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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Casa d'appuntamento sequestrata a Cosenza
Casa d’appuntamento scoperta e sequestrata dalla Questura a Cosenza 29 ott 09 Posto sotto sequestro dalla Polizia di Stato un appartamento di Cosenza presso cui alcune donne italiane si esercitavano prestazioni sessuali a pagamento. Denunciata la proprietaria dell’immobile. E’ stato un esposto anonimo, indirizzato alla Questura di Cosenza, a determinare questa mattina l’intervento dei poliziotti del Questore SCIFO. L’obiettivo è stato un anonimo appartamento sito in via Saverio Matteo, presso il condominio Cooperativa Maltasar di Cosenza. Da tempo gli uomini della Squadra Mobile diretta dal dr Ciccimarra hanno tenuto d’occhio l’edificio documentando “strani movimenti” che, specie nelle ore della tarda serata, destavano sospetto. Nei giorni scorsi, nei pressi dell’edificio osservato sono stati, infatti, controllati alcuni uomini che ai poliziotti della Seconda Sezione hanno confermato il motivo della loro presenza lì senza nascondere nulla. Ad attenderli in uno degli appartamenti, vi erano alcune donne italiane che offrivano prestazioni sessuali in cambio di denaro per importi che oscillavano dai 60 ai 100 euro. Nel corso delle indagini i poliziotti hanno accertato come ad utilizzare l’appartamento fosse sempre solo una delle tre donne italiane che, secondo un calendario stabilito, si alternavano settimanalmente nell’appartamento proprio per non destare sospetti. Secondo una prassi ormai consolidata le donne pubblicando specifici annunci su un noto quotidiano locale indicavano un utenza cellulare attraverso cui essere contattate e concordare gli incontri con i propri clienti che, una volta all’ingresso dell’edificio, citofonavano l’interno “Canigia”. Questa mattina al termine d’un ennesimo servizio di osservazione i poliziotti della Squadra Mobile hanno deciso di fare ingresso nell’appartamento al cui interno è stata identificata Anna Maria Laliscia 55 anni di Taranto, con precedenti penali, alla quale è sequestrata la sim card utilizzata per ricevere i contatti telefonici dai sui clienti. Nell’appartamento,peraltro, rinvenuto quanto necessario per le prestazioni sessuali, nonché accertatone l’utilizzo anche da parte di altre due italiane - gravate da precedenti penali – con le quali divideva le spese di fitto che, attraverso una nota agenzia cosentini, versavano alla proprietaria di casa. Alla Laliscia in Questura i poliziotti della Squadra Mobile hanno poi notificato un Provvedimento del Questore con cui disposto l’allontanamento dalla Provincia e divieto di ritorno per due anni. Nel corso dei supplementari approfondimenti investigativi, i poliziotti della Seconda Sezione coordinati dall’Ispettore De Rose dopo aver identificato la proprietaria dell’immobile in T.A. cl 33 di Castrolibero, hanno proceduto alla sua denuncia per aver violato le disposizioni normative in materia rif. legge 75/58. All’appartamento i poliziotti della Questura hanno apposto i sigilli sottoponendolo a sequestro. Le indagini hanno infatti ampiamente documentato come l’appartamento da mesi fosse o utilizzato per agevolare prestazioni sessuali a pagamento da parte delle donne italiane che avevano locato l’immobile. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare analoghe contratti di locazione destinati ad uso non consentito dalla legge.
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