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Archivio Notizie
dal 10 al 18 ottobre 2004
Il
21 presentazione del progetto agroalimentare di localizzazione a San
Marco Argentano
18/10 Un progetto localizzato in Calabria a S.Marco
Argentano in provincia di Cosenza, che opererà nel settore dell'industria
agroalimentare. A presentarlo il sottosegretario alle Attività
produttive Giuseppe Galati il prossimo 21 ottobre presso la sala del
parlamentino del ministero delle Attività produttive. Tra i partners,
si legge in una nota, due società giapponesi Kagome e Matsushita,
insieme con Villa Tosca, Antonino Gatto e Giorgio Tenuta. Tra i partecipanti,
il presidente della regione Calabria, Giuseppe Chiaravallotti, l'amministratore
delegato di Sviluppo Italia Massimo Caputi, il direttore generale per
il coordinamento degli incentivi alle imprese del Map, Roberto Pasca
di Magliano, i presidenti di Sagome e Matsushita e l'ambascaitore giapponese
in Italia, Matsubara
La
CGIL denuncia: In sette anni realizzati solo 49 Km di A/3. Per finire
ci vorrà il 2040. L’Anas replica A/3 pronta nel 2008 come
previsto
18/10 ''In sette anni sono stati realizzati solo 49
km di autostrada: pari a 7.105 metri l'anno. Con i pesanti ritardi nella
realizzazione dei lavori di adeguamento e completamento dell' autostrada
alla media di avanzamento attuale, bisognera' aspettare altri 36 anni
per viaggiare sulla 'nuova' autostrada del sud''. E' quanto si legge
nel dossier realizzato dalla Fillea-Cgil e Filt-Cgil sull'autostrada
Salerno-Reggio Calabria. Secondo quanto riportato dal dossier, l'Anas
prevedeva che l'avvio degli ultimi cantieri avvenisse nel corso dell'
anno 2001 e l'intera opera fosse completata entro quest'anno. ''Al 31
maggio 2004 - sostengono invece i sindacati - su 433 chilometri di tratta
complessiva, solo 265 chilometri sono stati appaltati. Restano da appaltare
168 chilometri e da completare 384 chilometri''. ''Si tratta - ha detto
il segretario generale della Fillea, Franco Martini - di una vicenda
emblematica di propaganda invece di una soluzione reale dei problemi.
La legge-obiettivo non e' riuscita a fare la selezione delle opere,
ad accorciare i tempi di realizzazione e a ridurre i costi. Il governo
aveva l'obiettivo di fare presto e bene. Un obiettivo smentito perche'
non faremo quest'opera in tempi brevi e neanche bene, sia in termini
di costi sia in termini di qualita'''. Sottolineando che in Italia non
ci sono imprese di costruzione strutturate in modo da poter realizzare
un simile appalto, Martini ha posto l'accento su due temi importanti
che condizionano i lavori dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Il primo e' legato al sistema del general-contractor, che secondo il
sindacato ''produrra' un processo di deresponsabilizzazione e aprira'
la strada al ricorso esasperato agli appalti e subappalti''. Oggi c'e'
una richiesta di autorizzazione a subappaltare i lavori mediamente ogni
472 metri di lavoro appaltati, sostiene infatti il dossier, con il general-contractor
questo fenomeno si accentuera', poiche' una percentuale del 70%-80%
del lavoro appaltato sara' a sua volta dato in affidamento e a loro
volta le imprese affidatarie daranno i lavori in subaffidamento. Altro
rischio, secondo Martini, e' quello dell' infiltrazione mafiosa, un
pericolo che ''resta molto alto, perche' non sono state prese misure
antimafia che potrebbero aiutare la regolarita' e la trasparenza, e
perche' la logica dei subappalti e delle subforniture incrocia il fenomeno
malavitoso''.
- Immediata la replica ufficiale dell’Anas che
comunica: L'autostrada Salerno-Reggio Calabria sarà pronta entro
il 2008 come previsto, sempre che il Governo mantenga, come non c'è
ragione di dubitare, i suoi impegni in termini di finanziamento dell'opera,
come stabilito dal Cipe. Fonti dell'Anas fanno poi presente che grazie
alle nuove normative è possibile avere costi chiari e identificati.
- Con legge obiettivo i costi aumentano del 38%. ''L'introduzione
della legge obiettivo rispetto alla legge Merloni causera' un aumento
complessivo dei costi di realizzazione del 38%. Oggi il costo previsto
finale dell'opera e' di 5 miliardi e 689 milioni di euro contro i 3,5
miliardi di euro stimati dall'Anas nel 1999''. E' quanto si legge nel
dossier della Fillea-Cgil e Filt-Cgil sullo stato di avanzamento dei
lavori dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria. ''Se con la legge Merloni
il costo medio al km dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria era di
5.807.667 euro - si legge ancora nel dossier - con gli affidamenti al
contraente generale, che riguardano 205 km, questo costo sale a 23.328.476
euro con una spesa media in piu' per chilometro di circa 17.520.808
euro, pari ad un aumento del 400 per cento''. Le critiche del sindacato
alla legge obiettivo e all' operato del Governo in termini di realizzazioni
infrastrutturali, partono dai dati della finanziaria dove, per questo
tipo di investimenti, i fondi hanno subito un taglio del 18% per le
opere pubbliche previste per il 2004 e dell' 1,7% per quelle del 2005.
L' impegno di spesa - e' stato sottolineato nel corso della conferenza
stampa di presentazione del dossier - non e' sufficiente per le 20 opere
che gia' sono state autorizzate dal Cipe. In termini di richieste specifiche
per la Salerno-Reggio Calabria, il sindacato propone di ''prevedere
l' intero finanziamento, anche nell' arco di tre esercizi finanziari,
per far decollare tutti i cantieri. Allora - e' stato sottolineato -
l' obiettivo del 2012 non sarebbe irraggiungibile, ma realistico mettendo
a pieno regime la macchina''. Per la Fillea, l' esborso nei tre esercizi
dovrebbe essere di circa 127 milioni di euro.
-Epifani “Le solite promesse del governo”.
''Questi dati, se rafforzati con quelli dei tagli in finanziaria, dicono
del rapporto totalmente sbilanciato tra le promesse e i fatti. Invito
quindi il governo affinche' torni coi piedi per terra per affrontare
seriamente il problema delle infrastrutture essenziali per il Mezzogiorno''.
Commenta cosi' il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani,
i dati del dossier presentato dalla Fillea e dalla Filt sullo stato
dei lavori dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria. ''Siamo in presenza
- ha aggiunto Epifani - di un ritardo epocale, che tende a crescere,
di una levitazione dei costi robusta, di una tipologia di gestione del
lavoro fatta sempre piu' di appalti e subappalti''. E quando le grandi
opere vengono gestite in questo modo, ha aggiunto il leader della Cgil,
''la sicurezza e la qualita' del lavoro entrano in rotta di collisione
con le regole e gli accordi''.
Attentato
con bottiglia incendiaria contro mezzo meccanico a Rossano
18/10 Due uomini col volto coperto da caschi ed a bordo
di una moto di grossa cilindrata hanno lanciato una bottiglia molotov
all' interno dell' abitacolo di un mezzo meccanico impegnato in lavori
per conto nel Comune di Rossano. Il fatto e' accaduto oggi nella frazione
Scalo della citta' ionica. I banditi hanno approfittato della pausa
pranzo degli operai per dare fuoco al mezzo combinato (escavatore-ruspa),
che e' andato completamente distrutto. I danni, secondo il titolare
dell' impresa Co.Ge.Ca., Damiano Perrone di Corigliano, ammonterebbero
a circa trentamila euro. A nulla e' valso il tentativo di fermare i
centauri da parte degli operai che stavano mangiando a poca distanza
del mezzo. Gli attentatori ostacolati nella corsa sarebbero caduti e
si sarebbero prontamente rimessi in sella per poi dileguarsi per le
vie cittadine. Le indagini sono condotte dal personale del Commissariato
della Polizia di Stato di Rossano. L' attentato di oggi fa seguito a
quello consumato quattro giorni fa nel Comune di Mirto-Crosia dove sono
stati incendiati sei betoniere.
L’ass.
Gentile incontra il Presidente dei commercianti di Stoccarda, Firtz
18/10 L' assessore regionale alle Attivita' produttive,
Pino Gentile, in occasione della manifestazione a Stoccarda che ha visto
l' interscambio ed il confronto tra le imprenditrici tedesche e le venti
venute dalla alabria, ha incontrato il presidente dell' Associazione
regionale dei commercianti al dettaglio Firtz. ''Sono lieto - ha detto
Firtz, riferisce una nota dell' ufficio Stampa della Giunta regionale
- di poter salutare le mie colleghe calabresi. La pasta, gli antipasti,
tutti gli alimenti italiani sono ben conosciuti ed apprezzati a Stoccarda.
E se si pensa alla diffidenza con cui il nostro popolo si accosta ai
prodotti stranieri, e' facile capire che quelli italiani, evidentemente,
sono davvero pregiati. I prodotti italiani si trovano non solo negli
scaffali dei mercati o dei buongustai ma il buon gusto italiano regna
anche nei negozi di moda. Siamo a completa disposizione per supportare
le iniziative delle imprenditrici calabresi''. Gentile, dal canto suo,
nel ringraziare il presidente dei commercianti della regione Badenwurtenberg
ha ribadito che ''l' imprenditoria femminile riguarda solo un aspetto
della nostra economia. Quello di oggi - ha aggiunto - e' un primo incontro
da cui pensiamo che possano nascere scambi di esperienze. Noi vogliamo
farci conoscere meglio e di piu', ecco perche' vi invitiamo a venire
da noi. La Calabria e' la terra della Magna Grecia con la sua cultura,
la sua arte, i suoi beni monumentali e le sue grandi bellezze naturali
che ci piacerebbe farvi apprezzare''. Ma prima di lasciare la Germania,
l' assessore Gentile ha voluto incontrare anche i rappresentanti degli
oltre diecimila calabresi che si trovano a Stoccarda. Nel corso dell'
incontro, improntato sulla cordialita', come accade tra persone che
si conoscono da molto tempo, i corregionali hanno posto al responsabile
regionale del Turismo una serie di domande relativamente alla viabilita',
allo sviluppo edilizio e alle possibili incentivazioni di cui potrebbero
usufruire qualora, ritornati in Calabria, volessero avviare qualche
attivita'. Gentile, nel rispondere alle domande, ha sottolineato che
''siamo qui, come voi sapete, per presentare il valore delle donne calabresi
attraverso le proprie attivita' di carattere imprenditoriale. Sono venute
- ha proseguito - con noi ed hanno esposto i loro prodotti addirittura
nel Palazzo dell' Economia di Stoccarda. Con la nostra presenza abbiamo
voluto consolidare alcuni rapporti che gia' esistevano, per avviarne
degli altri nuovi e per avere l' opportunita' di incontrare tutti voi
che vivete da molti anni qui. Ed e' bello incontrare qualcuno con cui
da tempo ci si era persi di vista. Abbiamo avuto incontri significativi
anche con le autorita' di questa regione con le quali si sono poste
le basi per un lavoro in sinergia intorno ai problemi del lavoro da
cui, sono certo, nasceranno rapporti di collaborazione commerciale e
turistica piu' consolidati. Ma mi piace dire - ha concluso Gentile -
che nel corso dei nostri incontri i rappresentanti istituzionali ci
hanno confermato la stima verso di voi che risiedete qui, per come vi
siete inseriti ed imposti con la vostra correttezza nel tessuto sociale
della citta' che vi ospita. Anche per questo, sento di ringraziarvi
particolarmente perche', con sacrifici e costante lavoro, siete riusciti
ad affermarvi e ad essere stimati e rispettati''.
“Da
sud a sud” dal 20 al 23 in Calabria la carovana di solidarietà
agli immigrati
18/10 Fara' tappa anche in Calabria, dal 20 al 23 ottobre
prossimi, la ''Carovana della solidarieta', della denuncia e per la
giustizia 'Da sud a sud''', promossa da un gruppo di associazioni in
occasione della riapertura, fissata al prossimo 26 ottobre, del processo
sulle presunte violenze subite dagli immigrati ospiti del Centro di
permanenza temporanea (cpt) ''Regina Pacis'' di San Foca a Lecce. L'
iniziativa, voluta dallo sportello migranti Dino Frisullo, dalla rete
antirazzista del Sud, dal dipartimento Migrandi del Prc e dal Pdci della
provincia di Reggio Calabria - riferisce una nota - e' stata indetta
in concomitanza con il processo che vede come imputato principale il
gestore del centro leccese, don Lodeserto. ''Saranno invitati a testimoniare
contro don Lodeserto - prosegue il comunicato - alcuni 'operatori',
undici carabinieri (tra cui due graduati) e due medici, oltre ad undici
ragazzi maghrebini che, nel novembre del 2002, subirono diverse violenze
all' interno del Cpt di Lecce. Si tratta del primo processo in Italia
contro i gestori di un Cpt e i loro metodi disumani in cui un pubblico
ministero abbia identificato (con nomi e cognomi) gli esecutori di tali
aberranti azioni, con prove schiaccianti''. Dal 20 di ottobre, dopo
una presenza in Basilicata, a Potenza (il 19) sara', a Cosenza, nella
sede dell' associazione Kasbah. Seguiranno gli appuntamenti di Crotone
(il 21) nella sede dell' Arci e il 22 a Riace nella sala del consiglio
comunale. In chiusura della presenza calabrese, la Carovana fara' tappa
a Reggio (il 23) dove si svolgera' un' iniziativa nel Cinema Dopolavoro
ferroviario. In tutti gli appuntamenti saranno proiettati tre video
sulla condizione dei Cpt: ''Mare nostrum'' di Stefano Moncherini, ''Lager
di stato?'' di P.a.z. (Permanent Autonomy Zone) e ''No lager no deportazioni''
di Laboratorio Z e Rete Antirazzista Siciliana. La mobilitazione - e'
precisato nella nota degli organizzatori - e' stata realizzata per sollecitare
la massima attenzione da parte della societa' civile, delle associazioni
e di quanti credono nella giustizia, nella liberta', nella solidarieta'
e nella necessita' di battersi contro la Bossi-Fini. La manifestazione
''Da sud a sud'' si concludera' a Lecce il 26 ottobre.
Protesta
dei lavoratori dei traghetti causa un blocco di due ore del traffico
sullo stretto
18/10 Si sta gradualmente normalizzando la situazione
del traffico veicolare nella zona adiacente agli imbarchi di Villa San
Giovanni per la Sicilia, dopo che stamattina i lavoratori della societa'
marittima Rfi Bluvia avevano bloccato il transito determinando rallentamenti
anche di due ore. La protesta era nata per la recente concessione rilasciata
alla nuova compagnia Amadeus spa, del gruppo Matacena, che avrebbe cerato
concorrenza sui traghetti e timore per i posti di lavoro. La protesta
si è subito conclusa dopo che l’Amadeus spa ha assicurato
l’interesse a rilevare le due navi della RFI e il suo assorbimento
nell’azienda. Secondo quanto riferisce la Polizia stradale di
Villa San Giovanni, che ha operato assieme ai carabinieri e ai vigili
urbani per limitare i disagi molto pesanti anche sul traffico nel centro
abitato della cittadina, la circolazione, che in precedenza era stata
deviata su un' arteria secondaria, e' ripresa sulla strada principale
che conduce ai traghetti.
Sospetti
collusi alla ‘ndrangheta, arrestati in Svizzera
18/10 Alcune persone, sospettate di legami con la mafia
calabrese, sono state arrestate in Svizzera, nella regione di Zurigo,
nell'ambito di un'inchiesta sulla criminalita' organizzata. Lo ha reso
noto a Berna il portavoce del Ministero pubblico della Confederazione
(procura) confermando informazioni pubblicate dalla stampa elvetica.
Il portavoce, Hansjurg Mark Wiedmer, ha precisato che le indagini della
Procura federale hanno riscontrato collegamenti in Ticino e in Italia.
I primi arresti - ha aggiunto - risalgono all' estate scorsa e da allora
''diverse persone'' si trovano in detenzione preventiva. Wiedmer non
ha voluto precisare il numero esatto delle persone incarcerate ne' fornire
ulteriori indicazioni sulle indagini.
Giovedì
il presidente Ciampi consegnerà le onorificenze ai Cavalieri
del Lavoro. Tra di loro Renzo Caligiuri
17/10 Imprenditori, industriali, manager: tra i venticinque
nuovi Cavalieri del Lavoro che giovedi' saliranno al Quirinale per ricevere
dalle mani di Carlo Azeglio Ciampi l'onorificenza conferita il 2 giugno
scorso, figurano come di consueto molti dei protagonisti dell'economia
italiana. Tra di loro il cosentino Renzo Caligiuri. Nato a Celico (Cosenza)
nel 1940 e' a capo dell'azienda agricola Torre di Mezzo, che ricopre
una superficie di 250 ettari destinati a diverse colture. Dalle mele
alle arance, alle pesche nettarine, alle olive. I prodotti vengono commercializzati
al 90 per cento sui mercati esteri. Importante anche l'allevamento di
300 mucche. Il fatturato 2002 dell'azienda e' stato di oltre 5 milioni
di euro. Nel 1996 Caligiuri ha ricevuto la medaglia d'oro Calabria Brutium
calabresi nel mondo.
Questo l'elenco completo dei Cavalieri nominati dal Presidene della
Repubblica, con il settore economico e la regione d'attivita': Alberto
Bombassei (meccanica, Lombardia), Renzo Caligiuri (agricolo, Calabria),
Gianfranco Cora' (commercio di legnami, Veneto), Aldo Delle Piane (meccanica,
Liguria), Giuseppe Donato (meccanica, Piemonte), Piero Ferrari (metalmeccanica,
Liguria), Luigi Galassi (chimica, Lombardia), Agostino Gallozzi (marittima,
Campania), Maria Luisa Gavazzeni in Trussardi (abbigliamento, Lombardia),
Pierfrancesco Guarguaglini (meccanica, Lazio), Adolfo Guzzini (plastica,
Marche), Umberto Klinger (aeronautica, Lazio), Goffredo Lombardo (cinematografia,
Lazio), Franco Lucherini (vetraria, Toscana), Sergio Maione (alberghiera,
Campania), Fabrizio Palenzona (trasporti, Piemonte), Ercole Pellicano'
(meccanica, Lazio), Diego Planeta (enologico, Sicilia), Alessandro Profumo
(credito, Lombardia), Michele Puller (tessile, Germania), Luigi Roth
(servizi, Lombardia), Orazio Samoggia (editoria, Emilia-Romagna), Paolo
Scaroni (elettrica, Lombardia), Marco Vacchi (meccanica, Emilia-Romagna),
Bruno Veronesi (alimentare, Veneto).
Criminalità:
Ledonne e Facciolla a convegno: “Colpire le teste pensanti”
16/10 ''Le realta' piu' sofferenti per la presenza
della criminalita' organizzata, oggi, sono Crotone e Vibo Valentia,
dove tanti amministratori sono costantemente minacciati. La stessa cosa
succede a Reggio, dove si sono verificati fatti che vanno ben al di
la' delle stesse minacce. C' e' dunque un' azione dei poteri criminali
massiccia che investe queste zone in particolare, ma, tutta la Calabria
e' interessata''. Ad affermarlo e' stato Emilio Ledonne, procuratore
nazionale aggiunto della Direzione nazionale antimafia, a margine del
Convegno ''Insieme per la Legalita''', che si e' svolto a Lauropoli,
frazione di Cassano. ''Non bisogna - ha aggiunto Ledonne - abbassare
la guardia nell' azione di contrasto alla criminalita'. Bisogna ricercare
anche la collaborazione del cittadino, senza la quale l' azione di contrasto
diventera' sempre piu' difficile''. In merito alle intimidazioni ad
amministratori locali, Ledonne ha sostenuto che ''bisogna vedere quali
sono riferibili a poteri criminali e quali ad altre circostanze o situazioni
locali. Per quelle che sono riferibili ai poteri criminali - ha sostenuto
- sono estremamente pericolose, perche' intendono delegittimare le Istituzioni
e quando in un paese avviene cio' non e' una buona cosa. Rischiamo di
avere gente che non si candidera' piu'. E' una cosa che deve far riflettere
soprattutto gli investigatori, ma anche coloro i quali hanno la facolta'
e l' obbligo di attivare le misure di prevenzione''. All' incontro ha
partecipato anche il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Eugenio
Facciola, a giudizio del quale, parlare di legalita' nel territorio
della Sibaritide ''e' un argomento scottante, sia per i fatti eclatanti
che si verificano ormai da qualche tempo, sia per tutto quello che circonda
questi fatti. Parlare di legalita' in questa zona - ha sostenuto - non
e' solo parlare della mafia tradizionale. Non e' solo la mafia che uccide.
E' un concetto molto piu' ampio''. Ed anche l' attuale silenzio delle
armi, per Facciola non e' per niente tranquillizzante: ''In genere il
silenzio porta sempre molto rumore''. Secondo il magistrato, la recrudescenza
del fenomeno mafioso ''non e' legata solo ai fatti eclatanti che si
verificano. Credo - ha sostenuto - che vi sia un terzo livello. Bisogna
innalzare il livello di lotta alla mafia, cosa che in questi anni non
e' avvenuto. Forse certi fatti sono da leggere in questa direzione.
Noi abbiamo un' idea sbagliata della mafia, perche' continuiamo a prestare
attenzione al gesto eclatante, a circoscrivere l' attivita' delle cosche
all' efferatezza. Vi e' una sorta di livello successivo, superiore,
che e' quello che, evidentemente, fa si che l' amministratore scomodo
deve essere combattuto con le armi, che fa si che il poliziotto, il
magistrato deve essere combattuto perche' sta diventando scomodo in
quel determinato momento storico. Vi e' un innalzamento di livello da
parte della criminalita' mafiosa. Innalzamento che dovremmo attuare
anche noi nella lotta a questo fenomeno''. ''Le operazioni - ha sostenuto
Facciolla - servono a colpire l' ala armata. Il problema adesso e' cominciare
a mirare alle teste pensanti. A mio avviso e' questa la mafia piu' pericolosa,
perche' e' quella vischiosa, impenetrabile, che si respira pero' non
si tocca, non si vede. Non uccide, ma uccide con la carta stampata,
uccide, forse, piu' delle armi, piu' dei kalashnikov e piu' dei bazooka.
Vi e' una sottile attivita' di normalizzazione della lotta alla mafia
che e' pericolosissima''. Alla domanda su quali armi fornisca lo Stato
per combattere la mafia, Facciola ha sostenuto che ''le armi sono spuntate.
Sono in magistratura da oltre un decennio - ha proseguito - e abbiamo
fatto sempre passi indietro, nel senso che abbiamo avuto sempre meno
armi o comunque diventavano meno letali di quanto dovevano essere. Il
problema e' che oggi le indagini si fanno su tre fronti: intercettazioni,
testimonianze e collaboratori di giustizia. Di testimonianze, purtroppo,
in queste zone meglio non parlarne. Intercettazioni telefoniche e ambientali
sono vittime, oramai da anni, di un' azione di repressione al contrario.
Vengono sistematicamente smontati processi per un eccessivo formalismo
ed i giudici sono chiamati a pronunciarsi in aderenza a quel formalismo
voluto dal legislatore. Rimangono i collaboratori di giustizia che se
usati male finiscono per diventare pericolosi. Anche per noi, a volte.
Il collaboratore, oggi, e' uno dei mali necessari. E' innegabile che
ci sono stati risultati. Hanno contribuito in maniera notevole a sconfiggere,
a colpire certi fenomeni. Pero', e' anche vero che vi sono troppi casi
di collaboratori che vengono usati in maniera distorta. La vicenda di
Brusca non la conosco e non voglio entrare nella situazione specifica.
E' innegabile che il danno c' e' - ha concluso Facciolla - perche' la
gente sa chi e' Brusca e non ha voglia di trovarselo per strada, faccia
a faccia. Forse e' lo stesso sentimento che ho io come magistrato. Pero',
purtroppo, applichiamo quello che abbiamo''.
Barile
convoca una riunione della CDL sull’ordine pubblico a Cetraro.
Solidarietà a Visca
16/10 Si è svolta a Cetraro una riunione straordinaria
dei Segretari provinciali della Casa della Libertà.L’incontro,
sollecitato dal Coordinatore della Cdl in Consiglio Provinciale, Mimmo
Barile, ha affrontato il tema della sicurezza e delle legalità
in una parte del territorio provinciale dove siverifica una pericolosa
recrudescenza del fenomeno mafioso. All’incontro ha preso parte
anche il Sindaco di Cetraro, Ciro Visca, che, nei giorni scorsi, aveva
chiesto maggiore attenzione da parte dei rappresentati della Casa Della
Libertà in merito alla difficile situazione del centro tirrenico.I
segretari della Casa della Libertà, oltre a rinnovare a Visca
il loro totale sostegno e la loro piena solidarietà, hanno sottolineato
l’importanza dei Sindaci nell’azione di contrasto alla criminalità.
<<Gli amministratori locali – è stato detto –
rappresentano l’avamposto dello Stato che si trova più
esposto all’attacco mafioso ed ai tentativi, costanti, di ingerenza
della criminalità. Non vanno, quindi, mai lasciati soli nella
loro attività ammnistrativa>>. Nel corso della riunione
s’è stabilito di attivare tutte le iniziative utili ad
un miglior coordinamento delle forze di Polizia che , comunque, già
svolgono una attività meritoria che, assieme all’impegno
della Magistratura, ha consentito di concretizzare importanti operazioni
contro la criminalità organizzata. Ciro Visca, dal canto suo,
ha ringraziato i Segretari provinciali e Mimmo Barile per l’importante
segnale di attenzione dimostrato nei suoi confronti ed ha evidenziato
l’importanza che le Istituzioni si costituiscano parte civile
nei processi per mafia. <<In particolare – ha detto Ciro
Visca, riprendendo l’iniziativa del leader della Cdl in Consiglio
provinciale Barile –è importante che l’ ente Provincia
dia un segnale concreto in tale direzione, costituendosi sistematicamente
parte civile nei processi per mafia>>. Nel corso della discussione,
inoltre, sono stati affrontati altri importanti argomenti. Tutti i presenti
hanno espresso solidarietà al Sindaco di Reggio Calabria Scopelliti
per il grave atto intimidatorio perpetrato nei giorni scorsi ed hanno
evidenziato che una azione di contrasto reale alla criminalità
non può prescindere da una nuova e più incisiva politica
sul credito. In tale direzione s’è convenuto che la criminalità
è ormai diventata, attraverso l’usura, il vero gestore
del credito anche a causa dell’alto costo del denaro praticato
dagli Istituti bancari e dalla eccessiva richieste di garanzie che spesso
impediscono un reale accesso al credito. La discussione dei Segretari
della Casa delle Libertà non ha riguardato solo Cetraro. E’
stata affrontata anche la difficile situazione di Cassano, altro centro
governato dal centrodestra, alle prese con una grossa emergenza mafiosa.
In merito è stato sottolineato come <<sia necessario mettere
in cantiere iniziative - hanno detto i segretari della Cdl - che rendano
più concludenti tutte le politiche per la sicurezza e l’ordine
pubblica>>. Infine è stata ribadita la necessità
dell’istituzione della Polizia provinciale che assicurerebbe un
maggiore controllo dell’enorme territorio della Provincia di Cosenza.
A
Reggio fiaccolata contro la mafia presenti Centaro e Loiero
16/10 Oltre cinquemila persone, con 1.800 fiaccole,
hanno sfilato per le vie della citta' di Reggio Calabria per dire non
alla 'ndrangheta. Alla manifestazione, nata quasi spontaneamente dopo
il ritrovamentodi 600 grammi di tritolo in uno dei servizi igienici
di palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria, hanno partecipato,
oltre al sindaco Giuseppe Scopelliti, alla Giunta ed ai consiglieri
comunali, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Roberto
Centaro, parlamentari, esponenti di An (partito del sindaco Scopelliti)
e di altre forze politiche, rappresentanze delle istituzionali regionali,
provinciali e comunali della Calabria. Presente anche il mondo della
Chiesa. La fiaccolata e' partita da piazza De Nava ed ha percorso le
principali vie del centro della citta' dello Stretto.
- Il presidente della Commissione antimafia Centaro
ha dichiarato ''Se la criminalita' organizzata in Calabria reagisce
intimidendo e minacciando gli amministratori locali' significa che comincia
ad essere alle corde''. Secondo Centaro, ''c' e' un fiorire di atti
intimidatori nei confronti dei pubblici amministratori che per un verso
potrebbe anche essere un segnale positivo, evidenziando che la politica
ha voltato pagina e non fa sconti o cortesie a nessuno. Si tratterebbe
di un fatto allarmante anche se tali episodi non avessero una matrice
legata ad ambienti della criminalita' orgaizzata, ma fossero collegati
a reazioni violente di singoli cittadini. Quel che serve, comunque,
e' che la politica calabrese metta da parte le faide al suo interno
e si stringa attorno ai sindaci, di qualunque colore politico essi siano,
per potere lottare il nemico comune. Il confronto politico e' ideologico
fa parte della fisiologia. Evitiamo, dunque, che scada nelle patologie''.
Il presidente della Commissione antimafia ha poi lanciato un appello
ai calabresi. ''La soluzione di queste problematiche - ha detto - non
e' solo un problema di organici di polizia e magistratura, ma dipende
dalla reazione dei cittadini accompagnata a quella delle istituzioni.
Potremmo anche decidere di militarizzare il territorio, ma non servirebbe
a nulla se i calabresi dimostrassero di non volere reagire''.
- Presente anche Agazio Loiero, vicepresidente dei
deputati della Margherita, che ha affermato “'Credo che in merito
a questa vicenda sia molto importante l' unita' delle forze politiche''.
''L' escalation criminale - ha aggiunto Loiero - e' un problema per
tutti. In una regione come la Calabria, teatro di episodi come il ritrovamento
dell' ordigno nel Municipio di Reggio Calabria, e' un fatto molto significativo
che siamo tutti insieme qui a difendere la nostra terra. Nelle ultime
settimane abbiamo assistito a fatti inconcepibili. Anche immaginando
cosa si possa muovere nel ventre del territorio, non pensavamo mai,
comunque, che si potesse arrivare a questo punto. Ecco perche' siamo
qui''. La manifestazione in corso a Reggio Calabria vede la partecipazione
di parlamentari, sindaci, consiglieri regionali e rappresentanti di
numerosi enti locali, tra cui le Province di Reggio Calabria e Catanzaro.
Morta
la donna affetta da BSE (mucca pazza). Disposta l’autopsia
16/10 E' deceduta la donna di 70 anni, originaria di
Dipignano (Cosenza), affetta presumibilmente da "encefalopatia
spongiforme", la variante cosiddetta della "mucca pazza".
L'anziana era ricoverata, in stato di coma, in una clinica privata del
Tirreno cosentino, dove e' deceduta. La Procura della Repubblica di
Paola ha disposto l'autopsia, che sra' eseguita probabilmente lunedi'
prossimo in una struttura specializzata di Brindisi. Sulla vicenda si
era espresso ufficialmente il responsabile del dipartimento di prevenzione
dell'Azienda sanitaria di Paola, Piero Borsani, il quale aveva confermato
che la signora si trovava in coma perche' affetta dal morbo di Creutzfeldt-Jakob,
una variante della Bse, la malattia della mucca pazza, ma aveva aggiunto
che le sue condizioni di salute non erano riconducibili ad ingestione
di carne infetta". - I primi elementi raccolti durante l'autopsia
hanno confermato che si tratta di "encefalopatia spongiforme",
ma non bovina; si tratta, comunque, di una variante della cosiddetta
"mucca pazza". La donna di settant'anni deceduta nei giorni
scorsi in una struttura sanitaria privata del Tirreno cosentino, per
quello che era stato definito un presunto caso di Bse, era realmente
infetta dal morbo di Creutzfeldt-Jakob. La malattia, pero', non sarebbe
stata contratta a seguito di ingestione di carne. L'indiscrezione, che
conferma la versione ufficiale del Dipartimento di prevenzione della
Azienda sanitaria n.1 di Paola, fornita dal dottor Piero Borsani, e'
trapelata questa sera da fonti interne al policlinico "Antonio
Perrino" di Brindisi, unica struttura del Centro-Sud Italia specializzata
per simili casi. In un primo momento, sia i Carabinieri del Nas che
la Procura della Repubblica di Paola, ma anche e soprattutto il Ministero
della Salute, erano stati allertati perche' si pensava ad un caso di
Bse, quindi riconducibile ad ingestione di carne infetta. Solo qualche
giorno piu' tardi, tuttavia, si e' avuta la quasi certezza che si tratterebbe
di encefalopatia spongiforme, ma non bovina, cosi' come confermano le
analisi del Dipartimento di prevenzione dell'As 1. La salma dell'anziana
donna, originaria di Dipignano, era giunta in Puglia nella tarda mattinata,
e gia' alle 16,30 e' stato eseguito l'esame autoptico, il cui risultato
sara' pero' confermato e ufficializzato solo tra quindici giorni.
Ascoltato
dalla polizia il macchinista del locomotore impazzito.
16/10 Franco Siciliano, il macchinista del locomotore
che ieri ha percorso centinaia di chilometri senza guida tra Calabria,
Basilicata e Campania, prima di bloccarsi nella stazione di Rutini,
nel salernitano, e' stato sentito oggi, per circa un' ora, dal personale
della Polfer di Paola che sta conducendo le indagini sull' incidente.
L' uomo e' stato ascoltato nell' ospedale dove si trova ancora ricoverato
per il trauma cranico e le contusioni riportate cadendo dal mezzo. Agli
investigatori, seCondo quanto si e' appreso, ha confermato di essere
scivolato subito dopo avere avviato il locomotore e di non essere riuscito
a risalire sul mezzo. Siciliano e' ancora in stato di choc, ma le sue
condizioni sono in via di miglioramento. Il sostituto procuratore di
Paola Domenico Fiordalisi, intanto, ha nominato il consulente che dovra'
accertare la dinamica dell' incidente e se vi siano stati malfunzionamenti
negli impianti del locomotore, in particolare quelli di sicurezza. Il
perito, l' ingegnere meccanico Letterio Gatto, si e' gia' recato a Rutino
per un primo sopralluogo sul mezzo. Sulla base della sua relazione,
il magistrato dovra' decidere come procedere.
Faceva
lavorare immigrati clandestini: arrestato
16/10 I carabinieri hanno arrestato a Rose Eugenio Fabbricatore, di
53 anni, con l' accusa di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina.
L' arresto e' stato nel corso dei controlli eseguiti nell' ambito dell'
operazione fatta da polizia e carabinieri in provincia di Cosenza che
la scorsa notte ha portato all' individuazione di un' organizzazione
che avrebbe fatto entrare illegalmente immigrati clandestini nel territorio
nazionale. L' arresto di Fabbricatore e' scattato dopo che nella sua
abitazione sono stati trovati due immigrati rumeni privi di permesso
di soggiorno che svolgevano un' attivita' lavorativa alle dipendenze
dell' uomo. Fabbricatore e' stato portato nel carcere di Paola, mentre
nei confronti dei due immigrati rumeni e' stata avviata la procedura
per l' espulsione dal territorio nazionale.
Un
arresto a Paola
16/10 I carabinieri hanno arrestato, in esecuzione di un' ordine di
carcerazione della Procura di Paola, C.P., di 35 anni. L' uomo deve
scontare una condanna a dieci mesi per reati contro il patrimonio. Nel
corso di un' operazione di controllo, inoltre, i militari della Compagnia
di Paola hanno denunciato due persone, a Belmonte e Fiumefreddo, rispettivamente
per sottrazione di oggetti sottoposti a sequestro e per ricettazione.
Sono anche stati controllate 140 persone e 13 esercizi pubblici.
L'Ass.
Gentile a Stoccarda incontra il sottosegretario Mehrlander e il Sindaco
Schuster
16/10 L' assessore regionale alle Attivita' produttive,
Giuseppe Gentile, ha continuato i suoi incontri istituzionali a Stoccarda,
dove si svolge la manifestazione che vede protagoniste le imprenditrici
tedesche e quelle calabresi per un confronto ed un interscambio sulle
loro produzioni e sulle loro aziende. L' appuntamento ha visto anche
la partecipazione di Caterina Mauro e Stefania Serafin, in rappresentanza
del Ministero alle Attivita' Produttive. Gentile, e' scritto in una
nota dell' Ufficio Stampa della Giunta regionale, si e' incontrato con
il sottosegretario all' economia, Horst Mehrlander, e con il sindaco
di Stoccarda, Wolfgang Schuster, i quali si sono detti molto lieti della
riunione e del progetto che le imprenditrici del Land Baden Wuttemberg
stanno sviluppando in comune alle venti giovani colleghe provenienti
dalla Calabria. Si tratta delle imprenditrici che hanno potuto usufruire
dei finanziamenti previsti dalla legge 215, la cui applicazione e' coordinata
dal Dirigente regionale Domenico Lemma attraverso la ''Misura di accompagnamento
Sida'' (Sistema integrato di azione), curata da Lilli Pudano. Nella
sala di esposizione della Casa dell' Economia della citta' tedesca,
il console generale d' Italia, Mario Musella, ha evidenziato che ''attraverso
questi incontri le giovani calabresi potranno sicuramente avviare una
seria collaborazione per un inserimento operativo in questi settori
anche a Coccarda''. Il Sottosegretario tedesco all' Economia, Mehrlander,
invece, ha parlato dei rapporti tra i due Paesi e, quindi con la Calabria:
''Le intese con l' Italia sono passati fino ad oggi attraverso la Lombardia
e la Toscana, ecco perche' sono ben lieto - ha detto - che ad esse,
da oggi, si aggiunga la Calabria. Mi rallegro del fatto che siamo capaci
di avviare questo progetto pilota che dimostra come si possano approfondire
i rapporti economici e sociali tra questi due Paesi ed in particolare
tra queste due regioni. Confermo che lo seguiremo con grande attenzione
ed assicuro che cercheremo di promuovere in ogni modo anche i futuri
contatti''. L' assessore Gentile ha sottolineato l' importanza della
presenza a Stoccarda. ''Siamo qui - ha detto - per presentare un nuovo
modo di fare produzione che e' quella di favorire l' artigianato in
generale, ma e' anche quello di favorire l' impegno e la sfida che le
donne stanno lanciando in Calabria, avviando, con sacrifico, delle attivita'
produttive individuali. La mia presenza qui esprime la volonta' di rafforzare
un rapporto che, a dire il vero, e' gia' abbastanza solido. Questa iniziativa
con la presenza delle giovani imprenditrici e l' accoglienza che e'
stata loro riservata mi fa ben sperare e, sin d' ora, ribadisco la massima
disponibilita' a continuare questo rapporto anche per gli anni futuri''.
''Dobbiamo fare in modo - ha aggiunto Gentile - soprattutto in questo
momento in cui la globalizzazione potrebbe portare alla penalizzazione
della qualita' rispetto alla quantita', che la nostra collaborazione
diventi piu' intensa e competitiva in termini qualitativi del prodotto,
favorendo un' adeguata specializzazione nella diversificazione dei settori''.
Lo stesso Sindaco di Stoccarda, il Comune che conta la presenza di oltre
diecimila calabresi, ha sottolineato che la ''collaborazione tra la
Calabria e l' area di Stoccarda ha buone prospettive di sviluppo perche'
molti calabresi hanno scelto da molti anni di vivere qui. Quelli che
sono stati portati qui, che siano prodotti naturali, farmaceutici o
gioielli e lavori artigianali, mi sembrano tutti prodotti di altissimo
livello e, pertanto, potranno trovare un buon collocamento a Stoccarda''.
Nel ringraziare il Borgomastro di Stoccarda, l' assessore regionale
alle Attivita' produttive, Pino Gentile, ha posto l' accento sulla necessita'
che quello ''di oggi venga considerato solo il primo passo, rispetto
alle collaborazioni che devono continuare nel tempo. Italiani e tedeschi
- ha proseguito Gentile - lavorano insieme in molti settori. Speriamo
che questa collaborazione si intensifichi anche nel comparto dell' artigianato
di qualita', come quello che abbiamo portato oggi''. Durante il soggiorno
tedesco, le imprenditrici hanno potuto esporre i loro prodotti anche
nei padiglioni di uno dei grandi magazzini della Kaufhof, nel centro
della citta', mentre la cena della serata di gala e' stata preparata
dal cuoco calabrese Pietro Lecce e tutto rigorosamente con prodotti
tipici regionali.
Pietro
Molinaro nuovo presidente di Coldiretti Calabria
16/10 L' imprenditore agricolo Pietro Molinaro e' il
nuovo presidente della Coldiretti calabrese. Molinaro, che subentra
a Nicola Lucchetti, e' stato eletto dall' assemblea regionale dell'
organizzazione agricola che si e' svolta a Crotone. Assieme al presidente,
l' assemblea congressuale della Coldiretti calabrese ha rinnovato il
comitato direttivo: a farne parte sono stati chiamati Ranieri Filippelli,
Francesco Giovinazzo, Domenico Lazzaro, Sandra Pascali, Francesco Sacca'
Pietro Tarasi e Roberto Torchia. Ai lavori della due giorni - culminata
con l' assemblea elettiva ma che si e' occupata anche di temi come la
nuova politica agricola comune, la legge di orientamento ed etichettatura,
le novita' fiscali intervenute nel settore - hanno partecipato dirigenti
nazionali ed esperti dell' organizzazione. A portare i saluti del presidente
della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti ai congressisti, stamani,
e' stato il capo di gabinetto della presidenza Franco Morelli. Presidente
dell' Associazione provinciale allevatori di Cosenza, Molinaro, e' un
imprenditore agricolo particolarmente impegnato nel settore suinicolo
ed e' anche presidente della Cozac (Cooperativa zootecnica calabrese).
L' uscente Lucchetti, che da qualche settimana riveste la carica di
presidente della Camera di Commercio di Cosenza, e' stato eletto nel
collegio dei revisori dei conti.
Nuovo
Istituto Geometra di Rossano ancora chiuso, protesta degli studenti
16/10 I duecentocinquanta studenti dell' Istituto tecnico
per geometri di Rossano hanno manifestato stamani per le strade della
citta' per protestare contro la mancata apertura del nuovo edificio
che dovra' ospitare la scuola. La struttura e' stata realizzata dalla
Provincia ed e' stata ultimata un anno e mezzo fa, ma ancora e' chiusa.
Gli studenti, che stanno protestando gia' da alcuni giorni per richiamare
l' attenzione sulla loro condizione (sono ospitati in un edificio senza
palestra e senza strutture si supporto), oggi hanno deciso di scendere
in piazza. Anche il preside dell' istituto si e' detto solidale con
i ragazzi.
Il
Consiglio provinciale del 15 ottobre.
16/10 Il Consiglio Provinciale si è riunito
venerdì 15 ottobre 2004 scorso, per trattare gli argomenti iscritti
nel relativo Ordine del Giorno di convocazione dei lavori. In apertura
dei lavori, il Presidente del Consiglio On. Francesco Principe ha espresso
la propria solidarietà al Consigliere Provinciale Antonio Praticò,
oggetto nei giorni scorsi di un vile atto di aggressione. Le istituzioni
– ha affermato l’On. Principe – hanno la responsabilità
di far cessare la politica dei veleni, perché quando essa prende
il posto della democrazia è la fine di ogni convivenza civile
e pacifica. E’ dunque necessario un confronto serrato, per tenere
alta la dignità istituzionale e fermare la parabola discendente
che sta inesorabilmente colpendo il confronto democratico nel nostro
Paese.
Il Consigliere Domenico Barile è intervenuto
per esprimere la propria condivisione delle parole del Presidente del
Consiglio, unitamente al proprio sostegno e alla solidarietà
nei confronti del collega Praticò. Ha, quindi, sottolineato che
esempi di intolleranza e malcostume sono ormai all’ordine del
giorno; e che non può essere sottaciuto il gravissimo episodio
intimidatorio verificatosi ai danni del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe
Scopelliti ed il fatto che la Città di Reggio continua a pagare
un prezzo altissimo ad una criminalità feroce, che lede l’immagine
dell’intera Calabria e ne limita le possibilità di sviluppo
socio-economico e culturale.
E’ quindi intervenuto il Consigliere Franco Corbelli,
il quale si è associato alle espressioni di solidarietà
di Principe e Barile. Ha però sottolineato che nei giorni scorsi
si è recato a Reggio Calabria per portare la solidarietà
del Consiglio Provinciale e dei Presidenti del Consiglio e della Giunta.
- Alle interrogazioni del Consigliere Biagio Diana,
sull’abbattimento di alberi secolari, in località Lattughelle
del Comune di Cassano Ionio, e dei Consiglieri Luigi Garofalo e Mario
Bria sulla pulizia e la salvaguardia ambientale degli argini del Fiume
Crati, ha dato risposta l’Assessore Provinciale all’Ambiente
Luigi Marrello, il quale ha comunicato che è stato stilato un
verbale fra l’Amministrazione Provinciale e il Consorzio responsabile
dei lavori in merito alla questione lamentata. E’ stato fatto
un danno e questo non può essere negato – ha continuato
l’Assessore Marrello - ma i lavori erano stati autorizzati solo
per la pulizia degli argini. L’Ente Provincia, comunque, si farà
promotrice di progetti che vadano nella direzione della qualificazione
di quel territorio, che è certamente meritevole di un’attenzione
particolare. Una nota positiva è, in ogni caso, il fatto che
si sia riusciti ad interrompere quel taglio dissennato.
- Sulla successiva interrogazione del Consigliere Diana,
sullo sfruttamento abusivo dei terreni del demanio del Comune di Scalea,
l’Assessore Luigi Marrello ha comunicato che la Provincia ha dato
al relativo Piano sempre dei pareri negativi., sia nella prima che nella
seconda e terza Conferenza dei Servizi perché le prescrizioni
indicate non erano state soddisfatte. Per Biagio Diana, in ogni caso,
ai cittadini deve essere data la possibilità di accedere sulle
spiagge senza passare obbligatoriamente per i lidi.
- Sull’interrogazione relativa alla “chiusura del
Campeggio Lago Arvo di Lorica, ha dato risposta l?assessre
ai Trasporti Giuseppe Gagliardi, il quale ha sostenuto che si tratta
di un campeggio che soddisfa una domanda di turismo estivo. La chiusura
è da addebitare al mancato adeguamento alle norme della 626 sulla
sicurezza. La Provincia non ha nessuna competenza in materia. Per l’interrogante
consigliere Mario Bria la questione merita una ulteriore riflessione
perché Lorica è una località amena che va sostenuta
sotto l’aspetto ambientale e socio-economico.
- All’interrogazione del Consigliere Giuseppe Gallo
sull’ordinanaza del Commissario regionale per l’emergenza
rifiuti ha risposto l’assessore Luigi Marrello ritenendo la questione
prioritaria Rispetto all’ordinanza, però, per la prima
volta scompare la definizione di impianti che è stata lo spauracchio
di tutta la Provincia di Cosenza: non si parla più di depuratore
e/o inceneritore. Due novità: rispetto al termovalorizzatore
verrà raddoppiata la linea di Gioia Tauro e la provincia di Cosenza
non sarà più interessata. E’ un risultato importante,
voluto da tutte le popolazioni e dagli ambientalisti. Non è un
successo: perché non può definirsi tale, nel momento in
cui il termovalorizzatore non scompare, ma viene solo allontanato dalla
provincia di Cosenza e va ad interessare altri territori calabresi .
- All’interrogazione del Vice Presidente del Consiglio Mario
Caligiuri sul presunto inquinamento, con tuberi provenienti
da altri Paesi, della patata silana che desta forte preoccupazione per
la tutela di un prodotto tipico delle nostre zone ha dato risposta il
Vice Presidente Salvatore Perugini, per conto dell’Assessore preposto
alle Attività Economiche e Produttive Luciano Manfrinato non
presente in aula. Anche se non c’è una competenza specifica
della Provincia in materia, nell’ambito delle azioni di marketing
territoriale l’Ente si sta preoccupando di creare, ha spiegato
Perugini, dei marchi tipici per i prodotti meritevoli di tutela e si
sta adoperando per svolgere un ruolo di sostegno al settore. L’Assessore
Manfrinato ha già inviato una lettera al Ministero competente,
all’Assessore regionale all’Agricoltura e al Prefetto, facendo
proprie le preoccupazioni dell’interrogante, e invitandoli ad
intervenire per scongiurare tali pericoli.
- All’interrogazione del capogruppo di An. Pasqualina Straface
sulle pratiche edilizie inevase per il mancato rilascio del nulla osta
paesistico, il Vice Presidente Perugini ha risposto che, in base alla
legge urbanistica, vi è l’impossibilità che la Provincia
possa esprimere il parere, perché la zona non è di pertinenza,
poiché le zone bianche sono assimilate a quelle agricole, pertanto,
non si sono potute fornire risposte. Non c’è stato silenzio
o omissione ma solo impossibilità d’azione.
Pasqualina Straface, per niente soddisfatta, fa appello al disagio per
gli utenti che vogliono mettersi in regola.e chiede che si risolva il
conflitto di competenze.
- Sulla carenza di aule del Liceo Scientifico di Corigliano, assente
Morcavallo, è sempre il Vice Presidente a dare risposta all’interrogante
Francesco Bruno, per assicurare che si sta provvedendo a recuperare
ritardi dovuti a problemi tecnico-burocrati, sarà dato immediato
impulso per risolvere al più presto la questione.
- All’interrogazione del Consigliere Giuseppe Gallo
sul mancato rispetto dell’accordo siglato fra Ferrovie della Calabria
e OO.SS., l’Assessore ai Trasporti Giuseppe Gagliardi assicura
che la Provincia cercherà di vigilare sul rispetto di questo
accordo e si impegnerà per la struttura della metropolitana leggera
fondamentale per creare un raccordo con l’Università.
- Luigi Marrello, in risposta a Gianfranco Ponzio sull’elettrodotto
che interessa i Comuni di Montalto Uffugo, San Vincenzo La Costa, San
Fili, Lattarico e Torano Castello, afferma che con la legge n.17 del
2000, la Regione conferisce poteri alle Province per gli elettrodotti
con potenza fino a 150.000 volt. L’elettrodotto in questione non
rientra perché è di gran lunga superiore. Le autorizzazioni
sono regionali per la maggior parte e quelli che rilascia la Provincia
sono solo atti dovuti, dopo le autorizzazioni regionali. Ma esistono,
secondo Marrello, questioni più gravi come gli effetti devastanti
che si avranno con il nuovo condono sui reati ambientali.
- Sull’istituzione del Difensore Civico, il Vice Presidente
Perugini ha detto che le iniziative che si intendono adottare
sono sancite nel regolamento e nello statuto dell’Ente. L’amministrazione
provinciale è, comunque, già dotata dell’ufficio
del difensore civico sin dal 1995 e l’incarico è stato
ricoperto dal Dott. Nicola De Marco, persona qualificata e che si è
distinto per doti di equilibrio e di saggezza nello svolgimento delle
sue competenze di Presidente del Tribunale. Adesso si tratta di rinnovare
la carica, attivando le procedure previste. Marino Reda, interrogante,
a nome del gruppo di R.C. auspica l’istituzione del difensore
civico in senso ampio, e cioè con rappresentanza per i quattro
circondari di Paola; Rossano e Castrovillari. Un ordine del giorno di
cui è stato primo firmatario Domenico Barile, sottoscritto da
tutti i capigruppo e presentato in Consiglio, è stato approvato
all’unanimità. Riguarda le difficoltà economiche
che attraversa la Cooperativa “Paolo Cappello” aggiudicatrice
dei lavori di pulizia di Banca Carime, a causa di mancati pagamenti
di spettanze e con rischio per 300 unità lavorative che sono
in stato di agitazione. Si propone untavolo di discussione per scongiurare
possibili licenziamenti.
- Il Consigliere Leonardo Trento ha espresso, infine,
solidarietà ai due guardiacaccia – Scarpello e Greco –
oggetto nei giorni scorsi di vili attentati: al primo è stata
incendiata la macchina, al secondo una casa di campagna e sono stati
uccisi due cani. Sono due dipendenti della Provincia, aggrediti vilmente
per motivi legati allo svolgimento delle proprie mansioni. Il Consiglio
approva l’O.d.G. all’unanimità.
- La proposta di Ernesto Magorno di continuare la seduta
del Consiglio, come previsto, lunedì, presso la sede municipale
di Rende, viene accolta all’unanimità.
- Infine un ordine del giorno, in cui si esprime solidarieta'
al consigliere Antonio Pratico' oggetto nei giorni scorsi di
un' aggressione a Praia a Mare, e' stato presentato nella seduta del
Consiglio provinciale di Cosenza. Questo il testo: Premesso che sempre
più spesso si verificano episodi esecrabili di vili intimidazioni
e aggressioni ai danni di pubblici amministratori; che il clima generale,
per chi è impegnato in attività politiche ed opera al
servizio dei cittadini, è diventato, negli ultimi tempi, pesante
e desta serie preoccupazioni per l’integrità fisica degli
amministratori locali; che si rende necessario adottare misure per arginare
un fenomeno che si allarga a macchia d’olio sul territorio provinciale
e calabrese; Considerato che le istituzioni non possono essere condizionate,
nello svolgimento delle loro alte pubbliche funzioni, da vili comportamenti
che ostacolano l’espletamento delle stesse e compromettono la
serena convivenza civile delle comunità; che il prezzo che, a
volte, gli amministratori locali pagano in prima persona avvilisce e
turba la volontà di operare per il bene comune; che si cominciano
a registrare condanna e stanchezza per gli episodi incresciosi che si
verificano in termini di aggressioni, ingiurie, violenze verbali, intimidazioni
e prepotenze verso esponenti politici locali; che urge fare fronte comune
per isolare e impedire che simili circostanze si ripetano Il Consiglio
Provinciale, nell’esprimere piena solidarietà per la vile
aggressione alla persona del consigliere provinciale Antonio Praticò,
condanna l’inqualificabile gesto che desta preoccupazione e, con
sentimenti di affettuosa vicinanza, fa voti di adoperarsi per scongiurare
che in futuro possano ripetersi fatti così aberranti.
Processo
No Global: Difensore agenti della Diaz cita telefonata in cui si parla
dei Black Block
15/10 "Ripercorrendo la memoria difensiva dei pubblici ministeri,
l'avvocato Luigi Li Gotti, difensore di Francesco Gratteri, ha accennato
a brani di conversazione telefonica relativi agli atti del processo
avviato dal tribunale di Cosenza contro tredici appartenenti all'area
no global. Nelle intercettazioni, due occupanti della scuola Pascoli
(edificio di fronte alla Diaz e sede del centro stampa all'epoca dei
fatti del G8 di Genova, ndr) la notte del 21 luglio 2001 farebbero riferimento
alla presenza di black bloc all'interno dell'edificio della Diaz, alla
necessità di ritardare l'ingresso degli agenti per fare uscire
i black bloc stessi dal portone sul retro ed all'intenzione di avvertire
Vittorio Agnoletto". Lo ha dichiarato questa mattina Marco Valerio
Corini, avvocato difensore di cinque agenti (tra cui il vice direttore
dello Sco, Gilberto Caldarozzi) imputati nel processo per il blitz delle
forze dell'ordine alla Diaz, avvenuto sabato 21 luglio 2001, durante
il G8 di Genova. Le parole dell'avvocato Corini sono state pronunciate
a margine dell'udienza a porte chiuse tenutasi questa mattina presso
il tribunale di Genova, a commento dell'interruzione seguita all'intemperanza
di una delle parti durante l'intervento dell'avvocato Li Gotti. Prima
di Li Gotti – ha riferito Corini - ha avuto luogo l'intervento
di Carlo Di Bugno, difensore di Giovanni Luperi insieme ad Enrico Marzaduri.
Indagine
Eurispes sulla permeabilità mafiosa in Calabria
15/10 Reggio Calabria si conferma, anche per il 2004,
in cima alla graduatoria sul rischio di permeabilita' mafiosa. In provincia
di Crotone, i tentacoli della criminalita' organizzata si fanno sentire
maggiormente: piu' tre posizioni in un solo anno. E' quanto scaturisce
dall'Indice di Penetrazione Mafiosa (IPM), stimatore ideato dall'Eurispes
Calabria che, per il secondo anno consecutivo, ha misurato la permeabilita'
dei territori al crimine organizzato. Il presidente di Eurispes Calabria,
Raffaele Tio: ''L'obiettivo principale dell'indice e' quello di monitorare
annualmente il rischio di penetrazione mafiosa, cui sono esposti i cinque
territori provinciali calabresi''. Alla provincia di Reggio Calabria,
con un punteggio pari a 52,6, anche per il 2004, va la maglia nera del
territorio provinciale calabrese piu' permeabile ai tentacoli della
criminalita' organizzata. A seguire, la provincia di Crotone (41,1 punti),
Catanzaro (36,9 punti), Vibo Valentia (36,4 punti) e Cosenza (30,4 punti).
Preoccupante il posizionamento nell'IPM, relativo al 2004, per la provincia
di Crotone: rispetto al 2003, il territorio provinciale ha realizzato,
infatti, un balzo in avanti di ben tre posizioni, collocandosi immediatamente
al di sotto di Reggio Calabria. Nella graduatoria IPM del 2003, Crotone
si trovava in coda. ''La 'Ndrangheta, - ha dichiarato il presidente
dell'Eurispes Calabria commentando l'indagine - attraverso l'uso sistematico
e indiscriminato dell'intimidazione, del terrore, dell'omicidio, aspira
ad affermare contro le istituzioni locali, una propria contro-cultura,
una esplicita quanto determinata richiesta di potere. Il recente attentato
intimidatorio ai danni del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti,
ne conferma tutta le pericolosita' e la gravita'. Cio' che occorre comprendere
definitivamente e' che la ''ndrangheta non rappresenta un gruppo di
entusiasmi imprenditoriali e professionali che agisce per il bene della
collettivita', ma impone la sua quotidiana presenza attraverso l'impoverimento
economico e culturale della societa' civile. La ''ndrangheta - ha continuato
Raffaele Rio - non ricerca esclusivamente i profitti, derivanti dal
business economico per i suoi affiliati, ma punta anche ad ostacolare,
in ogni modo e con ogni mezzo, il propagarsi di una cultura della denuncia,
fondamentale, invece, per far riemerge nella societa' civile il bisogno
di certezze, di rassicurazione, un nuovo ordine di valori e di significati.
Nel corso degli anni, la 'Ndrangheta ha dimostrato una preoccupante
capacita' nel saper ricercare intese e forme di collaborazione organizzativa
con associazioni criminali di provenienza etnica e culturale diversa,
una indubbia flessibilita' e versatilita' comunicativa in grado di parlare
ed interpretare i complessi linguaggi del crimine internazionale. Le
future possibili strategie di prevenzione e di contrasto del fenomeno
dovrebbero centrarsi anche nella individuazione di un processo di comunicazione
e di formazione diffusa dell'opinione pubblica e, soprattutto, dei centri
di eccellenza per l'educazione della coscienza collettiva''. Dai dati
emerge, in dettaglio, che il primato negativo di Reggio Calabria e'
dovuto principalmente agli atti intimidatori a danno di amministratori
locali (ben 121 in meno di quattro anni, dal 2000 al 2004), ai 17 comuni
sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 al 2003 e all'elevato tasso
di disoccupazione (27,5% nel 2003). Per la provincia di Crotone, l'escalation
della ''ndrangheta e' motivata dal massimo punteggio ottenuto per gli
omicidi di mafia: 32 su un totale regionale di 144 morti, pari al 22
per cento, verificatisi nel periodo che va dal 1999 al 2003 (18,5 omicidi
ogni 100mila abitanti); e, inoltre, per i reati assimilabili alle associazioni
mafiose (108,8 reati ogni 100mila abitanti).
I
Presidenti delle province calabresi chiedono il trasferimento amministrativo
al Presidente Chairavalloti
15/10 I cinque Presidenti delle Province, Pietro Fuda
per Reggio Calabria, Michele Traversa per Catanzaro, Mario Oliverio
per Cosenza, Sergio Iritale per Crotone ed Ottavio Bruni per Vibo Valentia,
scrivono al Governatore Chiaravalloti ponendo punti fondamentali relativi
al necessario processo di trasferimento amministrativo, chiedendo anche
un incontro congiunto dedicato al tema, sottolineando l'urgenza del
confronto. ''Il processo di attuazione - scrivono tra l' altro i Presidenti
nella lettera il cui testo e' stato diffuso dalla Provincia di Cosenza
- del riordino delle funzioni amministrative regionali e degli Enti
locali deve urgentemente essere ripreso, dando priorita' alla piena
attuazione dell'esercizio delle funzioni nelle materie gia' trasferite
con decreto governativo agli Enti locali, nonche' al trasferimento di
tutte quelle attivita' periferiche che hanno una loro autonomia funzionale
e che interferiscono con attivita' specifiche e proprie degli Enti locali.
Con l'obiettivo finale di consentire l'accorpamento di strutture per
razionalizzare gli interventi e la capacita' di spesa per l'attuazione
di programmi dalla Regione Calabria con gli Enti Locali''. ''A titolo
esemplificativo- rimarcano Fuda, Traversa, Oliverio, Iritale e Bruni
- la priorita' deve riguardare l'attuazione della legge urbanistica
regionale (n19/2002), gli IPA, le Attivita' Produttive, la Pubblica
Istruzione, i Trasporti ed inoltre deve essere data alle funzioni conferite
dalla legge che fanno riferimento ad uffici decentrati, per i lavori
pubblici, g1i Uffici del genio Civile e le funzioni in materia di edilizia
residenziale pubblica - ATERP; per il turismo, tutte le funzioni gia'
assegnate con la legge 34, da esercitare avvalendosi delle APT; per
la formazione professionale, le funzioni complete nella loro interezza
procedimentale, a partire dai Centri Provinciali di Formazione Professionale''.
I Presidenti individuano nel documento due ambiti di verifica: il primo
nel processo di programmazione del FSE, il secondo nelle regole di attuazione
dei programmi, sempre in attesa della piena attuazione della Legge Regionale
34/2002.''Serve dunque con immediatezza un Regolamento formale- propongono
i firmatari del documento pro trasferimento deleghe-, concordato tra
Assessorato Regionale e Province, e approvato con atto ufficiale della
Regione Calabria, che preveda: a) la chiara assegnazione alle Province
delle competenze in materia di governo dell'intero processo di attuazione
dei progetti di formazione professionale e orientamento, dall'inizio
alla fine;b) la definitiva chiarificazione della funzione dei Servizi
di Coordinamento Provinciali, assegnati funzionalmente alle Province,
quali strumenti operativi delle Province e non della Regione; c) la
strutturazione funzionale adeguata degli Uffici di governo delle Province
per la f.p., attraverso l'utilizzo di personale e strutture del Coordinamento
e dei C.R.F.P., anche con la creazione e la formazione di task-force
di rendicontazione provinciali; d) l'affidamento alle Province, sulla
base di intese preliminari con la Regione e con i Sindacati, della responsabilita'
(e annessa disponibilita' di risorse finanziarie) della ristrutturazione
dei C.R.F.P., con autonomia di gestione sul processo di riconversione
dei Centri all'interno delle competenze generali delle Province in materia
di politiche del lavoro, e con possibile recupero del ruolo dei CRFP
come ''Agenzie di eccellenza'' nell'ambito delle possibilita' espresse
dal Complemento di Programmazione del POR per gli affidamenti diretti
(orientamento, servizi integrati ai Centri per l'impiego, interventi
per fasce deboli, obbligo formativo e apprendistato, patti territoriali,
ecc.) ''Nella malaugurata ipotesi negativa non fosse attivato il processo
individuato- concludono i Presidenti delle cinque Province della Calabria-
la classe dirigente perderebbe la credibilita' politica. E la Calabria,
ed e' cosa veramente grave, perderebbe ancora una volta l'occasione
di realizzare le condizioni per la sua crescita civile, sociale ed economica''.
I
sindacati a Pozzi (ANAS): No alla frammentazione dell’ANAS
15/10 Le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil,
rispettivamente rappresentati dai segretari confederali Nicoletta Rocchi
della Cgil, Raffaele Bonanni della Cisl, Antonio Foccillo della Uil,
Ulderico Cancella Ridossi della Cisal, Pietro Serbassi Confsal, Marco
Benvenuti della Ugl e Gianni Infelici della Dirstat si sono incontrati
con il Presidente dell’Anas ing. Vincenzo Pozzi, accompagnato
dai Consiglieri di amministrazione prof. Alberto Brandani, Ing. Giovan
Battista Papello, Arch. Mario Virano, dal Direttore generale Ing. Francesco
Sabato e dal Segretario Generale Ing. Raffaele Spota.
Nel corso dell’incontro, richiesto dai segretari confederali,
è stato valutato quanto previsto dalla legge Finanziaria in materia
di viabilità ed è stata riaffermata la necessità
di mantenere l’unitarietà strutturale dell’Anas per
consentire la tutela del pubblico interesse a garanzia della sicurezza
di tutte le infrastrutture viarie attualmente in capo all’Anas
stessa.
Alla richiesta dei sindacati di rendere esplicita la valutazione del
management aziendale in proposito, il Presidente Pozzi ha confermato
la volontà e l’interesse della Società a non disperdere
la competenza maturata in settantacinque anni di servizio alla Nazione
e la volontà di conservare i livelli di occupazione aziendale.
I sindacati contestano che l’equilibrio dei sistemi di gestione
della viabilità nazionale possa avvenire attraverso il frazionamento
delle competenze operative, dividendo l’Anas in una specie diversificata
di Bad and Best Company. D’altronde è stato rilevato nel
corso del lungo dibattito, che la volontà di alcune amministrazioni
regionali di restituire ad Anas le competenze gestionali su strade a
loro devolute con la Legge Bassanini, è dimostrazione della sua
capacità di lavorare positivamente nella gestione delle strade,
sfruttando, secondo economie di scala, professionalità, progettualità
e tecnologie adeguate. Nello stesso tempo forti perplessità sono
state sollevate nell’individuazione di tratte oggetto di primaria
attenzione, relegando altre – di indubbio valore sociale –
al rango minore di subspecie dell’interesse nazionale e collettivo,
ridimensionando il valore fondamentale che la strada ha nello sviluppo
economico e sociale della Nazione.
L’Anas è stata in grado in questi anni di saper contemperare
esigenze nazionali e crescita locale, dimostrando che la socialità
della strada è un bene primario, favorisce sviluppo e crea ricchezza.
Anche per questo i sindacati confederali si oppongono ad ogni ipotesi
di frazionamento delle competenze dell’Anas, perché ritengono
che, ammesso e non concesso che siano opportune operazioni di riduzione
del rapporto deficit/Pil utilizzando il patrimonio stradale, tali operazioni
non debbano avvenire a scapito dell’Anas, diminuendo, nei fatti,
il suo livello di capitalizzazione. Il presidente dell’Anas ing.
Pozzi ha confermato quanto ha già dichiarato a diversi organi
di stampa: “Deve essere attentamente valutato il know-how dell’Anas
ad acquisire i diritti di concessione che il Ministero dell’Economia
pensa di conferire a pubblici soggetti, completando quel percorso che
ha trasformato l’Anas in società per azioni e, nello stesso
tempo non ha permesso di rendere compiuta l’azione della società
con gli atti necessari per garantire la sua autonomia”. A loro
volta i sindacati si sono dimostrati molto perplessi circa una graduale
privatizzazione dell’Anas che – caso unico nel mondo occidentale
- dilapiderebbe il patrimonio di conoscenza tecnica e di manutenzione
ordinaria e straordinaria del sistema stradale.
Il presidente Pozzi ha assicurato che sarà mantenuto un confronto
costante sul piano industriale e sulle misure in esso contenute, per
alcune delle quali il sindacato ha confermato le sue perplessità.
Egli ha inoltre ribadito che le partecipazioni azionarie dell’Anas
in sistemi di project financing, la ricollocazione dell’azienda
nella pubblica amministrazione fuori dal mercato, le ipotesi di societarizzazione
non toccheranno l’integrità dell’azienda né
produrranno limitazioni occupazionali o rivisitazione dei contratti
di lavoro.
Proposta
una manifestazione nazionale degli agricoltori contro l’aumento
dei prezzi all’origine
15/10 Una manifestazione nazionale organizzata con iniziative contemporanee
in tutte le province italiane sull' andamento dei prezzi all' origine
in alcuni fondamentali comparti agricoli: e' quanto ha proposto il presidente
nazionale della Cia, Giuseppe Politi che, a Catanzaro, ha partecipato
alla riunione della direzione regionale della Confederazione degli agricoltori
della Calabria. Un' azione, ha sostenuto Politi, finalizzata a manifestare
il malessere degli agricoltori che, e' scritto un comunicato, ''hanno
visto diminuire in modo drastico i prezzi dei prodotti immessi sul mercato
a fronte di una totale inadeguatezza delle risposte da parte del governo''.
Politi ha anche parlato della riforma della politica agricola comune,
che vedra' la sua attuazione in Italia dal prossimo primo gennaio ed
ha illustrato i punti del progetto per la competitivita' delle imprese
agricole che la Cia sta elaborando. Nel ribadire che la qualita' resta
un punto di forza dell' intero sistema agroalimentare, Politi ha elencato
ed analizzato i capitoli del progetto della Cia per la competitivita'
delle imprese agricole e che riguardano: innovazione tecnologica, ricerca
e servizi allo sviluppo; nuovi strumenti assicurativi e servizi finanziari;
promozione del made in Italy e interprofessione; ricambio generazionale,
mobilita' fondiaria e sostegno all'agricoltura giovane; infrastrutture;
sistema di regole. ''La presentazione del progetto - ha detto Politi
- dovrebbe avvenire in concomitanza con lo svolgimento della prossima
Assemblea nazionale da svolgere a Roma entro il 10 dicembre''.
Martedì
19 a Cariati il secondo incontro di promozione sul volontariato
15710 L’Associazione Volontà Solidale
– Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Cosenza
ha promosso per martedì 19 ottobre alle ore 16,00, presso l’Ostello
del Pellegrino, in Via XX Settembre, 1 a Cariati un incontro su: “Fare
volontariato nei nostri paesi. Servizi ed idee per promuoverlo. Confronto
fra esperienze locali e Centro Servizi Volontariato”.L’incontro
di martedì a Cariati sarà un modo per incontrare le associazioni
di volontariato presenti sul territorio, confrontarsi e riflettere con
loro sul modo di fare volontariato e anche presentare le attività
e i servizi del Centro. Si tratta del secondo incontro di promozione
del CSVCosenza. Il primo si è tenuto a Corigliano il 9 ottobre
scorso. I Centri di Servizio per il Volontariato sono organismi previsti
dalla Legge Quadro sul Volontariato (art. 15 della legge 11 agosto 1991
n. 266), presenti ormai su tutto il territorio nazionale. Essi sono
essenzialmente uno strumento di sostegno, promozione e valorizzazione
del volontariato.
Il
governatore dello Stato di New York, Pataki, scrive al Presidente Fedele
15/10 L’omaggio che il presidente del Consiglio
regionale, Luigi Fedele, ha consegnato giovedì scorso al governatore
dello Stato di New York, George Pataki, non è passato inosservato.
Né la serata organizzata dal Consiglio regionale, in occasione
del Columbus Day, nella prestigiosa sala del Cipriani a New York (alla
quale hanno preso parte oltre a Fedele anche i consiglieri regionali
Borrello, Pacenza, Pezzimenti e Pirillo) con centinaia di italoamericani
d’origine calabrese che rappresentano un pezzo significativo di
classe dirigente americana, è stata archiviata come una delle
tante dall’uomo politico americano.Anzi Pataki, che nel corso
dell’incontro ha espressamente rivendicato con orgoglio “le
sue origini calabresi” (è figlio di un ungherese e di un’oriunda
calabrese, una Laganà originaria di Pellaro) ha scritto al presidente
Fedele per chiedere ulteriori informazioni sul regalo ricevuto (un piatto
con la rappresentazione di una delle gorgoni - personaggi della mitologia
greca, erano tre sorelle: Steno, Euriale e Medusa, figlie di Ceto e
Forco - realizzato da Gerardo Sacco in occasione del Columbus Day) e
sullo stemma della Regione.Il governatore Pataki ha voluto far sapere
al presidente Fedele che “è rimasto molto felice della
meravigliosa serata” e l’ha ringraziato per l’omaggio
ricevuto “che - ha scritto - ha un significato molto speciale
per un figlio americano della Calabria”.Fedele si è detto
“lusingato dell’attenzione riservata non tanto a me, ma
al Consiglio regionale ed alla Calabria da un politico che svolge una
funzione così importante negli Stati Uniti e con il quale (anche
per via del suo attaccamento affettivo alla nostra regione) la Calabria
può avere rapporti proficui sul piano delle relazioni istituzionali,
economiche e sociali”.
Il
sindaco di Cassano, Gallo, promuove un tavolo di concertazione per i
lavoratori ARSSA di Sibari
15/10 Un tavolo di concertazione interistituzionale
per discutere della vertenza che vede coinvolti 33 lavoratori che prestano
la loro opera nel Centro sperimentale Arssa di Sibari e' stato promosso
dal sindaco di Cassano, Gianluca Gallo. All' incontro, in programma
nei prossimi giorni, sono stati invitati a partecipare l' assessore
regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, il presidente dell' Arssa,
Antonio Pizzini, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
''Il tavolo di confronto tra le parti - ha dichiarato Gallo - si rende
necessario e urgente per fare il punto sulla situazione che vede coinvolti
33 lavoratori, che, da piu' giorni, sono in stato d' agitazione a causa
della possibile perdita del posto di lavoro. Auspico che questo incontro
possa portare al superamento della vertenza in atto. Per quanto ci riguarda
come amministrazione ci impegneremo per superare positivamente la vertenza
e per assicurare la continuita' occupazionale ai lavoratori interessati''.
Come
in un film un locomotore impazzito partito da Longobardi fa 200 km senza
macchinista
15/10 Come nel film di Konchalovsky, 'Trenta secondi
dalla fine' un locomotore a gasolio in opera, per lavori di manutenzione,
nella tratta Paola - Amantea è partito senza operatore da Longobardi
per una folle corsa, a circa 90 km orari, attraversando Calabria, Basilicata
e Campania. Solo dopo, quasi duecento chilometri e diversi tentativi
per cercare di bloccarlo, i responsabili delle Ferrovie sono riusciti
ad incanalarlo e deviarlo su di un binario morto, posto in salita, nella
stazione di Rutino, piccola località della provincia di Salerno.
Il tutto è stato causato da un accidentale scivolone del macchinista
del mezzo, Franco Siciliano, di 48 anni, di Paola, che e' stato ricoverato
nell' ospedale di Paola. Nella caduta, oltre al trauma cranico, il Siciliano
ha riportato una serie di contusioni ed escoriazioni su tutto il corpo.
L' uomo ha raccontato di essere scivolato dal mezzo e di avere tentato
poi di risalire senza riuscirvi. Il ricovero, secondo quanto si e' appreso,
e' stato deciso per precauzione a causa della forte contusione alla
testa. I medici lo hanno giudicato guaribile in 15 giorni. Nelle tre
ore dell’accaduto pero, tanta è stata la paura nelle stazioni
che di volta in volta venivano coinvolte. Inevitabile il ritardo che
il fatto ha causato negli altri treni sulla percorrenza della dorsale
nazionale, stimato intorno ai sessanta minuti. Il locomotore appartiene
alla societa' Ventura, un' azienda che si occupa della manutenzione
della linea ferroviaria. Si tratta di un locomotore diesel utilizzato
per i lavori sulla linea ferrata. La scelta di Rutino quale luogo per
farlo fermare, secondo quanto riferito dalle Ferrovie e dalla Polfer,
e' stata presa perche' la stazione e' stata individuata come la migliore
per provocare l' incidente senza causare danni a cose o persone. Tra
l' altro, essendo un tratto in salita, il locomotore ha perso velocita'
prima dell' impatto con i respingenti di fine binario, dove si e' scontrato
al termine della sua folle corsa.Polfer e Rfi, comunque, sottolineano
che nonostante i chilometri percorsi dal locomotore senza guida e la
relativa forte velocita' (circa 90 kmh), non ci sono mai stati pericoli
per gli altri convogli, tutti bloccati nelle stazioni o lungo la linea
ferroviaria. Lungo tutto il tragitto percorso il locomotore e' stato
'scortato' a distanza da polizia e carabinieri, che controllavano gli
scali di volta in volta interessati dal passaggio, fino alla stazione
di Rutino, da diversi anni non presenziata da personale di Trenitalia,
ma controllata a distanza. Ad attendere l'arrivo del locomotore, questa
mattina intorno alle 10, c'erano i carabinieri, la polizia ferroviaria
ed addetti di Trenitalia. Gli abitanti di Rutino, che dista cinque chilometri
dalla stazione, non si sono accorti di nulla. Per raggiungere il luogo
del deragliamento del locomotore e' necessario attraversare strade di
campagna, tra poche case rurali immerse tra gli ulivi. Da quando la
stazione di Rutino non e' presenziata, gli abitanti del piccolo centro
cilentano utilizzano la stazione di Agropoli che dista qualche decina
di chilometri.Da quanto si e' appreso, un tentativo di fermare il locomotore
e' stato fatto nella stazione di Marina di Maratea (Potenza). Sul posto
si stavano facendo confluire, per precauzione, anche alcuni mezzi di
soccorso, poi e' stato deciso - in considerazione della situazione della
zona di bloccarlo. Le Ferrovie dello Stato hanno aperto un'inchiesta.
Sulla vicenda stanno indagando anche gli agenti della sezione di polizia
giudiziaria del Compartimento della Polfer di Napoli.A margine anche
una polemica innescata dal Codacons, il comitato dei consumatori, che
chiedeva agli utenti delle ferrovie di far causa a Trenitalia : ''Non
vorremmo che i tagli decisi dalle Ferrovie dello Stato si siano concretizzati
nell' eliminazione dei macchinisti alla guida dei treni'' ha ironicamente
sottolineato il Codacons che ha invitato “coloro che presso le
stazioni o lungo il tragitto del locomotore impazzito abbiano rischiato
di essere investiti a intentare causa di risarcimento anche solo per
la paura subita''. Immediata la replica di Trenitalia che in nota stampa
ha ribadito la propria estraneità ed ha aggiunto che “Ferrovie
dello Stato con il proprio personale, coordinato dalla sala operativa
centrale di Rfi, ha costantemente monitorato il locomotore per tutto
il viaggio allo scopo di prevenire qualsiasi incidente”.
Naccarato:
“Sta per entrare in vigore il nuovo Statuto regionale”
15/04 ''Il nuovo Statuto regionale si avvia ad entrare
in vigore. Sono infatti scaduti alla mezzanotte i termini per l'eventuale
richiesta di referendum confermativo mentre gia' il 14 agosto era venuta
meno la facolta' del Governo di proporre ricorso sul testo approvato
dal Consiglio regionale lo scorso 6 luglio''. Lo afferma il presidente
della Commissione Riforme, Paolo Naccarato. ''E' con particolare orgoglio
- afferma Naccarato - che sottolineo questa data come l'ultima tappa
prima della definitiva promulgazione della ''Carta'' fondamentale della
nostra Regione.La Calabria conferma cosi' l'ambizioso traguardo di essersi
dotata, tra le primissime Regioni d'Italia, del nuovo Statuto frutto
di un intelligente e tenace lavoro dell'Assemblea legislativa svolto
in reale autonomia ed in stretta correlazione con le istanze della societa'
civile calabrese. Sono ora realta' giuridica le nuove regole potenzialmente
in grado di dare una piu' decisa spinta verso una forte innovazione
che deve far tramontare una volta per tutte tante cattive abitudini
che purtroppo pesano come macigni sulle potenzialita' di sviluppo e
di riscatto della nostra Regione. Bisogna ora affrontare la legge elettorale
e il nuovo Regolamento del Consiglio, due provvedimenti di straordinaria
delicatezza ed importanza. La prima, sulla quale e' gia' in corso un
intenso dibattito, e' il corollario necessario per completare la riforma;
il secondo, per il quale e' stata gia' presentata dall'Ufficio di Presidenza
della Commissione una organica proposta, e' lo strumento indispensabile
per rimuovere tante incongruenze, disfunzioni ed eccessi, che norme
troppo obsolete hanno fin qui prodotto, e che hanno pesato negativamente
sulla stessa funzionalita' dell'intero Consiglio Regionale.Conseguiti
anche questi due traguardi avremo definito con successo ogni aspetto
dell'intera riforma del nostro Ordinamento, consentendo alla Calabria
di conseguire un primato storico nell'ambito delle riforme istituzionali,
un campo di particolare attualita' e strategico per l'adeguamento in
termini di efficienza, efficacia e trasparenza dell'azione di governo.
E avremo ancor piu' dato un ulteriore forse definitivo impulso verso
quel ''cambiamento'' effettivo che a parole tutti diciamo di volere
ma che e' raggiungibile solo attraverso fatti concreti realizzati con
l'imprescindibile collaborazione di tutti i cittadini''.
Fondi
per lo sport e per gli impianti sportivi, riunione del Comitato regionale
15/10 Sotto la presidenza dell'Assessore allo Sport,
Pino Gentile, e' riunito nei giorni scorsi il Comitato regionale dello
sport per l'espressione del parere sul piano degli interventi e sulla
ripartizione dei fondi a sostegno dell'attivita' sportiva delle associazioni
ed enti dediti alla promozione dello sport dilettantistico.Alla riunione
hanno partecipato: Corona del P.G.S., Sdanganelli della Libertas, Perri
delegato dal presidente regionale CONI Pratico', Agliano dell'Asi e
Sgromo, assessore allo sport del Comune di Catanzaro. In apertura di
seduta l'assessore Gentile ha ricordato che e' al via (si attende la
ratifica del Ministero) il piano per le infrastrutture sportive di recente
approvato dall'Assessorato utilizzando i fondi recuperati di ''Italia
90''' che ha finanzia la realizzazione, l'ampliamento o la ristrutturazione
di impianti sportivi in 121 comuni calabresi. Si e' discusso dei fondi
della Legge sullo sport, la 31/84, dei quali si e' lamentata l'insufficienza.
A tal proposito Gentile si e' impegnato a richiedere, nella variazione
di fine anno o nel prossimo bilancio di previsione, il giusto riconoscimento
alla dedizione di tanti volontari impegnati in uno dei campi di attivita'
di piu' alto valore sociale.Dopo ampia discussione a cui hanno partecipato
tutti i presenti, il Comitato, approfonditi i vari aspetti del piano
istruito dagli uffici dell'assessorato, vista la scarsita' dei fondi
disponibili, si e' deciso di destinare l'intero importo iscritto in
bilancio al finanziamento delle domande di contributo per l'attivita'
agonistica 2004, presentate dalle societa' sportive calabresi e positivamente
istruite dagli uffici dell'Assessorato, ai sensi dell'art.24 della legge
sullo sport.Su invito dell'Assessore e' intervenuto alla riunione il
dott. Savini Nicci, Direttore Generale dell'Istituto per il Credito
Sportivo, accompagnato dall'ing. Cristofaro, responsabile della sede
calabrese dell'Istituto.Gentile e Nicci hanno illustrato ai presenti
il progetto di convenzione Regione Calabria - Istituto per il Credito
Sportivo per utilizzare, al tasso convenzionale del 2,25%, i fondi accantonati
per la Calabria presso l'Istituto e rimasti finora inutilizzati per
un ammontare di oltre 56 milioni di Euro. In aggiunta l'Assessore ha
dichiarato la disponibilita' della Regione a costituire un fondo presso
il medesimo Istituto su cui far gravare una quota in conto interessi
a carico della Regione, in maniera tale da ottenere l'abbattimento di
un ulteriore punto percentuale a sostegno di mutui dei Comuni approvati
dalla Regione.Su questa importante iniziativa politica l'intero Comitato
ha chiesto che la Giunta, fin dalla fase di approvazione del prossimo
bilancio, destini le necessarie risorse per avviare un'altra fase di
infrastrutturazione sportiva in regione, soprattutto per piccoli impianti
dai costi di gestione contenuti, idonei a promuovere l'attivita' sportiva
dilettantistica, che i Comuni potrebbero affidare in gestione alle societa'
sportive piu' attive.A conclusione della riunione l'Assessore ha ribadito
anche il proprio impegno a portare all'approvazione della Giunta il
progetto di legge sullo sport proposto dal CONI che gli uffici dell'assessorato
hanno istruito positivamente e su cui puo' essere destinato il necessario
finanziamento relativo ai progetti di legge in itinere.''Dobbiamo responsabilizzare
e valorizzare adeguatamente - ha dichiarato Gentile al termine dei lavori
del comitato - il ruolo del volontariato sportivo calabrese che svolge
un ruolo importantissimo per il tempo libero dei giovani e che sinora
e' stato ingiustamente trascurato'' ''Sono convinto - ha concluso Gentile
- che dalla collaborazione avviata tra Regione e CONI nascera' una importante
apertura di credito che potra' dare una vera e propria boccata di ossigeno
alle societa' dilettantistiche della nostra regione che meritano tutta
la nostra attenzione ed il nostro sostegno per l'opera altamente sociale
che svolgono nella educazione sportiva''.
La
regione Puglia parte civile nel processo contro i responsabili dei corsi
professionali Eurispes
14/10 La Regione Puglia si costituira' parte civile
nel processo per presunti abusi compiuti nella gestione dei corsi di
formazione professionale per formatori tenuti dall' Eurispes in Puglia
tra il 1998 e il 1999. I corsi vennero finanziati dalla Regione Puglia
con un importo complessivo di oltre 18 miliardi di lire, di otto dei
quali il presidente dell' Eurispes Giovanni Maria Fara e altri 15 imputati
sono accusati di essersi appropriati. Gli imputati - che hanno sempre
respinto le accuse - sono a vario titolo accusati di peculato, falso
ed altri reati. L' inizio del processo dinanzi ai giudici della prima
sezione penale del Tribunale di Bari, previsto per oggi, e' stato aggiornato
al 16 dicembre prossimo per un difetto di notifica. Nelle fasi preliminari
dell' udienza, tuttavia, la Regione ha fatto sapere alle parti, tramite
un proprio legale, che si costituira' parte civile. Per una serie di
contestazioni Fara, originario di Tempio Pausania (Sassari) e residente
a Castelnuovo di Porto (Roma), fu posto agli arresti domiciliari il
18 marzo del 2002 assieme ad altri due dirigenti dell' Eurispes, Mario
Marotta, di 45, originario di Cosenza e residente a Roma, e Francesco
De Fazio, di 44, originario di Catanzaro, e residente a Castelnuovo
di Porto, e agli imprenditori Ubaldo Sciacqua, barese, di 42 anni, e
Roberto Armelisasso (per questi la posizione fu poi archiviata); fini'
in carcere, invece, Vitantonio Mitola, di 47 anni, di Bari. Fara fu
scarcerato dopo dieci giorni (cosi' come gran parte degli arrestati),
essendosi dimesso dalla presidenza dell'istituto di ricerca del quale
e' tornato ad essere presidente nel giugno 2002, quando si sono concluse
le indagini preliminari. Il presidente dell'Eurispes ha sempre respinto
le contestazioni rivoltegli dall' accusa e ha ribadito con fermezza
la regolarita' del lavoro svolto dall'istituto in Puglia. Dagli atti
dell'inchiesta emerge che gli sperperi compiuti durante lo svolgimento
dei corsi erano finalizzati all' accaparramento dei soldi dei contribuenti.
Entrano
in agitazione i lavoratori idraulico-forestali di S.Demetrio Corone
14/10 I circa ottanta lavoratori idraulico-forestali
del fondo sollievo disoccupazione di San Demetrio Corone hanno proclamato
lo stato di agitazione per la mancata corresponsione dei salari relativi
alle giornate lavorative effettuate negli anni 2003-2004. Nel corso
di un' assemblea, tenutasi in Municipio, i lavoratori hanno chiesto
alla Regione ed all' Afor l' attivazione di un tavolo di concertazione
per sollecitare il pagamento dei salari pregressi e per trovare, in
prospettiva, soluzioni tecniche e finanziarie che consentano di superare
l' attuale stato di precarieta'. La protesta, hanno riferito i lavoratori,
continuera'fino a quando non saranno risolte le attuali inadempienze.
In mancanza di segnali positivi, inoltre, saranno intraprese ulteriori
azioni di lotta. I lavoratori forestali sono utilizzati dal 1999 dal
Comune di San Demetrio Corone per l' attuazione di progetti di pubblica
utilita' finanziati dalla Regione per risanamento ambientale, recupero
di spazi pubblici, manutenzione delle aree attrezzate a verde e sistemazione
delle aree limitrofe alle sorgive che alimentano gli acquedotti. Impiegati
nei primi anni per cinquantuno giornate lavorative, nell' ultimo triennio
hanno effettuato un volume superiore di attivita' superiore in base
ad accordi sottoscritti regolarmente dalla Regione e dalle organizzazioni
sindacali. I lavoratori, in particolare, accreditano le retribuzioni
relative a tutto il 2003 ed agli ultimi tre mesi del 2004.
Appello
del Gabinetto scientifico ai parlamentari per il Castello di Rocca Imperiale
14/10 Il Presidente del Gabinetto Europeo Scientifico
Letterario di Cosenza, il dott. Angelo Costa, apprese dalla stampa le
lamentele del Sindaco del Comune di Rocca Imperiale (CS) circa le condizioni
in cui versa l’importante Castello della cittadina e l’urgenza
di un restauro che il solo Comune non può sostenere, poiché
si parla di una spesa di almeno 30 milioni di euro, ha rivolto un appello
a tutti i parlamentari eletti a Cosenza ed in Provincia affinché
rivolgano un’interrogazione parlamentare al Ministro per i Beni
e le Attività Culturali, on. Giuliano Urbani.
Il Presidente Costa ha affermato: << Chiedo che i parlamentari
eletti a Cosenza ed in Provincia, a prescindere dalle appartenenze politiche,
rivolgano un’interrogazione parlamentare al Ministro per i Beni
e le Attività Culturali, on. Giuliano Urbani, affinché
prenda, anzitutto, una chiara posizione a favore dello sviluppo culturale
in Calabria. Chiedano, poi al Ministro se è a conoscenza della
situazione in cui versa il Castello di Rocca Imperiale, come il Governo
intenda rimediare urgentemente, anche con appositi stanziamenti di carattere
straordinario, a tali gravi e allarmanti carenze di natura economica
dichiarate dal Sindaco, e come pensa di intervenire il Governo per favorire
il restauro. Sono certo, infatti, che sia doveroso - ha continuato il
Presidente Costa - mettere in atto tutte le azioni possibili affinché
il monumento, eccellenza nel patrimonio artistico e culturale calabrese
e italiano, sia nuovamente visibile a tutti nella suo originario splendore.
Quindi è necessario chiedere al Ministro Urbani ed al Governo,
che si interessino direttamente della questione.
In uno scenario di ristagno congiunturale e di nuovo sensibile peggioramento
delle finanze pubbliche nell'area dell'euro, occorre – ha concluso
il Presidente Costa - che Regioni come la Calabria non restino in condizioni
di totale arretratezza, come purtroppo sta accadendo; bisogna darci
come Regione delle priorità e perseguirle in modo coerente e
determinato: in questa scelta è fondamentale il ruolo del patrimonio
artistico e culturale, oltre che logicamente della ricerca e dell’innovazione.
Penso infatti che gli interventi di politica culturale abbiano una rilevante
utilità per la finanza pubblica nel medio periodo a condizione
che si orientino al sostegno di attività e investimenti, quali
appunto quelli di recupero di uno dei maggiori monumenti del nostro
Paese, prima ancora che della Calabria, quali il bellissimo Castello
federiciano di Rocca Imperiale>>.
Corrisposti
gli arretrati ai lavoratori Ato.
14/10 Piena soddisfazione è stata espressa dal
Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio e dal Direttore
Generale dell’Ato, ing. Franco Collorafi per la corresponsione
di altre tre mensilità, che vanno ad aggiungersi a quella erogata
nei giorni scorsi, ai lavoratori della Smeco, impegnati nel servizio
di depurazione delle acque. “Finalmente -ha dichiarato Oliverio-
ora i lavoratori potranno stare più tranquilli e dedicarsi, con
minori preoccupazioni ed affanni, ad un servizio così delicato
ed a cui noi annettiamo grande importanza”. “Il nostro obiettivo,
lo abbiamo più volte ribadito anche nella recente Assemblea dei
Sindaci dell’Ato –ha aggiunto Oliverio- è quello
di introdurre al più presto un meccanismo automatico, per evitare
ritardi nella riscossione delle quote relative alla depurazione che
i comuni devono versare per legge e, di conseguenza, nell’erogazione
degli stipendi al personale addetto al servizio. A tal fine, abbiamo
già cominciato a sensibilizzare i dirigenti dei nostri comuni,
affinché si attivino al più presto, assumendosene direttamente
la responsabilità, per consentire il puntuale trasferimento automatico
delle risorse”. “Quello della depurazione –ha concluso
Oliverio- è un capitolo su cui puntiamo molto per quanto riguarda
la qualità delle nostre acque. Il nostro mare, lo ripeto ancora
una volta, deve ritornare ad essere un mare pulito, un mare “da
bere”. In questo senso stiamo già lavorando ed abbiamo
già costituito una task-force, con alla testa l’ing. Collorafi,
che avrà il compito di operare un vero e proprio screening su
tutto il territorio provinciale, che ci dovrà aiutare a capire
quali sono le fonti principali che sporcano le nostre acque e quali
soluzioni è possibile immediatamente attivare”. “Se
vogliamo costruire il nostro futuro –ha concluso il Presidente
della Provincia- c’è bisogno che ognuno si assuma le proprie
responsabilità e operi in modo tale che il proprio lavoro contribuisca
appieno al raggiungimento dell’obiettivo comune, che è
lo sviluppo e il rilancio della nostra terra”.
Intimidazione
al capo ufficio tecnico del comune di Corigliano
14/10 Tre giorni fa, la notizia è trapelata
solo oggi, all' interno di un' auto di proprieta' di Antonio Durante,
capo ufficio tecnico del comune di Corigliano Calabro, parcheggiata
sotto casa, e' stata rinvenuta una bottiglia contenente liquido infiammabile.
I carabinieri hanno svolto le indagini e il sindaco di Corigliano, Giovambattista
Genova, ha fatto una lettera di solidarieta'. Oggi il segretario provinciale
dell' Uil, Benedetto Di Iacovo, ha espresso eguali sentimenti. '' L'efferatezza
del gesto, impone - dice Di Iacovo - altrettanta capacita' di risposta
delle Istituzioni, forze politiche e sociali, al fine di fronteggiare
adeguatamente questa sfida e attacco diretto alle Istituzioni. I livelli
di criminalita' nella citta' di Corigliano e nella Sibaritide, hanno
ramificazioni diffuse che devono essere contrastate adeguatamente e
con diverse azioni e misure. Cio' a partire da una capillare campagna,
nelle scuole e nella societa' civile, per la legalita' e la redazione
di un concreto ''Progetto Sicurezza'' (di cui allego il contributo proposto
dalla UIL cosentina) a valere sulle misure del POR Calabria, per assicurare
effettive condizioni di sicurezza dei cittadini, oggi pervaso da forti
condizioni di insicurezza''.
Scambio
di esperienze tra imprenditrici calabresi e tedesche a Stoccarda
14/10 L' assessore regionale alle Attivita' produttive,
Giuseppe Gentile, ha incontrato ieri sera, a Stoccarda, in Germania,
nel corso di una serata di gala, le imprenditrici della regione Badenwurtenberg.
L' occasione nasce nell' ambito della manifestazione organizzata per
creare un autentico scambio di esperienze produttive tra il mondo imprenditoriale
femminile tedesco e le venti imprenditrici calabresi che hanno utilizzato
i finanziamenti previsti dalla legge 215 del 1992. A Stoccarda, infatti,
c' erano anche le giovani imprenditrici, che hanno portato i loro prodotti,
esposti anche nel salone della Casa dell' Economia della citta'. ''Si
tratta - ha detto l' assessore Gentile in una nota dell' uffico stampa
della presidenza della Regione - di un' iniziativa di grande importanza
perche' sta a dimostrare che le cose fatte in questi anni dall' assessorato
trovano una concreta rispondenza nei fatti. Queste imprenditrici hanno
creduto nel nostro lavoro e hanno lavorato per far si' che le loro aspirazioni
possano diventare una realta'. La loro presenza qui a Stoccarda e' la
conferma che hanno fatto bene a credere e faranno bene a continuare
su questa strada. Noi, da parte nostra, staremo loro vicino per fare
crescere insieme a loro l' intero sviluppo economico e produttivo della
regione. Il fatto acquista maggiore significato perche' parliamo in
maggioranza di giovani imprenditrici. Vuol dire che i giovani che vogliono
migliorare, in Calabria ci sono e sono anche tanti''. Per il dirigente
del settore ''Imprenditoria femminile'' della Regione, Domenico Lemma,
''la collaborazione di oggi e' solo una tappa di un percorso che intendiamo
tracciare in direzione dell' utilizzo delle nostre risorse economiche.
Le donne calabresi che sono oggi qui rappresentano venti imprese che
hanno gia' concluso il loro lavoro per come previsto dalle normative
vigenti in Italia''. Nel corso dell' incontro e' intervenuto anche il
console generale, Mario Musella, che si e' detto ''molto lieto dell'
incontro perche' consentira' uno scambio proficuo e produttivo tra le
imprenditrici di questa regione e quelle calabresi. Penso che sia molto
importante avere tali incontri tra Paesi che hanno le stesse affinita'.
La collaborazione interregionale, infatti, e' il migliore modo di collaborazione.
In quest' ottica stiamo gia' pensando ad un progetto che ci veda nuovamente
insieme per il prossimo otto marzo anche in Calabria. Questo consentira'
alle nostre imprenditrici di vedere come vivono la loro esperienza le
colleghe in Italia. L' Europa deve essere unita e questa puo' essere
una reale dimostrazione di cosa siamo capaci di fare''.
Presto
un regolamento regionale per lo sviluppo dell’attività
teatrale
14/10 La Giunta Regionale della Calabria, su proposta
dell'assessore alla PI e Cultura, Saverio Zavettieri, ha dato incarico
al Dipartimento 10 dell'Assesorato all P.I. di predisporre il regolamento
di attuazione della legge regionale n.3/04, inerente :''Norme per la
programmazione e lo sviluppo regionale dell'attivita' teatrale''. ''Il
riconoscimento delle attivita' teatrali, la valenza di promozione culturale,
artistica e di formazione, finalizzata all'aggregazione sociale per
lo sviluppo del territorio, sono al centro di una nuova politica –
ha sottolineato Zavettieri, per incentivare la produzione di spettacoli
teatrali per promuovere il ''meglio' dei nostri prodotti culturali calabresi,
lanciandoli nei circuiti teatrali nazionali ed esteri. Un percorso nuovo
in cui il territorio si lega alla ricerca teatrale attraverso la riaffermazione
del teatro greco e romano classico, inoltre, dato fondamentale, la formazione
degli operatori del settore, incentivando il restauro e l'adeguamento
di sedi e attrezzature destinate a tali attivita'''. ''La programmazione
di interventi, attraverso la predisposizione di un programma triennale,
questo l'obiettivo - ha precisato l'Assessore Zavettieri - che intendiamo
perseguire con l'intento di determinare modalita' e criteri per la concessione
, l'erogazione e la revoca di contributi. La legge finanziaria, adottata
in coincidenza con la legge di approvazione della legge di assestamento
di bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2004 e del bilancio
pluriennale 2004/06, ha assegnato per le finalita' di questa legge (
n.3/04) la somma di Euro 1.500.000,00.Una somma – ha sottolineato
l'Assessore Zavettieri - che consentira' di dare 'ossigeno' e soddisfare
tutte quelle aspettative che emergono dagli operatori del settore ,
garantendo e contribuendo a rilanciare un settore che tanti professionisti
ha lanciato nei palcoscenici nazionali e internazionali''. Nei prossimi
giorni, dunque, gli uffici del Dipartimento 10, guidato dal Dirigente
Gaetano Princi, predisporranno tutti quegli atti a garantire quanto
deliberato dalla Giunta Regionale nell'ottica della creazione di un
piano triennale, che possa essere uno 'strumento' in grado di creare
promozione e valorizzazione.
Conferenza
della GDF “Attenzione concentrata sulla legge 488”
14/10 ''La nostra attenzione e' concentrata, in particolare, sull'
uso corretto dei finanziamenti alle imprese previsti dalla legge 488''.
Lo ha detto il nuovo comandante provinciale di Cosenza della Guardia
di finanza, col. Maurizio Massarini, incontrando stamattina i giornalisti.
''In questo senso - ha aggiunto Massarini - una particolare attenzione
sara' rivolta all' area dello jonio. A tal proposito e' allo studio
l'istituzione di una Compagnia a Sibari''. ''Da qualche mese - ha aggiunto
Massarini - ho l'onore di dirigere questo comando, ricco di grandi professionalita'.
Sono certo che, con un gruppo cosi', i risultati saranno in linea con
le aspettative della gente''. Massarini ha avuto vari incarichi, uno
dei quali presso l'ufficio del garante della privacy. L' ufficiale,
rispondendo alle domande dei giornalisti, ha definito la provincia di
Cosenza ''una realta' vasta, per territorio e tipologia. Impegnativa
e interessante per cio' che concerne la fenomenologia di nostra competenza.
L' ultima parte del suo intervento Massarini l'ha dedicata ''all' ottimo
lavoro di coordinamento con le altre forze di polizia''.
Il
Presidente dell’ANAS, Pozzi, assicura, “Nessun esborso per
i cittadini per i pedaggio ‘ombra’”
14/10 ''Il pedaggio ombra non prevede alcun esborso
da parte dell'utente e quindi nessun casello stradale. Diverso disegno
vale per le strade Anas che sono oggetto del project financing e che
saranno oggetto di pedaggio reale. L'Anas nel suo piano industriale,
oltre un anno e mezzo fa, ha indicato una serie di entrate come condizione
per raggiungere l'autonomia finanziaria''. Lo spiega in una intervista
con il ''Messaggero'' Vicenzo Pozzi, presidente della spa che gestisce
20 chilometri di rete stradale, illustrando i progetti in arrivo. E
tra le entrate, ''Essenzialmente -dice- il pedaggio reale, individuando
alcuni itinerari all'interno della rete Anas da sottoporre a pagamento
una volta realizzate le debite migliorie. Esistono gia' -riferisce Pozzi-
che ci sono stati presentati da gruppi privati. Noi abbiamo sempre detto
che vogliamo partecipare a questi progetti con una presenza nel capitale
di almeno il 35% che ci assicuri un introito importante senza pero'
occuparci della gestione diretta''. Le strade interessate? '''Per esempio
-dice il presidente dell'Anas- la Civitavecchia-Venezia, un percorso
che includerebbe la E45 Orte-Ravenna estendendosi fino a Mestre con
la costruzione di una nuova autostrada e da Orte prolungando il corridoio
fino a Civitavecchia. In questo modo si unirebbero i due mari''.Altri
esempi.''La Asti-Cuneo - prosegue Pozzi- e poi la Salerno-Reggio Calabria:
ilprogetto prevede il miglioramento del tratto Avellino-Salerno e il
pedaggio fino a Sicignano e Sibari''. ''Noi -sottolinea ancora Pozzi-
abbiamo impostato una politica aziendale prevedendo questi progetti.
Certo quello che oggi leggiamo sulla Finanziaria modificherebbe in parte
la nostra linea. Comunque, stando al testo della finanziaria non e'
ancora dettoche nei 1500 chilometri da sottoporre a pedaggio ombra rientri
la Salerno Reggio Calabria. Almeno non per tutta''. Quanto alla parte
della Finanziaria che prevede che l'anno prossimo lo stato venda 1500
chilometri di strade, senza indicare a chi, se a Infrastrutture Spa
o all'altra naturale candidata, cioe' l'Anas, Pozzi dice: ''Analizziamo
le due ipotesi. Nella prima l'Anas resta concessionaria di tutta la
rete stradale: una parte a pedaggio reale, una a pedaggio ombra e una
terza parte del tutto gratuita. Questa scelta -osserva- consentirebbe
una piu' veloce operativita', visto che gia' oggi i titolari della rete
di fatto siamo noi''. ''La seconda ipotesi -aggiunge- e' che i 1500
chilometri di cui parla la finanziaria, e che oggi appartengono a noi,
siano ceduti ad un'altra societa'. Il problema pero' si verrebbe a creare
a valle. Pergestire la sua rete -spiega- il nuovo proprietario dovrebbe
avvalersi di qualche societa' che sia in grado di farlo. Non e' detto
che sia l'Anas: le norme europee richiedono che il tutto sia oggetto
di una gara''. Intanto il viceministro Baldassari manda a dure che il
pedaggio potrebbe esserci solo su parte della A3: "La parte centrale
della Salerno-Reggio Calabria, che e' di montagna e con meno utenza,
ha avuto un finanziamento pubblico del100%; la parte iniziale e la parte
finale potrebbero esserepedaggiate per consentire di fare l'intera opera
meglio e prima". Lo ha detto il viceministro dell'Economia, Mario
Baldassarri, indicando che "e' ancora da decidere" se, una
volta terminata la sistemazione dell'infrastruttura, la gestione restera'
all'Anas.
L’on.
Pirilli condannato per aver diffamato il giornalista Franco Bruno
14/10 L' europarlamentare Umberto Pirilli e' stato
dichiarato colpevole di diffamazione a mezzo stampa ai danni del giornalista
Franco Bruno, inviato speciale della Rai calabrese. Il giudice monocratico
di Messina, Giovanni De Marco, ha condannato Pirilli ad una multa di
700 euro, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei
danni subiti da Bruno da liquidarsi in sede civile. Lo ha reso noto
lo stesso Bruno. I fatti risalgono all' estate 2000. Pirilli, allora
capogruppo di An alla Regione, chiese in aula che a Bruno venisse ritirato
l' accredito per seguire i lavori del Consiglio, perche', a suo dire,
i servizi realizzati dal giornalista Rai non informavano con correttezza
e obiettivita'. In particolare Pirilli lamentava che, nei giorni precedenti,
in un servizio di Bruno era stato stravolto il contenuto di una sua
lettera al Presidente della Giunta Chiaravalloti e diffusa alla stampa,
in merito alla legge finanziaria regionale in corso di approvazione
in Consiglio. La richiesta di espulsione, che suscito' un dibattito
in aula, non fu presa in considerazione dall' Ufficio di Presidenza.
Pirilli diffuse allora un comunicato il cui contenuto fu ritenuto diffamatorio
da Bruno che querelo' l'esponente di An. Il procedimento fu trasferito
a Messina ed anche la procura peloritana chiese il rinvio a giudizio
di Pirilli, associando nel reato i giornalisti che avevano pubblicato
le dichiarazioni del capogruppo di An, nonostante nei loro confronti
Bruno non avesse sporto querela, ritenendo che avessero esercitato il
diritto di cronaca. Tesi, questa, condivisa dal Gip che rinvio' a giudizio
Pirilli, dichiarando non doversi procedere nei confronti dei giornalisti
ad eccezione di Giuseppe Soluri, direttore del Giornale di Calabria
e attuale presidente dell' Ordine dei Giornalisti calabresi. Al termine
del processo, il Tribunale ha respinto le richieste difensive riconoscendo
colpevole Umberto Pirilli e ha dichiarato il non doversi procedere per
Soluri. ''La giustizia - e' stato il commento di Franco Bruno - ha ristabilito
la verita'. Questo non cancella le difficolta' personali e professionali
vissute in questi quattro anni, ma soprattutto rimane l' amarezza per
aver dovuto combattere da solo una battaglia per affermare principi
di democrazia e liberta' che in questa regione appaiono sempre piu'
sbiaditi. Dispiace, in particolare, il distacco mantenuto sulla vicenda
dagli organi di categoria, Ordine e Sindacato dei giornalisti, che manifestano
cosi' scarsa tensione per l' autonomia professionale''.
Secondo
l’Istat il 24% delle famiglie calabresi vive in stato di povertà.
A Sud il 65% delle famiglie povere.
13/10 Sono 2 milioni 360 mila le famiglie che vivono
in condizioni di poverta', nel 2003, pari al 10,6% di quelle residenti
nel nostro Paese. Gli italiani poveri sono in totale 6 milioni 786 mila,
vale a dire l''1,8% dell'intera popolazione. La stima, effettuata dall'Istat,
si basa su una soglia convenzionale che individua il valore di spesa
per i consumi (869,50 euro al mese) al di sotto del quale una famiglia
si considera povera in termini relativi. La percentuale delle famiglie
povere e' in leggero calo rispetto al 2002, quando raggiungeva l'11%.
L'Istat rileva pero' che questo calo ''non e' statisticamente significativo''.
Piu' a rischio continuano a essere le famiglie numerose, gli anziani,
le persone escluse dal mercato del lavoro e con un basso livello di
istruzione e il Mezzogiorno. Al Sud, infatti, si concentra il 65,6%
delle famiglie povere (1.548.000), ma solo il 32,6% di quelle residenti,
contro il 24% del Nord e il 10,4% del Centro. E al Mezzogiorno e' piu'
elevata l'incidenza delle famiglie povere rispetto al totale di quelle
residenti (21,3%, contro il 5,7% del Centro e 5,3% del Nord). elle regioni
del Mezzogiorno, dunque l'incidenza della poverta' relativa e' molto
piu' elevata rispetto al resto del Paese (21,3% contro la media nazionale
del 10,6%). Fanno eccezione la Sardegna e l'Abruzzo, che mostrano valori
piu' contenuti (rispettivamente, 13,1% e 15,4%). Il record delle famiglie
povere spetta alla Sicilia, con il 25,5%, seguita da Basilicata (25,1%),
Calabria (24%), Molise (23%), Campania (20,7%) e Puglia (20%). Al Nord,
dove la poverta' interessa solo il 5,3% delle famiglie residenti, le
punte piu' alte si toccano in Friuli Venezia Giulia (9,2%) e Trentino
Alto Adige (8,7%, con un picco dell'11,1% a Bolzano). Valori piu' modesti
si registrano, invece, in Valle d'Aosta (7,4%), Piemonte (6,9%), Liguria
(6,2%), Lombardia (4,5%), Emilia Romagna (4,3%) e Veneto (4%). Al Centro,
dove la media e' del 5,7%, guida la classifica l'Umbria (8,4%), seguita
da Lazio (6,4%), Marche (5,7%) e Toscana (4,1%). Le famiglie numerose,
con cinque o piu' componenti, presentano ovunque livelli di poverta'
elevati. Tra queste, infatti, oltre un quinto risulta povero e nel Mezzogiorno,
in particolare, raggiungono quasi il 30%. Una percentuale che sale al
31,3% nel caso di nuclei con tre o piu' figli minori. Anche nel Nord
le famiglie con tre o piu' figli mostrano una condizione di relativo
svantaggio, con un'incidenza (11%) quasi tre volte superiore a quella
delle famiglie con un solo minore (3,8%) e circa una volta e mezzo quella
osservata quando i minori sono due (7,7%). Critica appare, poi, la condizione
degli anziani. Tra le famiglie con almeno un componente di oltre 64
anni, l'incidenza della poverta' e' superiore alla media (13,9%) e raggiunge
il 16,7% quando icomponenti anziani sono due o piu'. Livelli di poverta'
superiori alla media si riscontrano anche nelle famiglie di monogenitori,
mentre decisamente piu' contenuti sono i valori rilevati tra le giovani
coppie (3,5%) e i single (3,9%). Ma la poverta' non sembra aumentare
tra le famiglie in cui la persona di riferimento e' una donna rispetto
a quelle con a capo un uomo, nonostante il 79% degli anziani poveri
e soli sia una donna come pure l'85% dei genitori soli.Bassi livelli
di istruzione, esclusione dal mercato del lavoro e profili professionali
non qualificati, osserva l'Istat, si associano alla condizione di poverta'.
Infatti, e'povero appena il 4% delle famiglie in cui la persona di riferimento
possiede un elevato titolo di studio (scuola media superiore e oltre),
ma la percentuale sale al 17,5% se la persona di riferimento non ha
alcun titolo o ha la sola licenza elementare. Il divario e' particolarmente
importante nelle regioni del Nord e, soprattutto, del Centro. Trovarsi
fuori dal mercato del lavoro rappresenta un fattore di rischio ancor
piu' rilevante. E' povero circa il 28% delle famigliecon a capo una
persona in cerca di occupazione e il 33,4% di quelle con al proprio
interno due o piu' componenti in cerca di lavoro. La condizione, poi,
puo' diventare tanto piu' grave quanto meno forte e' la capacita' di
reddito degli altri componenti. L'incidenza tra le famiglie con almeno
una persona in cerca di occupazione, inoltre, e' pari al 14% quando
la persona di riferimento e' un lavoratore autonomo, al 18% se si tratta
di un dipendente mentre sale al 19% nel caso in cui si sia ritirata
dal lavoro. In generale, le famiglie di lavoratori autonomi sono meno
interessate dal fenomeno della poverta'. Tra queste, infatti, e' povero
il 6,7% contro l'8,2% rilevato per le famiglie di dipendenti e il 12%
dei ritirati dal lavoro. Questi i dati riassuntivi sull'incidenza della
poverta' relativa a livello regionale.
REGIONE 2002 2003
- PIEMONTE 7% 6,9%
- VALLE D'AOSTA 7,1% 7,4%
- LOMBARDIA 3,7% 4,5%
- TRENTINO A.A. 9,9% 8,7%
- TRENTO 8,6% 6,6%
- BOLZANO 11,1% 11,1%
- VENETO 3,9% 4%
- FRIULI V.G. 9,8% 9,2%
- LIGURIA 4,8% 6,2%
- EMILIA ROMAGNA 4,5% 4,3%
- TOSCANA 5,9% 4,1%
- UMBRIA 6,4% 8,4%
- MARCHE 4,9% 5,7%
- LAZIO 7,8% 6,4%
- ABRUZZO 18% 15,4%
- MOLISE 26,2% 23%
- CAMPANIA 23,5% 20,7%
- PUGLIA 21,4% 20%
- BASILICATA 26,9% 25,1%
- CALABRIA 29,8% 24%
- SICILIA 21,3% 25,5%
- SARDEGNA 17,1% 13,1%
TOTALE 11% 10,6%.
E il sottosegretario al Lavoro Maurizio Sacconi si difende attaccando
il centro sinistra. ''I dati Istat, gli unici scientificamente testati
in coerenza con le metodologie europee, descrivono, a proposito della
povertà relativa , un paese ben diverso da quello denunciato
dalla nostra opposizione di sinistra-centro''. ''Vi pu essere anche
un margine di errore nei dati, come in modo zelante afferma un ricercatore,
ma -sostiene- un esito positivo non pu certo trasformarsi in uno negativo.
In particolare, scende la percentuale di famiglie povere sia sul totale
delle famiglie sia sul totale dell'intera popolazione. Scende soprattutto,
in modo in equivoco e di ben 5 punti, la povertà delle famiglie
numerose con cinque o pi componenti nell'Italia centrale e migliora
al Sud la situazione dei nuclei con anziani''. I dati nella loro articolazione,
conclude Sacconi, ''sono poi utili ad orientare ancor meglio le politiche
di sostegno e di inclusione. Ma una cosa certa: parlare, come fa la
nostra sinistra, di impoverimento generalizzato non aiuta a concentrare
su coloro che ne hanno effettivamente diritto e bisogno le doverose
politiche pubbliche''.
Cassano
si offre per ospitare il Nucleo Anticrimine richiesto dal SAP
13/10 ''La citta' di Cassano allo Ionio e' disponibile
ad accogliere, eventualmente, il Nucleo di prevenzione anticrimine,
la cui istituzione viene reiteratamente richiesta dal Sindacato autonomo
di Polizia (Sap) della provincia di Cosenza''. Lo ha detto il sindaco
della cittadina ionica, Gianluca Gallo, in relazione alla richiesta
fatta dal Sap. ''Condivido appieno e faccio mie - ha aggiunto Gallo
- le preoccupazioni esternate dal Sap in materia di sicurezza, legalita'
e ordine pubblico nel vasto e importante comprensorio della Sibaritide,
costantemente attentato dagli interessi e dai traffici illeciti del
crimine organizzato che, oltre a minarne l' immagine, provocano grande
nocumento ai programmi di sviluppo economico, sociale e culturale''
ha affermato il sindaco Gallo, sottolineando ''la necessita' che lo
Stato debba riappropriarsi della potesta' che gli compete sul territorio
della piana di Sibari. Solo cosi' le nostre popolazioni potranno crescere
e vivere in tranquillita'''.
Sei
betoniere distrutte da un incendio a Mirto Crosia
13/10 Un incendio, sulla cui natura stanno indagando i carabinieri,
ha distrutto sei betoniere di proprieta' dell' impresa Fuoco costruzioni
Srl di Cariati che opera nel settore degli inerti e del calcestruzzo.
I mezzi erano parcheggiati in una cantiere dell' azienda. Il danno ammonta
a circa un milione di euro. Secondo una prima ricostruzione fatta dai
carabinieri e dai vigili del fuoco, le fiamme sarebbero partite da uno
degli automezzi e si sarebbero propagate a tutti gli altri che erano
parcheggiati nelle vicinanze. L' allarme e' stato dato dal guardiano
notturno del cantiere, ubicato in contrada Crazzano nel comune di Crosia,
poco distante dalla strada provinciale che da Mirto porta a Longobucco.
L' intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Rossano e' valso
a salvare soltanto un escavatore ed una motopala, non ancora raggiunti
dalle fiamme.
Ad
Acri settantenne denunciato per il furto di una pistola e di un televisore
13/10 Un uomo di 70 anni e' stato denunciato in stato
di liberta' per il furto di una pistola calibro 6.35 e di un televisione
da un appartamento ad Acri. L' uomo, secondo l' accusa, avrebbe approfittato
dell' assenza dei proprietari della casa per introdursi e impossessarsi
della pistola e del televisore. Il settantenne, secondo quanto si e'
appreso, non ha saputo dire a chi aveva ceduto gli oggetti asportati.
Anche il proprietario della pistola, che era regolarmente denunciata,
e' stato denunciato per omessa custodia d' arma.
Nell’assemblea
ANCI intimidazione e finanziaria preoccupano i comuni. Abramo rieletto
presidente
13/10 Si è svolta oggi a Lamezia l’assemblea
regionale dell’ANCI calabrese. Gli attacchi della criminalita'
ai sindaci, ma anche le preoccupazioni derivanti dai continui tagli
ai trasferimenti agli locali, sono stati gli argomenti al centro dell'
assemblea congressuale. ''I Comuni - ha detto Sergio Abramo, presidente
riconfermato nell’incarico per acclamazione al termine dei lavori
- presidi fondamentali dello Stato democratico ma soprattutto elementi
dinamici e insostituibili dello sviluppo, sono oggi al centro di un
attacco senza precedenti da parte della criminalita'. L' inaudita violenza
e l' enorme quantita' degli episodi non puo' non suscitare profonda
preoccupazione. E' in atto una vera e propria strategia della tensione
che punta a destabilizzare le istituzioni locali, a condizionare l'
azione politica delle Amministrazioni per piegarle ai disegni della
criminalita'. Sbaglia chi tende a sottovalutare quanto sta accadendo''.
In questi anni, ad avviso di Abramo, in Calabria e' emersa dalla base
una nuova classe dirigente diretta espressione della volonta' popolare.
''I Sindaci - ha aggiunto - hanno rappresentato un fattore innovativo
e sono riusciti a incidere profondamente sulle realta' territoriali.
Quella dei Sindaci e' diventata una voce autorevole. Pensiamo che il
lavoro svolto dalla nostra associazione abbia contribuito in qualche
modo ad affermare questo nuovo protagonismo. La criminalita' si e' trovata
di fronte un nuovo imprevisto ostacolo da rimuovere. Cosi' si spiega
a mio parere la catena di intimidazioni miranti a condizionare, a indebolire,
a togliere la serenita' a coloro chiamati a governare le comunita' locali''.
Per il sindaco di Catanzaro '' bisogna chiudere la pagina delle vuote
solidarieta'. Certo - ha proseguito - e' importante non fare mancare
la nostra vicinanza agli amministratori nel mirino della mafia, ma questo
non basta. La sicurezza dei sindaci non puo' essere affidata solo alle
scorte. lo Stato deve assicurare alla giustizia i responsabili degli
atti che finora nella stragrande maggioranza dei casi sono rimasti impuniti''.
Gli attacchi della criminalita', pero', non e' stato l' unico argomento
al centro dell' assemblea. Abramo, nel rivolgere ''un affettuoso saluto
a Sandro Principe, sindaco di Rende, vittima di un assurdo e inspiegabile
attentato, certamente non riconducibile alla criminalita' organizzata,
ma pur sempre avvenuto in un quadro di tensione e di scarsa sicurezza'',
ha ribadito che ''gli elementi di preoccupazione non si limitano al
pur gravissimo fenomeno delle intimidazioni''. ''Le forti limitazioni
imposte dalla Finanziaria e dal cosiddetto Decreto taglia spese - ha
sostenuto - costituiscono un obiettivo freno alle politiche di sviluppo
e di investimento, oltre che una concreta minaccia per il mantenimento
dei livelli qualitativi dei servizi ai cittadini''. Un discorso articolato,
quello di Abramo, che ha analizzato l' attuale situazione fin nei minimi
dettagli ricordando le ''perplessita' sull' applicazione del tetto del
2% alla crescita della spesa, previsto in Finanziaria, che riguardano
l' effettiva capacita' di contenere l' aumento della spesa al 2%. Si
tratta, infatti, di spese gia' decurtate dal provvedimento 'tagliaspese'
e dalla manovrina di luglio. Una ulteriore riduzione del tendenziale
di spesa diventa difficile''. Perplessita', ha sostenuto Abramo, ''condivise
dallo stesso presidente della Corte dei Conti che ha sostenuto che il
tetto del 2% e' una misura rigorosa, se fosse applicata integralmente
avrebbe effetti positivi sulla contabilita', ma anche negativi per la
ripresa''. Dopo aver ricordato le preoccupazioni al riguardo del presidente
di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, Abramo ha espresso preoccupazione
per ''l' emanazione e la rapida conversione del decreto tagliaspese
che ha assestato un duro colpo agli enti locali sia in termini istituzionali
che, concretamente, sulla loro finanza e sui servizi resi''. Infine
Abramo ha parlato delle ''grandi preoccupazione dell' Anci per il processo
di riforma costituzionale. La nostra sensazione - ha concluso - e' che
si stia procedendo ad un assemblaggio di parti non organicamente composte,
con il rischio di creare un' elevata conflittualita' tra le varie aree
del Paese e compromettere le relazioni interistituzionali. La stessa
ipotesi di Senato federale, esclude dal processo di formazione di leggi
ed emendamenti gli enti locali ed i Comuni in particolare, che sono
la base dell' edificio costituzionale e hanno pari dignita' con gli
altri livelli di governo''. Ai lavori ha preso parte anche il presidente
della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, che, nel plaudire all'
attivita' che i sindaci svolgono quotidianamente sul territorio, ha
evidenziato che ''la battaglia dell' autonomia si combatte tutti assieme'',
promettendo, nel contempo, il suo impegno per ''accelerare al massimo
i tempi per l' attribuzione delle deleghe''.
Seminario
sul CUP il 15 a Rossano
13/10 Nella Sala Conferenze diPalazzo San Bernardino,
a Rossano, venerdi' 15 ottobre, alle ore 9,30, si terra' un importante
Seminario sul Codice Unico di Progetto degli investimenti pubblici (CUP),
organizzato dal Comune e dal CIPE - Ministero dell'Economia e delle
Finanze. Qualificato il parterre dei relatori, tutti esperti del CIPE
e funzionari del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che dopo il
saluto del Sindaco della Citta', Oreste Longo, saranno introdotti dall'Arch.
Gemma Gigli, Dirigente Ufficio VIII, Servizio Centrale Segreteria CIPE
del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Interverranno: la Dott.ssa
Gabriella Sveltezza del Servizio Informatico, Dipartimento Politiche
di Sviluppo, l'Ingegnere Vittorio Pujia ed il Dott. Renato Santelia
del Servizio Informativo, Dipartimento Politiche di Sviluppo. L'iniziativa,
voluta dal Comune di Rossano, in accordo con il CIPE, Ministero del
Tesoro, che sara' unica nella Provincia di Cosenza, sara' un momento
importante per comprendere il funzionamento di questo nuovo adempimento,
legato agli investimenti pubblici. Sono stati invitati a partecipare
gli amministratori dei Comuni della Provincia di Cosenza, funzionari,
impiegati nel settore Lavori Pubblici degli Enti Locali, funzionari
dell'Amministrazione provinciale, professionisti che operano nel settore
dei Lavori Pubblici e funzionari di Sviluppo Italia Calabria (in quanto
ente erogatore di finanziamenti alle imprese).
La
Provincia promuove il lavoro per i detenuti
13/10
E’ stato firmato oggi, presso la sede della Provincia di Cosenza
in Corso Telesio n. 17, un protocollo di Intesa fra il Provveditorato
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria, nella
persona del Provveditore Regionale – Dirigente Generale Paolo
Quattrone, e l’Amministrazione Provinciale di Cosenza, rappresentata
dal Presidente, On. Gerardo Mario Oliverio, per l’inserimento
dei soggetti in esecuzione di pena o in misura alternativa alla detenzione.
Il progetto, curato dall’Assessore all’Edilizia Pubblica
e Scolastica Avv. Oreste Morcavallo, prevede attività di formazione
professionale e lavorativa, sia all’interno degli Istituti sia
all’esterno, per i soggetti in misura alternativa; nonché
a favorire e promuovere l’attività lavorativa delle persone
in esecuzione penale, in special modo incentivando e favorendo la disponibilità
del mondo dell’imprenditoria e della cooperazione.
“Rendendo operativo questo protocollo – ha dichiarato l’On.
Mario Oliverio – oggi si è realizzato un momento importante
di sinergia delle istituzioni, a favore dei soggetti più esposti,
realizzando contemporaneamente un vantaggio per l’intero tessuto
sociale; utilizzando le competenze dei detenuti, infatti, sarà
possibile la realizzazione e la manutenzione di parte dell’arredo
scolastico delle scuole del nostro territorio. E’ un primo passo
– ha concluso il Presidente – verso una maggiore attenzione
delle Istituzioni pubbliche al recupero sociale dei detenuti, perché
è importante e vitale che la società non resti indifferente
di fronte alle problematiche carcerarie”.
Per l’Assessore Provinciale all’Edilizia Pubblica e Scolastica,
Avv. Oreste Morcavallo, si tratta di “riempire di contenuti un
accordo importante, che presenta una duplice finalità sociale:
di reinserimento dei detenuti e di carattere educatico per gli studenti,
che utilizzeranno il materiale che verrà prodotto dai detenuti
stessi. E’ una grande occasione – ha concluso l’Assessore
Morcavallo – per suscitare nei giovani una maggiore comprensione
verso i carcerati e il loro dramma sociale, nonché di rispetto
per la “cosa pubblica” e il patrimonio comune”.
Convocato
per il 15 il Consiglio provinciale. L’ordine del giorno
13/10 E’ convocato il Consiglio Provinciale in
sessione straordinaria urgente, nella sala delle adunanze consiliari
del Comune di Cosenza, per venerdì 15 ottobre 2004 alle ore 18.00,
in prima convocazione. In prosecuzione - per le proposte non discusse
iscritte nell’ordine del giorno dei lavori, nella sala consiliare
del Comune di Rende, Piazza Matteotti, - lunedì 18 ottobre p.v.
alle ore 18.00, in prima convocazione, e mercoledì 20 ottobre
2004 alle ore 19.30, in seconda convocazione, per discutere gli argomenti
di cui all’unito Ordine del Giorno:
01) Interrogazione, del Consigliere provinciale, Biagio Diana sull’abbattimento
di alberi secolari, in località Lattughelle del Comune di Cassano
Ionio;
02) Interrogazione del Consigliere provinciale Biagio Diana sullo sfruttamento
abusivo dei terreni del demanio del Comune di Scalea;
03) Interrogazione dei Consiglieri provinciali Luigi Garofalo e Mario
Bria sulla pulizia e la salvaguardia ambientale degli argini del fiume
Crati, nel tratto ricadente nel Comune di Cassano allo Ionio;
04) Interrogazione del Consigliere provinciale Luigi Garofalo sull’inquinamento
dell’acqua potabile in località Marina di Sibari;
05) Interrogazione del Consigliere provinciale Mario Bria sulla chiusura
del campeggio “Lago Arvo” in località Lorica del
Comune di San Giovanni in Fiore;
06) Interrogazione del Consigliere Provinciale Giuseppe Gallo sull’Ordinanza
n. 3012 del 10.06.2004 dell’Ufficio del Commissario Regionale
Emergenza rifiuti;
07) Interrogazione del Consigliere Provinciale Mario Caligiuri sul presunto
inquinamento, con tuberi provenienti da altri Paesi, della patata silana;
08) Interrogazione del Consigliere Provinciale Pasqualina Straface sulle
pratiche edilizie inevase per il mancato rilascio del nulla osta paesistico;
09) Interrogazione del Consigliere Provinciale Francesco Bruno sulla
carenza di aule al Liceo Scientifico “F. Bruno” di Corigliano
Calabro;
10) Interrogazione del Consigliere Provinciale Giuseppe Gallo sul mancato
rispetto dell’accordo siglato tra le Ferrovie della Calabria e
le OO.SS.;
11) Interrogazione del Consigliere Provinciale Gianfranco Ponzio sull’Elettrodotto
che interessa i Comuni di: Montalto Uffugo, Rende, San Vincenzo La Costa,
San Fili, Lattarico e Torano Castello;
12) Interrogazione dei Consiglieri Provinciali Marino Reda e Biagio
Diana per l’istituzione dell’Ufficio del Difensore Civico;
13) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere provinciale Ernesto
Magorno, sulla grave crisi della “Foderauto Bruzia S.p.a.”
di Belvedere;
14) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere provinciale Mario
Caligiuri, sulla proposta di pedaggio autostradale lungo la tratta Salerno-Reggio
Calabria;
15) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere provinciale Francesco
Corbelli, sul costruendo elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi;
16) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere provinciale Francesco
Corbelli, sulla proposta di costruzione di un selettore di rifiuti solidi
nel Comune di Santa Caterina;
17) Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri provinciali: Domenico
Barile, Pasqualina Straface e Antonio Pucci, per l’istituzione
nella Città di Cosenza, come sedi autonome, della Corte d’Appello
e del Tribunale Amministrativo Regionale;
18) Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri Provinciali Piercarlo
Chiappetta, Filippo Fiorillo, Francesco Corbelli, Antonio Pucci, Gilberto
Raffo e Francesco Bruno, sul servizio delle Poste Italiane nella Provincia
di Cosenza;
19) Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri Provinciali Biagio
Diana e Marino Reda sui lavori di ammodernamento della tratta autostradale
Spezzano Albanese-Sibari e sulla pericolosità della Strada Statale
534, dallo svincolo autostradale di Sibari fino al bivio Saracena-Altomonte;
20) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Leonardo
Trento, sull’art. 8 bis del progetto di Legge Regionale n. 427
del 5 ottobre 2004;
21) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface, sul Corpo di Polizia Provinciale.
L’ANCI
propone una task force contro le intimidazioni. Scopelliti invita i
colleghi sindaci a non dimettersi
13/10 Costituire una task-force investigativa per individuare
i responsabili delle intimidazioni agli amministratori locali: lo proporra'
il presidente dell' Anci della Calabria, Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro,
al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, che il 23 ottobre prossimo
partecipera' ad una riunione straordinaria del Consiglio regionale.
Ad annunciarlo e' stato lo stesso Abramo nel corso dell' Assemblea regionale
dell' Anci che si svolge a Lamezia Terme. ''Mesi fa - ha sostenuto Abramo
- nel corso di un incontro informale nella Prefettura di Catanzaro ho
detto al ministro Pisanu che i sindaci calabresi non possono essere
lasciati soli. Se cedono i Comuni di fronte all' attacco criminale sara'
una sconfitta pesante per lo Stato che dovra' nei fatti rinunciare alla
sua sovranita' su un pezzo importante del suo territorio. La sicurezza
dei sindaci non puo' essere affidata solo alle scorte. Il nodo del problema
e' un altro, lo Stato deve assicurare alla giustizia i responsabili
degli atti intimidatori che finora nella stragrande maggioranza dei
casi sono rimasti impuniti. A Pisanu proporro' la costituzione di un
pool di investigatori superspecializzati che indaghi, con l' ausilio
delle piu' avanzate tecnologie sugli episodi piu' gravi e inquietanti.
Solo se la giustizia fara' luce su quanto sta avvenendo potremo sperare
di interrompere questa drammatica catena''. A giudizio d Abramo, l'
aumento delle intimidazioni e' dovuto al dinamismo dei sindaci che ha
costituito ''un nuovo imprevisto ostacolo'' per la criminalita' che
ha cosi' alzato il tiro per ''condizionare, indebolire e togliere serenita'
a coloro che sono chiamati a governare le comunita' locali''. Intanto
il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, nel corso dell'
assemblea regionale dell' Anci,.ha invitato i sindaci calabresi a restare
e a non dimettersi. L' assalto criminale ai sindaci calabresi non conosce
ormai pause e l' assemblea annuale Anci e' stata l' occasione per Scopelliti
per lanciare un forte appello. ''Ritengo - ha detto il Sindaco di Reggio
- che per ogni parte del territorio ci sia una valutazione da fare.
Lancio un appello al Sindaco di Gerocarne e al Sindaco di Cetraro, conoscendo
e comprendendo bene il disagio, le difficolta' che si vivono sui nostri
territori soprattutto nelle realta' piu' piccole. Noi abbiamo un obbligo,
un obbligo di governare i nostri territori. I Sindaci devono rimanere
al proprio posto per condurre una battaglia di legalita', una battaglia
di trasparenza e soprattutto per dire che noi siamo lo Stato ed abbiamo
il compito di andare avanti. Dobbiamo rappresentare la nostra comunita'.
E' chiaro che poi chiederemo nel contempo non soltanto di stare li'
ognuno di noi al proprio posto ma anche che ci sia il sostegno, il supporto
e le garanzie per fare questo''. In merito alle indagini sull' ordigno
ritrovato nel Municipio di Reggio nei giorni scorsi, Scopelliti ha detto
che ''il dato che da una parte e' preoccupante e' che le forze dell'
ordine su Reggio Calabria hanno dato dei colpi forti alla criminalita'
organizzata e quindi e' chiaro che bisogna attendersi anche una reazione.
In questo senso ci saranno delle valutazioni attente che sta facendo
chi ha il compito di portare avanti queste indagini. Siamo fiduciosi
come Amministrazione, siamo con la coscienza serena perche' comunque
il nostro compito non deve venir meno perche' la citta' comprende bene
qual' e' lo sforzo che noi stiamo mettendo in campo e su piu' versanti.
Non e' quello della lotta contro qualcuno o qualcosa, la nostra e' una
battaglia di civilta', e' una battaglia di democrazia, l' idea di costituire
finalmente una opportunita'''
Dal
15 riunione dei Coltivatori diretti calabresi a Capo Colonna
13/10 Venerdi' e sabato prossimi, 15 e 16 ottobre,
la Coldiretti Calabria terra', in localita' Capo Colonna di Crotone,
una riunione organizzativa. ''I quadri dirigenti regionali dell' organizzazione
- e' detto in un comunicato - si ritroveranno per esaminare tutte le
novita' che in questo momento interessano il settore agricolo''. ''Una
tenace voglia di investire nei valori e nelle risorse del territorio
- ha detto, commentando l' iniziativa, il presidente regionale della
Coldiretti, Nicola Lucchetti - e la continuazione di un progetto di
rigenerazione e di politica economica che pone al centro un nuovo modello
di sviluppo e non piu' solo forme protettive di un vecchio sistema in
un settore produttivo che si e' aperto a novita' sconvolgenti''. Porteranno
il loro contributo il segretario organizzativo della Confederazione,
Vincenzo Gesmundo; il responsabile delle politiche economiche, Andrea
Fugaro; il responsabile del settore fiscale, Franco Preziosi, ed il
capo area sindacale-legale Gaetano Varano. ''Nel corso della due giorni
- riferisce ancora la nota - si parlera' della nuova Politica agricola
comune che partira' dal primo gennaio 2005 e che dimostra come l' Italia
sia finalmente credibile e autorevole nella realizzazione delle riforme
europee, un cambiamento epocale che rafforzera' la modernizzazione del
settore con tempi e modi giusti che premieranno i comportamenti imprenditoriali
orientati alla qualita' e alla valorizzazione delle risorse del territorio,
stimolando anche le forme di una sussidiarieta' orizzontale nella nostra
regione; della Legge d' orientamento e dei Decreti successivi quali
quello sull' etichettatura obbligatoria approvato dal Governo ed entrato
in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 10 agosto
2004 che, grazie alla raccolta delle firme da parte della Coldiretti
per la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare,
garantira' trasparenza per i consumatori e uno stretto legame con il
territorio di provenienza del prodotto ed, ancora le novita' fiscali
intervenute che permetteranno una serie di vantaggi alle imprese agricole
in particolare per quelle che trasformano direttamente il proprio prodotto.
A Crotone si parlera' anche di previdenza, di mercato del lavoro e di
contributi previdenziali da parte delle imprese agricole''.
Per
la commissione regionale Pari Opportunità la nuova legge elettorale
deve operare un riequilibrio rappresentativo
13/10 “Nonostante le modifiche degli artt. 51
e 117 della Costituzione, la presenza di donne nelle Assemblee legislative
e negli organismi elettivi risulta, ancora oggi, esigua; tanto più
in Calabria, regione che addirittura occupa, in Italia, l’ultimo
posto”. E’ quanto ha recentemente ribadito la Commissione
regionale per le pari opportunità, riunitasi a Reggio Calabria
presso la sede del Consiglio regionale per parlare di legge elettorale
regionale.
Elencando le iniziative promosse nei mesi scorsi, Acciardi ha ricordato
che “il tema della legge elettorale regionale è stato oggetto
dei lavori della Conferenza delle Presidenti regionali di Reggio Calabria,
Venezia, Milano e del Seminario ministeriale di Siracusa. Di legge elettorale
si è parlato anche al Forum Aspasia di Venezia e all’incontro
con la C.N.P.O e il ministro Prestigiacomo. Il dibattito è proseguito
poi in sede regionale, con il coinvolgimento del Presidente della Commissione
Autoriforma e dei capigruppo consiliari del Consiglio regionale della
Calabria, cui è stato reso noto un progetto di legge bipartisan
presentato al Consiglio regionale della Lombardia, teso ad assicurare
parità di accesso tra donne e uomini alla carica elettiva di
consigliere regionale.
“Il dato attuale sulla presenza delle donne nelle Assemblee legislative
e negli organismi elettivi – riferisce la CRPO - è di per
sé, sintomo di ritardo di sviluppo e si caratterizza come vulnus
per la democrazia. Per la Calabria, in particolare, costituisce poi
un’occasione mancata per valorizzare una componente fondamentale
della sua società”.
“Ne discende la necessità di mettere in campo correttivi
adeguati nel senso del riequilibrio della rappresentanza e, in questa
direzione – sostiene la CRPO - la legge elettorale regionale costituisce
lo strumento indispensabile per tradurre i principi costituzionali in
prassi concrete. Secondo i principi dell’articolo 117, c. 7 della
Costituzione, peraltro recepiti nello Statuto, le leggi elettorali regionali
devono rimuovere ogni ostacolo che impedisce la piena parità
degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica,
promuovendo piena parità di accesso tra donne e uomini alle cariche
elettive”. Sul punto, la presidente Acciardi ribadisce che “il
significato giuridico e la ‘qualità’ della riforma
costituzionale non configurano un atto di indirizzo, ma un atto dovuto,
da cui non può che conseguire l’illegittimità di
una riforma elettorale che non recepisse le nuove forme della garanzia
costituzionale”.
La Commissione regionale pari opportunità auspica, quindi, che
la Regione Calabria “voglia recuperare il ritardo, dando attuazione
alla Carta costituzionale e dotandosi quindi al più presto della
nuova legge elettorale, che unitamente alla scelta tecnica del sistema
elettorale (sbarramento, premio di maggioranza, eliminazione del listino,
preferenza), si conformi al dettato costituzionale, avendo come traguardo
democratico l’obiettivo del riequilibrio della rappresentanza
politica, già testimoniata dall’approvazione di altre leggi
elettorali regionali”.
In tal senso, la Commissione, unitamente alla consigliera regionale
di parità, ha chiesto un incontro con la Commissione delegata
al progetto di riforma ed ha, altresì, fissato per il prossimo
21 ottobre, un incontro con i capigruppo consiliari della Regione, ribadendo
che “la riforma elettorale costituisce un punto fondamentale nella
strategia di una politica aperta alla partecipazione, al riequilibrio
della rappresentanza ed alle istanze democratiche che le donne calabresi
fanno propria, riconoscendola come progetto politico, sociale e culturale,
per il quale gli organismi di pari opportunità e parità
della Regione, intendono mobilitare le associazioni femminili, le Università,
gli uomini e le donne impegnati nelle Istituzioni, le forze sindacali,
le organizzazioni professionali e quelle di categoria.
Convenzione
Provincia-Regione sulla realizzazione di una rete ecologica
13/10 E’ stata firmata, tra l’Assessore
Provinciale Luigi Marello e la Regione Calabria – Dipartimento
Ambientale – la convenzione per l’attuazione del PIS Rete
Ecologica – Asse 1 – Risorse Naturali – POR Calabria
2000-2006. Con tale convenzione la Regione Calabria affida all’Ente
Provincia la redazione, quale soggetto attuatore, del Piano di gestione
dei siti Natura 2000 compresi nel territorio provinciale di appartenenza,
nonché l’acquisizione di tutti gli atti necessari per la
sua redazione, per un importo complessivo pari a € 110.329,00 (Euro
centodiecimilatrecentoventinove/00) di cui € 10.320,00 (Euro diecimilatrecentoventi/00)
co-finanziati dalla Provincia di Cosenza.
Allerta
della Protezione Civile per il maltempo in Calabria
12/10 Un avviso di condizioni meteorologicheavverse
e' stato emesso dal Dipartimento della Protezione Civile, in relazione
all'evoluzione degli eventi meteorologici gia' segnalati nel bollettino
di vigilanza meteo del 12 ottobre. Le regioni centro-meridionali italiane
continuano ad essere interessate da una circolazione umida ed instabile.
Un ulteriore afflusso di aria fredda proveniente dal nord atlantico
determinera' un sensibile peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Dalle prime ore di domani, mercoledi' 13 ottobre, e per le successive
24-36 ore, si prevedono rovesci o temporali diffusi e, temporaneamente,
intensi sulla Calabria, sulla Basilicata e sulla Puglia. In particolare
sul Salento le precipitazioni potranno risultare frequenti e, localmente,
abbondanti. I temporali saranno accompagnati da raffiche di vento, anche
consistenti, e da frequente attivita' elettrica. Tenuto conto delle
caratteristiche delle precipitazioni previste, della loro intensita',
dello stato di saturazione dei suoli e dei livelli dei corsi d'acqua,
sulle regioni interessate potranno svilupparsi localmente anche effetti
significativi e di particolare criticita', relativamente al rischio
idrogeologico e idraulico. Anche le forti raffiche potranno dare origine
ad ulteriori effetti localizzati, nonche' a mareggiate lungo le coste
esposte. Il Dipartimento della Protezione Civile seguira' l'evolversi
della situazione in stretto contatto con le omologhe strutture regionali
e gli uffici territoriali di Governo delle zone interessate. Vedi
le previsoni meteo
Ordigno
in Comune: Seduta straordinaria del Consiglio comunale di Reggio Calabria
12/10 Seduta straordinaria del Consiglio comunale di
Reggio Calabria questo pomeriggio aperta anche alle autorita' pubbliche,
ai parlamentari reggini e alle associazioni varie per protestare per
il grave atto intimidatorio subito dal Comune di Reggio Calabria lo
scorso mercoledi' quando fu trovata all'interno di uno dei bagni di
Palazzo San Giorgio una carica di tritolo. Alla seduta odierna sono,
tra gli altri, presenti il prefetto Giovanni D'Onofrio, il questore
Vincenzo Speranza e il comandante provinciale dei carabinieri Antonio
Fiano, l'avvocato generale dello Stato Di Landro, il sostituto procuratore
generale Fulvio Rizzo, il presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele,
vari consiglieri regionali, e unico dei parlamentari Marco Minniti,
responsabile per la direzione dei Ds dei problemi dello Stato. In apertura
della seduta, l'avvocato Aurelio Chizzoniti, presidente del Consiglio
comunale, ha detto che si tratta ''di una corale e significativa partecipazione.
Speriamo si inverta la rotta - ha aggiunto Chizzoniti - poiche' c' e'
uno spazio al di la' del quale e prima del quale non esiste legalita'.
Questo spazio va difeso e di fronte ad atti simili - ha concluso - la
citta' deve ritrovarsi unita e solidale''. Minniti ha affermato che
''non bisogna assolutamente sottovalutare quanto e' avvenuto. Di fronte
alla sfida lanciata al sindaco ed alla citta' - ha sottolineato Minniti
- di fronte a questo atto mafioso scatta un rapporto di solidarieta'
incondizionato. E si tratta di un principio di civilta' democratica
e in tali casi lega cio' che unisce di fronte ad un attacco alla democrazia
che si sta verificando purtroppo non solo a Reggio Calabria ma anche
nel resto della regione. Una sfida - ha sottolineato Minniti - a cui
lo Stato deve rispondere con coerente fermezza. Pero' devo aggiungere
con tutta franchezza, non vedo una reazione proporzionata all' altezza
della sfida mafiosa. Qui e' in atto una sfida alla sovranita' democratica,
per cui noi ribadiamo che in Calabria deve comandare la democrazia e
le scelte decise dal popolo con il voto demoaratico''. Nel corso del
suo intervento, inoltre, Marco Minniti ha espresso severe critiche al
presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, e ha affermato:
''Non ho mai visto il presidente della Regione presente a queste iniziative,
perche' sarebbe necessario che lui dicesse pubblicamente cio' che pensa
di tale situazione. Oggi la sua assenza a Reggio Calabria e' la cosa
peggiore della situazione, perche' siamo dinanzi ad un passaggio, in
Italia e nella regione, che impone di sapere su chi si puo' contare
in questa sfida difficilissima alla mafia. E' chiaro - ha concluso Minniti
- che chi ha messo il tritolo ha nome, cognome e indirizzo, cosi' come
il mandante, e tale gesto suona come uno sfregio alla citta'. E in questo
quadro maggioranza e opposizione devono avere la consapevolezza comune
che la mafia deve restare fuori dal palazzo''. Successivamente e' intervenuto
Luigi Fedele, presidente del Consiglio regionale. Fedele ha portato
la solidarieta' di tutta l' assemblea al Sindaco e al Comune di Reggio
Calabria ''di fronte - ha detto Fedele - ad un' escalation della criminalita'
che procede in maniera galoppante e colpisce soprattutto con gravissimi
atti intimidatori gli amministratori locali nonostante i successi ottenuti
dalle forze dell' ordine e dalla magistratura. C' e' pero' un fatto
positivo in tutta questa vicenda - ha sottolineato Fedele - ed e' che
emerge una classe dirigente che non vuole piegarsi, e questo significa
che nel ceto politico calabrese sono maturate sensibilita' nuove. La
prossima presenza in Calabria del ministro Pisanu - ha sostenuto Fedele
- ha il significato di un rinnovato impegno dello Stato che deve necessariamente
pero' concretarsi con misure efficaci atte a spezzare questa spirale
di violenza''Il capogruppo dei Comunisti italiani nel Consiglio regionale,
Michelangelo Tripodi, ha affermato ''che l' evento ha colpito tutti
e non puo' avere alcuna sottovalutazione. In questi anni invece, a fronte
di una recrudescenza della criminalita' e malgrado l' azione positiva
delle forze dell' ordine e della magistratura, non si sono verificati
comunque successi tali da poter completamente tagliare le unghie alla
criminalita' organizzata. Vogliono mettere le mani sui comuni e sulla
pubblica amministrazione - ha detto Tripodi - ma deve essere chiaro
che non ci puo' essere nell' azione amministrativa e nella guida della
cosa pubblica alcuna zona d' ombra. Occorre invece a tutela degli interessi
generali costruire un fronte comune a difesa della democrazia rappresentativa''.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Gesuele Vilasi, nel suo intervento,
ha affermato che ''qualcuno ha voluto lanciare la sua sfida al Palazzo
di citta' e al suo sindaco, quando Reggio comincia gia' a vedere i risultati
della buona azione amministrativa. E' un atto terroristico - ha detto
Vilasi - contro le idee di questa amministrazione comunale e del sindaco
Scopelliti. La citta' ha pagato in passato un prezzo alto per l' abbandono
della politica nazionale e regionale, ma adesso pero' e' troppo. Il
tritolo e' uno strumento tenebroso con cui si vogliono imporre ipoteche
che invece nessuna democrazia puo' subire o sopportare''. Messaggi di
solidarieta' all' azione del sindaco e del consiglio comunale sono inoltre
giunti dagli interventi dei consiglieri regionali Pasquale Tripodi dell'
Udeur e Francesco Fortuno della Margherita. Nel corso del dibattito
sono altresi' intervenuti il vicepresidente della Provincia, Lillo Manti,
ed il presidente del Consiglio provinciale, Piero Patafi, i quali hanno
ribadito la solidarieta' dell' ente al sindaco, al comune e alla citta'.
''Bisogna ricercare il massimo di unita' - ha detto Manti - e di solidarieta',
percorsi comuni pur mantenendo chiari i ruoli di maggioranza e di opposizione''.
Secondo Patafi, ''di fronte a fatti del genere e' necessario rimanere
al proprio posto, migliore risposta alle intimidazioni''. Umberto Pirilli,
parlamentare europeo di An, nel suo intervento ha ricordato che ''ciascun
ente e' un pezzetto di Stato e la casa comune appartiene a tutti. Lo
Stato - ha affermato Pirilli - non puo' piegarsi a simili atti. Ci opponiamo
quindi decisamente a tutto cio' che e' illegalita' e non e' consentito
dal nostro ordinamento''. Il capogruppo dei Verdi alla Provincia, Giuseppe
Mesiano, ha detto che ''la mafia non guarda nessun colore politico:
ieri con Falcomata' e oggi con lei, sindaco Scopelliti''. Il sindaco
di Campo Calabro, Antonino Scopelliti, ha detto che l' atto intimidatorio
''rappresenta una ferita che ha colpito tutti. A questi gesti e alla
forte pressione della criminalita' organizzata dobbiamo rispondere tutti
con grande unita'''. L' assessore comunale Giuseppe Raffa, ha detto
che ''il problema dei problemi nella nostra citta' e' la sicurezza.
La situazione attuale impone di fare quadrato attorno alle istituzioni
per potere intraprendere la via dello sviluppo''. Brevi interventi in
segno di saluto al sindaco e di solidarieta' al consiglio e alla citta'
sono stati espressi da Gabriella Andriani, di Liberal Sgarbi, e dai
segretari provinciali del Nuovo Psi, dell' Udc e del Pri, Angela Romeo,
Francesco Candia e Giuseppe Nicolo'. Il consiglio comunale proseguira'
i lavori giovedi' pomeriggio con gli interventi dei capigruppo consiliari
e quello conclusivo del sindaco, Giuseppe Scopelliti. Prima della sospensione
della seduta sono intervenuti il presidente dell'Anci Calabria, Sergio
Abramo, sindaco di Catanzaro, e il sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti.
''E' un saluto particolarmente sentito - ha esordito Abramo - a nome
della citta' di Catanzaro e dell'Anci Calabria che qui rappresento.
Esprimo la solidarieta' per l'amico Scopelliti e la comunita' reggina
colpita ed offesa da un atto vile. E' un attacco senza precedenti quello
che sta sferrando la criminalita' organizzata in Calabria, nel momento
in cui i Comuni intendono battersi per essere protagonisti con i loro
cittadini per il progresso civile e democratico. La responsabilita'
in questa lotta alla criminalita' e' di tutti e deve vederci impegnati
a sconfiggere questo fenomeno criminale che intende condizionare le
scelte degli amministratori. Le amministrazioni locali, non c'e' alcun
dubbio, rimarranno al loro posto. Quali sindaci sul territorio accettiamo
la sfida che ci e' stata lanciata ma vogliamo anche le condizioni di
sicurezza. La politica, da parte sua, deve saper svolgere il proprio
ruolo e deve fare uno sforzo per garantire stabilita', aprirsi all'esterno.
Ad ognuno per la sua parte spetta il compito di andare avanti per il
bene della collettivita'. Il sindaco Scopelliti ha gia' espresso la
volonta' di continuare, a lui e all'intero Consiglio comunale di Reggio
- ha concluso Abramo - rivolgo l'augurio di un proficuo lavoro al servizio
della comunita' reggina''.
Con l’intervento del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti,
si sono conclusi i lavori della seduta straordinaria ed aperta del Consiglio
comunale. ''Dobbiamo continuare ad andare avanti sulla strada intrapresa.
Una via rispetto alla quale non possiamo pensare di imboccare scorciatoie
o deviazioni. Personalmente non conosco altri modi, soprattutto pensando
alla nostra tradizione politica: quella di sentirci avversari dei poteri
criminali. Noi non creiamo sinergie, commistioni o condizioni che lascino
intravedere spiragli. Io, davanti a quello che e' accaduto, alzo un
muro''. Scopelliti ha ringraziato ''le istituzioni per la loro presenza'',
ma ''un ringraziamento particolare'' lo ha voluto rivolgere ''all'intera
citta' che, come sempre - ha detto - ha dimostrato solidita' e solidarieta'.
Prossimamente ci confronteremo ancora e discuteremo della questione
che ci ha visti protagonisti, ma stasera e' significativa la partecipazione
davvero sentita e la vicinanza di esponenti politici e non che hanno
voluto garantire un appoggio all' intera citta'. Tanti, dunque, saranno
gli spunti e le riflessioni ancora da condividere, ma un dato e' certo,
e cioe' la supremazia della politica su tutto cio': noi siamo lo Stato,
non dobbiamo indietreggiare, devono essere i poteri criminali a farlo.
Abbiamo una responsabilita', come conoscitori del territorio che amministriamo,
di confrontarci con i bisogni della nostra gente. Stiamo attraversando
un momento difficile e l' atto criminale compiuto contro il Comune e'
stato forse il piu' forte registrato negli ultimi anni. Non dimentichiamo,
pero', che tutte le forze dell' ordine hanno dato segnali significativi,
e mi riferisco, per esempio, agli arresti di latitanti importanti. Potremo
andare a casa per scelta della gente, ma mai perche' qualcuno ci 'invita'
a farlo. Abbiamo un obbligo morale nei confronti di Reggio Calabria,
che ha gia' sofferto tanto. Oggi c' e' una classe dirigente che sta
offrendo alla citta' una soluzione alternativa. Ho apprezzato molto
i contenuti degli interventi odierni in quanto scaturiti da quella politica
fatta di militanza, esperienza e bagaglio culturale. Una testimonianza
di solidarieta' importante, la stessa che noi tutti abbiamo espresso
quando ad essere colpiti da fatti analoghi sono stati altri colleghi.
A Roma, nei giorni scorsi, abbiamo ottenuto una grande soddisfazione
presentando un progetto lavorativo per i giovani, ancor piu' significativo
perche' proveniente dalla citta' con il piu' alto tasso di disoccupazione
in Italia. Reggio e' diventata, cosi', un modello da seguire. Abbiamo
fornito un' alternativa, una terza via: non piu' emigrazione, non piu'
militanza nelle grinfie della criminalita', ma lavoro. Questo e' il
nostro impegno: continuare a camminare sulla strada che aiutera' Reggio
ad uscire fuori dal disagio che la attanaglia da oltre 50 anni, con
la convinzione che, al di la' delle alternanze, sia sempre la politica
il punto da cui partire''.
Trasferimento
delle deleghe: incontro dei direttori e segretari generali delle cinque
province calabresi
12/10 In Calabria, nonostante, la legge regionale N.
34 del 2002, che ridisegna un nuovo ruolo dell'Ente Regione, delegando
ad essa solo le funzioni primarie di programmazione, di indirizzo e
di controllo, non sono state assegnate alle Province le deleghe e le
funzioni previste. Da qui l'esigenza delle Province calabresi di raccordarsi
per spingere la Regione Calabria all'attuazione dei relativi decreti
di trasferimento di quelle materie specifiche, indicate, appunto, nella
legge 34. E nella direzione dell'attuazione degli indirizzi attuativi
delle legge 34 del 2002 si sono incontrati, nella sede della Provincia
di Catanzaro, i direttori ed i segretari generali delle cinque province
calabresi. Un vertice operativo, voluto dal Presidente della Provincia
di Catanzaro, Michele Traversa, con l'obiettivo di definire tutti gli
aspetti tecnici e programmatici, che saranno alla base di un incontro
con i direttori generali della Regione Calabria, nel corso del quale,
appunto, saranno affrontati gli indirizzi attuativi della legge 34 sulla
base anche del documento approvato dalla Conferenza Regione - Autonomie
Locali ed anche sulla base di quanto approvato dalla stessa Regione
Calabria con delibera 134, con la quale, pur prendendo atto del fatto
di porre in essere tutte le iniziative per realizzare e sostenere il
riordino delle funzioni amministrative regionali e delle autonomie locali,
nel rispetto delle regole, degli indirizzi e dei principi contenuti
nel documento approvato dalla conferenza, non ha ancora dato seguito
a un reale processo di decentramento e di trasferimento delle deleghe.
Quindi, a giudizio del Presidente della Provincia di Catanzaro, Michele
Traversa, ''il processo di attuazione del riordino delle funzioni amministrative
regionali e degli enti locali deve quindi urgentemente essere ripreso''.
Da qui il vertice operativo del direttori generali e dei segretari generali
delle cinque province calabresi, per ''operare una valutazione sugli
obiettivi che, ragionevolmente, possono essere raggiunti, tenendo presente
la scadenza del mandato di questa giunta regionale nella primavera del
prossimo anno''. Da qui l'esigenza dell'insediamento del tavolo tecnico.
''E' necessario - ha aggiunto Traversa - dare attuazione alle legge
regionale di trasferimento delle deleghe alle Province, anche perche'
- ha spiegato - la nostra regione e' in forte ritardo rispetto ad altre.
I direttori generali ed i segretari generali delle cinque province calabresi
torneranno ad incontrarsi venerdi', 22 ottobre, nella sede della Provincia
di Vibo Valentia.
Caso
di “mucca pazza” sul Tirreno, la ASL 1 riferisce che non
è dovuto da ingestione di carne infetta
12/10 Il responsabile del dipartimento di prevenzione
dell'Asl di Paola, Piero Borsani, conferma il caso di "encefalopatia
spongiforme" (mucca pazza) sul tirreno cosentino. "E' vero
- dice Borsani alle agenzie- un'anziana donna versa in gravi condizioni
di salute a causa di questo morbo che, tuttavia, non e' riconducile
necessariamente ad ingestione di carne infetta, bensi' ad una variante.
Cioe' si tratta di un caso che si puo' verificare una volta su un milione".
Intanto i carabinieri del Nas (nucleo anti sosfisticazioni) si sono
incontrati stamane con Borsani e con i vertici dell'azienda sanitaria
per esaminare la situazione ed evitare che si generino allarmismi. "La
conferma definitiva sulla natura della malattia della paziente - ha
aggiunto Borsani - si potra' avere solo in caso di decesso con un esame
autoptico. Nel frattempo non c'e' necessita' di ingenerare allarmi".
Il caso comunque rimane fortemente sospetto. L’encefalopatia spongiforme
bovina (Bse), il morbo comunemente noto come "mucca pazza",
si e' manifestato in una struttura sanitaria della costa tirrenica cosentina.
La paziente, una donna settantenne, e' in condizioni gravissime, in
stato di coma. Nelle settimane scorse la donna, aveva iniziato ad accusare
disturbi psichici seguiti da problemi alle gambe e alle braccia, ma
anche da segni di demenza. I risultati delle analisi gia' effettuate
confermerebbero che si tratterebbe del terribile morbo anche noto come
Creutzfeld-Jakob. Il personale della struttura sanitaria di cui la donna
e' ospite (una casa di riposo per anziani) ha segnalato il caso al dipartimento
di prevenzione dell'azienda sanitaria 1 che ha provveduto ad eseguire
gli esami Tac e liquor cerebrospinale. Tutti i controlli sembrano dare
un'unica risposta: encefalopatia spongiforme bovina. La signora, proveniente
da una localita' della Calabria esterna all'area dei 33 comuni rientranti
nella giurisdizione dell'Asl 1, potrebbe però aver ingerito carne
infetta negli anni passati (il periodo di incubazione della malattia
varia dai 2 ai 30 anni).
Oltre
cento i sindaci presenti all’Assemblea Generale dell’ATO
12/10 Numerosa ed attiva partecipazione dei sindaci,
oltre cento, all’Assemblea Generale dell’Ato1, riunitasi
presso la Sala “P. Mancini” della Camera di Commercio di
Cosenza, sotto la presidenza dell’On. Mario Oliverio.Dopo aver
rivolto il proprio saluto ai presenti, il presidente Oliverio ha illustrato
le strategie che la Provincia, attraverso l’ATO, intende portare
avanti sulle questioni che riguardano la gestione dell’Acqua e
dei Rifiuti, settori su cui l’Ente ritiene di impegnare il massimo
di energie. “Il metodo che dobbiamo immediatamente assumere –ha
dichiarato Oliverio- è quello della partecipazione del sistema
delle autonomie locali alle scelte fondamentali da compiere sul nostro
territorio. L’Assemblea dell’Ato, pertanto, non è
soltanto la sede giuridicamente preposta a gestire e governare il problema
delle acque nel suo ciclo integrale, ma deve diventare anche il luogo,
il momento di confronto, di programmazione e di governo di altri servizi
fondamentali”.
L’ing. Collorafi, Dirigente Generale dell’ATO ha, quindi,
relazionato sullo stato delle attività sviluppate in quest’ultimo
periodo, partendo dai rapporti intercorsi con la Società SO.RI.CAL.,
con particolare riferimento alla Convenzione da stipulare con i Comuni.
Dopo aver informato i presenti del fatto che la Sorical è attiva
dal 01.10.04 e che il contenzioso sorto tra la stessa Società
e la Regione è stato superato con la stipula di un accordo integrativo,
il dirigente dell’Ato, entrando nel merito della Convenzione,
ha ricordato che la Conferenza dei Sindaci aveva già affrontato
l’argomento in una precedente seduta e che, in tale occasione,
aveva data mandato all’ATO di concordare una serie di questioni
tra cui la Tariffa, il Piano investimenti, le modalità di pagamento.
Di tali punti solo alcuni sono stati recepiti mentre, sulla questione
ritenuta più importante, quella della tariffa, la Regione, con
un atto transattivo, ha fatto proprie le richieste della SORICAL fissando
al 01.01.06 la data entro la quale la tariffa rimane invariata contrariamente
alla richiesta della Conferenza dei sindaci che aveva chiesto di mantenere
invariata la tariffa per cinque anni, a decorrere dalla stipula della
convenzione.
Sul Piano degli investimenti, l’ing. Collorafi ha poi informato
l’Assemblea delle trattative in corso perchè in esso non
vengano trascurate le esigenze del Territorio dell’ATO ed affinché,
tali cospicui finanziamenti vengano finalizzati al miglioramento della
qualità dell’acqua ed all’ammodernamento delle infrastrutture.
E’ stato, quindi, illustrato lo stato degli interventi nel settore
della depurazione e le difficoltà in atto nella gestione degli
impianti, sia per obiettive situazioni di carenze strutturali ma principalmente
per i ritardi accumulati dai Comuni nel pagamento dei canoni di depurazione.
Su quest’ultimo punto, il presidente Oliverio ha sollecitato i
Sindaci ad attivarsi per garantire da subito il versamento automatico
dell’aliquota di canone dell’acqua relativa alla depurazione.
“I ritardi registrati fino ad oggi –ha sottolineato Oliverio-
provocano enorme disagi, soprattutto ai lavoratori che non percepiscono
gli stipendi da diversi mesi e rispetto ai quali abbiamo assunto serio
impegno, che vogliamo mantenere e rispettare, garantendo loro l’immediata
risoluzione del problema”.
La Conferenza dei Sindaci è stata, quindi, informata sull’attuale
situazione di Cosenza Acque.
“Nel rispetto degli impegni assunti –ha ricordato l’ing.
Collorafi- abbiamo regolarmente pubblicato gli atti per la ricerca del
partner privato. Le due gare, però, sono andate deserte. A questo
punto, però, è urgente rendere operativa la Società
Cosenza Acque, per cui riteniamo debba essere attivata una procedura
negoziata, attraverso un avviso ad evidenza pubblica”.
Nel corso del dibattito, seguito alla relazione dell’ing. Collorafi,
sono intervenuti diversi Sindaci che, da varie angolature, hanno condiviso
il percorso seguito, ribadendo le perplessità sulla Convenzione
da stipulare con la SORICAL.e sul Piano degli investimenti e concordando
sulla necessità di accelerare le procedure per rendere operativa
Cosenza Acque.
Alla termine della discussione è intervenuto il Presidente Oliverio
il quale, facendosi interprete della volontà dell’Assemblea,
ha proposto di avviare una trattativa con la Regione (che è l’Ente
che ha sottoscritto l’accordo integrativo) e con la stessa SORICAL,
ai quali ribadire la volontà espressa dai Comuni. In particolare,
dovranno essere affrontati e discussi i seguenti punti:
Tariffa.
La decorrenza dei cinque anni durante i quali la tariffa rimane invariata
devono decorrere dalla data di firma della convenzione e non dal 01.01.01
per come riportato nell’accordo integrativo Regione-Sorical.
Piano Investimenti.
Tale piano deve tenere conto delle effettive esigenze del territorio
e gli interventi devono essere orientati al miglioramento della qualità
dell’acqua, alla continuità ed affidabilità del
sistema e all’ammodernamento delle infrastrutture.
Carta dei Servizi.
E’ necessario elaborare tale strumento in coerenza con quanto
fatto dall’ATO.
Il Presidente Oliverio ha proposto, altresì, di dare indicazione
alla società Cosenza Acque di accelerare le attività per
diventare operativa, anche attraverso l’espletamento di una procedura
negoziata ad evidenza pubblica per la ricerca del socio di minoranza.
La Conferenza dei sindaci, all’unanimità dei presenti,
ha deliberato di approvare la proposta del Presidente e di delegarlo,
insieme al Dirigente Generale della ATO, ad aprire un confronto con
Regione e Sorical, relativamente alla convenzione.
A questo punto, il Presidente Oliverio ha illustrato all’Assemblea
la strategia della Provincia rispetto al problema dei Rifiuti Solidi
Urbani e ha informato i presenti di avere già incontrato il nuovo
Commissario all’Emergenza Ambientale, Prefetto Bagnato, e di aver
avuto con lui una franca e pacata discussione sullo stato del sistema
dei rifiuti nella Provincia di Cosenza, evidenziando la responsabilità
della Gestione Commissariale per i ritardi accumulati e per il mancato
coinvolgimento delle realtà locali nelle scelte relative alla
costruzione di un sistema di raccolta e di smaltimento condiviso ed
efficiente.
.“La situazione attuale dello smaltimento dei rifiuti –ha
più volte sottolineato il presidente- è grave e rischia
di travolgerci tutti e in tempi molto brevi, soprattutto se si considera
che, alla scadenza del 31.12.04, non sarà più possibile
conferire i rifiuti nelle discariche in fase di saturazione.
E’ necessario, pertanto, definire al più presto, con il
concorso dei sindaci e delle realtà locali, una proposta di sistema
per la raccolta e lo smaltimento articolato nelle aree comprensoriali
della nostra provincia.Bisogna potenziare, in primo luogo, il sistema
della raccolta differenziata attraverso investimenti, strutture e mezzi
che il Commissario, dott. Bagnato, si è impegnato a mettere a
disposizione.E’, quindi, necessario definire in ogni zona la realizzazione
degli impianti di selezione secco-umido, considerata anche la decisione
di non realizzare alcun termovalorizzatore in provincia di Cosenza”.
“Dobbiamo passare, insomma, dalla cultura della denuncia a quella
della proposta –ha concluso il Presidente dell’Ato- vogliamo
evitare che anche i rifiuti della nostra provincia vengano caricati
sui treni e trasportati in Germania, con costi altissimi per i cittadini,
costretti a sopportare, ancora una volta, le conseguenze di un’impostazione
superficiale e sbagliata”.
Centrale
Enel di Rossano: Il sindaco Longo ha chiesto un incontro con l’amm.re
delegato dell’ENEL
12/10 Il sindaco di Rossano, Orazio Longo, ha chiesto
d' incontrare l' amministratore delegato dell' Enel, Paolo Scaroni,
per conoscere ''gli scenari futuri'' della centrale di Sant'Irene ''alla
luce degli eventuali investimenti pianificati dalla societa'''. All'
incontro e' prevista la presenza delle rappresentanze sindacali e di
una delegazione di consiglieri comunali. L' iniziativa e' stata presa
dal sindaco Longo dopo che nel corso dell' ultima seduta del Consiglio
comunale si e' parlato dell' ipotesi di stabilizzazione dei circa novanta
lavoratori di pubblica utilita', ex corsisti Enel, impiegati nella centrale
e del futuro dello stesso impianto.
Incontro
tra il Presidente ARSSA, Pizzini, ed i sindacati sulle difficoltà
finanziarie dell’Ente
10/12 Presso la sala del Consiglio ARSSA di Cosenza
si è svolto, su richiesta delle Organizzazioni sindacali interessate
all’ attuale problematica delle difficoltà finanziarie
dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura, il previsto incontro
tra il Presidente ARSSA, Antonio Pizzini, presenti un gruppo di dirigenti
della Struttura ed i rappresentanti delle Organizzazioni dei lavoratori,
FP-CGIL, CISL- FPS, UIL- Enti Locali, CONFAIL, CONFSAL e SIDEL- CIDA.
Argomento all’ordine del giorno dei lavori:” La pesantezza
della situazione finanziaria dell’ Agenzia”.
I responsabili del Sindacato, all’apertura dell’incontro,
hanno esposto, ancora una volta, l’evidente disagio di tutto il
personale del comparto, scaturito, prioritariamente, dall’ inadeguatezza
delle risorse finanziarie assentite all’ARSSA dall’Istituto
regionale, con il recente assestamento del principale documento contabile
della Regione Calabria. Alla gravissima e persistente crisi finanziaria,
che, di fatto, ha paralizzato le attività d’Istituto dell’
Organismo strumentale pubblico, hanno riferito il dirigenti sindacali,
si associa la crescente preoccupazione riguardo all’applicazione
del contratto del Comparto.
Questo disagio, a giudizio delle OO.SS. è sempre più incalzante,
tanto da creare malessere diffuso e grave incertezza sul futuro stesso
dell’ ARSSA. Situazione, questa, che ha già determinato
lo “ stato di agitazione permanente del personale”. Il Sindacato,
nel corso della discussione, che è stata molto costruttiva, ha
sollecitato il Presidente Pizzini ed il CdA dell’Agenzia ad assumere
ogni valida ed incisiva iniziativa, nei confronti dell’interlocutore
Regionale, per ottenere un incontro immediato con l’obiettivo
di far uscire, al più presto, l’Agenzia da questo preoccupante
stato di precarietà in cui versa.
Il responsabile dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura della
Regione Calabria, coadiuvato, per la circostanza, dal Capo di Gabinetto
della Presidenza, Giovanni Marzullo, che ha illustrato ai presenti i
prossimi adempimenti tecnici che saranno posti all’attenzione
dell’Amministrazione, in merito alla gestione del personale ed
alla corresponsione di tutta la materia contrattuale, essendo prevista
anche l’operazione di riequilibrio del Bilancio ARSSA. Il Presidente
Pizzini, da parte sua, ha rassicurato il Sindacato in merito alla corresponsione
delle competenze ordinarie ed accessorie del personale del Comparto,
pur alla presenza delle conclamate difficoltà finanziarie dell’Agenzia.
“ Tutti gli impegni –ha aggiunto il Presidente Pizzini-
saranno onorati”. Le difficoltà contingenti – ha
precisato – non ostacoleranno gli adempimenti conseguenti, che
saranno adottati nel corso della prossima riunione del C.d.A dell’Agenzia.
Sugli aspetti politici istituzionali, riguardo ai rapporti con l’interlocutore
Regionale, il Presidente Pizzini, nel ricordare che le difficoltà
di oggi erano già state opportunamente anticipate e, quindi,
segnalate, in diversi incontri tenutosi nei mesi scorsi, presente il
Sindacato, sia nelle competenti sedi regionali, in primo luogo presso
i competente Organo regionali. Ma, ha riferito Pizzini, delle crescenti
difficoltà finanziarie dell’Agenzia, di volta in volta,
si è cercato d’investire, con documenti e confronti, l’apposita
Commissione Bilancio del Consiglio Regionale.
Il Presidente Pizzini, per questo, ha ancora espresso piena disponibilità
al Sindacato sui passi ufficiali da realizzare nell’immediato,
in uno con le relazioni pressanti sul piano politico ed istituzionale
con i principali interlocutori regionale della “ Vertenza ARSSA”.
L’incontro, che è servito a compiere un’attenta quanto
incisiva radiografia dello “ Stato di Salute dell’ARSSA”,
ha suggerito, unanimemente, di procedere alla richiesta d’incontro
da parte del Sindacato con la Presidenza della Giunta Regionale ed i
Capi Gruppo in seno al Consiglio Regionale, per affrontare e portare
a soluzione i problemi finanziari che, nel caso dovessero perdurare,
metteranno a rischio non solo le spettanze dei dipendenti, m la vita
stessa dell’unico Organismo a servizio dell’agricoltura
calabrese. dell’Agenzia.Il Sindacato, infine, a sostegno della
richiesta, già avanzata dal Presidente dell’ARSSA, ha chiesto
un incontro urgente per definire insieme un percorso che conduca alla
soluzione dei problemi rappresentati che affliggono 1200 famiglie calabresi.
La
Regione Calabria presente al Columbus Day di New York
12/10
Nel nome di Cristoforo Colombo, ieri anche la delegazione del Consiglio
regionale calabrese (il presidente Luigi Fedele ed i consiglieri regionali
Antonio Borrello, Francesco Pacenza, Giuseppe Pezzimenti e Mario Pirillo)
ha partecipato alla sfilata dei 30 milioni di italo americani sulla
Quinta Strada, a Manhattan.
New York ha - secondo dati ufficiali - la più alta concentrazione
di americani di origine italiana e per un giorno (festa nazionale dal
1984) diventa la più grande città italiana fuori dell’Italia.
Il Columbus Day Weekend è l’appuntamento principale del
grande evento che esalta i colori italiani a New York ed è organizzato
dalla Columbus Citiziens Foundation presieduta da Larry Auriana, uno
dei massimi esperti di borsa a Wall Street. Quest’anno il Grand
Marshal è stato Mario Andretti, campione del mondo di Formula
Uno nel 1978.( festa nazionale dal 1984)
Nella Grande Mela, nel corso della straordinaria apoteosi degli italo
americani che si fregia di una variopinta parata di carri allegorici
accompagnata da oltre mezzo milione di persone, il “carro”
del made in Calabria allestito dal Consiglio regionale ha ricordato,
attraverso le immagini del mare, dei monti le ricchezze ambientali e
naturalistiche offerte da una delle regioni più belle del profondo
Sud dell’Italia come la Calabria. “Una regione che - ha
detto il presidente Fedele - si sente parte di questa grande nazione
e con essa vuole continuare ad avere rapporti molto stretti. La grande
festa nazionale degli States è anche l’occasione per esporre
il made in Italy e, nel nostro caso, per allacciare rapporti che abbiano
ricadute commerciali, promozionali ed economiche. L’occasione,
anche, per rinnovare - completa il concetto il Presidente del Consiglio
regionale - l’impulso associazionistico fuori della Calabria e
per mettere in atto, grazie ai calabresi d’America, la politica
di internazionalizzazione del Meridione d’Italia su cui da tempo
puntiamo, sia le Regioni del Sud sia lo stesso Governo”.
Insomma, nella splendida kermesse tricolore, accanto all’orgoglio
italiano è sfilato ciò che è definito “Calabria
pride”, l’orgoglio calabrese, che non è un sentimento
solo dei calabresi ormai integrati a New York ed in tutte le città
degli States, ma di tutti i calabresi ovunque siano. “Per noi
questa volta la manifestazione giunge dopo alcuni appuntamenti davvero
esaltanti, come l’incontro dei calabresi che vivono in questa
grande città col governatore dello Stato di New York, Gorge Pataki,
e la premiazione di alcuni figli illustri della Calabria, come la scrittrice
italo americana Helen Barolini”.
Secondo Borrello: “Ciò che colpisce in moltissimi dei calabresi
che vivono ormai da decenni negli Stati Uniti è che, pur ricoprendo
ormai nella società americana ruoli importanti, pur avendo figli
che non parlano più italiano e in alcuni casi i loro stessi cognomi
hanno subito la cosiddetta americanizzazione, tuttavia la voglia di
tenere vivi i legami con la Calabria è rimasta inalterata, anzi
forse è addirittura cresciuta e noi su questa molla dobbiamo
puntare molto del nostro impegno”.
Commenta Pacenza a conclusione della sfilata: “L’orgoglio
italiano esibito nella parata sulla Quinta Strada non è sintetizzabile
soltanto nell’essere gli italiani il quinto gruppo etnico in America
(dopo tedeschi, irlandesi, inglesi, afro-americani), bensì dall’essere
riusciti a conseguire un notevole grado d’integrazione sociale
(sia gli italo-americani sia i cittadini italiani negli Usa). Gli italo-americani
di terza e quarta generazione si sono largamente integrati nella società
americana, fornendo prova di uno dei più rapidi fenomeni di mobilità
sociale ascendente negli Stati Uniti. Raggiungendo, in molti casi, posizioni
economiche e sociali di elevato prestigio, e migliorando sensibilmente,
nell’arco del dopoguerra, il livello medio d’istruzione”.
L’altro dato che evidenzia la rapidità con cui gli italiani
hanno raggiungo e poi superato la media nazionale nell’istruzione,
nel reddito, nelle attività economiche è rappresentato
dalla percentuale di titolari di imprese proprie che, tra gli italo-americani,
è del 70 per cento superiore alla media nazionale .
Tra nomi illustri della politica (per il governo italiano ha sfilato
il vicepresidente Gianfranco Fini) dello spettacolo e dell’economia
italo-americani che hanno solcato la strada più famosa del mondo,
anche moltissima gente comune e non solo italiani.
Aggiunge Pezzimenti: “L’appuntamento annuale del secondo
lunedì di ottobre ha una forte ragione storica, che affonda le
radici nelle migrazioni di fine 800, quando gli Usa si stavano trasformando
in una grande potenza industriale sulla spinta degli Stati del Nord.
Negli stessi anni le popolazioni del Mezzogiorno d’Italia erano
sempre più impoverite da un processo di unificazione che non
aveva ridotto le profonde fratture economiche e culturali. Fratture
che anzi sono state accentuate quando s’imbarcarono a milioni,
soprattutto dalla Sicilia, Calabria e Campania, ma anche dalle zone
povere del Veneto e della Toscana”.
Pirillo rammenta che “il processo d’integrazione dei nostri
connazionali e corregionali fu lungo, ma oggi la quarta generazione
di quella gente disperata partita in cerca di fortuna gode di un reddito
pro capite superiore del 15 per cento rispetto alla media americana.
Gente (30 milioni di persone) che, quando il Columbus Day arriva, possono
ricordare con orgoglio quelle origini. Anche se quasi sempre dell’Italia
non conoscono neppure la lingua. A volte non portano nemmeno il cognome
della famiglia d’origine, perché anni di discriminazioni
li hanno costretti a mimetizzarsi. Oggi però grazie al made in
Italy ed alle affermazioni personali riscoprono l’orgoglio di
appartenere ad una minoranza”.
“Ogni anno - seguita Pirillo - ribadire le peculiarità
italiane in una città straordinaria come New York deve voler
dire impegnarsi perché dopo l’integrazione degli italo
americani si apra una fase nuova anche nel rapporto tra chi vive negli
States e, nel caso particolare, chi vive nelle regioni da cui i bastimenti
sono partiti come la Calabria, che oggi deve poter elaborare nuovi modelli
d’approccio anche economico con l’America”.
La parata sulla Quinta Strada, è poi una grande vetrina promozionale
sull’Italia nell’area di New York e del cosiddetto Tri-State
che comprende anche Connecticut e New Jersey: da Philadelphia a Boston
30 milioni di abitanti, 8 milioni di italo americani (un milione nella
sola Grande Mela).
Turismo, moda design, prodotti dell’enogastronomia, artigianato,
arte business e finanza: gli occhi di milioni di spettatori televisivi
sono puntati sui prodotti del made in Italy.
La Columbus Citizens Foundation non ha solo lo scopo di promuovere l’immagine
dell’Italia, ma anche quello di raccogliere fondi per borse di
studio destinate a giovani italoamericani meno abbienti. Ogni anno in
media sono erogati somme consistenti per favorire la frequenza ad università
ed istituzioni culturali.
Avviato
dalla Provincia un tavolo permanente per la prevenzione antincendi.
12/10 “Sarà costituito un tavolo permanente
per la prevenzione” , questo è l’impegno che ha preso
il Presidente Mario Oliverio intervenendo ad una importantissima riunione
sugli incendi boschivi convocata dall’Assessore Provinciale all’Ambiente
ed alla Tutela del Territorio Luigi Marrello che si è tenuta
presso la Sala di Presidenza dell’Amministrazione Provinciale
di Cosenza.
Lo stesso Presidente ha affermato che la Provincia non si rassegnerà
a restare nella stretta gabbia delle proprie competenze ma che attiverà
una serie di iniziative in collaborazione con la Prefettura, il Corpo
Forestale, i Comuni, le Comunità Montane, le Associazioni ed
inoltre, ha aggiunto, l’Ente proporrà una modifica alla
legislazione vigente per far affidare alla Provincia la competenza della
redazione del catasto delle aree incendiate. L’Assessore Luigi
Marrello, nella sua relazione introduttiva, ha assunto l’impegno
di sostenere progetti di prevenzione anti-incendi boschivi, e campagne
di sensibilizzazione di intesa con le Associazioni ambientaliste e di
volontariato.
All’incontro sono intervenute, oltre al Corpo Forestale dello
Stato, Vigili del Fuoco, i Comuni ed alle Comunità Montane della
provincia, numerose Associazioni ambientaliste che già svolgono
un lodevolissimo lavoro di prevenzione e segnalazione incendi, quali
VAS Calabria, WWF Lungro, Legambiente ed altre.
All’incontro erano presenti anche l’Assessore Arturo Riccetti,
ed i Consiglieri Provinciali, Giuseppe Aieta dello SDI, e Mario Bria
dei Verdi.
Trasporti:
istituito un tavolo tecnico tra Provincia e associazioni di consulenza
automobilistica
12/10 L’Assessore Provinciale ai Trasporti, Dr.
Giuseppe Gagliardi ha incontrato stamattina, presso la sede dell’Assessorato,
le associazioni degli studi di consulenza automobilistica ed autoscuole
della provincia di Cosenza. Alla riunione hanno partecipato Franco Di
Donato Segretario Provinciale Unasca, Adelmo Mannarino Segretario Provinciale
Confedertai, Wilson Cavaliere Segretario Provinciale Aidac, Alessandro
Brusco Segretario Provinciale Andac, Ing. Francesco Carnevale responsabile
del servizio trasporti della Provincia di Cosenza. Nel corso dell’incontro
l’Assessore ha illustrato la situazione del settore trasporti
nella Provincia di Cosenza, che a tutt’oggi aspetta il completo
trasferimento delle funzioni di competenza dalla Regione Calabria, e
il modo in cui intende riorganizzarlo per garantire un servizio efficace
ed efficiente ed assicurare agli studi di consulenza ed alle autoscuole
assistenza, collaborazione, servizi idonei e sempre migliori. Nella
riunione sono state esaminate le problematiche in cui operano le autoscuole
e gli studi di consulenza. Problemi prioritari da affrontare sono risultati
essere la concorrenza sleale, l’abusivismo, la definizione delle
tariffe minime e massime, l’informazione e la sensibilizzazione
degli utenti. Le associazione hanno rilevato la necessità di
un sostegno sia in termini di competenze che in termini di fondi da
parte delle Istituzioni agli studi di consulenza automobilistica ai
quali sono stati trasferiti ulteriori compiti con un conseguente aggravio
dei costi. Maggiore visibilità nelle iniziative attivate dall’Assessorato
ai Trasporti è stata richiesta dalla categoria delle autoscuole
ritenuta figura più debole e disagiata. Per la risoluzione delle
diverse problematiche, l’Assessore ai Trasporti ha accolto favorevolmente
la proposta di istituire un tavolo tecnico di confronto nell’ambito
del quale i rappresentati delle suddette associazioni possano esprimere
le proprie opinioni e contribuire a migliorare il servizio. L’Assessore
ai Trasporti ha ringraziato per la fiducia riposta nelle istituzioni
ed ha auspicato che il servizio sul territorio si svolga con grande
serietà e competenza.
Prestito
concesso per la ristrutturazione di una casa, confiscata alla mafia,
dedicata agli ex alcolisti
11/10 Il credito cooperativo trentino ha sottoscritto
un prestito per la ristrutturazione di una casa confiscata alla mafia
nella Locride e affidata alla Caritas. Dopo i lavori di adattamento
diventera' una casa per ex alcolisti. Lo rende noto la Federazione trentina
delle cooperative nella cui sede di Trento oggi il vescovo di Locri
mons. Giancarlo Bregatini ha presentato le prime bottiglie di vino e
di grappa della nuova collana ''Terre d' Aspromonte'', prodotte dalla
cooperativa ''Valle del Bonamico'' e imbottigliate nelle strutture della
cooperazione vinicola trentina. Si tratta di ''un piccolo segno che
testimonia la voglia di rinascita e la capacita' di fare della gente
di Calabria'', ha osservato il presidente della Federazione Diego Schelfi.
A proposito del nuovo vino, mons. Bregantini ha detto che occorre ''trasformare
la marginalita' in tipicita', e il Trentino puo' aiutare il sud esportando
il proprio modello cooperativo, ma nello stesso tempo aprirsi e guardare
a realta' esterne come la nostra arricchendo la propria esperienza di
valori e di conoscenze. Siamo fortemente impegnati a creare in Calabria
una cultura cooperativa che in Trentino ha dato cosi' grandi frutti''.
''Siamo consapevoli - ha concluso il vescovo di Locri - che aprirci
ad altre esperienze significa farci riflettere di piu', riscoprire valori
ed esperienze diverse che ci fanno crescere''.
Gli
imprenditori chiedono ad Alemanno non aiuti ma un sostegno concreto
alle iniziative realmente produttive
11/10 Non assistenzialismo o finanziamenti a pioggia
generalizzati, ma un sostegno concreto da parte del settore pubblico
ad iniziative realmente produttive. Sono queste le richieste che gli
imprenditori calabresi hanno rivolto al ministro per le politiche agricole,
Gianni Alemanno, nel corso dell' incontro svoltosi stasera a Lamezia
Terme su iniziativa della Compagnia delle opere. Gli imprenditori hanno
chiesto ad Alemanno l' attivazione di iniziative che consentano, in
particolare, un accesso piu' dinamico al credito. Ci sono molte idee
ed iniziative, hanno sostenuto gli imprenditori, che puntano anche sull'
innovazione e sulla competitivita' che non riescono ad essere sviluppate
per mancanza di sostegni finanziari. Si continuano a sostenere i patrimoni
e non i progetti che possono fare scattare i meccanismi dello sviluppo.
Cio' che serve, dunque, e' un maggiore intervento pubblico nel settore
delle garanzie bancarie. Secondo gli imprenditori che hanno incontrato
il ministro Alemanno, inoltre, il metodo degli aiuti a pioggia non serve
a sostenere lo sviluppo se manca un sistema-territorio. Basti pensare
che non sono riuscite a svilupparsi iniziative industriali sostenute
per il 75% del capitale impegnato da finanziamenti pubblici. Vengono
realizzati, grazie alle sovvenzioni erogate, capannoni che molto spesso
restano fini a se stessi, non si trasformano cioe' in industrie, proprio
per le difficolta' successive alla nascita delle iniziative. In tal
modo si crea un circolo vizioso che anziche' suscitare sviluppo, determina
ulteriori fenomeni di depressione economica e disoccupazione.
L’impegno
umanitario in una manifestazione del Rotary domani a Rende
11/10 Il Club Cosenza Nord del Rotary International,
guidato dal nuovo Presidente Demetrio Festa, si appresta ad affrontare
l' anno del Centenario con una serie di iniziative e l' obiettivo di
diffondere la conoscenza degli scopi e delle azioni solidali dell' associazione
internazionale fondata nel 1905 da Paul Harris. Mercoledi' prossimo,
13 ottobre, alle ore 20, 30 all' Hotel San Francesco di Rende, si parlera'
dell'impegno umanitario nei paesi del terzo mondo. Don Battista Cimino
terra' una relazione su '' L'Africa: volontariato e missione''. Seguira'
la proiezione del film: ''L' Africa e'...'' e un commento del Dott.
Massimiliano Battaglia, medico chirurgo presso il Presidio Ospedaliero
di Acri. Il Presidente Demetrio Festa e tutti i soci saranno lieti della
presenza degli organi d' informazione. Il Rotary e' un'organizzazione
internazionale che realizza progetti di servizio a scopo umanitario,
promuove il rispetto di rigorosi principi etici in tutte le attivita'
e lavora per la diffusione della pace e della buona volonta' tra i popoli
della Terra. Attualmente nel mondo vi sono piu' di 31.000 club con circa
1.200.000 soci, attivi in 166 Paesi.
Sessanta
ristoranti hanno usufruito di fondi regionali per la ristrutturazione
dei locali
11/10 Grazie all' iniziativa assunta nei mesi scorsi
dall' assessore regionale alle Attivita' produttive ed al Turismo, Giuseppe
Gentile, circa sessanta ristoratori calabresi hanno potuto usufruire
del finanziamento ''a sportello'' fino ad un massimo di centomila euro
per la ristrutturazione dei locali, delle cucine e di quanto previsto
nel relativo avviso. Lo rende noto un comunicato dell' Ufficio stampa
della Giunta. Si tratta di una prima iniziativa tendente a valorizzare
la gastronomia regionale verso cui l' assessorato al Turismo sta dedicando
particolare attenzione. Gentile, e' scritto nella nota, si e' detto
particolarmente soddisfatto del successo che ''la nostra enogastronomia
sta registrando, ormai, in tutto il mondo. Per questo ho pensato - ha
aggiunto - di far predisporre una vera e propria guida regionale, destinata
ai turisti italiani ed esteri, di tutti quei ristoranti che fanno uso,
per le loro gustose pietanze dei prodotti calabresi. Mi riferisco ad
un progetto che proprio per la sua originalita' e' stato gia' condiviso
anche da qualche altra regione come 'progetto interregionale' che mira
all' affermazione di quella che comunemente viene definita gastronomia
mediterranea. Questo progetto, in altre parole, considera, senza ombra
di dubbio, la nostra cucina tipica un momento caratterizzante e qualificante
del nostro turismo che facilita il turista nella sua migliore integrazione
con il territorio dove decide di trascorrere le vacanze''. ''In questa
ottica - ha sostenuto Gentile - sara' fatto un censimento dei ristoranti
presenti ed una nuova riclassificazione delle diverse tipicita' con
un marchio regionale che attesti la qualita' dell' offerta anche dei
prodotti che vengono venduti nei bar. E' ovvio che tutto cio' attiva
pure un' azione di promozione dei prodotti che potrebbero essere esposti
negli stessi locali, avviando, cosi', un vero lavoro di filiera, facilitandone,
tra l'altro, la loro vendita. E' chiaro che il riferimento va ai prodotti
che si prestano ad un facile asporto''. ''Sono certo - ha concluso Gentile
- che tutto cio' favorirebbe in questo circuito un' adeguata commercializzazione
e promozione di tutti i prodotti provenienti dal mondo agricolo ed alimentare
calabrese piu' in generale''.
Pisano
(Comm. Reg. lotta alla mafia) “A Pisanu chiederemo misure efficaci
per fronteggiare la mafia”
11/10 Il presidente della Commissione regionale per
la conoscenza e la lotta al fenomeno mafioso, Vincenzo Pisano, ha avuto
stamani un incontro a Vibo Valentia con il prefetto di quella provincia,
dr. Mario Tafaro; con il questore, dr. Raffele Pagano, e con il comandante
provinciale dei carabinieri, ten.col. Antonio Amoroso. All’incontro
hanno anche partecipato il presidente degli industriali calabresi, Filippo
Callipo e l’imprenditore Michele Lico. “Nel corso della
riunione – ha detto Vincenzo Pisano – abbiamo avuto un approfondito
scambio di idee in relazione alla situazione dell’ordine pubblico
nella provincia di Vibo Valentia ed alla prossima visita istituzionale
che il Ministro dell’Interno, on. Giuseppe Pisanu, ha programmato
per il prossimo 23 ottobre. Il panorama complessivo delle manifestazioni
criminali e mafiose – ha sottolineato Pisano – che sta investendo
molte istituzioni locali calabresi ed una schiera sempre più
folta di imprenditori, ha toccato, con gli episodi del tritolo al comune
di Reggio Calabria e con l’agguato armato ai danni dei dipendenti
della Ecocall di Vazzano, livelli a dir poco preoccupanti. La mafia,
con le sue minacce, sta portando un attacco senza precedenti al cuore
della democrazia rappresentativa ed alla libertà d’impresa,
tentando di piegare ai suoi obiettivi, coraggiosi imprenditori che hanno
deciso di investire nella loro terra, creando lavoro e benessere, nel
tentativo non troppo nascosto di impossessarsi con la prepotenza di
attività d’impresa e processi industriali che richiedono
comprovate conoscenze tecnologiche e di sicurezza e che in mani poco
esperte e dedite essenzialmente alla speculazione potrebbero tradursi
in seri pericoli per l’igiene e la salute collettiva. Oggi il
rischio – come nel caso di Vazzano – non è solo quello
di inginocchiare un’azienda credibile e con forti potenzialità
di sviluppo, ma subire imposizioni inaccettabili sotto il profilo della
democrazia e dell’etica di impresa. Proprio qualche giorno addietro
– prosegue Vincenzo Pisano – il presidente degli industriali
italiani, avv. Luca Cordero di Montezemolo, ha raccolto il grido di
allarme e la richiesta di aiuto da parte degli imprenditori calabresi,
spossati da continue richieste estorsive da parte delle cosche mafiose
che dimostrano di non temere alcunché della reazione degli apparati
dello Stato, siano esse forze di polizia e magistrati. Siamo, infatti,
tutti a conoscenza delle difficoltà che gli imprenditori della
nostra regione stanno vivendo, e non solo a causa della criminalità.
In questo contesto di difficoltà, un peso non indifferente hanno
anche gli atteggiamenti degli istituti bancari: dunque, un combinato
disposto di minusvalenze fatto di soprusi mafiosi e restrizioni bancarie,
che strangolano obiettivamente l’attività di impresa e
scoraggiano gli investimenti. La Calabria, i suoi cittadini ed i suoi
imprenditori, non possono sopportare questi altissimi costi sociali
ed economici, per questo, il prossimo 23 ottobre, al Ministro Pisanu,
che ha saputo cogliere la delicatezza del momento, chiederemo di approntare
misure qualificate ed efficaci per fronteggiare questo attacco inusitato
alle istituzioni ed al sistema delle imprese che rischia di annichilire
irreversibilmente la disponibilità di quei pochi imprenditori
che ancora tenacemente resistono e chiedono allo Stato il diritto alla
sicurezza ed alla serenità”.
Si
dimette il Sindaco di Gerocarne
11/10 Il sindaco di Gerocarne, Raffaele Schiavello,
ha presentato le proprie irrevocabili dimissioni con una lettera inviata
al Consiglio comunale ed al prefetto di Vibo Valentia, Mario Tafaro.
All'origine della decisione l'attentato incendiario messo in atto contro
l'auto della moglie nella notte tra domenica e lunedi' della settimana
scorsa. Gia' nell'occasione Schiavello, che da quattro anni guidava
una giunta espressione di una lista civica, aveva manifestato preoccupazione
per la propria incolumita' e quella dei suoi familiari ed aveva ipotizzato
l'eventualita' di lasciare. Oggi la decisione ha trovato conferma. ''Lascio
- ha detto Schiavello - per ritrovare tranquillita' per me e per la
mia famiglia. Pensavo che potesse cambiare qualcosa in questi ultimi
tempi, ma non e' andata cosi' perche' tutta la comunita' vive in una
situazione difficile. Occorre che venga ristabilita' la sicurezza nel
territorio''. Raffaele Schiavello è il terzo Sindaco, in Calabria,
a lasciare da inizio anno Il 17 marzo si è dimesso Lorenzo Trioli,
primo cittadino di San Lorenzo del Vallo(Cosenza); il primo settembre
è stata la volta di Rocco Cassone (Villa San Giovanni) il quale
ha poi ritirato le dimissioni su richiesta del Ministro dell'Interno
Pisano e dei capigruppo alla Camera dei partiti di opposizione, scesi
tutti insieme a Villa proprio per convincere Cassone a restare al suo
posto. Già il giorno stesso dell'episodio criminale Schiavello
aveva manifestato preoccupazione per l'incolumità propria e della
sua famiglia, anticipando le dimissioni. Oggi la ratifica formale della
decisione. Il sindaco del piccolo centro premontano (4 mila abitanti)
della provincia vibonese era stato eletto nell'aprile del 2000.
Applauso
di solidarietà dell’Assemblea dell’ANCI al Sindaco
Scopelliti
11/10 L' assemblea nazionale dell' Anci, svoltasi questa
mattina in Campidoglio, a Roma, ha espresso solidarieta' al sindaco
di Reggio, Giuseppe Scopelliti, il quale, nei giorni scorsi, e' stato
vittima di un' intimidazione e adesso e' costretto a muoversi sotto
scorta. Al primo cittadino di Reggio, che l' assise dei sindaci ha chiamato
al tavolo della presidenza, secondo quanto riferito in una nota del
Comune reggino, ''e' stato tributato un lungo e caloroso applauso da
parte dei presenti, mentre il sindaco di Roma, Walter Veltroni, gli
ha espresso solidarieta' e stima personale, invitandolo, con parole
di grande amicizia, ad andare avanti nell' impegno amministrativo in
favore di Reggio''. Il presidente nazionale dell' Anci, Leonardo Domenici,
si e' associato al sindaco di Roma, confermando, come aveva fatto telefonicamente
nei giorni scorsi, la sua vicinanza personale oltre che istituzionale
a Scopelliti. Il sindaco di Reggio, intervenendo nel corso dell' assemblea,
ha sostenuto la necessita' di un approfondimento sulla legge finanziaria,
ribadendo l' importanza di un confronto con il Governo per non scaricare
sugli enti locali e, dunque, sui cittadini, le difficolta' del momento.
Altro argomento toccato dal sindaco di Reggio, secondo quanto e' stato
riferito, e' stato quello della devolution, con particolare riferimento
alla riformulazione dell' articolo 114 della Costituzione. A tal proposito,
Scopelliti ha chiesto, tra l' altro, la costituzionalizzazione della
Conferenza Stato-Regioni, evidenziando ancora una volta come non esista
alcuna ragione per la quale il Governo non debba coinvolgere nel processo
federalista anche i Comuni''. Riferendosi alla riformulazione dell'
art. 114 della Costituzione, Scopelliti, ne ha sottolineato l' importanza
perche' ''inverte la struttura piramidale dello Stato''. ''Da' forza
- ha sostenuto - ad uno sviluppo che parte dal basso. Ed e' per questo
che occorrono incentivi e risorse ai comuni, perche' gli amministratori,
piu' di altri conoscono il territorio e possono creare investimenti
per lo sviluppo e per nuova occupazione. Quindi occorre dialogare con
il Governo, perche' abbiamo tempo per lavorare sulla finanziaria''
Operazione
contro la prostituzione di giovani dell’est. Arrestato il titolare
del Club “La Cleopatra” di Rossano
11/10 La polizia di Stato di Catania ha eseguito un'
ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone accusate
di avere gestito un vasto giro di prostituzione, servendosi di giovani
donne dell' Est Europa che entravano illegalmente in Italia. Durante
l' operazione, agenti della squadra mobile della Questura hanno sequestrato
un club privato a Catania. Indagini sono in corso su un analogo locale
a Cosenza. Gli arresti sono in corso di esecuzione tra Catania, Cosenza,
Milano e Brescia. I destinatari del provvedimento restrittivo, emesso
dal Gip Rosa Anna Castagnola, sono indagati per favoreggiamento dell'
immigrazione clandestina e induzione alla prostituzione. Secondo l'
accusa, giovani donne bulgare e romene si esibivano ballando la lap
dance in locali privati e poi, dietro il pagamento di una somma di denaro,
si prostituivano con i clienti. Le indagini della squadra mobile sono
coordinate dal procuratore aggiunto Enzo Serpotta e dai sostituti Pasquale
Pecifico e Antonio Cantone. - Le persone arrestate dalla polizia di
Stato sono attualmente sette, mentre otto indagati sono ancora irreperibili.
L' operazione e' stata denominata 'Dea della notte', dal nome del club
privato di Catania la cui titolare, Maria Conti Oliveri, di 52 anni,
e' stata arrestata. Agenti della polizia amministrativa hanno anche
sequestrato il club privato 'Privacy' di Catania. Gli altri arrestati
sono i catanesi Vito Vernuccio, di 31 anni, Antonino Carbonaro, di 41,
e Antonino Santo Riela, di 45. Arrestati anche Giorgio Iacino, di 47
anni, di Corigliano Calabro (Cosenza), titolare del club 'La Cleopatra'
di Rossano Calabro ; il bulgaro Kiril Petrov Kirov, di 32, residente
a Milano; e il romeno Marius Valentin Niculescu, di 30. Le indagini
si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali compiute nei locali
al centro dell'inchiesta e sono state avviate dopo la segnalazione di
notevole flusso, in arrivo e partenza da Catania, di giovani donne di
Paesi dell' Est Europa entrate in Italia con permessi turistici, che
erano ospitata da Antonino Carbonaro. L'uomo provvedeva successivamente
a regolarizzare la loro posizione facendole assumere come collaboratrici
domestiche. In realta', sostiene l' accusa, le giovani donne lavoravano
come cameriere e come ballerine di lap dance in locali privati. Dalle
intercettazioni e' emerso che i clienti versavano 200 euro a sera per
vedere le 'danzatrici', e che la maggior parte del pagamento era trattenuto
dai gestori dei locali. Alcune delle straniere si prostituivano, o all'
interno dei club o in quattro appartamenti in eleganti complessi residenziali
della Scogliera di Catania, messi a disposizione dall'organizzazione.
In questo caso il cliente versava il pagamento anticipato al gestore
del locale, che 'autorizzava' la ragazza all'incontro. Dalle indagini
e' emerso che sarebbero due le organizzazioni che gestivano il traffico
e che una, italo-romena, si era specializzata anche nella contraffazione
e nell'uso fraudolento di carte di credito. La base operativa dei romeni
sarebbe stata individuata in alcuni paesi in provincia di Brescia e
di Verona. All' operazione 'Dea della notte' hanno preso parte le squadre
mobili di Catania, Brescia, Verona e Milano e agenti del commissariato
di Rossano Calabro. L'inchiesta e' coordinata dal procuratore aggiunto
Enzo Serpotta e dai sostituti Pasquale Pacifico e Rosa (e non Antonio
come erroneamente scritto prima) Cantone.Nell' ambito dell' operazione
e' stato sequestrato un solo locale privato: quello gestito dell' associazione
'Privacy Club' di Catania, che e' stato chiuso soltanto per una presunta
irregolarita' amministrativa.
La
Provincia incontra gli ordini professionali
11/10
Una interlocuzione positiva ed inedita, che realizzi partecipazione,
democrazia e pluralismo oltre che azioni concrete e congiunte e' alla
base degli incontri - spiega un comunicato - che il Presidente Oliverio
sta avendo con i rappresentanti degli ordini professionali, alcuni gia'
svolti, altri in calendario per le prossime settimane, alla presenza
dell'Assessore Oreste Morcavallo, delegato al rapporto con gli ordini
professionali e forensi. Questa mattina, la volta dell'Ordine degli
ingegneri, degli architetti e degli agronomi, che ha visto la partecipazione
di Menotti Imbrogno, Presidente dell'Ordine provinciale degli Ingegneri,
Carlo De Vuono, consigliere dello stesso ordine professionale, Domenico
Cucunato, vicepresidente dell'Ordine degli Architetti di Cosenza, Giovanni
Perri, Presidente regionale e provinciale dell'Ordine degli Agronomi
e Forestali, Francesco Molinari, Dirigente del Settore Edilizia della
Provincia di Cosenza. Diverse, le questioni affrontate nella riunione,
che ha immediatamente rilevato una unita' di intenti, che si tradurra'
in fattiva collaborazione, stabilendo nel futuro un percorso d'azione
parallela: dalla comunanza di interessi intorno ad uno sviluppo letto
e programmato in chiave sostenibile, alla necessita' di un monitoraggio
continuo e puntale sull'occupazione professionale, sino all'interscambio
su grosse problematiche, passando per il sostegno alla formazione professionale,
la firma di protocolli d'intesa e la partecipazione congiunta in Osservatori
dedicati, il futuro delle relazioni instauratesi stamani.
Proposta
l’istituzione di dieci casinò in Italia. Uno dovrebbe aprirsi
in Calabria
11/10 In Italia potranno essere aperti al massimo dieci
casino' collocati, pero', nelle quattro aree geografiche in cui e' stata
suddivisa l' Italia. E' questa la proposta formulata dal Comitato ristretto
istituito dalla decima Commissione - Attivita' Produttive della Camera
dei deputati ''per evitare interventi tampone con la presentazione di
emendamenti alla Finanziaria''. Il testo unificato di proposta di legge,
che recepisce i contenuti delle varie iniziative legislative in materia,
e' stato presentato oggi ad Aosta dai due parlamentari valdostani, il
senatore Augusto Rollandin ed il deputato Ivo Colle', firmatari di una
proposta di legge depositata il 20 marzo 2002. Dall' articolato - titolato:
''Istituzione e disciplina dei parchi di divertimento'' - sparisce il
termine casino' sostituito da un piu' generico Parchi Divertimento.
Fatte salve le prerogative delle attuali case da gioco italiane potranno
essere attivati da sei a dieci parchi. Abolite le distanze da un casino'
all' altro, vengono introdotte le zone: Piemonte, Valle d' Aosta, Lombardia,
Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria (zona 1);
Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche' (2); Abruzzo, Molise,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria (3); Sardegna e Sicilia (4).
''Ci auguriamo - hanno commentato i due parlamentari - che il Governo
non ceda alle tentazioni di chi vuole inserire in Finanziaria la possibilita'
di aprire una casa da gioco in ogni regione, perche' la materia e' quanto
mai delicata''. Rollandin e Colle' hanno infatti evidenziato il fallimento
dell' idea di aprire in Italia 800 sale Bingo ''che non hanno fatto
bingo ma fanno acqua da tutte le parti come dimostrano le difficolta'
che devono fronteggiare i gestori delle circa 200 sale in funzione''.
Il testo unico introduce poi una sorta di sistema federale per la ripartizione
dei proventi lordi derivanti ''dalla pratica del gioco d' azzardo in
ciascun parco divertimento'': 50% alla societa' di gestione (che non
potra' avere piu' di due concessioni); 20% al comune sede del parco
(i capoluoghi di regione non possono essere sede di parco); 10% allo
Stato; il 10% alla Regione dove sorge il Parco; il 10% distribuito in
parti uguali tra le regioni che non ospitano parchi del divertimento''.
Secondo Ivo Colle', il testo unico dovrebbe iniziare il suo iter in
Commissione nel prossimo mese di gennaio ed approdare in aula per l'
approvazione prima dell' estate 2005.
Continuano
le minacce alle istituzioni. Incendiato il portone del Municipio di
Acquaro nel vibonese
11/10 Un attentato incendiario e' stato compiuto la
notte scorsa contro il Municipio di Acquaro, piccolo centro della provincia
di Vibo Valentia. Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile il portone
in legno dell' edificio e vi hanno dato fuoco. Il portone e' andato
distrutto. Ad accorgersi dell' incendio sono stati alcuni abitanti che
hanno avvertito i carabinieri, che hanno contribuito a spegnere le fiamme.
Tra i primi ad accorrere il sindaco, Mario Crupi, eletto nel giugno
scorso alla guida di una Giunta espressione di una lista civica di orientamento
di centrosinistra. ''E' un atto gravissimo - e' stato il suo commento
- poiche' il Municipio e' la casa di tutti noi e quindi ci vorrebbe
una reazione generale dei cittadini nella loro globalita'. L' amministrazione
che ho l' onore di guidare si prefigge la finalita' di dare una speranza
ai cittadini, di risollevare il paese''. Crupi ha sostenuto di non avere
idea del movente del gesto. ''Forse - ha sostenuto - si e' voluto continuare
un andazzo che va avanti da un anno ai danni di altre istituzioni. Mai,
comunque, era stato preso di mira il Municipio, che e' il simbolo massimo
della democrazia e della comunita'. In passato infatti erano stati incendiati
il portone della sede della Cgil e dei Ds e di alcuni cittadini''.
Per
la lotta agli incendi stanziati solo 357 mila euro per la Calabria
11/10 Arrivano i fondi per le politiche anti incendio
negli enti locali: un decreto del Ministero dell' Economia ripartisce
infatti tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano uno
stanziamento di 9.919.000 euro per lo svolgimento delle attività
svolte in materia di conservazione e difesa del patrimonio boschivo
nazionale dagli incendi. I fondi sono stati attribuiti secondo quanto
è stato disposto dalla legge quadro in materia di incendi boschivi,
che prevedeva il trasferimento statale in favore delle Regioni della
somma di lire 20 miliardi annue nel triennio 2000-2002, per la prevenzione
e l'attività di lotta agli incendi, in parte in proporzione al
patrimonio boschivo rilevato dall'inventario forestale nazionale, costituito
presso il Corpo forestale dello Stato, e in parte in quote inversamente
proporzionali al rapporto tra superficie percorsa dal fuoco e superficie
regionale boscata totale prendendo a riferimento il dato medio del quinquennio
precedente. Il Piemonte può dunque godere di uno stanziamento
pari a 543 mila euro; la Valle dAosta invece a 331 mila euro. Alla Lombardia
vanno invece 515 mila euro mentre il Trentino beneficia di 1.705 mila
euro. Al Veneto vanno 557 mila euro e al Friuli 369 mila. La Liguria
gode di un finanziamento di 246 mila euro e l'Emilia Romagna di 1 mln
e 280 mila euro. Alla Toscana vanno 746 mila euro e all'Umbria 522 mila.
Le Marche possono godere di uno stanziamento di 377 mila euro e il Lazio
di 308 mila euro. All'Abruzzo vanno 315 mila euro, al Molise 389 mila
euro e alla Campania 256 mila. Il finanziamento stanziato per la Basilicata
ammonta a 223 mila euro, quello per la Calabria a 357 mila. Le due isole
maggiori godono di fondi pari a 167 mila euro per la Sicilia e 609 mila
euro per la Sardegna. Alla Provincia di Trento sono stati concessi 309
mila euro e a quella di Bolzano 1.395 mila euro.
Mery
e Balto. La storia di un amore nato a distanza.
11/10 Lei è Mery una volontaria della provincia
di Pavia, lui è Balto un bellissimo cane alaskan malamute di
2 anni affidato al canile di Mendicino e destinato alla probabile soppressione.
Questa è la storia di un gesto d’amore verso gli animali
che ci ha toccato davvero. Così abbiamo deciso di pubblicare
il racconto di questa avventura a lieto fine. Il racconto, redatto direttamente
da Mery, viene pubblicato integralmente:
“Al giorno d'oggi tutte le persone dicono di
amare gli animali, in questo mondo caratterizzato dalla fretta e dalla
frenesia si cerca senza sosta di mostrare ciò che si è
e, ahimè, anche ciò che non si è e molte volte
si parla di amore quando nel proprio cuore si prova tutt'altro. Questa
è la storia di Balto, un cane senza voce e senza diritti che
grazie alla forza di volontà di tante persone ha trovato la strada
giusta per vivere. Balto è un alaskan malamute di 2 anni, è
stato comprato quando era cucciolo da una famiglia che non aveva mai
avuto cani, per inadeguatezza e scarsità di esperienza il cucciolo
non è stato allevato come richiedeva la sua dimensione, diventato
mordace è stato affidato ad un canile sanitario e il suo destino
era già stato deciso: la soppressione era la sua unica via d'uscita
da quel luogo.
Balto è entrato al canile di Mendicino il 12 agosto 2004. Mery
ha sentito parlare di lui per caso durante una delle tante telefonate
in cui offre il suo aiuto. Mery è una volontaria del web, una
studentessa universitaria che nel tempo libero collabora gratuitamente
con privati, associazioni e canili per trovare casa e amore a tanti
animali senza casa. Mery apre la foto di Balto scaricandola da un sito
internet, se ne innamora e dal quel momento tre parole aleggiano nella
sua mente "Balto deve vivere". Mery abita in provincia di
Pavia, studia in Alessandria, Balto è a Cosenza e lei decide
di inviare un'email a tutti i suoi contatti, una semplice richiesta
di aiuto e di consigli su come agire per salvare Balto. In quel momento
si apre un mondo ricco di bontà e di gioia, la sua casella email
è raggiunta da centinaia di email provenienti da ogni parte d'Italia
e dalla Svizzera, parole di solidarietà, aiuti economici, consigli..
Nasce una grande famiglia e Balto non è più solo, moralmente,
perché fisicamente si trova in quel canile. Mery contatta la
signora Carla Misasi, delegata provinciale della LAV, che si reca al
canile e vede Balto con gli occhi tristi e spenti, constata la situazione
e Mery inizia a muoversi in ogni direzione. Da Pavia tutta questa grande
impresa viene coordinata da Mery ma la famiglia di Balto è immensa,
Roma, Verona, Cremona, Milano, Siracusa, Prato, Lugano (Svizzera)...
questo elenco è infinito perché sono tante le persone
che hanno scritto un'email per Balto e molte altre hanno inviato un
aiuto economico a Mery per sostenere questo grande salvataggio. Mery
contatta il canile e organizza la nuova vita di Balto, un viaggio per
Roma con una persona specializzata per essere ospitato da un bel rifugio
gestita da un addestratore e rieducato.. tutto a spese della grande
famiglia di Balto. la nuova famiglia degli amanti degli animali che
lo hanno accolto nel proprio cuore. La situazione non è facile
perché il canile che lo ospita non viene incontro a Mery, o meglio,
viene incontro ma si cambia spesso idea, varie persone che cambiano
sempre idea ogni volta che parlano con Mery e Carla proprio mentre passa
il tempo e Balto, come hanno detto queste persone del canile, resta
sempre in quel box senza mai uscirci, non ha mai avuto un contatto umano
perché nessuno è mai entrato in quel box, ha sempre distrutto
tutto per la sua aggressività. Tutto è organizzato per
il 23 settembre 2004 quando il giorno 22 settembre avviene l'ennesimo
colpo di scena, durante l'ennesima conversazione telefonica richiesta
da Mery per avere la conferma dell'uscita del cane, viene messa in dubbio
la professionalità della persona che ha ricevuto l'incarico di
condurre il cane a Roma (persona che collabora da più di 3 anni
per una grandissima associazione animalista d'Italia), è espresso
un netto rifiuto nei confronti di un viaggio che non è idoneo,
un trasportino noleggiato e un'auto sono giudicati troppo piccoli da
queste persone quando erano molto idonei alla situazione, è espresso
il concetto di adozione di Balto nel senso che potrebbe avvenire ma
la persona incaricata per il viaggio dovrà tirare fuori il cane
dal box e farlo entrare nel grande trasportino, DA SOLA, perché
le persone del canile, volontari, responsabile e veterinari non avrebbero
collaborato, concetto ribadito più volte, precedentemente era
stato fornito un orario, la persona incaricata poteva arrivare entro
le 15 mentre viene imposto un nuovo orario, le 12, quando gli orari
all'interno della struttura sono corrispondenti alle ore 15, inoltre
Mery viene gentilmente invitata a "non creare casini nel loro canile
quando esistono molti cani da salvare in ogni parte d'Italia perché
fa solo perdere tempo". Un genere di comportamento che non appartiene
a Mery e alle persone che amano gli animali ma questa semplice ragazza
che ha il sogno di salvare Balto non si arrende. Dino, il ragazzo incaricato
di portare il cane a Roma, riesce a noleggiare un'auto più grande
a tempo di record, Kemal ci presta un trasportino immenso e troviamo
anche un carrellino per trasportare il mega trasportino con dentro il
cane. È tutto pronto, il 23 settembre 2004 alle ore 12.30 Mery
riceve una telefonata, dopo mille peripezie e mille rifiuti Balto ha
varcato la soglia di quel canile, si trova in auto con Dino, i suoi
occhi hanno visto ancora la luce e respirato aria viva. Il famoso cane
entrato nel cuore di molte persone che lo avevano visto solo in foto
è uscito dal canile per affrontare il suo nuovo destino, un viaggio
che lo avrebbe condotto a Roma, una rieducazione effettuata con metodi
dolci e una bella adozione che arriverà al momento giusto.
Questa grande impresa è stata conquistata da Mery, una semplice
volontaria, con l'aiuto e la preziosa collaborazione di moltissime persone,
Balto è libero e vivo grazie a Carla di Cosenza che si è
battuta per farlo uscire, Dino di Roma che lo ha condotto a Roma, Gianluca
che lo ha accolto nel rifugio, Kemal di Roma che ha prestato il grande
trasportino in cui Balto ha viaggiato e sempre, a Kemal e ad Emilio
di Lodi si rivolge un immenso grazie per la realizzazione del sito dedicato
a Balto, Ambra di Roma per i grandi consigli e un ultimo ma non meno
importante immenso GRAZIE a tutti coloro che hanno scritto lettere,
email, annunci, consigli, ai webmasters dei siti amici di Mery e a coloro
che hanno inviato un aiuto economico a Mery, tutti soldini destinati
da Mery alle grandi spese sostenute per il viaggio e la permanenza di
Balto nel rifugio.
Un grande successo per ribadire ancora una volta che GLI ANIMALI NON
SI SOPPRIMONO COME VOLEVANO FARE CON BALTO, ESISTE SEMPRE UNA SOLUZIONE,
BASTA CERCARLA. Inoltre bisogna valutare ogni esigenza ogni qual volta
si voglia adottare un animale, le sue dimensioni da adulto, il tempo
che gli si può dedicare; le decisioni prese. talvolta le conseguenze
di un gesto possono creare danni irreparabili. Mery ha impiegato un
mese per fare uscire Balto da quel canile, è stato difficile
ma la grande famiglia di Balto ha VINTO, questo tesoro è abbracciato
da tutti i loro cuori che battono anche per lui. Fra pochi giorni sarà
pronto un sito dedicato a Balto, per avere l'indirizzo potete scrivere
a Mery: xmeryblu@yahoo.it Mery ha avuto l'onore di partecipare alla
trasmissione "Animali e animali" condotta da Licia Colò.
La puntata in cui sarà intervistata sarà trasmessa MARTEDì
12 OTTOBRE su RAITRE alle ore 9.50. Ha parlato di Balto e ci saranno
delle immagini di questo cane che è stato salvato dallo spettro
della soppressione. È stata un'occasione speciale di conoscere
Licia Colò, è davvero una persona speciale che ha dedicato
a Balto questa grande possibilità e ci sta aiutando a trovargli
una famiglia ottima e idonea. Durante questo viaggio Mery ha smarrito
uno zaino con dentro l'agenda di tutto il suo volontariato, tante porte
si sono chiuse ma è riuscita a rientrare in possesso di questo
zaino e della preziosa agenda grazie alla gentilezza della cara amica
Assunta e al Signor Bagna della provincia di Pavia.Sempre durante il
viaggio a Roma Mery è andata a trovare Balto, visto sempre in
fotografia, quando è scesa dall'auto gli occhi di entrambi hanno
iniziato a brillare. ha mangiato i biscottini dalle sue mani e questa
è la semplice conferma che un cane, dichiarato mordace e aggressivo,
irrecuperabile e pericoloso ha ricevuto molte ingiustizie dalla vita
e da coloro che forse non amano gli animali come dicono.grazie per l'attenzione,
Mery”
Ci
aspetta un autunno più caldo con piogge intense
11/10 “Rose in fiore in autunno, mimose a gennaio,
pettirossi che si fermano sempre piu' a nord, pesci balestra tipici
dei mari tropicali nelle acque inglesi,pesci serra del Mar Rosso che
in 3 anni, dopo il Tirreno centrale, hanno trovato casa nel mare spezzino.
Questi alcuni dei segni tangibili gia' in atto in Italia dei guasti
del clima, come fa osservare il direttore dell'Istituto di Biometeorologia
(Ibimet) del Cnr di Firenze, Giampiero Maracchi fornendo la previsione
per la stagione in corso. In particolare, l'autunno edizione 2004 ''rientra
ancora nel quadro complessivo degli autunni degli ultimi 15 anni: piuttosto
caldi con meno giorni di pioggia rispetto agli autunni del periodo 1960-1990'',
spiega Maracchi. ''Negli ultimi 15 anni - ha proseguito il direttore
dell' Ibimet - si e' assistito a una diminuzione degli eventi piovosi
come numero di giorni ma le piogge sono sempre piu' intense''. La media
degli eventi estremi e' passata da 40 millimetri di precipitazioni a
80-90 con picchi di 120 mm. ''Le precipitazioni autunnali - spiega Maracchi
- interesseranno inizialmente soprattutto Nord e Sud Italia, meno il
centro: la circolazione in arrivo da nord-est costeggia infatti l'Italia
percorrendo l' Adriatico fino in Puglia, Calabria e Sicilia''. Per il
Centro le piogge arriveranno piu' tardi. Per l'inverno previsioni ancora
troppo lontane ma si presuppone la stagione possa riflettere il trend
in atto, con una diminuzione significativa del numero di giorni piovosi
e un aumento della siccita'. In base agli studi sulla modifica stagionale
delle piogge realizzati da Simone Orlandini del Dipartimento di Scienze
Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale dell' Universita'
di Firenze, nel periodo invernale si e' avuta una diminuzione di circa
40 millimetri in 100 anni pari al 17%. Vedi
le previsoni
Il
15 all’Executive, Convegno ““Il dono del donare: come
si acquista”
11/10 Il Rotaract Club di Cosenza, in collaborazione
con il Centro trapianti dell’Annunziata e la Banca occhi della
Calabria, ha organizzato, per Giovedì 14 ottobre, alle ore 18.30
presso l’Hotel Executive, il convegno “Il dono del donare:
come si acquista”. La manifestazione, presieduta dalla Dott.ssa
Domenica Federico, Presidente del Rotaract Club Cosenza, sarà
moderata dal Dott. Eugenio Gagliardi, Coordinatore Donazioni e Trapianti
di organi e tessuti per le province di Cosenza e Crotone. Al convegno
relazioneranno: la Dott.ssa Gabriella Aiello, Psicologa Centro Trapianti
P.O.Annunziata , su “Aspetti psicologici della donazione”;
la Dott.ssa Rosa Gall, Dir. di I livello Anestesia-Rianimazione P.O.
Annunziata su “ Individuazione e mantenimento del potenziale donatore”;
la Dott.ssa Annalisa Mancuso, Biologa della Banca degli Occhi Calabria
“L.Barca” su “Presentazione Banca Occhi Calabria”;
e il Dott. Aurelio Scrivano, Dir. Divisione Oculistica P.O. Annunziata
su“Il trapianto di cornea”.
La
delegazione della Regione a Pittsburgh
10/10 '' Vi ringraziamo per essere venuti a trovarci.
Noi la Calabria ce l'abbiamo. Quest'incontro, con voi che rappresentate
la nostra terra, ci riempie di gioia, ma dobbiamo riuscire a rendere
piu' frequenti le nostre relazioni, cosi da poter creare una sorta di
ponte ideale fra la regione da cui decenni fa siamo dovuti andare via
e la realta' americana nella quale oggi siamo pienamente integrati ''.
Rosetta Caruso, anziana signora dalla voce bassa che in America e' giunta
all'eta' di 13 anni, vicepresidente del Club - Calabria di Pittisburgh
( Pennsylvania) ha accolto, con queste parole, il presidente del Consiglio
regionale calabrese Luigi Fedele ed il consigliere regionale Mario Pirillo.
Fedele e Pirillo hanno fatto tappa nella citta' dell'acciaio ( cosi
era chiamata Pittisburgh quando le acciaierie, ormai non piu' funzionanti,
richiamavano forza lavoro da tutte le parti del mondo piu' economicamente
svantaggiato ) lasciando New York, dove da mercoledi' sono impegnati
per le celebrazioni del Columbus Day Weekend, per incontrare una rappresentanza
della folta comunita' calabrese che vive in una citta' di 350 mila abitanti
lanciatissima nella ricerca scientifica ( e' stata la citta' in cui
si e' realizzato il primo trapianto di fegato) . L'incontro si e' arricchito
con un evento importante soprattutto per la comunita' calabrese della
Pennsylvania: i primi quaranta anni di Radio Italia (Wkfb fr.770) di
cui e' ideatore e conduttore principale il giornalista Salvatore Patitucci,
originario di San Pietro in Guarano, 66 anni ( 44 vissuti a Pittisburgh,
anche se lui dice che '' grazie al mio lavoro, che mi porta ogni giorno
a leggere i giornali italiani e calabresi, e' come se io la Calabria
non l'avessi mai lasciata''). Radio Italia trasmette, da Pittisburgh,
l'unico programma italiano dello Stato, ininterrottamente da lunedi'
a venerdi' dalle 17 alle 18 e la domenica dalle 13 alle 14, oltre a
trasmettere, in collaborazione con la Rai, il notiziario Italia-Flasch.
Alla presenza di numerosi '' americani di Calabria'' ( e' la definizione
data dalla signora Caruso) e del vicepresidente del Comitato degli italiani
all'estero ( Comites) Mario Farina, il consigliere regionale Pirillo
ha ricordato di essere '' prima che un calabrese come voi, figlio di
un emigrante che ha sofferto tanto per dare alla sua famiglia una prospettiva
''. Pirillo si e' soffermato sulla '' profonda e dolorosa piaga dell'emigrazione
che ha indebolito fortemente la Calabria. Voi oggi pero' siete per la
Calabria non piu' un problema, bensi' una risorsa immensa che va attivata
per spronare la Calabria a fare di piu' per se stessa. Noi vogliamo
capire cosa si puo' concretamente fare per rendere stabili e proficui
i rapporti tra voi e la nostra regione e, abbandonando il pietismo inutile
di un tempo, darci da fare in modo che voi siate per davvero la parte
piu' avanzata dei nostri progetti di sviluppo economico e sociale. Gli
ambasciatori piu' veri del made in Calabria, ma anche della nostra storia
e dei valori millenari che la Calabria incarna ''. Il presidente Fedele
ha posto l'accento '' sull'esigenza di agire, quando si tratta di questioni
cosi delicate come la piena valorizzazione delle nostre comunita' all'estero
con consapevolezza, ma soprattutto assieme, superando steccati politici
e pregiudizi di parte. Si potra' crescere meglio e senz'altro presentarsi
piu' dignitosamente dinanzi all'Europa se tutte le numerose Calabrie
che vivono fuori dai confini della nostra regione potranno finalmente
interagire senza piu' ostacoli ed incomprensioni ''. Fedele e Pirillo
sono andati a visitare '' La prima Espresso Compani'' di Pittisburgh
di San Patti ( un americano figlio di calabresi originari di Amantea).
Infine hanno reso omaggio a Radio Italia dove sono stati intervistati
da Patitucci, che non ha esitazioni a definire lo strumento di informazione
da lui confezionato:'' Il vero ed unico veicolo di socializzazione per
la comunita' calabrese in questo lembo dell'America del Nord''
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