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Papa Benedetto XVIPapa Benedetto tra la gente
Il Papa conferma il Cardinal Sodano Segretario di Stato 20/04 Una lunga giornata, vissuta tra cerimonie solenni come la messa
nella cappella Sistina con i cardinali elettori, e brevi momenti privati,
come la visita alla congregazione che ha guidato per 24 anni o l'uscita
dal Vaticano per andare nella sua vecchia casa, a Piazza della Citta'
Leonina. E' trascorso cosi' il primo giorno di Benedetto XVI, un Joseph
Ratzinger alle prese con i primi problemi piu' urgenti che la Chiesa
cattolica deve affrontare ma anche con le piccole incombenze che comporta
la sua nomina, come la scelta degli abiti e delle cose da portare
nella Casa di Santa Marta, dove ha deciso per il momento di restare.
Il papa ha anche reso pubblici i suoi primi impegni: venerdi' mattina
un incontro con tutti i Cardinali presenti a Roma e sabato mattino
un incontro con i giornalisti e con gli operatori della comunicazione
sociale. Confermata anche la messa di inizio pontificato di domenica,
mentre lunedi' incontrera' le delegazioni ufficiali presenti a Roma
per la cerimonia di inaugurazione del pontificato. La mattina del
nuovo papa e' iniziata alla casa di Santa Marta, la residenza dei
cardinali durante il conclave, dove Benedetto XVI ha passato la notte
dopo aver cenato e ricevuto i saluti dei cardinali e dei vertici vaticani.
Alle 8,45, a bordo di una Mercedes nera con le bandierine bianche
e gialle del Vaticano, Joseph Ratzinger ha lasciato la sua residenza
provvisorie per andare al palazzo apostolico, dove era atteso per
la messa. Il nuovo Papa era a bordo di un' auto nera decappottabile,
ma con il tetto chiuso, preceduto e seguito dalle auto del corteo
papale. Alle nove meno qualche minuto, nella Cappella Sistina, papa
Ratzinger ha iniziato a presiedere la sua prima messa con i cardinali
elettori. Un'ora e mezza circa di cerimonia solenne, con una lunga
omelia in latino, circa 250 righe, scritte inevitabilmente tra la
notte e la mattina presto. Dopo la messa nella Cappella Sistina, Benedetto
XVI ha fatto una foto ricordo con i cardinali partecipanti al conclave:
come scenario e' stata scelta una delle sale piu' belle dei palazzi
apostolici, la sala Ducale che ha una particolare opera del Bernini,
un drappeggio di marmo che fa di due sale, un unico grande ambiente.
Benedetto XVI e' poi andato nella sala dei Paramenti, dove si e' cambiato
gli abiti, dalla quale ha poi raggiunto il cortile di San Damaso per
riprendere l'auto, la stessa Mercedes nera, che lo aveva portato questa
mattina da Santa Marta. A differenza dell'andata l'auto decappottabile
e' stata aperta e il nuovo papa, in piedi ha potuto cosi' salutare
i dipendenti vaticani, in particolare quelli dell'Apsa che erano nel
cortile. Poi l'auto si e' recata verso il Sant'Uffizio dove Joseph
Ratzinger e' andato a salutare i dipendenti della congregazione per
la dottrina della Fede, il suo ''ufficio'' per quasi 24 anni. Nel
palazzo del Sant'Uffizio il papa ha trovato al lavoro i suoi ex collaboratori,
visto che oggi i dicasteri del Vaticano sono rimasti aperti. Benedetto
XVI e' stato accolto da una grande folla festante e molte persone
si sono accalcate con curiosita' anche al di fuori del perimetro vaticano
in prossimita' del palazzo e vicino al colonnato. Tra gli atti formali
compiuti in mattinata, Benedetto XVI ha tolto i sigilli all'appartamento
papale al terzo piano del palazzo apostolico, che erano stati apposti
il 12 aprile, quattro giorni dopo i funerali di Giovanni Paolo II.
Dopo una breve visita, il papa ha lasciato l'appartamento: l'adempimento
formale non e' servito per l'ingresso immediato del nuovo papa in
quelle che saranno le sue stanze, in quanto l'appartamento dovra'
ora avere un minimo di sistemazione, soprattutto nella zona abitata
da Karol Wojtyla. Le immagini hanno mostrato che Benedetto XVI si
e' seduto sulla scrivania papale e ha scritto un foglio. Comunque
il primo pranzo del papa e' stato fatto a Santa Marta dove gia' ieri
sera Benedetto XVI aveva cenato con i porporati nella casa di Santa
Marta. Il pranzo e' stato fatto con alcuni collaboratori della curia,
un'occasione di lavoro per decidere anche i prossimi impegni. Poi
nel pomeriggio, intorno alle 17,15, la sua prima uscita in Italia
per andare nella sua ''vecchia casa'': una visita necessaria per scegliere
cosa potra' essere utile nei prossimi giorni. Si e' trattato del suo
primo incontro diretto con la folla, che lo ha salutato e applaudito
con affetto. Un primo incontro con la gente il neo eletto papa lo
aveva avuto ieri sera: ''Pregate per me, grazie perche' lavorate per
la Santa Sede'', erano state le sue prime parole dette ad un gruppo
di dipendenti del Vaticano che lo avevano applaudito e salutato lungo
il percorso interno che lo aveva portato dal San Pietro e dai palazzi
apostolici nella residenza di Santa Marta. Il nuovo Papa, appena visto
il gruppo di persone in festa, aveva chiesto al suo autista di raggiungerli.
Una volta sceso li aveva salutati: ''Ci conosciamo da tanto tempo,
vi verro' a trovare tutti''. Poi il nuovo Papa aveva salutato i presenti,
compresi alcuni bambini che erano li' con la mamma. E' c'e' chi afferma
che prima di lasciare san Pietro, Ratzinger abbia voluto fare una
breve sosta nelle grotte vaticane per dare un saluto alla tomba di
Giovanni Paolo II. Intanto e' andata esaurita la via crucis con le
meditazioni di Joseph Ratzinger utilizzate il venerdi' santo al Colosseo.
Il libretto pubblicato dalla Libreria editrice vaticana e' andato
esaurito in tre settimane e sara' ora ristampato. Tra le curiosita'
emerse nella giornata, l'attesa per l'arrivo a Roma, nelle prossime
ore, del fratello Georg, anche lui sacerdote, di qualche anno piu'
grande. La messa nella Cappella Sistina
Confermati i vertici della Curia Nel secondo giorno di governo, Benedetto XVI, ha provveduto a confermare
nella carica tutti i vertici dell'amministrazione vaticana. Un atto
dovuto come previsto dalle norme vigenti. Alla morte del Pontefice,
infatti, tutti i capi dicasteri decadono automaticamente eccetto il
Sostituto alla Segreteria di Stato, Leonardo Sandri così come
i segretari dei dicasteri, i numeri due. Cosicchè è
prassi che il pontefice appena eletto confermi tutti con la formula
del "donec aliter provideatur" (vale a dire fino a quando
non si provvederà altrimenti, con ulteriori decisioni). Secondo
una formula utilizzata anche nel 1978, Papa Ratzinger ha proceduto
così a "nominare" nelle funzioni di Segretario di
Stato, il cardinale Angelo Sodano e a "confermare" nel ruolo
tutti gli eminentissimi cardinali e arcivescovi capi dei dicasteri
della curia, così come il presidente della Pontificia Commissione
per lo Stato della Città del Vaticano. "Conferme"
anche per il ministro degli Esteri, Giovanni Lajolo e per il Sostituto
Leonardo Sandri. Il diverso uso delle parole: "nomina" per
il Segretario di Stato e "conferma" per tutti gli altri
cardinali, apparsa nel bollettino ufficiale di stamattina, non deve
trarre in inganno.Per il cardinale Sodano, infatti, potrebbe anche
non trattarsi di 'nomina' definitiva, poiché, come accaduto
alla morte di Giovanni Paolo I, nel 1978, l'allora neo pontefice Wojtyla
dopo poco tempo cambiò il segretario di Stato Villot nonostante
questi fosse stato "nominato" i primi giorni di regno. Secondo
autorevoli fonti Papa Ratzinger dovrebbe procedere con"calma"
ma con "serenità" a ridisegnare la curia romana tra
qualche mese. Il governo di Giovanni Paolo II è terminato con
alcuni capi dicastero scaduti da tempo, tra questi Ratzinger stesso
che continuava a guidare la Congregazione della Dottrina della Fede
nonostante avesse superato da tre anni il termine (fissato a 75 anni);
e poi ancora il cardinale Edmund Kasimir Szoka presidente dello Stato
della città del Vaticano; Dario Castrillon Hoyos, presidente
del Dicastero per il clero; e il segretario di Stato, Angelo Sodano
(78 anni). Continuità nel dialogo con la comunità ebraica ''Confido nell'aiuto dell'Altissimo per continuare il dialogo e rafforzare
la collaborazione con i figli e le figlie del popolo ebraico''. E'
quanto scrive papa Benedetto XVI nel messaggio inviato oggi al Rabbino
Capo di Roma, Riccardo Di Segni che ieri a sua volta aveva inviato
un telegramma al Pontefice. Lo rende noto la comunita' ebraica di
Roma.
Il Papa nella sua ex abitazione Tre ore nella sua ex casa e poi di nuovo tra la folla Papa Benedetto XVI e' rimasto oltre tre ore questo pomeriggio nella
sua residenza cardinalizia di piazza della Citta' Leonina. Il nuovo
Papa vi e' tornato anche oggi, come ieri, per consultare libri e documenti
che ancora non sono stati trasferiti nell'appartamento del Palazzo
Apostolico, dove fervono ancora i lavori di tinteggiatura delle pareti.
Ma di questa nuova visita pomeridiana nella sua ex casa Papa Ratzinger
ne ha approfittato anche per incontrare, in ambiente meno ufficiale,
alcuni vecchi amici del quartiere Borgo. Quelli stessi che incontrava
ogni giorno nel corso della quotidiana passeggiata pomeridiana. L'odierna
uscita del Papa dal Vaticano non era prevista e anche l'incontro con
gli amici e' stato deciso all'improvviso, come dimostra il fatto che
la Polizia italiana e' sopraggiunta sotto l'edificio che ospita i
cardinali all'ultimo momento e che il fotografo dell'Osservatore Romano
Arturo Mari e i tecnici del Centro Televisivo Vaticano sono stati
chiamati d'urgenza, per immortalare questo momento informale della
seconda giornata di Ratzinger da Pontefice. Nella piazza, dove migliaia
di persone si erano radunate per salutarlo e si sono levati cori con
il suo nome, il Papa ha salutato anche un vescovo italiano missionario
in Brasile, Angelo Maria Rivago che gli ha fatto gli auguri. "Benedetto
- ha detto il presule ai giornalisti - e' un nome bello perche' e'
la presenza visibile del Creatore". Grottesche le accuse di nazismo, allora aveva 16 anni. Un esperto della chiesa harespinto oggi le accuse mosse dalla stampa
britannica suitrascorsi durante il nazismo di Papa Benedetto XVI.
Joseph Ratzinger ''non e' mai stato un simpatizzante del nazionalsocialismo'',
ha dichiarato alla Welt di domani il professore di storia della chiesa
cattolica a Muenster Vinzenz Pfnuer. A suo avviso, si tratta di una
''etichettatura grottesca di Ratzinger come nazista''. La foto sulla
quale si basano gli attacchi non mostra Ratzinger come giovane hitleriano
ma come aiutante in una batteria antiaerea della Wehrmacht. La ragione,
secondo lo storico, e' che Ratzinger, allora 16/enne, ''dovette andare
con tutta la classe del convitto da Traunstein a Monaco e accanto
alla scuola nel tempo libero era costretto al servizio nella difesa
contro aerei nemici''. Una condanna degli addebiti mossi dalla stampa
anglosassone e' giunta oggi anche dal presidente della conferenza
episcopale tedesca, cardinale Karl Lehmann: ''ci sono un paio di cose
brutte marginali, quando egli (il Papa) viene messo in collegamento
col regime nazista come adesso sulla stampa inglese''. In compenso,
ha aggiunto Lehmann in dichiarazioni alla prima rete pubbica Ard,
c'e' in altri paesi la piena approvazione per Papa Benedetto XVI. Tornano a Roma per l’insediamento di Papa Benedetto XVI i leader mondiali Dopo avere presenziato sul sagrato della Basilica di San Pietro ai
funerali di Giovanni Paolo II, i leader della Terra tornano per la
messa solenne d'inizio pontificato di Joseph Ratzinger, eletto due
giorni fa con il nome di Benedetto XVI. Non mancheranno, comunque,
assenze di peso. A partire dal presidente statunitense George W.Bush,
cosi' come resta ancora un'incognita la presenza del primo ministro
britannico Tony Blair. In rappresentanza del presidente statunitense
a San Pietro guidera' la delegazione il vicepresidente Usa Dick Cheney
e il leader dei repubblicani al Senato Bill Frist. A celebrare l'insediamento
del papa tedesco, arriveranno dalla Germania il cancelliere Gerhard
Schroeder insieme alla moglie Doris e il presidente Horst Koehler
accompagnato dalla consorte, come reso noto ieri dal portavoce del
governo di Berlino, Bela Anda. Saranno, poi, re Juan Carlos e la regina
Sofia a guidare la delegazione spagnola per assistere alla prima messa
domenicale celebrata da Papa Benedetto XVI. Lo ha annunciato in una
nota la Zarzuela, il palazzo reale di Madrid, mentre in rappresentanza
del governo arriveranno il ministro degli Esteri, Miguel Angel Moratinos,
della Giustizia Juan Fernando Lopez Aguilar e della Difesa, Jose'
Bono. Per il Portogallo, giungera' il premier Jose Socrates. Per la
Francia sara' presente il premier Jean Pierre Raffarin, accompagnato
dal ministro degli Esteri Michel Barnier, cosi' come alla guida della
delegazione portoghese ci sara' il premier Jose' Socrates. L'Ungheria
sara' rappresentata dal capo del Governo, Ferenc Somogyi, mentre la
delegazione austriaca sara' guidata dal presidente Heinz Fischer e
dal presidente del Parlamento di Vienna, Andras Khol. Per il Belgio
giungeranno a Roma in occasione della messa solenne di Papa Benedetto
XVI il Principe Filippo e la consorte Mathilde, come hanno reso noto
fonti di Palazzo. L'Olanda sara' rappresentata dal principe erede
Willem Alexander e dal primo ministro, Jan Peter Balkenende. La regina
Beatrice era stata criticata in patria per la sua assenza ai funerali
di Giovanni Paolo II, uno dei pochi regnanti europei a non partecipare
alle esequie solenni celebrate in Vaticano. Una nota ufficiale sottolinea
che la partecipazione del principe ereditario alla cerimonia di domenica
e' dovuta a ragioni di protocollo: l'Aja invia rappresentanti di rango
piu' elevato in occasioni di tali eventi rispetto alla celebrazione
di funerali. Sara' poi il ministro elvetico ed ex presidente della
Confederazione, Pascal Couchepin, a rappresentare il Paese domenica
a Roma, in occasione della messa di avvio del pontificato di papa
Bendetto XVI. Lo ha indicato la Cancelleria federale. Da parte della
chiesa cattolica saranno presenti i vescovi Ivo Furer e Pierre Burcher.
Dall'America latina, giungera' il presidente argentino Nestor Kirchner.
''Non so quando sara', ma ovviamente ci saro''', aveva risposto nei
giorni scorsi a chi gli chiedeva se avesse intenzione di recarsi in
Italia per l'avvenimento. Prima che venisse annunciata l'elezione
di Joseph Ratzinger, il presidente argentino aveva espresso l'auspicio
che il conclave dei cardinali scegliesse ''un buon Papa''. Anche il
presidente colombiano Alvaro Uribe ha manifestato l'intenzione di
partecipare all'insediamento a San Pietro, mentre e' certa la partecipazione
del presidente delle Honduras, Ricardo Maduro,annunciata nel giorno
dell'elezione di Papa Ratzinger, in un incontro con i giornalisti
insieme al nunzio apostolico Antonio Arcari. Grande assente il presidente
brasialiano Luiz Ignacio Lula da Silva, che era giunto per i funerali
di Giovanni Paolo II ma che stavolta, salvo colpi di scena, saltera'
la trasferta in San Pietro. Il presidente di Taiwan Chen Shui-bian
- la cui partecipazione alle esequie di Papa Wojtyla aveva irritato
la Cina - mandera' un proprio inviato a Roma. ''Il presidente ha nominato
il ministro degli Interni Su Jia-chyun come inviato per partecipare
all'insediamento del nuovo Papa '', ha detto ai giornalisti il segretario
generale dell'ufficio presidenziale, Yu Shyi-kun. Nel viaggio a Roma,
Su guidera' una delegazione composta dal ministro degli Esteri Ouyang
Jui-hsiung e dall'ambasciatore di Taiwan presso la Santa Sede Tu Chu-sheng.
Yu ha spiegato che il presidente Chen non potra' essere in Italia
domenica perche' impegnato nella preparazione di un importante tour
diplomatico in tre Paesi asiatici. Le autorita' di Pechino hanno inviato
ieri un messaggio di congratulazioni al nuovo Pontefice, approfittandone
per ribadire le condizioni per avviare relazioni diplomatiche: rompere
i rapporti con Taiwan ed evitare ogni interferenza negli affari interni
cinesi, compresi quelli religiosi. Il Vescovo di Mileto, Mons. Cortese: “Imprimerà la sua fede alla vita della Chiesa” Nel corso della riunione del clero diocesano il vescovo della diocesi
di Mileto-Nicotera-Tropea, Domenico Tarcisio Cortese, ha diffuso ai
sacerdoti un messaggio sulla elezione del nuovo papa Benedetto XVI
al secolo Joseph Ratzinger. Nel corso dell'incontro il vescovo ha
ricordato come ''il papa e' il vicario di Cristo' e Cristo e' l' unica
pietra angolare della chiesa, l' unico vescovo delle nostre anime
che e' ieri, oggi e sempre', ha rimarcato che 'il papa e' il successore
di Pietro, l' apostolo che Gesu' ha scelto come suo vicario 'pietra
visibile, storica' della chiesa, colui che prolunga nel tempo il ministero
di Pietro nella vicenda storica nella quale la chiesa vive ed e' immersa,
il suo servizio ha scritto ancora il presule e' di autenticare, confermare,
guidare i suoi fratelli nella fede''. Monsignor Cortese ha puntato
l' attenzione anche sulla scelta compiuta dal nuovo papa di chiamarsi
Benedetto XVI ''un nome - ha chiarito - che certamente fa riferimento
al grande patriarca d'occidente Benedetto da Norcia, profeta e patrono
dell'Europa e, inoltre si colloca dopo Benedetto XV, papa della pace,
dell'unita' e della missione', senza dimenticare che 'Benedetto XVI
si e dichiarato 'umile lavoratore nella vigna del Signore' e come
tale certamente si comportera' imprimendo alla vita della chiesa la
sua fede, il suo stile, il suo carisma, il suo servizio senza etichettature''. Il Sindaco di Castrovillari. “Un altro importante segno die tempi” ''Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, riconduce l'attenzione sulle
radici cristiane dell'Europa, come ci richiama il suo nome, scelto
proprio tra i Santi Patroni del vecchio continente che sono Cirillo,
Metodio e Benedetto''. Lo ha dichiarato il sindaco di Castrovillari,
in provincia di Cosenza, Franco Blaiotta, che a nome e per conto della
citta' ''plaude all'elezione del nuovo pontefice, il quale e' completamente
teso al primato ed alla dignita' dell'uomo che significa fare spazio
al suo desiderio di verita', di infinito, percio', di Dio. Questa
e' la sfida del nuovo capo della Chiesa, questo il suo 'manifesto'''.
''Un altro segno importante dei tempi- ha commentato il primo cittadino
di Castrovillari - al di fuori del quale ogni discorso sui diritti
della persona, sulla giustizia sociale e sulla moralita' si vanifica.
Relativismo e scristianizzazione sono, purtroppo, il nulla che avanza
con una societa' interessata solo al profitto ed alla gestione del
consenso''. Tutto questo, secondo Blaiotta ''preoccupa la Chiesa che,
con il nuovo Papa, punta spedita al dialogo con le altre religioni,
proseguendo nell'impegno di attuazione del Concilio Vaticano II e
di rendere presente Cristo ovunque. Da qui l'impegno di questo Papa
per porre gesti concreti che entrino negli animi, per sollecitare
le coscienze e riportare le potenze alle ragioni della pace, quelle
per cui tanti popoli da tempo si battono e lo stesso Papa Benedetto
XV si adopero'. Il lavoro di Ratzinger sara', dunque - aggiunge il
sindaco - improntato su questo, coinvolgendo le diverse civilta' ,
alla ricerca del vero bene dell'uomo che non puo' non passare attraverso
un rapporto con Cristo che deve impegnare tutti i cattolici, consapevoli
di questa responsabilita'''. ''E' con questa coscienza- conclude Blaiotta-
che auguriamo a nome e per conto della citta' i nostri auguri al Santo
Padre, affinche' il suo magistero possa aiutarci a vincere contro
la nostra ''sordita''' e ad aprirci , con l'aiuto di Dio, sempre piu'
ad un amore sincero per la liberta' dell'uomo e per un impegno instancabile
in sua difesa che vuol dire nel contempo dare la possibilita' a ciascuno
di creare le condizioni perche' abbia una identita', una federeligiosa,
una cultura e di esprimerla civilmente fino a costruire strutture
sociali in cui essa possa approfondirsi e trasmettersi''. Bertolaso conferma i 500mila pellegrini per domenica e preannuncia una sorpresa del Papa Una sorpresa per i pellegrini da parte del Santo Padre, dopo la messa
di domenica che dara' l'avvio ufficiale al pontificato di Benedetto
XVI. Lo annuncia il commissario straordinario del governo per gli
eventi legati all'elezione del nuovo pontefice, Guido Bertolaso, che
stasera ha presieduto il comitato operativo della Protezione Civile
per mettere in campo tutte le iniziative per fare fronte al grande
afflusso di pellegrini. La sorpresa sara' probabilmente una passeggiata
del Santo Padre tra i fedeli in piazza San Pietro. Bertolaso ha confermato
la stima di 500 mila pellegrini per la messa di domenica e fra questi
almeno 100 mila saranno tedeschi. Nelle zone limitrofe del Vaticano,
in via della Conciliazione, in piazza Risorgimento, nell'area di Castel
Sant'Angelo, in piazza del Popolo e al Colosseo saranno allestiti
dei maxischermi per consentire a quanti piu' fedeli possibile di assistere
alla messa. Ci saranno inoltre strutture sanitarie, servizi igienici,
volontari della Protezione civile - circa 2.000 - per garantire ogni
tipo di assistenza. Ci saranno anche i volontari della provincia autonoma
di Bolzano, che grazie alla conoscenza del tedesco potranno essere
utili come interpreti. Le delegazioni che hanno confermato la loro
presenza sono circa 110. Sono invece settemila gli uomini delle forze
dell'ordine a cui e' stata affidata la sicurezza. "La situazione
e' tranquilla - ha spiegato Bertolaso – ma non vorrei che si
minimizzasse l'evento. Sara' un evento complesso e dobbiamo garantire
quell'efficienza e quell'efficacia che abbiamo dimostrato ai funerali
di Giovanni Paolo II". Il capo della Protezione civile ha confermato
che non ci sara' chiusura del traffico privato ma solo limitazioni
in alcune strade, e che l'aeroporto di Ciampino e' stato riservato
alle delegazioni, mentre quello di Fiumicino sara' aperto, in maniera
tale che le compagnie non avranno di che lamentarsi. I mezzi pubblici,
per domenica, saranno rinforzati ma per l'evento non saranno allestiti
centri di accoglienza come e' successo a Tor Vergata. "Tutto
procede regolarmente - ha concluso Bertolaso, - siamo molto tranquilli.
E' un avvenimento molto importante, quindi ci vuole la massima attenzione
e il massimo impegno da parte di tutti".
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