrebbe
farmi tirare un sospiro di sollievo, invece mi rende ancor piu' arrabbiato
di quanto non lo fossi il 20 giugno scorso''.''E oggi ancor piu' del
20 giugno sono ansioso di capire - continua l'ex presidente della
giunta regionale pugliese - quali fossero allora le esigenze di custodia
cautelare e di sequestro dei beni e come siano miracolosamente venute
meno''. ''Per il momento - continua - non mi resta che prendere atto
che dopo 43 giorni non sono piu' considerato un criminale, non possiedo
piu' quella 'elevata capacita' di delinquere' di cui mi si accusava,
e, pur non avendo cambiato di una virgola il mio modo di fare politica
e di rapportarmi con la gente, sempre miracolosamente non ci sono
piu' le condizioni affinche' io possa reiterare il reato di cui mi
si accusava. Anzi, le tesi 'sul merito' dei miei difensori vengono
ritenute degne di considerazione''. ''Ho una unica certezza: se non
fossi stato parlamentare - prosegue Fitto - sarei stato 43 giorni
agli arresti domiciliari. Quindi un cittadino qualunque sarebbe stato
43 giorni agli arresti domiciliari. Mi auguro solo che la mia esperienza
e la testimonianza che ho inteso portare con il mio discorso all'Aula
di Montecitorio possano davvero essere utili ad aprire un serio dibattito
sul ruolo e sull'uso della giustizia in questo Paese''. ''Un Paese
- conclude Fitto - in cui e' possibile che con estrema leggerezza
e superficialita' un cittadino venga sottoposto a restrizione della
liberta' personale, processato e condannato mediaticamente, colpito
nella sua onorabilita' personale e familiare e che poi, con altrettanta
leggerezza gli venga detto che in realta' quella restrizione forse
non era proprio necessaria''.
Guccione (DS)
“Dal confronto avviato da Prodi, nuove basi di sviluppo per
il Sud”
02/08 "Il confronto avviato dal Governo Prodi con le Regioni
del Mezzogiorno, gli industriali e le forze sociali, pone nuove basi,
in netta discontinuità col passato, per lo sviluppo del Sud".
A sostenerlo, in una dichiarazione, è il segretario regionale
dei Ds, Carlo Guccione. "La scelta di Prodi di ricominciare dal
Mezzogiorno per rilanciare le politiche di sviluppo del nostro Paese
- ha proseguito Guccione - è una scelta che va nella direzione
di considerare il Sud non come un problema ma una risorsa per l'Italia.
Il Sud deve tornare a crescere per rilanciare il sistema Paese con
un piano d'azione serio, con interventi di fiscalità di vantaggio,
per un moderno sistema di trasporti e di infrastrutture materiali
ed immateriali in grado di colmare carenze strutturali. Lo stesso
metodo concertativo, Regione, sistema delle Autonomie Locali, forze
sociali e industriali, deve essere utilizzato in Calabria per fare
due cose: evitare il rischio di perdere per il 2006 notevoli risorse
comunitarie e garantire scelte di programmazione UE per il periodo
2007/2013 che abbiano un profondo legame con il territorio in grado
di operare interventi finalizzati e selettivi nella ricerca scientifica
e innovazione tecnologica, per innalzare la competitività della
nostra Regione". "Solo così - ha concluso Guccione
- saremo in grado di assicurare una qualità nella spesa dei
fondi comunitari, la sola in grado di assicurare uno sviluppo della
Calabria e del Sud rifuggendo da logiche clientelari in grado di essere
da traino per l'intero Paese".
Morrone (Udeur)
“In Calabria l’usura in forte crescita”
02/08 "Il fenomeno dell' usura in Calabria è in forte
crescita malgrado l' impegno costante delle forze dell' ordine e dei
magistrati. Tale fenomeno si presenta estremamente pericoloso perché
di fatto paralizza le attività economiche e consente alla criminalità
organizzata di appropriarsi di attività commerciali ed imprenditoriali".
A sostenerlo è il deputato Ennio Morrone, dell'Udeur. "L'
elevata pericolosità sociale di tale reato - prosegue il parlamentare
- ha indotto il Parlamento italiano ad escluderlo dai benefici dell'indulto.
E' necessario che la magistratura calabrese presti particolare attenzione
ai processi in corso, privilegiando, nel rispetto delle prerogative
della difesa, la strada dell'economia processuale, di modo che in
tempi rapidi vengano comminate pene esemplari. Occorre inoltre rivedere
alcune frettolose archiviazioni al fine di evitare che i crimini commessi
rimangano impuniti e si reiterino quotidianamente". "Come
parlamentare calabrese - conclude Morrone - vigilerò con grande
impegno affinché questo fenomeno venga estirpato e coloro i
quali si sono macchiati del reato di usura scontino col carcere la
loro pena, nell'auspicio che ciò possa costituire un momento
di rinascita per la Calabria".
Laratta (DL)
“Stop ai candidati in odore di mafia”
02/08 Numerosi parlamentari del centrosinistra hanno già sottoscritto
la proposta di legge "Disposizione concernenti il divieto di
svolgimento di propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure
di prevenzione". Lo rende noto il deputato dell'Ulivo Franco
Laratta che ha presentato alla Camera la pdl con altri esponenti del
suo gruppo: Nicodemo Oliverio, Franco Laratta, Maria Grazia Laganà
Fortugno. "La proposta di legge che riprende interamente la stessa
proposta elaborata e prodotta dal Centro studi Lazzati presieduto
dal magistrato Romano De Grazia - sottolinea Laratta - prevede che
su richiesta del Questore o del Procuratore della Repubblica possono
essere sottoposti alla misura della sorveglianza speciale di pubblica
sicurezza coloro che siano abitualmente dediti a traffici delittuosi;
vivano abitualmente con proventi di attività delittuose; siano
dediti alla commissione di reati; siano indiziati di appartenere ad
associazioni di tipo mafioso. Il sorvegliato speciale, per legge dello
Stato, non può votare e non può essere eletto. Può
invece svolgere attività di propaganda elettorale. Lo stesso
mira a influenzare le attività delle istituzioni dall'esterno
al solo fine si trarne profitto attraverso la presenza nelle sedi
elettive di uomini che il sorvegliato speciale ha scelto al fine di
agevolare la realizzazione del malaffare". "Introducendo
dunque il divieto di propaganda elettorale per il sorvegliato speciale
e sanzionando anche la condotta del candidato che si rivolge per la
propaganda al sorvegliato speciale - prosegue la nota - si recide
alle origini ed in maniera concreta l'intreccio delinquenza-politica-malaffare.
La sanzione prevista per il sorvegliato speciale ed il candidato è
da due a 5 anni di reclusione. Per entrambi sono facoltativi, in flagranza,
l'arresto e l'emissione di ordinanza di custodia cautelare. Il candidato
viene riconosciuto ineleggibile e decade se viene eletto. La proposta
di legge in questione è destinata a rappresentare una rivoluzione
vera e propria in alcune regioni italiane (soprattutto quelle del
Sud) dove la presenza e l'influenza della mafia nelle istituzioni
è allo stato davvero preoccupante".
Loiero “Unanimità
per Mancino è un gran riconoscimento”
02/08 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha inviato
un telegramma di congratulazioni a Nicola Mancino per la sua elezione
a vicepresidente del Csm. "E' un grande riconoscimento di equilibrio
istituzionale - ha scritto Loiero nel messaggio - aver ottenuto l'unanimità
dei consensi del Csm. Sono felice per la tua elezione alla vicepresidenza
di quest'organismo costituzionale. La lunga amicizia che ci lega,
per i tanti anni di lavoro parlamentare comune, mi permette di essere
particolarmente soddisfatto per la scelta fatta dal Csm, in quanto
sono certo che saprai assolvere nel modo migliore ai doveri dell'alto
incarico che hai ricevuto". "Conoscendo - ha concluso -
il difficile percorso che dovrai intraprendere, proprio per favorire
una riforma della giustizia mai così tanto attesa dai cittadini
italiani, ti faccio i più sinceri auguri miei personali e a
nome dell'intera comunità della Regione Calabria".
Polemica sulle
nomine della Giunta di Lamezia.
02/08 ''Una tempesta in un bicchiere d'acqua. Nessuna discriminazione
ma, esclusivamente, il bisogno sacrosanto di trasparenza. Questo e'
il senso delle dichiarazioni firmate da me e dagli assessori di Lamezia.
Altro che 'i dieci comandamenti'... Vorrei dire all'avvocato Gustavo
Raffi, gran maestro del Grande Oriente d'Italia, che lui sa meglio
di me quanto siano necessarie nella pubblica amministrazione, vigilanza
e prudenza''. E' quanto sostiene in una nota il sindaco di Lamezia
Terme, Gianni Speranza. ''E' risaputo - ha aggiunto - lo sforzo impegnativo
che, anche nella massoneria, si e' dovuto sostenere per impedire o
correggere deviazioni pericolose. Il comune di Lamezia e' stato sciolto
dal Governo nazionale, per infiltrazioni mafiose, per due volte negli
ultimi dieci anni. Dichiarare la propria appartenenza al Grande Oriente
ed alla massoneria ufficiale e' una cosa, far parte di consorterie
occulte, di comitati d'affari o logge deviate e' sicuramente pericoloso.
Non solo per l'Amministrazione, ma per la comunita' di Lamezia Terme''.
''Sono - ha concluso Speranza - sinceramente disponibile ad incontrare
l'avvocato Raffi per chiarire i rispettivi punti di vista e sviluppare
positivamente la nostra iniziativa. All'on. Volonte', che si e' inserito
solo strumentalmente, e' evidentemente accecato dalla voglia di darci
un colpo. Se ha voglia di conoscere qualcosa, e' meglio che prima
si informi adeguatamente''.
Raffi (GOI) “Opera di discriminazione quella di Speranza”
"Il Sindaco di Lamezia Terme ha emanato i suoi '10 comandamenti',
inibendo ai massoni di assumere l'incarico di Assessore comunale,
con ciò operando una illegittima discriminazione nei confronti
di cittadini che rispettano le leggi e pagano le tasse". A sostenerlo,
in una dichiarazione, è stato il gran maestro del Grande Oriente
d' Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, in merito ad un decalogo
fatto sottoscrivere dal sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, agli
assessori. "Il Signor Sindaco - ha aggiunto Raffi - evidentemente
ignora che la Corte europea dei diritti dell'uomo, con sentenza del
2 agosto 2001, ha condannato lo Stato italiano, a cagione di una legge
della Regione Marche, che discriminava i massoni, imponendo loro una
dichiarazione di non appartenenza a Logge massoniche per poter accedere
a cariche regionali. Nella decisione si affermava che tale normativa
viola l'art. 18 della Costituzione della Repubblica Italiana e l'art.
11 della Convenzione Europea. In ottemperanza alla sentenza, l'art.
5 della L. Marche 34/1996 è stato abrogato nella parte incriminata".
"Ritengo - ha sostenuto Raffi - che le dichiarazioni del Sindaco
di Lamezia Terme ledano l'onorabilità e i diritti dei Liberi
Muratori. A questo proposito lo invito a pensare e a comportarsi da
cittadino europeo, rispettoso dei principi costituzionali e della
convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo. Ci
riserviamo, altresì, ogni azione a tutela dell'onorabilità
dei liberi muratori, tanto più che la suggestiva formulazione
dell'art. 2 del decalogo pone un inaccettabile e offensivo accostamento
tra iscrizioni alle Logge e a consorterie".
Volontè (Udc) “Solidarietà a Raffi nonostante
in contrasto”
"Le nostre posizioni sono da sempre duramente contrastanti con
quelle della Massoneria. Il suo spirito anticattolico è stato
in questi anni cieco e sordo verso gli attacchi laicisti di molti
alla stessa laicità dello Stato. Tuttavia a Lamezia Terme la
giunta di sinistra sta violando i diritti costituzionali dei cittadini,
quindi al gran maestro Raffi và la nostra solidarietà".
Ad affermarlo, in una dichiarazione, è stato il capogruppo
dell' Udc alla Camera, Luca Volonté. "Il decalogo del
sindaco Ds di fede 'mussiana' - ha aggiunto Volonté - viola
i diritti di uguaglianza e libertà. Non si possono discriminare
i cittadini italiani per l'appartenenza ad associazioni. Il sindaco
sicuramente evita di affrontare i problemi della sua minoranza in
Consiglio Comunale, usando il pregiudizio sulla massoneria per comporre
le difficoltà interne".
Bevacqua “La
mia nomina a vicepresidente un riconoscimento alla Margherita”
02/08 ''La nota stampa diffusa dal Presidente della Giunta Provinciale,
Gerardo Mario Oliverio, con la quale e' stata resa pubblica la determinazione
di procedere alla mia nomina a vice presidente della Giunta Provinciale,
mi inducono a manifestare viva soddisfazione e profonda gratitudine
verso quanti hanno inteso affidarmi il compito di un ruolo di evidente
valenza politica ed amministrativa''. E' quanto sostiene in una nota
il coordinatore provinciale di Cosenza della Margherita, Mimmo Bevacqua.
''La nomina - ha aggiunto - a Vice Presidente rappresenta, indubbiamente,
un riconoscimento al Partito che ho l'onore di guidare che, in questi
anni, accanto al Presidente Oliverio ha saputo contribuire lealmente,
al perseguimento degli obiettivi politici e programmatici posti alla
base delle linee di Governo dell'Ente Provincia,con l'impegno costante
dei suoi assessori ed in particolar modo dell'amico Salvatore perugini
ora sindaco della citta' di Cosenza. Un particolare ringraziamento
sento di dover rivolgere al Presidente Oliverio che, come sempre nell'esercizio
autorevole ed equilibrato delle sue prerogative, ha inteso interpretare
le istanze esplicitate dal gruppo della Margherita in Consiglio Provinciale;
a lui esprimo,la disponibilita' a lavorare incessantemente, con attenzione
ed impegno come sempre ho fatto sin dalla nomina ad Assessore Provinciale
e la mia profonda gratitudine per le parole espresse nei confronti
della mia persona''. ''Al presidente Oliverio - ha proseguito Bevacqua
- a nome del partito, l'invito a realizzare in tempi brevi quanto
gia' insieme concordato in merito al completamento della giunta con
la conseguente nomina dell'assessore in quota margherita. Al presidente,
altresi', lasciamo il compito di tracciare un percorso che porti il
piu' celermente possibile al ripristino originario della delegazione
della margherita in giunta. Un ringraziamento ai vertici nazionali
del Partito,Dario Franceschini, Paolo Gentiloni, Linda Lanzillotta
e Franco Marini che hanno voluto sostenere questa mia indicazione
consapevoli della necessita' di favorire, sempre piu', la crescita
e l'affermazione di una nuova classe dirigente, ringranziandoli anche
per le parole d'affetto rivoltemi non appena appresa la notizia della
mia indicazione a vicepresidente. A Nicodemo Oliverio, Franco Laratta,
Franco Bruno esprimo la mia sincera gratitudine per la fiducia accordatami,
per il sostegno incondizionato e, soprattutto, per la condivisione
di un percorso politico irto di insidie, in cui difficolta' e divergenze
sono state affrontate e superate con spirito di sacrificio e di appartenenza.
Infine, e non per meno importanza, ringrazio gli amici e Consiglieri
provinciali Pratico', Badolato, Tonnara e Belmonte che hanno dimostrato,
ancora una volta, sensibilita', competenza e responsabilita' politica,
partecipazione e condivisione di un progetto amministrativo che ha
l'ambizione di rendere la Provincia di Cosenza Istituzione trainante
per lo sviluppo socio economico e produttivo dei territori e delle
comunita' calabresi''. ''Insieme a loro - ha concluso Bevacqua - sotto
la guida del Presidente Oliverio, con il fondamentale apporto di tutte
le componenti del centrosinistra, offriro' il mio contributo per la
costruzione di un futuro migliore per i giovani, per le donne e gli
uomini di questa terra che, attraverso loro, deve tornare a sorridere''.
Napoli (AN)
“Il Ministro adegui gli organici della DDA di Catanzaro”
02/08 "Bisogna intervenire per far fronte all'inadeguatezza
degli organici della Dda di Catanzaro, quella delle macchine, del
relativo carburante e delle attrezzature necessarie ad espletare l'intero
lavoro giudiziario". E' quanto chiede la parlamentare di An,
Angela Napoli, in una interrogazione rivolta al ministro della Giustizia,
Clemente Mastella. "La richiesta - ha aggiunto - è finalizzata
a porre la Dda nelle condizioni di accelerare le indagini e le fasi
processuali contro la criminalità organizzata calabrese. La
Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro è costretta a coprire
il distretto più grande d'Italia, che comprende ben otto Tribunali
e che ha competenze su quattro province calabresi: Catanzaro, Crotone,
Cosenza e Vibo Valentia". "L'attuale organico della Dda
di Catanzaro - ha concluso Angela Napoli - è costituito da
un procuratore capo, due procuratori aggiunti e soli sei sostituti;
anche il personale amministrativo è del tutto insufficiente
se si pensa che, con la mole di lavoro che incide su quella Procura,
ogni magistrato ha un solo assistente".
Bevacqua proposto
vicepresidente della Provincia di Cosenza
01/08 Il presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio nel
corso della riunione della giunta provinciale di Cosenza, convocata
oggi per l'approvazione di provvedimenti amministrativi di particolare
importanza per la provincia, a partire dal piano integrato strategico
denominato ''Via delle Terme'' e della costituzione dell'Osservatorio
del Mercato del Lavoro, ha informato della sua volonta' di designare
a vicepresidente della giunta provinciale l'assessore Domenico Bevacqua.
L'Assessore Bevacqua, che subentrera' all'avvocato Salvatore Perugini,
e' segretario provinciale della Margherita ed ha la delega alla formazione
professionale ed alle attivita' produttive. Il presidente della provincia
di Cosenza ha sottolineato che ''ho ritenuto opportuno informare la
giunta del mio orientamento, che sara' formalizzato a breve, di nominare
vicepresidente l'assessore Bevacqua. E' questa una scelta che assumo
con piacere, dopo aver consultato gli esponenti della Margherita,
unitamente al capogruppo in seno al consiglio provinciale, Antonio
Pratico'''. Oliverio ha evidenziato che ''Mimmo Bevacqua, oltre essere
un autorevole esponente della Margherita e' anche assessore nella
mia Giunta da due anni. In questo periodo ho avuto modo di apprezzare
le sue qualita' umane, il suo equilibrio politico ed il suo impegno
appassionato e disinteressato. Credo di compiere una scelta coerente
con l'impostazione politico-programmatica che stiamo perseguendo con
determinazione e con risultati positivi al servizio delle nostre popolazioni''.
''Devo ringraziare - ha aggiunto infine il presidente della Provincia
di Cosenza - i dirigenti della Margherita ma anche Salvatore Perugini
per il lavoro che ha profuso nella squadra di governo che con me e'
impegnata nella guida della Provincia e che continua in un impegno
corale ed intenso per realizzare gli obiettivi programmatici''. In
relazione, poi, alla copertura dell'assessorato resosi vacante con
le dimissioni dell'avvocato Perugini, il presidente Oliverio ha informato
ancora la giunta che nei prossimi giorni procedera' alla nomina, tenendo
conto, naturalmente, delle indicazioni espresse nei colloqui che il
Presidente stesso ha avuto nei giorni scorsi con la delegazione della
Margherita.
Il PDM di Castrovillari
chiede a Fuda e Loiero “La sesta provincia sia quella di Sibari-Castrovillari”.
Formalizzato il DDL
01/08 Il capogruppo del Partito Democratico Meridionale nel Consiglio
Comunale di Castrovillari, Giovanni Donato, ha inviato una lettera
al senatore Pietro Fuda sull'importanza della costituzione della sesta
Provincia nel nord Calabria, auspicando un incontro con lui, insieme
con gli amministratori, i sindaci ed i rappresentanti delle comunità
locali per perseguire l'esigenza di una provincia bipolare, fondamentale
per i due territori. La lettera è stata inviata per conoscenza
anche al Presidente della Regione, Agazio Loiero e all'assessore regionale,
Mario Pirillo. " Il problema - scrive Donato - della costituzione
di una Provincia nel nord della nostra Regione è stato sollevato
da anni, soprattutto dalla Città di Castrovillari che, nel
merito,era riuscita a coinvolgere,a livello nazionale,le altre città
che aspiravano a diventare capoluogo di provincia costituendo un Comitato
del quale hanno fatto parte alcune di esse già elevate a questo
rango. Addirittura, con l'aiuto determinante del presidente Agazio
Loiero e dell'allora Ministro degli Interni, Enzo Scotti, la proposta
di Castrovillari provincia fu sul punto di essere votata dal Parlamento
se non fossero intervenuti,alla fine di quella legislatura, improvvisi
ostacoli di natura politica,pur essendo la pratica perfetta e completa
ed avendo percorso l'iter parlamentare ed istituzionale". "L'esigenza
di una provincia bipolare - ha proseguito - con due capoluoghi Castrovillari
e Sibari, nasce, appunto da questa esigenza:da un lato salvaguardare,
sviluppare, consolidare, le aree montane ed interne, già soggette
ad un depauperamento preoccupante; dall'altro confermare nello sviluppo
e nella crescita,già in atto,le zone di pianura e marine. Una
soluzione diversa,accentrando cioé l'asse politico solo su
Sibari,che tra l'altro è solo un luogo geografico,purtroppo,
provocherebbe un gravissimo squilibrio non solo territoriale, ma etnico,
sociale, culturale, economico, che inaridirebbe migliaia di ettari
di territorio montano e collinare,che provocherebbe lo spopolamento
delle aree interne,il sovraffollamento e la cementificazione delle
zone marine,con funeste conseguenze sul turismo, l'agricoltura,l'ambiente
che,allo stato,rappresentano il volano della nostra economia. Inoltre
la proposta di Sibari,unico capoluogo della costituenda provincia,non
gradita dalle genti del Pollino, spaccherebbe letteralmente in due
i territori e provocherebbe seri problemi non solo di carattere politico
(già si parla di un referendum per annettere questa parte di
territorio calabrese alla Basilicata)". "Pertanto - ha concluso
- nel disegno di legge che ti accingi a presentare circa la costituzione
della Provincia del Pollino e della Sibaritide è necessario,
per la presenza dei numerosi comuni calabresi del Pollino che da secoli
gravitano su Castrovillari, i quali hanno già aderito alla
proposta della sua elevazione a provincia, e per le motivazioni evidenziate,che
il capoluogo venga identificato specificamente in Castrovillari e
Sibari"
E' stato consegnato oggi al senatore Pietro Fuda il testo corretto,
in via di pubblicazione sul sito del Senato, del suo disegno di legge,
S. 842, presentato lo scorso 19 luglio ed annunciato in aula durante
la seduta pomeridiana del 20 luglio, sull'''istituzione della Provincia
Sibaritide-Pollino''. ''La proposta di istituzione della provincia
Sibaritide-Pollino - ha detto Fuda - e' nata ormai sei anni fa ed
e' stata seguita da diversi parlamentari. Il suo iter si e' bloccato,
insieme a quello di altre sette province (Aversa, Avezzano, Bassano
del Grappa, Melfi, Nola, Sulmona, Venezia Orientale), con la fine
della scorsa legislatura, ma con una mozione della Commissione Affari
costituzionali, dello scorso 7 febbraio 2006, in cui si invita il
Governo ad adoperarsi affinche' le proposte di nuove Province possano
essere approvate, con procedura d'urgenza, nella legislatura in corso,
''considerati i lavori parlamentari svolti nella XIV legislatura e
le volonta' espresse da vari gruppi parlamentari, salvaguardando il
lavoro svolto e le consultazioni gia' avvenute presso la Commissione
stessa''. ''Mi e' sembrato doveroso - ha aggiunto Fuda - accogliere
la richiesta di molti sindaci dei 42 comuni interessati e ripresentare
il testo in una nuova formulazione. Ho preso poi identico impegno
con Castrovillari: non appena si riapriranno i lavori dopo la pausa
estiva presentero' il disegno di legge per la proposta di istituzione
della nuova provincia, rimandando alla Commissione Affari Costituzionali
la possibilita' di compiere una valutazione congiunta dei due disegni
di legge''.
Speranza presenta
la nuova Giunta del Comune di Lamezia
01/08 Presentata ufficialmente questa mattina la nuova Giunta comunale
di Lamezia Terme. Ad incontrare la stampa, insieme al sindaco Gianni
Speranza, c'erano tutti i componenti dell'esecutivo: dal vice sindaco
Elvira Falvo (Margherita) agli assessori Andrea Iovene (tecnico vicino
all'area Ds), Giovanna De Sensi Sestito (tecnico di ambienti vicini
alla Margherita), Michele Roperto (Udeur), Gianni Lucchino (Lista
Città), Mariella Gambardella (tecnico), Giovanni Cimino (Margherita),
Gioacchino Tavella (Ds), Franco Mancuso (Lameziaprovinciaenonsolo)
e Vittorio Paola (Unità socialista). Speranza, nel ringraziare
i componenti della vecchia giunta, di cui sono stati riconfermati
cinque assessori, ha tenuto ad evidenziare che "quella di oggi
non è la Giunta del sindaco, ma si tratta di scelte avvenute
nell'ambito della coalizione senza manuale Cencelli e bilancino".
Il sindaco, poi, non ha mancato di fare riferimento alle polemiche
che in queste settimane hanno tenuto banco nel dibattito politico.
Assenti dall'Esecutivo i socialisti dell'ex Nuovo Psi, che in consiglio
comunale sono presenti con un solo consigliere, il Pdm, il movimento
che ha nel presidente della Regione Agazio Loiero il suo leader e
che nell'assise lametina ha un consigliere, Rifondazione comunista
che, sebbene senza rappresentanza in Consiglio comunale, nella precedente
Giunta era presenta con un suo rappresentante. Assenze rispetto alle
quali Speranza, spiegando che rispetto all'allargamento a Lameziaprovinmciaenonsolo
c'é stato "un dissenso di Rifondazione comunista. Con
i socialisti c'é stato un confronto - ha detto - anche in considerazione
del fatto che in Consiglio c'erano diverse anime, davanti ad una loro
difficoltà di esprimere un nominativo, ho fatto io la scelta.
Per quanto riguarda il Pdm, così come ho avuto modo di spiegare
anche al presidente Loiero con il quale ho parlato al telefono della
questione per oltre 45 minuti, non vi è dubbio che su un piano
di reciproca collaborazione ci saranno modi per un lavoro comune.
Non c'é stato nessun veto, nessun rifiuto verso il Pdm o verso
questa o quella parte di centrosinsitra. Il Pdm è un partito
che non si è presentato alle elezioni ma è nato da una
scissione interna alla Margherita ed attualmente ha una sua rappresentanza
in LameziaEuropa". "La mia è una logica inclusiva
e la situazione attuale - ha aggiunto Speranza - richiede una collaborazione
istituzionale. Il centrodestra in questa città punta sul logoramento
del sindaco e del governo pensando al momento propizio per le elezioni
oppure si sta facendo carico di una città che riparte e che
c'é una sfida nuova?". Quindi ha preannunciato che a settembre
la Giunta proporrà al Consiglio comunale "una serie di
priorità di lavoro per aprire un confronto sulle linee programmatiche"
anche in vista della società di trasformazione urbana e del
centro direzionale. In riferimento all'ex assessore ai Lavori pubblici
Fernando Miletta che, eletto nelle file dei Ds in consiglio comunale,
si era dimesso per rivestire l'incarico nel primo esecutivo, Speranza
ha anticipato che "sarà designato alla presidenza della
Lamezia Multiservizi e già da ieri è collaboratore gratuito
del sindaco per il coordinamento della Giunta".
A Cirò
si dimettono 9 consiglieri su 16. il prefetto scioglie il Consiglio
e nomina il Commissario
01/08 Nove dei sedici consiglieri comunali di Cirò, nel crotonese,
si sono dimessi oggi dalla carica con una lettera protocollata negli
uffici del municipio ed inviata, per conoscenza, al prefetto di Crotone.
Le dimissioni porteranno di fatto allo scioglimento del consiglio
comunale perché i dimissionari superano la metà dei
consiglieri che compongono l'assise. L'amministrazione comunale di
Cirò è guidata dal sindaco Carlo Colucci (Margherita)
ed è espressione di una maggioranza di centrosinistra. I consiglieri
dimissionari sono i sette rappresentanti di minoranza Mario Caruso,
Francesco De Fine, Raffaele Lettieri, Antonio Malena, Francesco Paletta,
Mario Romano e Raffaele Stasi, e due consiglieri di maggioranza, Stefano
Amantea e Giuseppe Iuzzolini. Nella lettera di dimissioni i consiglieri
comunali di Cirò evidenziano, tra l'altro, che "l'entusiasmo
é venuto scemando perché non abbiamo condiviso e non
condividiamo tanti aspetti della vita amministrativa di questa maggioranza,
le modalità con le quali si è portata avanti la linea
politica, l'esperienza lacerante ed inadeguata degli amministratori
che ha paralizzato l'attività amministrativa e ha deluso chi
come noi credeva nella forza e nella capacità di rinnovamento".
Il prefetto di Crotone ha disposto la sospensione del Consiglio comunale
di Ciro' in seguito alle dimissioni rassegnate oggi da nove componenti
dell'Assemblea elettiva. Per la provvisoria amministrazione del Comune
di Ciro', il prefetto di Crotone ha nominato commissario prefettizio
Enrico Gullotti, vice prefetto aggiunto.
La CDL contro
lo scioglimento del Comune di Siderno. Fedele “Tanto vinciamo
di nuovo”
01/08 La Casa delle Libertà di Siderno, in una nota, giudica
molto "preoccupante e suscettibile di più gravi considerazioni
il comportamento del Tribunale amministrativo regionale di Reggio
Calabria, le cui valutazioni troppo sbrigative e sommarie in accoglimento
dei ricorsi contro i liberi risultati elettorali di Siderno, con annullamento
dei risultati di alcune sezioni, potrebbero essere state viziate da
interpretazioni antigiuridiche o, si sospetta, da interferenze extragiudiziali".
"Addirittura, violando norme - prosegue la nota - e procedure,
si è proceduto immediatamente a sentenza senza aspettare la
scadenza dei termini di costituzione a difesa. Ciò ha determinato
una inedita situazione sulla quale il sindaco di Siderno ha chiesto
il giudizio del Consiglio di Stato. Perciò, responsabilmente
e per tutelare l'interesse democratico che esige correttezza e trasparenza
di giudizio in ogni sede istituzionale, la Casa delle Libertà
chiede al Capo dello Stato nella sua veste di Presidente del Consiglio
Superiore della Magistratura e al Ministro di Grazia e Giustizia titolare
della funzione ispettiva di attivare i relativi uffici affinché
si verifichino eventuali incoerenze e deviazioni nelle procedure di
giustizia amministrativa, a salvaguardia dei principi costituzionali
e democratici". "La Casa delle Libertà - prosegue
la nota - confidando ancora nella giustizia superiore, si dichiara
vieppiù preoccupato dai disagi che un eventuale temporaneo
commissariamento del Comune provocherebbe alla comunità sidernese,
con l'inevitabile rallentamento delle azioni amministrative già
avviate. Infine, si precisa che il risultato di tredici sezioni su
diciannove, con l'ampio margine di vittoria della coalizione di centrodestra
che ha distaccato l'avversario di oltre settecento voti, non è
stato annullato. Nelle sei sezioni contestate, dove si dovrebbe votare
nuovamente, la somma dei voti era già favorevole, sia pure
per poco, all'avversario. In queste, la coalizione di centrodestra
- conclude la Cdl - non potrà che perseguire un recupero a
proprio vantaggio, in aggiunta a quello già decretato".
"Con tutto il rispetto per la decisione del Tar, è indubbio
che ogni elezione si conquista e si sublima con il consenso del popolo.
Ed allora, ho più di un motivo per credere che i cittadini
di Siderno confermeranno ancora una volta quella scelta che li ha
portati a votare centrodestra e Alessandro Figliomeni, quale loro
primo cittadino". E' quanto afferma il parlamentare di Forza
Italia, Luigi Fedele. Fedele, facendosi portavoce
anche della parlamentare Joe Santelli, evidenzia che "é
sotto gli occhi di tutti che il sindaco Figliomeni ha lavorato molto
bene e la legittimazione popolare sta proprio in questa sua azione
incisiva ed efficace, in un territorio dalle grandi potenzialità,
ma anche dai tanti problemi irrisolti. In questo contesto, il ricorso
accolto dal Tar arriva come un fulmine a ciel sereno, perché,
di fatto, va ad interrompere quel processo di sviluppo e di rilancio
dell'immagine di questo bellissimo lembo di Calabria che Figliomeni
ha saputo portare avanti". "Quindi - ha concluso - senza,
ovviamente, entrare nel merito della decisione del Tar, da rappresentante
della provincia reggina, che ha a cuore la sua crescita, non posso
che esprimere preoccupazione per quanto avvenuto, ma al contempo fiducia
nel fatto che la popolazione di Siderno, ridarà al 'suo' sindaco
quanto un verdetto gli ha tolto"
Amendola (DS)
sottoscrive il PDL Lazzati
01/08 Il parlamentare dell'Ulivo, Franco Amendola ha firmato la proposta
di Legge che dispone il divieto di svolgimento di propaganda elettorale
per le persone sottoposte a misure di prevenzione. La proposta che
raccoglie il consenso trasversale di numerosi parlamentari è
frutto del lavoro del Centro Studi "Lazzati" di Lamezia
Terme e del suo fondatore, Romano De Grazia. "Il lavoro e l'impegno
profuso - ha detto Amendola - su tutto il territorio nazionale in
oltre 14 anni di attività del Centro Lazzati merita di essere
finalmente valorizzato attraverso l'approvazione definitiva della
proposta di legge che ha già raccolto l'adesione di decine
di Consigli comunali, di associazioni antimafia, di insigni giuristi
e docenti universitari, del Consiglio regionale della Calabria. Si
tratta di un punto d'onore per tutti i rappresentanti parlamentari
ma, in special modo, per quelli meridionali che della riaffermazione
dei principi di legalità devono fare un impegno concreto".