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Archivio Notizie 2004 dal 31/8 al 4/7
Ass.
Dima al Game Fair di Camigliatello: “Bisogna valorizzare le potenzialità
esistenti”
04/09 ''Finalmente si inizia a parlare un linguaggio
comune tra le classi dirigenti della Calabria: il territorio non e'
piu' un luogo di scontro, ma la felice intuizione di una collaborazione
attiva per valorizzare le potenzialita' gia' esistenti e fare emergere
quelle latenti''. Ad affermarlo e' stato l' assessore regionale all'
Agricoltura, Giovanni Dima, intervenendo a Camigliatello Silano durante
il convegno sul tema ''Lo sviluppo integrato dell' altopiano silano''
promosso nell' ambito del Game Fair dall' Ordine dei dottori agronomi
e forestali di Cosenza. ''La Regione alla Sila - ha ricordato Dima -
ha gia' destinato, nell' ambito del Pif (Piano integrato di filiera)
del Por 2000-2006, 17 milioni di euro, coinvolgendo una quarantina di
aziende impegnate nella filiera della patata''. Dima si e' inoltre dichiarato
''disponibile'' ad accettare la collaborazione dell' Amministrazione
provinciale di Cosenza, espressa dai due assessori presenti al convegno,
Rachele Grosso Ciponte e Pietro Petrozza, che avevano ''auspicato la
possibilita' di integrare nel logo del Game Fair 2005 quello della Provincia
di Cosenza. Semmai l' Amministrazione provinciale cosentina riveda i
propri pregiudizi a collaborare con la Regione per lo sviluppo del territorio
provinciale''. L' incontro di Camigliatello si era aperto con i saluti
del sindaco di Spezzano Sila, Pietro Lecce, e del presidente dell' Arssa,
Antonio Pizzini. Dai lavori e' anche emerso l' auspicio, avanzato da
Ernesto Funaro, esperto di politiche comunitarie ed internazionalizzazione,
affinche' ''in fase di predisposizione dei nuovi programmi comunitari
nel periodo 2007-2013, sia data piu' ampia attenzione al recupero delle
aree interne''. ''La seconda giornata del Game Fair - secondo quanto
riferisce una nota - ha registrato un notevole afflusso di visitatori,
superando di gran lunga la presenza delle precedenti edizioni, a testimonianza
della validita' dell' iniziativa promossa dall' Assessorato regionale
all' Agricoltura. L' assessore Dima ha inoltre reso noto che alla manifestazione
promossa dalla Regione sono pervenuti i saluti e gli auguri del ministro
delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno.
A
Vibo scompare un gioelliere
04/09 Da ieri mattina e' scomparso a Vibo Valentia
un gioielliere di 39 anni, Salvatore Pileci, titolare di un' oreficeria
a Ferrara. La denuncia di scomparsa e' stata presentata alla Polizia
dalla moglie Franca Lo Siggio. Pileci stava trascorrendo insieme alla
moglie un periodo di ferie a Stefanaconi, suo paese d' origine. Il gioielliere,
secondo la ricostruzione fatta dalla Squadra mobile di Vibo Valentia,
ieri mattina si e' recato in un' oreficeria di Vibo per ritirare alcuni
preziosi che avrebbe dovuto portare con se' a Ferrara. Successivamente
l' uomo ha telefonato alla moglie per riferirle che si stava recando
nella filiale di Vibo Valentia del Credito emiliano per effettuare un
versamento e che successivamente sarebbe rientrato a casa per il pranzo.
Da quel momento pero' di lui si e' persa ogni traccia. Il gioielliere
avrebbe dovuto fare rientro oggi a Ferrara insieme alla moglie. I familiari
hanno riferito agli investigatori di temere che Pileci, mentre stava
facendo rientro a casa a bordo del suo fuoristrada, possa essere stato
rapinato e che poi sia stato lasciato, legato e tramortito, in qualche
anfratto. Secondo il dirigente della Squadra mobile di Vibo Valentia,
Rodolfo Ruperti, comunque, le indagini sulla scomparsa di Pileci non
hanno ancora imboccato una pista precisa e le ipotesi che si fanno sono
varie. La polizia ha diramato in tutta Italia foto e dati anagrafici
del gioielliere nella speranza di ricevere qualche segnalazione che
consenta di risolvere la vicenda.
La
Calabria del cinema presente al Lido di Venezia con Trapobana. Il programma
04/09 Un calibrato 'prodotto-vetrina' tra comunicazione
e promozione istituzionale della Calabria e di alcune delle sue principali
personalita' artistiche: e' il mix che propone lo stand 'Trapobana Calabria
cinemalucepoesia' presente per il terzo anno consecutivo al Lido di
Venezia in concomitanza con la 61/ma Mostra di arte cinematografica.
Il progetto - promosso dal centro di ricerca Trapobana di Cosenza che
ha avviato contatti per la realizzazione di eventi su scala nazionale
e internazionale - presenta il prodotto e il marketing artistico della
Regione Calabria sotto tutti i suoi aspetti, con particolare attenzione
al cinema. All'inaugurazione dello stand espositivo, ieri, ha fatto
seguito la giornata dedicata alla Provincia di Cosenza e al suo progetto
di promozione. Immagini del territorio e delle maggiori attrattive del
territorio cosentino, infatti, sono state diffuse nello stand e su supporti
elettronici. Denso il programma dei prossimi eventi di Trapobana, che
ospita anche i rappresentanti della Cineteca della Calabria: martedi'
7 settembre, nel cartellone di 'Venice off', sara' presentato il libro
'Schermi dell' Utopia - Glossario dei calabresi nel cinema' di Isabella
Marchiolo, edito da Ariel. Seguira' una conferenza sullo stato del cinema
in Calabria e la presentazione del progetto 'Calabria film fest 2005'.
Il dibattito sara' moderato dal caporedattore del Quotidiano della Calabria,
Paride Leporace. Sara' presente Pino Citrigno, presidente Anec Calabria.
Mercoledi' 8 settembre, sempre nel calendario di 'Venice off', Trapobana
presenta, in collaborazione con la Cineteca della Calabria, un incontro
con il regista calabrese Gianni Amelio, presente in concorso con il
film 'Le chiavi di casa', mentre giovedi' 9 settembre e' prevista la
cerimonia di premiazione della quarta edizione del 'Premio Open Fondazione
Mimmo Rotella' con un cocktail negli spazi dell'Hotel Des Bains di Venezia
Lido. Evento nell'evento e' la proiezione del film documentario ''L'ora
della lucertola'' di Mimmo Calopresti, presente in concorso nella sezione
digitale. Il film sulla vita del maestro Mimmo Rotella, distribuito
da Mikado, e' prodotto dalla Fondazione intitolata all'artista catanzarese,
da Gage' e Alessandro Russo per Trapobana. La pellicola sara' proiettata
giovedi' 9 settembre ed in replica il giorno dopo. La manifestazione
di Trapobana si puo' seguire on line all'indirizzo www.trapobana.it.
Dal
6 settembre fermo della pesca da Brinidisi a Crotone
04/09 Dovranno osservare un periodo di fermo dell'attivita'
a partire da lunedi' prossimo 6 settembre al 10 ottobre i motopescherecci,
autorizzati all'esercizio delle attivita' di pesca con il sistema a
strascico, iscritti nei compartimenti marittimi di Brindisi, Gallipoli,
Taranto e Crotone. L'interruzione, di complessivi 35 giorni, e' prevista
nel decreto emenato il 2 luglio scorso (modificato poi il 22 luglio)
dal sottosegretario di Stato delegato per la pesca e l'acquacoltura,
Paolo Scarpa Bonazza Buora. Il decreto rientra nel piano di protezione
per le risorse acquatiche che, nell'ambito di politiche a sostegno della
pesca responsabile, prevede una serie di misure progressive miranti
a migliorare la sostenibilita' dell'attivita' di pesca marittima. E'
da 15 anni che e' in vigore la sospensione dell'attivita' della pesca,
che e' finalizzata da una lato a favorire il riposo biologico del mare
e il ripopolamento delle acque, dall'altro a fare fronte alle esigenze
della categoria stabilisce: il decreto stabilisce infatti che siano
corrisposte le misure sociali di accompagnamento alle interruzioni temporanee,
consistenti nel minimo monetario garantito a ciascun marittimo, che
risulti dal ruolino d'equipaggio imbarcato alla data di inizio dell'interruzione
tecnica; sono inoltre rimessi agli armatori gli oneri previdenziali
e assistenziali dovuti per i marittimi, da versare agli istituti di
previdenza. In base allo stesso decreto termina domani, 5 settembre,
l'interruzione temporanea obbligatoria nelle aree comprese tra Trieste
e Bari; per la Puglia, le flotte pescherecce immatricolate nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta e Bari potranno tornare in mare il
prossimo lunedi' 6 settembre.
Due
arresti a Rende
04/09 Due fratelli, Nicola e Francesco Napoletano,
di 28 e 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Rende, uno per
evasione e l' altro per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Gli arresti sono scaturiti da un controllo fatto dai carabinieri nei
confronti di Nicola Napoletano, sottoposto agli arresti domiciliari.
Il giovane e' stato trovato dai militari fuori dall' abitazione, circostanza
che ha fatto scattare il suo arresto. Mentre veniva eseguita l' operazione,
Francesco Napoletano avrebbe aggredito uno dei militari per impedire
che venisse eseguito l' arresto del fratello.
Vasto
incendio vicino Rende. Distrutti cinque ettari di bosco
04/09 Un vasto incendio di bosco e sterpaglie ha interessato
stamattina una zona limitrofa al centro abitato di Rende, a pochi chilometri
da Cosenza. Sul posto sono intervenuti tre elicotteri della Protezione
civile nazionale e della Regione, che hanno effettuato lanci di liquido
ritardante, oltre ad alcune squadre dei vigili del fuoco di Cosenza.
Il fuoco ha distrutto cinque ettari di bosco. L' intervento di Corpo
forestale, del personale regionale e dei vigili del fuoco ha evitato
che le fiamme provocassero ulteriori danni e si estendessero al centro
abitato.
E’
morto Tony Boemi, pioniere della comunicazione nel Sud
03/09 E' morto all' improvviso, per un malore, mentre
si trovava in Francia, Tony Boemi, 73 anni, editore dell' emittente
televisiva ''Telespazio Calabria''. L' emittente in segno di lutto ha
sospeso temporaneamente stamattina le trasmissioni. Boemi fu un autentico
pioniere nei decenni passati dell' emittenza televisiva privata non
solo in Calabria, al punto che le sue reti oggi hanno un' audience anche
in Sicilia orientale. Tony Boemi era nato a Catania il 6 marzo del 1931.
Frequento' la scuola salesiana aretina conseguendo, ancora giovanissimo,
qualifiche di radiotecnico e radiotelefonista. Ventenne si trasferisce
in Calabria, a Catanzaro, dove crea la ''Tony Boemi Costruzioni Elettroniche''.
Con questo marchio costruisce la sua prima radio portatile, subito dopo
la sua prima fonovaligia. L'elettronica, suo grande amore, lo porta
a costruire nel profondo sud, laboratori linguistici innovativi e d'avanguardia,
diffusi poi nelle scuole di mezzo mondo. Nei primi anni '70 il grande
passo. L'immenso bagaglio
professionale ed umano lo porta, tra i primi in Italia, ad operare in
un settore fino a quel momento assolutamente
inesplorato, quello dell'etere. Crea la prima radio libera del Mezzogiorno
e quindi la prima TV privata, ''TELESPAZIO'', network televisivo prima
locale, poi regionale e quindi interregionale, ''un esempio per l'Italia
intera'' affermera', piu' tardi, negli anni '90, un ministro della Repubblica.
Editore e giornalista, con i suoi dipendenti, col suo avanguardistico
centro di produzione, Tony Boemi e' stato il prototipo di una nuova
imprenditorialita', riferimento certo e positivo di una regione in cerca
di riscatto. Nel `93, a New York, alla Columbia University, gli viene
conferita la Laurea H.C. in ingegneria elettronica. Nel '94 il momento
piu' brutto,
il coinvolgimento in una presunta associazione a delinquere. Un'accusa
dalla quale usci' a testa alta, assolto con formula piena ed il riconoscimento
di un risarcimento per ingiusta detenzione, ma anche profondamente segnato
nell'animo, tanto da autoesiliarsi per qualche tempo in Francia. Per
tutto questo, Tony Boemi, personaggio tra i piu' popolari ed amati della
sua terra, e' consegnato alla storia come padre dell'emittenza privata
nel Mezzogiorno e come uomo profondamente vicino e sensibile alle sofferenze
ed ai bisogni quotidiani della gente comune. Sempre generoso, ottimista,
alla continua ricerca di contatti umani, inguaribilmente romantico e
sempre pieno di progetti, Boemi non ha mai smarrito l'entusiasmo giovanile,
un entusiasmo che lo ha accompagnato per tutta la vita, coinvolgendo
amici e collaboratori: ''So di avere dei grandi limiti, ho studiato
poco, ho una cultura normalissima, ma ogni qual volta mi preparo a fare
qualcosa di nuovo mi metto sempre dalla parte del piu' debole: so di
esserlo rispetto a tanti altri, e in questo modo vado avanti''.
Alla notizia della scomparsa di Toni Boemi è arrivato il cordoglio
del Presidente Chiaravalloti, ''il
grande cordoglio, personale ed istituzionale'', per la scomparsa dell'
editore di Telespazio Calabria, ''amico di vecchia data. Di Tony Boemi
ricorderemo sempre le qualita' umane ed imprenditoriali''.
del sindaco di Catanzaro,Abramo, città dove
aveva messo radici, ''Con Tony Boemi scompare una figura di editore
e imprenditore di assoluto prestigio per la nostra regione e per l'
intero Mezzogiorno''
del sindaco di Cosenza, Catizone, “La notizia
della morte di Tony Boemi attrista non solo le istituzioni calabresi
ma anche tutto il settore dell’informazione della nostra regione
cui egli seppe imprimere, con lungimiranza non comune, una svolta di
portata rivoluzionaria ed anticipatrice delle successive conquiste dell’emittenza
televisiva locale e regionale”.
del Sindaco di Reggio Calabria, Scopelliti, ''Con Tony
Boemi scompare un editore illuminato, un uomo che ha contribuito alla
crescita della Calabria, in un settore, quello dell' informazione, su
cui poggiano le basi della democrazia''.
del presidente della Provincia di Catanzaro, Traversa,
''La scomparsa di Tony Boemi priva la citta' di Catanzaro e l' intera
regione di un uomo che ha contribuito alla crescita della nostra collettivita'
e che lascia il segno indelebile del suo ingegno e della sua operosita'''
del Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Fuda,
''Ho sempre creduto nella buona e corretta informazione come base della
crescita sociale e culturale del territorio. In questo senso Tony Boemi,
che ho sempre stimato pur non avendo potuto approfondire la conoscenza
quanto avrei voluto, ha rappresentato e continuera' a rappresentare
per tutta la Calabria, civile, istituzionale e giornalistica un punto
di riferimento ed un padre putativo''
del portavoce della presidenza regionale, Taverniti, ''Tony Boemi e'
stato un pioniere dell' informazione in Calabria''
del Ministro Gasparri, ''La perdita dell'editore e
giornalista Tony Boemi lascia un vuoto nel mondo dell' informazione''
dell’on. Giacomo Mancini, "Esprimo le più
sentite condoglianze per la scomparsa di Tony Boemi, pioniere dell'informazione
radiotelevisiva in Calabria. Imprenditore coraggioso e dinamico ha lasciato
un segno profondo nella storia delle telecomunicazioni nel Mezzogiorno”.
del Presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti Giuseppe
Soluri, ''La scomparsa di Tony Boemi lascia un vuoto incolmabile
nella famiglia dei giornalisti calabresi. Non tanto e non solo per il
fatto che Boemi, pubblicista, di questa famiglia faceva parte; quanto
perche' con Tony Boemi scompare un personaggio che al mondo del giornalismo
e dell' informazione calabrese ha dato un contributo fondamentale in
termini di progettualita', di operativita' e di creativita'''
e del giornalista calabrese Pantaleone Sergi ''Tony
Boemi, oltre che un pioniere dell' editoria radiotelevisiva privata
del Mezzogiorno, e' stato uno stimolo e un punto di riferimento significativo
del giornalismo popolare calabrese, quello che tocca direttamente le
corde dei sentimenti schierato in difesa dei deboli. La sua scomparsa
rattrista tutti e il giornalismo calabrese deve impegnarsi a ricordarne
il nome alle giovani generazioni''.
Il direttore di NuovaCosenza e la redazione tutta si
stringono inoltre, in segno di vivo cordoglio, alla famiglia Boemi per
la triste perdita.
Dimissioni
Sindaco di Villa, il Presidente Fedele invita il Ministro Pisanu in
consiglio. Sul caso ancora reazioni.
03/09 Il presidente del Consiglio regionale, Luigi
Fedele, ha indirizzato oggi una lettera al Ministro degli Interni, Giuseppe
Pisanu. Si riporta qui di seguito la missiva nella sua stesura integrale:
ON.LE GIUSEPPE PISANU MINISTRO DEGLI INTERNI PALAZZO VIMINALE VIA AGOSTINO
DE PRETIS, 7 00184 ROMA. "Signor Ministro, nella mia qualità
di presidente dell’Assemblea regionale sento il dovere di farmi
interprete ancora una volta delle preoccupazioni, delle angosce, dei
timori e del vivo allarme che in questo momento sono più che
mai avvertiti in Calabria per l’intensificarsi degli attacchi
criminali di stampo mafioso contro gli amministratori pubblici. E’
in atto una vera e propria escalation, inquietante, devastante. Dopo
anni di stillicidio, negli ultimi mesi è in crescita esponenziale.
Come Lei ben sa, ha bersagliato imprenditori e professionisti e non
ha risparmiato sindaci, assessori comunali, amministratori provinciali
e persino consiglieri e assessori regionali in carica e ora s’incarna
emblematicamente nel caso del sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone,
dimessosi dopo l’ennesimo, grave gesto intimidatorio diretto contro
la sua persona e la sua famiglia. Non v’è dubbio che quest’ultima
vicenda costituisca il caso-limite, per la lunga catena di attentati
che l’ha punteggiata da un anno a questa parte e per il particolare
significato che assume il territorio di Villa San Giovanni, “luogo
critico” di prospettive di sviluppo infrastrutturale di valenza
nazionale ed europea. Ma ritengo, inoltre, che a Villa San Giovanni
si configuri un banco di prova assai qualificato per la trasparente
e corale reazione civile, per la risposta politica che partiti, organizzazioni
e istituzioni hanno saputo immediatamente mettere in campo esprimendo
vigorosamente solidarietà e unità da contrapporre alla
recrudescenza degli atti d'intimidazione verso il sindaco e gli amministratori
che nel dispiegamento delle loro attività subiscono pesanti pressioni
e minacce volte a condizionarne l'operato.
Signor Ministro, non intendo limitarmi a sollecitare sul caso una Sua
speciale attenzione. Lei sa bene che gli amministratori locali calabresi,
com’è stato denunciato più volte, vivono complessivamente
una situazione di grave disagio. Pressioni e pesanti condizionamenti
che logorano, frustrano e mortificano sul piano soggettivo e fiaccano
l’attività istituzionale e gli stessi enti, si aggiungono,
infatti, alle oggettive difficoltà, soprattutto di carattere
economico e finanziario che riguardano la vita dei comuni e degli altri
enti e che spesso impediscono di dare soluzioni adeguate ai problemi
e risposte positive ai crescenti bisogni della collettività.
Sono convinto che quando diciamo che gli avamposti della democrazia
in Calabria sono rappresentati dai sindaci e dagli amministratori pubblici
non ribadiamo affermazioni rituali. Nessuno può seriamente immaginare
di innescare processi di autentico sviluppo economico nell'Italia del
Sud, senza irrobustire, contestualmente, la sicurezza per cittadini
ed amministratori pubblici.
E tuttavia, non si può non dire che lo Stato non sia presente.
Reagiscono bene forze dell’ordine e magistratura. Importanti risultati
sono stati conseguiti, ne abbiamo avuto ampie prove, negli ultimi anni
con l’opera fattiva del Suo ministero che si sta rivelando rigorosa,
serena, di notevole spessore e frutto di una attenta valutazione del
fenomeno.
Ecco perché, Signor Ministro, facendomi pure interprete di sollecitazioni
pervenute, Le chiedo non solo di intervenire per una rapida e positiva
soluzione della vicenda che ristabilisca la piena legalità a
Villa San Giovanni, riportando in questo nostro importante comune tutte
le garanzie per una serena attività amministrativa. Il mio è
anche un invito ufficiale a presenziare nell’aula della massima
Assemblea calabrese a una prossima seduta - aperta a tutte le rappresentanze
istituzionali e alle parti sociali - sulle questioni della legalità
e della sicurezza. Ritengo, infatti, che sia nostro dovere raccogliere
il grido d’allarme che proviene dai sindaci e dagli amministratori
onesti al fine di amplificarlo nella sede più rappresentativa
della Calabria che appunto è il Consiglio regionale. La Sua presenza
in quella sede rappresenterebbe già, di per se, un segnale importante
che verrebbe colto appieno innanzitutto da quanti, per spirito di servizio
verso la loro comunità, mettono a repentaglio la propria incolumità
e quella dei propri familiari.
Nel ringraziarLa per l’attenzione che vorrà dedicare alle
questioni prospettate, Le porgo i sensi della mia stima". Per Nuccio Iovene senatore dei DS
la situazione di Villa San Giovanni ''e' arrivata al limite, come ha
denunciato ieri il sindaco''. Il senatore diessino esprime ''il senso
di una profonda solidarieta' anche alla giunta e ai cittadini''. ''Non
e' la prima volta che l' amministrazione di Villa San Giovanni, che
ha sostenuto con coraggio le sfide di questi anni, anche nei confronti
della nefasta ipotesi del costruendo ponte sullo stretto - sostiene
Iovene - viene fatta oggetto di attentati e intimidazioni. Le istituzioni
e i cittadini non possono semplicemente prenderne atto, ma devono reagire,
affiancando il sindaco e la giunta e sostenendoli nella lotta alla criminalita'
organizzata e alla ndrangheta''. ''Il ministro dell' Interno come piu'
volte abbiamo chiesto - sottolinea il senatore dei Ds - deve prendere
atto che a Villa San Giovanni, e in gran parte della Calabria oramai,
c' e' una situazione eccezionale che va affrontata con misure eccezionali
e azioni straordinarie. Il livello di pressione mafiosa sull'amministrazione
pubblica e' ormai intollerabile. Lo Stato, il governo, devono esserci,
ed essere in grado di contrastare efficacemente la mafia''.
le organizzazioni e comitati che si battono contro la realizzazione
del ponte hanno indetto per il 17 un assemblea: ''Dopo i gravissimi
fatti di Villa San Giovanni la lotta al Ponte sullo Stretto diventa
resistenza antimafia a tutela del tessuto democratico e civile'' I Comitati
Scilla e Cariddi e Cariddi Scilla, il Coordinamento contro il Ponte
e le associazioni ambientaliste invitano il sindaco di Villa ''a recedere
dal proposito di rassegnare le dimissioni che
segnerebbero un irreparabile e gravissimo danno per il tessuto democratico
e per la stessa convivenza civile delle comunita' villese, calabrese
e di tutta l' Italia meridionale''. A sostegno del primo cittadino villese
e del suo esecutivo, inoltre, le associazioni hanno indetto un' assemblea
di tutto il movimento contro il Ponte che si terra' a Villa San Giovanni
il 17 di settembre.
la CGIL attende una risposta dallo Stato: ''Ci attendiamo,
ancora una volta, delle forti risposte dal Governo centrale in materia
di ordine e sicurezza pubblica e non tarderemo a denunciare l' eventuale
inoperosita' che, in questo caso, sarebbe devastante rispetto ad un
tessuto sociale gia' debole''. Lo affermano Fernando Pignataro e Luigi
Veraldi, rispettivamente segretario regionale della Cgil e della Funzione
pubblica, in una nota congiunta. ''La nostra convinzione - sostengono
Pignataro e Veraldi - e' che gli amministratori devono avere la dovuta
serenita' nell' amministrare le collettivita' che li hanno eletti, senza
subire pressioni e condizionamenti. Va data una risposta forte attraverso
la presenza ed un' azione piu' incisiva da parte delle istituzioni preposte.
Chiediamo a tutti gli amministratori che si trovano in queste situazioni
di resistere sapendo che, per quanto ci riguarda, nella nostra qualita'
di rappresentanti del mondo del lavoro, siamo schierati dalla loro parte
e ci mobiliteremo per fare quadrato con chi come il sindaco Cassone
sta conducendo una battaglia sulla trasparenza e la legalita' e la difesa
della democrazia''. Per i segretari regionali di Cgil e Fp-Cgil, infatti,
''lasciare soli gli amministratori locali avrebbe il significato di
abbandonare al loro destino intere collettivita', in preda a lobby affaristiche
e malavitose e con la conseguenza logica di un ulteriore arretramento
rispetto a possibilita' di sviluppo che per essere realizzate hanno
bisogno di un contesto di sicurezza e legalita'. La nostra e' anche
una battaglia a difesa dei lavoratori che operano nella pubblica amministrazione
locale che, parecchie volte, assieme ai primi cittadini dei loro comuni
sono oggetto di intimidazioni ed attentati, che mettono a repentaglio
la propria vita e quella dei propri congiunti. La Giunta regionale -
concludono Pignataro e Veraldi - invece delle abituali e formali espressioni
di solidarieta' avrebbe potuto e dovuto creare le adeguate condizioni
per aiutare nel loro gravoso compito gli amministratori locali''.
Per il segretario regionale di Rifondazione. Comunista, Zuccherini,
Cassone è stato lasciato solo: ''Esprimiamo tutta la nostra solidarieta'
al sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, colpito dall' ennesimo
atto intimidatorio, e lo invitiamo a rimanere al suo posto. Il gesto
estremo delle dimissioni segnala la solitudine nella quale e' stato
lasciato il sindaco Cassone''. ''Questo ennesimo atto intimidatorio
- aggiunge Zuccherini - si aggiunge ai tanti altri a cui vengono sottoposti
gli amministratori della Calabria, ed in particolare si colloca all'
interno di un attacco della 'ndrangheta nei confronti di un' Amministrazione
comunale che si e' contraddistinta per il no alla costruzione del Ponte
sullo Stretto. Una condizione generale della Calabria che segnala una
realta' nella quale la 'ndrangheta controlla, anche militarmente, interi
territori e che di fatto riduce drasticamente la stessa sovranita' popolare
e di conseguenza quella delle istituzioni''. ''Nel ribadire il nostro
impegno di lotta contro la
'ndrangheta, a difesa della democrazia, delle istituzioni democraticamente
elette e del progresso sociale e civile della Calabria - afferma ancora
Zuccherini - riteniamo necessario garantire una presenza dello Stato,
non solamente in termini di apparato repressivo nei confronti della
'ndrangheta, capace soprattutto di dare delle risposte ai drammatici
e storici problemi della Calabria, a partire dalla disoccupazione giovanile,
anche per sottrarre terreno fertile alla criminalita' organizzata. Questa
capacita' s' inserisce all' interno della costruzione piu' vasta di
un' antimafia sociale che ha come obiettivo quello di dare delle risposte
sul piano dei diritti e delle garanzie, della legalita' e della trasparenza
nell' azione di governo. Questa e' l' unica strada da percorrere per
sconfiggere la 'ndrangheta. Una assunzione di responsabilita' collettiva
che dimostri a quelli piu' esposti che nei fatti non vengono lasciati
soli, per trasformarsi in eroi di uno Stato che spesso e ben volentieri
vede i Governi e le istituzioni collusi con il sistema mafioso''.
Per il presidente del coordinamento nazionale antimafia Riferimenti,
Adriana Musella, La Calabria è stata abbandonata: ''Esprimere
solidarieta' alle persone vittime di atti intimidatori, in Calabria,
e' diventato ormai un gesto rituale e quotidiano tanto da apparire scontato
e formale. Ci ci appella all' autorevolezza dello Stato, lo si accusa
di latitanza; ma di quale Stato si parla? Non crediamo, in realta' che
lo Stato in questa regione sia assente ma piuttosto che sia la Calabria
ad essere forse una realta' fuori dallo Stato'' ''Lo Stato - aggiunge
Musella - e' rappresentato dai suoi amministratori; dalle forze di polizia
che, giornalmente in trincea, compiono e, bisogna dirlo, piu' del loro
dovere, e da tanta gente che ancora crede che percorrere una strada
alternativa sia possibile e lotta in nome di comuni valori. Non e' certo
questo che manca, questo c' e'. Diciamo, invece che la Calabria appare
un territorio abbandonato a se stesso, dove tutto quello che succede
di buono o di cattivo non interessa piu' di tanto. Se si spara a Milano
o a Palermo, a Torino come a Napoli, il caso assume rilevanza nazionale.
Se, al contrario, si muore a Reggio Calabria o a Crotone, non fa notizia.
Con immensa amarezza registriamo le dimissioni del sindaco di Villa
San Giovanni, ritenendo la sua come la nostra sconfitta, quella di una
societa' civile che testardamente ha continuato a credere nella possibilita'
di costruire una storia diversa e che oggi vede venir meno le proprie
speranze. Sapere di combattere una battaglia comune da una comune trincea
ha dato forza ad un impegno che da soli non e' possibile assolvere.
Non sara' mai autorevole uno Stato che si arrende alla sopraffazione
e getta la spugna''. ''Pur comprendendo il dramma dell' uomo e di una
famiglia - afferma ancora Adriana Musella - invitiamo l' amico Rocco
Cassone a non venir meno alle proprie responsabilita' di pubblico amministratore,
responsabilita' assunte in nome di un popolo che in lui ha riposto la
propria fiducia. Invitiamo altresi' la classe politica calabrese a voler
fare fronte comune nella lotta alla criminalita', al di la' di qualsiasi
contrapposizione ideologica o di parte, pretendendo l' attenzione dovuta
verso questa regione che non puo' essere considerata terra di nessuno''.
Per Italia Nostra, Cassone in prima linea: ''Rocco
Cassone, sindaco di Villa San Giovanni, e' da tempo schierato in prima
linea contro la costruzione del ponte sullo Stretto e a favore della
legalita'. E a Villa San Giovanni lottare per la legalita' significa
anche opporsi al progetto del ponte che, a causa dei costi faraonici
previsti, attira inevitabilmente gli interessi di mafia e 'ndrangheta''.
Lo sostiene, in una nota, Italia Nostra a commento delle dimissioni
annunciate dal Sindaco di Villa San Giovanni a causa delle intimidazioni
subite. Nella nota Italia Nostra, che esprime ''piena solidarieta'''
al sindaco Cassone, afferma di sperare che ''il gesto del primo cittadino
di Villa San Giovanni spinga le istituzioni a vigilare con piu' accuratezza
nei confronti di chi, giorno per giorno, sfida la criminalita' organizzata
per costruire una societa' che rispetti le leggi e il paesaggio. Fatti
come quello di Villa San Giovanni devono allertare l'opinione pubblica
sugli appetiti mafiosi che un progetto sciagurato come quello del ponte
di Messina puo' scatenare''.
Per il presidente della provincia di Reggio, Fuda,
serve una reazione forte: “Nessuna ragione al mondo puo' giustificare
comportamenti criminali, ne' verso gli uomini, ne' verso le istituzioni:
il cammino della ragione fatto dalla nostra civilta' in oltre venti
secoli di storia indica ben altri modi di essere e di porsi''. E' quanto
afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Pietro Fuda,
in relazione alle dimissioni annunciate dal sindaco di Villa San Giovanni,
Rocco Cassone. ''E' noto il rapporto personale - aggiunge Fuda - che
mi lega a Rocco Cassone, come e' nota la mia stima nei confronti della
persona e dell'amministratore. Nell'immediatezza dell'ultimo episodio
intimidatorio, cosi' come era gia' successo in precedenza, gli ho manifestato
la mia totale solidarieta', personale ed istituzionale, rendendomi disponibile
ad assumere qualsiasi iniziativa utile per costruire quel fronte comune
a salvaguardia delle istituzioni contro il deprecabile incalzare della
criminalita'. Per quanto riguarda le dimissioni, dobbiamo attendere
che venga superata la reazione a caldo, comprensibilissima: e' piu'
che chiaro che in queste circostanze si pensi alla famiglia ed agli
affetti piu' cari, che si trovano involontariamente coinvolti in una
vicenda certamente non piacevole. L' augurio e' che si torni indietro,
tutti insieme, a partire dal Consiglio comunale di Villa S. Giovanni
fino a tutto l'apparato statale, che e' obbligato a dare risposte concrete.
Oggi non si puo' piu' parlare di maggioranza e minoranza, di sinistra
e di destra, ma si deve parlare di istituzioni che, compatte e determinate,
reagiscano in modo forte contro la criminalita'. L' eventuale ratifica
delle sue dimissioni renderebbe l' intero sistema democratico molto
vulnerabile: non so quale partito, di destra o di sinistra, si sentirebbe,
in questo contesto, di proporre uomini e immagine per occupare un posto
di sindaco lasciato libero da una serie di circostanze inaudite. Un
vuoto che la politica avrebbe difficolta' e non puo' riempire e che
sarebbe lasciato in balia di iniziative che nulla avrebbero a che fare
con la politica''.
I
presidenti dei gruppi dell'opposizione della camera l'8 settembre a
Villa San Giovanni
I presidenti dei gruppi dell' opposizione della Camera
si recheranno a Villa San Giovanni l'8 settembre per un confronto con
il sindaco della citta' calabrese Rocco Cassone e con la sua giunta,
dimessisi dopo aver ricevuto intimidazioni mafiose. La delegazione,
composta da Luciano Violante (Ds), Pierluigi Castagnetti Margherita),
Luana Zanella(Verdi, Ugo Intini(Sdi), Nichi Vendola(Prc), Stefano Cusumano(Ap-Udeur)
e Pino Sgobio(Pdci) ''invitera' il sindaco - fa sapere una nota congiunta
dei gruppi - a restare al suo posto''. Cassone si e' dimesso dopo ripetute
intimidazioni mafiose e dopo aver chiesto un forte impegno dello Stato
per garantire la legalita' nell'area dello Stretto di Messina, interessata
di enormi appalti legati alla costruzione del ponte, alla variante ferroviaria,
ai nuovi approdi e al nuovo porto turistico. I rappresentanti dell'opposizione,
durante la visita a Villa San Giovanni, ''continueranno - conclude la
nota - a sollecitare una decisa azione del governo contro la mafia e
chiederanno
trasparenza e lagalita' per i lavori che interessano l'area''.
Rapina
alla Carime di via degli Stadi
03/09 Ennesima rapina all’agenzia Carime di via degli stadio
oggi dopo le 12.30. Un rapinatore solitario con un berretto calato sulla
fronte e armato di taglierino, fa irruzione nella banca. All’interno
ci sono soltanto pochi clienti e tre impiegati. L’uomo con balzo
felino salta il bancone ed intima al cassiere, taglierino all amano,
di consegnargli il contenuto della cassa, in quel momento circa ottomila
euro. In un attimo, poi, il rapinatore salta di nuovo il bancone e fugge
per strada facendo predere le proprie tracce. Sul posto è intervenuta
una volante, ma dell’uomo nessuna notizia. Sull’episodio
indaga la Polizia.
Grandine
e freddo in Sila
03/09 Violentissimo temporale oggi pomeriggio sulla
Sila cosentina con una inusuale grandinata ed un calo vorticoso della
temperatura. A Camigliatello Silano le temperature sono arrivate a 12
gradi rispetto ai 32 della mattina. Problemi anche per la circolazione
stradale, in particolare sulla strada di grande comunicazione Paola-Crotone,
che attraversa l' Altopiano silano, proprio a causa della grandinata
che ha rallentato il transito
Fuggono
in 50 dal centro di S.Anna, ma vengono ripresi dai CC
03/09 Una cinquantina di immigrati palestinesi, fuggiti
stamattina dal centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto, sono
stati ripresi dai carabinieri mentre camminavano lungo la statale 106
ionica, tra i comuni di Sellia Marina e Botricello. I palestinesi, dopo
essere stati bloccati dai militari della Compagnia di Sellia Marina,
sono stati riportati nel centro di Isola Capo Rizzuto. Altri sei palestinesi,
fuggiti anche loro dal centro di prima
accoglienza di Isola, sono stati sorpresi dalla polizia nella stazione
ferroviaria di Catanzaro Lido, dove erano giunti con un treno proveniente
da Crotone. Gli agenti della Squadra volante della Questura di Catanzaro,
in collaborazione con la polizia ferroviaria, hanno ricondotto gli immigrati
nel centro di Isola Capo Rizzuto.
Arrestato
uomo che aveva tentato di uccidere una donna extracomunitaria
03/09 Un uomo, Gaetano Battipede, di 54 anni, di Castrovillari,
e' stato arrestato dai carabinieri, con l' accusa di tentato omicidio,
in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip
del Tribunale di Castrovillari.
Battipede e' accusato di aver tentato di uccidere, lo scorso 14 agosto
scorso, una cittadina lettone, Ingrida Jarmolovica, di 39 ani. L' uomo
e' stato portato nel carcere di Castrovillari.
Insediate
le commissioni provinciali
03/09 Si sono insediate oggi, venerdì 3 settembre
2004, sotto la Presidenza dell’On. Francesco Principe, le Commissioni
Consiliari Permanenti dell’Ente. Le stesse si sono, quindi, singolarmente
riunite per procedere all’elezione, al proprio interno, del Presidente
e del Vice Presidente.
Sull’elezione degli Organi di Presidenza, maggioranza ed opposizione
hanno raggiunto un accordo politico unitario, che ha consentito di esprimere
all’interno delle sei commissioni l’unanimità dei
consensi sui nominativi prescelti.
L’On.le Francesco Principe ha quindi formulato i suoi più
sentiti auguri di buon lavoro, dichiarandosi certo che le Commissioni
opereranno proficuamente nell’interesse dell’Ente, continuando
a svolgere l’importante ruolo cui sono chiamate.
Sono, quindi, risultati eletti Presidenti e Vice Presidenti delle sei
Commissioni Consiliari Permanenti, con l’unanimità dei
consensi di maggioranza ed opposizione, i seguenti Consiglieri Provinciali:
PRIMA COMMISSIONECONSILIARE
Presidente: Giuseppe Aieta (SDI)
Vice Presidente: Gianfranco Ponzio ( FI )
SECONDA COMMISSIONE CONSILIARE
Presidente: Pietro Lecce ( DS)
Vice Presidente: Mario Russo ( FI )
TERZA COMMISSIONE CONSILIARE
Presidente: Antonio Praticò (Margherita)
Vice Presidente: Michele Ambroggio (DS)
QUARTA COMMISSIONE
Presidente: Vincenzo Adamo (PSE)
Vice Presidente: Piercarlo Chiappetta (UDC)
QUINTA COMMISSIONE
Presidente: Angelo Forte (Italia dei Valori)
Vice Presidente: Elio Filice ( FI )
SESTA COMMISSIONE
Presidente: Marino Reda ( Rif. Com.)
Vice Presidente: Filippo Fiorillo ( UDC )
Referendum,
cellule staminali e persone con disabilita’
03/09 Dichiarazione dell’Assessore Vincenzo Gallo:
“La campagna di raccolta di firme per abolire o modificare la
legge sulla procreazione assistita, che prevede anche il totale divieto
della ricerca con le cellule staminali embrionali, sta raggiungendo
anche l’importante obiettivo di richiamare l’attenzione
sulle grandi opportunità offerte dalla medicina rigenerativa
per persone con varie disabilità.
Oggi la medicina può essere sostitutiva, demolitiva, ma non riparativa;
la riparazione del tessuto è qualcosa che comincia ora con le
cellule staminali. L'uso di queste cellule nella terapia è infatti
ancora molto limitato. Allo stato attuale si curano con successo molti
tumori del sangue, le ustioni gravi e le patologie della cornea, ma
non passa giorno in cui non vi sia un annuncio di qualche tentativo
di terapia rigenerativa, per esempio per i traumi del midollo spinale,
per il diabete, l'Alzheimer o la distrofia muscolare.
Gli investimenti in ricerca sulle cellule staminali, non solo embrionali,ma
anche fetali, cordonali o adulte, sono pertanto in forte crescita in
tutto il mondo.
In Gran Bretagna è stata aperta la prima banca di cellule staminali,
mentre negli Stati Uniti, ad Harvard, sono state aperte sette scuole
di specializzazione, con quasi 100 ricercatori.
In Italia sono presenti centri di eccellenza sulle staminali a Venezia,
Milano, Roma e Genova, ai quali si aggiungeranno nel 2005 quelli di
Bologna e Terni.
Al riguardo c’è da augurarsi che una quota significativa
dei fondi per la ricerca nella nostra regione sia destinata a questo
settore o sia comunque finalizzata a migliorare la qualità della
vita delle persone con disabilità.
In questo contesto, al fine di favorire l’accesso ad informazioni
che possono permettere ai cittadini di farsi un’ opinione autonoma
su un tema così delicato, ma anche per acquisire informazioni
sullo stato della ricerca sulle cellule staminali in Italia e nel mondo,
si segnala il sito www.staminali.aduc.it, contenente vari documenti
e link sull’argomento”.
Comitato
referendario provinciale contro la procreazione assistita l’8
settembre
03/09 Serve un grande sforzo di mobilitazione generale,
non circoscritto solo alle forze costitutive del comitato referendario
per l’abrogazione della legge sulla Fecondazione medicalmente
assistita, ma allargato alle componenti medico, scientifiche, delle
arti e della cultura, dell’associazionismo e del volontariato.
In discussione non c’è solo una legge sbagliata e ingiusta
che tradisce la libertà di procreazione e la dignità della
donna trincerandosi dietro un malinteso senso dell’etica e della
politica, del peccato e del reato (confondendo o meglio fondendo spesso
i due termini in un unico significato), ma c’è anche, ancora
una volta purtroppo, il tentativo di vanificare e mortificare la volontà
dei padri costituenti che hanno voluto pervadere di laicità la
costituzione e le istituzioni dello Stato, oltre naturalmente allo Stato
stesso. Per questi motivi il prossimo mercoledì 8 settembre,
nel corso di una riunione allargata a tutte le componenti politiche,
sociali e associative presenti sul territorio, che si svolgerà
presso la sede di Emily sita in piazza Spirito Spirito Santo n. 58 sarà
costituito il Comitato referendario provinciale. L’obiettivo è
quello di attivare una mobilitazione capillare in provincia di Cosenza
e contribuire a raggiungere entro il 20 settembre l’obiettivo
di 700 mila firme per ciascuno dei cinque quesiti referendari. Resta
attiva ed operante la mobilitazione che le forze politiche stanno attuando
singolarmente. I VERDI terranno banchetti di raccolta firme sabato e
domenica (4 e 5 settembre) a San Giovanni in Fiore nell’ambito
della festa dell’Ambiente, martedì e venerdi (7 e 10 settembre)
a piazza 11 settembre a Cosenza, mentre altri banchetti di raccolta
firme saranno organizzati sul tirreno e sullo jonio cosentino. Come
si ricorderà i quesiti referendari attengono il primo alla richiesta
di abrogazione totale della legge n.40 sulla fecondazione medicalmente
assistita; il secondo alla richiesta di abrogazione di alcuni articoli
della legge medesima che non consentono alla ricerca scientifica di
individuare nuove cure per malattie come l’Alzheimer, i tumori
o le sclerosi; il terzo attiene all’abrogazione di quegli articoli
che ineriscono la salute della donna e del futuro nascituro e prevedono
ad esempio che debbano essere impiantati nell’utero della donna
anche gli embrioni malati; il quarto quesito, aggiunge a quello precedente
la richiesta di abrogazione dell’articolo che pone sullo stesso
piano i diritti delle persone e quelli dell’embrione; il quinto
chiede l’abrogazione dell’articolo che impedisce la fecondazione
eterologa, la donazione cioè di gameti (ovocita o spermatozoi)
da soggetti esterni alla coppia nei casi di grave sterilità.
E’ una battaglia referendaria che vale la pena combattere e che
dobbiamo vincere contro una legge che vanifica la libertà e l’autodeterminazione
delle coppie, di tanti uomini e donne ai quali una normativa oscurantista
e medievale, vieta o pretende di “regolare” ovvero controllare,
il diritto di procreare.
Intanto il Sindaco di Cosenza Eva Catizone ha apposto la propria firma
alla richiesta di referendum contro la legge sulla procreazione assistita.Il
Comune di Cosenza, attraverso l’Assessorato alle politiche femminili,
si è fatto promotore di un ruolo attivo per la raccolta delle
firme a sostegno del referendum, attiverà nei prossimi giorni
il tavolo per la raccolta delle firme nei pressi del Gazebo di Piazza
11 Settembre. I quesiti referendari sono cinque: sulla fecondazione
assistita e la libertà di ricerca scientifica; per consentire
nuove cure per malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, le sclerosi,
il diabete, le cardiopatie, i tumori; per la tutela della salute della
donna; per l’autodeterminazione e la tutela della salute della
donna; per la fecondazione eterologa.
Il
Presidente di Assindustria Calabria, Callipo, denuncia: “La regione
è una polveriera che rischia di esplodere”
02/09 ''In Calabria non c' e' movimento economico,
e' una terra statica''. E' quanto sostiene il presidente regionale degli
industriali Filippo Callipo secondo il quale esiste ''disinteresse o
impossibilita' da parte di chi ci governa a scuotere il torpore''. ''Non
vorrei - ha aggiunto - che ci sia una volonta' politica a mantenere
lo status quo. La nostra regione e' una polveriera che rischia di esplodere,
troppe le tensioni sociali, la disoccupazione fa registrare livelli
pari al 28% e la criminalita' resta l' emergenza di sempre che non si
puo' risolvere con un protocollo d' intesa, come quello sottoscritto
dalla regione con il ministero degli interni. Ci vuole altro, mi viene
quasi da dire che c'e' bisogno di una rivoluzione culturale per spingere
la Calabria ad uscire fuori dal tunnel della precarieta'. Se questa
terra fosse piu' tranquilla molti imprenditori calabresi non andrebbero
ad investire all' estero''. ''C'e' in tutto questo - ha proseguito Callipo
- una responsabilita' politica. Noi come imprenditori non abbiamo interlocutori
e la burocrazia ostacola i nostri progetti. Io ho in programma degli
investimenti a Maierato e Pizzo in tanti mi dicono che sono pazzo. Penso
pero' che noi calabresi dobbiamo restare in Calabria o sara' una disfatta
totale. La mia azienda si confronta con il pubblico che sceglie il prodotto,
dunque non c' e' un rapporto diretto per quanto riguarda ad esempio
la partecipazione a degli appalti, ma e' difficile comunque il dialogo
con la regione. Una persona che viene eletta diventa un monarca irraggiungibile,
si perde l' idea che la politica e' servizio. Infatti non c' e' un piano
di sviluppo per la nostra regione. La nostra classe dirigente e' tutta
ancorata al passato, sono i segretari regionali, solo tre persone da
una parte e quattro dall' altra, a decidono i candidati. E come cittadino
mi chiedo: Ma chi ha dato loro il mandato?. Una volta c' erano le sezioni
ci si riuniva, c' era una legittimazione. Ma oggi? E' il criterio che
e' sbagliato. Possibile mai che un pacchetto di tessere puo' autorizzare
qualcuno a decidere i destini di oltre due milioni di persone? Questa
classe politica non si confronta con nessuno: sindacati, associazioni
di categorie, ordini professionali, sembra appartenere ad un' altra
dimensione, un' altra realta'''. Il presidente degli industriali della
Calabria aggiunge inoltre che ''in Calabria non si trovano i soldi per
pagare gli lsu-lpu mentre si sprecano le consulenze. Io ho lanciato
una proposta - provocazione, quella cioe' di costituirci come calabresi
parte civile e chiedere i danni alla regione, in cinque anni troppe
le risorse vanificate. Bisogna individuare dunque le persone giuste
e capaci di governare, le candidature non s possono fare sulla base
di rapporti personali, amici, amanti e parenti''. ''C' e' necessita'
- ha concluso Callipo - di respirare aria pulita nella politica che
finalmente sia competente e rivitalizzi tutto l' apparato regionale.
E' necessario dunque cambiare la logica clientelare, farsi valere, alzare
la voce. Siamo noi l' ossatura della Calabria. Abbiamo purtroppo ancora
una mentalita' da sudditi bisogna cambiare tendenza''.
Dimissioni
di Cassone a Villa: “Lo stato faccia sentire la sua autorevole
presenza”.
02/09 ''A Villa San Giovanni accanto al libero confronto
si sta appalesando un disegno perverso fatto di azioni criminose sempre
piu' incipienti che ha come chiaro obiettivo quello di abbattere un
consesso eletto secondo metodi democratici''. E' quanto sostiene il
sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, che ieri sera, nel corso
della riunione del consiglio comunale, si e' dimesso. Il sindaco ha
deciso di lasciare l'incarico dopo aver subito l'ennesimo atto intimidatorio,
il terzo nell'ultimo anno. ''Oggi nella nostra citta' - ha aggiunto
- non esistono piu' le condizioni di agibilita' democratica e la serenita'
necessaria per affrontare compiutamente le questioni strutturali che
interessano la nostra comunita'. a me sembra infatti incredibile che
una busta con cinque proiettili possa raggiungere tramite percorsi naturali,
sanciti da timbri postali, il domicilio di un cittadino comune o sindaco
che sia. Soprattutto in un periodo di notevoli controlli, visto anche
il clima di grande inquietudine internazionale''. Il 25 agosto scorso
il sindaco di Villa San Giovanni ha ricevuto una busta contenente cinque
proiettili. Precedentemente sconosciuti avevano incendiato sua automobile
e quella della moglie. ''Altrettanto incredibile - ha proseguito Cassone
- appare la vicenda di continui attentati incendiari perpetrati con
cadenza quasi quotidiana ai danni di liberi cittadini o anche amministratori
della nostra citta'. Noi tutti, in quanto amministratori, siamo e rappresentiamo
lo Stato, la Nazione italiana. E' quindi necessario che lo Stato faccia
sentire la sua autorevole presenza a difesa dei nostri luoghi e delle
nostre genti''. Il sindaco di Villa San Giovanni ha comunque espresso
gratitudine e riconoscenza nei confronti delle forze dell'ordine e del
Prefetto i quali ''con tutte le loro risorse umane - ha concluso - svolgono
una intesa attivita' di controllo e prevenzione. Pero' e' evidente che
tutto cio' non e' piu' sufficiente. Bisogna elevare notevolmente il
livello di intelligence preventiva. Ritengo che lo Stato abbia gli strumenti
per fare tutto questo: basta volerlo e programmarlo''.
Lunga intanto la lista delle solidarietà al Sindaco Cassone:
- Il Presidente Chiaravalloti chiede a Cassone di rimanere
al suo posto: ''Sul piano umano e' da comprendere lo sconforto che ha
avuto il sopravvento nella decisione delle dimissioni annunciate dal
sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, peraltro persona stimabile.
Sul piano istituzionale mi auguro che il sindaco possa e voglia riconsiderare
il suo intendimento e rimanga cosi' al suo posto''. ''In questo caso
- fa sapere Chiaravalloti in una nota diffusa dall' ufficio del portavoce
- voglio assicurare che per quanto di mia competenza, trovera' la Regione
Calabria ancora al fianco, a difesa delle liberta' personali e dell'
azione di governo locale''.
- Per l’ass. regionale alla cultura, Zavettieri,
è una grave sconfitta. ''Le dimissioni del sindaco di Villa San
Giovanni, Rocco Cassone, se confermate, rappresentano una sconfitta
grave per le istituzioni'' Zavettieri, del Nuovo Psi, e' anch' egli
da tempo oggetto di minacce ed intimidazioni ed e' scortato dalle forze
dell' ordine. Nello scorso febbraio persone non identificate hanno sparato
un colpo di fucile contro la sua abitazione, a Bova Marina. Il 16 agosto
scorso, inoltre, a Bianco, e' stata fatta esplodere una bomba rudimentale
sul davanzale di una delle finestre dell' abitazione del capo della
sua segreteria, Giuseppe Crino', fratello del senatore Franco, anch'
egli del Nuovo Psi, componente della Commissione parlamentare antimafia.
''Il mio augurio - ha aggiunto Zavettieri - e' che l' azione di dissuasione
svolta sinergicamente dagli organi dello Stato e dalle istituzioni locali
inducano Cassone a recedere dal suo proposito. In caso contrario ci
troveremmo di fronte ad un grave arretramento delle condizioni democratiche
in una regione come la Calabria che ha bisogno, invece, di istituzioni
forti. Quella determinata dalla criminalita' e quella della mancanza
di lavoro sono le emergenze piu' importanti cui dobbiamo fare fronte
in Calabria''.
- Gli industriali di Reggio Calabria ''L' Assindustria
reggina e' vicina al sindaco Cassone - e' scritto nella nota del Presidente
Mauro - e agli altri amministratori che con lui condividono una difficile
e purtroppo rischiosa esperienza''. ''Gli industriali reggini - conclude
la nota - auspicano un' azione decisa dello Stato, nelle varie articolazioni,
perche' a Villa San Giovanni venga ripristinata la legalita' e sia ridata
tranquillita' a chi e' chiamato a governarla''.
- Il Presidente dei deputati della Margherita Pierluigi Castagnetti
esprime a nome del gruppo ''la solidarieta''' a Cassone, e lo invitanda
- afferma una nota - a rivedere la sua decisione''. Castagnetti assicura
al primo cittadino ''il sostegno di tutte le forze democratiche nella
battaglia per la legalita'''.
- Il Presdinte dei DS Violante chiede a Cassone di
rimanere al suo posto: ''L'invito a rimanere al suo posto, insieme alla
Giunta, per proseguire un'attivita' amministrativa basata sulla trasparenza
e sulla legalita'”. Oltre a esprimere la ''piena solidarieta'''
della Quercia al sindaco Cassone, Violante lo informa di aver scritto
al ministro dell'Interno Pisanu ''per sollecitare'' l'attenzione del
governo sui problemi da lui sollevati ''fino all'atto estremo delle
dimissioni''.
- Il parlamentare Realacci (Margherita) fa un interrogazione
a Pisanu: ''Le ripetute azioni criminose denunciate da Rocco Cassone,
che ieri sera lo hanno portato a consegnare le sue dimissioni, sono
fatti gravissimi che non dovrebbero trovare posto in uno stato di diritto''.
''Cos' e' stato fatto - chiede Realacci - fino a ieri contro le inaccettabili
intimidazioni subite dal sindaco di Villa San Giovanni? Quali contromisure
sono state attivate per garantire le istituzioni democratiche? Le dimissioni
del sindaco di Villa San Giovanni denunciano che la situazione ha raggiunto
livelli tali da non consentire piu' la gestione democratica delle istituzioni.
Come si e' arrivati a tanto? Quali sono state, se vi sono state, le
contromisure adottate per contrastare le interferenze della criminalita'
nell' amministrazione del comune calabrese? Perche' non hanno sortito
effetti?''. ''Quando in discussione - ha concluso Realacci - sono le
radici stesse del sistema rappresentativo e della gestione democratica
della cosa pubblica e' richiesta fermezza e chiarezza. Questo chiediamo
al ministro Pisanu''.
- Paolo Cento dei Verdi chiede la mobilitazione per
combattere la mafia degli appalti: ''Le dimissioni del sindaco di Villa
San Giovanni, Rocco Cassone, dopo le ripetute e gravi minacce subite,
sono un pessimo segnale, che non puo' passare sotto silenzio''. Cento
chiede l'intervento del ministro dell'Interno Pisanu ''per convincerlo
a revocare le dimissioni e per garantire l'incolumita' sua e degli altri
amministratori''. ''E' stato in prima fila - afferma Cento - contro
la realizzazione del Ponte sullo Stretto e non puo' essere lasciato
solo'', appellandosi anche alle forze politiche perche' si ''mobilitino
per combattere le infiltrazioni mafiose negli appalti per le grandi
opere pubbliche''. ''D'altra parte, come noi Verdi abbiamo sempre sostenuto,
la contrarieta' al Ponte non e' solo una grande battaglia ambientale,
ma anche per la legalita'. E' infatti, molto forte il rischio che vi
siano interessi della criminalita' organizzata legati al Ponte. Si faccia
chiarezza'', conclude l'esponente del Sole che ride.
- Per Tripodi segretario regionale PDCI 'è la
sconfitta dello Stato: 'Le dimissioni del Sindaco di Villa San Giovanni
rappresentano un atto di forte e drammatica denuncia per una situazione
che da troppo tempo si sta trascinando senza che vi sia stato finora
un efficace intervento dello Stato e delle istituzioni preposte a garantire
serenita', sicurezza ed incolumita' agli amministratori e ai cittadini
villesi'' ''Le dimissioni di Cassone - ha aggiunto - rappresentano,
quindi, una grave sconfitta delle Stato nella lotta alla 'ndrangheta
ed alle lobby affaristico - mafiose. I cinque proiettili recapitati
per posta al Sindaco dimostrano che la misura e' ormai colma, che ogni
livello di sopportazione e' stato ampiamente superato e che non si puo'
ulteriormente aspettare in attesa di subire un nuovo attentato o una
nuova iniziativa delittuosa. E' evidente che la situazione di Villa
San Giovanni, con l'inquietante scenario criminale che li' si e' manifestato,
e' stata chiaramente sottovalutata e minimizzata da chi ha il compito
di garantire la sicurezza e la tutela delle persone e pone in maniera
forte e drammatica seri rischi per la stessa incolumita' fisica di Rocco
Cassone''. ''Tuttavia - ha proseguito Tripodi - consideriamo la sofferta
scelta del Sindaco Rocco Cassone come un accorato appello a chi, in
questi mesi, ha trascurato questa situazione, e come il gesto estremo
di un amministratore che non si sente garantito e sicuro di poter svolgere,
come ha fatto sempre, in maniera serena il proprio mandato di amministratore
nell'interesse della comunita' villese''. ''Al sindaco - ha concluso
- chiediamo di proseguire nel loro impegno di servizio per continuare
ad essere insostituibile baluardo democratico a difesa degli interessi
puliti della citta' di Villa San Giovanni''
- Per Donnici, coordinatore regionale Italia dei Valori,
la situazione è drammatica: ''La situazione calabrese e' drammatica
e si configura come una vera e propria emergenza nazionale, che dovra'
essere responsabilmente assunta come tale da tutte le istituzioni nazionali
e regionali, nonche' dalle forze politiche e sociali''. ''Stanno venendo
meno - ha aggiunto - le condizioni di agibilita' democratica: non si
contano piu' i comuni commissariati per mafia, quelli sottoposti a commissione
d'accesso e quelli dove ogni giorno attentati ed intimidazioni colpiscono
indistintamente dall'appartenenza politica i rappresentanti dello stato
e dei cittadini''. ''E' necessario - ha proseguito Donnici - bonificare
le troppe zone d'ombra in cui mondo della politica e degli affari colludono
con la criminalita', parallelamente all'azione di contrasto contro le
organizzazioni criminali, divenuta probabilmente meno incisiva negli
ultimi anni, facendo crescere un forte sentimento di reazione civile
e democratica nell'opinione pubblica''. ''Il 26 settembre - ha concluso
- in occasione della visita in Calabria del presidente nazionale di
Italia dei valori, Antonio Di Pietro, organizzeremo una forte iniziativa
antimafia coinvolgendo istituzioni, forze politiche e sociali''.
- Secondo Fava (Udeur), Cassone non deve dimetersi:
''Il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, non deve dimettersi.
Sarebbe una sconfitta terribile per tutta la Calabria e per tutte le
istituzioni. Non servono eroismi, ma la risposta dello Stato in ogni
sua articolazione e di tutta la societa' civile e religiosa''. ''La
minaccia, l' intimidazione e il ricatto criminali - ha aggiunto Fava
- sono la cappa peggiore che blocca sul nascere ogni possibilita' di
vero sviluppo. La politica non puo' disertare e arrendersi. Deve sapere
esprimere un forte impegno unitario e corale intorno al sindaco Cassone,
che rappresenta simbolicamente il valore democratico di tutte le istituzioni
calabresi e del loro servizio verso la comunita'''.
- Per il presidente nazionale di Legambiente, Della Seta,
c’è il collegamento con il Ponte sullo stretto. ''Viene
subito da pensare a uno stretto legame tra questi episodi criminali
e la netta posizione dell' amministrazione di Villa San Giovanni sulla
vicenda Ponte sullo Stretto: il comune ha infatti espresso la sua contrarieta'
alla realizzazione della grande opera''. Il presidente di Legambiente
ha anche ha espresso solidarieta' al sindaco di Villa San Giovanni,
Rocco Cassone, per le numerose intimidazioni subite. ''Ora speriamo
che Cassone - ha concluso - torni sulla sua decisione, ma in ogni caso
chiediamo al Governo un intervento urgente per la tutela della legalita'
in quell' area''
- Il Wwf chiede l’intervento del Ministro Pisanu:
''E' necessario e urgente che il ministro degli Interni Pisanu intervenga
per fare ritornare Cassone sulle sue decisioni, creando le condizioni
per ripristinare la convivenza civile e democratica.''. ''Ci auguriamo
che il Sindaco Cassone e la sua Giunta, cui vanno il nostro apprezzamento
e la nostra solidarieta', non formalizzi le sue dimissioni al Prefetto.
Villa San Giovanni deve avere in questa situazione un governo eletto
dai cittadini e non certo un Commissario governativo straordinario.
Tutto questo avviene proprio quando il Governo nel Dpef 2005-2008 ha
annunciato di voler inserire nella prossima Legge Finanziaria 300 milioni
di euro per le aree urbane di Messina e di Villa S. Giovanni, quale
risarcimento dell'abbandono in cui e' stata lasciata questa area e compensazione
anticipata e furbesca delle servitu' imposte dai futuri cantieri del
ponte''.
''Se questa e' la situazione quando il ponte e' ancora un miraggio figuriamoci
cosa succedera' quando verranno assegnati i primi incarichi per la progettazione
definitiva, esecutiva e per la realizzazione dell'opera''.
- Il presidente nazionale dell’ANCI e sindaco di Firenze,
Dominici, denuncia la situazione insostenibile ''In uno Stato
democratico non e' ammissibile che un Sindaco eletto direttamente dalla
popolazione sia costretto a rassegnare le dimissioni perché non
si e stati in grado di assicurare alle istituzioni locali la possibilita
di esercitare serenamente il loro mandato. Si tratta quindi di un fatto
gravissimo che va valutato con grande attenzione.
Nell’esprimere la solidarietà personale e di tutti gli
organi dellAssociazione dei Comuni Italiani a Cassone ed all’intera
amministrazione comunale di Villa San Giovanni, Domenici esprime anche
''l’auspicio che, in un mutato quadro complessivo che torni a
garantire quella sicurezza necessaria alla vita di una istituzione democratica,
il Sindaco Cassone possa tornare sulla sua decisione. Domenici rivolge
anche un pressante invito al Ministero dell’Interno ''affinché
venga posta in essere ogni iniziativa idonea a ripristinare il clima
di rispetto della legalità necessario ad assicurare lo svolgimento
delle attività della amministrazione comunale di Villa San Giovanni''.
- Abramo, presidente Anci Calabria e Sindaco di Catanzaro
chiede ai Prefetti calabresi di incontrare Pisanu: ''Ho intenzione di
chiedere al prefetto di Catanzaro, Di Pace, e ai suoi colleghi delle
altre quattro province calabresi, di farsi promotori di un incontro
al Viminale con il ministro Pisanu per fare il punto su una situazione
non piu' sostenibile''. ''Siamo stanchi - ha aggiunto - del solito rituale
delle solidarieta' ai sindaci calabresi colpiti dalla criminalita'.
Il caso del sindaco di Villa san Giovanni, Cassone, e' solo l'ultimo
anello di una catena interminabile di intimidazioni. E' ovvio che esprima
al collega Cassone i sentimenti di stima e di vicinanza a nome della
nostra Associazione, ma ritengo che sia giunto il momento di passare
dalle parole ai fatti. Siamo in presenza di un attacco senza precedenti
alle istituzioni locali che colpisce, senza alcuna distinzione, amministrazioni
di tutti i colori politici. E' evidente l''obiettivo della criminalita'
di intimidire e condizionare coloro che, in prima persona, reggono il
peso del governo locale e si propongono come punto di riferimento democratico
per i cittadini''. ''Sono i dati - ha proseguito Abramo - a darci la
drammatica rappresentazione della situazione. In soli otto mesi del
2004, il numero degli attentati e degli episodi intimidatori ai danni
di sindaci, assessori, consiglieri comunali della Calabria ha gia' superato
il numero complessivo del 2003. Se non ci saranno risposte forti dallo
Stato, il fenomeno tendera' ad aggravarsi, fino a paralizzare la stessa
vita democratica della regione''. ''Sono certo - ha concluso - che il
ministro Pisanu, al quale ho gia' personalmente e a nome dell'Anci,
espresso tutta la mia preoccupazione alcuni mesi or sono, fara' di tutto
per assicurare ai sindaci e alle istituzioni locali le condizioni per
svolgere con serenita' il loro compito istituzionale''.
Nuova
lieve scossa di terremoto a Cosenza
02/09 Una nuova lieve scossa sismica e' stata avvertita
dalla popolazione nella Provincia di Cosenza. L'epicentro e' stato localizzato
nei Comuni di Cerisano e Mendicino. Dalle verifiche effettuate dalla
Sala Operativa del Dipartimento della Protezione Civile, spiega una
nota, non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati
dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa si e'
verificata alle ore 14.27 con magnitudo 2.7 della scala Richter , pari
al II/III grado della Scala Mercalli.
Giovane
a bordo di uno scooter muore in un incidente a Cerchiara
02/09 Un giovane, Mario Pesce, di 29 anni, muratore,
e' morto in un incidente stradale accaduto stasera a Cerchiara di Calabria,
nell'alto Jonio cosentino. Pesce, al momento dell'incidente, stava percorrendo
alla guida di uno scooter una strada comunale, poco fuori dal centro
abitato. Il giovane, per cause in corso di accertamento, ha perso ad
un certo punto il controllo del mezzo, che e' finito in una scarpata
profonda circa 6 metri. La morte del giovane e' stata istantanea. I
rilievi sul luogo dell'incidente sono stati fatti dal carabinieri.
Cassano,
la Regione finanzia il lavori di palazzo “Pontieri Gallo”
nel centro storico
02/09 L' assessorato regionale ai lavori pubblici ha
finanziato, per un importo di un milione e trecento mila euro, il recupero
strutturale dell' ex palazzo gentilizio ''Pontieri - Gallo'', ubicato
nel centro storico di Cassano Ionio e di proprieta' dell' Aterp. Quando
i lavori di recupero saranno ultimati la struttura sara' messa a disposizione
della collettivita' per fini sociali e culturali. Il finanziamento rientra
nell'ambito degli interventi previsti per il risanamento del patrimonio
edilizio pubblico. ''Talloneremo - ha detto il sindaco di Cassano allo
Ionio, Gianluca Gallo - i responsabili dell' Aterp affinche' tutti gli
adempimenti necessari per appaltare i lavori vengano effettuati nei
termini stabiliti dal decreto della Regione Calabria''.
Parte
il progetto regionale per i giovani diplomati “Opportunità
per il lavoro”
02/09 Fare incontrare domanda ed offerta di lavoro
qualificate, facendo acquisire specifiche professionalita' a giovani
diplomati attraverso stage in aziende del nord: e' questa la finalita'
del progetto ''Opportunita' per il lavoro'' varato dal Ministero dell'
Istruzione in accordo con il Ministero del lavoro e d' intesa con la
Regione. La Calabria, tra l' altro, e' la prima regione in cui si attua
il progetto. L' iniziativa e' stata presentata stamattina a Catanzaro
nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente
della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti; l' assessore alla Pubblica
istruzione, Saverio Zavettieri, ed il direttore dell' Ufficio scolastico
regionale, Ugo Panetta. Erano anche presenti il direttore del Dipartimento
istruzione della Regione, Gaetano Princi; il responsabile regionale
di Italia Lavoro, Mario Alvaro, ed i i presidi delle tre scuole superiori
coinvolte nel progetto: Nicola De Nardi, dell' istituto tecnico-industriale
di Cosenza; Antonio Sammarco, del liceo artistico Mattia Preti di Reggio
Calabria, ed Aldo Romagnino, dell' istituto professionale per l' industria
e l' artigianato di Catanzaro. Il presidente Chiaravalloti ha definito
''di grande importanza il progetto 'Opportunita' per il lavoro' anche
perche' s' inserisce - ha aggiunto - nell' impegno che la Giunta regionale
sta profondendo per fare fronte all' emergenza lavoro. Un impegno che
vede la Calabria in primo piano per risolvere importanti problematiche
come la stabilizzazione dei lavoratori precari e l' emersione del lavoro
nero. Il nostro sforzo mira, soprattutto, a fare incontrare in Calabria
la domanda e l' offerta di lavoro. Ed il progetto 'Opportunita' per
il lavoro', cui l' assessore Zavettieri si sta dedicando in modo particolare,
s' inserisce proprio in questo contesto''. L' assessore Zavettieri,
da parte sua, ha sottolineato ''la gravita' del problema della disoccupazione
in Calabria, dove sono senza lavoro circa 180 mila giovani. La nostra
intenzione e' di utilizzare i tanti disoccupati calabresi come risorsa
e leva per lo sviluppo, creando manodopera qualificata e di alto livello
professionale. Il progetto che abbiamo avviato d' intesa col Ministro
dell' Istruzione va proprio in questa direzione perche' consente ai
giovani disoccupati di acquisire professionalita' in settori tecnologici
ad alta specializzazione. Certo l' ideale sarebbe che i giovani, una
volta slezionati, formati e qualificati, svolgessero la loro attivita'
in Calabria dopo avere partecipato agli stage nelle aziende del nord
Italia. In ogni caso questi stessi giovani possono rappresentare una
riserva importante per la regione una volta che avranno la possibilita'
di fare rientro nella regione. L' importante e' che iniziative come
questa non restino fini a se stesse e trovino i giusti riferimenti in
Calabria''''. Per il direttore Panetta il progetto Opportunita' per
il lavoro ''s' inserisce a pieno titolo nella riforma dell' istruzione
introdotta dal ministro Moratti, che si basa anche sulla valenza formativa
e nell' ambito della quale il lavoro viene concepito come valore di
formazione. Nelle scuole di Cosenza e Reggio Calabria per le quali sono
gia' partiti i relativi bandi sono gia' state presentate, rispettivamente,
20 e 18 domande di partecipazione agli stage, mentre per Catanzaro il
bando sara' approvato nei prossimi giorni''. Gaetano Princi ha sostenuto
che ''nell' ambito del progetto assume particolare significato l' assisteza
che sara' garantita ai giovani formati da Italia lavoro per l' inserimento
fattuale nel mondo del lavoro o come imprenditori, se avranno la capacita'
di farlo, o nelle imprese per le quali svolgeranno le loro attivita'.
La Regione Calabria, in questo senso, svolge un ruolo pilota perche'
e' la prima coinvolta nel progetto ed ha gia' individuato i profili
professionali. La partecipazione agli stage e' gratuita per gli studenti,
che non dovranno neppure affrontare le spese di viaggio e di soggiorno
per svolgere l' attivita' formativa nelle aziende del nord. Aziende
per le quali questa iniziativa puo' rappresentare un' opportunita' anche
per la ricerca di manodopera qualificata''. Per Mario Alvaro ''la partecipazione
al progetto 'Opportunita' per il lavoro', per la fornitura di assistenza
tecnica, conferma il ruolo di Italia lavoro per la promozione di occupazione.
Un ruolo svolto in stretta sintonia con gli enti locali. Il nostro augurio
- ha aggiunto Alvaro - e' che questa forma di collaborazione si concretizzi
sempre piu'. Anche perche' Italia lavoro e' stata riconosciuta dal Governo
come unica struttura nazionale tecnica per l' attivazione di politiche
attive per il lavoro''.
In
Calabria gli ultrasettantenni viaggeranno gratis
02/09 I cittadini calabresi ultrasettantenni potranno
viaggiare gratis sugli autobus dei servizi urbani e sulle linee extraurbane
che ricevono contributi regionali. A darne notizia e' l'assessore regionale
ai trasporti della regione Calabria, Francescantonio Stillitani che
si appresta ad inviare una lettera a tutti i calabresi con oltre settanta
anni. ''La nuova normativa - ha detto Stillitani - rappresenta un traguardo
di civilta' e di maggiore rispetto nei confronti di chi, solo per ragioni
d'eta', rappresenta nella societa' calabrese una categoria economicamente
ancora piu' debole. Gli anziani calabresi con oltre settanta anni potranno
liberamente circolare sugli autobus urbani ed extraurbani senza biglietto
di viaggio. Per esercitare questo diritto non e' richiesta alcuna domanda
o formalita', ma e' sufficiente dimostrare al personale addetto ai servizi
di controllo di risiedere in Calabria e di aver compiuto il settantesimo
anno di eta', esibendo un valido documento di riconoscimento''. Nel
caso in cui, sostiene l'assessore regionale ai trasporti, gli anziani
aventi diritto ''dovessero incontrare delle difficolta' nell'esercizio
del diritto di libera circolazione sulle autolinee regionali, potranno
rivolgersi al dipartimento trasporti della Regione'' L'assessore regionale
ai trasporti della regione Calabria, inoltre, si propone di raggiungere
un altro obiettivo quello di modificare la legge 23 del '99 in materia
di agevolazioni tariffarie a favore dei non udenti. Infatti e' all'esame
del consiglio un disegno di legge approvato dalla giunta regionale su
proposta dell'assessore Stillitani finalizzato a modificare la legge
23 che prevede attualmente per i non udenti la gratuita' del trasporto
sulle linee di concessione regionale limitatamente ad una sola tratta
o per l'area urbana. Il disegno di legge dell'assessore Stillitani amplia
la possibilita' del trasporto gratuito estendendolo a tutto il territorio
regionale purche' il beneficiario non udente abbia totale e permanete
inabilita' lavorativa al 100% e diritto all'accompagnamento. ''L' esigenza
di tale modifica - ha concluso Stillitani - e' stata prospetta dall'associazione
di categoria dei non udenti, al dipartimento ai trasporti nel corso
delle continue occasioni d'incontro necessari per un proficuo lavoro
finalizzato all'ottimizzazione delle procedure relative alla concessione
dei benefici attutente in essere'' ''L' iniziativa di far viaggiare
gratis gli ultrasettantenni gratis sugli autobus dei servizi urbani
e sulle linee extraurbane che ricevono contributi regionali, consente
alla nostra regione di dimostrare, con un piccolo gesto, la nostra attenzione
e la riconoscenza a chi in Calabria ha contribuito a creare condizioni
piu' favorevoli di vita''. A sostenerlo e' il presidente della Giunta
regionale, Giuseppe Chiaravalloti, che - ricorda una nota del portavoce
- ha personalmente ispirato e poi seguito l' iter del provvedimento
a favore degli anziani''. ''Ringrazio l' assessore regionale al ramo
- conclude Chiaravalloti - per il sostegno garantito al provvedimento
nelle diverse sedi''
Il
sindaco di Castrovillari, Blaiotta, incontra i lavoratori tessili della
Manifattura del Crati
02/09 ''La questione tessile del Pollino e' al centro
delle attenzioni della politica del Comune di Castrovillari''. E' quanto
si afferma in una nota dell' ufficio stampa del Comune di Castrovillari
facendo riferimento all' incontro che il sindaco, Franco Blaiotta, ha
avuto stamattina con una delegazione di lavoratori della Manifattura
del Crati di Cammarata. ''Blaiotta - si aggiunge nella nota - ha assicurato,
come sempre, il suo impegno e quello dell' Amministrazione ad essere
a fianco per cercare di dare alla complessa vicenda dell' opificio il
contributo necessario alla soluzione migliore. Secondo Blaiotta, ''e'
indispensabile che tale problematica sia una costante dell' impegno
politico di tutti i soggetti coinvolti per evitare che la vertenza alla
fine cada nell' oblio, come e' avvenuto nel passato per tutto cio' che
concerne il polo tessile di Cammarata''. A tale proposito il Sindaco
ha chiesto che ''al piu' presto il tavolo di concertazione, a suo tempo
attivato al Ministero alle Attivita' produttive, venga ripreso con la
massima sollecitudine in modo da fare il punto della situazione, individuando
tutti i percorsi possibili''. ''I tavoli di concertazione tra Regione,
Ministero alle Attivita' produttive ed organizzazioni sociali - ha detto
ancora il Sindaco di Castrovillari - avevano dato alcuni segnali incoraggianti
rispetto alle disponibilita' dell' imprenditore di rilevare la struttura
per rimodulare la produzione rispetto alle esigenze del mercato, che
e' in continua e rapida evoluzione e che non ammette errori. Un dato
che nella contrattazione non puo' essere assolutamente sottovalutato
e che richiede vigilanza da parte di tutti''.
Arrestati
tre piromani a Mendicino
02/09 Un operaio, F.P., di 38 anni, e due rumeni, J.S.,
52 anni, e P.C., di 26, sono stati arrestati dal personale del Nucleo
investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) di Cosenza che
li ha sorpresi mentre stavano dando fuoco ad un querceto in localita'
Terredomiche, nelle campagne del comune di Mendicino. L' incendio, che
ha interessato circa quattro ettari di bosco si e' propagato in una
vasta zona e' stato domato in tarda serata con difficoltà. Con
quest'ultima operazione sono 10 le persone arrestate dal Corpo Forestale
dello Stato, in provincia di Cosenza, sorprese ad appiccare fuoco nei
boschi. Ma il grave viene dalle dichiarazioni del Corpo Forestale che
asseriscono che l’incendio è stato una reazione per la
mancata assegnazione di lavori di manutenzione. Questo secondo la CFS
il movente che ha indotto le tre persone arrestate a Mendicino ad appiccare
l'incendio al querceto in localita' Terredomiche. I due immigrati rumeni
arrestati, sorpresi mentre appiccavano l'incendio insieme ad un operaio
residente a Malvito (Cosenza), erano senza permesso di soggiorno e lavoravano
''in nero'' per un'azienda di manutenzione di giardini.
Visita
istituzionale del nuovo Comandante della GdF, Gen. Piccinni, al Presidente
della Provincia
02/09
Nuovo ed importante incontro istituzionale, oggi, del Presidente della
Provincia Mario Oliverio con il nuovo Comandante regionale della Guardia
di Finanza, Generale Riccardo Piccinni, che è stato accompagnato
dal Comandante Provinciale della G.d.F Colonnello Maurizio Massarini.
Il Generale Piccinni, Foggiano originario di S. Ferdinando di Puglia,
ha assunto il nuovo comando della Regione Calabria della GdF il 19 agosto
u.s., dopo aver passato le consegne del Comando Provinciale di Bergamo
diretto per tre anni. Laureato in Giurisprudenza, ha prestato servizio
nel Barese ricoprendo diversi incarichi operativi e ha svolto per oltre
sette anni l’incarico di capo dell’Unità periferica
del Servizio di “Intelligence” del Comando Generale. Nel
portare il suo saluto al Presidente della Provincia, il Generale Piccinni
ha testimoniato l’intenzione del corpo della G.d.F. di svolgere
il suo ruolo sulle problematiche presenti nel territorio calabrese,
cercando di individuare priorità e punti critici. “La Calabria
– ha continuato il comandante regionale – deve percepire
che il corpo è a tutela dei cittadini e la Guardia di Finanza
opererà cercando di avere la condivisione della gente; sempre
perseguendo, però, la difesa degli interessi dello Stato e, quindi,
dell’economia dei cittadini calabresi che vogliono lavorare onestamente”
E’ un contributo al recupero della filosofia e del pensiero della
legalità che il Generale Piccinni vuole offrire alla Calabria,
aprendo al cittadino ed offrendogli la certezza della sicurezza, della
legalità come concetto assoluto, attraverso il perseguimento
di qualsiasi forma di illegalità. “La Calabria –
ha concluso il Generale – è Regione obiettivo1 ed ha, quindi,
tanti filoni di sviluppo che interessano la criminalità organizzata.
E’ necessario, allora, togliere alla ‘ndrangheta la possibilità
di appropriarsi indebitamente di quei fondi che devono invece servire
allo sviluppo della Regione”. L’intenzione manifestata è,
dunque, quella di una tutela ad ampio raggio, senza trascurare l’ecomafia
e tutti i traffici che riconducono agli stupefacenti, alle infiltrazioni
nelle attività turistiche, ecc. Per la riuscita di un progetto
così ambizioso, il Generale Piccinni ha quindi auspicato aperta,
serena e leale collaborazione delle istituzioni, ognuno per la propria
parte, sapendo però che l’obiettivo è unico. Pronta
e puntuale la risposta del Presidente Mario Oliverio, che – nel
ringraziare il Generale per la visita e nell’esprimere apprezzamento
per i contenuti del suo intervento – ha sottolineato che la Provincia
di Cosenza è “non solo molto attenta, ma interessata ed
impegnata sul fronte della legalità, avendola posta come questione
centrale sin dall’atto del proprio insediamento”. Il ruolo
del Corpo della G.d.F. – ha continuato l’On. Oliverio –
è centrale in un territorio di “frontiera”: è
una finestra sull’ordine pubblico economico; e ciò vale
soprattutto, e ancor di più, in una terra come la nostra, dove
i fenomeni criminali sono andati avanti anche là dove storicamente
non c’era una radice culturale squisitamente criminale. La criminalità
si organizza, in un territorio, soprattutto nella fase del suo sviluppo,
quando le attività iniziano a decollare, ma la politica e la
società civile spesso sottovalutano questi fenomeni. “La
nostra provincia – ha sottolineato il Presidente Oliverio –
è la più vasta della regione come estensione territoriale
e densità abitativa, ma è più avanti delle altre
anche dal punto di vista delle attività economiche e produttive
e per questo rappresenta in Calabria una vera e propria “anomalia”.
Siamo in un territorio in cui l’intreccio criminale rappresenta
una struttura a cerchi concentrici, con una zona nera, una grigia ai
margini e quella bianca che subisce sul piano estorsivo le attività
criminali vere e proprie”. Oliverio ha, quindi, rassicurato il
Generale sull’impegno suo personale e dell’istituzione rappresentata,
offrendo piena disponibilità anche per l’impiego di risorse
economiche e per lo svolgimento di una funzione di raccordo con i comuni
e gli enti territoriali. “In relazione a ciò – ha
concluso il Presidente – intendiamo dar vita ad un Osservatorio
sulla legalità, da intendersi soprattutto come momento di coordinamento,
approfondimento, costruzione di sinergie”.
Primo
ferito per la caccia, a Jacurso
02/09 Un uomo, I.S., di 62 anni, e' rimasto ferito
nel corso di una battuta di caccia compiuta in una zona venatoria nelle
campagne di Jacurso. L'uomo era in compagnia di altri cacciatori quando,
per cause accidentali, e' stato ferito con un colpo di fucile. La vittima
e' stata soccorsa ed accompagnata nell'ospedale di Catanzaro dove i
sanitari l'hanno giudicata guaribile in sette giorni. Sull'episodio
hanno avviato le indagini i carabinieri i quali hanno accertato che
il ferimento e' stato casuale.
Sciopero
dei treni il 6 e 7 settembre
02/09 In occasione dello sciopero del personale ferroviario
dalle ore 21 del 6 settembre alle ore 21 del 7 settembre saranno regolari
Eurostar e Intercity tra Roma e Milano e circolera' l'83% dei treni
a media e lunga percorrenza. Lo assicura Trenitalia, la societa' di
trasporto del Gruppo Ferrovie dello Stato. Inoltre si svolgera' regolarmente
anche il trasporto viaggiatori a media e lunga percorrenza lungo la
linea tirrenica e, nella notte tra il 6 e il 7 settembre, sebbene ridotti,
saranno assicurati i collegamenti tra la Sicilia, la Calabria e la Puglia
con Milano e Torino. Gli Eurostar e gli Intercity tra Roma e Venezia
saranno limitati a Bologna fino alle 13 del 7 settembre e nel pomeriggio
la circolazione tornera' regolare. Circoleranno infine i treni del trasporto
regionale previsti nelle fasce orarie di maggior affluenza pendolare.
Il programma completo dei treni Eurostar, Intercity ed Espresso si puo'
comunque consultare visitando il sito www.trenitalia.com oppure telefonando
al Call Center 892021 (da ogni telefono fisso e senza comporre alcun
prefisso).
Il
Presidente Oliverio in visita all’Oasi Francescana di Padre Fedele
02/09
Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, questa mattina
ha fatto visita all’Oasi Francescana di Padre Fedele Bisceglia.
L’iniziativa, già programmata da tempo, è servita
a fargli conoscere meglio e più da vicino l’opera, fortemente
voluta e costruita dal monaco francescano per i poveri di Cosenza e
della Calabria. Al termine dell’incontro, durante il quale si
è intrattenuto con i diversi ospiti dell’Oasi, il presidente
Oliverio ha espresso parole di plauso ed ammirazione verso una struttura
che, a conoscerla direttamente, considerando che essa è nata
dalla carità e dalla generosità dei cittadini, appare
davvero come (così l’ ha definita lo stesso Oliverio) “un
miracolo della solidarietà e del grande cuore dei cosentini”.
Il presidente della Provincia di Cosenza, inoltre, dopo aver assicurato
nei confronti dell’opera e del suo fondatore la sua piena e più
totale disponibilità e quella dell’ente da lui presieduto,
ha espresso pieno sostegno a questa iniziativa che “merita un’attenzione
costante e concreta delle istituzioni”.
“In particolare-ha proseguito Oliverio- la Regione, che in materia
di Politiche sociali ha da tempo assunto piena potestà, non può
non prestare la dovuta e sacrosanta attenzione ad una struttura che
è punto di riferimento per tante aree di sofferenza ed è
tra le esperienze più avanzate del settore nel Mezzogiorno e
nell’intero Paese”. “Ritengo, pertanto -ha detto Oliverio-
che bisogna attivare al più presto una concertazione sincera
ed operativa tra i diversi livelli istituzionali (Regione, Province,
Comuni) per garantire un servizio prezioso e permanente alla comunità
e per fare dell’intervento a sostegno delle aree deboli e della
sofferenza una concreta condotta di governo”. “Questa struttura
–ha poi aggiunto il Presidente della Provincia- è anche
espressione di una cultura civile e della modernità, intesa come
valore sostanziale e non come vetrina per l’affermazione di culture
“effimere”, espressione di una mentalità consumistica
ed ipocritamente solidale”. “Da parte nostra –ha concluso
Oliverio- faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità
istituzionali e politiche per contribuire a superare ogni difficoltà
e per consentire un sereno funzionamento di questo importante riferimento
nella nostra provincia e in Calabria”.
Grazie
all’Oasi Francescana di P. Fedele, la salma del giovane polacco
torna a casa
01/09 Si è svolta nel pomeriggio di oggi nella
cappella S.Anna la messa funebre, annunciata dai manifesti sin da ieri,
officiata da P. Fedele Bisceglia, dello sfortunato giovane polacco deceduto
domenica 22 tra le onde del mare a Paola. La salma, che questa notte
rimarrà presso l’Oasi Francescana, partirà domani
mattina alle 12 da Cosenza alla volta di Lamezia dove alle 14.50 spiccherà
il volo per Cracovia in Polonia. L’opera di carità è
stata possibile grazie alla raccolta di 2.400 euro effettuata da Padre
Fedele. Le spese mancanti per arrivare alla cifra di 6.000 euro e cioè
i restanti 3.600 euro sono stati donati dall’Oasi Francescana.
La madre del ragazzo è già ripartita per la Polonia dove
domani accoglierà il feretro del figlio. Meravigliano, e non
poco, i comunicati di ieri e di oggi del Movimento dei Diritti Civili
che chiede gli aiuti per un atto caritatevole già svolto dalla
bontà dell’Oasi. Ancora oggi, nonostante i manifesti affissi
da ieri pomeriggio in città che annunciavano per oggi alle 18
i funerali del giovane polacco, sono arrivate le richieste di aiuto
da parte dei Diritti Civili alle istituzioni, sull’opera pia già
espletata, come è suo solito in silenzio, da Padre Fedele.
Presentata
la XII edizione del Festival delle Serre a Palazzo Sersale di Cerisano
01/09 Si è svolta questa mattina nel suggestivo
scenario di Palazzo Sersale di Cerisano, la presentazione della XII
edizione del Festival delle Serre. La manifestazione artistica anche
quest'anno, si sposa con una iniziativa umanitaria. Il refrain del cartellone
artistico di quest'anno è infatti "Salviamo il mondo"
che ricalca la campagna promossa da Amnesty Inernational, Wwf e Unicef
dedicata alla Repubblica democratica del Congo. E' possibile offrire
un aiuto concreto a questo paese che rappresenta, come ha detto l’assessore
alla Cultura e direttore artistico della manifestazione, Francesco Madrigrano,
"il simbolo degli errori dell'Occidente verso l'Africa”.
Il contributo viene dato anche attraverso una rassegna Jazz che ogni
anno sta diventando più interessante. Un nome su tutti: Sarah
Jane Morris, artista che si sta imponendo sulla scena internazionale
e che si esibirà per la prima volta in Calabria". Ma il
cartellone di quest'anno si presenta particolarmente variegato. Sei
le sezioni, fra cu spiccano le sperimentazioni della Arti visive, curate
dall'associazione Artenope e sotto la supervisione di Maria Quintieri
che propone laboratori d'arte e workshop interattivi con il pubblico.
Di rilievo anche il cartellone teatrale che accanto a nomi di cartellone
come Rocco Barbaro pone anche "Il conte di Lussemburgo" prima
operetta prodotta da un'associazione teatrale calabrese, e il programma
della classica, curato da Manuel Meo, uno dei violoncellisti di maggiore
talento della Calabria, che si svolgerà nella Chiesa del Carmine.
Il festival è stato patrocinato della Regione Calabria e della
Provincia di Cosenza. Il sindaco di Cerisano, Franco Loris Greco, ha
ringraziato gli enti che sostengono la manifestazione ma ha sottolineato
la scarsa cooperazione tra i Comuni, che creano mille festival e kermesse
che si sovrappongono, disperdendo così le capacità attrattive
di ogni iniziativa.
Si
dimette il sindaco di Villa, Rocco Cassone, vittima di tre attentati
01/09 Il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone,
ha rassegnato le sue dimissioni al consiglio comunale nel corso della
riunione di questa sera convocata dopo che nei giorni scorsi il primo
cittadino ha subito l'ennesimo atto intimidatorio. Il 25 agosto scorso
alcuni sconosciuti hanno inviato al sindaco, che guida una giunta di
centrosinistra, una busta contenente cinque proiettili. Non e' la prima
volta che Cassone subisce atti intimidatori. L'11 febbraio scorso era
stata incendiata l'automobile di proprieta' della moglie, parcheggiata
sotto l'abitazione del sindaco. In precedenza anche la vettura del primo
cittadino era stata data alle fiamme. Gesti analoghi sono stati compiuti
anche ai danni di altri amministratori del comune di Villa San Giovanni.
La Polizia di Stato, in relazione a tali episodi, aveva eseguito quattro
arresti fermando anche un ex consigliere di minoranza che, secondo l'accusa,
avrebbe agito per vendetta. Nonostante questo, pero', le intimidazioni
ai danni di Cassone non si sono fermate.Alla riunione del consiglio
comunale stanno partecipando anche esponenti regionali del centrosinistra
tra cui anche il segretario dei Ds, Nicola Adamo, e parlamentari. Il
sindaco di Villa San Giovanni nel corso del suo intervento, durante
il quale ha annunciato le sue dimissioni, ha evidenziato di trovarsi
''in una situazione di pressione dovuta alle numerose intimidazioni''.
I parlamentari e gli altri esponenti del centrosinistra stanno intervenendo
nel corso del consiglio comunale per chiedere al sindaco di ritirare
le sue dimissioni. ''Al termine della riunione del consiglio comunale
- ha detto il capogruppo dei Ds - terremo una riunione della maggioranza
per valutare la decisione del sindaco e per intraprendere delle iniziative.
Al momento l'unico dato di fatto sono le dimissioni di Cassone, poi
valuteremo cosa potra' accadere''.
Rocco Cassone, 42 anni, medico pediatra, tre figli, esponente della
Margherita e' stato eletto sindaco di Villa San Giovanni nel maggio
del 2003 ottenendo il 54 per cento dei voti. Le intimidazione nei confronti
del sindaco sono state tre in un anno ed hanno avuto inizio il 13 settembre
del 2003 quando sconosciuti gli incendiano l'automobile, una Fiat Multipla,
parcheggiata nei pressi della sua abitazione. L'undici febbraio scorso
e' la volta dell'automobile della moglie del sindaco che viene data
alle fiamme. Ed infine il 25 agosto scorso Cassone riceve una busta
contenente cinque proiettili. A Villa San Giovanni hanno subito intimidazioni
anche l'assessore Bruno Plastina (Margherita), Pino Bellantone (Ds),
il presidente del consiglio comunale e gia' presidente della Provincia,
Cosimo Calabro', un dipendente che collabora con l'ufficio del sindaco.
Dopo la prima intimidazione subita da Cassone la Polizia di Stato aveva
eseguito quattro arresti fermando anche un ex consigliere di minoranza
che, secondo l'accusa, avrebbe agito per vendetta. Questa sera, nel
corso del consiglio comunale, Rocco Cassone non ha esitato a denunciare
''la pressione a cui sono sottoposto dopo la serie di intimidazioni
contro la mia persona''. Nel settembre scorso Rocco Cassone dopo l'incendio
della sua automobile sostenne che l'episodio era un ''chiaro disegno
di destabilizzazione dell'amministrazione comunale'' e che non si poteva
escludere ''una eventuale connessione con vicenda della costruzione
del Ponte sullo Stretto''. L'amministrazione comunale di Villa San Giovanni,
infatti, si e' espressa, anche con documenti approvati dal consiglio,
in modo contrario rispetto rispetto alla realizzazione dell'opera. In
Calabria sono numerosi gli attentati contro esponenti di amministrazioni
pubbliche, sindaci e consiglieri comunali. Sull'argomento la Lega delle
Autonomie locali ha preparato un dossier sicurezza dal quale emergono
dati assolutamente allarmanti: nel 2003 gli attentati e gli atti intimidatori
contro amministratori locali sono aumentati, rispetto all'anno precedente,
del 117%; 80 i comuni interessati - erano 31 nel 2000 - in tutte e cinque
le province e senza alcuna distinzione di colore politico.
Convegno
sulla giustizia, a Sangineto. Bobbio: “Cdl blinderà la
riforma”. Bruti conferma lo sciopero delle toghe
01/09 La Cdl blindera' la riforma dell'ordinamento
giudiziario in discussione al Senato, non presentando emendamenti al
testo approvato lo scorso luglio, tramite la fiducia, alla Camera. Lo
assicura il relatore del Ddl in commissione Giustizia, Luigi Bobbio
(An): ''Allo stato attuale non c'e' alcuna intenzione di fare modifiche''.
Bobbio punta per altro il dito contro l'Associazione Nazionale Magistrati
accusandola di avere avvelenato il clima con la proclamazione di due
giorni di sciopero le cui date dovranno essere fissate dal parlamentino
del sindacato delle toghe che si riunira' sabato prossimo. Una decisione,
questa, che pero' il presidente dell'Anm, Edmondo Bruti Liberati, non
esclude che possa slittare, probabilmente a dopo il congresso straordinario
indetto dall'Anm il 24 e 25 settembre prossimi, a Napoli. ''Il Parlamento
- fa notare Bruti Liberati - deve ancora riprendere la sua attivita'.
Restiamo ottimisti che il Senato possa proseguire nell'approfondimento
di un provvedimento su cui la magistratura tutta dissente in modo totale
e radicale''. Il confronto tra Bobbio e Bruti Liberati avviene a margine
della presentazione del libro di Paolo Bornia e di Marcello Maddalena
''Il giudice ed i suoi limiti'', nell'ambito della tre giorni organizzata
dall' Associazione culturale Athena sui temi del terrorismo e della
giustizia. Bobbio mette subito in chiaro che non ci sono spazi perche'
la Cdl presenti emendamenti in commissione e aggiunge: ''Si ritiene
che talune incongruita' o difetti tecnici del testo possano essere affrontati
e risolti in due modi: o con ordini del giorno che impegnano il governo
a correggere alcuni aspetti, oppure attraverso la presentazione di mini
disegni di legge per andare a correggere singoli passaggi. Quelli che
non sono in discussione sono - precisa - i principi, le linee di fondo
ispiratrici della riforma''. A questo punto il relatore del Ddl in commissione
Giustizia lancia un atto di accusa nei confronti del sindacato delle
toghe: ''I vostri proclamati due giorni di sciopero non hanno aiutato
a rasserenare assolutamente il clima. Averli proclamati per indurre
il Parlamento a recedere sulle linee di fondo significa aver tentato
di incidere sulla liberta' di autodeterminazione del Parlamento stesso''.
Immediata la replica di Bruti Liberati: ''Certo - esordisce - la scelta
spetta al Parlamento. Ribadiamo pero' le nostre valutazioni su un provvedimento
che presenta profili rilevanti e seri di dubbia costituzionalita' e
di incongruita' tecnica''. Il presidente del sindacato delle toghe respinge
al mittente l' accusa di aver avvelenato il clima definendo ''surreale
che nel riformare dopo 60 anni un nodo cosi' fondamentale delle nostre
istituzioni si ammettano incongruita' tecniche risolvibili con ordini
del giorno''. E' scontato allora che si andra' al terzo sciopero consecutivo
contro questo ddl? Gli viene chiesto. ''Se il Parlamento vuole riaprire
il confronto noi siamo disponibili. I nostri scioperi del 2002 e del
2004 sono stati lo strumento piu' forte che avevamo per manifestare
un dissenso totale e radicale. Se vuole il Parlamento ne puo' tenere
conto, altrimenti sappia che se questa riforma si fara' sia chiaro che
si fara' contro tutta la magistratura''. In sostanza, Bruti Liberati
mostra cautela nella possibilita' che gia' sabato prossimo il parlamentino
dell'Anm possa stabilire le date dei due giorni di sciopero gia' decisi
dalla giunta e sembra prevalere una linea attendista, tenuto conto che
- fa notare Bruti - il Ddl sulla riforma dell'ordinamento giudiziario
e' stato gia' cambiato tre volte e quindi ''puo' essere che cambi una
quarta''. D'altronde, l'attivita' parlamentare riprendera' a meta' settembre,
mentre i tempi per la presentazione degli emendamenti in commissione
scadono il 14 settembre prossimo. Se il presidente del sindacato delle
toghe si mostra ottimista sulla possibilita' che il Senato prosegua
nell' approfondimento del testo, il sottosegretario alla giustizia,
Jole Santelli (Fi), non esclude alcuna eventualita', anche quella del
ricorso alla fiducia. ''Al momento e' una delle possibilita' '', dice.
Il sottosegretario Santelli fa comunque notare come il Ddl abbia avuto
una lunga gestazione: ''Molte modifiche sono andate incontro alle richieste
dei magistrati che poi, puntualmente, ci hanno detto che abbiamo sbagliato.
Questa riforma potevamo allora approvarla subito come volevamo noi senza
perdere tempo''. Intervenendo nel corso del dibattito sulla presentazione
del libro di Maddalena, Giuseppe Ayala (Ds) ritiene ''quantomeno un'
anomalia'' che ''una riforma cosi' epocale venga fatta bypassando il
parlamento'' perche' alla Camera il dibattito ''e' stato stroncato facendo
ricorso alla fiducia'' mentre ora si vuole blindare il testo al Senato.
Eppure - conclude Ayala - ''la fiducia generalmente si pone per guardarsi
dalla maggioranza e non dall'opposizione''.
L’autopsia
della donna polacca trovata sul fiume Lao conferma il suicidio
01/09 Si e' uccisa tramite impiccagione la cittadina
polacca di 45 anni, Marianna Jachymek, il cui cadavere e' stato trovato
dai carabinieri nelle campagne di Orsomarso, nel cosentino. E' quanto
emerso dall'autopsia compiuta stamani nell'ospedale di Paola. La donna,
secondo i carabinieri della compagnia di Scalea, si sarebbe uccisa in
un luogo diverso da quello del ritrovamento. L' ipotesi investigativa
piu' probabile, secondo quanto si e' appreso, e' che la donna lavorava
in zona e che i suoi datori di lavoro, dopo aver scoperto il suicidio
e per evitare eventuali problemi, hanno abbandonato il corpo nelle campagne
di Orsomarso, nei pressi del fiume Lao. Il medico legale ha eseguito
anche esami tossicologici dai quali sara' accertata la presenza nel
sangue della donna di eventuali sostanze narcotizzanti. I carabinieri
della compagnia di Scalea, intanto, proseguono le indagini per individuare
gli eventuali datori di lavoro della cittadina polacca ed il luogo dove
e' avvenuto il suicidio. Gli investigatori stanno sentendo i connazionali
della donna lavorano nell'area di Scalea per individuare persone che
la conoscevano e che potrebbero fornire elementi utili alle indagini.
Il
Presidente della Provincia Oliverio punta sul Mediterraneo
01/09 Cosenza e la sua provincia si candidano a divenire
punto di riferimento e di dialogo per tutti i Paesi che si affacciano
sul Mediterraneo attraverso il coinvolgimento delle rappresentanze diplomatiche
italiane del bacino euromediterraneo: l' iniziativa e' del presidente
della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio. Due sono gli obiettivi
che Oliverio ha indicato in una lettera inviata agli ambasciatori italiani
dei Paesi che fanno parte dell' area in questione e che contattati preliminarmente
- fanno sapere dalla Provincia di Cosenza - hanno manifestato entusiasmo
e adesione: l' istituzione di una Fondazione per le relazioni Euromediterranee
e la programmazione di un Meeting a cui saranno invitate, nel prossimo
autunno, tutte le rappresentanze dei Paesi europei e della sponda Sud
ed Est del Mediterraneo. ''La nuova Europa politica allargata, il nuovo
Parlamento europeo, - scrive Oliverio nella lettera - devono assumere
un ruolo forte nella costruzione dei processi di partenariato, che coinvolgono
i Paesi mediterranei, al fine di superare diffidenze, ostilita', incomprensioni,
pregiudizi tra i nostri popoli, costruire la pace, garantire la stabilita'
e migliorare le condizioni generali di vita delle nostre comunita'.
La Provincia di Cosenza - e' scritto ancora nel testo - si propone di
essere un centro di scambi internazionali, di azione e di promozione
della cooperazione decentrata tra gli attori della cultura, della scienza,
della politica e dell' economia nel Mediterraneo e di costruire reti
di relazioni che coinvolgano le diverse articolazioni istituzionali,
le Universita' e i vari organismi della societa' civile dei nostri rispettivi
paesi''. A giudizio di Oliverio, la Fondazione per le relazioni euromediterranee
''si pone come promotrice di un effettivo dialogo delle culture e delle
civilta' e come strumento di iniziative mirate al potenziamento della
comprensione reciproca tra tutti i popoli del Mediterraneo e in special
modo di quelli della riva Sud''.
Per
la LAV “Sulla caccia una politica regionale irresponsabile ed
arrogante”
01/09 ''Il presidente della Giunta regionale Giuseppe
Chiaravalloti e l' Assessore all' Agricoltura Giovanni Dima perseguono
sulla caccia una politica irresponsabile ed arrogante'':e' quanto si
afferma in un comunicato della Lega antivivisezione calabrese, in occasione
della preapertura della stagione venatoria. ''L' anticipazione dell'
apertura della caccia al primo settembre in contrasto con la Legge 157/92
- sostiene la Lav - e' un atto scellerato e nefasto che produrra' conseguenze
gravissime sulle popolazioni selvatiche sia dirette che indirette. In
questo periodo, infatti, molte specie sono in piena fase riproduttiva,
per cui l' uccisione dei genitori con la caccia provochera' anche la
morte, per fame e sete, terribile e lunga, dei piccoli nei nidi''. Per
Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore della Lav calabrese, ''appare
evidente che quella che si e' inaugurata oggi sara' l' ennesima stagione
di sangue e di distruzione che trasformera' i cieli ed i campi della
Calabria in un cimitero per milioni di animali. La preapertura - prosegue
Vecchio Ruggeri - dimostra come la fauna e la caccia siano gestite solo
ad uso e consumo dei cacciatori. Con questo calendario di liberalizzazione
della caccia, la fauna, patrimonio dello Stato e prezioso bene della
collettivita', viene letteralmente regalata alle doppiette''. Secondo
la Lav, inoltre, ''il tandem Chiaravalloti - Dima, con questa politica
estremista filocaccia, fa piu' danni dei fucili automatici degli oltre
30mila cacciatori calabresi''. La Lav parla, inoltre, di ''calendario
venatorio assolutamente illegittimo e che mira ad una forsennata liberalizzazione
della caccia estendendo i periodi, le zone, le modalita' e le specie
cacciabili in palese violazione delle direttive comunitarie e della
stessa legge statale sulla caccia del 1992: una vera e propria 'secessione
venatoria' dall' Italia e dall' Europa''.
Ass.
Dima: “Abbiamo ridato dignità alla Caccia, da troppo tempo
dimenticata”
01/09 “In qualita' di Assessore regionale alla
Caccia ho posto in essere atti amministrativi realmente capaci di ridare
dignita' ad un settore che, per troppo tempo, e' stato dimenticato forse
perche' considerato nemico della natura''. E' quanto sostiene in una
nota l'assessore regionale all'agricoltura, caccia e pesca, Giovanni
Dima, che ha inviato un messaggio a tutti i cacciatori calabresi. ''Il
piano faunistico venatorio - ha aggiunto - con i suoi regolamenti attuativi,
l' Osservatorio Faunistico regionale, i nuovi ambiti di caccia rappresentano
segnali concreti di un interesse che si manifesta, ancora di piu', nei
confronti del mondo venatorio calabrese. L' approvazione del piano faunistico
- venatorio ha rappresentato il primo e piu' importante segnale della
volonta' della Regione di introdurre norme piu' specifiche e piu' precise
in un settore che ha bisogno di certezze in termini di definizione di
competenze tecnico - amministrative e di trasferimento di deleghe ad
enti territoriali per la costituzione degli ambiti di caccia e dei relativi
comitati di gestione. L' aver costituito, poi, l' Osservatorio Faunistico
regionale, prima realta' in Italia nel settore, rappresenta il segnale
forte di un interesse che si e' tradotto nell' affiancare all' Assessorato
regionale alla Caccia una struttura con competenze tecnico - scientifiche
che possa dialogare con le associazioni venatorie calabresi, con le
universita' e gli enti di ricerca sia nazionali che internazionali''.
''La stessa organizzazione del Game Fair Calabria - ha proseguito Dima
- manifestazione di punta per il mondo venatorio, e' un ulteriore segnale
di attenzione nei confronti di attivita' sportive che ben si conciliano
con la natura e l' ambiente e che pertanto devono essere valorizzate
e promosse ancora di piu'''. ''L' augurio - ha concluso - e' pertanto
che i cacciatori calabresi sappiano, e su questo siamo sicuri, difendere
l' ambiente e la natura e soprattutto sappiano contrastare il fenomeno
del bracconaggio che non puo' essere confuso con la pratica della 'buona
caccia'''.
Il
Ministro Calderoli incontra i presidenti delle Regioni del Sud. Chiaravalloti:
“Nel decreto 56 c’è un errore o è pura malizia”
01/09 ''Anche la Calabria sta preparando il ricorso
giurisdizionale contro il decreto 56 del 2000 sul riparto delle risorse
alle Regioni. O e' stato un errore tecnico, o e' stata una malizia politica.
E' un decreto che avrebbe conseguenze devastanti sulle Regioni del sud''.
Lo ha detto stamani a Potenza il presidente della Regione Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti, al termine dell' incontro fra il ministro delle
Riforme Roberto Calderoli e i presidenti delle Regioni del Mezzogiorno.
''Abbiamo sottolineato il problema al ministro Calderoli - ha proseguito
Chiaravalloti - e lui, guarda caso, non ne aveva quasi contezza. Si
era discusso a lungo del sesso degli angeli e di tante altre cose, ma
questo problema molto concreto, molto incombente non era ancora stato
rappresentato nelle sue dimensioni''. Sulla questione della rappresentanza
delle Regioni nel Senato federale, il governatore della Calabria ha
detto che ''non e' un argomento al quale darei una grande importanza,
anche perche' e' un argomento non tanto di federalismo regionale, ma
di rilevanza costituzionale generale. Certamente in uno stato in cui
le autonomie locali assurgono a comprimarie dello stato, occorre dare
rappresentanza a queste. Poi sulle norme ci si accordera'''. ''Un giudizio
senz' altro positivo, quello sull'incontro odierno, - ha aggiunto il
presidente Chiaravalloti - soprattutto per la formula adottata dal ministro
Calderoli che ha inteso sentire le Regioni per aree territoriali. Le
tematiche di interesse per il Sud sono certamente talvolta diverse da
altre aree del Paese con cui comunque il confronto e' possibile attraverso
gli incontri periodici tra i presidenti delle giunte regionali''. ''Un
metodo che ci sentiamo di condividere - ha poi commentato Chiaravalloti
in una nota del portavoce - quello del confronto tra Governo e Regioni
oggi praticato dal Ministro per le Riforme istituzionali, cosi' come
gia' in precedenza da altri Ministri del governo Berlusconi, che nel
rispetto dell' unita' del Paese intende anche procedere sul nuovo cammino
del decentramento''. ''Attendiamo ora - ha concluso - di conoscere il
testo definitivo del provvedimento di riforma federale dello Stato dopo
gli incontri che il Ministro Calderoli ha gia' in agenda''.
Il
CNA di Catanzaro sulla ricerca Eurispes: “Più tasse meno
sviluppo”
01/09 ''All' aumento delle tasse corrisponde un minore
sviluppo in Calabria'': a sostenerlo e' Rocco Rania, presidente provinciale
della Confederazione nazionale dell' Artigianato (Cna) di Catanzaro
che commenta, in una nota, gli esiti della ricerca Eurispes sui contributi
ordinari, quelli correnti e quelli consolidati delle Amministrazioni
provinciali e comunali. ''La ricerca Eurispes - afferma Rania - conferma
le preoccupazioni del tessuto imprenditoriale calabrese e, anzi, aggrava
il giudizio fortemente critico su tutte quelle misure che, anziche'
stimolare ed incentivare l' iniziativa privata, penalizzano il mondo
dell' impresa e delle piccole in particolare che rappresentano il 98%
della totalita' delle imprese operanti nella Regione. Un sistema fiscale
federale, quello che va delineandosi in Italia, che mette sempre di
piu' in evidenza come le spese per il welfare locale sono maggiori in
quei Comuni e in quelle province delle aree del Nord del paese, storicamente
ed economicamente forti dov' e' maggiore l' autonomia finanziaria e
la pressione tributaria e, quindi sono principalmente le tasse locali
a finanziare in maniera cospicua la spesa sociale degli enti locali''.
''Le nostre imprese, quelle meridionali e calabresi, - sostiene ancora
il presidente provinciale della Cna di Catanzaro - sono quotidianamente
vessate dalla criminalita' organizzata, dall' inefficienza della pubblica
amministrazione, dalla burocrazia e dal fisco nazionale e locale. Qualora
non dovessero essere riviste nel brevissimo periodo le politiche di
sviluppo della nostra regione ed a ristabilire un contesto economico
favorevole, non riusciremo piu' a sostenere la crescita e lo sviluppo
delle nostre imprese che riescono faticosamente a sopravvivere in un
mercato quotidianamente sempre piu' duro e difficile''.
Un incendio brucia
un bosco nel Parco del Pollino nella zona di Morano
01/09 Oltre 10 ettari di bosco, tra pini e faggi, sono
gia' stati distrutti in un incendio di vaste proporzioni in localita'
Campotenese, in una zona ricompresa nel Parco nazionale del Pollino,
nel Comune di Morano Calabro. La zona interessata dalle fiamme e' vicina
all' autostrada Salerno Reggio Calabria ma il traffico sull' arteria
stradale non ha subito alcun problema per il fumo. Il vento, che alimenta
il rogo, infatti, soffia nella direzione contraria all' autostrada.
Sul posto sono al lavoro, con il personale del Corpo forestale dello
Stato, due autobotti, un elicottero regionale e quattro squadre Antincendi
boschivi. In considerazione delle proporzioni dell' incendio sono attesi
anche un elicottero S 64 e un Canadair.
Critica
la pozione dell’Anci sulla Sorical. Incontro con l’Ass.
Grimaldi
01/09 La Sorical e la gestione delle acque sara' al
centro di un incontro che il direttivo dell' Anci calabrese avra', lunedi'
prossimo, a Catanzaro, con l' assessore regionale ai Lavori pubblici
Giovanni Grimaldi. La richiesta d' incontro - e' detto in un comunicato
- e' stata avanzata dal direttivo dell' associazione dei Comuni, presieduto
dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo allo scopo di ottenere un chiarimento
a tutto campo sulla gestione delle acque e sull'attivita' della societa'
mista su cui, come e' noto, i Comuni hanno sollevato serie riserve,
soprattutto in ordine alle tariffe e al piano degli investimenti. ''Nel
corso dell' incontro - e' detto in una nota dell' Anci - si discutera'
anche della recente delibera che ha rimodulato i rapporti tra Regione
Calabria e Sorical. Al momento l' associazione mantiene tutte le sue
riserve e conferma, in attesa dell' incontro con l' assessore Grimaldi,
l' invito ai sindaci di non firmare la convenzione proposta dalla societa'''.
Da mesi, e' scritto nella nota, l' Anci chiede alla Sorical di approfondire,
in sede tecnica, le strategie alla base del piano degli investimenti,
da cui deriva la definizione delle tariffe a partire da gennaio 2006.
I Comuni lamentano, sul piano piu' generale, un loro mancato coinvolgimento
nelle scelte in un settore giustamente ritenuto strategico e vitale
per le comunita' locali.
Il
nuovo comandante della Gdf in visita dal Presidente della Provincia
e dal Sindaco di Cosenza
01/09
Il Presidente della Provincia Gerardo Mario Oliverio ha avuto oggi,
nella sala della presidenza, un cordiale incontro con il Colonnello
Massarini, nuovo Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di
Cosenza. I due rappresentanti istituzionali hanno dichiarato di voler
rafforzare il clima già operante di fattiva e reciproca collaborazione,
nell’interesse della popolazione locale, sottolineando altresì
l’importanza della vicinanza delle istituzioni al territorio ed
alla gente, per i quali esse devono rappresentare un volto amico con
il quale creare un vero e proprio rapporto di fiducia. Il Presidente
della Provincia Mario Oliverio, in particolare, nel porgere all’illustre
ospite i suoi più calorosi auguri di buon lavoro, ha sottolineato
l’importante funzione del Corpo della Guardia di Finanza per una
crescita ordinata della nostra economia e per la difesa della legalità
e della trasparenza nel territorio della provincia di Cosenza, che ha
il diritto e il dovere di difendere e promuovere a livello nazionale
il volto onesto e laborioso della maggioranza dei suoi figli. Il Colonnello
Massarini ha poi fatto visita al Sindaco di Cosenza, Eva Catizone.
Ass.
Stillitani: “Targhe alterne un ripiego, è opportuno potenziare
i mezzi pubblici”
01/09 La proposta di istituzione in citta' delle targhe
alterne tutto l' anno ''di primo acchito sembra una sorta di ripiego'':
lo sostiene Francescantonio Stillitani assessore regionale ai Trasporti
commentando l' ipotesi prospettata dal Ministro per le infrastrutture
e i trasporti, Pietro Lunardi. ''Avrei qualche perplessita' - prosegue
Stillitani - soprattutto per l' eventualita', che potrebbe verificarsi,
di agevolare chi ha piu' automobili a scapito di altri che utilizzano
il mezzo per lavorare e che subirebbero una ingiusta penalizzazione.
Farei una proposta alternativa - aggiunge Stillitani - : impegniamoci
a fare funzionare meglio i mezzi pubblici, soprattutto quelli ecologici
come quelli anche funzione in Calabria. Usare il mezzo pubblico non
deve essere una costrizione e chiaramente il servizio deve essere efficiente
e in grado di invogliare i cittadini. Certo, per fare questo, pero',
- conclude l' assessore Stillitani - bisognera' tenere presente che
tutte le aziende di trasporto pubblico sono al collasso economico''.
Nessun
problema igienico al centro di accoglienza S.Anna di Isola Capo Rizzuto
01/09 ''Nessun problema dovuto a carenza igienica esiste
nel centro di permanenza temporanea di Isola Capo Rizzuto''. E' quanto
sostiene in una nota l'Ente gestore del Cpt, 'Misericordia di Isola
Capo Rizzuto'. ''Gli ospiti - prosegue la nota - hanno a disposizione
qualsiasi cosa che garantisca loro l' igiene personale, anche se non
possono essere da noi costretti a fare la doccia continuamente e con
l'acqua calda. Nella struttura vengono effettuate pulizie odierne con
cambio di lenzuola e federe dei cuscini oltre al ricambio con lavaggio
della biancheria intima e del vestiario. La struttura non presenta problemi
idraulici ne' di altra natura, ed i piccoli problema di elettricita'
lamentati sono esclusivamente dovuti ai recenti tafferugli di pochi
ospiti che ha causato tanti danni a tutti, che comunque la Prefettura
di Crotone e' da subito intervenuta per risolvere''. ''Circa le preoccupazioni
- e' aggiunto nella nota - di chi lamenta l'impossibilita' di poter
accedere alla struttura da parte di pseudo controllori sociali e' il
caso di sottolineare come esista un apposito regolamento che espressamente
elenca i soggetti che possono recarsi al centro ed e' il caso di rilevare
che sia il senatore Iovene che il senatore Marini hanno espresso giudizi
inequivocabilmente positivi sulla stessa di cui e' traccia nelle diverse
corrispondenze giornalistiche riportate subito dopo l'ispezione effettuata.
Con tutta la massima buona volonta', con la costante opera svolta da
tutto il personale e con lo spirito di solidarieta' che ci porta ad
aiutare gli stranieri ospiti e' tuttavia difficile e talvolta impossibile
operare in modo da avere l'optimum costante su tutto, la' dove non solo
non c'e' collaborazione da parte di alcuni dei soggetti ospiti ma quotidianamente
essi non cooperano, effettuano atti di danneggiamento, non si adeguano
a canoni condivisi di convivenza e porgono in essere atti delittuosi
incuranti della propria e dell'altrui incolumita'''. ''E' evidente -
conclude la nota - che la presenza delle Misericordie nel Cpt e' una
scelta che va nello spirito che da secoli anima questo movimento tesa
a dare conforto ed aiuto umano a questi fratelli che transitano in quel
luogo. Abbiamo diverse testimonianze degli stessi nostri ospiti che
confermano la validita' di questa nostra presenza''.
Breve
scossa di terremoto a Cosenza
01/09 Una scossa sismica e' stata lievemente avvertita
questa notte dalla popolazione nella provincia di Cosenza. L'epicentro
e' stato localizato tra i comuni di Malvito, S. Agata di Esaro e Santa
Caterina Albanese. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Operativa del
Dipartimento della Protezione Civile, spiega una nota, non risultano
danni a persone e/o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico si e' verificato
alle ore 02:15 con una magnitudo 3.3 (IV grado della scala Mercalli).
Pittore
e scenografo cosentino arrestato a Roma per spaccio di cocaina
01/09 Arrestato dai Carabinieri della Stazione di San
Sebastiano a Roma un 44enne originario della provincia di Cosenza con
le accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo,
un pittore e scenografo da tempo residente nella Capitale, e' stato
bloccato dai militari al termine di un inseguimento durante il quale
ha cercato di disfarsi di circa 50 involucri contenenti cocaina gettandoli
dal finestrino della propria auto. Quando i militari lo hanno sorpreso,
il 44enne si trovava in via Appia Antica e stava vendendo alcune dosi
di stupefacente ad un giovane di 22 anni. Nella sua abitazione, nel
quartiere Prenestino, i carabinieri hanno poi rinvenuto numerose dosi
di cocaina abilmente nascoste all'interno della custodia dei tubetti
dei colori da pittura utilizzati dallo stesso. Sequestrata dai militari
anche la somma contante di circa 1.500 euro e materiale per il confezionamento
in dosi della droga. L'uomo, informa una nota, e' stato anche denunciato
a piede libero per detenzione abusiva di arma da fuoco poiche' nella
sua abitazione i carabinieri hanno rinvenuto un fucile non denunciato
con relative munizioni. All'arresto del pittore i militari della Stazione
San Sebastiano sono arrivati analizzando degli appunti contabili rinvenuti
all'interno di un vero e proprio 'discount' della droga scoperto nell'abitazione
di un uomo di 36 anni di origini sarde ma da tempo residente nella Capitale.
Donna
polacca trovata morta nel fiume Lao. E’ giallo. La donna si era
impiccata
31/08 I carabinieri hanno trovato la scorsa notte nelle
campagne di Orsomarso, in localita' Bonicose, nei pressi del fiume Lao,
il cadavere di un' immigrata polacca di 45 anni, Marianna Jachymek.
La donna si sarebbe suicidata. Infatti e' stata ritrovata con una corda
al collo. Un suicidio anomalo pero' quelladella polacca, dal momento
che i carabinieri della compagnia di Scalea, hanno accertato che la
donna si sarebbe impiccata in un luogo diverso da quello in cui e' stato
trovato il cadavere. La donna aveva i resti di una corda al collo e
presentava i sintomi evidenti della morte per impiccaggione. La presenza
del cadavere e' stata segnalata ai carabinieri da una persona di passaggio
nella zona. La donna era scalza e portava alla cintola un marsupio in
cui c' era il suo passaporto. Era nata a Turobin e sarebbe stata in
Italia da alcuni anni. Secondo quanto e' emerso dalle indagini dei carabinieri
della Compagnia di Scalea, la donna si sarebbe impiccata in un luogo
diverso da quello in cui e' stato trovato il cadavere. Il corpo sarebbe
stato poi prelevato e portato in localita' Bonicose. L' ipotesi che
viene fatta dai militari e' che il cadavere sia stato prelevato dalle
persone per le quali la donna polacca lavorava come badante o come collaboratrice
domestica con un rapporto di lavoro non regolarizzato forse per evitare
le conseguenze derivanti dal fatto che la donna era un' immigrata irregolare.
Dopo l' esame esterno, il cadavere dell' immigrata e' stato portato
nell' ospedale di Paola, dove oggi pomeriggio sara' sottoposto ad autopsia.
Secondo quanto e' emerso dalle indagini, che sono coordinate dal procuratore
della Repubblica di Paola, Luciano D'Emmanuele, la morte della donna
risalirebbe ad almeno 48-60 ore prima del ritrovamento del cadavere.
I carabinieri stanno vagliando la posizione di alcune persone che nella
zona dell' alto Tirreno cosentino forniscono lavoro ad immigrati di
origine polacca. Si sta tentando anche di raccogliere informazioni tra
gli abitanti della zona per verificare se qualcuno conoscesse la donna.
A
Sangineto tre giorni di dibattito su terrorismo e giustizia
31/08 Di fronte all'emergenza terrorismo islamico e'
necessaria la ''flessibilita''', per cui il settore della magistratura
dovrebbe arretrare rispetto all'ambito investigativo e di sicurezza.
Ne e' convinta il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli,
intervenuta nel corso della presentazione del libro ''Milano-Baghdad''
di Stefano Dambruoso, nell' ambito della tre giorni di dibattito a Sangineto
dedicato a “terrorismo e giustizia”. ''Noi abbiamo principi
di garanzia forti e giusti, ma in questa fase - ha detto Santelli -
va ampliata l'azione di prevenzione. Bisogna far arretrare un bel po'
l'ambito giudiziario, e far avanzare un bel po' l'ambito investigativo
e di sicurezza che non spetta alla magistratura''. Nel corso della tavola
rotonda, alla quale hanno partecipato anche il sottosegretario alla
Giustizia, Giuseppe Valentino (AN), il direttore generale degli affari
penali del ministero della Giustizia, Augusta Iannini, il comandante
del Ros dei carabinieri, gen. Giampaolo Ganzer, il direttore dell'antiterrorismo
della polizia di Stato, Francesco Gratteri, che ha fatto il punto anche
sulla necessita' di un coordinamento giudiziario per contrastare la
minaccia del terrorismo islamico. In particolare, e' stato fatto notare
come il sistema italiano sia diverso rispetto a quello degli altri paesi
europei per quanto riguarda l'indipendenza e l'autonomia della magistratura
rispetto al potere politico. Augusta Iannini non ha mancato di far notare
che ''quando si tratta di coordinamento giudiziario, sul fronte del
terrorismo internazionale si ha a che fare con aspetti che coinvolgono
i governi. Nel nostro sistema, invece, il coordinamento non ha e non
deve avere rapporti con l'esecutivo''. Il sottosegretario Santelli,
dal canto suo, ha sostenuto che
l'Italia sia un'interlocutrice ''a meta''' con gli altri paesi europei:
''loro parlano di sistema giudiziario che ha rapporti con la politica,
noi non abbiamo la possibilita' di costruire un coordinamento. Ci prendono
per matti quando ci chiedono chi e' l'interlocutore per l'Italia e poi
si trovano di fronte 30, 35 persone. Rischiamo di non diventare credibili''.
Anche per il sottosegretario Valentino la lotta al terrorismo deve trovare
una ''sintonia tra i governi'' perche' ''a volte non e' possibile operare
all'estero con celerita'''.
Per Francesco Gratteri, direttore del Servizio antiterrorismo
della Polizia di Stato ''E' un rischio
probabile, un evento possibile'' il fatto che tra gli immigrati clandestini
che arrivano in Italia possano infiltrarsi terroristi islamici. Gratteri
non ha escluso alcuna eventualita': ''se una organizzazione ha il progetto
di compiere una azione violenta contro l'occidente lo puo' fare anche
attraverso questo percorso'', vale a dire quello dell'immigrazione clandestina.
''C'e' una attenzione particolare sul fronte della tratta degli esseri
umani. Non mi riferisco ad una situazione concreta e reale, dico solo
che e' un fronte su cui porre particolare attenzione''. Anche sul rischio
che l'Italia possa essere oggetto di un attentato terroristico di matrice
islamica, il responsabile dell'antiterrorismo conclude: il livello di
guardia resta molto alto. Non si possono fare previsioni se sia un pericolo
immediato. Resta il fatto che bisogna tenere l'attenzione costante e
continua perche' c'e' un nemico che puo' fare del male''.
Per il generale Giampaolo Ganzer, comandante del Ros
sull'ipotesi di un'azione terroristica di matrice islamica in coincidenza
con l'anniversario dell'11 settembre ''E' illusorio e presuntuoso da
parte nostra pensare che l'avversario agisca in un momento preciso,
in coincidenza con un anniversario''. Ganzer poi ha sottolineato la
necessita' che rimanga costante l'attenzione nei confronti del terrorismo,
indipendentemente dalle date. In particolare le principali minacce sarebbero
rappresentate in Italia da cellule di matrice maghrebina radicate in
Lombardia e in Campania ''che hanno contatti operativi collaudati con
zone dell'Afghanistan e dell'Iraq''. ''L'Italia non e' di per se' al
centro del terrorismo islamico - ha aggiunto il comandante del Ros -
ma come tutto l'Occidente deve tenere conto di questa minaccia''. Minaccia
operata anche attraverso ''tentativi di condizionamento della politica
occidentale con azioni terroristiche''. ''In ogni caso - ha successivamente
aggiunto in gen. Granzer - il primo obiettivo di Al Qaeda e dei gruppi
terroristici a lei collegati sono i paesi islamici moderati oppure che
non hanno regimi teocratici''. Sul fronte dell'attivita' investigativa
e preventiva il comandante del Ros assicura che questa e' ''ampiamente
delineata: riteniamo di fare tutto cio' che sia utile e possibile senza
allarmismi''.
Per Stefano Dambruoso, ex sostituto procuratore di Milano
e attualmente consulente all' Onu di Vienna, gli immigrati clandestini
che arrivano in Italia rappresentano un bacino di reclutamento per la
causa del terrorismo islamico, ma c'e' da escludere che terroristi votati
all' Islam si possano infiltrare tra le migliaia di disperati che fuggono
dal paese d' origine a bordo delle carrette del mare. ''Ritengo che
sia rischioso sovrapporre due fenomeni che oggi si sono dimostrati nei
fatti separati - afferma Dambruoso a margine della presentazione del
suo libro 'Milano-Baghad'. Confondere l' immigrato clandestino con un
potenziale terrorista, oltre che pericoloso non fa che alimentare pregiudizi
e xenofobia. Elementi che non aiutano a mantenere il dialogo con la
stragrande maggioranza dei musulmani che sono e restano moderati''.
Dambruoso fa notare che ''il terrorista di certo non arriva in Italia
su una carretta del mare, in condizioni rischiose per la propria esistenza.
E' evidente che se si tratta di immigrazione clandestini saranno altri
i rimedi, come ad esempio le espulsioni. Ma i clandestini non vanno
considerati preventivamente terroristi islamici''. Cio' detto, pero',
''non si puo' ignorare che si tratta di un settore di facile e potenziale
reclutamento perche' si ha a che fare con soggetti bisognosi di aiuto
una volta arrivati in Italia''. Ecco perche', secondo Dambruoso, ''va
prestata molta attenzione all' accoglienza. Dobbiamo sforzarci di non
lasciare questa enorme massa di musulmani bisognosi ma non terroristi
nelle mani di Imam manipolatori pronti a dar loro un pasto caldo e un
letto per cominciare azione di proselitismo prodomico al reclutamento
militare e terroristico''. Il magistrato mette in guardia dal rischio
di cadere nel ''facile pregiudizio di confondere il musulmano con la
barba con il terrorista'': ''In Italia la comunita' di cultura islamica
e' composta da un milione di musulmani, di cui solo il 5 per cento sono
praticanti. Si tratta percio' di una comunita' sostanzialmente laica.
Sono pochissime le moschee radicali, talmente poche che sono state gia'
tempo individuate''. Altrettanto difficile, aggiunge Dambruoso, e' l'
eventualita' di una saldatura tra il terrorismo italiano e quello di
matrice islamica. Per quanto riguarda il passato il magistrato esclude
''completamente'' che ci siano stati rapporti strutturale tra le nuove
BR e il terrorismo islamico. Per quanto riguarda, invece, la galassia
anarco-insurrezionalista, ovvero antimperialista, ''e' un' area cosi'
numerosa e variegata che non si possono escludere saltuari contatti
con soggetti presenti in Iraq prima dell' inizio della guerra''. Ciononostante
Dambruoso fa notare che ''si impone un innalzamento dell' attenzione
investigativa'' sull' area anarco-insurrezionalista, autrice del cosiddetto
terrorismo ''a bassa tensione''. E questo perche' si tratta di un terrorismo
che ha raggiunto ''livelli inquietanti'' soprattutto tra il 2001 e il
2004, con piu' di 100 episodi attribuibili. A partire dal 2001, anno
del G8, aggiunge Dambruoso, ''gli anarco-insurrezionalisti sono diventati
una specie di logo, hanno incominciato a rappresentare un momento di
aggregazione''. E in quest' ambito ''ciascuno puo' passare all'azione,
anche un micro attentato dimostrativo''. Per questo motivo, conclude,
si tratta di un fenomeno difficile da controllare e che quindi impone
un' innalzamento dell' attenzione investigativa, fermo restando pero'
che ''si tratta di un' area diversa da quella del terrorismo interno''.
Al
Consiglio provinciale di stasera cambiamenti nelle commissioni
31/08 Il Consiglio Provinciale di Cosenza, riunitosi oggi 31 agosto
2004 sotto la presidenza dell’On. Francesco Principe, ha approvato
i passaggi, relativi alle richieste dei Presidenti dei Gruppi del Partito
della Rifondazione Comunista Biagio Diana e dei Democratici di Sinistra
Ernesto Magorno, tendenti ad ottenere la sostituzione di alcuni Consiglieri
Provinciali nelle Commissioni Consiliari Permanenti, per come appresso
specificato:
Consigliere Provinciale Marino Reda, dalla 5^ alla 6^ Commissione Consiliare
Permanente;
Consigliere Provinciale Michele Ambroggio, dalla 2^ alla 3^ Commissione
Consiliare Permanente;
Consigliere Provinciale Pietro Lecce, dalla 3^ alla 2^ Commissione Consiliare
Permanente;
Consigliere Provinciale Ernesto Magorno, dalla 6^ alla 5^ Commissione
Consiliare Permanente;
Consigliere Provinciale Giovanni Battista Genova, dalla 6^ alla 4^ Commissione
Consiliare Permanente;
Consigliere Provinciale Giuseppe Gallo, dalla 4^ alla 6^ Commissione
Consiliare Permanente.
Le nuove Commissioni risultano, quindi, così costituite:
Prima Commissione “Politica Istituzionale, Bilancio
e Programmazione Economica”: Principe Francesco, SDI, Adamo Vincenzo,
PSE, Diana Biagio, RC, Aieta Giuseppe, SDI, Tonnara Francesco, Margherita,
Magorno Ernesto, DS, Salvo Luigi, CI, Barile Domenico, gruppo misto,
Ponzio Gianfranco, FI, Chiappetta Piercarlo, UDC, Pucci Antonio, AN,
Gallo Giuseppe, DS.
Seconda Commissione “Viabilità, Edilizia
Scolastica, Lavori Pubblici”: Caligiuri Mario, UDEUR., Reda Marino,
RC, Trento Leonardo, SDI, Giordano Mario, FI, Melfi Mario, Democrazia
è Libertà, Badolato Maria Clelia, Margherita, Lecce Pietro,
DS, Ruffolo Antonio, PSE, Zanfini Natale, UDC, Straface Pasqualina,
AN, Filice Elio, FI, Russo Mario, FI.
Terza Commissione “Politiche Sociali, Attività
Culturali, Sport, Turismo, Agriturismo, Beni Culturali”: Bria
Mario, Verdi, Genova Giovanbattista, DS, Forte Angelo, Italia dei Valori,
Belmonte Tonino, Margherita, Garofalo Luigi, UDEUR, Federico Flaviano,
SDI, Ambroggio Michele, DS, Praticò Antonio, Margherita, Raffo
Gilberto, Nuovo PSI, Bruno Francesco, AN, Corbelli Francesco, Diritti
Civili, Fiorillo Filippo, UDC,
Quarta Commissione “Mercato del Lavoro, Formazione
e Problemi Giovanili”: Genova Giovanni Battista, DS, Melfi Mario,
Democrazia è Libertà, Adamo Vincenzo, PSE, Caligiuri Mario,
UDEUR, Diana Biagio, RC, Aieta Giusepe, SDI, Belmonte Tonino, Margherita,
Tonnara Francesco, Margherita, Corbelli Francesco; Diritti Civili, Chiappetta
Piercarlo, UDC, Pucci Antonio, AN, Ponzio Gianfranco, FI.
Quinta Commissione: “Ambiente e Territorio”:
Bria Mario, Verdi, Salvo Luigi, CI, Lecce Pietro, DS, Magorno Ernesto,
DS, Federico Flaviano, SDI, Giordano Mario, FI, Ambroggio Michele, DS,
Praticò Antonio, Margherita, Filice Elio, FI, Forte Angelo, Italia
dei Valori, Straface Pasqualina, AN, Zanfoni Natale UDC.
Sesta Commissione “Trasporti e Attività
Produttive”: Ruffolo Antonio, PSE, Trento Leonardo, SDI, Badolato
Clelia, Margherita, Reda Marino, RC, Garofalo Luigi, UDEUR, Principe
Francesco, SDI, Russo Mario, FI, Bruno Francesco, AN, Raffo Gilberto,
Nuovo PSI, Fiorillo Filippo, UDC, Barile Domenico, Misto, Gallo Giuseppe,
DS.
A chiusura dei lavori del Consiglio, i Presidenti dei Gruppi di maggioranza
hanno siglato un accordo politico, nel quale si prevede:
1^ Commissione Consiliare - Presidenza SDI
2^ Commissione Consiliare - Presidenza DS
3^ Commissione Consiliare - Presidenza Margherita
4^ Commissione Consiliare - Presidenza PSE
5^ Commissione Consiliare - Presidenza Italia dei Valori
6^ Commissione Consiliare - Presidenza RC
Nuova
cabina Enel a San Demetrio Corone
31/08 L' Enel ha avviato i lavori di realizzazione di una cabina primaria
di trasformazione dell'energia elettrica a San Demetrio Corone. La struttura,
che sara' realizzata nei pressi della ormai dismessa discarica comunale,
servira' a potenziare il servizio di distribuzione dell' energia nel
territorio comunale e nel circondario evitando disagi alla popolazione
a causa delle frequenti cadute di tensione. Altra funzione della cabina
elettrica sara' quella di attirare la corrente dalla rete di alta tensione
che attraversa il territorio comunale (150 mila volt) per ricavarne
energia di media tensione distribuita mediante reti interrate. I tecnici
comunali sostengono che la nuova struttura non sara' fonte di inquinamento
elettromagnetico in quanto utilizza una rete elettrica ad alta tensione
gia' presente sul territorio.
Calabria
ancora maglia nera per gli incendi
31/08 La Centrale Operativa Nazionale del Corpo Forestale
dello Stato ha ricevuto oggi 1520 chiamate di segnalazione di incendi
boschivi e attivato 194 procedure di intervento antincendio. Le regioni
piu' colpite dai roghi sono Calabria (90 interventi di cui tre vasti
incendi spenti con l’ausilio dei canadair), Campania (56), Basilicata
(12) Lazio (10), Toscana (7 interventi). Tra le province, gli interventi
della Forestale si sono concentrati a Cosenza (40 interventi), Salerno
(26), Catanzaro (18) e Reggio Calabria (15). Ancora a fuoco, per il
sesto giorno consecutivo, il monte Ripoli a Tivoli. Intorno alle 16.00
le prime fiamme, di probabile origine dolosa, spente alle 17.25 circa,
grazie all'intervento aereo e alle operazioni di terra. Ancora attivi,
sempre nel Lazio, gli incendi che hanno colpito la provincia di Latina
a Priverno intorno alle 15.30, con un fronte del fuoco di circa 300
metri, e a Fondi intorno alle 17.00. In Calabria, a San Pietro Apostolo,
in provincia di Catanzaro, si sono registrati i maggiori danni ambientali,
in un rogo boschivo di conifere con il fronte di 350 metri, ancora attivo,
che ha lambito una casa di cura. Sono stati dodici gli interventi della
flotta aerea dello Stato, coordinata dal Centro operativo aereo unificato
del Dipartimento della Protezione civile, per spegnere altrettanti roghi
sul territorio nazionale. L' impegno della flotta aerea dello Stato
- fa sapere la Protezione civile - proseguira' senza interruzioni fino
a quando le condizioni di luce consentiranno ai piloti di manovrare
sulle aree interessate dai roghi.
Preoccupazione
per la situazione sanitaria del centro di accoglienza S.Anna
31/08 ''Siamo allarmati e seriamente preoccupati per
le carenti condizioni igienico-sanitarie presenti all' interno del centro
di permanenza temporanea S.Anna di Isola Capo Rizzuto''. E' quanto sostiene
in una nota Pino De Lucia, della Cooperativa 'Agora' Kroton'. ''Cio'
che ci preme sapere - prosegue De Lucia - e' come mai tali ragazzi extracomunitari
che attendono di essere espulsi dal territorio italiano, che avrebbero
avuto il tempo e il luogo, soprattutto, di prendersi cura della loro
persona, che avrebbero dovuto avere abiti a disposizione per il cambio
di emergenza, dell' acqua per le necessita' igieniche, hanno preferito
rimanere sudici, con abiti laceri, a piedi nudi, con un tanfo che rendeva
addirittura inaccettabile la loro prossima vicinanza. Gli extracomunitari
imputati hanno denunciato davanti al tribunale le carenti condizioni
igieniche del centro, hanno dichiarato di essere costretti a fare le
docce con l' acqua fredda a causa di problemi idraulici della struttura
e hanno aggiunto che la luce non funzionerebbe in tutte le stanze''.
''Le stesse dichiarazioni - ha aggiunto - che sono state rilasciate
dal senatore Iovene all' indomani della visita del 31 gennaio, che ha
rilevato carenti condizioni igieniche, carenza di ogni effettiva trasparenza
democratica. I dubbi riguardano l' igiene dei luoghi - difficilmente
ispezionabili - la cura degli ospiti, la cui voce si sente solo all'
indomani di fatti eclatanti - e che e' tutt' altro che rassicurante''.
''Visto - ha concluso - che non e' consentito l' accesso ai difensori
civici, agli operatori di organizzazioni non governative solidaristiche
umanitarie impegnate nell' assistenza agli immigrati e nella protezione
dei loro diritti umani, agli operatori dell' informazione nel loro diritto-dovere
di trasparenza delle notizie, ci rivolgiamo all' Autorita' istituzionalmente
preposta affinche' vengano effettuati accurati controlli sanitari sullo
stato dei luoghi e delle persone, in maniera costante e puntuale e che
di questo ne venga data pubblica notizia''.
Serventi
Longhi, favorevole alla proposta di intitolare a Baldoni il Forum di
Gubbio
31/08 Anche il segretario generale della Fnsi Paolo
Serventi Longhi accoglie la proposta, avanzata da Art.21, di intitolare
il Forum della Stampa, a Gubbio, alla memoria di Enzo Baldoni. ''Apprezzo
molto - scrive Serventi in una lettera all'associazione - la proposta
che Art. 21 avanza alle istituzioni, al mondo dell'informazione ed alla
societa' civile. Sottoporro' la proposta alla prima riunione della giunta
della Federazione nazionale della Stampa dopo le ferie estive, prevista
per la prossima settimana, suggerendo un'iniziativa che vada nel senso
da voi indicato''. Il sindacato dei giornalisti, sottolinea il segretario
della Fnsi, che da anni organizza il Forum dell'Informazione a Gubbio
d'intesa con la Regione Umbria e il Comune di Gubbio, ''non puo' non
ritenere di grande rilievo una riflessione, che coinvolga tutte le associazioni
della societa' civile, i movimenti e i sindacati sui temi della liberta',
dei diritti e della pace, nel nome di Enzo Baldoni''. Enzo, ricorda
Serventi, ''era una giornalista atipico, rigorosamente indipendente
e profondamente sensibile alle innovazioni e allo sviluppo dei new media''.
E' pertanto ''giusto - aggiunge il segretario Fnsi - ricordarlo sia
sul fronte del lavoro autonomo giornalistico, sia su quello del cambiamento,
nel rispetto delle regole, sia anche su quello della sicurezza degli
inviati di guerra''. Mentre era impegnato su questi fronti, ''Enzo e'
stato - aggiunge il segretario Fnsi - barbaramente assassinato. Egli
amava la pace e noi giornalisti sappiamo quanto la guerra, le violenze,
le intimidazioni, le censure, la propaganda siano nemiche della verita'.
Il segretario del sindacato dei giornalisti annuncia che proporra' inoltre,
''nella prima riunione del nuovo organismo, fissata per meta' ottobre
a Bruxelles, di assumere una iniziativa di analisi dello stato dell'informazione
in rapporto all'esigenza di difendere la pace e di condannare ogni forma
di violenza che prenda a pretesto la necessita' dei giornalisti di vedere
con i propri occhi la realta' e di raccontarla''. Troppi ormai, riflette
Serventi, ''sono i colleghi che, non potendo sottrarsi dalla inderogabile
funzione sociale di informare, sono a rischio di odiosi e inaccettabili
ricatti, di sequestri e di barbare uccisioni''. Un momento, aggiunge
il segretario Fnsi, ''significativamente unitario, che coinvolga tutte
le organizzazioni degli operatori del mondo ed in particolare delle
aree di crisi e del mondo islamico, mi sembra sempre piu' opportuno
e utile''. Per questo, conclude Serventi, ''suggeriro' alla Federazione
internazionale un grande seminario da organizzare a Gubbio al piu' presto''.
Cesare
Marini ricorda il ruolo degli italo/albanesi nel Risorgimento
31/08 Nella storia risorgimentale calabrese, il nome
di Cesare Marini (antenato dell' attuale senatore dello Sdi) e' legato
allo sbarco dei Fratelli Bandiera, al successivo processo, alla loro
condanna alla pena capitale ed alla esecuzione nel Vallone di Rovito
il 24 luglio 1844. Era nato a S. Demetrio Corone il 13 febbraio 1792
dal filosofo Alessandro e da Maria Teresa Sambiase. Dopo gli studi classici
nel locale Collegio di S. Adriano, Cesare Marini perfeziono', gli studi
giuridici col Cataldi e col Semmola a Roma e dopo avere conseguito la
laurea nel 1810, a diciotto anni, si stabili a Cosenza dal fratello
Salvatore, Procuratore Generale e Presidente della Gran Corte Criminale.
Qui esercito', dopo aver inizialmente optato per la magistratura, l'
avvocatura con rapido successo, tra avvocati di grido come Raffaele
Valentini, Francesco Del Gaudio, e Nicola Ricci. Secondo lo storico
Domenico Cassiano, che a Marini ha dedicato ampio spazio nel volume
''Risorgimento in Calabria, figure e pensiero dei protagonisti Italo
Albanesi'', Marini a differenza del suo compaesano Domenico Mauro, principale
esponente della scuola romantica calabrese, acceso democratico e repubblicano,
fu liberale moderato, ma operoso e cauto nella cospirazione, sempre
molto attivo sia prima che dopo il 1848, quando venne eletto deputato
nel parlamento napoletano. Il 16 luglio del 1844, i Fratelli Bandiera
ed altri sbarcarono in Calabria, nei pressi di Crucoli, da qui passarono
a Belvedere Spinello per dirigersi poi a S. Giovanni in Fiore. Ci furono
scontri con le forze di polizia ed alcuni morti, ma i Bandiera e gli
altri vennero catturati e furono tradotti nel carcere di Cosenza. Avendo
i Bandiera e gli altri arrestati rinunziato al diritto di farsi assistere
da difensori di fiducia, la Commissione Militare assegno' loro dei difensori
d'ufficio, scegliendoli tra i maggiori avvocati del Foro cosentino,
per dare al processo la parvenza della legalita'. Furono assegnati gli
avvocati Marini, Bova, Ortale e Cinelli. Le attivita' difensive degli
avvocati furono ostacolate. Ogni istanza della difesa veniva sistematicamente
rigettata. Non venne ammessa la prova testimoniale a discarico, ripetutamente
richiesta, anzi alle insistenze dei difensori il presidente Filippo
Flores rispose con la frase ''Ma voi mi volete fare perdere tempo?'',
manifestando chiaramente l' effettiva inutilita' del processo, la cui
conclusione era segnata in partenza. I sospetti del Marini non erano
infondati e quando i difensori furono invitati a parlare rifiutarono.
Il rifiuto fu, quindi, secondo Cassiano, ''piuttosto manifestazione
di coraggio e non di paura perche' in quelle circostanze, qualsiasi
tesi difensiva in favore degli imputati non sarebbe stata presa in considerazione,
ma avrebbe offerto il destro al potere politico di affermare che era
stata loro concessa ogni garanzia di difesa''. Il Marini non pronunzio'
dunque l' arringa in difesa dei Bandiera, di Domenico Moro, di Nicola
Ricciotti e degli altri, che aveva preparato, sottoponendo i capi d'
imputazione a dura critica, secondo una rigorosa tecnica giudiziaria.
Successivamente la condanna alla pena capitale e l' esecuzione nel Vallone
di Rovito il 24 luglio del 1844. Marini fu autore di molte opere, tra
le quali e' opportuno ricordare: ''Lezioni di diritto civile novissimo''
(1836), ''Saggio di diritto controverso'' (1836), ''Vico al cospetto
del XIX secolo'' (1844), ''Sulla genesi e progresso del diritto romano''
(1845), ''Sul diritto pubblico e privato per il Regno delle due Sicilie''
(1848). Fu anche Consigliere della Corte dei Conti e poi Consigliere
di Stato. Mori' a Napoli nel 1857.
Apre
la caccia. Ottocentomila doppiette in azione. 200 agenti del CFS vigilano
in provincia di Cosenza
31/08 Si apre , in gran parte d’Italia, la caccia
(quella sportiva) che metterà in moto 800 mila cacciatori. Tanti
sono quelli presenti nel nostro paese e potranno ricominciare a sparare
in 13
Regioni dove e' prevista la preapertura per una serie diversificata
di specie selvatiche e con modalita' che rispecchiano le rispettive
realta' territoriali. In Sardegna il via libera per le doppiette e'
in programma per il 2 settembre, mentre in Abruzzo e Umbria bisognera'
attendere fino al 5 settembre. Le Regioni che restano 'fuori tiro' e
dove la stagione venatoria partira' regolarmente il 19 settembre sono,
invece, la Liguria, la Valle d'Aosta, il Trentino Alto Adige e il Friuli
Venezia Giulia. Nel complesso saranno 23 le specie di uccelli coinvolte
nelle preaperture decise dalle Regioni italiane. Nella speciale classifica
stilata dalla Lipu, il primato negativo spetta alle Marche, con 14 specie
di uccelli che rientrano nell'elenco delle specie cacciabili in deroga.
Seguono l'Umbria (12 specie), Basilicata e Molise (11), Puglia (9),
Abruzzo ed Emilia-Romagna (7). A meta' classifica Calabria, Veneto e
Toscana, che hanno inserito 6 specie di uccelli in preapertura. Chiudono
Piemonte e Lazio con 5 specie, Lombardia e Sicilia con 4, Campania con
2 e Sardegna con 1. Anche quest'anno le polemiche sull'avvio anticipato
della stagione venatoria non si sono fatte attendere. Alle ragioni a
favore dell'attivita' dei cacciatori si contrappongono quelle delle
associazioni ambientaliste secondo cui le preaperture mettono a rischio
alcune specie, sono un forte danno per la fauna e non sono giustificate
da nessuna motivazione scientifica. Secondo Federcaccia, l' attivita'
venatoria produce reddito per 6.000 miliardi di vecchie lire, fornendo
lavoro e ccupazione a circa 70.000 persone, ma crea anche fauna e ambiente
poiche' un terzo di tutto il territorio protetto e' gestito con il contributo
anche diretto dei cacciatori. Per il presidente nazionale dell'Arci
Caccia, Osvaldo Veneziano e' poi ''importante, per il bene del Paese,
che questa stagione venatoria si svolga con grande serenita' e il massimo
rispetto, ma sia anche l'occasione per chiudere definitivamente nelle
loro 'riserve' nostalgici ed inaffidabili 'guerrafondai venatori' e
mercanti della caccia''. Contrario, ovviamente, commento sull'avvio
anticipato della caccia da parte del Wwf, secondo cui le preaperture
sono ''dettate da logiche politiche in contrasto con le ragioni scientifiche
e di conservazione della fauna, sono un forte danno per la fauna e non
sono giustificate da nessuna motivazione scientifica''. Per il Wwf,
dunque, ''si tratta solo di una concessione delle Regioni alla lobby
dei cacciatori, che gia' possono cacciare un quantitativo illimitato
di uccelli secondo i cosiddetti 'limiti' di carniere''. Per la Lav la
caccia rappresenta ''un vero e proprio assassinio di massa autorizzato
dallo Stato e compiuto da chi, per un sadico divertimento, imbraccia
un fucile e distrugge la vita''. E la Lipu infine avverte: sei specie
di uccelli che da domani saranno cacciabili ''risultano in grave declino''.
A correre il rischio, secondo l' associazione, sono la pernice rossa,
la tortora, la quaglia, la starna, l' allodola e la marzaiola. Intanto
in provincia di Cosenza si preparano 200 agenti del Corpo Forestale
dello Stato impegnati nell' operazione ''Caccia Sicura'', predisposta
in occasione della pre-apertura della stagione venatoria. Le attivita'
del Cfs sono finalizzate - e' spiegato in un comunicato - a prevenire
gli incidenti che si potrebbero verificare e a reprimere eventuali episodi
di bracconaggio. Il comando provinciale del Corpo forestale dello Stato
di Cosenza, nella nota, raccomanda la massima prudenza, specialmente
in occasione delle giornate di apertura, quando la concentrazione di
cacciatori e' piu' alta.
Grazie
all’Anas, da Reggio Emilia arriva una cagnetta, uguale a Nerina,
per i coniugi Burzio
31/08 Un donna di Reggio Emilia, proprietaria di un
cane dello stesso colore e taglia di Nerina, il cane della coppia di
coniugi torinesi scomparso sulla A/3 e ritrovato morto ieri mattina,
ha deciso di contattare Antonio e Rinuccia Burzio per offrirgli il suo
animale. La donna stamani ha chiamato la centrale operativa dell'Anas
di Cosenza chiedendo agli operatori di poter contattare i coniugi Burzio
per esprimergli la sua solidarieta' e regalargli il suo cane. Ieri c'era
stata una intensa attivita' delle squadre dell'Anas per cercare di ritrovare
Nerina; alcuni funzionari della societa' avevano incontrato i coniugi
dai quali si erano fatti consegnare una foto del loro cane. Successivamente
le squadre degli operai dell'Anas in servizio sul tratto cosentino dell'A/3
hanno intensificato le ricerche che hanno portato al ritrovamento della
carcassa del cane. Il personale dell'Anas ha messo in contatto i coniugi
Burzio con la donna di Reggio Emilia e i tre si incontreranno sabato
a Reggio Emilia. Il personale dell'Anas di Cosenza ha rintracciato i
coniugi,
giunti nei pressi di Genova ed in fase di rientro per Torino, i quali
hanno deciso di recarsi a Reggio Emilia per incontrare la donna che
gli ha offerto il suo animale. Rinuccia Burzio, conversando con il personale
dell'Anas, si e' detta disponibile ad adottare il cane offertogli dalla
donna di Reggio Emilia. Un lieto fine inatteso per una storia che sembrava
dovesse finire con le lacrime della tristezza e che invece si chiude
con una nuova vicenda di dolcissima umanità.
Rapina
a Belvedere, bottino 15.000 euro
31/08 Due persone armate di taglierino e mascherate
con crema nera sul viso e parrucche hanno compiuto stamane una rapina
nella filiale della Banca Credem a Belvedere Marittimo. Dopo aver minacciato
gli impiegati i due si sono fatti consegnare il denaro custodito nelle
casse pari a circa 15 mila euro. I rapinatori sono poi fuggiti a bordo
di un ciclomotore rubato nei giorni scorsi a Bonifati. La rapina e'
stata denunciata ai carabinieri i quali hanno avviato le indagini. Gli
investigatori hanno gia' analizzato le immagini, registrate da un apposito
sistema, e le testimonianze delle persone presenti in banca al momento
della rapina.
Morte
per overdose a Scalea
31/08 Un uomo P.F., di 36 anni, e' morto a Scalea per
un' overdose di sostanze stupefacenti. A trovare il cadavere dell' uomo,
all' interno del bagno della propria abitazione, su segnalazione dei
familiari, sono stati i carabinieri della Compagnia di Scalea. All'
interno della stanza da bagno, dove giaceva il cadavere di P.F., sono
stati trovati una siringa, un cucchiaio annerito e tracce di eroina.
Il cadavere dell' uomo, su disposizione del procuratore della Repubblica
del Tribunale di Paola, Luciano D' Emmanuele, sara' sottoposto ad autopsia.
Indagini sono in corso da parte dei militari per accertare la provenienza
della sostanza stupefacente.
Nuovo
dirigente alla Polizia Stradale regionale
31/08 Cambio della guardia domani nella dirigenza del
Compartimento della Calabria della Polizia stradale. Il nuovo dirigente
e' Ciro Nobile, che lascia la direzione della Scuola di polizia di Spoleto.
L' incarico che assumera' domani e' il primo per Nobile nella Polizia
stradale. Ciro Nobile subentra a Domenico Barberi, che assume la dirigenza
del Compartimento di Reggio Calabria della Polizia ferroviaria. Barberi
ha diretto il Compartimento della Calabria della polizia stradale per
tre anni.
Due
arresti per droga in provincia
31/08 I carabinieri hanno arrestato in provincia di
Cosenza due persone con l' accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
A San Giorgio Albanese un giovane, A. D., di 22 anni, e' stato sorpreso
fuori dalla sua abitazione mentre innaffiava nove piantine di canapa
indiana per complessivi 210 grammi. Nell' abitazione del ragazzo, inoltre,
sono stati sequestrati alcuni grammi di haschisc. Il secondo arresto
e' stato fatto a Cassano allo Ionio e riguarda un uomo di 45 anni, Giovanni
Oriolo, sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina a un giovane. Oriolo,
sottoposto a perquisizione, e' stato trovato inoltre in possesso di
una dose di cocaina e di una di eroina. A.D. ed Oriolo sono stati portati,
rispettivamente, nelle carceri di Rossano e Castrovillari.
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