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Archivio Notizie
dal 2 al 9 ottobre 2004
Il
PM Facciolla fa ricorso contro il procuratore Spagnuolo. Nomina illeggittima
09/10 Sarebbe illegittima e caratterizzata da vizi
procedurali la recente nomina del procuratore della Repubblica aggiunto
di Catanzaro, Mario Spagnuolo, a coordinatore della Dda, la sezione
cioe' dell' ufficio che si occupa di reati di criminalita' organizzata.
A sostenerlo e' il sostituto procuratore distrettuale Eugenio Facciolla,
che ha espresso le sue osservazioni in tal senso in una relazione presentata
allo stesso procuratore, Mariano Lombardi, al Consiglio giudiziario
ed al Consiglio superiore della magistratura. La relazione assume la
sostanza di un vero e proprio ricorso contro la nomina di Spagnuolo
(che nella sua qualita' di procuratore aggiunto gia' coordinava la Procura
ordinaria) sul quale si dovranno pronunciare adesso sia il Consiglio
giudiziario che il Csm. Secondo quanto si e' appreso, le critiche di
Facciolla fanno riferimento all' eccessivo cumulo di incarichi che,
con la nomina a coordinatore della Dda, si concentrerebbe nelle mani
di Spagnuolo. E cio' anche in considerazione del fatto che non e' stato
nominato, in attesa della nomina da parte del Csm del secondo procuratore
aggiunto che dovra' prendere il posto di Vincenzo Calderazzo, morto
nel febbraio del 2003, del nuovo coordinatore della Procura ordinaria.
A questo, sempre secondo quanto sarebbe stato riportato nelle osservazioni,
si aggiunge il fatto che Spagnuolo gia' gestisce i procedimenti ex art.
11 dell' ordinamento giudiziario, quelli cioe' riguardanti i magistrati
del Distretto di Corte d' appello di Reggio Calabria, e quelli riguardanti
i reati di terrorismo. Le osservazioni di Facciolla, peraltro, sarebbero
condivise anche da altri magistrati della Procura. Secondo quanto si
e' appreso, infatti, anche altri sostituti avrebbero formalizzato delle
osservazioni al procuratore Lombardi sulla legittimita' della nomina
di Spagnuolo e sull' attribuzione delle funzioni allo stesso procuratore
aggiunto. Mario Spagnuolo e' procuratore della Repubblica aggiunto di
Catanzaro dal 2000. Insieme a lui fu nominato Enzo Calderazzo, al quale
all' epoca il procuratore Lombardi assegno' il coordinamento della Procura
distrettuale, mentre a Spagnuolo fu attribuita la responsabilita' della
Procura ordinaria. In precedenza la figura del procuratore aggiunto
non esisteva all' interno dell' ufficio. Il passaggio di Spagnuolo al
coordinamento della Procura distrettuale e' stato deciso dal procuratore
Lombardi su richiesta dello stesso procuratore aggiunto. Nel periodo
intercorso tra la morte di Enzo Calderazzo e la nomina di Spagnuolo
il coordinamento della Procura distrettuale e' stato affidato al sostituto
procuratore Gerardo Dominijanni, che di recente e' stato nominato componente
della Commissione istituita dal Ministero della Giustizia per la riforma
del Codice di procedura penale. Dominijanni, tra l' altro, era gia'
consulente della Commissione parlamentare antimafia.
Corbelli
porta la solidarietà dei Diritti Civili e della Provincia di
Cosenza al sindaco Scopelliti
09/10 Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti,
ha incontrato il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli,
che gli ha espresso la sua solidarieta' dopo il ritrovamento mercoledi'
scorso nel Municipio di un ordigno. ''Continuero' la mia azione amministrativa
- ha detto Scopelliti nel corso dell' incontro, secondo quanto riferisce
Corbelli in un comunicato - nell' esclusivo interesse dei cittadini
di Reggio. Occorre ascoltare i giovani e dare soluzione ai loro problemi.
Dal primo ottobre sono gia' operativi 500 posti di lavoro per i giovani.
Altre centinaia sono in programma. Abbiamo recuperato spazi importanti
per la cultura come il teatro Cilea, il palazzo Genoese Zerbi. Occorre
sapere coniugare lavoro e civilta'. Forse questo ha dato fastidio alla
mafia. Ringrazio tutte quelle persone e istituzioni che mi hanno manifestato
solidarieta' e assicuro tutti che continuero' la mia azione''. Corbelli
(che e' anche consigliere provinciale di Cosenza) ha espresso a Scopelliti
la solidarieta' anche del presidente del Consiglio provinciale di Cosenza,
Francesco Principe, e del presidente dell' Amministrazione provinciale,
Mario Oliverio. Il leader di Diritti Civili ha anche invitato Scopelliti
''a non mollare e a continuare la sua coraggiosa azione a difesa della
legalita'. La nobile, colta, civile citta' di Reggio - ha aggiunto -
sono certo che sapra' reagire all' aggressione mafiosa schierandosi
a fianco del suo sindaco e dell' Amministrazione comunale. Occorre una
forte reazione da parte di tutti, Stato, istituzioni e cittadini. Diritti
civili promuovera' per fine mese una giornata antimafia in tutte le
scuole calabresi quale momento di riflessione e di dibattito sul fenomeno
mafioso. Occorre educare i giovani alla legalita', ai diritti civili
e alla solidarieta'. Anche in questo modo si puo' contrastare efficacemente
e sconfiggere il fenomeno mafioso''. “Non siamo noi che dobbiamo
fare un passo indietro''. Ha detto infine Scopelliti , escludendo qualsiasi
ipotesi di dimissioni. ''Non ho mai preso in considerazione neppure
per un attimo - aggiunge Scopelliti - l' ipotesi di lasciare il mio
incarico. Noi vogliamo andare avanti per la nostra strada. Non siamo
noi che dobbiamo fare un passo indietro perche' noi siamo lo Stato ed
abbiamo il compito di guidare la comunita' e di dare risposte e forza
ai nostri cittadini''.In giornata è anche arrivata la solidarietà
di Agazio Loiero vicepresidente del gruppo della Margherita
alla Camera. ''Siamo di fronte ad un' escalation mafiosa che non si
ferma ormai davanti a nulla''. ''Continuando cosi' - aggiunge Loiero,
che esprime grande solidarieta' al sindaco Scopelliti - la Calabria
non potra', temo, essere annoverata tra quelle di ordinaria democrazia.
Bisogna quindi unire le energie migliori per tentare di arginare un
fenomeno devastante che fa diventare i calabresi cittadini di una serie
inferiore''.
Dal
15 ottobre a Verbania l’Expo Calabria Tour
09/10 Dal 15 al 17 ottobre si svolgera' a Verbania
l' Expo Calabria Tour, mostra che esibisce il meglio della calabresita'.
L' iniziativa e' stata presentata oggi nel corso di due conferenze stampa
svoltesi a Verbania ed a Paola. ''La Calabria che piace, come ha detto
il presidente dell' Arssa, Antonio Pizzini - e' detto in un comunicato
- occupera' i 1.600 metri quadri della tendostruttura di Piazza Mercato
a Verbania dove l'arte, l'artigianato, i sapori, la musica, i costumi,
l' editoria e la cultura vivacizzeranno la tre giorni calabro-piemontese.
Ricco ed articolato il programma dell'Expo, dalle visite guidate agli
incontri culturali, alla cerimonia di consegna di una tela del XVIII
secolo di autore ignoto, raffigurante San Francesco di Paola in contemplazione
della Madonna col Bambino, ai tanti autorevoli personaggi calabresi
della cultura, del giornalismo, della politica che saranno per l' occasione
a Verbania''. Alla conferenza stampa svoltasi a Paola, coordinata dall'
editore Demetrio Guzzardi, sono intervenuti il sindaco della cittadina
del tirreno cosentino, Roberto Perrotta; il presidente dell' Arssa,
Antonio Pizzini; l' assessore provinciale Mimmo Bevacqua; l'assessore
comunale di Cerisano Luciano Luciani; il sindaco di Guardia Piemontese,
Antonio Muglia e, per l'Associazione culturale Paolamostra, il presidente
Stefano Vecchione e il direttore Renato Mannarino. Tutti hanno sottolineato
l' importanza della mostra ''che vuole essere - e' stato detto - un
chiaro segno della volonta' di esportare la nostra creativita', la nostra
cultura, insomma il meglio del made in Calabria, in Italia e successivamente
all'estero''. Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti,
in un messaggio inviato agli organizzatori della mostra e reso noto
da questi ultimi, ha parlato di ''una manifestazione che porta la Calabria
fuori dalla Calabria, in una cornice particolare e ricca di presenze
che coniugano culture e tradizioni diverse. La nostra terra nella manifestazione
di Verbania si offrira' con i suoi mille volti ed in tutta la sua affascinante
bellezza alla fruizione di quanti ne conoscono poco la storia, le tradizioni,
la cultura. Non sara' solo una vetrina prestigiosa, in un contesto che
si preannuncia eccezionale e particolarissimo, ma piuttosto un modo
'altro' ed altrettanto particolare per esprimere le capacita' e le potenzialita'
delle genti di Calabria, da millenni forgiate con maestria dalla storia
e dalle consuetudini. Lungo le vie che dalla Calabria portano al Piemonte
correranno veloci colori, suoni e profumi per ricongiungere affetti
trapiantati ed affetti lasciati. Quelle stesse strade condurranno a
noi, ce lo auspichiamo, quei tanti viaggiatori che, dopo aver apprezzato
a Verbania le mille realta' calabresi, vorranno ritrovarle e viverle
sulla terra dalla quale sono scaturite''.
A
Paola, in un incidente, muore il fratello del boss Serpa
09/10 Un motociclista, Guerino Serpa, di 50 anni, e'
morto oggi per le ferite riportate in un incidente stradale accaduto
a Fuscaldo. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri,
la moto si e' scontrata con un' automobile. Guerino Serpa, che era fratello
del presunto boss Mario Serpa, attualmente detenuto, era stato scarcerato
nel maggio scorso dopo avere scontato una condanna. Serpa, nello scontro,
e' rimasto ferito gravemente ed e' stato subito portato in ospedale
dove, pero', e' morto dopo il ricovero
A
Mandatoriccio, ferisce il cognato con la pistola e poi sparisce
09/10 Ha sparato al cognato con una pistola ferendolo
lievemente al braccio, quindi e' fuggito facendo perdere le proprie
tracce. Il fatto e' accaduto a Mandatoriccio. Giovanni Golluscio, di
32 anni, viene adesso ricercato dai carabinieri. L' uomo, secondo la
ricostruzione fatta dagli investigatori, al termine di una lite familiare,
ha preso una pistola calibro 22 detenuta illegalmente e ha sparato al
cognato, Gianfranco Fico, di 43 anni, ferendolo al braccio destro. L'
uomo e' stato soccorso e ricoverato nell' ospedale di Cariati con una
prognosi di dieci giorni.
Mercoledì
13 il congresso regionale dell’ANCI a Lamezia
09/10 ''Un'occasione importante di riflessione sul
ruolo dei Comuni, sulle conseguenze dei tagli apportati dallo Stato
alle finanze comunali, sui rapporti con la Regione, ma soprattutto una
risposta democratica all'ormai insopportabile attacco criminale contro
gli amministratori locali''. Cosi' il presidente di Anci Calabria, Sergio
Abramo, ha definito l'assemblea congressuale regionale dell'Associazione
che si svolgera' a Lamezia Terme mercoledi' prossimo, 13 ottobre. L'assise
procedera' all'elezione dei 29 delegati calabresi che parteciperanno
al Congresso Nazionale di Genova (dal 3 al 6 novembre), cui di diritto
si aggiungeranno i cinque sindaci delle Citta' Capoluogo , e alla nomina
di due Consiglieri Nazionali. Si procedera' inoltre all'approvazione
delle modifiche dello Statuto di Anci Calabria, al rinnovo degli Organi
Statutari Regionali con l'elezione del Presidente e del Consiglio Regionale
dell'Associazione. L'assemblea congressuale di Anci Calabria si svolge,
dunque, in uno dei momenti piu' difficili per il sistema delle autonomie,
in presenza di un attacco senza precedenti della criminalita' alle istituzioni
locali che ha toccato, con l'inquietante ritrovamento di un ordigno
esplosivo nel palazzo comunale di Reggio Calabria e con il ''caso''
di Villa San Giovanni, le sue punte piu' preoccupanti. ''Il tentativo
di condizionamento operato dalla criminalita' - ha detto ancora Abramo,
che da presidente uscente svolgera' la relazione introduttiva al congresso
- non fermera' la forte azione dei Comuni calabresi che, pur in presenza
di minori entrate dai trasferimenti dello Stato, hanno dimostrato di
essere i soggetti istituzionali piu' dinamici e di avere tutte le carte
in regola per guidare i processi di cambiamento in Calabria''.
Su
otto statuti regionali approvati il Governo ne impugna quattro. Uno
è quello calabrese
09/10 Sono quattro gli statuti impugnati davanti alla
Corte costituzionale, la meta' esatta di quelli approvati in seconda
lettura dai consigli. E' questo lo stato dell'arte degli statuti regionali,
dopo che ieri il Consiglio dei ministri ha deciso di ''bocciare'' lo
statuto dell'Emilia Romagna,approvato a meta' settembre, mettendone
in discussione nove punti. A far compagnia all'Emilia Romagna altre
due regioni ''rosse'', la Toscana e l'Umbria, e una di centro destra,
la Calabria, che e' anche stata tra le prime insieme alla Regione Puglia
(febbraio 2003) a completare l'iter dell'approvazione, e la prima sulla
quale si e' abbattuta la decisione del governo.
- CALABRIA: il 31 luglio 2003 ha approvato il testo, ma la Corte costituzionale
ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale di un articolo e di alcuni
commi relativi alla forma di governo e alla legge elettorale. La Commissione
regionale si e' dunque dovuta riunire per un riesame, avendo come termine
ultimo per la presentazione di emendamenti che superassero l'impasse,
il 31 marzo scorso. Il nuovo testo e' stato approvato nel mese di luglio.
- UMBRIA: ha licenziato lo Statuto il 29 luglio scorso e i primi di
settembre il governo ha impugnato il testo, contestando in particolar
modo l'articolo 9 che si occupa della famiglia e delle ''altre forme
di convivenza''. Nell'articolo 9 il governo ravvisava l'intento di equiparare
le famiglie fondate sul matrimonio con le coppie di fatto. La Giunta
regionale il 22 settembre scorso ha deciso di costituirsi nel giudizio
di fronte alla Corte Costituzionale. La decisione della giunta era stata
sostenuta dall'approvazione in consiglio regionale di un ordine del
giorno approvato a maggioranza con il quale si esprimeva sostegno politico
al ricorso dell'esecutivo umbro di fronte alla Consulta.
- TOSCANA: il 19 luglio e' il turno della Toscana che approva lo Statuto
in seconda lettura riconoscendo le convivenze a partire dalle coppie
di fatto. Il 3 agosto il testo viene impugnato dal Consiglio dei ministri
a causa di diverse norme, complessivamente 10-11 punti. I piu' importanti,
anche in questo caso, riguardavano il riconoscimento delle coppie di
fatto e la tutela dei Beni culturali. Le quattro regioni che hanno potuto
assumere in via definitiva il loro statuto sono, Puglia, Lazio, Abruzzo
e Liguria.
- PUGLIA: il 6 febbraio scorso, dopo tre giorni di dibattito in consiglio
regionale, ha approvato il nuovo Statuto che, sulla base delle modifiche
costituzionali, attua il nuovo presidenzialismo regionale con l'attribuzione
alla Giunta di tutti gli atti di programmazione e al Consiglio delle
funzioni di controllo.
- LAZIO: il 3 agosto scorso e' stata la vota del Lazio che ha approvato
definitivamente la nuova carta: garantita la quota 'rosa' in giunta,
con la possibilita' di avere 5 donne su 16 assessori, e l'introduzione,
caso unico in Italia, del referendum propositivo accanto a quello abrogativo.
- ABRUZZO: il 21 settembre ha licenziato definitivamente il testo;si
compone di 87 articoli, compresi sotto nove diversi Titoli e prevede
l'allargamento del Consiglio regionale fino a 50 consiglieri piu' il
presidente della giunta ed il candidato presidente che abbia ottenuto
il maggior numero di voti dopo il presidente eletto.
- LIGURIA: il 28 settembre il consiglio approva il nuovo testo. Tra
le novita' della Carta, composta da 78 articoli, l'aumento del numero
dei consiglieri, da 40 a 50, la possibilita' di stabilire nuove forme
di collegamento con l'Unione Europea e con gli enti locali e le forze
produttive, la creazione di un Consiglio delle Autonomie locali e di
un Consiglio dell'economia e del lavoro.
Bomba
a Reggio: Letta telefona a Scopelliti. La solidarietà di Oliverio
08/10 Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Gianni Letta, ha telefonato oggi al sindaco di Reggio
Calabria, Giuseppe Scopelliti per ribadire la sua vicinanza al primo
cittadino e all'intera amministrazione, dopo il ritrovamento di un ordigno
in municipio. Letta, inoltre, ha garantito la sua disponibilita' e la
totale collaborazione con il sindaco e la giunta da lui guidata. Letta
ha poi parlato con il vice presidente del Consiglio Comunale, Michele
Marciano'. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, secondo
quanto riferito, ha invitato tutti a ''continuare l' attivita' amministrativa
sulla strada delle legalita' e della trasparenza, secondo i principi
sinora perseguiti dall'amministrazione reggina''. Letta ha anche riferito
a Marciano' di aver contattato personalmente il Ministro degli Interni,
Giuseppe Pisanu, che sara' prossimamente a Reggio Calabria, per confrontarsi
con lui sulla situazione della citta'.
In giornata, poi, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
ha inviato un telegramma al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti,
per esprimergli ''piena solidarieta', personale ed istituzionale'',
dopo il ritrovamento di un ordigno in municipio. ''La vicenda che ha
colpito la civilissima Reggio e tutti noi - ha sostenuto Oliverio nel
telegramma - dimostra ancora una volta che la questione criminalita'
deve tornare al primo posto nell' agenda delle priorita' nazionali.
La Calabria vuole profondamente il riscatto e l' affrancamento definitivo
dalla mafia. Una flessione del livello della tensione civile e' pericolosissimo.
Nessuna coabitazione e' possibile, nessuna tregua nella lotta al crimine''.
''Solo una rinnovata, forte, radicata cultura della legalita' - ha concluso
Oliverio - permettera' di chiudere per sempre un elenco, quello delle
intimidazioni, che mortifica profondamente tutta una comunita' colpita
attraverso i suoi amministratori, portatori della cultura della giustizia
e del bene comune''.
Settantenne
colpito da ictus salvato dai carabinieri a Torano
08/10 Un uomo di 70 anni di Torano, colpito da ictus
e' stato salvato dai carabinieri che si sono introdotti nell' abitazione
nella quale vive da solo permettendo i soccorsi. I familiari dell' uomo,
non avendolo visto per tutta la giornata e dopo averlo cercato invano,
si sono rivolti ai militari che hanno iniziato le ricerche. Nel corso
di un ulteriore controllo all' abitazione, i militari hanno sentito
dei lamenti provenire dall' interno. Non potendo sfondare la porta,
i carabinieri si sono arrampicati al primo piano e dopo avere rotto
una finestra sono entrati nella casa trovando l' anziano riverso a terra
e consentendo il soccorso dei medici.
Un
arresto a Cassano per aggravamento della misura cautelare
08/10 I carabinieri di Cassano, in esecuzione di un'
ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Castrovillari per
aggravamento della misura cautelare, hanno arrestato Marco Iannicelli,
di 22 anni. Il giovane si trovava ai domiciliari dal 7 settembre scorso
per maltrattamenti in famiglia e detenzione a fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. Lunedi' scorso, durante un controllo, i militari lo hanno
sorpreso fuori dalla sua abitazione e lo hanno arrestato. Giudicato
per direttissima il magistrato gli aveva confermato i domiciliari, ma,
nel frattempo, il pubblico ministero aveva presentato istanza per l'
aggravamento della misura cautelare. Istanza che e' stata accolta.
Uomo
di 63 anni arrestato per spaccio di marijuana a Firmo
08/10 Un uomo di 63 anni, Franco Leonzio, di Firmo,
e' stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacenti.
I carabinieri dalla compagnia di Castrovillari, in collaborazione con
i colleghi di Lungo e con l' ausilio di un' unita' cinofila di Vibo
Valenzia, stamattina, durante una perquisizione domiciliare effettuata
nell' abitazione di Leonzio, hanno trovato 30 grammi di marijuana gia'
suddivisa in dosi.
Si
fingono operai Enel e truffano anziana donna a Morano
08/10 Due uomini, fingendosi operai dell' Enel, hanno
truffato, a Morano, un' anziana. I due, con la scusa di effettuare un
controllo sull' impianto elettrico si sono introdotti nell' abitazione
di una donna. Dopo avere girovagato per le stanze e fatto finta di aver
riparato un guasto, si sono fatti consegnare dall' anziana mille euro
e se ne sono andati. Le indagini sono condotte dai carabinieri della
compagnia di Castrovillari che non escludono di risalire a breve ai
due.
Asili
nido nei posti di lavoro, bando di 3,6 milioni di euro dalla Regione
08/10 Favorire lo sviluppo del sistema territoriale
dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e garantire la formazione
e la socializzazione delle bambine e dei bambini tra tre mesi e tre
anni e assicurare il sostegno ai genitori: sono questi gli obiettivi
del bando che sara' pubblicato tra pochi giorni sul Bollettino ufficiale
della Regione, destinato alla costruzione o gestione di asili nido e
micro-nidi nei luoghi di lavoro. Ad illustrare i contenuti del bando
sono stati, stamani, il capo gabinetto della Presidenza della Giunta
regionale e direttore generale del Dipartimento obiettivi strategici,
Franco Morelli, ed il direttore del settore servizi sociali dello stesso
Dipartimento, Antonino Bonura. Per il progetto, il Ministero del Lavoro
ha messo a disposizione della Regione oltre 3,6 milioni di euro. ''In
tal modo - ha detto Morelli - si avvia la programmazione sul territorio
per la costruzione e la gestione degli asili. La novita' di quest' anno
e' che la programmazione e la responsabilita' degli interventi sul territorio
e' dei Comuni. Le amministrazioni, infatti, sono quelle che sono piu'
vicine alle necessita' ed ai bisogni dei fruitori. Si tratta anche di
una fase di quel decentramento che e' fortemente voluto non solo dalla
legge, ma anche dal presidente, Giuseppe Chiaravalloti''. ''Per l' amministrazione
- ha aggiunto Morelli - questa vuole anche essere una sorta di progetto
sperimentale dal momento che nasce nuova occupazione. Ad esempio potrebbero
esserci bambini diversamente abili che necessitano di un' insegnante
di supporto. Inoltre le associazioni cattoliche e del sociale potrebbero
organizzare volontariato assistito'' Bonura, dal canto suo, ha ricordato
che l' esperienza era gia' stata attivata lo scorso anno, ma con la
meta' dei fondi. Nel 2003 le domande presentate furono 114 delle quali
solo nove non furono ammesse. La provincia piu' attiva fu quella di
Reggio Calabria con 56 istanze accolte. ''Con questo bando - ha sostenuto
Bonura - si vuole anche dare la possibilita' di creazione di nuovi posti
di lavoro ed ai genitori di stare vicini ai propri figli anche sul posto
di lavoro. Per quanto riguarda la gestione dei Comuni, abbiamo pensato
che fosse piu' opportuno che gli Enti locali potessero programmare direttamente
piuttosto che lasciare l' iniziativa ai singoli''. Per quanto riguarda
il finanziamento, il 75% e' destinato alla gestione degli asili nido
e dei micro-nidi, mentre il restante 25% e' destinato alla realizzazione,
ristrutturazione, adeguamento e locazione dei locali. Tutto il personale
che sara' impiegato negli asili, e' stato sottolineato, dovra' avere
specifici requisiti previsti dalla legge ed il servizio sara' completamente
gratuito per i genitori. ''Lo scorso anno - ha concluso Morelli - abbiamo
attivato il servizio in sordina per un difetto di comunicazione. Abbiamo
pensato piu' a fare che a rendere noto cio' che stavamo facendo. Adesso
abbiamo capito che e' necessario anche informare su tutte le iniziative
che facciamo''.
La
provincia di Cosenza la seconda ad essere anti OGM in Italia
08/10 ''Ci aspettiamo che il Governo prenda atto della
grande mobilitazione denominata 'liberi da Ogm' e si adoperi di conseguenza''.
E' quanto ha affermato il presidente Paolo Bedoni al Consiglio nazionale
della Coldiretti, in riferimento al rinvio da parte del Consiglio dei
Ministri dell'approvazione del Decreto legge sulla coesistenza delle
colture Ogm. ''Occorre rispettare gli impegni assunti dalle Istituzioni
regionali e territoriali'', frutto -ha sostenuto Bedoni- dell'alleanzastretta
tra forze sociali ed economiche, associazioni ambientaliste e dei consumatori,
forze politiche di entrambi gli schieramenti e con le istituzioni locali.
La mobilitazione, che ha portato in meno di un anno oltre 1100 comuni
a dichiararsi contrari al'introduzione degli Ogm, continuer ''ancora
pi incisiva'', sottolinea il presidente della Coldiretti, per raccogliere
le adesioni ''a difesa della libertà di produrre e consumare
alimenti non contaminati da Ogm''. Dei 1112 Comuni che hanno adottato
delibere per un territorio libero da Ogm sostenute dalla Coldiretti,
il 40% si trova al nord, il 30% nel centro e il 30% nel sud. La regione
che ha pi comuni ''Ogm-free'' - sottolinea la Coldiretti - il Piemonte
con 167, seguita dalla Campania con 157, mentre la provincia più
antitransgenica quella di Salerno con 158, seguita a ruota da quella
di Cosenza con 155. Tuttavia in termini percentuali quella di Trapani
l'unica dove il 100% dei comuni ha assunto delibere per bandire le coltivazioni
Ogm. In termini di incidenza dei comuni ''Ogm-free'' sui comuni totali
a livello regionale - conclude la Coldiretti - la leadership del Lazio
con una percentuale del 35,7%, seguita dalla Campania con il 28,5%.
Corsi
di formazione taroccati: Due arresti e 18 avvisi di garanzia
08/10 Due persone sono state arrestate dalla Guardia
di finanza di Catanzaro, ed altre 18, tra le quali due funzionari della
Regione Calabria, sono state raggiunte da avviso di garanzia nell' ambito
di un' inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro su un truffa relativa
all' illecita percezione di finanziamenti comunitari e regionali nel
settore della formazione professionale. Le persone arrestate, e poste
ai domiciliari, sono Oscar Leotta, di 59 anni, di Catanzaro, rappresentante
legale della societa' ''Formazione europea Sccarl'', e C. C.,
di 30 anni, rappresentante legale della societa' ''Body
line''. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Catanzaro, Donatella
Garcea, su richiesta dei sostituti procuratori Simona Marrazza e Ida
Moretti, che hanno lavorato sotto il coordinamento del procuratore aggiunto
Mario Spagnuolo. I due arrestati, secondo l' accusa, avrebbero presentato
una documentazione in tutto od in parte falsa allo scopo di percepire
una parte di finanziamenti finalizzati all' organizzazione ed alla gestione
di corsi di formazione professionale per estetista ed esperto in office
automation. Inoltre i corsi non sono stati svolti regolarmente. La Guardia
di finanza ha anche accertato che le procedure di controllo a cura degli
uffici della Regione non sono state effettuate secondo la legge. I due
funzionari regionali, al riguardo, sono sospettati di avere favorito
l' attivita' illecita. I finanzieri, oltre ad eseguire gli arresti e
a notificare le informazioni di garanzia, hanno fatto anche numerose
perquisizioni nelle abitazioni degli indagati.
La
delegazione della Regione, a New York per il Columbus Day, incontra
i calabresi d’America
08/10
“Come stai italiano?” Con questo ironico interrogativo,
pronunciato in italiano, il governatore dello Stato di New York, Gorge
E. Pataki, ha preso parte alla convention dei calabresi nella Grande
Mela organizzata dal Consiglio regionale calabrese in occasione delle
celebrazioni del Columbus Day Weekend, che ha nella manifestazione dell’11
ottobre sulla Fifth Avenue il suo momento più esaltante per l’orgoglio
italiano.
Ad accogliere Pataki nella splendida sala Cipriani di New York, che
un secolo fa fu sede di una prestigiosa banca e ieri sera era gremita
di calabresi integrati nell’economia, nella cultura e nella società
americana, sono stati il presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele
ed i consiglieri regionali Antonio Borrello, Franco Pacenza, Giuseppe
Pezzimenti e Mario Pirillo.
“Noi abbiamo voluto fortemente essere con voi in queste giornate
per rinsaldare i nostri legami” ha affermato Fedele. “Abbiamo
voluto - ha aggiunto - essere con voi per ricordare tutti assieme, agli
Stati Uniti, i sacrifici, gli sforzi, l’apporto sostanziale e
tutto ciò che i milioni di italiani fanno per rendere ancora
più grande questo Stato che per l’Italia e segnatamente
per le regioni
del Sud come la Calabria è stato e sarà sempre un amico
ed un prezioso alleato. Perciò ringraziamo il governatore dello
Stato di New York per averci onorato della sua presenza, perché
ha voluto essere testimone del patto d’amicizia tra le nostre
popolazioni ed anche protagonista di questa serata in quanto nel suo
sangue scorre sangue calabrese”.
Il governatore Pataki si è complimentato con Fedele per avere
organizzato l’incontro americano e si è detto “Orgoglioso
delle mie radici italiane. Perché - ha spiegato - gli italiani
hanno contribuito a rendere grande New York e gli Stati Uniti. Vado
fiero per la tenacia e determinazione che gli italiani hanno dimostrato
nella loro nuova patria. Ricordo sempre con affetto quando sono stato
in Calabria ed ho scoperto di avere una serie di cugini e di persone
che mi vogliono bene, che mi hanno accolto con calore ed abbracci. Ho
ancora negli occhi la scena commovente degli incontri con i parenti.
E negli occhi conservo la visione affascinante del mare e dello Stretto
di Messina”.
Pataki ha condiviso la disapprovazione dei molte associazioni italiane
per il cartone animato prodotto in America “Ashark’s tale”
(Una storia di squali) con cui si fa la parodia dell’italiano
mafioso: “Si trasmette ai bambini - ha puntualizzato - un’immagine
pregiudiziale e non veritiera degli italiani che sono stati protagonisti
dello sviluppo del nostro Paese”.
La
serata aveva per tema “l’identità calabrese ed italiana
negli Stati Uniti”: il presidente Fedele, assieme ai consiglieri
Borrello, Pacenza, Pezzimenti e Pirillo, hanno segnalato (dando loro
in omaggio un suggestivo ricordo della Calabria realizzato appositamente
dall’orafo Gerardo Sacco) “alcuni figli illustri che hanno
fatto onore alla nostra regione ed all’Italia negli Stati Uniti”.
Quattro le personalità premiate: Helel Barolini, scrittrice italoamericana
d’origine calabrese autrice del romanzo “Umbertina”
(la storia di tre donne nel corso di un secolo: si tratta di una saga
femminile che ripercorre le tappe dell’emigrazione, dell’assimilazione
e del ritorno attraverso lo sguardo attento e scrupoloso di tre generazioni
di donne. Il romanzo è stato ristampato dalla Feminist Press
della City University di New York e successivamente tradotto in Italia
dall’editore Avagliano); Massimo Pietropaolo, professore associato
di medicina interna, pediatrica ed immunologia presso l’Università
di Pittsburgh, membro della sezione immunogenetica e di endocrinologia
della stessa Università, nonché “uno dei più
apprezzati esperti a livello internazionale sulla ricerca immunologia
e genetica del diabete mellito di origine autoimmune”; Rosanna
Scotto, “conosciuta ed apprezzata” giornalista televisiva
italoamericana ; Sabbia Auriti, operatrice culturale (ha realizzato
diversi scambi culturali Italia-Usa) ed economica (importa prodotti
dalla Calabria con la compagnia Matitalia e Vinitalia).
Foto 1: Il presidente Luigi Fedele e il governatore
dello Stato di New York, Gorge E. Pataki;
Foto 2: La scrittrice italoamericana d’origine calabrese Barolini
(al centro) e il consigliere Pacenza;
Foto 3: Il governatore Pataki e accanto i consiglieri regionali Borrello
e Pirillo
Protocollo
d’intesa tra ANAS e comitati paritetici per la sicurezza e la
salute nei cantieri
08/10 Oggi, presso la sede dell'Anas di Cosenza, è
stato sottoscritto tra l'Anas, Ufficio per l'Autostrada Salerno-Reggio
Calabria, ed i comitati paritetici territoriali delle provincie di Salerno,
Potenza, Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria,
costituiti dai rappresentanti dei sindacati e dell'Associazione dei
costruttori, un protocollo d'intesa per la realizzazione di un rapporto
di collaborazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
del settore edile per tutti i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il protocollo sottoscritto dal Capo Compartimento Ing. Roberto Mastrangelo
ed i presidenti e Vice Presidenti dei CPT, alla presenza della Dott.ssa
Ippolito, in rappresentanza del prefetto di Cosenza, e dell'Ing. Carlo
Bartoli, Direttore Centrale Anas per le Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno,
ha come obiettivo fondamentale il raggiungimento dell'educazione alla
sicurezza degli addetti ai lavori nei cantieri attraverso una attività
di formazione, informazione e collaborazione tra l'Anas ed i CPT territorialmente
competenti.
Disappunto
dell’assessorato all’ambiente della Provincia sul punto
informativo in costruzione al : Santuario di Cerchiara.
08/10 L’Amministrazione Provinciale di Cosenza,
chiederà un incontro con l’Ente Parco Nazionale del Pollino
e l’amministrazione comunale di Cerchiara, per chiedere delucidazioni
in riferimento alle normative che riguardano il costruente punto di
informazione turistica adiacente il Santuario della Madonna delle Armi.
La visione delle carte mostranti gli atti relativi alla delicata situazione
che si è venuta a creare in tutta l’aria dove è
ubicato il Santuario, si rende necessaria su alcuni dubbi inerenti la
destinazione urbanistica del terreno sul quale verrebbe ad insistere
il manufatto che sembrerebbe, in parte, sottoposto a rilascio di nullaosta
paesaggistico da parte della Provincia. Al di la delle questioni tecniche,
l’Assessorato all’Ambiente esprime un forte disappunto per
aver concepito e pensato di realizzare un’opera che costituisce
una vera e propria aggressione di tipo storico, culturale e paesaggistica.
La questione che sta interessando esponenti ed Associazioni di livello
nazionale, vedrà l’Amministrazione Provinciale schierata
affinché l’edificio non si costruisca, e per far in modo
che il luogo venga restituito alla sua naturale condizione preesistente
in maniera che i turisti eco- responsabili, possano usufruire autenticamente
dell’intera area. Tutto ciò è avvenuto dopo l’ultimo
incontro che l’Assessore Luigi Marrello, ha avuto insieme al Comitato
di cittadini costituitosi spontaneamente in difesa del Santuario.
La
mafia locale dietro la bomba al comune di Reggio. Altre reazioni
08/10 Si rafforza l'ipotesi che dietro il tritolo trovato
nel Comune di Reggio Calabria ci sia la mafia locale. Infatti, secondo
gli inquirenti che stanno conducendo le indagini, è probabile
che l'esplosivo sia dello stesso tipo di quello che una volta giaceva
nella stiva del piroscafo "Laura C", affondato nella II guerra
mondiale dagli inglesi al largo di Saline Joniche (RC). Il relitto è
meglio conosciuto come "la Santabarbara della 'Ndrangheta"
perché trasportava verso l'Africa 1500 tonnellate di esplosivo
e munizioni di cui, nel corso degli anni, si è servita la criminalità
organizzata per compiere attentati. Adesso, saranno gli uomini del nucleo
antisabotaggio e la Scientifica dei Carabinieri a stabilire se l'esplosivo
sia stato effettivamente prelevato dal carico del Laura C. Circa dieci
anni fa, furono alcuni pentiti a rivelare che quel piroscafo adagiato
sul fondo del mare si era trasformato in una stazione di rifornimento
per la 'Ndrangheta. Quindi, la stiva della Laura C fu ripulita dalle
forze dell'ordine alcuni anni fa, ma probabilmente il tritolo (che non
subisce nessun danneggiamento dall'essere immerso in acqua) era stato
già trasferito altrove dagli uomini della 'Ndrangheta reggina.
A proseguire le indagini sulla vicenda sara' la sostituta procuratrice
della Repubblica, Alessandra Fimiani, Il fascicolo, inizialmente di
competenza del sostituto di turno, Nicola Gratteri, e' stato ufficialmente
trasmesso stamani dopo una consultazione tra i vertici della Procura
di Reggio Calabria, il dirigente dell'Ufficio, Antonino Catanese, e
l'aggiunto, Franco Scuderi. Sul fronte delle indagini, gli inquirenti
confermano solo ''di stare lavorando'' per dare un nome ed un volto
al ''postino'' del tritolo, anche se gli elementi finora raccolti non
favorirebbero una rapida soluzione dell'inchiesta. Le indagini sono
comunque orientate al complesso delle attivita' che fanno capo all'Amministrazione
comunale, tra cui, la realizzazione di importanti opere pubbliche come
il nuovo Palazzo di Giustizia, gli impianti di desalinizzazione e le
scelte di politiche territoriali per l'allocazione di attrezzature turistiche
e portuali. Il sindaco Giuseppe Scopelliti, dopo l'incontro di stamani
con i rappresentanti delle quindici circoscrizioni comunali, incontrera'
nel pomeriggio a Palazzo San Giorgio il nuovo coordinatore regionale
di Alleanza nazionale, Guglielmo Rositani, ed il vicepresidente della
Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli.
Il capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio regionale della
Calabria, Egidio Chiarella, ha incontrato nel primo pomeriggio
di oggi il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, a Palazzo
San Giorgio, per manifestargli la sua solidarieta' e vicinanza, anche
a nome di tutti i consiglieri regionali del partito di Fini.Chiarella
al termine dell'incontro ha rilasciato la seguente dichiarazione: ''Scopelliti
e' persona garante delle istituzioni democratiche, a difesa di ogni
tentativo della criminalita' mafiosa di inserirsi nel tessuto amministrativo
della prima citta' della Calabria. Sono d'accordo con il sindaco di
Reggio quando afferma che l'atto criminale in questione e' principalmente
un atto contro la citta' e la sua gente.Troppe intimidazioni ci sono
state in questi ultimi tempi in Calabria verso le Istituzioni e alcuni
suoi rappresentanti. Mi auguro che il Consiglio regionale della Calabria,
convocato dal presidente Fedele alla presenza del ministro degli Interni
Pisanu, sul tema della mafia, possa dare un messaggio chiaro e sostanziale
contro ogni alzata di testa della mafia calabrese''.
''E' un momento particolare per la nostra citta', anche se in passato
si sono registrati episodi simili. Oggi l' atto puo' avere una sua chiave
di lettura che va analizzata e sviluppata''. E’ quanto
ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti,
incontrando i presidenti delle 15 circoscrizioni cittadini che gli hanno
manifestato solidarieta' per l' intimidazione subita, dopo il ritrovamento
di un ordigno nel municipio. ''Siamo impegnati - ha aggiunto Scopelliti
- a creare una nuova cultura per il territorio, per offrire un' alternativa
ai nostri giovani. Il riferimento e' ovviamente ai progetti per l' occupazione
che siamo riusciti a creare con WorkMedRc e, recentemente, con il nuovo
incontro al Ministero del Lavoro, ma anche alla riapertura del Teatro
Comunale Francesco Cilea o la stessa Villa Zerbi che sta ospitando la
mostra Zona d' Urgenza che rappresenta una sezione della Biennale di
Venezia''. ''Questi episodi - ha sostenuto Scopelliti - ci devono anche
far riflettere sul ruolo che ha la politica e i rappresentanti delle
Istituzioni. Di fronte agli interessi della citta', ci vuole maggiore
compattezza e unita'. I conflitti non aiutano, il clima va rasserenato.
E' giusto portare avanti le proprie idee, ma tra avversari ci deve essere
rispetto. I nostri veri nemici, comunque, sono quelli che agiscono contro
la citta'. Il nostro impegno, per questo, non potra' venire meno. Questa
e' una classe dirigente che ha dimostrato di essere capace ad andare
avanti con spirito di servizio e coscienza interiore''. ''Possiamo anche
sbagliare - ha concluso Scopelliti - ma mai penalizzando gli interessi
della citta' che sono supremi. Voi siete gli interlocutori diretti dei
cittadini nel territorio e il vostro e' un ruolo strategico. Il nostro
lavoro sinergico e' fondamentale per soddisfare i bisogni della gente''.
Nel corso dell' incontro il presidente della quarta circoscrizione,
Saverio Verducci, ha sostenuto che ''non e' una presenza formale ma
convinta. Siamo qui - ha aggiunto - per esprimere piena solidarieta'
al Sindaco da parte dei suoi rappresentanti periferici. Una piu' attenta
sorveglianza del Palazzo avrebbe forse evitato l' episodio. Dopo quanto
accaduto a Villa San Giovanni, Melito Porto Salvo, in altri centri della
Calabria e, adesso, anche a Reggio, lo Stato non puo' e non deve abbassare
la guardia. Noi le chiediamo, pero', di proseguire la sua azione per
una Reggio piu' civile, tranquilla e vivibile''.
Da New York, dove si trova per guidare la delegazione del Consiglio
regionale al Columbus Day, appresa la notizia di minacce e di avvertimenti
mafiosi perpetrati ai danni del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe
Scopelliti, il presidente dell’assemblea legislativa regionale,
Luigi Fedele ha rilasciato questa dichiarazione: “Esprimo
la mia più affettuosa solidarietà al sindaco Scopelliti
e all’amico Peppe, al quale mi sento legato da grande amicizia
e per il quale nutro profonda stima. E la mia stima cresce molto di
più nell’apprendere che il sindaco della città di
Reggio abbia per lungo tempo minimizzato, o comunque non pubblicizzato,
questi frequenti “avvertimenti” criminali tendenti ad indebolire
la sua azione coerente e trasparente. E’ evidente che queste aggressioni
mafiose confermano e accrescono la mia considerazione nei confronti
di un sindaco e di una amministrazione che stanno operando bene e che
hanno deciso di tenere sbarrate le porte alla criminalità organizzata,
costretta da questo fermo atteggiamento ad alzare il tiro, buttando
giù la maschera ed uscendo palesemente allo scoperto. L’istituzione
regionale, come è stato per altri casi, compreso l’ultimo,
riguardante il sindaco di Villa, Rocco Cassone, reagirà in termini
concreti, portando anche il caso di Reggio all’attenzione del
Consiglio regionale che il 23 ottobre terrà una apposita seduta
aperta alle varie componenti sociali sulla legalità e sulla sicurezza.
Nell’occasione, sarà presente, per la prima volta in un’aula
della massima istituzione regionale, un Ministro dell’Interno:
la partecipazione dell’onorevole Pisanu, da me sensibilizzato
per la vicenda Cassone, assume, quindi, mio malgrado, una valenza ancora
più significativa”.
Per il segretario della commissione antimafia,
il senatore Donato Veraldi, 'il fallimento dell'attentato contro
il Sindaco Scopelliti - al quale rivolgo sentita e sincera solidarieta'
- per le modalita' operative e per le chiare conseguenze che ne sarebbero
derivate - non ci pone innanzi ad un 'attacco ordinario' od ad una intimidazione
consueta; ci troviamo - innanzi - ad una chiara inversione di tendenza
rispetto ai gia' tantissimi episodi di intimidazione perpetrati ai danni
di Amministratori locali ed e' preoccupante che l'attacco sia stato
portato 'dentro' il Palazzo municipale della Citta' di Reggio Calabria''.
''La mia personale impressione - dice Veraldi - e' che potremmo essere
alla vigilia di una 'escalation' violenta della strategia dei clan e
che la risposta dello Stato non puo' piu' essere ne' declamatoria, lamentevole
e consueta; per questo spero che il Ministro dell'Interno attivi ogni
iniziativa per innalzare il livello di attenzione e per assicurare ogni
protezione a quanti sono piu' esposti all'attacco dei poteri criminali
e che siano assicurate risorse straordinarie alle Forze dell' Ordine
ed alla Magistratura perche' si possa fuoriuscire da una perdurante
precarieta' che - purtroppo - indebolisce l'azione di contrasto ai poteri
criminali''.
Per Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia,
''la bomba trovata nel Palazzo comunale di Reggio Calabria e' un gesto
che sfida in modo arrogante e insopportabile ancor prima del sindaco
Scopelliti l' intera comunita' reggina e le sue istituzioni democratiche
liberamente elette. Siamo di fronte a un gesto di chiaro segno mafioso
che mette in evidenza quanto sia diventata drammatica e pericolosa la
situazione nel Reggino e in altre parti della Calabria. Il governo,
la Regione, il mondo delle istituzioni hanno l' obbligo di fare quadrato
e di garantire che il primo cittadino di Reggio e tutti gli amministratori
vittime di vili attentati, possa assolvere, assieme ai suoi collaboratori,
la propria attivita' in condizioni di assoluta serenita' e liberi da
qualsiasi pressione violenta. Reggio, la sua maggioranza e la sua opposizione,
ha diritto allo svolgimento della propria vita politica a una dialettica
democratica assolutamente priva di condizionamenti. L' attacco mafioso
e' rivolto contro tutti e sarebbe una iattura, l' inizio di un successo
della mafia, se di fronte ai pericoli che si stagliano con la bomba
di Reggio qualcuno dovesse pensare di non essere chiamato in causa dall'
escalation di violenza contro sindaci e amministratori calabresi. Un
attacco reso ancor piu' grave, se possibile, da quello che viene sferrato
nella nostra regione contro amministratori di tutte le tendenze quasi
in esecuzione di una strategia tesa a colpirne alcuni, ad intimidire
tutti gli altri. Il partito di Forza Italia, cosi' come ha fatto in
tutte le altre vicende che rischiano di sconvolgere la vita operosa
delle nostre comunita' senza preoccuparsi di chiedere a quale schieramento
appartenessero le vittime della violenza, dara' vita a tutte le iniziative
necessarie per impedire che mafia, violenti e prepotenti possano avere
voce sullo svolgimento della vita politica nella nostra regione. Chiedero'
al governo e al ministro Pisanu, a cui va il mio ringraziamento per
l' attenzione gia' dimostrata e da tutti riconosciuta verso la Calabria,
assieme a tutti colleghi parlamentari che riterranno di doverlo fare,
una attenzione ancora piu' alta per la Calabria e le zone maggiormente
colpite da fenomeni di criminalita' organizzata. La mafia deve sapere
che contro di essa ci schiereremo tutti con energia implacabile perche'
il nostro obbiettivo e' quello di sradicare un fenomeno che, prima di
tutto, colpisce la stragrande maggioranza dei calabresi, il loro senso
civico, la nostra cultura le nostre tradizioni di persone miti e operose''.
Secondo
il Portavoce di Chiaravalloti non sono veri i dati congiunturali di
Confindustria sulla disoccupazione
08/10 ''Fa evidentemente piu' notizia far crescere,
a proprio piacimento sino al 23,4%, il dato sulla disoccupazione in
Calabria, che riportare correttamente quello reale riferito, secondo
l' Istat, al primo semestre del 2004, che vede la nostra regione ancora
migliorare il conto con la occupazione. L' occasione della visita del
Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, e' servita
cosi' a qualcuno per sciorinare dati nettamente in contrasto con la
realta' descritta solo poche settimane or sono nel rapporto Istat''.
Lo afferma in una nota il portavoce del presidente della Regione, Fausto
Taverniti. ''Forse per confondere, di sicuro descrivendo una situazione
che e' ben lontana dalla attuale. Infatti tra il tasso di disoccupazione
'raccontato' al Presidente di Confindustria e quello reale calabrese,
sulla base dei dati nazionali e regionali dell' Istat, c' e' una differenza,
per nulla trascurabile, di piu' 8,5 punti percentuali a favore dei calabresi
occupati. La Calabria, cosi', vede ancora scendere, non a caso per il
quarto anno consecutivo dal 2000, il tasso di disoccupazione al 14,9%
e supera percentualmente - sempre secondo l' Istat - con oltre 600 mila
occupati, insieme alla Basilicata, le altre regioni del Mezzogiorno.
Circa il 45% della popolazione calabrese tra 15 e 64 anni risulta nel
primo semestre 2004 'occupata': un dato mai sinora fatto registrare.
Viene allora il sospetto, piu' che legittimo, di una manipolazione dei
dati, quantomeno di una analisi non comparata con le ricerche ufficialmente
riconosciute nel nostro Paese. Quando si riporta, a proprio piacimento,
la disoccupazione in Calabria al 23,4%, soprattutto non vengono riconosciuti
i meriti dei calabresi, lavoratori ed impegnati e si rifiuta, ancora
strumentalmente, di voler ammettere che le cose in Calabria vanno lentamente
ma costantemente migliorando. Non si da' merito alla Calabria se si
cavalca solo la tigre del malcontento o, peggio, se si va descrivendo
una Terra dove l' illegalita' ha preso il sopravvento. Nella vita quotidiana
dei calabresi ci sono certamente tante difficolta' ma altrettante reazioni
e fatti concreti, che spesso vengono sottaciuti. Vale per tutti, allora,
l' impegno a rigettare 'stereotipi' che non appartengono diffusamente
al tessuto connettivo calabrese, a non dare seguito a chi riporta dati
viziati da piu' o meno manifesti condizionamenti, a contribuire quotidianamente,
secondo capacita' e coscienza, nel far ancora crescere la Calabria''.
L’ass.
Aiello interviene al Convegno su “L’altra abilità”
a Torino
08/10 Piero Aiello, Assessore Coordinatore del Coordinamento
Formazione e Lavoro Regioni e Province autonome, interviene al convegno
''L'altra abilita''' di Torino per presentare il ''valore aggiunto''
della territorializzazione degli interventi per le persone con diversa
abilita'. Al convegno, promosso dal Coordinamento politico delle Regioni
e delle Province autonome per il Lavoro e la Formazione professionale
su proposta e contributo della Regione Piemonte, Aiello ha ricordato
che a partire dal contributo regionale ai Nap Occupazione e Inclusione,
che sottolineano la necessita' di una forte integrazione tra politiche
sociali e per il lavoro e l'esigenza di un approccio globale alla persona
con diversa abilita', fino alle esperienze di Equal, che grazie alla
modalita' del partenariato individua nel territorio la pietra d'angolo
dell'inserimento dei disabili, ed al Decreto 276, che supera i limiti
della Legge 68 coinvolgendo in modo sistematico il mondo della cooperazione
sociale, le Regioni sono sempre piu' protagoniste della battaglia per
il rinnovamento istituzionale del Paese e per l'ammodernamento del sistema
formativo e produttivo.
Domani
a Carolei il seminario della Provincia sulle adozioni internazionali
08/10 “La fatica di aspettare - I perché
dei tempi lunghi nell’adozione internazionale” è
il tema del seminario per le famiglie in attesa di adozioni e per gli
operatori del settore, che si svolgerà domani sabato 9 ottobre,
dalle ore 9.00 alle 13.00, presso la Sala degli stemmi del Parco Storico
a Vadue di Carolei.
Il seminario, patrocinato dall’ Assessorato alla Cultura della
Provincia di Cosenza ed organizzato dal Centro Italiano Aiuti all’Infanzia,
è gratuito e si può partecipare dando l’adesione
telefonica allo sportello informativo provinciale per l’Adozione
Internazionale in Via Galliano, già operativo dall’inizio
dell’anno.
“Ci è sembrato necessario ed opportuno organizzare questo
seminario -ha detto il Vice Presidente ed Assessore alla Cultura Salvatore
Perugini- per fornire una serie di risposte e di strumenti alle famiglie
che sono in attesa di adozioni, costrette a lunghe attese prima di poter
vedere realizzato il sogno di diventare genitori adottivi. Avere chiaro
un quadro esauriente dell’attuale realtà dell’adozione
internazionale può aiutare le famiglie, che aspettano il grande
momento di ottenere l’adozione, a non lasciarsi cogliere dallo
sconforto e prostrare dalle difficoltà in cui, immancabilmente,
incorrono.”
Lo sportello provinciale per le adozioni internazionali, fortemente
voluto da Donatella Laudadio, precedente Assessore alla Cultura, impegnato
nel sostegno alle famiglie che devono affrontare un percorso molto delicato,
sotto l’aspetto psicologico ma anche emotivo e tecnico-burocratico,
fino ad oggi ha rappresentato un servizio di alto valore sociale e continua
la sua azione fornendo a famiglie e operatori informazioni e orientamento.
Il seminario in programma domani prevede il saluto del Presidente della
Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, aprirà i lavori sarà
il Vice Presidente e Assessore Provinciale alla Cultura Salvatore Perugini,
cui seguirà l’intervento dell’Assessore Donatella
Laudadio e del Presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro,
Dott. Domenico Blasco, di Domenica Salatini, della Segreteria Tecnica
della Commissione Adozioni Internazionali. Concluderanno i lavori del
seminario Luca Ciaramella dell’AIBI e Daniela Russo del Centro
Italiano Aiuti all’Infanzia.
Respinte,
dalla Giunta, le dimissioni del Sindaco di Cetraro
07/10 Il sindaco di centrodestra di Cetraro, Ciro Visca,
ha confermato stasera alla Giunta le sue dimissioni che pero' sono state
respinte ''in attesa di valutare eventuali giustificazioni'' di coloro
che, a livello istituzionale e della Cdl, non hanno partecipato ad una
seduta del Consiglio comunale dedicata alla criminalita'. Motivo per
il quale, ieri, Visca aveva annunciato le dimissioni manifestando ''amarezza
e delusione'' per ''l' assenza dei rappresentanti dello Stato e della
Casa delle liberta''. Nel corso della riunione di Giunta, cui hanno
partecipato, oltre agli assessori, i presidenti dei gruppi di Forza
Italia e indipendenti, i segretari cittadini di Fi e di An, ed il presidente
del Consiglio comunale, i presenti, ''pur condividendo le motivazioni''
del sindaco, hanno respinto le sue dimissioni. In sostanza, secondo
quanto si e' appreso, le dimissioni restano per ora sospese in attesa
di sviluppi. Oggi, intanto, Visca ha ricevuto la visita del presidente
della quarta commissione del Consiglio regionale, Raffaele Senatore,
di Forza Italia, mentre il leader della Cdl alla Provincia di Cosenza,
Mimmo Barile, ha proposto una riunione dei segretari provinciali della
coalizione da tenersi nei prossimi giorni.
Sabato
riunione al comune di Vazzano, dove sono stati feroti i due operai
07/10 Il ferimento di due operai dell' Ecocall sara'
al centro della riunione del Consiglio comunale di Vazzano convocato
per sabato prossimo dal sindaco Vincenzo Massa per un esame della situazione
dell' ordine e della sicurezza pubblica nel territorio comunale. La
convocazione e' stata sollecitata da tutti i componenti dell' Assemblea
all' indomani dell' attentato perpetrato ai danni dell'Ecocall Spa che
ha determinato il ferimento dei due operai. ''Dopo gli attestati di
solidarieta' e finita l' onda emotiva - ha sostenuto Massa - ho invitato
i diversi livelli istituzionali per discutere del problema dell' ordine
pubblico nell' ambito del Comune. L' invito e' stato inoltrato ai parlamentari
nazionali, regionali, amministratori provinciali e comunali, forze dell'
ordine,organizzazioni sindacali prefettura e questura. Abbiamo bisogno
dell' aiuto di tutti. Si tratta di un problema piu' grande di noi e
che non intendiamo in alcun modo subire. Lo sviluppo economico che avevamo
sognato con l' insediamento dell' Ecocall non puo' farci pagare un prezzo
cosi' salato. Ne' tantomeno possiamo pensare che la bonta' dell' idea
imprenditoriale oggi abbia suscitato gli appettiti di altri soggetti
non raccomandabili''. ''Abbiamo fiducia degli attuali imprenditori -
ha aggiunto Massa - che costituiscono il meglio dell' industria regionale
e desideriamo continuare a collaborare con loro e soprattutto stare
al loro fianco. Ma nello stesso tempo pretendiamo che i nostri lavoratori
continuino ad esercitare la loro attivita' in piena serenita' e che
gli stessi livelli occupazionali aumentino. Per queste ragioni invitiamo
tutti a partecipare ad una riflessione costruttiva che porti a delle
soluzioni con l' auspicio che episodi del genere non abbiano piu' a
ripetersi''.
Vicenda
Smeco: Oliverio richiama all’ordine i comuni inadempienti
07/10 “I comuni, con i quali vogliamo avere rapporti
di collaborazione sempre più stretti ed amichevoli, devono versare
i fondi della depurazione con maggiore puntualità, evitando ritardi
che finiscono per riverberarsi negativamente sul funzionamento e sull’efficienza
del servizio”.
Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Cosenza, On. Mario
Oliverio, nel corso di un incontro, svoltosi presso il salone delle
riunioni dell’Ente, a cui hanno preso parte anche l’assessore
provinciale all’Ambiente, Luigi Marrello, il direttore generale
dell’Ato1, ing. Franco Collorafi, il consigliere provinciale e
leader di “Diritti Civili”, Franco Corbelli, il rappresentante
della ditta aggiudicataria dei lavori di depurazione Alberto Scambia,
i rappresentanti sindacali e i lavoratori della Smeco, che rivendicano
da giorni la corresponsione di alcune mensilità arretrate.
Oliverio, che si è fatto immediatamente garante ed interprete
delle difficoltà in cui versano i lavoratori e le loro famiglie,
ha assunto l’impegno, in qualità di presidente dell’Assemblea
dei Sindaci dei comuni che aderiscono all’Ato 1, di garantire,
nel giro di pochi giorni, il recupero di alcuni crediti pregressi, peraltro
già più volte sollecitati e richiesti ai comuni, attraverso
cui assicurare ai lavoratori la corresponsione di almeno tre o quattro
stipendi arretrati.
“Abbiamo già convocato l’Assemblea dei Sindaci dell’Ato1
per lunedì prossimo, 11 ottobre -ha aggiunto il presidente della
Provincia di Cosenza- per affrontare radicalmente il problema della
depurazione delle acque.
In quella occasione discuteremo del meccanismo che, in modo automatico,
dovrà portare nelle casse dell’Ato1 la quota relativa alla
depurazione che i cittadini versano quando pagano la bolletta dell’acqua
e sensibilizzeremo i dirigenti dei comuni affinché si attivino,
assumendosene la diretta responsabilità, per consentire il puntuale
trasferimento automatico delle risorse”.
“C’è poi –ha aggiunto l’On.Oliverio-
il problema dei debiti pregressi, che riguarda la fase della gestione
commissariale e che va fino al 1° maggio del 2003. Durante questa
fase è stata accumulata un’esposizione debitoria che ammonta
a circa sei milioni di euro. Già una settimana fa abbiamo sollecitato
il Commissario Regionale affinché concorra a trovare forme ed
iniziative tese ad individuare un’adeguata e congrua soluzione
del problema. Attendiamo ancora una risposta. Per quanto ci riguarda,
noi non siamo disposti ad accollarci oneri e responsabilità che
non ci appartengono”.
“Se vogliamo costruire il futuro –ha concluso il Presidente
della Provincia- c’è bisogno che ognuno si assuma le proprie
responsabilità. Questo è il quadro di riferimento entro
cui ci muoviamo e da cui bisogna partire, se vogliamo organizzare una
risposta seria e credibile, che ci consenta di governare con serenità
ed efficacia”.
Domani
la Regione presenterà il bando “Asili nido nei luoghi di
lavoro”
07/10 La Regione presentera' domani il ''bando'' per
la concessione di contributi agli enti che presenteranno progetti per
gli asili nido ed i micro-nidi nei luoghi di lavoro. Sara' Franco Morelli,
capo di gabinetto del Presidente della Regione e direttore generale
del Dipartimento ''Obiettivi strategici'' ad illustrare, nel corso di
un incontro con i giornalisti in programma alle 12 nella sede della
Giunta, i criteri per la concessione dei contributi.
Aperto
in commissione antimafia il dibattito sugli onorevoli-avvocati difensori
di mafiosi
07/10 La Commissione Antimafia ha deciso di avviare
un dibattito sul tema dell' opportunita' che ''rappresentanti delle
istituzioni svolgano attivita' professionali al servizio di indagati
o imputati per reati di mafia'' ma ''non ha approvato alcun documento
di censura'' in proposito. Lo precisa il presidente della Commissione,
Roberto Centaro, riferendosi, in una nota, alla questione degli onorevoli
avvocati (deputati e senatori ma anche assessori regionali e provinciali)
che difendono persone coinvolte in inchieste e procedimenti sulla criminalita'
organizzata. ''L'Ufficio di presidenza della Commissione - ha aggiunto
Centaro - ha solo deciso di avviare un dibattito sulla tematica e sui
suoi vari profili, prescindendo ed evitando riferimenti personali. La
discussione coinvolgera' tutti i componenti della Commissione e si concludera'
con l'approvazione di un documento, al fine di giungere ad una posizione
unitaria su questo tema delicato e complesso''.
Macrì
(Confagricoltura): “I distretti agroalimentari come strumento
di sviluppo”
07/10 ''L' approvazione, da parte del Consiglio regionale, della proposta
popolare circa l' istituzione dei distretti rurali ed agroalimentari
di qualita' e' ancora una volta la testimonianza che la sinergia tra
le istituzioni, il mondo associativo e quello imprenditoriale rappresenti
un percorso obbligato per far crescere l' economia e l' occupazione
nella nostra regione''. A sostenerlo e' stato il presidente della Confagricoltura
Calabria Francesco Macri'. ''Nei distretti agroalimentari - ha aggiunto
Macri' - l' integrazione tra le attivita' agricole e quelle di altri
settori economici, in una logica di filiera produttiva, si tramuta in
un vantaggioso strumento di sviluppo territoriale''. A parere della
Confagricoltura Calabria, le forze politiche di maggioranza ed opposizione
hanno dimostrato buon senso e correttezza nel rispettare la volonta'
di migliaia di agricoltori della Piana di Sibari, dando nel contempo
la possibilita' ad altre aree calabresi di dotarsi di questo innovativo
strumento programmatico. ''Adesso auspichiamo - ha concluso Macri' -
che il clima favorevole instaurato nei confronti delle esigenze e delle
aspettative del mondo agricolo si possa concretizzare in un ulteriore
sforzo programmatico da parte della Regione che porti all' approvazione
degli altri importanti provvedimenti legislativi di carattere agricolo
ancora in esame, tra i quali la riforma dell' Arssa e la legge sulla
zootecnia''. Al riguardo il Presidente della Confagricoltura Calabria
si e' appellato al massimo impegno delle forze politiche e delle istituzioni
affinche' si facciano garanti di un energico viluppo dell' agricoltura
calabrese.
La
regione Valle D’Aosta solidale con la baronessa Cordopatri. “Contro
i pignoramenti intervenga Ciampi”
07/10 Evitare che dove non e' riuscita la mafia riesca
alla ''giustizia ingiusta''. E' il senso di una risoluzione approvata
all' unanimita' dal Consiglio regionale della Valle d' Aosta con la
quale chiede l' intervento del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio
Ciampi, anche nella sua qualifica anche di Presidente del Consiglio
Superiore della Magistratura, per porre fine alle persecuzioni cui e'
sottoposta da decenni Teresa Cordopatri di Capece. La nobildonna calabrese,
finalista nel 1998 del Premio Donna dell'Anno, organizzato dall' Ufficio
di Presidenza del Consiglio regionale, come ricorda Andre' Laniece,
primo firmatario della risoluzione sottoscritta da tutti i gruppi, ha
lottato per lunghi anni contro il potere mafioso che, per potersi appropriare
dei suoi terreni e beni, non ha esitato dapprima a minacciare tutta
la sua famiglia, poi ad ucciderle il fratello, quindi a sottoporla ad
undici attentati per impedirle di testimoniare contro gli assassini.
''Teresa Cordopatri dei Capece dopo aver resistito piu' di 30 anni contro
l' ndrangheta - spiega Laniece, vice presidente dell' assemblea valdostana
- ora rischia di perdere tutto, visto che per pagare i 200 mila euro
di danni ai magistrati che si offesero per le sue lamentele, non avendo
a disposizione le somme di denari richieste, dovra' mettere in vendita
i propri beni''. Nel chiedere l' intervento di Ciampi il Consiglio ribadisce
che ''mentre la 'ndrangheta non l' ha sconfitta, ora dovra' privarsi
degli oggetti personali piu' cari e dei beni per sostenere il costo
della giustizia''. La baronessa in un esposto al Csm, nel denunciare
le lungaggini processuali riguardanti gli assassini di suo fratello,
ha espresso delle considerazioni ritenute offensive da alcuni magistrati
che hanno intentato causa civile. Nei successivi processi Teresa Cordopatri
dei Capece e' stata condannata all' indennizzarli e per questo tutte
le sue proprieta' sono state pignorate. Ora rischiano di essere messe
all' asta dando cosi' la possibilita' agli uomini della 'ndragheta di
impossessarsene ''senza piu' colpo ferire e aiutati dalla legge'' ha
commentato Laniece.
Pattuglia
dei CC investe cinque studentesse a Fuscaldo. Due sono rimaste ferite.
07/10 Una pattuglia dei carabinieri che si stava accingendo
a inseguire un giovane a bordo di un ciclomotore, ha investito, in retromarcia,
cinque studentesse due delle quali sono state ricoverate in ospedale
con una prognosi di 30 giorni. Il fatto e' accaduto stamani davanti
all' Istituto tecnico industriale ''Fermi'' e dell' Istituto professionale
per l' industria e l' artigianato di Fuscaldo, sul Tirreno cosentino.
Davanti alle due scuole erano presenti due pattuglie dei carabinieri,
una della caserma di Fuscaldo ed una della Compagnia di Paola, in servizio
di vigilanza contro il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari hanno notato un giovane a bordo di un ciclomotore che si
aggirava con fare sospetto e lo hanno invitato a fermarsi. Il giovane,
invece, e' fuggito, rischiando anche di investire un militare. Nel fare
retromarcia per mettersi all' inseguimento, una delle due auto dei carabinieri
e' sbandata finendo addosso a cinque ragazze di eta' compresa tra i
15 ed i 17 anni, studentesse del settore moda dell' Ipsia. Le ragazze
sono state soccorse dagli stessi militari, dagli insegnanti e dai medici
del 118. Per due di loro si e' reso necessario il ricovero in ospedale.
Le altre tre hanno riportato lievi ferite giudicate guaribili tra i
sette e i dieci giorni e, dopo essere state medicate, sono tornate a
casa. Il giovane che si era allontanato a bordo del ciclomotore, successivamente
si e' presentato ai carabinieri di Fuscaldo. E' un minorenne di cui
non sono state rese note le generalita'. I carabinieri lo hanno multato
perche' era senza casco.
Dura
critica del CNA alla Giunta regionale per la gestione dei POR e per
gli impegni disattesi
07/10 Il tessuto imprenditoriale calabrese sta vivendo
''uno stato di preoccupazione e di disagio'' a seguito di uno ''stato
di difficolta' oggettiva'' e per le ''contraddizioni e le difficolta'
socio-economiche dell' ambiente in cui le imprese sono costrette ad
operare quotidianamente''. E' questo il giudizio espresso dalla Cna,
che critica la politica della Giunta regionale ed a giudizio della quale
''e' necessario ristabilire un clima di serenita' e di fiducia nell'
immaginario collettivo degli imprenditori e dei consumatori per garantire
la ripresa dei consumi e della spesa pubblica''. La Cna, che oggi ha
incontrato la stampa per illustrare la propria posizione, in un comunicato
passa in rassegna alcuni degli aspetti di criticita'. ''La Cna, in rappresentanza
delle imprese del settore dell' artigianato e della piccola impresa
- e' scritto nella nota - ha responsabilmente avvertito la necessita'
di aprire una discussione su alcuni temi di grande attualita' che riguardano
le questioni afferenti allo sviluppo socio-economico alla luce di una
serie di avvenimenti che hanno interessato nel passato, interessano
il presente, ma interesseranno soprattutto il futuro del tessuto imprenditoriale
calabrese, in un conteso socio-economico che si presenta particolarmente
sfavorevole all'iniziativa privata''. Parlando del Por Calabria, la
Cna evidenzia che le ''criticita', alcune anche endemiche, avrebbero
potuto trovare risposte nello strumento piu' importante che la regione
ha avuto a disposizione, il Por che, infatti, era stato costruito proprio
per puntare sullo sviluppo e sulla coesione sociale, i due elementi
da cui discendono le difficolta' e le contraddizioni enunciate. Purtroppo
- prosegue la Cna - attraverso il Por, si e' pensato piu' a spendere,
che non a spendere bene. Ed allora, per rendicontare spesa, si e' fatto
un uso eccessivo dei progetti coerenti, quelli che producono spesa,
ma non generano sviluppo, le misure su innovazione e ricerca non sono
mai partite o sono partite con grande ritardo, e quelle misure che prevedevano
un coinvolgimento del territorio o degli attori sociali, tutta la progettazione
integrata (Pit-Pip-Piar-Pis rimaste solo sigle), non ha trovato l' attenzione,
lo spazio e le risorse finanziarie che invece sarebbero state necessarie''.
Per quanto riguarda il sistema produttivo regionale, a giudizio della
Cna il quadro che si presenta e' ''particolarmente desolante per le
153 mila imprese. Un sistema imprenditoriale - si afferma nella nota
- che, pur nella sua eterogeneita', ha un denominatore comune: la dimensione
aziendale. Il 98% delle imprese regionali e', infatti, composto da piccole
imprese, fino a 10 dipendenti, e di queste 38 mila sono artigiane. Un
sistema produttivo fragile che necessita percio' di interventi strutturali
e mirati perche' possa divenire competitivo in uno scenario globale''.
La Cna critica anche la Giunta regionale per ''gli impegni disattesi.
Coerenza e strategicita' - e' il giudizio dell' Associazione - sono
mancate nelle scelte operate dal Governo regionale, con la rimodulazione
del Por, con la stesura dell' ultimo Bilancio regionale e del suo assestamento
ed, ancor piu', con il documento di programmazione economica approvato
dal Consiglio regionale. Non solo mancanza di prospettive, ma anche
e soprattutto un quadro di certezze che sono venute meno con le scelte
o le 'mancate scelte' effettuate, negli ultimi mesi, dalla Giunta. Ripercorrendo
il travagliato cammino che ha accompagnato la gestione delle Attivita'
produttive e delle scelte economiche conseguenti che, peraltro, hanno
portato alla mobilitazione generale ed unitaria del 29 marzo scorso,
non possono sfuggire le difficolta' nelle quali sono state lasciate
migliaia di imprese calabresi del settore dell' artigianato, dell' industria,
dell' agricoltura e del commercio''. ''Spregiudicatezza ed irresponsabilita'
politica da parte dell' assessorato regionale alle attivita' produttive
- afferma la Cna - hanno indotto migliaia di imprenditori a realizzare
processi di investimenti aziendali attraverso forme di indebitamento
con il sistema bancario, con la promessa di ottenere, attraverso la
legislazione regionale, delle agevolazioni finanziarie da parte dell'
Artigiancassa, della legge Sabatini e della legge 598. Promesse mancate
che non hanno mai trovato compiutamente riscontro agli impegni assunti
dal Governo regionale. Ove cio' non bastasse si e' dovuto anche assistere
ad un violento drenaggio di risorse verso il turismo con i risultati
dell' ultima stagione che sono sotto gli occhi di tutti''. ''Le uniche
risorse disponibili per il sistema incentivi alle imprese, peraltro
costituito esclusivamente da interventi nazionali ordinari assunti in
gestione dalla Regione con il decentramento amministrativo - afferma
la Cna - e' stato completamente sospeso dall' inizio dell' anno con
la conseguenza di aver lasciato qualche migliaio di imprese allo sbando
e senza certezze. L'unico, peraltro discutibile, strumento innovativo
e' stato il Contratto di investimento sulle cui finalita' ci sarebbe
tanto da discutere''. La Cna si chiede quindi ''quali risposte il Governo
regionale potra' fornire a quelle imprese che si sono viste defraudate
di un proprio sacrosanto diritto; con quali risorse si sosterra' la
crescita e si soddisferanno le aspettative di queste imprese se tutti
gli strumenti finanziari a disposizione sono serviti a ripianare debiti
degli enti sub regionali o foraggiare consulenze ed indennita' e con
quali risorse si sosterra' compiutamente la ricerca e l'innovazione
per sostenere lo sviluppo del 'made in Calabria'''.
Soddisfazione
di Caligiuri (UPA) sulla legge sui ditretti agroalimentari
07/10 Dopo l'approvazione, da parte del Consiglio Regionale
della legge sui distretti agro-alimentari e l'istituzione di quello
della Sibaritide il presidente dell'Unione Provinciale Agricoltori di
Cosenza, Renzo Caligiuri, che aveva esortato i consiglieri regionali
a superare divisioni e campanilismi , ha manifestato viva soddisfazione
e dato merito alla massima assemblea calabrese. E' una vittoria del
mondo agricolo - afferma Caligiuri - che con caparbieta' ha rincorso
questo traguardo, che apre nuove possibilita' di sviluppo all'intero
territorio della Sibaritide. Dopo due anni di duro lavoro, che ci hanno
visti protagonisti nella raccolta delle firme, viene dato il giusto
riconoscimento ad un territorio che esprime la punta di eccellenza dell'agricoltura
calabrese. Con l'approvazione del Distretto della Sibaritide si potranno
finalmente valorizzare, sostenere e promuovere lo sviluppo dei sistemi
produttivi locali. Finalmente si potranno correlare i prodotti di qualita'
al territorio di appartenenza. Ora tocca agli imprenditori dar luogo
alla seconda fase relativa alla costituzione della societa' di distretto
e del Comitato di Distretto per dare piena operativita' e contenuti
alla legge. In questa direzione sara' orientato l'impegno delle Confagricoltura
di Cosenza gia' dalla prossima settimana.La soddisfazione e' ancora
maggiore dopo il risultato conseguito dal cedro, il nobile agrume che
da troppi anni attendeva una legge di tutela''.
Seminario
del CSV sul volontariato il 9 ottobre a Corigliano
07/10 L’Associazione Volontà Solidale
- Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Cosenza
ha promosso insieme all’Amministrazione comunale di Corigliano
Calabro, per sabato prossimo, 9 ottobre alle ore 17, in Via Provinciale,
presso il Centro Salesiano di Corigliano Scalo, una tavola rotonda su:
“Fare Volontariato nei nostri paesi. Servizi ed idee per promuoverlo.
Un confronto fra esperienze locali e Centro Servizi Volontariato”.
L’incontro si presenta come un laboratorio di riflessione per
promuovere cittadinanza attiva. I Centri di Servizio per il Volontariato
sono organismi previsti dalla Legge Quadro sul Volontariato (art. 15
della legge 11 agosto 1991 n. 266), presenti ormai su tutto il territorio
nazionale dagli anni 1997-98. I centri calabresi sono stati invece istituiti
nel 2003 e sono stati resi operativi nell’anno in corso, sono
5 e operano a livello provinciale. Essi sono essenzialmente uno strumento
di sostegno, promozione e valorizzazione del volontariato.
Il primo incontro di promozione del CSV di Cosenza a Corigliano, sarà
un modo per incontrare le associazioni di volontariato presenti sul
territorio, confrontarsi e riflettere con loro sul modo di fare volontariato
e anche presentare le attività e i servizi del Centro. Interverranno
il sindaco di Corigliano Calabro, Giovanni Battista Genova e l’assessore
alle politiche sociali del comune, Sonia Azzaro. Previsti inoltre gli
interventi di Anna Maria Bevilacqua Odoardi, Presidente del CSV di Cosenza,
Francesco Cosentini Coordinatore regionale CSV, Walter Amato, Presidente
del CSV di Catanzaro e Gianni Malgeri, Direttore del CSV di Cosenza.
Bomba
contro il Sindaco di Reggio, Scopelliti. Trovato un ordigno che sarebbe
dovuto esplodere questa mattina. Assegnata una scorta. Solidarietà
da tutte le istituzioni.
07/10 Un ordigno e' stato trovato nella tarda serata
di ieri nel comune di Reggio Calabria. L' ordigno non poteva esplodere
in quanto il tritolo non era collegato al detonatore. Il tritolo era
stato collocato in un bagno nell' ala del palazzo dove si riuniscono
le commissioni consiliari e sarebbe stato scoperto dopo una segnalazione
anonima.Fonti investigative hanno confermato che l'esplosivo, del tipo
tritolo, rinvenuto nella tarda serata di ieri in uno dei bagni del piano
terra di Palazzo San Giorgio, sede del Comune reggino, non poteva esplodere
per mancanza di inneschi. ''Il tritolo - ha affermato un investigatore
- esplode soltanto per 'simpatia', cioe' se innescato dall'esplosione
del detonatore''. I tre panetti di esplosivo rinvenuti, circa seicento
grammi, erano tenuti insieme da un nastro adesivo di colore nero, a
cui era stata fissata la mascherina di un telefono cellulare. L'ordigno
e' stato abilmente occultato nella parte posteriore del water, una posizione
difficile da notare per chiunque entrasse nel bagno.
E' stata una segnalazione del Sismi, secondo quanto si e' appreso, a
indicare nei dettagli il progetto di attentato nei confronti del sindaco
di Reggio Calabria Scopelliti. Un attentato che doveva essere attuato
stamane tra le 10 e le 10,30. Ed e' proprio in seguito alla segnalazione
urgente del servizio d'intelligence, che e' stata diramata nei giorni
scorsi ed ha dato il via alle indagini coordinate dal magistrato Nicola
Gratteri, che e' stata attivata immediatamente la scorta al sindaco.
Il Sismi, nella segnalazione, specificava inoltre tempi e modalita'
dell'attentato: il tritolo nascosto dietro il water del bagno dell'ufficio
comunale doveva esplodere tra le 10 e le 10,30 di questa mattina. Proprio
per questo probabilmente, secondo ambienti investigativi, l'esplosivo
non era stato ancora innescato al momento del suo ritrovamento. L'intenzione
sarebbe stata infatti quella di rendere l'ordigno attivo nelle prime
ore
della mattina.
Per il Questore di Reggio, Vincenzo Speranza, si tratta di ''Un chiaro
gesto dimostrativo''. Il locale in cui era stato collocato l' esplosivo,
anche se utilizzato dai dipendenti dell' ufficio anagrafe e dell' archivio,
era comunque accessibile al pubblico. Secondo gli investigatori, obiettivo
dell' intimidazione e' il sindaco, Giuseppe Scopelliti, il quale e'
stato sentito dalla polizia riferendo di non sapersi spiegare, comunque,
i motivi dell' intimidazione. A detta della polizia l' origine dell'
intimidazione sarebbe da ricercare negli ambienti della criminalita'
organizzata e negli interessi che ruotano attorno all' attivita' del
Comune.
I servizi segreti avevano gia' segnalato da qualche giorno che il sindaco
di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, era nel mirino della criminalita'
organizzata, tanto che ieri pomeriggio il Comitato provinciale per l'
ordine e la sicurezza pubblica aveva deciso di assegnare a Scopelliti
una scorta. La scorta a Scopelliti e' stata attivata gia' da stamattina
e sara' attuata di giorno e di notte, con una presidio sotto la sua
abitazione. Sull' origine dell' intimidazione gli investigatori stanno
seguendo la pista mafiosa. Sarebbe stata rilevata, infatti, un' attenzione
delle cosche sugli appalti del Comune e sui finanziamenti per la realizzazione
di opere pubbliche. ''Ci sono molti soldi da spendere - ha commentato
un investigatore - legati soprattutto alle opere previste dal Decreto
Reggio. E' chiaro che in questo senso le cosche siano interessate a
trarre un beneficio dal flusso di denaro in arrivo a Reggio Calabria''.
Il Sindaco di Reggio subito interpellato ha dichiarato ''Sono turbato
e sorpreso, perche' si tratta di un fatto che non mi aspettavo''. ''La
mia condotta e quella dell' intera Amministrazione - ha aggiunto Scopelliti
- e' stata sempre improntata alla trasparenza e alla linearita' e mai
avrei potuto pensare di essere nel mirino di qualcuno. Non ci sono fatti
specifici che mi consentano d' individuare l' origine di questo episodio.
Penso che una spiegazione possa essere data dall' atteggiamento lineare
e di assoluto distacco dell' attivita' e delle decisioni dell' Amministrazione
comunale nei confronti degli ambienti criminali che potrebbero tentare
di influenzarci e con i quali non c' e' alcun 'dialogo'. E' chiaro che
questo tipo di atteggiamento puo' dare fastidio a qualcuno e ci si puo'
aspettare di tutto''.
Appena saputa la notizia, tante le reazioni di solidarietà che
si sono levate in favore del primo cittadino di palazzo San Giorgio.
Dal Presidente Casini al vicepremier Fini, Dai Ministri Alemanno e Gasparri
al Governatore Chiaravalloti. Al Governatore del Lazio Storace. Dal
Presidente della Provincia di Catanzaro Storace al Sindaco di Cosenza
Catizone. Dai coordinatori Regionali Piattelli (FI), Rositani (AN),
Bruno (Margherita) al consigliere regionale Fava al deputato Marco Minniti.
Dal viceministro Santelli al presidente del CNEL La rizza. Dal consigliere
di DL Meduri al Presidente dell’ANCI Dominici e ancora l’On.
La Russa,il Sen. Gentile, il Sindaco Veltroni, il Sindaco Abramo Insomma
un coro di solidarietà senza distinguo politico che si è
strinto attorno alla figura del Sindaco Scopelliti colpito da profondamente
dai tanti messaggi ricevuti. ''L' enorme solidarieta' e la partecipazione
che mi sono state riservate mi hanno colpito profondamente''. Ha detto
il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, ''Mi fa piacere
- ha aggiunto Scopelliti - che mi abbiano dimostrato tanta vicinanza
i vertici dello Stato, tra cui il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco
Fini, ed il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, e tanti
sindaci come Walter Vetroni e lo stesso presidente dell' Anci, Leonardo
Domenici. Una solidarieta' affettuosa e sincera che mi fa comprendere
anche i disagi che comporta il governo degli enti locali. Da tutti viene
chiaramente un segnale molto forte ed una sollecitazione ad andare avanti
per sconfiggere le forze ed i poteri occulti che ostacolano il percorso
civile e democratico di cui noi siamo portatori''.
E poi il Sindaco ha aggiunto"E' un attacco al progetto politico
della Giunta comunale, non ad un atto o ad un provvedimento specifico".
"In questi anni – dice - la mia Giunta ha avviato molte iniziative,
a favore in particolare dei giovani, nell'intento di creare occupazione.
Abbiamo avviato progetti in grado di occupare centinaia di ragazzi.
Questa puo' essere la chiave di lettura. Questo modo nuovo di gestire
la citta' - dice Scopelliti - evidentemente a qualcuno non va bene".
Ed in ordine ad una possibile attenzione della 'ndrangheta per i lavori
pubblici gestiti dal comune, il primo cittadino osserva: "In questi
giorni stiamo per consegnare i lavori del nuovo palazzo di Giustizia.
Un appalto consistente, affidato gia' da tempo. Non riesco a spiegarmi
chi possa avere interesse ad esercitare pressioni in questa fase, quando
l'appalto e' gia' espletato". Il giovane sindaco di Reggio si dice
comunque tranquillo: "Sono sereno e lo sono anche gli assessori
della mia giunta. Nessuno di noi ha subito pressioni di nessun tipo.
La criminalita' non e' neanche degna di essere nostra interlocutrice.
Non c'e' mai stato dialogo con i criminali ne' ci sara' mai. Forse la
spiegazione di quanto sta accadendo e' questa".
Intanto la Conferenza dei capigruppo al Comune di Reggio Calabria, riunitasi
questo pomeriggio, ha deciso, su proposta del presidente Aurelio Chizzoniti,
la convocazione straordinaria di un civico consesso per discutere del
gravissimo atto intimidatorio compiuto ai danni dell' Istituzione cittadina.
La data del Consiglio comunale straordinario e' stata fissata per lunedi'
prossimo, 11 ottobre, alle ore 11,30. Reazioni
e solidarietà.
Montezemolo
incontra gli industriali a Reggio. "Passare dalle parole al fare"
06/10 Gli industriali della Calabria affidano le loro
speranze all' autorevolezza del presidente Luca Cordero di Montezemolo.
Com' era inevitabile, i temi della sicurezza, soprattutto, sono stati
al centro degli interventi di Filippo Callipo e Pasquale Mauro, rispettivamente,
presidenti regionale e provinciale di Reggio Calabria degli Industriali.
Quello rivolto dagli industriali calabresi a Luca Cordero di Montezemolo
e' stato un vero e proprio ''grido di dolore'', una richiesta di aiuto
a farsi rappresentante con il Governo centrale delle istanze e delle
esigenze del Mezzogiorno.
''La Calabria deve fare i conti con tantissime problematiche economiche
e sociali nell' ambito di un Mezzogiorno che registra forti aree di
depressione. Il Presidente di Confindustria, che e' un avvocato, si
impegni per essere il suo difensore''. Ha detto il presidente di Confindustria
Calabria, Filippo Callipo, nel suo intervento. ''L' ultima visita di
un Presidente di Confindustria a Reggio Calabria - ha aggiunto Callipo
- risale a trent' anni fa. Ci auguriamo di non dovere aspettare altrettanto
tempo prima di riavere il massimo rappresentante degli industriali italiani
in questa zona. Abbiamo bisogno - ha detto Callipo rivolto a Montezemolo
- del suo sostegno e di una sua presenza piu' assidua in Calabria. La
nostra regione e' il Sud del Sud. Cio' che le chiediamo e' di rappresentare
le sue istanze e le sue esigenze in sede governativa''.
Particolarmente forte e' stato il messaggio rivolto a Montezemolo dal
presidente degli Industriali reggini, Pasquale Mauro. ''Questa visita
- ha detto Mauro - esprime il segnale di un suo impegno diretto, incisivo
e solidale nei nostri confronti e nei confronti di tutti gli imprenditori
meridionali. Il Mezzogiorno e la Calabria - ha continuato Mauro - sono
una opportunita' di crescita per l' intero Paese, a patto che si dia
una forte accelerazione sul fronte delle infrastrutture strategiche,
la logistica, la valorizzazione dei beni culturali, la ricerca''. Sui
temi della sicurezza, Mauro ha affermato che ''questo problema in questa
regione e' diventato allarmante. Si fanno continue riunioni, convegni,
ma da venti anni a questa parte nulla cambia. La mafia, invece - ha
concluso Pasquale Mauro - va combattuta con uno schieramento molto largo
di forze politiche, direi dall' insieme dei parlamentari meridionali,
affinche' lo Stato vigili efficacemente sulla sicurezza, fattore primario
di crescita civile ed economica''.
Poi è iniziato l’intervento del Presidente Montezemolo
che ha risposto ai numerosi nodi posti nella discussione e dalla tribuna
della riunione con gli industriali di Reggio Calabria, Luca Cordero
di Montezemolo ha ribadito che l'Italia deve investire di più
in ricerca e innovazione. "Oggi abbiamo Paesi, addirittura continenti
concorrenti, come la Cina e l'Estremo Oriente - ha spiegato il presidente
di Confindustria -. L'Europa è diventata vecchia, si è
seduta. Il rischio del nostro Paese è quello di essersi imborghesito
senza aver generato una classe dirigente. Qui, allora - ha detto Montezemolo
- entra in gioco il ruolo dell'università, di cui l'industria
ha bisogno per crescere. Secondo me, quindi è meglio avere qualche
facoltà in meno in giro per l'Italia e qualche centro di eccellenza
in più, perchè se è vero che i soldi sono pochi,
allora dobbiamo cercare di spenderli meglio". Perciò, Montezemolo
ha ribadito l'invito al governo di non tagliare i fondi in ricerca,
innovazione "e in tutto quello che riguarda il nostro domani".
''Per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno e' finito il tempo
delle parole, ma e' arrivato quello del fare e dell' agire concretamente''
Il Presidente di confindustria si e' impegnato a venire in Calabria
''almeno una volta l' anno per verificare i risultati concreti del lavoro
degli imprenditori e le condizioni della loro attivita'. Confindustria
sara' sempre e comunque a fianco degli imprenditori calabresi e meridionali.
Il Sud e' una frontiera del Paese e dell' Europa e per favorire il suo
sviluppo occorre individuare pochi obiettivi ma chiari e qualificanti
prefiggendosi di raggiungerli''. Il Presidente di Confindustria ha poi
indicato nelle infrastrutture e nel potenziamento della logistica ''le
premesse indispensabili per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno. Occorre
sviluppare quelle che sono due risorse fondamentali del Mezzogiorno,
i beni culturali e il turismo, che al momento non sono adeguatamente
valorizzati.
- Ha puntualizzato che le riforme ben fatte sono da salvare.
- "Non vogliamo un nuovo governo che faccia tutto il contrario
del precedente". Montezemolo ha affermato che "è assurdo
che ad ogni cambio di governo si azzerino le riforme fatte da quello
precedente. Bisogna, invece, ripartire dalle riforme buone che sono
state fatte, come quelle della scuola e del diritto societario".
- Ha invitato le organizzazioni sindacali "a smettere
di parlare del passato e guardare avanti. Abbiamo bisogno di individuare
obiettivi comuni - ha premesso – Dobbiamo parlare del cuneo fiscale,
cioè di quanto il lavoratore costa all'azienda e quanto si mette
in tasca; di modernizzazione delle relazioni industriali; di ricerca
e innovazione. Ma – ha proseguito Montezemolo - appena ci siamo
seduti a un tavolo si è aperto un dibattito sugli accordi presi
con il governo nel '93 quando io - ha ironizzato - ero appena nato".
- Ha precisato che le banche del sud devono essere partner d’impresa
- ''Le banche nel Sud non possono limitarsi a svolgere un ruolo di raccolta
del denaro, ma devono contribuire allo sviluppo del territorio diventando
partner delle imprese''. ''Nel Mezzogiorno - ha aggiunto Montezemolo
- abbiamo bisogno di banche che devono garantire un sostegno finanziario
anche a chi i soldi non ce l' ha ma vuole avviare attivita' imprenditoriali
fondate sul coraggio e sull' innovazione. Servono, dunque, banche partner
che si assumano i rischi di questo ruolo in un rapporto di trasparenza
con il mondo dell' impresa''.
- Ha affermato che nel sud la sicurezza è priorità
nelle priorità - ''La sicurezza, nel Sud, e' la priorita'
delle priorita', un problema che se non risolto preclude qualsiasi possibilita'
di sviluppo''. ''Il problema della sicurezza e la necessita' di risolverlo
- ha aggiunto il Presidente di Confindustria - richiama alle sue responsabilita'
lo Stato. Si tratta di un problema che si aggrava sempre piu' e che
pone gli imprenditori meridionali in una condizione di inferiorita'
rispetto ai loro colleghi che operano in altre regioni e che non devono
fare i conti con questa problematica. Quello che viene dal Sud, in questo
senso, e' un vero e proprio grido di dolore, una questione che attraversa
trasversalmente l' intero Mezzogiorno''.
- Ha definito la A/3 una mulattiera - ''L' autostrada
Salerno-Reggio Calabria e' sempre piu' una mulattiera e la situazione
non si modifica con il cambi dei vari governi''. Ha detto il presidente
di Confindustria,. ''Quello che non si capisce - ha aggiunto Montezemolo
- e' l' importanza strategica di questa arteria, collegamento dell'
intero continente europeo con il sud Italia''. Un problema che si inserisce
nella piu' vasta carenza infrastrutturale che affligge il Mezzogiorno''.
- Ha chiarito che Confindustria non fa politica.- ''Confindustria
non fa politica ed e' equidistante ed autonoma da tutti i partiti''.
''Sul federalismo - ha aggiunto il Presidente di Confindustria - ho
solo espresso dei dubbi e non per questo mi possono essere attribuite
etichettature politiche. Cio' che serve e' un Paese che faccia squadra
scegliendo pochi obiettivi ma buoni e sforzandosi al massimo per raggiungerli''.
''Oggi Confindustria vuole essere autonoma, ma dialogante con la politica,
esprimendo la sua autorevolezza soprattutto attraverso i suoi progetti
e le sue idee''. ''Dobbiamo essere portatori degli interessi del mondo
delle imprese, ma anche di quelli generali del Paese''
Ministro
Alemanno “L’IGP alla patata della Sila aprirà un
nuovo mercato”
06/10 ''La patata silana e' un prodotto a forte caratterizzazione
territoriale e il riconoscimento I.G.P. dato dall' Unione europea avra'
l' effetto di indirizzare i consumatori verso alimenti tipici e legati
fortemente ai territori di provenienza''. E' quanto ha dichiarato il
Ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, a margine
di un convegno sulle patate silane dal titolo ''I.G.P. Patata della
Sila - Il territorio come occasione di sviluppo''. Durante l' incontro,
cui hanno partecipato Pietro Tarasi, Presidente del Consorzio produttori
patate altipiano Silano, Fortunato Peron, responsabile Mipaf del Green
Corridor, M. Mainolfi, Dirigente Mipaf del Fitopatolgico, Giovanni Dima,
assessore all' Agricoltura della Regione Calabria, e' stata rimarcata
l' importanza del mercato dei semi, strettamente legato alla realta'
regionale, alla luce della vocazione e tradizione della Sila. Proprio
le peculiarita' di questa regione hanno permesso la nascita di una patata
di alta qualita' con forti connotazioni organolettiche, caratteristiche
date dall'essere l'unico prodotto di alta montagna coltivato nel centro
del Mediterraneo. ''Per i produttori silani - ha concluso Alemanno -
si aprira' ora un nuovo mercato sia nazionale che estero tenendo ben
presenti gli spazi aperti grazie alla politica del Green Corridor verso
i Paesi della riva Sud''.
Si
sente male in aereo e muore durante l’atterragio, imprevisto,
a Lamezia
06/10 Stava rientrando da Zanzibar, ma si sente male
e l'aereo viene dirottato sullo scalo aeroportuale di Lamezia Terme.
Protagonista un uomo di 48 anni di Roma, B. M., il quale sui cieli di
Reggio Calabria ha incominciato ad avvertire dei malori. L'episodio
e' stato segnalato all'equipaggio che ha immediatamente chiesto l'autorizzazione
ad atterrare sulla pista dell'aeroporto di Lamezia. Purtroppo B. M.,
nel frattempo e' deceduto,forse per un infarto. Immediati i soccorsi
prestati e predisposti dalla Polaria del commissariato di Lamezia, pero'
purtroppo, per B. M.che viaggiava insieme alla moglie non c'e' stato
niente da fare.
Viceministro
Martinat sui pedaggi della Finanziaria: “Nessuna svendita dei
gioielli di famiglia”
06/10 Nessuna svendita dei gioielli di famiglia. Il
viceministro Ugo Martinat (An), pone alcuni distinguo riguardo all'operazione-pedaggi
contenuta in Finanziaria. Inoltre, deve essere il ministero delle Infrastrutture,
e non altri, a decidere quali sono le arterie da Vendere ''L'operazione
di 'pedaggiamento ombra' e' esclusivamente finalizzata a fare cassa
al fine di reperire 3 miliardi di uro, e non prevede alcun aggravio
economico in capo agli automobilisti. E' bene chiarire tuttavia - afferma
Martinat - che il numero e la tipologia delle strade interessate a questa
operazione non possono corrispondere sicuramente alle anticipazioni
giornalistiche. Infatti solo il valore ad esempio dell'Asti-Cuneo, della
Salerno-Reggio Calabria e del Gra di Roma, complessivamente, e' ben
superiore ai 3 miliardi di euro''. ''Inoltre - puntualizza Martinat
- e' opportuno che sia il Ministero delle Infrastrutture, competente
per materia, e non altri, a indicare le tratte stradali che dovranno
essere eventualmente cedute per fare cassa''. ''Non abbiamo certo intenzione
- conclude il viceministro di svendere il patrimonio delle strade dello
Stato, i gioielli di famiglia, finora costati molto piu' di 3 miliardi
e sui quali il Governo si e' impegnato con un programma di forti investimenti''.
Ministro
Lunardi “La ss106 assoluta priorità del governo”
06/10 L' adeguamento della strada statale 106 ionica
rappresenta per il Governo ''un' assoluta priorita' nell' infrastrutturazione
del Mezzogiorno''. A sostenerlo e' stato oggi il ministro delle Infrastrutture
e dei trasporti, Pietro Lunardi, rispondendo ad una interrogazione di
Dorina Bianchi, dell' Udc. ''I finanziamenti disponibili per i lavori
di adeguamento della strada statale 106 - ha sostenuto Lunardi - ammontano
complessivamente a 1.579 milioni di euro cosi' ripartiti: per il lotto
8 di Scanzano, di 12 km, 70,5 mln; per il lotto 9 di Pisticci, di 8
km, 72,5 mln; per il megalotto 1 di Locri-Gioiosa, di 17 km, 450 mln;
per il megalotto 2 Squillace-Simeri, di 23 km, 740 mln; per le varianti
di Palizzi, di 5 km, 134 mln; per la variante di Marina di Gioiosa Ionica,
di 4 km, 100 mln; per il completamento del tratto Monte Giordano 12
mln. I lotti 8 e 9 sono stati recentemente appaltati ed i relativi lavori
sono stati consegnati. L' Anas - ha aggiunto Lunardi - ne prevede l'
ultimazione entro la primavera del 2007. Sono attualmente in fase di
gare i megalotti 1 e 2 nonche' la variante di Palizzi, con previsione
di aggiudicazione nel 2005 ed ultimazione dei lavori entro il 2008.
Sono invece di prossima pubblicazione i due lotti di marina di Gioiosa
e di Monte Giordano''. ''Il completamento dell' ammodernamento della
statale - ha proseguito il ministro - richiede per i successivi megalotti
in ulteriore investimento da reperire, pari a 9.000 mln di euro. Sono
pertanto in corso le progettazioni preliminari dei restanti 357 chilometri
da ammodernare attraverso lotti e megalotti. Tra di essi vi e' il megalotto
8 di Rossano ed il megalotto 9 di Crotone, che comprendono il tratto
Sibari-Criotone per un importo stimato di 2.850.000 euro''. ''Il Governo
- ha concluso Lunardi - conferma che l' adeguamento della strada statale
ionica rappresenta un' assoluta priorita' nell' infrastrutturazione
del Mezzogiorno e gia' nella fase di elaborazione del primo programma
delle infrastrutture strategiche della legge obiettivo. Infatti abbiamo
ritenuto la statale ionica l' asse fondamentale che rappresenta il naturale
prolungamento del corridoio 8 che, in modo trasversale, collega l' intero
territorio meridionale, consentendo anche l' interazione tra il Mezzogiorno
ed il corridoio Berlino-Palermo''.
Sottoscritte
dalla Regione le convenzioni con le Province per la gestione dei Siti
Natura 2000
06/10 Sono state sottoscritte stamani, alla presenza
dell' assessore regionale all' Ambiente, Domenico Antonio Basile, e
del direttore generale del Dipartimento, Giuseppe Mazzitello, le convenzioni
della durata di un anno con le quattro Amministrazioni provinciali e,
per il Crotonese, con la Riserva marina protetta di Capo Rizzuto relative
alla redazione del Piano di gestione dei Siti Natura 2000, per la quale
la Regione concede un finanziamento pari a centomila euro per ciascun
Ente. Si tratta, e' scritto in un comunicato dell' Assessorato, di ''un
significativo passo avanti verso la completa realizzazione di quanto
previsto dal Pis Rete Ecologica Regionale, uno dei fiori all' occhiello
che la Regione Calabria puo' vantare nell' attuazione del POR 2000-2006''.
Il finanziamento e' mirato alle attivita' di programmazione e di progettazione.
Altra iniziativa avviata dall' assessorato regionale all' Ambiente,
sempre in attuazione del Pis Rete Ecologica Regionale, e' la convenzione
con otto Amministrazioni comunali ammesse a finanziamento per l' individuazione,
conservazione e valorizzazione culturale e turistica delle localita'
di maggiore interesse geologico (Geositi e Geoparchi). Delle otto amministrazioni
comunali, quattro sono in provincia di Reggio Calabria (Mammola, Melito
Porto Salvo, Cimina' e Canolo) due in provincia di Cosenza (Mendicino
e Tortora), una in provincia di Crotone (Castelsilano) ed una in provincia
di Vibo Valentia (Zungri). L' importo totale del finanziamento e di
quasi 599 mila euro. Soddisfatto l' assessore Basile, secondo il quale
''con le convenzioni odierne si continua a dare piena attuazione a quel
nostro progetto che mira a favorire una presa di coscienza, tra la gente
e tra gli amministratori, che guarda ad uno sviluppo sostenibile che
realizzi il progetto che vede l' uomo al centro di un processo di crescita
che ha nell' ambiente, e nelle azioni impostate alla sua tutela e valorizzazione,
lo sbocco naturale''. ''L' auspicio - ha concluso Basile - e' che, anche
attraverso le iniziative che da oggi verranno avviate, tradizione e
modernita' diventino le insostituibili coordinate culturali attraverso
le quali indirizzare la politica ambientale sul territorio calabrese
per poter coniugare la tutela del patrimonio con la modernizzazione
e la fruibilita'''.
Recepite
dalla Regione le proposte del piano di sostegno alle politiche di pari
opportunità (Misura 3.13 Por Calabria)
06/09 Il Dipartimento Formazione professionale della
Regione Calabria ha formalizzato il pieno recepimento delle proposte
elaborate nella bozza del piano del Comitato di pilotaggio per la Misura
3.13 del P.O.R. Calabria sulle Pari Opportunita'. E' quanto emerso oggi
nel corso di una riunione svoltasi nella sede dell' assessorato e alla
quale hanno preso parte i componenti del Comitato presieduto dall' assessore
alla Formazione professionale, Pietro Aiello. L' adesione globale alla
proposte formulate dal Comitato, e' scritto in un comunicato, comporta
un impegno straordinario del Dipartimento Formazione professionale,
in qualita' di responsabile dell' attuazione della Misura 3.13, per
garantire l' avvio di un processo di sostegno alle politiche di pari
opportunita' nell'ambito dei piani cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo.
Le somme individuate complessivamente a tal fine nello schema di programmazione
operativa ed esecutiva sono pari a circa 1,5 milioni di euro. Gli interventi
attuativi di competenza del Dipartimento riguardano attivita' di studio
e di ricerca, attivita' di comunicazione, attivita' di supporto per
la governance del sistema, emissione di vouchers formativi, formazione
per la Pubblica Amministrazione sulle politiche dei servizi, attivita'
di orientamento presso i centri per l'impiego. La consigliera regionale
di parita', Marisa Faga', ha espresso ''vivo compiacimento da parte
del Comitato di pilotaggio nei confronti dell' assessore Aiello per
aver accolto integralmente le proposte formulate dal Comitato in ordine
alle azioni di sistema che riguardano le donne e il mercato del lavoro.
Per ciascuna attivita' - ha aggiunto Faga' - e' stato previsto un congruo
finanziamento, che dimostra grande attenzione al principio di mainstreaming,
in altri settori ancora vistosamente disatteso''. Maria Rita Acciardi,
presidente della Commissione regionale Pari opportunita', ha sottolineato
come ''questi interventi segnano il punto di partenza per la strutturazione
di un piano di azioni positive sulle pari opportunita'''.
Comune
di Rossano: Nessuna volontà ostativa, riunione per il contratto
fissata per il 12
06/10 ''Il Comune di Rossano ha sempre tenuto alle
relazioni sindacali ed allo sviluppo di politiche gratificanti per il
personale. Spiace dover ribadire concetti noti, ma e' necessario sviluppare
alcune precisazioni per evitare che atteggiamenti tendenti alla conflittualita'
mistifichino la verita'. . La decisione della CGIL di rivolgersi al
Prefetto di Cosenza per chiedere una convocazione delle parti, assume
il sapore di una forzatura delle relazioni sindacali, considerato che
Martedi' 5 Ottobre (cioe' ieri) il Dirigente del Settore Affari Generali
ha firmato la lettera di convocazione della Delegazione Trattante per
martedi' 12 ottobre, alle ore 16. Cio' e' quanto riportato in un comunicato,
evidentemente ispirato dal Sindaco, Orazio Longo. Del resto che il Comune
avrebbe convocato le parti era cosa nota, considerato che di cio' si
fa esplicitamente cenno nel verbale sottoscritto dai sindacati in una
precedete riunione, tenutasi in data 8 Settembre 2004. Basterebbe cio'
a dimostrare - continaua la nota - che non esiste alcuna volonta' ostativa,
cosi' come non si ha notizia di uno stato di agitazione dei dipendenti,
di cui si parla con enfasi immotivata. Il Comune di Rossano, in questi
ultimi 11 anni, ha rappresentato un punto di riferimento nelle relazioni
sindacali e, anche grazie all'armonia che si e' creata, ai dipendenti
sono stati riconosciuti tutti i diritti derivanti dai contratti collettivi
nazionali di lavoro. I benefici non sono stati soltanto di natura economica
e lo sviluppo delle carriere, attraverso gli istituti dei concorsi interni
riservati, ha interessato tutte le categorie. Dunque, se non si ha la
memoria corta e non si vuole dareluogo ad atteggiamenti strumentali
- si sottolinea nel comunicato - occorre riconoscere al Comune di Rossano,
come per altro fa la maggioranza dei lavoratori, coerenza e correttezza.
Certo, e' stato piu' volte ribadito che l'impostazione per la gestione
delle risorse, riservate al personale dipendente, dovra' basarsi su
concetti legati alla produttivita', alla qualita' della prestazione
e meritocrazia per evitare erogazioni a pioggia che andrebbero a discriminare
quanti rispondono ai criteri sopra menzionati. Su questo terreno, nel
ribadire la piena e totale volonta' di proseguire nel solco tracciato,
non verranno lesinati sforzi e risorse, a condizione che vengano mantenuti
rapportibilaterali corretti.
Soddisfazione
del Presidente Oliverio per l’approvazione del distretto agrolimentare
di Sibari
06/10 ''Non posso che esprimere soddisfazione per l'
approvazione da parte del Consiglio regionale della legge di iniziativa
popolare che istituisce il distretto agro-alimentare di qualita' della
Piana di Sibari''. E' quanto ha affermato, in una dichiarazione, il
presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. ''Anche se con
ritardo - ha proseguito Oliverio - l' approvazione di questa importante
legge che recepisce la proposta sottoscritta da migliaia di agricoltori
della Piana di Sibari ed un punto qualificante del nostro programma,
costituisce un validissimo strumento innovativo ed una chiara scelta
di valorizzazione delle vocazioni e delle potenzialita' agro-alimentari
della Piana. Altrettanto importante e' il modello di gestione del distretto
che si prefigura nella legge attraverso la costituzione delle societa'
di distretto che vedra' coinvolte centinaia di aziende agricole e le
istituzioni locali. Con questa scelta si creano i presupposti per un
chiaro indirizzo programmatico e per una netta opzione di sviluppo in
una realta' importante come la Piana di Sibari, dove bisogna esaltare
le vocazioni agro-alimentari, turistiche e del patrimonio storico e
culturale chiudendo definitivamente con una impostazione che nell'equivoco
tentava di far convivere tutto ed il contrario di tutto''. ''E' chiaro
- ha concluso Oliverio - che la costituzione del distretto agro-alimentare
fa anche piazza pulita delle tentazioni di proporre l'uso del carbone
per la centrale di Rossano o di altre fonti inquinanti od investimenti
per impianti in contraddizione con la scelta chiara assunta dal Consiglio
regionale della Calabria. Come Provincia daremo tutto il nostro apporto
per dare corpo al processo di costituzione del Distretto della Piana''.
Naccarato
“Di enorme valore l’impegno del Presidente Montezemolo per
il mezzogiorno”
06/10 ''L' impegno prioritario a favore del Mezzogiorno
e del rilancio della Questione Meridionale come grande questione nazionale
ed europea, come opportunita' reale e concreta, che il presidente della
Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, sta portando avanti con
tenacia e determinazione in questi primi mesi del suo mandato, mi sembra
davvero di enorme valore e di ancor piu' grande significato politico''.
A sostenerlo e' stato il presidente della Commissione riforme del Consiglio
regionale, Paolo Naccarato. ''E' con questo sincero apprezzamento -
ha aggiunto Naccarato - che voglio associarmi anch' io 'al benvenuto
in Calabria' per Montezemolo, uomo concreto, di successo, ma soprattutto
un grande innovatore. Fa certamente effetto il fatto che un 'nordico'
come lui rilanci la mai risolta Questione Meridionale schierandosi decisamente
a favore del riscatto e del rilancio del Mezzogiorno contro le tante,
troppe inconcludenti inefficienze che hanno ostacolato fin qui fattori
di sviluppo significativi. Gia' di per se' l' insistenza che deve sfociare
in tenacia con la quale Montezemolo sottolinea il tema Sud, puo' produrre
risultati positivi per di piu' con la forza di ''insospettabile'' rispetto
a difese di clientele o politiche assistenzialistiche che sono alla
base di tante cattive abitudini che hanno pesato e pesano come macigni
sulle possibilita' di riscatto della nostra Regione. Senza naturalmente
dimenticare che il cuore del problema del nuovo meridionalismo e' rappresentato
ancora dal ruolo che deve svolgere il sistema bancario fin qui assolutamente
insufficiente se non inconcludente''. ''La Confindustria - ha concluso
Naccarato - che ha certo potenziali possibilita' di spostare investitori
in particolare verso la Calabria, ma piu' in generale verso il Mezzogiorno,
puo' portare anche con il suo impulso alla creazione di fatto di una
macro regione del Sud, una nuova 'Baviera del sud dell' Europa', se
ci sara' una effettiva realizzazione di fatti concreti per determinare
una forte svolta in termini di crescita economica. Questa sua visita
in Calabria che inizia oggi puo' e deve essere quindi foriera di novita'
significative''.
Giovanardi
al question time “Altissima l’attenzione di Stato e Governo
sui problemi della criminalità in Calabria”
06/10 "L'attenzione dello Stato e del Governo
sui problemi della criminalita' organizzata in Calabria e' altissimo,
lo dimostrano i risultati ottenuti da piano che ha predisposto l'intensificazione
dei controlli su tutto il territorio con centinaia di arresti a Vibo
Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria ". E' la risposta del Ministro
per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi all'interrogazione
sollevata nel corso del Question Time dal deputato della Margherita
Loiero. "Questo dimostra che l'incontro, su incarico del Ministro
Pisanu, del vice capo di polizia con i responsabili della Calabria ha
dato dei risultati molto positivi, sulla base del piano che ha previsto
l'impiego di unita' specialistiche delle forze di polizia tramite il
coordinamento dei prefetti e l'introduzione come la video sorveglianza
di aree sensibili". "Entro la fine dell'anno - prosegue il
Ministro - e' prevista la realizzazione di attivita' investigative volte
all'adozione di misure patrimoniali di prevenzione antimafia e di messa
a punto, di intesa con il Commissario di coordinamento delle iniziative
antiestorsione per lo snellimento delle procedure di accesso ai fondi.
Saranno avviati anche i progetti tecnologici, coordinati con gli enti
locali, per l'elevamento degli standard di sicurezza da finanziare anche
con i fondi europei del programma nazionale operativo di sicurezza per
lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia." Per rendere fattibili questi
progetti - ha concluso Giovanardi - nell'ottica del potenziamento degli
uffici della polizia di stato della regione Calabria, e' previsto entro
l'anno l'assegnazione di altre 52 unita'da distribuire nelle varie sedi.
Protocollo
d’intesa per l’avvio di un centro sperimentale anti-mobbing
06/10 La consigliera regionale di parita', Marisa Faga',
ha stipulato un protocollo d' intesa per l' avvio di un Centro sperimentale
anti-mobbing, con l'Unita' operativa di medicina del lavoro, diretta
da Bernardo Cirillo e con l' Unita' operativa di medicina legale, diretta
da Piercarlo Rizzi, dell' Azienda sanitaria 7 di Catanzaro. L' accordo
prevede un piano di prevenzione anti-mobbing e di sicurezza ambientale
per coloro i quali subiscono quotidianamente discriminazioni, persecuzioni
e maltrattamenti sul posto di lavoro. Il Centro, e' scritto in un comunicato,
si propone di aiutare tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici che
si ritengono vittime, attraverso il servizio di consulenza medico legale
teso a supportare le istruttorie di istanze di risarcimento danni, sia
in fase stragiudiziale che giudiziale o arbitrale, nonche' l' assistenza
socio sanitaria necessaria per il recupero dei soggetti lesi. Marisa
Faga' ha ringraziato Rizzi e Cirillo per la loro disponibilita' a collaborare
su un terreno, ancora oggi, poco attenzionato dalle Istituzioni. ''Infatti
- e' scritto nel comunicato - non esiste una norma nazionale, l' unico
dato positivo e' l' esemplificazione di quelle che vengono designate
come 'disfunzioni dell' organizzazione del lavoro' o 'situazioni di
costrittivita' organizzativa', prevista dal Decreto del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali, n. 134/04, che, sostanzialmente, ha
ricalcato la circolare Inail, concernente proprio i 'disturbi psichici
da costrittivita' organizzativa sul lavoro' del 17 dicembre 2003 n.
71''. In base a tale D.M., il mobbing si puo' estrinsecare nelle seguenti
condotte: marginalizzazione dall' attivita' lavorativa, svuotamento
delle mansioni, mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattivita'
forzata, mancata assegnazione degli strumenti di lavoro, ripetuti trasferimenti
ingiustificati;impedimento sistematico e strutturale all' accesso alle
notizie;esclusione reiterata del lavoratore rispetto ad iniziative formative,
di riqualificazione e aggiornamento professionale;esercizio esasperato
ed eccessivo di forme di controllo. ''Siamo alla prima esperienza -
ha sostenuto Marisa Faga' - di un Centro Regionale Anti-Mobbing, mi
auguro che l' Assessore Regionale alla Sanita' valorizzi questa importante
iniziativa''. Nell' ambito della discussione la consigliera regionale
di parita' ha sottolineato la necessita' che tutte le amministrazioni
si dotino di un codice di condotta per la prevenzione delle molestie
morali nei luoghi di lavoro e di comune accordo con i Responsabili delle
Unita' Operative Aziendali hanno deciso di predisporre una bozza da
inviare a tutte le amministrazioni.
Due
cacciatori di frodo denunciati per uccellagione a San Giovanni in Fiore
06/10 Due persone sono state denunciate in stato di
liberta' dal Corpo forestale dello Stato a San Giovanni in Fiore perche'
sorprese a praticare l' uccellagione. Gli agenti del Corpo forestale
hanno sorpreso i due cacciatori di frodo in localita' Vetrano mentre
catturavano i volatili. I due hanno tentato di fuggire a bordo di un'
automobile, ma sono stati inseguiti e bloccati. A bordo della loro vettura
sono state trovate due gabbie contenenti 5 cardellini appena catturati
ed un' altra gabbia con un cardellino maschio che fungeva da richiamo
vivo. Nell' auto i due cacciatori trasportavano inoltre un barattolo
contenente colla, utilizzata per la cattura degli uccelli.
Finanziaria,
è caos sui pedaggi.Il Ministro Siniscalco: “li paga lo
Stato”. I parlamentari, “Allora a che serve?”
05/10 Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco
assicura: sulle tasche degli automobilisti non gravera' nessun nuovo
pedaggio, quelli da applicare su 1.500 chilometri di autostrade e strade
statali saranno infatti 'pedaggi-ombra' ''pagati dall'Erario alla societa'
acquirente in funzione del traffico effettivo'', come ha spiegato una
nota del Tesoro. Insomma, l'operazione ''vendita con pedaggi'' prevista
in Finanziaria da cui ricavare 3 miliardi di euro, che tante polemiche
ha sollevato anche dagli spalti della maggioranza, e' paragonabile a
una cartolarizzazione, senza oneri per gli utenti. Cinque le arterie
'papabili' espressamente indicate nella relazione tecnica alla manovra:
il Grande raccordo anulare di Roma; la Roma-Fiumicino; la A3 Salerno-Reggio
Calabria; la A19 Palermo-Catania; la A29 Palermo-Mazzara del Vallo per
totali 869 chilometri di rete viaria. Il pacchetto di strade 'pedaggiabili'
sara' ceduto a una societa' controllata ma al di fuori del perimetro
della pubblica amministrazione (potrebbe essere Infrastrutture spa).
Sara' lo Stato a corrispondere a quest'ultima un canone annuo, calcolato
sulla base del numero effettivo di autovetture che vi transiteranno.
Il pedaggio-ombra non sarebbe altro, quindi, che un parametro finanziario
per determinare il valore degli asset (le strade) che, attualmente in
gestione all'Anas, vengono cedute. Per finanziare l'acquisizione Ispa
dovra' pero' indebitarsi, presumibilmente con l'emissione di bond. Sara'
quindi necessario che il capitale investito offra un rendimento: ecco
quindi che arriva il canone-pedaggio versato dallo Stato. Pedaggi-ombra
o reali che siano, l' intervento del Tesoro non placa le polemiche.
Le opposizioni stigmatizzano la confusione creata dal governo, ma anche
dalla stessa maggioranza non si risparmiano critiche. Perplesso il presidente
della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera, Pietro Armani
(An), che parla di ''norma molto confusa'' che dimostra ''ingenuita'
da parte dei ministri tecnici. Si tratterebbe di una partita di giro,
ma allora ci dovrebbe essere in Finanziaria una 'partita con gli stanziamenti
per il canone annuale. Da una prima verifica non risulta nulla''. Un
netto stop arriva dal ministro Gianni Alemanno: ''siamo contrari, non
passera'''. ''Forse c'e' stato un malinteso'' ipotizza Alessandro Ce',
capogruppo Lega Nord, che bolla l'idea come ''ipotesi sciagurata'' se
a carico degli automobilisti che ''gia' stanno ore in fila fin dal primo
mattino. Se si vuole una sollevazione popolare...''. Il pedaggio piace
invece a Ugo Parolo (Carroccio), ma solo se applicato alle autostrade
del Sud sulle quali attualmente si viaggia gratis. Dal ministro Antonio
Marzano arriva la proposta di un abbonamento per chi usa di piu' le
strade statali: come un abbonamento ferroviario, farebbe risparmiare
i pendolari delle quattro ruote. Lodovico Pace di An alza invece un
muro per quanto riguarda Roma: ''Il Gra e la Roma-Fiumicino sono strade
di servizio, vi sono cresciuti quartieri, ospedali, universita', mi
sembra azzardato''. Bocciatura anche dal presidente della Regione Lazio
Storace e dal sindaco capitolino Veltroni. Ma dagli spalti delle opposizioni
e' fuoco di fila. Rincarano la dose consumatori e sindacati. I primi
non vogliono sentire parlare di ''nessun tipo di pedaggio, diretto o
indiretto, sarebbe come tornare alle taglie mediovali'' commenta l'Intesa.
Secondo Cgil, Cisl e Uil, cosi' si depotenzia la rete stradale, conferendo
a Ispa la parte viaria piu' redditizia. ''Una vicenda assurda'' per
il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. ''L'utente non e' piu' contento
se il pedaggio lo mette il concessionario o lo Stato. Paga e basta''
dice. ''Senza pedaggio la cessione delle statali diventa un mero artificio
contabile senza alcun vantaggio per la collettivita''' sintetizza Legambiente.
Secondo l'ex ministro economico Vincenzo Visco, finiranno per pagare
gli automobilisti: ''si tratta della solita finanza creativa, un imbroglio.
Quando Ispa non ce la fara' piu' mettera' il pedaggio a carico degli
utenti''. Un pasticcio sempre piu' infernale, sostengono i diessini
Franco Raffaldini e Fabrizio Vigni. ''La Lega e Alemanno adesso protestano:
ma dove erano quando il consiglio dei ministri ha approvato la Finanziaria
?''.
- Per Molinari (DL) è come una tassa sul macinato - ''Il proposito
di inserire il pedaggio sulle strade statali, ed in particolar modo
sulle strade e autostrade del Sud, e' una iniziativa assurda, dal momento
che la A3 Salerno - Reggio Calabria, e' l' unica infrastruttura viaria
che collega le citta' meridionali''. Lo ha detto in una nota il deputato
lucano della Margherita Giuseppe Molinari. ''E' una tassa sul macinato
assurda per cittadini e imprese - ha aggiunto - in presenza di una autostrada
che tale ancora non e', essendo un enorme cantiere, il cui completamento
e' previsto oramai per il tardo 2008. E' la conferma dell'antimeridionalismo
di questa maggioranza e di questo governo, nella piu' completa continuita'
tra Tremonti e Siniscalco. E non sara' certo l' educazione di un ministro
a farci cambiare idea sulla sostanza di questa finanziaria, a cui noi
ci opporremo duramente''.
Il
Consiglio regionale approva i distretti agroalimentari. Passa anche
la legge di salvaguardia del cedro.
05/10 Il Consiglio regionale ha approvato all' unanimita'
la surroga del consigliere Umberto Pirilli, eletto deputato europeo,
con Vincenzo Cesareo, al posto del dimissionario Umberto Pirilli, eletto
lo scorso giugno al Parlamento europeo. Cesareo, medico chirurgo, 52
anni, originario di Cetraro, era stato inserito nel listino del maggioritario
in quota Forza Italia. Alle scorse elezioni europee Cesareo era stato
candidato nella lista del Pri-Sgarbi. Il Consiglio, nel prosieguo dei
lavori, ha approvato all' unanimita' il progetto di legge per l' effettuazione
di un referendum consultivo per la modifica delle circoscrizioni territoriali
dei comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano; la legge di iniziativa
popolare per l' istituzione del distretto agroalimentare di qualita'
di Sibari ed il progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale
per la salvaguardia del cedro in Calabria. L' Aula, inoltre, ha rinviato
per un ulteriore approfondimento alla quarta Commissione consiliare
il progetto di legge per lo sviluppo dell' economia ittica della Calabria,
di iniziativa dell' assessore Giovanni Dima, ed ha votato una proposta
di legge del vicepresidente del Consiglio, Domenico Rizza, con cui si
affida alla Giunta regionale, ''sentito il parere della Commissione
competente'', la possibilita' di istituire in Calabria altri distretti
agroalimentari di qualita', oltre a quello di Sibari. Il Consiglio regionale
ha concluso i propri lavori rinviando alla prossima seduta, fissata
per il 29 ottobre, la trattazione del progetto di legge di iniziativa
del consigliere Roberto Occhiuto riguardante l'istituzione di incentivi
per favorire la permanenza in Calabria dei giovani laureati. Subito
dopo la chiusura dei lavori, il presidente, Luigi Fedele, ha convocato
la speciale sottocommissione della Commissione per l' Autoriforma, presieduta
da Paolo Naccarato A seguito dell’approvazione della legge che
istituisce i distretti rurali e agroalimentari di qualità e in
particolare quello di Sibari e del progetto di legge che reca norme
per la salvaguardia del cedro di Calabria e per l’istituzione
del Consorzio per la tutela del cedro, l’assessore regionale all’Agricoltura,
Giovanni Dima ha dichiarato: “Giornata proficua in Consiglio regionale
per il mondo agricolo. E’ forte la soddisfazione per la legge
che istituisce i distretti agroalimentari d’eccellenza, fortemente
voluta dal mondo agricolo calabrese ed in particolare da quello della
sibaritide che, attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare,
si è battuta per questo riconoscimento. Il Consiglio regionale
non ha fatto altro che rispettare la forte volontà di circa dieci
mila agricoltori della piana di Sibari. Il fatto è importante:
da oggi sarà possibile per i territori agricoli calabresi proporre
distretti di qualità, in quanto la nascita del distretto di Sibari
apre un nuovo viatico per gli altri territori agricoli calabresi. Un
forte ringraziamento va alle confederazioni agricole della provincia
di Cosenza”. Disco verde anche per la salvaguardia del cedro.
Commenta al riguardo Dima: “Finalmente questo prodotto così
tipico e così fortemente apprezzato nei mercati internazionali,
ed israeliani in particolare, ha la sua legge di salvaguardia. Era avvertita
la necessità, anche alla luce delle difficoltà che nell’ultimo
decennio ne ha accompagnato la produzione, di una legge regionale apposita.
Con questo disegno di legge, le istituzioni regionali pongono le fondamenta
di un organico riassetto di questo settore dell’agricoltura calabrese:
misure di sostegno finanziario e opportuni strumenti di carattere amministrativo
ed organizzativo vanno nella direzione di un forte rilancio promozionale
del prodotto. La logica è quella di incentivare gli attori del
comparto a fare sistema agricolo, a fare filiera, attraverso una disciplina
legislativa ed un impianto organizzativo che tenda a coordinare le fasi
della produzione, della trasformazione e della commercializzazione del
prodotto. E lo strumento prescelto, in sintonia con quanto già
avvenuto con la legge per la tutela e la salvaguardia del bergamotto,
è quello di una struttura consortile tra gli operatori della
filiera cedricola”.
- Per Pacenza (DS) hanno vinto gli agricoltori –
“hanno vinto gli agricoltori della Sibaritide e le associazioni
agricole. L’approvazione del progetto di legge di iniziativa popolare,
caparbiamente voluto e difeso, per la istituzione del distretto agroalimentare
di qualità di Sibari, ha trovato nel centrosinistra un costante
riferimento ed un voto determinante in Consiglio regionale ai fini dell’approvazione
della legge. E’ stato un lavoro lungo e complesso, ma oggi si
può dire che finalmente grazie all’iniziativa popolare
si è colmato un vuoto di iniziativa della Giunta regionale e
si è dato un giusto riconoscimento al territorio agricolo per
eccellenza dell’intera Calabria. Ora, si tratta di dare attuazione
al distretto agroalimentare di qualità. Sono fiducioso che il
protagonismo democratico degli imprenditori agricoli e del sistema associativo
ed istituzionale di quel territorio saranno capaci di utilizzare appieno
questo importante strumento per far crescere ulteriormente un’economia
significativa per l’intera regione. Importante anche è
la norma approvata dal Consiglio regionale che delega la Giunta, previo
parere vincolante della Commissione, ed in applicazione dei parametri
previsti dalla legge nazionale, per la istituzione di altri eventuali
distretti”.
- Pirillo (Margherita) approvati gli emendamenti a tutela del
cedro. - Sono passati gli emendamenti presentati dal consigliere
regionale e capogruppo della Margherita, Mario Pirillo, che prevedono
un interesse maggiore della regione nei confronti del territorio. In
special modo nei confronti del Consorzio del Cedro di Santa Maria del
cedro, di cui è presidente Angelo Adduci.Gli emendamenti presentati
dall’On. Pirillo consentono l’immediata operatività
della legge e mirano a valorizzare la collaborazione del Consorzio del
“Cedro di Calabria” di Santa Maria del Cedro, che trova
nella Legge Regionale un formale riconoscimento. “Il Consorzio
di Santa Maria del Cedro – ha dichiarato l’On. Pirillo –
si pone ormai da tempo quale insostituibile punto di riferimento dei
produttori, sostenendo, attraverso azioni mirate, innumerevoli iniziative
volte a promuovere la rinomata coltura. Il Consorzio saprà porsi
quale prezioso braccio operativo attraverso cui attuare le finalità
della legge ed ottimizzare le fasi della produzione commercializzazione
del “sacro agrume”. I cedricoltori del tirreno cosentino
rappresentano una buona parte dell’economia locale e un carattere
distintivo della Riviera. Il Consorzio del Cedro di Calabria da tempo
si pone quale insostituibile punto di riferimento dei produttori, sostenendo,
attraverso azioni mirate, innumerevoli iniziative volte a promuovere
la rinomata coltura. L’approvazione di questa legge rappresenta
l’opportunità di razionalizzazione dell’intero settore
e mira alla tutela ed alla valorizzazione del cedro di Calabria. Si
tratta di una iniziativa che fa riferimento a mezzi fondamentali che
si basano su un substrato popolare che offre nuova linfa e rinnovati
stimoli ai piani di rilancio del cedro. In tale contesto, assumono rilevanza
particolare coltivatori e imprenditori, consapevoli delle potenzialità
economiche che il cedro offre. Il Cedro ora si eleva a punto fondamentale
dell’economia locale. Un agrume che, oltre a rappresentare la
maggiore fonte di reddito per diversi nuclei familiari, racchiude un
grande significato culturale, religioso e gastronomico.
Insediata
la sottocommisone regionale per le Riforme
05/10 E’ stata insediata ufficialmente, dopo
la conclusione dei lavori del Consiglio regionale, la sottocommissione
della Commissione speciale per le Riforme istituzionali. Ne fanno parte
i consiglieri Paolo Naccarato, che ne coordina l’attività;
Giuseppe Bova(Ds), Giuseppe Pezzimenti(Liberal Sgarbi), Domenico Rizza(An),
Giovanni Nucera(Udc), Gianfranco Leone(Forza Italia), Diego Tommasi(Verdi),
Mario Pirillo(Margherita), Antonio Borrello(Ap-Udeur). Dell’organismo
fanno anche parte il presidente della Giiunta, Giuseppe Chiaravalloti,
ed il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele.
Minuto
di silenzio per il boss Arena: Le Donne “Sconcertante”;
Musella “Trionfo dell’incultura”
05/10 Non si placano le polemiche sulla vicenda del
minuto di silenzio fatto rispettare durante la partita di calcio strangoli
– Isola Capo Rizzato. Due autorevoli interventi hanno sottolineato
l’increscioso gesto. ''Un episodio soncertante'' ha detto il procuratore
nazionale antimafia aggiunto, Emilio Ledonne, parlando con
i giornalisti nel commentare il minuto di silenzio osservato domenica
scorsa sul terreno di gioco dello Strongoli, prima dell' incontro di
calcio con l' Isola Capo Rizzuto, in memoria di Carmine Arena, il boss
della 'ndrangheta ucciso in un agguato sabato scorso. Ledonne ha partecipato
oggi a Crotone alla riunione del Comitato provinciale per l' ordine
e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto, Piero Mattei, per fare
il punto sulle indagini sull' assassinio di Arena, ucciso da un commando
della 'ndrangheta armato, tra l' altro, di un bazooka e di un mitra
kalashnikov. Secondo il procuratore Ledonne, ''non si puo' parlare di
collaborazione da parte dei cittadini se poi avvengono fatti come quello
accaduto a Strongoli. La criminalita' vuole affermarsi con prepotenza.
E' necessario allora che i calabresi prendano coscienza della minaccia
gravissima che incombe sulla liberta' di tutti. Di fronte alla grave
recrudescenza della criminalita' organizzata nel territorio crotonese
serve soprattutto la prevenzione anche per evitare che eventi del genere
possano ripetersi. Sono state utilizzate armi estremamente pericolose
che superano qualsiasi immaginazione. E' necessario, dunque, un maggiore
controllo del territorio e in questa direzione abbiamo riscontrato la
disponibilita' delle forze investigative ad un ulteriore impegno, ma
anche la massima attenzione da parte del ministero dell' Interno''.Per
il Presidente dell coordinamento nazionale antimafia Riferimenti,
Adriana Musella, un episodio di in cultura -''Un minuto di
raccoglimento per onorare la memoria del boss ucciso. Questo accade
dove l' incultura ha trasformato il codardo mafioso in uomo di rispetto''.
''Accade - afferma ancora Adriana Musella - in terra di frontiera, dove
l' emarginazione regna sovrana e dove per bisogno, paura e rassegnazione
si vende la propria anima all' ignavia e alla vigliaccheria. Si mitizza
chi uccide e delinque per colpa della debolezza, dell' indifferenza
e dell' assenza dello Stato di diritto che da queste parti non si e'
mai conosciuto, soppiantato da un' entita' diametralmente opposta: la
ndrangheta, tra ignoranza, connivenze istituzionali e disinteresse comune.
Non si meravigli nessuno, quindi, se in questa realta' regole e valori
sembrano essere sovvertiti. E' l' antistato, che tale non si e' mai
rivelato, ad esercitare autorevolezza, potere e controllo. La lotta
alla criminalita' non puo' essere considerata soltanto un problema di
ordine repressivo giudiziario, ma anche e soprattutto culturale e di
educazione. Se cio' non si comprende e non si assume un impegno sinergico
tale da abbattere il muro secolare dell' emarginazione, non sara' mai
possibile costruire un futuro diverso in terra di mafia. Quando abbiamo
scelto Isola Capo Rizzuto come sede del nostro coordinamento, non e'
stato casuale. Non abbiamo mai sperato di redimere i boss, ma di offrire
un' alternativa ai loro figli. In questo crediamo fortemente e per questo
continueremo a spenderci''.
A
Vibo colpi di postola contro un negozio aperto da appena cinque giorni
05/10 Sei colpi di pistola calibro 38 sono stati sparati la scorsa
notte da persone non identificate contro un negozio di abbigliamento,
facente parte della catena di proprieta' della famiglia Bertucci di
Lamezia Terme. Il negozio era stato aperto appena giovedi' scorso. A
sparare i colpi di pistola e' stata una persona giunta sul posto a bordo
di un' automobile. La vetrata contro la quale sono stati sparati i colpi,
del tipo antisfondamento, si e' soltanto lesionata, subendo comunque
danni gravi. Sull' episodio, che si sospetta possa avere una matrice
estorsiva, hanno avviato indagini i carabinieri.
Sollecitati
da Callipo la Regione oggi in visita ala Eco Call
05/10 C’è voluta la dura letetre del Presidente degli
industriali calabresi, Pippo Callipo, per fra muovere la solidarietà
delle istituzioni. Infatti l' assessore regionale all' Ambiente, Domenico
Basile, si rechera' oggi pomeriggio a Vazzano nello stabilimento della
Eco Call, due operai del quale sono stati feriti nella tarda serata
di sabato scorso con alcuni colpi di fucile Basile incontrera' titolari,
dirigenti e maestranze dello stabilimento ''per ascoltarne - e' detto
in un comunicato - le preoccupazioni ed i disagi ed analizzare con loro
la difficile situazione che si e' venuta a creare''. L' assessore regionale
all' Ambiente ha deciso di recarsi nello stabilimento accogliendo la
richiesta rivoltagli dai responsabili dell' azienda.
Seminario
sulle adozioni sabato 9 a Vadue di Carolei
05/10 “La fatica di aspettare - I perché dei tempi lunghi
nell’adozione internazionale” è il tema del seminario
per le famiglie in attesa di adozioni e per gli operatori del settore,
che si svolgerà sabato 9 ottobre prossimo, dalle ore 9.00 alle
13.00, presso la Sala degli stemmi del Parco Storico di Vadue di Carolei.Il
seminario, patrocinato dall’ Assessorato alla Cultura della Provincia
di Cosenza ed organizzato dal Centro Italiano Aiuti all’Infanzia,
è gratuito e si può partecipare dando l’adesione
telefonica allo sportello informativo provinciale per l’Adozione
Internazionale in Via Galliano, già operativo dall’inizio
dell’anno.“Ci è sembrato necessario ed opportuno
organizzare questo seminario -ha detto il Vice Presidente ed Assessore
alla Cultura Salvatore Perugini- per fornire una serie di risposte e
di strumenti alle famiglie che sono in attesa di adozioni, costrette
a lunghe attese prima di poter vedere realizzato il sogno di diventare
genitori adottivi. Avere chiaro un quadro esauriente dell’attuale
realtà dell’adozione internazionale può aiutare
le famiglie, che aspettano il grande momento di ottenere l’adozione,
a non lasciarsi cogliere dallo sconforto e prostrare dalle difficoltà
in cui, immancabilmente, incorrono.”
Lo sportello provinciale per le adozioni internazionali, fortemente
voluto da Donatella Laudadio, precedente Assessore alla Cultura, impegnato
nel sostegno alle famiglie che devono affrontare un percorso molto delicato,
sotto l’aspetto psicologico ma anche emotivo e tecnico-burocratico,
fino ad oggi ha rappresentato un servizio di alto valore sociale e continua
la sua azione fornendo a famiglie e operatori informazioni e orientamento.
Il seminario in programma sabato prossimo prevede il saluto del Presidente
della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, ad aprire i lavori sarà
il Vice Presidente e Assessore Provinciale alla Cultura Salvatore Perugini,
cui seguirà l’intervento dell’Assessore Donatella
Laudadio e del Presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro,
Dott. Domenico Blasco, di Domenica Salatini, della Segreteria Tecnica
della Commissione Adozioni Internazionali. Concluderanno i lavori Luca
Ciaramella dell’AIBI e Daniela Russo del Centro Italiano Aiuti
all’Infanzia.
Delegazione
della Regione Calabria ai festeggiamenti degli italoamericani al Columbus
Day di New York
05/10 Una delegazione del Consiglio regionale calabrese
(il presidente Luigi Fedele ed i consiglieri regionali Antonio Borrello,
Franco Pacenza, Giuseppe Pezzimenti e Mario Pirillo) parteciperà
alla festa dei 30 milioni di italo americani in programma sulla Fifth
Avenue, a Manhattan, in occasione delle celebrazioni del Columbus Day
Weekend.
“New York - asserisce Fedele - è la città dove,
secondo dati ufficiali, vi è la più alta concentrazione
di americani di origine italiana e per un giorno, in questo caso l’11
ottobre, diventa la più grande città italiana fuori dell’Italia.
Perciò vogliamo essere anche noi lì, in rappresentanza
della nostra terra che ha contribuito a rendere grande a Merica come
la chiamavano i nostri emigranti”.
Prendendo parte al Columbus Day Parade - l’appuntamento principale
del grande evento che esalta i colori italiani a New York, la città
che, nella straordinaria apoteosi degli italo americani, si fregia ogni
anno di una variopinta parata di carri allegorici accompagnata da oltre
mezzo milione di persone - ci sarà anche il “carro”
del made in Calabria a ricordare, attraverso le immagini del mare, dei
monti le ricchezze ambientali e naturalistiche offerte da una delle
regioni più belle del profondo Sud dell’Italia come la
Calabria.
“La grande festa nazionale degli States - aggiunge il Presidente
del Consiglio regionale - è anche l’occasione per esporre
il made in Italy e, nel nostro caso, per allacciare rapporti che abbiano
ricadute commerciali, promozionali ed economiche”.
Nella splendida kermesse tricolore, accanto all’orgoglio italiano
sfila ciò che è definito “Calabria pride”,
l’orgoglio calabrese, che non è un sentimento solo dei
calabresi ormai integrati a New York ed in tutte le città degli
States, ma di tutti i calabresi ovunque siano. Nella soddisfazione di
avercela fatta, propria di un popolo che vive fuori dei confini del
proprio Paese e che deplora fortemente ogni retorica della maggior parte
di film sulla mafia (soprattutto cinema e televisione che seguitano
ad associare la componente etnica di origine italiana con i fenomeni
di mafia e criminalità organizzata), è presente la soddisfazione
dei nostri corregionali, che manifestano un forte interesse verso la
Calabria.
Tra gli appuntamenti in programma - cui la delegazione del Consiglio
regionale annette particolare rilevanza - vi è la premiazione,
giovedì 7 ottobre presso la sala Cipriani al Rockefeller Center
(“si tratta di un riconoscimento per avere tenuto alto l’orgoglio
calabrese nel Nuovo Mondo”) di cinque “figli illustri”
della Calabria . Alla serata sarà presente il governatore dello
Stato di New York, George Pataki (“Il governatore sarà
con noi non solo come testimone del saldo rapporto tra la Calabria e
gli States - ha chiarito Fedele - ma anche come protagonista, considerate
le sue radici calabresi). Parteciperà alla manifestazione la
scrittrice italo - americana d’origine calabrese Helen Barolini,
autrice del poderoso romanzo “Umbertina” (in Italia edito
da Avagliano) che ripercorre la storia dell’emigrazione dall’Italia
verso gli Stati Uniti attraverso la storia di tre donne straordinarie,
la prima delle quali, Umbertina, partì da Castagna, una frazione
di Carlopoli, nel 1861.
Sabato 9 ottobre, la delegazione del Consiglio regionale è stata
invitata alla cena di gala - organizzata dalla Columbus Citizen Foundation
- che si terrà al Waldorf Astoria ed alla quale parteciperanno
il sindaco di New York, Michael Bloomberg, il governatore dello Stato,
Pataki, il senatore Hillary Rodham Clinton ed il vicepresidente del
Consiglio Gianfranco Fini.
Tra gli altri appuntamenti, la delegazione calabrese ha in programma
un incontro con la comunità calabrese di Brooklin e un incontro
con i calabresi che vivono a Pittsburgh.
L’11 ottobre, infine, prenderà parte alla storica parata
sulla Quinta Strada. Ossia alla più grande vetrina promozionale
sull’Italia dell’area di New York e del cosiddetto Tri -
State che comprende anche Connecticut e New Jersey.
Il
presidente Fedele nominato presidente del consorzio dei ristoratori
d’eccellenza calabresi
05/10 Sono arrivati da Castrovillari e da Palmi, da Frascineto e Rende,
da Camigliatello Silano e Bagnara Calabra, da Vibo e Altomonte, i maggiori
esponenti della ristorazione calabrese di qualità per conferire
unanimemente al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele la
carica di presidente onorario del Consorzio “Assapori”,
il neonato soggetto istituzionale che intende rappresentare l’eccellenza
gastronomica calabrese.
Fedele ha accettato l’incarico e presieduto subito, in sostanza,
la prima riunione di “Assapori” . Nel corso dell’incontro,
introdotto da Pinuccio Alia, responsabile del settore per l’Assindustria
di Cosenza e titolare dell’omonima Locanda di Castrovillari, tutti
i partecipanti hanno rimarcato la scelta di mettere al vertice del Consorzio
il presidente Fedele “oltre che per la connotazione di ‘garante’
che gli deriva dalla sua carica istituzionale - è stato affermato
-, anche per la sua nota sensibilità e attenzione verso il mondo
della gastronomia e dell’enologia regionale, più che mai
in crescita negli ultimi anni”.
Altri interventi (Enzo Barbieri, dell’omonimo hotel-ristorante
di Altomonte, Francesco Pingitore, titolare dello Scanderberg di Frascineto,
e Pietro Lecce della Tavernetta di Camigliatello) hanno sottolineato
il valore di “segnale” positivo, anche sul piano culturale
e del costume, rappresentato da un consorzio che per la prima volta
mette insieme in Calabria imprenditori finora tradizionalmente in accesa
competizione tra loro.
L’iniziativa, nata un anno e mezzo fa da una “costola”
dell’Assindustria di Cosenza, ha assunto dimensioni regionali
per iniziativa dei suoi promotori, Pinuccio Alia e Sarino Branda direttore
dell’Associazione industriali bruzia, “con l’espressa
volontà di coinvolgere i colleghi delle altre quattro province
- precisa Tonino Napoli, imprenditore titolare del Pantagruel di Rende
- per mettere in campo un soggetto in grado di interloquire con le istituzioni
regionali e di rappresentare, al meglio, la gastronomia e la ristorazione
di una regione non adeguatamente valorizzata anche in questo campo”.
Gli interventi di Maurizio Sciarrone, del De Gustibus di Palmi, di Ivano
Daffinà della Locanda a Palazzo D’Alcontres di Vibo e di
Fulvio Dato della Taverna Kerkira di Bagnara hanno messo in luce le
ricadute e “l’effetto trainante” della crescita della
ristorazione di qualità su settori come le produzioni agricole
e artigianali di cui la Calabria vanta un ricco e prezioso paniere.
Concludendo, il presidente Fedele ha evidenziato la crescita complessiva
della ristorazione calabrese: “Ora - ha affermato il presidente
del Consiglio regionale - devono arrivare i riconoscimenti che merita”.
“I nostri ristoranti - ha aggiunto - insieme agli straordinari
ambienti naturali nei quali sono collocati si propongono anche come
tappe di eccezionali itinerari turistici: insieme alla qualità
delle materie prime locali e dei vini contribuiscono a riposizionare
l’immagine del turismo enogastronomico calabrese nell’ambito
di questo fenomeno che muove ogni anno in tutto il mondo flussi consistenti
di visitatori e di appassionati, sempre più attenti alla natura,
alle tipicità e alle identità regionali”.
Il Consorzio regionale Assapori debutterà ufficialmente il prossimo
7 ottobre a Cosenza al teatro Rendano in occasione del convegno degli
industriali calabresi con il loro presidente nazionale, Luca Cordero
di Montezemolo.
Tentativo
di omissione sui dati del militare calabrese morto per colpa delle radiazioni
dell’uranio in Jugoslavia
05/10 Tentativo di depistaggio su un militare, reduce da missioni in
Sinai e nell' ex Jugoslavia, morto di un tumore sospetto. Lo denuncia
l' Unac (Unione nazionale arma carabinieri). Domenico Lofaro, della
Marina militare, rileva l' associazione, e' morto lo scorso 30 aprile
per un linfoma al midollo spinale. Il militare, nato a Reggio Calabria,
era stato in Sinai e nell' ex Jugoslavia, ma quest' ultima missione
non risulta dal suo stato di servizio. Sullo stato di servizio, pero',
sottolinea, ''qualcun altro ha annotato che per la missione nei Balcani
Lofaro e' stato decorato con una medaglia il 23 luglio 1999''. Questa
apparente incongruenza, secondo l' Unac, ''potrebbe essere spiegata
con il fatto che molti militari reduci dalla ex Jugoslavia sono rimasti
contaminati per la presenza dell' uranio impoverito; un fenomeno che
i vertici militari da tempo tentano di nascondere e sminuire''.
Finanziati
500 mila euro per l’occupazione al Comune di Castrovillari
05/10 Il Comune di Castrovillari e' stato ammesso al finanziamento
di 500.000 euro per l'attuazione di un progetto denominato ''Patto per
l'occupazione'' nell'ambito dei fondi strutturali europei denominati
Equal, per l'occupazione difficile nelle regioni, contro le discriminazioni,
disparita' e diseguaglianze di ogni tipo, connesse al mercato del lavoro.
''Un dato importante per la citta' di Castrovillari- ha affermato il
sindaco Franco Blaiotta- che afferma e chiarisce ancora una volta il
nostro progetto per lo sviluppo del capoluogo del Pollinoe per dare
risposte a tutte quelle esigenze di lavoro che attraversanotrasversalmente
il corpo sociale, senza eccezione alcuna, coinvolgendoogni fascia d'eta'''.
Boss
Arena ucciso da esplosione razzo bazooka. Trovato un fucile. Vietati
i funerali in pubblico
04/10 Un fucile calibro 12 con le canne mozzate, usato
presumibilmente dalle persone che sabato sera ad Isola Capo Rizzuto
hanno assassinato il presunto boss della 'ndrangheta Carmine Arena e
ferito il cugino, Giuseppe Arena, e' stato trovato dalla polizia. L'
arma era stata abbandonata ai bordi di una strada di campagna in contrada
Buggiafro, a circa cinquecento metri di distanza dal luogo dell' agguato.
A trovare il fucile sono stati gli agenti della Squadra mobile di Crotone.
Secondo l' ipotesi che viene fatta dagli investigatori, l' arma potrebbe
essere stata lanciata dagli assassini dal finestrino dell' auto con
la quale si stavano allontanando quando hanno visto sopraggiungere sul
luogo dell' agguato le forze di polizia. Il territorio di Isola Capo
Rizzuto, viene fatto rilevare da polizia e carabinieri, e' da tempo
oggetto di particolare attenzione da parte delle forze dell' ordine.
Nell' ambito dei servizi effettuati, con la collaborazione del Reparto
prevenzione crimine della Polizia di Stato, sono state eseguite 120
perquisizioni ed arrestati un latitante, alcuni spacciatori, di droga
e scoperte alcune armi detenute illegalmente. Sempre nell' ambito degli
stessi servizi, sabato mattina erano state arrestate due persone di
Isola Capo Rizzuto, Salvatore e Alfonso Capicchiano, di 58 e 27 anni,
padre e figlio, per la detenzione di una pistola calibro 7,65 con matricola
cancellata. Il Tribunale di Crotone, stamattina, ha convalidato il loro
arresto, disponendone pero' la scarcerazione per mancanza di esigenze
cautelari. Intanto i funerali del boss ucciso, Carmine Arena, si svolgeranno
mercoledi', ma senza cerimonia pubblica. La decisione, secondo quanto
si e' appreso, e' stata presa dal Questore di Crotone per motivi di
ordine pubblico. Domani, intanto, e' in programma l' autopsia. Dai primi
accertamenti sul corpo sarebbe emerso che l' uomo e' stato ucciso dall'
esplosione del razzo Rpg di fabbricazione sovietica sparato dal bazooka,
ma non avrebbe riportato ferite dai colpi d' arma da fuoco utilizzate
dai killer. Il commando, infatti, dopo avere lanciato, da una distanza
di una cinquantina di metri, il razzo che ha fatto esplodere l' auto,
ha sparato con un kalashnikov e con altre armi. Gli investigatori, gia'
dalla notte di sabato, hanno compiuto numerose perquisizioni in casa
di pregiudicati, alcuni dei quali sono anche stati sottoposti alla prova
dello stub. Al momento, tuttavia, non sono emersi elementi utili alle
indagini. L' ipotesi prevalente negli investigatori e' che l' omicidio
di Arena sia da collocare in un conflitto tra cosche della zona per
il predominio sulle attivita' illecite. Per tale motivo e' stato rafforzato
il dispositivo di controllo del territorio messo in atto dalle forze
dell' ordine nella zona di Isola Capo Rizzuto.
- Sulle indagini - Un' arma da guerra non solo per
uccidere un' esponente di un clan rivale che viaggia a bordo di un'
auto blindata, ma anche per lanciare un messaggio agli avversari sulla
propria potenza militare: l' omicidio di Carmine Arena, il presunto
boss dell' omonima cosca ucciso sabato sera da un commando armato di
bazooka e kalashnikov, segna decisamente un salto nella strategia militare
della 'ndrangheta. Nell' agguato e' rimasto ferito anche il cugino della
vittima, Giuseppe Arena, che si trovava sull' auto con lui. L' uomo
e' ricoverato nell'ospedale di Crotone in prognosi riservata, ma non
sarebbe in pericolo di vita. Quello di Arena e' un delitto eclatante
sia per la personalita' della vittima che per l' arma utilizzata per
ucciderlo. L' uso del bazooka non e' nuovo alla 'ndrangheta. Nel reggino,
all' inizio degli anni '90, per tre volte fu utilizzato dai killer per
portare a termine il loro progetto di morte, ma mai era stato utilizzato
nelle altre province. Anche le inchieste condotte nel recente passato
hanno fornito elementi sulla possibilita', per la 'ndrangheta, di avere
la disponibilita' di queste micidiali armi, ma fino ad ora non ne erano
state trovate. Adesso il bazooka compare a Isola Capo Rizzuto, dove
per decenni gli Arena hanno esercitato un dominio pressoche' incontrastato.
Ma da alcuni anni le cose sono cambiate. Nella zona ha fatto la sua
comparsa il gruppo Grande Aracri che, secondo un rapporto della Dia
convive in ''contrapposizione latente'' con gli Arena. Al momento gli
investigatori non escludono alcuna ipotesi, ma inevitabilmente una pista
che viene presa in considerazione e' che nel crotonese sia in atto un
conflitto tra cosche rivali. Gia' dieci sono stati gli omicidi dall'
inizio dell' anno e tra le vittime, sottolineano gli investigatori,
figurano alcuni personaggi molto vicini agli Arena. Al momento elementi
concreti per indirizzare le indagini su una strada precisa, pero', non
ve ne sono. L' unica certezza e' che il razzo Rpg sparato dal bazooka
usato dai killer e' di fabbricazione sovietica. Ma comparazioni con
questo tipo di armi non e' possibile farne. Anche le perquisizioni e
gli stub cui sono stati sottoposti alcuni pregiudicati hanno dato esito
negativo. Gli investigatori non escludono neanche che i killer siano
giunti da fuori provincia o, addirittura, da altre regioni. Polizia
e carabinieri sospettano anche che vi siano in corso tentativi di costruire
nuove alleanze. Il quadro che ne emerge, comunque, viene definito ''preoccupante''.
Il timore delle forze dell' ordine e' che,a breve, vi possa essere la
risposta degli Arena. Per tale motivo il territorio di Isola Capo Rizzuto
e delle zone vicine vedra' un' intensificazione dei servizi di controllo,
proprio allo scopo di cercare di prevenire altri fatti di sangue. Ma
e' sull' aspetto investigativo che polizia e carabinieri contano per
mettere sotto controllo una situazione sempre piu' difficile.
- I commissari del Comune preoccupati - ''Isola Capo
Rizzuto non puo' essere teatro di agguati mortali, condotti da gruppi
di fuoco con tecniche ed armi abituali in scenari di guerra mediorientale
ma non in Europa''. E' quanto sostiene, in una nota, la Commissione
straordinaria che gestisce il Comune di Isola Capo Rizzuto dopo lo scioglimento
del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Nel rilevare che e'
''sempre piu' grave la questione sicurezza nel territorio'', e che ''non
ci si puo' rassegnare a feroci azioni di eliminazione tra soggetti che
hanno scelto di vivere pericolosamente sul territorio'', la Commissione
straordinaria aggiunge che ''non si deve tollerare nemmeno il ripetersi
frequente di atti di stupido vandalismo contro beni comunali e atti
di intimidazione contro beni privati. Odioso e' stato l' incendio, avvenuto
nella notte, fra il 2 e il 3 scorsi in un' aula della scuola materna''.
Minuto
di raccoglimento per Arena: I carabinieri aprono un inchiesta e l’arbitro
racconta “Mi hanno ingannato”
04/10 I carabinieri hanno avviato un' indagine per
accertare se l' arbitro che ha diretto ieri l' incontro di calcio tra
le squadre di Strongoli e di Isola Capo Rizzuto abbia subito pressioni
indebite per autorizzare l' effettuazione di un minuto di silenzio in
memoria di Carmine Arena, il boss della 'ndrangheta ucciso sabato sera
in un agguato. Secondo quanto si e' appreso, la prima iniziativa che
sara' presa nell' ambito dell' indagine sara' quella di sentire l' arbitro,
Paolo Zimmaro. Soltanto lui, infatti, si fa rilevare negli ambienti
investigativi, puo' descrivere le modalita' attraverso le quali si e'
giunti alla decisione di fare osservare il minuto di silenzio. Decisione
presa, secondo quanto si e' appreso, su richiesta del dirigente accompagnatore
della squadra di Isola Capo Rizzuto, che ha riferito all' arbitro della
morte di un parente del presidente della squadra crotonese. Palmieri
ha detto di avere saputo soltanto a conclusione della partita che la
persona in memoria della quale e' stato osservato il minuto di silenzio
era stata uccisa in un agguato e che si trattava di un presunto boss
della 'ndrangheta. La Procura della Repubblica di Crotone decidera'
a sua volta se avviare un' inchiesta su quanto e' accaduto sulla base
del contenuto dell' informativa che redigeranno i Carabinieri. ''Leggero'
quanto scriveranno i militari - ha detto il procuratore della Repubblica,
Franco Tricoli - e soltanto allora potro' valutare l' eventuale esistenza
di fatti-reato di cui accertare le rilevanza sul piano penale. Al momento
qualsiasi valutazione, in questo senso, e' assolutamente prematura''.
- Mi hanno ingannato, dice l’arbitro. ''Poco
prima della partita il dirigente accompagnatore dell' Isola Capo Rizzuto
mi ha detto che era morto un ragazzo della sua squadra e che entrambe
le societa' erano d'accordo per il minuto di raccoglimento. Mi e' sembrato
giusto aderire alla richiesta, non ho pensato al regolamento: era una
questione di sensibilita'''. Paolo Zimmaro, l'arbitro di Strongoli-Isola
Capo Rizzuto, spiega cosi' l'atto di omaggio alla memoria di Carmine
Arena, il presunto boss della 'ndrangheta ucciso sabato sera a colpi
di bazooka 'Mi hanno ingannato - racconta il diciottenne direttore di
gara calabrese, studente di ingegneria a Cosenza - certo se avessi saputo
che il minuto di silenzio era per un presunto boss non l'avrei fatto
osservare. Ma io non sapevo nulla di quella vicenda, altrimenti forse
avrei potuto collegare la cosa. Invece di incidenti in cui muoiono giovani
da noi ne accadono tanti. E cosi' quando le squadre sono entrate in
campo, ho fischiato e siamo rimasti tutti in silenzio. Tutti, poi: le
due squadre, un po' di riserve ed al massimo una decina di spettatori...
La gara e' andata via liscia, dopo la doccia pero' ho ricevuto la telefonata
del presidente della mia sezione arbitrale: ci sono rimasto davvero
male''. E' scosso, Zimmaro, dal risalto dato all'episodio. ''Mi chiamano
in tanti, i telegiornali hanno messo questa storia nei titoli. Certo,
io so di essere in buona fede e quindi piu' di tanto non me la prendo.
Ora la federcalcio mi ha sospeso? Effettivamente il regolamento dice
che ho sbagliato. Vuol dire che in questo periodo ne approfittero' per
studiare di piu'''.
- E la Lega Nord calca la mano - ''E' allucinante che
abbiano osservato un minuto di silenzio prima della partita di calcio
Strongoli - Isola Capo Rizzuto per onorare la memoria di un presunto
boss della 'ndrangheta ucciso in un agguato di stampo mafioso la notte
precedente''. Lo ha dichiarato Davide Caparini, deputato della Lega
e vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai. ''E' un episodio
veramente incivile - prosegue il deputato leghista - che offende tutto
il mondo dello sport. I particolari che stanno emergendo in queste ore,
dalla parentela del presidente dell'Isola Capo Rizzuto e del dirigente
della stessa squadra con il morto rendono ancora piu' sconcertante l'intera
vicenda''. ''Un episodio lontano mille miglia dalla nostra cultura,
un evento raccapricciante: un minuto di silenzio per un boss mafioso
morto ammazzato probabilmente da suoi simili. Mi auguro - conclude Caparini
- che la popolazione manifesti contro quanto accaduto e si dissoci in
maniera inequivocabile da quel raccoglimento vergognoso''.
Callipo:
“Sull’attentato agli operai di Vazzano è grave l’assenza
della Regione”
04/10 ''Contro la criminalita' che da qualche tempo
a questa parte ha alzato il tiro contro l'imprenditoria vibonese e'
necessario,ora piu' che mai, l'apporto di tutte le forze sociali, ma
soprattutto delle istituzioni 'assenti ingiustificate' in questo momento
cosi' delicato per tutta l'economia calabrese''. Questo il concetto
espresso dal presidente di Assidustria, Filippo Callipo, dalle organizzazioni
sindacali di Cgil, Cisl e Uil, e da alcune personalita' politiche che
questa mattina si sono incontrati presso l'azienda Ecocall all'indomani
dalle gravissimo atto criminoso della notte scorsa nel quale sono rimasti
feriti due dipendenti, Domenico Martelli, 27 anni e Domenico Caloiero,
57 anni. Una riunione per attirare l'attenzione sul fenomeno di una
criminalita' che sembra aver abbandonato le modalita' con le quali agiva
in precedenza, passando ad atti intimidatori molto piu' gravi. 'La malavita
non si accontenta piu' di richiedere il pizzo o di ricorrere alle estorsioni
ha affermato il segretario regionale della Uil Roberto Castagna Adesso
lo scopo e' quello di far chiudere un'attivita'. Fatti analoghi a questo
li possiamo riscontrare solo nell'entroterra siciliano di molti anni
addietro. Noi non daremo una solidarieta' di giornata, stiano tranquilli
i lavoratori e gli imprenditori. Siamo pero' consapevoli che occorre
il sostegno di tutti e quindi anche delle istituzioni'. Istituzioni
che erano assenti e tutti gli intervenuti, da Donnici (IdV) a Borrello
(Udeur), da Pignataro (Cgil) a Blandino (Cisl) hanno puntato su questo
aspetto. Il piu' duro e' stato Filippo Callipo: 'Qui gli unici a non
essere presenti sono i rappresentanti del governo regionale. Questa
di oggi non e' una cerimonia. Qui parliamo di una situazione che dovrebbe
interessare anche loro. L'assenza della Regione e' intollerabile, di
una gravita' inaudita. Mi viene pertanto da pensare che chi oggi non
si trova qui dimostra una specie di connivenza con questi atti, o di
non capire la gravita' della situazione. I dipendenti oggi avrebbero
voluto vedere le persone che presto incontreranno il ministro Pisanu
in modo tale da dire loro quali strategie avranno intenzione di adottare
con il governo centrale''. Pignataro e Blandino, segretario aggiunto
della Cisl, hanno parlato di 'caduta di tensione delle istituzioni sul
problema criminalita' a partire dalla Regione. E questo atteggiamento
va denunciato con forza. Chiederemo ha detto il segretario della Cgil
- che la 'Carovana contro le mafie' che arrivera' in Calabria il 6 e
7 dicembre faccia tappa a Vibo Valentia'. Per Blandino ormai 'si puo'
tranquillamente parlare di un vero e proprio 'caso Vibo' e pertanto
occorre aprire un tavolo nazionale di trattative e dialogo. Il sindaco,
Vincenzo Massa ha espresso solidarieta' ai dipendenti vittime dell'attentato
auspicando l'intervento di tutti i soggetti interessati nella lotta
alla criminalita', e annunciando la riunione del consiglio comunale
per decidere le iniziative da adottare nell'immediato. Le parole dei
dipendenti sono state affidate al direttore tecnico dell'azienda Stefania
Romano'. Le sue frasi erano pregne di speranza. Quella speranza di non
dover restare soli, di non essere costretti a lasciare un'occupazione
afferrata con le unghie e con i denti e che ora gli si vuole portar
via.
- Ed il PRI chiede un intervento adeguato dello Stato.
Il Partito Repubblicano Italiano, nel condannare con forza gli ultimi
attentati intimidatori, registratisi negli ultimi giorni in provincia
di Vibo Valentia, ''esprime preoccupazione per gli attacchi vili e pregiudizievoli
della convivenza civile''. La direzione regionale del Pri nello ''stringersi
attorno alle famiglie, dei due dipendenti dell'azienda di Vibo Valentia,
feriti gravemente, ieri notte, nel corso di rappresaglie contro la stessa
struttura. Esprimendo agli imprenditori colpiti dal vile attacco la
propria solidarieta'. Stessa solidarieta' che il Pri esprime al sindaco
di Gerocarne Raffaele Schiavello, per il vile attentato subito la notte
scorsa. Il Pri chiede un intervento adeguato da parte dello stato per
creare migliori condizioni di sviluppo per la nostra regione. consentendo
agli imprenditori maggiori garanzie per poter portare avanti le loro
attivita' imprenditoriali indispensabili allo sviluppo sociale ed economico
della nostra regione''.
I
lavoratori del Consorzio Ferro-Sparviero chiedono il commissariamento
04/10 ''Constatata la totale assenza e indifferenza
del Consiglio d' amministrazione del consorzio di bonifica Ferro e Sparviero
di fronte alle legittime richieste degli addetti alle reti scolanti
e al servizio irriguo, alle quali si e' aggiunta l' aggravante del mancato
pagamento delle retribuzioni agli operai idraulico-forestali, i lavoratori,
unitamente ai responsabili delle organizzazioni sindacali, sin d'ora
comunicano la totale indisponibilita' a ogni forma di confronto e di
discussione con gli amministratori del Consorzio''. A sostenerlo sono
stati i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Gaetani, Altieri,
De Gregorio e Civale), in una lettera inviata al presidente della Giunta
regionale, all' assessore regionale all' Agricoltura, al Prefetto di
Cosenza e al comandante della stazione dei carabinieri di Trebisacce.
I sindacalisti hanno anche chiesto ai destinatari della lettera un ''intervento
risolutore e definitivo''. I lavoratori del consorzio Ferro e Sparviero,
che da giorni occupano la sede dello stesso Consorzio, e' scritto nella
lettera, ''ritengono che l' amministrazione abbisogna di una gestione
straordinaria, seppur transitoria e breve, al fine di garantire un'
adeguata e opportuna risposta alle preoccupazioni dei lavoratori e del
territorio, percio', chiedono la risoluzione della vertenza nonche'
il commissariamento del consorzio quale unica soluzione atta a rimuovere
tutta serie di questioni che se dovessero persistere richiamerebbero
responsabilita' anche delle istituzioni competenti. A fronte di eventuali
e incontrollabili azioni estreme di forza - si legge alla fine della
missiva - le organizzazioni sindacali e i lavoratori declinano ogni
forma di responsabilita' per eventuali danni arrecabili a cose e o a
persone''.
Ass.
Dima: “Convinti della validità dell’AgroAlimentare
di Sibari”
04/10 ''Non possiamo che concordare con le dichiarazioni
del presidente provinciale di Cosenza dell' Unione agricoltori, Renzo
Caligiuri, relativamente alla necessita' che il Consiglio regionale
domani voti e ponga in votazione il distretto agroalimentare di Sibari''.
Ad affermarlo e' l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima.
''Siamo stati sempre convinti - aggiunge Dima - sulla validita' della
proposta di legge di iniziativa popolare anche perche' riconosciamo
l' alto valore democratico della iniziativa. Ho avuto modo di parlare
con il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, che ha concordato
con me sulla necessita' di porre nella seduta di domani del Consiglio
regionale in votazione la proposta di legge. Da parte del Governo regionale
- prosegue Dima in una nota del portavoce della presidenza calabrese
- garantisco il massimo sostegno alla proposta. Ho chiesto che sull'
importante provvedimento possa relazionare in Consiglio lo stesso presidente
Fedele riconoscendo appunto l' alto valore della proposta che per la
prima volta in questa legislatura vede il Consiglio regionale della
Calabria impegnato a votare una iniziativa popolare''.
Vagoni
di “NO” contro il pedaggio sulle strade, compresa la A/3,
proposto nella finanziaria
04/10 Il governo annuncia in finanziaria nuovi pedaggi
su 1.500 chilometri di strade e autostrade, per ricavare 3 miliardi
di introiti, ed e' subito valanga di no. Da parte dei consumatori e
dalle file dell' opposizione, ma non solo, l'idea trova un muro anche
tra gli alleati della Lega che annunciano battaglia a colpi di emendamenti.
''E' una vergogna'' tuonano le associazioni in difesa degli utenti calcolando
un balzello ulteriore da 150 euro a famiglia. Le statali sono gia' pagate
dai cittadini, puntualizza Ugo Parolo, del Carroccio. Ma l'esecutivo
sembra avere questa volta le idee chiare. Il Comma 19 della bozza di
Finanziaria indica gia' le 5 arterie 'papabili': ''869 chilometri di
rete autostradale sulla quale gli utenti transitano a titolo gratuito'',
gestiti direttamente dall'Anas, oltre ai 20.590 chilometri di strade.
E sono: il Grande raccordo anulare di Roma; la Roma-Fiumicino; la A3
Salerno-Reggio Calabria; la A19 Palermo-Catania; la A29 Palermo-Mazzara
del Vallo. Il ministro dell'Economia attribuisce caratteristiche autostradali
a collegamenti che attualmente non lo sono, come il Gra, o la Roma-Fiumicino.
Inoltre, sancisce la fine delle autostrade gratuite nel Mezzogiorno,
annunciando il pedaggio non solo per la Salerno-Reggio Calabria, ma
anche per le autostrade siciliane a scorrimento veloce, come la A29
e la A19. In realta', quella di mettere a pagamento le maggiori strade,
in particolare quelle nelle zone intorno ai grandi centri urbani, e'
una linea gia' intrapresa da altri governi, ad esempio quello britannico.
Dal capitolo Siniscalco conta di ricavare introiti per 3 miliardi di
euro, applicando il modello Autostrade; se ''si assume una concessione
quarantennale analoga a quella del gruppo Autostrade con un ricavo medio
da pedaggio per chilometri pari a circa 0,68, ipotizzando un rendimento
del capitale investito per la societa' acquirente intorno al 7,5%''
puntualizza il ministro senza indicare i tempi. La fine delle autostrade
gratis per il Sud era gia' stata prospettata dallo stesso ministro delle
Infrastrutture Pietro Lunardi, sollevando anche le proteste dei consumatori
e degli operatori turistici. E nel Libro Bianco 2003 dell'Anas, il totale
dei chilometri papabili per la messa a reddito, ammonta a 1.200. Secondo
la spa delle strade, i pedaggiamenti potrebbero riguardare la E45 Orte-Cesena,
la Salerno-Reggio Calabria, lo stesso Gra di Roma una volta che sia
stata realizzata la terza corsia; il collegamento Roma-Fiumicino nel
tratto gestito dall' Anas. E poi anche qui sono prese di mira le arterie
siciliane, una volta terminato il loro ammodernamento: Palermo-Catania;
Palermo-Mazzara del Vallo; la Alcamo-Trapani; la Catania- Siracusa che
pero' e' ancora in costruzione. All'elenco vanno aggiunte la Torino-Caselle,
la tratta ferrarese Campogalliano- Sassuolo, la Asti-Cuneo. Ma i consumatori
non intendono farsene una ragione. ''E' una vergogna - replica l'Intesa
- per un Governo che ha vinto le elezioni con lo slogan elettorale 'meno
tasse per tutti', prevedere ulteriori tassazioni indirette facendo pagare
l'ennesimo balzello''. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno
fatto due conti: le strade, dicono, sono ''gia' finanziate dal costo
di manutenzione delle auto, visto che ogni famiglia italiana paga 239,5
euro al mese, ossia 2.875 euro l'anno di tasse e imposte per i trasporti
su strada, versando la ragguardevole somma complessiva di ben 57,5 miliardi
di euro l'anno''. La via del pedaggio non piace all'opposizione, ma
trova muro anche tra gli alleati. E' contraria la Lega Nord: ''le statali
sono gia' pagate dai cittadini. Imporre un pedaggio su questi percorsi
significa imporre tout court una nuova tassa'' dice Parolo, responsabile
dell'ambiente per il Carroccio. ''Le strade statali - prosegue l'esponente
leghista - sono state realizzate con i proventi delle tasse e dunque
gia' pagate dai cittadini. E', in sostanza, una proposta inaccettabile
che vede i cittadini danneggiati perche' si impone una nuova tassa ma
anche beffati visto che, molto probabilmente, le strade statali saranno
svendute, esattamente come gia' accaduto con le autostrade, a societa'
private espropriando, quindi, i cittadini di un bene che hanno gia'
pagato''. Spiraglio di apertura da parte di Ermete Realacci (Dl), ok
al pedaggio ma solo se serve a risolvere i gravissimi problemi delle
nostre infrastrutture non a coprire uno dei tanti buchi della finanza
pubblica, puntualizza. Ma per il resto, proteste a valanga. I pedaggi
penalizzano il Sud, secondo l'esponente della Margherita, Tino Iannuzzi.
No deciso anche da parte dei sindacati; ''assolutamente contrario''
il sindaco di Roma Walter Veltroni che dice: ''la devono smettere di
far pagare le loro riduzioni delle tasse ai cittadini''.
Un
minuto di silenzio, per il boss ucciso a Isola, in una gara di calcio.
Sospeso l’arbitro che non sapeva nulla
04/10 E' stato osservato un minuto di silenzio prima
dell' incontro di calcio Strongoli-Isola Capo Rizzuto per onorare la
memoria di Carmine Arena, di 45 anni, il presunto boss capo dell' omonima
cosca della 'ndrangheta ucciso sabato sera da un ''commando'' armato
di un bazooka e di un kalashnikov. Sull' episodio i carabinieri che
si trovavano nello stadio di Strongoli per i servizi di ordine pubblico
hanno steso una relazione consegnata al Comando Compagnia di Ciro' Marina.
Secondo quanto si e' appreso, comunque, l' episodio non dovrebbe avere
strascichi giudiziari anche perche' non si tratta, a detta degli stessi
investigatori, di un fatto penalmente rilevante. Il Presidente della
squadra di calcio di Isola Capo Rizzuto e' Pasqualino Arena, cugino
del boss ucciso. A chiedere all' arbitro, Paolo Zimmaro, che venisse
osservato il minuto di silenzio e' stato il dirigente accompagnatore
dell' Isola Capo Rizzuto, riferendo al direttore di gara della morte
di un parente del presidente della squadra. Zimmaro ha dunque concesso
il permesso non sapendo che la persona deceduta fosse un presunto boss
della 'ndrangheta, ne' che fosse stato ucciso in un agguato. L' incontro
tra lo Strongoli e l' Isola Capo Rizzuto si e' concluso con la vittoria
della squadra di casa per 1-0. La Federazione italiana giuoco calcio
ha subito comunicato di non sapere nulla del minuto di silenzio prima
della gara Strongoli-Isola Capo Rizzuto di ieri, dopo l' uccisione del
boss Arena. Lo ha precisato il presidente del comitato regionale della
Federazione, Nino Cosentino, il quale si trova da ieri a Roma e che
ha appreso del fatto solo stamattina. ''La cosa - ha spiegato Cosentino
- non e' stata da noi minimamente trattata. La procedura per ottenere
un minuto di silenzio prevede che venga inviata a noi una richiesta
via fax o in casi eccezionali anche per telefono. Ma noi non abbiamo
ricevuto nel caso in questione alcuna richiesta''. Di conseguenza l'
arbitro Paolo Zimmaro, che ieri ha fatto osservare un minuto di raccoglimento
prima dell' inizio della gara è stato sospeso dall’Associazione
arbitri.. Insieme con il direttore di gara sono stati sospesi anche
i suoi assistenti. La decisione e' stata presa stamani dal Comitato
regionale calabrese dell' Aia. ''La terna - ha spiegato il presidente
del comitato calabrese dell' Aia Filippo Capellupo - e' stata sospesa
perche' non ha ottemperato alle nostre disposizioni che prevedono che
richieste del genere vengano comunicate, anche per telefono, a me o
al presidente del Comitato regionale della Figc. In questo caso, invece,
non ci e' stata data nessuna comunicazione''. La federazione e' adesso
in attesa di ricevere il referto dell' arbitro Zimmaro, nel quale viene
annotato tutto cio' che accade prima, durante e dopo la gara e che dovrebbe
giungere tra domani e mercoledi'. Con l' arbitro, un ragazzo di 18 anni
di Paola (Cosenza) che alcuni colleghi definiscono molto bravo tecnicamente,
e' stato impossibile parlare, in quanto non e' stato autorizzato a rilasciare
dichiarazioni. L' arbitro che non sapeva ne' che la morte di Carmine
Arena era avvenuta in un agguato, ne' che gli investigatori lo consideravano
un elemento di spicco della criminalita', ha deciso cosi' di andare
incontro alla richiesta. Il suo errore, dal punto di vista tecnico,
e' stato fatto osservare, e' stato proprio quello di non avere chiesto
a sua volta l' autorizzazione alla Federazione o all' Aia. Ci fu un
precedente in Calabria che risale al 19 ottobre di sette anni fa Prima
dell' inizio della partita Locri-Sciacca, valida per il campionato nazionale
dilettanti, fu osservato un minuto di raccoglimento per la morte di
Cosimo Cordi' (zio di due calciatori del Locri), un presunto boss ucciso
in un agguato il 13 ottobre 1997. La polizia, per chiarire i contorni
della vicenda, svolse alcuni accertamenti. In particolare gli investigatori
vollero accertare se fossero state fatte pressioni sul direttore di
gara. L' arbitro fu anche sentito dalla polizia. Dagli accertamenti
emerse invece che il direttore di gara aveva agito in perfetta buona
fede. Anche in quella occasione l' arbitro non aveva chiesto l' autorizzazione
alla Figc ne' all' Aia. Alcuni giorni dopo la partita intervenne il
presidente del Locri per spiegare che il minuto di raccoglimento non
era stato deciso in memoria di Cosimo Cordi', ma soltanto in segno di
partecipazione al lutto dei due nipoti dell' ucciso che militavano nella
squadra. Il presidente del Locri affermo' anche che nella richiesta
fatta all' arbitro dal dirigente accompagnatore della squadra, era stata
rispettata scrupolosamente la procedura prevista in casi del genere
dal regolamento. La richiesta fu accolta dall' arbitro dopo avere sentito
il dirigente accompagnatore della societa' avversaria.
- Per il Procuratore Tricoli “mancanza di senso civico”.-
''Ci troviamo di fronte ancora una volta ad una dimostrazione di mancanza
di senso civico e di cittadinanza attiva di fronte a fatti cosi' gravi
e drammatici''. Lo ha detto alle agenzie di stampa il procuratore della
Repubblica di Crotone, Franco Tricoli, commentando il minuto di silenzio
osservato ieri prima dell' incontro di calcio Strongoli-Isola Capo Rizzuto
in memoria di Carmine Arena, il boss della 'ndrangheta ucciso sabato
sera. ''Mi rendo conto - ha aggiunto Tricoli - che non si tratta di
un fatto penalmente rilevante, ma lo e' sicuramente sul piano morale.
Si puo' parlare di coscienza civica in presenza di un fatto del genere?
La 'ndrangheta non si combatte soltanto con le divise dei carabinieri
e dei poliziotti, ma anche con la partecipazione e le virtu' civiche,
che in questo caso sono mancate assolutamente. Se si arriva a questo
significa che il livello d' insensibilita' generale di fronte a fatti
cosi' gravi ha raggiunto il livello di guardia''. Tricoli ha anche riferito
che il fascicolo relativo all' inchiesta sull' uccisione di Carmine
Arena sara' trasmesso al piu' presto alla Procura distrettuale di Catanzaro
perche' assuma i provvedimenti di sua competenza. ''L' omicidio di Carmine
Arena - ha detto ancora Tricoli - e' di una gravita' inaudita sia per
lo spessore criminale della vittima, sia per le modalita' con le quali
e' stato compiuto l' agguato. A mia memoria, tra l' altro, e' la prima
volta che per compiere un omicidio nel crotonese viene utilizzato un
bazooka. La situazione, e' evidente, e' sempre piu' allarmante. Siamo
di fronte ad una guerra di mafia, con gli eserciti delle opposte fazioni
schierati sul territorio''
- Per il vice capo procuratore Taverniti si tratta solo di un
errore frutto di inesperienza. ''Senza farla troppo lunga,
si e' solo trattato di un evidente 'errore' di un giovane arbitro che,
alla richiesta di effettuare un minuto di raccoglimento prima dell'
inizio di una gara di calcio, non ha tenuto conto delle procedure che
anche in questi casi sono gia' scritte''. Ad affermarlo e' il portavoce
della presidenza calabrese, Fausto Taverniti, vicecapo della Procura
federale, in merito al minuto di silenzio effettuato ieri, prima dell'
inizio della gara del campionato dilettanti Strongoli-Isola Capo Rizzuto,
dopo l' omicidio di Carmine Arena. ''Non ci sta proprio - aggiunge Taverniti
- l' enfatizzazione della notizia. Si e' trattato di un evidente errore
arbitrale, dettato anche dall' inesperienza giovanile che non coinvolge,
evidentemente, la Federazione italiana gioco calcio e il Settore arbitrale,
cosi' come l' episodio non puo' essere accostato al 'tessuto connettivo'
calabrese. Rimane la piaga che si deve far risalire a molto lontano
e che va affrontata, come e' logico, tutti insieme, senza distinzioni
politiche o di mestiere e senza strumentali posizioni o interpretazioni.
Di sicuro rigettando l' etichetta negativa, ancora talvolta erroneamente
attribuita alla Calabria''.
- Per Marco Minniti (DS) fatto di gravità assoluta.
''Il minuto di raccoglimento per commemorare il boss Carmine Arena prima
della partita di calcio Strangoli-Isola Capo Rizzuto offende la coscienza
civile del paese e della Calabria''. Lo afferma in una nota Marco Minniti,
capogruppo dei Ds in commissione Difesa alla Camera. ''Ci chiediamo
- aggiunge Minniti - come sia stato possibile che quello che non e'
potuto avvenire per tante situazioni e drammi che hanno colpito il nostro
paese sia potuto accadere ieri. Un minuto di silenzio prima di una partita
di calcio, momento pubblico di raccoglimento e di incontro per le comunita',
per commemorare il boss mafioso Carmine Arena''. ''Un fatto di gravita'
inaudita che ci riporta a tempi che credevamo per sempre superati. Di
tutto questo – conclude il deputato dei Ds - chiedero' conto in
Parlamento affinche' siano chiarite fino al fondo le responsabilità”
- Per Lumia l’episodio non sorprende: ''Non sorprende
che poi si ripetano episodi come il minuto di silenzio prima della partita
di calcio. Come si puo' chiedere alla gente calabrese di ribellarsi
se deve assistere anche a questi atti d'arroganza?''. A sostenerlo e'
stato Giuseppe Lumia, capogruppo Ds in Commissione Antimafia, in merito
all' omicidio del presunto boss dell' omonima cosca, Carmine Arena,
ucciso da un commando armato di bazooka e kalashnikov ed al minuto di
raccoglimento osservato prima della partita Strongoli-Isola Capo Rizzuto.
''L' ultimo omicidio a colpi di bazooka - ha sostenuto Lumia - non fa
che confermare e rendere sempre piu' preoccupante l' allarme che da
tempo viene lanciato sulla pericolosita' della 'ndrangheta. Allo stesso
tempo appare evidente come, malgrado si susseguano vertici, interventi
ad alto livello, risultati anche importanti nella caccia ai latitanti,
manchi una strategia complessiva che da un lato aggredisca le cosche
e dall' altro permetta ai cittadini calabresi di ribellarsi. Vorrei
ricordare che nell' operazione portata a termine il 5 giugno 2004 contro
la cosca Iamonte si era gia' specificamente parlato di armi da guerra
e proprio di bazooka in possesso delle cosche calabresi. Evidentemente
lanciare allarmi non serve piu'. Esiste un preoccupante deficit negli
apparati delle forze dell' ordine dedicati all' indagine, buchi d' organico
nelle procure dedicate alle indagini antimafia, ancora pochissimi interventi
per il riuso a fini sociale dei beni confiscati. Le responsabilita'
del Governo nazionale e di quello regionale, che come al solito si fa
notare per il suo silenzio, sono sotto gli occhi di tutti''. ''Non sorprende
- ha concluso Lumia - che si ripetano episodi come il minuto di silenzio.
Si puo' pensare che nelle amministrazioni pubbliche si governi in liberta'
quando ogni tre, quattro giorni ci sono attentati contro amministratori
locali che dopo si sentono abbandonati al loro destino? E' necessario
invertire la tendenza, destinare risorse umane e finanziarie alla Calabria,
individuare priorita' e avviare un'azione di risanamento anche della
classe politica. Non credo rimanga molto tempo da perdere''.
- Per Angela Napoli (An) la mafia invade anche lo sport. ''Il
minuto di silenzio fatto osservare prima dell' incontro di calcio Strongoli-Isola
Capo Rizzuto per onorare la memoria di Carmine Arena, da' la dimostrazione
di quale sia la potenzialita' della 'ndrangheta in Calabria e di come
riesca sia ad assoggettare intere comunita', sia ad assumere incarichi
che invadono anche il campo dello sport''. E' quanto sostiene, in una
dichiarazione, Angela Napoli, vicepresidente della Commissione parlamentare
antimafia. Secondo il deputato di An, ''va anche evidenziata la sub-cultura
che investe molti cittadini del Crotonese dove si registra un forte
stato d' illegalita' diffusa che difficilmente riesce ad essere punita.
Appare, infatti, assurdo che si possa tranquillamente occupare strade
statali solo per ribellarsi a chi vuole ripristinare la legalita', cosi'
come sembra irreale che gli spettatori dell' incontro tra lo Strongoli
e l' Isola capo Rizzuto non siano riusciti a ribellarsi alla 'vergognosa'
richiesta dell' arbitro. Al di la' della doverosa sospensione dell'
arbitro, il grave episodio deve fare comprendere ai cittadini onesti
che e' ormai divenuto indilazionabile il vero contrasto alla criminalita'
organizzata, al fine di evitare che la stessa possa assoggettare alle
proprie volonta' l' intera comunita' calabrese''.
I
lavoratori della SMECO in agitazione ricevuti dal Vicepresidente Perugini
04/10 La Provincia di Cosenza non e' controparte, ma
parte attiva nel processo di cambiamento della gestione della depurazione
delle acque e come tale, da tempo, ha provveduto a sanare lacune istituzionali,
ben oltre i propri compiti. A sostenerlo e' stato il vicepresidente
dell' Ente Salvatore Perugini che ha ricevuto una delegazione di lavoratori
addetti agli impianti di depurazione. Perugini, dopo avere sottolineato
che ''e' questa la considerazione che si deve tenere in massimo conto
quando, come e' accaduto in questi giorni, si deve riferire del ruolo
dell'Amministrazione Provinciale nell'intera vicenda sollevata dai dipendenti
della Smeco'', ha ricordato poi ai lavoratori che l' Ato e' subentrata
all' allora competente Ufficio del Commissario regionale il primo maggio
del 2003 provvedendo a liquidare la quasi totalita' dell' intero costo
di gestione assicurato dai lavoratori, conferendo, per di piu', con
proprie anticipazioni. ''Una linea di condotta responsabile - e' scritto
in un comunicato della Provincia - vicina ad accogliere e risolvere
le difficolta' delle unita' lavorative, che ha in sostanza messo a disposizione
5 milioni di euro, l' equivalente, cioe', della somma della quale era
debitore l' Ufficio del Commissario verso la ditta Smeco. Da tenere
ancora in conto che l' Ato ha anche onorato l' impegno di una ulteriore
anticipazione, assunto con i dipendenti della ditta di depurazione lo
scorso mese di giugno, per far fronte alla difficile situazione prospettata,
tamponando ancora falle la cui responsabilita' risale all'inadempienza
di molti Comuni che, pur riscotendo i canoni relativi alla depurazione
e che per legge debbono essere versati su apposito capitolo, continuano
a registrare gravi ritardi nel pagamento delle somme dovute''. Nel corso
dell' incontro sono state due le risoluzioni prese tra l' Amministrazione
e la delegazione Smeco, ''anche a testimoniare di un forte impegno della
Provincia in questa vertenza'': la messa in rilievo assoluta del problema
all' interno dell' assemblea dei Sindaci Ato, in calendario per il prossimo
11 ottobre, durante la quale il presidente Mario Oliverio sensibilizzera'
i Comuni verso l' adozione di provvedimenti tali da sanare l' anomala
e grave situazione; un ulteriore incontro a breve, gia' fissato per
mercoledi' prossimo, alle 15,30, nella Sala di Presidenza, utile ad
individuare soluzioni comuni che eliminino la situazione di attuale
tensione''.
Il
Comandante regionale delle Fiamme Gialle incontra il Presidente regionale
di UnionCamere
04/10 Il presidente della Camera di commercio di Catanzaro,
Paolo Abramo , ha incontrato il Comandante regionale della Guardia di
Finanza, gen. Piccinni, nella duplice veste di presidente della Camera
di commercio e di Presidente dell' Unioncamere Calabria. L' incontro
,che si e' svolto nella sede dell' ente camerale catanzarese, secondo
quanto riferito in un comunicato, si inserisce nell' ambito delle visite
di cortesia ai rappresentanti delle istituzioni territoriali effettuate
dal gen. Piccinni, da poco subentrato al gen. Achille nella direzione
del Comando regionale della Guardia di finanza. Il comandante della
Guardia di finanza ha sottolineato come questi primi giorni gli siano
serviti per avere un quadro completo della situazione generale ed ha
delineato in maniera accurata il programma che intende svolgere nella
nostra regione. L' attivita' della Guardia di finanza non sara' volta
solo alla repressione , cosi' come ha gia' avuto modo dire in altre
sedi, ma molto spazio sara' riservato alla prevenzione. ''La Guardia
di Finanza e le forze dell' ordine in genere - ha detto il gen. Piccinni
- sono al servizio del cittadino avendo come obiettivo, appunto, la
tutela del cittadino onesto. Molto si deve fare attraverso la prevenzione
ed in quest' ottica intendiamo dare il nostro contributo con iniziative
che contribuiscano ad estendere il concetto di legalita'. Proprio per
dare un contributo al recupero di questo concetto abbiamo, fra le altre
cose, intenzione di inviare i nostri ufficiali elle ultime classi della
scuola media superiore perche' siamo convinti che e' proprio dai giovani
che bisogna partire per avviare un cambiamento decisivo che questi ultimi
possano poi trasferire nelle loro future attivita'''. Abramo si e' detto
disponibile a realizzare iniziative comuni con la Guardia di finanza
nel solco di una tradizione che ha visto le due istituzioni sempre molto
vicine nelle attivita' volte alla prevenzione ed allo sviluppo del concetto
di legalita'. ''I vostri programmi - ha detto Abramo - sono in perfetta
sintonia con gli interventi ai quali l' ente camerale catanzarese si
dedica da diversi anni in tema di formazione alla legalita': uno per
tutti, mi piace ricordare il nostro coinvolgimento alla manifestazione
'un poliziotto per amico' e tante altre attivita', compresa quella convegnistica,
finalizzate ad accrescere una cultura consapevole della legalita' quale
principale volano dello sviluppo economico. L' ente camerale - ha aggiunto
Abramo - continuera' a dare il proprio valido contributo operando in
perfetta sintonia con i vertici istituzionali preposti alla tutela dell'
ordine pubblico per cercare di dare soluzione al problema della delinquenza
che rischia di nuocere fortemente all' immagine di una citta', di una
provincia e di una regione che tanto hanno da dare dal punto di vista
economico ed imprenditoriale. Il 'risanamento' territoriale dalla criminalita'
ed il recupero dei valori della legalita' si pongono come imprescindibili
per l' emersione delle vere aspirazioni della nostra gente: il lavoro,
la voglia di fare impresa e di confrontarsi con le altre realta' economiche''.
''Tutto questo sara' possibile - ha concluso Abramo - se continueremo
a mantenere saldo il legame che unisce le categorie economiche alle
altre istituzioni operanti sul territorio''.
Incendiata
l’auto del Sindaco di Gerocarne nel vibonese. Solidarietà
di Dominici.
04/10 Persone non identificate, la scorsa notte, hanno
incendiato l' automobile del sindaco di Gerocarne, Raffaele Schiavello,
di 51 anni. La vettura, in uso alla moglie di Schiavello, era parcheggiata
nei pressi dell' abitazione del sindaco, nella frazione Ciano di Gerocarne.
Le fiamme hanno provocato danni rilevanti alla vettura. Nei pressi dell'
automobile i carabinieri hanno trovato tracce di liquido infiammabile.
Schiavello che e' sindaco dall' aprile del 2000, presiede una giunta
espressione di una lista civica. Leonardo Domenici, presidente nazionale
dell'Anci, ha subito espresso la solidarieta' sua personale e degli
organi dell'Anci al sindaco di Gerocarne, Raffaele Schiavello, oggetto
di un'intimidazione incendiaria che la notte scorsa ha distrutto la
sua auto. Domenici ha ribadito la richiesta al ministro Pisanu di una
Conferenza Stato-Citta' dedicata al tema della sicurezza. Domenici ha
sottolineato che in materia ''l'ANCI nazionale intende portare avanti
ipotesi di lavoro concrete, coinvolgendo direttamente anche le ANCI
regionali''. ''Ancora recentemente, in occasione di atti intimidatori
messi a segno nei confronti di altri amministratori locali ha ricordato
Domenici in una nota - abbiamo auspicato un'attenzione particolare del
ministero dell'Interno verso il fenomeno. Dal ministro Pisanu abbiamo
avuto rassicurazioni in materia; rassicurazioni che ci portano comunque
a reiterare la richiesta di una convocazione straordinaria della Conferenza
Stato-Citta', interamente dedicata ai temi della sicurezza e del rispetto
della legalita' nei Comuni italiani, con particolare attenzione verso
alcune aree maggiormente a rischio''
Il
Presidente dell’Unione Agricoltori chiede alla Regione di approvare
il distretto Agroalimentare di Sibari
04/10 Renzo Caligiuri, presidente provinciale di Cosenza
dell' Unione agricoltori, in una dichiarazione, ha esortato il Consiglio
regionale ad approvare il Distretto Agroalimentare di Sibari. ''Il Consiglio
- sostiene Caligiuri - nella seduta fissata per domani si trova ad affrontare
un argomento molto attuale e atteso: la legge sui Distretti agroalimentari
e l' istituzione di quello di Sibari, la cui nascita e' rinviata ormai
da anni nonostante una proposta di legge di iniziativa popolare che
giace negli uffici della massima assemblea regionale. Il mondo agricolo
si aspetta dall' intero Consiglio una prova di buon senso e di conseguenzialita'
rispetto alla volonta' manifestata da tutti i gruppi in questi anni.
Insomma e' arrivato il momento di concretizzare quanto dichiarato precedentemente
approvando una legge che regolamentera' il settore, valorizzando le
vocazioni e la 'buona agricoltura' e dando finalmente vita al Distretto
agroalimentare della Sibaritide. Quest' ultimo nasce da una volonta'
molto estesa estrinsecata con una proposta di iniziativa popolare che
tiene conto dell' eccellenza dell' agricoltura in quella zona, della
presenza di un insieme di realta' di produzione, commercializzazione
e trasformazione che possono dare impulso all'intero comparto e all'economia
di tutta la Calabria''. ''Occorre pertanto - sostiene ancora Renzo Caligiuri
- superare i contrasti campanilistici e di connotazione geografica perche'
quello di Sibari e' un Distretto che puo' essere pilota per tutta la
regione: altre aree si possono subito attivare, anche in altri comparti.
Questa seduta del Consiglio regionale e' molto importante per il settore
agricolo calabrese. Dalle decisioni che saranno adottate puo' aprirsi
un nuovo futuro di modernita' e di competitivita' e anche di fiducia
da parte degli operatori e di tanti cittadini e amministrazioni che
hanno firmato per la legge di iniziativa popolare. Queste volonta' vanno
rispettate nel nome di una democrazia che va difesa e alimentata al
di la' delle parole''.
Il
5 ottobre si riunisce il consiglio regionale
04/10 Tornerà a riunirsi domani, 5 ottobre,
alle ore 15.00, il Consiglio regionale della Calabria. Sette i punti
all’ordine del giorno. Al primo punto, il Consiglio regionale
si occuperà della surroga del consigliere dimissionario Umberto
Pirilli, eletto, nelle ultime consultazioni europee, al Parlamento di
Strasburgo.Successivamente l’Assemblea regionale esaminerà
la proposta di provvedimento amministrativo relativa al progetto di
legge di iniziativa del consigliere Chiarella, recante: “Modifica
delle circoscrizioni territoriali dei Comuni di San Pietro Apostolo
e Gimigliano”. Effettuazione del referendum consultivo. All’esame
del Consiglio, domani, anche il progetto di legge per “l’Istituzione
dei distretti rurali e agroalimentari di qualità e del distretto
agroalimentare di Sibari (d’iniziativa popolare) e il disegno
di legge d’iniziativa della Giunta regionale: “Norme per
la salvaguardia del cedro di Calabria e per l’istituzione del
Consorzio per la tutela del cedro”.Seguirà, al V punto
all’ordine del giorno, l’esame del progetto di legge: “Azioni
a sostegno di uno sviluppo dell’economia ittica della Calabria
compatibile con l’obiettivo di valorizzazione della fascia costiera
marina. Abrogazione legge regionale 25 maggio 1987, n. 16” (di
iniziativa dell’assessore Dima); “Incentivi alla residenzialità
dei giovani laureati per lo sviluppo in Calabria dell’economia
della conoscenza” (di iniziativa del consigliere Occhiuto) ed
infine il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale “Legge
forestale della Regione Calabria”.
Riunita
la seconda Commissione Consiliare Permanente della Provincia
04/10 Si è riunita la Seconda Commissione Consiliare
Permanente “Viabilità, Lavori Pubblici ed Edilizia Scolastica”,
presieduta dal Consigliere Provinciale Pietro Lecce. Nel corso della
riunione di Commissione, cui è intervenuto l’Assessore
Provinciale alla Viabilità ed Infrastrutture, Arturo Riccetti,
presenti tutti i componenti della stessa, sono intervenuti Mario Russo,
che ricopre la carica di Vice Presidente, Pasqualina Straface, Mario
Melfi, Maria Clelia Badolato, Elio Filice, Natale Zanfini, Marino Reda
e Leonardo Trento. Prendendo la parola il Presidente Pietro Lecce ha
ringraziato l’Assessore Arturo Riccetti per la piena disponibilità
manifestata nell’accettare l’invito e nel partecipare ai
lavori della Commissione, la cui attività si vuole improntare
all’insegna della massima concertazione e collaborazione fra gli
Assessorati competenti per materie e l’organo di Commissione stesso.
Dalla discussione è emersa unanime la decisione di voler tracciare
un percorso che caratterizzerà i lavori dell’organo consiliare
nei prossimi mesi di attività, percorso che, di volta in volta,
vedrà coinvolti gli organi di governo per affrontare le questioni
emergenti e dare risposte concrete ai bisogni del territorio. Sono state
avanzate proposte inerenti il metodo di lavoro, le direttive da adottare
per ottimizzare i risultati e le modalità, soprattutto, per trovare
soluzioni a questioni aperte, a cominciare da alcune emergenze legate
al tema della sicurezza sulla viabilità delle arterie di competenza
provinciale. Un’impostazione che si vuole avviare in sintonia
non solo con la struttura di supporto degli Uffici provinciali dei vari
specifici settori ma anche con il sistema delle autonomie e cioè
con i Comuni e le Comunità Montane. Un secondo elemento di valutazione
ha condotto ad un tipo di organizzazione che vedrà la Seconda
Commissione Consiliare Permanente, nelle prossime settimane, impegnata
a predisporre un vero e proprio Piano Operativo per individuare, nell’ambito
del bacino provinciale, una serie di interventi volti a riqualificare
l’intera rete viaria ed, eventualmente, laddove si propongono
carenze strutturali, interventi con nuove strade di collegamento. Lo
scopo è di dotare la rete di provinciale degli standard di sempre
maggiore sicurezza, modernità e percorribilità e rendere,
quindi, più facilmente raggiungibili centri finora isolati, interni
o periferici che vedono, in tal modo, compromessa ogni velleità
di sviluppo e di crescita economica.Sia i membri della Commissione appartenenti
alla maggioranza che quelli di opposizione, hanno posto l’accento
sulla necessità di tenere in debito conto le reali possibilità
di investimento dell’Ente ed, in virtù di questa considerazione,
si è addivenuti unanimemente all’intento di proporre interventi
concreti e di qualità che possano trovare un potenziale economico
di supporto perseguendo la logica del cofinanziamento, sia a livello
locale con Comuni e Comunità Montane, sia a livello più
ampio con il ricorso a finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.La
Seconda Commissione, al fine di attivarsi in merito, predisporrà
una serie di incontri sul territorio in modo tale da cogliere, con specifici
sopralluoghi, le istanze più avvertite e predisporre gli interventi
che necessitano di prioritarie soluzioni. Si è stabilito, pertanto,
di spostarsi direttamente sui luoghi interessati, per confrontarsi con
le istituzioni ed individuare i progetti da portare avanti.Un terzo
elemento che la Commissione si propone di mettere al centro della sua
azione riguarda la predisposizione di un Piano che rivaluti, utilizzi
e rilanci, rendendolo anche risorsa attiva, il patrimonio dell’Ente,
a partire da un’attenta ricognizione dello stesso. Il proposito
è quello di renderlo, attraverso appunto il Piano di utilizzo,
fonte di entrate ma si potrebbe, con la collaborazione di Sviluppo Italia,
convertire vecchi Caselli ed altri immobili in centri di servizi al
territorio, con evidente ricaduta occupazionale. L’Assessore Arturo
Riccetti ed il Presidente della Seconda Commissione Pietro Lecce, assieme
ai presenti intervenuti, hanno manifestato grande impegno e la volontà
certa di perseguire detti obiettivi perché, hanno sottolineato,
si tratta di programmi concreti che si vogliono condividere col territorio
per ottimizzarne risorse e vocazioni.
Feriti,
in un agguato mafioso, due operai di una fabbrica nel vibonese.
03/10 Ndranghetsa sempre più pressante e sempre
più pericolosa. Questa volta nel vibonese hanno imposto la loro
legge del fuoco, a mò di ammonizione, su due operai di una fabbrica,
la Ecocall impegnata in un settore, l’ambiente, condizionato troppo
dalla malavita. I fatti. Alcuni colpi di fucile sono stati sparati da
sconosciuti nella notte contro due operai nel comune di Vazzano in provincia
di Vibo. Le vittime dell'agguato, dipendenti della Ecocall, un impianto
di riciclaggio di rifiuti, sono Domenico Martelli,27 anni, e Domenico
Caloiero, di 57 anni, che sono rimasti feriti. I due sono ricoverati
negli ospedali di Vibo Valentia e Serra San Bruno dove i sanitari li
hanno giudicati guaribili con prognosi di quindici giorni. I due operai
erano a lavoro quando hanno sentito il rumore di una automobile dalla
quale sono stati sparati i colpi di fucile. L'episodio e' stato denunciato
ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Gli Amministratori di Vazzano “Un fatto grave”
- ''La gravita' del gesto e soprattutto le modalita' della sua esecuzione
non possono non richiamare l'attenzione delle istituzioni''. E' quanto
scrivono in una nota i componenti dell'Amministrazione comunale di Vazzano
circa il ferimento degli operai dell'azienda Ecocall. ''L'amministrazione
- prosegue la nota - non rimarra' inerte di fronte a questi episodi
che non appartengono alla storia del nostro Paese. Ma soprattutto non
cederemo di fronte a questi vili comportamenti di persone che si celano
nell'anonimato e all'arroganza delle armi usate nei confronti di soggetti
indifesi e che con grande sacrificio cercano di portare avanti la loro
esistenza''. ''Nei prossimi giorni - conclude la nota - intraprenderemo
tutte le iniziative che riterremo necessarie per richiamare l'attenzione
delle istituzioni sulla vicenda ed in particolar modo per scongiurare
il ripetersi di tali fatti''.
Adamo (DS): “La mafia alza il tiro” - ''Ancora
una volta la mafia alza il tiro''. Lo ha detto il segretario regionale
dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, circa l'agguato compiuto da sconosciuti
a Vazzano nel quale sono rimasti feriti due operai. ''Non era mai accaduto
- ha aggiunto - negli ultimi anni che si sparasse contro gli operai
intenti al lavoro nella loro azienda. La mafia a Vazzano non ha sparato
a 'vanvera' ne ha sparato alle 'vanvere'. Il Presidente del governo
calabrese e' bene che se ne renda conto anche se ormai e' troppo tardi.
La mafia ha sparato contro due lavoratori di una azienda promossa da
Pippo Callipo, partecipata da altri imprenditori onesti calabresi e
cofinanziata con il primo patto territoriale della nostra regione''.
''L'attentato alla Ecocall simboleggia - ha proseguito Adamo - quindi
in maniera molto significativa la qualita' di una violenza rivolta a
impedire l'attivita' di imprese pulite in settori molto a rischio che
solitamente sono soggetti al controllo della mafia. Questo attentato
e' anche il tentativo di colpire il principio della concertazione sociale
e della programmazione negoziata''. ''Non e' azzardato sostenere - ha
concluso - il teorema secondo il quale chi non fa nulla per contrastare
questa recrudescenza, chi sottovaluta la portata dell'attacco mafioso,
chi criminalizza o deride l'allarme lanciato dal presidente degli imprenditori
calabresi e' oggettivamente complice o addirittura connivente con questi
interessi mafiosi''.
Borrello (Margherita): “Bisogna riflettere a fondo”
- ''Il gravissimo e proditorio attentato a due lavoratori della Ecocall
di Vazzano e' un episodio sul quale c'e' da riflettere a fondo e con
grande senso di responsabilita'''. ''Si alza - ha aggiunto - pesantemente
il livello di uno scontro che e' finalizzato ad intimidire per demotivare
i lavoratori di un'Azienda che ha avuto l'ardire di intraprendere un'attivita',
il trattamento dei rifiuti, ''di norma'' patrimonio quasi esclusivo
della criminalita'. E' una chiara strategia per fare terra bruciata
attorno ad imprenditori seri - uno degli azionisti della Ecocall e'
il Presidente di Confindustria Pippo Callipo - per privarli della forza
lavoro e costringerli ad abbandonare il campo. Non puo' piu' bastare
da parte delle Istituzioni il rituale messaggio di solidarieta' , ma
occorre assumere forti e concrete iniziative per innalzare un muro contro
fenomeni che minano alle fondamenta lo sviluppo della Regione''. ''Il
dibattito - ha concluso - che si sviluppera' in consiglio regionale
alla presenza del Ministro Pisanu dovra' essere l'occasione per segnare
finalmente una svolta decisiva su un terreno che costituisce in assoluto
la prima grande emergenza rispetto alla quale non possono essere piu'
tollerate indecisioni e superficialita' da parte di quanti sono chiamati
a tutelare un sistema democratico a rischio di decomposizione''.
Un
azione da guerra l’omicidio del boss Arena con il bazooka
03/10 Una vera e propria azione da guerra quella eseguita
ieri sera dai sicari che, sparando dei razzi con un bazooka, hanno ucciso
il presunto boss della omonima cosca di Isola Capo Rizzuto, Carmine
Arena, di 45 anni, che viaggiava con suo cugino Giuseppe, 38 anni, rimasto
ferito, a bordo di una Lancia Thema blindata. Prima novità delle
indagini è che il bazooka utilizzato ieri sera per uccidere Carmine
Arena, nell'agguato e' un bazooka di fabbricazione straniera, probabilmente
proveniente dai paesi dell'Est Europa. I carabinieri del Reparto operativo
del Comando provinciale di Crotone hanno recuperato un codolo, che e'
la parte terminale del proiettile di bazooka, dotato di alette direzionali,
sul quale, oltre che sull'automobile blindata, saranno eseguiti accertamenti
balistici.I razzi spaarti sono stati almeno tre. L'agguato, secondo
gli investigatori, e' stato compiuto da un gruppo composto almeno da
quattro persone che hanno atteso su una collineatta prospiciente l'abitazione
di Arena l'arrivo dell'automobile blindata con a bordo le due persone.quindi
il mezzo e' stato raggiunto dai tre razzi e finito con decine di colpi
di kalasnikov. Per tutta la notte i carabinieri hanno compiuto numerose
perquisizioni e controlli nelle abitazioni di persone con precedenti
penali di Isola Capo Rizzuto e della zona limitrofa. Per fare il punto
delle indagini sull'omicidio di Carmine Arena e per individuare le strategie
di contrasto piu' efficaci contro la recrudescenza criminale nel crotonese,
si è svolta a Crotone una riunione operativa presso la Questura.
All'incontro, oltre al questore di Crotone, Rocco Gerardi, hanno partecipano
Lucio Carluccio, direttore dello Sco (Servizio centrale operativo) della
Polizia di Stato e un funzionario dello stesso Sco, Massimo Modeo, giunti
stamane in Calabria da Roma. La riunione operativa è stata tenuta
alla presenza del capo dela Squadra mobile della Questura di Crotone
Nino De Santis, del capo della Squadra mobile di Catanzaro, Francesco
Ratta' e del suo vice, Saverio Mercurio. La presenza congiunta dei dirigenti
delle due Squadre mobili e' motivata dall'azione della Sezione criminalita'
organizzata interprovinciale della Polizia di Stato di cui fanno parte
Crotone e Catanzaro che appartengono allo stesso ambito giurisdizione
di Corte d'Appello. Le condizioni di salute di Giuseppe Arena, rimasto
ferito nell'agguato, pur rimanendo stazionarie, non sono giudicate gravissime
anche se i medici dell'ospedale di Crotone, dove si trova ricoverato,
lo tengono costantemente sotto osservazione. Intanto, si e' appreso
che l'autopsia sul corpo di Carmine Arena verra' compiuta domani nell'obitorio
dello stesso presidio ospedaliero. Andando a spulciare gli archivi emrge
poi che sono dieci gli omicidi compiuti nel Crotonese dall'inizio dell'anno,
nove dei quali nei territori di Isola Capo Rizzuto e Cutro. Una lunga
scia di sangue che, secondo gli inquirenti, se da un lato evidenzia
la guerra di mafia in atto, dall'altro fa presagire scenari inquietanti
anche in considerazione del fatto che, nel novero delle vittime compaiono
elementi di primo piano della ''geografia'' mafiosa del Crotonese e
di altre province limitrofe. L'inizio dell'anno e' caratterizzato dal
ritrovamento del cadavere di un uomo nelle campagne di Isola Capo Rizzuto:
al termine degli accertamenti di carattere scientifico il cadavere viene
identificato. Con una esecuzione mafiosa in grande stile viene ucciso
in un bar lungo la statale jonica 106, in localita' Steccato di Cutro,
Sergio Iazzolino. I sicari scappano dalla scena del delitto con un'autovettura
che abbandonano qualche chilometro dopo, nelle campagne, lasciandovi
a bordo le armi utilizzate per il delitto. A Isola Capo Rizzuto i killer
tornano nuovamente in azione uccidendo, nel maggio scorso, Bruno Ranieri
e Rocco Corda. Balza in evidenza la ferocia usata dagli assassini che
non esitano a infierire contro le loro vittime con un kalashnikov. Un
altro agguato in cui la 'ndrangheta evidenzia la sua capacita' militare
e' quello in cui viene ucciso, in marzo, a Cutro, Salvatore Blasco,
di 44 anni. Gli autori del delitto si nascondono in un edificio disabitato
nei pressi dell'abitazione della vittima e lo uccidono davanti mentre
sta rientrando in casa. Prima dell'estate le armi dei sicari fanno fuoco
contro Antonio Dragone che nel novembre precedente era stato rimesso
in liberta' dopo avere scontato una condanna ad una ventina d'anni.
Viene ucciso a bordo della propria autovettura nei pressi dell'abitato
di Cutro. Nell'agosto scorso un altro omicidio di mafia avviene in un
villaggio turistico della costa: Francesco Scerbo, che ne e' il guardiano,
viene ucciso all'ingresso del complesso turistico. Risale a qualche
giorno fa poi l'omicidio di Gaetano Ciampa', l'allevatore di Cutro genero
di Antonio Dragone: agli inquirenti non sfuggono le analogie tra le
modalita' operative delle due esecuzioni. Anche nel caso di Ciampa',
infatti, il commando utilizza un'auto rubata per speronare lungo la
strada quella sulla quale viaggia la vittima che muore sul colpo mentre
rimane gravemente ferito il conducente dell'auto. All'elenco delle vittime
di mafia si aggiunge anche Natale Bruno. L'uomo e' stato ucciso, qualche
settimana fa nella zona di Ciro', in contesto criminale che appare comunque
non collegato alla guerra di mafia in corso a Cutro e Isola Capo Rizzuto
Donna
intossicata dal gas muore nel sonno a Longobucco
03/10 Una pensionata, Carmela Cosenza, di 71 anni e'
morta per intossicazione da gas fuoriuscito dalla bombola della cucina.
La donna e' deceduta mentre stava dormendo. Assieme a lei dormiva il
marito, Pasquale Pometti di 73 anni, che, svegliato da alcuni rumori
era uscito all'abitazione salvandosi. Ma al rientro, accorgendosi che
la donna non respirava ha cercato di soccorrerla, non riuscendoci perchè
la coniuge era già spirata. La coppia di anziani vivevano da
soli in contrada Manco di Longobucco, Ieri sera prima di andare a letto
avevano fatto uso della cucina per riscaldarsi del latte e inavvertitamente
hanno lasciato semichiuso uno dei fornelli dal quale e' fuoriuscito
il gas che ha provocato la morte dell'anziana donna.
Armi
militari per un agguato di mafia. Ucciso il boss Arena con un bazooka
02/10 Diventa preoccupante la guerra di mafia che sta
dilaniando un intera regione. Questa sera si è davvero toccato
l’apice della potenza di fuoco. Un commando che ha teso un agguato
a Carmine Arena, di 45 anni, ritenuto dagli investigatori un esponente
della criminalita' locale, ha utilizzato una di quelle armi militari
pesanti, del traffico delle quali la malavita dello Jonio è sempre
stata al centro, per uccidere il presunto boss che viaggiava a bordo
di un auto blindata. Assieme ad Arena è stato ferito il cugino,
Giuseppe, di 38 anni, in maniera grave. L’agguato, compiuto da
sconosciuti, è avvenuto a Isola Capo Rizzuto, nel crotonese.
Le due vittime dell’agguato erano a bordo di una Lancia Thema
blin data e stavano uscendo di casa quando sconosciuti hanno sparato
contro il mezzo con un bazooka. Il proiettile che ha colpito l'automobile
l’ha distrutta. I due sono stati soccorsi da alcune persone ma
Carmine Arena e' morto dopo il trasporto in ospedale. Il cugino, ricoverato
anch’esso nell'ospedale di Crotone, è stato posto dai sanitari
in prognosi riservata. Sul luogo dell'agguato sono intervenuti i carabinieri
della compagnia di Isola Capo Rizzuto. L'agguato si e' verificato davanti
all'abitazione della famiglia Arena, alla periferia di Isola Capo Rizzuto.
I killer avrebbero sparato da una collinetta prospiciente il fabbricato.
Il commando ha atteso la vittima mentre stava uscendo di casa, all'uscita
del paese nella zona della Valtour. Sulla fiancata della Lancia Thema
i carabinieri hanno riscontrato un grosso foro di entrata. Il mezzo
e' stato completamente distrutto dall'esplosione del colpo di bazooka.
Subito dopo l'agguato i carabinieri hanno avviato controlli e perquisizioni
nelle abitazioni di persone con precedenti penali a Isola Capo Rizzuto
e zone limitrofe. Gli investigatori stanno sentendo anche i familiari
e gli amici di Carmine Arena e del cugino per ricostruire i loro ultimi
spostamenti prima dell'agguato. Gli investigatori ritengono che l'agguato
sia stato compiuto nell'ambito dei contrasti tra gli esponenti delle
cosche della 'ndrangheta del crotonese. Carmine Arena, infatti, secondo
gli inquirenti, era diventato il capo dell'omonima cosca dopo che altri
suoi familiari erano stati arrestati. Le cosche crotonesi, secondo una
recente relazione della Dia, stanno attraversando una profonda fase
di ristrutturazione. Il gruppo degli Arena convive ''in contrapposizione
latente'' con le famiglie Grande-Aracri. L' attivita' usuraria ed estorsiva
di queste cosche, secondo la Dia, e' sempre in primo piano con il traffico
di stupefacenti.
Corbelli:
“Per gli sprechi alle pubbliche amministrazioni, le Procure sono
interessate da tempo”
02/10 ''Per quanto in esso contenuto sono state da
tempo interessate, per competenza territoriale, le Procure Regionali''.
E' questo il testo della lettera ricevuta dal leader del Movimento Diritti
Civili, Franco Corbelli, ed inviata dalla Corte dei Conti di Roma. Nell'agosto
scorso Corbelli ha inviato un esposto alla Corte dei Corti di Roma sugli
sprechi economici delle pubbliche amministrazioni. ''Finalmente - sostiene
Corbelli - si fara' chiarezza e si accerteranno eventuali ipotesi di
reato in questo grande scandalo nazionale dello spreco e sperpero di
denaro pubblico che coinvolge praticamente tutte le regioni italiane''.
Omicidio
a bastonate dell’ucraino a Corigliano: Terzo arresto e convalida
dei due fermi
02/10 I carabinieri hanno arrestato nel pomeriggio
a Corigliano Francesco Aquino, di 19 anni, con l'accusa di aver partecipato
all'omicidio, insieme ad altri due complici, del cittadino ucraino Vasyl
Slanina, di 51 anni. Ad Aquino e' stata notificata una ordinanza di
custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Rossano Iulia che
ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Paolo
Remer. Ieri i carabinieri di Corigliano avevano fermato gli altri due
complici del giovane, Pasquale Marasco e Marco Ruggeri, entrambi di
Corigliano a cui oggi sono stati convalidati i fermi dal Gip del Tribunale
di Rossano su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Paolo
Remer Tutti e tre sono accusati di aver ucciso l'uomo a calci e bastonate,
mentre dormiva.
Due
arresti a Castrovillari
02/10 Due persone sono state arrestate nel corso di
operazioni distinte compiute dai carabinieri nella zona di Castrovillari.
Uno dei due arrestati e' Giovanni Giancola, 30 anni, di Castrovillari,
sorpreso mentre stava tentando di forzare la serratura di un'autovettura.
A Frascineto e' stata arrestata Maria Pia Roma, 38 anni, per violazione
degli arresti domiciliari.
Discarica
abusiva con oltre 360 tonnellate di rifiuti speciali sequestrata a Castrovillari
02/10 Un terreno di circa 4.000 metri quadrati, adibito
a discarica abusiva, e' stato sequestrato dalla Guardia di Finanza in
contrada "S. Leonardo" del comune di Castrovillari. All'interno
dell'area interessata sono stati trovati una betoniera, un'autocisterna,
270 autoveicoli e carcasse d'auto, 30 fra camion, rimorchi e autocarri,
una ventina di motoveicoli, gomme, bombole d'ossigeno, motori a corpo
per un quantitativo complessivo di 365 tonnellate di rifiuti speciali
e pericolosi. I rifiuti erano abbandonati sul terreno producendo l'infiltrazione
di sostanze che inquinavano le falde acquifere sottostanti. Il sequestro
rientra nell'operazione "Pollino Pulito", coordinata dalla
Procura della Repubblica di Castrovillari.
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