HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Cronaca
Operazione Rapaci

 


Operazione Rapaci: Sgominata una gang dedita al “cavallo di ritorno”. Otto arresti

14/07 Nella notte la polizia di stato di Cosenza ha sgominato una organizzazione criminale dedita ai furti di auto. Gli uomini della polizia stanno eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le persone destinatarie dei provvedimenti restrittivi appartengono quasi tutti alla comunita' rom e sono accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti ed estorsioni. L'organizzazione metteva a segno i furti per poi chiedere ai proprietari una somma di denaro per avere indietro l'auto rubata. All'operazione condotta dalla squadra mobile della Questura di Cosenza, hanno collaborato gli uomini del reparto prevenzione crimini Calabria, unita' cinofile. Le persone arrestate sono otto. L'operazione, scattata alle prime luci dell'alba in esecuzione d'una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giusy Ferrucci, e' stata chiamata in codice "Rapaci", ed e' stata portata a termine dai poliziotti della Questura di Cosenza e dal Reparto prevenzione crimine della Calabria, supportati da unita' cinofile e da un elicottero del Reparto volo di Reggio Calabria. A carico degli arrestati, tutti residenti a Cosenza, e' stata formulata l'accusa d'associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati contro il patrimonio. Gli investigatori - coordinati dal pm Claudio Curreli e diretti dal questore guido Marino e dal vice questore Stefano Dodaro -hanno accertato, attraverso intercettazioni ambientali e servizi di pedinamento e d'appostamento, che la banda (formata da Cosimo Bevilacqua, 29 anni, Alessandro Manzo, 28, Fabio Perri, 37, Massimo Viola, 42, Giuseppe Bevilacqua, 38, Giuseppe Caputo, 55, Elio Stancati detto Ennio, 54 e Angelo Bevilacqua, 36, tutti arrestati questa notte) compiva furti d'auto su tutto il territorio dell'area urbana. I veicoli venivano poi nascosti nella zona del villaggio rom di via degli Stadi il tempo necessario per contattare i legittimi proprietari. I quali per vedersi restituire l'auto dovevano sborsare una tangente, che in alcuni casi toccava cifre pari a duemila e cinquecento euro. Nel corso dell'operazione i poliziotti hanno sequestrato tutta una serie di attrezzi come spadini per aprire le auto, chiavi modificate, telecomandi di cancelli e d'allarme delle vetture. La gang era strutturata come una vera e propria organizzazione criminale all'interno della quale ognuno degli arrestati aveva mansioni ben precise. La loro attivita' - ha fatto rilevare il questore Guido Marino - era in un certo senso avallata dai proprietari delle auto, molti dei quali non denunciavano neanche il furto ma si recavano direttamente al villaggio rom dove attraverso alcuni intermediari sborsavano una somma di denaro per vedersi restituire la macchina. Chi invece denunciava il furto, poi, finiva per essere contattato lo stesso e dopo aver pagato l'auto gli veniva comunicato il luogo o la strada dove il veicolo veniva abbandonato. Dopo questa operazione, il proprietario della vettura, comunicava l'avvenuto ritrovamento alle forze di polizia o dei carabinieri che non potevano far altro che redigere il verbale di consegna e segnalare la revoca delle ricerche. E' per questo motivo che nei prossimi giorni saranno convocati in Questura tutti coloro che hanno subito un furto d'auto negli ultimi due anni i quali dovranno – ha rimarcato il vice questore Stefano Dodaro - collaborare con la giustizia, altrimenti nei loro confronti si potra' ipotizzare il reato di favoreggiamento. Il gruppo di zingari operava in citta' ormai da diverso tempo, sono piu' di cento i furti accertati negli ultimi sei mesi. Al termine delle indagini sarebbe emerso inoltre - ha sottolineato il vice questore Stefano Dodaro - che gli otto arrestati sarebbero responsabili pure dei furti notturni ai tabacchini. Furti che venivano compiuti sfondando i muri degli esercizi commerciali.

Questore Marino: “Poche denunce rispetto alla realtà. Chi non collabora indagato formalmente”

14/07 ''Quello dei furti di auto e' uno dei reati piu' diffusi a Cosenza ed in provincia, ma le denunce presentate sono poche perche' la maggior parte dei proprietari preferisce pagare per ottenere la restituzione del mezzo''. Lo ha detto il questore di Cosenza, Guido Marino, incontrando i giornalisti per illustrare i risultati dell' operazione, denominata Rapaci, che stamattina ha portato all' arresto di otto persone. Gli arrestati, tra i quali ci sono alcuni nomadi, sono accusati di furto ed estorsione. Negli ultimi cinque mesi, soltanto a Cosenza, ci sono stati oltre cento casi di furti di automobili seguiti dalle richieste estorsive rivolte ai proprietari per fargli ottenere la restituzione del mezzo. ''I furti di auto - ha detto ancora il questore Marino - sono favoriti da una sorta di omerta' o, per meglio dire, dalla mancanza di qualsiasi collaborazione da parte delle vittime, che pagano per paura o per sfiducia nelle forse dell' ordine''. Il dirigente della Squadra mobile, Stefano Dodaro, che ha condotto l' operazione, ha riferito che da domani saranno sentiti tutti coloro che negli ultimi mesi hanno subito il furto dell' auto ed avrebbero pagato per ottenere la restituzione dei mezzi. ''Abbiamo le prove - ha aggiunto Dodaro - e, quindi, chi neghera' di avere pagato per riavere la sua vettura, sara' indagato formalmente''. Le indagini che hanno portato all' arresto della scorsa notte, comunque, non sono ancora completate. Tra l' altro la stessa organizzazione che e' stata sgominata si sarebbe resa responsabile anche di una serie di furti in alcune tabaccherie di Cosenza.

Barile (CDL): “La Squadra Mobile reagisce alla microcriminalità”

14/07 Una brillante operazione quella condotta stamani dalla Squadra Mobile della Polizia che da ai cosentini un importante segnale di controllo del territorio. In questa città non devono esistere "zone-franche", come appunto stava diventando la zona di San Vito, sottratte al controllo ed al rispetto delle regole che valgono per tutti e per ogni quartiere della città. In questa maniera si risponde alla offensiva criminale che, però, resta una grande emergenza da fronteggiare con mezzi adeguati, iniziative opportune e sistematicità nel controllo del territorio. In ogni caso apprezziamo l'iniziativa delle Forze dell'Ordine che indica l'avvio di una strategia operativa nuova di contrasto della microcriminalità che non potrà che produrre effetti benefici per la città.

 

Le altre notizie di cronaca

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti