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Indice dei prezzi al consumo

 

Minimo aumento per l'indice dei prezzi al consumo

14/12-(servizio a cura di GiampaoloCataldo)- Le rilevazioni correnti sui prezzi al consumo svolte dall’Istituto nazionale di statistica danno luogo ad un sistema di indici costituito da: indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC);indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI);indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Ue (IPCA). Nel mese di novembre 2005 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività comprensivo dei tabacchi è stato pari a 128,1, registrando una variazione di più 0,1 per cento rispetto al mese di ottobre 2005 e una variazione di più 2,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; al netto dei tabacchi l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, pari a 127,6, ha presentato nel mese di novembre 2005 una variazione congiunturale di più 0,1 per cento e una variazione tendenziale di più 2,0 per cento.

Tabella 1. Indici nazionali dei prezzi al consumo. Novembre 2005

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO

INDICI

VARIAZIONI  %
Nov.

2005

Nov. 05

Ott. 05

Nov.05

Nov.04

Dic.04-Nov.05 (a)

Dic.03-Nov.04 (a)

  Per l’intera collettivitą (base 1995=100)

       

      - con  tabacchi

128,1

+0,1

+2,2

+1,9

      - senza tabacchi

127,6

+0,1

+2,0

+1,8

  Per le famiglie di operai e impiegati

  (base 1995=100)

       

      - con  tabacchi

127,0

+0,2

+2,1

+1,9

      - senza tabacchi

126,1

  0,0

+1,8

+1,7

  Armonizzato (base 2001=100)

111,5

  0,0

+2,4

+2,2

(a) Variazione calcolata sulla media degli indici relativi ai dodici mesi.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, nel mese di novembre 2005 è stato pari a 127,0, con una variazione di più 0,2 per cento rispetto ad ottobre 2005 e una variazione di più 2,1 per cento rispetto a novembre 2004; le corrispondenti variazioni registrate dall’indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, nulla e più 1,8 per cento, mentre il livello dell’indice è stato pari a 126,1. L’IPCA viene inviato mensilmente all’Eurostat secondo un calendario prefissato. Tale indice, relativo al mese di novembre 2005 ed espresso in base 1996=100, verrà diffuso da Eurostat il giorno16 dicembre 2005, contestualmente a quelli degli altri paesi della Ue.

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC)
Nel mese di novembre gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli Servizi sanitari e spese per la salute (più 1,3 per cento), Mobili, articoli e servizi per la casa (più 0,4 per cento), Altri beni e servizi (più 0,3 per cento) e Abbigliamento e calzature (più 0,2 per cento); variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Istruzione; variazioni negative si sono registrate nei capitoli Trasporti (meno 0,5 per cento), Servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,3 per cento) e Comunicazioni (meno 0,2 per cento).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 7,3 per cento), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 5,8 per cento), Trasporti (più 4,1 per cento) e Istruzione (più 3,0 per cento); una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (meno 4,0 per cento).

Tabella 2. Indici NIC, base 1995=100, per capitolo di spesa. Novembre 2005

CAPITOLI  DI  SPESA

PESI

INDICI

(BASE 1995=100)

VARIAZIONI  %

Nov. 05

Ott. 05

Nov.05

Nov.04

Dic.04-Nov.05 (a)

Dic.03-Nov.04 (a)

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

158408

122,1

+0,1

+0,6

 -0,2

Bevande alcoliche e tabacchi

28614

156,4

  0,0

+7,3

+7,6

Abbigliamento e calzature

99013

130,1

+0,2

+1,5

+1,7

Abitazione, acqua, elettr. e combustibili

92663

139,1

  0,0

+5,8

+4,7

Mobili, articoli e servizi per la casa

100650

123,5

+0,4

+1,5

+1,8

Servizi sanitari e spese per la salute

75140

123,4

+1,3

+1,2

 -1,1

Trasporti

135965

132,3

 -0,5

+4,1

+4,6

Comunicazioni

29784

  80,0

 -0,2

 -4,0

 -4,8

Ricreazione, spettacoli e cultura

79394

119,2

+0,1

+0,9

+0,9

Istruzione

10671

132,6

  0,0

+3,0

+3,6

Servizi ricettivi e di ristorazione

107873

139,6

 -0,3

+2,0

+2,4

Altri beni e servizi

81825

134,5

+0,3

+2,4

+2,9

Indice generale: con tabacchi

1000000

128,1

+0,1

+2,2

+1,9

senza tabacchi

979170

127,6

+0,1

+2,0

+1,8

(a) Variazione calcolata sulla media degli indici relativi ai dodici mesi.

Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI)
Gli aumenti congiunturali più consistenti si sono verificati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute (più 1,4 per cento), Mobili, articoli e servizi per la casa (più 0,5 per cento) e Altri beni e servizi (più 0,3 per cento); variazioni nulle hanno riguardato i capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Istruzione; variazioni negative si sono registrate nei capitoli Trasporti (meno 0,6 per cento), Servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,5 per cento) e Comunicazioni (meno 0,2 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 7,7 per cento), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 5,0 per cento), Trasporti (più 4,0 per cento) e Istruzione (più 3,0 per cento); una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (meno 4,3 per cento).

Tabella 3. Indici FOI, base 1995=100, per capitolo di spesa. Novembre 2005

CAPITOLI  DI  SPESA

PESI

INDICI

(BASE 1995=100)

VARIAZIONI  %

Nov. 05

Ott. 05

Nov.05

Nov.04

Dic.04-Nov.05 (a)

Dic.03-Nov.04 (a)

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

156515

121,7

+0,1

+0,7

  0,0

Bevande alcoliche e tabacchi

32467

157,8

  0,0

+7,7

+7,9

Abbigliamento e calzature

107614

129,7

+0,2

+1,5

+1,7

Abitazione, acqua, elettr. e combustibili

89549

139,5

  0,0

+5,0

+4,1

Mobili, articoli e servizi per la casa

111369

122,9

+0,5

+1,6

+1,8

Servizi sanitari e spese per la salute

60359

121,7

+1,4

+1,4

 -0,8

Trasporti

144071

131,4

 -0,6

+4,0

+4,4

Comunicazioni

30468

  81,4

 -0,2

 -4,3

 -5,3

Ricreazione, spettacoli e cultura

84823

119,0

+0,1

+0,6

+0,6

Istruzione

11492

134,0

  0,0

+3,0

+3,6

Servizi ricettivi e di ristorazione

94938

136,4

 -0,5

+1,9

+2,7

Altri beni e servizi

76335

130,1

+0,3

+2,3

+2,5

Indice generale: con tabacchi

1000000

127,0

+0,2

+2,1

+1,9

                       senza tabacchi

974857

126,1

  0,0

+1,8

+1,7

(a) Variazione calcolata sulla media degli indici relativi ai dodici mesi.

Indici NIC e FOI per le città capoluogo di regione
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Trieste (più 2,9 per cento), Torino e Aosta (più 2,7 per cento per entrambe), Napoli (più 2,6 per cento), Ancona e Potenza (più 2,5 per cento per entrambe); quelli più moderati hanno riguardato le città di Firenze (più 1,6 per cento), L’Aquila e Bari (più 1,7 per cento per entrambe) e Venezia (più 1,8 per cento). L’ unica Regione che non è presente con il proprio capoluogo è la Calabria.

Tabella 4. Variazioni degli indici generali NIC e FOI delle città capoluogo di regione.
Novembre 2005

CITTA'

VARIAZIONI  %

NIC

con i tabacchi

FOI

con i tabacchi

FOI

esclusi i tabacchi

Nov. 05

Ott. 05

Nov.05

Nov.04

Nov. 05

Ott. 05

Nov.05

Nov.04

Nov. 05

Ott. 05

Nov.05

Nov.04

Torino

+0,4

+2,7

+0,3

+2,6

+0,5

+2,4

Aosta

 -0,6

+2,7

 -0,6

+2,6

 -0,6

+2,5

Milano

+0,1

+1,9

+0,1

+1,8

+0,2

+1,6

Trento

+0,1

+2,3

  0,0

+2,0

  0,0

+1,8

Venezia

 -0,1

+1,8

 -0,1

+1,9

 -0,1

+1,6

Trieste

+0,2

+2,9

+0,2

+2,8

+0,2

+2,5

Genova

+0,1

+2,1

  0,0

+2,0

+0,1

+1,8

Bologna

+0,3

+2,1

+0,2

+1,9

+0,1

+1,7

Firenze

  0,0

+1,6

 -0,2

+1,5

  0,0

+1,5

Perugia

  0,0

+2,4

  0,0

+2,4

  0,0

+2,1

Ancona

+0,3

+2,5

+0,5

+2,4

+0,4

+2,2

Roma

 -0,3

+2,1

 -0,3

+2,1

 -0,4

+1,8

L'Aquila

 -0,1

+1,7

 -0,1

+1,7

 -0,1

+1,5

Campobasso

  0,0

+2,4

 -0,2

+2,1

 -0,1

+2,0

Napoli

+0,4

+2,6

+0,5

+2,6

+0,4

+2,3

Bari

+0,1

+1,7

  0,0

+1,7

+0,1

+1,5

Potenza

+0,3

+2,5

+0,3

+2,6

+0,4

+2,4

Reggio Calabria *

  0,0

+2,2

+0,1

+2,2

  0,0

+1,9

Palermo

+0,2

+2,2

+0,2

+2,2

+0,1

+1,9

Cagliari

  0,0

+2,0

+0,1

+2,0

  0,0

+1,8

*La Regione Calabria è rappresentata da Reggio Calabria, poiché il suo capoluogo Catanzaro non effettua la rilevazione.


La dinamica dei prezzi al consumo

L’inflazione, a novembre 2005, misurata dall’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, si è stabilizzata su un ritmo di crescita del 2,2 per cento, dopo l’accelerazione registrata a ottobre (tavola 1). Il tasso di inflazione “acquisito” per il 2005, cioè quello che si registrerebbe se l’indice dei prezzi al consumo restasse a dicembre allo stesso livello registrato a novembre, è pari all’1,9 per cento.
La dinamica del tasso tendenziale di crescita dei prezzi al consumo risente, dell’andamento dei prezzi del comparto dei beni che, a novembre, sono risultati in lieve aumento rispetto al mese precedente. In particolare, i prezzi dei beni energetici, nonostante la sensibile riduzione su base congiunturale, continuano a registrare tassi di crescita in ragione d’anno relativamente elevati. Al contrario, un effetto di contenimento dell’inflazione si deve alla dinamica dei prezzi del settore alimentare che resta moderata, nonostante i segnali di ripresa congiunturale dei prodotti alimentari lavorati. Un contributo all’inflazione si deve, inoltre, al ritmo di crescita su base annua dei prezzi dei tabacchi che, nell’ultimo mese, rimane sostenuto.
Stabile, infine, risulta il tasso tendenziale di crescita dei prezzi dei servizi, nonostante il lieve aumento dei prezzi rispetto ai livelli registrati a ottobre.


Tavola1

Capitoli di spesa

Per quanto riguarda i capitoli di spesa, gli aumenti più marcati, misurati nell’arco degli ultimi dodici mesi, hanno interessato il capitolo delle bevande alcoliche e dei tabacchi (7,3 per cento), il capitolo il capitolo dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (5,8 per cento) e dei trasporti (4,1 per cento) (figura 1). Significativi aumenti hanno fatto registrare anche i prezzi del capitolo dell’istruzione (cresciuti del 3,0 per cento su base annua) e del capitolo degli altri beni e servizi (2,4 per cento).
Ioltre, si conferma la tendenza alla flessione dei prezzi del capitolo delle comunicazioni, che negli ultimi dodici mesi sono diminuiti del 4,0 per cento.
Un ritmo di crescita al di sotto della media si registra, per i prezzi del capitolo dei beni alimentari e delle bevande analcoliche (che hanno fatto segnare una variazione tendenziale pari allo 0,6 per cento), della ricreazione, spettacoli e cultura (più 0,9 per cento), dei servizi sanitari e spese per la salute (più 1,2 per cento), del capitolo dell’abbigliamento e calzature e del capitolo dei mobili, arredamento e servizi per la casa (entrambi cresciuti dell’1,5 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) e, infine, dei servizi ricettivi e di ristorazione (più 2,0 per cento).

Figura 1

La scomposizione del tasso tendenziale di crescita dell’indice generale nei contributi imputabili ai diversi capitoli (figura 2) evidenzia che, nell’ultimo mese, il contributo maggiore è attribuibile al capitolo dei trasporti che, assieme al capitolo dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili, spiega il 50 per cento del tasso di inflazione (la somma dei rispettivi contributi è risultata pari a 1,095 punti percentuali).

Figura 2

Confrontando, i tassi tendenziali di ottobre con quelli misurati nel mese precedente (si veda ancora la tavola 1), si registrano accelerazioni per tre capitoli: servizi sanitari e spese per la salute (da meno 0,5 per cento a più 1,2 per cento), alimentari e bevande analcoliche (da più 0,2 per cento a più 0,6 per cento) e abbigliamento e calzature (da più 1,3 per cento a più 1,5 per cento). Rallenta, inoltre, la fase di flessione su base tendenziale dei prezzi del capitolo delle comunicazioni (da meno 4,2 per cento a meno 4,0 per cento). D’altra parte, rallentamenti del tasso tendenziale di crescita dei prezzi si riscontrano per sei capitoli: trasporti (da più 5,2 per cento a più 4,1 per cento), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (da più 6,1 per cento a più 5,8 per cento), istruzione (da più 3,3 per cento a più 3,0 per cento), servizi ricettivi e di ristorazione (da più 2,2 per cento a più 2,0 per cento), altri beni e servizi (da più 2,6 per cento a più 2,4 per cento) e mobili, arredamento e servizi per la casa (da più 1,6 per cento a più 1,5 per cento).A un maggiore livello di disaggregazione merceologica, all’interno del comparto degli alimentari non lavorati è da registrare un aumento congiunturale dello 0,6 per cento dei prezzi degli ortaggi e legumi freschi, cresciuti del 6,5 per cento rispetto all’anno precedente. I prezzi della frutta mostrano un calo congiunturale pari allo 0,3 per cento e una diminuzione del 5,6 per cento rispetto a novembre 2004. La diminuzione congiunturale del prezzo delle carni (meno 0,3 per cento), che riduce la variazione tendenziale allo 0,3 per cento dallo 0,5 per cento di ottobre, è imputabile alla caduta del prezzo del pollame (meno 3,6 per cento rispetto a ottobre e meno 4,7 per cento rispetto a un anno fa). Sul fronte dei prodotti alimentari lavorati, c’è da rilevare l’aumento dell’1,7 per cento dei prezzi del settore degli olii e grassi, che porta la variazione tendenziale al 2,8 per cento, dall’1,1 per cento di ottobre. All’interno del comparto energetico, rispetto a ottobre il prezzo della benzina verde diminuisce del 5,5 per cento (più 7,9 per cento rispetto all’anno precedente) e quello del gasolio cala del 4,3 per cento (più 15,7 per cento su base tendenziale).Per quanto riguarda le dinamiche dei prezzi dei servizi sanitari e spese per la salute, a novembre si è registrata una crescita congiunturale dell’1,3 per cento, che ha portato il tasso tendenziale all’1,2 per cento (era meno 0,5 per cento il mese scorso). Il principale contributo all’aumento è venuto dai medicinali, con una variazione congiunturale dei prezzi pari al 2,5 per cento; ciò ha determinato un tasso tendenziale dello 0,4 per cento, da meno 3,7 per cento di ottobre. Ulteriori aspetti del quadro inflazionistico di novembre 2005 riguardano: la crescita congiunturale dello 0,5 per cento dei prezzi delle auto, che porta la variazione tendenziale al 2,1 per cento, dall’1,9 per cento di ottobre; il calo congiunturale dell’1,5 per cento dei prezzi dei trasporti aerei (più 13,3 per cento su base annua); il calo congiunturale dello 0,2 per cento dei prezzi dei servizi di telefonia; l’aumento congiunturale dello 0,5 per cento dei prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, il cui tasso tendenziale passa dal 2,3 per cento di ottobre al 2,6 per cento di novembre.

 

Le tipologie di spesa

Per quanto riguarda le tipologie di prodotto, negli ultimi cinque mesi, i tassi di crescita in ragione d’anno dei prezzi dei servizi e dei beni hanno evidenziato un progressivo riavvicinamento, che ha portato il differenziale inflazionistico allo 0,2 per cento di novembre, dall’1,6 per cento del mese di giugno.

Il risultato risente dell’andamento dei prezzi dei beni, il cui ritmo di crescita nell’ultimo trimestre è progressivamente aumentato, finendo a novembre al 2,1 per cento (tavola 2). Per contro, il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei servizi, dopo il rallentamento registrato tra agosto e ottobre, nel mese successivo si è stabilizzato.
In termini di impatto, il contributo dei beni alla variazione tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo è salito a 1,232 punti percentuali, dagli 1,199 punti percentuali di ottobre (figura 4). Nello stesso periodo, il sostegno alla crescita dei prezzi al consumo del comparto dei servizi si è lievemente ridotto (da 1,016 punti percentuali di ottobre a 0,956 punti di novembre).


Tavola 2


Figura 4

Per quanto riguarda il settore dei beni, un effetto di contenimento dell’inflazione si deve soprattutto alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari (incluse le bevande alcoliche) che, a novembre, hanno fatto segnare un aumento congiunturale dello 0,1 per cento; ciò porta il tasso di crescita in ragione d’anno allo 0,6 per cento.
Più in dettaglio, il tasso tendenziale di crescita dei prezzi dei beni alimentari non lavorati, passato dal più 5,6 per cento del febbraio 2004 al meno 2,6 per cento del gennaio scorso, nei mesi successivi è progressivamente risalito, finendo a novembre a più 0,4 per cento, nonostante il calo registrato su base congiunturale (figura 5).
La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni alimentari lavorati, che a settembre aveva interrotto la fase di decelerazione iniziata ad agosto dello scorso anno, a novembre ha fatto segnare una nuova lieve ripresa, dopo la stabilizzazione di ottobre. In particolare, a novembre, i prezzi dei prodotti alimentari lavorati sono risultati dello 0,6 per cento più elevati rispetto allo stesso mese del 2004.

Figura 5

L’impatto disinflazionistico delle variazioni dei prezzi dei beni alimentari è risultato, anche a novembre, controbilanciato dalla dinamica sostenuta dei prezzi dei beni energetici, il cui tasso tendenziale di crescita ha evidenziato, una marcata decelerazione come conseguenza della flessione dei prezzi del comparto rispetto al mese di ottobre.

Nel dettaglio, i prezzi dei beni energetici non regolamentati sono diminuiti su base congiunturale del 4,1 per cento portando, a novembre, il tasso tendenziale di crescita dei prezzi al 9,6 per cento, dal 14,5 per cento di ottobre. Al contrario, i prezzi dei beni energetici regolamentati hanno fatto segnare un aumento dello 0,4 per cento rispetto al mese precedente, che ha stabilizzato il tasso tendenziale sullo stesso livello di ottobre (più 9,9 per cento).
Nell’insieme, il contributo assoluto dei beni energetici alla dinamica tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo è risultato pari a 0,588 punti percentuali, mentre quello dei beni alimentari ammonta a 0,104 punti percentuali.

Un ruolo di sostegno alla dinamica dei prezzi al consumo si deve, inoltre, ai prezzi dei tabacchi, cresciuti negli ultimi dodici mesi del 9,7 per cento. In particolare, l’impatto di tali aumenti sul tasso tendenziale di crescita dell’indice generale è stato pari a 0,199 punti percentuali.
Per quanto riguarda gli altri beni, invece, la dinamica dei prezzi continua a essere caratterizzata da tassi tendenziali di crescita moderati. In particolare, nell’ultimo mese i prezzi degli altri beni, nel complesso, sono risultati dell’1,0 per cento più elevati rispetto a novembre del 2004, fornendo un contributo alla variazione dell’indice generale di 0,341 punti percentuali.
Un’ulteriore chiave di lettura della dinamica inflazionistica dell’aggregato dei beni è quella che fa riferimento alla distinzione tra i beni cosiddetti di largo consumo (rappresentati in larga misura dai beni alimentari) e gli altri beni. Nel mese di novembre, i prezzi dei beni di largo consumo hanno fatto segnare un aumento su base tendenziale dello 0,6 per cento, in accelerazione rispetto al mese precedente. In controtendenza è risultato, l’andamento dei prezzi dei beni non di largo consumo, il cui ritmo di crescita su base annua è passato dal 2,8 per cento di ottobre al 2,7 per cento nell’ultimo mese (figura 8).

Tavola 3

Figura 8

Con riferimento ai prezzi dei servizi (tavola 4), a novembre il ritmo di crescita dei prezzi dei servizi non regolamentati permane su livelli relativamente sostenuti (più 0,2 per cento la variazione congiunturale e più 2,5 per cento quella tendenziale), mentre i prodotti a prezzo regolamentato hanno evidenziato una diminuzione dei prezzi, su base congiunturale, dello 0,2 per cento; conseguentemente la variazione tendenziale passa a più 1,2 per cento, dal più 1,3 per cento di ottobre.
Nell’ambito dei servizi a prezzo regolamentato, considerando un maggior livello di dettaglio, si rileva che gli incrementi più marcati hanno interessato i prezzi dei servizi a regolamentazione locale, cresciuti negli ultimi dodici mesi del 3,3 per cento (in decelerazione rispetto al dato di ottobre). Per contro, il ritmo di crescita su base annua dei prezzi dei servizi regolamentati a livello nazionale, nell’ultimo mese, è risultato pari all’0,3 per cento.

Tavola 4

 

Dati e grafici a cura di

 

 

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