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Cronaca
2 giugno: Festa della Repubblica a Cosenza

Con la Festa della Repubblica inaugurata la nuova sede della Prefettura a piazza XI settembre

02/06 Si è svolta all’interno delle nuova sede della Prefettura di Cosenza, posta nell’ex Palazzo degli Uffici nel centro cittadino, quasi ad inaugurarla con la massima espressione possibile, la manifestazione della Festa della Repubblica al cospetto di tutte le autorità e di tutti i sindaci dei comuni della Provincia. S.E: il Prefetto D’Amico ha tenuto a sottolineare il ritorno della Prefettura nel centro urbano per dimostrare la volontà di stare al fianco di tutti i cittadini. Quasi un segno, di voler voltar pagina, per quei giovani che tempo addietro si sono resi protagonisti nella stessa piazza di atti poco urbani. Ai giovani è andato il pensiero, I giovani, i cittadini di domani, sono le persone a cui bisogna stare maggiormente vicino. Sua Eccelelnza ha letto ai presenti il messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dopo aver ascoltato l’Inno Nazionale. Forte il richiamo all’unità di intenti, in uno spirito nazionale ed europeo di collaborazione, e all’assunzione di responsabilità da parte di tutti, istituzioni, forze dell’ordine, magistrati, enti locali e società civile facendo sistema per superare le difficoltà del paese. Un messaggio, qullo di Ciampi, che richiamava la memoria dei principi repubblicani di Giuseppe Mazzini, europeista convinto. La manifestazione si è conclusa con la consegna dei diplomi ai cavalieri del lavoro cosentini. Nel pomeriggio, il Prefetto, ha incontrato gli enti locali ed in serata, come da programma, ha assistito assiem ai cittadini al concerto tenuto in piazza.

Il messaggio del Presidente Ciampi ai Prefetti

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica, ha inviato ai Prefetti d'Italia, il seguente messaggio:
Cari Prefetti
la celebrazione della Festa Nazionale della Repubblica costituisce un'occasione importante per riaffermare insieme a Voi e ai rappresentanti delle diverse realtà locali la comune adesione ai principi che stanno a fondamento del nostro sistema repubblicano.
Come ho avuto già modo di sottolineare, questo è il momento della responsabilità per tutti. Ciascuno per la sua parte.
I difficili problemi di competitività internazionale e di crescita che il Paese si trova oggi a dover affrontare impongono a tutti di fare sistema, di operare insieme nell'individuare strategie vincenti.
Senza confusione di ruoli e di responsabilità, bisogna andare oltre le sterili e preconcette contrapposizioni, in modo da rispondere con incisività e concretezza alle vere aspettative dei nostri concittadini.
Per questo a Voi Prefetti chiedo l'impegno di continuare a garantire nel territorio il massimo della coesione istituzionale, del dialogo, della comprensione delle ragioni di tutti, ed in particolare delle fasce più deboli, meno protette, più esposte alla difficile congiuntura economica e alle sue ricadute in termini di occupazione e di costo della vita.
Sono certo che la Vostra azione risulterà incisiva grazie alla autorevolezza da Voi acquisita nei diversi campi di intervento. Un'autorevolezza che, come ho avuto modo di verificare personalmente, Vi pone come sicuro riferimento per tutti i soggetti, istituzionali e non, operanti in provincia.
In questa fase nessuno deve ritenere di poter fare da solo e nessuno deve sentirsi solo, ma occorre recuperare un autentico "spirito di squadra".
Nello stesso tempo l'era della globalizzazione, con le opportunità e gli squilibri che ne discendono, ci impone di accettare le sfide dell'integrazione economica, investendo le migliori energie nella formazione, nell'innovazione e nella ricerca.
Occorre a tal fine disporre di amministrazioni efficienti, di procedure snelle e semplificate, di pari opportunità nell'accesso ai mercati e ai servizi, di strumenti a garanzia dei diritti delle persone e dell'attività di impresa.
Il buon governo locale è la condizione necessaria per perseguire questi obiettivi.
Nella consapevolezza che un'Italia più unita è un'Italia più forte, desidero esprimere i miei più sentiti auguri a tutti coloro che oggi insieme a Voi celebrano la Festa della Repubblica.


Il Prefetto di Reggio: Ispirarsi ai padri costituenti

La Festa della Repubblica e' stata celebrata a Reggio Calabria all' insegna dei canti patriottici e nel ricordo dei Padri fondatori dell' Italia post bellica e del Risorgimento. Alla presenza di autorita' civili e religiose, il prefetto di Reggio Calabria, Giovanni D'Onofrio, ha sottolineato ''il sentimento di appartenenza alla Repubblica e i valori che ispirarono e guidarono l' attivita' dei ''Padri costituenti''. ''Quest' anno - ha detto D'Onofrio - ricorre il bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, assoluto protagonista della Storia patria, punto di riferimento con Piero Godetti, Giovanni Amendola, i fratelli Carlo e Nello Rosselli, di quell' Italia di minoranza che Norberto Bobbio ha chiamato 'l' Italia civile della Ragione'. Nessuno come il pensatore ligure ebbe un' idea cosi' alta di come forgiare e istituzionalmente modellare il Paese, per primo a parlare di Stato unitario e di forma di governo repubblicana. Teorizzando l' integrazione delle nazioni europee in un' ottica democratica e riformista - ha aggiunto D' Onofrio - Mazzini giunge con quasi un secolo di anticipo ad affermare cio' che grandi europeisti, quali Altiero Spinelli, Ugo La Malfa, Umberto Terracini e Giorgio Amendola, sosterranno nel 'Manifesto di Ventotene'''. Il prefetto D' Onofrio ha ricordato inoltre, ''con sentimenti di dolore e di solidarieta''', i quattro militari recentemente caduti in Iraq. Parlando infine della situazione della Calabria, e di Reggio in particolare, D' Onofrio ha sottolineato la ''diuturna ricerca di efficaci forme di cooperazione istituzionale nei frequenti contatti con sindaci ed amministratori comunali per individuare e realizzare scelte condivise, funzionali alla concordia sociale e per sempre maggiori opportunita' di crescita e di sviluppo''.

 

Tassone: “Premiato l’impegno di Callipo e Matacena”

''L'attribuzione di questa onorificenza, non a caso definita al Merito del lavoro, premia l'impegno fattivo e proficuo delle imprese da voi guidate, che sviluppano importanti ricadute nella societa' calabrese''. E' quanto scrive il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Mario Tassone, in un messaggio fatto pervenire agli imprenditori calabresi Filippo Callipo ed Elio Matacena, nominati cavalieri del lavoro. ''La nostra terra - scrive Tassone nel messaggio - necessita di una grande sinergia fra tutte le forze economiche ed istituzionali per risollevare la testa e sviluppare quelle potenzialita' che pur possiede. Il vostro successo in campo imprenditoriale onora il Paese e questo riconoscimento valorizza i traguardi raggiunti e quelli futuri. Vi chiedo, altresi', anche nello spirito di un amore condiviso verso questa terra - ha concluso Tassone - di perseguire nello sviluppo delle vostre attivita', al fine di partecipare ad una nuova stagione della nostra Calabria''.

 

 

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