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Marvanza Reggae Sound vincono selezioni 1° maggio

 

Marvanza Reggae vincono selezioni regionali del Primo Maggio

01 apr 10 Ultimo atto, a Palmi, per le selezioni di Primomaggiotuttol'anno, con l'attesissima finale, che quest'anno ha ospitato le band più popolari e promettenti presenti sul territorio calabrese. Un autentico evento, quello che mercoledì 31 marzo ha visto fronteggiarsi gli agguerritissimi finalisti del concorso, per il quarto anno curato da Studio54networ, nella galleria del Centro Commerciale Le Palmi e che ha consegnato la vittoria ai Marvanza Reggae Sound e ai Quartaumentata, dando loro la possibilità di esibirsi sull'ambito palco del I Maggio di Roma, in diretta RAI. La Calabria ha quest'anno presentato artisti di indubbio valore con cinque finalisti: oltre ai vincitori c'erano gli Interno 13, i Koralira, e i The Jungle Tribe. I vincitori sono stati decretati con non poche difficoltà, visto l'innegabile valore dei concorrenti ma alla fine saranno i Marvanza Reggae Sound e i Quartaumentata ad accedere alla preselezione romana, e in caso di vittoria potranno suonare sul palcoscenico di San Giovanni. Ad aprile sarà dunque la volta della valutazione, da parte della giuria preposta, di tutto il materiale dei 41 vincitori, per selezionare i 12 artisti che si esibiranno durante le due serate finali a Roma, che si terranno a fine aprile e durante le quali verranno decretati i tre fortunati che potranno partecipare al Concerto del Primo Maggio 2010. Il verdetto di Palmi non ha lasciato dubbi: i Marvanza, con il loro sound graffiante, divertente e profondo al tempo stesso, hanno scaldato l'atmosfera con i loro pezzi, ormai gettonatissimi, mescolando la quotidianità e l'ironia agli appelli sociali e manifestando la loro voglia di trascinare l'Italia fuori dal limbo nel quale si è impantanata, attraverso i proclami sociali e gli inni all'amore tipici delle loro note, colorando la loro Calabria con i suoni caldi di un nuovo modo di fare reggae. Un pubblico scatenato ha accolto la loro esibizione, caratterizzata dal loro modo ironico di coinvolgere tutti i presenti, dando luogo ad uno spettacolo tutt'altro che prevedibile e carico di un'energia che non ha potuto lasciare indifferenti i membri della giuria, che subito dopo la loro esibizione, l'ultima in scaletta, si sono precipitati a dare il verdetto, segno della loro assoluta convinzione a spedire i Marvanza direttamente a Roma, a contendersi con gli altri partecipanti il prestigiosissimo palco di San Giovanni. La loro presenza porterebbe ancora una volta in giro per l'Italia il loro grido sociale che si sforza di rompere con la musica il silenzio assordante che condanna la nostra terra alla rovina, decidendo di dire no alla violenza e al degrado sociale. Nei loro testi si alternano le grida di protesta di un’intera terra e l’attenzione verso tematiche sociali di indubbia importanza: il fil rouge che lega le loro canzoni è la voglia di cambiare il mondo, un mondo in cui le ingiustizie sociali e la repressione sembrano negare il rispetto per la persona in quanto tale. Nonostante questi temi duri, il loro punto di forza sta nel mixare nelle loro canzoni ironia e riflessione, unendo l’italiano e il dialetto di Monasterace al reggae muffin e alla dance hall. È un pretesto per parlare dei problemi che affliggono un mondo governato “dalle sporche mani nere”, come loro stessi descrivono nelle loro canzoni le dinamiche di potere, da uno stato che non si interessa alle nostre terre e al nostro sviluppo economico. A loro, dunque, il compito di fare da ambasciatori della nostra terra a Roma, dove potranno manifestare dal palco più grande d'Europa tutto il loro già evidente valore.

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