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Il Presidente Loiero intende sospendersi dalla Margherita
Il Presidente Loiero conferma l’intenzione di sospendersi dalla Margherita 05/12 ''Confermo le indiscrezioni trapelate. Il presidente Loiero
sta realmente pensando di sospendersi dalla Margherita ma questo non
vuol dire che intende lasciare il partito in cui crede e nel quale
vuole restare''. Dice cosi' Pantaleone Sergi, il portavoce del presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, della Margherita, in merito
a quanto appare oggi su 'Repubblica' e 'il Quotidiano della Calabria'.
Nei giorni scorsi, dopo le nomine dei direttori generali della sanita'
da parte della Giunta regionale, c' era stato un duro documento di
esponenti locali della Margherita, al termine di una riunione a Roma
con Franco Marini. ''Il Presidente ha un problema serio - prosegue
il portavoce di Loiero - nei rapporti con la Margherita, per cui sta
meditando realmente di farsi momentaneamente da parte fino ad un chiarimento
definitivo. E' innegabile che il trauma c' e' stato. Quel processo
a Roma senza imputato e' obiettivamente grave e ha turbato il presidente.
Loiero ha ribattuto che tutti avevano aspettative nominali nelle nomine
ma che nel settore della sanita', che e' di una delicatezza estrema,
erano necessarie invece scelte coraggiose come e' stato fatto''. Stamani
Loiero inviera' una lettera a Francesco Rutelli in cui spiega il suo
gesto. Nel documento, approvato dagli esponenti della Margherita nel
corso della riunione svoltasi il 29 novembre a Roma, era stato sostenuto,
tra l' altro, che ''non sono chiari gli obiettivi strategici del governo
regionale della Calabria nel settore della Sanita''. Alla riunione,
oltre a Marini, avevano partecipato il segretario regionale del partito,
Franco Bruno; il capogruppo alla Regione, Enzo Sculco; il presidente
della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, e la deputazione
calabrese. ''Nel rispetto dell'autonomia della Giunta - era stato
scritto ancora nella nota - la Margherita non ha interferito sulle
scelte dei direttori generali. Si evidenzia pero' un' insufficiente
coerenza tra la discontinuita' annunciata e le scelte operate. Le
nomine dei manager appaiono quindi non tutte rispondenti agli esclusivi
criteri di competenza e managerialita'. Emerge, inoltre, viva la preoccupazione
per la tenuta economica del sistema sanitario calabrese, anche a causa
delle ultime scelte effettuate. E' indispensabile un' iniziativa del
partito e del gruppo della Margherita per coordinare e rendere piu'
efficace la necessaria azione di svolta dichiarata che ha avuto un
grande consenso da parte dei calabresi che ancora attendono pero'
un chiaro segnale di rinnovamento''. Nel corso della riunione, inoltre,
erano state espresse ''forti preoccupazioni per la tenuta complessiva
dell' azione di governo calabrese, che richiede invece coerenza ed
impegni necessari a fronteggiare le emergenze di cui soffre la Calabria.
In questo senso si e' rivelata una pericolosa tendenza a tenere separate
e distanti tra loro le funzioni di governo, di rappresentanza istituzionale
e quelle di rappresentanza politica. La Calabria ha bisogno, invece,
di sinergia e di sintesi, condizioni indispensabili per affrontare
con efficacia le difficili sfide del presente e del futuro. In questo
senso e' decisivo affrontare con tutta urgenza una piu' efficace ed
efficiente riorganizzazione della struttura burocratica; una piu'
incisiva azione sui progetti di innovazione e piu' in generale di
cambiamento e di vera discontinuita'; un' azione strategica rivolta
ai giovani della Calabria e della Locride ed una risposta alla drammatica
situazione del precariato avviando processi di stabilizzazione''.
Dopo il documento, nei giorni scorsi, si sono succedute varie prese
di posizione, ma le polemiche non si sono attenuate al punto che sabato
sera, da Vibo Valentia, autorevoli esponenti della Margherita hanno
ribadito le critiche sulla nomina all' Azienda sanitaria vibonese,
facendo rilevare come si tratti dell' ultimo ''di una serie di schiaffi
dati al nostro territorio''. Del resto, il problema della sanita'
e' da mesi al centro dell' attenzione e delle polemiche tra le forze
politiche, dentro a fuori la maggioranza di centrosinistra. Polemiche
che hanno subito un' accelerazione dopo l' omicidio di Franco Fortugno,
il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, esponente
di punta della Margherita reggina, assassinato il 16 ottobre scorso
a Locri. Tra le piste per spiegare l' omicidio di Fortugno si e' parlato
a piu' riprese proprio della sanita', degli appalti e degli interessi
della criminalita' organizzata in questo settore come uno dei possibili
moventi del delitto. Segreteria Calabria: “Il partito rivendica la sua autonomia” 05/12 ''Il nostro partito rivendica la sua autonomia, ovunque ed
in ogni caso''. E' quanto hanno riferito ambienti vicini alla segreteria
regionale della Calabria della Margherita a proposito dell'annuncio
del presidente della Regione, Agazio Loiero, della sua intenzione
di autosospendersi dal partito per le polemiche seguite alle nomine
da parte della Giunta dei direttori generali delle Aziende sanitarie
ed ospedaliere. Negli stessi ambienti si fa rilevare che ''c'e' un
problema fondamentale che e' quello della qualita' del governo della
Regione'' e che il partito, con la scelta dei manager della sanita',
''non c'entra nulla e non ha dunque partecipato ad alcuna lottizzazione.
L'esigenza che si pone adesso, con urgenza, e' che vengano revocate
le nomine dei manager che avevano avuto rapporti col centrodestra,
non in Calabria ma in altre regioni. Non tutti i dg nominati rispondono
ai requisiti che il centrosinistra si era dato ed aveva indicato.
Sono errori che la Margherita non avrebbe fatto se fosse stata informata
preventivamente delle scelte. Cio' di cui c'e' bisogno, dunque, e'
piu' collegialita' perche' la condivisione delle scelte ci rende tutti
piu' tranquilli e forti''. Un passaggio importante della vicenda,
riferiscono ancora gli ambienti vicini alla segreteria regionale della
Calabria dei Dl, ci sara' quando sara' reso noto il contenuto della
lettera che Loiero ha annunciato che inviera' al presidente del partito,
Francesco Rutelli. Loiero Scrive a Rutelli. “Documento DL ingeneroso” 05/12 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, cosi' com'era stato preannunciato stamattina, ha scritto al presidente della Margherita, Francesco Rutelli, in relazione alle polemiche che hanno fatto seguito alla nomina da parte della Giunta dei direttori generali nelle Aziende sanitarie e ospedaliere e alle critiche espresse nel corso di una riunione di partito svoltasi il 29 novembre a Roma, presente il segretario organizzativo, Franco Marini. Loiero, proprio in relazione alle critiche rivoltegli nel corso della riunione, cui hanno partecipato i vertici regionali della Calabria della Margherita, ha annunciato l'intenzione di autosospendersi dal partito. Il presidente della Regione Calabria, nella lettera inviata a Rutelli, fa riferimento al documento approvato nel corso della riunione svoltasi il 29 novembre, definendolo ''ingeneroso'' e dicendosi ''turbato per le brucianti accuse'' rivolte alla sua attivita' di governo. Attivita', viene fatto rilevare in ambienti vicini allo stesso Loiero, che era stata elogiata solo pochi giorni prima da Rutelli e da altri dirigenti nazionali del partito, tra cui lo stesso Franco Marini, nel corso della convention nazionale sul Mezzogiorno svoltasi a Lamezia Terme. Sculco: “Le nostre critiche costruttive” ''Trovo sorprendente che una riflessione tutta protesa a migliorare,
rafforzare e qualificare l' azione del Governo regionale della Calabria,
di cui c' e' tanta necessita' e bisogno, venga intesa, cosi' come
e' stata intesa, come un conflitto sulle nomine dei manager della
sanita'''. Lo ha detto il capogruppo della Margherita nel Consiglio
regionale della Calabria, Enzo Sculco, in merito all' annuncio di
autosospensione dal partito da parte del presidente della Regione,
Agazio Loiero. ''Ridadisco, nella mia qualita' di capogruppo - ha
aggiunto Sculco - che il nostro interesse e' stato e rimane unicamente
quello di fare governo, sinergia e squadra, perche' questo sinora
e' mancato. E' questa la ragione principale che ci ha spinti a prendere
posizione per fare funzionare, migliorandola, l' azione e l' attivita'
del Governo regionale. E questo lo abbiamo fatto anche quando si poteva
correre il rischio, cosi' come in realta' poi e' stato, di essere
fraintesi. E' tanta l' ansia di dare una svolta vera alla Calabria
e di realizzare un effettivo cambiamento ed una reale discontinuita'
negli assetti organizzativi e di rappresentanza, che non abbiamo badato
a infingimenti e a correre qualche rischio di fraintendimento e pericoli
di dialettica aspra con la Giunta regionale e col suo presidente''.
''Agazio Loiero - ha concluso Sculco - e' una genuina espressione
della Margherita. Ci rappresenta tutti autorevolmente e noi vogliamo
aiutarlo a fare di piu' governo ed a realizzare un processo vero di
cambiamento e di discontinuita'. Facciamo questo anche quando c' e'
da muovere critiche, che sono comunque costruttive e non distruttive''. I circoli della Margherita scrivono a Rutelli e Marini: “Sostenere Loiero” 05/12 I portavoce dei circoli della Margherita di Lamezia Terme hanno
scritto al presidente del partito, Francesco Rutelli, ed al segretario
organizzativo, Franco Marini, chiedendo loro di ''sostenere il presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, nella sua azione di rinnovamento
sempre piu' indispensabile per la Calabria''. Nella lettera, che e'
stata inviata al coordinatore regionale della Calabria della Margherita,
Franco Bruno, si esprime ''forte e convinta solidarieta' nei confronti
del presidente Loiero per gli incresciosi attacchi pervenutigli dall'
interno del partito ad opera di alcuni ben identificati settori. La
recente scelta dei manager delle Asl, ad opera della Giunta regionale,
pur con i possibili errori umani, risponde alla politica di rinnovamento
delle istituzioni regionali, praticando in concreto quella discontinuita'
che alcuni propugnano evidentemente solo a parole. Si tratta, in tutta
evidenza, di attacchi ingenerosi probabilmente con secondi fini, perche'
viceversa si sarebbe potuto procedere ad un approfondimento nelle
opportune sedi di partito dove, di sicuro, si sarebbero avuti tutti
i chiarimenti del caso. Al presidente Loiero indirizziamo i sensi
della nostra amicizia ed il nostro apprezzamento, invitandolo ad andare
avanti, con rinnovato coraggio, sulla strada intrapresa'' Il capogruppo di Castrovillari: “Il Partito vicino a Loiero” 05/12 ''La vicenda legata alla nomina dei Direttori generali delle
Asl calabresi e le successive, inopportune, reiterate, enfatizzate,
dichiarazioni e proteste da parte del Segretario regionale della Margherita
e di altri esponenti del Partito, lasciano quantomeno perplessi alcuni
di noi del comitato regionale, alcuni di noi Amministratori eletti,
che rappresentiamo una notevole parte all'interno del Partito''. E'
quanto sostiene in una nota il capogruppo consiliare del comune di
Castrovillari e Componente del Comitato regionale della Margherita,
Giovanni Donato. ''Da quanto emerge - ha aggiunto - dalle dichiarazioni
rilasciate alla stampa e dai relativi comunicati, i vertici della
Margherita e non l'organismo regionale lamentano una scarsa attenzione
del Presidente della Regione nei confronti del Partito circa la nomina
dei Direttori generali delle Asl non tanto per cio' che concerne i
criteri di nomina ma, soprattutto, per le designazioni stesse che
forse non hanno gratificato le varie componenti interessate ad esprimere
alcune preferenze''. ''Pertanto - ha concluso Donato - il Presidente
Loiero deve continuare coraggiosamente sulla strada intrapresa perche',
al di la' di tutto, ha il Partito al suo fianco, i giovani, le donne,
i lavoratori, la gente di Calabria'' Presidente Bruni: “Loiero non lasci DL” ''Per me Loiero fa male ad autosospendersi dal partito. Nei suoi
confronti, malgrado le ultime incomprensioni, io ho grande stima.
Cio' che serve, piuttosto, e' un chiarimento all' interno della Margherita''.
Lo ha detto Ottavio Bruni, presidente della Provincia di Vibo Valentia
e dirigente della Margherita calabrese. ''Le dimissioni di Loiero
dalla Margherita - ha aggiunto Bruni - non rappresentano una decisione
che come gruppo dirigente regionale del partito potremmo condividere.
Nessuno puo' pensare che se un' eventualita' del genere si realizzasse
faremmo salti di gioia. La stima per Loiero resta quella che e'. Il
fatto e' che non abbiamo condiviso le nomine nella sanita' ed in particolare
quella che riguarda l' Asl di Vibo Valentia. Solo in questo noi contestiamo
Loiero, al quale, proprio riguardo le nomine, non abbiamo rivolto
alcuna richiesta specifica. Soltanto nel caso dell' Asl di Vibo Valentia
abbiamo posto una questione territoriale sostenendo che a Vibo c'
erano persone che potevano assumere la responsabilita' della gestione
della sanita' e che non c' era bisogno, dunque, di mandare uno da
Catanzaro. E questo al di la' dei nomi e delle scelte che sono state
fatte, perche' le persone non c' entrano nulla. D' altro canto io
non conosco nemmeno la persona che e' stata nominata''. ''In ogni
caso - ha concluso Bruni - si puo' arrivare ad un chiarimento senza
gesti clamorosi da parte di nessuno. Basta riunire i vertici regionali
del partito, anche alla presenza di Loiero, e discutere. Il dato politico
che emerge, in questa situazione, e' che c' e' uno scollamento tra
Giunta, gruppo consiliare regionale e partiti, al di la' del fatto
contingente. Credo, pertanto, che un raccordo tra questi organismi
possa essere sufficiente per appianare le questioni che sono sul tappeto''. I dirigenti della Margherita di Reggio; “La battaglia di Loiero è la nostra” ''Mai come in questo momento ci sentiamo vicini ad Agazio Loiero
e orgogliosi della comune militanza politica''. E' quanto affermano,
in una nota, il presidente provinciale di Reggio Calabria della Margherita,
Pino Gentile, componente della Direzione regionale del partito, e
Giovanni Bilardi e Francesco Gangemi, rispettivamente, capogruppo
e consigliere del Comune di Reggio Calabria. ''La battaglia di Loiero
- aggiungono i dirigenti della Margherita - e' la nostra battaglia
e riteniamo sia anche la battaglia di chi intende essere autenticamente
compartecipe degli ideali e degli impegni che la Margherita intende
portare avanti nel nostro Paese. Evidentemente alcuni hanno pensato
che si potesse continuare a predicare il nuovo praticando il vecchio.
Evidentemente tra quanti applaudivano il programma di governo che
Agazio Loiero ha esposto con grande chiarezza in occasione delle 'primarie',
ribadito durante la campagna elettorale, riproposto all' indomani
del grande consenso popolare (20 punti di scarto rispetto al candidato
del centrodestra), e drammaticamente riaffermato all' indomani dell'omicidio
di Franco Fortugno, c'era qualcuno che pensava che si trattasse di
una delle vecchie liturgie. Di discorsi ipocriti che poi avrebbero
lasciato inalterato il vecchio andazzo degli ammiccamenti, delle clientele
spericolate, della spartizione di incarichi e prebende. Noi, al contrario
sapevamo che Agazio Loiero avrebbe mantenuto gli impegni assunti con
il popolo della Margherita e con i calabresi. Ed e' per questo che
oggi siamo con lui nel chiedere che il nostro partito faccia chiarezza
rispetto a comportamenti assolutamente inaccettabili e pronunciamenti
che sanno di vecchio e di stantio e che non aiutano a creare quel
clima di trasparenza e di agibilita' democratica che la Calabria pretende
e che Loiero intende realizzare. La posta in gioco, la delicatezza
dello scenario politico e sociale e le difficolta' poste dall' attacco
della criminalita' organizzata non consentono atteggiamenti irresponsabili
o, peggio, atti che isolano la persona piu' esposta sul terreno del
cambiamento politico''. ''Per questo - concludono Gentile, Bilardi
e Gangemi - riteniamo che Agazio Loiero ha fatto bene a porre energicamente
la questione e per questo siamo certi che i vertici nazionali della
Margherita sapranno intervenire in modo da impedire che il partito
in Calabria assuma atteggiamenti pericolosamente incoerenti rispetto
alla linea nazionale che e' quella dettata da Rutelli e da Prodi:
nessun equivoco, nessun cedimento, nessuna defezione rispetto alla
lotta per la democrazia e per il buon governo''
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