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Papa Giovanni Paolo II"Il Grande"Le Cappella Sistina in cui si terrà il Conclave
Inizia il primo Conclave del terzo millennio 17/04 Lunedì 18 aprile 2005, nel giorno di San Galdino, 115
Cardinali di 52 Paesi che rappresentano i cinque continenti inizieranno
il primo Conclave del III Millennio per eleggere il 264° successore
di San Pietro, cioe' il 265° Papa della storia della Chiesa Cattolica.
Evento di risonanza mondiale, sul quale si alzera' il sipario domani
pomeriggio alle 16.30e si chiudera' con una? fumata, quella bianca
naturalmente, che annuncera' al globo l''habemus Papam'. I Cardinali
si trasferiranno alla nuova Casa di Santa Marta (negli alloggi loro
assegnati tramite un sorteggio) nel pomeriggio di oggi. Quindi, saranno
si riuniranno tutti insieme per l'ora di cena. Domani mattina alle
ore 10, nella Basilica Vaticana sara' celebrata la Santa Messa 'per
l'elezione del Romano Pontefice. Lunedi' pomeriggio, poi, alle 16.30
comincera' la processione dei Cardinali elettori che partendo dall'Aula
della Benedizione raggiungera' la Cappella Sistina.Il rito potra'
essere seguito da tutti in diretta televisiva. Nella Cappella Sistina
avra' luogo il giuramento di tutti i cardinali elettori. Il Cardinale
Decano, Joseph Ratzinger, leggera' la formula di giuramento, e in
seguito ogni Cardinale, pronunciando il suo nome e ponendo le mani
sul Vangelo, pronunziera' le parole 'prometto, mi obbligo e giuro'.
''In questi giorni -ha spiegato a tale proposito il direttore della
sala stampa vaticana, Joaquin Navarro Valls- si e' parlato spesso
del vincolo di segretezza per quanto riguarda l'elezione del Papa.
Ricordo pero' -ha precisato il portavoce vaticano- che questa e'soltanto
una parte del giuramento. Prima ancora si giura di osservare quanto
e' prescritto nella Costituzione Apostolica 'Universi Dominici gregis'
e poi anche si giura 'che chiunque di noi, per divina disposizione,
sia eletto Romano Pontefice si impegnera' a svolgere fedelmente il
munus Petrinum di Pastore della Chiesa universale'". Dopo il
giuramento, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignore
Piero Marini, intima l' 'extra omnes' e chi nonpartecipa al Conclave
lascia la Cappella Sistina. Restano solamente il Maestro delle Celebrazioni
Liturgiche e il Cardinale Tomas Upidli'k, per la meditazione, terminata
la quale, anch'essi lasceranno la Durante il Conclave, i Cardinali
osserveranno il seguente orario: alle ore 7.30 del mattino, celebrazione
o concelebrazione della Santa Messa nella 'Domus Sanctae Marthae'.
Alle ore 9 i porporati saranno gia' nella Cappella Sistina, dove reciteranno
le Lodi della Liturgia delle ore e, subito dopo, avranno luogo le
votazioni secondo il rituale prescritto (due votazioni la mattina,
due al pomeriggio). Nel pomeriggio, le votazioni comincerannoalle
ore 16. Alla fine della seconda votazione, ci sara' la preghiera dei
Vespri. Rispettivamente, dopo le due votazioni del mattino e le due
votazioni del pomeriggio, le schede ed eventuali appunti dei Cardinali,
saranno bruciate nella stufa preparata all'interno della Sistina.
Come orario puramente indicativo quindi, le fumate potrebbero avvenire
verso le ore 12:00 e verso le ore 19:00 (sempre che non ci sia l'elezione
del Papa ad un primo scrutinio rispettivamente del mattino o del pomeriggio,
nel qual caso la fumata sara' anticipata). Comunque, e' previsto che
insieme alla fumata bianca per l'avvenuta elezione suonino anche le
campane di San Pietro, questo ''per fugare ogni dubbio sull'eventuale
avvenuta elezione del nuovo Papa'', ha spiegato Navarro Valls. Il
'quorum' valido per l'elezione del Papa e' inizialmente di due terzi.
Dopo tre giorni di votazioni senza elezione, si terra' una giornata
al massimo di riflessione e preghiera, senza votazioni. Quindi riprenderanno
le votazioni per altri eventuali sette scrutini, un'altra pausa di
'riflessione, altri sette scrutini, altra pausa e altri sette scrutini.
Dopo di che, si decidera' a maggioranza assoluta su come proseguire,
ossia per un suffragio a maggioranza assoluta o con il ballottaggio
tra due candidati. Questo sempre che si sia arrivati al 33° o
34° scrutinio senza esito positivo". ''Per quanto riguarda
la prima votazione -ha precisato Navarro Valls- sara' deciso dopo
l'ingresso in Conclave se effettuarla gia' lunedi' 18 aprile pomeriggio''.
L'ambito del Conclave comprende la Casa di Santa Marta e la Cappella
Sistina. Il tragitto, che segue la strada dietro la Basilica Vaticana,
potra' essere fatto dai Cardinali a piedi oppure, se qualcuno preferisce,
in pullman. Naturalmente, il percorso sara' sgombro di persone. Gli
accessi al cortile di San Damaso saranno invece sigillati. In questi
giorni i turisti non potranno accedere alla Cupola della Basilica
ne' ai Giardini Vaticani. Sara' possibile, pero', per ipellegrini,
visitare la tomba di Giovanni Paolo II nell'orario di apertura delle
Grotte Vaticane. I Cardinali sono entrati in Santa Maria 17/04 I cardinali elettori sono entrati nella residenza di Santa
Marta, in Vaticano, dove risiederanno fino all'elezione del nuovo
papa. I porporati, vengono accompagnati dai collaboratori fino sulla
porta della residenza, ma poi entrano da soli, aiutati dal personale
vaticano che ha prestato il giuramento di segreto. Da questo pomeriggio,
i cardinali non potranno piu' comunicare con l'esterno e per muoversi
nella citta' del Vaticano avranno solo dei percorsi protetti. In Conclave è clausura, silenzio assoluto Con l'extra omnes, il ''fuori tutti'' dalla cappella Sistina, scatta per i cardinali elettori l'obbligo del ''rigoroso segreto'' su tutto cio' che avra' attinenza con l'elezione del papa: non solo il divieto di comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi tecnologia con l'esterno, dalla lettera ad internet, ma anche di ricevere giornali, guardare la tv o sentire la radio. E' stato Giovanni Paolo II a ribadire la necessita' di mantenere la massima riservatezza, nell'introduzione alla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis: ''Confermo con la mia autorita' apostolica il dovere del piu' rigoroso segreto riguardo a tutto cio' che concerne direttamente o indirettamente le operazioni stesse dell'elezione''. Le regole prevedono che il Cardinale Camerlengo ed i tre cardinali assistenti pro tempore siano ''obbligati a vigilare con diligenza, perche' non sia in alcun modo violata la riservatezza di quanto avviene nella Cappella Sistina, dove si svolgono le operazioni di votazione, e dei locali contigui, tanto prima quanto durante e dopo tali operazioni''. DIVIETO DI OGNI TIPO DI REGISTRAZIONE CAPPELLA SISTINA CONTINUAMENTE BONIFICATA: NO LETTERE E TELEFONO: NON SI POSSONO NEANCHE RICEVERE MESSAGGI: NO GIORNALI, TV E RADIO: GRAVI PENE PER CHI NON RISPETTA IL SEGRETO LA SCOMUNICA PER I COLLABORATORI CHE VIOLANO SEGRETO: GLI OBBLIGHI PER I CARDINALI ELETTORI E NON: IL SEGRETO VALE ANCHE PER IL DOPO ELEZIONE: In Conclave è clausura, silenzio assoluto Con l'extra omnes, il ''fuori tutti'' dalla cappella Sistina, scatta per i cardinali elettori l'obbligo del ''rigoroso segreto'' su tutto cio' che avra' attinenza con l'elezione del papa: non solo il divieto di comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi tecnologia con l'esterno, dalla lettera ad internet, ma anche di ricevere giornali, guardare la tv o sentire la radio. E' stato Giovanni Paolo II a ribadire la necessita' di mantenere la massima riservatezza, nell'introduzione alla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis: ''Confermo con la mia autorita' apostolica il dovere del piu' rigoroso segreto riguardo a tutto cio' che concerne direttamente o indirettamente le operazioni stesse dell'elezione''. Le regole prevedono che il Cardinale Camerlengo ed i tre cardinali assistenti pro tempore siano ''obbligati a vigilare con diligenza, perche' non sia in alcun modo violata la riservatezza di quanto avviene nella Cappella Sistina, dove si svolgono le operazioni di votazione, e dei locali contigui, tanto prima quanto durante e dopo tali operazioni''. DIVIETO DI OGNI TIPO DI REGISTRAZIONE CAPPELLA SISTINA CONTINUAMENTE BONIFICATA: NO LETTERE E TELEFONO: NON SI POSSONO NEANCHE RICEVERE MESSAGGI: NO GIORNALI, TV E RADIO: GRAVI PENE PER CHI NON RISPETTA IL SEGRETO LA SCOMUNICA PER I COLLABORATORI CHE VIOLANO SEGRETO: GLI OBBLIGHI PER I CARDINALI ELETTORI E NON: IL SEGRETO VALE ANCHE PER IL DOPO ELEZIONE: Il futuro papa sceglierà il proprio nome Come si chiamera' il prossimo papa? Non e' solo una curiosita', perche'
da quando i papi non usano il proprio nome di battesimo, ma se ne
scelgono un altro, la preferenza e' indicativa dell'indirizzo che
egli vorrebbe dare al pontificato: cosi' non sara' indifferente se
sara' Giovanni Paolo III, o Paolo VII, o Giovanni XXIV. O magari,
proprio come fece papa Roncalli, scegliera' uno dei nomi ormai in
disuso da tempo. La decisione verra' presa dopo l'accettazione della
nomina. ''Quo nomine vis vocari? (Come vuoi essere chiamato?)'' gli
chiedera' il cardinale decano Joseph Ratzinger e il nuovo papa indichera'
il nome che da quel momento in poi usera': sara' l'ultimo atto formale
del conclave. All'inizio non era cosi': l'eletto usava il suo nome.
Cosi', a parte Pietro, troviamo nomi latini, comeLino o Clemente,
o greci, come Telesforo o Eleuterio, od orientali, come Aniceto, che
indicano la provenienza del nuovo papa. Ando' cosi' per una sessantina
di papi, fino al 532: l'eletto si chiamava Mercurio, il nome di una
divinita' pagana, e volle cambiarlo. Scelse quello di uno degli apostoli,
e fu Giovanni II. L'uso si consolido' ed i papi cominciarono a scegliere
nomi di apostoli (raramente) o di martiri o di altri papi, magari
per evocarne alcune caratteristiche. In tempi recenti, ad esempio,
papa Dalla Chiesa, che era arcivescovo di Bologna, scelse di essere
Benedetto XV, in onore del suo predecessore, il cardinale Prospero
Lambertini, anch'egli arcivescovo della stessa citta', che nel 1740
si era voluto chiamare Benedetto XIV. Nessuno pero', ha mai avuto
il coraggio di usare il nome di Pietro, il primo papa, colui che non
fu scelto da altri uomini (seppure, secondo i cattolici, ispirati
dallo Spirito Santo), ma personalmente da Gesu'. Cosi', nel 983 il
romano Pietro, eletto al pontificato, si affretto' a cambiare nome
in Giovanni. Se finora nessuno ha osato, secondo la (apocrifa) profezia
di Malachia, non il prossimo papa, ma quello successivo riprendera'
il nome di Pietro, e poi ci sara' la fine del mondo. ''In persecutione
extrema Sanctae Romanae Ecclesiae - dice la 'profezia' - sedebit Petrus
Romanus qui pascet oves in multis tribulationis; quibus transactis,
civitas septicolis diruetur et Judex tremendus iudicabit populum suum.
Amen. (Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siedera'
Pietro il Romano, che pascera' il gregge fra molte tribolazioni; passate
queste, la citta' dei sette colli crollera' ed il Giudice tremendo
giudichera' il suo popolo. Cosi' sia.)''. A parte Pietro, la scelta
del nome e' comunque vastissima. I 264 papi ne hanno avuti varie decine.
Per restare solo negli ultimi tre secoli, da Clemente XI, che fu papa
dal 1700, ci sono stati 7 Pio, 3 Clemente, 3 Benedetto, 2 Leone e
2 Giovanni Paolo, uno solo ha scelto invece Innocenzo, Gregorio, Giovanni
e Paolo. Ma nella storia della Chiesa sono stati il tredicesimo Innocenzo,
il sedicesimo Gregorio, il ventitreesimo Giovanni ed il sesto Paolo.
Per quello che se ne e' saputo, alcuni papi hanno indicato i motivi
della scelta del nome di pontefici precedenti. Nei tempi moderni,
Pio XII alla fatidica domanda rispose: ''mi chiamero' Pio poiche'
tutta la mia vita spirituale e la mia carriera sono trascorse sotto
papi di questo nome e in particolare per gratitudine verso Pio XI
che mi ha sempre dimostrato il suo affetto''. Lo stesso fece papa
Luciani che aveva scelto un nome nuovo (Giovanni Paolo I). Spiego'
il perche' anche alle persone accorse al suo primo Angelus, il 27
agosto 1978. ''Ho fatto - disse - questo ragionamento: Papa Giovanni
ha voluto consacrarmi con le sue mani, qui nella basilica di San Pietro,
poi, benche' indegnamente, a Venezia gli sono succeduto sulla Cattedra
di San Marco...''; ''Poi Papa Paolo non solo mi ha fatto cardinale,
ma alcuni mesi fa, sulle passerelle di Piazza San Marco, m'ha fatto
diventare tutto rosso davanti a 20.000 persone, perche' s'e' levata
la stola e me l'ha messa sulle spalle, io non son mai diventato cosi'
rosso! D'altra parte in 15 anni di pontificato questo Papa non solo
a me, ma a tutto il mondo ha mostrato come si ama, come si serve e
come si lavora e si patisce per la Chiesa di Cristo. Per questo ho
detto: 'Mi chiamerò Giovanni Paolo'''. A volte, invece, la
scelta nasce da tutt'altre motivazioni. Cosi' papa Roncalli, che,
essendo certo della sua elezione gia' la sera prima del martedi' 28
ottobre 1958, quando fu chiamato al Soglio di Pietro, chiese l'Annuario
pontificio per controllare quanti fossero i papi che avevano scelto
il nome di Giovanni. E il giorno dopo spiego' perche' sarebbe divenuto
Giovanni XXIII. ''Questo nome - disse - ci e' dolce perche' e' il
nome di nostro padre. Ci e' soave perche' titolare dell'umile parrocchia
dove ricevemmo il battesimo''. E ci fu anche chi venne convinto a
cambiare il nome al quale aveva pensato. Si racconta che nel conclave
del 1464 il prescelto, il cardinale Barbo, di Venezia, che era un
uomo di aspetto prestante, alla fatidica domanda sul nome abbia risposto
''Formosus'', cioe' ''Bello''. Le proteste dei cardinali lo convinsero
ad un piu' normale Paolo II. L'elenco dei 115 i cardinali del conclave. Due sono malati Questa la lista - anche con provenienze regionali e per singole nazioni - dei 115 cardinali che parteciparanno al conclave per l'elezione del successore di Giovanni Paolo II. Il nuovo Papa sarà eletto da tutti i cardinali che hanno meno di 80 anni: si tratta di 117 porporati ma due di loro, il filippino Jaime Lachica Sin e il messicano Adolfo Antonio Suarez Rivera non potranno esser presenti per motivi di salute. Oltre ai cardinali elettori ve ne sono altri 66 che avendosuperato i limiti di età non hanno diritto di voto. EUROPA - 58 Francisco Alvarez Martinez, 79, Spagna AMERICA DEL SUD, 21 Geraldo Majella Agnelo, 71, Brasile AMERICA DEL NORD, 14 Stati Uniti, 11 Aloysius Matthew Ambrozic, 75, Canada Bernard Agre, 79, Costa d'Avorio Ignace Moussa I Dauod, 74, Siria AUSTRALIA, 2 George Pell, 63, Australia Totale: 117 cardinali provenienti da 52 Paesi
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