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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Economia
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INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO |
INDICI |
VARIAZIONI % | ||
Nov.
2005 |
Nov. 05 Ott. 05 |
Nov.05 Nov.04 |
Dic.04-Nov.05 (a) Dic.03-Nov.04 (a) |
|
Per lintera collettivitą (base 1995=100) |
||||
- con tabacchi |
128,1 |
+0,1 |
+2,2 |
+1,9 |
- senza tabacchi |
127,6 |
+0,1 |
+2,0 |
+1,8 |
Per le famiglie di operai e impiegati (base 1995=100) |
||||
- con tabacchi |
127,0 |
+0,2 |
+2,1 |
+1,9 |
- senza tabacchi |
126,1 |
0,0 |
+1,8 |
+1,7 |
Armonizzato (base 2001=100) |
111,5 |
0,0 |
+2,4 |
+2,2 |
(a) Variazione calcolata sulla media degli indici relativi ai dodici mesi.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, nel mese di novembre 2005 è stato pari a 127,0, con una variazione di più 0,2 per cento rispetto ad ottobre 2005 e una variazione di più 2,1 per cento rispetto a novembre 2004; le corrispondenti variazioni registrate dall’indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, nulla e più 1,8 per cento, mentre il livello dell’indice è stato pari a 126,1. L’IPCA viene inviato mensilmente all’Eurostat secondo un calendario prefissato. Tale indice, relativo al mese di novembre 2005 ed espresso in base 1996=100, verrà diffuso da Eurostat il giorno16 dicembre 2005, contestualmente a quelli degli altri paesi della Ue.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività
(NIC)
Nel mese di novembre gli aumenti congiunturali più significativi
sono stati rilevati per i capitoli Servizi sanitari e spese per la
salute (più 1,3 per cento), Mobili, articoli e servizi per
la casa (più 0,4 per cento), Altri beni e servizi (più
0,3 per cento) e Abbigliamento e calzature (più 0,2 per cento);
variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Bevande alcoliche
e tabacchi, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e
Istruzione; variazioni negative si sono registrate nei capitoli Trasporti
(meno 0,5 per cento), Servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,3
per cento) e Comunicazioni (meno 0,2 per cento).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei
capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 7,3 per cento),
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 5,8
per cento), Trasporti (più 4,1 per cento) e Istruzione (più
3,0 per cento); una variazione tendenziale negativa si è verificata
nel capitolo Comunicazioni (meno 4,0 per cento).
Tabella 2. Indici NIC, base 1995=100, per capitolo di spesa. Novembre 2005
CAPITOLI DI SPESA |
PESI |
INDICI (BASE 1995=100) |
VARIAZIONI % |
||
Nov. 05 Ott. 05 |
Nov.05 Nov.04 |
Dic.04-Nov.05 (a) Dic.03-Nov.04 (a) |
|||
Prodotti alimentari e bevande analcoliche |
158408 |
122,1 |
+0,1 |
+0,6 |
-0,2 |
Bevande alcoliche e tabacchi |
28614 |
156,4 |
0,0 |
+7,3 |
+7,6 |
Abbigliamento e calzature |
99013 |
130,1 |
+0,2 |
+1,5 |
+1,7 |
Abitazione, acqua, elettr. e combustibili |
92663 |
139,1 |
0,0 |
+5,8 |
+4,7 |
Mobili, articoli e servizi per la casa |
100650 |
123,5 |
+0,4 |
+1,5 |
+1,8 |
Servizi sanitari e spese per la salute |
75140 |
123,4 |
+1,3 |
+1,2 |
-1,1 |
Trasporti |
135965 |
132,3 |
-0,5 |
+4,1 |
+4,6 |
Comunicazioni |
29784 |
80,0 |
-0,2 |
-4,0 |
-4,8 |
Ricreazione, spettacoli e cultura |
79394 |
119,2 |
+0,1 |
+0,9 |
+0,9 |
Istruzione |
10671 |
132,6 |
0,0 |
+3,0 |
+3,6 |
Servizi ricettivi e di ristorazione |
107873 |
139,6 |
-0,3 |
+2,0 |
+2,4 |
Altri beni e servizi |
81825 |
134,5 |
+0,3 |
+2,4 |
+2,9 |
Indice generale: con tabacchi |
1000000 |
128,1 |
+0,1 |
+2,2 |
+1,9 |
senza tabacchi |
979170 |
127,6 |
+0,1 |
+2,0 |
+1,8 |
(a) Variazione calcolata sulla media degli indici relativi ai dodici mesi.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai
e impiegati (FOI)
Gli aumenti congiunturali più consistenti si sono verificati
nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute (più 1,4
per cento), Mobili, articoli e servizi per la casa (più 0,5
per cento) e Altri beni e servizi (più 0,3 per cento); variazioni
nulle hanno riguardato i capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abitazione,
acqua, elettricità e combustibili e Istruzione; variazioni
negative si sono registrate nei capitoli Trasporti (meno 0,6 per cento),
Servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,5 per cento) e Comunicazioni
(meno 0,2 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati
si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più
7,7 per cento), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili
(più 5,0 per cento), Trasporti (più 4,0 per cento) e
Istruzione (più 3,0 per cento); una variazione tendenziale
negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (meno 4,3
per cento).
Tabella 3. Indici FOI, base 1995=100, per capitolo di spesa. Novembre 2005
CAPITOLI DI SPESA |
PESI |
INDICI (BASE 1995=100) |
VARIAZIONI % |
||
Nov. 05 Ott. 05 |
Nov.05 Nov.04 |
Dic.04-Nov.05 (a) Dic.03-Nov.04 (a) |
|||
Prodotti alimentari e bevande analcoliche |
156515 |
121,7 |
+0,1 |
+0,7 |
0,0 |
Bevande alcoliche e tabacchi |
32467 |
157,8 |
0,0 |
+7,7 |
+7,9 |
Abbigliamento e calzature |
107614 |
129,7 |
+0,2 |
+1,5 |
+1,7 |
Abitazione, acqua, elettr. e combustibili |
89549 |
139,5 |
0,0 |
+5,0 |
+4,1 |
Mobili, articoli e servizi per la casa |
111369 |
122,9 |
+0,5 |
+1,6 |
+1,8 |
Servizi sanitari e spese per la salute |
60359 |
121,7 |
+1,4 |
+1,4 |
-0,8 |
Trasporti |
144071 |
131,4 |
-0,6 |
+4,0 |
+4,4 |
Comunicazioni |
30468 |
81,4 |
-0,2 |
-4,3 |
-5,3 |
Ricreazione, spettacoli e cultura |
84823 |
119,0 |
+0,1 |
+0,6 |
+0,6 |
Istruzione |
11492 |
134,0 |
0,0 |
+3,0 |
+3,6 |
Servizi ricettivi e di ristorazione |
94938 |
136,4 |
-0,5 |
+1,9 |
+2,7 |
Altri beni e servizi |
76335 |
130,1 |
+0,3 |
+2,3 |
+2,5 |
Indice generale: con tabacchi |
1000000 |
127,0 |
+0,2 |
+2,1 |
+1,9 |
senza tabacchi |
974857 |
126,1 |
0,0 |
+1,8 |
+1,7 |
(a) Variazione calcolata sulla media degli indici relativi ai dodici mesi.
Indici NIC e FOI per le città capoluogo di regione
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli
aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono
verificati nelle città di Trieste (più 2,9 per cento),
Torino e Aosta (più 2,7 per cento per entrambe), Napoli (più
2,6 per cento), Ancona e Potenza (più 2,5 per cento per entrambe);
quelli più moderati hanno riguardato le città di Firenze
(più 1,6 per cento), L’Aquila e Bari (più 1,7
per cento per entrambe) e Venezia (più 1,8 per cento). L’
unica Regione che non è presente con il proprio capoluogo è
la Calabria.
Tabella 4. Variazioni
degli indici generali NIC e FOI delle città capoluogo di regione.
Novembre 2005
CITTA' |
VARIAZIONI % |
|||||
NIC con i tabacchi |
FOI con i tabacchi |
FOI esclusi i tabacchi |
||||
Nov. 05 Ott. 05 |
Nov.05 Nov.04 |
Nov. 05 Ott. 05 |
Nov.05 Nov.04 |
Nov. 05 Ott. 05 |
Nov.05 Nov.04 |
|
Torino |
+0,4 |
+2,7 |
+0,3 |
+2,6 |
+0,5 |
+2,4 |
Aosta |
-0,6 |
+2,7 |
-0,6 |
+2,6 |
-0,6 |
+2,5 |
Milano |
+0,1 |
+1,9 |
+0,1 |
+1,8 |
+0,2 |
+1,6 |
Trento |
+0,1 |
+2,3 |
0,0 |
+2,0 |
0,0 |
+1,8 |
Venezia |
-0,1 |
+1,8 |
-0,1 |
+1,9 |
-0,1 |
+1,6 |
Trieste |
+0,2 |
+2,9 |
+0,2 |
+2,8 |
+0,2 |
+2,5 |
Genova |
+0,1 |
+2,1 |
0,0 |
+2,0 |
+0,1 |
+1,8 |
Bologna |
+0,3 |
+2,1 |
+0,2 |
+1,9 |
+0,1 |
+1,7 |
Firenze |
0,0 |
+1,6 |
-0,2 |
+1,5 |
0,0 |
+1,5 |
Perugia |
0,0 |
+2,4 |
0,0 |
+2,4 |
0,0 |
+2,1 |
Ancona |
+0,3 |
+2,5 |
+0,5 |
+2,4 |
+0,4 |
+2,2 |
Roma |
-0,3 |
+2,1 |
-0,3 |
+2,1 |
-0,4 |
+1,8 |
L'Aquila |
-0,1 |
+1,7 |
-0,1 |
+1,7 |
-0,1 |
+1,5 |
Campobasso |
0,0 |
+2,4 |
-0,2 |
+2,1 |
-0,1 |
+2,0 |
Napoli |
+0,4 |
+2,6 |
+0,5 |
+2,6 |
+0,4 |
+2,3 |
Bari |
+0,1 |
+1,7 |
0,0 |
+1,7 |
+0,1 |
+1,5 |
Potenza |
+0,3 |
+2,5 |
+0,3 |
+2,6 |
+0,4 |
+2,4 |
Reggio Calabria * |
0,0 |
+2,2 |
+0,1 |
+2,2 |
0,0 |
+1,9 |
Palermo |
+0,2 |
+2,2 |
+0,2 |
+2,2 |
+0,1 |
+1,9 |
Cagliari |
0,0 |
+2,0 |
+0,1 |
+2,0 |
0,0 |
+1,8 |
*La Regione Calabria è rappresentata da Reggio Calabria, poiché il suo capoluogo Catanzaro non effettua la rilevazione.
La dinamica dei prezzi al consumo
L’inflazione, a novembre 2005, misurata dall’indice nazionale
dei prezzi al consumo per l’intera collettività, si è
stabilizzata su un ritmo di crescita del 2,2 per cento, dopo l’accelerazione
registrata a ottobre (tavola 1). Il tasso di inflazione “acquisito”
per il 2005, cioè quello che si registrerebbe se l’indice
dei prezzi al consumo restasse a dicembre allo stesso livello registrato
a novembre, è pari all’1,9 per cento.
La dinamica del tasso tendenziale di crescita dei prezzi al consumo
risente, dell’andamento dei prezzi del comparto dei beni che,
a novembre, sono risultati in lieve aumento rispetto al mese precedente.
In particolare, i prezzi dei beni energetici, nonostante la sensibile
riduzione su base congiunturale, continuano a registrare tassi di
crescita in ragione d’anno relativamente elevati. Al contrario,
un effetto di contenimento dell’inflazione si deve alla dinamica
dei prezzi del settore alimentare che resta moderata, nonostante i
segnali di ripresa congiunturale dei prodotti alimentari lavorati.
Un contributo all’inflazione si deve, inoltre, al ritmo di crescita
su base annua dei prezzi dei tabacchi che, nell’ultimo mese,
rimane sostenuto.
Stabile, infine, risulta il tasso tendenziale di crescita dei prezzi
dei servizi, nonostante il lieve aumento dei prezzi rispetto ai livelli
registrati a ottobre.
Tavola1
Capitoli di spesa
Per quanto riguarda i capitoli di spesa, gli aumenti più marcati,
misurati nell’arco degli ultimi dodici mesi, hanno interessato
il capitolo delle bevande alcoliche e dei tabacchi (7,3 per cento),
il capitolo il capitolo dell’abitazione, acqua, elettricità
e combustibili (5,8 per cento) e dei trasporti (4,1 per cento) (figura
1). Significativi aumenti hanno fatto registrare anche i prezzi del
capitolo dell’istruzione (cresciuti del 3,0 per cento su base
annua) e del capitolo degli altri beni e servizi (2,4 per cento).
Ioltre, si conferma la tendenza alla flessione dei prezzi del capitolo
delle comunicazioni, che negli ultimi dodici mesi sono diminuiti del
4,0 per cento.
Un ritmo di crescita al di sotto della media si registra, per i prezzi
del capitolo dei beni alimentari e delle bevande analcoliche (che
hanno fatto segnare una variazione tendenziale pari allo 0,6 per cento),
della ricreazione, spettacoli e cultura (più 0,9 per cento),
dei servizi sanitari e spese per la salute (più 1,2 per cento),
del capitolo dell’abbigliamento e calzature e del capitolo dei
mobili, arredamento e servizi per la casa (entrambi cresciuti dell’1,5
per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) e,
infine, dei servizi ricettivi e di ristorazione (più 2,0 per
cento).
Figura 1
La scomposizione del tasso tendenziale di crescita dell’indice generale nei contributi imputabili ai diversi capitoli (figura 2) evidenzia che, nell’ultimo mese, il contributo maggiore è attribuibile al capitolo dei trasporti che, assieme al capitolo dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili, spiega il 50 per cento del tasso di inflazione (la somma dei rispettivi contributi è risultata pari a 1,095 punti percentuali).
Figura 2
Confrontando, i tassi tendenziali di ottobre con quelli misurati nel mese precedente (si veda ancora la tavola 1), si registrano accelerazioni per tre capitoli: servizi sanitari e spese per la salute (da meno 0,5 per cento a più 1,2 per cento), alimentari e bevande analcoliche (da più 0,2 per cento a più 0,6 per cento) e abbigliamento e calzature (da più 1,3 per cento a più 1,5 per cento). Rallenta, inoltre, la fase di flessione su base tendenziale dei prezzi del capitolo delle comunicazioni (da meno 4,2 per cento a meno 4,0 per cento). D’altra parte, rallentamenti del tasso tendenziale di crescita dei prezzi si riscontrano per sei capitoli: trasporti (da più 5,2 per cento a più 4,1 per cento), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (da più 6,1 per cento a più 5,8 per cento), istruzione (da più 3,3 per cento a più 3,0 per cento), servizi ricettivi e di ristorazione (da più 2,2 per cento a più 2,0 per cento), altri beni e servizi (da più 2,6 per cento a più 2,4 per cento) e mobili, arredamento e servizi per la casa (da più 1,6 per cento a più 1,5 per cento).A un maggiore livello di disaggregazione merceologica, all’interno del comparto degli alimentari non lavorati è da registrare un aumento congiunturale dello 0,6 per cento dei prezzi degli ortaggi e legumi freschi, cresciuti del 6,5 per cento rispetto all’anno precedente. I prezzi della frutta mostrano un calo congiunturale pari allo 0,3 per cento e una diminuzione del 5,6 per cento rispetto a novembre 2004. La diminuzione congiunturale del prezzo delle carni (meno 0,3 per cento), che riduce la variazione tendenziale allo 0,3 per cento dallo 0,5 per cento di ottobre, è imputabile alla caduta del prezzo del pollame (meno 3,6 per cento rispetto a ottobre e meno 4,7 per cento rispetto a un anno fa). Sul fronte dei prodotti alimentari lavorati, c’è da rilevare l’aumento dell’1,7 per cento dei prezzi del settore degli olii e grassi, che porta la variazione tendenziale al 2,8 per cento, dall’1,1 per cento di ottobre. All’interno del comparto energetico, rispetto a ottobre il prezzo della benzina verde diminuisce del 5,5 per cento (più 7,9 per cento rispetto all’anno precedente) e quello del gasolio cala del 4,3 per cento (più 15,7 per cento su base tendenziale).Per quanto riguarda le dinamiche dei prezzi dei servizi sanitari e spese per la salute, a novembre si è registrata una crescita congiunturale dell’1,3 per cento, che ha portato il tasso tendenziale all’1,2 per cento (era meno 0,5 per cento il mese scorso). Il principale contributo all’aumento è venuto dai medicinali, con una variazione congiunturale dei prezzi pari al 2,5 per cento; ciò ha determinato un tasso tendenziale dello 0,4 per cento, da meno 3,7 per cento di ottobre. Ulteriori aspetti del quadro inflazionistico di novembre 2005 riguardano: la crescita congiunturale dello 0,5 per cento dei prezzi delle auto, che porta la variazione tendenziale al 2,1 per cento, dall’1,9 per cento di ottobre; il calo congiunturale dell’1,5 per cento dei prezzi dei trasporti aerei (più 13,3 per cento su base annua); il calo congiunturale dello 0,2 per cento dei prezzi dei servizi di telefonia; l’aumento congiunturale dello 0,5 per cento dei prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, il cui tasso tendenziale passa dal 2,3 per cento di ottobre al 2,6 per cento di novembre.
Le tipologie di spesa
Per quanto riguarda le tipologie di prodotto, negli ultimi cinque
mesi, i tassi di crescita in ragione d’anno dei prezzi dei servizi
e dei beni hanno evidenziato un progressivo riavvicinamento, che ha
portato il differenziale inflazionistico allo 0,2 per cento di novembre,
dall’1,6 per cento del mese di giugno.
Il risultato risente dell’andamento dei prezzi dei beni, il
cui ritmo di crescita nell’ultimo trimestre è progressivamente
aumentato, finendo a novembre al 2,1 per cento (tavola 2). Per contro,
il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei servizi, dopo il
rallentamento registrato tra agosto e ottobre, nel mese successivo
si è stabilizzato.
In termini di impatto, il contributo dei beni alla variazione tendenziale
dell’indice generale dei prezzi al consumo è salito a
1,232 punti percentuali, dagli 1,199 punti percentuali di ottobre
(figura 4). Nello stesso periodo, il sostegno alla crescita dei prezzi
al consumo del comparto dei servizi si è lievemente ridotto
(da 1,016 punti percentuali di ottobre a 0,956 punti di novembre).
Tavola 2
Figura 4
Per quanto riguarda il settore dei beni, un effetto di contenimento
dell’inflazione si deve soprattutto alla dinamica dei prezzi
dei beni alimentari (incluse le bevande alcoliche) che, a novembre,
hanno fatto segnare un aumento congiunturale dello 0,1 per cento;
ciò porta il tasso di crescita in ragione d’anno allo
0,6 per cento.
Più in dettaglio, il tasso tendenziale di crescita dei prezzi
dei beni alimentari non lavorati, passato dal più 5,6 per cento
del febbraio 2004 al meno 2,6 per cento del gennaio scorso, nei mesi
successivi è progressivamente risalito, finendo a novembre
a più 0,4 per cento, nonostante il calo registrato su base
congiunturale (figura 5).
La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni alimentari lavorati, che
a settembre aveva interrotto la fase di decelerazione iniziata ad
agosto dello scorso anno, a novembre ha fatto segnare una nuova lieve
ripresa, dopo la stabilizzazione di ottobre. In particolare, a novembre,
i prezzi dei prodotti alimentari lavorati sono risultati dello 0,6
per cento più elevati rispetto allo stesso mese del 2004.
Figura 5
L’impatto disinflazionistico delle variazioni dei prezzi dei beni alimentari è risultato, anche a novembre, controbilanciato dalla dinamica sostenuta dei prezzi dei beni energetici, il cui tasso tendenziale di crescita ha evidenziato, una marcata decelerazione come conseguenza della flessione dei prezzi del comparto rispetto al mese di ottobre.
Nel dettaglio, i prezzi dei beni energetici non regolamentati sono
diminuiti su base congiunturale del 4,1 per cento portando, a novembre,
il tasso tendenziale di crescita dei prezzi al 9,6 per cento, dal
14,5 per cento di ottobre. Al contrario, i prezzi dei beni energetici
regolamentati hanno fatto segnare un aumento dello 0,4 per cento rispetto
al mese precedente, che ha stabilizzato il tasso tendenziale sullo
stesso livello di ottobre (più 9,9 per cento).
Nell’insieme, il contributo assoluto dei beni energetici alla
dinamica tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo
è risultato pari a 0,588 punti percentuali, mentre quello dei
beni alimentari ammonta a 0,104 punti percentuali.
Un ruolo di sostegno alla dinamica dei prezzi al consumo si deve,
inoltre, ai prezzi dei tabacchi, cresciuti negli ultimi dodici mesi
del 9,7 per cento. In particolare, l’impatto di tali aumenti
sul tasso tendenziale di crescita dell’indice generale è
stato pari a 0,199 punti percentuali.
Per quanto riguarda gli altri beni, invece, la dinamica dei prezzi
continua a essere caratterizzata da tassi tendenziali di crescita
moderati. In particolare, nell’ultimo mese i prezzi degli altri
beni, nel complesso, sono risultati dell’1,0 per cento più
elevati rispetto a novembre del 2004, fornendo un contributo alla
variazione dell’indice generale di 0,341 punti percentuali.
Un’ulteriore chiave di lettura della dinamica inflazionistica
dell’aggregato dei beni è quella che fa riferimento alla
distinzione tra i beni cosiddetti di largo consumo (rappresentati
in larga misura dai beni alimentari) e gli altri beni. Nel mese di
novembre, i prezzi dei beni di largo consumo hanno fatto segnare un
aumento su base tendenziale dello 0,6 per cento, in accelerazione
rispetto al mese precedente. In controtendenza è risultato,
l’andamento dei prezzi dei beni non di largo consumo, il cui
ritmo di crescita su base annua è passato dal 2,8 per cento
di ottobre al 2,7 per cento nell’ultimo mese (figura 8).
Tavola 3
Figura 8
Con riferimento ai prezzi dei servizi (tavola 4), a novembre il ritmo
di crescita dei prezzi dei servizi non regolamentati permane su livelli
relativamente sostenuti (più 0,2 per cento la variazione congiunturale
e più 2,5 per cento quella tendenziale), mentre i prodotti
a prezzo regolamentato hanno evidenziato una diminuzione dei prezzi,
su base congiunturale, dello 0,2 per cento; conseguentemente la variazione
tendenziale passa a più 1,2 per cento, dal più 1,3 per
cento di ottobre.
Nell’ambito dei servizi a prezzo regolamentato, considerando
un maggior livello di dettaglio, si rileva che gli incrementi più
marcati hanno interessato i prezzi dei servizi a regolamentazione
locale, cresciuti negli ultimi dodici mesi del 3,3 per cento (in decelerazione
rispetto al dato di ottobre). Per contro, il ritmo di crescita su
base annua dei prezzi dei servizi regolamentati a livello nazionale,
nell’ultimo mese, è risultato pari all’0,3 per
cento.
Tavola 4
Dati e grafici a cura di
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del 28/01/2004
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