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Papa Benedetto XVIPapa Benedetto impartisce la benedizione
La prima giornata di Papa Benedetto XVI passata tra saluti e preghiere 20/04 Una lunga giornata, vissuta tra cerimonie solenni come la messa
nella cappella Sistina con i cardinali elettori, e brevi momenti privati,
come la visita alla congregazione che ha guidato per 24 anni o l'uscita
dal Vaticano per andare nella sua vecchia casa, a Piazza della Citta'
Leonina. E' trascorso cosi' il primo giorno di Benedetto XVI, un Joseph
Ratzinger alle prese con i primi problemi piu' urgenti che la Chiesa
cattolica deve affrontare ma anche con le piccole incombenze che comporta
la sua nomina, come la scelta degli abiti e delle cose da portare
nella Casa di Santa Marta, dove ha deciso per il momento di restare.
Il papa ha anche reso pubblici i suoi primi impegni: venerdi' mattina
un incontro con tutti i Cardinali presenti a Roma e sabato mattino
un incontro con i giornalisti e con gli operatori della comunicazione
sociale. Confermata anche la messa di inizio pontificato di domenica,
mentre lunedi' incontrera' le delegazioni ufficiali presenti a Roma
per la cerimonia di inaugurazione del pontificato. La mattina del
nuovo papa e' iniziata alla casa di Santa Marta, la residenza dei
cardinali durante il conclave, dove Benedetto XVI ha passato la notte
dopo aver cenato e ricevuto i saluti dei cardinali e dei vertici vaticani.
Alle 8,45, a bordo di una Mercedes nera con le bandierine bianche
e gialle del Vaticano, Joseph Ratzinger ha lasciato la sua residenza
provvisorie per andare al palazzo apostolico, dove era atteso per
la messa. Il nuovo Papa era a bordo di un' auto nera decappottabile,
ma con il tetto chiuso, preceduto e seguito dalle auto del corteo
papale. Alle nove meno qualche minuto, nella Cappella Sistina, papa
Ratzinger ha iniziato a presiedere la sua prima messa con i cardinali
elettori. Un'ora e mezza circa di cerimonia solenne, con una lunga
omelia in latino, circa 250 righe, scritte inevitabilmente tra la
notte e la mattina presto. Dopo la messa nella Cappella Sistina, Benedetto
XVI ha fatto una foto ricordo con i cardinali partecipanti al conclave:
come scenario e' stata scelta una delle sale piu' belle dei palazzi
apostolici, la sala Ducale che ha una particolare opera del Bernini,
un drappeggio di marmo che fa di due sale, un unico grande ambiente.
Benedetto XVI e' poi andato nella sala dei Paramenti, dove si e' cambiato
gli abiti, dalla quale ha poi raggiunto il cortile di San Damaso per
riprendere l'auto, la stessa Mercedes nera, che lo aveva portato questa
mattina da Santa Marta. A differenza dell'andata l'auto decappottabile
e' stata aperta e il nuovo papa, in piedi ha potuto cosi' salutare
i dipendenti vaticani, in particolare quelli dell'Apsa che erano nel
cortile. Poi l'auto si e' recata verso il Sant'Uffizio dove Joseph
Ratzinger e' andato a salutare i dipendenti della congregazione per
la dottrina della Fede, il suo ''ufficio'' per quasi 24 anni. Nel
palazzo del Sant'Uffizio il papa ha trovato al lavoro i suoi ex collaboratori,
visto che oggi i dicasteri del Vaticano sono rimasti aperti. Benedetto
XVI e' stato accolto da una grande folla festante e molte persone
si sono accalcate con curiosita' anche al di fuori del perimetro vaticano
in prossimita' del palazzo e vicino al colonnato. Tra gli atti formali
compiuti in mattinata, Benedetto XVI ha tolto i sigilli all'appartamento
papale al terzo piano del palazzo apostolico, che erano stati apposti
il 12 aprile, quattro giorni dopo i funerali di Giovanni Paolo II.
Dopo una breve visita, il papa ha lasciato l'appartamento: l'adempimento
formale non e' servito per l'ingresso immediato del nuovo papa in
quelle che saranno le sue stanze, in quanto l'appartamento dovra'
ora avere un minimo di sistemazione, soprattutto nella zona abitata
da Karol Wojtyla. Le immagini hanno mostrato che Benedetto XVI si
e' seduto sulla scrivania papale e ha scritto un foglio. Comunque
il primo pranzo del papa e' stato fatto a Santa Marta dove gia' ieri
sera Benedetto XVI aveva cenato con i porporati nella casa di Santa
Marta. Il pranzo e' stato fatto con alcuni collaboratori della curia,
un'occasione di lavoro per decidere anche i prossimi impegni. Poi
nel pomeriggio, intorno alle 17,15, la sua prima uscita in Italia
per andare nella sua ''vecchia casa'': una visita necessaria per scegliere
cosa potra' essere utile nei prossimi giorni. Si e' trattato del suo
primo incontro diretto con la folla, che lo ha salutato e applaudito
con affetto. Un primo incontro con la gente il neo eletto papa lo
aveva avuto ieri sera: ''Pregate per me, grazie perche' lavorate per
la Santa Sede'', erano state le sue prime parole dette ad un gruppo
di dipendenti del Vaticano che lo avevano applaudito e salutato lungo
il percorso interno che lo aveva portato dal San Pietro e dai palazzi
apostolici nella residenza di Santa Marta. Il nuovo Papa, appena visto
il gruppo di persone in festa, aveva chiesto al suo autista di raggiungerli.
Una volta sceso li aveva salutati: ''Ci conosciamo da tanto tempo,
vi verro' a trovare tutti''. Poi il nuovo Papa aveva salutato i presenti,
compresi alcuni bambini che erano li' con la mamma. E' c'e' chi afferma
che prima di lasciare san Pietro, Ratzinger abbia voluto fare una
breve sosta nelle grotte vaticane per dare un saluto alla tomba di
Giovanni Paolo II. Intanto e' andata esaurita la via crucis con le
meditazioni di Joseph Ratzinger utilizzate il venerdi' santo al Colosseo.
Il libretto pubblicato dalla Libreria editrice vaticana e' andato
esaurito in tre settimane e sara' ora ristampato. Tra le curiosita'
emerse nella giornata, l'attesa per l'arrivo a Roma, nelle prossime
ore, del fratello Georg, anche lui sacerdote, di qualche anno piu'
grande. La messa nella Cappella Sistina
Il primo messaggio di Benedetto XVI letto dopo la messa nella Cappella Sistina 20/04 ''Nel mio animo - ha detto papa Benedetto XVI, all'inizio del
messaggio rivolto, in latino, a conclusione della messa nella cappella
Sistina - convivono in queste ore due sentimenti contrastanti. Da
una parte, un senso di inadeguatezza e di umano turbamento per la
responsabilita' che ieri mi e' stata affidata, quale Successore dell'apostolo
Pietro in questa Sede di Roma, nei confronti della Chiesa universale.
Dall'altra parte, sento viva in me una profonda gratitudine a Dio,
che, come ci fa cantare la liturgia, non abbandona il suo gregge,
ma lo conduce attraverso i tempi, sotto la guida di coloro che Egli
stesso ha eletto vicari del suo Figlio e ha costituito pastori.
Il Papa si accinge ad entrare nello studio che fu di Wojtyla Padre Georg Ratzinger “Mio fratello non è un duro” Padre Georg Ratzinger, il fratello del nuovo papa, e' preoccupato
per la salute di Benedetto XVI, che ha 78 anni. L'81enne prelato ha
detto oggi alla tv Wdr che l'elezione di suo fratello e' una gioia
immensa ma ha anche sottolineando i grandi oneri che essa comporta.
La ''grande responsabilita' per il lavoro da compiere e la perdita
dei contatti personali sono tra i lati d'ombra'' ha detto Georg Ratzinger.
Il prelato tedesco ha poi aggiunto: ''E' una favola quel che si dice
di lui, che sia un duro''.
L'apertura della porta sigillata Benedetto XVI porta la stessa croce astile che fu di Woytyla e Paolo VI Benedetto XVI ha scelto di portare nella sua prima concelebrazione
da Papa la stessa croce astile che e' stata di Paolo VI e di Giovanni
Paolo II, come a dare un segno di continuita', specie con il pontificato
wojtyliano. Non e' invece ancora deciso se anche nel corso del suo
papato Benedetto XVI portera' la stessa croce. Mi sembra di sentire la mano di Wojtyla e il suo invito a non aver paura ''Mi sembra di sentire la mano di papa Wojtyla' e il suo invito a
''non avere paura''. Lo dice in latino il neopapa, raccontando del
suoi opposti ''sentimenti'' di ''umano turbamento'' e ''fiducia in
Dio''.
Abate Meacci: “Una grande soddisfazione per l’Ordine Benedettino” Papa Benedetto XVI ha ricevuto 20 giorni fa il premio San Benedetto
per la promozione della vita e della famiglia in Europa assegnato
dal monastero benedettino di Santa Scolastica. Lo ha ricordato l'abate
ordinario di Subiaco, il benedettino Don Mauro Meacci ricordando con
gioia l'ultima visita del cardinale Ratzinger al monastero benedettino.
''E' una grande soddisfazione per tutto l'ordine - ha proseguito -
che il papa abbia preso il nome del nostro grande patriarca San Benedetto''.
Don Mauro Meacci ha ricordato che ''il nuovo pontefice e' molto legato
alla spiritualita' benedettina, tanto che e' possibile vedere nella
scelta del nome un senso di devozione per i grandi papi che hanno
portato il nome di Benedetto e verso San Benedetto patrono di Subiaco
e d'Europa''. L'abate ha espresso infine l'augurio che ''Papa Benedetto
XVI continui ad avere rapporti con la nostra abbazia e con Subiaco,
che egli conosce molto bene, per esserci venuto la prima volta tre
anni fa e per essere poi tornato spesso in visita soprattutto al Sacro
speco di San Benedetto''
Lo studio del Papa
Un incontro con i cardinali presenti a Roma venerdi', udienza a giornalisti
e operatori della comunicazione sociale sabato, la messa per l'inizio
del pontificato domenica, udienza con le delegazioni ufficiali intervenute
per la cerimonia di inaugurazione del pontificato lunedi'. Sono i
primi impegni di Benedetto XVI, che ''per il momento'' abitera' nella
Casa di Santa Marta, rese note dal direttore della Sala stampa, Joaquin
Navarro. ''Nella mattinata di oggi - e' la dichiarazione - il Santo
Padre Benedetto XVI ha fatto visita alla Congregazione per la Dottrina
della Fede, dove, in un incontro molto cordiale, ha salutato i collaboratori
e le collaboratrici del Dicastero. Quindi ha fatto ingresso nell'appartamento
papale del Palazzo Apostolico togliendone i sigilli. Nella Domus Sanctae
Marthae il Santo Padre ha invitato a pranzo alcuni collaboratori della
Curia Romana, decidendo alcuni dei Suoi prossimi impegni: Venerdi'
mattina: incontro con tutti i Cardinali presenti a Roma; Sabato mattino:
incontro con i giornalisti e con gli operatori della comunicazione
sociale''. ''Nel pomeriggio, - prosegue la dichiarazione - il Santo
Padre si è recato nel appartamento che fino ad ora occupava
in Piazza di Città Leonina. Come già annunciato, domenica
mattina, 24 aprile, alle ore 10.00, Benedetto XVI presiedera' la Eucaristia
di solenne inizio del Suo pontificato. Lunedi' mattina, 25 aprile,
ricevera' le Delegazioni ufficiali intervenute per la cerimonia di
inaugurazione del Pontificato. Il Santo Padre ha deciso per il momento
di restare nell'appartamento della Domus Sanctae Marthae''.
Papa Benedetto alla scrivania dello studio nelle stanze papali Mons. Mondello: “Una continuità del magistero di Giovanni Paolo II” 20/04 ''Per la Calabria, come per tutta la Chiesa, l' elezione di
Papa Benedetto XVI puo' significare la continuita' del magistero di
Giovanni Paolo II, di cui l' attuale Pontefice e' stato grande amico
e stretto collaboratore''. Mons. Vittorio Mondello, presidente della
Conferenza episcopale calabra non nasconde la gioia per l' elezione
al soglio pontificio del cardinale Jozeph Ratzinger. ''Sono contento
- aggiunge l' arcivescovo metropolita di Reggio-Bova - come lo sarei
stato per chiunque altri avesse ottenuto l' elezione dal momento che
il Pontefice e' scelto dal Signore. Ma la nomina del cardinale Ratzinger
mi rende particolarmente felice perche', per me, e' stato da sempre
un luminare e una guida nello studio della teologia. Nei miei studi
giovanili fino alla laurea ho trovato in lui un riferimento sicuro
come divulgatore dell' ecclesiologia e della liturgia. Ho letto tutti
i suoi libri con grande entusiasmo e vederlo adesso Papa e' una cosa
molto bella che da' grande serenita'''. Per il presidente dei vescovi
calabresi, inoltre, va tenuta in considerazione la ''stretta e ultraventennale
collaborazione tra il nuovo Pontefice e Giovanni Paolo II, che aveva
molta fiducia in mons. Ratzinger prefetto della Congregazione per
la dottrina della fede. La stima era cosi' grande - aggiunge mons.
Mondello - che il Papa ha voluto che mons. Ratzinger, malgrado avesse
presentato le dimissioni per raggiunti limiti di eta', rimanesse al
suo posto. La sua, possiamo starne certi, sara' una guida solida e
sicura per il futuro della Chiesa anche di quella calabrese''. Dello
stesso avviso e' Mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo metropolita
di Catanzaro-Squillace ha affermato Mons. Antonio Ciliberti “apprezzo la grandissima cultura teologica del Papa” Mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace ha affermato ''Ho avuto la fortuna di conoscere bene il nuovo Pontefice - dice - e di apprezzarne la grandissima cultura teologica e l' intelligenza vivida. Ritengo che Benedetto XVI sia una delle personalita', se non la personalita', tra le piu' eminenti per cercare di capire la profondita' del mistero della Chiesa. A questo si associa la grandissima esperienza ecclesiale e pastorale di chi e' stato vescovo sul territorio prima di diventare prefetto della Congregazione della dottrina della fede; cio' la punta avanzata della proposta dei valori teologici e ecclesiali. Sappiamo bene - aggiunge ancora Ciliberti - che il Signore da' alla sua Chiesa il giusto pastore. In questo caso possiamo dire, pero', che con mons. Ratzinger e' stato scelto l' uomo giusto per il posto giusto, una personalita' di grandi virtu' e sano equilibrio che ha la capacita' di parlare amabilmente come il pastore, unendo a cio' umilta' e fermezza''. Per l' arcivescovo di Catanzaro, nel Pontificato di Benedetto XVI, a prevalere sara' ''la linea della continuita' con il Magistero Magno di Giovanni Paolo II. Non manchera', per questo, una maggiore attenzione anche nei confronti di una terra come la Calabria''. Sul nome scelto da mons. Ratzinger, che ha profonde motivazioni anche teologiche, il presule catanzarese parla di ''scelta azzeccata che si addice alla personalita' svettante del nuovo Pontefice''. I Benedettina da Norcia: “San Benedetto come riferimento dell’intero continente” Ne sono certi, i padri benedettini del monastero di Norcia: Joseph
Ratzinger ha scelto di chiamarsi Benedetto perche' vuole fare del
santo patrono d' Europa il punto di riferimento dell' intero continente.
E di san Benedetto, il nuovo pontefice e' un profondo conoscitore
ed estimatore, tanto che nella sua visita a Norcia di due anni fa,
quando era ancora cardinale, lo indico' come ''esempio di vita''.
A parlare stamani, a nome dei suoi confratelli benedettini, e' il
superiore del monastero, padre Cassian Folsom, 50 anni, americano.
''Ieri eravamo in piazza San Pietro - racconta il religioso - e quando
abbiamo sentito il nome del nuovo papa, abbiamo provato un' emozione
grandissima. Insieme ai 'Papa boys', abbiamo intonato anche noi il
coro 'Benedetto, Benedetto!'. Secondo padre Folsom, ''Ratzinger ha
scelto quel nome non tanto per rifarsi ai predecessori omonimi, ma
soprattutto al santo di Norcia. Nel 1995 - ricorda il religioso -
andai a Torino a seguire una sua meditazione sulle radici cristiane
dell' Europa. Lui la concluse con una riflessione, molto approfondita
ed emozionante, sulla figura di San Benedetto. Sono sicuro che per
il nuovo papa - conclude padre Folsom - il santo della 'Regola' sara'
il punto di riferimento da indicare all' Europa intera''. Loiero: Una continuità molto forte con Giovanni Paolo II L'elezione di Joseph Ratzinger a Papa rappresenta "una continuita'
molto forte con l'apostolato di Giovanni Paolo II, che rimane indimenticabile".
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a
margine della cerimonia di insediamento avvenuta questa mattina nella
sede della Giunta regionale a Catanzaro. "Io sono un cattolico
e credo nell'alito dello spirito santo - ha aggiunto Loiero - e giudico
questa elezione una scelta in continuita' con l'azione di Papa Wojtyla".
Fagà: “Con questo Papa ci sarà la parità scolastica” La presidente della Fism (Federazione italiana scuole materne) di
Catanzaro e Crotone, Marisa Faga', a nome di tutta la federazione,
''saluta con entusiasmo e gioia il neoeletto Papa Benedetto XVI''.
Faga', in una dichiarazione, si e' detta convinta che ''Egli continuera'
il grande magistero di Giovanni Paolo II, il quale nell' ambito della
sua ricca e significativa azione pastorale, ha sempre richiamato le
coscienze sulle necessita' dell' affermazione del valore della liberta'
dell' educazione, in particolare, nel nostro paese. Tanto che - ha
proseguito - sotto il Suo Pontificato il Parlamento ha, finalmente,
riconosciuto con la legge 62, la parita' scolastica alle nostre scuole
cattoliche. Il cui cammino e' ancora molto in salita, ma con la guida
illuminata, la persuasiva parola e l' azione invasiva di Sua Santita',
certamente, la parita' scolastica trovera' la sua piena realizzazione''.
Intitolata a Karol Wojtyla l’aula magna dll’Università di Catanzaro Sara' intitolata a Papa Giovanni Paolo II l' Aula magna realizzata
nell' edifico dell' area giuridica, economica e delle scienze sociali,
nel nuovo campus dell' Universita' Magna Grecia di Catanzaro. Lo ha
deciso il Senato accademico dell' Universita' su proposta del rettore,
Salvatore Venuta. La decisione e' stata gia' annunciata all' arcivescovo
metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti. Venuta,
e' scritto in una nota, interpretando i sentimenti della comunita'
accademica catanzarese, ha voluto cosi' ricordare la figura di Giovanni
Paolo II. ''Giovanni Paolo II - ha sottolineato il Rettore - e' stato
il Papa che ha cancellato i confini nel mondo mostrando a tutti, credenti
e non credenti, la via della liberta' e della dignita' umana perche'
si ritrovassero in un cammino comune, che con il suo umanesimo ha
arricchito un mondo regolato dai consumi,che ha amato ed educato i
giovani valorizzandone il ruolo e la generosita', che ha insegnato
che la fede non si nutre sulle ceneri della ragione, che ci ha esortato,
anche attraverso la sua personale sofferenza, a non avere paura''.
Bertolaso: “Siamo pronti all’arrivo di mezzo milione di persone” Saranno ''centinaia di migliaia, forse mezzo milione'' i fedeli che
giungeranno domenica a Roma per l'inaugurazione solenne del pontificato
di papa Benedetto XVI. E in vista di questo ennesimo bagno di folla
''la macchina organizzativa si e' gia' rimessa in moto''. Forte della
gestione impeccabile dei funerali di Giovanni Paolo II, il capo della
Protezione civile, Guido Bertolaso, guarda con ''grande tranquillita'''
al nuovo appuntamento di massa. Il Comitato operativo della Protezione
civile si e' riunito in mattinata, allargato a tutte le amministrazioni
interessate alla gestione dell'evento. ''In primo luogo - spiega Bertolaso
- il comune di Roma, poi la prefettura, le strutture e i servizi che
si occupano dei problemi relativi alla viabilita', al traffico aereo,
alla sicurezza. Tutta la complessa macchina gia' attivata per i funerali
si e' rimessa in moto per la messa di 'Incoronazione' di domenica
e noi siamo assolutamente tranquilli. Il dispositivo e' collaudato
e credo che in Italia, a Roma, potremmo ormai organizzare qualsiasi
avvenimento''. In giornata sono in programma altre riunioni, a cominciare
da quella che coinvolge le strutture per l'emergenza sanitaria. Bertolaso
si rechera' poi in Vaticano per essere messo al corrente delle modalita'
di svolgimento della cerimonia. Domani mattina ci saranno i vertici
tra gli organismi preposti alla sicurezza e al traffico aereo. Il
dispositivo messo in campo, conferma il capo della Protezione civile
, ricalchera' ''a grandi linee'' quello adottato per i funerali di
Giovanni Paolo II. ''Comprese le misure di difesa aerea sulla capitale''.
Nelle prossime ore verra' dunque emanato un Notam, cioe' un avviso
ai piloti, con tutte le restrizioni del caso: sara' deciso ancora
una volta il divieto di sorvolo sui cieli della capitale e, probabilmente,
la chiusura temporanea dell'aeroporto di Ciampino, uno dei tre scali
interessati all'arrivo e alle partenze delle delegazioni straniere.
''Che saranno piu' o meno lo stesso numero di quelle dei funerali''.
Vale a dire circa 150, ''anche se non sappiamo ancora - spiega Bertolaso
- da chi saranno composte''. Le delegazioni verranno fatte atterrare
anche a Fiumicino (dove e' possibile che ci sia qualche ripercussione
sul traffico commerciale) e a Pratica di Mare, ''anche se qui abbiamo
un piccolo problema tecnico da gestire - afferma il capo della Protezione
civile - perche' proprio domenica dovrebbe partire l'ultimo pezzo
dell'obelisco di Axum, e questo limita gli spazi a disposizione''.
Attivato, naturalmente, il dispositivo di difesa aerea (alla riunione
di oggi c'era anche il generale dell'Aeronautica Luciano Massetti),
con i caccia intercettori, gli elicotteri e le batterie contraeree
a protezione dei cieli. Prefettura e questura coordineranno i vari
aspetti della sicurezza 'a terra': migliaia di uomini di tutte le
forze di polizia, con assetti specialisti e uomini delle forze armate,
si occuperanno sia della protezione delle delegazioni straniere sia
della folla di pellegrini che si riversera' in piazza San Pietro.
Per prevenire ogni minaccia, poi, sono stati attivati tutti gli organismi
di intelligence: i siti e le chat dell'integralismo islamico, dove
sono gia' numerose le reazioni alla nomina del nuovo Papa, vengono
attentamente monitorati. Parlando con i giornalisti, Bertolaso si
e' pero' soffermato solo sugli aspetti di carattere piu' strettamente
organizzativo. Che dipendono in gran parte dal numero dei fedeli che
arriveranno. ''E' difficile - dice il capo della Protezione civile
- fare previsioni precise, e' troppo presto. Siamo in attesa di informazioni
da parte delle diocesi italiane e soprattutto delle autorita' tedesche
per capire quanti pellegrini intendono mettersi in movimento per partecipare
alla cerimonia di domenica 24. Ma anche lunedi' e' giorno festivo
e questo fa pensare ad un incremento di presenze, soprattutto di italiani
che approfitteranno del lungo week end''. Dunque quanti saranno? ''Certamente
alcune centinaia di migliaia. Mezzo milione? Puo' essere un'ipotesi
dalla quale non credo andremo lontani. Ma sui numeri e' meglio essere
cauti''. Come per i funerali di Karol Wojtyla ci saranno aree di parcheggio
lontano dal centro e navette con piazza San Pietro, maxi-schermi e
una capillare rete organizzativa e di assistenza del volontariato
di Protezione civile. ''Questa volta - spiega Bertolaso - abbiamo
deciso di privilegiare i volontari della provincia autonoma di Bolzano,
che parlano bene il tedesco. Siamo sicuri che saranno piu' che felici
di aiutare i pellegrini che arriveranno dalla Germania''. Ci saranno
tendopoli? ''Stiamo valutando'', risponde. ''In grado di 24 ore siamo
in grado di allestire tutto quello che puo' servire''. Domani sera
alle 19 il Comitato operativo della Protezione civile si riunira'
nuovamente. In quella sede verranno definiti tutti i dettagli. Curiosità: prima cena frugale e al momento di bruciare le schede il camino non tirava Una cena frugale e la Cappella Sistina piena di fumo: sono queste
alcune delle curiosita' sul conclave rivelate al settimanale Der Spiegel
da due dei cardinali elettori. Secondo l'edizione on line del settimanale
tedesco, l'arcivescovo di Colonia Joachim Meinser ha raccontato che
il Cardinale Ratzinger alla quarta votazione ha ottenuto ''piu' voti
dei due terzi necessari'' per essere eletto e che nel conclave non
e' stata fatta ne' campagna elettorale, ne' propaganda. Non appena
e' stato chiaro che Ratzinger era stato eletto, ha raccontato Meinser,
c'e' stato un applauso spontaneo. Il religioso ha aggiunto che il
nuovo papa dal momento dell'elezione fino alla vestizione ''appariva
alquanto spaesato''. A cena Ratzinger e' sembrato invece di nuovo
rilassato e ''come un papa''. Il menu' e' stato semplice: una zuppa
di fagioli, affettati, insalata e frutta. Le suore addette alla preparazione
dei pasti infatti non hanno avuto il tempo di servire un menu' speciale.
Unici due extra per celebrare l'elezione, un gelato e lo spumante.
Un altro cardinale, l'olandese Adrianus Simonis, ha invece raccontato
che sono stati necessari due tentativi prima di riuscire a fare la
fumata bianca perche' il camino non tirava. ''C'e' stato un momento
- ha detto - in cui l'intera cappella Sistina si e' riempita di fumo''.
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