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Archivo Notizie
dal 4 al 13 settembre 2004
Succede
anche questo: la Baronessa Cardopatri, da collaboratrice per la lotta
alla mafia, a inquisita
13/09 Per trent'anni ha difeso le terre di famiglia,
non cedendo ai ricatti e ai sopraffazioni della mafia. Anzi, dal giorno
dell'uccisione di suo fratello Antonio, nel 1991, la baronessa Teresa
Cardopatri, ha dichiarato guerra alla 'ndrangheta, facendo non solo
arrestare il killer di suo fratello ma anche smantellare il clan dei
Mammoliti, mandante dell'omicidio. Ma tutto questo suo coraggio e impegno
si e' oggi trasformato in un ''micidiale boomerang'', perche' - come
ha denunciato la nobildonna calabrese nel corso di una conferenza alla
sala stampa estera - sara' costretta a disfarsi di quei beni cosi' da
risarcire quattro magistrati che si sono sentiti calunniati e diffamati
da un esposto da lei inviato al Csm, nel 1995, per lamentare la violazione
di alcuni suoi diritti all' epoca in cui in cui il tribunale di Reggio
Calabria veniva indicato come ''il palazzo dei veleni''. Complessivamente
e' stata condannata a risarcire circa 200 mila euro (con diverse sentenze,
esecutive gia' in primo grado, ma nessuna per ora arrivata in Cassazione)
ai magistrati Giuseppe Viola, ex presidente della Corte di Appello di
Calabria, all'ex presidente del Tribunale di Reggio Calabria Francesco
Puntorieri, all'ex avvocato generale Giovanni Montera e al sostituto
pg Salvatore Di Landro. Il primo appuntamento e' all' inizio di ottobre,
quando il tribunale di Reggio Calabria mettera' all'asta la casa e i
mobili della baronessa Cardopatri. ''Io cercavo giustizia e mi sono
rivolta al massimo organismo che la rappresenta, sicura della privacy
che accompagna un tale iter'' - dice la baronessa, riferendosi di quel
dossier inviato a palazzo dei Marescialli. E invece ''i 'dicitur' di
cui ho parlato e credevo fossero coperti dalla massima riservatezza,
perche' questo mi era stato assicurato, si sono trasformate in accuse
di calunnie e di diffamazione che per i giudici hanno la valenza riparatrice
di centinaia di milioni di lire, per cui quanto con il prezzo di una
vita e trent'anni di patimenti avevamo sottratto ieri alla mafia ora
lo cederemo alla Giustizia''. E non manca di far notare il fatto, 'paradossale',
che in 13 anni ancora non si e' concluso il procedimento a carico del
killer di suo fratello, Salvatore La Rosa, l'uomo che non riusci' ad
uccidere anche lei perche' l'arma si inceppo'. Scampata a undici attentati,
una vita sotto scorta da tredici anni,Teresa Cardopatri si dice convinta
del giusto comportamento suo e di sua cugina Angelica Rago: ''non abbiamo
mai inteso offendere persona alcuna, sappiamo di non aver sbagliato
perche' ci sentiamo trascinate in tribunale da un furore manicheo''.
Seduti accanto a lei, i suoi avvocati, Giuseppe Bernardi e Francesco
Petrino, ribadiscono la buona fede. Di piu': ''E' recente - fa notare
Petrino, presidente del sindacato nazionale antiusura e tutela dei consumatori
(Snarp) - una sentenza della Cassazione che da' la facolta' a qualsiasi
cittadino criticare i lavori della magistratura. La baronessa si trova
a pagare per aver criticato l'operato dei magistrati''. Petrino sostiene
infine che vi sono ''due misteri'' che vanno chiariti: ''Come hanno
fatto i magistrati in questione ad avere questo documento inviato al
Csm? Perche', anziche' di Teresa Cardopatri, la magistratura e il ministero
degli Interni si sono occupati di una certa Giuseppina Cardopatri, che
non ha subito nessun danno di mafia e che invece, millantando una parentela
con la baronessa, riusci' anche a farsi assegnare una scorta?''.
Accordo
quadro della Regione per il diritto allo studio fino a 18 anni
13/09 Nella sede della Giuntaregionale della Calabria,
a Catanzaro, questa mattina, e' stato sottoscritto un accordo quadro,
territoriale, finalizzato alla costituzione di percorsi integrati di
istruzione e formazione per l'attuazione, dall'anno 2004/2005, del diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione professionale fino ai 18 anni. L'accordo
e' stato firmato dall'assessore alla formazione della Regione, Piero
Aiello, e dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Ugo Panetta.
''Questa e' una tappa - ha detto l'assessore Aiello – di un percorso
che stiamo portando avanti come assessorato e che vede la stretta collaborazione
dell'ufficio scolastico regionale. Con la firma di questa convenzione
si chiude una parte di questo percorso. La Calabria ora si pone come
protagonista con gli enti istituzionali per l'obbligo formativo in modo
da acquisire i canoni dell'istruzione e della democrazia tramite anche
un forte connubio con le istituzioni. La Regione Calabria - ha aggiunto
- per la formazione ha avuto un riconoscimento europeo, grazie ai nostri
dirigenti e vogliamo porci in questo panorama al meglio, visto che abbiamo
ricevuto anche delle proposte dai consolati della Tunisia e del Marocco
che guardano ala nostra formazione con profondo interesse. L'idea e'
quella di trasferire e offrire questo pacchetto globalizzato d'interventi
per la formazione ai paesi del Mediterraneo. Stiamo cercando d'invertire
una tendenza e non possiamo vincere questa scommessa se il mondo imprenditoriale
non sposa il nostro intervento, cosi' come ha fatto. Continueremo questa
attivita' - ha concluso Aiello - con la volonta' ferma di cambiare il
territorio''.
Il
Presidente Oliverio alla Regione “Si vari la legge sui servizi
sociali”, costituito coordinamento delle province calabresi
13/09 ''Le politiche sociali devono avere, da parte
nostra, un' attenzione particolare, ma per far questo e' necessario
che da parte della Regione si attui al piu' presto la legge in materia
di servizi sociali e, soprattutto, si trasferiscano immediatamente le
risorse che, impropriamente, la Regione continua a mantenere per sè,
ai Comuni''. Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio, nel corso di un incontro con i rappresentanti delle altre
quattro Province calabresi. All'incontro, che e' stato presieduto dall'
assessore provinciale alle Politiche sociali e comunitarie, Ferdinando
Aiello,hanno partecipato gli assessori provinciali alle Politiche sociali
di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, Vincenzo Mazzei, Alfonso Del
Vecchio e Salvatore Tamparo (quest' ultimo, assente per motivi di salute,
era rappresentato dalla dottoressa Mimma Cerrelli). ''Dalla riunione
- e' scritto in una nota della Provincia di Cosenza - e' scaturita la
volonta' unanime dei presenti di dar vita ad un protocollo unitario
d' intesa, sottoscritto dai cinque assessorati provinciali alle politiche
sociali, per aumentare il potere contrattuale delle Province nei confronti
di una Giunta regionale che, ad oggi, non risponde affatto alle esigenze
presenti sul territorio in tema di politiche sociali. Si e' stabilito,
altresi', di delegare l' assessore Aiello a rappresentare le Province
al tavolo di concertazione per la definizione dei Piani di zona in materia
di politiche sociali, previsti dalla legge 328''. Al termine dell' incontro
e' stato deciso di costituire un coordinamento stabile delle Province
calabresi sul tema delle politiche sociali, che avra' il compito di
monitorare e proporre linee di intervento.
Conclusa
con la convocazione delle parti al Ministero, l’occupazione della
sede della Giunta Regionale dei lavoratori tessili
13/09 Si e' conclusa la protesta dei lavoratori della
Foderauto che stamane hanno partecipato ad un sit-in davanti alla sede
della giunta regionale. Il ministero delle Attivita' produttive ha convocato
una riunione a Roma per il 21 settembre per discutere della vertenza
dell'azienda Foderauto e per il 28 quando saranno affrontate le problematiche
dei lavoratori tessili della Mdc di Castrovillari. Per il 16 settembre,
inoltre, e' stato fissato un tavolo tecnico che si svolgera' presso
la Regione Calabria. Stamane una delegazione, composta da sindaci, sindacalisti
e lavoratori, hanno sostato per alcune ore nella sala della giunta regionale
per sollecitare gli incontri presso il ministero. ''Nonostante le convocazioni
- ha detto il segretario della Cgil, Antonio Granato - noi non esprimiamo
nessuna soddisfazione. Ci sono volute otto ore di attesa, infatti, solamente
per poter avere un incontro durante il quale iniziare a discutere del
problema. Questo non mi sembra molto confortante per il futuro dei lavoratori''.
Avevano superato con un' azione fulminea il corpo di guardia per poi
occupare la sala della Giunta regionale a Catanzaro, poi e' esplosa
fulminea, poco dopo mezzogiorno, la rabbia dei lavoratori di Foderauto
Brutia, azienda della galassia Fiat di Belvedere Marittimo, e della
Mdc di Castrovillari, a rischio di smantellamento. Cosi' i lavoratori,
impegnati in un sit-in assieme ai numerosi sindaci delle zone interessate,
a consiglieri regionali e sindacalisti, hanno avviato un' occupazione
ad oltranza, terminata con la convocazione ufficiale per l' attuazione
di un tavolo di confronto nazionale sulle loro vertenze. Davanti alla
sede del governo calabrese, gia' qualche ora prima, erano giunti piu'
trecento dipendenti delle due aziende del settore tessile in forte crisi,
innalzando striscioni e scandendo slogan anche duri all' indirizzo dell'
esecutivo. Assieme alle maestranze, in gran parte donne, (alla Foderauto
sono l' 80%), a far sentire la loro voce c' erano anche numerosi sindaci
della zona dell' alto Ionio cosentino e del Pollino, in veste ufficiale
con fascia tricolore e numerosi sindacalisti. Un esempio del livello
di disperazione raggiunto dai lavoratori e dalle famiglie, inoltre,
si poteva leggere sui cartelli affissi ai cancelli dello stabile di
viale De Filippis: ''Non uccidete i giovani operai'' e ''Foderauto e
Mdc: lotteremo per vivere''. ''Questa iniziativa di oggi - ha spiegato
Antonio Ferrari della Cisl regionale - e' stata fatta per richiamare
l'attenzione della giunta circa i rischi di perdita del posto di lavoro
che incombono su piu' di mille operai. Per quanto riguarda Foderauto
chiediamo l' apertura di un tavolo con la Fiat per capire le ragioni
della volonta' di delocalizzare gli impianti in altre realta'''. Per
Paolo La Greca della Cgil ''va impedito il tentativo di trasferire la
produzione altrove, come gia' si era tentato di fare in anni passati.
Tentativo poi impedito solo dalla mobilitazione dei lavoratori''. ''La
vicenda Foderauto non e' isolata - ha sottolineato Roberto Castagna,
segretario della Uil calabrese - i lavoratori, infatti, sono gia' scottati
dalla piega presa dalla vicenda Marzotto che ha deciso di delocalizzare
nella Repubblica Ceca''. Per Nino Zumbo della segreteria regionale Cgil
''nonostante i fondi comunitari la Regione non ha individuato i settori
d' intervento in modo da attuare un' azione di salvaguardia. La Giunta
ha un bilancio totalmente fallimentare sia nella difesa dei presidi
che nella creazione di nuovi insediamenti''. La situazione, nel corso
della mattinata, si e' parzialmente sbloccata dopo un incontro che l'
assessore regionale alla formazione professionale, Piero Aiello, unico
rappresentante dell' esecutivo presente nel palazzo, ha avuto con una
foltissima delegazione di lavoratori. Aiello ha informato i presenti
di avere attivato dei contatti con il sottosegretario alla presidenza
del Consiglio Gianni Letta e il Ministro delle Attivita' produttive
Antonio Marzano. ''E' grave - ha sostenuto Antonio Granata, della segreteria
regionale Cgil - che dinanzi al rischio che riguarda direttamente oltre
un migliaio di lavoratori la Giunta regionale si sia resa latitante.
Non trovo aggettivi per spiegare quello che e' accaduto oggi - ha aggiunto
Granata - eppure avevamo per tempo chiesto incontri ufficiali, mandato
fax e telegrammi''. I sindaci presenti all' incontro hanno protestato
per il fatto che sarebbe stato loro impedito di entrare nella sede della
Regione. Sempre i sindaci hanno proposto la convocazione di un' assemblea
per determinarsi circa le azioni da intraprendere per evitare la cancellazione
delle due realta' industriali della provincia di Cosenza.
Sabato
18 scade il bando Por Calabria azione 3.16.a2
13/09 Scadra' sabato 18 settembre il termine per la
presentazione delle domande relative al bando relativo alla misura 3.16
'Sistema regionale per la ricerca e l'innovazione' azione 3.16.a2 'Servizi
di interfaccia tra domanda e offerta di innovazione del Por Calabria
2000/2006'. Il bando e' stato pubblicato in data 20 luglio 2004 sul
Bur Calabria - Supplemento Straordinario n. 1 al n. 13 del 16 luglio
2004. Il Dipartimento 10 Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Ricerca
Scientifica, ha reso noto che per il 18 settembre sara' garantita l'apertura
dell'ufficio protocollo dalle ore 09.00 alle ore 13.00 per la ricezione
delle suddette istanze di partecipazione al bando.
Martedì
14 alle ore 20 presso l’Executive, il Rotary Club Cosenza presenta
il libro “L’omicido relazionale: sette casi per sette delitti”
13/09 Riprende dopo la pausa estiva, l’attività
del Rotary Club Cosenza presieduto, per l’anno sociale 2004-2005,
dal dottore Enzo Bavasso. In programma per martedì 14 p.v. alle
ore 20.00 presso l’Hotel Executive di Rende, la presentazione
del libro scritto a quattro mani dal giornalista Arcangelo Badolati
e dalla dottoressa Silvana Palazzo, dal titolo:”L’omicidio
relazionale: sette casi per sette delitti”. Nel saggio si trova
una raccolta di omicidi relazionali, vale a dire maturati nell’ambito
di conflitti interpersonali o intrafamiliari, analizzati sotto il profilo
psicologico ed antropologico anche se poi narrati con lo stile caratteristico
della quotidianità giornalistica. Questi casi destano l’interesse
che si addice ai fatti di cronaca ma offrono, al lettore, uno spaccato
inquietante della nostra società e dell’animo umano.
I
lavoratori del tessile (Foderauto e Mdc) occupano la sala della Giunta
regionale
13/09 Almeno 300 lavoratori dell' azienda Foderauto
Brutia di Belvedere Marittimo hanno protestando stamattina davanti alla
sede della Giunta regionale per chiedere l' intervento della Regione
nella risoluzione della vertenza che li contrappone alla societa' Lear
Corporation del Gruppo Fiat. attualmente un gruppo di lavoratori e alcuni
Sindaci della zona dell' Alto Jonio cosentino che stava attuando un
blocco all' ingresso dello stabile che ospita la sede della Giunta regionale
e' riuscito a penetrare nella sala della Giunta e minaccia di attuare
un' occupazione ad oltranza. I lavoratori (350 diretti e oltre 500 nell'
indotto) chiedono l' apertura di un tavolo, alla presenza della Regione
Calabria, con la societa' controllata dalla Fiat, per scongiurare l'
ipotesi di delocalizzazione degli impianti al di fuori dei confini regionali.
''I lavoratori - ha detto Antonio Granata della segreteria regionale
Cgil - per togliere l' occupazione permanente della sala pretendono
adesso l' intervento del Prefetto di Catanzaro e la presenza del presidente
della Giunta Giuseppe Chiaravalloti''. ''Stiamo cercando di avere un
appuntamento con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni
Letta e con il Ministro delle Attivita' produttive Antonio Marzano'':
ha poi detto l' assessore regionale alla Formazione professionale, Piero
Aiello incontrando la delegazione di lavoratori della Foderauto Bruzia
alla quale si sono aggiunti anche dipendenti della Mdc di Castrovillari.
All' incontro con i lavoratori (moltissime le donne: alla Foderauto
sono l' 80% circa), che stanno occupando permanentemente la sede della
Giunta regionale e minacciano di non andarsene senza una convocazione
ufficiale, hanno partecipato numerosi sindaci dell' Alto Ionio cosentino,
presenti in veste ufficiale con tanto di fascia tricolore, i consiglieri
regionali Giuseppe Mistorni, Antonio Leone, Franco Pacenza, Mario Albino
Guagliardi. I dipendenti delle due aziende che rischiano di perdere
il posto di lavoro a causa della decisione presa dalla Lear Corporation
di delocalizzare gli impianti, dalla mattinata avevano attuato un sit-in
davanti alla sede dell' esecutivo calabrese reclamando di essere ricevuti
dal presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti. Dopo
avere atteso all' ingresso, i lavoratori hanno forzato il corpo di guardia
e si sono introdotti nella sala. ''E' inaccettabile - ha detto Antonio
Granata della Cgil regionale- che si debba correre il rischio di perdere
due aziende che costituiscono degli autentici baluardi del tessile calabrese''.
Il
Presidente dei giornalisti calabresi, Soluri: “In consiglio chiariremo
le polemiche sviluppatesi sui giornali. E’ opportuno che tutti
si attengano alle norme”
13/09 A seguito della polemica ''a mezzo stampa'' sviluppatasi
nei giorni scorsi tra due giornali quotidiani regionali, il presidente
dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, comunica
che la polemica stessa, nonche' le iniziative eventualmente da assumere,
sulla base delle specifiche e formali istanze rivolte all'Ordine da
alcuni iscritti, sono all'ordine del giorno della riunione del Consiglio
regionale convocato per sabato 18 settembre. In attesa delle decisioni
che il Consiglio riterra' di assumere, Soluri considera comunque ''opportuno
ribadire la necessita' che tutti i giornalisti calabresi si attengano
scrupolosamente, come certamente hanno sempre fatto finora, alle norme
che regolano l'esercizio della delicata professione giornalistica ed
alle norme deontologiche approvate a suo tempo dal Consiglio Nazionale
dell'Ordine. Va precisato che dette norme non incidono certamente sulla
liberta' e la facolta' di ciascun giornalista (come di qualunque altro
professionista) di instaurare, con aziende private o Enti pubblici,
rapporti di lavoro, di collaborazione o di consulenza, salvo che nei
casi di impedimenti specifici riconducibili a precisi impegni contrattuali.
I giornalisti hanno infatti il diritto (senza che cio' possa minimamente
rappresentare una ''deminutio capitis'' di natura professionale o, tantomeno,
morale) di mettere la propria professionalita' a disposizione di chiunque,
nel settore privato o nel settore pubblico, sia interessato a giovarsi
di detta professionalita' nel rispetto delle norme di legge, dei contratti
di lavoro e dei livelli minimi di compenso fissati dall'Ordine per le
diverse tipologie di lavoro giornalistico. Il presidente Soluri sollecita
tutti al recupero della opportuna e doverosa serenita' riservandosi
di sottoporre al Consiglio regionale la possibilita' di procedere, nell'ambito
delle attribuzioni fissate dalla legge istitutiva dell'Ordine, ad una
ricognizione puntuale dei rapporti (di lavoro, di collaborazione o di
consulenza) correnti tra i singoli iscritti ed Enti pubblici e/o privati.
Cio' unicamente al fine di elaborare una precisa ''mappa'' dalla quale
partire per rivendicare come categoria, in sinergia con Fnsi e Sindacato
Giornalisti Calabresi, non solo l'applicazione rigorosa della legge
150 a favore dei tanti colleghi ancora costretti, da molti Enti, in
una situazione di incertezza e di precarieta'; ma anche per sollecitare,
alla vasta platea degli Enti pubblici interessati, la creazione di uffici
stampa o il varo di iniziative che consentano comunque di allargare
la base occupazionale dei giornalisti calabresi corrispondendo, nel
contempo, al dovere degli stessi Enti di assicurare ai cittadini, per
come previsto dalla legge, la massima trasparenza e la massima pubblicita'
rispetto alle proprie attivita'''.
Domani
inizia a Rende il convegno pastorale diocesano.
13/09 Sono circa i settecento i sacerdoti, i religiosi
e i laici attesi al convegno pastorale annuale dell’Arcidiocesi
di Cosenza-Bisignano i cui lavori inizieranno domani, martedì
14 settembre, per concludersi giovedì 16. Il tema - «Parrocchia
oggi: comunità missionaria nel territorio» - si riferisce
ad un aspetto centrale della vita delle comunità cristiane nella
tradizionale articolazione delle parrocchie, punto di riferimento ineliminabile
per la vita di fede e le dinamiche sociali di un territorio vasto che
si estende per una superficie di 2.445 kmq, dalla Sila al mare, raccoglie
circa 382.500 abitanti e vede presenti 127 parrocchie.
La scelta dell’argomento scaturisce dalla recente Nota pastorale
della Conferenza Episcopale Italiana su Il volto missionario della parrocchia
in un mondo che cambia. Il convegno dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano
proseguirà una riflessione già avviata nei mesi scorsi
in un incontro di studio dedicato alle prospettive pastorali della parrocchia.
Il percorso è impegnativo: come ha scritto il Padre Arcivescovo,
Mons. Giuseppe Agostino, nel suo intervento sul numero di agosto-settembre
della rivista diocesana Le due città (interamente dedicato al
prossimo convegno diocesano), «non possono più esistere
parrocchie che abbiano il loro centro nelle sagrestie, ma parrocchie
che siano sguardo d’amore alla piazza, allo stato antropologico
dell’habitat, alla complessa vicenda umana. Parrocchia per l’uomo
e non uomo per la parrocchia. Qualcuno potrà dire che questo
è sogno. In parte lo è. Ma è il sogno, o se si
vuole, l’utopia che apre al futuro. Utopia vuol dire superamento
di schemi. (…) Il cambiamento della parrocchia non è un
maquillage, ma è il coraggio di liberarla da tante incrostazioni
onde sia gestazione per un uomo liberato ed aperto all’amore che
si fa giustizia e solidarietà. Dico a me e mi permetto dirlo
a tutti i parroci: invochiamo lo Spirito creatore onde, accogliendone
la novità, cessiamo di essere gestori, talvolta padroni, di spazi
del sacro per divenire padri di una famiglia che nasce dall’alto
e per questo è grembo di tutti i fermenti e le inquietudini che
emergono dal sacro».
I giorni del convegno. La nuova lettera pastorale del Padre Arcivescovo
Il convegno si aprirà domani, martedì 14 settembre,
alle ore 16.30 nell’Auditorium “Giovanni Paolo II”
in Rende con la preghiera comune. La meditazione - «Presupposti
e atteggiamenti spirituali per una conversione pastorale della Parrocchia»
- sarà proposta da Don Michele Fortino, Eremita.
Dopo l’introduzione di Mons. Emilio Aspromonte, Vicario episcopale
per la pastorale, il tema del convegno - «Il volto missionario
della parrocchia in un mondo che cambia. Le indicazioni pastorali del
documento della CEI» - sarà presentato nella relazione
di Don Antonio Staglianò, Direttore dell’Istituto Teologico
Calabro “S. Pio X” di Catanzaro e membro della Commissione
per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana. Seguirà
il dialogo in sala.
Mercoledì 15 settembre alle ore 16.30 nell’Auditorium
“Giovanni Paolo II”, dopo la preghiera comune e la seconda
meditazione di Don Michele Fortino, l’Arcivescovo Metropolita,
S. E. Mons. Giuseppe Agostino, proporrà una riflessione pastorale
durante la quale presenterà la sua nuova lettera pastorale dal
titolo La Carità non avrà mai fine. Come nel giorno precedente,
seguirà il dialogo in sala.
Giovedì 16 settembre il convegno si sposterà
nella Cattedrale di Cosenza, dove alle ore 16.30 il Padre Arcivescovo
presiederà la concelebrazione eucaristica che segnerà
simbolicamente l’apertura del nuovo anno pastorale, durante la
quale saranno ordinati presbìteri i diaconi Guillaume Bulangunga
(nato nel Congo) e Vittorio Serra (proveniente da San Fili).
Colpi
di pistola contro un auto a Cosenza
13/09 Alcuni colpi d'arma da fuoco sono stati sparati
da sconosciuti contro l'automobile di proprieta' di una donna a Cosenza.
Il mezzo, una lancia Y, era parcheggiato nei pressi dell'abitazione
della vittima quando sconosciuti l'hanno danneggiata. L'episodio e'
stato denunciato agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato
le indagini.
Ancora
incendi in provincia di Cosenza
12/09 Ancora una giornata di incendi nella provincia
di Cosenza. La centrale operativa del Comando provinciale del Corpo
forestale ne ha segnalati una quarantina in varie zone. A Laino Castello
e' dovuto intervenire, in aiuto alle squadre a terra, un elicottero
regionale. Altro intervento di elicottero e autobotti ad Acri, in localita'
Muccone, per spegnere un incendio in un bosco di querce. Ancora un intervento
di elicottero nel Parco Nazionale della Sila, in localita' S. Nicola,
nel comune di Serra Pedace, per un incendio in una zona di rimboschimento
di pini.
Le
Province calabresi chiedono a gran voce il decentramento previsto dalla
legge
12/09 I Presidenti delle cinque Province calabresi
fanno blocco comune e, prescindendo dal colore politico e dall’appartenenza
a questo o a quello schieramento, lanciano la sfida alla Regione affinché,
in questo ultimo scorcio di legislatura, si dia finalmente corso al
decentramento previsto dalla legge e si trasferiscano definitivamente
funzioni e poteri alle Province. E’ quanto è emerso nel
corso di un incontro promosso a Cosenza dal Presidente della Provincia,
On. Mario Oliverio, a cui hanno preso parte anche i rappresentanti delle
altre quattro province calabresi. Al termine della riunione, improntata
ad un clima di sincera cordialità ed amicizia, Oliverio, Fuda,
Traversa, Iritale e Barbieri hanno riaffermato con forza la necessità
che la Giunta Regionale proceda celermente e prima che si concluda l’attuale
legislatura, a trasferire alle Province le funzioni previste, in coerenza
con quanto stabilito dalla legislazione nazionale e regionale. “Le
leggi -è stato più volte sottolineato e ripetuto nel corso
dell’incontro-devono essere applicate e, in coerenza a tutto ciò,
il trasferimento di funzioni in alcuni campi della vita regionale deve
essere realizzato immediatamente, attraverso una semplice decretazione
del Presidente della Giunta Regionale con cui si trasferiscono funzioni,
personale e risorse, relativamente ai settori già individuati
dalla Legge Regionale n° 34”. A tal proposito, nei prossimi
giorni verrà sottoposto al Presidente della Giunta Regionale
un documento nel quale i cinque presidenti delle province calabresi
indicheranno le strutture e le funzioni che devono essere immediatamente
trasferite dalla Regione alle Province. Su questo problema, inoltre,
saranno assunte ulteriori iniziative di concerto con i Comuni e, in
particolare, con l’Anci calabrese.
La
provincia di Cosenza ancora in emergenza incendi
11/09 La Centrale Operativa Nazionale del Corpo Forestale
dello Stato, che coordina le 15 sale operative regionali, ha ricevuto
nella giornata di oggi 2040 chiamate al numero di emergenza ambientale
1515 per segnalazioni di incendi boschivi. Sul fronte interventi, invece
- riferisce il Cfs -sono state 203 le procedure antincendio attivate
per altrettanti roghi.La zona maggiormente colpita e' la Provincia di
Csoenza. Nelle campagne del comune di Mongrassano si e' sviluppo il
piu' vasto incendio che ha distrutto alcuni ettari di bosco. Per spegnere
le fiamme e' intervenuto un Canadair e un elicottero che hanno effettuato
numerosi lanci di acqua e liquido ritardante. Dopo quasi tre giorni
di operazioni, soltanto oggi poco dopo le ore 14 e' stato definitivamente
spento il grosso incendio che ha interessato il territorio di Plataci.
In questa localita' anche oggi hanno operato i mezzi aerei (Canadair
ed elicotteri). Il terzo intervento della giornata ha riguardato Cerreto,
ed anche in questo caso e' intervenuto un Canadair. La situazione complessiva
registra un netto miglioramento anche se Cosenza, in cui territorio
e' prevalentemente montuoso, ha registrato oggi il numero maggiore di
focolai (27), seguita da Catanzaro con 11, da Reggio Calabria con 7,
da Vibo Valentia con 4 e da Crotone con 3 incendi.
A
Celico, giovane si schianta contro un muro con la moto e muore
11/09 Un giovane di 20 anni, e' morto la notte scorsa
in un incidente stradale a Celico. Il giovane era a bordo di uno scooter
in compagnia di una ragazza quando, secondo quanto si e' appreso, ha
perso il controllo del mezzo andando a scontarsi con un muretto. Il
giovane e' morto sul colpo, mentre la ragazza e' rimasta ferita in maniera
non grave. Le generalità del ragazzo non sono state rese note.
A
Cassano due donne in possesso di oggetti rubati denunciate dai Carabinieri
11/09 Due donne, C.C., di 39 anni, e I.M., di 60 anni,
entrambe di Cassano, sono state denunciate dai carabinieri per ricettazione.
Nel corso di una perquisizione nella loro abitazioni, i militi hanno
rinvenuto posateria e stoviglie rubate la notte del 9 settembre scorso
dall' abitazione di un' altra donna.
Ponte
sullo stretto in dirittura d'arrivo. Il 15 scade il bando. Tre le cordate
in lizza.
11/09 Sta per arrivare al temine il bando per la costruzione
del Ponte sulo Stretto. Si prefigura all’orizzonte una corsa a
tre per l'opera piu' ambiziosa del governo Berlusconi. Mercoledi' 15
settembre scade infatti il termine per partecipare alla gara per l'appalto
piu' grande mai realizzato in Italia, quello del General Contractor
del ponte, che dovra' realizzare un collegamento stabile, viario e ferroviario,
tra Calabria e Sicilia. Mercoledi' a mezzogiorno si scopriranno ufficialmente
le carte sulle imprese che si candidano a costruire la megaopera da
4,4 miliardi di euro, che salgono a 6 miliardi con gli oneri finanziari.
La gara era partita il 15 aprile scorso e il termine per la presentazione
delle candidature era stato fissato inizialmente il 15 giugno, poi ci
sono stati tre mesi di proroga per dare piu' respiro alle cordate. Tre,
al momento, i grandi raggruppamenti di imprese in lizza per accaparrarsi
la commessa miliardaria, con una miscela di big internazionali del settore.
Quello capitanato da Impregilo con Condotte, Cmc di
Ravenna, Grassetto, la francese Vinci, la spagnola Sacyr Vallehermoso,
i giapponesi della Ihi (Ishikawajima Harima Heavy) per la fornitura
di acciaio, la danese Cowi per la progettazione, impresa specializzata
in questa tipologia di opere. C'e' poi la cordata guidata da Astaldi
(con una quota del 23%) che vede schierate Pizzarotti (12%), Vianini
(12%), Consorzio cooperative costruzioni (10%), Grandi lavori Fincosit
(4%), Maire Engineering (4%), Ghella Costruzioni (1,99). I gruppi stranieri
indicati sono gli spagnoli Ferrovial Agroman (13%) Necso Entrecanales
(13%), i giapponesi della Nippon Steal Corporation (7%), e la Chodai,
sempre giapponese, per la progettazione. Infine, la terza cordata in
procinto di formalizzare la richiesta in vista della scadenza del 15,
sarebbe guidata da Risalto, consorzio stabile formato
da Rizzani de Eccher, Salini e Todini; dovrebbero farne parte la Baldassini
Tognozzi, i francesi di Bouygues, gli austriaci di Strabag e gli spagnoli
di Dragados. Restano da definire le imprese per la progettazione e sarebbero
in corso trattative con due gruppi. La societa' Stretto di Messina insediera'
una commissione di 5 membri, presieduta da un esterno, che verra' incaricata
di esaminare i requisiti dei richiedenti; entro 30 giorni inviera' la
documentazione di gara alle imprese pre-qualificate che avranno poi
il tempo per elaborare la propria offerta. Il Ponte sullo Stretto di
Messina, compresi i suoi collegamenti stradali e ferroviari, dovra'
essere realizzato in 78 mesi. Il general contractor prescelto dovra'
avere avuto un giro d'affari in lavori da 1,3 miliardi nel periodo 2001-2003,
e risorse finanziarie disponibili di almeno 200 milioni di euro. Con
la sua campata centrale lunga 3.300 metri, quello sullo Stretto di Messina
sara' il ponte piu' lungo del mondo. Al secondo posto il giapponese
Akashi Kaikyo, con una luce di 1.991 metri. Il ponte di Messina misurera'
3.666 metri di lunghezza complessiva, comprese le campate laterali.
La coppia di cavi per la sospensione, composto ciascuno da 44.352 fili
d'acciaio, e' lunga 5.300 metri, il diametro e' di un metro e 24 cm.
La realizzazione dell'opera attivera' 40.000 posti di lavoro nei sei
anni di cantiere e consentira' un risparmio dell'equivalente di 12.750.000
tonnellate di legna in meno sul quantitativo energetico consumato dal
traghettamento in 30 anni di esercizio rispetto al 'sistema ponte'.
L'opera vera e propria e i collegamenti ferroviari e stradali dovranno
essere realizzati in 78 mesi ''dalla data di inizio delle attivita',
al netto dei tempi necessari per le approvazioni progettuali'' stabilisce
il bando. Questa la scheda che riassume tutti i numeri del Ponte sullo
Stretto di Messina:
PROGETTO: 3.300 metri campata centrale; 3.666 metri
lunghezza complessiva con le campate laterali; 60,4 metri larghezza
dell' impalcato; 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (veloce,
normale, emergenza); 2 corsie stradali di servizio; 2 binari; 6.000
veicoli/ora capacita'; 200 treni/giorno capacita'; 382,60 metri altezza
torri; 2 coppie di cavi sistema di sospensione; 5.300 metri lunghezza
complessiva dei cavi; 1,24 metri diametro dei cavi di sospensione; 44.352
fili di acciaio per cavo; 65 metri di altezza per 600 di larghezza di
canale navigabile centrale; 50 metri di altezza per 1.000 di larghezza
per ciascuno dei canali navigabili laterali
COLLEGAMENTI: 20,3 km raccordi stradali complessivI;
19,8 km raccordi ferroviari complessivi; 10,5 km di raccordi stradali
lato Sicilia (di cui il 66% circa in galleria); 15,2 km di raccordi
ferroviari lato Sicilia (di cui il 91% circa in galleria); 9,8 km di
raccordi stradali lato Calabria (di cui il 64% circa in galleria); 4,6
km di raccordi ferroviari lato Calabria (di cui il 96% circa in galleria).
TEMPI: 6 anni e 6 mesi tempo di costruzione; 2012 anno
di apertura al traffico; 200 anni la vita utile.
TARIFFE PER L' ATTRAVERSAMENTO: 5 euro per i motoveicoli;
da 9,50 a 16 euro per le autovetture (ritorno entro/dopo 3 giorni);
da 50 a 63 euro per i camion (ritorno entro/dopo 6 giorni); 80 euro
per gli autobus.
RISPARMIO TEMPO DI PERCORRENZA: 2 ore per i treni;
1 ora per il traffico su gomma.
Tentano
di bruciare l’auto di un consigliere comunale
11/09 Continua imperterrita in Calabria l’escalation
di intimidazione contro amministratori pubblici e politici. Sconosciuti,
la scorsa notte, hanno tentato di incendiare l'autovettura di un consigliere
comunale di Gioiosa Ionica. Grazie al pronto intervento del titolare
di un ristorante, però, le fiamme sono state spente. L'episodio
e' avvenuto poco dopo la mezzanotte in via Gramsci e l'auto presa di
mira, una Suzuki "Samurai", e' di proprieta' di Mauro Raffaele
Ragona, 31 anni, consigliere comunale di Rifondazione comunista. Le
fiamme sono state notate da un ristoratore, il cui esercizio si trova
nei pressi dove si trovava parcheggiata la vettura, ed e' intervenuto
con un estintore in dotazione al suo locale. Il consigliere e' un lavoratore
impegnato nei progetti di pubblica utilita'. Sul fatto indagano i carabinieri
della compagnia di Roccella Ionica.
Arrestato
spacciatore a Rossano
11/09 Un uomo, Giuseppe Federico, di 33 anni e' stato
arrestato dagli agenti della polizia di Stato a Rossano perche' trovato
in possesso di 82 grammi di hascisc, diverse dosi di eroina e di canapa
indiana. Nel corso di controlli finalizzati alla repressione dello spaccio
di stupefacenti, i poliziotti hanno fermato l'automobile a bordo della
quale viaggiava Federico e, nel corso di una perquisizione, hanno trovato
e sequestrato la sostanza stupefacente. Tre giorni fa Giuseppe Federico
ed una seconda persona erano stati fermati ed arrestati dagli agenti
della Polizia di Stato perche' trovati con 80 grammi di hascisc. I due
erano stati successivamente scarcerati.
Ruba
merce per 50 euro all’ipermercato e viene arrestato
11/09 I carabinieri hanno arrestato, a Zumpano, Valerio
Albanese, di 30 anni, per furto aggravato. L' uomo, secondo quanto riferito,
e' stato bloccato mentre stava asportando della merce, per un valore
di 50 euro, da un ipermercato.
A
Palazzo Arnone“Gran Sera” in mostra gli abiti della “Dolce
Vita” che hanno fatto la storia dell’alta moda italiana
10/09 Una mostra di moda a Palazzo Arnone. Sembrerebbe,
a prima vista, un operazione fuori luogo, un non sense culturale. Ed
invece così non è. Nella splendida cornice della Sala
delle udienze, i tagli di moda che hanno fatto epoca ed hanno vestito
attrici del grande cinema, vip e first lady, facevano gran bella mostra
di se al pari dei dipinti del Mattia Preti. Fastosità, lusso,
stoffe pregiate e gran presenza con gli originalissimi abiti di alta
moda apparsi negli anni d’oro della Dolce Vita romana. L’esposizione/mostra,
curata da Sofia Gnoli e realizzata grazie alla collaborazione della
Società Dante Alighieri, presente a Cosenza dal 1960, offre ai
visitatori la visone gli abiti unici di Cappucci, Valentino, Versace,
Giorgio Armani, Fendi, Fernanda Gattinoni, Roberta di Camerino, Sorelle
Fontana, veri e propri capolavori d’arte della moda italiana.
La mostra, coordinata per la Sopraintendenza da Rosanna Caputo, e voluta
dalla dinamicissima Sovrintendente Rossella Vodret, illustra ben qurant’anni
di alta moda italiana. Gli abiti presenti sono stati indossati da Audrey
Hepburn, Jacqueline Kennedy, Liz Taylor, Ava Gardner, Esther Williams.
Marella Agnelli Caracciolo di Castagneto, Sofia Loren, Gina Lollobrigida
e Veruska. La mostra, denominata “Gran Sera, dalla Hollywood sul
tevere agli anni ottanta” sarà aperta al pubblico dall’11
settembre al 2 ottobre. Il
video degli abiti.
Capucci
Ken Scott, Sorelle Fontana, Forquet
Ancora
incendi in provincia di Cosenza
10/09 Una quarantina di incendi,in prevalenza nel Cosentino,
si sono registrati oggi in Calabria. Per tutta la giornata mezzi aerei
antincendio hanno operato in tutta la regione. A Plataci, in provincia
di Cosenza, tre Canadair e due elicotteri regionale sono stati impegnati
fino a qualche minuto fa a bonificare un vasto fronte di fuoco. Sempre
nel casentino i mezzi aerei hanno operato da Santa Domenica di Talao,
a San Nicola Arcella, a Cetraro e San Fili. Gli ultimi due interventi
si sono registrati in provincia di Crotone, a Melissa e Strongoli.
Iniziativa
della Provincia per la gestione del porto di Sibari
10/09 Il presidente della Provincia di Cosenza, on.
Mario Oliverio, ha annunciato un’iniziativa dell’Ente tesa
a dar vita alla costituzione del soggetto gestore del porto di Sibari.
Nei prossimi giorni, infatti, già in sede di variazione di bilancio,
sarà istituito un apposito capitolo per la utilizzazione di una
prima tranche di risorse finanziarie da impegnare in tal direzione.
D’accordo con il sindaco di Corigliano, inoltre, nei prossimi
giorni si terrà una riunione con i diversi soggetti pubblici
interessati all’attività e allo sviluppo di un importante
infrastruttura portuale come è quella di Sibari. All’incontro
sarà invitata anche la Giunta Regionale per il ruolo strategico
che il porto riveste per l’intera Calabria. “Il porto di
Sibari –ha dichiarato il Presidente Oliverio- merita un’adeguata
attenzione per le potenzialità che può esprimere e, perciò,
va utilizzata e valorizzata al massimo. Da Sibari, infatti, dobbiamo
puntare ad aprire una porta per attivare ed intensificare un’
interessante “via del mare” verso il Nord-Europa ed il Medio
Oriente. A tal fine, bisogna disegnare un percorso concreto di cui,
il primo atto, dovrà essere, appunto, la individuazione del soggetto
che dovrà prestare massima attenzione alle attività portuali
ed essere abilitato alla gestione di questa infrastruttura. In tal senso
dovrà essere definito un Piano Regolatore del porto, che consentirà
di regolare, controllare e gestire le attività dell’area
strategica che insiste sul porto stesso”. “Il porto di Sibari
–ha aggiunto Oliverio- non rappresenta affatto una struttura di
valenza e valore prettamente localistici. Essa è, invece, una
struttura essenziale al rilancio di una serie di attività, soprattutto
commerciali, della nostra provincia e dell’intera regione. Dopo
Gioia Tauro, che ha aperto un’importante porta sul Tirreno per
la Calabria, per il Paese e per l’intera Europa, Sibari dovrà
costituire l’altra porta d’ingresso, da mettere a disposizione
dell’intero sistema trasportistico regionale da cui, un’area
strategica ed un settore importante come quello agro-alimentare, possano
trovane un giovamento”.
“In secondo luogo -ha concluso Oliverio- dovremo fare in modo
che già dal prossimo anno si possa attivare una linea diretta
da e per la Grecia e che tutto il traffico, che oggi muove dalla Sicilia
per Brindisi ed altri terminali portuali, possa essere intercettato
dal Porto di Sibari, che dovrà, quindi, diventare uno snodo importante
per aprire nuove relazioni e consentire alle nostre produzioni di avere
un importante e decisivo beneficio”.
Giuseppe
Gaglioti eletto presidente dei costruttori edili di Cosenza
10/09 Giuseppe Gaglioti e' il nuovo presidente della
sezione di Cosenza dell' Associazione nazionale costruttori edili (Ance).
L' elezione di Gaglioti e' stata decisa dal consiglio direttivo della
sezione durante l' ultima riunione presieduta da Raffaele De Rango,
che ha guidato l' Ance i Cosenza negli ultimi sei anni e che e' stato
designato per la guida dell' Assindustria cosentina. Gaglioti, nell'
intervento fatto dopo la sua elezione, ha detto che quello attuale ''e'
un momento particolare per le scelte strategiche che devono essere necessariamente
compiute per imboccare la strada dello sviluppo. Come imprenditore siamo
preparati a un confronto serrato e costruttivo con le istituzioni per
offrire il contributo della nostra categoria, forti della storia e della
credibilita' acquisita nel tempo e che intendiamo porre al servizio
dell' interesse collettivo per concorrere, da protagonisti, alla crescita
economica e sociale del territorio''.
L’ass.
Dima, propone tre proposte di legge sull’agricoltura di qualità,
sul cedro e sulla pesca
10/09 L' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni
Dima, ha reso noto di avere scritto al presidente del Consiglio regionale,
Luigi Fedele, chiedendo che l' assemblea, alla ripresa dei lavori, prevista
per il 5 ottobre, approvi la proposta di legge istitutiva del Distretto
agro-alimentare di qualita' e le leggi sulla produzione del cedro e
sulla pesca. ''Come potra' sicuramente comprendere - scrive Dima nella
lettera a Fedele - l' attesa dei cittadini calabresi per l' approvazione
di questi tre provvedimenti legislativi e' enorme perche' ci troviamo
di fronte ad interventi diretti a favorire il rilancio e la valorizzazione
di settori economico-produttivi vitali per l' economia calabrese. Infatti,
con queste tre proposte si tenta di mettere ordine e quindi di riconoscere
l' importanza di settori che hanno bisogno del necessario indirizzo
legislativo della Regione per poter essere al passo con la legislazione
nazionale e soprattutto con quella comunitaria e quindi per poter intercettare
le enormi potenzialita' economico-finanziarie fornite dal Governo nazionale
e dalla Comunita' europea''. ''La proposta di legge sull' istituzione
del distretto agro-alimentare di qualita' della Sibaritide - afferma
ancora Dima - nasce da un' iniziativa delle organizzazioni di categoria
e dei produttori di quel comprensorio per ottenere un riconoscimento
e quindi una formalizzazione, da parte della Regione Calabria, in merito
all' esistenza di un distretto, inteso come luogo in cui sono concentrate
attivita' produttive avanzate e moderne, di prodotti agro-alimentari
di qualita' ed eccellenza che si stanno affermando nei mercati nazionali
ed internazionali. Il riconoscimento di questo luogo e quindi del distretto
rappresenta un evidente ed indubbio vantaggio per quel territorio e
per le sue produzioni perche' si fornisce a quest' ultime un marchio
di identificazione rappresentato da un comprensorio in cui insistono
attivita' avanzate sotto il profilo della produzione di qualita'. Stesso
discorso vale per la proposta di legge sul cedro, che ha la finalita'
di rafforzare le attivita' di produzione del cedro in una parte ben
definita del territorio regionale e cioe' l' alto Tirreno cosentino,
dando ulteriori capacita' di sviluppo ad un settore che, pur producendo
un prodotto di nicchia, rappresenta degnamente la Calabria e le sue
tradizioni produttive nel mondo intero''. Dima sostiene inoltre che
''dopo la brillante affermazione legata all' utilizzo dello Sfop, i
bandi comunitari diretti alla modernizzazione delle attivita' ittiche
in Calabria, si rende necessaria l' approvazione di una legge di riordino
dell' intero settore anche e sopratutto per adeguare alle normative
comunitarie lo svolgimento di attivita' strettamente connesse al comporto
della pesca. In Calabria, pertanto, la pesca, per le sue potenzialita'
di sviluppo, potra' concretamente diventare un settore importante dell'
economia calabrese se riusciremo a fornire risposte certe in termini
di disciplina normativa e di contesto legislativo chiaro in cui modernizzarsi''.
Decentramento:
Il 18 a Vibo si riuniscono i cinque presidenti delle Province calabresi
10/09 I presidenti dei cinque consigli provinciali
della Calabria s' incontreranno il 18 settembre prossimo a Vibo Valentia.
Lo ha reso noto il presidente del Consiglio provinciale di Catanzaro,
Giovanni Paola, che nei giorni scorsi aveva proposto la riunione. ''Obiettivo
dell' iniziativa - aveva detto Paola - e' di avviare un confronto politico
programmatico tra i presidenti delle assemblee provinciali per sollecitare
la Giunta regionale ad avviare quel processo di decentramento delle
deleghe attraverso i decreti attuativi per trasferire appunto alle province
le funzioni su alcuni temi''. Nel corso dell' incontro, inoltre, ha
aggiunto Paola, sara' stilato un programma comune.
I
lavoratori tessili di Castrovillari sospendono l’occupazione del
Comune
10/09 I circa trecento lavoratori dello stabilimento
della Manifattura del Crati (Mdc) di Castrovillari che da ieri mattina
avevano occupato la stanza del sindaco del centro del Pollino, Franco
Blaiotta, hanno sospeso oggi pomeriggio la protesta. I lavoratori avevano
deciso di attuare l' occupazione in considerazione del rischio della
messa in mobilita' per la scadenza della cassa integrazione. La decisione
di sospendere e' stata presa dopo che il liquidatore della Mdc ha assicurato
un intervento per la proroga della cassa integrazione.
Tre
arresti ad opera dei Carabinieri
10/09 Due giovani, Angelo Affuso, di 24 anni, e Francesco
Margiotta, di 19, entrambi di Nocara, sono stati arrestati dai carabinieri
a Canna con l' accusa di coltivazione a fine di spaccio di sostanze
stupefacenti. I due sono stati sorpresi in localita' ''Cervo'' del comune
di Canna mentre erano intenti a irrigare quattro piante di canapa indiana,
per un peso complessivo di 590 grammi. Un altro arresto e' stato fatto
dai carabinieri a Cassano allo Ionio in esecuzione di un ordine di carcerazione.
Il povvedimento riguarda Gianfranco Lanciano, di 37 anni, che deve scontare
una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per una rapina compiuta
nel marzo del 2003 a Cassano.
Arrestato
con un carico di legna rubata
10/09 I carabinieri di San Giovanni in Fiore hanno
arrestato Giuseppe Spadafora, di 31 anni, con l' accusa di furto aggravato.
L' uomo e' accusato di avere rubato circa 300 euro di legna ed e' stato
bloccato mentre si trovava alla guida di un camion sul quale era stata
caricata la legna trafugata.
Dal
14 il convegno annuale dell'Arcidiocesi Cosenza-Bisignano. Lettera pastorale
di Mons. Agostino.
10/09 Si svolgerà da martedì 14 a giovedì
16 settembre il convegno pastorale annuale dell’Arcidiocesi di
Cosenza-Bisignano. Il tema - «Parrocchia oggi: comunità
missionaria nel territorio» - si riferisce ad un aspetto centrale
della vita delle comunità cristiane nella tradizionale articolazione
delle parrocchie, punto di riferimento ineliminabile per la vita di
fede e le dinamiche sociali del territorio.
Il volto missionario della parrocchia in un mondo che cambia
La scelta dell’argomento scaturisce dalla recente Nota pastorale
della Conferenza Episcopale Italiana su Il volto missionario della parrocchia
in un mondo che cambia. In essa - è scritto nell’introduzione
al documento - «si delinea il contesto delle indicazioni pastorali,
costituito anzitutto dalla scelta della Chiesa in Italia di far assumere
a tutta la pastorale una connotazione missionaria per la comunicazione
del Vangelo, rispondendo al cambiamento culturale in atto, di cui sono
evidenziati alcuni fenomeni specificamente legati alla parrocchia. Questa
viene presentata come forma storica privilegiata che dà concretezza
alla dimensione territoriale della Chiesa particolare. Anche le parrocchie
sono quindi coinvolte nel rinnovamento missionario chiesto oggi alla
diocesi. È un impegno che esige discernimento, valorizzando l’esistente
e promuovendo con coraggio alcune scelte innovative.
La seconda parte della Nota - prosegue l’introduzione - è
dedicata a illustrare le valorizzazioni e le scelte ritenute più
significative. Si inizia con il primo annuncio del Vangelo, da riscoprire
come azione essenziale della Chiesa in una società sempre più
scristianizzata. Dall’accoglienza dell’annuncio nasce l’itinerario
di iniziazione cristiana, qui considerato in rapporto sia ai fanciulli
che agli adulti.
Si passa quindi a considerare come le parrocchie devono cambiare per
farsi carico della situazione degli adulti, con particolare attenzione
agli affetti - quindi soprattutto alla famiglia -, al lavoro e al riposo.
Dal legame tra parrocchie e territorio scaturiscono indicazioni in ordine
all’impegno caritativo, sociale e culturale. Infine, il testo
si sofferma sui protagonisti della missione nella parrocchia: i sacerdoti,
il parroco anzitutto, i diaconi, i religiosi e le religiose, i laici.
Il paragrafo finale raccoglie alcuni atteggiamenti di fondo da coltivare
per fare della parrocchia una casa che sia immagine della “dimora
di Dio tra gli uomini”».
Mons. Agostino: «Un’utopia che apre al futuro»
Sulla base di queste premesse, dunque, il convegno il convegno dell’Arcidiocesi
di Cosenza-Bisignano proseguirà una riflessione già avviata
nei mesi scorsi in un incontro di studio dedicato alle prospettive pastorali
della parrocchia.
Il percorso è impegnativo: come ha scritto il Padre Arcivescovo,
Mons. Giuseppe Agostino, nel suo intervento sul numero di agosto-settembre
della rivista diocesana Le due città (interamente dedicato al
prossimo convegno diocesano), «non possono più esistere
parrocchie che abbiano il loro centro nelle sagrestie, ma parrocchie
che siano sguardo d’amore alla piazza, allo stato antropologico
dell’habitat, alla complessa vicenda umana. Parrocchia per l’uomo
e non uomo per la parrocchia. Qualcuno potrà dire che questo
è sogno. In parte lo è. Ma è il sogno, o se si
vuole, l’utopia che apre al futuro. Utopia vuol dire superamento
di schemi. (…) Il cambiamento della parrocchia non è un
maquillage, ma è il coraggio di liberarla da tante incrostazioni
onde sia gestazione per un uomo liberato ed aperto all’amore che
si fa giustizia e solidarietà. Dico a me e mi permetto dirlo
a tutti i parroci: invochiamo lo Spirito creatore onde, accogliendone
la novità, cessiamo di essere gestori, talvolta padroni, di spazi
del sacro per divenire padri di una famiglia che nasce dall’alto
e per questo è grembo di tutti i fermenti e le inquietudini che
emergono dal sacro».
Il programma del convegno e la nuova lettera pastorale del Padre
Arcivescovo
I lavori del convegno si apriranno martedì 14 settembre
alle ore 16.30 nell’Auditorium “Giovanni Paolo II”
in Rende con la preghiera comune. La meditazione - «Presupposti
e atteggiamenti spirituali per una conversione pastorale della Parrocchia»
- sarà proposta da Don Michele Fortino, Eremita. Dopo l’introduzione
di Mons. Emilio Aspromonte, Vicario episcopale per la pastorale, il
tema del convegno - «Il volto missionario della parrocchia in
un mondo che cambia. Le indicazioni pastorali del documento della CEI»
- sarà presentato nella relazione di Don Antonio Staglianò,
Direttore dell’Istituto Teologico Calabro “S. Pio X”
di Catanzaro e membro della Commissione per il Progetto Culturale della
Conferenza Episcopale Italiana. Seguirà il dialogo in sala.
Mercoledì 15 settembre alle ore 16.30 nell’Auditorium
“Giovanni Paolo II”, dopo la preghiera comune e la seconda
meditazione di Don Michele Fortino, l’Arcivescovo Metropolita,
S. E. Mons. Giuseppe Agostino, proporrà una riflessione pastorale
durante la quale presenterà la sua nuova lettera pastorale dal
titolo La carità non avrà mai fine. Come nel giorno precedente,
seguirà il dialogo in sala.
Giovedì 16 settembre il convegno si sposterà
nella Cattedrale di Cosenza, dove alle ore 16.30 il Padre Arcivescovo
presiederà la concelebrazione eucaristica che segnerà
simbolicamente l’apertura del nuovo anno pastorale, durante la
quale saranno ordinati presbìteri i diaconi Guillaume Bulangunga
(nato nel Congo) e Vittorio Serra (proveniente da San Fili).
Secondo
Piero Ciucci, il Ponte sullo Stretto pronto per il 2012. Il plastico
alla Fiera del Levante di Bari
10/09 Per la fine del 2005-inizio 2006 apriranno i
primi cantieri; nel 2012 il ponte sullo Stretto di Messina sara' aperto
al traffico: lo sottolinea l'amministratore delegato della societa'
Stretto di Messina, Pietro Ciucci, annunciando la partecipazione della
spa alla Fiera del Levante, in corso da domani al 19 settembre prossimo.
Per Ciucci, ''la tradizionale presenza della societa' alla Fiera del
Levante assume oggi un significato particolare, alla luce del bando
di gara indetto per la scelta del General Contractor per la realizzazione
dell'opera, i cui termini per la prequalifica scadranno il prossimo
15 settembre''. Ciucci sottolinea che la Fiera del Levante ''e' l'occasione
per fare il punto sullo stato di avanzamento dell'opera e per far conoscere
il progetto del Ponte sullo Stretto''. Il ponte sullo Stretto - per
l'amministratore delegato della societa' - ''e' un'opera unica al mondo,
che contribuira' in modo decisivo alla riduzione del deficit infrastrutturale
del Mezzogiorno, creando le condizioni favorevoli per un rilancio economico
e sociale dell'area''. La scelta del 'General Contractor' al quale affidare
la predisposizione del progetto definitivo verra' fatta tra la fine
del 2004 e i primi mesi del 2005. La societa' Ponte sullo Stretto è
presente alla 68/a edizione della Fiera del Levante con un nuovo allestimento,
padiglione numero 170, dove verra' illustrato il progetto del Ponte.
Visitando il padiglione si potra' vedere l'opera attraverso modelli
in scala, con gli elementi tecnici piu' significativi. Pannelli grafici
e interattivi illustreranno le fasi costruttive e le opere di collegamento
al ponte. Nel padiglione si potgra', inoltre, assistere alla proiezione
di un filmato che, con il sistema della animazione tridimensionale,
''dara' la sensazione - e' detto in un comunivcato della societa' -
di volare con un elicottero sopra le torri, alte oltre 380 metri, planando
sul ponte, oppure di essere alla guida di un Eurostar mentre lo percorre''.
Nel padiglione sara' anche disponibile materiale informativo.
Colpi
di pistola acontro l'auto di un consigliere comunale di Seminara
10/09 Continuano, senza tregua, le intimidazioni ad
amministratori pubblici in Calabria. Questa volta due colpi di pistola
sono stati sparati, la notte scorsa, contro la Mercedes di proprieta'
di un consigliere di minoranza al Comune di Seminara, Giuseppe Ditto,
dei Ds. Non e' la prima volta che Ditto, impiegato di banca, subisce
un' intimidazione. Il 12 aprile scorso, un ordigno rudimentale realizzato
con una bomboletta di gas da campeggio fu fatta esplodere sotto la sua
auto. All' epoca, l' uomo disse di non sapersi spiegare i motivi del
gesto. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Secondo quanto si
e' appreso non e' stato ancora accertato se il movente del gesto sia
da ricondurre all' attivita' politica di Ditto o a vicende private.
Riunione
sui trasporti in Provincia. Oliverio ha incontrato il Cisp
10/09 Si è svolto oggi, presso il Salone della
Presidenza, un incontro fra il Presidente della Provincia, On.le Gerardo
Mario Oliverio, e i rappresentanti del Consorzio Intercomunale Servizi
Pubblici (CISP). Per il CISP hanno partecipato il Presidente Giuseppe
Carratta , i membri del C.d.A. Francesco Santoianni e Gianni Tagarelli,
e il Direttore, Arch. William Mari. Il Presidente del Consorzio, Giuseppe
Carratta, ha dichiarato in apertura che la riunione odierna si inserisce
nell’ambito degli incontri istituzionali avviati dopo le elezioni
amministrative ultime, fra i quali la visita al nuovo Presidente dell’Ente
Provincia riveste carattere di priorità ed ha notevole importanza
sia per la figura istituzionale e la competenza politica ed amministrativa
dell’On.le Oliverio, sia per il ruolo che l’Ente è
deputato a rivestire dalle ultime disposizioni normative in materia.
Carratta ha quindi fatto presente che il Consorzio ha già svolto
una proficua collaborazione con la Provincia che ha prodotto la realizzazione
di un progetto di estensione e allargamento del BIN BUS, già
consegnato all’Ente. L’auspicio è che la collaborazione
possa continuare anche con la nuova amministrazione. E’ poi intervenuto
l’Arch. Mari, secondo il quale sono ormai maturi i tempi per l’adesione
della Provincia di Cosenza al Consorzio. Per il Direttore del CISP si
potrebbe iniziare a discutere su progetti importanti, quali il Biglietto
Unico Provinciale e l’istituzione della figura del “Mobility
Manager” Ha concluso l’incontro il Presidente Mario Oliverio,
per il quale il ruolo del Consorzio è di estrema importanza per
il nostro territorio. “Intendiamo realizzare gli obiettivi che
ci siamo posti in maniera concreta – ha continuato Oliverio –
ma si deve fare un discorso complessivo. Abbiamo già avuto una
riunione con i Presidenti delle altre tre Province, centrata sul trasferimento
delle funzioni dalla Regione agli Enti Locali, e questo impegno sarà
il fulcro della nostra iniziativa”. Il Presidente della Provincia
ha quindi sottolineato che la questione dei trasporti è centrale
per lo sviluppo del territorio cosentino ma rientra, però, nelle
materie oggetto di trasferimento di compiti e funzioni alle Province.
“Attualmente sulla questione regna una grande confusione e abbiamo
il problema serio di porre mano ad un Piano dei Trasporti – ha
aggiunto l’On.le Oliverio – aprendo preliminarmente una
consultazione in merito ed avviando un lavoro serio al cui interno si
inserisce anche la questione dei bacini. Da qui scaturisce il resto”.
Il Presidente Oliverio ha quindi dichiarato di guardare con grande interesse
alla proposta dei rappresentanti del CISP: “Nell’ambito
della programmazione di settore – ha concluso Mario Oliverio –
valuteremo con attenzione la possibilità di aderire al Consorzio”.
La
Giunta regionale approva interventi, di circa 5 milioni di euro, sulla
sicurezza stradale
10/09 La giunta regionale, su proposta dell'assessore
ai trasporti Francescantonio Stillitani, ha approvato ''gli interventi
previsti dal primo programma annuale di attuazione del piano nazionale
sulla sicurezza stradale''. L'esecutivo ha dato il via libera anche
all'elenco degli interventi ammissibili ed alla graduatoria di priorita'
degli interventi stessi. Il piano prevede un investimento di quasi cinque
milioni di euro. Nella prima fase di intervento sono 21 i progetti che
sono stati ammessi a partecipare al programma di sicurezza stradale,
nei termini previsti dal bando e riguardano i comuni di Castrovillari,
Palmi, Scalea, Vibo Valentia, Cosenza, Villa San Giovanni, Gioia Tauro,
Amanita, San Marco Argentano, Melito Porto Salvo, Cinquefrondi, Ricadi,
Calopezzati, S. Onofrio, Cicala e le amministrazione provinciali di
Crotone, Cosenza e Reggio Calabria. I progetti presentati ed ammessi
a finanziamento prevedono una serie di interventi anche strutturali,
ma anche la realizzazione di segnaletica stradale orizzontale e verticale,
l'istallazione di semafori e la eliminazione di punti pericolosi sulle
strade. ''E' del tutto evidente - ha detto l'assessore regionale ai
trasporti, Francescantonio Stillitani - che le problematiche legate
alla sicurezza stradale, pur nella molteplicita' dei fattori implicati
e degli organismi ed enti interessati ad azioni preventive e correttive,
costituiscono certamente un aspetto primario dell'attivita' dell'assessorato.
E' la prima volta che viene programmato ed attuato un piano regionale
in materia di sicurezza stradale. Il tema della sicurezza stradale e'
diventato prioritario, pertanto, e' nostra intenzione individuare continuamente
nuove strategie di prevenzione che consentano, a breve, medio e lungo
termine, di porre un argine a questo allarmante fenomeno dei nostri
tempi''. L'assessore regionale ai trasporti ha annunciato inoltre che
il suo dipartimento sta predisponendo il secondo piano di sicurezza
stradale. Un piano al ''quale - ha concluso Stillitani - possono partecipare
tutti gli enti presentando dei progetti finalizzati a creare le condizioni
per una mobilita' sicura e sostenibile sulle nostre arterie''.
Alta
adesione allo sciopero dei bancari. Nelle città punte del 90%
10/09 Alta adesione allo sciopero dei bancari per il
rinnovo del contratto di lavoro. Secondo dati della Fisac-Cgil, risultano
chiusi l'80% degli sportelli: allo sciopero ha aderito l'80-85% del
personale, con punte del 90% nelle citta'. In Puglia, a Bari, Foggia,
Brindisi e Lecce, risultano chiusi tutti gli sportelli con l'eccezione
di 3 minisportelli. In Trentino le astensioni dal lavoro, secondo le
prime rilevazioni della Fisac, arrivano al 90%. La giornata di sciopero,
proclamata da Falcri, Fiba, Fisac e Uilca, fa seguito alla rottura delle
trattative per il rinnovo del contratto e per "rimuovere le posizioni
intransigenti e strumentali dell'Abi". Le richieste economiche
della piattaforma sindacale sono del 7,3%, pari a un aumento salariale
medio di 185 euro mensili. L'offerta Abi e pari al 5,29% e limitata
al recupero del solo potere di acquisto. La mobilitazione non finisce
pero' oggi: per tutto il mese si terranno assemblee nei posti di lavoro
e all'inizio di ottobre e' in programma una nuova giornata di sciopero
articolata per regioni: il primo ottobre chiuderanno le banche in Emilia
Romagna, Friuli, Lazio, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige,
Umbria e Veneto mentre il quattro ottobre sara' la volta di Abruzzo,
Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Lombardia, Marche, Molise,
Piemonte, Sicilia e Valle d'Aosta.
Banche
chiuse per lo sciopero nazionale. Chiuse anche le esattorie.
09/09 Venerdì 10 la maggior parte degli sportelli
bancari restera' chiusa a causa di uno sciopero nazionale dei lavoratori
a sostegno della vertenza per il rinnovo contrattuale. In occasione
della protesta, si svolgeranno nelle principali citta' manifestazioni
di fronte agli istituti bancari piu' importanti. A Roma e' stato organizzato
un presidio sotto Palazzo Altieri, la sede dell'Abi, al quale prenderanno
parte circa 200 lavoratori. Ma quella di domani non e' la sola iniziativa
di lotta gia' programmata dalle organizzazioni sindacali. Il primo e
il 4 ottobre, infatti, si replica con altre due giornate di sciopero
che saranno articolare, pero', a livello regionale. Il primo incroceranno
le braccia i bancari del Lazio, dell'Umbria, del Trentino Alto Adige,
del Friuli Venezia Giulia, della Sardegna, della Puglia, del Veneto,
dell'Emilia Romagna e della Toscana; il 4 della Lombardia, della Campania,
della Sicilia, del Molise, dell'Abruzzo, delle Marche, del Piemonte,
della Valle D'Aosta, della Liguria, della Calabria e della Basilicata.
Le trattative per il rinnovo del contratto, che interessa circa 300
mila lavoratori, si sono interrotte lo scorso luglio sul nodo degli
aumenti retributivi. La Fisac-Cgil, la Fiba-Cisl, la Uilca e la Falcri
chiedono un incremento del 7,30%, cioe' 185 euro mensili: un 6,1% per
la tutela dei salari dall'inflazione, a cui va aggiunto un aumento dell'1%
del salario professionale e il riconoscimento agli assunti, dopo il
1994, di un incremento contributivo alla previdenza aziendale dello
0,20% dei costi contrattuali. L'associazione guidata da Maurizio Sella
propone, invece, un incremento del 5,29%, pari a 120 euro, che riguarda
solo il recupero del potere d'acquisto. Ad avanzare una richiesta maggiore,
pari a 236 euro, e' l'organizzazione autonoma Fabi che partecipa al
secondo tavolo di trattativa. Secondo le federazioni di categoria Falcri,
Fisac, Fiba e Uilca lo sciopero e' stata una ''decisione obbligata per
rispondere alle banche che negano il recupero del potere d'acquisto
delle retribuzioni e il diritto di migliorare le condizioni di lavoro.
Senza garanzie per uno sviluppo professionale equilibrato e coerente,
senza tutele dalla precarieta', senza strumenti di trasparenza dei sistemi
incentivanti e premianti non solo non c'e' qualita' del lavoro ma neppure
qualita' del servizio''. Secondo fonti sindacali, la delegazione dell'Abi
impegnata nel negoziato si riunira' lunedi' prossimo per fare il punto
della vertenza anche dopo lo sciopero di venerdi'. Ad incrociare le
braccia domani saranno pure i lavoratori delle esattorie (13 mila addetti).
Il settore, infatti, e' senza contratto dal 31 dicembre 2001, data nella
quale e' scaduto sia il contratto normativo sia il biennio economico.
I lavoratori delle esattorie chiedono, oltre agli aumenti contrattuali,
l'ingresso definitivo nell'area contrattuale del credito.
Aggiornato
il piano rischio idrogeologico di bacino
09/09 E' stato aggiornato il Piano di bacino stralcio
per l'assetto idrogeologico di Basilicata che riguarda anche alcuni
territori della Puglia e della Calabria. Il Piano aggiornato e la ripresa
dell'attivita' di polizia idraulica sul territorio sono i temi in discussione
nella prossima riunione del Comitato istituzionale dell'Autorita' di
Bacino della Basilicata, previsto lunedi' prossimo, in Regione. Alla
riunione parteciperanno per la prima volta i neo-presidenti delle Province
di Potenza, Matera,Bari, Taranto e Cosenza i cui Consigli provinciali
sono stati rinnovati di recente. L'aggiornamento del piano fino ad oggi
ha permesso di censire, perimetrare, classificare e normare circa 10.000
aree soggette a rischio idrogeologico. Nell'incontro si parlera', inoltre,
della ripresa delle attivita' di polizia idraulica, con la quale, a
partire dai primi giorni di ottobre, saranno monitorate le circa 750
situazioni di criticita' gia' rilevate negli alvei fluviali lo scorso
anno e saranno verificati inoltre i depositi di materiale inerte presenti
negli alvei ed i fenomeni di restringimento delle sezioni di deflusso
dei corsi d'acqua che causano situazioni di rischio per la popolazione.
La
flotta aerea della Protezione Civile su 20 incendi. Due in provincia
di Cosenza
09/09 Sono stati 20 gli interventi di contrasto agli
incendi boschivi effettuati oggi dalla flotta aerea coordinata dal Coau,
il Centro operativo aereo unificato del dipartimento della Protezione
civile. La Liguria e il Lazio continuano ad essere le regioni che impegnano
maggiormente i Canadair e gli elicotteri della flotta dello Stato. le
richieste attivate dal Coau laziale sono state 6, di cui 3 nella provincia
di Frosinone, 2 in quella di Latina e 1 in provincia di Viterbo. In
Liguria, i roghi che hanno richiesto l'intervento aereo sono stati 4,
due in provincia di Genova e uno nelle province di Imperia e La Spezia.
In Calabria gli incendi sono stati 3, di cui 2 in provincia di Cosenza
e 1 in quella di Reggio Calabria. La Sicilia ha richiesto l'impegno
di Canadair ed elicotteri su due incendi nelle province di Palermo e
Messina. Gli altri interventi si sono resi necessari in Toscana e Puglia,
rispettivamente in provincia di Firenze e Foggia. ''Il volo e le operazioni
di spegnimento dell'intera flotta aerea dello Stato, in ausilio alle
squadre di terra -informa una nota della Protezione civile- proseguiranno
senza interruzioni sino a quando le condizioni di luce consentiranno
ai piloti di manovrare sulle aree ancora interessate dai roghi''.
Singolare
rapina sull’A/3. Tir viene sequestrato a Tarsia, svuotato a Catanzaro
e liberato a Crotone
09/09 Cinque quintali di generi alimentari per un valore
stimato di circa 20 mila euro. E' questo il bottino della rapina compiuta
da una banda ai danni di un autocarro che viaggiava lungo l'autostrada
Salerno-Reggio Calabria. I rapinatori sono entrati in azione nell’area
di servizio di Tarsia, sull A3, dove l'autocarro di proprieta' di una
cooperativa di trasporti di Caserta si era fermato per una sosta prima
di proseguire in direzione Sud. L'autista del camion, un 35 enne di
Napoli, mentre si accingeva a ripartire per la sua destinazione, e'
stato affrontato da un uomo armato di una pistola ma con il viso scoperto
che e' montato sul mezzocostringendolo a seguire le sue indicazioni.
Dopo aver percorso un tratto di autostrada, l'autista e' stato costretto
a fermarsi in una localita' appartata, nella zona di Catanzaro, dove
sono giunti gli altri componenti della banda che hannoprovveduto a trasbordare
tutta la merce contenuta nell'autocarro su unaltro mezzo, allontanandosi
poi in tutta tranquillita'. Il bandito armato di pistola, invece, ha
proseguito il viaggio insieme all'autista napoletano fino alla zona
di Sant'Anna, alle porte di Crotone, dove finalmente ha abbandonato
la sua vittima e l'automezzo depredato, dileguandosi con un altro complice
che lo attendeva. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia
di Crotone.
Due
arresti per eroina a Castrovillari
09/09 Due persone sono state arrestate dagli agenti
della polizia di Stato a Castrovillari per detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti. Si tratta di Massimo Pasqualino Guerriro,
di 28 anni, e Rosa Cirasi, di 38. Nel corso di controlli gli agenti
hanno compiuto una perquisizione nell'abitazione dei due ed hanno trovato
una busta con all'interno nove dosi di eroina.
I
lavoratori della GTC occupano il comune di Castrovillari. Il sindaco
Blaiotta “intervengano le istituzioni”
09/09 Un gruppo di circa 300 lavoratori dello stabilimento
tessile Mdc di Castrovillari hanno occupato stamane il comune per protestare
contro la situazione occupazionale. I lavoratori, per i quali sta per
scadere la cassaintegrazione e che potrebbero essere collocati successivamente
in mobilita', sono in assemblea permanente nella stanza del sindaco
di Castrovillari, Franco Blaiotta. Le organizzazioni sindacali ed i
lavoratori, intanto, stanno predisponendo una serie di ulteriori azioni
di protesta. I lavoratori della Mdc non escludono anche la possibilita',
coinvolgendo altri operai di stabilimenti tessili in crisi, di occupare
la sede della giunta regionale. In questa situazione il sindaco di Castrovillari,
Franco Blaiotta ha inviato un telegramma al Prefetto di Cosenza, al
Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro alle Attivita' Produttive
nonche' al Presidente ed all' assessore alle attivita' produttive della
Regione Calabria a seguito della vendita all' asta dei macchinari della
MdC, ex GTC, dichiarata fallita nel 2003, che appare come una sostanziale
liquidazione del Polo tessile di Castrovillari. Nella missiva il primo
cittadino ha chiesto alla Presidenza del Consiglio ed al Presidente
ed assessore alle attivita' Produttive della Giunta Regionale un immediato
intervento affinche' vengano intraprese iniziative per portare a soluzione
la vertenza. In particolare ha sollecitato l' attivazione del tavolo
di concertazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per
l' esame del progetto della G.e.entex spa, gia' programmato per lo scorso
15 luglio e mai avviato. ''Rimane, quindi, fondamentale un Tavolo di
concertazione che consenta alle istituzioni ed imprenditori - sostiene
il primo cittadino - di trovare un accordo programmatico di rilancio
o di riconversione industriale al fine di dare vita ad una attivita'
che abbia la capacita' di essere competitiva ed in sintonia con la domanda
di mercato. Ancora una volta tale situazione presume un forte coordinamento
istituzionale che faccia della vertenza un momento di coesione per l'
individuazione delle migliori strategie possibili, capaci di dare una
effettiva svolta ad una situazione ormai insostenibile e bisognosa di
una massima interazione, importante per la dignita' di tanti padri e
madri di famiglia, ormai segnati profondamente da questa avventura''.
''Da qui - conclude Blaiotta - l' impegno del governo castrovillarese
di sostenere ogni iniziativa che abbia come buon fine la difesa dei
posti di lavoro e la difesa di chi si vede usurpato del proprio diritto''.
Oliverio
alla riunione organizzativa di Camigliatello: “Serve l’apporto
creativo della struttura”
09/09 ''Con la riunione di oggi vogliamo innanzitutto
assumere un metodo per impostare un'azione di governo che ci consenta
di effettuare un vero e proprio salto di qualita' e costituisca un primo
approccio alla definizione delle priorita' della nostra agenda di programma''.
E' quanto ha detto il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
introducendo i lavori dell'incontro - seminario svoltosi oggi a Camigliatello
Silano a cui hanno preso parte la giunta e i massimi dirigenti dell'Ente.
''Il punto di partenza - ha proseguito Oliverio - e' l'unita' tra l'azione
politica e quella amministrativa. In tal senso, abbiamo bisogno di un
apporto fortemente creativo da parte della struttura dell'Ente, che
si ispiri costantemente al metodo della collegialita', intesa come permanente
azione di governo. C'e' bisogno, percio', di una struttura funzionale
e di una circolarita' permanente delle informazioni. Nell'Ente ci sono
professionalita', competenze ed energie che, se fatte esprimere adeguatamente,
possono costituire la risorsa piu' grande attraverso cui compiere quel
salto di qualita' prima auspicato, l'asse sul quale agire per qualificare
l'intera struttura, ispirando la nostra azione a quella che dovra' essere
la Nuova Provincia. Questo e' l'obiettivo centrale del nostro programma
Ieri abbiamo avuto un primo incontro con i presidenti delle altre province
calabresi con i quali abbiamo concordato un'azione comune per richiedere
con forza al Presidente della Giunta Regionale che si attivi immediatamente,
in questo ultimo scorcio di legislatura, per la realizzazione del trasferimento
delle funzioni previste dalla Legge''. ''La Provincia che noi dobbiamo
costruire - ha aggiunto - e' questa e la sua definizione passa, innanzitutto,
attraverso la formazione dei distretti, di cui non dobbiamo avere paura,
poiche' esiste (e non possiamo far finta di nulla) una spinta dei territori
che deve essere corrisposta ed esaudita. In questo senso, a breve costituiremo
un gruppo di lavoro che, in collaborazione con i territori provinciali,
dovra' progettare una proposta concreta sulla distrettualizzazione.
Detto questo, e' chiaro che non dobbiamo abbassare la guardia rispetto
alle funzioni che gia' esercitiamo quotidianamente''. Nella riunione
il presidente della provincia si e' soffermato su cinque i punti che
riguardano i problemi dell'ambiente; un coinvolgimento delle realta'
locali per un Piano Territoriale di Coordinamento provinciale definitivo;
le infrastrutture; il lavoro e la formazione; le politiche sociali.''Quello
che abbiamo appena accennato - ha concluso Oliverio - e' un lavoro che
richiede un serio sforzo, una forte motivazione, un grande salto di
qualita'. Attraverso la selezione degli obiettivi e la definizione delle
priorita', adeguando seriamente la struttura al nuovo che avanza, sono
certo che potremo fare un bel lavoro''
Convegno
su Gioacchino da Fiore il 23 a S.Giovanni in Fiore
09/09 Fra il 23 e il 25 settembre si terra' a San Giovanni
in Fiore il VI Congresso internazionale di Studi Gioachimiti, organizzato
dal Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. I Congressi del Centro
si tengono, da un quarto di secolo, a cadenza quinquennale. I precedenti
hanno riguardato la figura e il messaggio dell' abate calabrese, sia
la fortuna delle sue opere e gli sviluppi della sua dottrina nel Medioevo
e nell' Eta' Moderna. Questo congresso e' dedicato al rilievo di Gioacchino
nella cultura dei secoli XIX e XX. In effetti, in eta' contemporanea
l' abate calabrese ha attirato notevole interesse in ambiti disparati:
filosofico e teologico, politico e religioso, artistico e letterario.
Non sempre coloro che hanno citato o si sono riferiti a lui ne conoscevano
a fondo il pensiero, ma proprio questo aspetto rende significativa l'
impresa, che mira a indicare le cifre variamente legate all' evocazione
del nome di Gioacchino, alle attese di rinnovamento della societa' e
della Chiesa collegate al mito dell' ''evangelo eterno'' e del ''quinto
evangelio'', dell' Eta' dello Spirito o del terzo stato (o ''terzo regno'').
Si vuole evitare sia di restare all' interno di una ricognizione puramente
erudita condotta in ambito strettamente storiografico, sia di considerare
genericamente ogni forma di spiritualismo, profetismo, apocalitticismo
e millenarismo degli ultimi due secoli come possibile efflorescenza
gioachimita. Al contrario, i relatori sono impegnati a rintracciare
indizi precisi e concreti della presenza di Gioacchino e di attenzione
nei confronti del suo messaggio. Il Congresso punta a fissare una mappa
completa della presenza di Gioacchino nella cultura degli ultimi due
secoli, che completi e verifichi la ricerca sul Mito dell' Evangelo
esterno compiuta alcuni anni fa da M. Reeves e W. Gould, recentemente
pubblicata in traduzione italiana per iniziativa del Centro nella collana
aperta presso l' editore Viella di Roma. Nel complesso, l' interrogativo
di fondo riguarda le ragioni profonde del costante ritornare del nome
di Gioacchino nei piu' disparati campi della cultura, in particolare
europea, e il ruolo attribuitogli nei grandi dibattiti sulla secolarizzazione
e sul futuro della civilta' occidentale e del cristianesimo. Il programma
provvisorio prevede allo stato attuale diciannove relazioni (compresi
l' intervento di apertura e quello di chiusura, tenuti da due studiosi
membri del Comitato Scientifico del Centro). Di queste, sette saranno
tenute da studiosi stranieri. L' attenzione cadra' prevalentemente su
cultura filosofica e teologica, ricerca storiografica, produzione letteraria,
riflessione e azione politica. Oltre alle relazioni, destinate ad essere
raccolte, e' previsto un numero di comunicazioni piu' brevi, destinate
ad essere pubblicate nella rivista ''Florensia''.
Muore
schiacciato dal trattore giovane lavoratore a Cassano
09/09 In un incidente sul lavoro e' morto a Cassano
Ionio un giovane ventiquattrenne, Silvio Basile. Il giovane, mentre
si trovava alla guida di un trattore agricolo e percorreva, in Contrada
''Terzerie'', nel territorio comunale di Cassano Ionio, una stradina
interpoderale che dal torrente Raganello porta all'interno dell'azienda
agricola ''Terzerie'', di proprieta' della Curia Vescovile cassanese,
per cause ancora in fase di accertamento, ha perso la vita. Il pesante
mezzo agricolo che guidava si e' ribaltato. Il ventiquattrenne, finito
nella scarpata adiacente, e' stato schiacciato dal trattore, finitogli
addosso. Per Silvio Basile, che lascia la moglie e due figli, non c'e'
stato niente da fare. Sull'accaduto indagano, su delega del sostituto
procuratore della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, Giuseppe
Biondi, i carabinieri della stazione di Sibari, guidati dal maresciallo
Riziero Tresso.
Presidente
Oliverio: “Il problema viario ha la massima priorità”
09/09 ''Il problema piu' urgente che la provincia deve
risolvere e' quello della viabilita' e delle infrastrutture in genere.
L' ammodernamento delle vie di comunicazione, specie nei paesi della
presila e dei paesi arbereshe della Destra Crati e nel resto della provincia,
non e' solo un problema locale ma investe tutta la Calabria. L' obbiettivo
principale quindi e' quello di creare un asse che tenga conto in primo
luogo della autostrada Salerno - Reggio Calabria, in modo tale che da
questa importante arteria si possano collegare le altre strade provinciali''.
Lo ha affermato ieri a S. Demetrio Corone, il Presidente dell'Amministrazione
provinciale Mario Oliverio, intervenendo al Festival dell'Avanti a S.
Demetrio Corone nel dibattito sul tema ''La Provincia: quale politica
per la viabilita'''. Oliverio ha poi aggiunto che ''su due importanti
strade, la 660 Acri-Tarsia e la Sibari- Sila, progetti gia' avviati,
c' e' il rischio, che la loro realizzazione possa saltare se entro il
31 dicembre non verranno confermati nel Bilancio Regionale i finanziamenti''.Oliverio
ha poi toccato il tema delle prossime regionali: ''La giunta Chiaravalloti
ha fallito, la Provincia di Cosenza e' stata emarginata. Rimangono problemi
gravi, mai risolti, come la realizzazione dell'Aeroporto di Sibari,
l' allargamento della 106 ionica, la mancata realizzazione di vie ferroviarie
ad alta velocita', il problema dei rifiuti costosissimi per i singoli
comuni e l' inquinamento delle bellissime coste calabresi. Tutti lo
sanno, anche Berlusconi. Il centrosinistra puo' vincere, ma per raggiungere
l' obbiettivo e' necessario preparare un programma di sviluppo e di
utilizzo delle risorse della Calabria condiviso dalla gente. E' necessario
che la Regione deleghi molte funzioni alle province, ovviamente riservando
alle stesse le risorse necessarie. Certo e' anche importante decidere
il candidato per la futura presidenza della Regione e in questo bisogna
essere uniti, anche perche' nel centro sinistra valide ''energie'' ci
sono. Ma sarebbe un errore dividersi sulla scelta del candidato''. Al
dibattito hanno preso parte il vice presidente della Provincia, Salvatore
Perugini, l' assessore provinciale al Turismo, Rosetta Console, il Capogruppo
dello Sdi al Consiglio Provinciale, Leonardo Trento. Ha concluso il
dibattito il Senatore Cesare Marini.
Caso
Cassone: La Provincia di Reggio chiede un intervento celere da parte
del Governo
09/09 Un ''intervento celere da parte del Presidente
del Consiglio e del Ministro dell' Interno'' ed ''una risposta corale
da parte di tutte le istituzioni, le forze politiche, sociali e culturali,
che si concretizzi con una grande manifestazione di valenza nazionale
da tenersi a Villa San Giovanni''. Sono le richieste che vengono fatte
dal Consiglio provinciale di Reggio Calabria in un documento approvato
all' unanimita' in relazione alle dimissioni presentate dal sindaco
di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, a causa delle intimidazioni subite.
Nel documento, redatto dal gruppo di Rifondazione comunista e presentato
da tutti i gruppi del centrosinistra, si stigmatizza la ''lunga serie
di fatti criminosi, commessi con chiaro scopo intimidatorio, contro
l' Amministrazione comunale guidata da Rocco Cassone, impegnata sin
dalla sua rielezione in un difficile ma progressivo impegno volto alla
tutela della legalita' e alla moralizzazione della vita pubblica''.
A Cassone, all' Amministrazione comunale ed a ''tutta la cittadinanza
villese'' viene espressa ''piena e incondizionata solidarieta'''. Il
Consiglio provinciale reggino rivolge poi l' invito al Sindaco ''a ritirare
le dimissioni per non dare segnali di cedimento nei confronti di una
criminalita' che va contrastata con fermezza e mezzi appropriati''.
Infine, e' stato demandato al presidente del Consiglio provinciale,
Pietro Patafi, e alla Conferenza dei capigruppo di ''predisporre tutte
le azioni ritenute utili al fine di fornire un ulteriore segnale di
vicinanza all' Amministrazione villese e gettare le basi per la costruzione
di un nuovo fronte comune delle istituzioni locali contro la violenza
criminale, valutando tra queste l' ipotesi di convocare in via straordinaria
una seduta del Consiglio provinciale da tenersi presso il Comune di
Villa San Giovanni''.
Il
Sindaco di Villa, Cassone, non ritira le dimissioni “fino a quando
non ci saranno fatti concreti”
09/09 ''Fino a quando non ci saranno segnali concreti non intendo ritirare
le mie dimissioni''. Lo ha detto stamane all'Ansa il sindaco di Villa
San Giovanni, Rocco Cassone, che nei giorni scorsi si e' dimesso dal
suo incarico dopo aver subito l'ennesima intimidazione, la terza in
un anno. ''Devo pero' evidenziare - ha aggiunto - che sto notando una
certa accelerazione sia dal punto di vista delle indagini che sul fronte
delle misure per garantire la sicurezza in citta'. Le forze dell'ordine
stanno infatti compiendo degli sforzi importanti pero' non c'e' ancora
nessuna novita' sostanziale''. Rocco Cassone, esponente della Margherita
e' stato eletto sindaco di Villa San Giovanni nel maggio del 2003 ottenendo
il 54 per cento dei voti. Le intimidazione nei confronti di Cassone
hanno avuto inizio il 13 settembre del 2003 quando sconosciuti gli incendiano
l'automobile, una Fiat Multipla, parcheggiata nei pressi della sua abitazione.
L'undici febbraio scorso e' la volta dell' automobile della moglie del
sindaco che viene data alle fiamme. Ed infine il 25 agosto scorso Cassone
riceve una busta contenente cinque proiettili. Ieri i capigruppo del
centrosinistra alla camera hanno incontrato a Villa San Giovanni il
sindaco Cassone al quale hanno chiesto di proseguire nella sua attivita'
amministrativa. ''Credo - ha concluso Cassone - che si dovrebbe ragionare
delle cose importanti del nostro territorio. Magari un ragionamento
che coinvolga anche la prefettura in modo da poter individuare le cose
da fare per garantire la tranquillita' di tutti''.
Operazione
della Polizia contro lo sfruttamento nella sibaritide. Denunciate dieci
immigrate
09/09 Dieci immigrate, di nazionalita' colombiana, russa, bielorussa
e nigeriana, sono state denunciate dalla polizia perche' sorprese mentre
svolgevano attivita' di prostituzione nella zona della Sibaritide, in
provincia di Cosenza. Le immigrate sono state individuate in alcuni
alberghi della zona e lungo la strada statale 106 ionica. L' operazione,
eseguita dal Commissariato di Castrovillari in collaborazione con la
Questura di Cosenza ed il Nucleo prevenzione crimine, e' stata fatta
nell' ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato
alla repressione della prostituzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti
da parte di extracomunitarie. Nei confronti di cinque delle immigrate
fermate, risultate prive di permesso di soggiorno, e' stato emesso decreto
di espulsione. Per loro, dunque, e' stato disposto l' accompagnamento
nel centro di permanenza temporanea di Roma in attesa di essere allontanate
dal territorio nazionale.
Ceduti,
con un asta, i macchinari della GTC di Castrovillari. Pappaterra chiede
la sospensione di ogni decisone. All’asta presente la Gdf
08/09 Tutti i macchinari dell' ex Gtc, impresa tessile
di Castrovillari dichiarata fallita nel 2003, sono stati acquistati
da una societa' di Gibilterra che ha presentato l' unica offerta valida,
tra le tre pervenute, al giudice delegato del Tribunale di Castrovillari
dopo la messa in liquidazione della societa'. Con la cessione dei macchinari,
avvenuta a poco piu' di tre milioni di euro, cifra indicata come base
d' asta, sembrano finire le speranze dei circa 300 lavoratori dello
stabilimento che hanno tentato di fare rinviare la vendita presentando
un' istanza al giudice che e' stata pero' respinta. Negli ultimi tempi
una societa', la Gentex Spa, aveva manifestato l' interesse a riconvertire
l' azienda sfruttando i macchinari, ma con la cessione degli stessi,
e' la convinzione dei lavoratori, tale interesse e' destinato a finire.
I dipendenti dell' azienda sono in mobilita' da anni. I macchinari della
ex Gtc (gruppo Polli), alcuni dei quali nuovi e ancora da sballare,
sono stati acquistati dalla societa' Mistic Mill ltd che sarebbe intenzionata
a trasferirli. All' apertura delle buste hanno assistito anche alcuni
militari della Guardia di finanza. La loro presenza, secondo quanto
si e' appreso, potrebbe essere legata ad una diversa valutazione del
valore dei macchinari tra il prezzo a base d' asta ed una precedente
valutazione. Al comando delle fiamme gialle di Castrovillari, pero',
non hanno voluto ne' confermare ne' smentire tale ipotesi. Intanto l’on.
Pappaterra ha fatto sentire forte il suo dissenso all’operazione
chiedendo la sospensione immediata di ogni decisone. ''Una colossale
beffa a danno delle istituzioni locali e di tanti padri di famiglia'':
cosi' il deputato dell' Ulivo, Mimmo Pappaterra, ha definito la cessione
dei macchinari dell' ex Gtc, avvenuta oggi nel corso di un' asta giudiziaria.
Pappaterra ha inviato una lettera al sottosegretario alle Attivita'
produttive, Pino Galati, al presidente del Comitato per l' occupazione,
Gianfranco Borghini, e all' assessore regionale alle Attivita' produttive,
Pino Gentile, per richiamare il Governo nazionale e quello regionale
''ad assumere ogni iniziativa dopo la vendita di tutti i macchinari
a favore di imprenditori che la porteranno fuori dalla Calabria, forse
all' estero''. ''Non era questo - ha sostenuto Pappaterra nella lettera
- l' impegno che il 3 giugno al tavolo della Presidenza del Consiglio
dei Ministri era stato assunto. Anzi, si erano delineati una serie di
impegni da parte di tutti i soggetti in causa per il rilancio industriale
dell' azienda stante anche la disponibilita' di un imprenditore del
Nord-Est di rilevarne una parte. Si era in attesa di una delibera del
Cipe che estendesse i benefici della Legge 181 anche all' area di crisi
di Castrovillari, di una nuova convocazione del tavolo ove si era stabilito
di accelerare le procedure per rendere disponibili i locali dove insediare
la nuova attivita' produttiva. Nulla di tutto cio' e' accaduto. Al contrario,
nel silenzio generale, sono state esperite le procedure di gara per
la vendita delle attrezzature e si e' consumato un fatto che potrebbe
rappresentare la fine di ogni speranza''. ''Non so quale sara' la reazione
dei lavoratori e delle forze sindacali - ha proseguito Pappaterra -
so per certo che a questo punto l' unico modo per impedire questa colossale
beffa a danno delle istituzioni locali e di tanti padri di famiglia,
e' quello di impedire con ogni forma e con ogni mezzo questo strappo
irreversibile''. Il parlamentare ha quindi chiesto la convocazione urgente
del tavolo nazionale per chiedere di sospendere ogni decisione e ripristinare
il percorso individuato il mese di giugno che aveva registrato l' interesse
da parte del gruppo industriale Gentex a rilevare parte dell' azienda.
''E' giunta l' ora - ha concluso Pappaterra - che il Governo nazionale
e quello regionale non si sottraggano piu' dalle loro precise responsabilita'
ed evitino in qualsiasi modo che la vertenza si chiuda in maniera drammatica''.
Tantissima
gente ai funerali di Tony Boemi.
08/09 Funerali di massa oggi pomeriggio a Catanzaro
per Tony Boemi, l' editore di Telespazio Calabria morto improvvisamente
nei giorni scorsi per un malore. Nella Chiesa del Monte del capoluogo
calabrese, officiante mons.Antonio Cantisani, si sono riversate migliaia
di persone ed altre migliaia sono rimaste fuori dalla Chiesa. Politici,
imprenditori, giornalisti, semplici cittadini hanno reso l' ultimo omaggio
a Boemi, salutando i parenti ed i suoi colleghi di lavoro, dopo che
altre migliaia di persone avevano reso omaggio alla salma in mattinata
alla camera ardente, allestita in uno studio di Telespazio.
Rubavano
nelle auto parcheggiate alle Terme Sibaritide. Due arresti.
08/09 Due persone, Battista Massimo Campolongo, di
23 anni, e Tommaso Iannicelli, di 24, entrambi di Cassano allo Ionio,
sono state arrestate dai carabinieri a Sibari con l' accusa di furto.
I due, secondo quanto riferito dai militari, avrebbero compiuto una
serie di furti nelle automobili lasciate nel parcheggio delle Terme
della Sibaritide. In particolare, Campolongo e Iannicelli si sarebbe
impossessati di due autoradio. I due, alla vista dei militari, hanno
tentato di fuggire a bordo di uno scooter, ma sono stati successivamente
rintracciati nell' abitazione di Campolongo. Nella casa si trovavano
anche tre minorenni trovati in possesso di altro materiale rubato da
altre auto nel parcheggio delle terme. Per i tre e' scattata la denuncia
in stato di liberta' per furto. I due arrestati sono stati portati nel
carcere di Castrovillari.
La
Provincia si ritrova a Camigliatello per un incontro seminario sui punti
del programma
08/09 Incontro-seminario, giovedì 9 settembre
2004, alle ore 10.30, presso l’hotel Miranda di Camigliatello
Silano, tra il Presidente della Provincia, on. Mario Oliverio, la Giunta
e la struttura apicale dell’Ente per un approfondimento sui punti
prioritari del programma, per una valutazione complessiva delle questioni
specifiche e per avviare un adeguamento strutturale della Provincia
rispetto agli obiettivi indicati dallo stesso Presidente.
“Noi riteniamo fondamentale -ha dichiarato Oliverio- l’apporto
e il contributo che la struttura può dare. Nella Provincia di
Cosenza ci sono professionalità ed energie che devono essere
valorizzate ed utilizzate al meglio.
Quello di domani è soltanto il primo di una serie di incontri
attraverso cui andremo ad un coinvolgimento più ampio di tutte
le professionalità presenti nell’Ente. Daremo vita ad un’Unità
di Programma che si avvarrà di tutte le energie di cui disponiamo,
ma anche dell’apporto necessario dell’Università,
di professionalità e competenze presenti nei diversi campi, perché
vogliamo disegnare una Provincia che guarda avanti ed è destinataria
di nuove funzioni e di nuovi poteri che devono essere trasferiti senza
ulteriori ritardi dallo Stato e dalla Regione, così come previsto
dalla legge”.
“A fine mese –ha aggiunto il presidente della Provincia-
terremo un altro seminario in cui saranno coinvolti gli amministratori
locali e le forze sociali, perché da Cosenza vogliamo dare un
contributo programmatico innovativo per costruire la nuova Regione,
che si libera dalla gestione, che trasferisce le funzioni e che, soprattutto,
abbia un’idea di sviluppo intorno a cui lavorare, utilizzando
tutte le risorse (comunitarie, ordinarie e straordinarie), di cui è
destinataria, che mobilita le energie e costruisce la concertazione
con i soggetti sociali, che diventa fulcro di un grande progetto che
abbia per protagonisti principali tutti i soggetti vivi della società
calabrese”.
“Vogliamo fare, insomma, della prossima scadenza elettorale regionale
–ha concluso Oliverio- non un’occasione per schermaglie
nominalistiche che lasciano il tempo che trovano, ma un momento di forte
approfondimento e di larga mobilitazione, per riaprire speranza e per
ridare fiducia a tante forze che, scendendo in campo, possono consentirci
di fare finalmente quel salto di qualità che l’attuale
situazione richiede. Il centrosinistra deve sentirsi pienamente impegnato
su questo terreno, perché questa è l’unica modalità
che ci consente di cacciare definitivamente “i mercanti dal tempio”
per costruire una Regione guidata da forze che si pongano l’obiettivo
di piegare le risorse al servizio della crescita della Calabria, anzicchè
attardarsi in atteggiamenti e pratiche di governo che hanno fatto pagare
a questa regione un prezzo altissimo”.
Il
Patronato Labor non è coinvolto nella truffa all’INPS
08/09 Il patronato 'Labor' non e' coninvolto nell'inchiesta,
relativa alla truffa all'Inps, verificatasi nella piana di Gioia Tauro.
Il presidente nazionale del Patronato, Carmela Tiso, nega l'appartenenza
alla sua organizzazione di due persone arrestate. La presidente della
Labor chiarisce la posizione delle due persone, coinvolte nell'inchiesta
ed indicate come referenti del patronato Labor di Reggio Calabria. ''Apprendo
la notizia dell'ignobile truffa ai danni dell'Inps - afferma Carmela
Tiso - perpetrata da discutibili soggetti, operanti nel reggino. A tale
proposito il Patronato Labor tiene a sottolineare che i signori Domenico
Cento e Domenica Alessi sono stati, da tempo, allontanati dall'organizzazione
Labor e, di tanto, e' stata data comunicazione ai responsabili Inps
e all'Ufficio provinciale del Lavoro''. La truffa ai danni dell'Inps,
relativa al collocamento fittizio di oltre 7.500 braccianti agricoli,
e' coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Palmi
(RC). L'accusa formulata e' di associazione per delinquere, finalizzata
alla truffa. Le indagini, condotte dagli uomini della Guardia di Finanza,
dei Carabinieri e della Polizia Postale, avrebbero accertato una frode
per circa sette milioni e mezzo di euro ai danni dell'istituto previdenziale.
Incidente
mortale nei pressi di Cosenza
08/09 Un carabiniere, Paolo Ramundo, di 45 anni, in
servizio nella caserma di Rogliano, e' morto la notte scorsa in un incidente
stradale avvenuto sulla strada Destra Crati, in localita' Campanile.
Ramundo, stava tornando a casa dopo avere concluso il suo turno di lavoro,
quando, con la sua automobile, e' andato a scontrarsi con un Tir. Sulle
cause dell' incidente stanno svolgendo accertamenti gli agenti della
Polizia stradale.
A
Corigliano due persone arrestate per droga
08/09 Due persone, Giuseppe Federico, 33 anni e Marino Curatolo, 40
anni, sono stati tratti in arresto dalla Polizia di Stato di Rossano,
in provincia di Cosenza, con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.
Gli agenti del commissariato di Rossano, nel corso di una perquisizione
hanno trovato a bordi di una Peugeot 106, sulla quali i due viaggiavano
84 grammi di hascisc nascosta in un pacchetto di sigarette sotto il
sedile della vettura. I due dal sostituto procuratore del Tribunale
di Rosano, Paolo Remer sono stati poi rimessi in liberta'.
Due
arresti a Cosenza per droga
08/09 Due arresti sono stati compiuti dai Carabinieri questa sera a
Cosenza e a Castrolibero. Il primo arresto è avvenuto a Vaglio
Lise dove è stata arrestata la ventiquattrenne Francesca remoto
trovata con addosso 370 grammi di eroina e in tasca dodici mila euro
in contanti. Invece a Catsrolibero, ad opera dei militari della locale
stazione, è stato arrestato il giovane P.S. di 22 anni, di Marano
ma domiciliato a Como. Al giovane sono stati ritrovati 12 grammi di
hashish.
Esercitazione
militare Italo/Russa nello Jonio
08/09 Un gruppo navale costituito da cinque unita'
della Marina della Federazione Russa arrivera' a Taranto domani per
partecipare con la Marina Militare all' esercitazione bilaterale denominata
'Ioniex 2004'. La formazione navale russa, al comando dell' ammiraglio
Vladimir Masorin, comandante in capo della flotta del Mar Nero, e' composta
dall' incrociatore Moskva, dal cacciatorpediniere Smetlivy, dall' Unita'
anfibia Azov, dalla nave rifornitrice Bubnov e dal rimorchiatore SB
36. Per la Marina Militare parteciperanno cinque unita' navali e aeromobili.
L' esercitazione, programmata da tempo, si svolgera' nel Mar Ionio dal
13 al 16 settembre e terminera' con l' arrivo delle navi ad Augusta,
dove sosteranno dal 17 al 20 settembre. L' attivita' addestrativa ha
lo scopo di accrescere la cooperazione tra le due marine, attraverso
l' uso di procedure comuni in diverse situazioni operative. In occasione
delle soste nei porti di Taranto ed Augusta, sono programmate attivita'
culturali a favore degli equipaggi.
Stage
americano per donne calabresi del progetto “Donne in Frontiera”
08/09 Entra nel vivo il progetto ''Donne alla Frontiera''.
Promossa dall' Unione Regionale delle Camere di Commercio della Calabria
con la leadership della societa' Artes, l' iniziativa ha coinvolto le
donne calabresi impegnate in vari settori, alla guida di organizzazioni
pubbliche e private o protagoniste del mondo dell' arte, della ricerca,
della scienza e dell'economia, donne professioniste, artigiane, ma anche
studentesse calabresi che andranno ad arricchire il loro bagaglio culturale
all' estero. Si e' tenuta, infatti, la riunione con le prime candidate
del progetto che partiranno alla volta di Los Angeles per uno stage
formativo e attraverso il quale si avvieranno una serie di relazioni
con enti americani disposti ad avviare partenariati con la Calabria.
E' stato il presidente di Unioncamere, Paolo Abramo, ad accogliere le
candidate calabresi ed a presentare la proposta di stage che prevede
la permanenza di un mese negli Stati Uniti e l' assistenza nell'organizzazione
del viaggio. Ad ospitare le giovani ed entusiaste donne calabresi sara'
l' Italy-America Chamber of Commerce West Inc. con sede a Los Angeles,
nodo estero della rete ''Donne alla Frontiera'', lo stesso ente ha definito
che lo stage avra' inizio tra il 15 ed il 18 settembre e terminera'
tra il 15 ed il 18 ottobre. Unioncamere Calabria, e' riferito in una
nota, dara' un contributo economico per la realizzazione dello stage
e seguira' il coordinamento e l' assistenza degli stage negli Usa attraverso
Emilia Mascalchi, di Sviluppo Italia Calabria. Quest' ultimo, insieme
a Calpark, Co.Se.R e l' Istituto Tagliacarne sono i partner che hanno
collaborato per la realizzazione del progetto finanziato dal ministero
degli Affari Esteri. Le professioniste, provenienti dalle cinque province
della Calabria, selezionate per la prima esperienza in America sono
Annalisa Alessio, Maria Carmine Anello, Maria Elena Giovannella, Maria
Teresa Guaglianone, Giovanna Morello, Teresa Scaglione, Letizia Zumbo,
Fiorenza Gonzales, e Lucia Perri. ''Lo stage - ha detto Abramo - e'
il passaggio finale di una serie di iniziative previste dal progetto
'Donne alla Frontiera' che hanno visto le giovani professioniste calabresi
incontrare esponenti del mondo del lavoro americani, francesi e di altre
nazionalita', per scoprire ed ascoltare attraverso seminari tematici,
visite e gruppi di lavoro, le identita', i talenti, i bisogni, e le
aspettative delle donne calabresi e delle realta' locali''.
''Con gli stage americani - ha concluso Abramo - si da' il via al primo
nucleo motore e moltiplicatore della rete estera implementata dal progetto
di Unioncamere Calabria. Si tratta di un' azione pilota, che servira'
per mettere a punto un modello che diventi 'imitabile' e si integri
nelle tradizionali, e non meno importanti, azioni tipiche degli sportelli
per l' internazionalizzazione''.
Uccide
la moglie per gelosia. E’ successo a Campana. Arrestato l’uomo.
08/09 Una donna di origine tedesca, Anja Bollenz, di
35 anni e' stata uccisa dal marito, Giuseppe Rocca, 39 anni, con due
colpi di fucile che l'hanno raggiunta al volto ed al braccio sinistro.
L'uomo e' stato arrestato dai carabinieri subito dopo aver compiuto
l'omicidio. Il delitto e' avvenuto, secondo quanto si e' appreso, dopo
l'ennesima lite che l'uomo ha avuto con la moglie per motivi passionali.
Nel corso della lite Rocca ha preso il suo fucile e, dopo aver sparato
un colpo in aria, si e' vvicinato alla moglie sparando altri due colpi.
Alcuni vicini di casa hanno sentito gli spari ed hanno chiesto l'intervento
dei carabinieri che, giunti nell'abitazione della coppia, hanno arrestato
Giuseppe Rocca. La donna, secondo quanto si e' appreso, era rientrata
a Campana nei mesi scorsi dopo aver trascorso un periodo di separazione
dal marito e dai suoi tre figli durato circa tre anni. Subito dopo il
delitto gli investigatori hanno sentito i vicini di casa ed i familiari
della coppia, i quali avrebbero raccontato di continue litigi tra Anja
Bollenz e Giuseppe Rocca. Tra i coniugi, secondo quanto si e' appreso,
ci sarebbero stati continui litigi perche' Giuseppe Rocca accusava la
moglie di presunti tradimenti. I carabinieri hanno sequestrato il fucile
e l'abitazione in cui avvenuto il delitto. Il sostituto procuratore
del tribunale di Rossano, Paolo Remer, ha affidato l'incarico al medico
legale che eseguira' l'autopsia sul corpo della donna.
L'Istituto
Geometra di Rossano pronto da un anno e mezzo, delegazione a colloquio
da Oliverio
08/09 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Gerardo
Mario Oliverio, ha affrontato la problematica, relativa alla situazione
logistica dell'istituto Tecnico per Geometri ''Giudici Falcone e Borsellino''
di Rossano. Nel salone della Presidenza, e' stata ricevuta una delegazione,
composta dal Dirigente Scolastico, Gennaro Brandi, da Franco Veneziano,
esponente del Partito della Rifondazione Comunista, e da Antonio Uva,
Segretario Cittadino dell'Udeur di Rossano. All'incontro ha partecipato
il Segretario Generale dell'Ente, Cesare Palaia. Nell'incontro e' stato
posto il problema della nuova struttura scolastica, i cui lavori sono
stati completati da un anno e mezzo, ma che non e' stata ancora consegnata.
Il dirigente scolastico ha voluto, pertanto, sollecitare garanzie dalla
Provincia, affinche' questo problema venga definitivamente risolto,
a tutto vantaggio della comunita' scolastica. Il presidente Oliverio,
nel dare assicurazione che ''le problematiche inerenti l'edilizia scolastica
– rappresentando infrastrutture indispensabili ad un regolare
e sereno svolgimento delle attivita' scolastiche e, quindi, per la crescita
culturale ed umana dei nostri giovani – sono all'attenzione massima
del Presidente, dell'Assessore competente, Oreste Morcavallo, e dell'intera
Giunta Provinciale'', ha fornito ampie garanzie di disponibilita' politica,
amministrativa e finanziaria, affinche' la consegna del nuovo istituto
vada in porto in tempi brevi''. Il Presidente ha, fra l'altro, assunto
l'impegno specifico di verificare, con la struttura tecnica preposta,
le ragioni che hanno impedito, fino ad oggi, il superamento delle difficolta',
che hanno portato a questo ritardo, sottolineando che, comunque, gia'
a partire da oggi, l'assessore all'Edilizia scolastica fara' un. giro
per verificare la situazione delle strutture scolastiche su tutto il
territorio provinciale.
Mostra:
“Gran Sera. Dalla Hollywood sul Tevere agli anni Ottanta”
venerdì a Palazzo Arnone
08/09 Con Gran Sera. Dalla Hollywood sul Tevere agli
anni Ottanta, prendono il via le attività dell’autunno
- inverno 2004-2005 programmate a Palazzo Arnone dalla Soprintendenza
per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per la Calabria,
diretta da Rossella Vodret. Una mostra spettacolare e di grande richiamo,
realizzata grazie alla felice collaborazione tra la Soprintendenza e
il comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri, diretto
da Maria Cristina Parise Martirano, che avrà una madrina di eccezione:
da Roma arriva infatti per inaugurarla una grande personalità
calabrese: Annamaria Blefari Melazzi, Direttore Generale per la Promozione
e la Cooperazione Culturale del Ministero per gli Affari Esteri. Una
mostra apparentemente anomala per un museo d’arte prevalentemente
antica come la Galleria Nazionale di Cosenza giacché è
interamente dedicata agli abiti da sera realizzati nell’arco degli
ultimi quarant’anni del secolo scorso dai maggiori stilisti italiani.
Ma è ormai di chiara evidenza che l’alta moda è
oggi nel mondo l’espressione più autentica del “genio
creativo italiano”, così come lo furono, nei secoli scorsi,
le opere d’arte dei grandi maestri del passato. Il filo che unisce
questi due momenti altissimi della cultura italiana si ricomporrà,
quasi magicamente, tra le sale e le luci di Palazzo Arnone. Una mostra
del genere è una novità assoluta per la Calabria e che,
comunque, in tutta Italia ha un solo e strepitoso precedente: la mostra
di Giorgio Armani al Museo delle Terme di Diocleziano a Roma che ha
avuto un grandissimo successo. Nell’esposizione di abiti dell’alta
moda italiana, curata da Sofia Gnoli, saranno per un mese a Cosenza
i capolavori dei maggiori stilisti italiani della seconda metà
del Novecento. A cominciare da Roberto Capucci, le cui meravigliose
creazioni sono oramai universalmente considerate delle sculture, vere
e proprie opere d’arte contemporanea, degne dei maggiori musei.
Altro indiscusso maestro presente Valentino che ha fatto sognare il
mondo vestendo le donne più famose del jet set internazionale
e tra le ultime Lavinia Borromeo, con lo splendido vestito nuziale ammirato
pochi giorni fa. Non poteva poi mancare, con i suoi modelli sospesi
tra la linea più classica e la decorazione più astratta,
Gianni Versace: il grande stilista calabrese al quale la Soprintendenza
è intenzionata a dedicare nel 2005 una mostra monografica. Oltre
a questi saranno presenti gli abiti da sera più belli di Giorgio
Armani, Fendi, Fernanda Gattinoni, Roberta di Camerino straordinari
interpreti dell’alta moda italiana e di tanti altri famosi stilisti.
La mostra, coordinata per la Soprintendenza da Rosanna Caputo, illustra
Quaranta anni dell’alta moda italiana, presentando molti di quei
vestiti che sono apparsi sui rotocalchi e sulle televisioni mondiali
indossati dalle più celebri first lady e attrici: da Audrey Hepburn
a Jacqueline Kennedy, da Liz Taylor ad Ava Gardner, da Esther Williams
a Marella Agnelli Caracciolo di Castagneto, da Sofia Loren a Gina Lollobrigida
…e come dimenticare Veruschka? Il titolo della mostra simbolizza
il ruolo conquistato da Roma negli anni Cinquanta diventando meta delle
grandi attrici di Hollywood - e non solo - per creare ed esibire la
loro eleganza e, ancor di più, diventare “mito”.
Riunione
per i contratti di quartiere al Comune di Castrovillari
08/09 Continua il lavoro per definire il programma
sui Contratti di Quartiere in riferimento al decreto 21/1/2003 del Ministero
delle Infrastrutture, che dovra' essere approvato dal Consiglio comunale
di Castrovillari entro la fine di settembre. Si e' svolto, ieri, un
incontro a cui hanno partecipato tra gli altri, il sindaco, Franco Blaiotta,
l'assessore ai lavori pubblici, Biagio Schifino, i rappresentanti della
struttura comunale ed i tecnici coinvolti nel progetto. L'iniziativa
- si legge in un comunicato - si inserisce nel quadro piu' generale
degli interventi, voluti dall'Amministrazione comunale, per disegnare
la nuova veste urbanistica della citta' con interventi, capaci di valorizzarne
l'esistente e di promuovere uno sviluppo armonico, in sintonia con la
storia, tradizione cultura della comunita'. Il PSU, infatti, che e'
in fase di approvazione da parte della Regione, i Contratti di Quartiere
in fase di elaborazione, il PIT gia' approvato dalla regione Calabria,
la STU il cui bando e' in fase di elaborazione e definizione rappresentano
- ha dichiarato Blaiotta- gli strumenti attraverso cui si vuole dare
un impulso di rinnovamento, cambiamento di straordinaria rilevanza per
la citta', da sempre attesi e che ora si stanno concretamente realizzando''.
Riunione
sul contratto dei dipendenti alla Provincia
08/09 Si e' tenuta una riunione sindacale, alla presenza
dell'assessore all'Ordinamento ed organizzazione degli uffici e del
personale della provincia di Cosenza, Pietro Petrozza, con la delegazione
trattante, formata dai rappresentanti dell'Amministrazione, della RSU
e dei Sindacati territoriali. I punti all'ordine del giorno sono stati:
applicazione del contratto collettivo decentrato e integrato, il controllo
delle presenze del personale ed il rientro del personale il lunedi'
anziche' di martedi'. Bartoletti, della UIL, ha chiesto una rapida applicazione
del contratto collettivo decentrato integrativo, e per quanto riguarda
la registrazione delle presenze ha chiesto un sistema efficiente, ma
non sanzionatorio, con l'individuazione di sacche di assenteismo. Umberto
Vivone, della CGIL, ha ribadito l'esistenza di un ottimo clima all'interno
dell'Ente e del metodo concertativo, instaurato in questi anni. ''La
struttura - ha detto Vivone - pur lavorando in spazi sempre piu' ristretti,
ha raggiunto ottimi risultati, donando sempre priorita' alle crescenti
esigenze dell'utenza''. Antonello Borsani, della Cisl, ha chiesto una
''rivisitazione'' dell'intera macchina organizzativa, anche, e soprattutto,
per i servizi interni. Per quanto concerne il controllo delle presenze,
ha richiamato la responsabilita' dei dirigenti dell'Ente e l'obbligo,
riconosciuto loro dalla legge, di controllare le presenze dei dipendenti.
Se cio' non dovesse essere sufficiente, si rendera' necessaria una diversa
tipologia di controllo. ''Ad ogni modo - ha concluso Borsani - un po'
di buon senso e' sempre meglio''.
A
Cetraro la forestale scopre due piromani. Sono minorenni. Uno viene
arrestato.
08/09 Due minorenni, di 14 e 16 anni, sono stati sorpresi
dal personale del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale
(Nipaf) di Cosenza, mentre stavano dando fuoco ad un querceto, in localita'
Salimeto, nel comune di Cetraro. Il sedicenne e' stato arrestato, mentre
il quattordicenne e' stato affidato ai genitori. Entrambi i minori sono
accusati di incendio boschivo doloso. Le fiamme hanno distrutto circa
due ettari di bosco e si e' reso necessario l' intervento di un elicottero
per poterle domare. Da alcune settimane il personale del Nipaf ha realizzato
servizi di controllo per individuare i responsabili di incendi che,
nelle ultime settimane, hanno provocato ingenti danni ai boschi del
cosentino. Sono 12 i piromani scoperti in flagranza di reato, dal Corpo
Forestale dello Stato, nella provincia di Cosenza. Il numero degli arresti
compiuti nel cosentino, secondo quanto si e' appreso dal Nipaf, corrisponde
al cinquanta per cento degli arresti effettuati sul tutto il territorio
nazionale.
Cordoglio
del Sindaco Blaiotta alle vittime dell’Ossezia. Gruppo Folk si
esibì a Castrovillari
07/09 ''Castrovillari ha voluto esprimere il proprio
dolore per la strage efferata che si e' consumata qualche giorno fa
in una scuola il primo giorno di inizio delle attivita' didattiche,
anche per la vicinanza che ha vissuto questa estate, grazie all'associazione
del Gruppo Citta' di Castrovillari che nella 19/ma edizione dell'Estate
internazionale del Folclore, ha portato in citta' il gruppo proveniente
proprio dall'Ossezia''. E' quanto sostiene in una nota il sindaco di
Castrovillari, Franco Blaiotta. ''Tutti hanno avuto - ha aggiunto -
l'occasione di conoscere attraverso i canti e le danze della tradizione
di questo popolo, il candore, la fierezza e l'armonia che li caratterizzano
con i valori che li contraddistinguono. L'orrore per la strage verificatasi
diventa, allora, non un segno di formale partecipazione ma di sincera
e profonda commozione. L'auspicio e' che quella tormentata Regione,
come le altre coinvolte in questa assurda spirale di morte, trovi al
piu' presto la serenita' per conseguire traguardi di progresso, di giustizia
e pace sociale e che simili orrori non si ripetano mai piu'''. ''E'
necessario - ha concluso - che l'Unione Europea attivi politiche piu'
incisive per sconfiggere l'intolleranza e il fanatismo che generano
i mostri come quelli che hanno colpito le centinaia di innocenti dell'Ossezia''.
Pizzini
(Arssa) “Game Fair 2004 iniziativa interessante per la promozione
agri-turistico-ambientale”
07/09 Il Presidente ARSSA, Antonio Pizzini, intende
confermare e sostenere le giuste valutazioni e la piena soddisfazione
espresse sul GAME FAIR 3^ 2004 - Edizione CALABRIA, dall’ On.le
Giovanni Dima, Assessore Regionale all’Agricoltura Caccia e Pesca
della Regione Calabria. Realtà istituzionale, questa, che ha
promosso e patrocinato l’interessante ed esclusiva iniziativa
promozionale dedicata prevalentemente per far avanzare la cultura del
tempo libero e del turismo sportivo-amatoriale.
Una rassegna che non trascura certo l’interesse per le produzioni
agro-alimentari tipiche, per la riscoperta delle tradizioni locali,
attraverso l’uso corretto di spazi naturali e l’esercizio
degli sports all’aperto, quali la caccia, nel rispetto dell’equilibrio
ecologico, l’equitazione, la falconeria, il tiro con l’arco,
la pesca, le attività cinofile, etc.
Intorno a tutto questo pulsante mosaico d’iniziative, l’organizzazione
del Game Fair, la Scaramuzzi Team – Girovagare Viaggi (Firenze),
storicamente, ha pensato di coinvolgere anche il mondo produttivo interessato
allo sviluppo reale di queste attività. Per una tradizione che
si rinnova e per una manifestazione che ha superato, brillantemente,
il terzo appuntamento in Calabria, non s’è affatto spenta
l’eco. Per questo, dopo il successo della precedente edizione,
anche quest'anno l’edizione del Game Fair - afferma soddisfatto
il Presidente Pizzini - si è svolta presso gli ambienti unici
ed accoglienti del CSD ARSSA di Molarotta - Camigliatello Silano (CS).
Evento promozionale e dimostrativo – rileva da parte sua Pizzini
–, eccezionale ed unico nel suo genere, che ha fatto registrato
il tanto auspicato salto di qualità, sia in termini di livelli
organizzativi, sia in ordine a presenze, tra espositori operatori professionali,
turisti, villeggianti, esperti dei vari settori espositivi ( quest’anno
è sensibilmente aumentato il numero delle imprese), di semplici
cittadini che hanno visitato la rassegna, ampiamente appagati dalle
diverse manifestazioni in programma.
Un microcosmo di realtà – informa Pizzini - che hanno suscitato
l’interesse di oltre 50 mila appassionati, giunti anche da altre
regioni, sia del centro che del nord d’Italia. La manifestazione
– prosegue Pizzini - che costituisce un appuntamento spettacolare
ed allo stesso tempo coinvolgente, si può benissimo considerare
una delle più importanti rassegne nel suo genere che si tiene
nel Sud d’Italia, caratterizzata da tanti “spazi dinamici”
e dimostrativi, che animano diversi settori d’attività
contenuti in una sorta di ricco villaggio espositivo.
L’ ARSSA – dichiara ancora Pizzini – l’Organismo
strumentale pubblico che ha ospitato le prime tre rassegne del Game
Fair, con l’occasione, d’intesa con l’Assessore Dima,
ha posto particolare attenzione oltre che alle principali attività
di carattere istituzionale ( la ricerca applicata nell’agro-zootecnia,
la sperimentazione, la divulgazione e le azioni dimostrative), condotte
presso i Centri Sperimentali presenti in Calabria , in particolare di
quello di Molarotta, Centro rappresentativo delle emergenze produttive
dell’Altopiano silano.
Un particolare occhio di riguardo, che è poi strategia decisiva
per l’ospitalità, soprattutto per il numeroso pubblico
intervenuto anche da fuori regione, è stato posto alle produzioni
tipiche e biologiche, all’ esposizione delle attività zootecniche
ed alle preparazioni eno-gastronomiche, con le riuscite ed apprezzate
degustazioni mirate e guidate, curate con l’ indubbia professionalità
e l’impegno degli esperti dell’ Agenzia.
Come sempre, le prelibate pietanze, poste all’attenzione degli
intervenuti, sono state rigorosamente preparate dalle maestranze del
punto d’eccellenza del Centro Florens ARSSA di S. Giovanni in
Fiore, fiore all’occhiello della ristorazione tipica di qualità
della Calabria.
Altra novità importante di quest’anno è stata la
dimensione culturale, dedicata alle problematiche dello sviluppo integrato
dell’Altopiano silano.
Un riuscito momento di riflessione – il Presidente Pizzini n’è
stato relatore - promosso ed organizzato dall’ Ordine Provinciale
Dottori Agronomi e Forestali, del quale è responsabile l’attivo
presidente Giovanni Perri.
Iniziativa sempre attuale, la problematica dello sviluppo sostenibile
della Sila, ha fatto registrare interventi qualificati e spunti propositivi
da parte degli esponenti delle autonomie locali ( Comune di Spezzano
Sila e Provincia di Cosenza, rispettivamente rappresentate da Pietro
Lecce e dagli Assessori Ciponte e Petrozza) e da un esperto di politiche
comunitarie, qual è Ernesto Funaro.
Le conclusioni della riuscita manifestazione sono state affidate all’
On.le Giovanni Dima.
Sistema
cartografico integrato della Regione per il controllo del territorio
in collaborazione con le cinque Province
07/09 Nella sala Giunta della Regione Calabria presieduto
dall'Assessore Regionale avv. Raffaele Mirigliani si sono riuniti i
Presidenti delle Province di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Vibo
Valentia e Crotone, per proseguire esami e conseguenti determinazioni
relativamente alla infrastruttura dei dati geografici della Calabria.
L'Assessore Mirigliani nell'introdurre i lavori ha evidenziato l'eccezionale
importanza dell'iniziativa che vale a far confluire e valorizzare tutte
le risorse e le acquisizioni, notevolissime e gia' encomiabilmente in
buona parte realizzate in sede regionale e sub-regionale, prefigurando
ora una infrastruttura di base di alta qualificazione e partecipazione,
in particolare per gli apporti anche dell' Agea dagli altri Enti coinvolti;
infrastruttura utilizzabile con economia di scala e valenza funzionale
da tutte le Istituzioni ed organismi pubblici, nell'ambito delle loro
competenze / funzioni e delle loro specificita'. In particolare l'Assessore
ha richiamato l'apporto essenziale che verra' a derivare anche ai fini
dell'elaborazione della Carta dei Luoghi e del Sito, cosi' come previsto
dalla Legge Urbanistica ed in corso di realizzazione. L'Assessore ha,
inoltre, evidenziato l'importanza degli elaborati Agea e del Centro
Cartografico Regionale ai fini del ''contrasto dell'abusivismo da condono''.
Tali elaborati varranno a travolgere i tentativi fraudolenti di anticipare
nel tempo l'epoca delle costruzioni ai fini del condono.'' E cio' e'
utile che si sappia per evitare gravosi contenziosi futuri'', ha aggiunto
l'Assessore. I Presidenti delle Province hanno ribadito la determinazione
della loro collaborazione prospettando l'opportunita' del coinvolgimento
anche dei Comuni, tramite l'ANCI. I partecipanti alla riunione, per
proseguire concretamente l'iter hanno valicato gli elaborati progettuali
gia' predisposti dal Centro Cartografico, e che possono rappresentare
un volano per la diffusione dei dati geografici e territoriali a supporto
di tutta la Pubblica Amministrazione Regionale e Locale riconoscendone
la valenza innovativa. Come e' noto, il Centro Cartografico Regionale
di Lamezia implementa il sistema informativo territoriale dell'intera
Regione Calabria e funge da struttura di supporto del sistema regionale
e dei progetti di innovazione nel campo della gestione della pianificazione
/ programmazione territoriale, della diffusione e qualificazione dei
servizi pubblici locali che utilizzano informazioni geografiche e territoriali,
realizzando il raccordo e l'integrazione operativa dell' universo dei
fruitori che utilizzano informazioni geografiche nell' ambito dell'Amministrazione
Regionale e della Pubblica Amministrazione Locale. La collaborazione
con Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e quindi l'interoperabilita'
con il SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) risulta ulteriormente
vantaggiosa per le potenzialita' della cooperazione applicativa realizzabile,
per l'ottimale suffrattamento del patrimonio informativo disponibile
ed in particolare per quanto riguarda il supporto che potra' essere
fornito ai comuni nella delimitazione delle aree percorse dagli incendi
I partecipanti hanno anche ipotizzato un organismo consortile o similare
che possa presiedere a tutte le attivita' di coordinamento e gestione.
La Regione Calabria si appresta quindi ad avere un innovativo Sistema
Territoriale di tipo federato, all'interno del quale ciascun soggetto
interessato sia al tempo stesso utente del sistema, gestore di parte
del medesimo, produttore delle proprie applicazioni e fornitore di informazioni
utili per altri utenti: un ulteriore passo in avanti per la modernizzazione
del Sistema Regionale.
Presentazione
del Calabria Film Festival giorno 8 alle 13 al Movie Village di Venezia
07/09 Verrà presentata nel corso di una conferenza
stampa, che si terrà domani alle ore 13 presso l’Area Movie
Village del Lido di Venezia, all’interno della 61a Mostra Internazionale
del Cinema, la Ia edizione del Calabria Film Festival. L’iniziativa,
istituita in collaborazione con le Associazioni culturali Le Pleiadi
e Trapobana, si inserisce nell’ambito delle attività di
promozione e divulgazione dell’arte cinematografica, portate avanti
dalla sezione regionale ANEC Calabria. All’incontro, moderato
dal giornalista Paride Leporace, saranno presenti Alessandro Russo per
Trapobana e Pino Citrino, Presidente ANEC Calabria. Il progetto è
stato accolto con favore da Walter Vacchino, Presidente nazionale dell’ANEC,
che, oltre a concedere il prestigioso patrocinio, ha da subito espresso
la volontà di collaborare nella definizione dello stesso, coinvolgendo
artisti di elevata rappresentatività nell’ambito del panorama
cinematografico nazionale ed internazionale. Sono in via di definizione
accordi con l’Università della Calabria, con Audiovisual
Industry Promotion, istituto di promozione dell’industria cinematografica
italiana nel mondo presieduto dall’avv. Giovanni Galoppi, e con
le più importanti istituzioni territoriali calabresi. La manifestazione
si prefigge di indagare ogni anno le tendenze del cinema nazionale,
focalizzando l’attenzione in particolare sulle diverse scuole
cui si ispirano i registi e gli sceneggiatori italiani. Premi e riconoscimenti
alle opere più meritevoli saranno assegnati da una giuria qualificata.
A margine dell’incontro sarà presentato il libro “Gli
schermi dell’utopia”, glossario dei calabresi nel cinema,
scritto da Isabella Marchialo ed edito da Ariel.
Doppio
appuntamento di Trapobana per l’otto settembre al Lido di Venezia
07/09 Doppio appuntamento l’otto settembre per
il progetto Trapobana che si tiene al Lido di Venezia. Alle ore 13 presentazione
del libro Schermi dell’utopia Glossario dei Calabresi nel cinema
scritto dalla Giornalista Isabella Marchiolo e Edito da Ariel. Quindi
un vernissage sul progetto Calabria film Fest alla presenza di Pino
Citrigno presidente dell’Anec Calabria. Modera Paride Leporace.
Nel pomeriggio evento di culto per gli amanti del cinema all’Area
event del Movie Village della Mostra d’arte cinematografica di
Venezia nel cartellone della manifestazione Trapobana Calabria cinemalucepoesia
e di Venice off. Un incontro dibattito con il regista Gianni Amelio
presente in concorso a Venezia con il film Le chiavi di casa. L’appuntamento
si tiene in collaborazione con la Cineteca della Calabria ospite dello
stand Trapobana e vedrà la presenza di Alessandro Russo, Luigi
Sardiello, Eugenio Attanasio, Vincenzo Scarfò. Al termine del
dibattito nell’area dello stand della Calabria seguirà
una degustazione.
Doppio
trasporto urgente, su aerei militari, per due bimbi calabresi un pericolo
di vita
09/07 Doppio trasporto sanitario d'emergenza per l'Aeronautica
militare, per due bambini calabresi che, a poche ore di distanza l'uno
dall'altro, da Lamezia Terme sono stati trasportati a Roma e a Milano,
con le apparecchiature mediche che li tenevano in vita. Un piccolo imminente
pericolo di vita e' stato imbarcato a bordo di un velivolo da trasporto
G-222 della 46^ Brigata Aerea di Pisa con l'ambulanza e il personale
sanitario, in quanto non poteva essere staccato dai macchinari per la
respirazione artificiale. Il volo e' decollato da Lamezia Terme alla
volta di Milano. La Sala Situazioni dello Stato Maggiore Aeronautica
ha coordinato il trasporto sanitario su segnalazione della Prefettura
di Cosenza. In particolare, viste le dimensioni dell'ambulanza che non
consentivano l'imbarco sul velivolo,ha provveduto a coordinare con il
personale di bordo lo smontaggio dei lampeggianti e lo sgonfiaggio delle
ruote al momento dell'imbarco, mentre a Milano si era predisposto contemporaneamente
il ripristino del mezzo per il successivo trasferimento presso l'ospedale
milanese Bambin Gesu'. Poche ore prima, sempre lo Stato Maggiore dell'Aeronautica
aveva coordinato un altro trasporto sanitario di un bambino di pochi
giorni, in imminente pericolo di vita. Il piccolo e' stato trasportato
d'urgenza a bordo di un Falcon 50 del 31° Stormo dell'Aeronautica
Militare a Ciampino, proveniente sempre da Lamezia Terme, ed e' stato
successivamente trasferito presso l'ospedale Bambino Gesu' di Roma.
Un
arresto per maltrattamenti e droga a Cassano
07/09 M. I., 22 anni, di Cassano Ionio, e' stato arrestato
dai carabinieri accusato di maltrattamenti in famiglia e di detenzione
ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente. I militari, dopo aver
ricevuto una denuncia da parte della compagna del giovane cassanese
che lo accusava di averla ripetutamente picchiata per futili motivi,
lo hanno arrestato, anche perche', durante la perquisizione personale
a cui e' stato sottoposto, i militari hanno rinvenuto, debitamente occultati,
tre grammi d'eroina, non ancora suddivisi in dosi.
Tre
arresti dei carabinieri in provincia
07/09 Tre persone sono state arrestate in provincia
di Cosenza dai carabinieri, nel corso di alcuni servizi di controllo
del territorio. A Corigliano Calabro i carabinieri hanno tratto in arresto
Pasquale Semeraro, 22 anni, e Francesco De Simone, 21 anni, accusati
del reato di furto aggravato. Mentre a Scalea, i militari dell'Arma
della locale compagnia hanno arrestato Giuseppe Davide, 23 anni, in
esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Tribunale di
Lodi, in quanto deve scontare quattro mesi di reclusione.
Presentati
i nuovi mezzi della FDC. Covello:“Puntiamo sulla qualità
del servizio”
07/09 Presentati stamattina a Catanzaro i 38 nuovi
autobus che consentiranno di rinnovare parzialmente il parco rotabile
delle Ferrovie della Calabria. Soddisfazione e' stata espressa dall'Amministratore
Unico delle Ferrovie della Calabria Franco Covello il quale ha sottolineato
come si stia lavorando per ''offrire maggiori condizioni di confort
ed affidabilita' al servizio destinato al trasporto pubblico locale''.
Nel corso della manifestazione e' stato reso noto inoltre che Ferrovie
della Calabria ha chiesto la sostituzione di un maggior numero di mezzi.
''Abbiamo un patrimonio - ha detto l'amministratore Unico - di 345 autobus
di linea oltre ad un autobus di granturismo ed autobus urbani e gestiamo
91 autolinee che si sviluppano su tutto il territorio regionale''. ''
Abbiamo un obiettivo - ha continuato - la qualita' dell'offerta del
servizio. A tal proposito si stano effettuando le opportune verifiche
tecnico- amministrative per rinegoziare l'Accordo di Programma tra Stato
e Regione che prevede la programmazione degli investimenti da destinare
alle Ferrovie della Calabria, al fine di recuperare le necessarie risorse
al completamento del rinnovo del parco auto''. ''E' prioritario - ha
detto inoltre Covello - l'ammodernamento del parco automobilistico cosi'
come quello dei rotabili ferroviari, per il quale e' in corso la procedura
per l'acquisto di nuove automotrici''. ''L'iniziativa - ha concluso-
si inserisce nel quadro complessivo di rilancio e sviluppo della Societa',
che e' leader in Calabria e nel mezzogiorno nel trasporto pubblico locale
e che lavora quotidianamente rispondere al meglio alle esigenze dell'
utenza, dei Comuni delle associazioni e degli operatori turistici''.
Operazione
StarPrice3: Il Prefetto sospende un assessore comunale.
07/09 Tra le 63 persone arrestate all'alba di ieri
nell'ambito dell'operazione "Starprice 3-Azimut",contro presunti
esponenti del clan Muto Di Cetraro, 'specializzato' in estorsioni, usura
e traffico di droga, c'e' anche un assessore comunale di San Marco Argentano,
centro del Cosentino. Si tratta di Ferdinando Lanzillotta, 43 anni,
delega sllo Sport, di professione gioielliere, accusato di concorso
in una rapina ad un rappresentante di preziosi. Lanzillotta oggi e'
stato sospeso dalle cariche di consigliere ed assessore comunale con
provvedimento del Prefetto di Cosenza, Diego D'Amico. Accade anche questo,
purtroppo, quasi a sottolineare l'inerme incapacità, da parte
delle amministrazioni, a respingere un fenomeno pericoloso ed ogni giorno
sempre più preoccupante.
Sicurezza:
Positivo riscontro del CIDS sulla proposta del Presidente Fedele per
una riunione con Pisanu
07/09 Vivo apprezzamento e' stato espresso dal presidente
del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza (Cids),
Demetrio Costantino, circa la proposta del presidente del consiglio
regionale, Luigi Fedele, di una riunione dell'assise regionale, aperta
e alla presenza del Ministro degli Interni, per affrontare il problema
dell'ordine pubblico e per decidere iniziative di contrasto alla criminalita'.
Al termine dell'incontro tra Costantino e il presidente del consiglio
regionale e' emersa ''una valutazione - e' scritto in una nota - comune
dei fatti criminosi accaduti in provincia di Reggio e nella regione
calabrese ed e' stata ribadita la necessita' di un'azione sempre piu'
ampia da parte delle Istituzioni e delle Associazioni operanti sul territorio
per far crescere consapevolezza e impegno''. Il Cids ritiene ora di
particolare ''significato - prosegue la nota del Cids - la telefonata
del Ministro dell'Interno Pisanu al Sindaco dimissionario di Villa S.
Giovanni dr. Cassone con la quale il Ministro si e' impegnato di presentare
un nuovo piano per la sicurezza augurandosi di potere essere presente
in questa cittadina entro fine mese. La sua visita sara' certamente
un fatto importante. Non si comprende invece la mancanza di iniziative
per sollecitare la presenza della Commissione parlamentare di inchiesta
sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari''.
''La Commissione - sostiene il presidente del Cids - potrebbe in realta'
dare un grande contributo non solo sulle vicende di Villa S. Giovanni
e dintorni ma anche sulla criminalita' in Calabria e accertare, valutare,
analizzare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni
del fenomeno mafioso e delle sue connessioni verificando lo stato di
attuazione e di rispetto delle leggi per avanzare eventuali proposte
al Parlamento''. ''E' probabile - conclude - che gli stessi autorevoli
componenti calabresi della commissione parlamentare abbiano presente
gli impegni programmati in altre regioni dalla stessa Commissione ma
riteniamo necessario prevedere, prima o dopo la visita del Ministro
Pisanu in Calabria, la presenza della stessa Commissione che deve organizzare
ampie audizioni ascoltando i tanti soggetti che possono apportare contributi
per questa prioritaria e decisiva lotta contro la criminalità”
Falsi
braccianti truffano l’Inps. Ventisei arresti
07/09 Una truffa ai danni dell' Inps per un importo
di 7,5 milioni di euro e' stata scoperta dalla Guardia di Finanza della
Compagnia di Gioia Tauro, dai Carabinieri di Palmi e dal Compartimento
della Polizia postale, che stamani hanno eseguito un' operazione congiunta
per l' esecuzione di 27 ordinanze di custodia cautelare in varie localita'
italiane. Tra gli arrestati nell'operazione 'Moneta Agricola', secondo
quanto si e' appreso, ci sono dipendenti dell' Inps e delle Poste, sindacalisti
operanti nei patronati, falsi imprenditori agricoli. L' operazione e'
giunta al termine di oltre un anno di indagine nel corso del quale i
tre corpi si sono divisi il lavoro sulla base delle indicazioni fornite
dalla Procura di Palmi che ha deciso di impostare un piano di indagine
modulato per ricondurre ad un comune denominatore i numerosi procedimenti
penali sorti su iniziativa delle varie forze dell' ordine in merito
al riconoscimento di prestazioni lavorative in agricoltura in realta'
mai effettuate. I particolari dell' operazione sono stati illustrati
stamani nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il
procuratore di Palmi, Vincenzo Lombardo, il suo aggiunto Bruno Giordano,
il gen. Riccardo Piccinni, comandante regionale della Guardia di finanza,
il col. Antonio Fiano, comandante provinciale di Reggio Calabria dei
carabinieri, il comandante della polizia postale, Federico Strano, ed
i comandanti delle varie compagnie delle forze che hanno partecipato
all' operazione. La polizia postale ha seguito il percorso degli assegni
relativi alle disoccupazioni agricole emessi da diverse banche e negoziabili
alle poste. E' stato cosi' che sono state accertate le responsabilita'
di alcuni impiegati, uno dei quali arrestati, altri indagati in stato
di liberta', che riuscivano ad incassare gli assegni destinati a persone
inesistenti. A cio' avrebbero collaborato anche alcuni funzionari di
banca che, secondo quanto si e' appreso, sarebbero indagati. I carabinieri
della sezione di pg della Procura e della Compagnia di Palmi hanno indagato
su alcuni dei maggiori indiziati e identificato le migliaia di falsi
braccianti. La guardia di finanza, che ha svolto anche un lavoro di
raccordo e analisi, ha svolto accertamenti sugli imprenditori agricoli
e sui dipendenti dei patronati. Le indagini hanno permesso di scoprire
148 aziende agricole inesistenti e individuare 26 aziende reali, ma
che impiegavano un numero di lavoratori superiore alle proprie necessita'.
I falsi braccianti individuati sono 7.670. Vari i modi utilizzati dall'
organizzazione per portare a termine la truffa che andava avanti da
anni: venivano falsificati documenti, venivano collocati braccianti
veri in aziende fantasma, oppure lavoratori fittizi in aziende vere.
In taluni casi sono anche stati utilizzati i nomi di persone inesistenti.
La banda, tra l' altro, secondo quanto riferito dagli investigatori,
aveva la capacita' di cambiare le proprie modalita' operative: dagli
indebiti rimborsi a persone esistenti ma non impiegate in attivita'
agricole si e' passati al fittizio collocamento di persone inesistenti.
Il tutto e' stato reso possibile grazie anche alla complicita' di dipendenti
Inps che nel corso degli anni si sono occupati della gestione delle
contribuzioni agricole. Un ruolo importante, secondo l' accusa, lo hanno
avuto anche alcuni dipendenti di patronati che sono le associazioni
che fungono da tramite tra i lavoratori e l' Inps. L' intervento delle
forze dell' ordine ha permesso all' Inps di evitare il pagamento di
altri 5,4 milioni di euro. Per 14 arrestati (sei portate in carcere
e otto ai domiciliari) l' accusa e' di associazione a delinquere finalizzata
ai reati di falso, truffa, peculato e contraffazione. Gli altri 13 (otto
in carcere e cinque ai domiciliari) sono indagati per falso, truffa,
peculato e contraffazione. Sei persone sono state arrestate a Milano,
Torino, Ferrara, Mantova, Cuneo e Gorgonzola (Milano). Tra gli organizzatori
della truffa, secondo l' accusa, figuravano Domenico Rocco Cento, di
51 anni, di Polistena, gia' responsabile del patronato Labor, Rocco
Trunfio, di 43 anni, di Gioia Tauro, responsabile sindacato Uci Gioia
Tauro, e Salvatore Girolamo Trunfio, di 47 anni, di Gioia Tauro. ''L'
operazione di oggi - ha tenuto a sottolineare Lombardo - e' rivolta
alla tutela dei lavoratori, quelli veri''. Questo l' elenco delle persone
arrestate nel corso dell' operazione ''Moneta agricola'' condotta congiuntamente
da Guardia di finanza, polizia di Stato e carabinieri: in carcere con
l' accusa di associazione a delinquere finalizzata ai reati di falso,
truffa, peculato e contraffazione sono finiti Domenico Rocco Cento (51),
gia' responsabile patronato Labor; Rocco Trunfio (43), responsabile
sindacato Uci Gioia Tauro; Salvatore Girolamo Trunfio (47); Giuseppe
Tagliamonte (42), responsabile patronato Sias Melicucco; Domenica Alessi
(46), gia' collaboratrice patronato Labor; Michelangelo Avati (55).
Per lo stesso reato sono stati posti ai domiciliari Matteo Vincenzo
Catalano (63), Ermenegildo Salvo Scalera (51), Angelo D' Agostino (67),
Sergio De Marco (37), Gaetano De Marco (28), Vincenzo Ripepi (52), tutti
dipendenti dell' Inps; Domenico Furfaro (49), dipendente delle Poste;
Antonio Briganti (39), responsabile provinciale Reggio Calabria sindacato
Uci. Con l' accusa di falso, truffa, peculato e contraffazione sono
stati portati in carcere Giuseppina Mamone (46), Antonio Sacco (30),
Gregorio Balsama' (48), Roberto Spano' (35), Sandro Seminara (32), Giorgio
Dicembre (45), Vincenzo Nasso (29), Rocco Calvi (38), tutti falsi imprenditori
agricoli. Per gli stessi reati sono stati posti ai domiciliari Diego
Surace (25); Santo Bagala' (37), falso imprenditore agricolo; Vincenzo
Morgante (46), falso imprenditore agricolo; Nicola Varacalli (33), responsabile
falsa impresa agricola; Giuseppe Corica (48), responsabile falsa impresa
agricola.
A
fuoco sette auto, a Mandatoriccio
07/09 Sette automobili sono state danneggiate da un
incendio divampato, forse a causa di un corto circuito, a Marina di
Mandatoriccio. L'incendio ha avuto origine da una Lancia Dedra e si
e' successivamente propagato alle altre automobili, tutte di proprieta'
di turisti in vacanza nella zona. Le fiamme sono state spente dal vigili
del fuoco. I carabinieri hanno avviato le indagini per accertare la
natura dell'incendio.
Nel
Pollino parte il patto di solidarietà sociale
07/09 I sindaci e gli amministratori locali del distretto
socio - sanitario della zona del Pollino si sono incontrati stamane
a Castrovillari per predisporre le iniziative finalizzate a dare inizio
al nuovo patto di solidarieta' sociale. Nel corso della riunione, alla
quale ha partecipato il responsabile dei servizi sociali municipali
di Castrovillari, Ugo Ferraro, sono state illustrate le questioni principali
per l' attuazione dei Piani di Zona. Sono intervenuti, tra gli altri,
i rappresentanti dei Comuni di Saracena, Lungro, Acquaformosa, Firmo,
Mormanno, San Basile, Laino Castello, Frascineto, Civita i quali hanno
dato l'adesione al Consorzio Servizi Sociali del Pollino su cui dovranno
deliberare i Consigli comunali. ''Ragionare in termini di servizi di
territorio - ha detto il vicesindaco ed assessore alle politiche sociali
del Comune di Castrovillari, Vincenzo Torcicollo - e' la novita' piu'
importante ed i piani di zona sono lo strumento fondamentale per definire
e costruire questo organismo che mette in relazione i vari soggetti
istituzionali e non, con l' obiettivo di sviluppare e qualificare i
servizi sociali, renderli flessibili e adeguati alle necessita' della
popolazione''. ''Un cammino - e' stato detto nel corso della riunione
- per offrire servizi sociali qualificati, flessibili ed adeguati che,
solo insieme, si potra' concretizzare con maggiore determinazione''.
StarPrice3:
Il Prefetto D’Amico: “Brillante operazione che testimonia
la sinergia degli apparati dello Stato”
06/09 "Quella di stamane e' una brillante operazione
che testimonia la sinergia di tutti gli apparati dello Stato impegnati
nella lotta alla criminalita' organizzata sul territorio provinciale".
E' stato questo il commento del prefetto di Cosenza Diego D'Amico all'operazione
"Star Price 3 - Azimuth", nel corso della conferenza stampa
che si è tenuta stamani in Prefettura. "L'usura, il racket,
l'estorsione, in questa provincia – ha puntualizzato il prefetto
- rappresentano un fenomeno molto al di sopra di quello che appare.
Per contrastare questo tipo di reati c'e' bisogno della collaborazione
di tutti, in particolar modo dei soggetti vessati. Laddove questa collaborazione
avviene - ha evidenziato il prefetto - i risultati si raggiungono con
maggiore frequenza e immediatezza". "L'importanza di questa
operazione - ha rimarcato il questore Guido Marino - al di la' dei numeri
(settanta richieste d'arresto e circa cinquanta milioni di euro in beni
mobili e immobili sequestrati) sta nel fatto che e' stato possibile
disarticolare una famiglia mafiosa radicata sul territorio da circa
vent'anni. E soprattutto una famiglia mafiosa capace di controllare
e soffocare l'economia del cosentino". "E' un'altra tappa
fondamentale - ha rimarcato il sostituto procuratore nazionale antimafia
Emilio Ledonne - di contrasto contro la criminalita' organizzata. L'indagine
e' riuscita a svelare come il capo d'un gruppo egemone del Paolano,
noto come clan Muto, sia riuscito a dirigere i traffici illeciti dalle
case circondariali, dove per anni e' stato detenuto. In sostanza emerge
quella che e' una piaga della provincia di Cosenza. La maggior parte
dei capi d'imputazione ell'inchiesta "Star Price 3" riguardano
l'usura con i contorni d'un feroce omicidio e d'un traffico d'armi e
sostanze stupefacenti". Ledonne ha poi posto l'accento su una "delle
connotazioni particolari dell'operazione" ovvero la "collaborazione
delle persone vessate". "Ci troviamo davanti a una operazione
storica - ha invece commentato il procuratore distrettuale Mariano Lombardi.
"Una storia - ha detto - che ha inizia nel 1980. Anno in cui il
clan Muto incomincio' a insanguinare, corrompere e deteriorare un'intera
provincia. Dall'inchiesta emerge la diffusione del fenomeno dell'usura".
Un fenomeno dalle molteplici sfaccettature. Infatti - puntualizza Lombardi
- sfaccettature "che hanno anche trasformano in indagato una vittima
dell'usura". Il caso e' quello di Ricioppo Valdemiro, 36 anni
di Bisignano. Una congiuntura singolare, che secondo il procuratore
distrettuale la dice lunga "sul grado di corruzione morale del
tessuto socio-economico del cosentino".
La
presentazione dell'operazione - Il
video dell'operazione
Operazione
Starprice3: Ministro Pisanu “L’impegno del Governo contro
la criminalità non conosce soste”
009/06 Il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu si
e' complimentato con gli uomini della Polizia e della Guardia di Finanza
per l'operazione di questa mattina a Cosenza. ''Mi rallegro vivamente
- afferma in una nota il ministro - per la brillante operazione condotta
dalla polizia di stato e dalla guardia di finanza, che sotto il coordinamento
della magistratura, ha consentito di smantellare un'importante organizzazione
criminale dedita alle attivita' di usura e di estorsione con l'arresto
di decine di persone ed il sequestro di beni ed ingenti somme di denaro''.
Formulo percio', ha aggiunto, ''attraverso il capo della Polizia, prefetto
De Gennaro, ed il comandante generale della Guardia di Finanza, generale
Speciale, i miei piu' sinceri complimenti ai poliziotti ed ai finanzieri
che hanno cosi' bene operato''. I risultati dell'operazione, conclude
Pisanu, ''sono la migliore conferma che l'impegno del governo contro
il crimine organizzato non ha conosciuto e non conoscera' soste e costituiscono
un forte incoraggiamento a portarlo avanti con sempre maggiore determinazione''.
Operazione
Starprice3, Gasparri: “risposta decisa che restituisce fiducia
e speranza alla Calabria e al Sud”
06/09 ''L' operazione condotta dalla Polizia e dalla
Guardia di Finanza contro organizzazioni malavitose che agiscono in
Calabria, costituisce un importante risultato. Azioni di questo genere
restituiscono fiducia e speranza alla Calabria e a tutte le regioni
del Sud''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' stato il Ministro
delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''Lo Stato - ha aggiunto Gasparri
- e' al fianco delle forze dell' ordine impegnate a ripristinare l'
ordine e la sicurezza in un' area di fondamentale importanza per tutto
lo sviluppo del Mezzogiorno'' prosegue il Ministro. L' azione messa
a punto dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza si presenta come la
risposta ferma e decisa delle istituzioni alla criminalita' organizzata
che mina il progresso culturale ed economico di una regione, la cui
posizione geografica e' strategica per gli scambi commerciali tra il
Sud e i restanti Paesi italiani ed europei''. ''Alla Polizia, alla Guardia
di Finanza ed a tutte le forze dell' ordine impegnate nel mantenimento
della sicurezza dei cittadini e della legalita' - ha concluso Gasparri
- va tutto l' apprezzamento e la stima del Governo''.
Operazione
StarPrice3: Viceministro Santelli, “Confermato l’impegno
delle istituzioni contro la criminalità”
06/09 Anche il sottosegretario alla Giustizia Jole
Santelli rivolge le sue ''piu' vive congratulazioni'' alla Dda di Catanzaro,
alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza ''per la brillante operazione
portata a termine contro le organizzazioni riminali in Calabria''. ''Come
componente di un Governo fortemente impegnato nella lotta al crimine
esprimo soddisfazione per i risultati ottenuti che testimoniano, ancora
una volta - sottolinea Santelli - l' impegno delle istituzioni contro
la criminalita' organizzata oltre che l'attenzione rivolta ad un regione
i cui problemi sono stati spesso sottovalutati''.
Stroncati
gli affari della cosca Muto nell’edilizia
06/09 Il procuratore della Repubblica di Catanzaro,
Mariano Lombardi, l' ha definita ''un' operazione storica''. Il procuratore
nazionale antimafia aggiunto, Emilio Ledonne, ha parlato di ''un' indagine
che deve servire da stimolo a chi e' vittima delle prepotenze della
criminalita' organizzata a collaborare con la giustizia''. Certo e'
che l' operazione fatta la scorsa notte dalla polizia e dalla guardia
di finanza contro la cosca Muto di Cetraro segna sicuramente un salto
di qualita' nella lotta contro l' ''antistato'' nella sua forma piu'
arrogante. Quattro anni di indagini svolte dalla Squadra mobile di Cosenza
e dal Gico della Guardia di finanza, sotto le direttive del sostituto
procuratore distrettuale di Catanzaro Vincenzo Luberto, hanno portato
all' emissione di 70 ordinanze di custodia cautelare da parte del presidente
dell' ufficio gip, Antonio Baudi. Tanti provvedimenti quanti ne erano
stati chiesti da Luberto, a dimostrazione della qualita' del lavoro
investigativo che e' stato svolto basato su migliaia di intercettazioni
ambientali e telefoniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia
ma anche, e soprattutto, sulla collaborazione di una trentina di imprenditori
e commercianti vittime dell' usura. Professionisti che, messi alle strette
dagli investigatori, che avevano il controllo dei loro movimenti bancari
e delle loro entrate, hanno finito per ammettere di essere in mano agli
usurai fornendo le indicazioni necessarie per giungere alla loro identificazione
ed al loro arresto. Al centro dell' inchiesta l' attivita' capillare
ed altamente invasiva sul piano economico di una delle cosche storiche
della 'ndrangheta, quella capeggiata da Francesco Muto, detto '' il
re del pesce'', tornato in liberta' nel mese di marzo del 2003 dopo
avere scontato una condanna a dieci anni di reclusione per associazione
mafiosa. Il periodo in cui e' stato detenuto non ha minimamente intaccato
il potere di Muto, che anche dal carcere, grazie agli ordini impartiti
in codice alle persone che andavano a fargli visita, ha continuato a
gestire gli affari della sua cosca. Muto, che attraverso il controllo
del porto di Cetraro ha sempre controllato il mercato del pesce imponendo
le sue direttive sulla distribuzione e la commercializzazione del prodotto,
con introiti enormi, negli anni scorsi ha esteso la sua influenza su
Cosenza, approfittando del vuoto di potere determinatosi dopo alcune
operazioni di polizia ed il pentimento di boss di primo piano come Franco
Pino. Muto e' riuscito a cooptare nel suo gruppo importanti elementi
della cosca Pino e ad inserirsi nelle estorsioni ai danni degli imprenditori
edili che hanno appaltato lavori per milioni di euro approfittando delle
possibilita' offerte dal nuovo piano regolatore. Il salto di qualita'
i Muto lo hanno fatto quando, grazie agli enormi capitali di cui avevano
la disponibilita', sono diventati loro stessi imprenditori, realizzando
direttamente i lavori. Nell' operazione scattata la scorsa notte sono
stati impegnati oltre cinquecento tra agenti di polizia e finanzieri
per l' esecuzione dei provvedimenti restrittivi e di decine di perquisizioni.
Un' operazione preparata minuziosamente, ma sulla quale pesa un elemento
negativo: la mancata cattura di Francesco Muto, non trovato dagli agenti
che si erano recati nella sua abitazione di Cetraro. Un' assenza, secondo
gli investigatori, non dettata dalla volonta' del boss di rendersi irreperibile.
Qualcuno, pero', anche se sottovoce, teme che Muto abbia approfittato
di una fuga d notizie per sottrarsi all' arresto. ''Noi, comunque -
ha detto il sostituto procuratore Luberto - lo stiamo aspettando ed
e' comunque significativo il fatto che non sia piu' sul territorio a
gestire la distribuzione del pesce''.
Il
Ministro Pisanu telefona al Sindaco Cassone: “Un abbandono sarebbe
una sconfitta della democrazia”
06/09 Il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, ha telefonato stamani
al sindaco di Villa San Giovanni, Rocco Cassone, per manifestargli la
''solidarieta' non formale, ma sostanziale, sua e dell' intero Governo''.
Cassone, che guida una Giunta di centrosinistra, ha annunciato nei giorni
scorsi le dimissioni in seguito ad una serie di intimidazioni subite
da lui e da altri amministratori pubblici. Pisanu, nel corso della telefonata,
ha anche sottolineato come le dimissioni di Cassone ''sarebbero una
sconfitta dell' intera democrazia italiana''. Il Ministro ha anche assicurato
che misure straordinarie sono gia' pronte e saranno avviate nei prossimi
giorni. Misure che rientreranno in un piano di sicurezza regionale che,
ha riferito Pisanu a Cassone, saranno presentate, probabilmente dallo
stesso Ministro, entro la fine del mese a Villa San Giovanni.
Rafforzato
il servizio di sicurezza intorno al Sindaco Cassone
06/09 E' stato rafforzato il dispositivo di vigilanza
intorno a Rocco Cassone, il sindaco di Villa San Giovanni che ha presentato
le dimissioni dopo avere subito una serie di intimidazioni l' ultima
delle quali nelle scorse settimane. Lo ha deciso il Comitato provinciale
per l' ordine e la sicurezza di Reggio Calabria che si e' riunito stasera
per discutere di numerosi argomenti. Alla riunione ha partecipato anche
Cassone che ha lasciato la Prefettura quando la discussione tra i rappresentanti
delle forze dell' ordine si e' incentrata su scelte operative. Gli investigatori,
non hanno voluto fornire particolari sulle misure adottate. Secondo
quanto si e' appreso, si tratterebbe di una sorta di ''rete'' protettiva
che sara' alzata attorno al sindaco di Villa San Giovanni. Oggi Cassone,
che guida una coalizione di centrosinistra, ha ricevuto anche la telefonata
del ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, che, tra l' altro, gli
ha detto che le sue dimissioni ''sarebbero una sconfitta dell' intera
democrazia italiana''.
Il
Presidente di Cofindustria Calabria, domani dal Sindaco Cassone a Villa
06/09 Il presidente di Confindustria Calabria, Filippo
Callipo, si rechera' domani nella sede del Comune di Villa San Giovanni
dove, alle 11.30, incontrera' il sindaco Rocco Cassone. Cassone, ha
annunciato nei giorni scorsi le sue dimissioni, dopo essere rimasto
vittima di una serie di atti intimidatori. Anche Callipo, nel giugno
scorso, ha subito un' intimidazione: ignoti spararono cinque colpi di
pistola contro l' ingresso del suo stabilimento per la produzione di
tonno danneggiando un vetro. Il gesto avvenne pochi giorni dopo che
lo stabilimento era stato visitato da alcuni politici in Calabria per
la campagna elettorale tra i quali il presidente dei Ds, Massimo D'
Alema, ed il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi.
Sorpresi
a rubare in un auto in sosta. Due arresti a Corigliano.
06/09 I carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato
oggi per furto Pasquale Semeraro, di 22 anni, e Francesco De Simone,
di 21. I due sono stati bloccati poco dopo che da un' automobile Jaguar
ferma in un parcheggio avevano rubato una videocamera ed un paio di
occhiali da vista.
Incidente
frontale tra furgone e Tir sulla ss18 vicino Diamante. Un morto
06/09 Il conducente di un furgone Ford Transit, Arturo
Treccarichi, di 47 anni, residente a Catania, e' morto oggi in un incidente
stradale accaduto sulla statale 18, tra Diamante e Belvedere Marittimo.
Il mezzo condotto dall' uomo, per cause che non sono state ancora accertate,
si e' scontrato con un' autoarticolato. Nell' urto Treccarichi e' morto
sul colpo. Illeso il conducente dell' altro mezzo. Il traffico sulla
statale 18 e' rimasto bloccato per un paio di ore per consentire la
rimozione dei mezzi. Le indagini sono condotte dalla Polizia stradale
di Scalea.
Un’ostetrica
muore in un incidente stradale a Villapiana
09/06 Un'ostetrica, Antonietta Bruno, 56 anni, di Villapiana,
e' morta in un incidente stradale sulla strada provinciale che collega
Villapiana Scalo con il centro storico. La donna era alla guida di una
Renault 19 e procedeva verso lo Scalo quando si e' scontrata frontalmente
con un autocarro che viaggiava in direzione opposta. L'autista del mezzo
F.G,e' rimasto leggermente ferito.
Tre
feriti in un incidente sulla 106 a Corigliano
06/09 Rallentamenti e qualche tamponamento, sulla statale
106 ionica, a causa dell'asfalto reso viscido da una insistente pioggia
caduta nella mattinata nelle zone dell'alto ionio. In particolare un
incidente tra una 'Mercedes' e un autocarro, si e' verificato all'altezza
del bivio per Fabbrizio nei pressi di Corigliano Calabro. Sul posto
e' intervenuta la polizia stradale di Trebisacce. Nell'impatto 3 degli
occupanti dei due mezzi sono rimasti feriti e sono stati ricoverati
nell'ospedale di Rossano con una prognosi rispettivamente di 7, 10 e
20 giorni.
Entro
l’8 settembre il premio “Open Fondazione Rotella”
dell’artista Gerardo Sacco al Lido di Venezia
06/09 In arrivo al Lido di Venezia per il progetto
Trapobana Calabria cinemalucepoesia l’orafo calabrese Gerado Sacco
che da anni ha lavorato con le sue forgie, per il mondo del cinema con
i gioielli firmati per diverse star. Una per tutte serve citare Liz
Taylor che ha avuto vetrina e pregio con i preziosi dell’orafo
crotonese che, a partire da questa stagione, ha avviato un rapporto
di collaborazione con il gruppo di ricerca cosentino Trapobana. Gerardo
Sacco ha forgiato il premio disegnato dal Maestro Rotella per il Premio
“Open Fondazione Mimmo Rotella” quarta edizione che fregia
uno dei film in concorso alla kermesse veneziana che riveli un importante
nesso con le arti figurative. La giuria sta valutando le pellicole in
concorso e si riserva entro l’otto settembre di comunicare l’opera
premiata. Allo stand di Trapobana è stato il giorno del comune
arbereshe di San Demetrio Corone che sta promuovendo la sua immagine
e la sua arte a Venezia in una delle vetrine più prestigiose
dell’arte mondiale. Il comune guidato dal senatore Cesare Marini
segue il progetto Trapobana da tre anni, sposando stile e necessità
di comunicazione istituzionale.
Secondo
uno studio, Gramsci aveva origini in provincia di Cosenza
06/09 Antonio Gramsci, uno dei padri fondatori del
Partito comunista, membro del Comitato centrale, deputato nella Circoscrizione
del Veneto e nel 1924 segretario generale del Partito comunista, era
di origine italo-albanese. E' lo stesso Gramsci, in una lettera scritta
il 12 ottobre 1931 nel carcere di Turi (Bari) dove era stato rinchiuso
dopo la condanna a venti anni di carcere, a sostenerlo. Dopo aver sottolineato
di non essere interessato alla questione delle razze fuori dell' antropologia
e degli studi preistorici, Gramsci scrive: ''Io stesso non ho alcuna
razza; mio padre e' di origine albanese recente (la famiglia scappo'
dall' Epiro dopo o durante la guerra del 1821 e si italianizzo' rapidamente);
mia nonna era una Gonzales (discendeva da qualche famiglia italo-spagnuola
dell' Italia Meridionale, come ne rimasero tante dopo la cessione del
dominio spagnolo); mia madre e' Sarda per il padre e per la madre. Tuttavia
la mia cultura e' italiana, fondamentalmente e questo e' il mio mondo;
non mi sono mai accorto di essere dilaniato tra due mondi. L' essere
io oriundo albanese non fu messo in giuoco, perche' anche Crispi era
albanese, educato in un Collegio albanese e parlava albanese''. Secondo
una ricostruzione storica fatta da Domenico Cassiano nel volume ''Risorgimento
in Calabria'' e in un articolo apparso su ''Prospettiva socialista'',
il cognome Gramsci compare gia' nel 1532, tra i 77 ''fuochi'' (famiglie)
nel comune di Lungro. C' e' poi un Nicola Gramsci in un atto di vendita
del 1792, intervenuto davanti al notaio Troiano di Plataci tra lo stesso
Nicola Gramsci e la sorella Margherita e in un altro atto notarile del
1820 in cui Don Nicola Gramsci, dispone la costituzione di beni in dote
alla figlia, Marianna Gramsci, in occasione del matrimonio della stessa
con il tenente dell' esercito Borbonico Don Gaetano Moreno. Figlio di
Don Nicola Gramsci, era Gennaro Gramsci, colonnello della gendarmeria
borbonica che aveva sposato Teresa Gonzales, figlia di un noto avvocato
napoletano. Da questo matrimonio era nato a Gaeta, il 6 marzo del 1860,
Francesco Gramsci, padre di Antonio. Nel 1795, Nicola Gramsci, si trasferisce
con la famiglia a Napoli, abbandonando di fatto Plataci, facendovi saltuarie
apparizioni per sistemare i suoi interessi economici. I Gramsci si integrano
nella societa' napoletana estraniandosi dal paese natio. Tale processo
di estraniazione e' sicuramente continuato con Gennaro Gramsci, figlio
di Nicola, e nonno di Antonio, ufficiale nell' esercito borbonico e,
dopo l' unita', passato come ufficiale nell' Arma dei Carabinieri. Domenico
Cassiano sottolinea come la tradizione politica dei Gramsci, da Don
Nicola fino al figlio Gennaro e dei figli di quest' ultimo compreso
Francesco, padre di Antonio, era chiaramente conservatrice e, quindi,
diametralmente opposta a quella progressista, prevalente nel piccolo
mondo degli albanesi di Calabria. Circostanza, del resto, confermata
dallo stesso Antonio Gramsci che nelle ''Lettere dal carcere'', ricordera'
come il nonno Gennaro ''era proprio colonnello della gendarmeria borbonica''.
Anche Giuseppe Fiori, nell' opera ''Vita di Antonio Gramsci'', ricorda
''Le lavate di testa per certa stampa sovversiva che, Francesco Gramsci,
inorridito, vedeva tra le mani del figlio Antonio'' al quale, da Torino,
il fratello maggiore Gennaro inviava opuscoli e giornali socialisti.
Le origini della famiglia di Antonio Gramsci trovano, dunque, le loro
radici nella comunita' albanofona di Plataci. Tuttavia, come sottolinea
lo storico Cassiano, non e' possibile stabilire alcun nesso con la successiva
formazione culturale e l'attivita' politica di Antonio Gramsci.
Dal
Festival delle Serre un appello di pace con la campagna “Salvamondo
per il Congo”
06/09 Non solo musica, ma anche incontri culturali.
Ieri pomeriggio il festival delle Serre ha dedicato una finestra importante
alla campagna “Salvamondo per il Congo”, progetto di sensibilizzazione
e raccolta fondi per la realizzazione di progetti congiunti di Amnesty
International, UNICEF e WWF nella Repubblica Democratica del Congo.
Il Congo è teatro da anni di un'emergenza dimenticata. La guerra
ha ucciso 3,3 milioni di persone, prodotto centinaia di migliaia di
sfollati, causato innumerevoli abusi e violazioni dei diritti umani,
saccheggiato e distrutto l'ambiente. Nonostante le immense risorse (diamanti,
cobalto, rame, oro, coltan, caffè, legname pregiato), il Congo
è uno dei paesi più poveri dell'Africa, con un reddito
pro capite inferiore a 100 euro l'anno. Malgrado i passi avanti del
recente processo di pace, continuano gli scontri tra gruppi in lotta
per il potere. Un tema quanto mai attuale in questo tempo di guerra.
Cerisano ha offerto il suo contributo, un aiuto materiale, ma anche
di idee grazie al convegno che si è svolto ieri nel chiostro
di Palazzo Sersale. Al convegno ha partecipato anche l’assessore
regionale al Turismo, Pino Gentile, che ha lodato l’iniziativa
del Festival e soprattutto il suo modo di offrire spettacolo, facendo
nel contempo riflettere la gente sulle gravi emergenze del mondo.
L’assessore alla Cultura, nonché direttore artistico del
Fsetival, Francesco Madrigrano, ha introdotto i lavori, sottolineando
come anche quest’anno parte degli incassi del festival saranno
devoluti ai bambini congolesi. L’assessore ha spiegato di aver
scelto di aiutare il Congo perché questa guerra è emblematica
del rapporto sbagliato che troppo spesso l’Occidente ha instaurato
con l’Africa. Dopo il saluto del sindaco di cerisano, Franco Loris
Greco, che ha invitato alla generosità i suoi concittadini e
i numerosi visitatori del Festival, la discussione è entrata
nel vivo, con l’intervento di Pietro Carbone, docente dell’Unical
ed esperto di storia africana, che ha spiegato il contesto geo-politico
nel quale è nata la guerra civile del Congo.
Sono intervenuti Massimiliano Rocco, dirigente Wwf Italia che ha spiegato
i danni all’ambiente che sta causando questa guerra. Il Congo
infatti è uno dei polmoni verdi del pianeta ogni anno vengono
distrutti 1,1 milioni di ettari di foresta. Una vera e propria strage
che deve essere fermata.
Cifre sconvolgenti ha offerto anche Massimo Persotti, di Amnesty International
che ha ricordato come in Congo ci siano oltre 30.000 i bambini soldato,
costretti a combattere, mentre un adulto su 4 è praticamente
analfabeta.
Le cifre più inquietanti però sono state snocciolate dal
presidente provinciale dell’Unicef Giovanni Conti: 20.000 i bambini
di strada nella sola capitale, Kinshasa, 1 bambino su 4 muore prima
di riuscire a compiere 5 anni , il 16 % dei piccoli congolesi è
a rischio di morte per fame. Numeri confermati anche da Joseph Patekay
Wangangea, che ha vissuto a lungo in Congo sotto il regime di Mobutu.
Questi i progetti che verranno finanziati dal "Salvamondo per il
Congo":
1. DIRITTI UMANI
• Monitoraggio e contrasto delle violazioni dei diritti umani;
• Missioni, rapporti, assistenza alle vittime degli abusi dei
diritti umani.
• Mobilitazione per ottenere giustizia per le vittime e i loro
familiari.
2. INFANZIA
• Smobilitazione, recupero e formazione dei bambini arruolati
come soldati;
• Terapia per i bambini malnutriti ed educazione alimentare per
le famiglie;
• Centri per l'accoglienza, la tutela e il reinserimento familiare
dei bambini
di strada.
3. AMBIENTE
• Produzione sostenibile di risorse alimentari ed energetiche;
• Progetti agro-forestali (vivai, allevamento, coltivazioni) nelle
aree al confine con il Parco naturale dei Virunga, per proteggere le
foreste primarie.
E’ possibile contribuire:
• Partecipando alle attività del Festival delle Serre (dal
4 al 12 settembre)
• C.c.postale n. 10301000c
• C. bancario Banca Etica n. 000000501501 ABI 05018 CAB 03200
CIN I
Il Salvamondo ringrazia il Festival delle Serre per questa nuova opportunità
di fare qualcosa di concreto per la Repubblica Democratica del Congo.
IL festival delle Serre continuerà a parlare di guerra e diritti
umani il prossimo 8 settembre. Nel chiostro di Palazzo Sersale, l’inviato
di Repubblica, Pantaleone Sergi, presenterà il libro “Lettera
a un Kamikaze” di Khaled Fouad Allam, esperto di problemi mediorientali
ed editorialista de “La Repubblica. Sarà presente l’autore
che palerà della guerra in Iraq vista dal mondo arabo.
Per informazioni sul Festival delle Serre e per consultare il programma
dell’evento:www.festivaldelleserre.it
Per informazioni sul Salvamondo: www.salvamondo.it
Ufficio Stampa Amnesty: tel. 06. 4490209 - press@amnesty.it
Ufficio Stampa Unicef: tel. 06.478092/33/34/87 - press@unicef.it
Ufficio Stampa WWF: tel. 02.83133233 - 06.84497377- posta@wwf.it
Settanta
arresti per usura ed estorsioni: il sottosegretario Mantovano: “Una
iniezione di fiducia”
06/09 ''L' operazione della polizia e dei carabinieri
testimonia la costante attenzione delle istituzioni nei confronti dell'
usura e delle estorsioni e rappresenta un' iniezione di fiducia che
si auspica possa indurre il maggior numero possibile di vittime a fornire
la necessaria collaborazione alle forze di polizia''. Lo ha detto, in
una dichiarazione, il sottosegretario di Stato all' Interno, Alfredo
Mantovano. ''Solo un intenso e prolungato gioco di squadra - ha aggiunto
Mantovano - potra' liberare il meridione da questa temibile piaga''.
Il sottosegretario all' Interno ha anche formulato al questore di Cosenza,
Guido Marino, e al comandante provinciale della Guardia di Finanza,
col. Maurizio Massarini, ''vivissime
felicitazioni''.
Settanta
arresti per usura ed estorsioni: un giovane fu ucciso e sciolto nell’acido
06/09 Ucciso e sciolto nell' acido come ''punizione''
per uno ''sgarro'' commesso direttamente ai danni del boss Francesco
Muto: cosi', nell' aprile del 1990, fu ucciso Franco De Nino, di 25
anni, ''ragioniere'' dela cosca Muto ed uomo di fiducia del boss. Movente
e responsabili dell' omicidio sono stati identificati dalla Squadra
mobile di Cosenza, diretta da Stefano Dodaro, nell' ambito delle indagini
che hanno portato la scorsa notte all' operazione ''Starprice 3-Azimut'',
con l' esecuzione di 70 ordinanze di custodia cautelare. La Polizia
ha fatto luce sul caso di ''lupara bianca'' grazie all' intercettazione
di un colloquio avvenuto a bordo di un' automobile tra i due responsabili
dell' omicidio, Franco Roveto, di 49 anni, e Lido Scornaienchi, di 53,
entrambi di Cetraro. Mandante dell' assassinio sarebbe stato direttamente
Francesco Muto. La ricostruzione emersa dal colloquio ha trovato poi
conferma nelle rivelazioni di un pentito della camorra, Mario Pepe,
che ha riferito agli investigatori di essere stato lui a fornire l'
acido utilizzato per sciogliere il cadavere di De Nino. Secondo la ricostruzione
fatta dagli investigatori, De Nino fu ucciso poiche', approfittando
del fatto di gestire gli introiti della cosca Muto derivanti da attivita'
lecite ed illecite, si sarebbe appropriato di alcune somme di denaro.
In piu' il giovane si sarebbe reso responsabile di un' ''offesa'' personale
fatta direttamente a Francesco Muto, che proprio per tale motivo avrebbe
deciso la sua eliminazione.
Settanta
arresti per usura ed estorsioni: Sequestrati beni per 40 milioni di
euro. Vittime soprattutto gli imprenditori edili di Cosenza
06/09 Nell'ambito dell'operazione Starpice3 Azimutt,
sono stati sequestrati neni per un valore di oltre 40 milioni di euro.
Il gip Baudi, sempre su richiesta del sostituto procuratore Luberto,
ha anche disposto il sequestro preventivo di tutti i conti correnti
bancari delle persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare,
oltre che di societa' operanti nel settore edile, di beni mobili ed
immobili e di decine di autovetture. Sequestrati anche i patrimoni di
alcune societa' e ditte individuali. L'operazione e' denominata ''Starprice
3-Azimut'' e rappresenta il seguito di altre due operazioni fatte del
luglio del 2002 e nel marzo del 2003. Le indagini che hanno portato
agli arresti di stamattina si sono protratte per circa quattro anni.
Polizia e guardia di finanza stanno eseguendo anche decine di perquisizioni
con l'ausilio di personale specializzato e di unita' cinofile. Erano
soprattutto gli imprenditori impegnati nel settore edilizio a Cosenza
e nel suo hinterland le vittime dell' attivita' estorsiva e di usura
gestita dall' organizzazione criminale sgominata la scorsa notte dalla
Squadra mobile di Cosenza e dal Gico della Guardia di finanza con l'
operazione ''Starprice-Azimut''. Una vera e propria piaga, secondo gli
investigatori, che ha ''soffocato'' per molti anni Cosenza, condizionandone
lo sviluppo economico ed edilizio. L' inchiesta condotta dalla Procura
distrettuale di Catanzaro, in stretto collegamento con la Procura nazionale
antimafia (un ruolo di coordinamento e' stato svolto dal procuratore
nazionale aggiunto, Emilio Ledonne), ha fatto emergere quello che gli
investigatori hanno definito ''uno scenario inquietante che vede la
'ndrangheta approfittare delle difficolta' di accesso al credito per
gli imprenditori''. L' indagine ha consentito di ricostruire gli organigrammi
ed il quadro delle attivita' illecite gestite dall' organizzazione che
faceva capo al boss Francesco Muto, la cui cosca dagli inizi degli anni
'80 ha il controllo pressoche' esclusivo della zona dell' alto Tirreno
cosentino. Il gruppo capeggiato da Muto, in particolare, avrebbe tratto
enormi profitti dalle estorsioni imposte nella commercializzazione del
pesce (Muto e' sempre stato noto col soprannome di ''re del pesce'').
L' elemento di novita' emerso dall' indagine e' che la cosca avrebbe
esteso negli ultimi anni il proprio potere anche nel territorio di Cosenza,
inserendosi nelle estorsioni ai danni degli imprenditori edili del capoluogo
e gestendo direttamente un' attivita' nel settore delle costruzioni.
Muto, in particolare, avrebbe approfittato del vuoto di potere determinatosi
a causa degli arresti dei boss cosentini che un tempo controllavano
le attivita' illecite in citta', alcuni dei quali, come Franco Pino,
hanno anche avviato un rapporto di collaborazione con la giustizia.
I proventi derivanti dall' attivita' estorsiva e di usura venivano poi
''ripuliti'' attraverso un complesso sistema di riciclaggio.
Settanta
arresti per usura ed estorsioni in Calabria. Sfugge il boss Muto. Arrestati
i due figli ed i due generi.
06/09 E' quasi al termine l'operazione della Polizia
di Stato e della Guardia di finanza, condotta a Cosenza ed in calabira,
per l'esecuzione di 70 ordinanze di custodia cautelare emesse contro
i componenti di un'organizzazione criminale, collegata alla cosca capeggiata
dal boss Francesco Muto, di Cetraro (Cosenza), che avrebbe gestito in
un'ampia area della regione un giro molto vasto di usura e di estorsioni.
L'operazione e' coordinata dal sostituto procuratore distrettuale di
Catanzaro Vincenzo Luberto, che ha chiesto ed ottenuto dal presidente
dell'Ufficio gip, Antonio Baudi, l'emissione dei provvedimenti restrittivi.
Agli arrestati vengono contestati, a vario titolo, oltre all'usura e
all'estorsione, i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso,
traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio. L'inchiesta ha portato
anche all'identificazione dei responsabili di alcuni omicidi. Nell'operazione
sono impegnati oltre cinquecento uomini tra poliziotti e finanzieri.
E' sfuggito all' arresto, ma, secondo gli investigatori, non si sarebbe
reso volontariamente irreperibile, il boss della 'ndrangheta Francesco
Muto, di 64 anni, destinatario di una delle 70 ordinanze di custodia
cautelare emesse nell' ambito dell' operazione ''Starprice 3-Azimut'',
eseguita la scorsa notte in Calabria da polizia e guardia di finanza.
Muto non e' stato trovato nella sua abitazione dagli agenti incaricati
di arrestarlo. Si attendono adesso gli ulteriori sviluppi dell' indagine
per individuare il luogo in cui si trova il boss della 'ndrangheta.
Muto, comunque, non si nasconderebbe. La sua assenza da casa sarebbe
da collegare alla sua attivita' di commercio del pesce. Gli investigatori,
dunque, non escludono di potere procedere anche nelle prossime ore all'
arresto del boss della 'ndrangheta. Muto era tornato in liberta' nel
mese di marzo del 2003 dopo avere scontato una condanna a dieci anni
di reclusione per associazione mafiosa. Secondo quanto e' emerso dall'
inchiesta condotta dal sostituto procuratore distrettuale Vincenzo Luberto,
Muto, anche durante il lungo periodo di detenzione, avrebbe continuato
a gestire gli affari della sua cosca, in particolare nei settori dell'
usura, delle estorsioni e del traffico di droga, attraverso le indicazioni
impartite ai familiari che lo andavano a trovare in carcere. L' operazione
della scorsa notte ha portato anche all' arresto di due figli di Francesco
Muto, Junior e Luigi, di 26 e 42 anni, entrambi gia' arrestati nell'
ambito dell' inchiesta denominata Godfather eseguita il 27 maggio scorso
dai carabinieri sempre sotto le direttive della Procura distrettuale
di Catanzaro. La scorsa notte, inoltre, sono stati arrestati due generi
di Francesco Muto, Andrea Orsino e Scipio Marchetti, coinvolti anche
loro a suo tempo nell' operazione Godfather. Questo l' elenco delle
persone contro le quali sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare
nell' ambito dell' operazione ''Starprice 3 - Azimut''. I provvedimenti
riguardano Francesco Muto, di 64 anni; Luigi Muto (42); Scipio Marchetti
(40); Walter De Seta (43); Delfino Lucieri (45); Mario De Luca (44);
Giovambattista Peluso (51); Pierpaolo Peluso (43); Antonio Avallone
(42); Pasquale Leanza (48); Vinicio Castiglia (39); Franco Ruggiero
(44); Rosa Santoro (27); Carlo Drago (40); Ariosto Artese (40); Michele
Guerrera (50); Giuseppe Nigro (44); Nando Mammoliti (33); Francesco
Roveto (49); Lido Scornaienchi (53); Giuseppe Liparoti (37); Andrea
Orsino (34); Roberto Cesareo (37); Giuseppe D' Elia (53); Mario Giuliani
(32); Angelo De Macceis (39); Alessandro Cataldo (27); Ottaviano Acri
(41); Ippolito Magnoli (57); Girolamo Magnoli (25); Domenico Magnoli
(23); Pacifico Corigliano (38); Vittorio Fiozzo (46); Francesco Marra
(33); Antonio Parrello (39); Mario Ruggero Rotondo' (38); Francesco
Terrazzano (39); Giuseppe Granata (45); Angelo Mosciaro (54); Francesco
Zito (53); Achille Castiglia (46); Carlo Leanza (56); Antonietta Galliano
(31); Carmelita Cesareo (42); Valdemiro Ricioppo (36); Giuliano Caruso
(31); Giuseppe Capone (38); Giuseppe Capone (30); Gerardo Policastro
(45); Luigi Vattimo (45); Daniele De Macceis (39); Michele Pignataro
(41); Piero Spensierato (44); Domenico Vulcano (47); Francesco Vulcano
(37); Antonio Monaco (61); Marcello Ricco (26); Vincenzo Lo Giudice
(67); Pasquale Capano (43); Aldo Candente (57); Massimiliano Candente
(32); Luigi Scornaienchi (26); Guerino Saulo (31); Ferdinando Lanzillotta
(43), e Giovanni Giuseppe Vulcano (53).
Incontro sull’edilizia
scolastica in Provincia
06/09 Si è tenuto questa mattina, presso la
sala della presidenza, un incontro tra il Presidente della Provincia
Gerardo Mario Oliverio, il Direttore Generale dell’Ente Cesare
Pelaia, l’Assessore all’Edilizia Scolastica ed il Dirigente
del Settore Edilizia Ing. Francesco Molinari, per fare il punto, prima
dell’ormai imminente apertura delle scuole, sulla situazione relativa
alle strutture scolastiche di competenza della Provincia sul territorio
casentino. Dall’incontro è emerso come dato positivo che
sono già stati appaltati tutti gli interventi di manutenzione
di cui i vari istituti necessitavano per poter iniziare un anno scolastico
all’insegna della massima tranquillità e sicurezza.“Siamo
soddisfatti di aver tempestivamente predisposto ogni necessario intervento
in tempo utile -ha detto l’Assessore all’Edilizia Scolastica
Oreste Morcavallo- in maniera tale che l’avvio delle lezioni possa
avvenire senza problemi e disagi per l’utenza scolastica”.L’Assessore
Oreste Morcavallo ha informato il Presidente Mario Oliverio di aver
programmato, assieme al dirigente del Settore Edilizia Ing. Molinari,
una serie di incontri che, a partire da domani, li vedranno impegnati
presso tutti gli istituti scolastici della provincia dove, incontrando
i dirigenti scolastici, avranno modo di verificare ulteriori esigenze
e problematiche specifiche.“Oltre che di incontri interlocutori,
si tratterà di spostarsi sul territorio -ha dichiarato l’Assessore
Oreste Morcavallo- per conoscere meglio le realtà scolastiche
territoriali e per far sentire la presenza e la vicinanza solidale dell’Ente
alle istituzioni impegnate per la cultura e la formazione dei giovani
che rappresentano, sicuramente, il nostro maggiore investimento per
il futuro, lo sviluppo ed il progresso della nostra terra”
Si
dimette il Presidente della Comunità Montana indagato per turbativa
elettorale
06/09 Il presidente della Comunita' montana ''Versante
dello Stretto'' di Reggio Calabria, Antonino Micari, si e' dimesso dall'
incarico per ''dare la piu' ampia disponibilita' alle indagini'' che
lo vedono coinvolto in un' inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale
antimafia e condotta dalla Dia contro i presunti appartenenti ad un'
associazione mafiosa finalizzata al reato di turbativa elettorale. Micari,
di 54 anni, il 21 luglio scorso era stato posto agli arresti domiciliari
per concorso esterno in associazione mafiosa, insieme all' ex sindaco
di Calanna, Bruno Fortugno (si e' dimesso nei giorni scorsi), ed al
sindaco di Sant' Alessio in Aspromonte, Francesco Marra. I tre amministratori
e ad altre 12 persone sono accusate di avere impedito il libero esercizio
del voto nel circondario di Calanna allo scopo di agevolare i candidati
di una lista che sarebbe stata l' emanazione di una presunta cosca locale.
Tra gli arrestati figura anche il presunto capo della cosca, Giuseppe
Greco, un imprenditore edile che secondo l' accusa, avrebbe avuto interessi
illeciti anche in Piemonte. Nella lettera di dimissioni da presidente
dell' ente montano e dalla carica di assessore del comune di San Roberto,
Micari riafferma la propria estraneita' ai fatti contestati e afferma,
''ribadisco con forza il convincimento che la mia innocenza sara' al
piu' presto riconosciuta''. Dopo avere espresso ''fiducia nella giustizia,
ma soprattutto, in coloro che l' amministrano'', Micari porge un ''sentito
ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto fiducia nella mia persona
e continuano ad averla, rassicurandoli che la stessa non e' stata e
non e' mal riposta e che rimarro' sempre come mi avete conosciuto''.
L' ex amministratore, in particolare, ringrazia i sindaci dei dieci
comuni che formano l' ente montano i quali, nell' ottobre 2003, ''all'
unanimita' mi hanno dato l' onore di designarmi alla carica di Presidente
della Comunita' Montana, e i 22 Consiglieri su 30 che mi hanno votato''
ed i dirigenti e dipendenti della comunita' montana ''per avermi supportato
in questi otto mesi su tutto e sempre all' insegna della legalita' e
del buon governo''. Micari, infine, esprime gratitudine ai rappresentanti
politici dell' ente ''per avere portato assieme al sottoscritto, in
questi pochi mesi, tante idee progettuali per il futuro benessere della
nostra Comunita' Montana''. ''La giustizia - conclude Micari - mi assolvera'
per non aver commesso nulla di cui possa vergognarmi. Rimarro' sempre
determinato ad affermare e realizzare progetti per il progresso civile
e democratico della comunita' e dei suoi cittadini''.
Ritrovato
il gioielliere scomparso.
05/09 Ci sono molti dubbi e punti da chiarire nel racconto
fatto agli investigatori da Salvatore Pileci, il gioielliere di 39 anni
scomparso nella tarda mattinata di venerdi' a Vibo Valentia e presentatosi
ieri sera al distaccamento di polizia stradale di Brugnato (La Spezia).
Pileci, originario di Stefanaconi (Vibo Valentia) e titolare di una
gioielleria a Ferrara, dove gestisce anche un ristorante, era sparito
dopo che aveva prelevato da un' oreficeria di Vibo un consistente quantitativo
di preziosi che avrebbe dovuto portare con se' in Emilia e dopo essersi
recato in banca per effettuare un versamento. L' uomo non aveva poi
fatto rientro a Stefanaconi, dove ad attenderlo c' era la moglie, venuta
in Calabria insieme a lui per trascorrervi un periodo di vacanza. Dopo
avere ritirato i gioielli, Pileci aveva anche telefonato alla moglie
dicendole che sarebbe tornato a casa per il pranzo. Agli agenti della
Polstrada di Brugnato Pileci ha riferito di essere stato bloccato, mentre
faceva rientro a Stefanaconi, da alcune persone, che sarebbero salite
a bordo della sua auto e lo avrebbero costretto a mettersi in viaggio
verso nord fino a raggiungere la zona di La Spezia. Qui i rapitori sarebbero
scesi dall' auto di Pileci e, dopo essersi impossessati dei preziosi
di cui era in possesso il gioielliere, avrebbero preso posto su un'
altra vettura condotta da un complice a bordo della quale, poi, si sarebbero
allontanati. La versione dei fatti fornita da Pileci e' adesso al vaglio
della Squadra mobile di Vibo Valentia, che conduce le indagini, per
verificarne la veridicita'. Gli investigatori, secondo quanto si e'
appreso, non sono molto convinti che i fatti siano andati realmente
come li ha riferiti il gioielliere e stanno tentando di chiarire ogni
aspetto della vicenda. Pileci, tra l' altro, non presenta lesioni o
segni di violenza. Nei confronti del gioielliere, comunque, al momento,
non e' stato adottato alcun provvedimento. Anche la squadra mobile della
Spezia indaga sulla denuncia del gioielliere Salvatore Pileci. L' auto
da fuoristrada del commerciante e' stata sottoposta ad accurati rilievi
di polizia scientifica e non e' stata ancora restituita all' uomo, che
nel frattempo e' ripartito per la Calabria.
Il
presidente dela Comitato carceri della camera, Buemi, martedì
a Cosenza e Castrovillari
05/09 Enrico Buemi, presidente del Comitato Carceri
della Camera dei Deputati, sarà in Calabria martedì prossimo
7 settembre.Egli, insieme a Giacomo Mancini, segretario del Comitato,
e a Mimmo Pappaterra si recherà a far visita alle strutture carcerarie
di Cosenza e di Castrovillari per esaminare la situazione della vita
interna agli istituti e per approfondire le tematiche della vivibilità
dei detenuti e della agibilità lavorativa degli agenti di polizia
penitenziaria, che nel corso del periodo estivo hanno lanciato un grido
di allarme e di preoccupazione di un malessere diffuso che, anche a
causa di alcuni eclatanti gesti, ha occupato le pagine dei giornali
nazionali.Il programma della visita dei tre parlamentari prevede alle
ore 11 la visita al carcere di Castrovillari ed alle ore 16 la visita
al carcere di Cosenza. I tre deputati al termine dell'ispezione del
carcere di Cosenza incontreranno i giornalisti e gli operatori dell'informazione.
Brutto
incidente sulla 106. Due morti e cinque feriti
05/09 Due persone sono morte ed altre cinque sono rimaste
ferite, due delle quali in modo grave, in un incidente stradale accaduto
stamattina lungo la statale 106 ionica, nel territorio del Comune di
Cassano allo Ionio. Le vittime viaggiavano insieme ad altre due persone
a bordo di un' automobile (un' Audi 4) che, per cause in corso d' accertamento,
si e' scontrata frontalmente con un furgone sul quale c' erano tre persone.
I morti sono Agostino Mauro, di 35 anni, originario di Corigliano Calabro
(Cosenza) ma residente a Piacenza, ed un ragazza, presumibilmente di
nazionalita' straniera, di cui, al momento, non e' stata accertata l'
identita'. I cinque feriti sono stati ricoverati tre nell' ospedale
di Trebisacce e due in quello di Corigliano. Sul posto sono intervenuti
gli agenti del distaccamento di Trebisacce della polizia stradale.
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