La politica litiga e intanto Tesi
sta per chiudere
26/09 Mentre alla Provincia di Cosenza la politica si litiga, si
divide, oppone alle ricette di appartenenza schieramenti rigidi che
distruggono ogni cosa, l’azienda al centro della questione,
Tesi, tristemente con le ore contate, proclama lo stato di agitazione.
Infatti i dipendenti di Tesi hanno proclamato lo stato di agitazione
permanente. In un comunicato i lavoratori di uno degli ultimi baluardi
del sogno calabrese dell’innovazione, lamentano "il perdurare
e l' aggravarsi della situazione di crisi dell' azienda". La
situazione venutasi a creare, secondo quanto riporta la nota, "mette
seriamente a rischio il futuro occupazionale dei lavoratori che non
percepiscono lo stipendio da cinque mesi e che ormai non vedono alcuna
prospettiva certa sul proprio futuro lavorativo. Constatato l' ennesimo
rinvio strumentale dell' assemblea dei soci - è detto ancora
nel comunicato - i dipendenti stigmatizzano e denunciano l' incapacità
della gestione affidata al socio privato Clic, in grado solo di amministrare
denaro pubblico senza produrre né lavoro né valore".
"I lavoratori - prosegue il comunicato - stanchi delle continue
promesse per una soluzione occupazionale definitiva e convinti di
poter mettere a disposizione del territorio le proprie professionalità
maturate nell' ambito dell'ICT, confidano in un intervento diretto
e risolutivo della Regione, quale socio pubblico maggioritario, per
la salvaguardia dei posti di lavoro". Di sicuro non è
colpa dei lavoratori l’attuale situazione, ma la politica farebbe
miglior figura se, invece di litigare su forme che, sostanzialmente,
sembrano del tutto incredibili (nel senso che più che una guerra
ci pare di assistere ad una vertenza aziendale di chi ha perso una
commessa), almeno proponesse soluzioni per promuovere e aumentare
l’occupazione. Contraddizioni? Macchè. Altro che dibattito
sugli appalti, che è giusto che ci sia ma che, una volta tanto,
si pensasse anche a costruire qualcosa.
L’opposizione chiede le dimissioni
a Oliverio per il caso “Tesi”
26/09 ''Un Consiglio provinciale inutile, quello di ieri, che ha
segnato la sconfitta ed il sacrificio della democrazia alle ragioni
strumentali di un potere che arringa per autoassolversi. Oliverio
presenta in assise un lungo dossier sulla vicenda 'Silav 2' pieno
di omissioni e di infondate giustificazioni, imbavagliando la minoranza
per non fare emergere le verita' nascoste''. A sostenerlo sono stati,
in un comunicato, i gruppi di opposizione al Consiglio provinciale
di Cosenza. ''Nessuna discussione sull'interrogazione presentata dai
consiglieri di minoranza - prosegue la nota - e solo cinque minuti
concessi per la replica ad una relazione fiume; replica, peraltro,
anche interrotta. Il confronto democratico alla Provincia non ha piu'
dimora. Cio' che Oliverio non dice e' di una gravita' estrema sul
piano amministrativo e contabile e l'analisi degli atti amministrativi
fa emergere un quadro di illegittimita' eclatanti che i cittadini
hanno il diritto di conoscere e che i consiglieri di opposizione intendono,
pertanto, rendere pubblico''. ''Il 17 febbraio 2006 - e' scritto nel
comunicato - e' stata aggiudica la gara. E' a questo punto che la
Calio' Informatica propone ricorso al Tar, che avviene nel marzo 2006
e non gia', come dichiarato dall'Ufficio Legale prima e dal Presidente
Oliverio in Consiglio, in concomitanza della stipula del contratto.
L'Ente, quindi, ne era gia' a conoscenza quando ha sottoscritto il
contratto e cioe' il 4 aprile 2006. Dal bilancio della Societa' Tesi
approvato il 30 settembre 2005 (pochi giorni prima della scadenza
del termine per la presentazione delle offerte di gara), si evince
che la Societa' Tesi spa, facente parte dell'Ati Sirfin aveva la seguente
situazione contabile (debitoria): 'la perdita maturata al 31.12.2004
risulta essere pari ad euro 2.357.516, a cui si aggiunge quella relativa
all'anno 2004 per euro 164.615 ed un totale complessivo di (debiti)
per euro 2.522.121'. Situazione debitoria che preesisteva gia' da
diversi anni e che la stessa Provincia non poteva ignorare, proprio
in quanto membro del Consiglio di Amministrazione di Tesi spa''. ''Il
Tar Calabria - prosegue il comunicato dell'opposizione - comunque,
sospende la determina dirigenziale relativa al Silav 2 il 20 aprile
2006 e, contestualmente, fissa l'udienza di merito per il 14 luglio
2006. Il 4 maggio la Provincia ottempera alla relativa sospensione.
E' la Provincia di Cosenza che chiede alla Regione di valutare l'ammissibilita'
degli interventi previsti dal Progetto Silav 2, a seguito della comparazione
con il precedente progetto Silav 1, paventando una possibile situazione
di ripetitivita' degli interventi. Ed e' su sua precisa richiesta,
quindi, che la Regione dichiara lo stesso 'inammissibile'. Nella delibera
di Giunta Provinciale di annullamento del procedimento di gara, pero',
la Provincia omette di riportare la prima parte del parere regionale,
che recita: 'e' evidente che l'ipotesi prospettata nella nota sopra
richiamata configura'. In verita', la Regione non si e' espressa sulla
base delle carte, bensi' su quanto prospettato dalla Provincia. Tra
il Silav 1 ed il Silav 2 non vi e' alcuna duplicazione di interventi:
il Silav 2 integra, completa e migliora il Silav 1''. ''E' bene ricordare
al Presidente della Provincia - conclude la nota - che il Tar rappresenta
la Magistratura amministrativa: quindi un Tribunale si e' gia' espresso,
e certamente non ha accolto le tesi difensive della Provincia. Non
spetta, dunque, ai consiglieri di minoranza presentare denunce alla
Magistratura ordinaria, perche' quello dell'opposizione e' un ruolo
di denuncia politica basato sul diritto dei cittadini alla trasparenza
degli atti amministrativi. Nessuna speculazione, quindi, rispetto
ai problemi, giudiziari e non, dei Ds e del centrosinistra, nessuna
volonta' di sollevare polveroni e nessuna difesa d'ufficio della societa'
seconda classificata. Ma se Oliverio e' 'tranquillissimo' e ritiene
infondate le denunce della Calio' Informatica, ha il dovere di tutelare
l'immagine dell'Istituzione da lui presieduta dalle 'presunte diffamazioni'
di cui e' stata fatta oggetto: e' a lui che tocca andare alla Magistratura,
per far si' che anche i cittadini possano essere altrettanto tranquilli
e possano conoscere la verita' su una vicenda che sembra essere a
dir poco 'strana' e che ha portato alla perdita di un finanziamento
(Silav 2)di ben 700 mila euro''.
Udeur “Sull’informatica
azione trasparente”
26/09 "L' iniziativa del presidente della Provincia di Cosenza
Mario Oliverio di informare l' assemblea sulla vicenda relativa a
SILAV 2, assume un significato particolarmente rilevante per affermare
trasparenza e limpidità nell' azione politica ed amministrativa".
Lo afferma, in una dichiarazione, il capogruppo provinciale dell'
Udeur, Luigi Garofalo sulle vicende legate alla realizzazione del
sistema informatico. "Il presidente Oliverio, rispetto ad insinuazioni
ed evidenti tentativi di sollevare polveroni,- sostiene Garofalo -
ha scelto la linea della informazione puntuale e dettagliata al Consiglio
provinciale ed all' opinione pubblica, fornendo atti amministrativi
e dati in modo circostanziato ed irreprensibile. Dalla informazione
del presidente è venuto fuori non solo un quadro preciso delle
vicende sulle quali si è tentato di intorbidire le acque e
di fare passare un'informazione distorta, ma anche una chiara situazione
dalla quale si evince la linea trasparente e rigorosa alla quale è
improntata l' Amministrazione provinciale guidata dal presidente Oliverio".
"L' opposizione che ha tentato di cavalcare strumentalmente questa
vicenda - conclude Garofalo - è rimasta con le pive nel sacco,
priva di argomenti, a balbettare nella confusione totale. La Provincia
di Cosenza è impegnata in una forte azione di rinnovamento
e costituisce un solido punto di riferimento per dare all' iniziativa
politica ed istituzionale una forte ispirazione morale ed etica, al
contrario della deriva alimentata nel corso di questi anni dal centrodestra,
ai vari livelli nei quali ha avuto responsabilità di governo".