Pse e DS sfiduciano di fatto la
Giunta Catizone. Si dimettono gli assessori Ambrogio e Lucente. Approvato
il Bilancio da un Consiglio sostenuto dal centrodestra. Centrosinistra
in piena crisi.
29/11 Situazione sempre piu' caotica al Comune di Cosenza dove la
maggioranza di centrosinistra che appoggia il sindaco, Eva Catizone,
e' sempre piu' in crisi dopo le dimissioni presentate stamattina dei
due assessori dei Ds, Franco Ambrogio e Maria Lucente. Un gesto, scrivono
i Ds in un documento, che ''chiarisce in maniera limpida come la posizione
assunta dal partito nei giorni scorsi di critica severa sul terreno
politico e amministrativo circa l'operato del Sindaco abbia poi trovato
un cristallino e logico sbocco consequenziale, segnando per quanto
ci riguarda l'impossibilita' di una collaborazione con l'attuale Sindaco''.
Non e' andata in porto, invece, la raccolta di firme tra i consiglieri
della coalizione per arrivare alla caduta della Giunta Catizone e
allo scioglimento del Consiglio con le dimissioni della maggioranza
dei rappresentanti nell'assemblea. I Ds si sono presentati davanti
al notaio. Ma gli altri non hanno seguito il gesto degli uomini di
Fassino. Il Pse si e' detto d'accordo, ma i propri consiglieri si
sono recati alla segreteria generale del Comune. I consiglieri della
Margherita, invece, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero stati
disponibili a dimettersi solo in presenza di altre 18 lettere gia'
sottoscritte. Il risultato e' stato che oggi pomeriggio il Consiglio
comunale si e' svolto regolarmente con la presenza di 23 consiglieri,
13 dei quali di maggioranza (Margherita, Udeur, Idv, Sdi, Europei
per Cosenza). Assenti solo quelli dei Ds e dei gruppi federati e del
Pse. Ma al di la' dello scioglimento del Consiglio si apre adesso
una difficile fase politica tra i partiti di centrosinistra. E il
documento dei Ds, al riguardo, appare chiaro: ''L'alleanza - scrivono
- e' davanti a un bivio non rinviabile: ritengono le forze dell'Unione
che non sia piu' possibile andare avanti in una stagione politico-amministrativa
che sta logorando la citta', l'opinione pubblica, i cittadini?''.
Non solo i Ds sottolineano come ''di fronte alla generale presa di
distanza, da parte di tutti, circa l'operato del Sindaco i Ds hanno
tratto le naturali ed ovvie conseguenze'' con il ritiro della delegazione
in Giunta e le dimissioni presentate dai consiglieri davanti al notaio
''cosi' come concordato unanimemente con tutta la coalizione nell'incontro
di ieri''. In ambienti politici dei Ds, intanto, in serata si e' rilevato
come al comune di Cosenza il Sindaco, attualmente, non sia sostenuto
dalle forze che ne hanno appoggiato la candidatura in quanto Ds e
Pse sono ormai all'opposizione, mentre la Margherita, all'epoca, presento'
un candidato alternativo alla Catizone, l'attuale vice presidente
alla Provincia, Salvatore Peurigini. In tutto questo caos, Eva Catizone
ha rilevato stasera che ''ha vinto la citta' e questi signori almeno
qualcosa l'hanno prodotta, un grande pubblico, quello presente stasera
in consiglio. La verita' vera e' che i numeri non ce l'avevano''.
''Non mi dimetto - ha aggiunto - perche' l'avrebbero vinta ed io non
voglio dargliela vinta. Adesso richiamo la politica ai valori dell'etica
e auspico una politica trasparente e pulita''.
DS: “Impossibile la collaborazione
con il Sindaco”
''Le dimissioni dei due assessori dei Ds, Franco Ambrogio e Maria
Lucente, ai quali va il ringraziamento di tutto il partito per l'
opera che hanno svolto, chiariscono in maniera limpida come la posizione
assunta dal nostro partito nei giorni scorsi di critica severa sul
terreno politico ed amministrativo circa l' operato del Sindaco di
Cosenza abbia poi trovato un cristallino e logico sbocco consequenziale,
segnando per quanto ci riguarda l' impossibilita' di una collaborazione
con l' attuale Sindaco''. A sostenerlo, in un documento, sono il segretario
della Federazione provinciale di Cosenza dei Ds, Mario Franchino,
e i consiglieri comunali del partito e dei gruppi Comunisti per l'
Unione e Alleanza Riformista. ''I Ds, insieme ai gruppi consiliari
dei Comunisti per l' Unione ed Alleanza Riformista - prosegue il documento
- ritengono che la situazione al Comune di Cosenza sia da oggi definitivamente
chiara, agli occhi dei cittadini e delle forze politiche, di maggioranza
e di opposizione. I Ds e i gruppi consiliari Comunisti per l' Unione
e Alleanza Riformista ritengono che non e' piu' tempo di tatticismi
o di equilibrismi, che provocano danni alla citta' e rischiano di
indebolire l' alleanza di centrosinistra che oggi e' davanti ad un
bivio chiaro e non ulteriormente rinviabile: ritengono, questa la
domanda alla quale si deve dare una risposta, le forze dell' Unione
che non sia piu' possibile andare avanti in una stagione politico-amministrativa
che sta logorando la citta', l' opinione pubblica, i cittadini? I
Ds hanno dato una chiara risposta politica, hanno coinvolto gli alleati,
hanno aperto una discussione e di fronte alla generale presa di distanza,
da parte di tutti, circa l' operato del Sindaco ne hanno tratto le
naturali ed ovvie conseguenze, che si concretizzano nel ritiro della
delegazione in Giunta e nella presentazione delle dimissioni dei consiglieri
davanti al notaio cosi' come concordato unanimemente con tutta la
coalizione nell' incontro di ieri''. ''Da parte di tutti gli altri
partiti della coalizione - prosegue la nota - si era concordato su
una valutazione politica di questo tipo che non puo' che portare a
comportamenti rispettosi innanzitutto degli elettori e delle istituzioni.
Se non si condivide piu' l' operato di una compagine amministrativa
di cui si fa parte l' atto logico e' quello, infatti, delle dimissioni,
pena il creare uno stato di confusione, di paralisi, di sbandamento,
di trasformismo o corruzione politica che rischiano di dare spazio
ad un centrodestra qui come altrove, in Calabria ed in Italia, in
grave crisi''. ''I Ds e i gruppi Comunisti per l' Unione e Alleanza
Riformista - conclude il documento - ritengono dunque che la citta'
di Cosenza meriti di conoscere senza ambiguita' quale sia il pensiero
e le conseguenti azioni delle forze politiche, il cui unico compito
e' quello di lavorare per risolvere i problemi dei cittadini''
Catizone: “Ha vinto la città”
''Stasera ha vinto la citta' e questi signori almeno qualcosa l'
hanno prodotta, un grande pubblico. La verita' vera e' che i numeri
non ce l' avevano''. A sostenerlo e' stato il sindaco di Cosenza,
Eva Catizone, in merito alle mancate dimissioni delle maggioranza
dei consiglieri di centrosinistra. Questa mattina era cominciata una
raccolta di firme, che per il momento non ha avuto esito, tra i componenti
il consiglio per far cadere la giunta. ''Ho ringraziato i consiglieri
presenti. E' il segnale - ha aggiunto il Sindaco - che una nuova generazione
avanza e cio' significa che si punta a una nuova classe dirigente.
Ho ringraziato l' opposizione per il senso di responsabilita' dimostrata.
Gli assenti hanno sempre torto. Cosenza e' una citta' aperta, libera
e libertaria nata senza mura e che ha accolto il re barbaro. Una citta'
che ha detto no alle logiche di potere. E' la citta' di Telesio e
non e' San Giovanni in Fiore con tutto il rispetto per la cultura
gioachinita. In questo momento c' e' ancora qualcuno che sta contando
i voti nelle sedi di partito''. ''Questo - ha concluso la Catizone
- e' il momento piu' delicato del mio mandato. Non mi dimetto perche'
l' avrebbero vinta ed io non voglio dargliela vinta. Negli ultimi
giorni c' e' stata una compravendita, promesse di incarichi che neanche
potevo dare. Richiamo la politica ai valori dell' etica ed auspico
una politica trasparente e pulita''
Bilancio approvato con 14 voti a
favore e 9 astenuti
29/11 E' iniziata regolarmente la seduta del Consiglio comunale di
Cosenza nonostante gia' da alcuni giorni incombesse sull'assemblea
l'eventualita' delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri
del centrosinistra. Dimissioni che avrebbero decretato la fine della
Giunta presieduta da Eva Catizone e l'avvio delle procedure di scioglimento
del Consiglio. Alla riunione sono presenti 23 consiglieri, oltre al
Sindaco, 13 dei quali di maggioranza (Margherita, Udeur, Idv, Sdi,
Europei per Cosenza) ed un dissidente dei Ds. Assenti invece gli otto
consiglieri dei Ds, i due federati al partito di Fassino ed i sei
del Pse ed uno dell’Udeur. I Ds, in particolare, da oggi sono
passati all'opposizione della Giunta Catizone con le dimissioni dei
due assessori, Franco Ambrogio e Maria Lucente. Il Consiglio, come
primo atto, ha proceduto alla surroga di Salvatore Dionesalvi, della
Margherita, nominato assessore nei giorni scorsi da Eva Catizone,
con il primo dei non eletti, Luca Trimboli. L'assemblea è passata
poi all'esame dell'assestamento di bilancio approvandolo con 14 voti
(quello che rimane della maggioranza) a favore e 9 astenuti (minoranza
più Greco (Sdi) e Paolini (Liberali Socialisti Radicali). Prima
della riunione i lavoratori della Valle Cati avevano fatto irruzione
in aula chiedendo di parlare con il Sindaco e gridando frasi contro
la situazione politica attuale. Tra le pratiche approvate, infatti,
ci stavano i loro fondi. La situazione si è calmata ed è
rientrata dopo l’ingresso dei consiglieri in aula.
Per le firme si era resa disponibile
l’UDC
Non sono stati chiariti nel corso della seduta del Consiglio comunale
in programma nel pomeriggio i dubbi sul futuro della Giunta comunale
di Cosenza guidata da Eva Catizone. Nel frattempo, alle dimissioni
di Franco Ambrogio, si sono aggiunte anche quelle dell' altro assessore
dei Ds, Maria Lucente. Dimissioni che sono in linea con le determinazioni
assunte dal direttivo cittadino del partito che in queste ore sta
lavorando per raggiungere le 21 firme necessaria per attivare la procedura
di scioglimento del consiglio. I consiglieri dei Ds si sono ritrovati
stamani nello studio di un notaio per apporre la firma sul documento
di dimissioni. Difficile, al momento, sapere quanti consiglieri hanno
ottemperato a questo atto, visto che nessuna notizia in merito filtra
dagli ambienti politici cosentini. Sempre stamani, mentre i diessini
erano impegnati a raccogliere le firme, un centinaio di metri piu'
avanti, vale a dire davanti alla segreteria generale del Comune, hanno
sostato per alcune ore i consiglieri del Pse in attesa di presentare,
insieme ai colleghi di altri partiti, le dimissioni. Intanto, anche
due consiglieri del gruppo dell' Udc, Giuseppe Nardi e Piercarlo Chiappetta,
dopo un lungo incontro avuto con il commissario cittadino del partito,
Franco Pichierri, hanno deciso di ''favorire lo scioglimento del consiglio,
per aprire una nuova fase per il bene della citta'''. Gli stessi hanno
fatto sapere inoltre che non comprendono ''l' equivoca posizione assunta
dal gruppo di Forza Italia''
PSE: “Noi siamo qui in segreteria,
ma mancano gli altri 15 consiglieri”
26/11 ''Noi siamo qui. Aspettiamo le dimissioni degli altri 15 consiglieri,
con la speranza che nessuno di loro si perda nel tragitto verso Piazza
dei Bruzi''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Elvira Maddaloni,
capogruppo del Pse-Lista Mancini in Consiglio comunale. ''Le dimissioni,
quelle vere - ha aggiunto Elvira Maddaloni - quelle cioe' che producono
lo scioglimento del Consiglio comunale, si presentano al segretario
comunale. Nell' attesa, comunque, apprendiamo con viva soddisfazione
che chi in due anni si e' distinto per i disastri amministrativi e
per le calunnie contro l' operato di Giacomo Mancini, non rappresenta
piu' la citta' di Cosenza''.
In mattinata si era dimesso Ambrogio
29/11 L' on. Franco Ambrogio, si era dimesso in mattinata da assessore
all' Urbanistica. Ambrogio, che non e' consigliere comunale, ha motivato
le sue dimissioni ''in coerenza con le decisioni assunte dalla coalizione
di centrosinistra. Tutti i partiti - dice Ambrogio - hanno chiaramente
manifestato la convinzione di superare l' attuale situazione andando
a nuove elezioni, al di la' di curiosi calcoli su ventunesimi o ventiduesimi.
Tutti - e dico tutti - dovrebbero sentire il dovere politico e un
doveroso rispetto istituzionale rassegnando le dimissioni''.
La Margherita avrebbe firmato solo
in presenza di 18 consiglieri
I partiti dell' Unione di Cosenza avevano avviato la raccolta delle
firme per le dimissioni dei propri consiglieri al Comune per arrivare
alla conclusione dell' esperienza amministrativa della Giunta guidata
da Eva Catizone e andare allo scioglimento dell' assemblea ed a nuove
elezioni. L' appuntamento era fissato per le 11:30 da un notaio che
doveva certificare le dimissioni. La decisione era stata presa nel
corso di una interpartitica conclusasi nella tarda serata di ieri.
In base all' accordo raggiunto, i consiglieri della Margherita firmeranno
le dimissioni in presenza di altre 18 firme. A sua volta l' Udeur
firmera' dopo la Margherita. Attualmente i consiglieri che quasi sicuramente
firmeranno sono i 9 dei Ds (sette piu' due federati) ed i sette di
Unita' socialista, composta da Pse e Sdi. Sono gia' stati avviati
i contatti per aggiungere le altre due firme indispensabili per arrivare
a 18 ed incassare il si' dei tre della Margherita. Una volta raggiunte
le 21 lettere di dimissioni esse saranno formalizzate alla segreteria
del Comune e, di conseguenza, saranno avviate le procedure per lo
scioglimento. Nel caso in cui l' obiettivo non dovesse essere centrato,
Ds e Unita' socialista intendevano raccogliere le 16 adesioni necessarie
per presentare una mozione di sfiducia che doveva essere discussa
nella seduta del Consiglio ''Per quanto ci riguarda - ha sostenuto
il segretario provinciale dei Ds, Mario Franchino - la fase amministrativa
si e' esaurita e questo capitolo e' chiuso''. Ma poi i fatti hanno
evidenziato che i due consiglieri non sono arrivati e la Margherita
non ha aderito all’iniziativa. Ricordiamo che la Margherita
iniziò la consiliatura all’opposizione.
Perri (FN) “Vicenda Catizone,
un teatrino fra burattini e burattinai”
29/11 “Sulle prime pagine della stampa cosentina da un po'
di mesi a questa parte non si parla d'altro che della giunta Catizone,
della sua disastrosa amministrazione e del ritiro "a ruota"
di numerosi consiglieri comunali che solo ora, per qualche celato
motivo elettorale, si ritrovano a puntare il dito contro la "solitaria"
Eva, alla quale ora manca anche l' appoggio del partito di quell'
Adamo con cui tante esperienze ha condiviso”. Ad affermarlo
in una nota è Rinaldo Perri segretario provinciale Forza Nuova
CS. “Mi diverte molto –prosegue Perri- assistere al teatrino
offertoci dai locali amministratori: è divertente osservare
le acute mosse dei compagni, dei traditori, dei falsi amici, ci sono
poi i ripensamenti dei doppiogiochisti e degli statisti dell' ultim'
ora; è insomma una rappresentazione allegra quella che ci viene
gentilmente offerta dalla compagnia teatrale denominata "politica
cosentina". Il centro-sinistra vuole ormai dipingere il sindaco
come una persona sola e abbandonata, oggetto del comune malcontento
e causa di tutti i mali, ma una domanda sorge spontanea: questo sindaco
come vinse le elezioni? Chi lo sostenne? Ricordo male o era il cavallo
di battaglia di una sinistra che anni addietro lo presentò
come il degno erede di una "gloriosa" amministrazione manciniana?
Ciò che mi preme ricordare è che le oggettive situazioni
di disagio in cui versa Cosenza sono il risultato di una cattiva amministrazione
di cui la Catizone rappresenta soltanto l' apice. E' fin troppo semplice,
a distanza di tempo, abbandonare il proprio leader per poi farne un
comodo scudo col quale parare tutti i colpi di una cittadinanza insoddisfatta.
Il disastro amministrativo è causa di una giunta, lacerata
e incapace, di centro-sinistra, e non di un governo assolutistico
Catizoniano; lo sappiano bene i cittadini che nelle prossime elezioni
riporranno la propria fiducia in quelle sigle che per prime provocarono
la rovina, poichè loro per prime videro nella Catione la nuova
guida cittadina. E che dire del centro-destra? Di quell' opposizione
che da questa storia vorrebbe solo guadagnare qualche consenso in
più? Il centro-destra ora può orgogliosamente ergersi
a tutore dell' ordine accusando il centro-sinistra di mala amministrazione:
"Eh, se ci fossimo stati noi."sostiene qualcuno di loro;
"E' colpa di chi non ha consentito al centro-destra di governare"
tuonano altri.ma come dimenticare la vostra altrettanto disastrosa
amministrazione regionale guidata da Giuseppe Chiaravallotti? Come
ignorare le recenti scoperte dei magistrati catanzaresi che ancora
indagano su quei fattacci che costarono ai calabresi una perdita di
milioni di euro a causa di tangenti e di opere di riciclaggio? Autorevoli
esponenti del vostro schieramento e "nobili" uomini di fiducia
di Maurizio Gasparri sono coinvolti nelle indagini, non dimenticatelo,
cari liberali. Insomma anche Cosenza, come l' Italia tutta, è
vittima di una politica plutocratica e bipolare che non giova alla
cittadinanza beneficio alcuno, escluso quello prettamente finanziario
e clientelare di alcuni, burattini o burattinai che siano.