Banda di cosentini in Puglia rapinavano
portavalori. Sei arresti, sequestrate auto ed un arsenale
14/03 I carabinieri del Gis hanno fatto irruzione nella notte in
un casolare nelle campagne di Corato, nel nord barese, arrestando
sei persone, tutte di origine calabrese, tra cui un latitante destinatario
di provvedimenti restrittivi emessi dai magistrati di Napoli e Cosenza.
Tutti gli arrestati sono gia' noti, a vario titolo, per reati in materia
di armi, droga, rapine ed estorsioni. Nel casolare e' stato scoperto
un vero e proprio arsenale: dieci fucili mitragliatori kalashnikov,
munizioni, giubbotti antiproiettile, abbigliamento mimetico, ricetrasmittenti
ed altro.Inoltre in un capannone adiacente al casolare sono state
trovate diverse auto di grossa cilindrata, di provenienza furtiva,
munite di lampeggianti ed altri attrezzi usati negli assalti a furgoni
portavalori. Secondo gli investigatori, gli arrestati farebbero parte
di un gruppo specializzato negli assalti ai blindati. Due degli arrestati,
al momento dell'intervento dei militari del Gis, hanno tentato una
reazione ma sono stati immediatamente bloccati dai carabinieri.
un'auto sequestrata in cui c'erano gli attrezzi per
scassinare i furgoni blindati
Il gruppo pronto a fare stragi
Appartenevano
ad un ''gruppo pericolosissimo, pronto sparare, ad uccidere, a fare
una strage pur di raggiungere il proprio risultato'', quello di assaltare
furgoni portavalori, i sei uomini calabresi arrestati dai carabinieri
alla periferia di Corato, in contrada Colonnella, nell'hinterland
Barese. Ne e' sicuro il pm del Tribunale di Trani Luigi Scime', che
ha coordinato le indagini e ha ordinato l'operazione dei militari
del Gis. I componenti il gruppo criminale - ha spiegato il magistrato
nel corso di una breve conferenza stampa - non si erano mai accorti
che sul loro conto erano in corso indagini: ''Erano sicuri che non
sapessimo nulla di loro, per questo dormivano senza che nessuno di
loro facesse la guardia al casolare e tenendo le armi ben in vista
e non nascoste''. Secondo gli accertamenti eseguiti, il gruppo aveva
progettato di compiere a breve un assalto a furgoni portavalori, un
colpo simile a quelli che, probabilmente, alcuni degli arrestati avevano
gia' compiuto nel Barese e nel Foggiano negli ultimi anni. Nella disponibilita'
dei sei arrestati sono state trovate e sequestrate numerose armi (nove
kalashnikov, una carabina e due pistole), 3.000 munizioni, giubbotti
antiproiettile, abbigliamento mimetico, ricetrasmittenti e due automobili
di grossa cilindrata rubate e dotate di lampeggianti. Gli arrestati
sono accusati di concorso in detenzione di armi da guerra e ricettazione
di autovetture. A loro carico, finora, non c'e' nessuna contestazione
di rapina. Al momento dell'irruzione, due malfattori hanno impugnato
i fucili nel tentativo di reagire, ma si sono subito arresi quando
hanno capito di essere stati accerchiati dai carabinieri. Durante
i controlli i militari hanno accertato che le tre automobili (Audi
A8 e A6) di cui disponeva il gruppo criminale venivano rubate e rinforzate
in piu' parti con lastre in ferro. Un'autovettura era dotata di tettuccio
apribile che - secondo le indagini - serviva per sparare contro il
bersaglio di turno. L'indagine, avviata da un apposito pool di uomini
della compagnia carabinieri di Barletta e del reparto operativo di
Bari, e' stata coordinata dalla Procura di Trani. Gli arrestati sono
Adolfo Foggetti, di 23 anni, Franco Bruzzese, di 38, Luca Bruni, di
28, Daniele e Carlo Lamanna di 31 e 38 anni, e Giovanni Abruzzese,
di 46 (che era latitante), tutti con precedenti penali. Abruzzese
e Bruzzese hanno origini Rom e risiedono a Rende; Bruni e Lamanna
farebbero parte di un clan cosentino particolarmente agguerrito che
in Calabria e' sospettato di aver compiuto diversi omicidi. In Puglia
il gruppo si sarebbe dedicato alle rapine. Per il momento, tuttavia,
hanno precisato gli inquirenti, l'accusa e' di detenzione di armi
e ricettazione. Nel corso dell'operazione di cattura c'e' stato da
parte di uno dei malviventi un tentativo di reazione ma l'uomo e'
stato immediatamente bloccato dauno dei carabinieri. I due gruppi
criminali - secondo l'accusa - si sarebbero alleati per compiere in
Puglia rapine a portavalori.
I complimenti del sottosegretario
Vitali
Il sottosegretario alla Giustizia, Luigi Vitali, si e' congratulato
con il gen. Umberto Pinotti, comandante della Regione Carabinieri
Puglia, per l' operazione compiuta dal reparto operativo di Bari contro
la banda specializzata negli assalti ai furgoni portavalori. ''Voglio
manifestarle il mio personale compiacimento per la brillante operazione
- dice il sottosegretario -. A Lei, piu' alto rappresentante in terra
di Puglia della Benemerita, il ringraziamento per la quotidiana ed
insostituibile attivita' dell' Arma nella difesa dei cittadini onesti
e nella salvaguardia della sicurezza pubblica, in uno ai sentimenti
di stima e gratitudine miei e della collettivita' pugliese''
Le congratulazioni del sottosegretario
Mantovano
Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, per l'operazione
condotta nel territorio di Corato (Bari) dai Carabinieri del Comando
provinciale di Bari e del Gis nei confronti di un gruppo di presunti
responsabili di assalti a furgoni portavalori, si e' congratulato
con il Comandante Regione Carabinieri Puglia, gen.Umberto Pinotti,
e con il Comandante provinciale di Bari, col.Sabino Cavaliere. Per
Mantovano, ''l'individuazione e la cattura dei presunti responsabili
delle rapine ai furgoni portavalori compiute in Puglia negli ultimi
mesi conferma la capacita' e il valore investigativo e operativo degli
uomini dell'Arma dei Carabinieri, che con estrema professionalita'
hanno completato le indagini e assicurato all'autorita' giudiziaria
pericolosi criminali, in possesso di armi micidiali''. ''Quest'operazione
- conclude il sottosegretario - contribuisce a riportare serenita'
in un settore, quello del trasporto dei valori, particolarmente bersagliato,
e si affianca alla piu' mirata prevenzione messa in atto sul territorio
pugliese, con una serie di dispositivi di bonifica dei percorsi''.
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