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Archivio Notizie 2004 dal 14 al 18 settembre
L’Ass.
Dionisio Gallo: “Per l’allerta maltempo, la protezione civile
è in moto”
18/09 Le strutture della Protezione civile regionale
sono state attivate e sono in preallarme dopo che ieri, il Dipartimento
nazionale aveva diffuso un avviso di allerta meteo riguardate la Calabria
per un possibile peggioramento delle condizioni a partire dal pomeriggio
di oggi e fino a domani. A renderlo noto e' stato l' assessore regionale
alla protezione civile, Dionisio Gallo. ''Oltre alla sala operativa
regionale che e' aperta 24 ore al giorno, sono stati attivati tutti
i servizi provinciali e sono state allertate le 41 associazioni di volontariato
che hanno sottoscritto la convenzione con noi ed alle quali sono stati
forniti mezzi e materiale. Inoltre anche le squadre anticendio boschive
sono state trasformate in squadre di pronto intervento. La struttura
della Protezione civile e' pronta ad intervenire, ma speriamo che non
ce ne sia bisogno''. Al momento, in Calabria, piove in varie zone, ma
la situazione e' tranquilla. ''L' allerta meteo - ha spiegato Gallo
- ci segnala un peggioramento dal pomeriggio. E' auspicabile quindi
che, pur senza cadere nell' allarmismo, le persone, soprattutto quelle
che si trovano in luoghi all' aperto come la montagna, prestino attenzione
alle variazioni delle condizioni meteo''.
Sotto
la pioggia la manifestazione per la pace in Iraq svoltasi a Reggio
18/09 Nonostante la pioggia numerose persone hanno
partecipato alla manifestazione per chiedere la fine della guerra in
Iraq e la liberazione di tutti gli ostaggi. Accogliendo l'appello di
mobilitazione nazionale lanciato dall'associazione ''Un Ponte per...''
davanti alla Prefettura di Reggio Calabria si e' svolto un sit-in che
ha voluto testimoniare le ragioni del 'No' alla guerra in Iraq, del
ritiro delle truppe italiane e per la liberazione di tutti gli ostaggi.
Alla manifestazione hanno aderito numerose associazioni, partiti, organizzazioni
sindacali ed istituti scolastici. Durante l'iniziativa una delegazione
e' stata ricevuta dal Prefetto di Reggio Calabria che si e' impegnato
a riportare l'appello di ''Un Ponte per'' al Governo.
Conclusa
la campagna antincendio di Legambiente in Sila
18/09 Si e' conclusa la Campagna nazionale Aib 2004
di Legambiente nel Parco nazionale della Sila. La manifestazione e'
stata realizzata con il contributo della Direzione Generale per la Protezione
della Natura del Ministero dell'Ambiente ed e' stata coordinata per
il quarto anno consecutivo da Legambiente Sila con il coinvolgimento
dei circoli di San Giovanni in Fiore, Petilia Policastro, Zagarise e
Longobucco. ''Dal primo sgosto al 15 settembre - ha detto il presidente
di Legambiente Sila, Giannetto Alessio - 53 volontari per 12 ore al
giorno sono stati impegnati per 5.400 ore complessive, ed hanno garantito
una attivita' di salvaguardia del patrimonio naturalistico e paesaggistico
del Parco nazionale della Sila, attraverso l'avvistamento e la segnalazione
dei principi di incendio boschivo. I volontari di Legambiente dislocati
attraverso 10 postazioni di avvistamento fisse e mobili hanno svolto
una funzione di controllo del territorio del Parco e delle aree piu'
sensibili dell'Altopiano Silano''. ''Nonostante sia aumentata la vigilanza
e la capacita' di segnalazione rapida dei focolai di incendio - ha aggiunto
Antonio Nicoletti, responsabile nazionale della campagna - l'estate
appena trascorsa ha segnato un preoccupante aumento degli incendi nella
settimana di Ferragosto, che ha visto un incremento dei roghi del 406%
rispetto allo stesso periodo del 2003, e l'aumento del 300% dei roghi
nei primi 10 giorni di settembre ai due mesi precedenti. Stroncare gli
interessi degli incendiari e' l'altro punto carente che abbiamo riscontrato.
Non aver realizzato il catasto delle aree percorse dal fuoco nel periodo
2001/2003 e' certamente un segnale di disattenzione da parte dei comuni
e degli enti locali. Per verificare lo stato di applicazione della legge
quadro sugli incendi boschivi, 353/2000, nei comuni del Parco nazionale
della Sila la nostra Campagna prevede, dal prossimo mese di ottobre,
una ricognizione ed una indagine conoscitiva che individui e denunci
inefficienze e omissioni alla legge''. ''In primis il Parco nazionale
della Sila - conclude Nicoletti - che non si e' dotato del Piano contro
gli incendi boschivi previsto dalla legge 353/2000, e nel suo scandaloso
bilancio di previsione sono stati accantonati pochi spiccioli per la
prevenzione degli incendi boschivi: appena 165.000 Euro, il 2,3% dell'intero
bilancio. Meno di quanto hanno preventivato per consulenze e incarichi.
Il Parco e' completamente latitante nel far rispettare le regole e imporre
i vincoli che, nonostante siano vigenti sul territorio, nessuno rispetta.
Gli incendi boschivi, la diffusione di microdiscariche, gli abusi edilizi
dimostrano che questo soggetto ha completamente fallito la sua missione,
i cittadini non percepiscono nell'attuale Ente parco un difensore della
natura e del paesaggio silano. Anziche' infondere fiducia e fornire
certezza del rispetto delle leggi a salvaguardia del nostro patrimonio
naturalistico, il Parco e' moralmente responsabile delle illegalita'
che vengono praticate in Sila''.
L’Ance
di Vibo dura con Chiaravalloti : “Chi governa non può criminalizzare
una categoria”
18/09 ''Non possiamo permettere che chi ci governa
a tutti i livelli possa criminalizzare una categoria che traina l' economia.
Siamo d' accordo con il presidente Callipo quando afferma che le aziende
stanno per lasciare una regione che con il suo carico di problemi frena
ogni iniziativa di sviluppo''. E' quanto sostiene il presidente dell'Ance
di Vibo Valentia, Antonio Gentile, al termine di una seduta del consiglio
direttivo. ''Noi imprenditori - ha aggiunto - al contrario di chi proclama
e promette, diamo lavoro a centinaia di calabresi ed ogni giorno mandiamo
avanti le nostre aziende con enormi sacrifici. Bassa professionalita',
burocrazia, criminalita' e 'giochetti politici' hanno messo alle corde
gli imprenditori che si trovano per finire stretti nella morsa delle
politiche restrittive e della crisi congiunturale che assottiglia sempre
piu' gli utili. I segnali di ripresa economia stentano ad arrivare e
l' impulso dei governi e' pressoche' nullo. Ma non solo, cadono nel
nulla le richieste di ascolto, vengono ignorate le proposte e ritenuti
inutili tavoli e confronti''. ''Dobbiamo sapere - ha proseguito Gentile
- se e' venuto il momento di fare le valige e portare via le nostre
capacita' altrove perche' a nessuno interessa dell' imprenditoria. Se
le forze politiche sono ancora intenzionate a risolvere problemi ai
singoli con criteri altamente discrezionali piuttosto che operare per
la comunita' con spirito di servizio ed imparzialita'. Se le forze economiche,
sindacali e sociali non contano nulla nella stesura dei programmi e
nella condivisione degli obiettivi''. ''Se la sudditanza morale ed economica
- ha concluso - in cui intenderebbero ancora relegare un popolo sfiancato
da anni di becero clientelismo e' tutto cio' che dobbiamo attenderci
anche per il prossimo futuro''.
Blaiotta
plaude alla magistratura che ha aperto un inchiesta sulla vendita dei
macchinari della MDC
18/09 Il sindaco della città di Castrovillari,
Franco Blaiotta, ha espresso parole di apprezzamento nei confronti della
Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo del Pollino per
aver avviato una inchiesta sulla liquidazione dei macchinari della Manifattura
del Crati, ex GTC, ad una ditta di Gibilterra a poco più di tre
milioni di euro contro una precedente valutazione di gran lunga superiore
ed aver avviato le procedure di rogatoria internazionale per individuare
i proprietari della Società.
“Una iniziativa che si muove nel senso di una maggiore chiarezza
e trasparenza – ha aggiunto il primo cittadino -, a tutela di
una annosa vicenda che non doveva concludersi in questa maniera, delocalizzando
un patrimonio che, con le capacità, presenti sul territorio,
poteva essere protagonista e, principalmente, una opportunità
di lavoro e crescita per i circa 300 lavoratori in cassa integrazione
straordinaria (prossimi alla mobilità), all’interno del
mercato, e di sviluppo per l’intero comprensorio, bisognoso di
una massima interazione possibile tra soggetti politici, istituzionali,
sindacali e sociali.
“Dato che è stato fatto proprio e sollecitato più
volte da questa Amministrazione- riferisce l’amministratore -
in incontri ed in iniziative di coinvolgimento per creare quei presupposti,
utili alla rinascita di una azienda, bisognosa solo di un imprenditore
attento alla riorganizzazione dei processi produttivi, delle sue potenzialità
e di essere adeguatamente riconvertita e rilanciata in un’ottica
di flessibilità per poter uscire dalle <paludi> in cui
si trovava e trova per una nuova legittimazione economica e sociale
che attendeva. E’ anche questo – ha continuato Blaiotta-
l’impegno che deve far proprio e portare avanti il <Tavolo>
chiesto alla Presidenza del Governo ed al Ministero alle attività
produttive e che grazie all’assessorato regionale alle attività
produttive ed al Presidente della Giunta calabrese, è stato ottenuto
per verificare fino a che punto è possibile riscattare un diritto
legittimo per una zona bisognosa di segnali e di opportuni interventi,
presa in giro per troppo tempo.”
Firmato
il primo contratto di quartiere a Castrovillari per il recupero dell’area
“ex Ferrovia”
18/09 Un nuovo corso per il capoluogo del Pollino che
parte anche dal progetto denominato “Tra il rione Civita ed il
Pollino” é stato sottoscritto questa sera tra il Comune
di Castrovillari e le Ferrovie della Calabria per dare contenuti al
rapporto pubblico/privato che i Contratti di Quartiere offrono per i
centri della Calabria ed il loro recupero. Il protocollo, che vede le
Ferrovie della Calabria interpreti del primo Contratto, vedrà
il capoluogo del Pollino sede di un centro residenziale e commerciale,
con spazi adibiti a verde pubblico, sui terreni, momentaneamente occupati,
dai vecchi depositi delle Ferrovie ed ormai in disuso e che contribuirà
a rinnovare l’assetto urbano della città con interventi
sempre più specifici dove pubblico e privato danno il proprio
contributo per ridisegnare i centri. A Castrovillari, nello specifico,
l’apporto dell’Aterp / FdC conferiscono al progetto ed allo
stesso impianto una forte caratterizzazione nell’interesse di
una città da migliorare.
Un risultato importante che vede la firma del sindaco della città,
Franco Blaiotta, e del senatore Franco Covello, amministratore unico
delle FdC.
“Un impegno- ha chiarito Covello- che vuole ribadire la mia dedizione
per la città che mi ha dato i natali e nei confronti della quale
ho sempre fatto il massimo per farla divenire città di servizio
e dei servizi, soprattutto nei trasporti, e centro di un hinterland,
ricco per risorse storico- culturali ed artistico- ambientali, bisognoso
di strumenti, di unità politica, di meno personalismi e correnti
per affermare ruolo e dignità che non sono mai mancati e che
necessitano solo di essere guidati ed aiutati a crescere attraverso
un impegno più forte a tutela del primato della politica e delle
capacità degli uomini del lavoro, sempre più mortificati
da una non politica regionale. Da qui l’imperativo di salvaguardare
e battersi per migliorare l’esistente.”
“L’intervento in questione- ha aggiunto il sindaco-, svolto
d’intesa con la struttura e gli assessorati competenti, si salda
con il Piano di Sviluppo Urbano già presentato alla Regione da
questa amministrazione e con il PIT che è stato approvato pochi
giorni fa. Queste iniziative si inseriscono negli interventi già
programmati- precisa Blaiotta- che riguardano la ristrutturazione del
castello Aragonese e l’edificazione del nuovo palazzo di Giustizia.
Un programma imponente che intende dare finalmente alla città
quella qualificazione urbana e quelle prospettive di sviluppo da sempre
auspicate ma mai concretamente proposte in termini operativi con progetti
già finanziati o finanziabili in tempi brevi. Tutto ciò
– riferisce- in una visione dove l’intervento pubblico deve
trovare l’adeguato supporto della iniziativa dei provati al fine
di rendere possibile una forte ripresa sul Piano degli investimenti
e quindi delle prospettive di occupazione e di sviluppo. Questo era
ed è- ha affermato- il programma amministrativo di questa maggioranza
per realizzare concretamente questi progetti. Tutto ciò sarà
possibile- ha dichiarato ancora- se tutte le forze politiche di maggioranza
e minoranza daranno il loro costruttivo apporto di idee e suggerimenti.”
Il consigliere Antonello Pompilio a nome e per conto
dell’opposizione ha ricordato come i gruppi del DS, SDI e Margherita
non hanno mai fatto mancare il loro appoggio su progetti e programmi
concreti e funzionali al vero sviluppo della città, avviati nel
passato e che saranno come i Contratti di Quartiere ancora all’attenzione
del Consiglio per una migliore ottimizzazione possibile nell’interesse
di Castrovillari.Non a caso il programma a cui hanno aderito le Ferrovie
della Calabria attraverso il loro amministratore unico, si muove in
questo senso e si riferisce al decreto del 21 novembre 2003 del Ministero
delle Infrastrutture, riguardante i “Contratti di Quartiere II”
ed alla delibera di Giunta Municipale n.148 del 19 maggio scorso concernente
proprio la promozione delle linee programmatiche e destinate alla partecipazione
al bando, le cui risorse, come abbiamo visto, servono per offrire ai
residenti arredi più adeguati allo sviluppo e crescita di rioni
e quartieri e per renderli maggiormente rispondenti ad una migliore
qualità della vita che deve sempre più coniugarsi con
la crescita del lavoro e di una offerta ambientale in linea con lo sviluppo
scelto.
Naccarato
convoca al Commissione regionale Riforme
18/09 Il Presidente della Commissione Riforme Paolo
Naccarato rende noto di avere inviato a tutti i membri della Commissione
una lettera in cui trasmette copia della proposta di nuovo Regolamento
Interno del Consiglio regionale, presentata lo scorso 6 luglio insieme
a Bova e Pezzimenti. ''Dopo l'ottimo lavoro - dice Naccarato - svolto
per l'approvazione del nuovo Statuto, che ha visto l'impegno costante
e fattivo di tutte le forze politiche, restano da affrontare due questioni
in apparenza meno importanti ma in realta' non meno impegnative, anzi
forse piu' rilevanti in termini di riscontri operativi immediati: appunto
il nuovo Regolamento interno e la legge elettorale regionale. Per questo
occorre programmare un fitto calendario dei lavori della Commissione
che, pur in un contesto temporale di fine legislatura nel quale tantissime
saranno le sollecitazioni ad affrontare altri temi, permetta di giungere
in tempi utili al completamento dell'iter di riforma del nostro ordinamento.
Giovera' certamente alla produttivita' dei lavori, la tempestiva presentazione
di emendamenti alle proposte gia' presentate o di nuovi progetti, in
modo da consentire il confronto organico tra le diverse posizioni politiche.
In ogni caso, insieme ai colleghi dell'Ufficio di Presidenza, riteniamo
utile una riunione della Commissione per concordare le modalita' con
le quali si intende procedere, cogliendo l'occasione per presentare
la proposta di nuovo Regolamento allegata. Pertanto la Commissione sara'
convocata per lunedi' 27 settembre''.
Due
agguati mafiosi a Bianco e a Locri. Si temono ripercussioni.
18/09 Notte di sangue in Calabria, nella jonica reggina.
Tra le 23 e le 24 sono stati ricoverati all'ospedale di Locri (Reggio
Calabria) due uomini, feriti con colpi d'arma da fuoco in distinti agguati
non collegati fra loro. Il ferito più grave si chiama Massimiliano
Carbone, presidente di una cooperativa di servizi, 30 anni, senza precedenti
penali. Mentre stava rientrando a casa, appena sceso dall'auto è
stato colpito tra il bacino e il torace da un colpo di fucile caricato
a pallettoni. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime a causa
della rottura dell'arteria femorale. Dopo un intervento chirurgico rimane
in prognosi riservata. L'altra vittima è Domenico Morabito, 29
anni, con precedenti penali, gambizzato con quattro colpi di pistola
sparati da un'auto in transito, mentre egli si trovava davanti a un
bar di Bianco, sempre in provincia di Reggio Calabria. Si tratta del
nipote del noto boss di Africo Giuseppe Morabito, detto "Il tiradritto",
catturato il 18 febbraio del 2004 in un casolare alla periferia di Africo
dopo oltre dieci anni di latitanza. I medici hanno giudicato il ferito
guaribile in 20 giorni. Sebbene Morabito fosse in compagnia al momento
dell'attentato, nessuno degli interrogati ha dato elementi utili a identificare
chi ha sparato. Le indagini sui due episodi sono condotte dai carabinieri
e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Locri,Rosanna
Sgueglia. Secondo gli inquirenti, mentre il tentato omicidio di Carbone,
pur compiuto con modalità mafiose, allo stato non ha un movente
certo, il ferimento di Morabito potrebbe ricondursi a una diatriba fra
uomini della 'Ndrangheta o vicini ad essa. Comprensibile l'allarme procurato
tra gli inquirenti dal ferimento del giovane Morabito, gia' noto alle
forze dell'ordine, per le sue possibili ripercussioni considerati anche
i rapporti di parentela del Morabito. Le indagini non escludono alcuna
pista; l'episodio, avvenuto a Locri, che mirava all’uccisione
di Carbone, ha comunque provocato nella comunita' locrese un comprensibile
stato d'allarme visto e considerato che da molto tempo ormai non si
registravano episodi di cronaca cosi' gravi; a parte le intimidazioni
estive ad alcuni operatori commerciali.
Allerta
meteo della Protezione Civile per Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia.
Previste forti piogge, fulmini e vento
17/09 Nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse
dalla Protezione civile. La depressione che sta interessando l'Italia
e il cui minimo e' attualmente posizionato a sud ovest della Sardegna
tende a spostarsi lentamente verso levante. Dunque dalla mattinata di
domani, sabato 18 settembre, e per le successive 24 ore, l'avviso prevede
rovesci e temporali diffusi ed intensi sulla Sicilia, e piu' segnatamente
sul settore centro-orientale, andando progressivamente ad interessare
la Calabria e successivamente la Basilicata e la Puglia. I temporali
saranno accompagnati da raffiche di vento, anche consistenti, e da frequente
attivita' elettrica. La Protezione civile rileva, inoltre che, ''tenuto
conto delle caratteristiche delle precipitazioni previste e della loro
intensita', dello stato di saturazione dei suoli e dei livelli dei corsi
d'acqua, potranno continuare a svilupparsi effetti significativi, localmente
di particolare criticita', associati a rischio idrogeologico e idraulico
sulle zone di allertamento delle regioni interessate''. Le forti raffiche
potranno dare origine ''ad ulteriori effetti localizzati, nonche', mareggiate
lungo le coste esposte''. Per questo il Dipartimento seguira' l'evolversi
della situazione in stretto contatto con le strutture regionali e gli
uffici territoriali di Governo delle zone interessate dall'allerta meteo.
Nella giornata di oggi pioggia battente e intensa alternata a schiarite,
tuoni e fulmini, e temperature in lenta discesa rispetto ai picchi raggiunti
nella giornata di ieri. Questo il quadro della situazione in Calabria
. Particolarmente interessata dai fenomeni e' stata la fascia tirrenica
anche se non si segnala, al momento, alcuna difficolta'.
Chiaravalloti
replica alle polemiche: “In Calabria si piange e invece lo sviluppo
cresce”
17/09 ''Dalla Calabria arriva quel 'gancio' alla ripresa
che ha permesso in generale al Made in Italy di rialzare la testa...:
basterebbe uno stralcio di un intervento recente del viceministro alle
Attivita' produttive,Adolfo Urso, per far valere cio' che unanimemente
viene oggi riconosciuto all' impegno dei calabresi''. Ad affermarlo
e' il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti,secondo
cui ''dal ministro Urso provengono dati ufficiali,diffusi con obiettivita'
e, a differenza di cio' che sta accadendo in Calabria, senza pregiudizi
personali o di parte politica''. ''Gli industriali in Calabria, ad esempio
- commenta Chiaravalloti in una nota diffusa dal portavoce - erano gli
stessi, come e' evidente dai loro cognomi, anche quando le cose andavano
peggio. Se oggi qualcuno riconosce che la situazione va migliorando
e' certamente merito dei calabresi, di chi lavora e delle imprese, ma
altrettanto di chi in Regione ha contribuito nel creare occasioni piu'
favorevoli di incontro, guadagnando credibilita' e attuando, di concerto
con l'azione di governo nazionale, un programma piu' generale di sviluppo
del territorio''. ''Non c' e' una sola statistica, comunque la si voglia
leggere - prosegue Chiaravalloti - che assegni alla Calabria dati peggiorativi
rispetto al 2000, da quando cioe' la Casa delle Liberta' sta amministrando
la 'cosa pubblica' regionale.Non e' la prima volta, d' altronde, prima
ancora delle parole del ministro Urso, che alla Calabria viene assegnato
un ruolo guida tra le regioni d'Italia: la nostra regione e' prima per
indice di dinamismo nel Mezzogiorno e anche dalla stessa analisi 'asettica'
dei dati Istat si rileva un lento e costante complessivo miglioramento''.
''Ma per lo sviluppo occorre oltre che tanto impegno anche che ai tanti
pregiudizi si sostituisca una collaborazione attiva e reale, nel rispetto
reciproco, tra istituzioni pubbliche e organismi privati. Quel rispetto
dei ruoli - precisa Chiaravalloti - che va praticato sempre e da tutti''.
''Non e' pensabile - conclude il presidente della Regione - che da noi
solo si pianga, quando da fonti autorevoli si riconosce alla Calabria
di essere salita sul treno della ripresa economica. Quel 'treno' che
va certamente protetto da chi ha la responsabilita' di farlo, ma alimentato
da tutte le componenti senza scaricare competenze o impropriamente farle
proprie,quando non attribuirle a 'vanvera' a qualcuno''. ''La sicurezza,
poi, personale e dei propri beni - conclude Chiaravalloti - non si ottiene
creando 'club', strillando o scaricando responsabilita' su chi non ha
competenza. Alla sicurezza deve pensare lo Stato. Alle istituzioni locali
spetta creare le condizioni per non vanificare quegli interventi, pensando
allo sviluppo del territorio. Alla qual cosa non puo' evidentemente
mancare il contributo personale di ogni calabrese, iscritto in un club
o meno, politico o industriale, sindacalista, lavoratore o ancora precario
per colpe altrui, studente''.
Sabato
a Reggio manifestazione contro la guerra in Iraq
17/09 ''Crediamo che questa guerra, proposta come soluzione
al terrorismo, stia favorendo la diffusione e la radicalizzazione dei
conflitti''. E' quanto sostiene in una nota il comitato pacifista di
Reggio Calabria che ha organizzato per domani mattina una manifestazione
contro la guerra in Iraq. ''Chiunque creda - prosegue la nota - nella
soluzione politica e democratica dei conflitti internazionali deve opporsi
a questa guerra, perche' sta portando a un disastro globale. C' e' stata
gia' una opposizione massiccia alla guerra in ogni paese di Europa e
del mondo. Centinaia di migliaia di persone si sono gia' mobilitate
per la pace. Oggi, constatando che quasi due anni di aggressione ed
occupazione dell' Iraq hanno prodotto una situazione in cui i conflitti
si sono aggravati, accogliendo l' invito fatto dall' associazione 'Un
Ponte per' che chiede di manifestare contro la guerra in Iraq, per il
ritiro delle forze italiane e per la liberazione di Simona Pari e Simona
Torretta e degli operatori iracheni Raad Ali Abdul Aziz e Mahnaz Bassam,
facciamo appello ai movimenti, alla societa' civile, ai cittadini e
alle cittadine di Reggio Calabria per la resistenza e la lotta contro
la guerra, organizzando da subito opposizione di massa, mobilitazioni,
azioni e manifestazioni locali e nazionali''. ''Insieme - e' aggiunto
nella nota - possiamo fermare questa guerra, voluta dal presidente Bush
e dai suoi fedeli alleati, legati dall'intento di controllare l'area
di maggiore produzione di petrolio che esista al mondo''.
Promettono
di bloccare i cantieri fino alle elezioni del 2006 i partecipanti alla
protesta contro il ponte
17/09 Attuare qualsiasi iniziativa utile a bloccare
l'apertura dei cantieri per la costruzione del Ponte sullo Stretto almeno
fino al giorno delle elezioni politiche 2006. Questa la linea politica
decisa oggi, in una assemblea tenutasi a Villa San Giovanni (Reggio
Calabria ), dai vertici dei Verdi e delle associazioni ambientaliste
WWf, Legambiente e Italia Nostra. Ha aperto il dibattito Grazia Francescato,
portavoce europea dei Verdi e consigliere comunale di Villa San Giovanni,
ricordando, fra l'altro, che la megaopera "sta per essere varata
in un quadro di pericolosa incertezza istituzionale in quanto il comune
di Messina è commissariato e quello di Villa San Giovanni rischia
la stessa sorte se il sindaco Cassone non ritirerà le dimissioni".
Verdi e ambientalisti, inoltre, hanno deciso di organizzare, quanto
prima, una marcia di almeno 20 mila persone a Villa per protestare contro
la costruzione del ponte. Insieme ai vertici di Verdi e ambientalisti,
al tavolo dei lavori assembleari, c'erano anche il sindaco di Villa
San Giovanni, Rocco Cassone (il quale a suo tempo ha presentato ricorso
al Tar contro la legge obiettivo che prevede la costruzione del ponte)
e il segretario regionale dei Ds Claudio Fava.
Evade
dai domiciliari per andare a pregare. Arrestato due volte in tre giorni
17/09 E' agli arresti domiciliari, ma proprio non riesce
a non uscire di casa per andare a pregare davanti a un altarino che
ha costruito con le sue mani a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.
Per questo motivo, pero', e' gia' stato arrestato due volte in tre giorni
per evasione. Protagonista della vicenda Ercole Facciolo, di 35 anni,
di Pizzo, che sta scontando una condanna a un anno e sei mesi di reclusione
per furto aggravato. Martedi' sera Facciolo e' stato fermato fuori dalla
sua abitazione ed e' stato portato in carcere. Mercoledi' mattina il
Gup ha convalidato l'arresto concedendo nuovamente i domiciliari, nonostante
il parere contrario del pm. Ieri pomeriggio l'uomo e' stato arrestato
nuovamente e stamani e' comparso nuovamente davanti al giudice monocratico
Giancarlo Bianchi, che, nuovamente, ha convalidato l'arresto rimandando
Facciolo ai domiciliari, come richiesto dal suo difensore, l'avv. Francesco
Rombola'. E stamani Facciolo ha spiegato il motivo delle sue uscite:
si reca dalla propria abitazione (un alloggio popolare dove vive con
moglie e tre figli) a un altarino da lui realizzato dove ha collocato
una Madonnina per pregare e portare dei fiori. L'altarino, secondo quanto
riferito dal difensore, dista un centinaio di metri dall'abitazione,
200 secondo i carabinieri. Facciolo, che ha portato in aula le foto
dell'altarino, ha sostenuto di averlo realizzato per ringraziare la
Madonna per averlo fatto uscire dal tunnel della droga un anno e mezzo
fa dopo una dipendenza durata 15 anni. Il suo difensore ha anche ricordato
che tutti i precedenti del suo assistito sono costituiti da reati contro
il patrimonio per lo piu' furti e qualche rapina. Anni fa Facciolo e'
stato assolto perche' i giudici hanno riconosciuto che aveva rubato
cinquemila lire dalla cassetta delle elemosine in una chiesa a Pizzo
per stato di necessita'. Al riguardo l'avv. Rombola' ha lanciato un
appello perche' il suo assistito ''venga recuperato alla societa', altrimenti
e' una persona perduta''.
Incidente
mortale vicino Tarsia
17/09 Un uomo di 35 anni, Carlo Filodoro,di Rossano,
e' morto in un incidente verificatosi a Tarsia, sulla strada statale
ex 19, nei pressi del bivio per Santa Sofia d'Epiro. L'auto sulla quale
viaggiava l'uomo, per cause che sono in corso di accertamento da parte
dei militari dell'Arma della compagnia di San Marco Argentano, si e'
scontrata con un Tir. L'impatto e' stato violento e Filodoro e'deceduto
sul colpo.
I
Giovani Industriali calabresi sulla polemica Callipo-Chiaravalloti:
“Se Callipo parla a vanvera, anche l’Istat lo fa?”
17/09 ''Se Callipo parla a 'vanvera' che dire allora
dell' Istat?''. A chiederselo e' Maurizio Mauro, presidente del Gruppo
giovani imprenditori della Calabria, intervenendo nella polemica tra
il presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, ed il presidente
di Confindustria Calabria, Filippo Callipo. I giovani industriali si
sono riuniti nel tardo pomeriggio di ieri e, ha sostenuto Mauro, sono
stati costretti a modificare l' ordine del giorno della riunione mensile
''per affrontare l'iscrizione al club del tonno''. All' incontro, e'
scritto nella nota, erano presenti, oltre a Mauro, ''gia' indicato dalla
rivista Capital tra i 200 trentenni industriali destinati a cambiare
l' Italia, Florindo Rubbettino, editore di fama nazionale, Vincenzo
Renda, inserito nella ditta di trasporti passeggeri di famiglia, Claudia
Cuzzocrea, amministratrice di una delle piu' efficienti Case di Cura
regionali. I rappresentanti dei giovani industriali hanno preferito
non commentare le dichiarazioni di Chiaravalloti, ''ma presentare meglio
il quadro della situazione reale della Regione servendosi dei dati diffusi
dall' Istat nell'ultimo rapporto nazionale''. ''Abbiamo bisogno di una
'politica di riconversione' - hanno sostenuto i Presidenti provinciali
- non solo del sistema economico, ma soprattutto della classe politica
regionale, di destra o di sinistra che sia. Pur non volendo entrare
nel merito delle dichiarazioni che, per lo spessore umano e culturale
del Presidente Chiaravalloti stentiamo ad attribuirgli direttamente,
non possiamo non evidenziare che la sintesi di alcune delle 13 'variabili
di rottura', utilizzate dall' Istat nell' ambito del progetto 'Informazione
statistica territoriale e settoriale per le politiche strutturali 2001-2008,
non ci fanno stare tranquilli''. ''Gli indicatori - hanno aggiunto -
fanno riferimento essenzialmente allo sviluppo (intensita' di accumulazione
del capitale, capacita' innovativa, capacita' di finanziamento, capacita'
di sviluppo dei servizi alle imprese) all' apertura dell' economia (capacita'
di attrazione di investimenti esteri e di flussi turistici, capacita'
di esportazione in particolare di prodotti di alta tecnologia) e al
mercato del lavoro (partecipazione della popolazione al mercato del
lavoro)''. ''Le analisi - ha commentato Mauro - mettono in evidenza
una realta' regionale caratterizzata da insoddisfacenti performance
del sistema economico, da forti esigenze di miglioramento della dotazione
infrastrutturale, da situazioni ambientali compromesse che necessitano
di interventi di risanamento''. In particolare, secondo quanto riferito
nella nota di Confindustria, ''per quanto attiene l' economia, l' Istat,
evidenzia dinamiche troppo lente del Pil, la forte riduzione del peso
dell' industria, l' insufficiente orientamento all' esportazione, gli
elevati tassi di disoccupazione. Per contro, sempre in campo economico
- prosegue la nota - esistono significative potenzialita' da sviluppare
legate alla presenza di imprese ad elevato contenuto tecnologico, al
dinamismo della piccola e media impresa, alla presenza di centri di
ricerca, quali le tre sedi Universitarie e di un completo e articolato
sistema formativo, alla disponibilita' di forza lavoro qualificata,
allo sviluppo dei traffici portuali e del turismo''. Dai dati statistici,
secondo quanto riferito, ''la dotazione infrastrutturale necessita di
miglioramenti e significative integrazioni; l' ambiente presenta punti
di assoluta eccellenza paesaggistica e naturalistica nell' interno e
soprattutto nella costa e nel mare, ma vi sono situazioni non ancora
risolte, dissesto idrogeologico, approvvigionamento idrico, raccolta
differenziata; il fenomeno criminalita' ha raggiunto ormai, punte preoccupanti
in tutte le cinque province''. Per il Gruppo Giovani Imprenditori della
Calabria, dunque, ''basterebbe questa sintesi per dimostrare che, ad
oggi, non si e' riusciti ad applicare compiutamente le potenzialita'
di sviluppo che il Programma Operativo Regionale e, dal lato della sicurezza
per tutti i calabresi, il Pon sicurezza nazionale, avrebbero potuto
esprimere''.
Presidente
Oliverio: “Callipo, una calzante e opportuna, ma amara, riflessione”
17/09 ''E' lucida, calzante, opportuna la riflessione
(l'amara riflessione) sullo stato della Calabria e sul governo regionale
che il Presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, ha affidato
recentemente ad un giornale locale. Callipo, non si dimentichi, parla
in qualita' di rappresentante di una categoria e forza essenziale in
ogni contesto economico e sociale che guardi seriamente allo sviluppo
ed alla crescita complessiva''. Lo ha dichiarato il Presidente della
Provincia di Cosenza, mario Oliverio. ''Sono gravi le condizioni - continua
Oliverio - che il Presidente di Confindustria rileva; sono gravi e lasciano
un amaro in bocca ed una rabbia che tutti, indistintamente tutti, i
calabresi dovrebbero accogliere in se', condividendole in pieno. Callipo
da' voce ad una realta', che vede bloccate le sue condizioni di progresso
e mortificate le sue potenzialita' produttive e le sue migliori energie.
E' un dato evidente, che si evince da quasi tutti i parametri e gli
indicatori sociali ed economici, quello che evidenzia il Presidente
regionale di Assindustria. Su questa situazione bisognerebbe aprire
un confronto reale, libero da tatticismi e da pregiudizi, se si vuole
evitare ulteriore marginalita' ed una prospettiva ancora piu' fosca
per la nostra terra''. ''La valutazione reale delle risorse - continua
Oliverio - l'analisi delle strutture, delle opportunita', delle interconnessioni,
l'efficienza amministrativa ed organizzativa, la creazione di reti,
la collaborazione, l'innalzamento del livello di coesione sociale ed
altro, tutti i fattori, insomma, che spingono economia ed investimenti,
dovrebbero essere al centro di una riflessione proiettata sul futuro
della nostra regione per utilizzare al meglio le risorse e per interloquire
con strumenti e programmi credibili ed efficaci con le istituzioni nazionali
e comunitarie. Ci vuole un cambio di rotta. Ideare, sviluppare iniziative,
mettere in campo progetti e' quello che sin da oggi occorre con decisione
fare. Nessuno piu' dovra' creare le condizioni per denunciare un degrado
insostenibile, come fa Callipo. E' grave, lo ripeto, quello che egli
dice. Ma e' ancora piu' grave che contro una giusta riflessione, condivisa
da moltissimi calabresi stanchi da uno stato di cose non piu' sostenibile,
giunga una sbilanciatissima difesa d'ufficio che non ha ragione d'esistere
se non nella vecchia lezione pericolosa della politica che non esce
dalle sue stanze di potere, ottusa e sorda , dimentica del valore sacro
della rappresentanza''. ''L'atteggiamento del governatore Chiaravalloti
– dice Oliverio - che bolla improvvidamente come ''vaneggiamento''
un documento di sconcertante verita', non giova a nessuno. Ne' alla
Calabria, ne' a Chiaravalloti stesso ed alla sua Giunta, che hanno la
presunzione di governarne le sorti. Quello che resta evidente e' che
l'incapacita' della classe dirigente di creare le condizioni per una
nuova cultura a sostegno di un progresso reale e' la piu' grave diseconomia
nell'intero sistema. Bisogna sin da subito ribaltare questo sistema.
Occorre ricostruire la competitivita' (ma a lungo periodo) della Calabria,
attraendo forze, capitali, investimenti, progetti capaci di stabilire
un cambio sostanziale e radicabile di rotta. Occorre rientrare correttamente
nell'orbita del sostegno comunitario, utilizzando fondi ed opportunita'.
Occorre incontrarsi, accogliere le ragioni e le esigenze che stanno
alla base delle forze produttive, discutere, ma passando subito all'azione
sulle nuove ed inevitabili prospettive che debbono necessariamente essere
aperte per la Calabria. Che, altrimenti rimarra' per sempre solo una
''promessa'', destinata ad una decadenza che molti calabresi non meritano.
''La Provincia di Cosenza - conclude Oliverio - si candida, preoccupata,
ad essere sede naturale di quanti abbiano a cuore il reale cambiamento
e sin da ora annuncia una iniziativa che nella meta' del prossimo mese
di ottobre unira' imprenditori, rappresentanti sindacali, esponenti
delle forze produttive, sociali e culturali intorno al tema della reale
svolta e dell'individuazione della condizioni per attuarla. Un confronto
aperto alle forze sane di questa terra, nel quale i proclami e le vuote
intenzioni muoiano per sempre sotto il peso delle idee e dei progetti.
Domani
a Lamezia il primo “tavolo permanente dei Presidenti delle Province
Calabresi”
17/09 Come gia' annunciato nei iorni scorsi, domani,
sabato, 18 settembre, alle ore 10.00, a Palazzo Gagliardi (Vibo Valentia),
verra' istituito ufficialmente il primo ''Tavolo permanente dei Presidenti
dei Consigli provinciali della Calabria'', riunione a cui seguira',
alle ore 12.30, una conferenza stampa per dare conto di quanto discusso
e deciso. Il progetto, primo nel suo genere in Italia, prende le mosse
da un'iniziativa del presidente del Consiglio provinciale di Vibo Valentia,
Pietro Giamborino, che all'atto del suo insediamento annuncio' la volonta'
di promuovere un organismo concertativo stabile tra i cinque Consigli
provinciali calabresi, in grado di esprimere posizioni condivise sulle
principali problematiche che interessano le Province. All'incontro di
domani e alla successiva conferenza stampa, oltre al presidente Giamborino,
prederanno parte i presidenti Francesco Principe (Cosenza), Giovanni
Paola (Catanzaro), Roberto Siciliani (Crotone) e Pietro Patafi (Reggio
Calabria). In cima alle priorita' del nuovo organismo, c'e' innanzitutto
l'elaborazione di una strategia comune per la piena attribuzione da
parte della Regione delle competenze che la legge affida alle Province.
Fissati
i termini per la presentazione domande dell’ammortamento dei mutui
in agricoltura
17/09 La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore
all'Agricoltura Giovanni Dima e cosi' come previsto dall'art. 1 della
legge regionale n. 10 del 16/03/2004, ha fissato i termini di presentazione
delle domande dirette ad ottenere l'allungamento del periodo di ammortamento
dei mutui gia' contratti, ai sensi della legge regionale n. 14 del 22/12/1998,
dagli imprenditori agricoli per sostenere ed incentivare le proprie
attivita' produttive. Nello specifico, i titolari delle 1713 aziende
agricole calabresi interessate dal provvedimento dell'esecutivo regionale,
entro il termine ultimo del 31 dicembre 2004, potranno presentare la
domanda relativa all'ottenimento di tali benefici. Piu' precisamente,
gli imprenditori agricoli individuali e le societa' di persone potranno
ammortizzare i finanziamenti in questione in 14 anni per gli importi
fino a 51.645,00 Euro ed in 24 anni per gli importi superiori mentre
gli organismi associativi avranno a disposizione 14 anni per gli importi
fino a 516.456,00 e 24 anni per gli importi superiori.'' Ben 1713 aziende
agricole calabresi, ha affermato Dima, potranno, pertanto, beneficiare
degli effetti positivi derivanti alla legge n. 10 del 2004 e dal conseguente
provvedimento di Giunta perche' le stesse, essendo attualmente coinvolte
nei processi di ammodernamento delle proprie strutture produttive grazie
soprattutto all'utilizzo dei fondi comunitari del POR Calabria - parte
Feoga, utilizzeranno l'allungamento dei tempi di ammortamento dei finanziamenti
per fare altri ed ulteriori investimenti nei settori economico - produttivi
di loro competenza grazie anche e soprattutto ad un aumento di liquidita'
che potra' essere utilizzata per tali scopi ''. Da evidenziare, poi,
che all'attuazione di questo intervento legislativo si e' giunti grazie
all'impegno della Regione che, credendo nell'importanza di questa iniziativa,
ha impegnato risorse proprie di bilancio al fine di garantire il perseguimento
ed il raggiungimento di tale obiettivo.Lo stesso sistema creditizio
calabrese, condividendone l'impostazione di metodo, ha interloquito
costantemente con la struttura dell'Assessorato all'Agricoltura nelle
fasi preliminari e preparatorie di un dispositivo tecnico - amministrativo
che sicuramente avra' ricadute positive
sull'intero settore. '' Siamo convinti, ha concluso Dima, che dando
esecuzione a questo provvedimento si produrranno effetti benefici su
un sistema agricolo che ha necessita' d'investire in modernizzazione
produttiva e commerciale al fine di essere sempre di piu' competitivo
nei mercati nazionale ed internazionali; siamo convinti che questa sfida,
con la collaborazione e con l'aiuto dei soggetti interessati, potra'
essere vinta ''.
Approvati
dalla Regione gli statuti degli istituti regionali per la valorizzazione
delle minoranze linguistiche
17/09 Sono stati approvati gli statuti e i regolamenti
inerenti l' attivita' degli istituti regionali per la valorizzazione
delle minoranza linguistiche presenti sul territorio regionale: il via
libera, riporta una nota dell' Assessorato regionale alla Cultura, e'
stato dato a conclusione di una riunione del Comitato regionale per
le minoranze linguistiche. All' incontro, presieduto dall' assessore
regionale alla Cultura, Saverio Zavettieri che ha illustrato i documenti
prodotto dal Dipartimento - riporta una nota - hanno partecipato i sindaci
di Cerzeto, Lungro, S. Caterina Albanese, Bova, Palizzi, Guardia Piemontese.
Presenti anche gli esperti Filippo Violi, Carlo Pisano, Maria Pascuzzi.
Gli statuti e i regolamenti attuativi approvati riguardano l' Istituto
regionale Comunita' Occitana con sede a Guardia Piemontese; l' Istituto
regionale Studi Greco-Calabri di Bova Marina e Istituto regionale Comunita'
Arbereshe di Demetrio Corone. ''Siamo particolarmente soddisfatti -
ha detto Zavettieri - per il proficuo e qualificato lavoro svolto dalla
struttura del Dipartimento che ci ha messo in condizione di dare concretezza
e operativita' ai vari istituti culturali, garantendo con questi documenti
l' inizio di un percorso per creare valorizzazione e solidita' ai principi
della legge regionale''. Il direttore generale del Dipartimento, Gaetano
Princi, ha illustrato tecnicamente ai componenti del Comitato i documenti
che comprendevano gli statuti e i regolamenti attuativi dei tre Istituti
culturali calabresi. Soddisfazione - e' scritto nella nota - e' stata
espressa, per il lavoro svolto dalla struttura, dai componenti del Comitato
che hanno apprezzato lo spessore e la qualita' dei documenti portati
in discussione, evidenziando il ruolo propositivo dell' assessore Zavettieri
che ha seguito costantemente l'iter della formazione di questi documenti.
Nella stessa riunione il Comitato, ha approvato il Regolamento di funzionamento
della Conferenza regionale dei Comuni alloglotti. I documenti saranno
adesso inviati alla Giunta regionale e poi al Consiglio per l' approvazione
definitiva. ''Oggi - ha sostenuto l' assessore Zavettieri concludendo
la riunione - abbiamo dato un grande impulso alla partecipazione dei
componenti del Comitato, garantendo a pochi mesi dall' approvazione
della legge gli strumenti 'operativi' per il funzionamento degli Istituti
culturali che valorizzano le minoranze linguistiche''.
La
Provincia di Crotone protesta contro la Regione per il mancato trasferimento
delle deleghe
17/09 La Provincia di Crotone non ha partecipato, per
protesta contro il mancato trasferimento delle deleghe, alla riunione
indetta dall' assessorato regionale alla Formazione professionale per
discutere circa la programmazione Fse 2004-2005. Lo si apprende da un
comunicato dell' Ente. ''Il presidente della Provincia di Crotone, Sergio
Iritale, in linea con l' iniziativa sposata da tutte le Province calabresi
- e' scritto nel comunicato - ha deciso di non partecipare all' incontro,
autorizzando l' assessore alla Formazione professionale, Maria Concetta
Guerra, a declinare l' invito come forma di protesta per il mancato
trasferimento di alcune deleghe dalla Regione alle Province''.
Fermato
un uomo nell’ambito delle indagini dell’omicidio dell’imprenditore
di Lamezia
17/09 Una persona e' stata fermata dagli agenti della
polizia di Stato nell'ambito delle indagini sull'omicidio dell'imprenditore
Antonio Perri, compiuto a Lamezia Terme. I particolari delle indagini
sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è
tenuta stamattina negli uffici della questura di Catanzaro. La persona
fermata e' Nicola Paciullo, 25 anni, di Locri, ritenuto dagli investigatori
affiliato alla cosca dei Cataldo. Paciullo e' stato fermato dagli agenti
della squadra mobile di Catanzaro e del commissariato di Lamezia Terme.
Stamane il gip distrettuale ha convalidato il fermo ed ha emesso una
ordinanza di custodia cautelare. Gli investigatori non escludono l'ipotesi
che i mandanti dell'omicidio possano essere esponenti della criminalita'
organizzata di Lamezia Terme. Il movente, secondo quanto si e' appreso,
potrebbe essere una estorsione non pagata dalla vittima. Lo spunto investigativo
che ha portato a Paciullo sono state alcune dichiarazioni del collaboratore
di giustizia Marco Gioacchino Macrina. Il pentito ha raccontato agli
investigatori di aver accompagnato Paciullo da Locri a Lamezia Terme
in occasione di omicidi. Dopo queste dichirazioni gli investigatori
hanno verificato se Paciullo era presente a Lamezia Terme anche in occasione
dell'omicidio di Perri e, dopo aver raccolto altri elementi, lo hanno
fermato. ''Nel lametino - ha detto il sostituto procuratore nazionale
antimafia, Emilio Le donne - la strategia e' quella di utilizzare persone
che provengono da altre zone della calabria. Ora e' sicuramente interessante
capire qual'e' lo scambio che avviene tra le cosche per questi delitti''.
Gli investigatori ora stanno verificando il coinvolgimento di Paciullo
in altri delitti compiuti nel lametino ed i rapporti tra le cosche di
Lamezia Terme e quell'area jonica-reggina. All' incontro con i giornalisti,
oltre ai dirigenti della squadra mobile di Catanzaro, Francesco Ratta',
e del Commissariato di Lamezia, Salvatore La Rosa, ha partecipato il
sostituto procuratore distrettuale Gerardo Dominijanni.
La storia: L’imprenditore Antonio Perri, di 71
anni, fu ucciso il 10 marzo del 2003 in un centro commerciale di sua
proprieta'. Nell'ambito delle indagini gli investigatori ipotizzarono
che il delitto fu compiuto per vendetta a causa di una richiesta estorsiva
non soddisfatta dalla vittima. L' autore dell'omicidio, insieme ad un
complice (entrambi a viso scoperto), raggiunse gli uffici del centro
commerciale, ubicati nel piano sottostante il supermercato, e chiese
ad alcune persone di potere parlare con il titolare. Quando Perri, avvertito
da alcuni collaboratori, gli si avvicino', lo sconosciuto gli sparo'
con una pistola. La morte dell' imprenditore fu immediata. L' assassino,
sempre insieme al complice, raggiunse poi l' uscita del centro commerciale
e si allontano'. Antonio Perri era un imprenditore molto noto a Lamezia
Terme. La sua attivita' commerciale era vasta ed il suo giro d' affari
consistente. Proprio nel periodo dell'omicidio, tra l' altro, Perri
stava completando la realizzazione di un nuovo centro commerciale, di
notevoli dimensioni, a Maida, un centro a pochi chilometri da Lamezia
Terme.
Perugini
“Anche la Provincia ha il suo progetto di valorizzazione del golfo
di Policastro”. Il 25 un convegno.
17/09Da' corpo alle intenzioni, bformalizzate da un
protocollo d'Intesa, firmato lo scorso anno tra le Province di Cosenza,
Potenza e Salerno, il Convegno presentato alla stampa questa mattina
presso la Presidenza della Regione Basilicata, nel capoluogo lucano
e dedicato allo sviluppo sostenibile nel Golfo di Policastro, il magnifico
scenario naturalistico, che si estende dal territorio calabrese sino
a quello campano. Dell'iniziativa, che ha avuto grande risalto ed attenzione
nelle tre regioni interessate al progetto di partneriato, che mira alla
promozione di uno sviluppo locale condivisibile da tre realta' geografiche
contigue, parla il Vicepresidente della Provincia di Cosenza, Salvatore
Perugini, che, su delega del Presidente Oliverio, stamane, ha preso
parte alla conferenza stampa di presentazione dell'assise congiunta,
che avra' luogo il prossimo Sabato, 25 Settembre, a Maratea. ''Da piu'
di un anno - riferisce Perugini – i rappresentanti delle tre province
di Cosenza, Salerno e Potenza, uniti a Gruppi di Azione Locale e all'ENEA,
hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa, che mira alla valorizzazione
del patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale del Golfo di Policastro.
Un'area che ha forti vocazioni e potenzialita' di sviluppo, cui debbono
concorrere le energie e gli attori locali delle tre province, unite
da questo splendido pezzo d'Italia''. ''Il Golfo di Policastro - ricorda
ancora Perugini – non racchiude in se' la sola straordinarieta'
del paesaggio costiero, che in provincia ''tocca'' i territori di Scalea
e Tortora: ricomprende le aree di tre Parchi Nazionali, quello del Cilento
e Vallo di Diano, del Lagonegro - Val d'Agri e quello del Pollino. Lanciare
questa zona - rileva il Vicepresidente della Provincia cosentina -,
farlo con le energie e le inziative concertate ed efficaci di tre istituzione
mosse dal medesimo scopo, equivale ad ipotecare seriamente ed in positivo
una concreta idea di evoluzione e sviluppo per un territorio nel quale
l'economia puo' facilmente indotta dal turismo''. ''Il sostegno dell'ENEA
e della sua unita' Tecno-Scientifica, la grande competenza mostrata
dagli amministratori sia lucani che campani, il valido apporto dei GAL
- conclude il Vicepresidente - sono sin d'ora una garanzia di un giusto
approccio verso la creazione di condizioni di sviluppo per la zona,
verso il quale la Provincia di Cosenza e' fortemente proietatta. Approccio
che verra' esplicitato operativamente nel corso della giornata dedicata
al Golfo di Policastro, il prossimo 25 settembre, che vedra' ancora
l'apporto importante della Regione Basilicata e del suo Presidente Bubbico,
con il quale speriamo di approntare una collaborazione proficua che
porti a risultati comuni in breve tempo, secondo le giuste attese della
popolazione residente in questo paradiso pronto ad aprirsi a tanti''.
Golfo
di Policastro: tre Regioni per il suo sviluppo.
17/09 I Presidenti di Basilicata, Calabria e Campania
- Filippo Bubbico, Giuseppe Chiaravalloti e Antonio Bassolino - si incontreranno
il 25 settembre prossimo, a Maratea (Potenza), per avviare un progetto
di sviluppo delle aree che si affacciano sul Golfo di Policastro, un
territorio che conta 21 comuni rivieraschi e circa centomila abitanti,
che diventano mezzo milione durante l' estate. Il progetto ha anche
gia' un testimonial, la cantante lirica Katia Ricciarelli, che concludera'
la giornata del 25 settembre. L' annuncio e' stato dato stamani, a Potenza,
da Bubbico, dopo un incontro fra amministratori provinciali di Potenza,
Salerno e Cosenza che hanno approfondito i contenuti di un' intesa firmata
nel marzo dello scorso anno. L' accordo entra ora nei programmi delle
tre Regioni e Bubbico ha detto che se parlera' in una riunione in programma
Genova nei prossimi giorni, per anticipare i programmi da realizzare
con i fondi strutturali nel periodo 2007-2013, quando la Basilicata
non fara' piu' parte delle Regioni del cosiddetto obiettivo uno dell'
Unione europea. Il rafforzamento del sistema portuale e la tutela delle
acque sono due degli obiettivi prioritari del ''Progetto Policastro'',
che riguarda un' area che si estende da Scalea, nel Cosentino, a Marina
di Camerota, nel Salernitano, passando proprio per Maratea, in Basilicata.
Secondo l' assessore al turismo della Regione Basilicata, Gaetano Fierro,
le tre regioni interessate devono progettare interventi che tengano
conto dell' attrazione che il Golfo di Policastro esercitera' sui flussi
turistici quando saranno terminati gli interventi su Cilentana e Bussentina
e sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Tornano
le giornate europee. Si svolgeranno il 25 e 26 settembre
17/09 Mostre a tema, conferenze, percorsi naturalistici,
visite guidate a Parchi archeologici, Musei e Centri storici e concerti
all' aperto: e' quanto prevede il programma delle Giornate Europee,
indette dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici
della Calabria, che si terranno il 25 e 26 settembre. Si rinnova cosi',
anche nella regione, l' appuntamento con la riflessione proposta per
favorire iniziative ed occasioni d' incontro tra i cittadini e la loro
storia. ''La Calabria, punta avanzata della penisola italiana nel Mediterraneo,
- afferma Francesco Prosperetti, direttore regionale dell' organismo
che dipende dal Ministero per i beni e le attivita' culturali - costituisce
da sempre crocevia privilegiato d' incontro di popoli e culture e si
pone pertanto quale esempio, tra i piu' significativi, di quell' integrazione
perseguita dal Consiglio d' Europa che fornisce l' input alle iniziative
promosse dalle Giornate europee. Nell' occasione i musei e i siti monumentali
sono resi accessibili gratuitamente e costituiscono i luoghi d' elezione
per la conservazione di quelle testimonianze materiali ed umane che,
dai tempi della colonizzazione greca fino all' eta' contemporanea, documentano
l' appartenenza della nostra regione all' Europa''. Tra le iniziative
previste nel calendario della due giorni calabrese, la direzione regionale
per i beni culturali - e' detto in un comunicato - curera' con l' Archivio
di Stato di Reggio Calabria una mostra documentaria che, a partire dal
30 settembre fino al 31 gennaio del prossimo anno, offrira' a tutti
l' opportunita' di riscoprire, attraverso i documenti e i disegni d'
archivio, interessanti aspetti dell' attivita' musicale e dell' edilizia
teatrale nel territorio reggino.
Il
Gen. Gottardo in visita alla sede del Comando Regionale Calabria: “Massimo
impegno contro la criminalità”
17/09 ''La criminalita' organizzata ha affinato le
tecniche, interferisce sempre di piu' nel sistema
economico attraverso il riciclaggio di capitali e proprio per questo
richiede il massimo delle energie da parte nostra e l' affinamento di
quelle tecniche investigative cui stiamo provvedendo. I risultati acquisiti
in Calabria sono confortanti''. Questo ha sostenuto il Comandante generale
dell' Arma dei Carabinieri, gen.Luciano Gottardo, che oggi ha visitato
la sede del comando regionale della Calabria. Si tratta della prima
visita del gen. Gottardo nei comandi regionali italiani. La scelta della
Calabria come prima regione, ha spiegato, ha voluto rappresentare ''intanto
un omaggio alla societa' calabrese e poi una testimonianza di considerazione
per i problemi antichi che connotano questa regione''. ''In Calabria
- ha sostenuto Gottardo - l' Arma ha un dispositivo piuttosto robusto
con 6.000 uomini e 290 stazioni distribuite su tutto il territorio.
I risultati conseguiti sono confortanti e mi riferisco anche ai piu'
recenti, con l' arresto di due latitanti di spicco inseriti nell' elenco
dei 30 piu' pericolosi, Pasquale Tegano e Giuseppe Morabito, ed il sequestro,
a Gioia Tauro, di 260 chili di cocaina. Un dispositivo che si sta rafforzando
con l' istituzione della Compagnia di Soveria Mannelli, con la tenenza
di Rosarno e, imminente ormai, la tenenza di Cassano Ionio. Quindi una
presenza attenta, determinata, fatta di uomini in possesso di una grande
professionalita'. I risultati, fino a questo momento ci stanno dando
ragione''. Parlando del ruolo dei carabinieri nella lotta alla 'ndrangheta,
Gottardo ha sottolineato l' importanza ''dell' azione di controllo del
territorio, quindi dell' attivita' preventiva, caratteristica peculiare
delle forze dell' ordine, perche' permette di venire a conoscenza delle
realta' locali. Cio' - ha aggiunto - permette di iniziare il flusso
di notizie e quindi di incrementare l' attivita' di intelligence che
poi viene sviluppata a piu' alto livello con i reparti specializzati.
In questo senso la costituzione anche recente, nel settore dell' ambiente
del nucleo operativo ecologico a Catanzaro in aggiunta a quello di Reggio
Calabria va in questa direzione, cioe' nel rafforzamento del dispositivo
di intelligence''. Oltre a questo, Gottardo ha evidenziato l' importanza
degli apparati tecnologici in dotazione all' Arma che costituiscono
''un valore aggiunto''. Gottardo, che era accompagnato dal comandante
regionale della Calabria, Eduardo Centore, dopo avere passato in rassegna
i reparti schierati, ha tenuto una riunione operativa con gli ufficiali.
Il Comandante generale dell' Arma ha dato atto ai militari dell' impegno
profuso sottolineando i risultati ottenuti ed ha affermato che inizia
adesso ''un percorso da fare insieme per migliorare ancora la nostra
efficienza e dare risposte ai bisogni dei cittadini in termini di sicurezza''.
Parlando dell’ambiente il generale Gottardo ha
spiegato che le iniziative su di esso sollecitano appetiti criminali
''una sfida di questo secolo perche' si tratta di una realta' che si
sta facendo avanti e che sollecita molti interessi di natura economica
e quindi gli appetiti di un certo tipo di criminalita'''. ''A questo
settore - ha spiegato Gottardo - l' Arma ha prestato molta attenzione,
ha incrementato notevolmente, con il Comando tutela dell' ambiente,
gli organici e ci stiamo predisponendo a svolgere un' attivita' piu'
efficace in questa direzione, ed i risultati ci danno ragione''. Il
Comandante generale dell' Arma, dopo avere ricordato la recente costituzione
di un Nucleo ecologico a Catanzaro in aggiunta a quello di Reggio, ha
evidenziato che i Nuclei presenti sul territorio nazionale ''sviluppano
un' attivita' specifica mirata in questo settore''.
Infine, parlando a margine della manifestazione con i giornalisti, il
Generale Gottardo ha tracciato una berve analisi sulla situazione
in Iraq. “L' attivita' svolta dai carabinieri impegnati
nella missione italiana in Iraq ''si sta svolgendo con risultati soddisfacenti,
anche se la situazione in generale, in questo momento, e' piu' delicata''.
''La presenza dell' Arma - ha ricordato Gottardo - e' con la Msu nel
cui ambito, all' interno del contingente italiano, sviluppa attivita'
di formazione della polizia locale irachena e svolge attivita' di pattugliamento
con unita' della polizia locale''.
Spara
dopo una lite, a Rosarno, fa cinque feriti e scappa
17/09 Cinque persone sono rimaste ferite in un agguato
compiuto nella notte da sconosciuti a Rosarno. Si tratta di Giuseppe
D'Agostino, di 43 anni, la zia Vincenza Pronesti', 50 anni; la suocera
Annunziata Pronesti', 62 anni; la moglie Domenica Nardelli, 37 anni
ed il figlio R.M. di 15 anni. Ieri sera Giuseppe D'Agostino ed i suoi
familiari erano all'esterno dell'abitazione quando una persona, a bordo
di moto di grossa cilindrata, hanno sparato dei colpi di fucile che
hanno ferito le cinque persone. Le vittime sono state soccorse ed accompagnate
nell'ospedale di Vibo Valentia dove i sanitari le hanno giudicate guaribili
con prognosi da dieci ai venti giorni. Stamane Domenica Nardelli ed
il figlio quindicenne sono tornati nuovamente nell'ospedale di Vibo
dove, a causa della ferita all'occhio, saranno sottosposti ad un intervento
chirurgico. Sul luogo dell'accaduto sono intervenuti gli agenti della
polizia di Stato di Gioia Tauro che hanno avviato le indagini. Secondo
quanto riferito da fonti investigative il ferimento delle cinque persone
sarebbe avvenuto per l' insorgere di contrasti tra lo sparatore e il
gruppetto per futili motivi. Secondo quanto emerso dalle indagini lo
sparatore avrebbe fatto uso di cartucce caricate a piombo fine e subito
dopo avere aperto il fuoco si e' dato alla fuga ed e' attivamente ricercato
dalla Polizia di Stato. Le indagini sono coordinate dalla Procura della
Repubblica di Palmi.
Il
Governo accoglie il ricorso sulla caccia della LAV contro la proroga
della Regione
17/09 La Lav ha reso noto che il Consiglio dei Ministri
ha accolto il ricorso che la LAV presento' al Ministero degli Affari
regionali contro la delibera della Giunta calabrese n.88 del 17 febbraio
2004 che prolungava la stagione di caccia fino al 21 marzo 2004, benche'
la legge statale in materia n. 157 del 1992 fissa la data di chiusura
della caccia al 31 gennaio. Nell'esposto la LAV denunciava la ''palese
illegittimita' della delibera, un esempio di analfabetismo giuridico
in quanto la materia dei periodi di caccia e' di stretta competenza
statale e perche' l'atto regionale viola le disposizioni della legge
n.157/92, della direttiva 79/409/CEE e delle Convenzioni internazionali
sulla fauna. Ora il Governo ha fatto proprie le censure della LAV ed
ha chiesto alla Corte di emettere la sentenza per ''dichiarare che non
spetta alla Regione Calabria e, per essa, alla giunta regionale modificare
unilateralmente e in totale assenza dei presupposti di legge il calendario
venatorio e conseguentemente si chiede di annullare la deliberazione
della giunta regionale n. 88, occasione del conflitto, nonche', ove
occorra, gli atti di pianificazione venatoria presupposti''.
Convocato
per il 20 il Consiglio provinciale
17/09 Convocato il Consiglio provinciale in sessione
ordinaria, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza,
per lunedì 20 settembre 2004 alle ore 18.00, in prima convocazione,
e per martedì 21 settembre c.a. alle ore 19.30, in eventuale
seconda convocazione. All’ordine del giorno la “Presentazione
delle linee programmatiche del Presidente della Provincia.”
Concluso
il Convegno Diocesano dell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano
16/09 Si sono conclusi oggi, con la celebrazione eucaristica,
nella Cattedrale di Cosenza, presieduta dall'Arcivescovo Metropolita
di Cosenza-Bisignano, Mons. Giuseppe Agostino, i lavori del convegno
diocesano sulla missione della parrocchia nel territorio ed e' stato
simbolicamente aperto il nuovo anno pastorale. Durante la santa Messa
sono stati ordinati - per la preghiera consacratoria e l'imposizione
delle mani del Padre Arcivescovo - due sacerdoti (Guillaume Bulangunga,
nato nel Congo e appartenente alla comunita' del Seminario Cosentino,
e Vittorio Serra, proveniente dalla comunita' parrocchiale di San Fili)
e un diacono (fratel Alessandro Schiro', della Fraternita' Monastica
Apostolica Benedettina diocesana). Con Mons. Agostino hanno concelebrato
i molti sacerdoti presenti. Folta anche la partecipazione di religiose
e laici. Durante la celebrazione della S. Messa, l'arcivescovo, Mons.
Giusppe Agostino ha rivolto ai fedeli una toccante omelia riportata
di seguito per intero:
Omelia nella celebrazione eucaristica per la conclusione del convegno
diocesano
e l’apertura dell’anno pastorale 2004/2005
Cattedrale di Cosenza, giovedì 16 settembre 2004
1. L’incontro annuale, pur nel suo limite celebrativo e contenutistico,
ha in sé un grande valore che è quello di poterci guardare
l’un l’altro, riconoscendoci Chiesa e Chiesa particolare,
oggi, nel nostro territorio.
L’essere Chiesa è un fatto storico e metastorico, locale
ed universale, visibile e misterico, permanente e sempre nuovo.
A conclusione del convegno, quest’anno ci è data la grazia
di conferire l’ordine del presbiterato a due nostri fratelli,
che, tra l’altro, sono stati alunni del nostro Seminario (un terzo
per ragioni familiari sarà ordinato tra due settimane nella sua
parrocchia) e ad un diacono, monaco diocesano che lavorerà nella
parrocchia monastica che abbiamo istituito ad Andreotta, dove questa
esperienza si avvierà tra giorni. L’evento dell’ordinazione
ci apre a benedizione e speranza e mi dona l’occasione di offrirvi
una meditazione omiletica sulla Chiesa oggi, guardando in essa il ruolo
di noi ministri sacri che abbiamo compiti di eccezionale valenza ed
i laici, anima mundi, di questo mondo che, nel divenire storico, cerca
vie di umanizzazione, di solidarietà, di speranza e di crescita
integrale e globale.
2. La Chiesa non è fuori dal mondo. È come l’anima
che non è fuori del corpo. Essa, nella sua mistericità
e trascendenza è opera di Dio e perpetua sino alla consumazione
del tempo la salvezza che il Signore Gesù ha avviato radicalmente,
ma che deve estendersi nella storia, nei vari luoghi e nelle culture.
«Ite in mundum universum», ci dice il Signore. Questo “universo”
è la totalità dell’uomo, dell’umano in un
nunc che è la “storicità” che contestualizza
il suo “vivere”.
3. Tutti i tempi sono uguali e diversi come le età dell’uomo
che è sempre se stesso ma che ha problematiche diverse nell’adolescenza,
nella giovinezza, nella maturità, nella vecchiaia.
Dove sta andando l’uomo, oggi? Dove va la storia? È ovvio
che non presumo fare un discorso esaustivo, analitico, ma - pur con
fondamento culturale - propongo di interrogarci in chiave sapienziale
e, come noi diciamo, pastorale.
4. L’uomo, oggi, ha sfide colossali che gli derivano dalle conquiste
che ha in mano, ha rischi, o comunque, tensioni che sono tipiche di
questa era storica che è celere, globale e che investe la mentalità,
i criteri di giudizio, che scuote e talvolta smonta i valori tradizionali,
naturali e cristiani smarrendosi in un ethos relativistico, immanente
e che presume di darsi un futuro senza radici o che è come chi
guarda il fluire di un fiume senza riferirsi alla sorgente.
5. Il Beato papa Giovanni volle il Concilio Vaticano II per scrutare
i segni dei tempi ed interpretarli alla luce del Vangelo, per conoscere,
dice la Gaudium et Spes e comprendere il mondo in cui viviamo nonché
le sue attese, le sue aspirazioni e la sua indole spesso drammatiche.
Così analizza la condizione dell’uomo nel mondo contemporaneo
(cfr. n. 4): «L’umanità vive oggi un periodo nuovo
della sua storia, caratterizzato da profondi e rapidi mutamenti che
progressivamente si estendono all’intero universo. Provocati dall’intelligenza
e dall’attività creativa dell’uomo, su di esso si
ripercuotono, sui suoi giudizi e desideri individuali e collettivi,
sul suo modo di pensare ed agire sia nei confronti delle cose che degli
uomini. Possiamo così parlare di una vera trasformazione sociale
e culturale che ha i suoi riflessi anche nella vita religiosa».
Ed ancora: «Mai il genere umano ebbe a disposizione tante ricchezze,
possibilità e potenza economica, e tuttavia una grande parte
degli uomini è ancora tormentata dalla fame e dalla miseria ed
intere moltitudini sono ancora interamente analfabete. Mai come oggi
gli uomini hanno avuto un senso così acuto della libertà
e intanto si affermano nuove forme di schiavitù sociale e psichica.
E mentre il mondo avverte così lucidamente la sua unità
e la mutua interdipendenza dei singoli in una necessaria solidarietà,
a causa di forze tra loro contrastanti, violentemente viene spinto in
direzioni opposte; infatti, permangono gravi contrasti politici, sociali,
economici, razziali ed ideologici». Il mondo è una polveriera,
non si contano le guerre. «Aumenta lo scambio delle idee, ma le
stesse parole con cui si esprimono i più importanti concetti,
assumono nelle differenti ideologie significati assai diversi»
(basterebbe pensare al nome santo di Dio…).
«Finalmente con ogni sforzo si vuole costruire un ordine temporale
più perfetto, senza che cammini di pari passo il progresso spirituale.
Immersi in così contrastanti condizioni, moltissimi nostri contemporanei
non sono in grado di identificare realmente i valori perenni e di armonizzarli
dovutamente con quelli che a mano a mano si scoprono. Per questo sentono
il peso della inquietudine, tormentati tra la speranza e l’angoscia,
mentre si interrogano sull’attuale andamento del mondo. Il quale
sfida l’uomo, anzi lo costringe, a darsi una risposta».
6. Sintetizzo, ora, le emergenti e diffuse problematiche e gli scompensi
valoriali; tenterò un esame della radice, indicherò dove
siamo attesi nei perenni contenuti dell’inquietudine degli umanesimi
contemporanei e mostrerò il modo di essere, oggi, prete e laico.
Sento di offrire questa sintesi. Oggi, unanimemente, si dice che c’è
crisi di valori. È un modo descrittivo di una patologia etica
sociale. Ma dobbiamo saper dire che il “valore” cioè
la valenza di qualsiasi scelta o comportamento ha bisogno di un riferimento
ad un lògos, noi diciamo al Lògos, alla Parola creativa
e fondativa di tutto.
La crisi, oggi, è lo smontaggio di Dio, è la sua assenza.
Il processo culturale della liberazione da Dio ha il suo epilogo nella
conclamata “morte di Dio”. Ma è bene osservare che
l’etica, ogni etica, implica il problema del senso della realtà
e dei valori e apre quindi alla domanda religiosa, come fondamento ultimo
del senso.
Il processo di liberazione da Dio ha portato al valore assolutizzante
di ideologie, credenze e valori antropologici limitati all’arco
“terreno” dell’esistenza. In questo senso, valori
pragmatici o strumentali quali il danaro, il benessere, la politica,
il senso, l’edonismo vengono assunti a scopi “collettivi
di vita”.
Si è verificato che, per la fuga perpetrata, la mancanza del
“pane di casa” si è compensata con le carrube dei
maiali. Sicché l’uomo delle culture imperanti per aver
voluto essere ateo, o, comunque, per aver voluto considerare Dio “ininfluente”,
secondo la considerazione di Heinrich Heine «lasciamo il cielo
agli angeli ed ai passeri», questo uomo da ateo o scientifico
o pratico è divenuto idolatra. Si organizza intorno al danaro,
al successo, al potere, al piacere.
Questa idolatria collettivizzata genera grossi urti sul piano dei modelli
educativi. La famiglia è smarrita ed instabile. Penso a quanto
sognano gli adolescenti o ai modelli che stordiscono i nostri giovani.
L’uomo “scientifico”, arbitro di tutto, oggi manipola
la vita, predica il permissivismo, confonde la “libertà”
con licenziosità, pone l’opinione al posto della verità,
il sondaggio come indicatore di certezze. Oltre che la disattenzione
alla Parola di Dio, c’è la crisi del diritto naturale per
cui non c’è nulla di stabile, tutto è - si dice
- diveniente ed è possibile.
Ma questa sicumera è scossa dalle guerre, dal terrorismo internazionale,
dalla crisi di dialogo tra i popoli, le religioni. La crescente mobilità
degli uomini non è nella linea della Pentecoste, ma della Babele.
Questa cultura “liberatoria” ha smontato il senso dell’autorità,
immette nell’agitazione. L’uomo di oggi è nella fretta,
è “condotto”, anziché conducente. Ha smarrito,
oltre che la misura, anche la capacità del soffrire.
7. Questa lettura realistica che ho cercato di fare non vuol essere
una lamentazione sterile né, quindi, una dichiarazione fallimentare.
È invece una situazione realistica, una diagnosi non, però,
per la morte ma per la vita.
Il Signore Gesù che è “ieri, oggi e sempre”
è venuto, è presente ed è operante per l’uomo
di sempre, per l’uomo sicuro di sé o per l’uomo confuso,
smarrito.
Mi preme, però, farvi cogliere dove è veramente “situato”
l’uomo di oggi. Ha chiara esperienza di fallimento, ha bisogno
di casa, di riconciliazione, di pace.
Anzitutto la sfida prometeica dello smontaggio dell’Assoluto ritengo
di poterla storicamente spiegare per due vie: la prima è la ricerca
continua dello spirito umano che cerca il senso ultimo delle cose e
che, non di rado, pecca di “presunzione”, non cogliendo
ed accettando che l’uomo deve e può essere “accogliente”
e non “definiente” la verità.
L’uomo è antenna, non è la Parola.
Altro elemento da considerare è che molte ideologie sono nate
per reazione ad accentuazioni concettuali precedenti.
Così, ad esempio, forme razionalizzanti ad oltranza hanno avuto,
tra l’altro, origine in forme di irrazionalità come il
fideismo ed il bigottismo o moralismo saccente.
Non pochi errori sono forme di reazione o di protesta. Fontalmente sono
postulati che s’incanalano in risposte sbagliate per problemi
giusti. Ma si è arrivati così, come dice qualche pensatore
moderno, che per distruggere le maschere si è smontato il fondamento.
Tuttavia l’uomo di oggi mostra la sua insoddisfazione, e sta “rientrando
in sé stesso”. Non bisogna dargli il colpo di grazia, giudicandolo,
ma tendergli la mano e mostrargli la casa.
8. Ecco, allora, dove siamo attesi i credenti, preti e laici, e come
dobbiamo operare. La Gaudium et Spes osserva (n. 40): «La Chiesa
che è insieme “società visibile e comunità
spirituale” cammina insieme con l’umanità tutta e
sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena ed è come
il fermento e quasi l’anima della società umana destinata
a rinnovarsi in Cristo e a trasformarsi in famiglia di Dio».
Questo grande progetto che è il “disegno della salvezza”
del quale siamo ministri attivi e storici, oggi, a mio sentire - e lo
dico come frutto di lunga, ma convinta considerazione - ha alcune vie
che vi indico, specie a voi preti, per il domani. In questa riflessione
mi riferisco a quelli che siamo soliti chiamare i “lontani”,
a quelli che si orientano secondo i modelli dell’umanesimo immanentistico.
Per questi indico alcune vie a voi laici, spesso smarriti, frammentati
in tante esperienze, ma bisognosi di unitaria operatività.
Vi mostro dei cammini di speranza per una buona e convinta semina. Questi
cammini sono imitativi dell’itinerario umano di Gesù che
battè le strade dell’umanità dispersa.
La prima via è la preghiera. La preghiera assume il mondo e si
fa voce di esso come invocazione, intercessione. Fu la via primaria
di Cristo. Egli fu l’orante per il mondo. È il servo di
Jahwè che addossandosi la storia la presenta al Padre. Così
grida al Padre: «Custodiscili nel mio nome»; «che
siano uniti come io e te siamo uno»; «consacrali nella verità»
(Gv. 17); e sulla croce: «Padre, perdonali, non sanno quello che
fanno».
La seconda via è essere Chiesa “compagna” dell’umanità.
Come Gesù. Lo ricordate nello smarrimento dei due discepoli di
Emmaus? «E camminava con loro…» (Lc. 24, 15).
Oggi non è gradito l’atteggiamento moralistico, giudicante;
conta, invece, partire da uno stile condividente. La Chiesa è
respinta e, di riflesso, il messaggio di cui è portatrice, se
si pone come giudice che si distacca, si sovrappone al mondo.
La via che, nell’Evangelo, è più significante è
quella dell’uomo “incappato nei ladroni” che lo lasciano
frastornato sulle vie del mondo. Gesù si situa come il Samaritano,
cioè di altra terra ma compagno di viaggio, che si ferma e si
fa carico. Non si salva il mondo emarginandolo e, quindi, distaccandoci.
Bisogna toccare le ferite, sporcarsi, come si dice oggi, le mani. Bisogna,
al di là di soluzioni globali, difficili, come il Buon Samaritano
far operare l’amore nel possibile; sentirsi responsabili per il
debito da pagare.
La metodologia pastorale, oggi, è quella della “simpatia”,
cioè del consoffrire. Il cambio di metodo vuole anche nuovi linguaggi
che sono generati dall’Amore. Il Dio che sta sopra, in Gesù
si è fatto il Dio “accanto”. Il Dio di Gesù
è il Dio sanante, perché condividente, perché amante.
Vi esorto appassionatamente a non presentare un Dio formale, concettuale,
distante, ma - al contrario - ad un uomo con l’esperienza del
vuoto, aggrovigliato conta mostrare, annunziare, far esperimentare l’amore
sanante di Dio. In altre parole annunziare non il Dio che sovrasta e
si contrappone all’uomo, che lo sovrasta e lo schiaccia, ma il
Dio della positività.
Non si sente molto parlare del Dio liberante, vivificante, del Dio della
gioia. La Bibbia è piena di gioia. Dice che tutto «canta
e grida di gioia».
Conta non mostrarsi uomini incupiti, legalisti, ma accoglienti, umili.
Oggi è gradito non solo il prete che sa confessare gli uomini
ma che si sa “confessare” di fronte a loro, in quanto «fratello
nella debolezza» e fratello che sa mostrare «la gioia di
essere salvati».
Ed ancora, di fronte all’uomo di oggi che non sa raccapezzarsi
è giusto mostrarsi, nella linea della incarnazione, come dicono
i francesi, embargués (sulla stessa barca) e gridare che l’uomo
può essere salvato.
Dire, anzitutto che Cristo è la pienezza dell’uomo è
la sua liberazione, che non è uno che frusta gli uomini, che
li aliena. C’è una falsa antitesi tra Dio e l’uomo.
È, anzi, la bestemmia del mondo. Il vero Dio rivela l’uomo
a se stesso, non lo annienta.
Se la teologia o la teofanìa (cioè la manifestazione di
Dio) non è antropologia o antropofanìa (cioè manifestazione
veritiera dell’uomo) è bacata, e quindi alienante.
Il nodo, però, su cui la storia che pur anela a liberazione,
si arena è su un punto nodale che è il riconoscimento
di un bisogno di salvezza e l’accoglienza della storia donataci,
in follia d’amore, nell’evento della morte e risurrezione
del Signore.
Cristo non salva magicamente. Non c’è salvezza come efficienza,
ma come pazienza.
L’uomo della sufficienza deve divenire uomo dell’umiltà.
Questa non è umiliazione deprimente, ma aggancio elevante. È
il cuore nuovo che fa la storia nuova. Ed il cuore nuovo, il nascere
da capo di cui diceva Gesù, è il morire, il lasciare le
cose vecchie. Per risentire la vera libertà, figlia della verità
e madre dell’amore, bisogna uscire dalle prigioni delle presunzioni
e delle illusioni.
I sazi sono rimandati vuoti, quelli che hanno fame di giustizia sono
riempiti di ogni bene.
9. Come Chiesa, come preti, religiosi, laici dobbiamo annunziare il
regno di Dio che è gioia, pace, libertà vera ma dobbiamo
chiedere, come ha fatto Gesù, la conversione. Con chiarezza,
però, bisogna mostrare la luce per fare uscire dal buio.
La via che l’uomo di oggi coglie è uscire dalle sazietà,
dalle autosufficienze economiche, intellettuali ed incontrare il prossimo,
donarsi agli altri, specialmente ai poveri, agli ultimi, in altre parole,
costruire la civiltà dell’amore.
10. Cari fratelli preti siamo più gioiosi, più poveri,
più propositivi della speranza e del positivo. Questo è
l’Evangelo. E guai a noi se non evangelizzeremo.
Cari religiosi e religiose siate testimoni del Dio che è pienezza
e realizzazione vera dell’uomo.
E voi laici, assieme a noi, senza conformarci a questo mondo, come mondanità,
ma essendo “segni del contrario”, ponete semi di speranza,
siate lievito di vita dicendo e mostrando che Dio è amico degli
uomini, è la verità che libera, è la libertà
che apre a tutti ed a tutti, e che in Gesù ci ha incontrati,
c’incontra per ridarci senso e risurrezione. Dite con la vita
che «Lui solo ha parole di vita eterna». Amen.
Continua
l’emergenza incendi in Calabria
16/09 La fine della stagione estiva, ormai prossima,
non ferma l'emergenza incendi in Calabria. Sono state 59 le chiamate
giunte oggi ai centralini delle articolazioni regionali del Corpo Forestale
dello Stato per segnalare la presenza di incendi. Rispetto alle scorse
settimane, la situazione e' nettamente migliorata, anche se il caldo
degli ultimi giorni ha provocato numerosi focolai. Oggi sono stati tre
gli interventi aerei che hanno riguardato Scilla e Casignana, in provincia
di Reggio Calabria, dove sono intervenuti, rispettivamente, un Canadair
e un elicottero regionale; Mongrassano, localita' del cosentino che
ha richiesto l'operativita' di un elicottero; due elicotteri, invece,
hanno operato a Gizzeria, in provincia di Catanzaro. Secondo i dati
forniti dal CFS gli incendi divisi per provincia sono stati 22 a Cosenza,
20 a Reggio, 11 a Catanzaro, 5 a Vibo e 1 a Crotone.
Accordo
dell’ARSSA con le organizzazioni agricole per la campagna di vendemmia
2004/05
16/09 Presso la sede regionale dell’ ARSSA di
Cosenza s’è tenuto un importante incontro operativo cui
hanno preso parte esponenti delle Organizzazioni Professionali Agricole
provinciali, rappresentate da Giovanni Fazio per la Cia; Giuseppe Marano
per la Coldiretti e Giovanni Iannuzzi per la Unione Agricoltori (Confagricoltura),
ed una delegazione ARSSA, guidata dal Presidente, Antonio Pizzini. Il
responsabile dell’Agenzia, per la circostanza, è stato
coadiuvato dai dirigenti di ex Esac–Impresa, Franco Pantano, Giuseppe
Lauria e dal Coordinatore della Cantina Caselle di Tarsia, Giuseppe
Bruno. Obiettivo della riunione è stato quello di definire le
linee guida relative alla imminente campagna vitivinicola 2004/05. Le
Organizzazioni agricole in rappresentanza dei viticoltori hanno insistito
sulla necessità che, per come avvenuto negli anni precedenti,
anche quest’anno l’ARSSA provveda alla trasformazione delle
uve. L’Amministrazione dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura,
sensibile alla richiesta, sentiti anche i tecnici del settore, che hanno
riferito puntualmente sulla qualità delle produzioni viticole
delle aree produttive interessate, si è prontamente dichiarata
disponibile all’avvio della campagna di conferimento, che avverrà
già nei prossimi giorni. La quantità massima di uve che
potrà essere trasformata dalla Cantina Caselle di Tarsia è
stata fissata in 5.000 q.li. Il prezzo è stato determinato, nelle
fasce e negli importi, secondo un prospetto analitico approvato all’unanimità
dalle parti trattanti e che costituisce parte integrante dell’accordo
odierno raggiunto tra ARSSA e OO.PP. AA. I viticoltori interessati,
pertanto, sono impegnati a sottoscrivere regolare contratto, che sarà
predisposto dall’Agenzia per i Servizi in Agricoltura, ed a fornire
tutta la documentazione richiesta per avviare la procedura della campagna
vendemmiale. Soddisfazione, per l’esito concreto dell’incontro,
è stata espressa congiuntamente dal Presidente dell’ARSSA,
Antonio Pizzini e dai delegati delle Organizzazioni professionali agricole.
E’ stato auspicato, al termine dell’incontro, un positivo
risultato delle operazioni vendemmiali, tali da incoraggiare il mondo
produttivo, lo stesso Organismo pubblico strumentale e l’Istituto
regionale, con il competente Assessorato all’Agricoltura, a meglio
armonizzare gli interventi a sostegno di un importante comparto produttivo
dell’economia agricola regionale.
Il
sottosegretario Galati : “Un istituto di credito meridionale necessario
per lo sviluppo del sud”
16/09 ''Il Mezzogiorno, a differenza di tutti gli altri
territori europei manca di una grande banca meridionale capace di far
fronte alle necessita' di quel sistema economico. Si impone una scelta
concreta per lo sviluppo''. A sostenerlo e' Giuseppe Galati, sottosegretario
alle attivita' produttive. ''Da oltre due anni - ha aggiunto Galati
- insisto per creare una nuova struttura creditizia di grande e autonomo
livello. Non e' possibile non trascinare il Sud verso lo sviluppo''.
Per il sottosegretario alle attivita' produttive ''i dati che le statistiche
offrono sono chiari: non basta dire che il Pil del Paese e' mediamente
sul 2-3%, poiche' il sistema distribuisce altre e piu' grandi risorse''.
''I progetti finanziati, o da finanziare, per il centro-nord - ha precisato
Galati - ammontano a dieci miliardi. Si tratta di miliardi che si immettono
esclusivamente nel sistema di sviluppo del centro-nord riducendo le
disponibilita' per il sud''. Per Galati, infine, ''i depositi di ricchezza
delle imprese al nord ammontano a 51 miliardi di euro mentre al sud
l' ammontare e' di appena 19 miliardi di euro, insufficiente a recuperare
il sistema allo sviluppo''.
Il
coordinamento antimafia propone un referendum popolare sul Ponte dello
Stretto
16/09 Un consultazione popolare sulla questione del
Ponte sullo Stretto riservata ai cittadini di Villa San Giovanni e Messina:
e' la proposta avanzata dal coordinamento nazionale antimafia Riferimenti
alla vigilia del forum che vedra' riuniti domani, politici, associazioni
e cittadini. ''Non si tratta di un vero e proprio referendum perche'
non potra' avere valenza giuridica - afferma Musella - ma avra' una
grande valenza politica. E questo istituto e' previsto dalla nostra
Costituzione per quel che riguarda le scelte di rilievo che, in qualche
modo, coinvolgono rilevantemente i cittadini. Musella cita, in proposito,
in casi in cui viene richiesta l' opinione dei cittadini per l' istituzione
di nuove province quando si ricorre all' istituto della consultazione
popolare. Questa e' una di quelle scelte che coinvolge enormemente la
popolazione. E' vero che del ponte ne usufruiranno anche coloro che
non abitano a Villa San Giovanni e Messina - conclude Musella - ma e'
altrettanto vero che saranno gli abitanti di Villa e Messina a pagarne
gli effetti''.
Nominata
la commissione di prequalifica per il Ponte sullo Stretto
16/09 La Societa' Stretto di Messina ha costituito oggi la Commissione
di prequalifica incaricata di verificare, sulla base del bando di gara,
il possesso dei requisiti dei candidati-correnti per la selezione del
General Contractor, cui sara' affidata la progettazione definitiva ed
esecutiva e la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e i
relativi collegamenti stradali e ferroviari. La Commissione - si legge
in una nota - e' presieduta dall' avvocato Renato Laschena, Presidente
emerito del Consiglio di Stato, ed e' composta dal professor avvocato
Carlo Talice, Presidente Onorario di Sezione del Consiglio di Stato,
e dai dirigenti della Societa' Stretto di Messina Giueseppe Fiammenghi
(Direttore Tecnico), Stefano Granati (Direttore Amministrazione, Finanza
e Risorse Umane), e Andrea Sandulli (Responsabile Funzione Affari Legali
e Societari).
I
presidenti degli industriali calabresi sottolineano la drammaticità
della denuncia di Callipo
16/09 ''La denuncia del presidente regionale di Confindustria,
Filippo Callipo, rilancia la questione sicurezza in tutta la sua drammaticita'''.
E' quanto si afferma in una nota diffusa a Reggio Calabria dai presidenti
delle Associazioni degli industriali calabresi. Nella nota si sottolinea
''come le preoccupazioni manifestate da Callipo per cio' che concerne
una strategia efficace a livello istituzionale, in tema di garanzie
di sicurezza, sono quelle dell' intera classe imprenditoriale regionale.
In piu' occasioni - e' scritto nella nota - abbiamo fatto presente,
sia con prese di posizioni come singole Associazioni che con nostri
interventi pubblici che, alla base del rilancio dell' economia, ci sia
una politica del governo nazionale e delle sue articolazioni locali,
fatta di interventi decisi sul territorio, per scoraggiare le attivita'
criminali ed impedire le infiltrazioni nel tessuto economico''. Per
i presidenti della associazioni industriali calabresi ''il susseguirsi
di attentati di vario genere, ai danni anche di piccoli imprenditori,
e quelli che hanno per oggetto pubblici amministratori, rendono allarmante
il quadro dell' ordine pubblico. Con la sua denuncia Callipo, per l'
ennesima volta, evidenzia uno stato di disagio che scoraggia nuove iniziative
e penalizza quelle in atto. In tema di sicurezza, occorre operare affinche'
le risorse possano essere sfruttate compiutamente e gli imprenditori
sentano lo Stato piu' vicino''.
Per il Presidente di Assindustria di Vibo, le imprese
calabresi sono in ginocchio: ''Non ci sono dubbi. Le imprese calabresi
sono in ginocchio. Una realta' sotto gli occhi di tutti. Una realta'
che come imprenditori non accettiamo e che ci spinge a ricercare ogni
via per uscire da una stagnazione che rischia di paralizzare definitivamente
le attivita' produttive e l' economia calabrese''. E' quanto sostiene
in una nota il presidente degli industriali di Vibo Valentia, Vincenzo
Restuccia. ''Una fase critica - ha aggiunto Restuccia - il cui superamento
necessita dell' impegno di tutti ed in primo luogo delle Istituzioni
che governano questa Regione. La forza e la determinazione con cui oggi
chiediamo all' attuale governatore tale impegno e' la stessa che impieghiamo
per chiamare alle responsabilita' ed alle azioni ogni amministratore,
ogni presidente, ogni sindaco, ogni politico che puo' e deve agire per
riscattare una regione ed una classe imprenditoriale che ogni giorno
opera tra mille difficolta'''. ''La ricostruzione della Calabria - ha
proseguito - passa anche attraverso l' analisi dei fattori che frenano
lo sviluppo e le critiche costruttive che, come sistema imprenditoriale,
sottoponiamo a tutta la classe dirigente. In questa ottica occorre rispettare
le scelte dell' elettorato calabrese che ha individuato a tutti i livelli
i propri rappresentanti e che deve oggi chiedere doverosamente conto
del mandato esercitato da ognuno di essi. Nessuno e' esente da responsabilita'
che sia sindaco, presidente della provincia o governatore''. ''Non ci
sono, - conclude Restuccia - e non ci devono essere, dubbi o interpretazioni:
come imprenditori abbiamo il diritto ed il dovere di essere parte attiva
nel processo di sviluppo di questa regione. Quanto affermiamo oggi lo
ribadiremo a tutta la classe dirigente che domani occupera' il 'ponte
di comando' di una Regione che speriamo conservi ancora quelle risorse
umane, economiche ed intellettuali indispensabili per trovare finalmente
la propria strada''.
Si
insedia il Comandante della tenenza dei carabinieri di Cassano, Giorgio
Feola
16/09 ''La mia azione sara' improntata a continuare
l'egregio lavoro finora svolto dai miei predecessori. Il fatto che da
oggi sia operativa a Cassano la Tenenza dei carabinieri significa maggior
impegno di carattere operativo per ristabilire la legalita' in questo
territorio''. E' quanto ha dichiarato il neo comandante della Tenenza
dei carabinieri di Cassano Ionio, Giorgio Feola, insediatosi stamattina
presso la caserma di Sibari. Il tenente Feola si e' arruolato nell'Arma
nel 1990 come ausiliario, l'11 settembre dell'anno scorso ha superato
il concorso per accedere alla carriera di ufficiali. ''Voglio operare
- ha concluso - e raggiungere obiettivi concreti. L'unica cosa che posso
assicurare e' che quotidianamente saro' sulla strada insieme ai miei
uomini. Il mio scopo prioritario sara' quello di far diminuire nei cittadini
cassanesi la paura della criminalita' e di far loro riacquistare fiducia
nelle Istituzioni''.
Soddisfazione
per gli interventi a sostegno dell’agricoltura da parte della
Giunta regionale
16/09 Soddisfazione e' stata espressa dal presidente
di Confagricoltura Calabria, Francesco Macri' per l'approvazione da
parte della Giunta regionale della delibera con la quale viene fissato
entro il 31 dicembre 2004 il termine ultimo entro cui le aziende agricole
potranno presentare la domanda per ottenere i benefici previsti dalla
legge regionale su ''Interventi a sostegno degli agricoltori calabresi''.
Il provvedimento - e' scritto in una nota dell' organizzazione agricola
- da la possibilita' agli imprenditori di poter restituire i mutui contratti
con il sistema bancario in un numero di anni doppio rispetto a quello
previsto dalla precedente legge sulle passivita' onerose. ''Il provvedimento,
richiesto con forza dalla Confagricoltura Calabria - sostiene il presidente
dell' associazione - e' il risultato di una proficua azione di concertazione
con gli organi regionali, ed in questo contesto dobbiamo registrare
la sensibilita' dimostrata dall' assessore all' agricoltura Giovanni
Dima verso le richieste del mondo agricolo.Questa operazione - prosegue
Macri' - garantisce alle imprese agricole ulteriori margini di operativita'
e di contrattazione con gli istituti bancari, determinando inoltre positivi
riflessi per tutto il settore agro-alimentare, che puo' cosi' a pieno
titolo dare un importante contributo allo sviluppo dell'economia regionale''.
Per il presidente della Confagricoltura calabrese e' ''auspicabile che
il trend dei lavori consiliari, caratterizzato dall' inizio dell'anno
dall' approvazione di importanti provvedimenti di carattere agricolo,
possa proseguire con una decisa accelerazione dell' iter di approvazione
di altre due importanti normative, la prima riguardante il riordino
dell' Arssa, l' Agenzia di sviluppo agricolo della Regione, la seconda
sulla ''disciplina del settore zootecnico e del sistema allevatori in
Calabria''. L' organizzazione, in relazione alla riforma dell' Arssa
- prosegue la nota - ribadisce con convinzione che se a breve non si
procedera' all'approvazione del progetto di legge di riorganizzazione,
proporra' la raccolta delle firme per indire un referendum popolare
per l' abrogazione dell' Agenzia.
Dal
20 le visite al parco Archeologico di Trebisacce
16/09 Cominceranno il 20 settembre per concludersi
l'8 ottobre le visite guidate nel Parco Archeologico di Broglio, a Trebisacce.
Dalla stessa data inizieranno gli scavi sul sito diretti da esperti
dell'Universita' ''La Sapienza'' di Roma. L'Assessorato alla Cultura
del Comune ha organizzato, per lunedi' 20 settembre, alle ore 18,00,
nell' Aula Magna dell'Ipsia (Istituto professionale per l'industria
e l'artigianato) di Trebisacce, un' incontro col corpo docente delle
scuole del territorio finalizzato a fornire agli insegnanti gli strumenti
per preparare gli studenti alla visita. Alla conferenza prenderanno
parte due docenti dell'Universita' ''La Sapienza'' di Roma che presenteranno
le loro relazioni sugli scavi dello scorso anno.
Inaugurazione
del nuovo Istituto Magistrale sabato 18 a belvedere marittimo
16/09 Sarà inaugurato sabato 18 settembre prossimo,
alle ore 10.30, il nuovo plesso dell’Istituto Magistrale di Belvedere
Marittimo, alla presenza di Mons. Domenico Crusco, Vescovo della Diocesi
San Marco Argentano-Scalea. Interverranno il Presidente della Provincia
di Cosenza, On. Mario Oliverio, l’Assessore Provinciale all’Edilizia
Pubblica e Scolastica Oreste Morcavallo, Giorgio Franco, Dirigente Scolastico
dell’Istituto Magistrale, il Sindaco di Belvedere Mauro D’Aprile,
l’Assessore Comunale alla P.I. Oreste Ferraro, gli Assessori ed
i Consiglieri Provinciali della zona.
La nuova struttura, il cui costo ammonta a 1.032.914 € (due miliardi
di vecchie lire), è costituita da 9 aule, 3 laboratori, uffici
amministrativi, sala professori, archivio e servizi.
“Con la consegna di questo nuovo plesso, proprio nell’imminenza
dell’inizio dell’anno scolastico, -ha detto l’Assessore
all’Edilizia Pubblica e Scolastica Oreste Morcavallo- sarà
possibile dotare l’utenza scolastica di Belvedere Marittimo e
dintorni di un complesso scolastico pienamente funzionale e moderno.
Ciò per noi rappresenta un motivo di grande orgoglio, convinti
del ruolo imprescindibile e fondamentale dell’istruzione, in generale,
ed, in particolare, della più adeguata formazione delle giovani
generazioni, che anelano al riscatto della nostra terra e che hanno
diritto ad accedere ad ogni strumento utile per potervi pervenire”.
“Gli investimenti per costruire nuovi Istituti rientrano in un
Piano di Investimenti molto ambizioso e lungimirante -ha detto il Presidente
della Provincia Mario Oliverio- che consente il rinnovamento di buona
parte dell’offerta di Edilizia Scolastica nella fascia tirrenica
cosentina attraverso la costruzione di 12 nuove strutture e l’adeguamento
di altre 8, per una spesa complessiva di oltre 35 milioni di euro. Realizzare
i nuovi edifici scolastici va in direzione dell’abbattimento dei
fitti passivi ed implementa il patrimonio di strutture scolastiche del
nostro Ente”.
“L’impegno e la competenza dell’Assessore Oreste Morcavallo
saranno prodigati a dare soluzioni celeri e definitive -ha detto ancora
il Presidente Mario Oliverio- per offrire agli studenti, in ogni angolo
di questa provincia, adeguata ospitalità e concorrere, così,
a determinare risultati formativi sempre di più alta qualità”.
“Anche in virtù di questo -hanno detto il Presidente della
Provincia e l’Assessore all’Edilizia Scolastica- abbiamo
già trovato soluzione per molti interventi di manutenzione negli
istituti ed è stata programmata una serie di incontri con i Dirigenti
Scolastici di tutte le Scuole Superiori della nostra provincia per raccogliere
ulteriori elementi che possano rendere sempre migliore, e più
gradita agli studenti, la nostra Scuola”.
Il
Presidente Callipo amareggiato per la risposta di Chiaravalloti : “io
non mi candido”. Coro di solidarietà nei suoi confronti.
15/09 ''Sono rimasto amareggiato da questa risposta
di Chiaravalloti, avrei voluto che rispondesse, non a me ma ai calabresi,
dimostrando questo parlare a vanvera. Invece siamo scesi quasi a livello
personale dicendo che io sono stato l' ultimo degli eletti a Pizzo''.
Cosi' il presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, ha commentato
le affermazioni di ieri del presidente della Giunta regionale, Giuseppe
Chiaravalloti. Callipo, che stamani ha incontrato i presidenti delle
categorie produttive e degli ordini professionali per parlare di criminalita'
e sicurezza, ha anche escluso di avere intenzione di candidarsi alle
prossime regionali. ''Tra l' altro - ha aggiunto Callipo riferendosi
alla vicenda di Pizzo - non e' neanche vero. A Pizzo ho preso 80 voti
meno della lista dell' assessore regionale Stillitani. E per uno che
non ha mai fatto politica ed ha presentato la lista un mese prima delle
elezioni mi pare che sia stata un' affermazione. In ogni caso non vedo
cosa c' entra questo, un fatto di un anno e mezzo fa. Poi ha parlato
di 'club del tonno'. Sono convinto che non sono parole del governatore
Chiaravalloti. Lo conosco abbastanza per via istituzionale, per qualche
incontro che abbiamo avuto e secondo me non sono parole del presidente
Chiaravalloti, ne' come uomo, ne' come magistrato tanto meno come governatore.
Quello che le dico e' questo: ho avuto tantissime, forse cento telefonate,
da stamattina di imprenditori che si sono sentiti offesi per quello
che ha detto a me che li rappresento. Forse era il caso di parlare di
disoccupazione, di criminalita', di sicurezza dei cittadini, di infrastrutture,
di programmi, di mancato sviluppo. Forse di questo bisognerebbe parlare
al di la' se io sono stato il terzo alle elezioni comunali a Pizzo''.
''Io non mi candido - ha quindi sostenuto Callipo - e non ho intenzione
di candidarmi. Questo l' ho voluto chiarire subito oggi, ad inizio riunione,
perche' non volevo che magari i miei colleghi, i presidenti degli ordini,
delle categorie, i sindacati pensassero veramente che quella poteva
essere una riunione del 'club del tonno', come l' hanno definito. Faccio
quello che sento ed e' un qualcosa che e' condivisa dal mio direttivo,
dai presidenti. Io non sono nessuno, rappresento gli imprenditori, rappresento
le realta' territoriali calabresi che condividono quello che e' stato
portato avanti sulla sicurezza. Se poi dovessi essere smentito, se avro'
sbagliato a fare qualcosa, sono pronto ad ammetterlo, a chiedere scusa
ed eventualmente a subirne le conseguenze''. Callipo ha quindi voluto
precisare che ''non e' una questione verso la Casa delle Liberta', contro
la Casa delle Liberta'. Questo - ha proseguito - e' un discorso che
faremo al candidato del centrosinistra e a qualsiasi altro candidato
di terzo, quarto o quinto polo. Noi vogliamo avere conto di come si
svolgono i programmi. E' finito il tempo di mandati in bianco. Ormai
c' e' una coscienza di tutti i miei colleghi e credo anche delle altre
categorie imprenditoriali, commerciali e degli agricoltori. Il programma
non ci interessa, perche' sara' bellissimo. Non lo vogliamo nemmeno
leggere, lo diamo per buono, in fiducia. Quello che vogliamo sapere
sono i tempi di attuazione, come verra' attuato, con quali mezzi, con
quali uomini, con quali persone. Poi chiediamo trasparenza assoluta
di tutti gli atti regionali, perche' la regione e' nostra. Deve finire
questa mentalita' che la regione e' dei politici. La regione e' di tutti
i calabresi. I politici vanno li' perche' ce li mandiamo noi e devono
essere al servizio dei calabresi, degli imprenditori, dei disoccupati,
degli operai. Il fatto di non parlare col sindacato e' un' altra cosa
gravissima. Chiediamo un' inversione totale di rotta''. ''Noi - ha sostenuto
Callipo - non vogliamo fare nessun nome di candidato e non abbiamo nessun
candidato. Vogliamo una persona che dialoghi, che parli, che si impegni
con tutti i rappresentanti. Non lo faccio a titolo personale. Fra qualche
mese dovro' cedere il passo, e lo faccio ben volentieri, ad un mio collega
che, a fine febbraio sara' il nuovo presidente regionale. Quindi non
e' una cosa di visibilita' personale. Io rientro in trincea. Ma oggi
mi sento di avere il dovere, in qualita' di presidente di Confindustria,
di manifestare queste idee anche per chi ha intenzione e interesse e
ha quest' idea di come si gestisce la cosa pubblica''.
- Il Presidente della Provincia di Vibo, Bruni: ''Anche
se Pippo Callipo fondasse il 'Club del Tonno', come con malcelata acredine
qualcuno l' ha frettolosamente definito, sarei orgoglioso di farne parte'':
lo ha detto Ottavio Gaetano Bruni, residente della Provincia di Vibo
Valentia intervenendo nella polemica che contrappone il presidente di
Confindustria Calabria al presidente della Giunta regionale Giuseppe
Chiaravalloti. Per Bruni, infatti, ''il presidente degli industriali
calabresi e' una garanzia di successo e di operosita', come ha gia'
ampiamente dimostrato in tutti i campi in cui e' impegnato, da quello
imprenditoriale a quello sportivo. Sono sorpreso dalle reazioni scomposte
che le dichiarazioni di Callipo hanno innescato, indizio del fatto che
le sue parole hanno colpito nel segno. Quando il massimo rappresentante
di una categoria cosi' rilevante per le sorti di questa regione lancia
un allarme di tale portata - prosegue il presidente della Provincia
di Vibo - sarebbe auspicabile che la politica e gli amministratori si
fermassero ad ascoltare e riflettere, invece di lavarsene le mani e
contrattaccare sfiorando l' insulto''. A parere di Bruni ''Pippo Callipo
ha fatto e continua a fare moltissimo per la Calabria, conseguendo quotidianamente
indiscutibili successi che sono sotto gli occhi di tutti. Ma al di la'
dei risultati, che basterebbero da soli a delineare lo spessore di questo
imprenditore, Callipo e' innanzitutto la voce del sistema produttivo
calabrese e come tale va rispettosamente ascoltata. La sua denuncia
sull' emorragia di imprese e l' acutizzarsi del problema occupazionale
e' un campanello d' allarme doppiamente inquietante proprio per l' autorevolezza
e la competenza della fonte dal quale proviene, il vertice della Confindustria
regionale''. Le parole di Callipo, conclude Bruni, ''rafforzano la determinazione
di chi, come me, non ha nessuna intenzione di abbandonare la Calabria
nelle mani di una classe dirigente fallimentare e reticente, incapace
di fare i conti con una realta' fatta di immobilismo amministrativo
e di evidente inettitudine politica''.
- Castagna: Chiaravalloti è stato ingiusto con
Callipo. ''La verita' fa male''. Cosi' il segretario generale della
Uil Calabria, Roberto Castagna, ha commentato la risposta data dal presidente
della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, al presidente degli
Industriali calabresi, Filippo Callipo. A giudizio di Castagna, la risposta
del presidente della Giunta ''e' quantomeno ingiusta e ingenerosa. Da
una parte - ha sostenuto - si analizza con sano realismo una situazione
drammatica, fatta di criminalita', precarieta', alta disoccupazione
e assenza totale di progetti e programmi, e dall' altra si reagisce
con un linguaggio farcito da improperi e considerazioni di basso profilo.
Non e' certamente questa la Calabria che i calabresi vogliono. Dal Presidente
della Giunta ci saremmo aspettati un po' di autocritica e la volonta',
anche se tardiva, di affrontare le emergenze e le questioni di prospettiva.
In Calabria non servono ne' risse, ne' sermoni''. ''La Calabria - ha
proseguito Castagna - rivendica una buona amministrazione, una classe
dirigente preparata e impegnata ad affrontare e risolvere i problemi
di uno sviluppo mancato e di aspettative pressanti che provengono dal
mondo del lavoro e dalla societa' nel suo complesso. Si puo' non condividere
la posizione espressa dal mondo industriale, dalle categorie professionali,
dal sindacato, dai movimenti e da importanti settori dell' attuale maggioranza
di Governo e dell' opposizione, ma cio' che non si puo' accettare e'
censurare, o
peggio ancora cestinare, chi rappresenta il pensiero e le aspettative
di larga parte dei calabresi''.
- Il Presidente dei consumatori, D’Ippolito,
chiede d’iscriversi al Club del Tonno: ''Oggi ho contattato telefonicamente
il presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, chiedendo
di poter essere iscritto nell' ormai famoso 'Club del Tonno'. Ho anche
dichiarato la mia disponibilita' a pagare una giusta retta di iscrizione''.
Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, l' avv. Giuseppe D' Ippolito,
presidente nazionale dell' Associazione comsumatori utenti (Acu). ''Era
il minimo che potessi fare - ha aggiunto - per manifestare tutta la
mia solidarieta' verso un imprenditore serio che fa onore a questa Regione
e che ha sollevato una serie di questioni interessantissime che sarebbe
quanto mai opportuno discutere in tutti i consessi. Il dileggio ed il
disprezzo che ha ricevuto in risposta sono il chiaro sintomo dell' assoluto
disinteresse verso i problemi seri e reali della nostra terra. Pur non
condividendo tutte le analisi proposte dal Presidente Callipo, mi sembra
urgente che esse vengano approfonditamente vagliate''.
- Il presidente dell'Assindustria di Vibo Valentia, Vincenzo
Restuccia, invece, ha confermato oggi, in una dichiarazione,
''la personale fiducia oltre che la stima nei confronti del presidente
della Giunta calabrese, Giuseppe Chiaravalloti''. ''Fiducia convinta
- ha sostenuto Restuccia - in rispetto del mandato elettorale ed un
ulteriore sollecito a far si' che il presidente Chiaravalloti prosegua
nella sua azione nell' interesse piu' generale dello sviluppo della
Calabria''.
Mons.
Agostino : “Apriamoci alla lettura dei segni dei tempi”
15/09 ''Ci ritroviamo, ancora, per ascoltare lo Spirito,
ascoltandoci tra di noi ed aprendoci, in modo umile ed illuminato, alla
lettura dei segni dei tempi'': cosi' mons. Giuseppe Agostino, arcivescovo
di Cosenza-Bisignano, ha iniziato oggi pomeriggio la sua relazione nel
secondo giorno del convegno pastorale diocesano su ''Parrocchia oggi:
comunita' missionaria nel territorio''. L' arcivescovo ha fatto riferimento
alla nuova lettera pastorale, ''La carita' non avra' mai fine'' distribuita
ieri ai partecipanti al convegno. Un incontro ecclesiale che, ha sottolineato
il presule, ''e' molto di piu' o al di la', di un piu' o meno interessante
dibattito. E' - ha aggiunto - nella linea della Pentecoste, genetica
della Chiesa, un ascoltarci, reciproco, ascoltando lo Spirito che 'opera
tutto in tutti'. E' evento dall' alto. Ma in questa coscienza di fede
e' anche vero che ogni 'convenire' ecclesiale e' anche 'storico'. La
Chiesa cammina nel tempo ed e' luce per le situazioni sempre nuove della
storia e ci impegna a cogliere il passare di Dio, sempre nuovo e sconvolgente,
e leggere le attese degli uomini''. ''Sento di fare riferimento - ha
proseguito mons. Agostino - ad alcuni eventi che, in modo particolare,
mi pare, ci interpellino. Li elenco presentandoli a modo di quesito
alle vostre coscienze. Sono delle domande che mi pongo, nella mia sofferta
riflessione, in fronte ai nostri silenzi che non sono mistici ma evasivi,
se non fuorvianti. La strage di Beslan in Ossezia, strage degli innocenti,
ci ha trovati desti, pronti, a convocare i nostri bambini per annunziare,
in Gesu', il senso di queste oscenita' ed aprirli alla verita' della
vita ed alla speranza della Resurrezione? Affido alle foranie l' ipotesi
di una convocazione dei bambini dell' Arcidiocesi, nei centri piu' importanti,
per farli pregare, pensare e sognare in positivo, come e' per i credenti,
nella Risurrezione. Il furto delle Sante Specie Sacramentali, a san
Giovanni in Fiore, ci ha fatto o no pensare sul serio, al satanismo,
che si organizza, purtroppo, anche a Cosenza e nel comprensorio? Donde
viene il satanismo? E' una libidine di distruzione, di autoesaltazione
secondo la menzognera parola di satana: 'Sarete come Dio'. E qui la
domanda provocante: perche' i giovani arrivano a questo? Ritengo per
una illusoria autoaffermazione perche' non sono seguiti, autenticati.
Sul piano educativo siamo parzialmente sconfitti. I modelli del nulla,
della libidine, del superego conquistano i giovani che anelano a vivere;
ma con amarezza, dico, le famiglie che pur si dicono cristiane e le
parrocchie sono come smarrite per l'incapacita' a fare proposte attraenti''.
''Ed ancora - ha sostenuto mons. Agostino - i grandi problemi sulla
vita, sulla procreazione assistita, sulla clonazione dove
trovano i nostri medici cattolici? In questi giorni un esponente della
massoneria locale ha preteso di sbeffeggiare il pensiero della Chiesa
vista come oscurantista, retrograda. E su queste urla di saccenteria
poco illuminata c' e' la voce di chi, credendo al Vangelo, rispetta
l' uomo? C' e', a riguardo, una voce laicale seria, costante, opportuna?
Non la sento. C' e' silenzio sulla politica, sull' economia, sulle mafie,
sulla massoneria che, mi consta, va dicendo, ostentatamente, della conciliabilita'
tra fede cristiana e la filosofia liberatoria della ragion pura, vista
come misura di ogni giudizio, che, poi a guardarci bene non dona risposte
veritative ma reattive, polemiche e libertarie''.
''I recenti eventi della citta' di Cosenza - ha poi affermato il presule
- dove ci hanno visti? Nel pettegolezzo, nel moralismo? Ci poteva essere
una voce laicale credente che, oltre la strumentalizzazione politica,
oltre la guardoneria, che e' sempre peccaminosa, avesse tentato una
lettura umano-etica, che senza strumentalizzare l' uomo avesse saputo,
come deve essere nel genio cristiano, leggere un fatto saldando verita'
e misericordia? Ed una cosa vorrei dire sulla diffusa crisi della famiglia,
anche nella nostra Diocesi''. ''Ed una cosa vorrei dire - ha sostenuto
poi mons. Agostino - sulla diffusa crisi della famiglia anche nella
nostra Diocesi. C' e' bisogno di una seria visione del matrimonio, della
preparazione ad esso e, permettetemi, di una attenzione al mondo femminile.
La donna anche da noi ritiene di emanciparsi se segue le mode di oggi
che sono sbracanti. La donna non cresce usando il suo corpo. Anzi piu'
si mette su questa linea e piu' decresce. Dico a modo di esempio: e'
giunto o no il momento di dire che il Tempio e' il luogo della presenza
di Dio e non della mostra delle proprie vanita'? Tra l' altro e' anche
un problema di stile e di buona educazione. Vorrei che questa pista
la indicassero e la conducessero le donne: le suore, il Centro Italiano
Femminile, la Maria Cristina, l' Azione Cattolica e gli altri movimenti.
Solo lo sguardo di Dio puo' redimerci dal gioco dell' apparire ed impiantarci
nello spazio dell'essere''.
Venerdì
manifestazione di protesta contro il Ponte a Villa
15/09 Parlamentari nazionali ed europei, dirigenti
nazionali di associazioni ambientaliste e amministratori locali parteciperanno,
venerdi' prossimo, a Villa San Giovanni, all' assemblea sul tema ''Il
punto sul Ponte'' convocata in occasione della scadenza per il general
contractor sul ponte sullo Stretto. ''Il consenso di opinione pubblica
- e' scritto in un comunicato dei promotori dell' iniziativa - e' in
continuo crescendo, man mano che aumenta la conoscenza e la consapevolezza
che quest' opera e' il frutto della presunzione di un governo e di centri
di interesse economico che continuano a farne propaganda, senza una
logica deduzione delle gravi conseguenze che essa comporta a livello
territoriale, ambientale, economico e sociale''. La manifestazione -
prosegue la nota - sara' un momento di sintesi e prospettiva che avra'
valenza di tavolo tecnico e assemblea nazionale plenaria dei comitati,
associazioni, partiti a movimenti contro il ponte. All' assemblea hanno
annunciato la loro presenza la presidente dei Verdi europei Grazia Francescato;
Roberto Della Seta (Legambiente); Stefano Lenzi e Anna Giordano (Wwf);
Claudio Fava (Ds) e Nichi Vendola (Prc).
- Per il WWF l’appalto è viziato, senza limiti
di costo e tempo. Il bando di gara per la scelta del General
Contractor per la progettazione e realizzazione del ponte sullo Stretto
di Messina, di cui oggi e' scaduto il termine per la presentazione delle
domande, ''e' viziato all'origine perche' lascia spazio a una negoziazione
senza limiti di costo e di tempo''. In piu', secondo il Wwf Italia,
Italia Nostra e Legambiente, il GC prescelto ''dovra' nella sostanza
fare una nuova progettazione, posto che il progetto preliminare e' ampiamente
lacunoso e sindacabile, come dimostrano le 35 prescrizioni previste
dal CIPE, al momento della sua approvazione''. Annunciando per venerdi'
prossimo a Villa San Giovanni una manifestazione nella quale si svolgera'
un confronto aperto tra amministratori, parlamentari, politici, esponenti
della ricerca e dell'universita' sull'opera, le associazioni ambientaliste
in una nota rilevano ancora che ''e' significativo che di fronte a difficolta'
realizzative di tale portata nel bando nessuno venga chiamato a rispondere
della eventuale dilazione dei tempi o dell'aggravio dei gia elevatissimi
costi (4.4 miliardi di euro circa posti a base di gara): infatti, ne'
a Stretto di Messina SpA ne' al GC viene richiesta alcuna garanzia propria''.
Oltretutto, proseguono Italia Nostra, Legambiente e Wwf Italia,''si
prevede la realizzazione di un'infrastruttura sospesa e leggera nella
zona a maggior rischio sismico del Mediterraneo e in una delle aree
piu' esposte alla sollecitazione di forti venti''.
- Il Partito dei comunisti italiani, accogliendo l'
appello del coordinamento contro il ponte, del comitato Scilla-Cariddi
e delle associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra e Legambiente,
aderisce e sostiene l' iniziativa contro la realizzazione del Ponte
sullo stretto e di solidarieta' al sindaco di Villa San Giovanni, Rocco
Cassone, che si terra' a Villa San Giovanni venerdi' prossimo. Lo ha
reso noto il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Il
Pdci calabrese - ha sostenuto Tripodi - come giustamente sostenuto da
piu' parti, e' oramai convinto che le ripetute minacce e gli attentati
di tipo mafioso, che hanno portato Rocco Cassone e l' intera Giunta
Comunale a presentare le dimissioni, anche se non possono essere ricondotte
esclusivamente alla questione della realizzazione del Ponte sullo Stretto,
sono state sicuramente alimentate dallo scenario inquietante che si
sta determinando attorno alla realizzazione di quest' infrastruttura
e dell' atteggiamento del Governo Berlusconi. In tal senso, vogliamo
ricordare ancora una volta le gravissime affermazioni del ministro ai
Lavori pubblici Lunardi sulla necessita' di convivere con la mafia''.
''Il governo di centrodestra - ha proseguito Tripodi - ha lasciato da
soli gli amministratori villesi che in piu' occasioni avevano manifestato
legittimamente il loro dissenso sulla costruzione della mega opera,
perche' e' inutile, non portera' sviluppo, danneggera' l' ambiente,
provochera' danni irreversibili alle citta' che si affacciano sullo
stretto e fara' fare affari d' oro alle organizzazioni mafiose ed elle
lobby affaristiche. L' assemblea di Villa San Giovanni, dunque, sara'
un'altra occasione utile per i Comunisti Italiani per ribadire la loro
contrarieta' alla realizzazione del ponte sullo stretto e per rilanciare
un' idea di sviluppo alternativo:le ingenti risorse pubbliche che si
vogliono utilizzare per il ponte vengano destinati a sostenere un programma
straordinario di opere e infrastrutture utili e necessarie per la Calabria
e la Sicilia, l' ammodernamento della statale 106 e dell' autostrada
Salerno-Reggio Calabria, la velocizzazione della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio
Calabria, il rilancio dell' hub portuale e interportuale di Gioia Tauro,
il raddoppio e l' elettrificazione della linea jonica Reggio-Taranto,
il potenziamento e la riqualificazione del sistema portuale nell' area
dello Stretto, l' ammodernamento delle reti idriche risolvendo finalmente
il cronico problema della mancanza di acqua. Tutte proposte che il Pdci
chiedera' che vengano inserite nelle intenzioni programmatiche del centro
sinistra calabrese per le prossime elezioni regionali''.
Ponte
sullo Stretto: sono 5 le cordate in gara per un appalto di 4,4 miliardi
di euro
15/09 Sono cinque le richieste di partecipazione pervenute
al notaio per la gara del general contractor che dovra' realizzare il
Ponte sullo Stretto di Messina, mega appalto da 4,4 miliardi di euro.
Lo rende noto la societa' Stretto di Messina. ''Alla scadenza del termine
fissato per oggi alle ore 12 sono pervenute alla Societa' Stretto di
Messina cinque richieste di partecipazione alla gara per la scelta del
General Contractor, il soggetto che, in base alla Legge obiettivo, avra'
il compito di redigere il progetto definitivo e realizzare il ponte
sullo Stretto ed i suoi collegamenti'' comunica la societa' in una nota.
Per la verifica del possesso dei requisiti previsti dal bando, la societa'
si appresta ora a nominare una Commissione di prequalifica formata da
cinque membri di cui due, compreso il presidente, esterni alla societa'.
Alla fine del prossimo mese e' previsto l' invio della documentazione
di gara ai soggetti prequalificati per la predisposizione dell'offerta
tecnica ed economica. ''Siamo molto soddisfatti - ha commentato l' amministratore
delegato Pietro Ciucci - e' il migliore risultato che potevamo attendere.
Il grande impegno della societa', al fine di garantire la massima partecipazione
alla gara, ha raggiunto gli obiettivi prefissati. In base alla legge
ancora non possiamo comunicare il nome dei partecipanti, che saranno
resi noti solo nel momento in cui invieremo le lettere di invito insieme
a tutta la documentazione necessaria per predisporre le offerte, che
secondo il programma della Societa' avverra' il prossimo mese. Il timing
della Societa' prevede la scelta del General Contractor per la primavera
del 2005''. ''Al fine di garantire il massimo della trasparenza e correttezza
delle procedure di gara - ha proseguito Ciucci - abbiamo operato su
due fronti distinti. La Stretto di Messina ha adottato per lo svolgimento
delle proprie attivita' un sistema di gestione in qualita'. Lo scorso
3 agosto abbiamo ottenuto la certificazione del sistema in qualita'
rilasciata da parte della DNV (Det Norske Veritas) per l'esperimento
di gare d'appalto ad evidenza pubblica. Ad ulteriore garanzia del corretto
svolgimento della gara la Stretto di Messina ha deciso di nominare una
Commissione di pre-qualifica di altissimo livello''. Secondo quanto
appreso finora, in lizza per l'appalto piu' grande finora in Italia,
c'e' il consorzio capitanato da Impregilo (al 38% circa) con Condotte,
Cmc di Ravenna, Grassetto, la francese Vinci (intorno al 20%), la spagnola
Sacyr Vallehermoso, i giapponesi della Ihi (Ishikawajima Harima Heavy)
per la fornitura di acciaio, la danese Cowi per la progettazione, impresa
specializzata in questa tipologia di opere. Ha poi presentato la domanda
di pre-qualifica anche la cordata guidata da Astaldi (con una quota
del 23%) che vede schierate Pizzarotti (12%), Vianini (12%), Consorzio
cooperative costruzioni (10%), Grandi lavori Fincosit (4%), Maire Engineering
(4%), Ghella Costruzioni (1,99). I gruppi stranieri indicati sono gli
spagnoli Ferrovial Agroman (13%) Necso Entrecanales (13%), i giapponesi
della Nippon Steal Corporation (7%), e la Chodai, sempre giapponese,
per la progettazione. E, ancora, anche il Consorzio Risalto - che proprio
oggi ha ufficializzato la sua partecipazione - costituito dalle societa'
di costruzione Rizzani De Eccher, Salini e Todini. Del raggruppamento
di imprese fanno parte anche tre aziende straniere: Strabag AG (Austria),
Bouygues Travaux Publics SA (Francia), Dragados SA (Spagna), e l'italiana
Baldassini-Tognozzi Spa. Affidataria dei servizi di progettazione e'
la joint-venture tra le inglesi Mott MacDonald Ltd. e Ove Arup Partners
International Ltd, mentre affidataria dell'ingegneria per le strutture
in acciaio e' l'inglese Cleveland Bridge Dorman Long Engineering Ltd.
Ora si procedera' con la verifica del possesso dei requisiti dei consorzi
che si sono presentati e, al riguardo, la societa' Stretto di Messina
nominera' una Commissione di prequalifica formata da 5 membri, di cui
2 esterni, compreso il presidente. Alla fine di ottobre e' previsto
l'invio della documentazione di gara alle imprese qualificate per presentare
l'offerta tecnico-economica.
Soddisfatto l' amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro
Ciucci: ''e' il migliore risultato che potevamo attendere. Il grande
impegno della societa' al fine di garantire la massima partecipazione
alla gara - ha commentato - ha raggiunto gli obiettivi prefissati. In
base alla legge, ancora non possiamo comunicare il nome dei partecipanti,
che saranno resi noti solo nel momento in cui invieremo le lettere di
invito insieme a tutta la documentazione necessaria per predisporre
le offerte, che secondo il programma della Societa' avverra' il prossimo
mese. Il timing della Societa' prevede la scelta del General Contractor
per la primavera del 2005''.
Gli
industriali chiedono alla Regione una giornata contro il fenomeno criminale
in Calabria
15/09 L' istituzione di una giornata contro il fenomeno
criminale in Calabria: e' la proposta avanzata in un documento approvato
al termine di un incontro che i rappresentanti delle categorie produttive
e degli ordini professionali hanno avuto oggi nella sede della Confindustria
regionale a Catanzaro. All' iniziativa, promossa dal presidente di Confindustria
Calabria Filippo Callipo, hanno partecipato i rappresentanti regionali
del mondo dell' imprenditoria, della cooperazione, dell' artigianato,
dell' agricoltura, delle Camere di commercio e delle professioni. Nel
corso dell' incontro sono state sollecitate nel richiedere ulteriori
iniziative di sensibilizzazione e, soprattutto, di contrasto al fenomeno.
''La sicurezza, la legalita', la lotta alla criminalita' organizzata
e alla microcriminalita', veri e propri ostacoli allo sviluppo - e'
scritto nel documento - debbono essere interpretati come un insieme
unitario di questioni da affrontare. Un dato che e' emerso con molta
chiarezza e' - prosegue il testo - la consapevolezza che l' azione di
contrasto della criminalita' non e' limitabile al ripristino ed al rafforzamento
di condizioni di sicurezza sul territorio, ma necessita di una strategia
integrata, costituita da elementi diversi. Le parti sono convinte che
rafforzare la concertazione debba significare non solo consolidare i
legami esistenti ma anche coinvolgere altri soggetti della societa'
civile e dei cosiddetti 'saperi' locali in una strategia complessiva
per la legalita'''. Secondo i partecipanti all' iniziativa ''il concetto
di sviluppo non va inteso solamente come incremento quantitativo di
indicatori economici, ma come processo sociale che deve consistere anche
e soprattutto nell' arricchimento della coscienza che una societa' ha
di se'. Uno degli sforzi probabilmente piu' ingenti percio' - conclude
il documento - deve essere rivolto alla affermazione di una piu' forte
'cultura della legalita'', che significa, coinvolgere la societa' civile
nell' azione di bonifica del territorio dai condizionamenti e dalle
suggestioni della componente criminale''.
L’assessore
della Provincia ai Trasporti, Gagliardi, incontra i Sindacati
15/09 Si sono concluse questa mattina le riunioni promosse
dall’Assessore Provinciale ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi, con
le organizzazioni sindacali per discutere la vasta problematica dell’organizzazione
trasportistica in provincia di Cosenza. All’incontro, svoltosi
all’insegna della cordialità e della massima collaborazione,
hanno preso parte le delegazioni sindacali di Filt-Cgil (Claudio Sposato,
Nello Perri, Franco Voce, Francesco Filardo e Giorgio Brunelli), Filt-Cisl
(Mario Cozzolino e Gennaro Mandolito) e per la Uil, Nino Amatruda. Introducendo
i lavori, dopo aver evidenziato la necessità di rendere il settore
trasporti della Provincia autonomo all’interno dell’ente
e annunciato l’apertura di due sedi decentrate a Sibari e Cetraro,
l’Assessore Gagliardi ha stigmatizzato i ritardi decennali della
Regione Calabria in fatto di adeguamento del proprio sistema legislativo
in materia di Trasporto Pubblico Locale. Su questo punto, in particolare,
la discussione è stata molto ampia ed articolata. Provincia e
Sindacati hanno espresso un giudizio fortemente negativo su ritardi
e inefficienze del sistema trasportistico regionale evidenziati, peraltro,
anche nell’ultimo rapporto della Corte dei Conti. “Questa
tendenza - è stato più volte sottolineato –viene
ancor più evidenziata nella proposta regionale sui Servizi Minimi,
che penalizza in particolar modo la Provincia di Cosenza e le aziende
che operano sul suo territorio”. “Su queste scelte –ha
dichiarato Gagliardi– la Provincia rivendica il ruolo che le compete,
che le assegna il compito di principale interlocutore del Governo Regionale,
essendo essa l’Ente a cui le leggi affidano la gestione diretta
dell’intero comparto del Trasporto Pubblico Locale, soggetto ad
affidamento contrattuale dei servizi”. “Lavoreremo alacremente
e senza sosta –ha proseguito l’assessore provinciale ai
trasporti – per confermare questo ruolo, per coinvolgere tutti
i soggetti interessati (Comuni, imprese e parti sociali) e per rimuovere
definitivamente una cultura particolaristica e gretta che tanto danno
ha arrecato alla Calabria e, in particolare, alla Provincia di Cosenza”.
Il confronto con i sindacati è poi proseguito su questioni importanti
come la Metropolitana Leggera Cosenza-Rende-Università, il servizio
“Binbus”, la situazione di crisi che attanaglia l’azienda
Amaco e i suoi dipendenti, il porto di Sibari, gli aeroporti di Sibari
e di Scalea, a cui saranno dedicate apposite riunioni nelle prossime
settimane. Particolare attenzione sarà dedicata anche ai rapporti
con l’Anas, Trenitalia, Ferrovie della Calabria e Ferrovie dello
Stato, per ripristinare corrette relazioni e per riportare l’attenzione
che merita su un territorio provinciale spesse volte trascurato e penalizzato,
in cui si sopprimono dalla sera alla mattina collegamenti ferroviari
essenziali, si chiudono cantieri e officine all’improvviso, si
prosegue l’opera di depauperamento e di isolamento progressivo
dell’intera provincia.
Al termine dell’incontro, l’assessore Gagliardi ha accolto
con favore, riservandosi, però, una risposta definitiva, la proposta
dei Sindacati di istituzionalizzare una commissione operativa permanente
sulle problematiche dei trasporti in Provincia di Cosenza e un Osservatorio
Provinciale sul rispetto della legalità nel settore.
Approvata
in Giunta regionale una seria programmazione nella catalogazione dei
Musei
15/09 ''Per la prima volta, grazie ad un capillare
lavoro di censimento delle realta' museali, svolto dall' Universita'
di Reggio Calabria, si e' riusciti a realizzare una seria programmazione
nell' ottica di un impegno triennale che andra' a migliorare la qualita'
al fine di protendere verso l'applicazione dei requisiti qualitativi
minimi, per procedere ad una catalogazione di Musei e pure raccolte''.
Lo ha sostenuto l' assessore regionale alla Cultura, Saverio Zavettieri,
commentando, l' approvazione, da parte della Giunta regionale, degli
interventi sui Musei di enti locali-Piano Triennale e del Piano per
il diritto allo studio 2004. La Giunta, il 29 dicembre 2003, aveva approvato
le linee guida e i criteri per la definizione del piano triennale 2002-04
degli interventi inerenti la Legge regionale n.31/95 sui Musei, provvedendo
poi con successivi atti a determinare l' assegnazione dei contributi
sulla base delle domande pervenute. ''Uno sforzo - ha sottolineato il
dirigente del Settore 36, Domenico Schiava, che ha istruito il piano
- perche' abbiamo lavorato in sinergia in quanto stiamo predisponendo
con i fondi strutturali e l'accordo quadro di programma, la realizzazione
della rete dei Musei regionali''. ''Un piano, comunque - ha precisato
Zavettieri - che tiene conto delle considerazioni espresse dalla relazione
della Corte dei Conti del 7 maggio 2004 che in sintesi chiedeva interventi
organici per la definizione di una rete museale che tenda a costruire
un patrimonio sulla base di requisiti minimi di livello qualitativo''.
Per la prima volta, e' scritto in un comunicato, ''sara' sviluppato
il concetto di museo nuovo, cosi' come chiede la nuova normativa, creando
musei 'aperti' e 'diffusi' con particolare riferimento agli standard
qualitativi approvati dal Ministero dei Beni Culturali, inoltre si intende
pervenire ad una conoscenza piu' approfondita derivante dal censimento
e dalle altre attivita' collaterali, al miglioramento della qualita'
del servizio offerto, al monitoraggio della fruibilita' e della gestione''.
''Un grande sforzo - ha sostenuto Zavettieri - e' stato compiuto in
quanto abbiamo lavorato su due obiettivi: il primo nell' aver svolto
incontri a vari livelli istituzionali per una definizione delle linee
orientative, il secondo invece e' stato quello di creare per la prima
volta il Museo inteso come 'un' istituzione articolata e complessa'
attraverso cui l' ente locale valorizzi il suo patrimonio culturale''.
Il piano, che prevede un investimento di 150.000 euro, riguardera' interventi
che saranno realizzati in diversi strutture delle varie province calabresi,
sulla base delle domande pervenute e istruite. Un altro punto approvato
dalla Giunta Regionale su proposta di Zavettieri ha riguardato l' approvazione
del Piano per il Diritto allo Studio che prevede un investimento di
18 milioni di euro. Una pratica, e' scritto nella nota, ''molto attesa
dal mondo scolastico, in quanto consentira' di dare ossigeno alle varie
realta' scolastiche sul territorio garantendo aiuti economici per il
miglioramento della qualita' didattica. Un lavoro proficuo svolto dal
Dirigente del Sett.35 Sonia Tallarico che ha istruito insieme alla sua
equipe il piano nei suoi minimi dettagli''. Nei prossimi giorni i due
provvedimenti passeranno alla gestione del Dipartimento 10 dell' Assessorato
per gli atti consequenziali.
Ass.
Gimaldi: “ Approccio unitario per la legge che disciplina gli
appalti pubblici”
15/09 ''L' aspetto decisamente innovativo del disegno
di legge, che peraltro deriva da un recente orientamento comunitario
e' l'approccio unitario con cui sono trattate le procedure di appalto
per i lavori, i servizi e le forniture''. A sostenerlo e' stato l' assessore
regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Grimaldi, in merito all' approvazione,
da parte della Giunta del disegno di legge sulla disciplina degli appalti
pubblici che dovra' essere approvato dal Consiglio regionale. ''Il testo
- e' scritto in un comunicato - e' stato elaborato grazie al supporto
di una commissione di esperti presieduta dall'Avv. Marco Stigliano Messuti.
Al team di esperti del settore, che si e' insediato a febbraio, l' assessore
Grimaldi ha voluto esprimere il suo apprezzamento per la celerita' dei
tempi con cui e' stata realizzata la bozza, e per il metodo di lavoro
adottato, caratterizzato da un confronto costruttivo con tutte le associazioni
di categoria interessate, a cui il testo e' stato preventivamente sottoposto
per eventuali proposte integrative e migliorative''. Nell' illustrare
i contenuti del ddl, Grimaldi ha voluto sottolineare la complessita',
anche sotto il profilo strettamente tecnico, del lavoro svolto in particolare
perche' ''ci si e' dovuti confrontare con l' assetto istituzionale profondamente
modificato dalla riforma del Titolo V della Costituzione''. Pur attribuendo
quest' ultima la competenza legislativa in materia di appalti pubblici
alle Regioni, nell'elaborazione del testo e' stato comunque necessario
ricercare un punto di equilibrio con la normativa nazionale e comunitaria.
Il settore degli appalti pubblici, infatti, interferisce con materie
generali, quali la tutela della concorrenza e le procedure di evidenza
pubblica, che tagliano vari ambiti di intervento legislativo e trovano
inevitabili riferimenti sia nelle norme nazionali che in quelle comunitarie.
''La nuova norma - ha sostenuto Grimaldi - detta dunque regole ed indirizzi
omogenei per tutte le fasi dell' appalto e disciplina i momenti di programmazione
ed esecuzione relativi ai procedimenti di erogazione di servizi e forniture,
attualmente privi di normativa di riferimento''. Altra conseguenza favorevole
dell' impostazione del testo, e' scritto nella nota, e' la parita' di
trattamento riservata ad imprenditori, fornitori e prestatori di servizi,
attraverso la creazione di un sistema di qualificazione ''unificato''
per tutti gli operatori economici coinvolti nel settore e comunque riferito
alla disciplina nazionale. ''Questo quadro - prosegue il comunicato
- consente alle Amministrazioni di disporre di una disciplina certa
anche per l' attivazione di procedimenti di appalto integrato, o piu'
in generale di global-service, la cui validita' e' ampiamente testata
su tutto il territorio nazionale''. ''Tra gli obiettivi della norma
- ha sostenuto l' assessore - c' e' anche quello di proporre un serio
incentivo per il partneriato pubblico-privato, favorendo la figura del
promotore di opere pubbliche anche per realizzazioni non incluse nella
programmazione e introducendo dunque un elemento di sollecito e stimolo
per l'azione amministrativa''. Il disegno di legge prevede inoltre l'
istituzione di alcuni organismi destinati a dare funzionalita' a specifici
aspetti di settore: il Consiglio Regionale dei lavori pubblici, organismo
indipendente di consulenza tecnico-amministrativa in materia di lavori
pubblici; l' Osservatorio regionale degli appalti e delle concessioni,
che avra' il compito di rilevare statisticamente i dati per gli appalti
pubblici su tutto il territorio regionale e trarre elementi utili per
la definizione di criteri e parametri di gestione unitaria dei procedimenti;
l' Unita' tecnica di finanza di progetto, che sara' punto di riferimento
per la predisposizione di schemi di ingegneria finanziaria a servizio
di realizzazioni pubbliche. Anche il Presidente della Giunta regionale,
Giuseppe Chiaravalloti, conclude il comunicato, ''ha preso atto con
soddisfazione dell' approvazione del disegno di legge, facendo presente
come il provvedimento costituisca uno degli obiettivi principali del
programma legislativo della Giunta e come lo stesso rappresenti un passaggio
istituzionale importante per dotare finalmente la Calabria di un testo
di legge aggiornato in un settore essenziale per il progresso e lo sviluppo
economico della regione''.
Nessun
disservizio in Calabria per lo sciopero dei mezzi pubblici.
15/09 Si sono svolti regolarmente, nelle principali
citta' calabresi, i servizi di trasporto urbano nonostante lo sciopero
nazionale indetto dal sindacato autonomo Sult. Secondo quanto riferito
dalle Azienda di trasporto pubblico, a Catanzaro, Reggio Calabria e
Cosenza non c' e' stato alcun problema e l' adesione e' stata praticamente
pari a zero.
Due
arresti per furto a Cassano Ionio
15/09 I carabinieri di Sibari, in collaborazione con
quelli di Policoro (Matera), hanno arrestato, in esecuzione di un ordinanza
cautelare emessa dal Giudice di Castrovillari, Vito Barbarinaldo, di
45 anni e Michele Valicenti, di 20 anni, entrambi di Scansano Ionico
(Matera). I due sono accusati di furto aggravato e resistenza a pubblico
ufficiale. Barbarinato e' stato portato in carcere, mentre Vincenti
ha beneficiato degli arresti domiciliari.
Il
boss Muto avvisato da una talpa? La vice presidente della commissione
antimafia, Angela Napoli, chiede una indagine
15/09 Avviare urgentemente ''un' adeguata indagine''
per accertare se la fuga del presunto boss della 'ndrangheta, Francesco
Muto e di alcuni suoi affiliati in occasione di un' operazione condotta
recentemente nel cosentino da polizia e guardia di finanza ''sia dovuta
a qualche fuga di notizie'': e' quanto chiede la vice presidente della
Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, in una interrogazione
al Ministro della Giustizia. ''Francesco Muto, capo dell' omonima cosca
- ha sostenuto Napoli - e' tornato in liberta' nel marzo 2003 dopo aver
scontato una condanna a dieci anni di reclusione per associazione mafiosa.
E' nota la supremazia con la quale il boss e gli uomini della sua cosca
operano sull' intero territorio del versante tirrenico casentino. Nei
giorni scorsi la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito,
con una brillante operazione coordinata dal sostituto procuratore distrettuale
di Catanzaro, Vincenzo Liberto, ben 70 ordinanze di custodia cautelare
emesse contro Francesco Muto ed altri componenti dell' organizzazione
criminale collegata alla cosca capeggiata dallo stesso. Gli arrestati
sono indiziati, oltre che dei reati di usura e di estorsione, anche
di quelli di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico
di sostanze stupefacenti e riciclaggio''. ''La stessa inchiesta - ha
aggiunto Angela Napoli - ha portato anche all' identificazione dei responsabili
di alcuni omicidi, tra i quali quello del venticinquenne Francesco De
Nino ragioniere della cosca Muto, ucciso e sciolto nell' acido come
punizione per uno sgarro commesso direttamente ai danni del famigerato
boss; dalla stessa indagine e' emerso che la cosca, negli ultimi anni,
avrebbe esteso il proprio potere nel territorio della citta' di Cosenza,
inserendosi nelle estorsioni ai danni degli imprenditori edili del capoluogo
e gestendo direttamente un' attivita' nel settore delle costruzioni.
Sempre dall' inchiesta condotta dal sostituto procuratore Liberto, Francesco
Muto avrebbe continuato a gestire gli affari della sua cosca, in particolare
nei settori dell' usura, delle estorsioni e del traffico di droga, persino
nel corso del precedente periodo di detenzione. Durante la citata ultima
operazione, denominata 'Starprice 3-Azimut', che ha visto coinvolti
anche due figli del Muto, sono pero' sfuggiti all' arresto lo stesso
boss, insieme a Delfino Luciferi, definito il 'cervello finanziario'
del gruppo, e Roberto Cesareo''.
Cossiga
lieto della cittadinanza onoraria di Fiumefreddo Bruzio “Verrò
personalmente a ritirarla”
15/09 ''Ho ricevuto con vivo piacere la deliberazione
con la quale il Consiglio Comunale di Fiumefreddo Bruzio, ad unanimita'
di voti, mi ha concesso la cittadinanza onoraria''. Lo ha scritto il
presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, al sindaco di
Fiumefreddo Bruzio, Vincenzo Aloise. ''Tra i numerosi riconoscimenti
pubblici che vengono a vario titolo concessi nel nostro ordinamento
- ha sostenuto Cossiga - la cittadinanza onoraria e' certamente la piu'
gradita ed ambita per un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla
politica, perche' proviene da un consesso che rappresenta direttamente
il popolo, base e fondamento del nostro sistema democratico. Sono pertanto
onorato e lieto di far parte di una Comunita' che vanta antiche tradizioni
di attaccamento al luogo di origine, di civilta' e di laboriosita'''.
''Compatibilmente con gli impegni istituzionali e con le mie condizioni
di salute - ha scritto Cossiga ad Aloise - desidero venire presto a
Fiumefreddo per ritirare personalmente l' attestato di cittadino onorario.
Concordero' con lei la data e le modalita' della visita tramite l' ottimo
amico e prezioso collaboratore consigliere Paolo Naccarato. Desidero,
intanto, far giungere a lei, ai consiglieri comunali ed alla cittadinanza
tutta le piu' sincere espressioni del mio grato animo''.
Conferenza
sul progetto archeologico “Il Cirillae” , promosso da Unical,
Comune di Cirella e Provincia, sabato 18 presso l’Hotel Ducale
di Cirella
15/09 Si terrà sabato prossimo 18 settembre,
alle ore 16.00, presso l'Hotel Ducale di Cirella di Diamante, la Conferenza
Stampa di presentazione del progetto di ricerca archeologica “Il
Cerillae, fra mito e storia", promosso dall'Università della
Calabria, dall'Amministrazione Provinciale di Cosenza e dal Comune di
Diamante, d'intesa con la Soprintendenza Archeologica di Reggìo
Calabria. Collaborano all'iniziativa l'Istituto Tecnico per Geometri
di Diamante e le associazioni culturali del territorio “Il Cerillae",
" Posidonia" e Perla del Tirreno". Alla Conferenza Stampa
interverranno il prof. Giuseppe Roma, direttore del Dipartimento di
Archeologia e Storia delle Arti dell'Unical; l’Avv. Salvatore
Perugini, Vice Presidente della Provincia di Cosenza; Arturo Riccetti,
Assessore Provinciale alla Viabilità; I'Avv. Ernesto Magorno,
Consigliere Provinciale; Ernesto Caselli, Sindaco di Diamante e l’Ing.Clemente
Ratto, preside dell'ITCG di Diamante. Il progetto, nei confronti del
quale il Vice Presidente Salvatore Perugini ha manifestato particolare
attenzione e sensibilità, ha lo scopo di far luce sui caratteri
insediativi dell'abitato dell'antica Cerillae, la cui origine risale
all'epoca classica e che risulta essere stato abitato, con alterne vicende,
fino agli inizi del XIX secolo. In particolare, è prevista una
campagna di scavo, della durata di due settimane, a partire dal 20 settembre,
mirata a documentare e studiare la fase di occupazione territoriale
ed urbana che va dall' Alto Medioevo al XVI secolo, mediante ricognizioni
topografiche, rilevamenti grafici, sondaggi stratigrafici, prospezioni
geofisiche, campionature ed analisi petrografiche, paleobotaniche e
archeozoologiche.
I risultati ottenuti, grazie anche all’utilizzo dì tecniche
e procedure a carattere sperimentale, apporteranno, così, nuove
conoscenze sulla storia locale e fungeranno da laboratorio didattico-sperimentale
per gli studenti e i laureandi del corso universitario di Archeologia.
Nella iniziativa saranno coinvolti anche gli alunni dell'Istituto Tecnico
per Geometri di Diamante. Il progetto è, per ora, solo un punto
di partenza, ma, nelle intenzioni degli Enti coinvolti, vi è
il proposito di riportare alla luce, per intero, la più rilevante
delle" città morte" che vi sono in Calabria, estendendo
negli anni l'area di scavo che, in questa prima fase, riguarda la zona
del Castello e della Chiesa di S. Nicola.
Oltre all'indubbio valore storico e culturale dell'operazione archeologica
avviata, lo scopo è anche quello di giungere ad individuare e
realizzare veri e propri percorsi tematici finalizzati alla conoscenza
e alla fruizione, anche di tipo turistico, del patrimonio archeologico
e architettonico della nostra Regione.
L’Anas
riduce l’inquinamento acustico sul raccodo reggino della A/3
15/09 L’ANAS ha posto in essere negli ultimi
mesi diversi interventi volti a riqualificare il Raccordo Autostradale
di Reggio Calabria. Dopo i lavori di adeguamento delle barriere di sicurezza
sulla quasi totalità dei viadotti presenti e su altri punti critici,
già completati nella scorsa primavera per una spesa complessiva
di 340.000 euro, in questi giorni sono in corso i lavori d’installazione
delle barriere fonoassorbenti per l’abbattimento dell’inquinamento
acustico nei punti più sensibili dell’arteria, che comportano
una ulteriore spesa di 2.800.000 euro. L’aspetto estetico delle
barriere è tale da ridurre al minimo l’impatto sul pregevole
paesaggio circostante. Il Raccordo, oltre a costituire il collegamento
funzionale tra la direttrice jonica e l’autostrada Salerno-Reggio
Calabria, assolve anche alle funzioni di arteria tangenziale della città
capoluogo; infatti, anche per la conformazione topografica della città,
il Raccordo costituisce la principale via di collegamento veloce dei
diversi quartieri attraversati, convogliando oltre al traffico di lunga
percorrenza, in direzione jonio-tirreno e viceversa, anche il traffico
locale, cittadino e del comprensorio. Nel corso degli ultimi decenni
l’espansione urbanistica della città di Reggio ha comportato
una forte edificazione delle aree laterali, sia mediante la realizzazione
di insediamenti abitativi e commerciali che di importanti strutture
di interesse pubblico quali, ad esempio, gli edifici delle diverse Facoltà
universitarie. Parallelamente anche il traffico in transito sul Raccordo
è cresciuto in termini esponenziali, raggiungendo la soglia di
circa 36.000 veicoli al giorno per carreggiata, in termini di traffico
giornaliero medio. Di conseguenza l’arteria è divenuta
una delle principali fonti di inquinamento acustico presente nel tessuto
urbano della città. Gli interventi in atto, che erano stati richiesti
anche da privati cittadini e dalle istituzioni, consentiranno di attenuare
notevolmente l’inquinamento acustico, innalzando la qualità
della vita dei cittadini dei territori attraversati dal Raccordo, e
costituiscono un’ulteriore dimostrazione dell’impegno dell’ANAS
per l’ambiente e per la sicurezza.
Un
minorenne arrestato a Cosenza per il furto di un motorino
15/09 Un minorenne e' stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri
di Cosenza per furto aggravato dopo un breve inseguimento. Il giovane
e' stato bloccato mentre si trovava a bordo di un motociclo appena rubato
in un garage. Il ragazzo e' stato portato nel centro di prima accoglienza
di Catanzaro.
Mons.
Agostino nella lettera pastorale: “La Chiesa ha il dovere di denunciare
i soprusi e liberare dagli inghippi”
14/09 ''La nostra societa' ha un volto apparente ed
uno nascosto. Quello apparente e' esplodente per intensita' e varieta'
di problemi: disoccupazione, usura, mafia, carenza di coscienza civica,
clientelismo, passivita' sociale. Quello sommerso sono i sottofondi
economici, politici e, talvolta, ideologici, corporativistici. La Chiesa
ha il dovere, talvolta eluso, di annunziare la verita' sull' uomo sociale,
di denunziare, nella luce del Vangelo, soprusi, di liberare da tanti
inghippi''. E' questo uno dei passaggi della lettera pastorale scritta
dall' arcivescovo metropolita di Cosenza Bisignano, mons. Giuseppe Agostino.
Si tratta dell' ultima pastorale di mons. Agostino perche', come scrive
lui stesso nell' introduzione, ''secondo la legge canonica per me sta
per scadere il mandato affidatomi dal santo padre di guidare questa
chiesa''. ''Senza pretesa di potere -scrive mons. Agostino - dobbiamo
agire nella potenza della verita' che libera. A riguardo dobbiamo essere
capaci di analisi e sintesi nuove, con cultura seria, uscendo dal Tempio,
nell' avventura profetica del nuovo della Pentecoste''. ''Aspettando
il parere di chi mi succedera' - prosegue il presule parlando del suo
futuro - mia intenzione e' quella di rimanere a Cosenza, nel Seminario
ad insegnare e sostenere spiritualmente i futuri preti. Mi dedichero'
anche alla preghiera, allo studio e mi offro, per tutti, per il ministero
della Parola, della riconciliazione e della direzione spirituale. Certamente
- ha proseguito parlando dei suoi anni a Cosenza - la nostra Chiesa
non e' in diaspora. Ha una storia di fede secolare e profonda. L' ethos
della post-modernita' che conflittualizza l' uomo di oggi, che spesso
lo manipola, apre ad un bisogno di direzione spirituale seria, dignitosa,
rispettosa e quindi mai superficiale, moralistica e devozionalistica.
I giovani chiedono di essere aggregati, sostenuti, che siano offerti
loro dei progetti e degli itinerari anche impegnativi, purche' presentati
da veri testimoni. Ho visto crescere la pastorale familiare. E', pero',
necessario che non sia passione di alcuni, ma convinzione di tutti.
La famiglia 'chiesa domestica' e' il primo luogo della fede. Ho visto
svilupparsi tanti movimenti, itinerari di fede, associazioni laicali
che hanno approvazioni a livello nazionale o soprannazionale. Ci sono
esperienze, a riguardo, tipicamente diocesane. Conta, per tutti che
non siano isole, che facciano seriamente catechesi. C' e' un clero ricco
di storia. La nostra Diocesi ha avuto preti eccezionali per santita'.
Ci sono stati preti semplici, fedeli sulle tante frontiere del nostro
territorio. C' e', ancora, pero' una fascia dedita primariamente, se
non esclusivamente, al devozionalismo. Si mostrano, su questo, ripetitivi
come se il travaglio del mondo di oggi non li toccasse se non per qualche
loro grido polemico e moralistico. I preti devono essere spoliticizzati,
ma aperti al sociale da redimere. I religiosi e le religiose devono,
nel rispetto del loro carisma, trovare una linea d' incarnazione nel
nostro territorio. La nostra Diocesi ha un patrimonio apprezzabilissimo
di arte e di strutture per il culto e la pastorale. I luoghi di arte,
in un piano ben studiato, possono essere veicolo di evangelizzazione,
con opportuni itinerari ed intelligente presentazione. Ho percepito
con molta evidenza l' attesa di una Chiesa, casa per l' uomo, luogo
della fede liberante. Ci sono, in Diocesi, tanti spazi che chiamo 'oblativi'
per le non poche prove umane: comunita' terapeutiche, case di accoglienza,
movimenti di attenzione agli immigrati, ai carcerati, agli handicappati
ed ai diversamente abili. Un dato che puo' darci speranza o stasi e'
la pieta' popolare, come e' espressa nella nostra terra. Essa e' potenzialmente
un valore, ma puo' restare un blocco in fronte ad una fede genuina,
comunitaria se non riusciamo ad evangelizzarla con intelligenza pastorale''.
''Molti - afferma mons. Agostino - mi hanno chiesto piu' fermezza. Io
non ho mai creduto a questa via quando la fermezza violenta l' amore.
Di fronte a Dio ed a questa Chiesa mi sono posto come una 'presenza'.
Posso attestare che non ho cercato ne' comodi ne' utili. Ho lavorato
senza risparmi, pur nei condizionamenti dell' eta'. La fede nasce dall'
ascolto Ma si nutre con una catechizzazione costante, seria, vitale.
Ho sempre sottolineato che la nostra catechizzazione e' ridotta ai ragazzi
per l' iniziazione cristiana e d' altronde non sempre e' fatta bene.
La pieta' popolare e' stata, in questo quinquennio, da me molto seguita
ed orientata, specie nel fenomeno delle cosiddette feste religiose.
Spesso nelle feste non e' memorialita' di pieta', ma pathos sociologico.
C' e' una festa-sfogo senza aggancio alla festa del cuore che e' la
Pasqua. Nella societa' della multimedialita' la Chiesa non puo' essere
muta nelle complesse situazioni storiche. Conta per questo compiere
gesti di servizio per gli immigrati, gli ultimi, gli usurati, gli indifesi.
Cosi' la Chiesa non e' una comunita' che vive per se' stessa ma e' sale,
lievito, luce per il mondo''. ''Dobbiamo superare la mentalita' del
mondo che ha le sue tattiche - prosegue mons. Agostino - le sue prudenze
e che ha confuso parola con opinione, con rissa, con gridare di piu'.
Il vero cristiano non cerca applausi, ma la luce della solitudine frutto
della diversita' in fronte al mondo, perche' appaia la verita' che e'
sempre scomodante''.
Iniziato
il convegno pastorale dell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano
14/09 Con la preghiera comune e la meditazione di Don
Michele Fortino (''Presupposti e atteggiamenti spirituali per una conversione
pastorale della Parrocchia'') si e' aperto, oggi, alle ore 16.30, nell'Auditorium
''Giovanni Paolo II'' in Rende (CS), il convegno pastorale dell'Arcidiocesi
di Cosenza-Bisignano sul tema: ''Parrocchia oggi: comunita' missionaria
nel territorio''. Don Fortino (eremita) ha fatto riferimento all'ascolto
della parola di Dio e dei fratelli, alla necessita' di un cammino spirituale,
al credere che il Signore e' presente nel mondo, al domandarsi come
tradurre questa presenza di amore nella vita, alla preghiera e alla
riscoperta della celebrazione della messa come fonte e culmine di comunione.
Tutto cio' - ha concluso - puo' aiutare i cristiani a fare della parrocchia
la casa e la scuola della comunione tra le persone, nel nome di Gesu'.
Nell'introdurre i lavori Mons. Emilio Aspromonte, Vicario episcopale
per la pastorale, ha - tra l'altro - invitato i presenti a pregare per
la pace in questo momento di eventi drammatici, che sono sotto gli occhi
di tutti, ed ha rivolto un saluto all'on. Sandro Principe, Sindaco di
Rende, vittima, nel maggio scorso, di un ''insensato attentato'' a poche
centinaia di metri dall'Auditorium in cui si celebra il convegno, augurandogli
una pronta guarigione. La relazione di base - ''Il volto missionario
della parrocchia in un mondo che cambia. Le indicazioni ''''pastorali
del documento della CEI'' - e' stata tenuta da Don Antonio Stagliano',
Direttore dell'Istituto Teologico Calabro ''S. Pio X'' di Catanzaro
e membro della Commissione per il Progetto Culturale della Conferenza
Episcopale Italiana. Don Stagliano', in un profondo ed appassionato
intervento, si e' chiesto come la parrocchia puo' essere ''Chiesa a
misura d'uomo'', a servizio della fede della gente, ''casa di Dio tra
le case degli uomini''. Il grande impatto che le trasformazioni culturali
hanno nell'ordinario modo di vivere la fede e' visibile anche nella
trasformazione dei modi di agire delle persone, dei comportamenti e
- piu'
fondamentalmente - delle modalita' di percezione della realta'. La fede
- ha detto Don Stagliano' - non e' una sovrastruttura, ma e' la ''forma
buona'' della vita; percio', la parrocchia deve esere - in una societa'
che aliena tutti i rapporti nella mercificazione - luogo di umanizzazione,
dove si impara il linguaggio dell'amore. Nella Parrocchia tutte le relazioni
umane vengono salvate perche' vengono riconciliate secondo un modo di
stare nel mondo che non e' ''mondano''. Un ricco dialogo in sala ha
concluso il pomeriggio di oggi. Domani, mercoledi' 15 settembre, alle
ore 16.30, nell'Auditorium ''Giovanni Paolo II'' l'Arcivescovo Metropolita,
S. E. Mons. Giuseppe Agostino, proporra' una riflessione pastorale sul
tema ''La carita' non avra' mai fine''. ''La carita' non avra' mai fine''
e' anche il titolo della nuova lettera pastorale del Padre Arcivescovo,
l'ultima per l'Arcidiocesi cosentino-bisignanese, poiche' - scrive lo
stesso Mons. Agostino nell'introduzione - ''secondo la legge canonica,
per me sta per scadere il mandato affidatomi dal Santo Padre di guidare
questa Chiesa. Dico subito con S. Paolo che saluta gli anziani di Efeso
(Atti 20, 24): ''Non ritengo la mia vita meritevole di nulla''. Attesto,
pero', che l'Amore che e' il solo-radicale motore e giudizio di una
vita e di un servizio mi ha sempre cercato e guidato. (...) In questa
mia ultima lettera pastorale, senza enfasi testamentaria, - scrive ancora
il Padre Arcivescovo nell'introduzione - sento di dirvi quanto ho appreso
da voi e di riassumervi quanto lo Spirito mi ha suggerito per la mia
ministerialita' apostolica tra voi. Piu' che un memoriale e' una puntualizzazione
perche' l'amata Chiesa cosentino-bisignanese possa verificare i ritmi
del suo cammino, ben sapendo che solo Dio conosce ''quando sorgiamo
e quando sediamo'' (Salmo 139, 1). Il Pastore e' tuttavia occhio di
Dio sul cammino del gregge. Intendo, con brevita' dirvi: a) quanto mi
avete mostrato ed ho visto; b) quanto, nello Spirito di Dio, ho cercato
di trasmettervi; c) ed, infine, indicarvi per il futuro alcune piste
che, a mio sentire pastorale, devono essere perseguite''.
L'Avv.
D’Ippolito: “Risarcire l’onore dei massoni infranto
dall’inchiesta di Cordova”
14/09 ''Occorre risarcire l' onore infranto dei massoni
calabresi e italiani che non furono ne' briganti ne' delinquenti collegati
alla criminalita' organizzata e alla 'ndrangheta'': A sostenerlo e'
stato l' avvocato cosentino Ernesto D' Ippolito, che in una intervista
andata in onda su Videocalabria, emittente televisiva calabrese, ha
parlato dell' inchiesta che Agostino Cordova condusse quanto era procuratore
di Palmi (Reggio Calabria). ''Cordova - ha detto, tra l' altro, l' avv.
D' Ippolito, secondo quanto anticipato dall' emittente - scopri' da
Palmi un complotto inesistente. Dopo tre anni di inutili indagini l'
inchiesta e' stata spostata a Roma. Fu fatta piena luce anche grazie
all'imparzialita' e alle capacita' indiscusse di un giudice di sinistra,
il magistrato Nello Rossi che ha ricoperto l'incarico di presidente
di Magistratura Democratica per ben quattro anni. Cosi' ne venne fuori
una verita' ora inoppugnabile perche' documentata: Cordova aveva commesso
errori su errori, non c'era traccia di estremi di reato''. ''L' inchiesta
- ha aggiunto D' Ippolito - rappresenta una delle vergogne dell' Italia
repubblicana. Pensare per un solo momento che il mondo massonico e'
legato alla criminalita' e' frutto di disinformazione e di malafede.
L' inchiesta di Cordova peso' bene. Perche' quello scossone e' servito
nella Massoneria italiana e calabrese a verificare le vere vocazioni''.
Sabotata
l’auto di un assessore calabrese
14/09 L'autovettura dell'assesore all'Urbanistica del
Comune di Placanica (Rc), Endrio Clemeno, 40 anni, e' stata danneggiata
da ignoti che hanno tagliato il tubo dell'olio che alimenta i freni
di una delle ruote del mezzo, una Renault "kangoo". A sporgere
denuncia ai Carabinieri della stazione del centro aspromontano e' stato
lo stesso assessore il quale si e' accorto del sabotaggio dopo aver
utilizzato la vettura. Gli investigatori, che stanno valutando tutte
le ipotesi, non escludono che il movente del danneggiamento possa essere
riconducibili a vicende private
Anche
gli elicotteri militari utilizzati per spegnere gli incendi
14/09 Anche gli elicotteri militari del 30/mo gruppo
squadroni cavalleria dell' aria ''Pegaso'', in forza al secondo reggimento
cavalleria dell' aria ''Sirio'' di Lamezia Terme, hanno contribuito,
durante l'estate, a spegnere gli incendi divampati in Calabria. I militari
del ''Sirio'', infatti, con i loro velivoli, sono intervenuti ben 42
volte per domare le fiamme nelle zone piu' impervie, non solo perche'
difficilmente raggiungibili, ma anche perche' particolarmente difficili
da spegnere. L'attivita' svolta e' stata di 387 lanci d' acqua; giornalmente
sono stati impiegati 2 piloti, 1 addetto al traffico operativo, 2 tecnici
specialisti a bordo, 2 per il servizio assistenza medica, 2 per il servizio
di base che, dal momento dell' arrivo delle segnalazioni, hanno impiegato
tra i 20 ed i 25 minuti per intervenire.
Ordigno
bellico ritrovato nelle campagne di Tarsia
14/09 I carabinieri della stazione di Terranova da
Sibari, in provincia di Cosenza, nel corso d'un servizio di controllo
del territorio, hanno rinvenuto un ordigno risalente probabilmente alla
seconda guerra mondiale. L'ordigno di forma cilindrica e' lungo venti
centimetri ed ha un diametro di dieci,e' stato individuato in un terreno
demaniale in localita' Fullone del comune di Tarsia. L'ordigno e' stato
recuperato dagli artificieri.
Sottoposto
a misure di sicurezza il Sindaco dimesso di Villa San Giovanni, Rocco
Cassone
14/09 E' stato sottoposto a misure di sicurezza e controllo
Rocco Cassone, il sindaco di Villa San Giovanni che ha rassegnato le
sue dimissioni al consiglio comunale dopo l'ennesimo atto intimidatorio.
Le misure di sicurezza sono state decise nel corso di una riunione del
comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Reggio
Calabria. Il 20 settembre, alla vigilia del termine ultimo prima che
le dimissioni diventino esecutive, a Villa San Giovanni si terra' una
riunione del consiglio comunale durante la quale il sindaco rendera'
noto se confermare o meno la sua decisione di lasciare l'incarico. ''Stamane
- ha detto Cassone all'Ansa - ho incontrato alcuni inquirenti che si
stanno occupando del caso di Villa San Giovanni. Ho potuto notare come,
nell'ambito dell'attivita' investigativa, sono stati fatti una serie
di passi in avanti. Che poi, sostanzialmente, era quello che chiedevo
da diverso tempo. Credo che con uno sforzo le forze dell'ordine riusciranno
ad ottenere dei risultati per far luce sulla serie di intimidazioni
avvenute nella nostra citta'''. Il sindaco di Villa San Giovanni, che
e' esponente della Margherita, e' stato eletto nel maggio del 2003 ottenendo
il 54 per cento dei voti. Le intimidazione nei confronti di Cassone
hanno avuto inizio il 13 settembre del 2003 quando sconosciuti gli incendiano
l'automobile, una Fiat Multipla, parcheggiata nei pressi della sua abitazione.
L'undici febbraio scorso e' la volta dell' automobile della moglie del
sindaco che viene data alle fiamme. E infine il 25 agosto scorso Cassone
riceve una busta contenente cinque proiettili. ''Ho avuto anche un incontro
in prefettura - ha concluso - per discutere del decreto di emergenza
che riguarda Villa San Giovanni. Su questo fronte abbiamo fatti degli
importanti passi in avanti e credo che a breve le opere previste dal
decreto saranno appaltate. Partecipero' anche ad una riunione politica
con esponenti della maggioranza comunale e per quanto riguarda le mie
dimissioni, per le quali non ho ancora deciso nulla, ufficializzero'
la mia posizione nel corso del prossimo consiglio comunale che si terra'
il venti settembre''.
Legambiente
replica a Ciucci: “Il ponte sullo stretto non risolve il problema
dei trasporti nel sud, accantonatelo”
14/09 ''Se si vuole affrontare seriamente il problema
dell' arretratezza delle infrastrutture in Italia le esigenze sono ben
altre''. Cosi' il presidente nazionale di Legambiente, Roberto Della
Seta, replica all' amministratore delegato della societa' Stretto di
Messina, Pietro Ciucci sulla necessita' della realizzazione dell' opera.
Secondo Legambiente i problemi concreti riguardano lo squilibrio modale
esistente nel nostro Paese, con i tre quarti delle merci e delle persone
che si muovono su strada, ''situazione responsabile dell' intasamento
del traffico stradale, dei consumi energetici elevatissimi e di un fortissimo
impatto dovuto alle emissioni di anidride carbonica dannose per il clima''.
''E' necessario intervenire concretamente - dice Della Seta - per rimodernare
il sistema ferroviario a partire dal Sud del Paese, e il ponte sullo
Stretto non risolverebbe i drammatici problemi di mobilita' del Mezzogiorno.
Anziche' continuare il balletto sull' opera, bisogna avere il coraggio
di accantonare definitivamente il progetto per lavorare alle vere e
proprie emergenze del settore trasporti''.
Approvata
dalla Giunta regionale la proroga delle convenzioni che riguarda 9.000
lavoratori LPU/LSU
14/09 E' stata approvata dalla Giunta regionale la
proroga delle convenzioni per i lavoratori Lsu-Lpu, che prevede l' estensione
dei contratti di lavoro sino al 31 dicembre 2004. Il provvedimento riguarda
oltre 9.000 lavoratori. ''Il provvedimento - ha detto l'assessore regionale
al lavoro, Antonino Mangialavori, in una nota del portavoce - conferma
la serieta' e l' impegno personale dell' intera Giunta nei confronti
delle problematiche che riguardano i lavoratori precari calabresi. E'
questa la migliore e soprattutto concreta risposta, a favore dei lavoratori,
riguardo la sensibilita' del presidente Chiaravalloti e dell' intera
Giunta, impegnata nell' affrontare e ricercare le possibili soluzioni
ad un problema costruito da altri e poi abbandonato a se stesso, per
il quale l' attuale maggioranza della Casa delle Liberta' sta cercando
possibili tavoli di soluzione a livello nazionale, per far uscire dal
precariato un gruppo di lavoratori, anche volenterosi''. ''Il pensiero
- ha concluso Mangialavori - va anche alle speranze di tanti giovani
e alle loro famiglie, incolpevoli per le insensibilita' del passato.
L' impegno successivo dovra' ora necessariamente coinvolgere la commissione
tripartita, le cui riunioni sono state finora vanificate dalla mancanza
del numero legale nelle sedute sinora convocate''.
Tra
le decisioni della Giunta regionale approvati i bilanci dell ASL che
zoppicavano
14/09 Presieduta da Giuseppe Chiaravalloti, si e' riunita
la Giunta regionale, che ha approvato, su proposta dell'assessore ai
Lavori Pubblici, Giovanni Grimaldi, un disegno di legge sulla ''disciplina
degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture''. La proposta
passa ora , per la definitiva approvazione, prima alle commissioni consiliari
di pertinenza e, successivamente, al Consiglio regionale. Su proposta
dell'assessore alla sanita' Giovanni Luzzo, sono stati approvati i bilanci
economici-preventivi delle aziende ospedaliere di Locri, Catanzaro,
Paola, Palmi e Reggio Calabria. Sempre su proposta dell'assessore alla
sanita', inoltre, sono state approvate alcune integrazioni ad una precedente
delibera, in materia di ''approvazione delle procedure e modalita' per
la formulazione e presentazione delle domande di autorizzazione e di
accreditamento delle strutture pubbliche e private e delle strutture
di professionisti, soggette ad autorizzazioni''. Per quanto attiene
il Settore Urbanistico, sono state approvate alcune varianti ai piani
regolatori dei Comuni di Montepaone, Feroleto, Vibo Valentia e Gioiosa
Jonica. Su proposta dell'assessore ai Trasporti, Francesco Stillitani,
e' stato approvato il piano di riparto, a favore dei comuni costieri
calabresi, dei fondi previsti per la realizzazione di strutture mobili
o fisse sulle spiagge libere, al fine di agevolare l'accesso al mare
di persone con problemi motori. Su proposta dell'assessore all'ambiente,
Domenico Basile, sono stati approvati alcuni provvedimenti, relativi
al piano di gestione dei rifiuti ed a quello di raccolta differenziata.
Su proposta dell'assessore al Lavoro, Antonino Mangialavori, sono state
prorogate fino al 31 dicembre prossimo le convenzioni per l'utilizzazione
dei lavoratori, individuati dall'art. 2 della L.R. 20/2003. Su proposta
dell'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Saverio Zavettieri,
e' stato approvato il Piano annuale per il diritto allo studio ed il
Piano triennale degli interventi sui musei di enti locali e di interesse
locale.
L’Amm.
Delegato Ciucci: “Il ponte sullo Stretto si farà. Non c’è
più nessun ostacolo”
14/09 "Il Ponte sullo Stretto di Messina si farà.
Ormai non c'è più nessun ostacolo, perché, tra
l'altro, non vi è alcuna differenza di vedute in Sicilia tra
la maggioranza di centrodestra e l'opposizione di centrosinistra".
Lo ha affermato l'amministratore delegato della società Ponte
sullo Stretto, Pietro Ciucci, alla fine dell'audizione davanti alla
commissione Ambiente e territorio dell'Assemblea regionale siciliana,
che ha ascoltato anche dirigenti di Rfi e Anas ma anche amministratori
comunali e provinciali. E già domani, a mezzogiorno, si conosceranno
le imprese che si candidano a costruire la mega opera che costerà
4,4 miliardi di euro che salgono a 6 miliardi con gli oneri finanziari.
Entro la fine dell'anno la società Stretto di Messina bandirà
una gara internazionale per affidare l'attività di monitoraggio
dell'ambiente rispetto ai lavori per la realizzazione del Ponte. "Per
facilitare la partecipazione agli operatori internazionali - ha ricordato
Ciucci - abbiamo presentato il progetto del Ponte a Parigi, Londra,
New York e Tokyo". L'amministratore della Stretto di Messina ha
quindi indicato, in breve, quello che è emerso dall'audizione,
sottolineando l'opportunità di definire i tempi e i modi della
realizzazione delle opere infrastrutturali connesse al Ponte. "Si
tratta – ha spiegato - di opere che in molti casi sono necessarie
alla città di Messina e che vanno al di là dello stesso
Ponte". Ciucci ha infine indicato che di concerto con la DDA di
Messina e Reggio Calabria "il governo e la società Stretto
di Messina stanno adottando ogni misura possibile per evitare eventuali
infiltrazioni mafiose nella fase di costruzione del Ponte".
Sicurezza
nelle scuole: Calabria maglia nera assieme alla Sardegna
19/04 Il Friuli Venezia Giulia e' primo nella classifica
delle regioni italiane per la sicurezza degli edifici scolastici, mentre
la Sardegna e' il fanalino di coda. E' quanto emerge da un'indagine
del Ministero dell'Istruzione del 2003 sulla base delle certificazioni
di agibilita' statica, di agibilita' sanitaria e di prevenzione incendi.
Se in Friuli, in Piemonte, ma anche in Campania, le scuole sono tutte
o quasi in regola con le normative di sicurezza, in Sardegna, Calabria
e Lazio sono molti gli istituti fuori norma. Questa la classifica completa
delle regioni con le scuole piu' sicure, elaborata dal Miur sulla base
dell'''indice delle certificazioni'' e degli istituti che hanno risposto
al questionario: 1) Friuli Venezia Giulia (100%); 2) Piemonte (87,87%),
3) Campania (87,10%), 4) Emilia Romagna (87,00%), 5) Basilicata (74,97%);
6) Marche (74,54%); 7) Veneto (67,48%); 8) Lombardia (67,04%); 9) Toscana
(65,87%); 10) Sicilia (62,71%); 11) Abruzzo (61,73%); 12) Molise (58,34%);
13) Puglia (57,60%); 14) Liguria (49,44%); 15) Umbria (42,18%); 16)
Lazio (42,04%) 17) Calabria (33,39%); 18) Sardegna (29,74%).
Il
21 settembre la firma per l’avviso regionale per l’emersione
nel settore edile
14/09 Sarà sottoscritto il prossimo 21 settembre
a Lamezia Terme, alla presenza del presidente del Comitato nazionale
per l’emersione, prof. Luca Meldolesi e del presidente della Commissione
regionale, Mimmo Barile, l’Avviso comune regionale in materia
di emersione del lavoro non regolare nel settore edile. La firma del
documento – è scritto in una nota della Commissione - conclude
il percorso avviato, coordinato e supportato dalla rete regionale per
l’emersione. L’Avviso comune regionale in materia di edilizia
segue quello nazionale sottoscritto il 16 dicembre dello scorso anno
e traduce a livello regionale la nuova politica per l’emersione.
La nuova politica per l’emersione - adottata in seguito alla legge
madre sull’emersione, la 383/2001, si caratterizza per assumere
i singoli settori produttivi quali ambiti di intervento, per ricercare
attraverso la discussione bilaterale nei nuovi Tavoli settoriali, soluzioni
specifiche volte a rimuovere gli ostacoli alla regolarità, e
premiare, di conseguenza, quelle aziende che intendono uscire dal sommerso.
L’Avviso regionale in materia di edilizia, che si allinea, così,
al protocollo nazionale sottoscritto lo scorso anno, si articola nei
seguenti punti:
1. Attivazione di un Tavolo regionale permanente sul sommerso nel settore
edile
2. Sostegno, a livello regionale, a quanto oggetto dell’Avviso
comune nazionale e alla messa in atto della normativa conseguente.
3. Durc (documento unico di regolarità contributiva): applicazione
della convenzione nazionale e coordinamento del sistema per il rilascio
del documento e pubblicizzazione
4. Manutenzione della normativa di settore e individuazione di soluzioni
concordate.
5. Bilateralità e meccanismi specifici di premialità.
A poco più di un anno dalla “svolta nella politica economica
per l’emersione”, che ha visto l’attivazione di altri
tavoli settoriali e l’ Avviso comune in edilizia, la Calabria
raggiunge una posizione comune delle parti su un tema spinoso quale
quello del lavoro sommerso in edilizia. Questa idea trova la Commissione
regionale guidata da Mimmo Barile, favorevole in quanto intesa come
opportunità per ulteriori azioni settoriali mirate all’emersione
del lavoro non regolare da promuovere sull’intero territorio calabrese.
Assindustria
Calabria contro il fenomeno criminale. Incontro domani a Catanzaro
14/09 L'Assindustria Calabria ha organizzato un incontro
delle Categorie Produttive e degli Ordini Professionali per stabilire
azioni di sensibilizzazione contro il fenomeno criminale. L'iniziativa
avra' luogo domani, mercoledi', 15 settembre, alle ore 11,00, nella
sede di Confindustria Calabria, in via Lombardi, 10, a Catanzaro. ''Il
riacutizzarsi della criminalita' nella
Regione Calabria e l'inefficacia delle azioni intraprese per contrastarla
impongono una nostra maggiore attenzione e una forte partecipazione
in termini propositivi''. Il Presidente di Confindustria Calabria, Filippo
Callipo, ha cosi' scritto ai Presidenti delle Categorie produttive e
degli Ordini Professionali, invitandoli a partecipare all'incontro previsto
per domani. Filippo Callipo, nell'invito, ha specificato di aver ricevuto
mandato dal Consiglio Direttivo di Confindustria Calabria per discutere
insieme alle Categorie Produttive ed agli Ordini Professionali della
particolare tematica e delle eventuali iniziative di sensibilizzazione,
che potranno essere intraprese congiuntamente. Il Presidente di Confindustria
Calabria ha proposto di discutere circa la istituzione della giornata
regionale sulla legalita'.
Chiaravalloti
critica il Presidente di Assindustria Calabria, Callipo: “Un fiume
di parole senza alcun contributo”
14/09 ''Un fiume di parole che non lasciano intravedere
un benche' minimo contributo, un solo progetto concreto destinato alla
Calabria''. Cosi' il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti,
commenta alcune dichiarazioni del presidente regionale degli Industriali,
Filippo Callipo. ''Parole anche messe male e interventi, negli ultimi
giorni, a vanvera su argomenti vari. Aspettiamo di conoscere - fa sapere
Chiaravalloti - chi, tra gli industriali calabresi, condivide il club
proposto dal loro attuale presidente. Un sodalizio che qualcuno gia'
ha denominato 'il club del tonno'. Quel club che alle ultime consultazioni
amministrative, ha portato il presidente regionale degli Industriali
all' ultimo posto, sui tre contendenti alla poltrona di sindaco''.
Il
Governo nomina il nuovo commissario per l’emergenza ambientale.
Si tratta del prefetto Bagnato
14/09 Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, ha
nominato il nuovo commissario straordinario per l'emergenza ambientale
in Calabria. A ricoprire l'incarico, che fino ad oggi era del governatore
calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, sara' il prefetto Domenico Bagnato,
60 anni, nativo di Reggio Calabria. Il nuovo commissario straordinario
proviene dai ruoli della Polizia di Stato. Per oltre dieci anni ha ricoperto
l'incarico di commissario capo a Crotone a cavallo tra gli anni sessanta
e settanta. E' stato, poi, vicequestore di Catania e, successivamente,
questore di Foggia, Bologna e Venezia. Nel 2003 e' stato nominato prefetto
ed e' rimasto a disposizione del ministro dell'Interno fino al nuovo
incarico di commissario per l'emergenza ambientale in Calabria, conferitogli
in questi giorni.
I
musulmani del centro di accoglienza di Lamezia a favore della liberazione
di Simona e Simona
14/09 I musulmani di nazionalita' algerina, tunisina,
marocchina, palestinese, turca e senegalese, attualmente ospiti del
centro di accoglienza di Lamezia Terme, gestito dalla cooperativa sociale
''Malgrado tutto'', esprimono la loro contrarieta' nei confronti del
sequestro in Iraq delle due volontarie italiane Simona Pari e Simona
Torretta. In una nota gli immigrati ricordano che ''la religione islamica
vieta categoricamente ogni gesto di violenza verso le donne, i bambini
e gli anziani anche in tempo di guerra, pur appartenendo questi agli
Stati con i quali si e' in conflitto. Esprimono altresi' la loro solidarieta'
ai familiari delle volontarie sequestrate e chiedono il loro rilascio
immediato''. L'auspicio, secondo gli immigrati, e' che ''la comunita'
internazionale intervenga al piu' presto con tutti i mezzi in suo possesso
per porre fine ai conflitti attuali in Medio Oriente, che sono la causa
principale di episodi continui di odio ed intolleranza tra i popoli''.
Dal
22 settembre a Sibari il primo convegno nazionale sulla Polizia locale
14/09 Il primo convegno nazionale sulla Polizia Locale,
organizzato dall'ASSAPLI, Associazione di Polizia Locale Italiana e
patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai ministeri
dell'ambiente politiche agricole, interni e delle infrastrutture, dalla
Regine Calabria, dal dipartimento della Protezione civile, dalla Provincia
di Cosenza e dal Comune di Cassano Jonio, si terra' nei giorni 22, 23
e 24 settembre nella sala convegni del Sybaris hotel' di Sibari (Cs).
Per l'occasione si terra' l'expo delle tecnologie e dei prodotti per
la protezione civile. I lavori saranno introdotti dal presidente nazionale
dell'ASSAPLI, Dario Giannicola, nonche' dal presidente della Giunta
Regionale, Giuseppe Chiaravalloti, da Egidio Barbagallo, segretario
nazionale dell'Associazione di Polizia Locale Italiana e dal sindaco
di Cassano, Gianluca Gallo. Al centro dei lavori, il Codice della Strada,
l'infortunistica, la sicurezza stradale, quella urbana , la protezione
civile, una sessione sulla polizia Giudiziaria ed edilizia, nonche'
commerciale ed amministrativa, per terminare ad una legata alla professionalita'
dell'agente ed all'impegno ambientale, sempre piu' necessario e richiesto
dalle istituzioni ed organismi locali e centrali. Tra i relatori, magistrati,
esperti, amministratori e docenti universitari.
''Una occasione - ha dichiarato il presidente nazionale dell'ASSAPLI,
coordinatore di Polizia Municipale e responsabile del Servizio di Polizia
Giudiziaria presso il Tribunale nei vigili di Castrovillari, Dario Giannicola
– per entrare sempre piu' nello specifico di quelle funzioni,
che vedono gli agenti della polizia municipale sempre piu' presenti
e riferimento nel territorio urbano per tutte le questioni legate al
senso civico, al controllo, alla prevenzione ed alla tutela di una migliore
qualita' della vita, bisognose di sempre maggiore professionalita',
capacita' e specificita'''.
Rimossa
la vecchia antenna pericolante di Sartano
14/09 E' stata rimossa dai vigili del fuoco la vecchia
antenna radio che rischiava di cadere sulla scuola elementare di Sartano.
Lo si e' appreso da una nota del leader del Movimento Diritti Civili,
Franco Corbelli. ''Ultimamente l'antenna - ha detto Corbelli - sotto
la spinta del forte vento, si era un po' inclinata e aveva dato segnali
di cedimento. Questo aveva creato comprensibile preoccupazione in tutta
la popolazione e in particolare nei genitori degli oltre 150 bambini
che frequentano la scuola elementare e materna di Sartano''. Gia' lo
scorso anno Corbelli aveva chiesto all'ex sindaco di Torano di intervenire
e di far rimuovere con urgenza l'antenna. ''Domani - ha concluso - riapre
la scuola materna di Sartano. Ieri grazie ai bravi vigili del fuoco
di Cosenza e' stato eliminato il pericolo dell'antenna, una vera e propria
minaccia per l'incolumita' dei bambini e dei residenti della zona che
da anni chiedevano la rimozione della stessa antenna''.
Indagine
conoscitiva della provincia su tutti i campi di calcio, dopo l’inagibilità
della Prefettura
14/09 Decine di campi sportivi della provincia di Cosenza sono stati
dichiarati (a seguito di un ordinanza della prefettura di Cosenza),
per motivi di sicurezza, inagibili e quindi inadatti a ospitare le partite
di calcio delle squadre dilettanti di prima, seconda e terza categoria.
Di questo problema si e' occupata la terza Commissione Consiliare provinciale
di Cosenza composta dal presidente Antonio Pratico (Margherita), dal
vice presidente Francesco Bruno(An) e dai consiglieri Mario Bria (Verdi),
Giovan Battista Genova(Ds), Angelo Forte (Italia dei Valori), Tonino
Belmonte (Margherita), Luigi Garofalo (Udeur), Flaviano Federico (Sdi),
Michele Ambroggio (Ds), Gilberto Raffo (Nuovo Psi), Franco Corbelli
(Diritti Civili) e FilippoFiorillo (Udc). La commissione ha disposto
una indagine ricognitiva dei campi di calcio su tutto il territorio
provinciale, ha programmato per i prossimi giorni un incontro con gli
assessori provinciali competenti dello Sport (Console) e dei Lavori
Pubblici (Riccetti) e ha deciso di chiedere anche l'intervento della
Regione Calabria per finanziare eventuali interventi previsti nell'ambito
delle specifiche competenze previste dalla legge. Su proposta del consigliere
Franco Corbelli si e' deciso di rivolgere anche un appello al Prefetto
di Cosenza D'Amico che ha sollevato questo problema della sicurezza
dei campi di calcio con una circolare inviata a tutti i sindaci della
provincia.
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