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Papa Giovanni Paolo II"Il Grande"
I cardinali salutano il sepolcro di Wojtyla
“Wojtyla concelebra la messa con i santi”. I cardinali in visita al sepolcro del Papa 12/04 ''Giovanni Paolo II concelebra questa eterna liturgia con tutti i Santi alla gloriosa presenza di Maria''. Cosi' il cardinale Eugenio Sales de Araujo, arcivescovo emerito di San Sebastiano di Rio de Janeiro, ha ricordato papa Wojtyla nella Cappella papale, che si e' celebrata in San Pietro. Durante l'omelia della messa del quinto giorno dei Novendiali, le particolari liturgie che in tengono in suffragio del defunto pontefice nei 9 giorni successivi alla messa funebre, il cardinale ha riportato alla memoria dei fedeli anche la messa che Giovanni Paolo II celebro' nella prima domenica di Quaresima il 4 marzo 1979, a pochi mesi dalla sua elezione: vale a dire, dopo l'elezione di un papa che - ha proseguito Sales de Araujo - ''ci ha insegnato fedelta' alla vita di Cristo'' e che ha proclamato continuamente la ''dignita' di ogni persona umana''. Anche durante la solenne cerimonia di oggi, i Novendiali sono stati concelebrati da molti dei cardinali presenti a Roma: le prime tre file, infatti, sono state occupate dai porporati in abito rosso, il colore del lutto per il papa. Nelle file immediatamente successive erano seduti i sacerdoti, in abito bianco, provenienti da tutto il mondo, poi i fedeli in raccoglimento. Come di consueto, di fronte al baldacchino del Bernini le guardie svizzere hanno presenziato al rito in alta uniforme. I cardinali hanno reso omaggio alla tomba di Giovanni Paolo II, al temine della messa in san Pietro. Il corteo e' stato aperto dal segretario del papa, mons. Stanislao Dziswiz, accompagnato dal sostituto alla Segreteria di Stato mons. Leonardo Sandri e dal ''ministro degli esteri'', mons. Giovanni Lajolo. I cardinali sono scesi nelle grotte vaticane, passando attraverso la scala sotto l'altare maggiore, che collega il piano della basilica, con quello sottostante. Verso il Conclave. L’ottava congregazione generale 12/04 Prosegue la marcia di avvicinamento dei cardinali al conclave
per l'elezione del successore di Giovanni Paolo II. Al centro del
loro incontro di oggi, l'ottava congregazione generale, ancora questioni
pratiche come i bilanci della Santa Sede e le spese della Sede vacante,
ma anche l'''avvio di uno scambio di idee sulla situazione generale
della Chiesa nel mondo e sulla Santa Sede''. Un modo, quest'ultimo,
per confrontare idee e ''programmi'' e per iniziare a parlare concretamente
di ''candidature''. All'incontro di oggi, come informa il portavoce
vaticano Joaquin Navarro-Valls, hanno preso parte 137 cardinali e
l'ultimo arrivato, il card. Jean Margeot, ha prestato il giuramento
previsto per i partecipanti alle congregazioni generali. E' toccato
poi al cardinale Sergio Sebastiani, presidente della Prefettura degli
affari economici della Santa Sede, dare una informativa sul bilancio
consultivo 2004 della Santa Sede e sul bilancio preventivo per il
2005. I porporati hanno poi continuato l'esame, gia' cominciato ieri,
delle spese della sede vacante e hanno cominciato a familiarizzarsi
con il percorso che dovranno fare nei giorni di conclave, con l'aiuto
di un minibus, per andare dalla casa Santa Marta, dove alloggiano,
alla cappella Sistina, dove si svolgeranno le votazioni. Il percorso
e' determinato: si parte dall'ampio piazzale davanti alla casa di
Santa Marta e si arriva al cortile di San Damaso. Da qui, i cardinali
saliranno con gli ascensori fino alla prima loggia e poi seguendo
il percorso che si snoda attraverso la sala Ducale e la sala Regia
entreranno nella cappella Sistina. Nel corso della Congregazione generale,
i porporati sono stati inoltre informati dal camerlengo Eduardo Martinez
Somalo sulla chiusura definitiva dell'appartamento papale, al quale
sono gia' stati apposti i sigilli, come richiesto dalle norme ecclesiastiche.
Dopo alcuni interventi su articoli della Universi Dominici Gregis,
la costituzione con cui nel '96 papa Wojtyla rinnovo' le norme sul
conclave, e' stato ''avviato uno scambio di idee sulla situazione
generale della Chiesa nel mondo e sulla Santa Sede''. Cioe' e' cominciata
la vera riflessione sul futuro della Chiesa e sulle priorita' da affrontare,
in vista della scelta del successore di Giovanni Paolo II. I cardinali,
che mercoledì mattina alle 10 riceveranno nell'atrio dell'aula
Paolo VI, le condoglianze del corpo diplomatico accreditato presso
la Santa Sede, partecipano oggi alle 17 alla solenne cappella papale
prevista per oggi dai novendiali, i nove giorni di messe in suffragio
del pontefice defunto, che cominciano il giorno del funerale. La cappella
papale e' presieduta dal cardinale Eugenio Sales de Araujo, arcivescovo
emerito di Sao Sebastiao di Rio de Janeiro. L’ottava congregazione, il comunicato di Navarro Valls Ecco il testo della dichiarazione del portavoce vaticano Joaquin
Navarro-Valls sulla ottava congregazione dei cardinali svoltasi stamattina
in Vaticano: ''Ha avuto luogo questa mattina nell'Aula nuova del Sinodo
in Vaticano, l'ottava Congregazione Generale dei Cardinali. 137 i
Porporati presenti.Dopo la preghiera e il giuramento del Card. Jean
Margéot, giunto appena oggi, sono state comunicate alcune decisioni
su questioni relative alle spese durante la Sede Vacante e alle indicazioni
sul trasporto dei Cardinali dalla Casa Domus Sanctae Marthae alla
Cappella Sistina e ritorno.Il Card. Sergio Sebastiani ha informato
i Cardinali sul bilancio consuntivo 2004 della Santa Sede con alcuni
particolari anche del bilancio preventivo 2005.I Cardinali hanno poi
espresso delle considerazioni su alcuni articoli della Costituzione
Apostolica Universi Dominici gregis. I partecipanti alla Congregazione
Generale hanno avviato uno scambio di idee sulla situazione generale
della Chiesa nel mondo e sulla Santa Sede.Dopo che il Cardinale Camerlengo
ha informato la Congregazione Generale sulla chiusura definitiva dell'
Appartamento pontificio mediante l'apposizione dei sigilli della Camera
Apostolica, la riunione si e' conclusa con la recita del Regina Coeli.
Come gia' annunciato, domani mattina 13 aprile, alle ore 10, nell'Atrio
dell' Aula Paolo VI, i Cardinali riceveranno le condoglianze del Corpo
Diplomatico.Per quanto riguarda le visite alle Grotte Vaticane, che
saranno aperte a partire dalle ore 7 di domani mattina, l'ingresso
dei fedeli avverra' dalla Basilica Vaticana. Il giuramento di segretezza all'apertura del conclave All'apertura del Conclave, il pomeriggio di lunedi' 18 aprile, subito
prima che venga pronunciato l' ''extra omnes'' che annuncia l'uscita
dalla Sistina di quanti non partecipano al Conclave, verra' pronunciato
il giuramento che impegna i porporati al segreto sulla elezione del
pontefice e a non subire ne' veicolare alcuna pressione esterna sul
Conclave nella scelta del nuovo papa. Il testo del giuramento verra'
pronunciato dal cardinale decano Joseph Ratzinger. Poi ogni cardinale
singolarmente dira': ''E io (nome) prometto, mi obbligo e giuro''.
Ogni cardinale poi, ponendo le mani sul Vangelo, aggiungera': ''Cosi'
Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano''.
Ecco il testo del giuramento che verra' letto dal decano: ''Noi tutti
e singoli cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo
Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente
e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione
apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, Universi Dominici
Gregis, emanata il 22 febbraio 1996''. ''Parimenti - prosegue il giuramento
- promettiamo e giuriamo di osservare con la massima fedelta' e con
tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto cio' che in qualsiasi
modo riguarda l'elezione del Romano Pontefice e su cio' che avviene
nel luogo dell' elezione, concernente direttamente o indirettamente
lo scrutinio; di non violare in alcun modo questo segreto sia durante
sia dopo l'elezione del nuovo Pontefice, a meno che non ne sia stata
concessa esplicita autorizzazione dallo stesso Pontefice; di non prestare
mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra
qualsiasi forma di intervento con cui autorita' secolari di qualunque
ordine e grado, o qualunque gruppo di persone o singoli volessero
ingerirsi nell'elezione del Romano Pontefice''. Don Stanisalao risiede ancora in Vaticano Il fedele segretario personale di Giovanni Paolo II, monsignor Stanislao
Dziwisz, alloggia ancora in Vaticano, ma non nell'appartamento privato
del Pontefice defunto come consentirebbe a lui e agli altri familiari
del Papa la costituzione 'Universi Dominici Gregis' fino all'inizio
del conclave, quando cioe' l'intero l'appartamento privato verra'
sigillato in attesa del nuovo Pontefice (finora infatti sono stati
sigillati la stanza del Pontefice e lo studio di Karol Wojtyla). Dziwisz,
secondo quanto si apprende, ha gia' un alloggio che lo aspetta nella
fondazione internazionale 'Giovanni Paolo II' sulla Via Cassia a Roma,
ma avrebbe scelto di rimanere ancora nello stato della Santa Sede
dove abiterebbe un appartamento accanto all'anziano cardinale Andrzej
Maria Deskur, presidente emeritodel Pontificio Consiglio delle Comunicazioni
Sociali. Non sono note le motivazioni che trattengono in Vaticano
monsignor Dziwisz, il quale, tra l'altro, continua a mantenere con
i media lo stesso atteggiamento piu' che riservato che ha costantemente
avuto in oltre 40 anni di stretta vicinanza con Karol Wojtyla. Un
atteggiamento che, dalla morte del Pontefice, ha severamente imposto
anche agli altri stretti familiari del Pontefice defunto: il secondo
e giovane segretario monsignor Mietek, le quattro suore dell'ordine
della 'Carita'', e il maggiordomo Gugel. In Vaticano, tuttavia, piu'
di qualcuno e' convinto che proprio Don Stanislao, ritenuto detentore
di innumerevoli 'segreti' del lungo pontificato polacco, potrebbe
essere un personaggio chiave nel dopo Wojtyla per quanto riguarda,
ad esempio, il passaggio di consegne al suo futuro sostituto, come
dire al nuovo Pontefice stesso. Con la nomina del nuovo Papa, se sara'
confermato nel suo incarico, don Stanislao occupera' una posizione
di tutto rispetto nella Santa Sede come Prefetto aggiunto della Casa
Pontificia. Ma a monsignor Dziwiz, nel dopo Wojtyla, potrebbe anche
essere assegnata la diocesi di Cracovia, grazie alla quale in seguito
sarebbe nominato cardinale, ossia proprio quell'incarico che in tanti
credevano si celasse tra le righe del testamento del Papa defunto. L'elenco dei 115 i cardinali del conclave. Due sono malati Questa una lista - anche con provenienze regionali e per singole nazioni - dei 115 cardinali che parteciparanno al conclave per l'elezione del successore di Giovanni Paolo II. Il nuovo Papa sarà eletto da tutti i cardinali che hanno meno di 80 anni: si tratta di 117 porporati ma due di loro, il filippino Jaime Lachica Sin e il messicano Adolfo Antonio Suarez Rivera non potranno esser presenti per motivi di salute. Oltre ai cardinali elettori ve ne sono altri 66 che avendosuperato i limiti di età non hanno diritto di voto. EUROPA - 58 Francisco Alvarez Martinez, 79, Spagna AMERICA DEL SUD, 21 Geraldo Majella Agnelo, 71, Brasile AMERICA DEL NORD, 14 Stati Uniti, 11 Aloysius Matthew Ambrozic, 75, Canada Bernard Agre, 79, Costa d'Avorio Ignace Moussa I Dauod, 74, Siria AUSTRALIA, 2 George Pell, 63, Australia Totale: 117 cardinali provenienti da 52 Paesi Le altre notizie sul Papa 1 - 2 - 3- 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 Le altre notizie di cronaca
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