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Liste di proscrizone per italiani indesiderati?
Dionesalvi "filtrato" a Fiumicino: “Adiremo le vie legali contro la Klm” 30/07 “Tutto ci saremmo aspettati in questa strana vita, tranne
di finire nel mirino della Cia o dell’Fbi”. E’ quanto
affermano Claudio Dionesalvi, e la sua compagna Loredana Caruso, incredibili
protagonisti di una “censura umana” mai attuata sin ora,
in una lettera aperta inviata oggi ai mezzi di comunicazione. “Quasi
quasi –prosegue la lettera- rimpiangiamo i carabinieri incappucciati
del Ros, che abbiamo avuto modo di “conoscere” in una
notte di novembre del 2002. Pur essendo travisati, perlomeno quelli
erano visibili e palpabili. Venerdì mattina, invece, nell’aeroporto
di Fiumicino, mentre un mansueto impiegato della Klm ci spiegava con
tono da padre di famiglia che il generale Custer in persona non gradiva
la nostra presenza su quel volo, abbiamo avuto l’inquietante
sensazione di avere intorno a noi tante altre presenze invisibili,
che se ne stavano discretamente appartate, ma pronte ad intervenire
nel caso ci fossimo rivelati dei kamikaze (?). Sono stati pochi ma
intensi minuti di angoscia, che ci hanno fatto vivere la profonda
solitudine dei milioni di migranti privati del diritto di attraversare
gli infiniti confini di questo pianeta. Lunedì prossimo, insieme
ai nostri avvocati Giuseppe Mazzotta e Maurizio Nucci, valuteremo
la possibilità di adire le vie legali nei confronti della compagnia
Klm, che ci deve quanto meno delle spiegazioni scritte. Inoltre, ci
recheremo in agenzia e studieremo un percorso alternativo per raggiungere
il Chiapas, dove andremo appena possibile, a piedi o via mare, senza
transitare sullo spazio aereo degli Stati Uniti d’America: un
Paese in cui non avremmo mai voluto mettere piede...nemmeno se il
viaggio fosse stato gratuito, perché riteniamo che dove regna
un regime di paranoia ossessiva, non possono esserci sicurezza e democrazia.
Ancora una volta, abbiamo ricevuto il calore umano e la solidarietà
di tanti compagni, fratelli, sorelle ed amici. Proviamo a ringraziare
tutte e tutti: l’associazione Ya Basta, il movimento del nordest,
gli ultras del Venezia, gli Ultrà Cosenza, Carta, Wilma, Franz,
Paolo Cento, Giovanni Russo Spena, Michelangelo Cimino, Giuliano Santoro,
Enzo Mangini, il sindaco Eva Catizone, Eugenio Furia, Iole Perito,
Alessandro Mantovani, Igor Jan Occelli, Francesco Raparelli, Nunzio
e Rino, Enzino e Paride, Luca Casarini, Francesco Caruso, Anna Curcio,
Michele Santagata, il mitico Francesco Cirillo e Lidia, Ciccionoto,
il “Capo” e Stefania, Filippo e Antonella Veltri, Giampaolo
della farmacia, Canaletta e Francesca, Baulero, Antonella e Dinuzzo,
Milena, Teodoro e Francesca, Lina e Piero, Erminia, Pino Di Donna,
il “Carciofo” dal Guatemala, Eva del Cts, Indymedia, il
forum rossoblu di Cosenzaunited, la Federazione provinciale dei Verdi
di Cosenza, la Cgil di Cosenza, la Federazione provinciale di Rifondazione
comunista, la Kasbah, Cobas, Sincobas, Antonio Ciacco capogruppo dei
Comunisti per l’Unione, la Comunità Curda calabrese,
lo spazio sociale Filo Rosso, i Giovani Comunisti di Cosenza, il circolo
di Rifondazione Comunista “Fausto Gullo”, i Senza Nome,
il collettivo “Zenith”, il collettivo XXVI luglio, gli
amici della Salita di Pagliaro e tutti quelli che forse abbiamo dimenticato
di riportare, perché stiamo morendo dal sonno. Scusateci per
la lista infinita. Noi cosentini siamo fatti così: poco disponibili
a fare “cerimonie” e convenevoli. Ma eternamente legati
ai sentimenti di gratitudine ed amicizia. Ringraziamo, infine, Trenitalia
per la “Freccia del Sud” che sabato mattina ci ha riportati
a casa. Un treno imbottito di poliziotti addestrati a prevenire la
strage...ma non ad evitare il ritardo di quattro ore con il quale
abbiamo viaggiato noi e mezza Sicilia, spalmati come il “pane
cunzatu”. Un treno sicuro, una freccia di nome e di fatto. “ YA Basta: “Cronaca di un arbitrio internazionale” 30/07 “Luglio 2005: cronaca di un arbitrio internazionale Il
gendarme mondiale ed il maestro di scuola” è il titolo
che l’associazione YA Basta dà alla sua nota aproposito
dell’incredibile vicenda vissuta da Claudio Dionesalvi. “Veniamo
a conoscenza che è stato impedito di raggiungere il Chiapas
ad un nostro compagno, Claudio Dionesalvi, insegnante alle scuole
medie di Lauropoli, dove avrebbe partecipato alle iniziative della
nostra Associazione: tra le quali la visita al sistema educativo autonomo
indigeno zapatista della zona Altos, e il torneo di calcio con le
squadre di giovani delle comunità della zona della Selva”
afferma Ya Basta nella nota che prosegue “dopo avere acquistato
il biglietto e dopo avere fatto il primo tratto di volo fino a Fiumicino,
il supervisor della compagnia KLM, di nome Compagnone, gli ha infatti
impedito di proseguire il viaggio. La ragione è la richiesta
di non far viaggiare “persone da loro giudicate indesiderate”
che il governo degli Stati Uniti d'America ha fatto alle compagnie
aeree che SORVOLANO il loro spazio aereo (e non solo a quelle che
vi fanno scalo anche per transito). Questa decisione e questa prassi
è completamente inaccettabile, il torto che viene imputato
a Claudio è forse quello di essere finito imputato nell'inchiesta
di Cosenza sui fatti di Genova del 2001, e la logica che prescrive
il sorvolo aereo in base semplicemente a dei procedimenti penali aperti
è la delirante applicazione della dottrina della logica di
guerra globale permanente del governo mondiale in uniforme “Made
in USA”. Siamo vicini a Claudio e alla sua giusta decisione
di raggiungere le comunità indigene in resistenza in Chiapas,
stringere le loro mani e sostenere i loro progetti di autogoverno
e lotta per la dignità, la libertà, la democrazia. Certo
appare paradossale che il gendarme del mondo in nome della democrazia,
dei diritti e del benessere umano abbia timore di un maestro di scuola,
che vuole incontrare e sostenere i ragazzi che hanno scritto il libro
di racconti che propone ai suoi studenti. E non esiste principio legittimo
di legalità che permetta ad una compagnia aerea privata di
obbedire ad un dictat nordamericano senza nessuna mediazione ufficiale,
impedendo il volo direttamente e senza un consenso di poteri pubblici.
Ma evidentemente un conto è la democrazia e i diritti umani
degli slogan USA e un conto sono i progetti reali che intervengono
direttamente per trasformare e migliorare la vita delle persone, come
stanno sperimentando la comunità zapatiste del Chiapas.”
Gli ultrà solidali con Claudio e Loredana 30/07 E sulla vicenda hanno espresso il loro disappunto anche i ragazzi
“ultrà” di Cosenza che avevano curato l’iniziativa
a cui Dionesalvi stava andando a partecipare nel Chapas che in un
volantino hanno affermato:
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