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Cronaca
Speciale: Placanica congedato


Omicidio Giuliani al G8 di Genova, Placanica congedato “sono deluso e amareggiato”. Giuliani “Non cercata la verità”.

13/04 Mario Placanica (nella foto), il giovane allievo carabiniere catanzarese protagonista dei fatti del G8 di Genova, nei giorni scorsi e' stato posto in ''congedo assoluto'' con effetto immediato perche' ''permanentemente non idoneo al servizio militare in modo assoluto'' per infermita' dipendente da ''causa di servizio''. Lo rende noto l' avvocato di Placanica, Vittorio Colosimo. ''Con tale illusoria formula - dice Colosimo - si conclude, dunque, la 'carriera' del carabiniere calabrese, avendo lo Stato Italiano di fatto proceduto alla risoluzione del rapporto di lavoro nei di lui confronti'' ''Placanica - prosegue l' avvocato Colosimo - ha chiesto di essere reimpiegato nei ruoli civili dello Stato, ove consentito dall'infermita' permanente residuatagli in conseguenza delle lesioni e dei traumi da lui riportati a causa della violentissima aggressione subita mentre si trovava, in quanto gia' ferito, sul 'defender' dei Carabinieri quel tragico 20 luglio 2001, in Genova''. Nel dare la notizia, ''con profondo rammarico di uomo e di cittadino'' Colosimo, che e' difensore del Placanica nel procedimento penale definito con provvedimento di archiviazione emesso dal Gip di Genova, Elena Daloiso il 5 maggio 2003, comunica altresi' di avere ricevuto mandato dell'ormai ex carabiniere, ai fini dell'esercizio delle opportune azioni giudiziarie a tutela dei suoi diritti nei confronti di quanti, italiani e/o appartenenti ai paesi che hanno partecipato al G8 di Genova, nell'esercizio dei rispettivi ruoli istituzionalmente rivestiti, hanno eventualmente concorso, a qualunque titolo (di colpa grave ovvero altro) ''alla causazione del gravissimo evento lesivo subito dal giovane carabiniere, all'epoca in servizio militare di leva da soli 10 mesi''. Colosimo si giovera' della collaborazione dell'Avv. Giovanni Canino, giovane legale del Foro di Bologna (ma catanzarese di origine), sostituto nella fase processuale penale di Genova.Quale primo passo difensivo, Vittorio Colosimo chiedera' di conoscere gli atti e gli esiti del lavoro della costituita Commissione Parlamentare sui fatti del G8, preannunziando sin d'ora che non tralascera' nessuna via al fine di vedere riconosciuti ''i sacrosanti diritti del proprio assistito, ormai forzatamente libero da vincoli di giuramento e remore morali nei confronti dello Stato''. Nel ricordare, con altrettanto profondo rammarico, che all'epoca il giovane carabiniere oggi rimasto senza occupazione, ''rifiuto' la nobile e generosa offerta di un posto di lavoro rivoltogli dal Sindaco di Altomonte, On. Costantino Belluscio, intendendo Placanica rimanere nell'Arma dei Carabinieri e lasciare quel prezioso posto di lavoro ad uno dei tanti, troppi giovani calabresi padri di famiglia e disoccupati, il sottoscritto si dichiara fiducioso che il carabiniere non sara' solo nella sua battaglia ma avra' sempre al suo fianco tutti i militari, in servizio e/o in congedo, dell'Arma dei Carabinieri, delle altre Forze Armate e della Polizia di Stato, che non mancheranno, come nel passato, di sostenere moralmente il loro ormai ex collega, insieme a tutti gli italiani onesti.Tanto, a dispetto di un cinico ed irragionevole sistema che mentre giustamente e doverosamente garantisce efficaci riconoscimenti a chi muore (anche accidentalmente) sul campo, magari nel lontano Iraq, gli stessi riconoscimenti nega a chi su quel campo grazie solo al suo coraggio ha salvato la vita dei suoi compagni e quella propria, nonche' tutelato e difeso i cittadini tutti e lo Stato''. Nel ribadire, la propria solidarieta' a Mario Placanica ed alla sua famiglia (composta da altre 5 persone, genitori e tre sorelline) la quale in futuro dovra' privarsi del decisivo aiuto economico sin qui dato dal giovane e che dovra' tirare avanti con la pensione di invalidita' del padre, ammontante a circa duecento Euro mensili, ed al quale sin qui le Istituzioni Locali hanno negato qualsiasi possibilita' di aiuto, Colosimo ha assicurato il proprio impegno per il buon fine del mandato ricevuto. L' avvocato catanzarese ha, infine, reso noto di avere ricevuto altro mandato al fine di procedere ad indagini difensive in relazione al comportamento di un notissimo cantante romano, il quale nel corso di un concerto tenuto nell'agosto 2003 sulla costa tirrenica cosentina, a quel che e' dato sapere, avrebbe immotivatamente rivolto volgari ed offensivi riferimenti a Mario Placanica ed ai Carabinieri tutti. Del fatto, del quale Colosimo e' venuto a conoscenza in questi giorni, sempre a quel che e' dato sapere, si e' occupata la Procura della Repubblica di Paola.

Placanica: “sono deluso e amareggiato”

''Deluso, amareggiato e distrutto sul piano psicologico''. Cosi' Mario Placanica, l' allievo carabiniere che durante il G8 di Genova uccise Carlo Giuliani, agendo comunque per legittima difesa, cosi' come stabilito dal gup, ha reagito alla decisione della Commissione medico-legale, che lo ha sottoposto ai test psico-attitudinali, di collocarlo in ''congedo assoluto'', dichiarandolo ''permanentemente non idoneo al servizio militare''. A raccontare lo stato d' animo di Placanica e' il suo difensore, Vittorio Colosimo, che ha assistito l' allievo carabiniere sin dall' inizio della tragica vicenda in cui e' rimasto coinvolto. Colosimo riferisce che Placanica ''non ci sta a passare per pazzo. E' si' distrutto sul piano psicologico e profondamente segnato per quanto gli e' accaduto. Ma da qui a dire che non puo' fare piu' il carabiniere ne passa. Il suo apporto nell' Arma puo' essere ancora significativo''. A riferire del collocamento in ''congedo assoluto'' di Placanica e' stato, ''con profondo rammarico di uomo e di cittadino'', lo stesso Colosimo. ''Mario, che non e' un incapace - ha detto l' avvocato - e' distrutto perche' sperava di essere ancora utile all' Arma e di svolgere un ruolo ancora significativo. Magari non in un posto di prima linea perche' e' ancora molto scosso ed ha problemi sul piano psicologico. Poteva essere adibito a compiti non di ordine pubblico. Tra l' altro, e' molto bravo e competente nell' uso dei computer. Quindi, in questo senso, avrebbe potuto trovare un'adeguata collocazione''. ''Mario - ha detto ancora Colosimo - non ha nulla da rimproverarsi per la morte di Carlo Giuliani. E l' archiviazione del procedimento penale decisa dal gup di Genova, che gli ha riconosciuto, oltre alla legittima difesa, l' uso legittimo delle armi, gli da' pienamente ragione. Dopo la definizione della sua vicenda sul piano penale, Mario sperava di tornare a fare il carabiniere. Si aspettava da parte dell' Arma un trattamento piu' comprensivo ed umano. Ed invece la sua vicenda e' stata gestita in modo burocratico e freddo''. Placanica si sente abbandonato da quello Stato di cui ha sempre detto di sentirsi un ''fedele servitore''. Adesso spera che venga accolta la sua richiesta di essere adibito a mansioni civili. Anche se, dopo la dichiarazione dello stato di inidoneita', non nutre neppure in questo senso molto ottimismo. Colosimo ha anche annunciato di avere avviato per conto di Placanica un' azione risarcitoria nei confronti del Ministero della Difesa in merito ai fatti che hanno visto coinvolto Mario Placanica durante il G8. La richiesta dell' ormai ex carabiniere e' di avere risarciti i danni materiali e morali che ha subito per quanto e' accaduto in quel tragico 20 luglio del 2001 in piazza Alimonda. Su quei fatti, dopo avere appreso della collocazione in congedo di Mario Placanica, e' tornato oggi Giuliano Giuliani, padre di Carlo. ''L' unica cosa che bisognava fare - ha detto Giuliani - era un dibattimento pubblico in un' aula di Tribunale per accertare cio' che e' successo effettivamente, ma non hanno voluto farlo. Bisognava cercare la verita', accertando chi ha sparato e se Placanica e' stato usato per coprire il vero responsabile. Tutti dubbi che l' archiviazione del procedimento ha impedito di sciogliere''.

Giuliani: “Non è stata cercata la verità”

13/04 ''L' unica cosa che bisognava fare era un dibattimento pubblico in un' aula del tribunale per riuscire a fare emergere finalmente cio' che e' successo davvero in piazza Alimonda e a Genova in quei giorni. Non hanno voluto farlo'': questo il commento di Giuliano Giuliani, il padre del ragazzo morto il 20 luglio 2001, durante gli scontri del G8, alla notizia della messa in congedo assoluto dall' arma dei carabinieri di Mario Placanica. ''La procura prima e il giudice per le indagini preliminari successivamente, con la richiesta e la decisione di archiviare, hanno di fatto impedito che si arrivasse alla verita'. Tutto il resto sono fatti che hanno persino del folclore'', ha detto ancora Giuliani. ''Bisognava cercare la verita' - ha proseguito Giuliani - sapere veramente chi ha sparato, se e' stato Placanica o un altro, se lui e' stato usato per coprire il responsabile. Sono tutti dubbi forti che le invenzioni dei sassi e la decisione di archiviare dopo hanno impedito di comprendere, capire e presentare all' opinione pubblica''.


USP: “Congedo in un momento delicato del processo”

13/04 ''Totale e incondizionata'' solidarieta' ''all' ormai ex carabiniere Mario Placanica'' e' espressa in una nota dall' Unione sindacale di polizia. Placanica, prosegue l' Usp, e' stato ''assurdamente 'congedato' dall'arma dei Carabinieri in un momento altamente delicato della fase processuale sui fatti del G8 di Genova''. L' Usp conclude dichiarandosi ''a disposizione dell'interessato per quanto sia possibile fare a sostegno delle sue necessita''.

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