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Archivio Notizie 2004 dal 27/9 al 1/10
Continua
la protesta dei lavoratori del Consorzio Ferro Sparviero
01/10 Prosegue da parte dei lavoratori addetti all'
irrigazione e alla manutenzione delle reti scolanti l' occupazione della
sede del Consorzio di Bonifica ''Ferro e Sparviero'' di Trebisacce,
che va avanti da lunedi' scorso. ''Considerato - ha sostenuto Antonio
Gaetani, segretario comprensoriale della Flai-Cgil, a conclusione dell'
assemblea di stamattina - che ancora non abbiamo ricevuto alcuna risposta
alle nostre richieste e che ancora non c' e' stata nessuna convocazione
del consiglio d' amministrazione del Consorzio per discutere della stabilizzazione
dei lavoratori precari e per la definizione di tutti gli atti necessari
a consolidare, finanziariamente e strutturalmente, il Consorzio, i lavoratori,
unitamente ai responsabili sindacali, nel corso dell' assemblea hanno
deciso di proseguire la loro protesta continuando a occupare la sede
consortile. Si e' anche deciso di invitare a unirsi alla lotta dei precari
anche i lavoratori idraulico forestali, che non hanno alcuna certezza
di vedersi pagate, nemmeno nei prossimi giorni, le spettanze che avanzano
da alcuni mesi''. ''L'incontro di ieri con l'assessore Dima - ha aggiunto
Antonio De Gregorio, segretario provinciale della Uila Uil - non ha
prodotto le garanzie minime per interrompere la protesta. Al di la'
delle frasi di circostanza e delle belle intenzioni i vertici del Consorzio
hanno tentato di scaricare ogni responsabilita', e ve ne sono, sugli
organi regionali. C' e' stata la conferma della volonta' di qualcuno
di voler giocare la classica partita di ping pong, dove i lavoratori
sono costretti a fare la pallina. Noi non ci stiamo. Continueremo nella
lotta fino a quando non avremo risposte concrete e impegni precisi''.
Sommerso
in edilizia: firmato accordo contro il lavoro nero
01/10 Sicurezza e legalità, assenza di normativa
sugli appalti, difficoltà di accesso al credito. Sono questi
alcuni dei punti trattati nei giorni scorsi tra la Commissione regionale
per l’emersione guidata da Mimmo Barile e le parti datoriali e
sindacali dell’universo degli edili. Un settore che soffre, soprattutto
in Calabria, di un’elevata utilizzazione di manopera non regolare.
Per debellare questo fenomeno nei cantieri, il mondo dell’edilizia
si è riunito con gli esperti del Comitato nazionale presiduto
da Luca Meldolesi e quelli della Commissione regionale, sottoscrivendo
un Avviso comune regionale che contempla una serie di misure che consentono
di avviare un progetto d'urto per l'occupazione, fronteggiando con tutti
gli strumenti possibili il fenomeno sommerso nel settore edile.
L’iniziativa, promossa dalla rete regionale per l’emersione
coordinata dal tutore nazionale per l’emersione Cosimo Cuomo,
è finalizzata a ridurre il gap del lavoro nero in edilizia, portandolo
verso standard europei attraverso una nuova strategia basata su principi
come la ‘bilateralità’ e la ‘premialità’.
Il documento sottoscritto prevede, tra l’altro, l’attivazione
di un Tavolo permanente per monitorare l'universo del sommerso in un
settore esposto alla facile utilizzazione di manodopera non regolare.
Un tavolo attorno al quale le parti discutano tutte le problematiche
di settore e ricerchino soluzioni concertate, bilaterale appunto. Altro
strumento contemplato dall'Avviso è la “premialità”,
la cui essenza è quella di incoraggiare le imprese interessate
dal fenomeno a uscire dal sommerso e porsi in una condizione di regolarità.
Più nello specifico i firmatari dell’accordo hanno posto
in essere alcune considerazioni sia di merito che di metodo. Non solo
atti formali dunque, ma atti sostanziali pronti a contrastare, come
mai in passato, il sommerso nei cantieri. Una vera e propria task force
che individui e debelli collegialmente tutte le forme di irregolarità,
favorendo più occupazione e nel contempo una cultura del fare
regolare e del fare legale condiviso. Tuttavia sotto la lente dei firmatari
non mancano quelle incongruenze che impediscono di procedere ad una
vera regolarizzazione: a cominciare dalle criticità specifiche
che il territorio calabrese esprime nel mondo edile, ed in particolare
all’assenza di una legge regionale sugli appalti pubblici; ad
una normativa che garantisca la sicurezza dei lavoratori; la legalità
quale elemento essenziale dell’agire civile ed imprenditoriale;
congruità tra manodopera impiegata, costo del lavoro, tempi di
esecuzione, prezziario regionale, valore degli appalti, ribasso d’asta;
sub-appalti; razionalità di vigilanza e controllo; difficoltà
di accesso al credito dal che ne deriva un facile ricorso all’usura
e alla criminalità organizzata. Al seguito le parti datoriali,
sindacali ed istituzionali hanno posto i seguenti obiettivi: contrastare
in maniera strutturale il ricorso a forme di economia sommersa e lavoro
irregolare; qualificare il comparto dell’edilizia pubblica e privata
calabrese in termini di tutela del lavoro ed emersione, garanzie per
le imprese (concorrenza leale), innovazione (certificazione, sistemi
di premialità per le imprese regolari), trasparenza e legalità,
prevenzione di forme di irregolarità e di contaminazioni di tipo
ambientale; elevare il livello di cultura imprenditoriale e professionalità
degli operatori del settore edile; fondare un sistema di monitoraggio
del comparto e per l’osservazione dell’andamento occupazionale,
della vitalità imprenditoriale, delle criticità e dei
bisogni dello stesso, anche per effetto dell’introduzione di novità
legislative, prescrizioni, sistemi di certificazione e innovazioni in
genere; razionalizzare e ottimizzare i rapporti tra le parti a diverso
titolo interessate al comparto (rappresentanze, vigilanza e controllo,
stazioni appaltanti, formatori); procedere a una revisione della normativa
regionale in materia di edilizia; L’Avviso regionale calabrese
è il primo ad essere sottoscritto, dopo quello nazionale del
dicembre scorso. Il documento è stato definito col concorso sostanziale
delle parti riconosciute portatrici di conoscenze ed esperienze specialistiche
di settore. Tutti i firmatari, rappresentanti dei lavoratori e della
parte datoriale, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa
e per il supporto della rete regionale per l’emersione.
Hanno inoltre confermato l’adesione a questa strategia premiale
e bilaterale nel settore edile, convenendo sulla necessità di
procedere in futuro ad iniziative analoghe anche in altri settori, quali
ad esempio il mondo dell’agricoltura del manifatturiero e dei
servizi.
Ponte
sullo stretto “operazione ciclopica e di azzardo”
01/10 Un gruppo di esperti e' stato ascoltato dalla
commissione consiliare del comune di Messina, che ha il compito di valutare
l' impatto sociale e ambientale del ponte sullo Stretto. ''Si tratta
di un atto meramente formale perche' l' iter della costruzione segue
il suo corso'', ha affermato Piero Ciucci, amministratore delegato della
societa' Ponte. ''La prima settimana di ottobre il Consiglio della societa'
- ha detto Ciucci - si riunira' per valutare i soggetti qualificati
all' appalto. Poi a gennaio sara' fatta la scelta e quindi l' appalto
sara' aggiudicato''. I responsabili scientifici della Ponte sullo Stretto
hanno illustrato i risultati delle loro analisi: Remo Calzona, ordinario
di Tecnica delle Costruzioni alla Sapienza di Roma, Giorgio Piana, del
Politecnico di Milano, e Michele Yamiolkowski, del Politecnico di Torino,
hanno discusso delle caratteristiche tecniche del Ponte, confrontandolo
con altre strutture simili nel mondo, in particolare in Giappone. Secondo
i docenti la struttura avrebbe la massima stabilita', nessun problema
di aerodinamica e impatto ambientale quasi nullo. Di parere diverso
Federico Mazzolani, ordinario di Tecnica delle costruzioni dell' Universita'
di Napoli, secondo il quale ''si tratta di una operazione ciclopica
e di un azzardo''. ''Un conto e' studiare sui modelli - ha detto - un
conto e' la realta'. Il progresso tecnologico evolutivo ha i suoi tempi
e credo noi non siamo ancora pronti per una struttura di 3 chilometri
e 300 metri''.
Il
boss Pangallo ucciso con una pietra dopo una lite
01/10 Sarebbero ad una svolta le indagini condotte
dai carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo sull' assassinio
di Antonino Pangallo, di 34 anni, ucciso nelle campagne di Roccaforte
del Greco la mattina di martedi' scorso. Il fascicolo dell' inchiesta,
intanto, e' stato assegnato al sostituto procuratore della Direzione
distrettuale antimafia, Alessandra Nunnari. Antonino Pangallo, contrariamente
a quanto era stato ipotizzato in un primo momento, e' morto (ma gli
esiti dell' autopsia non sono ancora stati definiti) per le conseguenze
di una profonda ferita alla testa infertagli con una pietra e con particolare
violenza da qualcuno che si trovava in sua compagnia. Le verifiche ed
i sospetti degli investigatori sono concentrate su una sorta di summit
che si sarebbe svolto proprio nei pressi del luogo del delitto, a cui
avrebbero preso parte personaggi della 'ndrangheta di Roccaforte del
Greco. ''Riunione'' nel corso della quale sarebbe esplosa una lite sfociata
con l' assassinio di Antonino Pangallo. Gli inquirenti sembrano escludere,
al momento, il riesplodere della faida di Roghudi, un feroce scontro
tra le ''famiglie'' mafiose del triangolo Roccaforte del Greco-S. Lorenzo-Roghudi
che negli anni '90 fece segnare numerosi ed efferati fatti di sangue,
tra cui l' attacco, avvenuto dieci anni fa, all' abitazione dei Pangallo
a Roccaforte del Greco. Un raid che costo' la vita ad uno dei fratelli
del pregiudicato ucciso martedi' scorso.
A
Rocca Imperiale in vendita gli immobili del paese per ristrutturare
il castello
01/10 A Rocca Imperiale, piccolo comune calabrese al
confine con la Basilicata, il sindaco, Ferdinando Di Leo, e' pronto,
con tutti i suoi concittadini, a mettere in vendita tutti gli immobili
del paese per trovare i fondi necessari alla ristrutturare del castello
federiciano che e' in pessime condizioni strutturali. ''Siamo disponibili
a tutte le iniziative - ha detto il sindaco - pur di salvare il castello.
Certo quella di vendere tutti gli immobili del nostro paese e' una forma
provocatoria ma se sara' necessario siamo disponibili anche a farlo''.
Per realizzare la ristrutturazione del castello, secondo alcuni studi
tecnici realizzati nei mesi scorsi, servono oltre venti milioni di euro.
''Una cifra - ha aggiunto - che noi, con il nostro misero bilancio comunale,
non potremo mai mettere a disposizione. Il nostro castello e' un bene
tutelato dalla sovrintendenza ma sta candendo a pezzi. Servono degli
interventi urgenti e tempestivi per evitare che la struttura vada distrutta''.
Nominata
la commissione assegnazione alloggi a Rossano
01/10 Con decreto del Presidente della Giunta Regionale
della Calabria N. 95 del 11.06.2004, e' stata riconosciuta la Commissione
per l'Assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica,
ricadenti nella Circoscrizione del Tribunale di Rossano. A presiederla
e' stato nominato il Dott. Giuseppe Stasi, Magistrato di Cassazione,
noto e stimato nell'ambiente giudiziario di questo comune per avervi,
a suo tempo, svolto le funzioni di Pretore, prima e di Giudice Istruttore
e di Presidente facenti funzioni, dopo. Componenti della Commissione
sono: Ottavio Dodaro, dipendente dell'ATERP di Cosenza; Mauro Venulejo,
rappresentante del SICET; Antonio Salvo, rappresentante del SUNIA. Svolge
le funzioni di Segretario Giuseppe Madeo, incaricato dal Sindaco del
Comune di Rossano. Compito della Commissione e', non solo quello di
predisporre la graduatoria definitiva, concernente le domande di assegnazione,
presentate dai soggetti facenti parte di nuclei familiari residenti
nell'ambito territoriale di sua competenza, ma anche quello di esaminare
e decidere in ordine agli eventuali ricorsi che gli interessati dovessero
presentare avverso le graduatorie provvisorie predisposte dai Sindaci
dei vari Comuni. Attualmente, la Commissione sta completando le graduatorie
relative ai Comuni di Caloveto e Terravecchia. Procedera' poi all'esame
di pratiche concernenti S. Demetrio Corone e Pietrapaola, in attesa
che pervengono delucidazioni e chiarimenti richiesti a tutti i Comuni
del Circondario che sono stati adempienti in ordine alle prescrizioni
di cui alla legge regionale n. 32/96 che, tra l'altro, fa loro obbligo
di procedere all'emanazione di bandi generali e di integrazioni biennali.
La nomina della Commissione - si sottoliena in un comunicato - e' stata
accolta con soddisfazione dai residenti del Circondario nella speranza
che essa contribuisca per quanto di sua competenza ad intervenire in
situazioni non piu' tollerabili di occupazioni abusive di alloggi di
edilizia residenziale pubblica.
L’ucraino
ucciso a Corigliano, vittima di un raid razziale. Due arresti. Si cerca
una terza persona. Coinvolto un minorenne.
01/10 Potrebbe essere stato provocato da un movente
razziale l'assassinio di Vasyl Slanina, l' immigrato ucraino di 51 anni
ucciso il 26 settembre scorso a Corigliano Calabro. E' quanto e' emerso
dalle indagini dei carabinieri, svolte sotto le direttive della Procura
della Repubblica di Castrovillari, che hanno portato al fermo dei due
presunti responsabili dell' omicidio, Pasquale Marasco, di 20 anni,
e Marco Ruggeri, di 26. Il sostituto procuratore Paolo Remer, che ha
coordinato le indagini che hanno portato ai due fermi, parlando con
i giornalisti delle modalita' dell'uccisione di Slanina, ha parlato
di ''un'aggressione brutale che fa pensare ad un vero e proprio raid
razziale''. L'immigrato, secondo quanto ha riferito anche il comandante
della Compagnia dei carabinieri di Corigliano Calabro, cap. Massimiliano
Dovico, e' stato aggredito mentre dormiva e colpito con calci e pugni.
L'uomo e' stato poi finito con un bastone. All'aggressione ha partecipato
una terza persona, di cui non sono state fornite le generalita', che
risulta irreperibile. E' accusato di omicidio volontario al pari del
ventenne Pasquale Marasco e del ventiseienne Marco Ruggeri, finiti in
manette ieri sera e oggi pomeriggio dinanzi al gip di Rossano Salvatore
Iulia per la convalida dell'arresto. La terza persona e' al momento
irreperibile, mentre gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore
della Repubblica di Rossano, Paolo Remer, stanno valutando il ruolo
nell'omicidio di un quarto giovane, minorenne Gli investigatori hanno
sottolineato anche la fattiva collaborazione fornita dalla popolazione
di Corigliano Calabro per l'identificazione dei responsabili dell'omicidio
. Secondo il sostituto procuratore Remer, inoltre, ''c'e' il rischio
che episodi come l'assassinio di Vasyl Slanina si possano ripetere,
anche se questo non significa che Corigliano Calabro sia una citta'
invivibile o razzista. Tutt'altro. La possibilita' che simili episodi
si ripetano e' comunque collegata alla massiccia presenza di extracomunitari
nella zona dell'alto ionio cosentino e al fatto che anche a Corigliano
c'e' qualcuno che non li vede di buon occhio''.
Malgeri
(CSV): “Dopo la liberazione delle Simone ci sentiamo più
liberi”
01/10 ''Con le due Simona, oggi ci sentiamo piu' liberi
tutti. 'Due di noi' avevamo intitolato il primo intervento nel numero
0 della nostra Newsletter. E intendevamo dire due volontarie, due cittadine
impegnate, due cittadine attive come noi. Ma oggi, dopo quanto e' successo
in questi lunghi giorni, dopo quanto ciascuno ha sentito dentro di se'
per il dolore provocato da questo sequestro, quel 'Due di noi' ha assunto
un altro significato''. A sostenerlo e' stato Gianni Malgeri, direttore
del Centro di servizio per il volontariato della provincia di Cosenza.
'''Due di noi' - ha aggiunto - oggi non sono solo i volontari, non sono
solo gli italiani, sono milioni di cittadini, nel e del mondo, anche
tanti arabi e musulmani, che si riconoscono e gioiscono per la liberazione
di Simona e Simona e degli altri due sequestrati. Anche i sequestratori,
prima di liberarle hanno chiesto perdono. Un gesto incredibile e' diventato
realta'. Non importa se e' stato pagato un riscatto. Quel che e' successo
ha, infatti, un' importanza epocale. Parla della forza della non violenza,
del consenso per un certo modo di essere, di operare, della sua capacita'
di parlare alle coscienze di tutti, di culture e credi diversi, e di
infrangere anche i muri piu' alti e resistenti. L' auspicio e' che si
apra una riflessione profonda e fuori dai vecchi schemi su quanto accaduto''.
''Ancora - ha proseguito Malgeri - e' troppo presto per dire che fare.
Il primo passo pero' e' prendere coscienza del fatto che il modo di
essere volontari puo' cambiare il mondo. Una nuova consapevolezza. Partiamo
da qui. Dall' angoscia siamo passati alla speranza. E con gioia e con
fermezza riprendiamo l' appello del nostro Presidente della Repubblica,
Ciampi, per le altre persone rapite in Iraq: 'Ed ora liberateli tutti'''.
La
DIA sequestra beni per sei milioni di euro al presunto boss Antonio
Nirta
01/10 Beni mobili ed immobili per un valore di sei
milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia ad un presunto boss
della 'ndrangheta, Antonio Nirta, di 85 anni, di San Luca, considerato
uno dei capi storici della criminalita' organizzata calabrese. Il sequestro
e' stato compiuto dal Centro operativo di Reggio Calabria della Dia,
diretto dal col. Francesco Falbo, in esecuzione di un decreto emesso
dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria
su richiesta della Procura della Repubblica di Locri. Tra i beni sequestrati,
oltre a vari immobili, anche le quote sociali ed il patrimonio aziendale
di due societa', la Poliambulatorio Salus e la Pio center srl, con sede
entrambe a Bovalino e la cui proprieta', anche se intestate ad alcuni
familiari del boss, e' riconducibile, secondo le indagini svolte dalla
Dia, ad Antonio Nirta. La societa' Pio center gestisce un centro sanitario
a Bovalino in cui vengono effettuate analisi cliniche ed ambientali.
Secondo quanto ha riferito la Dia, una parte dell'edificio in cui ha
sede la societa' Poliambulatorio Salus risulta ceduta in locazione,
insieme ad una serie di apparecchiature mediche particolarmente costose,
all'Asl di Locri, che vi gestisce una serie di servizi sanitari di medicina
preventiva e polispecialistica. Nel provvedimento di sequestro rientrano
inoltre due edifici di quattro piani ciascuno ubicati uno a Benestare
(Reggio Calabria) e l'altro a Bovalino, per una superficie complessiva
di tremila metri quadrati, e due terreni di oltre mille metri quadrati
ciascuno. Sequestrati anche conti correnti e depositi bancari per oltre
450 mila euro. Un fratello di Antonio Nirta, Giuseppe, considerato uno
dei capi dell'anonima sequestri calabrese, fu ucciso in un agguato nel
1995 quando aveva 82 anni. Un nipote dello stesso Antonio Nirta, Bruno,
figlio del fratello Francesco, fu assassinato in un altro agguato nel
1986. Il sequestro dei beni e' stato disposto dopo che la Dia ha accertato
la sproporzione tra il patrimonio riconducibile ad Antonio Nirta ed
i redditi derivanti dalla sua attivita' di capo squadra forestale. La
stessa Dia di Reggio Calabria ha sequestrato altri beni appartenenti
ad un altro boss della 'ndrangheta, Domenico Libri, di 70 anni, capo
dell'omonima cosca di Reggio Calabria. I beni, consistenti in due unita'
immobiliari ed in una quota societaria, hanno un valore di circa centomila
euro.
- Nirta: da forestale a miliardario.
Voleva dare ai figli, ai quali aveva fatto seguire gli studi universitari,
un'immagine di rispettabilita' ed un futuro senza imprevisti sotto l'aspetto
economico e cosi' aveva realizzato un vero e proprio impero finanziario.
Antonio Nirta, 85 anni, e' il patriarca della 'ndrangheta reggina. Il
patrimonio di 6 milioni di euro sequestratogli dalla Dia non derivava
certo dalla sua attivita' ufficiale di capo squadra degli operai forestali.
Il "cursus honorum" mafioso di Nirta, infatti, e' degno del
suo rango criminale. All'interno della cosca il boss era coadiuvato
dai fratelli Giuseppe, ucciso a 82 anni nel 1995, Francesco e Sebastiano.
Il primo, plurindagato per associazione mafiosa, omicidio, strage, traffico
di sostanze stupefacenti ed altri gravi delitti, era indicato come capo
storico dell'anonima sequestri calabrese e mafioso d'alto rango. Fu
ucciso da una raffica di colpi di arma da fuoco in pieno volto. Francesco
vanta a sua volta vari precedenti. Anche'egli ritenuto uno dei capi
storici della 'ndrangheta, e' stato piu' volte sottoposto a misure di
prevenzione personale e misure di sicurezza. Il terzo fratello, Sebastiano,
accusato di omicidio volontario, associazione mafiosa ed altri gravi
reati, e' deceduto nel 1986 per cause naturali. La carriera di Antonio,
cresciuto in seno alla cosca, e' costellata di procedimenti penali ed
assoluzioni per insufficienza di prove, che non configurano, pero',
secondo gli inquirenti, un indice di estraneita' ai fatti delittuosi
attribuitigli. Ai fini del sequestro dei beni, infatti, sono sufficienti
dei semplici indizi. Le sue vicende penali ebbero inizio nel 1935 con
una denuncia per il reato di minaccia a mano armata ed esercizio arbitrario
delle proprie ragioni. Nel 1953 gli fu irrogata la prima diffida di
pubblica sicurezza, mentre nel 1967 fu colpito dal primo mandato di
cattura per associazione per delinquere, estorsione e tentato omicidio.
Nel 1969 Antonio Nirta prese parte al famoso raduno di Montalto, una
vera e propria assemblea della 'ndrangheta, cui parteciparono alcuni
degli esponenti piu' autorevoli del crimine organizzato calabrese; per
tale motivo fu condannato dal Tribunale di Locri a 2 anni e 7 mesi di
reclusione per associazione per delinquere. Piu' volte arrestato nell'ambito
delle indagini su alcuni sequestri e sull'omicidio di Bruno Strangio,
oltre che per reati di estorsione, il vecchio boss di San Luca, nel
tentativo di porre fine alla sanguinosa faida tra i Nirta ed i Vottari,
apertasi nel mese di febbraio dell 1993 nella zona di San Luca e Plati',
rimase coinvolto in un fatto criminoso assai significativo. Nel corso
di un'intercettazione ambientale, il 16 maggio 1993, fu infatti accertata
la sua presenza nell'abitazione di Rosa Errigo, moglie dei defunto boss
Paolo De Stefano, allo scopo di tentare una mediazione fra esponenti
di spicco della criminalita' reggina in grado di raggiungere l'obiettivo
della pacificazione nella faida. Negli anni '90, in seguito a varie
operazioni anticrimine (operazione "Aspromonte" 1 e 2, operazione
"Zagara" ed altre) ed alle dichiarazioni di alcuni collaboratori
di giustizia, Nirta fu raggiunto da provvedimenti restrittivi che ne
misero in luce il potere nell'ambito della criminalita' organizzata
calabrese, nonche' i contatti fra gli affiliati di San Luca, a lui legati,
con esponenti di elevato spessore cnminale di Plati' e di Africo. A
differenza di quanto accaduto ai fratelli Giuseppe, assassinato nel
1995, e Francesco, al quale nel 1986 uccisero il figlio Bruno, non sono
mai stati compiuti attentati alla vita di Antonio Nirta o a quella dei
suoi familiari, probabilmente in considerazione dell'elevato rango criminale
da egli raggiunto.
Si
è costituito un componente del Clan Muto, ricercato dalla Polizia
01/10 Un ricercato nell'ambito dell'operazione Azimuth - che il 5 settembre
scorso' porto' in carcere oltre settanta presunti affiliati al clan
Muto di Cetraro, accusato a vario titolo di 40 capi di imputazione,
tra i quali spiccano l'associazione per delinquere di stampo mafioso
e l'usura - si e' costituito nella tarda serata di ieri alla questura
di Cosenza. Si tratta di Delfino Lucieri, 46 anni, di Cetraro, accusato
di associazione per delinquere di stampo mafioso, rapina, usura ed estorsione.
Oggi, intanto, e' stata disposta la scarcerazione di Roberto Cesareo,
costituitosi nei giorni scorsi, per il quale sarebbero cadute alcune
accuse.
La
Regione partner del consorzio “Scuola Mediterranea di Design”
01/10 La terza Commissione consiliare, “Politica
Sociale”, presieduta da Salvatore Vescio ha ascoltato stamani,
in audizione, l’architetto Stefano Muscari Tomajoli, presidente
del Consiglio di amministrazione della Scuola Mediterranea di Design.
Il professionista è stato ascoltato nell’ambito della definizione,
in atto, oggetto della valutazione della Terza Commissione, di un progetto
di legge di iniziativa dell’ex capogruppo di An, Alberto Sarra,
adesso assessore regionale al Personale, e di un provvedimento amministrativo
– di cui è relatore lo stesso presidente Vescio - di iniziativa
della Giunta regionale, che dettano norme per la partecipazione della
Regione Calabria alla società consortile Scuola Mediterranea
di Design di Reggio Calabria. L’architetto Muscari Tomajoli, nel
suo intervento, ha evidenziato l’importanza della Scuola che,
tra l’altro, promuove corsi di alta formazione, di aggiornamento,
favorisce scambi culturali e progettuali a livello nazionale, promuove
l’innovazione tecnologica, nonchè iniziative utili per
la crescita della nostra regione.
Sabato
2 il trentennale della scomparsa di Antonio Guarasci.
01/10 L'Università della Calabria è tra
i soggetti promotori dell'iniziativa curata dalla Fondazione Antonio
Guarasci che domani, sabato 2 ottobre, a Rogliano ricorda il trentesimo
anniversario della scomparsa del primo presidente della Giunta Regionale
della Calabria.
Come noto aderiscono, inoltre, a tale importante evento, la Regione
Calabria, la Provincia e il Comune di Cosenza, il Comune di Rogliano
e l'Istituto di Istruzione "A. Guarasci" dello stesso comune,
che comprende il Liceo Scientifico e l'Istituto Tecnico Commerciale.
La manifestazione prevede, alle ore 10,00, nel Duomo San Pietro di Rogliano,
una Santa Messa celebrata dall'Arcivescovo Metropolita della Diocesi
di Cosenza - Bisignano, Mons. Giuseppe Agostino. Per le ore 11,30, nell'Auditorium
del Liceo Scientifico, avrà luogo, la manifestazione commemorativa
si aprirà con i saluti delle autorità e a seguire vi saranno
delle brevi testimonianze introduttive a cura dell'on. Piero Bassetti,
del giornalista Domenico Nunnari e del Vice Ministro ai Trasporti, on.
Mario Tassone. Sono previsti poi gli interventi del sottosegretario
alla giustizia, on, Jole Santelli e dell'on. Giacomo Mancini.
E' prevista, inoltre, la partecipazione del Presidente della Giunta
Regionale della Calabria,on. Giuseppe Chiaravalloti, del Presidente
della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, e del Sindaco di Cosenza,
Eva Catizone.
A conclusione della manifestazione verranno consegnate agli studenti
dell'Istituto Superiore d'Istruzione di Rogliano le borse di studio
istituite dalla vedova, sig.ra Geltrude Guarasci, in memoria del prof.
Antonio Guarasci.
Il
1° Don Alfonso Gatto ad Acri in concerto per Susy
30/09 Un paragone impossibile? Probabilmente, sì.
Chi, infatti, oserebbe azzardare un qualsivoglia raffronto fra il principe
dei cantautori italiani, Lucio Dalla e don Giancarlo Gatto, prete-cantautore
e parroco di un quartiere di periferia, come viene spesso definito il
quartiere “San Vito” di Cosenza, in cui da oltre un anno
egli svolge un’opera pastorale ed evangelizzatrice assai apprezzata
e considerata?Eppure c’è qualcosa che unisce i due personaggi,
così antitetici e diversi: la stessa voglia di cantare la vita,
il gusto di raccontare la grandezza e la drammaticità dell’esistenza,
le mille domande che assillano l’uomo e che attendono, da sempre,
una risposta esaustiva e convincente.Per una strana e casuale coincidenza
entrambi si esibiranno il 1° ottobre alla stessa ora, in posti diversi.
Il primo sarà a Rende, nella grande piazza del Metropolis, definita
“Piazza dei miracoli”, dove verranno ad ascoltarlo migliaia
di giovani di tutta la provincia; il secondo terrà il suo concerto-testimonianza
ad Acri, presso la locale Chiesa di San Domenico, dove cento, al massimo
duecento persone (tra cui tantissimi giovani) verranno poste, ancora
una volta, di fronte alla drammaticità dell’incontro dell’uomo
con Dio, che ha la pretesa di essere l’unica risposta plausibile
ed esauriente per tutti, credenti e non. Ma c’è di più.
Don Giancarlo dedicherà il suo concerto a Susy, una ragazza ventunenne
di Acri, scomparsa il 21 giugno scorso, al termine di una grande sofferenza
provocatale dalla leucemia, che nel suo diario, cinque giorni prima
di morire, scriveva: “Forse la mèta non è la vita,
ma è la forza della vita, che senti nella tua anima, anche quando
di fronte a te c’è la morte, la capacità di credere
di far parte di un qualcosa di più grande e bello, che nessuna
malattia o sofferenza possono cancellare”.Al centro delle due
esibizioni ci sono, dunque, i giovani, la cui domanda sul senso ultimo
delle cose e della vita si fa sempre più forte e radicale ed
attende risposte semplici ma definitive.Chissà, se al termine
dei due concerti, tra i giovani del Metropolis e quelli di Acri, ce
ne sarà qualcuno che, dopo aver ascoltato Lucio Dalla e don Giancarlo,
possa finalmente dire di aver scoperto per sé il motivo per cui
oggi, nel secolo di Internet e delle stragi mediatiche, in cui muoiono
centinaia di donne e bambini innocenti, vale ancora la pena vivere e
morire?
Rosita Dinapoli (undici ann,i quasi dodici)
Il
23 il ministro Pisanu sarà in Consiglio regionale nella seduta
sulla sicurezza. Fedele: “Un segnale importante”
30/09 Il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, sara'
il 23 ottobre a Reggio Calabria per presenziare ad una seduta straordinaria
ed aperta del Consiglio regionale della Calabria dedicata alle questioni
della legalita' e della sicurezza. Pisanu, come informa il consiglio
regionale, ha accolto l' invito in tal senso che gli era stato rivolto
il 3 settembre scorso dal presidente del Consiglio regionale, Luigi
Fedele. Invito rinnovato dopo l' annuncio di dimissioni, poi rientrate,
da parte del sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, a causa della
serie di intimidazioni subite. ''Aderisco senz'altro - scrive Pisanu
in una lettera inviata al presidente Fedele - al suo cortese invito.
L' occasione rappresenta la giusta risposta corale alla sfida criminale
nei confronti delle comunita' calabresi''. Immediato il commento positivo
del Presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele: ''La presenza del
Ministro dell' Interno nell' aula della massima Assemblea elettiva calabrese,
per una seduta straordinaria aperta alle rappresentanze istituzionali
e alle parti sociali, costituisce gia' di per se' un segnale importante
e senza precedenti''. ''Un segnale - aggiunge Fedele - che certamente
verra' colto appieno innanzitutto da quanti, per spirito di servizio
verso le loro comunita', mettono a repentaglio anche l' incolumita'
dei propri familiari e dai purtroppo innumerevoli professionisti, operatori
economici e semplici cittadini vittime di attentati, intimidazioni e
minacce. L' invito che avevo rivolto al Ministro il 3 settembre aveva
poi riscosso il sostegno unanime di tutti i gruppi consiliari, sancito
cinque giorni dopo nella Conferenza dei capigruppo, e da numerosissime
adesioni che mi sono pervenute da parte di organizzazioni della societa'
civile e da cittadini di tutte e cinque le province calabresi che, evidentemente,
hanno colto pienamente il senso della mia iniziativa. Il positivo riscontro
da parte dell' on.Pisanu dimostra la sensibilita' dell' uomo di governo
verso la sollecitazione proveniente da un' Assemblea elettiva che si
fa interprete, ancora una volta, delle preoccupazioni, delle angosce,
dei timori e del vivo allarme che in questo momento sono piu' che mai
avvertiti in Calabria per l'intensificarsi degli attacchi criminali
di stampo mafioso''. Secondo Fedele, inoltre, ''la presenza di Pisanu
nell' aula di palazzo Tommaso Campanella, oltre a rappresentare un'
occasione importante per dar voce alla Calabria degli onesti, che rappresenta
la stragrande maggioranza e lavora e produce nella legalita', conferma
anche un' attenzione nuova verso la nostra regione che gia' avevamo
rilevato dagli importanti risultati conseguiti, ne abbiamo avuto ampie
prove, del resto, negli ultimi anni, con l' opera fattiva del ministero
di Pisanu, che si sta rivelando rigorosa, serena, di notevole spessore
e frutto di un' attenta valutazione del fenomeno''.
Due
donne arrestate a Schiavonea per detenzione di canapa indiana
30/09 I carabinieri di Corigliano, hanno arrestato
stamani a Schiavonea due donne, una albanese Beqiri Bukuriye, di anni
49, di Tirana e residente a Corigliano e G.I. di 21 anni, di Corigliano.
Nel corso di una perquisizione nella loro abitazione, i carabinieri
le hanno trovate in possesso di 78 grammi di canapa indiana.La Bukuriye
e' stata trasferita in carcere, mentre G.I. e' stata scarcerata perche'
madre di una bambina in tenera eta'.
Gentile:
“Orgogliosi per la candidatura all’Oscar del Film di Amelio”
30/09 ''Penso di poter interpretare il sentimento di
tutti i calabresi se dico che siamo orgogliosi del fatto che 'Le Chiavi
di casa', del regista calabrese Gianni Amelio, sia stato scelto per
rappresentare l' Italia agli Oscar: adesso tifiamo tutti affinche' arrivi
la nomination''. E' quanto sostiene in una nota l'assessore regionale
al turismo , Giuseppe Gentile. ''E' un film - ha aggiunto - di una bellezza
straordinaria, intimo, sobrio, delicato, con un Kim Rossi Stuart monumentale.
Peraltro e' bello che la colonna sonora sia stata firmata da Vasco Rossi,
che consideriamo calabrese a tutti gli effetti''. ''L' infanzia difficile
di Amelio - ha concluso - ma la genuinita' che lo ha pervaso, formandolo
come un regista straordinario di cui tutti siamo fieri: ci vediamo a
Los Angeles''.
Lettera
di Confagricoltura ai parlamentari calabresi. “Gli oneri sociali
in crescita, ostacolo allo sviluppo del settore agricolo”
30/09 ''Dobbiamo purtroppo constatare che ancor oggi
i gravi ed irrisolti nodi della previdenza agricola continuano ad affollare
gli ''incubi' degli agricoltori calabresi''. E' questo in sintesi -
spiega un comunicato - l'amaro sfogo del presidente della Confagricoltura
Calabria, Francesco Macri' che, facendosi portavoce del sempre piu'
diffuso malcontento degli imprenditori agricoli, ha inviato una lettera
a tutti i parlamentari calabresi per evidenziare come l'elevato costo
degli oneri sociali, in continua crescita, ed in particolare l'annosa
questione della cartolarizzazione dei crediti INPS, rappresentano un
duro ostacolo per lo sviluppo occupazionale nel settore agricolo calabrese.
''Molte aziende agricole – si legge nella missiva del Presidente
dell'Organizzazione degli imprenditori agricoli calabresi - non riescono
a far fronte, con regolarita', al pagamento dei contributi previdenziali
ed assistenziali, peggiorando di giorno in giorno la loro esposizione
debitoria nei confronti dell'INPS''. Ad aggravare la situazione, a parere
della Confagricoltura Calabria, vi e' il fatto che, ormai, gli accordi
di riallineamento retributivo - che in modo sostanziale sono riusciti
ad alleggerire il costo del lavoro negli anni scorsi e a far emergere
il lavoro sommerso - si sono conclusi con la fine del 2003 e non possono
piu' essere reiterati. ''La legge delega per la riforma del sistema
pensionistico, recentemente approvata dal Parlamento - continua Macri'
- deve rappresentare un'utile occasione per porre mano all'ordinamento
previdenziale agricolo, in modo tale da realizzare, finalmente, un sistema
trasparente ed efficace che assicuri costi sostenibili per le imprese
e adeguate tutele ai lavoratori. Questa e' l'unica strada per restituire
competitivita' alle imprese calabresi, combattere il lavoro
nero e rilanciare l'occupazione in agricoltura''. ''Ma nessuna speranza
- conclude il Presidente Macri' - ci puo' essere per l'avvenire, se
non si trova il modo di chiudere i conti col passato, dando la possibilita'
alle imprese agricole, indebitate con l'INPS, di sistemare in modo agevolato
la loro posizione debitoria''.
Numerosi
campi sportivi della provincia dichiarati inagibili.
30/09 Numerosi campi sportivi della provincia di Cosenza
sono stati dichiarati per motivi di sicurezza, inagibili e quindi inadatti
a ospitare le partite di calcio delle squadre dilettanti di prima, seconda
e terza categoria. Lo si e' appreso da una nota del consigliere provinciale
e leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. Per affrontare
il problema domani mattina alle ore 9 si terra' un incontro presso la
prefettura di Cosenza tra il vice prefetto vicario Diego Vanella e la
terza commissione consiliare provinciale composta dal presidente Antonio
Pratico (Margherita), dal vice presidente Francesco Bruno (An) e dai
consiglieri Mario Bria (Verdi), Giovan Battista Genova (Ds),Angelo Forte
(Italia dei Valori), Tonino Belmonte (Margherita), Luigi Garofalo (Udeur),
Flaviano Federico (Sdi), Michele Ambroggio (Ds), Gilberto Raffo (Nuovo
Psi), Filippo Fiorillo (Udc)e Franco Corbelli (Diritti Civili). La Commissione
provinciale ha disposto una indagine ricognitiva dei campi di calcio
su tutto il territorio provinciale. Sono stati anche programmati degli
incontri con l' assessore provinciale allo Sport, Rosetta Console, ed
ai Lavori Pubblici, Arturo Riccetti. ''Molte squadre di calcio - sostiene
Corbelli - di piccoli centri a pochi giorni dall' inizio dei campionati
si sono ritrovati senza il campo sportivo per il provvedimento della
prefettura di Cosenza che per motivi di sicurezza ha chiesto ai sindaci
di verificare i vari impianti sportivi. E' successo cosi' che diversi
campi di calcio sono stati dichiarati non agibili anche per piccole
mancanze che potrebbero benissimo e facilmente essere riparate''. ''Occorre
per questo - ha concluso - un intervento delle Istituzioni ai vari livelli
ma anche un po' di elasticita' e tolleranza da parte sia della prefettura
che dei sindaci. Va bene garantire le condizioni di sicurezza ma senza
porre limiti e vincoli difficilmente superabili e non determinanti per
la sicurezza dei campi di calcio''.
Istituita
l’agenzia regionale per la cultura
30/09 La Giunta regionale, su proposta dell' assessore
Saverio Zavettieri, ha istitutito l' Agenzia regionale per la cultura.
L' agenzia, secondo quanto riferisce una nota dell' assessorato alla
Cultura, ha il compito di gestire e valorizzare i beni culturali proprieta'
o comunque detenuti dalla Regione e di valorizzare i beni culturali
presenti sul territorio calabrese e la promozione delle varie attivita'
culturali. ''L' Agenzia - hadetto l' assessore Zavettieri - rappresenta
uno strumento per estendere sull'intero territorio regionale la fruizione
del patrimonio bibliotecario attraverso la creazione di un sistema bibliotecario
regionale. Un sistema che mira a promuovere e disciplinare l' organizzazione
bibliotecaria regionale attraverso una serie di interventi che possano
potenziare e creare qualita' per valorizzare l' immenso patrimonio bibliografico
sparso nei vari enti pubblici''. ''Il sistema bibliotecario regionale
- si afferma ancora nella nota - sara' il vero fiore all' occhiello
dell' Assessorato, che mira a creare un coordinamento dei vari sistemi
bibliotecari, l'attuazione di una rete integrata di strutture e servizi
bibliotecari e documentari, l' acquisizione, la conservazione, la tutela,
la valorizzazione e la pubblica fruizione dei beni librari e documentari.
La Calabria sara' al centro di una grossa operazione in cui grazie alle
nuove tecnologie si dara' l' opportunita' di mandare in rete il contenuto
delle maggiori opere rappresentative della tradizione culturale calabrese,
il tutto coordinato alla rete bibliografica nazionale ma collegato alla
realizzazione di una mediateca in ciascuno dei 12 distretti territoriali
gia' individuati.Queste intenzioni sono state recepite dalla Giunta
regionale, che ha accolto la proposta elaborata dalle strutture del
Dipartimento 10, guidato dal dirigente Gaetano Princi, ma fortemente
seguita in ogni iter dall' assessore Zavettieri, un ente che avra' sede
a Catanzaro con risorse strutturali, umane e finanziarie. Un organismo
che sara' dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile
e patrimoniale, attraverso la creazione e l' azione del Direttore amministrativo,
del Comitato tecnico scientifico e del Collegio dei revisori dei conti''.
''La dotazione organica dell' agenza - riferisce ancora il comunicato
- sara' costituita da personale assegnato ai vari sistemi bibliotecari
regionali, tenendo conto delle risorse di cui alla legge regionale 20
del 2003. Nei prossimi mesi saranno svolti tutti quegli adempimenti
amministrativi, tra cui il regolamento di funzione dell' Agenzia, la
nomina del Comitato tecnico scientifico, composto da cinque membri,
nominato dalla Giunta regionale su proposta dell' Assessore alla Pubblica
istruzione. tra esperti, docenti e ricercatori universitari di comprovata
esperienza, ed il Collegio dei revisori''
Approvata,
in Giunta regionale, la normativa sulla polizia locale
30/09 ''L'approvazione, da parte della Giunta regionale,
della proposta di legge, relativa alla normativa in materia di Polizia
locale e sicurezza urbana ed il conseguente, prossimo, esame in Assemblea,
da un lato mi consenta di esprimere soddisfazione, dall'altro notevole
ottimismo''. E' quanto sostiene l'Assessore regionale Alberto Sarra.
''Soddisfazione, certamente, sul piano culturale, storico e di salvaguardia
e rilancio delle proprie radici, ma ancor piu' in termini pratici sotto
forma di controllo del territorio medesimo e, quindi, di standard di
sicurezza omogenei da raggiungere, ma anche di tutela della natura e
dell'ambiente. L'istituzione, come previsto dalla proposta di legge,
di organismi, finalizzati alla gestione dei servizi e delle risorse
umane e strumentali, dovra' fornire, in termini concreti, quelle risposte
che sul piano dell'efficacia e dell'efficienza non sempre, in passato,
sono risultate adeguate rispetto alle legittime istanze dei cittadini.
Imprescindibile - ha proseguito l'assessore Sarra – primo punto
della proposa di legge, il riordino della normativa vigente in materia
di polizia locale, che passa anche attraverso l'assegnazione ai singoli
Enti di specifici settori di competenza: cosi' le province si occuperanno
particolarmente di attivita' venatoria e dell'ambiente e del territorio,
mentre i Comuni definiranno piani annuali di interventi per la sicurezza
urbana ed individueranno le aree da sottoporre a tele-sorveglianza.
Un altro aspetto di assoluto rilievo, nella medesima ottica di operativita'
concreta, sara' rappresentato dalla istituzione di una vera e propria
sala operativa, funzionale a fronteggiare ogni situazione di emergenza
per la sicurezza urbana''.
Un
pensionato di Rossano si toglie la vita in ospedale
30/09 Un pensionato di 64 anni si e' tolto la vita
lanciandosi dal terzo piano della tromba delle scale dell'ospedale civile
''Nicola Giannettasio'' a Rossano. L'uomo, che era ricoverato da alcuni
giorni nel reparto di medicina probabilmente per un male incurabile,
stamane eludendo la sorveglianza dell'unico infermiere di turno, ha
compiuto l'insano gesto.
L’idrogeno
verde a Soveria Mannelli
30/09 Il Comune di Soveria Mannelli nell’agosto
del 2003 aveva installato “abusivamente” una cella ad idrogeno
presso il Palazzo Comunale “Cimino” e nell’occasione
erano state inviate delle mail alle massime cariche dello Stato per
sollecitare un forte impegno sulle energie rinnovabili. Adesso, a distanza
di circa un anno, per la prima volta l’idrogeno viene riconosciuto
per legge alla pari delle fonti rinnovabili e viene finalmente considerato
tra le risorse energetiche che usufruiscono dei cosiddetti “certificati
verdi”. Infatti, è stata varata dopo due anni di aggiustamenti
la “riforma Marzano” sul riassetto del settore energetico
nazionale, che è stata approvata a maggioranza dalla Camera dei
Deputati. Si tratta di una vittoria delle “Cittaslow” che
va nel segno tracciato dai progetti e dalle azioni delle cento città
del buon vivere e degli altri soggetti amministrativi, sindacali ed
economici che con Jeremy Rifkin hanno firmato il 6 settembre 2003 la
“Charta di Orvieto” per la promozione dell’Economia
dell’Idrogeno. Tra le Cittaslow pionierie e firmatarie, c’è
Soveria Mannelli e tra le organizzazioni il Progetto “Eùmedia”,
ideatore di “Soveria ad Idrogeno”. Pertanto, da oggi il
Comune di Soveria Mannelli dispone di uno strumento in più per
realizzare progetti pilota, incentrati sull’utilizzo dell’idrogeno.
C’è voluto un black-out nazionale e il prezzo del barile
di petrolio schizzato a record mai visti, per spingere le politiche
energetiche nazionali ed europee a prendere in seria considerazione
anche l’idrogeno. Come sottoscrittrice della “Charta di
Orvieto”, Soveria Mannelli è impegnata a sostenere una
nuova politica energetica basata sull’idrogeno “verde”,
cioè a partire da fonti di energia rinnovabili, rompendo dunque
risolutamente e definitivamente con l’economia ormai insostenibile
basata sull’energia degli idrocarburi e sul nucleare. Per realizzare
al più presto un’azione integrata in cui coinvolgere cittadini
ed imprese e rendere autosufficiente il Palazzo Comunale “Cimino”
attraverso una cella all’idrogeno, si è tenuto ieri un
incontro operativo presso la Regione Calabria, tra il Dirigente del
Settore Energia regionale Domenico Lemma, il Presidente del Consiglio
Comunale di Soveria Mannelli Mario Caligiuri ed i tecnici del progetto
“Eùmedia” Adriana Ciaccio e Giampiero Lepreti. L’obiettivo
finale dell’iniziativa è quello di realizzare un prototipo
sperimentale di piano comunale energetico ed ambientale, da utilizzare
poi per tutta la Regione. A tale scopo, il Comune di Soveria Mannelli
si è già dotato di un Piano Comunale a riguardo, che è
all’attenzione anche delle Nazioni Unite.
Nasce
la prima associazione di giornalisti cosentini
30/09 E’ stata ufficialmente costituita a Cosenza
la prima associazione dei giornalisti cosentini. Davanti al notaio Stanislao
Amato hanno firmato l’atto costitutivo della “Maria Rosaria
Sessa” ben 30 soci fondatori. Confermato il Consiglio direttivo
dell’associazione che risulta essere composto da Filippo Veltri,
presidente, Franco Rosito e Paride Leporace, vice presidenti, Mario
Tursi Prato, segretario, Roberto Barbarossa, tesoriere, Rosellina Arturi
e Francesco Montemurro, consiglieri. “Un numero così alto
di soci fondatori – ha detto Filippo Veltri, Caporedattore dell’Ansa
Calabria, nella sua veste di neopresidente della “Sessa”
– è indice di una necessità reale per una categoria
come la nostra di discutere, confrontarsi, aggiornarsi. Se si pensa,
poi, che questa è solo un’avanguardia di un gruppo ancora
più numeroso di soci ordinari, si comprende meglio quanto l’esigenza
di condividere problemi ed interessi sia fortemente avvertita”.
Nei prossimi giorni l’associazione “Maria Rosaria Sessa”
sarà presentata pubblicamente alla stampa, alle autorità,
alle associazioni di categoria della città.
Ad
Anoia verrà premiato il libro di Patrizia Altomare “Amore
senza titolo, storia di un clone umano”
30/09 Si svolgerà sabato 2 ottobre, alle ore
20,30, presso Anoia Superiore (RC) inPiazza SS. Assunta, il Galà
del Premio Anoia-Salvatore Gemelli 2004 “Navie Naviganti”
organizzato dall¹Associazione Culturale “Sirio di Anoia”,giunto
alla sua XI° edizione e dedicato alla memoria del Preside LuigiMarafioti,
scomparso nello scorso febbraio e già presidente della giuria
del premio. Durante la serata di gala, che sarà condotta dall¹attuale
presidente Michele Condò, saranno consegnati numerosi riconoscimenti
a personalità di spicco nel campo della cultura, della ricerca.,
del giornalismo. Tra i premiati anche la Casa Editrice Pellegrini di
Cosenza. In particolare, la Giuria dei Giovani Lettori istituita in
seno all¹associazione Sirio, nell¹ambito del ‘Progetto
Lettura Sempre’, ha stabilito di assegnare la targa ‘Navi
e Naviganti-Luigi Pellegrini Editore’ alla scrittrice Patrizia
Altomare per il romanzo “Amore senza titolo, storia di un clone
umano” (Pellegrini Editore).Altro importante riconoscimento al
Prof. Pasquino Crupi, figura di illustre studioso e profondo conoscitore
della Letteratura Calabrese, già consulente scientifico in seno
all’editrice Pellegrini, autore di saggi di rilievo (ultimo in
ordine di tempo “Benedetto Croce e gli studi di letteratura calabrese”,
Pellegrini) e direttore della rivista “La Questione Meridionale.
Bimestrale d’inattualità”.
Giudizio
non positivo della Corte dei Conti sul rendiconto 2003 della Regione:
“Enorme deficit nella spesa sanitaria”
29/09 Una Regione che risulta fra le meno indebitate
tra quelle italiane, ma che, per ripianare il deficit della spesa sanitaria,
spreme le tasche ai cittadini: l'addizionale Irpef è stata quasi
triplicata in due anni; è aumentata del dieci per cento la tassa
automobilistica; da due anni i calabresi devono pagare un ticket di
un euro sulle ricette farmaceutiche. Queste le linee più evidenti
del quadro tracciato oggi a Catanzaro dalla Corte dei Conti nella sua
relazione annuale sul rendiconto della Regione. Secondo i magistrati
contabili, i cui rilievi sono stati espressi da Quirino Lorelli, in
cinque anni la spesa corrente è cresciuta del 44 percento, e
la prima voce fra quelle che hanno portato a questo aumento si riferisce
al servizio sanitario. I controlli sulla spesa sanitaria, ha affermato
la Corte dei Conti, "sono svolti in modo casuale, o addirittura
non sono svolti. La conseguenza è che le Aziende sanitarie locali
non hanno mai inoltrato alla Regione proposte per il riequilibrio delle
perdite. Le stesse Asl hanno manager spesso deresponsabilizzati, che
hanno impegnato più di quanto disponevano". Da qui l'enorme
deficit della spesa sanitaria che, come afferma la Corte, sarà
difficile controllare nei prossimi anni. Altri capitoli critici, le
consulenze esterne (per le quali la Regione usa non solo fondi propri
ma anche quelli comunitari) e l'ennesimo ritardo nel presentare il rendiconto,
approvato dal consiglio regionale tre mesi oltre i termini previsti
dalla legge. Il documento e' stato ufficializzato nella seduta presieduta
da Gian Giorgio Paleologo, relatore Quirino Lorelli. Alla seduta hanno
partecipato il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti
e gli assessori alla Sanita' Giovanni Luzzo e alla presidenza Raffaele
Mirigliani. ''Il rendiconto del 2003 - ha sottolineato il relatore -
non e' stato ancora approvato dal Consiglio regionale, cosi' come quelli
del 2002, 2001 e del 2000 e viene spontaneo chiedersi a cosa siano dovuti
tali ritardi, mai chiariti. I ritardi, e' bene chiarirlo ancora una
volta, se ve ne fosse bisogno, costituiscono una sistematica inottemperanza
agli obblighi statutari e si traducono in una sostanziale vanificazione
delle finalita' perseguite dalla legge regionale di contabilita'''.
I magistrati contabili calabresi hanno rilevato, inoltre, che ''il Consiglio
regionale non ha mai ritenuto di procedere ad audizioni della Corte''
mentre ''diverso e', invece, il livello di interazione con la Giunta
regionale, la quale, successivamente all' avvio delle attivita' istruttorie
relative, seppur con qualche difficolta' discendente presumibilmente
da un ridotto livello di informatizzazione degli uffici e dalla carenza
di profili professionali specialistici, ha comunque fatto fronte alle
richieste della Corte''. Dai rilievi sui tempi di approvazione dei bilanci
a quelli sui controlli sul sistema e sulla spesa sanitaria, passando
per l' esame delle entrate e il loro utilizzo, l' andamento delle tasse,
la spesa regionale, il Patto di stabilita', il patrimonio e l' attuazione
del Por: e' contenuto in 26 cartelle, il ''verdetto'', tra luci e ombre,
che la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha stilato
dopo l' esame del rendiconto della Regione per l' anno 2003. In tema
di ritardo nell' approvazione dei bilanci, il magistrato relatore Quirino
Lorelli ha sottolineato, citando la legislazione in materia, i ritardi
accumulati per il via libera al bilancio di previsione (26 giugno 2003),
evidenziando il protrarsi per ''quasi tre mesi di una anomala situazione
di gestione provvisoria che, seppure limitata alla sola ordinaria amministrazione,
si e' contraddistinta per il carattere aleatorio proprio di un' attivita'
priva di autorizzazione''. Nella relazione si riconosce, in particolare,
che la Regione ''ha rispettato, sotto il profilo macroeconomico, l'
equilibrio di bilancio'', ma si rileva l' esiguita' dell' avanzo di
amministrazione che e' pari a 2,9 miliardi di euro, somma destinata
a coprire il disavanzo della sanita'. In tema di indebitamento, secondo
i magistrati contabili, ''la Regione ha garantito il rispetto del limite
massimo fissato al 25%'' mentre per quanto concerne la tassazione si
rileva che ''in soli due anni l' addizionale Irpef e' stata quasi triplicata
ed e' stata aumentata del 10% la tassa automobilistica''. La manovra,
rileva la relazione, e' pero' destinata a fronteggiare i disavanzi sanitari
senza che il maggior gettito vada a sostenere investimenti per l' innalzamento
del Pil regionale. ''La Regione - e' scritto nella relazione - ha prestato
particolare attenzione alla riscossione dei propri crediti, ma soprattutto
ha impresso maggiore velocita' alla spesa con un significativo tasso
di smaltimento dei residui passivi. Sensibile e' stata la diminuzione
del fondo cassa che, alla fine del 2003, riportava un decremento del
45% rispetto all' anno precedente. Situazione dovuta anche ai ritardi
delle erogazioni da parte dello Stato che potrebbe creare problemi di
liquidita'''. Attenzione, la sezione di controllo della Corte dei Conti
ha riservato al capitolo relativo agli esperti e consulenti esterni
rispetto ai quali ''ancorche' piu' volte richiesto - e' scritto nel
testo - non e' stato mai fornito il quadro completo di quanti hanno
percepito o hanno diritto a percepire somme dalla Regione nelle sue
diverse articolazioni, Giunta e Consiglio''. ''La Regione - riporta
la relazione - ha rispettato il vincolo imposto dal Patto di stabilita'
interno. I pagamenti relativi alle spese correnti complessive hanno
subito nel 2003 un incremento pari al 9% rispetto al 2002 ed al 22%
rispetto al 2000, rilevando una crescita in costante aumento''. Per
il relatore, tuttavia, ''la Regione dovra' attivarsi per rafforzare
l' opera di contenimento dell' ormai ciclico incremento delle spese
correnti vincolate (aumentate del 5% in quattro anni, con una media
del 1,25% per ciascun esercizio finanziario)''. Circa il patrimonio
''emerge che, anche per il 2003, la Regione non ha redatto un conto
generale attendibile e completo''. ''Le attivita' finanziarie - sottolinea
la relazione - sono costituite dal fondo cassa che, nel corso dell'
esercizio finanziario 2003, e' diminuito di 144.122 migliaia di euro
(-82%) attestandosi a 175.175 migliaia di euro e dai residui passivi
che sono pari a 4.314.929 migliaia di euro (-31%). I valori di queste
due poste del conto patrimonio sono connessi tra loro e palesano problemi
di liquidita' della Regione. Infatti il decremento subito dal fondo
cassa e' correlato, in buona misura, alle difficolta' di riscossione
dei residui attivi''. In relazione al Por Calabria, dopo avere rilevato
la mancata convocazione della sezione, in qualita' di componente consultivo,
nel comitato di sorveglianza dello scorso giugno, il relatore pone in
evidenza che ''nell' analisi della gestione finanziaria dei singoli
fondi (Fesr, Feoga, Fse e Sfop) hanno registrato miglioramenti delle
loro performance rispetto al 2003''. Per quanto riguarda i controlli
sul sistema e sulla spesa sanitaria, nella relazione si rileva che ''le
norme in materia paiono completamente inattuate sia nei termini sia
negli obblighi incombenti sui direttori generali che, e' bene ricordarlo,
potrebbero essere rimossi per tali inadempienze, con la conseguenza
che le singole aziende sanitarie non hanno mai inoltrato alla Regione
alcuna proposta per la copertura delle (proprie) perdite e per il riequilibrio
della situazione economica. Tale situazione - si sostiene nella relazione
- e' preoccupante poiche' costituisce la spia di un processo di deresponsabilizzazione
del management delle aziende sanitarie che ha fortemente concorso all'
enorme deficit sanitario calabrese. Il disavanzo sanitario per gli anni
2003-2004, infine, si presenta di difficile copertura, almeno per quanto
riguarda la nostra Regione''.
Per Chiarvalloti è un work’in
progress: ''Dal quadro generale, pur tra le deficienze,
emerge un impegno della Regione 'in progress''': lo ha sostenuto Giuseppe
Chiaravalloti, presidente della Giunta regionale, intervenendo oggi
all' adunanza pubblica della sezione regionale della Corte dei Conti
che ha preso in esame il rendiconto della Regione per l' anno 2003.
Il presidente Chiaravalloti ha manifestato apprezzamento e rispetto
per l' attivita' della Corte dei Conti sottolineando l' impegno avviato
sulla spesa e la trasparenza anche in relazione alla questione delle
consulenze. ''A questo proposito - ha detto - si tratta di favole raccontate
dai giornalisti perche' a me risulta che non ci siano stati aumenti
di incarichi ma piuttosto diminuzioni rispetto al passato''. ''La spesa
corrente - ha detto Chiaravalloti - e' aumentata in un quadro che e'
nazionale, mentre per il mancato censimento del patrimonio si scontano
difficolta' trentennali''. Per Chiaravalloti ''la corte ha dato atto
dell' inizio di un percorso virtuoso che potra' essere concluso non
in tempi biblici anche se e' impossibile ottenerne uno positivo in tempi
brevi''. A parere di Chiaravalloti ''e' clamoroso, invece, il limitato
indebitamento della Calabria'' cosi' come va rilevato ''il rispetto
del Patto di stabilita'''. Il presidente della Giunta ha parlato di
''andamento virtuoso del Por'' chiarendo che non si puo' parlare di
sanzioni nei confronti della Regione. ''L' unica sanzione - ha detto
- e' il disimpegno automatico. Il mancato raggiungimento del titolo
della premialita' e' cosa ben diversa. Stiamo recuperando vistosamente
e clamorosamente ed e' essenziale evitare il disimpegno automatico''.
L' assessore regionale alla Sanita', Giovanni Luzzo ha messo in evidenza
gli sforzi avviati e i risultati ottenuti anche in ordine alla quantificazione
delle prestazioni e l' introduzione del tariffario nazionale. ''Sin
dall' agosto 2002 - ha precisato Luzzo - abbiamo adottato una legge
regionale che si aggiunge alle misure tese non soltanto a garantire
il rispetto e la razionalizzazione della spesa, finalizzandola a servizi
ed eliminando gli sprechi. Da quest' anno - ha aggiunto - siamo partiti
anche con disposizioni che tendono all' attuazione del Piano della Salute,
mirate a far si' che i bilanci non solo garantiscano il pareggio da
rispettare da parte dei manager ma che lavorando perche' i bilanci tendano
alla realizzazione delle cose che noi abbiamo scritto nel Piano sanitario''.
''Noi ci stiamo muovendo nella direzione che la Corte sollecita - ha
detto ancora Luzzo - e abbiamo avuto i primi risultati. Adesso, siamo
attenti a far si' che la qualita' del servizio venga sempre piu' ad
essere assicurata posto che, per quanto riguarda la razionalizzazione
delle risorse, siamo gia' a buon punto''. ''In particolare - ha detto
Luzzo - abbiamo creato le condizioni perche' anche l' operatore privato
conosca i limiti della spesa. La Calabria e' entrata nel Patto di stabilita'
e sono stati recuperati 300 milioni di euro di disavanzo. Su questo,
al Ministero, e' in corso una verifica che tiene conto delle misure
che abbiamo adottato''.
Per Chiravalloti, ancora, troppe leggende
sulle consulenze. “Quella delle consulenze e degli
incarichi esterni ''e' una vecchia leggenda''. ''E' come - ha aggiunto
Chiaravalloti - se il relatore si fosse documentato o sulle pagine di
un quotidiano o sui discorsi degli esponenti dell' opposizione. Dai
conti che risultano a noi le consulenze della Giunta regionale, quelle
che si chiamano consulenze e incarichi per cui si puo' ipotizzare una
responsabilita' politica sono diminuite rispetto alle giunte precedenti.
Di converso e' aumentata enormemente la qualita' dei consulenti''. ''Mi
risulta che in passato - ha aggiunto il presidente della Giunta - ci
fossero dei ragionieri consulenti dell' assessore alla Sanita'. I nostri
consulenti sono docenti universitari, professionisti di altissimo livello
chiamati per rendere servigi autentici alla Regione e non per pagare
sussidi a taluni. Il dato mi ha un pochino meravigliato e ho inteso
chiarire e ribadire anche il fatto secondo cui la Regione non avrebbe
fornito questi elenchi. Elenchi che noi, invece, abbiamo mandato almeno
sette volte. Tra l' altro sono a disposizione di tutti perche' pubblicati
sul Burc''. Per Chiaravallori ''l' equivoco forse nasce dal fatto che
il relatore considera consulenze tutte le prestazioni erogate a soggetti
che fanno parte dell' Amministrazione regionale. Ogni dipartimento ha
le sue regole come il Por che, per esempio, esige che vengano coinvolti
una serie di soggetti. Anzi - ha concluso - riceviamo rimproveri dal
ministero dell' Economia perche' non assumiamo piu' gente e incrementiamo
questa voce di spesa per la previsione di un piu' efficace ritorno di
operativita'''.
Per il segretario della CGIL Calabria,
Zumbo, la relazione evidenzia ritardi. ''La relazione
della Corte dei conti sul 'Rendiconto Generale della Regione Calabria
per l' esercizio finanziario 2003' evidenzia ancora una volta i cronici
ritardi della Giunta Regionale nell' approvazione dei documenti di bilancio''.
''Puntualmente, come ogni anno - ha aggiunto - la Giunta regionale non
e' in grado di presentare il bilancio preventivo nei tempi previsti
del 30 di settembre e di farlm approvare dal Consiglio Regionale entro
il 30 di novembre. Per questi ritardi la Giunta ricorre all' esercizio
provvisorio sino al 31 marzo d' ogni anno e cosi' e' stato anche per
l' anno 2003. La Giunta protrae in questo modo sino alla data di approvazione
del bilancio di previsione una gestione della spesa non autorizzata,
snaturando di fatto la valenza e la funzione di quest' importante strumento
di programmazione finanziaria. La relazione della Corte dei Conti evidenzia
l'innalzamento generalizzato dell' addizionale Irpef che, in due soli
anni, a decorre dal promo gennaio 2003, e' stato portato all' 1,4% e
nello stesso tempo l' aumento del 10% della tassa automobilistica. Tali
aumenti sono stati fortemente contrastati da Cgil, Cisl e Uil perche'
incidono pesantemente sul potere d'acquisto dei cittadini calabresi''.
''Ancora, nella relazione trovano conferma - ha proseguito Zumbo - le
denunce del sindacato in merito all' eccessivo aumento delle spese per
consulenze e l' assenza di controlli interni per la verifica della legittimita'
e regolarita' della spesa pubblica regionale. Contrariamente a quanto
sostenuto dal Presidente Chiaravalloti, nell' occasione di presentazione
della relazione 2003 della Corte dei Conti, le consulenze della Giunta
e del Consiglio Regionale non sono state mai rese pubbliche e trasmesse
alla stessa Corte dei Conti e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Questo modo di operare della Giunta Regionale provoca enormi difficolta'
nel sistema produttivo e nell' erogazione dei servizi ai cittadini e
ai lavoratori Calabresi. L' economia Calabrese nel 2003, come nel 2002,
ha continuato la preoccupante fase di rallentamento sino a diventare
stagnante. Essa si presenta sempre piu' depressa e chiusa ai mercati
esterni. La quota delle esportazioni e' di appena l'0,1% del PIL pari
a circa 309,2 milioni d'euro, piu' o meno quanto esporta una media industria
del nord del Paese, e la disoccupazione continua ad essere la piu' alta
(circa il 24%) rispetto al tasso delle altre regioni del Mezzogiorno
che raggiungono la media del 17%. Il Prodotto Interno Lordo (PIL) a
prezzi costanti oscilla fra tassi di crescita prossimi allo 0,4% sino
a variazioni negative, mentre le altre regioni del Mezzogiorno registrano
una crescita del PIL dello 0,8%, che e' piu' del doppio di quello Calabrese''.
''La Cgil - sostiene Zumbo - condivide i rilievi della Corte dei Conti
per quanto concerne i ritardi nell' attuazione del Por Calabria e prende
atto della conferma della perdita di premialita' per circa 150 milioni
di euro. Sarebbe importante, secondo la Cgil, correggere l' attuazione
del POR Calabria al fine di recuperare i ritardi e le criticita' per
raggiungere accettabili obiettivi di sviluppo economico - sociale. La
Cgil giudica sbagliato il tentativo del Presidente Chiaravalloti di
scaricare esclusivamente sulla struttura amministrativa le responsabilita'
dei ritardi e delle disfunzioni nell' attuazione del Por Calabria. Egli,
pero', dimentica le proprie responsabilita' politiche e quelle dell'
intera Giunta Regionale. La Cgil ritiene necessaria una tempestiva ed
energica svolta nel governo della finanza pubblica regionale, a partire
dalla prossima legge finanziaria regionale di previsione 2005 che dovra'
essere presentata e discussa con il sindacato e approvata nei tempi
previsti (novembre 2004). Occorre che la Regione Calabria rispetti le
leggi che regolano la formazione e l' approvazione degli strumenti di
della programmazione e gestione della finanza pubblica per realizzare
trasparenza nelle decisioni e nella spesa''. ''Per la Cgil - ha concluso
Zumbo - sarebbe necessario ridare la giusta funzione agli strumenti
di indirizzo, di programmazione e di gestione della finanza pubblica
regionale per realizzare qualita' nella spesa e agire nella giusta direzione
della crescita del sistema produttivo, dell' occupazione e della qualita'
della vita dei calabresi. E' solo cosi' che si contrasterebbe l' attuale
progressivo peggioramento dell' economia Calabrese e della qualita'
dei servizi ai cittadini''.
Per l’ass. Luzzo: Bisogna garantire
ai pazienti la necessaria assistenza. La relazione della
sezione regionale della Corte dei Conti, in materia di deficit sanitario,
si e' soffermata sulla vicenda dell' Istituto Papa Giovanni XXIII di
Serra d' Aiello, che ricade nella competenza dell' Azienda sanitaria
locale di Paola. ''Questo istituto, appartenente attualmente ad una
fondazione religiosa , - e' scritto nella relazione - rappresenta la
fonte principale della perdita d' esercizio dell' As di Paola che, solo
per il 2002, e' stata pari a 21,5 milioni di euro''. Sulla vicenda,
a margine dell' adunanza della Corte, e' intervenuto l' assessore alla
sanita', Giovanni Luzzo. ''Questa maggioranza - ha detto Luzzo - per
la prima volta forse, nella storia della Regione, ha avuto il coraggio
di affrontare il problema Papa Giovanni. Si tratta di una questione
annosa che ha prodotto una serie di disavanzi, spesso oggetto di spesa
da parte dell' azienda di Paola. Abbiamo avuto denunce, anche accorate
da parte dell' Arcivescovo di Cosenza, sullo stato dei pazienti. Ritengo
che su questo avevamo l' obbligo di intervenire e siamo intervenuti
con una legge regionale che deve garantire ai pazienti ricoverati i
livelli di assistenza di cui hanno bisogno''. ''Abbiamo anche ipotizzato
- ha detto ancora Luzzo - che il livello di assistenza da realizzare
si attui con la riconversione dei posti letto, si' da renderli coerenti
con i bisogni dei pazienti. Da questa operazione certamente il Papa
Giovanni otterra' risorse con le quali potra' fare fronte alla spesa
necessaria per assistere in modo adeguato i pazienti ricoverati. La
cessione che la legge ipotizza e' finalizzata a far si' che cessi la
precarieta' della struttura da un punto di vista economico ma anche
assistenziale''. Per Luzzo ''il debito pregresso, del quale la Corte
parla, non e' problema che riguardava la Regione, ma attiene la fondazione
privata. E' una situazione economica che, pertanto, sara' oggetto di
definizione tra la Fondazione e l' eventuale acquirente. Entrambe le
parti dovranno garantire, comunque, che tutti i debiti vengano soddisfatti''
Per Corbelli è stata bocciata la
classe politica: ''Significativa e sonora bocciatura
da parte dell' autorevole organismo giudiziario, di un' intera classe
politica e dirigente che in questi anni ha sperperato il denaro pubblico
trovando silenzi di consiglieri compiacenti e compartecipi della spartizione
del potere e dei diversi benefici'' E' quanto sostiene in una nota il
leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, circa la relazione
della Corte dei Conti. ''Ricordo - ha aggiunto - di aver piu' volte
chiesto l' intervento della Corte dei Conti per lo spreco di denaro
pubblico della Regione Calabria, per le assunzioni di 83 portaborse,
per i 16 monogruppi consiliari regionali, per l' aumento di 4 milioni
netti di vecchie lire al mese dell' indennita' dei consiglieri regionali,
per la prolungata e ingiustificata vacanza dei consiglieri regionali
che si concludera' solo il prossimo 5 ottobre con la convocazione del
Consiglio regionale''. ''Dopo la severa condanna - ha concluso - e la
solenne bocciatura da parte della Corte dei Conti i consiglieri regionali
farebbero bene a restarsene a casa e non ricandidarsi. Occorre una nuova
classe politica e dirigente che lavori solo per la soluzione dei problemi
di questa regione e non pensi , invece, ai propri interessi personali
e politici''.
Per Pacenza (DS) l’ente Regione
è fuori controllo. ''Dalle circostanziate osservazioni
della Corte dei Conti, si capisce che il ginepraio ben nascosto delle
consulenze, la sanita' letteralmente fuori controllo e l' incapacita'
di piena utilizzazione dei fondi comunitari, non sono soltanto una favola
dell' opposizione di centrosinistra per screditare la Giunta regionale''.
''Siamo davanti - ha aggiunto Pacenza - a questioni che hanno un preoccupante
rilievo politico. Un insieme di cose che fa apparire la Regione come
un campo aperto per ogni pescecane. Altro che difesa degli interessi
dei cittadini. In questa condizione di completa opacita' della spesa
pubblica, e' naturale che tutto puo' succedere. Se a cio' si aggiunge
l' assenza di governo della problematica sanitaria, che assorbe risorse
e non garantisce prestazioni efficienti, ed il fatto che siamo nel Sud
la Regione piu' arretrata per l' impiego di risorse comunitarie, emerge
nettamente un quadro preoccupante: la Regione, nella sua complessita',
in pratica e' fuori controllo''. ''Colpisce, in particolare - ha concluso
l' esponente dei Ds - la vicenda delle consulenze: perche', visto che
il Consiglio regionale non e' mai riuscito ad ottenere risposte, che
neanche la Corte dei Conti e' riuscita ad ottenere l' elenco dei consulenti
esterni pagati dalla Regione e che il sospirato elenco non e' stato
mai rassegnato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come pure
la Regione avrebbe obbligatoriamente dovuto fare, a questo punto, per
averlo bisognera' forse ricorrere ai carri armati. C' e' da chiedersi
quale logica di trasparenza puo' mai vantare una Giunta regionale che
nega cosi' clamorosamente atti che dovrebbero essere basilari e di facile
consultazione''.
Per Guagliardi (Rif. Com.) la relazione
evidenzia che la CDL non ha idee di governo. ''La relazione
della Corte dei Conti evidenzia, in maniera inequivocabile, che il centrodestra
non ha nessuna idea di governo''. ''Bisogna prendere atto - ha aggiunto
Guagliardi - che Chiaravalloti e i suoi assessori pensano e ragionano
di una Calabria che non c' e'. Lontani dalla fatica e dal sudore dei
tanti calabresi costretti a farsi in quattro per sbarcare il lunario.
La crisi che ha investito la nostra regione e' la conseguenza delle
scelte sbagliate, della totale assenza di politiche mirate alla crescita
e allo sviluppo. In questi ultimi anni la Calabria ha conosciuto uno
dei momenti piu' bui della sua storia. Tante parole, tantissimo fumo,
ma di fatti concreti neanche l' ombra''. ''Questa terra - ha concluso
Guagliardi - ha bisogno di progettualita' politica, di concretezza,
di percorsi chiari e lineari, non di annunci, proclami e quant' altro
il centrodestra ci ha propinato in questo triste lasso di tempo''.
Le
CEI calabrese, in conferenza regionale, “Dare alla gente risposte
concrete” e lamenta esclusione da aiuti a scuole non statali
29/09 Si e' riunita, nei giorni 27 e 28 settembre 2004,
nel Seminario Regionale San Pio X, di Catanzaro, la Conferenza episcopale
calabra, per la sua consueta sessione autunnale, sotto la presidenza
dell'Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria - Bova, Mons. Vittorio
Mondello, che ha augurato buon anno pastorale a tutti i Confratelli
Vescovi e alle Chiese di Calabria, ha rinnovato affettuosi auguri a
S.E. Mons. Tarcisio Cortese per il suo 50* di Sacerdozio e 25* di Episcopato.
Ha poi riferito, come di consueto, sui lavori del Consiglio Permanente
della CEI, svoltisi a Roma dal 20 al 23 c.m., riprendendo l'acuta riflessione
del Card. Camillo Ruini, in relazione al tema della morte, relegata
nella dimenticanza culturale, oppure ostentata in modo raccapricciante
dai mass-media. E' infatti solo dalla saggia riflessione sulla morte
che la nostra societa' ritrovera' il valore della vita e la corretta
impostazione dei valori sociali, che ne fanno da solido fondamento nella
giustizia e nella pace. Gli angoscianti problemi odierni, quasi una
''notte dell'umanita''' (come annotava l'Osservatore Romano in questi
giorni con particolare relazione alla guerra e al terrorismo) - si legge
nel comunicato finale - richiedono, infatti, una riproposizione dei
giusti valori etici, che soli possono garantire il bene comune. Dalla
riflessione sul mondo - continua il comunicato – i Vescovi hanno
poi preso in considerazione i problemi della nostra Regione, nell'unico
intento pastorale di cogliere le sfide che il territorio pone alle comunita'
cristiane, nello spirito della nota della CEI sulle parrocchie, dove
il dialogo tra comunita' cristiana e territorio e' fondamentale e dialettico.
Cogliamo cosi' un grande accorato appello alla speranza - si legge ancora
- che sale dalle nostre comunita', che va accolto e non tradito da nessuno.
E' infatti urgente dare risposte concrete alle nostre popolazioni, superando
la facile delega, i ritardi compiacenti, i comodi egoismi di gruppo,
scontri di potere, superando la lontananza delle Istituzioni dal grido
della nostra gente. Grido che se non accolto, puo' diventare ribellione
o scoraggiamento, creando un ulteriore pericoloso fossato. Di fronte
a questa realta', le chiese di Calabria sentono urgente l'invito ad
impegnarsi
nella formazione, sia del clero che dei laici. I vescovi - continua
il comunicato - hanno dovuto, purtroppo, constatare con amarezza l'esclusione
da parte dell'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione delle scuole
non statali da quegli aiuti che la legge tuttavia assicurava loro, creando
enormi disagi. Quindi hanno discusso sulla formazione del clero, sull'unificazione
a rete dell'Istituto Teologico Calabro, nelle tre sedi di Catanzaro,
Reggio Calabria e Cosenza, nella prospettiva di poter arrivare ad una
Facolta' Teologica Calabra, che realizzi tutti questi desideri di formazione
adeguata del Clero. I vescovi non hanno tralasciato di discutere anche
della formazione dei laici. I Vescovi si riservano di emettere una loro
matura riflessione, in altra data, sullo Statuto regionale. Solo cosi'
infatti sara' possibile preparasi bene alle prossime elezioni regionali,
che devono avere alla loro base l'unico corale intento di realizzare
il Bene comune della Regione. Dopo aver proceduto ad esaminate tante
questioni di natura ecclesiale, la sessione si e' conclusa in grande
gioia alla notizia della liberazione di Simona Torretta e Simona Pari,
attesissima, per la quale si era a lungo pregato nelle nostre comunita'
cristiane, notizia che ha riempito di speranza i cuori di tutti i Vescovi,
perche' altri passi di pace e di smilitarizzazione si possano finalmente
compiere in Iraq e in tante altre regioni dove la guerra, purtroppo,
ha devastato e portato solo morte e lacrime.
I
lavoratori della Ferro e Sprrviero bloccano la 106. In serata lo sblocco
dopo la promessa di un incontro con l’ass. Dima
29/09 E' stato rimosso il blocco stradale realizzato
sul vecchio tracciato della Ss 106 dai lavoratori del consorzio di bonifica
Ferro - Sparviero. La rimozione del blocco e' stata decisa dopo che
l'assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ha promosso per
domani pomeriggio, presso la sede dell'assessorato a Catanzaro, un incontro,
con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e i vertici dell'
ente di bonifica per discutere della vertenza. In attesa delle risultanze
dell' incontro di domani, i lavoratori continuano nell' occupazione
della sede del consorzio che prosegue da lunedi' sera.
La
Regione con l’ARSSA al “6° Festival Nazionale dei Primi
Piatti”
29/09 La Regione Calabria-Assessorato all’Agricoltura
e l’ ARSSA ( Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi
in Agricoltura) saranno presenti all’importante Evento di Foligno
“ I Primi Piatti d’Italia”, nell’ambito dello
spazio “ Villaggio del Gusto e dei Prodotti Tipici”, che
sarà ospitato nella “ Taverna Morlupo”, nel chiostro
storico della città umbra.
Nell’ambito del Villaggio del Gusto, funzionerà anche uno
Stand promo-istituzionale, con l’obiettivo di divulgare le principali
attività nei diversi comparti produttivi dell’agro-zootecnia
calabrese, dell’agroalimentare e delle innovazioni tecnologiche,
rivolte al settore primario regionale. Il pubblico sarà accolto
dai tecnici divulgatori dell’ARSSA.
Altro impegno della Regione Calabria – ARSSA, sarà quello
di rappresentare, in ogni serata in calendario ( con esclusione della
giornata del 1° Ottobre p.v., dedicata alla cerimonia di gala),
con il proprio personale specializzato, l’atteso aspetto delle
degustazioni continuative a tema dei primi piatti tipici regionali,
con l’abbinamento del dolce e del vino Doc. Quest’importante
aspetto della manifestazione è curato del Centro Florens dell’Agenzia
per i Servizi in Agricoltura di S.Giovanni in Fiore (CS).
Trattasi di una struttura d’altissimo livello, impegnato per la
ristorazione di qualità, cui è anche abbinata la Scuola
di Formazione Professionale. Già nella 3^ edizione del Festival
dei Primi Piatti di Foglino la Regione Calabria – ARSSA ha ottenuto
uno dei maggiori riconoscimenti della Ressegna, con medaglia d’oro.
Il Centro Florens della Regione Calabria - ARSSA, per la sua ben collaudata
esperienza, rappresenta il braccio operativo dell’Istituto regionale
per la promozione e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari
d’eccellenza della Calabria in ogni occasione e nell’ambito
delle più importanti rassegne di settore a livello nazionale
ed estero.
La Regione Calabria – Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
e l’ARSSA, pertanto, - dichiarano l’assessore al ramo, On.le
Giovanni Dima ed il responsabile dell’Agenzia, Antonio Pizzini-
assegnano particolare valore istituzionale, divulgativo e culturale
alla Rassegna nazionale de “I Primi Piatti di Foligno”.
Manifestazione che si configura sempre più – affermano
Dima e Pizzini - per la sua originalità e lo spessore dei contenuti
promozionali, come uno dei più prestigiosi appuntamenti destinati
a valorizzare, sviluppare e promuovere aspetti fondamentali del Made
in Italy, qual è il comparto della ristorazione tipica.
Sponsorizzato
dalla Provincia nasce il comitato promotore per la Corte d’Appello
a Cosenza
29/09
E’ stato costituito, presso la sede della Provincia di Cosenza,
il Comitato promotore per l’istituzione in città di una
Sezione staccata della Corte d’Appello di Catanzaro.
L’organismo, promosso dall’Ordine degli avvocati di Cosenza,
ha trovato l’immediato ed entusiastico sostegno del Presidente
della Provincia, Mario Oliverio e vanta l’adesione, in qualità
di soci-fondatori, dei quattro Comuni, sede di tribunale (Cosenza, Paola,
Castrovillari e Rossano), dei rispettivi Consigli forensi e della stessa
Provincia di Cosenza ed avrà il compito di promuovere, raccordare
e favorire tutte le proposte e le azioni finalizzate all’istituzione
dell’importante organismo giudiziario.
Ad esso, già nei prossimi giorni, potranno aderire, attraverso
formale deliberazione, l’Università della Calabria, enti,
associazioni e consorzi, pubblici e privati, tutti i Comuni della provincia
di Cosenza e quanti ne faranno richiesta.
“L’istituzione di una Sezione staccata della Corte d’Appello
di Catanzaro a Cosenza –ha dichiarato l’assessore provinciale
ai Rapporti con gli Ordini Professionali e Forensi e all’Edilizia
Pubblica e Scolastica, avv. Oreste Morcavallo, introducendo i lavori
dell’incontro- va al di là di ogni tentativo fazioso, strumentale
o campanilistico.
Essa, infatti, intende rispondere non solo ad un’esigenza fortemente
avvertita dai nostri concittadini residenti nei comuni più periferici
della nostra provincia, costretti ogni volta a sopportare sacrifici
enormi per raggiungere Catanzaro, ma è anche l’unico modo
per accelerare il percorso della giustizia in un territorio che produce
oltre il 50% della mole di lavoro ricadente sulla Corte d’Appello
del capoluogo regionale”.
A proposito di dati, sono risultati molto interessanti quelli forniti,
nel corso della riunione, dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati
di Cosenza, avv. Antonio Baffa, secondo cui “da essi emerge che
la Corte d’Appello di Catanzaro, per carichi di lavoro, rispetto
ai 26 distretti di Corte d’Appello presenti in Italia, è
situata al dodicesimo posto e che il suo carico di lavoro consentirebbe
di creare una sezione che, se sommato a quello dell’attuale Corte
d’Appello, avrebbe un carico di lavoro complessivo comunque superiore
a dieci delle Corti d’Appello operanti in tutto il Paese”.
“Tutto ciò dimostra –ha concluso l’avv. Baffa-
quale sia l’effettivo, enorme carico di lavoro della Corte d’Appello
di Catanzaro e che la creazione di una sezione staccata a Cosenza non
creerebbe alcuno smembramento o ridimensionamento ”.
All’incontro erano presenti, oltre all’assessore provinciale
Oreste Morcavallo e al Presidente dell’Ordine forense di Cosenza,
Antonio Baffa, l’avv. Alfredo Ceccherini, consigliere-tesoriere
dell’Ordine forense di Castrovillari, l’avv. Serafino Trento,
presidente dell’Ordine forense di Rossano, il sindaco di Castrovillari,
Franco Blaiotta, il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, il sindaco di
Rossano, Orazio Longo, l’assessore Ottavio Cavalcanti, in rappresentanza
del Comune di Cosenza, i Consiglieri dell’Ordine Forense di Cosenza,
Mario Guarnieri (segretario), Stanislao De Santis, Laura Carratelli,
Pietro Greco, Vittorio Gallucci, Filippo Mancini, Franco Locco, Giancarlo
Gentile, Rossella Masi, Giuseppe Mastrangelo, Eugenio Bisceglia. Assente
giustificato il presidente dell’Ordine Forense di Paola, Franco
Carota.
L’AIRC
Calabria festeggia i dieci anni di attività l’ 1 ottobre
a Cosenza
29/09 Il Comitato della Calabria dell' Associazione
italiana per la ricerca sul cancro (Airc) celebrera', i prossimi 1 e
2 ottobre, rispettivamente a Cosenza e Catanzaro, i dieci anni dalla
sua costituzione. Venerdi' sera presso il teatro Rendano di Cosenza,
il presidente regionale Airc, Rosella Pellegrini Serra, il presidente
nazionale Airc, Alfio Noto, ed il professore Umberto Veronesi, direttore
scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia e Ministro della Sanita'
nel 2000, illustreranno i risultati ottenuti in questi anni di attivita'
in Calabria. L'incontro sara' anticipato da una Conferenza Stampa, moderata
dal giornalista Michele Mirabella, in programma alle 17 sempre al Rendano,
mentre a Catanzaro l'incontro avra' luogo all'auditorium Casalinuovo
alle 9,30 di sabato. ''In dieci anni - dice Rosella Pellegrini Serra
- abbiamo raccolto 5.427.000 di euro; sul territorio calabrese esistono
120 delegazioni che operano in oltre 150 comuni; possiamo contare su
trentamila soci, in pratica una famiglia calabrese su venticinque contribuisce
alla ricerca oncologica, e ben 1500 volontari che rappresentano la vera
colonna della nostra associazione. Proprio a questi volontari, in occasione
del decennale, in segno di riconoscenza, l'Airc ha dedicato una borsa
di studio straordinaria che sara' attribuita, nei primi giorni di novembre
prossimo, ad un giovane ricercatore calabrese''. In Calabria sono 74
i progetti finanziati dall'Airc presso la facolta' di Medicina e Chirurgia
dell'Universita' Magna Grecia di Catanzaro e la facolta' di Farmacia
dell'Universita' della Calabria, per un importo di ben 4.763.083 euro
e 17 sono i giovani studenti calabresi che si sono specializzati in
Italia ed all'estero grazie alle nostre borse di studio del valore complessivo
di 212.500 euro. ''Siamo riusciti, inoltre, a dotare - ha concluso Pellegrini
Serra - il reparto di Oncologia dell'ospedale di Paola un ecografo di
ultima generazione e, con il sostegno del professore Guido Paolucci,
oncologo pediatra dell'Universita' di Bologna, anche lui molto vicino
alla nostra regione, abbiamo contribuito alla realizzazione del reparto
di Oncoematologia pediatrica dell'Annunziata di Cosenza''.
Sulla
devolution i Governatori italiani sono divisi. Secondo Chiaravalloti
“Aperta via percorribile”
29/09 Cambia radicalmente, a seconda della appartenenza
politica, il giudizio dei presidenti della Regioni sulla riforma costituzionale
che la Camera sta approvando. Al ''megapasticcio'' con cui l'ha bollata
ieri a botta calda Vasco Errani (Ds) presidente dell'Emilia-Romagna,
Giancarlo Galan (Forza Italia), governatore del Veneto, replica che
e' ''il meglio di quello che si poteva fare in questo momento''. Annuncia
che se non verranno introdotti cambiamenti al testo votato dalla Camera
sara' inevitabile il ricorso al referendum Claudio Martini (Ds) presidente
della Regione Toscana. Si tratta, sottolinea, di una riforma ''senza
federalismo fiscale, senza una vero Senato rappresentativo delle Regioni,
con un meccanismo di produzione delle leggi che definire barocco e'
dire poco e tale da aumentare il contenzioso''. Una riforma, conclude,
che provoca ''una lacerazione politica forte'' per l'opposizione di
molte Regioni tra le quali ''buona parte'' di quelle amministrate dal
centrodestra. Referendum abrogativo inevitabile anche per Filippo Bubbico
(Ds) presidente della Basilicata che considera ''inaudito che si metta
mano alla Costituzione per acuire, anziche' risolvere, i problemi tra
Stato Regioni e autonomie locali'' e sottolinea che ''il fatto stesso
che nessuno sia in grado di prevedere quali potranno essere gli effetti
della riforma rafforza le critiche'' e ''accresce le inquietudini per
le preoccupanti prospettive di disordine che la riforma riflette sulla
salvaguardia della Repubblica''. Di ''pochi passi avanti e molti indietro''
parla Riccardo Illy (centrosinistra) presidente del Friuli-Venezia Giulia
che pure, come presidente di una Regione speciale e' parzialmente soddisfatto
dell'accoglimento di due delle tre richieste avanzate. ''A fronte di
qualche contentino puramente nominale alla Lega - osserva - mi pare
che vi sia stato un forte riaccentramento di nuovi poteri, e cio' vuol
dire che i partiti piu' centralisti l'hanno avuta vinta''. Per Vito
D'Ambrosio (Ds), presidente delle Marche, e' ''una riforma poco utile,
poco efficace, difficilissima da far funzionare''. Infatti, sostiene
''c'e' una divisione di competenze che sara' fonte di ulteriori conflitti
tra lo Stato e le Regioni e anche tra gli stessi rami del Parlamento''.Per
Maria Rita Lorenzetti (Ds), presidente dell'Umbria ''manca un disegno
istituzionale serio e condiviso'' e ci si trova davanti a ''un miscuglio
strano di norme caratterizzate da fughe in avanti e rigurgiti centralisti''.
Secondo Enzo Ghigo (Fi), presidente del Piemonte e della conferenza
delle Regioni, la devolution ''e' partita molto bene'' e il giudizio
positivo si basa anche sul fatto che ''sono stati accolti alcuni emendamenti
presentati dalla regioni ed e' stata costituzionalizzata la conferenza
Stato-Regioni''. Per Ghigo ''restano ancora alcuni passaggi da fare,
ad esempio la riforma dell'iter legislativo, ma per le parti finora
approvate dobbiamo essere soddisfatti''. ''Largamente positivo'' e'
il giudizio di Galan, il quale sottolinea che quando si fanno riforme
di ''portata enorme'' come questa ''ognuno ha in mente un qualcosa che
ritiene migliore''. Per Galan quello che si e' fatto ''e' certamente
il meglio di quello che si poteva fare in questo momento, non solo,
ma e' anche al di la' del meglio del meglio''. Raffaele Fitto (Fi) presidente
della Puglia ritiene ''inutile e pretestuosa'' la polemica poiche' il
testo votato e' cambiato rispetto a quello originario che ''sarebbe
stato grave e dannoso per il Paese''. La riforma, rileva, divide chiaramente
le competenze tra Stato e Regioni e fa' si che '' si allontani qualsiasi
rischio di divisione del Paese e si rafforzi il principio di unita'
nazionale''. Giuseppe Chiaravalloti (Fi) presidente della Calabria,
ritiene che ''Non ho ancora guardato il testo e quindi non so come si
sia configurato definitivamente. In generale mi pare che il processo
di devolution sia stato avviato su una strada percorribile''. ''Si e'
cercato - ha aggiunto Chiaravalloti - di smussare le asperita' maggiori
e di evitare quelli che potevano essere inconvenienti pesanti, specie
per le regioni del Sud. Il tutto perche' il processo vada avanti con
una certa razionalità” .Giovanni Pace (An), presidente
della Regione Abruzzo, pone l'accento sulla diminuzione del contenzioso
Stato-Regioni che derivera' dall'aver definito i rapporti tra loro.
''Si stabilisce un equilibrio tra i poteri'' e ''vengono chiarite in
maniera inequivocabile le materie di rilevanza strategica nazionale
che restano di competenza esclusiva dello Stato'' con l'abbattimento
di ''ipotesi e prospettive di contenzioso''. Per Sandro Biasotti (Fi),
presidente della Liguria, l'art 34 del Ddl ''ridisegna il potere delle
Regioni: non piu' governi locali a meta' con l'esecutivo ma competenze
esclusive su sanita', scuola e polizia amministrativa: certamente un
bel passo avanti in campo federalista''.
Informazione
di garanzia al Sindaco di Catanzaro.
28/09 Un' informazione di garanzia, in cui viene ipotizzato
il reato di abuso d' ufficio, e' stata notificata al sindaco di Catanzaro,
Sergio Abramo, della Casa delle liberta'. L' informazione di garanzia
e' stata emessa dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro,
Luigi de Magistris, nell' ambito di un' inchiesta su presunti illeciti
nel rilascio di una concessione per l' apertura di un centro commerciale
in localita' Germaneto. Nell' ambito della stessa inchiesta informazioni
di garanzia, sempre per abuso d' ufficio, sono state notificate agli
imprenditori ai quali e' stata rilasciata la concessione, Leonetto Noto
ed i figli Desiderio e Floriano, titolari della societa' AZ. Floriano
Noto e', inoltre, il presidente dell' Associazione degli industriali
della Provincia di Catanzaro. Informazioni di garanzia sono state emesse
nei confronti degli ex assessori comunali alle Attivita' produttive
Francesco Marchese ed Antonio Mercurio; agli ex dirigenti del settore
Attivita' economiche del Comune, Carla Minutolo Capece e Giuliano Siciliano,
ed al dirigente del settore urbanistica, Carolina Rtrovato. Le informazioni
di garanzia sono state notificate dai carabinieri della sezione di polizia
giudiziaria della Procura della Repubblica.
Sette
informazioni di garanzia per abusi al Comandante dei Vigili di Catanzaro.
Coinvolti due assessori.
28/09 Sette informazioni di garanzia sono state emesse
dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi de Magistris,
nell' ambito dell' inchiesta scaturita da un esposto presentato del
comandante dei vigili urbani del capoluogo, Giuseppe Salerno, che ha
denunciato presunti abusi commessi ai suoi danni da parte dell' Amministrazione.
Salerno, nell' esposto, ha parlato di comportamenti discriminatori messi
in atto ai suoi danni da parte dei componenti il Nucleo di valutazione
del Comune chiamato a giudicare il suo operato come dirigente. Nelle
informazioni di garanzia, notificate dai carabinieri della sezione di
polizia giudiziaria della Procura della Repubblica, s' ipotizza il reato
di abuso d' ufficio. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti
degli assessori comunali al Bilancio ed alla Polizia municipale, Vincenzo
Andracchio ed Emilio Verrengia; del direttore generale del Comune, Antonio
Pescatore; del viceprefetto di Catanzaro, Elena Scalfaro, e del coordinatore
dell' area tecnica del Comune, Luigi Ambrosio. Gli ultimi tre sono coinvolti
nell' inchiesta nella loro qualita' di componenti del Nucleo di valutazione
che ha giudicato l' operato del comandante Salerno. Informazioni di
garanzia inoltre sono state emesse nei confronti di altri due componenti
il Nucleo di valutazione, Umberto Martucci ed Angelo Rughetti. Giuseppe
Salerno era stato gia' trasferito nel 2002 dalla dirigenza del Corpo
dei vigili urbani a quella dei Servizi demografici. Trasferimento annullato
alcuni mesi dopo dal giudice del lavoro, che aveva accolto un ricorso
presentato dallo stesso ufficiale. Il trasferimento del comandante Salerno
rientra nell' inchiesta condotta dallo stesso sostituto procuratore
de Magistris che il 19 gennaio scorso ha portato al rinvio a giudizio,
per abuso d' ufficio, del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, della
Casa della liberta'. Analogo provvedimento e' stato adottato anche nei
confronti di un dirigente del Comune, Domenico Vasapollo, che il sindaco
aveva nominato comandante dei vigili urbani, in sostituzione di Salerno,
malgrado lo stesso dirigente, secondo l' accusa, non fosse in possesso
della qualifica necessaria.
Assolto
il giornalista Pantaleone Sergi querelato dal Card. Giordano
28/09 Il Tribunale di Roma ha assolto per esercizio
del diritto di cronaca l' inviato di ''Repubblica'' Pantaleone Sergi
che, il 6 febbraio 2000, aveva pubblicato sul quotidiano diretto da
Ezio Mauro un articolo dal titolo ''E alla fine il Cardinale sbotto':
quel tenente e' un cretino'' nel quale riferiva il contenuto di diverse
comunicazioni telefoniche avute dal cardinale di Napoli, Michele Giordano,
con il fratello, al tempo dell' inchiesta della Procura della Repubblica
di Lagonegro sull' usura in Val d' Agri nel quale l' alto prelato venne
processato e assolto. Nell' articolo contestato dal cardinale Giordano,
gia' soccombente, secondo quanto si e' appreso in Calabria, in sede
civile in altro processo contro la stessa testata e lo stesso giornalista,
Sergi dava notizia di una conversazione in cui il cardinale di Napoli
aveva definito ''cretino'' uno dei funzionari di polizia giudiziaria
cui erano affidate le indagini (l'
ex tenente della Guardia di Finanza Fiorenzo Fioravanti, proprio oggi
condannato dal tribunale di Lagonegro per concussione). Nell' articolo,
inoltre, il cardinale veniva descritto come ansioso, arrabbiato, preoccupato
per i risultati del processo penale avviato nei suoi confronti. Per
tali motivi il cardinale Giordano aveva querelato il giornalista ed
il quotidiano, sostenendo che i brani di conversazione telefoniche citate
da Sergi non erano corrispondenti al vero e, comunque, erano finalizzati
ad attribuirgli ''atteggiamenti poco commendevoli per un buon cristiano''.
Il giudice monocratico, dottor Savio, che ha accolto le tesi difensive
dell' avvocato Paolo Mazza', del Foro di Roma, ha riconosciuto, dopo
l' esibizione di diversi documenti comprovanti ''l' esattezza delle
notizie divulgate e la continenza dell' esposizione giornalistica'',
che l' articolo di Sergi non era diffamatorio in quanto era stato redatto
su fonti certe e soprattutto era stato scritto in maniera corretta e
professionalmente adeguata.
Condannato
l'ex ufficiale della GDF che indagò sul Cardinale Giordano
28/09 Fiorenzo Fioravanti, l'ex-ufficiale della Guardia
di Finanza che aveva indagato sul Cardinale di Napoli, Michele Giordano
nell'ambito di una inchiesta su un presunto caso di usura e stato condannato
a 12 anni e 10 mesi di reclusione ed alla interdizione perpetua dai
pubblici uffici. Il pm della Dda di Potenza, Vincenzo Montemurro, aveva
chiesto la condanna a 15 anni di reclusione. Secondo l'accusa l'ex-ufficiale
sarebbe riuscito ad ottenere denaro e altri vantaggi, come materiali
edili ed interventi nella sua villa, in Calabria. Fiorenzo Fioravanti,
che oggi ha 51 anni, fini' agli arresti domiciliari il 27 aprile 2000
per concorso in tentativo di concussione ai danni di un ristoratore;
il 13 luglio successivo, passo' dalla sua abitazione al carcere di Santa
Maria Capua Vetere (Caserta), con l' accusa di vari episodi di concussione;
il 20 novembre dello stesso anno, i Carabinieri bussano alla sua cella
con un' altra ordinanza di custodia cautelare, nella quale l' accusa
di concussione e' accompagnata dalla contestazione dell' associazione
per delinquere; il 19 gennaio 2001, un altro arresto. Ma l' ''indomito''
era crollato gia' prima e a risollevare la sua situazione giudiziaria
non basto' la difesa del professor Carlo Taormina, poi sollevato dall'
incarico. Le testimonianze raccolte dal pubblico ministero, Vincenzo
Montemurro, e l' andamento del processo hanno riproposto lo schema di
azione dell' ufficiale delle fiamme gialle. Comandante della tenenza
della Guardia di Finanza di Lauria (Potenza), guida degli investigatori
della Procura che indagavano sull' usura e sul Cardinale di Napoli,
Fioravanti (che scortava costantemente il Procuratore della Repubblica,
titolare dell' inchiesta) ''incuteva timore'', come testimonio' una
delle vittime, anche per le persone che insieme a lui agivano (e che
hanno scelto il rito abbreviato: sono state condannate e attendono ora
il processo di appello). Copione standard: individuato l' imprenditore
o il commerciante da colpire, lo si convocava con un pretesto in caserma,
a Lauria, o direttamente al palazzo di giustizia, a Lagonegro. Nel frattempo,
magari aveva ricevuto una visita in azienda e alcuni documenti erano
stati acquisiti. La proposta, diretta o indiretta, era chiarissima:
pagare (decine di milioni) o subire le conseguenze di una verifica fiscale.
In qualche caso - secondo l' accusa - il tenente ottenne l' esecuzione
di lavori - senza pagare - nella sua villa in costruzione, a Villapiana.
Fu uno dei suoi complici, un impreditore, ad incastrare il tenente:
registro' ogni colloquio telefonico, con appuntamenti e accordi per
dividere i soldi, poi nascose tutto in casa di una zia, in una valigetta
24 ore che - secondo alcuni - ha custodito anche ''carte'' pericolose
per persone piu' in alto di Fioravanti. Il quale tuttavia ha presentato
ricorso contro il provvedimento di diniego della richiesta di rientrare
nei ranghi della Guardia di Finanza..
Ucciso
in un agguato nel reggino il boss Pangallo
28/09 In un agguato è stato ucciso, Antonino
Pangallo, di 34 anni, ritenuto dagli investigatori uno dei boss della
'ndrangheta. L'agguato è avvenuto nelle campagne di Roccaforte
del Greco, nel reggino. L'uomo era in campagna quando e' stato avvicinato
da sconosciuti che hanno sparato alcuni colpi di pistola che hanno raggiunto
la vittima in diverse parti del corpo. Pangallo e' stato soccorso da
un familiare e portato nell' ospedale di Melito Porto Salvo, dove e'
giunto cadavere. Sull' omicidio sono in corso le indagini dei carabinieri.
Antonino Pangallo era stato catturato in Spagna dagli uomini della sezione
Narcotici della Questura reggina il 4 marzo scorso, dove stava trascorrendo
la sua latitanza. L'arresto e' avvenuto nel contesto dell'operazione
"Zappa", che ha consentito alla polizia di interrompere un
narcotraffico tra la Colombia, la Spagna e l'Italia. L'uomo era stato
condannato in primo grado a 10 anni per associazione per delinquere
nel contesto della faida di Roghudi, ma nel giugno scorso i giudici
di appello lo avevano assolto per non aver commesso il fatto. L'uomo,
che fu ricercato per tre anni, dopo essere stato individuato nella capitale
spagnola, fu controllato e pedinato per alcuni giorni e successivamente
arrestato. Contro il latitante pendevano due ordinanze di custodia cautelare
entrambe per associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata
al traffico internazionale di droga. La cosca di Pangallo, alleata con
quelle dei Paviglianiti e dei Maesano, e' una delle piu' attive del
Reggino, con importanti collegamenti e diramazioni in Italia ed all'
estero. Nel giugno scorso Antonino Pangallo, dopo l' assoluzione a conclusione
del processo d'appello, era stato scarcerato.
Fine
di un incubo: Simona e Simona finalmente a casa
28/09
Un incubo svanito, una liberazione, quella che tutti gli italiani stavano
vivendo per il sequestro delle due Simone in Iraq. Ci sono volute ben
tre settimane per assistere alla loro liberazione. La notizia è
stata data per prima, come di consueto, da Al Jazeera e poi ha fatto
il giro del mondo in un battibaleno passando per le conferme dei parenti
e delle autorità. In ultimo è arrivata l’ufficialità
dalla Presidenza del Consiglio che ha assicurato che le due Simone stanno
bene e sono state prese in consegna dalla Croce Rossa Italiana. Il Presidente
del Consiglio in persona ha poi annunciato che le ragazze potranno riabbracciare
i loro familiari già stasera. I diplomatici hanno accelerando
le procedure del rientro. La Torretta e la Pari sono arrivate a Roma
in serata verso le 23.15 a bordo di un Falcon dell'aeronautica militare.
A terra c'erano ada attenderle oltre ai parentiil Presidnet del Consiglio
Berlusconi con il suo vice Fini, il sottosegretario Letta e il Sindaco
di Roma Veltroni. Appena arrivate, le prime persone a salire sull'aereo,
per salutarle, sono state le loro mamme. "Mamma, scusami per il
dolore che ti ho procurato". Sono le prime parole pronunciate da
Simona Torretta alla madre Anna Maria Poi le due Simone, sempre mano
nella mano, sono scese dal velivolo e sono state accolte da autorità,
parenti, amici e volontari. Con loro non c'erano gli altri due ostaggi
iracheni. Raed Ali Abdul Aziz, ingegnere dello staff di Un ponte per,
e Mahnaz Bassan, collaboratrice di Intersos, i due ostaggi iracheni
liberati con Simona Pari e Simona Torretta, che alcune fonti avevano
indicato in viaggio per l'Italia insieme alle due volontarie italiane.
Appena scese, dopo le foto e le domande dei cronisti, le loro prime
dichiarazioni sono state "Stiamo bene", poi, sempre sorridenti,
sono subito state accompagnate nella saletta del 31mo Stormo dell'Aereonautica.
Con loro c'è sempre stato il commissario straordinario della
Cri, Maurizio Scelli regista di tutta l'operazione internazionale. "Siamo
state tratate bene con molto rispetto" ha detto la Torretta prima
di salire sull'elicottero dei Carabinieri che le hanno accompagnate
in Procura a Roma dove c'erano i magistrati dell'antiterrorismo ad aspettarle
per un primo interrogatorio. Per circa due ore Simona Pari e Simona
Torretta affronteranno il faccia a faccia con i magistrati del pool
antiterrorismo della Procura di Roma, Franco Ionta, Pietro Saviotti
ed Erminio Amelio. Oltre alle due ragazze saranno interrogati anche
il commissario straordinario della Croce Rossa, Maurizio Scelli, e due
funzionari della Cri, che hanno preso parte alle ultime fasi relative
alla liberazione degli ostaggi.
Il
Sindaco di Panettieri disposto a cambiare il nome del paese per la donazione
Bilotti
28/09 ''Se il referendum che il sindaco di Cosenza
ha proposto dovesse essere negativo per il cambio del nome vorrei che
il signor Bilotti prenda in seria considerazione la mia proposta: portero'
all'attenzione della Giunta, del Consiglio e di tutti i miei concittadini,
a Panettieri ci conosciamo tutti, di cambiare perfino il nome del nostro
paese ed invece di Panettieri ci chiameremo Panettieri - Bilotti''.
E' quanto sostiene in una nota il sindaco di Panettieri, Salvatore Parrotta.
''Sicuramente il nostro comune - ha aggiunto - tutelera' al meglio le
opere d'arte e potrebbero trovare un giusto rilievo nel nostro caratteristico
centro storico. Il nome del nostro paese come ha scritto a meta' dell'Ottocento
Vincenzo Padula significa 'tutti insepolti', mentre il glottologo tedesco
Rohlfs sostiene che il nome del comune deriva dal 'fatto che gli abitanti
erano bravi a panificare'; proprio quel pane che e' l'alimento base
per la nostra nutrizione, ma come dice Gesu' nel Vangelo 'non di solo
pane vive l'uomo...', mi permetto di aggiungere anche di arte e proprio
per questo siamo disponibili a ricevere le opere di Bilotti ed aggiungere
al nostro toponimo il suo nome''. ''Il personaggio piu' illustre di
Panettieri - ha proseguito Parrotta - fu il famoso brigante Giosafat
Talarico che fini' i suoi giorni sull'isola di Lipari con la sua banda,
ma con un assegno mensile donatogli dal governo borbonico e poi fra'
Ntoni da Panettieri un monaco cappuccino che a meta' dell'Ottocento
sapeva guardare alle cose future, tanto da ricevere nella sua cella
di Rogliano il re dei Borboni. Oggi Panettieri e' un piccolo borgo con
le sue tradizioni che si tramandano, con un Presepe vivente che nelle
giornate natalizie raccoglie migliaia di visitatori''. ''Il museo all'aperto
- ha concluso - potrebbe essere per il nostro paese un'occasione unica,
ecco perche' dopo Cosenza chiediamo al dottor Bilotti di prendere in
seria considerazione la nostra proposta''.
Il Presidente dell’ARSSA incontra
i sindacati per il rilancio dell’altopiano silano
28/09 Il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini,
mantenendo fede ad un impegno assunto nelle ultime settimane con le
parti sociali e le categorie produttive interessate, riguardo alla ripresa
dell’attenzione sulle problematiche concernenti la “Vertenza
Altopiano Silano”,ha incontrato presso la sede regionale dell’Agenzia
per i Servizi in Agricoltura una qualificata delegazione Sindacale composta
da: Massimo Covello (Segretario CGIL- Cosenza); Pino Le Fosse e Giovanni
Donato (esponenti della Flai-CGIL); Giovanni Bitonti e Carmine Pupo
(esponenti CISL-Cosenza); Antonio De Gregorio, in rappresentanza della
Uila-UIL e Corrado Scarcelli, delegato UGL. L’incontro è
stato seguito anche da rappresentanti delle OO.SS. aziendali ARSSA.
Obiettivo della riunione: definire un quadro d’interventi programmati,
partendo dall’ apporto ARSSA con il coinvolgimento di tutte le
istituzioni e i soggetti economici presenti sul territorio in esame.
Il Presidente dell’ARSSA, introducendo i lavori, ha, infatti,
rilavato che non si parte da zero, dal momento che sulla specifica materia
diversi sono stati gli incontri e gli approfondimenti, soprattutto con
il Sindacato, negli ultimi mesi. Pizzini ha ricordato i diversi tavoli
di confronto che, oggi, devono diventare qualcosa di più organico
ed incisivo per portare avanti un’azione coerente con le necessità
di sviluppo effettivo di un’area geografica della Calabria, unica
nel suo genere per la variabilità delle immense risorse naturali.
Pizzini, che ha subito assicurato la presentazione di una sorta di “dossier
–progettuale” al Sindacato, ha posto l’accento sulla
necessità di far ritornare d’attualità la questione
dello sviluppo della montagna e, più complessivamente, delle
aree interne dell’Altopiano silano. Partendo proprio dallo storico
e peculiare patrimonio strutturale e strumentale dell’Agenzia
( Centro Sperimentale, Aziende, Impianti a fune, Camping, Locali ricettivi,
Patrimonio boschivo, etc.).
Il responsabile dell’ARSSA, con l’occasione, ha fornito
ai presenti elementi circa la redazione di un Progetto interdisciplinare
che, se supportato da adeguati finanziamenti, potrebbe avere una concreta
ricaduta sulle direttrici di sviluppo e sulla stessa forza lavoro. Pizzini,
presenti alcuni dirigenti responsabili di Settori importanti per favorire
lo sviluppo di attività sostenibili in Sila, ha ancora una volta
auspicato che l’annosa problematica silana potrà trovare
un’adeguata soluzione solo se si punta a realizzare una realistica
intesa programmatica, sulla base di un confronto costante, in sinergismo
tra i diversi soggetti pubblici e privati e del Sindacato. Su quest’impostazione
è subito dopo intervenuto Massimo Covello, il quale nel porre
l’accento sulla necessità che occorre mettere in campo
concrete iniziative, mirate allo sviluppo armonico ed agro-ambientale
e turistico, compatibile con gli interventi del Sistema Montagna, da
realizzare sull’Altopiano silano”.
Il segretario della CGIL di Cosenza, inoltre, ha parlato un inderogabile
percorso di “ Programmazione concertata” , che è
sempre più attuale ed irrinviabile se si hanno veramente a cuore
gli annosi problemi dell’Altopiano.
Covello ha pure sostenuto che occorre inquadrare l’area silana
come un vero e proprio “ Distretto Rurale”, capace di attirare
e canalizzare al suo interno attenzioni diverse e soprattutto adeguati
flussi finanziari per incentivare e sostenere, su reali basi produttive,
tutte le direttrici storiche e moderne delle potenzialità dello
sviluppo del territorio in questione. Covello, da ultimo, ha suggerito
che occorre lavorare per realizzare un coinvolgimento organico di realtà
istituzionali regionali, partendo dagli Assessorati:Agricoltura- Attività
produttive -Turismo – Forestazione.
In quest’ottica – hanno riferito gli altri esponenti sindacali
- anche il ruolo fondamentale strategico dell’ARSSA, quale Agenzia
erogatrice di servizi avanzati nel sistema agro-zootenico e ambientale,
potrà ritornare al centro dell’attenzione e dell’interesse
del mondo politico-istituzionale.
Le attuali difficoltà finanziarie dell’ Agenzia, potranno
gradualmente essere superate partendo proprio dalla proposizione progettuale
che – di fatto - rilancia il ruolo di uno strumento pubblico essenziale
per l’Altopiano. Un ruolo che dovrà essere ben compreso
e sostenuto dalle istituzioni locali e regionali, dal mondo agricolo,
dagli operatori turistici ed economici interessati. Il Sindacato tutto
ciò sosterrà lealmente e con forte impegno nell’interesse
del mondo del lavoro e di riflesso delle diverse categorie produttive.
L’incontro odierno – ha affermato infine Pizzini –
dovrà concorrere a formulare una precisa intesa operativa con
il Sindacato che dovrà configurare la partecipazione d’esponenti
delle istituzioni locali e di tutti gli Organismi che operano storicamente
sull’Altopiano. Anche a nome del CdA dell’Agenzia –
ha sostenuto Pizzini – c’è la consapevolezza che
i nodi del mancato sviluppo turistico dell’Altopiano, che resta
la questione storica da affrontare con decisione, vanno affrontati con
lo strumento della pianificazione degli interventi, sia tecnici che
finanziari.
Al centro dell’attenzione dell’incontro anche i temi connessi
alla realizzazione di una maggiore efficienza dei servizi di pubblico
interesse, attraverso un’azione di riqualificazione e potenziamento
delle strutture già esistenti, unitamente ad un Piano organico
di formazione e qualificazione professionale delle maestranze impegnate
nelle diverse attività.
Le strutture silane dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura
– è stato detto - rappresentano un tassello importante
nella logica della multifunzionalità del Sistema Montagna. Oggi,
però, occorre un maggiore impegno per rilanciarne la presenza
che si potrà realizzare unicamente con la proposta progettualità.
Un metodo di lavoro organico, mirato ad incidere sulle angustianti questioni
silane. Questo momento – ha sostenuto il Sindacato - troverà
un punto di forza proprio dal tavolo di confronto permanente regionale
sulle problematiche della montagna, che esalta la pratica della concertazione
preventiva sulle questioni da affrontare.
Quest’importante risultato, se sarà realizzato nei prossimi
giorni, consolida e rafforza il processo di reale confronto avviato
tra il Sindacato e l’Amministrazione ARSSA, che ha fatto scaturire,
ad esempio, importanti risultati nella gestione degli impianti a fune
silani e nel processo di stabilizzazione della forza lavoro presso i
CSD, vivai e aziende dell’Agenzia.
Esiste
una proposta di deindustrializzazione dell’MDC di Castrovillari
28/09 Esiste una proposta di reindustrializzazione
dell'Mdc di Castrovillari, con richiesta di contributo avanzata alla
Regione Calabria e al Ministero delle Attivita' Produttive e rispetto
alla quale vi e' una disponibilita' preventiva alla fase istruttoria
accelerata. E' quanto emerso nel corso di un incontro svoltosi presso
la Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'incontro e' stata presieduto
dal sottosegretario al Ministero alle Attivita' Produttive, Giuseppe
Galati, ed hanno partecipato il presidente della Task Force per l'occupazione,
Gianfranco Borghini, ed i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell'Mdc.
''Nel corso dell'incontro - e' scritto nel verbale della riunione -
si e' preso atto dell' attivita' svolta dal liquidatore (vendita macchine)
che consente di avere disponibili le aree e quindi giungere ad un incontro
definitivo con Sviluppo Italia principale creditore rimasto e quindi
addivenire ad una intesa tra gli organi della procedura e Sviluppo Italia
per l' utilizzo adeguato degli impianti. Dopo questo passaggio l' area
sara' disponibile per nuovi investimenti. Si e' invitato il rappresentante
della Mdc a richiedere la proroga della Cigs secondo le norme previste.
Per quanto riguarda la disponibilita' di risorse pubbliche per gli aiuti
e' stata confermata dalla Regione e dal Map la volonta' di estendere
la L.181/89 all' area industriale di Cammarata - Castrovillari e di
rendere disponibili le risorse necessarie a fronte di progetti industriali
valido ovvero in grande di ricreare sviluppo industriale ed occupazione''.
''Per gli investimenti - prosegue il verbale - saranno interessati altri
strumenti come il contratto di localizzazione (S.I.) e contratti di
investimento (Regione). Le organizzazioni sindacali hanno rappresentato
con forza l' esigenza di creare le condizioni necessarie e sufficienti
per i nuovi investimenti, ma hanno anche espresso l' esigenza di utilizzare
gli ammortizzatori sociali per assicurare nel frattempo un sostegno
minimo al reddito dei lavoratori''.
Accordo
di cooperazione tra Regione Calabria e Costa d’Avorio
28/09 Regione Calabria e Repubblica della Costa d'
Avorio hanno sottoscritto un ''Accordo quadro di cooperazione e di amicizia''
che riguarda vari settori d' intervento. L' accordo e' stato firmato
dal presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, e dal
Ministro delle Acque e foreste del Paese africano, Assoa Adou. Alla
cerimonia era anche presente l' ambasciatore della Costa d' Avorio in
Italia, Zady Gbaka Richard. I settori interessati dall' accordo di cooperazione,
che e' il primo sottoscritto dalla Repubblica della Costa d' Avorio
con una Regione italiana, sono la riforestazione, la gestione durevole
del patrimonio forestale ivoriano, la trasformazione dei prodotti legnosi
e non legnosi, l' amminitrazione dei parchi, le tecniche agro-forestali,
la gestione dell' ambiente, il miglioramento delle infrastrutture, l'
assistenza per la localizzazione di nuove imprese, lo sviluppo di energia
rinnovabile, la formazione professionale di ivoriani nei vari settori
delle acque e delle foreste e la formazione alla formulazione di progetti
di fattibilita' di investimenti allo scopo di ottenere i finanziamenti
necessari per la realizzazione degli interventi. La Regione mettera'
a disposizione della Costa d' Avorio la propria esperienza in vari settori,
riservando la priorita' a quello della forestazione, al fine di contribuire
alla ricostruzione ed al mantenimento del patrimonio boschivo del Paese
africano. La popolazione ivoriana, sulla base dell' accordo, sara' formata
in merito alle tecniche di rimboschimento e di gestione del patrimonio
forestale, con attenzione anche all' utilizzo di prodotti legnosi. E'
prevista, inoltre, l' attuazione di progetti l' apprendimento della
lingua italiana da parte della popolazione ivoriana. A breve termine
si svolgeranno incontri per fare conoscere le opportunita' del territorio
della Costa d' Avorio anche agli imprenditori calabresi. L' importanza
dell' accordo e' stata sottolineata dal presidente Chiaravalloti, che
ha anche definito ''significativo il fatto che a sottoscrivere l' intesa
sia proprio la Calabria, estremo lembo d' Europa verso il sud del mondo
e protagonista attivo delle nuove direttrici di sviluppo dell' intero
continente. L' accordo sara' anche produttivo di relazioni sempre piu'
intense tra la Calabria e la Costa d' Avorio, con reciproco orgoglio
e soddisfazione. I calabresi hanno vissuto in passato il dramma dell'
immigrazione e per questo hanno un atteggiamento di estrema comprensione
e tolleranza verso gli immigrati. Il futuro del mondo - ha concluso
Chiaravalloti - passa attraverso i ponti della solidarieta'''. Per il
ministro Adou ''l' accordo sottoscritto con la Regione Calabria produrra'
effetti sicuramente positivi per la salvaguardia della foresta tropicale
ivoriana, oggi ridotta a tre milioni di ettari e vittima di un irreversibile
processo di distruzione. Ogni anno in Costa d' Avorio vengono distrutti
300 mila ettari di foreste e di questo passo il nostro Paese rischia
la desertificazione''. Adou ha anche espresso gratitudine al Governo
italiano per l' aiuto garantito alla Costa d' Avorio in occasione del
tentativo di colpo di Stato registratosi lo scorso anno nel Paese africano.
''Il nostro Paese - ha aggiunto il ministro Adou - e' molto interessato
all' esperienza italiana, al di la' del rapporto che lo lega da sempre
alla Francia, per favorire il proprio processo di sviluppo''. Alla sottoscrizione
dell' accordo hanno presenziato anche gli assessori alla Presidenza,
Raffaele Mirigliani, ed alla Forestazione, Dionisio Gallo, ed il consigliere
regionale Raffaele Senatore.
Tagliate
le gomme all’auto del Sindaco di Melito Porto Salvo
28/09 Un atto intimidatorio e' stato compiuto ai danni
del sindaco di Melito Porto Salvo, comune sulla costa ionica reggina,
Giuseppe Iaria, a capo di una Giunta espressione di una lista civica.
Ignoti hanno tagliato due pneumatici della sua auto, una Renault Kangoo.
La vettura era parcheggiata nei pressi del Municipio. Sull' episodio
stanno indagando i carabinieri. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti
condotti dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, sarebbe
da escludere la matrice della criminalita' organizzata. Il gesto sarebbe,
comunque, da ricondurre all' attivita' amministrativa di Iaria. Nella
mattinata il sindaco ha anche incontrato il comandante provinciale dei
carabinieri di Reggio Calabria, col. Antonio Fiano. Sul contenuto del
colloquio non sono state fornite notizie.
Fortugno:
“Inaccettabile pagare la consultazione del BUR regionale”
28/09 ''La possibilita' di accedere facilmente agli
atti della Pubblica Amministrazione e' uno degli strumenti piu' importanti
per garantire la trasparenza dell' amministrazione e la massima diffusione
delle opportunita', di lavoro e non, che vengono offerte ai cittadini,
e' certamente un principio fondamentale che deve caratterizzare ogni
attivita' di governo''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere
regionale Francesco Fortugno. ''Se tutto cio' puo' apparire - ha aggiunto
- di una semplicita' assoluta, non lo e' stato per la Giunta Chiaravalloti
che ha previsto un canone per l' accesso al Bur, il Bollettino Ufficiale
della Regione Calabria, sul sito della Regione pari ad euro 7,50 mensili.
La Giunta Chiaravalloti ha quindi ritenuto di dover ''tassare'' il diritto
all' informazione dei cittadini sugli atti della Regione Calabria, facendo
pagare l' accesso al canale d' informazione oggi piu' diffuso e piu'
facilmente consultabile, il sito internet della Regione, per quanto
attiene al Bur''. ''Se si pensa - ha aggiunto - ai moltissimi calabresi
che per svariate ragioni, purtroppo la piu' frequente e' la mancanza
di lavoro, vivono lontano dalla Calabria ed anche all' estero, si realizza
immediatamente l' abnorme danno che viene fatto proprio ai calabresi
meno fortunati, che si vedono porre una ulteriore barriera che li separa
sempre piu' dalla loro terra d' origine. Non conosco quale possa essere
l' introito previsto per gli abbonamenti, ma ritengo che non si possa
pensare, oltretutto in una situazione generale di sperpero, di reperire
fondi facendo pagare un servizio primario, comprimendo cosi' un fondamentale
diritto dei calabresi''. ''Ritenendo tale determinazione della Giunta
regionale - ha concluso - inaccettabile, prima che si proceda a dare
attuazione alla richiamata delibera, stabilendo le modalita' di attivazione
dell' abbonamento, ho presentato una interrogazione ai signori presidenti
della Giunta regionale e del Consiglio regionale, onorevoli Chiaravalloti
e Fedele, facendo appello al rispetto del diritto all' informazione
ed alla attenzione dovuta ai bisogni dei calabresi che vivono fuori
regione''.
Finanziato
un progetto di sicurezza stradale al Comune di Castrovillari
28/09 Un progetto di sicurezza stradale e' stato finanziato
al Comune di Castrovillari. Lo rendono noto il sindaco, Franco Blaiotta,
e l'assessore ai lavori pubblici, Biagio Schifino, che stamane hanno
ricevuto la notizia dell'avvenuta deliberazione relativa al cofinanziamento
da parte della Regione Calabria per un importo complessivo pari a 300mila
euro. ''Delle risorse - ha detto Blaiotta - che si aggiungono ad altre
che faranno diventare il territorio un vero e proprio cantiere''. ''Queste
ci permetteranno - ha aggiunto Schifino - di continuare il nostro programma
relativo alle opere infrastrutturali, legate alla circolazione ed alla
sicurezza stradale, che ha gia' consegnato alla citta' piste ciclopedonali,
pavimentazioni di strade e marciapiedi, rotatorie, illuminazioni e arredi
urbani''. ''Intanto per questo nuovo dato - prosegue l'assessore - un
ringraziamento particolare va al senatore Trematerra ed all'assessore
regionale ai Trasporti, Stillitano che dimostrano anche in questa occasione
grande sensibilita' nei confronti del territorio del Pollino e di Castrovillari
in particolare''.
Secondo
Legambiente e Arcicaccia per gli animali selvatici in Calabria gli enti
lavorano male
28/09 ''Dai dati raccolti emerge una situazione molto
preoccupante per gli animali selvatici in Calabria: gli Enti responsabili
per la loro gestione, ad esclusione dei Parchi nazionali dell' Aspromonte
e del Pollino, lavorano poco e male''. E' quanto sostengono Antonino
Morabito, responsabile fauna di Legambiente e Osvaldo Veneziano, presidente
di Arcicaccia. Il quadro della Calabria emerge dalla presentazione del
secondo Rapporto sulla gestione della fauna in Italia, realizzato dall'
Osservatorio nazionale sulla gestione faunistica, promosso da Legambiente
e Arcicaccia ed al quale aderiscono Federparchi, Anagritur, Urca, Club
della Beccaccia, Arci Pesca Fisa, Coordinamento Veneto e Beccacciai
d' Italia. Le risposte pervenute, da tre Province su cinque per la caccia
(Cosenza , Reggio Calabria e Vibo Valentia), da una sola Provincia per
la pesca nelle acque interne (Vibo Valentia) e da due Aree protette
su quattro (Parco nazionale dell' Aspromonte e Parco nazionale del Pollino),
e' scritto in un comunicato, analizzate sulla base di sette differenti
indici scelti appositamente per evidenziare l' approccio alla gestione
della fauna attraverso la costruzione delle conoscenze e delle capacita'
tecniche negli uffici preposti, le attivita' per la formazione di cacciatori
e pescatori, le scelte di pianificazione territoriale a fini faunistici
e il controllo del territorio, ''mettono in luce una situazione calabrese
tra le peggiori d' Italia''. ''Constatiamo con piacere - e' scritto
nella nota delle associazioni - che i Parchi nazionali in Calabria,
in controtendenza con il resto della Regione, stanno lavorando per la
gestione della fauna: l' Aspromonte non solo fa bene, ma addirittura
primeggia su tutte le aree protette del paese, anche se il lavoro fin
qui messo in cantiere rischia di essere vanificato dalle scelte degli
altri enti. Infatti, mentre troppi discutono solo dell' anticipo della
stagione di caccia o dell' aumento delle specie cacciabili e mentre,
nel silenzio generale, si consuma il bracconaggio contro le ultime trote
calabresi, Regione e Province non fanno quasi nulla per costruire un
serio quadro conoscitivo sulla base del quale dettare le regole, per
dar vita agli Atc, istituti deputati alla gestione della caccia, unica
eccezione positiva la Provincia di Reggio Calabria, formare e avviare
serie forme di partecipazione congiunta delle categorie piu' interessate,
ossia di ambientalisti,cacciatori, pescatori d' acque interne e agricoltori''.
''Si impone una seria presa di coscienza degli Enti calabresi - hanno
sostenuto Morabito e Veneziano - perche' fintanto che le scelte producono
un 'garante della caccia e un osservatorio regionale' nati al 'solo
scopo' di dare vergognosa copertura all' uccisione di volpi e corvidi
nei mesi di febbraio e marzo, contro ogni conoscenza tecnico-scientifica,
non si compiono soltanto scelte sbagliate ed ipocrite a grave danno
di tutta la fauna ma, ancor piu' grave, si uccide anche nei cittadini
qualsiasi residua credibilita' verso la Pubblica amministrazione''.
''Questa situazione - conclude la nota - non deve pero' demoralizzare
o deresponsabilizzare alcuno perche' il patrimonio faunistico ha urgente
bisogno di fatti concreti ed in Italia ci sono differenti esempi di
buona gestione della fauna con i quali la Calabria si puo' misurare
per voltare pagina. Gli amministratori calabresi possono dare ai cittadini
un importante segno di responsabilita' contro l' attuale malaffare:
mettere alla porta quei dipendenti incompetenti che hanno occupato gli
uffici pubblici di questo settore e i cosiddetti consulenti esperti,
privi di alcuna comprovata competenza in biologia e gestione delle popolazioni
animali selvatiche, che, guarda caso, parlano lo stesso linguaggio dei
primi''.
Il
consigliere Pisano (PRI) chiede un intervento urgente per la statale
“Jonio-Tirreno”
28/09 Con un’interrogazione urgente, il consigliere
regionale del Pri, Vincenzo Pisano si rivolge al presidente del Consiglio,
al Presidente della Giunta e all’assessore regionale ai Lavori
pubblici “per conoscere quali misure urgenti intendano adottare
per porre una soluzione al problema della sicurezza della S.G.C Jonio-Tirreno
e di tutte le altre arterie della viabilità calabrese”.
Con questa iniziativa, Pisano interviene “sulle condizioni e sullo
stato di pericolosità in cui versa la Jonio-Tirreno”, che
ha visto consumarsi, nei pressi dello svincolo di località San
Fili, “l’ultima tragedia della strada”: “E’
bastato un acquazzone di pochi minuti per rendere impercorribile il
tratto di strada e dare vita ad una tragedia che ha lasciato due morti
e tre feriti di cui uno in gravissime condizioni –dice Pisano-
ma questo è solo uno delle decine di incidenti che sembrano avere
uno stesso copione: pioggia, invasione di corsia e impatto frontale,
con l’unica variante del numero di morti o di feriti”. Afferma
ancora Pisano: “La causa, spesso, non è ascrivibile all’eccessiva
velocità o alla negligenza degli autisti, ma sovente è
determinata dalle condizioni di un manto stradale reso viscido dalle
abbondanti piogge e aggravato da un cattivo funzionamento delle opere
per il deflusso delle acque. Qui, l’acqua piovana, invece di convogliare
sui bordi, attraversa la sede stradale per defluire dal lato opposto,
invadendo entrambe le corsie di marcia. Una via di comunicazione con
queste caratteristiche non lascia spazio a ruote antipioggia, cintura
di sicurezza o air-barg: l’automobile sul bagnato perde aderenza
e l’impatto frontale è devastante”. “In una
democrazia come la nostra – asserisce Pisano- la sicurezza stradale
dovrebbe essere un fiore all’occhiello. Il ministro Lunardi sta
facendo tanto perché ciò si realizzi, ma non si può
pensare che una strada come la S.G.C Jonio- Tirreno, che sopporta un’enorme
volume di traffico, non debba essere adeguata al traffico moderno e
dotata di idonei standard di sicurezza”. Nell’interrogazione,
Pisano considera “urgentissimo un intervento mirato sulla Strada
di grande comunicazione Jonio-Tirreno con la realizzazione di un nuovo
e più efficace sistema di deflusso delle acque piovane e la predisposizione
di guardrail di nuova generazione”.
Delegazione
ungherese in visita alla Regione Calabria
28/09
La Calabria al centro dell’interesse di una delegazione ungherese
di Nògràd, che è stata ospite del Consiglio regionale.
La nuova Europa, nella quale la nostra Regione è impegnata a
recuperare spazi e ruolo, è stata il tema dell’incontro
che la stessa delegazione ha tenuto con il capo di gabinetto Salvatore
Silvestri, in rappresentanza del Presidente Luigi Fedele, assente per
motivi istituzionali. Alla riunione hanno preso parte Dr Barta Làszlò
(segretario generale della Giunta regionale di Nògràd),
Lombos Istvàn (Sindaco di Balassagyarmat), Markò Jòzsef
(capo della ragioneria”, Gaàl Endre (assessore allo sport)
e Naszàly Aladàr (imprenditore).
Una conversazione ampia ed esaustiva, che ha toccato argomenti interessanti
come l’integrazione europea, il sistema degli enti locali, ed
in particolare al rapporto Stato-Regioni, passando per la riforma federalista,
in atto, nel nostro Paese. “Quando la delegazione calabrese si
recò, in Ungheria, qualche tempo fa – ha ricordato Salvatore
Silvestri, rivolgendosi alla delegazione – era ormai imminente
l’ingresso del vostro Paese in Europa. Oggi siamo noi a ricevervi
in Calabria e voi siete già in Europa”. Il capo di gabinetto
ha fatto presente che, solo un anno fa, a Reggio aveva luogo la CALRE
(Conferenza delle Assemblee legislative regionali d’Europa). In
quella occasione, tutti i Parlamenti regionali europei parteciparono,
con propri rappresentanti, all’assise, qui in riva allo Stretto.
“Siederete anche voi – ha detto Silvestri - al tavolo della
prossima conferenza, la cui sede non è stata ancora stabilita”.
Nel corso dell’incontro, si è poi parlato di una potenziale
cooperazione sul terreno delle attività produttive, fra la regione
del Nògràd e la Calabria. “Avremo modo di fornire
la nostra esperienza sul piano della produzione legislativa –
nonché, ha aggiunto Silvestri – favorendo contatti fra
i rispettivi assessorati regionali all’agricoltura, commercio,
artigianato, turismo”.
I membri della delegazione hanno manifestato forte interesse sull’organizzazione,
il funzionamento e le competenze delle Istituzioni regionali, e, a loro
volta hanno risposto alle domande poste dal dott. Silvestri.
Al termine dell’incontro, la delegazione ha visitato l’aula
consiliare e delle Commissioni e la sala Green di Palazzo Campanella.
Una
lezione del Presidente Fedele ai parlamentari del Quebec in Canada
28/09 Una “lezione” di storia delle istituzioni
ma anche un vero e proprio affresco storico su tre secoli di vicende
italiane: dagli Stati pre-risorgimentali alla Costituzione Repubblicana,
fino alla riforma regionalista, polemiche degli ultimi tempi comprese.
Il presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele ha spiegato il “caso”
del regionalismo italiano ai parlamentari dello Stato del Quebec. Alla
guida ufficiale di una delegazione di Presidenti dei Consigli italiani
in Canada (tra gli altri, il presidente del Consiglio del Lazio, Claudio
Fazzone; del Piemonte, Roberto Cota, dell’Assemblea regionale
Siciliana, Guido Lo Porto; dell’Umbria, Mario Tippolotti e della
Valle d’Aosta, Ego Perron), è toccato proprio a lui il
compito di relazionare nella seduta più importante del programma
di lavoro dei presidenti dei Consigli italiani nella grande nazione
nordamericana.
Fedele ha parlato ieri a Quebec City - cuore storico e capitale politica
del Canada francofono - nell’Aula dell’Assemblée
Nationale, il consiglio legislativo del Quebec, introducendo una tavola
rotonda estremamente vivace e partecipata. Nel suo “rapporto”
ha snocciolato sinteticamente la vicenda istituzionale italiana suscitando
molta attenzione e molto interesse nell’uditorio e provocando
un fuoco di fila di quesiti, di interrogativi e di domande di chiarimento
da parte di parlamentari canadesi.
Dall’Italia divisa in tanti staterelli prima del 1861, all’annessione
del Veneto, a Roma capitale, processi storici collocati nel contesto
europeo con precisi riferimenti ai ruoli svolti da Francia, Inghilterra
e Prussia, la relazione di Fedele ha sintetizzato fasi politiche e processi
istituzionali spiegando l’iniziale, “necessario”,
centralismo per passare poi al fascismo e al dopoguerra fino alla Costituzione
del ’48 col riconoscimento delle autonomie locali e l’individuazione
delle Regioni con potere legislativo limitato e con l’istituzione
delle Regioni a Statuto speciale. La fase regionalista, con l’avvio
nel ’70 e le incertezze iniziali, sono state oggetto di un maggior
approfondimento con particolare riguardo per le riforme costituzionali
del 1999 e del 2001 e la fine del controllo preventivo.
Sull’autonomia statutaria e la facoltà per ogni Regione
di dotarsi di una propria Costituzione Fedele ha annotato che “il
processo riformatore attende ancora di essere attuato”. Più
impegnativo è risultato per gli interlocutori canadesi comprendere
appieno le spiegazioni sull’esclusiva peculiarità, tutta
italiana, del principio di sussidiarietà, “in virtù
del quale - ha affermato il presidente del Consiglio calabrese -, le
funzioni legislative ed amministrative dovrebbero sempre essere esercitate
al livello istituzionale più vicino agli interessi da perseguire:
cioè livello comunale per la maggior parte degli interessi, che
si localizzano appunto sul territorio comunale; e livello regionale
o statale solo per quegli interessi che richiedono necessariamente una
gestione unitaria di dimensione regionale o statale”.
Il confronto con i parlamentari canadesi è stato particolarmente
vivace riguardo l’influenza dell’ordinamento comunitario
sul regionalismo italiano. Fedele ha rivendicato il ruolo centrale delle
regioni per l’integrazione, lo sviluppo e l’attuazione delle
politiche europee: “le Regioni - ha affermato - sono infatti identificate
come una dimensione ottimale di implementazione delle politiche pubbliche
dell’Unione”.
Ma in conclusione - questo è stato l’interrogativo proposto
da Diane Leblanc, una parlamentare del Quebec che riveste la carica
di vicepresidente dell’ Assemblée Nationale ed è
delegata per le relazioni con l’Europa- come si sentirebbe di
definire l’ordinamento istituzionale italiano?
“Le Regioni - ha risposto Fedele - hanno poteri legislativi ed
amministrativi ma non partecipano al potere giurisdizionale, possiedono
autonomia ma non sovranità, possiamo quindi dire che in Italia
non abbiamo un ordinamento federale ma neppure uno puramente decentrato.
Si tratta piuttosto di una figura peculiare di ‘stato unitario
composto’, di uno ‘stato regionale’ simile per molti
aspetti a quanto è stato realizzato in Spagna ed anche al quadro
istituzionale del Belgio”.
Sopralluogo
della Provincia domani 29 agli scavi della antica Cirella
28/09 Si terrà domani, mercoledì 29 settembre, alle ore
13.00, presso il sito archeologico di Cirella di Diamante, un sopralluogo,
cui parteciperanno il Vice Presidente della Provincia e Assessore alla
Cultura, Salvatore Perugini ed il consigliere provinciale Ernesto Magorno.
Ad accompagnarli a visitare i ruderi dell’antica “Cerillae”,
saranno il direttore degli scavi, Prof. Giuseppe Roma, docente di Archeologia
all’Università della Calabria, e la dott.ssa Cristiana
Coscarella. Il progetto di scavi, nei confronti del quale il Vice Presidente
Salvatore Perugini ha manifestato particolare attenzione e sensibilità,
ha lo scopo di far luce sui caratteri insediativi dell'abitato dell'antica
Cerillae, la cui origine risale all'epoca classica e che risulta essere
stato abitato, con alterne vicende, fino agli inizi del XIX secolo.
In particolare, è prevista una campagna di scavi, della durata
di due settimane, che, iniziata già il 20 settembre scorso, mira
a documentare e studiare la fase di occupazione territoriale ed urbana
che va dall' Alto Medioevo al XVI secolo, mediante ricognizioni topografiche,
rilevamenti grafici, sondaggi stratigrafici, prospezioni geofisiche,
campionature ed analisi petrografiche, paleobotaniche e archeozoologiche.
I risultati ottenuti, grazie anche all’utilizzo dì tecniche
e procedure a carattere sperimentale, apporteranno, così, nuove
conoscenze sulla storia locale e fungeranno da laboratorio didattico-sperimentale
per gli studenti e i laureandi del corso universitario di Archeologia.
Nella iniziativa saranno coinvolti anche gli alunni dell'Istituto Tecnico
per Geometri di Diamante. Il progetto è, per ora, solo un punto
di partenza, ma, nelle intenzioni degli Enti coinvolti, vi è
il proposito di riportare alla luce, per intero, la più rilevante
delle" città morte" che vi sono in Calabria, estendendo
negli anni l'area di scavo che, in questa prima fase, riguarda la zona
del Castello e della Chiesa di S. Nicola.
Oltre all'indubbio valore storico e culturale dell'operazione archeologica
avviata, lo scopo è anche quello di giungere ad individuare e
realizzare veri e propri percorsi tematici finalizzati alla conoscenza
e alla fruizione, anche di tipo turistico, del patrimonio archeologico
e architettonico della nostra Regione.
Il
Presidente Olivero ha concluso, dopo tre sedute, la discussione delle
linee programmatiche
28/09 Il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario
Oliverio, nel Consiglio Provinciale del 27 settembre 2004 ha concluso
la discussione sulle Linee Programmatiche già presentate in aula
e parzialmente dibattute nelle precedenti sedute consiliari e ringraziando
preliminarmente il Presidente del Consiglio per la passione che caratterizza
i suoi interventi. “E’ doveroso – ha continuato il
Presidente – rispetto ad una discussione così ampia, che
si è sviluppata in tre sedute del Consiglio Provinciale, fare
da parte mia alcune riflessioni. Innanzitutto un ringraziamento ai consiglieri
che con i loro interventi hanno dato un contributo di riflessione e
valutazione rispetto ad un passaggio importante che caratterizza l’inizio
di questa esperienza”. Un ringraziamento, quello dell’On.
Oliverio, rivolto non soltanto ai Consiglieri di maggioranza, intervenuti
numerosi, ma anche a quelli di minoranza. E proprio nei confronti dell’opposizione,
il Presidente della Provincia ha sottolineato che la discussione è
stata libera e non precostituita e ciò è dimostrato dalle
differenti valutazioni che sono emerse in aula, tant’è
che neppure all’interno delle stesse forze politiche c’è
stata precostituzione: chi ha parlato di sogni irrealizzabili (Straface),
chi di basso profilo (Pucci). Ma Mario Oliverio ha voluto ringraziare
soprattutto il Consigliere Barile per il suo intervento articolato,
che ha colto alcuni elementi positivi e altri su cui ha espresso il
suo pensiero critico e la sua netta opposizione. Un approccio importante,
che consente di sviluppare un confronto di merito. “Riteniamo
– ha continuato il Presidente Oliverio – che il Consiglio
Provinciale debba essere il luogo nel quale esercitare le scelte fondamentali
cui la Provincia è chiamata. La valutazione dell’espressione
del nostro giudizio, rispetto alla questione dell’eredità
che assumiamo, è positiva ed è data dai fatti: non solo
sulla situazione economico finanziaria sana, ma anche per i risultati
riguardo alle funzioni e alle competenze che l’ente ha assunto
nel corso di questi anni: basti pensare, in merito a ciò, all’Edilizia
Scolastica”. L’On.le Oliverio ha quindi sottolineato, rivolgendosi
al Cons. Ponzio, che quando si parla di questioni specifiche bisognerebbe
avere l’amabilità di consultarsi: al Liceo Scientifico
di Rende, infatti, i lavori saranno consegnati nel marzo prossimo, mentre
il Liceo Classico sarà consegnato entro il 2004 utilizzando i
locali dell’Istituto Tecnico commerciale. “Se non ci si
documenta – ha sottolineato il Presidente – un Consigliere
Provinciale rischia di depotenziare il ruolo e l’autorevolezza
che la funzione richiede”.
Per il Presidente della Provincia, l’Ente presenta un bilancio
estremamente positivo: dalla viabilità all’edilizia scolastica,
nonostante una Giunta Regionale che tende a mortificarlo nel quadro
della distribuzione delle risorse. “Quando si parla della Regione
– ha ribadito Oliverio – occorre riflettere che se non si
libera di quella bardatura che ne ha fatto uno sportello gestionale,
non ci sarà sviluppo. E’ necessario, allora, fare un confronto
di merito su questo problema: io sono perché un Consiglio, un’istituzione
faccia uno sforzo in questo senso ed esca da quella che è una
visione rionale e, quando parlo di nuova Provincia, parlo di un ente
che si proietta in un nuovo contesto, valorizzando quanto è stato
già fatto dalla Giunta Acri. Oggi la Provincia può assolvere
funzioni importanti, a seguito della Riforma del Titolo V della Costituzione,
che devono però avere una valenza sovracomunale, esaltando il
ruolo dei comuni. Ho l’idea di una forte spinta verso il decentramento,
che non è in contraddizione con i compiti che devono svolgere
altri livelli istituzionali, e costruiremo i Distretti che per noi non
sono un sogno. La costituzione di nuove Province, invece, la si decide
nel Parlamento della Repubblica: non possiamo prenderci in giro e ignorare
che si tratta di una questione molto più ampia”.
Per il Presidente Oliverio, quindi, si deve lavorare seriamente affinché
ci sia il trasferimento delle funzioni alle Province, partendo da un
pacchetto di priorità, perché c’è necessità
di una riforma strutturale della vita della Regione.
L’On.le Oliverio ha, quindi, indicato al Consiglio Provinciale
due grandi questioni, che si presentano come emergenze e che devono
avere una giusta attenzione: i rifiuti e l’acqua. Nel merito della
questione rifiuti, il Presidente della Provincia ha informato di un
incontro avuto con il nuovo Commissario: “è stato nominato
un Prefetto – ha detto Oliverio – il dott. Bagnara, personalità
che ha avuto funzioni e ruoli importanti nella vita dello Stato. La
nostra Regione non ha la situazione della Campania, ma vive un’esperienza
grave, e nella nostra provincia, per responsabilità del commissario
precedente, siamo quasi al punto di partenza. Come Provincia, quindi,
malgrado la gestione commissariale dobbiamo pretendere di dire la nostra
per salvaguardare le peculiarità territoriali e le risorse paesaggistiche
del nostro territorio, ma sapendo che dobbiamo costruire un sistema.
Le soluzioni vanno costruite attraverso un confronto con i territori
stessi e per questo abbiamo convocato l’ATO per l’11 ottobre
prossimo: perché l’ATO deve essere la sede di confronto
con tutti i sindaci. Sapendo, però, che ci dovrà essere
la sintesi: partecipazione e coinvolgimento, ma alla fine assunzione
di responsabilità”. Sull’emergenza “Acqua”,
poi, pur consapevoli che è in atto un processo di riorganizzazione
nazionale del settore, l’On. Oliverio ha indicato una priorità,
il segmento della depurazione, per la quale è necessario vedere
come adeguare gli interventi, onde evitare che la prossima estate si
riproduca la stagione estiva di quest’anno. A queste due grandi
questioni, infine, il Presidente Oliverio ha aggiunto quella non meno
importante del territorio: “il lavoro già prodotto per
l’elaborazione del Piano Territoriale di Coordinamento –
ha detto il Presidente – è importante e non può
essere messo in un cassetto. Quella è la base da cui partire
per riprendere il confronto con gli enti locali e arrivare ad un Piano
definitivo, sapendo che le nostre priorità sono le risorse paesaggistiche
come punto di partenza per qualsiasi ipotesi di sviluppo. C’è,
però, un problema di cultura generale che è necessario
elevare, sul quale tutti devono fare un salto di qualità: assumere
posizioni chiare e non condizionate dal punto di vista del proprio rione.
Il territorio è un bene che deve essere condiviso. Dobbiamo stabilire
le regole, una strumentazione che ci consenta di offrire un punto di
riferimento”. Per l’On. Oliverio, comunque, la Provincia
di Cosenza vuole dire la sua anche sul problema delle infrastrutture:
“all’interno, certamente, di un progetto generale, nel quale
è però necessario calare anche quella che è la
nostra competenza rispetto ad esso”.
Suilla questione delle consulenze, infine, il Presidente della Provincia
ha affermato che si sta utilizzando un rapporto di fiducia per lanciare
attacchi strumentali ed ha invitato i consiglieri a guardare l’albo
pretorio per documentarsi, esortandoli altresì a sforzarsi per
dare dignità all’Ente. “Questo Consiglio Provinciale
– ha concluso il Presidente Oliverio – ha dimostrato equilibrio
e vorrei sottolineare l’apporto importante e positivo di Corbelli,
che pur mantenendo le sue posizioni ha dato un contributo fattivo nell’esaltazione
del ruolo di questo consesso”.
Il Consiglio Provinciale si è riunito altresì per esaminare
la proposta di salvaguardia degli equilibri di bilancio, che è
stata approvata all’unanimità dei presenti in aula. Sul
punto ha relazionato, in apertura, l’Assessore al Bilancio e Finanze,
Rachele Grosso Ciponte, che ha preliminarmente contestato le dichiarazioni
pretestuose e strumentali rilasciate alla stampa dal Consigliere di
F.I. Gianfranco Ponzio in merito a presunte censure sulla visione dei
documenti contabili. “Quale accesso è stato negato? Quale
metodo è stato adottato? Quale trasparenza è stata oscurata?”
– ha chiesto l’Assessore Ciponte – affermando altresì
la trasparenza del proprio operato, che è stato, è e sarà
sempre chiaro, perché altrimenti non potrebbe essere in una Amministrazione
Pubblica. Entrando, poi, nel merito della realzione, l’Assessore
al Bilancio ha fatto presente che, a programmazione avviata e, in gran
parte, già attuata, “la scure dei tagli si abbatte sugli
Enti Locali, mettendo fortemente in discussione l’autonomia gestionale
degli stessi”. Nonostante ciò, per l’Assessore Grosso
Ciponte si può affermare – per come si evince dalla relazione
del Responsabile del Servizio Finanziario e dal parere del Collegio
dei Revisori dei Conti – “che la gestione non presenta squilibri
finanziari, in quanto il corretto rapporto tra risorse di entrata e
interventi di spesa viene mantenuto”. L’indice di accertamento
delle entrate correnti, inoltre, garantisce il finanziamento delle spese
correnti e del rimborso dei prestiti; e, per quanto attiene le spese
d’investimento, non vi sono particolari problemi perché
sono correlate all’accertamento della relativa fonte di finanziamento.
In conclusione, ha precisato l’Assessore al Bilancio, poiché
“non vi sono sopravvenienze passive (debiti fuori bilancio) e
la gestione dei residui si sta svolgendo conformemente ai dati risultanti
dalla chiusura dell’esercizio 2003” la Provincia presenta
una situazione finanziaria positiva che fa ben sperare per una chiusura
attiva anche per l’anno corrente.
L’Assessore Rachele Grosso Ciponte - in replica poi agli interventi
succedutisi in aula - nel fare un elogio al Collegio dei Revisori e
al Direttore di Ragioneria per il lavoro svolto – ha ribadito,
come dato politico importante, il fatto che la Provincia riesce a chiudere
bene i conti , pur perdendo 36 miliardi di vecchie lire all’anno
grazie ai tagli del Ministero del Tesoro. L’assessore ha quindi
concluso affermando che la minoranza ha forse fatto confusione fra deposito
degli atti e consegna a domicilio, dimostrando di essere concettualmente
priva di una visione normativa e di un concetto di democrazia veri.
Si è svolto, in aula, un ampio ed articolato dibattito sui ambedue
gli importanti punti portati all’attenzione dei Consiglieri Provinciali.
Nel merito del prosieguo della discussione sulle Linee Programmatiche
del Presidente, il Cons. di FI Gianfranco Ponzio ha posto una serie
di questioni, chiedendo quali interventi sono stati fatti dalla Provincia
sui grandi temi della Viabilità, dei Trasporti e dell’Ambiente.
Per il Cons. Mario Russo, sempre del Gruppo di FI, il dibattito sulle
Dichiarazioni Programmatiche del Presidente ha stimolato un momento
di confronto importante. Per il consigliere provinciale oggi si tocca
con mano l’assenza di entusiasmo che una maggioranza così
ampia dovrebbe quantomeno avere all’inizio del suo cammino, dimostrando
che le polemiche che hanno accompagnato la formazione della Giunta non
sono state soltanto estive, ma continuano ad essere presenti all’interno
della coalizione. Importante, comunque, è dare un giudizio sui
fatti ed è fondamentale, per un ente come la Provincia, avere
rapporti istituzionali corretti con i comuni. E’ quindi intervenuto
il Cons. Vincenzo Adamo, del PSE, che ha parlato del dovere del centro
sinistra di fare meglio di quanto ha fatto la Regione in questi anni.
Questo lo si fa con azioni positive e condivise e il silenzio del centro
sinistra sulle questioni che lo dividono non aiuta a dare a questa coalizione
un esempio di unità e di capacità di governo. “Questa
assenza di risposte - ha continuato il Cons. Adamo - aumenta le distanze:
non nei partiti (perché noi siamo e saremo nel centro sinistra,
anche alla Regione), ma nei confronti dei cittadini che non capiscono
perché siano censurabili le consulenze del centro destra e non
quelle del centro sinistra. Le linee programmatiche sono un buon avvio,
ma hanno un valore se vengono realizzate e se le sposiamo intimamente.
Un segnale che sia veramente di novità concreta io lo vorrei
vedere. Diamo un buon esempio e cominciamo anche dai piccoli gesti amministrativi
a dare segnali di equilibrio”.
Il Presidente del Consiglio, On. Francesco Principe, infine, respingendo
quanto letto sui giornali rispetto a presunte censure di parola, ha
sottolineato che nella discussione sulle linee programmatiche sono intervenuti
11 consiglieri di minoranza e 9 di maggioranza e che, quindi, tali nefandezze
squalificano chi le ha sollecitate alla stampa. Il Presidente del Consiglio
ha, quindi, espresso solidarietà al Presidente del Gruppo di
Forza Italia, Mario Giordano, per la rapina subita ai danni della sua
abitazione.
Nella discussione sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, Piercarlo
Chiappetta, dell’UDC, ha annunciato l’abbandono dell’aula
da parte dei gruppi della Casa delle Libertà, protestando per
la mancata disponibilità dei documenti contabili sul riequilibrio
stesso. E’ quindi intervenuto il presidente del Consiglio, On.
Francesco Principe, facendo presente che il Direttore di Ragioneria
ha attestato la presentazione in Commissione Bilancio dei prospetti
contabili, che sono stati consegnati a tutti i componenti. Il Presidente
Oliverio, poi, ha aggiunto all’informazione della Presidenza del
Consiglio la lettura del verbale della Commissione Bilancio, dal quale
si evince l’avvenuta presa visione degli atti e la discussione
di merito avviata dalla stessa commissione. Il presidente del Collegio
dei Revisori, dott. Giorgio Sganga, ha quindi attestato all’aula
che la documentazione atta a deliberare sul punto è stata messa
a disposizione di chiunque ne avesse bisogno e che i consiglieri componenti
la Commissione Bilancio erano tutti presenti alla discussione. Il dott.
Sganga ha altresì ribadito il parere favorevole del collegio
sulla deliberazione di salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Aieta Giuseppe, Presidente della Prima Commissione Bilancio, ha parlato
di atto politicamente legittimo, ribadendo che la salute delle finanze
dell’Ente è ottima. Per il Cons. Aieta, la Commissione
dovrà comunque fare uno sforzo di vicendevole collaborazione
con gli assessorati, per il bene dell’ente stesso e dei cittadini.
Per Biagio Diana, Presidente del Gruppo di R.C., l’atteggiamento
della minoranza non fa onore all’Ente Provincia e il dato politico
rilevante è che ci si trova di fronte ad una opposizione consiliare
priva di argomenti politici seri. Gallo Giuseppe, del gruppo consiliare
dei DS, ha precisato che, quello dei DS, è un voto favorevole
convinto e non di mera appartenenza alla maggioranza, perché
il rispetto degli equilibri di bilancio garantisce una situazione economica
e finanziaria tranquilla. Nonostante le condizioni sfavorevoli di politica
generale (regionale e nazionale) la Provincia di Cosenza ha saputo programmare
ed investire nei settori di maggiore competenza, rispettando –
una delle poche Province d’Italia – il Patto di Stabilità
Interno e non ricorrendo ad anticipazioni di cassa. Per Clelia Badolato,
Margherita, i Bilanci della Provincia di Cosenza sono fortemente attendibili
e c’è una buona gestione dei residui. Il dato politico
interessante è l’inesistenza di debiti fuori bilancio,
pur in presenza di forti investimenti, perché questo fa capire
che l’Ente è stato ben amministrato. Il Cons. Mario Bria,
del gruppo dei Verdi, ha parlato di un Ente che è stato gestito
in maniera sana, ribadendo la strumentalità dell’azione
di abbandono dell’aula da parte della minoranza. Il Cons. Franco
Corbelli, Diritti Civili, ha parlato del riequilibrio di bilancio come
atto fondamentale, per cui avrebbe gradito che la minoranza fosse rimasta
in aula a compiere il proprio dovere e, anzi, ha esortato a rientrare.
Riconoscendo, quindi, che quella uscente è stata una buona amministrazione,
nella quale ha sempre trovato risposte immediata nelle battaglie per
i diritti civili, ha affermato di avere il dovere di dare credito e
fiducia al progetto del Presidente Oliverio e di esprimere, per questo
motivo, il suo voto favorevole sulla salvaguardia degli equilibri di
bilancio. Il Cons. Vincenzo Adamo, del PSE, ha affermato che “lo
sforzo maggiore, rispetto a chi vota a favore, è il nostro, che
continuiamo ad essere fuori da questa Giunta in maniera immotivata”,
esortando comunque a continuare nel solco della Giunta Acri, ma con
meno sprechi e meno consulenze. Per Leonardo Trento, dello SDI, i numeri
ampiamente positivi parlano chiaro sulla gestione della Provincia: una
gestione forte, che ha saputo incidere sul territorio in maniera positiva.
Un
arresto a Cosenza per evasione dai domiciliari
28/09 I carabinieri hanno arrestato a Cosenza, con l' accusa di evasione
dagli arresti domiciliari,
Guarino Marchio, di 36 anni. L' uomo e' stato arrestato nel corso di
un servizio fatto dai carabinieri di Cosenza in collaborazione con quelli
della compagnia di intervento operativo di Bari, di rinforzo a Cosenza
nell' ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio disposti
dal comando provinciale dopo gli ultimi fatti delittuosi. I militari
hanno trovato Marchio per strada insieme ad un' altra persona trovata
in possesso di alcuni grammi di hashish. Quest' ultima e' stata segnalata
alla Prefettura per detenzione per uso personale di stupefacente.
Consiglio
Provinciale: mancano i libri contabili in commissione, la CDL abbandona
l’aula. Oliverio "gesto pretestuoso"
27/09 Comunicato dei gruppi della CDL in Consiglio
Provinciale: “Oggi si è discusso, o meglio, si sarebbe
dovuto discutere, in un clima di dialettica democratica e rispetto delle
regole, il riequilibrio di bilancio. Ci duole dover registrare l'anomalia
verificatasi che ha determinato l'abbandono dell'aula dei gruppi consiliari
della Cdl. I documenti contabili fondamentali per un'attenta analisi
del bilancio non sono mai stati messi a disposizione in Commissione
Bilancio, nonostante le continue sollecitazioni dei Consiglieri di minoranza,
non ultime quelle del consigliere forzista Gianfranco Ponzio che svolge
il ruolo di Vicepresidente della stessa Commissione. Quanto accaduto
ci lascia perplessi e ci chiediamo se questo non sia un banale incidente
di percorso dovuto alla difficoltà di una partenza ancora stentata
ed un pò confusa, oppure, ma francamente non intendiamo percorrere
questa strada, siamo di fronte ad un atteggiamento lesivo dei principi
democratici più elementari. Tuttavia la Cdl non intende portare
avanti una sterile polemica solo per il gusto di creare tensione e produrre
negatività sull'operato dell'amministrazione, nutriamo anzi la
speranza che quanto accaduto rimanga un episodio isolato. Fin da ora,
però, chiediamo di essere messi in condizione di poter apportare
il nostro fattivo contributo ed in questa ottica deve essere letta la
nostra richiesta di istituire la Commissione di Controllo e Garanzia,
come previsto dall'art. 11 dello Statuto. Chissà che da questa
brutta pagina non nascano le basi per un positivo e costruttivo dialogo
tra maggioranza ed opposizione in maniera da garantire un migliore funzionamento
dell'Ente ed offrire un più efficace e trasparente servizio ai
cittadini della Provincia. “
Replica immediata del Presidente Oliverio che in un
comunicato esprime la condanna del gesto della CDL, definendolo pretestuoso.
Questo il comunicato della Provincia. “Dura condanna è
stata espressa dal Presidente della Giunta Provinciale On. Gerado Mario
Oliverio all’atteggiamento definito dallo stesso “strumentale
e pretestuoso” dei componenti della Casa delle Libertà
che, sulla salvaguardia degli equilibri di Bilancio, hanno abbandonato
l’aula adducendo motivazioni del tutto infondate. In primo luogo
perché -così come ha spiegato l’Assessore al Bilancio
Rachele Grosso Ciponte, come ha chiarito il Presidente della 1^ Commissione
Consiliare al Bilancio, Giuseppe Aieta, il Presidente del Collegio dei
Revisori Giorgio Sganga ed ha ribadito, dando lettura di un documento
sottoscritto dal Direttore di Ragioneria Dr. Antonio Molinari, il Presidente
del Consiglio On. Francesco Principe- in data 20 settembre u.s. è
stata depositata presso gli Affari Generali tutta la documentazione
inerente la proposta di deliberazione consiliare, la relazione della
Giunta sullo stato di attuazione dei programmi, la relazione del Dirigente
del settore Ragioneria sulla salvaguardia degli equilibri di Bilancio
ed, infine, il parere dell’organo di revisione. “Non avendo
la minoranza elementi di merito da confutare sugli equilibri di Bilancio
e non volendo ragionevolmente prendere visione dei fatti reali, utilizza
un atteggiamento improduttivo -ha detto Mario Oliverio- che mortifica
le istituzioni.La deliberazione è stata approvata, quindi, all’unanimità
dei presenti. Ha votato a favore anche Franco Corbelli dei Diritti Civili.”
Decisioni
della Giunta regionale riunitasi quest’oggi
29/07 La Giunta regionale si e' riunita, sotto la presidenza
di Giuseppe Chiaravalloti, per discutere alcune importanti pratiche
di carattere amministrativo. E' quanto riferisce una nota dell' ufficio
stampa dell' esecutivo. ''Su proposta dell' assessore Alberto Sarra
- si afferma nella nota - e' stata approvata una proposta di legge su
'Norme in materia di polizia locale e sicurezza urbana' che passa ora
al vaglio della Commissione consiliare e, quindi, del Consiglio regionale
per la definitiva approvazione. Su proposta dell' assessore ai lavori
pubblici, Giovanni Grimaldi, e' stata approvata la variazione al bilancio
di previsione per l' anno in corso dell' Aterp di Crotone. Su proposta
dell' assessore all' agricoltura Giovanni Dima, e' stata approvata una
serie di provvedimenti che prevedono la 'legittimazione e l' affrancazione
di terreni ad uso civico'. Su proposta dell' assessore alla Forestazione,
Dionisio Gallo, e' stato concesso il parere favorevole al Comune di
Bianco per la realizzazione di una pista in terra battuta da destinare
ad atterraggio di deltaplani in localita' Sant'Anna. Su proposta dell'
Assessore al Turismo, Giuseppe Gentile, e' stata deliberata la compartecipazione
della Regione al contratto di programma strategico multiregionale della
societa' ''Sviluppo Italia Turismo'' per la realizzazione del progetto
polituristici integrati, oltre che in Calabria, in Puglia e Sicilia.
Su proposta dell' assessore alla Pubblica istruzione, Saverio Zavettieri,
e' stata deliberata la partecipazione della Regione alla 'Societa' consortile
a responsabilita' limitata politecnico scientia e ars'''. La Giunta,
infine, ha approvato ''gli indirizzi per la programmazione di borse
di studio annuali per le scuole di specializzazione in area medica e
borse di studio per dottorati e assegni di ricerca''.
Si
inasprisce la protesta al Consorzio Ferro e Sparviero. Occupata l’intera
sede dell’Ente
27/09 La protesta dei lavoratori, dopo un incontro
con il presidente del consorzio di bonifica, Rinaldi Chidichimo, si
e' inasprita, tanto che i manifestanti hanno deciso di estendere l'
occupazione all' intera sede dell' ente. Secondo i lavoratori, ''il
presidente Chidichimo non e' stato capace ne' di dare risposte concrete,
ne' di assumersi impegni precisi sulla loro stabilizzazione''. ''Poiche'
il presidente Chidichimo, durante l'incontro - ha detto Antonio De Gregorio,
responsabile della Uila Uil - si e' limitato solo a fare l' elenco delle
cose che il suo Consiglio d' amministrazione si e' impegnato a realizzare
nell' ambito dei rapporti con la Regione e, in particolare, con l' assessorato
regionale all' Agricoltura, a nome dei lavoratori, abbiamo chiesto espressamente
al consiglio d' amministrazione del consorzio Ferro e Sparviero di rassegnare
le dimissioni, decidendo contestualmente di occupare l' intera struttura
del Consorzio''.
Maxi
rissa a Bologna tra studenti cosentini ed emiliani
27/09 Un apprezzamento a una ragazza in un pub del
centro di Bologna ha fatto scoppiare un violenta rissa tra sei studenti
universitari, cinque originari della Calabria e un modenese, che sono
stati denunciati dai carabinieri del Radiomobile provinciale. Il fatto
e' accaduto nella notte tra sabato e domenica nei pressi di un locale
di via Irnerio. Verso le 3, si sono affrontati due gruppetti, tre cosentini
da una parte e due cosentini e un loro amico modenese dall'altra. Era
stato proprio quest'ultimo poco prima ad aver rivolto un complimento
ritenuto troppo pesante alla ragazza di uno dei primi tre. I militari,
intervenuti a riportare la calma, hanno denunciato G.B., 23 anni, cosentino,
per rissa e resistenza a pubblico ufficiale; C.A., 23enne di Cosenza,
oltre alle accuse dell'amico dovra' rispondere anche di minacce e rifiuto
di fornire le proprie generalita'; A.Z., 29 anni, di Modena ma residente
a Sasso Marconi (Bologna), responsabile dello scontro rispondera' di
rissa. Per rissa, minacce e resistenza a pubblico ufficiale sono stati
denunciati gli altri tre cosentini S.L., 23 anni, P.F. e L.F.M.,entrambi
di 24 anni.
Sgominata
organizzazione che stampava e spacciava euro falsi. Arresti anche a
Cetraro
27/09 Banconote false per un valore di circa 3 milioni
di euro, tutte in taglio da 50. E' quanto hanno trovato i carabinieri
del Comando provinciale di Varese e del Noam di Roma nel piano interrato
di un'azienda tipografica di Baveno (Verbania). Il denaro contraffatto
veniva poi messo in circolazione in tutta Italia da una serie di intermediari,
che operavano anche all'estero, soprattutto in Belgio. Gli investigatori,
a conclusione di un' inchiesta della procura della Repubblica di Busto
Arsizio (Varese) iniziata a febbraio, hanno smantellato l'organizzazione,
che era da tempo attiva sul Lago Maggiore e ramificata in diverse regioni:
10 gli arresti eseguiti, 3 le persone indagate. Quella scoperta nell'operazione
chiamata 'Easy money' era un'organizzazione efficiente ed estesa, anche
se la stamperia nello scantinato fa venire in mente scene da vecchi
falsari alla buona, tipo 'Banda degli onesti'. In realta' nello scantinato
di Baveno, al posto delle banconote appese ai fili con le mollette,
i carabinieri hanno trovato un sistema di stampa sofisticato, valutato
due milioni e mezzo di euro, che e' servito per confezionare banconote
contraffate con una definizione molto alta e curata nei particolari.
Quei soldi sarebbero finiti poi nei portafogli di mezza Europa. Ogni
banconota veniva elaborata al computer, stampata su carta commerciale
con sistema tipografico e non digitale, e con combinazioni alfanumeriche
diverse, cosi' da sviare i sospetti. Il primo a finire in manette e'
stato il titolare 44enne della tipografia di Baveno, intercettato dai
carabinieri al casello autostradale di Besnate (Varese), sulla A26,
mentre in auto si recava a consegnare a un intermediario un milione
di euro contraffatti. Secondo l'accusa, era lui stesso a stampare nella
sua azienda il denaro, sempre di notte o alla domenica, quando cioe'
non erano presenti gli otto operai che normalmente lavorano al piano
di sopra. L'intermediario che avrebbe dovuto prendere in consegna il
milione di euro, un 56enne di Verano Brianza (Milano), e' stato arrestato
subito dopo, e con lui il presunto destinatario delle banconote, un
48enne di Vietri di Potenza. Gli altri arresti sono stati eseguiti all'alba
di oggi dai carabinieri a Varese, Roma, Anzio (Roma), Cetraro (Cosenza),
Mariano Comense (Como) e Cava dei Tirreni (Salerno). Per tutti l'accusa
e' di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione e
alla messa in circolazione di euro. Tra gli indagati, nell'inchiesta
coordinata dal sostituto Roberto Craveia, c'e' anche un uomo gia' in
carcere da aprile in Belgio perche' trovato in possesso di 270mila euro
contraffatti, e con ogni probabilita' realizzati proprio nella stamperia
sul Lago Maggiore. Al momento, non risulta che il denaro falsificato
sia servito a finanziare altre attivita' illegali: piuttosto sarebbe
stato messo sul mercato attraverso la criminalita' comune. L'inchiesta
va comunque avanti per ricostruire l'intera rete del traffico. Secondo
gli inquirenti, buona parte delle banconote fasulle sono state piazzate
in Paesi non di area euro, dove c'e' meno familiarita' con le banconote
comunitarie e quindi meno possibilita' di individuare i falsi.
Operaio
denunciato a San Giovanni in Fiore. Catturava cardellini
27/09 Il Corpo forestale dello Stato ha denunciato
in stato di liberta' a San Giovanni in Fiore un operaio, L.D., di 60
anni, sorpreso mentre svolgeva attivita' illegale di uccellagione. L'
uomo e' stato bloccato in un bosco di localita' Cerreti mentre, utilizzando
una colla speciale, catturava cardellini, nascondendoli poi in una gabbietta.
L' operaio, sempre secondo quanto riferito dal Corpo forestale, utilizzava
un cardellino maschio come richiamo.
Chiaravalloti
contrario all’istituzione della provincia di Lamezia
27/09 Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe
Chiaravalloti, e' contrario alla proposta di istituire la Provincia
di Lamezia Terme, dicendosi favorevole, piuttosto, ad una cornurbazione
sempre maggiore della citta' della Piana con Catanzaro. Chiaravalloti
ha espresso la sua opinione in proposito nel corso della cerimonia per
la sottoscrizione del protocollo d' intesa per l' attuazione del Programma
di sviluppo urbano. Secondo il Presidente della Giunta regionale, 'istituire
la Provincia di Lamezia Terme sarebbe solo una questione di pennacchio.
Tra l' altro, la provincia di Catanzaro e' stata recentemente tripartita.
Con l' istituzione di quella di Lamezia si creerebbero soltanto delle
microprovince comunque non funzionali e che non ripagherebbero le attese
dei promotori. Si tratta, comunque, di una proposta che deve essere
valutata in una sede congrua, con un' analisi approfondita delle possibilita'
di sviluppo e del bacino d'utenza. In ogni caso a me sembra che fare
dell' ex provincia di Catanzaro addirittura quattro province non sia
un' iniziativa molto simpatica. Cio' che vedo bene, piuttosto, e' una
conurbazione tra Catanzaro e Lamezia in un disegno unico. Che la provincia
poi si chiami Catanzaro o Catanzaro-Lamezia, se a questa modifica non
corrisponde un impiego di capitali, di risorse, di attenzione, e' perfettamente
insignificante''. Chiaravalloti si e' chiesto inoltre se a chiedere
l'
istituzione della Provincia di Lamezia ''siano davvero i lametini o
alcune colonie 'gridazzare' di lametini. Ho avuto modo di confrontarmi
- ha aggiunto - con ambienti piu' responsabili e piu' colti di Lamezia
i quali non ritengono che questo sia un problema importante. Non mi
risulta, inoltre, che i catanzaresi commettano dei sorprusi, come qualcuno
sostiene, nei confronti dei lametini''.
Il
viceministro Santelli il 2 ottobre a Rossano inaugura la nuova area
colloqui detenuti-figli
27/09 Il sottosegretario alla Giustizia, Jol Santelli, presenziera'
sabato prossimo, 2 ottobre, alla cerimonia d' inaugurazione della nuova
area del carcere di Rossano, denominata Peter Pan, riservata ai colloqui
dei detenuti con figli minori. ''Si tratta di un progetto - e' detto
in una nota - ideato e voluto dalla direzione dell' istituto di pena,
in collaborazione con l' associazione 'Dove volano i delfini' onlus,
allo scopo di creare una struttura che consenta al degradante spettacolo
del colloquio con i familiari, spesso lesivo della dignita' umana, un'
occasione di autentico incontro tra genitori e figli. E' stato creato
un ambiente simile a quello esistente nelle scuole dell' infanzia, dove
il bambino potra' intrattenersi ed anche giocare con il genitore. Il
progetto prevede anche l' attivazione di una ludoteca al fine di animare
insieme ai volontari il tempo di attesa che precede il colloquio''.
Riunita
la Commissione regionale riforme. Soddisfatto Chiarella (AN)
27/09 La Commissione consiliare per l’Autoriforma, presieduta
da Paolo Naccarato, si è riunita oggi con all’ordine del
giorno dei lavori l’esame della proposta per il nuovo regolamento
interno del Consiglio regionale; del progetto di legge dei consiglieri
Tommasi, Torchia, Guagliardi, Incarnato, Michelangelo Tripodi per l’elezione
del Consiglio regionale della Calabria e l’investitura del Presidente
e del vicepresidente della Giunta regionale; del progetto di legge dei
consiglieri Borrello e Mistorni per l’elezione del Consiglio regionale
della Calabria, e del progetto di legge del consigliere Pezzimenti per
l’elezione del Consiglio regionale, del Presidente e del vicepresidente
della Giunta.
Il Presidente dell’organismo, Paolo Naccarato, in apertura dei
lavori, ha posto all’esame della Commissione “la necessità
di individuare un percorso utile per completare, dopo l’approvazione
del nuovo Statuto, l’iter riformatore, con l’approvazione
del regolamento, della legge elettorale e delle norme sulle incompatibilità
ed ineleggibilità alla carica di consigliere”.
Su proposta del capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi, a nome del centrosinistra,
dopo ampio dibattito, la Commissione per l’Autoriforma ha votato
il varo di una sottocommissione, composta da tre rappresentanti della
maggioranza, altrettanti dell’opposizione e dai componenti l’Ufficio
di presidenza della Commissione stessa, con l’obiettivo di affinare
quanto più possibile le proposte giacenti sulle delicate materie
entro il 15 ottobre. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico
Rizza(An), ed il capogruppo di Forza Italia, Gianfranco Leone, in un
comunicato congiunto, affermano di “avere accettato la proposta
del centrosinistra fermo restando l’indisponibilità ad
eventuali manovre dilatorie sui tempi di approvazione della legge elettorale
e di quanto ad essa collegato. Per far si che tutto ciò si traduca
in termini operativi – affermano Rizza e Leone - abbiamo depositato
preso la Segreteria generale del Consiglio regionale, una proposta di
legge sulle incompatibilità ed ineleggibilità. Ci siamo
inoltre riservati, qualora questa sottocommissione non giungesse ad
alcun risultato entro il tempo prefissato del 15 ottobre, di presentare
una organica proposta di legge elettorale che tenga conto delle modifiche
introdotte dal nuovo Statuto”.
Il presidente del gruppo consiliare regionale di Alleanza nazionale,
Egidio Chiarella, a conclusione dei lavori della Commissione
per l’Autoriforma, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Sono soddisfatto per quanto deciso dalla Commissione per l’Autoriforma
sul tema di grande attualità relativo alla nuova legge elettorale.
An, anche con l’autorevole contributo del vicepresidente Domenico
Rizza, ha chiesto un calendario ben definito delle riunioni dell’organismo
per giungere entro il 10 novembre prossimo all’approvazione dell’importante
provvedimento, a compimento dell’esaltante risultato istituzionale
ottenuto con l’approvazione del nuovo Statuto”.
Sicurezza
in provincia, il Presidente Oliverio incontra il Questore Marino
27/09 Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio, ha incontrato stamani il neoquestore Guido Marino. L' incontro,
riferisce una nota, e' stato caratterizzato da ''un clima di grande
cordialita', premessa di fattiva collaborazione''. Alla presenza del
vicepresidente dell' Ente, Salvatore Perugini, Oliverio e Marino hanno
discusso della situazione attuale e generale dell' ordine pubblico in
provincia, ''convenendo che questo sia da considerare con tutta l'attenzione
possibile, ancor piu' in particolari zone del territorio maggiormente
ed interessate di altre a fenomeni delinquenziali''. In particolare
e' stata sottolineata la necessita' di un impegno contro la criminalita'
che sia quotidiano e costante, capace di coinvolgere tutti i livelli
della societa' civile; ''un impegno che si accompagni agli sforzi verso
il consolidamento di un senso civico gia' presente, per altro, in larghe
fasce della comunita' cosentina''. A tale scopo Oliverio ha illustrato
al Questore il senso della prossima costituzione dell' Osservatorio
sulla Legalita' che avra' il compito di raccogliere informazioni sui
fenomeni criminali, determinare un coordinamento fra forze sociali per
contrastare le devianze, diffondere, segnatamente nelle scuole, la cultura
della legalita'. Un vero e proprio percorso di democrazia che, secondo
le intenzioni espresse nell' incontro, verra' seguito parallelamente
ed in sinergia.
Il
Sindaco di Gioia Tauro si dimette. Il suo antagonista, Alessio: “Iniziativa
burla, dica la verità sulle sue dimissioni”
27/09 Il sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione,
della Casa delle liberta', si e' dimesso. Dal Torrione, per motivare
la sua decisione, ha parlato di ''stato di abbandono in cui versa il
Comune per colpa di Regione, Provincia di Reggio Calabria ed Autorita'
portuale a causa della mancata attuazione dei programmi per lo sviluppo
della struttura portuale e dell'intero territorio cittadino''. ''Gioia
Tauro, ed in particolare il suo porto - ha aggiunto il sindaco - dovevano
diventare il punto di eccellenza dello sviluppo dell'economia dell'intero
Mezzogiorno, ma fino ad oggi, in questo senso, e' stato fatto poco o
nulla perche' gli impegni presi non sono stati mantenuti con particolare
riferimento al potenziamento del porto ed all' istituzione della zona
franca''. Dal Torrione, che ha depositato la propria lettera di
dimissioni nella segreteria generale del Comune, era stato eletto sindaco
nel 2001.
- Immediata la replica di Aldo Alessio capogruppo dell’Ulivo al
Comune. ''Mi ero riservato di aspettare ancora qualche giorno prima
di commentare le presunte, ennesime, dimissioni burla del sindaco buontempone
di Gioia Tauro. I fatti mi hanno dato ragione. Infatti, nell' intervista
rilasciata oggi al TG3 Calabria, l' attore sindaco ha magistralmente
cambiato tutte le carte in tavola mostrate nelle sue dichiarazioni rese
nel consiglio comunale di sabato scorso''. ''Tutto cio' - ha aggiunto
Alessio - si spiega perfettamente quando chi fa determinate azioni non
ha ne' il coraggio ne' la dignita' politica di portarle sino in fondo
e di dire la verita' alla citta' su cosa sia veramente accaduto, ancora
una volta, dietro le quinte. Quali sono stati i veri motivi che hanno
spinto il Sindaco ad annunciare nell' ultimo Consiglio comunale le proprie
dimissioni motivandole con motivi 'strettamente personali, familiari
e di salute'? Perche' a distanza di 48 ore quelle motivazioni sono scomparse
ed attacca le istituzioni dichiarando di averlo lasciato solo? Giova
ricordare che il Governo nazionale, quello regionale e provinciale,
hanno lo stesso colore politico del centrodestra che amministra Gioia
Tauro e che la campagna elettorale nel 2001 e' stata fatta dal centrodestra
proprio sulla zona franca. Come mai la cosi' decantata e gia' realizzata
area franca, da parte del centrodestra, nonostante le nostre precedenti
dichiarazioni che l' area franca industriale di diritto europeo non
fosse stata mai stata realizzata a Gioia Tauro, oggi il Sindaco, dichiara
senza nessun pudore che non esiste, che sono venuti a mancare 20 mila
posti di lavoro? E i finanziamenti del Cipe che fine hanno fatto? Tutte
queste domande dobbiamo rivolgerle noi al Sindaco anziche' lui a noi.
Anzi oggi la citta' ha persino un suo rappresentante di centrodestra
nel parlamento europeo forse sarebbe opportuno girarla all' interessato''.
''Nel suo lungo discorso di commiato e con lacrime da coccodrillo -
ha proseguito Alessio - il Sindaco ha avuto ancora una volta l' ardire
di auto incensarsi sostenendo di aver risolto tutti i secolari problemi
della citta' dopo averla trovata nel 2001 allo sbando e piena di immondizia.
Un vero peccato che tutte le cose che e' convinto di aver fatto, opere
pubbliche comprese, non facevano parte del suo programma elettorale,
ma bensi' di quello presentato dal centrosinistra nella campagna elettorale
del 2001. Quale azione di contrasto ha saputo esercitare nei confronti
della criminalita' organizzata cosi' pesantemente presente a Gioia Tauro?
Quale giudizio possiamo esprimere nei confronti di un Sindaco e di una
amministrazione comunale bravi solo a copiare, ad appropriarsi e a far
passare per opere loro idee, programmi e progettazioni, della precedente
amministrazione? Quale giudizio possiamo esprimere nei confronti di
un Sindaco che non ha il coraggio di dire al popolo gioiese la verita',
tutta la verita', sulle sue ennesime e finte dimissioni? A questo punto
- ha concluso Alessio - il Sindaco, per il bene di Gioia Tauro, farebbe
bene a presentare per davvero le sue vere dimissioni come atto consequenziale
di una pessima e cattiva amministrazione della cosa pubblica. Dimissioni
che sarebbero sicuramente condivise ed accettate da una larga maggioranza
della popolazione gioiese''.
I
lavoratori del “Ferro e Sparviero” occupano la sede del
Consorzio
27/09 I lavoratori del consorzio di Bonifica ''Ferro
e Sparviero'' di Trebisacce hanno occupato ad oltranza i locali che
ospitano la presidenza dell' ente e minacciano di proseguire fino a
quando non si terra' un incontro con i vertici del consorzio per discutere
della loro stabilizzazione. La decisione e' stata presa dopo che, in
mattinata, le maestranze impegnate nel settore irriguo e nella manutenzione
ordinaria delle reti scolanti, si erano autoconvocate davanti alla sede
del Consorzio alla presenza dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl
Uil e Ugl. In particolare, la situazione e' precipitata quando i lavoratori
hanno registrato l' assenza dei vertici del Consorzio (il presidente,
Rinaldo Chidichimo e il direttore generale, Antonio Pirro') e l' impossibilita'
di poter discutere della loro stabilizzazione. L' autoconvocazione dei
lavoratori era scaturita al termine di un' assemblea, tenutasi nei giorni
scorsi, e comunicata, tramite una lettera firmata dai responsabili sindacali,
al presidente, al direttore generale del Consorzio e, per conoscenza,
al Prefetto di Cosenza, Diego D' Amico. I sindacalisti, nella missiva,
sottolineavano, tra l' altro, che ''l' esasperazione delle maestranze,
che a tutt' oggi, non hanno nessuna certezza del loro futuro, potrebbe
sfociare in iniziative di lotta con problemi di ordine pubblico, qualora
la richiesta di incontro non venisse accolta''.
Luci
ed ombre sull’organizzazione del concerto di Vasco Rossi.
27/09 Da un lato il Prefetto di Catanzaro,
Panico, plaude all’organizzazione e alle forze dell’ordine.
''Voglio esprimere un plauso all' organizzazione generale del concerto,
che ha dimostrato che qui a Catanzaro si possono promuovere iniziative
cosi' grandi, ed al Questore, a tutte le forze dell' ordine ed al sistema
di sicurezza'': lo ha detto, parlando con l' Ansa, il prefetto di Catanzaro,
Alberto Di Pace, facendo riferimento al concerto di Vasco Rossi di sabato
sera. ''Tutti - ha aggiunto il Prefetto - hanno gestito una situazione
obiettivamente difficile con grande professionalita' ma anche con grande
discrezione, evitando di trasformare in un fatto ansioso un evento di
dimensioni comunque estreme, considerata la presenza di 400 mila spettatori,
che sono peraltro il minimo che stimiamo''. Di Pace, sabato sera, si
e' tenuto costantemente in contatto con il questore, Romolo Panico,
e con l' assessore regionale alla Protezione civile, Dionisio Gallo,
per aggiornarsi sull' andamento della situazione.
- Dall’altro lato i Vigili del Fuoco di base lamentano
una macchina organizzativa non del tutto efficiente. La macchina
organizzativa predisposta per il concerto di Vasco Rossi ''non ci e'
sembrata perfettamente oleata e funzionante tant' e' che, per noi i
guai sono arrivati appena a mezz' ora dalla fine quando, tranne qualche
autolettiga sul posto, di altro si vedeva ben poco'': lo afferma, in
una nota, Antonio Jiritano della Rappresentanza di base dei Vigili del
fuoco di Catanzaro. Il quadro che dipinge il sindacalista, pur precisando
di non voler alimentare facili polemiche, non e' dei piu' confortanti.
''La gente che in mezzo al fango non riusciva piu' a camminare - afferma
- difficolta' motorie dovute ad una lunga ed estenuante attesa, automezzi
impantanati ma, della macchina dei soccorsi nemmeno l' ombra. Anzi,
ci siamo dovuti pure inventare tassisti''. ''Abbiamo avuto la netta
sensazione - prosegue Jiritano - che molti, finito il concerto, hanno
raccolto le attrezzature e sono andati via. Tant' e' che alle quattro
di mattina dalla sede centrale di Catanzaro abbiamo dovuto fare giungere
le pale gommate per tirare via la gente dalla melma. Quella che non
e' sopportabile e' la solita propaganda elettorale che ogni amministratore
sulla pelle della gente, fa ogni giorno, senza sapere che, per i coordinamenti,
non esistono piani di evacuazione e ognuno se lo inventa sul posto quando
e' possibile''. Jiritano critica in particolare l' assessore regionale
alla Protezione civile e alcuni esponenti politici comunali ''che si
complimentano a vicenda''. Per il rappresentante sindacale dei Vigili
del Fuoco ''nelle ore notturne, quando tutti esausti delle loro dichiarazioni
hanno bisogno del meritato riposo chi sta in prima linea in mezzo alla
gente e' solo il corpo dei Vigili del fuoco e, onestamente, qualche
volontario''.
- Invece i politici sono tutti contenti. Dal Presidente della
Provincia Michele Traversa: ''Il piu' grande evento che la
Calabria abbia mai ospitato e uno spettacolo che per la straordinaria
partecipazione di pubblico ha fatto notizia in tutt' Italia. All' indomani
dell' evento - ha sostenuto Traversa in una dichiarazione - e' opportuna
qualche riflessione anche per dare atto e giusto merito a tutti coloro
i quali hanno collaborato alla riuscita della manifestazione. In primo
luogo a Clear Channel, la societa' che voleva organizzare un megaconcerto
gratuito di Vasco Rossi nel sud. Clear Channel e il suo amministratore
delegato, Roberto De Luca, non avrebbero certo avuto problemi a trovare
spazi e udienza in qualunque regione, ma hanno voluto che fosse qui,
in Calabria, alle porte della citta' capoluogo. La scelta di Catanzaro
e' stata un implicito riconoscimento dell' affidabilita' di tutte quelle
componenti, pubbliche e private, che sarebbero state chiamate a fornire
una indispensabile collaborazione. La Regione Calabria, la Provincia
e il Comune di Catanzaro hanno fortemente voluto che l' evento si svolgesse
a Germaneto, comprendendo immediatamente quanto rara e preziosa fosse
l' opportunita' di ospitare l' unico concerto gratuito di Vasco Rossi
in Italia. I tre enti locali hanno cosi' assicurato ogni supporto e
ogni aiuto logistico, aderendo con grande entusiasmo e ferma determinazione
alle richieste organizzative della produzione. Oggi, dopo tanto lavoro,
il pubblico esplicito riconoscimento di Clear Channel alla nostra capacita'
e alla nostra professionalita' sono motivo di una grande soddisfazione
che e' giusto condividere con tutti coloro, e sono stati tanti, hanno
partecipato a fare del 25 settembre un giorno memorabile per i giovani
di tutta la Calabria''. ''Il primo ringraziamento - ha proseguito Traversa
- va dunque agli uffici operativi di Regione, Provincia e Comune. Alla
protezione civile regionale, che ha fornito un aiuto indispensabile
di uomini e mezzi. A tutte le forze di volontariato e alle forze dell'
ordine, con in testa carabinieri, guardia di finanza, polizia provinciale
e comunale, che hanno interpretato nel modo migliore la loro funzione
di controllo e disciplina del traffico senza mai eccedere, con buon
senso e misura. Poi il pensiero corre al lavoro della Questura, che
ha avuto in ogni momento il pieno controllo della situazione, garantendo
il rispetto dell' ordine pubblico con professionalita' e discrezione,
senza quasi che se ne avvertisse la massiccia presenza. Alla Prefettura,
che ha partecipato a tutte le fasi organizzative vanno invece riconosciuti
uno slancio, una disponibilita', una capacita' eccezionale di analisi
dei problemi e una individuazione tempestiva delle soluzioni, che hanno
favorito il lavoro di tutte le altre componenti ed hanno consentito
a ciascuno di lavorare in piena tranquillita'. E poi l' Amc, che ha
trasportato in poche ore oltre 100 mila passeggeri e le tante imprese
locali interessate, che hanno dato prova di efficienza e professionalita'.
Insomma a questo grande successo hanno dato il loro contributo in tanti
e soltanto una partecipazione cosi' allargata ha garantito che il concerto
abbia potuto aver luogo senza problemi e senza incidenti, nonostante
le 400 mila presenze ed i tanti problemi che comporta un evento di tale
portata''. ''Un grazie - ha sostenuto Traversa - agli ambulanti, numerosi
ed attrezzati, ai ristoratori, che hanno colto al volo l' occasione
di accogliere l' esercito di giovani piovuti in citta' e sulle localita'
costiere, agli albergatori che finalmente hanno visto le loro strutture
affollate anche nel mese di settembre. Ai ragazzi intervenuti in massa,
al loro senso della disciplina e di responsabilita', al loro entusiasmo
che non ha mai trasceso, alla loro allegra partecipazione. L' amministrazione
provinciale, che ha trovato nei suoi compagni di viaggio e soprattutto
nell' amministrazione comunale con l' assessore Ferro e il sindaco Abramo
in testa dei partner semplicemente eccezionali, non puo' e non vuole
nascondere la sua soddisfazione; per la riuscita del grande evento;
per la proficua collaborazione di tutti i soggetti interessati e per
essere riuscita a dimostrare che oltre alla Calabria delle polemiche,
delle beghe politiche e dell' immobilismo esiste una regione attiva
e vitale, nella quale pubbliche amministrazioni piene di entusiasmo
e di buona volonta' combattono ogni giorno contro ostruzionismi e insipienza.
Sabato sera - ha concluso - di questa Calabria nuova la Provincia di
Catanzaro ha dimostrato inequivocabilmente di far parte a pieno titolo''.
- All’Assessore al Turismo regionale Pino Gentile che
parla di immagine positiva della Calabria: ''Un concerto bellissimo,
quello di Vasco Rossi a Germaneto, che ha radunato in Calabria 400 mila
persone festanti, unendo generazioni diverse e dando l' immagine concreta
di una simbiosi fra musica e sud, che e' un inno di speranza per il
futuro. 'Un numero cosi' esorbitante di persone - ha aggiunto Gentile
- e' coinciso con una dimostrazione di gioia, di tolleranza, di rispetto:
e' questa l' immagine che vogliamo dare della Calabria al mondo. La
trasmissione di stasera su Italia Uno, rete particolarmente cara ai
giovani, rappresenta il migliore biglietto da visita per la Calabria''.
L' assessore Gentile ha sottolineato che ''la Regione ha investito 170
mila euro determinanti, insieme agli sforzi compiuti dal Comune dalla
Provincia di Catanzaro, per far si che si svolgesse il concerto. Desidero
ancora una volta ringraziare Vasco Rossi per essersi esibito gratuitamente
regalando alla Calabria ed ai suoi fans una serata indimenticabile''.
Un ringraziamento l' assessore Gentile lo ha rivolto alla Protezione
civile ''per l' apporto insostituibile fornito''.
Arrestato
a Corigliano Antonio Carelli per immigrazione clandestina
27/09 I carabinieri di Corigliano ieri sera, nell'
ambito delle indagini scaturite dall' omicidio del cittadino ucraino
di 50 anni, Basile Slon, avvenuto il 26 mattina, in localita' Schiavonea
di Corigliano, hanno arrestato Antonio Carelli di 58 anni di Corigliano,
commerciante, fratello del noto boss della piana, Santo Carelli, attualmente
in carcere. In un appartamento dell'arrestato, a Schiavonea, i carabinieri
hanno sorpreso 9 cittadini ucraini di cui 7 senza permesso di soggiorno.
Il Carelli e' stato arrestato con l' accusa di favoreggiamento dell'
immigrazione clandestina e rimesso in liberta' ai sensi dell'art. 121
del cod. proc. Pen. non avendo il magistrato ravvisato pericoli di fuga.
Corso
di riqualificazione per il personale del Corpo di vigilanza ittico venatoria
della Provincia sui danni della attività venatoria
27/09 La Provincia di Cosenza, Assessorato Caccia e Pesca, Piano Faunistico,
d'intesa con l'Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali,
realizza un corso di qualificazione per il proprio personale dipendente
del Corpo di Vigilanza Ecologica Ittico-Venatoria, incaricato, ai sensi
della legge regionale n. 9/96, all'accertamento e valutazione dei danni
alle colture arrecati dalla fauna selvatica.
L'organizzazione del corso sarà curata dall'Ordine Professionale
degli Agronomo-Forestali e riguarderà lo studio, l’individuazione,
l'analisi della realtà territoriale agro-forestale e la valutazione
dei possibili danni.
Il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, ha sottolineato
che intende svolgere il proprio ruolo Istituzionale, compiendo un significativo
passo in avanti nella direzione di erogare servizi efficienti anche
in materia di Caccia e Pesca, qualificando ancora di più il Personale
dipendente addetto al monitoraggio ed alla valutazione dei danni che
possano scaturire dall'attività venatoria.
L'Assessore alla Caccia e Pesca e Piano Faunistico, Pietro Petrozza,
di concerto con Presidente della Provincia, On. Mario Oliverio, con
il Direttore del Settore Ambiente, Servizio Caccia e Pesca e Gestione
Faunistica, Nicola Perrotta, ed in collaborazione con il Presidente
dell'Ordine Professionale dei Dottori Agronomi e Forestali di Cosenza,
Giovanni Perri, hanno predisposto un programma articolato da professionisti
specializzati agronomo-forestali, mediante lezioni teoriche ed esercitazioni
pratiche, in armonia con quanto previsto dalla legge regionale n. 9
del 17.05.1996, che ha delegato alle Province l'accertamento, la quantificazione
ed il risarcimento dei danni arrecati alle colture dalla fauna selvatica.
L'assessore Pietro Petrozza ha ribadito che il corso assume grande importanza
poiché nel territorio della provincia di Cosenza con il Parco
del Pollino e della Sila, unitamente a quello di altre aree protette
minori, la fauna selvatica è presente in modo significativo,
per cui le problematiche del risarcimento dei danni agli agricoltori
ed imprenditori va affrontato con la dovuta attenzione e preparazione
professionale.
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