Berlusconi inaugurerà l’auditorium
della Regione intitolato a Calipari
23/03 Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sara' mercoledi'
prossimo, 30 marzo, a Reggio Calabria per inaugurare l' auditorium
del Consiglio regionale intitolato a Nicola Calipari. A darne notizia
e' il coordinatore regionale della Calabria di Forza Italia, Giancarlo
Pittelli. Calipari, ucciso in Iraq dopo la liberazione di Giuliana
Sgrena, era originario di Reggio Calabria.
Rallentamenti per il recupero della
vettura di Sgrena e Calipari in Iraq
Si
allungano i tempi per l' arrivo in Italia della Toyota che aveva a
bordo Nicola Calipari, Giuliana Sgrena ed un agente del Sismi quando
fu presa di mira dagli americani a Baghdad il 4 marzo scorso. I lavori
della Commissione mista Italia-Usa di fatto renderanno piu' lunga
l' attesa dei magistrati romani che indagano su quell' episodio. Ed
alla consegna all' autorita' giudiziaria italiana della vettura e'
subordinata anche la missione in Iraq dei due esperti, uno del Ris
l' altro della polizia scientifica, incaricati di esaminare la Toyota.
Nei giorni scorsi l' ambasciata Usa di Baghdad ha chiesto alla procura
di Roma di soprassedere, per il momento, all' invio degli esperti
per evitare sovrapposizioni al lavoro della Commissione mista. Nell'
eventualita' che la Toyota, comunque acquistata dall' Italia anche
se custodita attualmente in una base militare Usa, non dovesse piu'
essere messa a disposizione dei magistrati romani i due rappresentanti
di Ris e polizia scientifica, una volta conclusa l' attivita' della
Commissione, partirebbero alla volta di Baghdad. Viceversa, in caso
di invio in Italia del veicolo la missione stessa verrebbe annullata.
Al vaglio dei pm Franco Ionta, Pietro Saviotti ed Erminio Amelio ci
sono comunque le foto scattate dai carabinieri del Ros di stanza nella
capitale irachena. Materiale, tuttavia, insufficiente per una ricostruzione
attendibile dei fatti e, in particolare, il numero dei colpi sparati
e le traiettorie dei proiettili.
L’avvocato della Sgrena ha
chiesto la presenza di un perito per esaminare la vettura
La difesa di Giuliana Sgrena ha chiesto che gli accertamenti balistici
sull' auto che trasportava la giornalista e Nicola Calipari siano
compiuti in contraddittorio con il perito nominato dalla parte offesa.
Lo ha riferito l' avvocato Alessandro Gamberini, precisando che il
perito nominato e' il prof. Domenico Compagnini, dell' Universita'
di Catania.
Cento: “Gravissimo l’annullamento
della missione degli investigatori italiani a Baghdad”
"E' gravissima la notizia dell'annullamento della missione a
Bagdad degli investigatori italiani che si occupano dell'omicidio
di Nicola Calipari". Paolo Cento, vicepresidente della commissione
Giustizia di Montecitorio, interviene sul caso con una interpellanza
urgente in cui chiede al governo di "tener fede agli impegni
presi davanti alle Camere per far luce sulla morte di Calipari. Per
questo e' opportuno un intervento perche' siano rimossi i divieti
opposti dalle autorita' militari statunitensi all'inchiesta condotta
dalla Procura della Repubblica di Roma. E' del resto pretestuosa la
motivazione dei rischi sicurezza avanzata per giustificare l'alt agli
investigatori italiani, mentre prosegue il lavoro della commissione
mista italo-americana: il governo Berlusconi- conclude l'esponente
dei Verdi- spieghi al parlamento in che modo intenda respingere questo
vero e proprio tentativo di ostacolare le indagini sull'assassinio
di Calipari".
Cavaliere: “Calipari un ottimo
collaboratore ed un amico specialw”
''Nicola Calipari e' stato un ottimo collaboratore ma, soprattutto
un amico speciale''. Cosi' il nuovo direttore della direzione anticrimine
centrale della polizia Nicola Cavaliere, ha ricordato a 'Servizio
Pubblico' - la trasmissione su Radio24 di Pierluigi Diaco - il funzionario
del Sismi ucciso in Iraq da una pattuglia americana subito dopo la
liberazione di Giuliana Sgrena. Con Calipari, Cavaliere ha condiviso
il periodo passato alla squadra mobile di Roma, negli anni ottanta.
''Nicola e' stato un funzionario di grande prestigio - ha detto Cavaliere
- con un alto senso dello Stato, un amico speciale, un ottimo collaboratore''.
Calipari dirigeva all'epoca la sezione narcotici della mobile. ''Lo
ha fatto - ricorda ancora il direttore del Dac - con grande umanita',
da persona molto sensibile quale era, che in ogni caso di polizia
giudiziario, quindi triste, cercava di trovare il lato piu' umano,
la parola giusta''.
La Sgrena potrebbe essere dimessa
oggi dal Celio
Giuliana Sgrena, secondo quanto si e' appreso, dovrebbe essere dimessa
nella mattinata di giovedì dall'ospedale militare del Celio.
La giornalista del Manifesto e' ricoverata da diciannove giorni nel
policlinico militare, esattamente dalla mattina di sabato 5 marzo,
quando torno' in Italia dopo essere stata ferita a Baghdad nel corso
della sua liberazione. Durante il ricovero al Celio, perche' ferita
con un colpo d'arma da fuoco, ha subito due interventi chirurgici:
il primo lunedi' 14 marzo e il secondo venerdi' 18. Entrambi hanno
interessato il polmone sinistro: e' stato fatto un prolungato drenaggio
ed e' stata suturata la ferita alla spalla sinistra.
Digiuno e fascia bianca per dire
no alla guerra
Dopo la liberazione di Giuliana Sgrena e il suo drammatico epilogo
con la morte di Nicola Calipari, e dopo un periodo di riflessione,
il gruppo pacifista interreligioso rilancia con forza il digiuno a
staffetta 'Quanti giorni all'alba?' iniziato pochi giorni prima della
liberazione della giornalista del 'Manifesto'. ''Non possiamo accettare
in silenzio tale logica di morte - affermano - non e' piu' possibile
sopportare una profanazione cosi' subdola e pervicace del grande bene
che e' la vita. Il nostro Dio e' il Dio dei vivi e non dei morti.
Per questo noi 'ostinati della pace' ribadiamo con forza la nostra
volonta' di proseguire con il digiuno a staffetta fino al ritiro delle
nostre truppe dall'Iraq''. ''C'e' stata in questo paese - continuano
- una risposta forte e trasversale, soprattutto interreligiosa (cristiani,
musulmani ed ebrei hanno digiunato). Andiamo avanti allora. Continuiamo
il digiuno che rappresenta un grido sofferto per il popolo iracheno
e per tutti i popoli che vivono situazioni di conflitto''. I promotori
di 'Quanti giorni all'alba?' chiedono quindi a tutti coloro che digiunano
di: astenersi dal cibo da mezzanotte a mezzanotte oppure astenersi
dal cibo e dai liquidi dall'alba al tramonto (come praticato dai musulmani);
portare una fascia bianca al braccio; inviare un fax alla presidenza
del consiglio (06/67793169) oppure una e-mail a 'notizie@governo.it'
per annunciare la propria adesione al digiuno; indire nel giorno del
digiuno nella propria citta' o nel proprio quartiere un momento pubblico;
inviare la propria adesione al sito www.pergiuliana.org. Tutti i giovedi',
dalle ore 17,30 alle 19,30, un gruppo di persone sara' presente a
Roma davanti al Parlamento. ''E' necessario - affermano - mettere
a disposizione tutta la creativita', tutto l'impegno possibile affinche'
l'Iraq, il nostro paese, l'umanita' tutta possano vivere un futuro
di pace''. Tra gli aderenti al digiuno: padre Alex Zanotelli, l'imam
di Firenze Izzeddin Elzir, il rabbino Jeremy Milgrom, la Tavola Valdese,
l'archimandrita della Chiesa Melchita Julio Brunella, il segretario
dell'Ucoii (Comunita' islamiche in Italia) Hamza Piccardo, Albino
Pizzotto di 'Beati i costruttori di pace', Tonio Dell'Olio di Pax
Christi Italia, don Luigi Ciotti del Gruppo Abele.
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