Solo 9 adesioni italiane su 72 per
la commissione d’inchiesta ONU su Calipari
L'Europarlamento ha reso noto in un comunicato le sottoscrizioni
di coloro che hanno appoggiato la richiesta avanzata dai quattro europarlamentari
italiani Vittorio Agnoletto (Gue), Giulietto Chiesa (Alde), Lilli
Gruber (Pse) e Michele Santoro (PSE) che, il 10 marzo scorso, con
una lettera inviata a Kofi Annan sollecitavano una commissione internazionale
d'inchiesta, sotto l'egida dell'Onu, volta a fare luce sulle circostanze
che hanno portato alla morte in Iraq del dirigente del Sismi Nicola
Calipari e sui sistematici rapimenti di giornalisti in territorio
iracheno. Questa iniziativa, pur ottenendo un buon numero di adesioni,
72,ha dovuto fare i conti con distorsioni di giudizio nell'appartenenza
all'uno o all'altro schieramento politico: a sinistra si contano 61
sottoscrizioni, al centro (Alde, liberali) 8 e a destra 2. Essendo
un'iniziativa promossa da due deputati del Partito Socialista Europeo,
Lilli Gruber e Michele Santoro, da uno della Sinistra europea Gue,
Vittorio Agnoletto, e da uno dei Democratici Liberali, Giulietto Chiesa,
una tale ripartizione delle adesioni era in fondo prevedibile, ma
''il dato piu' sconcertante -sottolinea nella nota Chiesa- ci balza
agli occhi analizzando il sostegno dato all'iniziativa dai Deputati
italiani''. - La richiesta espressa nella lettera al segretario dell'Onu
riguardava principalmente la necessita' di fare chiarezza sulla morte
di Nicola Calipari e sulle drammatiche vicende legate al rapimento
e alla liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. ''Ebbene -sottolinea
Chiesa- solo 9 deputati italiani si sono dichiarati interessati a
sostenere la creazione di una tale Commissione d'inchiesta, mentre
i francesi sono 33. Penoso, ma purtroppo scontato, rilevare che nessuna
adesione proviene da destra. Inquietante riscontrare, che nessun deputato
della delegazione Ds ha sostenuto l'iniziativa di due dei suoi membri
Gruber e Santoro''. Tra le sottoscrizioni raccolte sono 9 quelle di
sostenitori italiani : Antonio Di Pietro, Italia dei valori, Fausto
Bertinotti, Giusto Catania, Luisa Morgantini, Roberto Musacchio di
Rifondazione Comunista, Marco Rizzo, Comunisti Italiani, Monica Frassoni
e Sepp Kusstatscher, Federazione dei Verdi, Alfonso Andria, La Margherita.
Presentato in anteprima alla stampa
l’auditorium che verrà dedicato a Calipari da Berlusconi
29/03 E' stato presentato stamani in anteprima agli organi di informazione
il nuovo auditorium realizzato in un'ala di Palazzo ''Campanella'',
sede del Consiglio regionale. L'opera, intitolata alla memoria di
Nicola Calipari, il funzionario del Sismi morto a Baghdad dopo l'
operazione per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, e'
stata realizzata dall' impresa Lico di Vibo Valentia. Il presidente
del Consiglio regionale, Luigi Fedele, coadiuvato dal capo ufficio
stampa, Gianfranco Manfredi, e dal dirigente generale, Giulio Carpentieri,
ha rimarcato ''il significato profondo di una scelta che lega la figura
di Nicola Calipari alla sua citta' di origine, Reggio Calabria. L'
auditorium rappresenta un ulteriore passo in avanti voluto dall' Ufficio
di Presidenza del Consiglio in direzione dell' ammodernamento delle
strutture di servizio di Palazzo ''Campanella''. L' auditorium sara'
ufficialmente inaugurato domani dal Presidente del Consiglio dei Ministri,
Silvio Berlusconi. ''E' una iniziativa di stretta osservanza istituzionale
- ha detto Fedele - a cui parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni
elettive dei cinque comuni e delle cinque province capoluogo della
Calabria, parlamentari e i sindaci della provincia reggina''. Nella
scheda tecnica, curata dall' ing. Vincenzo Romeo e dal geometra Giandomenico
Caridi, sono descritte le caratteristiche della struttura, a carattere
polivalente, al cui interno primeggiano le essenze di noce americana
alle pareti, in parte rivestite da pannelli fonoassorbenti di alcantara.
Alle spalle del banco delle conferenze, ''in noce biondo con nove
postazioni e podio oratore'', campeggia il logo della Regione Calabria.
L' impiantistica, inoltre, e' dotata di postazioni multimediali e
telematiche, monitor interni e di tutti i piu' moderni sistemi di
sicurezza. ''Devo rendere merito - ha concluso Fedele - ai funzionari
ed ai dirigenti del Consiglio regionale per l' impegno profuso ma
voglio altresi' sottolineare la straordinaria capacita' messa in campo
dall' impresa appaltatrice che e' riuscita a ultimare un'opera cosi'
complessa in breve tempo, cio' a riprova della professionalita' ormai
raggiunta dai nostri imprenditori e dai nostri lavoratori''.
Fava “Sono in totale disaccordo
su tempi e modi dell’inaugurazione di Berlusconi”
''Sono totalmente d'accordo sul valore della figura di Nicola Calipari,
ci mancherebbe altro, sulla testimonianza altissima che egli dovra'
rappresentare peri calabresi di oggi e di domani. Proprio per questo
resto in totale disaccordo invece sui tempi e sui modi della celebrazione,
a due giorni dalla conclusione di una campagna elettorale infuocata
e forsennata''. Nuccio Fava, consigliere regionale di Popolari-Udeur,
torna sulle polemiche aperte per la presenza di Silvio Berlusconi,
domani a Reggio Calabria, per l'intitolazione dell'auditorium del
Consiglio regionale a Nicola Calipari ''Ribadisco che a mio avviso
- aggiunge Fava - il presidente del Consiglio, con grande grancassa
mediatica, non puo' svolgere a suo piacimento due parti in commedia:
faccia il presidente del Consiglio, come l'onore che si deve a Calipari
richiederebbe, e non il capo fazione, come la reazione risentita di
Abramo dimostra. Omnia munda mundis, scriveva il grande lombardo a
proposito di fra' Cristoforo. Non mi pare pero' che la figura del
cappuccino manzoniano possa essereaccostata a Berlusconi e ad Abramo.
Entrambi fanno politica preoccupati soprattutto di difendere la loro
parte e i loro interessi''. ''Il saggio ed esperto Andreotti - prosegue
Fava -ama dire che, specie in politica, ad essere sospettosi o meglio
'a pensar male si commette forse peccato, ma in genere si indovina'.
Temiamo che ancora una volta Andreotti abbia colto nel centro. La
visita di Berlusconi e i tempi della cerimonia in Consiglio regionale
- sottolinea l'ex direttore di Tg1 e Tg3 - restano sbagliati e inopportuni
e per quanto mi riguarda saro' assente dall'iniziativa, impegnato
nelle stesse ore all'universita' di Cosenza, come presidentedel Centro
Dinamico 'DegasperiMoro' a riflettere e discutere sui pericoli che
la dissennata riforma del centrodestra provocherebbe ai nostri fondamentali
valori costituzionali con gravi rischi per l'unita' della patria e
intollerabili ulteriori conseguenze negative per la Calabria''.
A Macerata l’anteprima del
documentario sul sequestro Sgrena “Il mese più lungo”
Giovedi' 31 marzo a Macerata, presso l' Auditorium San Paolo, verra'
presentato in prima nazionale il documentario ''Il mese piu' lungo''
' dedicato al sequestro della giornalista Giuliana Sgrena, rapita
e poi liberata in Iraq. Il Gruppo Umana Solidarieta' e la facolta'
di Scienze politiche dell' Universita' di Macerata, con il patrocinio
del Comune, hanno organizzato con dieci giorni di anticipo sulla distribuzione
nazionale la presentazione del filmato prodotto dal 'Manifesto'. Giuliana
Sgrena venne sequestrata il 4 febbraio 2005 a Baghdad; la sera del
4 marzo fu liberata dal Sismi. Tra queste due date si snoda appunto''il
Mese piu' Lungo'': la mobilitazione dei cittadini, gli appelli della
gente comune e degli intellettuali di diversa estrazione e opinione,
la grande manifestazione del 19 febbraio a Roma con mezzo milione
di persone a chiedere il rilascio della Sgrena, vengono raccontati
con lo sguardo dei suoi colleghi, della redazione di via Tomacelli,
dei suoi amici, del suo compagno, tra angosce e speranze. Il documentario
contiene anche un' intervista esclusiva alla giornalista sulle tappe
della vicenda, fino a quella piu' oscura e tragica del fuoco amico
che uccide uno dei suoi liberatori, l' agente del Sismi Nicola Calipari,
e ferisce lei e l' altro agente. Dopo la proiezione, in programma
alle 18 di dopodomani, ci sara' un dibattito pubblico con Loris Campetti,
caporedattore del 'Manifesto', Giovanna Boursier, coautrice del documentario
e giornalista di Report-RAI3, Mohamed Nour Dachan, presidente dell'
Unione delle Comunita' islamiche in Italia e il prof. Vitantonio Gioia,
preside della Facolta' di Scienze Politiche dell' ateneo maceratese.
Le altre notizie di cronaca