Soluzioni? Macchè. Cassa
integrazione per i 38 lavoratori di TESI.
27/09 E come nella migliore tradizione di famiglia, per la Calabria,
anche per i lavoratori di TESI si preannuncia la Cassa integrazione.
Ecco la pezza che rattoppa uno squarcio che nessuno vuol sanare. Nessuna
commessa di lavoro e cassa integrazione dal primo ottobre prossimo
per i 38 lavoratori della società informatica Tesi di S.Stefano
di Rende. Lo ha comunicato l'azienda agli stessi lavoratori, senza
stipendio da cinque mesi, che sono in stato di agitazione e si preparano
ad un sit-in di protesta. In questi giorni, la società informatica
è al centro di violenti polemiche scaturite da presunte irregolarità
nella concessione di un appalto, da parte della Provincia di Cosenza,
per l' acquisizione di attrezzature e servizi informatici. "E'
una situazione, questa - protestano i dipendenti - che si ripete,
periodicamente, da tre anni. L' azienda è in forte crisi perché
non ha commesse. A nulla è servito che sia passata sotto il
controllo della finanziaria regionale Fincalabra". A peggiorare
la situazione la perdita di una gara relativa al settore sanità
che avrebbe potuto ridare ossigeno all' azienda. "Nonostante
Fincalabra abbia trovato nel consorzio calabrese Clic un importante
socio privato - denunciano Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil - il piano
industriale è miseramente fallito e i dipendenti si trovano
in drammatiche difficoltà economiche non avendo ancora percepito
le mensilità maturate da maggio ad oggi".
Rinviato il Cda, i lavoratori chiedono
un intervento della Regione
27/09 Durissimi, lavoratori e sindacati, nei confronti dell'assemblea
dei soci della Tesi, la cui riunione, in programma ieri, è
stata rinviata ad altra data. "Non è possibile - sostengono
Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil - che di fronte ad una situazione di
tale gravità l'assemblea non abbia sentito il bisogno di prendere
posizione per dare una risposta alle domande dei dipendenti preoccupati
dall'annuncio di messa in cassa integrazione di una parte del personale".
Adesso si tenta la via della mediazione con gli enti locali che hanno
rapporti di partnership con l'azienda. Già lunedì scorso
una delegazione di lavoratori era stata ricevuta dal presidente della
Provincia, Mario Oliverio, e dal sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini.
"L'aver trovato da parte di Fincalabra un socio privato nel consorzio
calabrese Clic - sostengono le organizzazioni sindacali - aveva fatto
ben sperare in un rilancio definitivo della società, rilancio
che di fatto non è mai avvenuto". I dipendenti di Tesi,
in una nota, si dicono "stanchi delle continue promesse e convinti
di poter mettere a disposizione del territorio le proprie professionalità
maturate in questi anni", aggiungendo di "confidare in un
intervento diretto e risolutivo della Regione, quale socio pubblico
di maggioranza, per la salvaguardia dei posti di lavoro".
Pieno sostegno della CISL alle iniziative
di lotta
27/09 "Pieno sostegno da parte della Cisl alle iniziative di
lotta intraprese dai lavoratori di Tesi". Lo affermano, in una
nota congiunta, il segretario generale della Cisl di Cosenza, Paolo
Tramonti, e il segretario della Fim-Cisl, Ciro Bacci. "La Società
informatica cosentina - aggiungono Tramonti e Bacci - non è
più in grado di superare lo stato di crisi in cui è
sprofondata. Questa infelice congiuntura mette seriamente a rischio
il mantenimento dei livelli occupazionali". I due dirigenti della
Cisl si dicono "preoccupati per la strada imboccata dalla controversia"
e rivolgono un "concreto appello ai soci, e nello specifico a
quelli della sfera pubblica, affinché si determinino con chiarezza
sulle decisioni da assumere e sulle strategie da mettere in campo,
senza ignorare le conseguenze che ne potrebbero derivare. Il momento
é delicato e ci impone lucidità di pensiero e fermezza
di azione. Non è più ammissibile la politica dei rinvii.
La situazione è diventata insostenibile e sottovalutare la
complessità dei problemi rimasti irrisolti significa compromettere
irreparabilmente il futuro dei lavoratori, da cinque mesi senza stipendio".
Nella nota Tramonti e Bacci sollecitano "ancora una volta l'intervento
diretto del Governo regionale affinché predisponga al più
presto un piano di salvaguardia dei posti di lavoro. Il personale
di Tesi rappresenta un patrimonio umano e professionale che il nostro
territorio non può permettersi di perdere". La Cisl, "vicina
e solidale con i lavoratori di Tesi, garantisce il proprio impegno
in prima linea per la tutela dei loro diritti. Chiediamo pertanto
che l'incontro con la Regione non finisca nel ventaglio delle ipotesi
da scartare ma che, al contrario, rientri di diritto nelle priorità
da affrontare per il bene dei lavoratori. Se il nostro invito resterà
inascoltato, intraprenderemo forti iniziative di lotta contro i ritardi
e le negligenze sulla gestione della vertenza".