Le politiche di spesa e gli interventi
Tra il 1997 ed il 2003 il Pil della Calabria e' cresciuto in media
d' anno dell' 1,9%, 0,3 in piu' della media nazionale. La variazione
dei consumi in media d' anno e' stata pari all' 1,6%, quella degli
investimenti al 4,1. Quest' ultima componente risulta inoltre sensibilmente
influenzata dalla crescita della spesa in conto capitale operata dal
settore pubblico. E' quanto emerge dalla nota di Bankitalia sull'
economia calabrese nel 2004 nel capitolo relativo alle politiche di
spesa ed agli interventi nell' economia. Secondo i conti pubblici
territoriali, elaborati dal Ministero dell' Economia, la spesa in
conto capitale del settore pubblico allargato e' cresciuta tra il
1997 ed il 2002 da quasi 2 a 3,1 miliardi di euro, passando dal 39
al 48% degli investimenti fissi lordi nella regione. Nella media del
periodo il 60,7% della spesa in conto capitale e' stato destinato
agli investimenti (67,5 a livello nazionale), il resto ai trasferimenti
alle imprese. Tra il 1998 ed il 2002 la spesa connessa allo sviluppo
del settore pubblico allargato, che include anche le spese in formazione,
e' stata destinata per oltre i due terzi del totale alla realizzazione
di infrastrutture economiche; le spese per infrastrutture sociali
e per la formazione del capitale umano hanno assorbito rispettivamente
il 15,6 ed il 9,0% delle risorse disponibili. In particolare tra il
1999 ed il 2002 le spese per il potenziamento e l' adeguamento delle
infrastrutture economiche, in rapporto al numero di unita' locali,
sono risultate piu' elevate in Calabria rispetto alle altre regioni
del Mezzogiorno (17.776 euro in Calabria, 12.153 nel Mezzogiorno).
Anche la spesa media per la formazione del capitale umano, pari a
2.344 euro per addetto alle unita' locali, e' risultata superiore
al corrispondente dato meridionale per quasi 270 euro. Nello stesso
periodo di tempo hanno partecipato ad attivita' formative e di istruzione
circa 52 mila persone, pari al 5% della popolazione regionale in eta'
compresa tra i 25 ed i 64 anni, contro il 4,4% nel Mezzogiorno. All'
interno del Quadro comunitario di sostegno 2000-2006 le risorse potenziali
complessive disponibili per il finanziamento della Calabria ammontano
a circa 5,3 miliardi di euro. Il 38%, afferma Bankitalia, e' rappresentato
dai fondi strutturali Ue, il 29% da risorse private, il 23% da fondi
statali ed il residuo 10 dall' apporto di risorse della Regione. Sino
a dicembre 2004 in Calabria erano stati complessivamente spesi circa
1,2 miliardi di euro, raggiungendo il 32,3 delle risorse pubbliche
utilizzabili. Il progresso nell' utilizzo dei fondi ha consentito
per il terzo anno consecutivo di evitare la perdita di finanziamenti
prevista dalla procedura di disimpegno automatico. Le risorse impegnate,
alla fine del 2004, hanno raggiunto l' importo di circa 1,5 miliardi
di euro, pari al 40,7% della componente di spesa pubblica del Por.
A seguito delle decisioni assunte dal Comitato di sorveglianza del
QCS, nel 2004 la Regione e' riuscita ad accedere ai fondi di premialita'
per 136,8 milioni. I flussi di pagamenti pubblici hanno raggiunto
il 53% delle risorse impegnate (48% nel 2003), a sintesi del 57% del
Fondo europeo per lo sviluppo economico e del 35% del Fondo sociale
europeo. Per quanto riguarda la promozione dello sviluppo territoriale,
afferma Bankitalia, al 31 dicembre 2004 risultavano attivi 15 Patti
territoriali, di cui 12 generalisti e 3 specializzati nel settore
agricolo. Gli investimenti complessivi infrastrutturali ed imprenditoriali
attivabili sono pari a circa 700 milioni; nel 2004 le erogazioni del
contributo pubblico sono state pari a 46 milioni, raggiungendo l'
importo di circa 282 milioni. Durante il 2004 sono stati erogati circa
14 milioni di euro in attuazione dei sette contratti di programma
gia' attivi in regione, raggiungendo l' importo cumulato di 64 milioni.
Nello stesso anno e' stato approvato dal Cipe l' ottavo contratto
di programma, denominato Tirreno Sviluppo; esso comportera' un investimento
complessivo di 76,4 milioni nel comparto turistico per un contributo
pubblico di 37,2 milioni. Circa gli incentivi agli investimenti, in
base alla relazione sugli interventi agevolativi del Ministero delle
Attivita' produttive, nel 2003 le imprese hanno presentato circa 11.000
domande per agevolazione; ne sono state accolte circa 7.400 per un
importo complessivo di 846 milioni di euro (-10,3% rispetto al 2002).
Il calo ha riguardato principalmente gli incentivi connessi alla legge
488/92 (passati da 578 a 333 milioni) e le agevolazioni ottenute mediante
il credito d' imposta (da 250 a 180 milioni), sulle quali ha influito
negativamente l' introduzione di restrizioni sulle procedure automatiche
di concessione del credito. E' invece cresciuto il ricorso agli incentivi
per l' acquisto di macchine utensili, il cui importo, pari a 47 milioni,
e' quasi quadruplicato rispetto al 2002. Tra il 1998 e il 2003 sono
state presentate circa 92 mila domande per agevolazione; e' stato
accolto il 63,4% delle domande, attivando complessivamente un flusso
di agevolazioni e di investimenti rispettivamente pari a 4,1 e 8,2
miliardi di euro. Nella media del periodo le agevolazioni si sono
concentrate su tre tipologie di intervento. I contributi ottenuti
mediante la legge 488/92 hanno rappresentato il 47,9% delle agevolazioni
approvate; il credito d' imposta e gli incentivi per la nascita di
nuove imprese hanno pesato rispettivamente per il 12,3 ed il 10,5%.
In particolare tra il 1998 ed il 2003 sono state approvate agevolazioni
per la nascita di nuove imprese per un valore di circa 435 milioni
di euro, accogliendo complessivamente circa 10.000 richieste di agevolazione,
pari al 10,4% delle imprese nate in regione nello stesso periodo.
Il settore dei trasporti e gli scambi
con l’estero
Nel settore dei trasporti, nel corso del 2004 l' attivita' commerciale
del porto di Gioia Tauro ha continuato a crescere, consolidando il
primato tra i porti commerciali italiani; i contenitori movimentati
e le merci sono cresciuti entrambi del 3,6%. E' uno dei dati contenuti
nel rapporto sull' andamento economico 2004 della Calabria realizzato
da Bankitalia. Sulla base dei dati Istat, nel 2003 il porto di Gioia
Tauro risultava essere il primo in Italia per numero di contenitori
imbarcati e sbarcati (oltre tre milioni di Teu) e per traffico di
merci in contenitori (25,1 milioni di tonnellate); era invece settimo
nella graduatoria nazionale per movimento complessivo di merci. Il
trasporto merci interregionale su ferrovia, afferma Bankitalia, e'
aumentato del 21% (19 nel 2003), accrescendo il proprio peso sul totale
nazionale dal 4,3 al 4,8%. E' risultato in crescita anche il traffico
internazionale (30%), rappresentato quasi per intero da movimenti
in arrivo. Tra il 1995 ed il 2002 la quota di merci trasportate su
strada sul totale delle merci in entrata ed in uscita dalla regione
e' diminuita dal 96,7 all' 85%; il traffico e' stato dirottato principalmente
verso la navigazione (dal 2,6 al 13,2%); modesto e' stato l' incremento
della quota di merci trasportate su ferrovia (dallo 0,7 all' 1,8%).
Nel 2004 il numero di passeggeri imbarcati e sbarcati nel porto di
Reggio Calabria, dove si concentra oltre il 95% del traffico regionale,
e' cresciuto dell'1,6% (12,2% nell' anno precedente). Il traffico
aeroportuale nei tre scali regionali e' risultato complessivamente
invariato rispetto all' anno precedente, risentendo negativamente
della chiusura dell' aeroporto di Reggio Calabria per lavori di ammodernamento.
Nel 2004 il numero di voli e di passeggeri dell' aeroporto di Lamezia
Terme e' aumentato rispettivamente del 9,5 e del 14%, proseguendo
la crescita in atto dal 1994. Tra il 1994 ed il 2003 il traffico passeggeri
era infatti cresciuto in media del 12% all' anno, circa il doppio
del corrispondente dato nazionale. Per quanto riguarda gli scambi
con l' estero, il valore delle esportazioni regionali, pari nel 2004
a 345 milioni di euro rimane il piu' basso del Paese in rapporto al
Pil, rappresentando solo l' 1,2% del prodotto, contro il 23 a livello
nazionale. Nel 2004 le esportazioni a prezzi correnti sono cresciute
del 13,7% (6,1 in Italia, 7,7 nel Mezzogiorno). Le esportazioni di
prodotti agricoli e della pesca sono aumentate del 43,9%, quelle di
prodotti tessili del 27,1%; importanti contributi alla crescita delle
esportazioni regionali, rileva Bankitalia, sono venuti anche dal comparto
dei prodotti in gomma e plastica, dei mezzi di trasporto e delle apparecchiature
elettriche. Oltre la meta' delle esportazioni e' affluita verso i
Paesi dell' Unione Europea allargata, riguardando in prevalenza prodotti
trasformati e manufatti dell' industria e prodotti dell' agricoltura;
Asia e America settentrionale hanno assorbito rispettivamente il 18
e l'8,8% del flusso delle esportazioni. Il flusso di beni e servizi
importati ha accelerato dall' 8,4 al 10,4%, riguardando in prevalenza
i prodotti in legno (49%) e quelli chimici (25,1%); sono inoltre cresciute
le importazioni dei prodotti agricoli e della pesca e delle apparecchiature
elettriche e ottiche. Il deficit commerciale e' aumentato del 4,9%,
raggiungendo l' importo di 197 milioni di euro. Il grado di internazionalizzazione
della regione rimane tra i piu' bassi d' Italia: il rapporto tra investimenti
lordi diretti esteri e Pil nel 2004 e' stato pari allo 0,3 per mille,
meno di un terzo che nel Mezzogiorno.
Le attività produttive
Lo studio di Bankitalia sull' economia calabrese nel 2004 analizza
l' andamento dell' economia reale. Per quanto riguarda le attivita'
produttive, in base ai dati provvisori diffusi dall' Istat, nel 2004
la produzione di agricoltura, silvicoltura e pesca, che determina
il 6% del valore aggiunto regionale, e' cresciuta in termini reali
del 18,5%, dopo la lieve flessione del biennio precedente. Ha fornito
un decisivo contributo, afferma Bankitalia, la forte espansione dell'
olivicoltura (39%), che da sola determina quasi la meta' della produzione
agricola regionale. Anche la produzione di vino e' cresciuta (9,7%),
dopo le forti diminuzioni dei due anni precedenti; la produzione con
marchi Doc e Igt, ancora poco diffusa, e' cresciuta del 28%. I vini
contrassegnati da marchi di qualita' in Calabria sono 25, di cui dodici
Doc e 13 Igt; rappresentano una quota ancora limitata della produzione
(13,6%) anche se in forte crescita nel 2004. Il patrimonio agroalimentare
puo' contare su 9 prodotti Dop e Igp e su 207 prodotti tradizionali,
pari rispettivamente al 7,6 ed al 5,8% di marchi registrati in Italia.
Nel 2003, secondo l' indagine Istat sulla struttura e la produzione
delle aziende agricole, il numero complessivo delle posizioni lavorative
era aumentato del 22,6% rispetto al 2000, raggiungendo 430 mila unita'.
Tra il 2000 e il 2003 si e' ulteriormente accentuata la frammentazione
della struttura produttiva agricola. La dimensione media delle aziende
e' pari a 3 ettari, inferiore a quella del Centro Nord (8,2 ettari),
ma anche a quella delle altre regioni meridionali (5,1 ettari). La
struttura produttiva delle aziende calabresi, afferma Bankitalia,
e' pero' caratterizzata da una percentuale relativamente elevata di
aziende che svolgono attivita' multifunzionali (12%), in particolare
per la trasformazione di prodotti vegetali. Per quanto riguarda la
trasformazione industriale, in base alle indicazioni qualitative provenienti
dalle indagini congiunturali dell' Isae, sia il livello della produzione,
sia quello degli ordinativi, avrebbero segnato un peggioramento nel
2004, con una marcata e crescente prevalenza di imprese industriali
che registrano un calo dell' attivita' economica. Il giudizio delle
imprese sarebbe ulteriormente peggiorato all' inizio del 2005. Le
difficolta' del settore sono confermate dall' aumento delle ore di
Cassa integrazione cresciute del 13,6% (12,9% l' anno precedente).
L' indagine di Bankitalia sulle imprese industriali evidenzia un calo
degli investimenti determinato dal basso grado di utilizzazione degli
impianti (sceso al 70%) e dalle negative aspettative sull' andamento
futuro della domanda. E' invece lievemente cresciuto il fatturato
in termini reali. E' proseguita la crescita del numero di imprese
industriali attive. Secondo Movimprese, il saldo fra iscrizioni e
cessazioni nel 2004 e' stato pari a 151 unita'. Nel 2004 e' proseguita
l' espansione del settore delle costruzioni, che pesa per il 6% circa
del valore aggiunto regionale. L' attivita' del settore, che ha beneficiato
dell' avanzamento dei lavori per opere pubbliche, ha solo parzialmente
recuperato la forte contrazione del triennio 2000-2002. Per l' edilizia
abitativa, dopo la flessione del 2003, le richieste di detrazioni
fiscali per ristrutturazione degli immobili sono rimaste stabili.
Complessivamente, tra il 1998 ed il 2004 sono pervenute 16.500 domande
per detrazioni, pari all' 1,5% del numero di abitazioni censite. Tra
il 2001 e il 2004 i prezzi delle nuove abitazioni nei comuni capoluogo
sono cresciuti in media del 9,7%, in linea col dato nazionale. In
particolare, nell' ultimo anno, la crescita e' risultata allineata
con quella del Mezzogiorno (5,8%), ma inferiore a quella nazionale
(8,7%). Secondo le rilevazioni dell' Agenzia del Territorio, tra il
2000 ed il 2003 le compravendite di immobili ad uso abitativo sono
cresciute del 6,4% annuo; sono state concluse oltre 68.000 transazioni,
concentrate per quasi i due terzi nelle province di Catanzaro e Cosenza.
Secondo i dati dell' ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni
dell' Istat, il 73,2% dei residenti risultava essere proprietario
dell' abitazione occupata (1,8% in piu' rispetto alla media nazionale).
Circa le opere pubbliche, nel 2004 il flusso di cassa per investimenti
diretti realizzati dalla Regione, dalle Province e dai Comuni capoluogo
e' cresciuto dell' 11,6%, raggiungendo i 603 mln di euro. Nello stesso
anno e' proseguita la crescita del valore dei bandi pubblicati in
regione, anche grazie all' avvio del programma delle infrastrutture
strategiche di interesse nazionale, la cosiddetta Legge Obiettivo.
Il programma di opere strategiche di interesse nazionale prevede per
la Calabria la realizzazione di 12 opere di infrastrutturazione idrica
e viaria. Il costo totale stimato e' di 15,8 miliardi di euro; 27,5
miliardi sono poi previsti per la realizzazione di opere multiregionali
che riguardano anche la Calabria. Oltre la meta' del valore dei bandi
pubblicati nel 2004 e' imputabile ai lavori di ammodernamento e messa
in sicurezza della A/3 (337 mln) e della statale 106 (890 mln). Il
completamento dei lavori e' previsto, rispettivamente, entro il 2008
e il 2014; l' effetto sulla produzione del settore di opere di queste
dimensioni e' stimato in almeno due o tre anni. Gia' dal 2004, tuttavia,
afferma Bankitalia, l' Anas ha manifestato notevoli difficolta' nel
reperire le risorse per il pagamento dei lavori completati, con il
rischio della sospensione dei lavori in corso. Secondo i dati dell'
Osservatorio nazionale sul Project Financing, nel 2004 il valore complessivo
delle gare attivate e degli avvisi di preselezione con procedure di
Partenariato pubblico privato pubblicati in Calabria e' stato di 72,4
mln (80 nel 2003), rappresentando il 3,2% delle opere pubbliche bandite
in regione. Nel 2004 sono state aggiudicate le prime tre opere di
PPP, per un importo complessivo di 14,3 mln; le aree di intervento
hanno interessato la sanita', il turismo e l' edilizia cimiteriale.
I servizi: commercio, turismo
Nello studio sull' economia calabrese nel 2004, Bankitalia prende
in considerazione il settore dei servizi. Riguardo al commercio, secondo
i dati forniti dal Ministero delle Attivita' Produttive, nel 2004
il valore delle vendite a prezzi costanti degli esercizi commerciali
e' diminuito del 3,3% (-1,0 nel 2003), riguardando sia il settore
alimentare (-2,3%) che quello non alimentare (-4,1%). Le vendite degli
esercizi commerciali di piccola e media dimensione sono calate del
4%, mentre nella grande distribuzione sono rimaste stabili, dopo la
forte crescita dell' anno precedente. Nel 2004 sono state immatricolate
circa 51.200 autovetture, con un incremento del 2,5% (-0,8 nel 2003);
anche il numero di veicoli commerciali e' aumentato del 23,6%, dopo
la forte diminuzione dell'anno precedente (-48,6). Secondo i dati
provvisori del Ministero delle Attivita' Produttive all' inizio del
2004 la presenza della grande distribuzione organizzata in rapporto
alla popolazione era inferiore a quella nazionale; anche la dimensione
media degli esercizi, misurata sia in termini di superficie sia in
termini di numero di addetti, risultava essere ancora inferiore al
corrispondente dato nazionale. Secondo i dati Movimprese, tra il 2000
ed il 2003 il tasso di crescita delle imprese attive nel comparto
del commercio al dettaglio era stato oltre il doppio di quello nazionale
(2,9% in media d' anno, 1,2 in Italia); tale tendenza e' proseguita
anche nel corso del 2004. Nel settore turistico, afferma Bankitalia,
nel 2004 le presenze in Calabria sono aumentate del 4,8%; la permanenza
media, la piu' lunga in Italia dopo quella delle Marche, e' rimasta
stabile intorno a 5,7 giorni. La stagionalita' nei mesi estivi e'
molto maggiore che nel resto del Paese; nel solo mese di agosto si
concentra ben il 35% delle presenze annuali. Secondo l' indagine trimestrale
di Istat Viaggi e vacanze, nel trimestre luglio-settembre del 2004
la Calabria e' stata, dopo l' Emilia Romagna, la regione piu' visitata
dai turisti italiani per una vacanza di almeno quattro giorni: le
localita' della regione hanno attratto complessivamente il 9,8% dei
flussi turistici interni (8,7% nel 2003). La crescita piu' consistente
delle presenze e' stata rilevata nelle province di Crotone (37,7%)
e Vibo Valentia (9,5%); nelle province di Cosenza e Reggio Calabria
le presenze sono rimaste stabili rispetto all' anno precedente; sono
invece diminuite nella provincia di Catanzaro. Il turismo straniero,
seppure cresciuto del 9% nel 2004, rileva Bankitalia, continua a rappresentare
una quota modesta delle presenze totali (15% contro il 40 a livello
nazionale). La spesa a prezzi costanti dei turisti stranieri, rilevata
dall' Ufficio Italiano Cambi, dopo essere diminuita dell' 8,4% nel
2003, e' aumentata del 21,5%, raggiungendo l' importo di 235 milioni
di euro. Il 75% dei turisti stranieri che ha visitato la Calabria
nel 2004 proveniva dai paesi dell' Unione Europea; tra questi prevalevano
i turisti di nazionalita' tedesca ed austriaca, rispettivamente pari
al 44 ed al 10% delle presenze straniere. Le strutture alberghiere,
che accolgono oltre i tre quarti del movimento turistico, hanno registrato
un aumento delle presenze del 3,9%. E' stato ancora piu' intenso l'
incremento del comparto extra-alberghiero, dove le presenze sono cresciute
del 7,9%. Il sistema ricettivo calabrese e' composto complessivamente
da 1.186 esercizi (188.501 posti letto), localizzati per oltre il
70% nel territorio dei comuni costieri; in particolare lungo la costa
tirrenica si concentra oltre il 50% degli alberghi ed il 35% degli
esercizi complementari. Le strutture alberghiere, che rappresentano
circa i due terzi del numero totale di esercizi turistici, si caratterizzano
per una maggiore concentrazione nelle categorie medio-alte (3, 4 e
5 stelle) rispetto alla media nazionale (circa il 70% a fronte del
58%). Il sistema extra alberghiero, composto da 429 esercizi, offre
complessivamente oltre 81 mila posti letto; rispetto al dato nazionale
esso risulta caratterizzato da dimensioni medie maggiore (258 posti
letto per esercizio rispetto ai 27,4 dell'Italia) e dalla prevalenza
di campeggi e villaggi turistici. Secondo i dati del Ministero delle
Attivita' Produttive, tra il 1999 ed il 2003 le imprese del settore
turistico che hanno beneficiato di agevolazione ai sensi della legge
488/92, sono state complessivamente 316 (2.997 nel Mezzogiorno). Gli
investimenti attivati ammontavano a 808 milioni di euro a prezzi correnti,
pari a 3,5 volte l' ammontare delle agevolazioni concesse (4,3 la
media nazionale). Le risorse sono state accordate quasi interamente
alle piccole imprese e sono state impiegate per la realizzazione di
nuovi impianti turistici (57,6%), ampliamenti (34,5%), ammodernamenti
e ristrutturazioni (7,9%).
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