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Archivio Notizie
dal 10 al 17 nov 2004
Nuova
intimidazione al Presidente dell’AGEA. Rinvenuto un bossolo davanti
le scale degli uffici a Roma
17/11 Un bossolo di pistola, probabilmente una calibro
9.21, e' stato trovato in tarda mattinata davanti agli uffici della
Agea, l'agenzia di erogazioni agricole,in via Torino a Roma. Secondo
quanto si e' appreso il bossolo era sugli scalini dell'ufficio relazioni
esterne dell'Agea il cui presidente e' Antonio Buonfiglio. Il bossolo
si trovava sulle scale esterne che danno direttamente su via Torino,
nei pressi della stazione Termini, ed e' stato notato da una delle impiegate.
I carabinieri della capitale hanno effettuato i rilievi scientifici
e ascoltato alcune persone per chiarire i particolari dell'episodio.
Antonio Buonfiglio era gia' stato vittima di un'intimidazione compiuta
l'8 novembre scorso a Bagnara Calabra, il centro del Reggino in cui
risiede il presidente dell'Agea. In quell'occasione persone non identificate
avevano sparato alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni contro
l'abitazione di Buonfiglio. Nel momento dell'intimidazione nella casa
non c'era nessuno. Antonio Buonfiglio e' anche coordinatore per il Mezzogiorno
di Destra sociale, la componente di An che fa capo al ministro per le
Politiche agricole Gianni Alemanno.
Chiaravalloti e Dima, si dicono preoccupati: Il presidente della Giunta
regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, ha espresso la propria
solidarieta' al presidente dell' Agea, Antonio Buonfiglio, in relazione
al ritrovamento oggi a Roma del bossolo di pistola davanti la sede dell'
agenzia. ''Speriamo - scrive Chiaravalloti a Buonfiglio - si tratti
ancora solo di un caso. Altrimenti la preoccupazione cresce sempre di
piu' in una terra che invece ha bisogno di avere certezze soprattutto
nei settori dove l' impegno del Governo e della Regione stanno ottenendo
i risultati piu' importanti''. Sull' episodio accaduto a Roma e' intervenuto
anche l' assessore all' Agricoltura della Regione Calabria, Giovanni
Dima. ''Sosteniamo con convinzione il tuo impegno a favore delle azioni
concrete'', scrive Dima in un messaggio inviato a Buonfiglio. Dima esprime
la sua solidarieta' a Buonfiglio e ''preoccupazione per questo ulteriore
atto intimidatorio'' nei confronti del presidente dell' Agea. ''La Calabria,
piu' di ogni altro territorio - scrive Dima - condivide questo bisogno
e la passione che spendi nel settore agricolo. La catena istituzionale
nell' agricoltura non puo' piu' tollerare qualsivoglia tentativo rivolto
a bloccare un' azione forte e qualificante come quella attualmente promossa
dal Ministero delle Politiche agricole insieme alle Regioni e piu' in
particolare con l' impegno quotidiano del presidente Buonfiglio''.
Due
arresti ad opera dei Carabinieri
17/11 Due persone sono state arrestate dai carabinieri
nel corso di controlli compiuti nella zona di Castrovillari. Per maltrattamenti
in famiglia e' stato arrestato un uomo, G.P., di 45 anni. Stamane, in
esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale
di Sorveglianza di Cosenza, i carabinieri hanno arrestato Cosimo Damiano
Toro per violazione degli obblighi relativi all'affidamento ai servizi
sociali.
Il
Sindaco di Rossano condanna l’intimidazione al vigile del suo
Comune
17/11 ''Ancora una volta ribadiamo la condanna piu'
ferma del ricatto e dell' intimidazione con i quali alcuni vorrebbero
inquinare il clima sociale nella nostra comunita''': lo afferma Orazio
Longo, sindaco di Rossano, manifestando, in una nota, ''piena ed incondizionata
solidarieta''', a nome suo e dell' Amministrazione comunale, all' agente
di polizia municipale, Giuseppe Avena vittima ieri sera di un atto intimidatorio.
Ignoti, infatti, hanno collocato una bottiglia con liquido infiammabile
sul cofano dell' autovettura del vigile urbano. ''L' ultimo grave atto
intimidatorio indirizzato ad un rappresentante della polizia municipale
- afferma Longo - testimonia l' insofferenza alla legalita' ed al rispetto
delle regole da parte di qualche malfattore ed offende, con la polizia
municipale, tutte le istituzioni pubbliche impegnate nel mantenimento
dell' ordine pubblico e della pacifica convivenza''.
Donnici
(IDV) convocato in Procura a Reggio per la sua denuncia sull’attentato
a Zavetteieri
17/11 Beniamino Donnici, coordinatore regionale di Italia dei valori
e responsabile nazionale Enti locali del partito, sara' sentito domani
dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria in relazione all'
esposto-denuncia presentato sulle dichiarazioni fatte dall' assessore
regionale alla Pubblica istruzione, Saverio Zavettieri, riguardo l'
attentato compiuto nei suoi confronti nello scorso mese di febbraio.
Zavettieri, in un' intervista ad un periodico, aveva sostenuto che l'
attentato avrebbe avuto una matrice politica maturata all' interno della
Casa delle liberta', ed in particolare in ambienti della provincia di
Reggio Calabria della coalizione. Sulla vicenda Italia dei valori ha
anche presentato un' interrogazione ai Ministri dell' Interno e della
Giustizia.
Il
Sindaco di Castrovillari scrive alla Provincia chiedendo maggiore attenzione
per le scuole
17/11 L'Amministrazione comunale di Castrovillari,
d'intesa con il Coordinamento degli Studenti degli Istituti superiori,
ha chiesto alla Provincia una maggiore attenzione per le scuole. Il
sindaco, Franco Blaiotta, ha inviato via fax, questa mattina, una lettera
al Presidente ed all'assessore ai lavori pubblici della Provincia di
Cosenza, domandando, nella specifico, una accelerazione dei lavori di
ampliamento del Liceo Scientifico ed una maggiore informazione agli
studenti del Liceo Classico circa il loro trasferimento dalla sede centrale.
Inchiesta
DDA. Menditto, membro del CSM: “Non alimentare altri attacchi
contro la Magistratura”
17/11 "Le notizie diffuse sulle posizioni assunte
dal consigliere Di Federico relative alla nomina del dottor Spagnuolo
a coordinatore della Dda rischiano di alimentare ulteriori ed inammissibili
attacchi ai magistrati della Procura di Catanzaro impegnati in una delicatissima
indagine diretta a svelare condizionamenti cui sarebbero stati oggetto
i magistrati di Reggio Calabria". Questo è quanto afferma
Francesco Menditto, membro togato del Csm di Magistratura democratica,
il quale replica indirettamente al suo collega Giuseppe Di Federico
che ha chiesto la convocazione del procuratore capo di Catanzaro, Mariano
Lombardi, per chiarire i motivi per i quali quest'ultimo ha nominato
a coordinatore della Dda catanzarese Mario Spagnuolo, magistrato che
indaga sull'inchiesta di Reggio Calabria."Il Csm - precisa Menditto-
è impegnato 'esclusivamente' ad accertare la regolarità
formale del decreto e della procedura seguita per la nomina a coordinatore
della Dda di Catanzaro del procuratore aggiunto Mario Spagnuolo, come
è sempre accaduto in passato". Non sono necessarie, invece,
attività che possano alimentare dubbi che si tratti di azioni
mirate verso la Procura di Catanzaro, con la conseguente delegittimazione
dell'ufficio e delle indagini in corso". Menditto sollecita comunque
"una decisione rapida, in conformità dei precedenti consiliari,
con una pubblica assunzione di responsabilità, proprio per evitare
-aggiunge- polemiche che in questo momento si prestano pericolosamente
a favorire le posizioni di chi vuole bloccare il lavoro dei magistrati".
Ritrovatoa
Scalea l’anziano scomparso da Dipignano
17/11 E' stato ritrovato dai Carabinieri della Compagnia
di Scalea, Carmelo Barone, 57 anni, scomparso lo scorso 5 novembre da
Dipingano. La scomparsa dell'uomo era stata denunciata alla stazione
dei Carabinieri di Dipingano. L'uomo e' stato ritrovato intorno alle
17 a Praia a Mare, nelle vicinanze dello scalo ferroviario, dai militari
della locale stazione, in stato confusionale. L'uomo, di cui il 15 novembre
, si era occupata la trasmissione televisiva di Rai tre ''Chi l'ha visto?'',
in attesa dell'arrivo dei familiari, e' stato portato in caserma dove
e' stato rifocillato.
Crisi
scongiurata, approvata la variazione di bilancio della Provincia
17/11 Il Consiglio Provinciale di Cosenza, nella seduta
di ieri – martedì 16 novembre 2004 – ha approvato,
con ventuno voti favorevoli, la variazione al Bilancio di Previsione
dell’esercizio finanziario corrente, effettuata dalla Giunta con
proprio atto deliberativo del 5 ottobre 2004.
Pienamente soddisfatto il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario
Oliverio, il quale ha dichiarato che “la variazione di bilancio
realizzata a conclusione dell’esercizio finanziario non poteva
che essere limitata, considerata la scarsa disponibilità di risorse
delle quali si dispone”.
“L’atteggiamento ostruzionistico assunto dalle forze di
opposizione – ha continuato il Presidente Oliverio – è
pretestuoso e strumentale. La presenza della maggioranza, questa sera,
è la risposta più netta a quanti pensano di rimuovere
la clamorosa e sonora sconfitta del giugno scorso da parte degli elettori
della nostra Provincia. Andremo avanti con determinazione per la realizzazione
degli obiettivi programmatici, anche per contribuire da Cosenza ad aprire
una fase nuova nella vita della Calabria. I cavilli ed i piccoli agguati
di una opposizione priva di idee e di contenuti – ha concluso
Mario Oliverio – non fermeranno le iniziative di una maggioranza
larga e forte del consenso dei cittadini”.
Sul punto ha relazionato l’Assessore al Bilancio Rachele Grosso
Ciponte, che ha informato i presenti che la variazione di bilancio è
stata complessivamente di Euro 14.200.825,00 circa. Si sono registrate
maggiori entrate per Euro 11.765.524,00 correlate a specifici capitoli
di uscita; in particolare, dalla Regione Calabria somme per adeguamento
sismico Palazzo del Governo, difesa delle coste, gestione apprendistato
– progetti bando e sportello, intervento nel sociale – abuso
ai minori. Ed altre maggiori entrate per Euro 2.434.000.000 circa, scaturenti
da trasferimenti erariali e riscossione tributi.
Le maggiori entrate sono state suddivise, quindi, nei settori della
viabilità, assistenza minori ed illegittimi, interventi a favore
dei portatori di handicap, Fondazione Mediterraneo e Porto di Corigliano.
Per il Presidente della Prima Commissione Consiliare Bilancio e Programmazione,
Giuseppe Aieta, con queste variazioni si è voluto tinteggiare
questo scorcio finanziario dei colori politici del programma del Presidente
Oliverio. La discussione in commissione – ha continuato Aieta
- è stata franca e legittima ed è stato espresso parere
favorevole sull’operato della Giunta Provinciale; un dialogo che
è stato consumato nel rispetto dei ruoli.
Numerosi sono stati gli interventi dei consiglieri presenti. Per Biagio
Diana, del Partito della Rifondazione Comunista, vi sono due aspetti
importanti: l’attenzione alle Politiche Sociali, e su questo aspetto
la scelta del Presidente Oliverio di devolvere la sua indennità
a questi servizi è un segnale forte dell’amministrazione
nei confronti dei cittadini più svantaggiati; e la Fondazione
Euromediterranea, che è una delle tappe importanti da portare
a compimento. Come capogruppo di Rifondazione Comunista e come dirigente
politico Diana ha quindi rinnovato la fiducia al Presidente Oliverio
ed ha annunciato voto favorevole del suo gruppo alla variazione di bilancio,
come conseguenza dell’azione politica che la maggioranza tutta
si è data. Il Consigliere Giovanbattista Genova, dei DS, si è
quindi congratulato con il Presidente Oliverio e la Giunta Proivnciale
per una serie di interventi che consentono un’azione della Provincia
più calibrata anche in presenza di mancanze di deleghe, come
ad esempio nel caso dei centri diurni e dei Porti di Sibari e di Corigliano.
Si sono, altresì, registrati gli interventi dei Consiglieri Corbelli,
Praticò, Tonnara, Bria, Garofalo, Melfi, Trento, Caligiuri, Adamo
e Magorno.
All’associazione
antimafia “Riferimenti” la medaglia del Presidente della
Repubblica
17/11 La presidente del coordinamento nazionale antimafia
'Riferimenti, Adriana Musella, ricevera' una medaglia d'argento del
Presidente della Repubblica per l' attivita' svolta. Lo ha reso noto
la stessa Musella la quale ha ricevuto una comunicazione dall' Ufficio
del Segretariato generale del Quirinale in occasione del concorso ''Il
mio no alla mafia'' bandito tra tutte le scuole della regione Calabria.
''Adriana Musella - e' scritto in una nota - e' stata ricevuta al Quirinale
nella serata di lunedi' 15 novembre dal consigliere per gli affari interni
del Presidente. Ulteriori modalita' per la consegna dell' onorificenza
saranno stabilite dal cerimoniale della Presidenza nei prossimi giorni''.
Il coordinamento ''Riferimenti'' e' stato fondato dal giudice Antonino
Caponnetto nel 1995. L'Impegno dell' associazione di testimonianza e
sensibilizzazione civile e' iniziato in Calabria ma poi ha esteso il
suo raggio d'azione e d'intervento su tutto il territorio nazionale
coinvolgendo magistrati, giornalisti, studiosi, insegnanti, ricercatori
e studenti. Adriana Musella, coordinatrice di Riferimenti sino al 6
dicembre 2002 e' stata eletta presidente dopo la morte del giudice Caponnetto.
La Musella ha iniziato il suo impegno a seguito di una tragica vicenda
che l' ha toccata personalmente: l' assassinio del padre, l' imprenditore
Gennaro Musella, un ingegnere di origini salernitane che operava da
decenni in Calabria. Domani sera, giovedi' 18, la Musella sara' ospite
nella trasmissione ''Punto e a capo'' di Daniela Vergara su Rai due
che trattera' il tema della lotta alla criminalita' organizzata.
Inchiesta
DDA, convocato il procuratore capo Lombardi per la nomina di Spagnuolo
17/11 Un membro laico del CSM Giuseppe Di Federico,
ha chiesto la convocazione del procuratore capo di Catanzaro, Mariano
Lombardi, per chiarire i motivi per i quali quest'ultimo ha nominato
a coordinatore della Dda catanzarese Mario Spagnuolo, magistrato che
indaga sull'inchiesta di Reggio Calabria. Il caso, peraltro, era già
all'attenzione del CsM perché il mese scorso il procuratore della
Dda di Catanzaro, Eugenio Facciolla, aveva presentato osservazioni al
contro la nomina del suo collega a coordinatore della procura antimafia.
Facciolla avrebbe giudicato illegittima e caratterizzata da vizi procedurali
la nomina di Spagnuolo, e in questo senso aveva espresso le sue osservazioni
al Consiglio giudiziario e al CSM. La nomina di Spagnuolo era stata
decisa da Lombardi dopo che il posto era stato lasciato vacante da Gerardo
Dominianni, distaccato di recente al Ministero della Giustizia. Secondo
Di Federico, però, Lombardi aveva optato per Dominianni soltanto
dopo aver ricevuto un rifiuto di Spagnuolo. Rifiuto sul quale, nel giro
di due mesi vi sarebbe stato un ripensamento con il conseguente avvicendamento
alla guida della procura antimafia.
Giovedì
presentazione della Fondazione Euromediterranea
17/11 Giovedì 18 novembre ore 11.00 presso la Sala Riunioni
della Provincia in Corso Telesio, n.17, il Presidente on. Mario Oliverio,
terrà una conferenza stampa per presentare lo Statuto della Fondazione
“Euromediterranea” Saranno presenti gli Assessori e i Consiglieri
Provinciali
Ex
assessore denunciato per fondi ricevuti ad un impresa poi fallita. Sequestrato
l’impianto
16/11 La Guardia di finanza ha denunciato in stato
di liberta' un imprenditore di Mileto, Girolamo Petrolo, ex
assessore all' Agricoltura della Provincia di Vibo Valentia, con l'
accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso materiale nell'
ambito di un' inchiesta su una cooperativa agricola per la quale lo
stesso imprenditore aveva ottenuto un finanziamento, con i fondi della
legge 44, di due milioni di euro e che, successivamente, e' stata dichiarata
fallita. L' indagine, svolta dalla Compagnia di Vibo Valentia delle
fiamme fialle, ha portato alla scoperta di atteggiamenti truffaldini,
secondo la Guardia di finanza, messi in atto in modo premeditato da
parte dell' imprenditore denunciato, presidente della stessa cooperativa,
che aveva ottenuto il finanziamento per l' avvio di un allevamento di
ovini e di un impianto per la trasformazione del latte. La truffa sarebbe
stata commessa ai danni di 19 giovani disoccupati di Mileto coinvolti
nella vicenda come soci della stessa cooperativa, denominata Aurora.
I comportamenti dell' imprenditore, secondo quanto ha riferito la Guardia
di finanza, hanno creato i presupposti per la disgregazione dell' azienda,
che non ha raggiunto gli obiettivi per i quali aveva chiesto ed ottenuto
i finanziamenti. Ai soci, inoltre, l' imprenditore avrebbe fatto credere
falsamente che il progetto finanziato era stata realizzato, attuando
cosi' nei loro confronti un comportamento truffaldino visto che il fallimento
dell' iniziativa in realta', secondo gli investigatori, sarebbe stato
premeditato. Successivamente l' imprenditore, una volta ottenuti i finanziamenti,
avrebbe espulso i 19 giovani coinvolti nell' iniziativa come soci. La
Procura della Repubblica di Vibo Valentia, su richiesta della Guardia
di finanza, ha disposto il sequestro del patrimonio della cooperativa,
comprendente ottanta ettari di terreno, cinque capannoni, due trattori
e l' intera attrezzatura. L’ ex assessore all' Agricoltura della
Provincia di Vibo Valentia, difeso dall' avvocato Giuseppe Altieri,
ha fatto, in serata alcune precisazioni. ''Girolamo Petrolo - scrive
l' avv. Altieri - da circa quattro anni non riveste la carica di presidente
della cooperativa Aurora. Per quanto riguarda le accuse formulate, si
precisa che fin dal maggio 2003 il mio assistito ha collaborato con
gli inquirenti per chiarire la propria posizione. In quella sede ha
dimostrato la corretta destinazione dei fondi erogati e le spese sostenute
anche attraverso il deposito di un voluminoso dossier nel quale vengono
riportate tutte le attivita' svolte per l'attuazione del progetto finanziato
e soprattutto viene dato atto che i fondi spesi per la realizzazione
delle opere sono superiori a quanto finanziato. Si e' trattato di un
valido progetto agroindustriale, interamente realizzato seguendo tutte
le indicazioni della societa' per l'imprenditoria giovanile, ma che
dopo i primi anni di attivita' si e' scontrato con una situazione di
mercato difficile e con una serie di furti, prima di macchinari e poi
di 560 capi di ovini, che hanno di fatto determinato la chiusura dell'
attivita'''. ''Per quanto riguarda l'esclusione di alcuni soci - afferma
ancora il difensore di Petrolo - la questione e' stata risolta definitivamente
dal giudice civile, al quale gli stessi si erano rivolti, con sentenza
che ha riscontrato la correttezza dell' operato della cooperativa. Il
mio assistito, riponendo assoluta fiducia nel sistema giudiziario, e'
certo che nel momento in cui le accuse formulate saranno sottoposte
al vaglio dei giudici competenti sara' dimostrata la sua assoluta estraneita'
ai fatti e la correttezza del suo operato''.
Intimidazione
ad un vigile urbano di Rossano
16/11 Una bottiglia contenente liquido infiammabile
e' stata lasciata da persone non identificate sul cofano dell' automobile
di un vigile urbano in servizio a Rossano. A notare la presenza della
bottiglia e' stato lo stesso vigile urbano andando a prendere l' automobile,
parcheggiata sotto la sua abitazione, per recarsi a lavoro. Sull' episodio
ha avviato indagini la Polizia.
I
comuni dell’Arberia chiedono fondi per evitare i danni del maltempo
16/11 Una richiesta di finanziamento e' stata avanzata al Ministero
dell'Ambiente dall'Unione dei Comuni Arberia per rimuovere i problemi
di instabilita' e di rischio idrogeologico presenti in molte aree rurali
della zona di San Demetrio Corone. L'importo richiesto e' di euro 13.877.285,
di cui 4 milioni sono previsti per il Comune di S. Demetrio Corone;
3 milioni per Vaccarizzo Albanese; 1.800.000 per S. Giorgio Albanese;
3 milioni a Santa Sofia d'Epiro e circa 2 milioni di euro per il Comune
di S. Cosmo Albanese. Le singole somme sono destinate alla progettazione
di nuovi canaloni, fossi di scolo, muri di contenimento e griglie, specialmente
nelle strade comunali interpoderali che consentono l'accesso nei terreni
di molte aziende agricole.
Protocollo
d’intesa tra Provincia e ordini professionali di Ingegneri ed
Architetti
16/11 Il direttivo dell’INARSIND, il Sindacato
degli Ingegneri e degli Architetti Libero professionisti, ha incontrato
l’Assessore provinciale ai lavori pubblici con delega agli Ordini
professionali, Morcavallo. L’incontro è servito per definire
un protocollo d’intesa tra i due ordini professionali e la Provincia
per migliorare il rapporto di lavoro con lo stesso ente grazie ad una
più puntuale applicazione delle recenti normative in tema di
lavori pubblici. Soddisfatto al termine dell’incontro il Direttivo
dell’ Inarsind composto dal Presidente Raffaele Agrippino, dal
Segretario Carlo De Vuono e dai componenti del direttivo: De Salvo,
Papaianni e De Rose, che ha trovato piena disponibilità da parte
dell’Assessore Morcavallo nel recepire le richieste proposte dal
Sindacato.
Dibattito
sul demanio marittimo in Prima Commissione regionale
16/11 Ampio dibattito, stamani, in Prima Commissione,
dei rappresentanti delle associazioni di categoria sul progetto di legge
che disciplina l'esercizio delle funzioni amministrative in materia
di demanio marittimo e di zone di mare territoriale. Sono stati ascoltati
Bruno Bretti e Giuseppe Albanese, della Fiba (Federazione italiana imprese
balneari), Carmelo Fiorillo, Sergio Panetta, Antonio Giannotti, Francesco
Imbroisi e Vincenzo Farina della Sib (Sindacato italiano balneari),
Claudio Bertullo e Salvatore Gallelli del settore demanio marittimo
della Regione Calabria.
I rappresentanti di categoria si sono trovati d’accordo sulla
“opportunità di prevedere nella legge quelle norme che
si rendono necessarie ad assicurare uniformità di gestione da
parte di tutti i Comuni”.
A conclusione dei lavori, il presidente Chiarella ha rilasciato la seguente
dichiarazione: “Ringrazio il consigliere Antonio Borrello per
il lavoro svolto in qualità di relatore, nel coordinare i testi
a disposizione della Commissione in materia di demanio marittimo, perché
in questo modo, si dà finalmente il via ad un provvedimento legislativo
atteso da anni, in linea con la legislazione nazionale che ha attribuito
alle Regioni le funzioni di gestione del demanio a fini turistici e
ricreativi attraverso i testi 494/93 e 647/96 e per ultimo attraverso
il dlgs 112. L’audizione dei rappresentanti delle categorie interessate
ha dato un contributo concreto, volto ad elaborare una proposta legislativa
efficace e in grado di soddisfare gli interessi legittimi pubblici e
privati. Tutto questo, lungo la strada dello sviluppo economico-sociale
dei territori marini, che aprendo alle imprese turistiche, consentirà
di investire correttamente, risorse umane e finanziarie, in un settore
che rappresenta il volano dell’economia calabrese. Ringrazio altresì,
l’assessore al demanio, dott. Raffaele Mirigliani che ha già
provveduto, nell’ultima riunione di Giunta, ad approvare un testo
in questo delicato settore, che sarà posto al vaglio del relatore
e della Commissione competente. Infine, mi auguro che in questo ultimo
scorcio di legislatura, venga approvato definitivamente questo provvedimento
che si rende necessario per un oculato e corretto utilizzo del territorio,
nel più ampio quadro disegnato dalla legge urbanistica, della
quale, mi auguro, siano finalmente pubblicate le linee guida”.
Intervento
dell’ass. Gagliardi sull’aera urbana cosentina
16/11 “La Provincia di Cosenza ha posto con forza
il problema dell’area urbana cosentina, punto qualificante del
programma del presidente Oliverio”: è quanto afferma l’Assessore
Provinciale ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi, che sottolinea altresì
come, in questa fase, la questione sia presente in modo considerevole
nel dibattito politico locale; L’Assessore Giuseppe Gagliardi
dichiara, infatti, che in tal senso è in corso un fattivo lavoro,
per dare all’idea stessa di area urbana un connotato di fattibilità
razionale e di grande valenza, così da puntare decisamente sulla
pianificazione delle infrastrutture e sull’organizzazione strutturale
dei servizi, in modo da conseguire un reale soddisfacimento delle istanze
dei cittadini. “Castrolibero – afferma ancora l’Assessore
ai Trasporti – entra a pieno titolo in questo progetto e la proposta,
fatta dalla Provincia di Cosenza alla Prima Commissione Consiliare della
Regione Calabria, per l’aggiornamento del Piano Regionale Trasporti
(P.R.T.), ne include il territorio dal punto di vista delle infrastrutture”.
Per l’Assessore Gagliardi, la razionalizzazione dei servizi di
trasporto sul territorio provinciale, e quindi sull’area urbana,
rappresenta uno tra i principali obiettivi della Provincia di Cosenza
che potrà, però, essere concretamente perseguito solo
quando l’Ente avrà la relativa competenza operativa. Nelle
more si sta lavorando per avviare il progetto della metropolitana leggera
e per impostare un piano di azioni articolato ed adeguato, finalizzato
alla progettazione di piani di bacino che tengano conto delle reali
esigenze di mobilità sul territorio.“In merito ai servizi
e alle problematiche presenti attualmente nel settore trasporti –
ha concluso l’Assessore Provinciale ai Trasporti – la Provincia
ha chiesto, in data 2 novembre 2004, di essere ascoltata in seno al
Comitato di Mobilità, al fine di illustrare alcune proposte utili
alla corretta ed equilibrata impostazione dei problemi esistenti”
Le
problematiche del lavoro nel Consiglio provinciale
16/11 Il Consiglio Provinciale di Cosenza, riunitosi
lunedì 15 novembre u.s. sotto la Presidenza dell’On. Francesco
Principe, ha affrontato problematiche tanto più importanti in
quanto riguardanti il futuro di centinaia di lavoratori e delle loro
famiglie. La questione del lavoro è sicuramente centrale nel
territorio cosentino, inserito in una Regione fra le più povere
d’Italia all’interno della quale è molto forte il
rischio della criminalità. E’ solo attraverso la salvaguardia
dei posti di lavoro, infatti, che in una situazione di crisi generale
– quale è quella che attualmente si vive in Italia ed in
Europa – si può garantire alle comunità locali,
e soprattutto a quelle meridionali, una speranza di riscatto e di cambiamento.
Di tutto ciò è fortemente consapevole il Consiglio Provinciale
di Cosenza, che ha affrontato la questione della Biblioteca Civica e
quella dei lavoratori dell’ARSSA in un’ottica unitaria,
superando schieramenti di parte e divisioni politiche.
Sulla questione della Biblioteca Civica di Cosenza, il Vice Presidente
Salvatore Perugini ha sottolineato che la posizione espressa dai Gruppi
e dai Consiglieri Provinciali è assolutamente condivisa dall’Esecutivo,
ma che occorre però chiarire alcuni punti. La Biblioteca Civica
deve certamente trovare un momento di rilancio strutturale – ha
continuato il Vice presidente – ma bisogna affrontare la questione
oggettivamente: “i problemi che la riguardano sono annosi, e si
ripropongono periodicamente, ed enti e soci devono farsi carico di un
percorso che risolva la questione. In un ultimo incontro è stato
condivisa la necessità di una modifica statutaria e di valutare
se l’intervento di altre istituzioni possa concorrere a determinare
un cambiamento: siamo impegnati ad accelerare i tempi per definire l’intera
questione ed è stata già, da noi, interpellata la Fondazione
CARIME; interpelleremo anche l’Università , chiederemo
il sostegno più sostanzioso della Regione e avvieremo un discorso
anche con il Ministero dei Beni Culturali”. Per Salvatore Perugini,
dunque, la Biblioteca è un patrimonio da difendere, rilanciandone
l’attività: “esistono tutti gli ingredienti e le
disponibilità per garantire i lavoratori e salvaguardare questa
importante istituzione culturale del nostro territorio”.
Numerosi sono stati gli interventi sull’argomento: da Marino Reda
di Rifondazione Comunista, a Piercarlo Chiappetta dell’UDC, hanno
preso la parola presidenti di gruppo e consiglieri di entrambi gli schieramenti.
Si sono, infatti, registrati gli interventi di Vincenzo Adamo del PSE,
Franco Corbelli dei Diritti Civili, Pasqualina Straface di AN, Mario
Giordano di FI, Giuseppe Aieta dello SDI, Francesco Tonnara della Margherita
e Giuseppe Gallo dei DS.
I Capi Gruppo Consiliari hanno quindi predisposto un documento comune,
nel quale si è concordato sulla necessità di un incremento
– per la Biblioteca Civica – dei contributi da parte della
Provincia e del Comune di Cosenza, oltre che di un coinvolgimento finanziario
della Regione Calabria; centrale ed imprescindibile resta, anche, la
revisione dello Statuto.
Il Vice Presidente Salvatore Perugini si è dichiarato soddisfatto
della riunione, nella quale è emersa con chiarezza la volontà
di tutti di rilanciare la Biblioteca Civica in maniera strutturale,
a partire dalle modifiche statutarie: “su queste premesse –
ha concluso Perugini – la Provincia da domani è già
impegnata”.
L’Ordine del Giorno è stato, quindi, approvato all’unanimità.
Si è quindi passati a discutere l’interrogazione, presentata
dal Consigliere Luigi Garofalo, sui lavoratori ARSSA a rischio di licenziamento,
alla quale ha risposto il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario
Oliverio.
“Su questa questione – ha detto Mario Oliverio – che
riguarda gli operai del Centro Sperimentale di Sibari, sono in gioco
circa trenta posti di lavoro. L’ARSSA si articola in vari centri
e perciò il problema va affrontato in una maniera più
complessiva, per sostenere l’aspetto sperimentale di un settore
primario – quale è quello agricolo – che noi valutiamo
oltremodo importante per la nostra economia”. Il Presidente della
Provincia ha quindi fatto presente che – pur se l’Ente non
ha competenze specifiche al riguardo – insieme alla Giunta ha
stabilito di incontrare il Presidente dell’ARSSA Antonio Pizzini,
per affrontare complessivamente l’intera problematica. Il consigliere
Luigi Garofalo si è, dunque, dichiarato soddisfatto.
Il Consiglio provinciale si è occupato, ancora, di altre due
interrogazioni.
Sull’interrogazione del Consigliere Elio Filice, inerente il Servizio
Civile dell’Ente Provincia, ha risposto l’Assessore alle
Politiche Sociali Ferdinando Aiello, riferendo che non c’è
stata materialmente la possibilità di operare l’accreditamento
al Servizio Civile Nazionale perché all’atto dell’insediamento
della Giunta Provinciale i termini erano già scaduti; è
stata, però, data la disponibilità in tal senso.
Sull’ interrogazione, infine, presentata dal Cons. Antonio Pucci
ed inerente la costruzione del nuovo edificio da adibire a sede del
Liceo Scientifico e del Liceo Classico di Trebisacce ha risposto l’Assessore
all’Edilizia Pubblica e Scolastica, Avv. Oreste Morcavallo. “La
volontà dell’amministrazione – ha dichiarato l’Assessore
Morcavallo - è quella di realizzare l’istituto nel più
breve tempo possibile, dopo aver risolto i problemi burocratici. La
disponibilità del terreno non riguarda però la Provincia
di Cosenza, ma il Comune, che deve intervenire in merito”. L’Avv.
Oreste Morcavallo ha quindi concluso informando che, nei prossimi giorni,
verrà dato l’incarico progettuale; la palestra, invece,
sarà inserita nel Programma delle Opere Pubbliche 2006. Il Conigliere
Pucci si è ritenuto soddisfatto della risposta, relativamente
alla disponibilità di fondi per la Palestra; ma resta comunque
– a suo avviso – il problema tecnico dell’inidoneità
del sito.
Amendola
(DS) chiede l’intitolazione di una sala del Consiglio regionale
a Giuditta Levato
16/11 L’intitolazione di una delle sale del Consiglio
regionale a Giuditta Levato, la contadina di Calabricata (una frazione
di Sellia Marina in provincia di Catanzaro) uccisa il 28 novembre del
1946 mentre difendeva le terre assegnate ai cafoni calabresi dallo Stato.
E’ la richiesta che il consigliere regionale dei Ds, Franco Amendola,
ha formalizzato, con una lettera, all’Ufficio di Presidenza del
Consiglio regionale.
Amendola ha chiesto che “il Consiglio assegni un riconoscimento
storico ad una donna che ha pagato un prezzo altissimo per far crescere
la democrazia nella nostra regione”.
Si trasmette la lettera nella sua stesura integrale
“Da qualche tempo, la storia tragica della contadina di Calabricata,
una frazione di Sellia Marina in provincia di Catanzaro, ha ripreso
a destare interesse soprattutto tra i giovani. Uccisa durante l’occupazione
delle terre, Giuditta Levato, torna all’attenzione delle cronache
e di lei s’interessano amministratori pubblici, sindacalisti (la
Cgil le ha intitolato la Camera del Lavoro di Sellia Marina) e cittadini.
Dopo un lungo periodo di lettura politica dell’evento che, in
un contesto storico in cui la contrapposizione ideologica era prevalente,
consentiva raramente il confronto sereno tra visioni diverse del mondo,
finalmente oggi si riscopre, da ogni parte, il senso positivo di quel
triste avvenimento, che diede l’avvio alla lotta per le terre
in Calabria.
Si riscopre, anche attraverso le vicissitudini della donna di Calabricata
“il contributo originale - come scrisse il professor Paolo Cinanni
in un memorabile saggio sulle lotte per la terra tra il 1943 e il 1953
- delle popolazioni meridionali alla lotta generale per fare avanzare
la rivoluzione democratica, e per il rinnovamento strutturale del Mezzogiorno”.
Cosi come, lentamente ma senza più pregiudizi, si riconosce che
la nostra democrazia è fondata anche sul sangue di braccianti,
lavoratori della terra e contadini che non chiedevano altro, in quegli
anni bui, se non di poter coltivare delle terre incolte per sfamare
le proprie famiglie nella prospettiva di una generale riforma agraria.
Nel 1946, esattamente il 28 novembre, Giuditta Levato, contadina di
31 anni, fu uccisa mentre, assieme ad altri contadini, occupava le terre
che erano state loro assegnate dallo Stato (più precisamente
dalla Commissione provinciale per le terre incolte) all’indomani
dei decreti Gullo. Avvisate del sopraggiungere di una mandria di buoi
di proprietà dell’agrario Pietro Mazza sulle terre già
seminate dalla cooperativa di Calabricata “le donne del paese
accorsero sulle terre per scacciarvi i buoi e salvare le loro semine
dalla distruzione”.
Giuditta Levato, che guidava le altre donne, aveva davanti a sé
la prospettiva di un futuro migliore, l’occasione per uscire dall’anonimato
miserabile in cui il latifondo costringeva le masse contadine, perciò
non cedette alle minacce e si mise alla testa della manifestazione che
reclamava più diritti per i contadini, giustizia sociale e una
società più giusta.
Per questi motivi cadde colpita al ventre da alcuni colpi di arma da
fuoco sparati dal campiere dell’agrario e morì “fra
atroci sofferenze” all’ospedale di Catanzaro dov’era
stata portata “insieme con la creatura che portava in grembo”.
Gli echi di quella tragedia e successivamente della strage di Melissa
sul fondo Fragalà, ma anche di tante altre vicende che vedevano
i contadini protagonisti porre indirettamente allo Stato il problema
del rinnovamento del Mezzogiorno, rimbombarono dappertutto suscitando
un’indignazione generale.
Considerato che uno dei compiti precipui dell’Assemblea legislativa
regionale è quello di essere sede di democrazia partecipata e
che essa ha sempre svolto una meritoria azione di individuazione, riconoscimento
e valorizzazione degli avvenimenti che più di altri hanno segnato
la nostra storia e consentito la nascita, anche in Calabria, di una
democrazia dal basso, chiedo che codesto Spett. Ufficio di Presidenza
dia alla contadina di Calabricata, per ciò che essa ha rappresentato
ed ancora oggi rappresenta, un dignitoso riconoscimento storico, intitolandole
una delle sale del Consiglio regionale.
Nessuno, naturalmente, rimpiange l’epoca in cui l’ideologia
era la misura di ogni cosa, però occorre anche evitare che a
quel periodo ne subentri un altro caratterizzato da dimenticanze, pigrizie
culturali e sottovalutazioni.
La riscoperta della nostra storia collettiva ed il suo pieno riconoscimento
costituiscono un punto ineludibile per irrobustire la nostra identità
soggettiva e collettiva e per rendere più forte la nostra regione;
ma rappresentano, altresì, l’unico modo per consentire
il dialogo infragenerazionale e per rendere più coscienti e responsabili
le nuove generazioni”.
A
Rogliano non necessario lo sgombero delle case. Situazione preoccupante
ma sotto controllo
16/11 Resta sotto controllo, ma non si e' resa necessaria l'evacuazione,
la situazione di circa 300 abitazioni che a Rogliano, nel cosentino,
sono a rischio per un movimento franoso che interessa la zona dopo le
piogge dei giorni scorsi. I tecnici dei vigili del fuoco, del genio
civile, della protezione civile hanno compiuto un sopralluogo al termine
del quale, secondo quanto si e' appreso, non si e' reso necessario attivare
interventi di sgombero. Tuttavia la zona, secondo quanto riferito dall'assessore
regionale alla Protezione civile, Dionisio Gallo, viene costantemente
monitorata per evitare che eventuali nuove piogge possano aggravare
la gia' difficile situazione. Oggi, infatti, la Calabria e' stata interessata
da nuove precipitazioni che pur non essendo di intensita' pari a quelle
dei giorni scorsi, vanno a colpire realta' gia' segnate dall'ondata
di maltempo dello scorso fine settimana. La Protezione civile, intanto,
ha avviato l'opera di ricognizione dei danni che dovranno poi essere
trasmessi al Dipartimento nazionale cosi' come deciso nell'incontro
svoltosi ieri sera a Catanzaro alla presenza del capo del Dipartimento,
Guido Bertolaso. Tra le zone piu' colpite, oltre a Rogliano, figura,
sempre nel cosentino, anche Tarsia, dove la pioggia caduta all'inizio
della scorsa settimana ha provocato un movimento franoso che mette a
rischio alcune abitazioni. Nel crotonese, poi, violente mareggiate hanno
gravemente danneggiato i lungomare, e le attivita' imprenditoriali che
vi si trovavano, a Ciro', Torre Melissa e Crucoli. Grave anche la situazione
nel catanzarese ed in particolare sulla fascia ionica, colpita venerdi'
scorso da una tromba d'aria. A Borgia, il centro piu' colpito, e' stata
attivata una task force di cui fanno parte, anche 50 operai idraulico
forestali ed i mezzi del Consorzio di bonifica, che dovra' provvedere
allo sgombero delle macerie, l'operazione piu' impellente al momento
e per la quale, secondo le prime stime, servira' una settimana.
Maltempo:
A Rogliano trecento abitazioni a rischio sgombero
15/11 Trecento abitazioni di Rogliano, comune capofila
della valle del Savuto, sono a rischio evacuazione per le piogge intense
degli ultimi giorni che hanno provocato un movimento franoso a valle
degli edifici. Oggi, nella zona, e' stato compiuto un sopralluogo da
parte dei tecnici dei vigili del fuoco, del genio civile, della protezione
civile per stabilire quali abitazioni devono essere evacuate. Sulla
base di quanto sara' riferito, il sindaco di Rogliano decidera', gia'
nelle prossime ore, se firmare o meno l' ordinanza di sgombero. ''Ho
parlato con il sindaco nel tardo pomeriggio - ha detto l' assessore
regionale alla Protezione civile, Dionisio Gallo - e mi ha detto che
aspettava i risultati degli accertamenti. Occorre tenere presente che
l' obiettivo prioritario e' quello della tutela della sicurezza dei
cittadini'', Sempre a Rogliano, nei giorni scorsi, sono gia' state evacuate
13 abitazioni. Sempre nel cosentino, un' altra frana mette a rischio
alcune abitazioni a Tarsia.
Passata
l’ondata di maltempo, si contano i danni. La Provincia ha speso
450.000 euro. A Castrovillari danni alle colture. La Regione proclama
lo stato di calamità naturale.
15/11 E' passata l'ondata di maltempo che per tre giorni
ha investito l'Italia creando grossi problemi in quasi tutta la penisola
e provocando anche alcune vittime.. La situazione meteo, dicono gli
esperti, e' in via di miglioramento su tutta l'Italia e dovrebbe consolidarsi
nel pomeriggio di domani. Qualche precipitazione potrebbe verificarsi
ancora su Calabria e Sicilia (oggi a Gela e' stato chiuso il porto e
le raffinerie sono al minimo della produzione) ma nulla a che vedere
con quanto accaduto nel fine settimana appena concluso. Non resta dunque
che contare i danni provocati dalle raffiche di vento che hanno raggiunto
anche i cento chilometri orari e delle piogge torrenziali che hanno
allagato migliaia di ettari di terreno, anche se una stima reale si
potra' avere solo nei prossimi giorni, quando l'acqua che ha sommerso
sopratutto campi e colture si sara' definitivamente ritirata. Danni
che secondo la Coldiretti sono ''inestimabili'' in campagna e che ha
riconosciuto lo stesso ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno.
''Abbiamo appreso con preoccupazione le notizie dei danni provocati
dal maltempo nell' Italia meridionale - ha detto - e siamo in attesa
dell' accertamento dei danni da parte delle Regioni per intervenire
con la declaratoria dello stato di calamita' naturale prevista dalla
legge 185''. In attesa di avere stime precise, le giunte regionali di
Abruzzo, Molise e Calabria hanno comunque chiesto al governo lo stato
di calamita' naturale e con ogni probabilita' faranno lo stesso anche
quelle di Basilicata e Puglia. Proprio in queste regioni si e' recato
oggi il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso per verificare
di persona la situazione e decidere con le autorita' locali i necessari
interventi. Bari e' stata la prima tappa del capo del Dipartimento,
per un incontro in prefettura con i rappresentanti degli enti locali,
seguita da Matera e Catanzaro. Un sopralluogo che ha visto il capo della
Protezione Civile soddisfatto per come sono state organizzate e gestite
le operazioni di prevenzione e soccorso. ''Prima di tutto - ha detto
in Puglia - bisogna ringraziare tutte le strutture che sono scese in
campo per gestire questa emergenza, perche' si e' potuto constatare
un vero e proprio gioco di squadra. Tutti hanno fatto il loro dovere
dopo che erano stati tempestivamente allertati''. C'e' stata dunque
un' ''un' ottima sinergia'' e, ha aggiunto, ''una volta tanto possiamo
dire che il sistema ha funzionato bene esubito''. Parole ripetute a
Matera e Catanzaro, anche se ha sottolineato che esistono situazioni
pregresse che vanno risolte per evitare il ripetersi di situazioni come
quelle vissute in Basilicata e Calabria. Per questo, ha spiegato bisogna
accelerare le procedure di messa in sicurezza. Il capo della Protezione
Civile ha sostenuto che una volta valutati i danni si vedra' in quali
forme disporre un intervento finanziario e ha annunciato che proporra'
al governo di chiedere per Metaponto lo stato di emergenza in modo da
far fronte ai danni provocati dall' alluvione. Chiedono invece esplicitamente
''misure urgenti e
straordinarie'' per la Basilicata e la Puglia, i deputati dell'Ulivo
Molinari, Ria, Potenza e Lettieri che hanno scritto un'interrogazione
ad Alemanno.
E la Giunta della Provincia di Cosenza fa il punto della situazione.
Il maltempo, i gravi danni riportati sul territorio provinciale, il
punto sulla situazione dopo giorni e giorni di lavoro ininterrotto da
parte delle squadre predisposte dalla Provincia, sono state all'ordine
del giorno di una seduta di Giunta convocata dal Presidente Oliverio
nel pomeriggio di oggi in via straordinaria. A comunicare al governo
provinciale gli esiti di una serie di interventi che hanno totalmente
impegnato uomini e mezzi dell'Amministrazione, l'Assessore alla Viabilita',
Arturo Riccetti, il quale, sulla base di una prima dettagliata stima
dei danni subiti, in seguito all'ondata di avverse condizioni metereologiche
giudica siano pari a 450.000 Euro, gia' spesi dalla Provincia di Cosenza
per le prime urgenti azioni, a fronte di un totale calcolato, ad oggi,
di circa 6 milioni di Euro. Il Presidente Oliverio, dal canto suo, ha
comunicato all'Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Grimaldi, la
necessita' di predisporre ''provvedimenti adeguati per far fronte all'emergenza
ed ai danni, che hanno interessato civili abitazioni, viabilita', strutture
ed aziende artigianali, agricole, industriali della provincia di Cosenza''.
In particolare, ha sottolineato il Presidente della Provincia che gia'
lo scorso sabato aveva investito la Regione Calabria della richiesta
di proclamazione dello stato di calamita' naturale, ''per le zone maggiormente
colpite dal maltempo, quali i Comuni del Savuto, Tarsia, la zona servita
dalla strada Lago-Potame, l'Alto Jonio e l'Alto Tirreno, nonche' le
aziende della Piana di Sibari''. Nel corso della riunione di Giunta
straordinaria, il Presidente Oliverio ha sottolineato il grande aiuto
venuto da tutto il personale dell'Amministrazione che, per ore ed ore,
nel corso di questi giorni di emergenza, anche di notte laddove necessitava,
si e' prodigato senza risparmio per rendere meno pesanti i disagi per
la popolazione.
Anche l' assessore comunale all' Agricoltura e alla Protezione
civile di Castrovillari, Eugenio Salerno ha scritto al Ministro
dell' Agricoltura e all' assessore regionale al ramo per evidenziare
la grave situazione venutasi a creare nei raccolti in seguito alle intense
e abbondanti precipitazioni abbattutesi sul territorio.
La
Giunta regionale approva interventi per 55 milioni di euro ad alcune
ASL
15/11 Una delibera per la riformulazione del programma
regionale di interventi, per un ammontare di circa 55 milioni di euro
distribuiti tra alcune unita' sanitarie locali, e' stata approvata dalla
giunta regionale. La delibera era stata proposta dall'assessore alla
sanita', Giovanni Luzzo. ''In questo ambito - e' scritto in una nota
dell'ufficio stampa della giunta regionale - e' stata recuperata la
somma di circa otto milioni di euro, necessaria per l'integrazione del
finanziamento finalizzato alla 'riconversione del complesso ospedaliero
di Chiaravalle centrale in struttura per la riabilitazione cardiologia,
respiratoria e neuromotoria'''. ''Con questo atto formale - ha detto
Luzzo - che consentira' la ristrutturazione del nosocomio vengono definiti
gli impegni assunti a suo tempo dalla Giunta. Un provvedimento con il
quale certamente si dara' la giusta risposta alla larga utenza di quel
comprensorio mettendo un punto fermo nella risoluzione dell'intera problematica''.
Su proposta dell'assessore all'agricoltura Giovanni Dima, e' stata approvata
una proposta di legge, che passa ora al vaglio del Consiglio regionale,
''in materia di organismi geneticamente modificati (o.g.m.), coltivazione,
allevamento e commer-cializzazione''. Su proposta dell'assessore all'Ambiente
Domenico Basile e' stato approvato lo schema del protocollo d'intesa
tra la Regione e l'Ente Parco naturale regionale delle Serre.
La
Giunta regionale esprime solidarietà all’ass. Sarra
15/11 La Giunta regionale si e' espressa sulle vicende
giudiziarie in cui e' coinvolto l'Assessore Alberto Sarra, indagato
nell' ambito dell' inchiesta della Dda di Reggio Calabria su presunte
espressioni effettuate verso magistrati reggini. ''Fermo restando che
la magistratura - si legge in un documento - debba svolgere la sua funzione,
si esprime solidarieta' all'assessore Sarra, convinti che potra' dimostrare
presto la sua estraneita' ai fatti di cui viene accusato''.
Riunione
in Prefettura per la scelta del sito dove porre l’impianto dei
rifiuti che servirà il Pollino
15/11 L' individuazione del sito dove realizzare l'
impianto di selezione dei rifiuti a servizio del comprensorio del Pollino
e' stato l'argomento di una riunione svoltasi stamane nella prefettura
di Cosenza. All'incontro ha partecipato il prefetto Diego D'Amico, con
il commissario delegato per l' emergenza ambientale Prefetto dott. Domenico
agnato, il presidente della Provincia, Mario Oliverio, i 26 sindaci
del comprensorio del Pollino, il presidente della Comunita' montana
del Pollino, il Presidente del Consorzio dei Comuni Acea. ''Al termine
di un ampio dibattito - e' scritto in una nota - nel corso del quale
sono state fornite ampie assicurazioni da parte del Commissario delegato
sulla esclusiva destinazione dell' impianto da realizzarsi ai rifiuti
solidi urbani prodotti nell' area in questione nonche' in ordine all'
assenza di inquinamento ambientale derivante dalla gestione di detto
impianto, si e' convenuto che, in tempi brevissimi, i Sindaci, sulla
base dello studio effettuato dall' Universita' della Calabria e salvo
ulteriori diverse disponibilita' che dovessero emergere comunicheranno
al presidente della Provincia, il sito ove realizzare l' impianto, per
la successiva segnalazione all' Ufficio del Commissario delegato''.
''Tutti gli intervenuti - prosegue la nota - hanno convenuto sulla indifferibile
esigenza di realizzare in tempi brevi l' impianto di preselezionamento
atteso l' imminente esaurimento della capacita' delle discariche attualmente
in esercizio e l' impossibilita' di ampliarle o autorizzarne di nuove,
con la conseguenza che a fine anno i rifiuti del comprensorio dovranno
essere conferiti in siti posti fuori provincia con notevolissimo aggravio
finanziario per i cittadini. Nel corso della riunione il Presidente
della Provincia si e' soffermato in modo particolare sull' esigenza
di conseguire in tempi rapidi percentuali di raccolta differenziata
dei rifiuti in linea con gli obiettivi fissati dalla normativa, auspicando
di pervenire ad una soluzione condivisa sulla scelta del sito nei tempi
rapidi imposti dall' attuale situazione''. ''Nei prossimi giorni il
Prefetto - conclude la nota - d' intesa con il commissario delegato
ed il presidente della provincia, convochera' altre riunioni con i sindaci
dei rimanenti comprensori per l' individuazione dei siti dove realizzare
i rispettivi impianti di preselezione''.
Inchiesta
DDA: Parte l’istruttoria del CSM che chiede la copia degli atti
al procuratore Pudia
15/11 Parte l'istruttoria del Csm sul ''caso Calabria''.
La prima Commissione di Palazzo dei marescialli ha deciso oggi di chiedere
al procuratore generale di Catanzaro Domenico Pudia copia degli ''atti
rilevanti'' dell' inchiesta della procura sui presunti condizionamenti
che sarebbero stati messi in atto nei confronti di alcuni magistrati
della Procura distrettuale reggina, oltre che l'ordinanza di custodia
cautelare emessa dal gip. L'intervento del Csm e' legato al coinvolgimento
nell' inchiesta di un consigliere della Corte di Cassazione Paolo Antonio
Bruno, indagato per associazione mafiosa. L'istruttoria avviata dalla
Prima Commissione e' tuttavia piu' ampia: c'e' anche un secondo filone,
oggetto di un fascicolo aperto da tempo e relativo ai problemi organizzativi
della Procura di Reggio Calabria, legati soprattutto ai rapporti tra
i magistrati dell'ufficio. Per approfondire questi nodi la Commissione
ha deciso di convocare per il il 30 novembre prossimo il procuratore
generale di Reggio Antonio Marletta, oltre che acquisire copia delle
''tabelle'' cioe' del piano organizzativo della procura di Reggio. In
particolare, Marletta dovrebbe essere sentito su un conflitto tra il
procuratore di Reggio Antonino Catanese e il sostituto procuratore Francesco
Mollace; sulla vicenda sono stati svolti accertamenti da parte dell'
ispettorato di via Arenula, al termine dei quali, nel febbraio scorso,
il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha chiesto al Csm il trasferimento
d'ufficio per incompatibilita' per Mollace. Il contrasto sarebbe relativo
alla gestione di alcuni fascicoli processuali che Mollace avrebbe tenuto
anche dopo aver lasciato la Dda e che il capo della procura, trascorso
un certo periodo di tempo, gli avrebbe chiesto di restituire.
Il
COISP annuncia “Entro fine anno il potenziamento del Commissariato
di Rossano”
15/11 Per far fronte all'escalation della criminalita'
organizzata della Sibaritide, entro la fine dell'anno, il commissariato
di polizia di Rossano potra' disporre di piu' mezzi e di un organico
piu' consistente. Lo ha fatto sapere il segretario provinciale del Coisp
(Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia),
Fabio Toscano, che insieme al segretario regionale, Giovanni Fortino,
hanno incontrato il Questore di Cosenza, Guido Marino, il quale si e'
impegnato ha soddisfare la richiesta del Sindacato. Tra le altre richieste
del Coisp, che il Questore ha promesso di valutare attentamente, l'istituzione
permanente presso la struttura ferroviaria di Sibari di un distaccamento
del Nucleo Prevenzione Crimine Calabria, in ausilio alle forze dell'ordine
in servizio nella zona compresa fra Castrovillari, Cassano Jonio e Rossano-Corigliano,
nonche' un posto di polizia di frontiera presso il porto di Corigliano,
il cui attuale servizio di sicurezza, controllo e concessione visti,
compito specifico della Polizia di Stato, viene svolto dagli uomini
della Questura di Crotone, ''con grosso dispendio di risorse''.
Francesco
D’Ambra eletto presidente provinciale della FAIB-AISA
15/11 E' Francesco D'Ambra, operatore commerciale di
Castrovillari, il presidente provinciale della Faib-Aisa cosentina.
Nel corso dell'assemblea e' stata eletta anche la presidenza provinciale
che, riunitasi immediatamente, ha eletto i quattro vicepresidenti. All'incontro
ha partecipato anche l'Assessore alle attivita' produttive del comune
di Cosenza, Giancarlo Morrone, e il Presidente regionale della Faib,
Luigi La Porta. Quest'ultimo ha tenuto una relazione in merito ai problemi
della categoria in Italia e soprattutto in Calabria. Il coordinatore
della Faib di Cosenza, Francesco D'Ambra, ha ribadito i problemi specifici
presenti sul territorio auspicando un maggior coinvolgimento degli operatori
tutti per la soluzione degli stessi. Il Segretario Regionale della Faib,
Rosario Antipasqua, ha illustrato poi la proposta di legge regionale
avanzata dalla categoria per razionalizzare la rete dei distributori
in Calabria, legge che tutt'ora manca. Dopo l'intervento di molti degli
operatori presenti, ha concluso il dibattito il Presidente Regionale
della Confesercenti Domenico Bilotta.
Sequestrati
oltre tre quintali di marijuana custoditi in un furgone fermo all’aereoporto
di Lamezia. Due arresti.
15/11 Oltre tre quintali di marijuana sono stati sequestrati
dalla Polizia di Stato nel corso di un' operazione condotta nella zona
di Lamezia Terme. Durante il servizio, finalizzato alla lotta contro
il traffico e la cessione di sostanze stupefacenti una donna, Giovanna
Sinopoli, di 37 anni, ed un ragazzo di 17 anni sono stati arrestati
nel corso dell' operazione, compiuta dagli agenti della PolAria e del
commissariato di Lamezia Terme. Ingente il quantitativo di stupefacente
sequestrato: oltre 316 chilogrammi di marijuana. Nell'ambito dell'operazione
gli agenti stanno ricercando una terza persona. L’operazione è
nata allorquando, da alcuni giorni, gli agenti della PolAria avevano
notato un minore che si aggirava nei pressi dell'aeroporto a bordo di
un motorino. Quando e' stato deciso di fermarlo per un controllo il
minore ha cercato di scappare ma e' stato bloccato al termine di un
breve inseguimento. Sul motorino condotto dal minore, gli agenti hanno
trovato un panetto di marijuana, alcuni documenti e la chiave di un
furgone Ford Transit. Dagli accertamenti e' emerso che il minore aveva
stretti contatti con un gruppo di persone di Falerna. Da li sono scatate
le indagini degli agenti della polizia che sono riusciti ad individuare
Giovanna Sino poli, proprietaria del furgone Ford, che era stata lasciato
il 10 novembre scorso in un parcheggio custodito dell'aeroporto di Lamezia.
Quando gli agenti si sono recati nell'abitazione della donna hanno trovato
lo scontrino rilasciato per il parcheggio del furgone. Gli investigatori
hanno quindi effettuato una perquisizione nel furgone dove sono stati
trovato 315 chili di marijuana. La droga era stata sistemata in intercapedini
e doppifondi ricavati all’interno dello stesso furgone.
Otto
arresti in provincia ad opera dei Carabinieri
15/11 I carabinieri di S. Demetrio Corone congiuntamente
a quelli di Corigliano Calabro e S. Giorgio Albanese, hanno arrestato
Gennarino Salvatore Vitteritti, pensionato di 78 anni e i due figli
Vincenzo di 25 anni e Vittorio di 19 anni, entrambi studenti, per detenzione
abusiva di arma, modificata, cartucce e polvere da sparo. Durante una
perquisizione domiciliare in contrada ''Piedigallo'', i militari dell'Arma,
hanno trovato un fucile a canne mozzate calibro 20, nascosto in una
masseria insieme a delle cartucce e a 3 barattoli di polvere da sparo
per 500 grammi. L'arma era stata rubata nel 1997 a S. Demetrio. Dopo
essere stati arrestati i tre sono stati rimessi in liberta' a norma
del 121 c.p.p. dal Pm di turno. - A San Giovanni in Fiore i militari
della locale Stazione hanno tratto in arresto Rosario De Marco, di 28
anni, muratore e Francesco Granato, (28), disoccupato, per furto aggravato
in concorso denunciando contestualmente due minori per concorso in furto
aggravato. I carabinieri di Cassano Ioio, invece, hanno arrestato Frank
Cristaldi, di 34 anni, e Armando Caputo, di 44, in esecuzione di ordinanze
emesse dall' autorita' giudiziaria. Il primo e' accusato di violazione
della sorveglianza speciale e il secondo di furto aggravato. Entrambi
hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Uno studente universitario,
M. R. M., di 26 anni, e' stato arrestato dai carabinieri a Lattarico
per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso
di controlli i carabinieri hanno effettuato una perquisizione sull'automobile
del giovane dove hanno trovato e sequestrato 20 grammi di marijuana
Convegno
regionale sul mobbing il 19 a Soverato
15/11 Organizzato dal Gruppo consiliare alla Regione
Calabria del Nuovo Psi, il 19 vovembre, alle ore 16,30, si terra' il
convegno sul mobbing ''Una legge contro i soprusi e le molestie morali
nei luoghi di lavoro''. Introduce e coordina i lavori il Presidente
del gruppo, Francesco Galati, promotore della legge regionale. Dopo
il saluto del Sindaco di Soverato, Raffaele Mancini, interverranno Antonio
Viscomi, ordinario di diritto del lavoro dell'Universita' ''Magna Graecia''
di Catanzaro; Maria Teresa Laino, responsabile della scuola romana di
Psicologia familiare - sez. di Crotone; Vincenzo Galati, giudice del
lavoro presso il tribunale di Catanzaro; Roberto Castagna, Segretario
generale della Uil Calabria; Giovanni Luzzo, Assessore alla Sanita'
della Regione Calabria. Dopo ilo dibattito, concludera' i lavori Saverio
Zavettieri, Assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Calabria.
Parteciperanno al convegno Sindaci, amministratori, forze politiche
e sociali e cittadini.
Incontri
sul volontariato ad Acri, Montalto e Rogliano
15/11 Continuano con successo gli incontri di promozione
dell’Associazione Volontà Solidale - Centro di Servizio
per il Volontariato della Provincia di Cosenza su tutto il territorio
provinciale.
I Centri di Servizio per il Volontariato sono organismi previsti dalla
Legge Quadro sul Volontariato (art. 15 della legge 11 agosto 1991 n.
266), presenti ormai su tutto il territorio nazionale dagli anni 1997-98.
I centri calabresi sono stati invece istituiti nel 2003 e sono stati
resi operativi nell’anno in corso, sono 5 e operano a livello
provinciale. Essi sono essenzialmente uno strumento di sostegno, promozione
e valorizzazione del volontariato. L’obiettivo degli incontri
di promozione dal titolo “Fare Volontariato nei nostri paesi.
Servizi ed idee per promuoverlo. Un confronto fra esperienze locali
e Centro Servizi Volontariato” è quello di incontrare le
associazioni presenti sul territorio, confrontarsi e riflettere con
loro sul modo di fare volontariato e presentare le attività e
i servizi del centro.
Ecco il calendario degli incontri della settimana:
Martedì 16 novembre, Rogliano:
Centro “Costruire il Domani”, Via Regina Elena (ex Istituto
Canossiano) – ore 16.00.
Giovedì 18 novembre, Acri:
Sala Comunale Vincenzo Padula- ore 16.00.
Venerdì 19 novembre, Montalto:
Centro di aggregazione sociale “Il Villaggio”, Via Villaggio,
Montalto Uffugo - ore 16.00.
La
Provincia dichiara: “A Rogliano persiste il pericolo di frane.
Viabilità sotto controllo”
15/11
“Sotto controllo la viabilità, in località Balzata
di Rogliano, grazie al tempestivo intervento dell’Ufficio Tecnico
Provinciale che ha lavorato incessantemente per limitare i danni del
dissesto idrogeologico e garantire sicurezza alla cittadinanza”:
è quanto afferma il Consigliere Provinciale Marino Reda (nella
foto), che in questi giorni ha seguito costantemente e da vicino
l’evolversi della situazione che destava preoccupazione per il
persistere della gravità e dell’imprevedibilità
delle condizioni atmosferiche.
Gli eventi metereologici avversi di questi ultimi giorni, caratterizzati
da piogge forte e persistenti che hanno interessato l’intera Valle
del Savuto e, in particolare, il territorio del Comune di Rogliano,
hanno causato notevoli danni alle infrastrutture pubbliche e private,
interessando anche immobili di civili abitazioni. La preoccupazione
maggiore riguarda proprio le abitazioni private, interessate da un non
sottovalutabile fenomeno di dissesto, con scorrimento superficiale di
acqua e fango.
“Questi edifici – continua il Consigliere Reda – sono
posti su un versante che ha già subito fenomeni franosi complessi,
legati sia agli stessi interventi tecnici ed edilizi sul territorio
che a normali processi di evoluzione del versante; e il persistere del
cattivo tempo potrebbe determinare l’accentuazione di questi fenomeni,
con interessamento di tutte le strutture”.
Per il Consigliere Reda, la Provincia di Cosenza – grazie alla
professionalità ed all’abnegazione del Dirigente per la
Viabilità, Ing. Francesco Basta, del Capo Servizio Aniello De
Angelis e del Capo Cantoniere Serafino Bianco – ha dato ancora
una volta prova di grande affidabilità relativamente alla tutela
della sicurezza dei cittadini e del territorio, esaltando il proprio
ruolo di ente al servizio degli interessi e dei bisogni della comunità
amministrata. Poiché, però, uno studio effettuato dalla
Regione Calabria considera questo versante “area soggetta a pericolo
di frane”, è necessario che “la Provincia si faccia
carico dell’apertura di un tavolo di trattative con la stessa
Regione Calabria, per la risoluzione definitiva dell’ormai annoso
stato di pericolo e di crisi, invitando l’Ente regionale ad effettuare
gli interventi di emergenza necessari alla salvaguardia della pubblica
e privata incolumità”. In particolare, secondo Marino Reda
è urgente sollecitare la Regione Calabria per la realizzazione
delle opere di consolidamento dei corpi franosi di particolare pericolo
per le abitazioni e le infrastrutture; e per una ricognizione puntuale
– sulla base di studi ed indagini geologiche, geotecniche ed idrauliche
– dello stato di dissesto idrogeologico del territorio del Comune
di Rogliano. Vista l’urgenza, dunque, il Consigliere Provinciale
del Partito della Rifondazione Comunista ha depositato presso l’ufficio
competente una proposta di ordine del Giorno, da sottoporre all’attenzione
del Consiglio Provinciale di Cosenza.
Continua
ad imperversare il maltempo su quasi tutta la penisola. Mancini scrive
al Ministro Pisanu per il Savuto e il sen. Gentile assicura il pronto
intervento della Protezione Civile
Continua implacabile l’allarme meteo che da tre
giorni sta mettendo in seria crisi buona parte dell’Italia. Venti
ad oltre cento chilometri orari, piogge torrenziali e mareggiate che
hanno provocato due vittime, quattro dispersi e danni in buona parte
della penisola. Una situazione che proseguira' almeno fino a domani,
quando gli esperti prevedono un miglioramento. Per questo il Dipartimento
di Protezione Civile ha emesso un nuovo allerta meteo, che di fatto
prolunga quello dei giorni scorsi e che riguarda tutte le regioni del
centro sud e parte di quelle del nord, prevedendo anche nevicate a quote
basse. E domani il capo del Dipartimento Guido Bertolaso fara' un sopralluogo
in Calabria, Puglia e Basilicata per rendersi conto dei danni e predisporre
con le autorita' locali gli interventi piu' urgenti. Anche oggi dunque
e' stata una giornata di superlavoro, soprattutto per i vigili del fuoco,
tanto che il capo del Dipartimento Mario Morcone ha disposto il raddoppio
dei turni nelle quattro regioni colpite in maniera piu' pesante: Liguria,
Toscana, Puglia e Calabria. Dagli abituali 700 pompieri si e' passati
a 1.500 per far fronte alle centinaia di chiamate. Al lumicino sono
ridotte le speranze di trovare vive altre quattro persone: il camionista
disperso ormai da due giorni nel reggino, un pescatore sparito da ieri
a Grado e due cittadini stranieri finiti in mare da una barca da diporto
al largo di Ravenna. Salvi invece 7 siciliani, recuperati in mare dalla
gendarmeria francese: stavano andando ai Caraibi ma il mare in burrasca
ha fatto naufragare la loro imbarcazione al largo della Corsica. Anche
sulla terraferma non e' stata una giornata facile, dal Friuli Venezia
Giulia alla Sicilia.. La situazione ha avuto un miglioramento nel pomeriggio,
ma in Calabria pioggia intensa, accompagnata a forti raffiche di vento,
interessano tutta la regione, ed in particolare le zone di Catanzaro
e Crotone. In provincia di Catanzaro la situazione piu' critica si registra
nella fascia jonica compresa tra Botricello e Soverato. Il prefetto
di Catanzaro, Alberto Di Pace, che dopo la tromba d' aria abbattutasi
venerdi' scorso nella zona di Roccelletta di Borgia ha costituito un
centro di coordinamento dei soccorsi, si tiene in continuo contatto
con il Dipartimento nazionale della Protezione civile. Il Prefetto ha
anche deciso di costituire un Centro operativo misto che si occupera'
in modo specifico della situazione relativa ai danni provocati dal maltempo
nella zona di Roccelletta di Borgia. La struttura, il cui coordinamento
e' stato affidato al capo di gabinetto della prefettura, il viceprefetto
Sebastiano Cento, ''dovra' predisporre e coordinare - ha detto Di Pace
- tutti gli interventi da mettere in atto in modo da ottimizzare la
capacita' di risposta alle istanze ed alle richieste che provengono
da quanti hanno subito danni a causa del maltempo''. Piogge intense
vengono segnalate anche nel Vibonese ed in provincia di Cosenza, dove
al momento, comunque, non vengono segnalate situazioni di emergenza.
Il traffico lungo l' intero tratto calabrese dell' A/3 e' rallentato
a causa della pioggia, ma si svolge al momento con regolarita'.
In serata la pioggia e' tornata a cadere pesantemente rendendo ancora
una volta difficili i collegamenti nelle strade secondarie. Le mareggiate
e bufere di vento, infine, non hanno risparmiato l'ultimo lembo di Italia,
Lampedusa: una cinquantina tra barche da diporto e da pesca sono colate
a picco, assieme ad una goletta di 25 metri. Un disastro amplificato
dalle carrette del mare dei clandestini che, rotti gli ormeggi nella
zona del porto dove vengono abbandonate, sono andate alla deriva nel
bacino. Per le prossime ore gli esperti attendono ancora venti forti,
temporali e neve anche a quote basse. Da stasera e per le prossime 24
ore, dunque, sulle regioni centro-meridionali e su Liguria, Veneto,
e Friuli Venezia Giulia ci sara' vento forte con raffiche che potranno
raggiungere i 100 kmh. Temporali anche molto intensi potrebbero invece
verificarsi sui versanti tirrenici di Sicilia e Calabria mentre e' attesa
la neve a bassa quota su Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Molise.
Un miglioramento delle condizioni si dovrebbe avere partire da domani
sera.
Sulla situazione nella provincia di Cosenza, ed in particolare nella
zona del Savuto, dove si sono avuti i danni maggiori, L’on. Mancini
ed il Senatore Gentile hanno fatto sentire il proprio intervento. Il
primo ha scritto al Ministro Pisanu chiedendo interventi rapidi, il
secondo rassicura la gente del Savuto confidando nella professionalità
della Protezione Civile Regionale.
- L’on. Giacomo Mancini ha presentato
una interrogazione al Ministro dell'Interno, Giuseppe
Pisanu, per sollecitare ''interventi urgenti da parte del Governo in
favore dei comuni del Savuto colpiti dal maltempo dei giorni scorsi''.
''Giovedi' e venerdi' - scrive Mancini nell' interrogazione - le violente
precipitazioni che hanno interessato tutto il cosentino hanno messo
in ginocchio l'intera Valle del Savuto.In particolare, i comuni piu'
colpiti sono stati quelli di Rogliano e di Parenti, dove decine di famiglie
sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Importanti
frazioni come Aguilano, Mola e Balzata, ricadenti nel territorio di
Rogliano, per lunghe ore sono rimaste isolate a causa di numerosi movimenti
franosi che hanno interessato la strada provinciale, che ha ceduto in
diversi punti. A Parenti, in particolare, ci sono stati diversi allagamenti
in edifici pubblici e in abitazioni private abitazioni e l' intensita'
delle precipitazioni ha costretto il Sindaco a disporre la sospensione
delle lezioni scolastiche. Gli amministratori locali, con dedizione
ed impegno, da giorni stanno lavorando senza sosta con il supporto degli
amministratori provinciali ed il sostegno di molti volontari, per provvedere
alle tante emergenze e, insieme, per stimare i danni, che sono apparsi
sin da subito molto ingenti''. Per questi motivi Mancini ha chiesto
al ministro Pisanu ''se non ritenga di stanziare un cospicuo finanziamento
in favore delle amministrazioni comunali della Valle del Savuto piu'
colpite da inserire nella Legge finanziaria che in questi giorni e'
all' esame del Parlamento''.
- Il sen. Gentile assicura puntualità
negli interventi - ''Verificheremo le ricognizioni effettuate
dalla Protezione civile regionale e, conoscendo la professionalita'
di Rosario Calvano, direttore generale, siamo tranquilli sulla celerita'
e sulla puntualita' degli interventi''. Lo ha detto, in una dichiarazione,
Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, facendo riferimento ai danni
provocati dal maltempo nella zona del Savuto. ''Subito dopo - ha aggiunto
Gentile - inoltreremo la richiesta di calamita' naturale per l' area
del Savuto colpita dalle devastanti precipitazioni di questi giorni.
Sono state gia' censite 48 abitazioni danneggiate, un numero destinato
a crescere, e ci sono danni ingenti per l' agricoltura e per la logistica
infrastrutturale''. ''Rassicuro gli abitanti del Savuto - ha concluso
il senatore di Forza Italia - sull'attenzione che presteremo e che sara'
confortata dai dati della Protezione civile calabrese per restituire
cio' che spetta ai cittadini colpiti dal maltempo''.
L’on.
Angela Napoli scrive al Procuratore Lombardi: “Di cosa sono accusata?”
14/11 Angela Napoli, il deputato di An, vicepresidente
della Commissione parlamentare antimafia, su cui sono in corso indagini
nell' ambito dell' inchiesta sui presunti condizionamenti sui magistrati
della Dda di Reggio Calabria condotta dalla Procura della Repubblica
di Catanzaro, ha scritto al procuratore della Repubblica del capoluogo
calabrese, Mariano Lombardi, chiedendo di conoscere le ipotesi di accusa
a suo carico. ''A Lombardi - ha dichiarato l’on. Angela Napoli
- ho chiesto di sapere se sono iscritta nel registro degli indagati
ed, eventualmente, quali sono le ipotesi di reato a mio carico. Mi sembra
un passaggio necessario per chiarire una volta per tutte la situazione
che mi riguarda''. Il deputato di An ha anche reso noto che ''per motivi
di correttezza'' non partecipera' alle riunioni nel corso delle quali
la Commissione antimafia esaminera' gli atti dell' inchiesta sui condizionamenti
sulla Dda di Reggio Calabria di cui e' stata chiesta l' acquisizione
alla Procura della Repubblica di Catanzaro. ''Fino a quando non sara'
chiarita la mia posizione - ha detto Angela Napoli - mi asterro' dal
partecipare alle riunioni della Commissione antimafia dedicate all'
inchiesta sui fatti di Reggio Calabria. Mi sembra un passo opportuno
per fare lavorare la Commissione nel modo piu' sereno e senza dubbi
di intromissione o pressione da parte mia, anche se so che a mio carico,
in realta', nell' inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica
di Catanzaro, non c' e' proprio
nulla''.
Tre
arresti per spaccio di banconote false a Castrovillari
14/11 Tre persone, Francesco Alfano, di 25 anni, Valeria
Ferrara, di 39, e la figlia di quest' ultima, Debora, di 18, sono state
arrestate dai carabinieri a Castrovillari con l' accusa di falsificazione
e spendita di banconote false. Alfano e le sue due presunte complici,
secondo l' accusa, avrebbero fatto acquisti in alcuni esercizi commerciali
di Castrovillari e Morano Calabro utilizzando banconote false da 50
euro. Gli arresti sono stati fatti a conclusione di un servizio di appostamento
fatto dai militari della Compagnia di Castrovillari, che hanno colto
in flagrante i tre riuscendo anche a recuperare otto banconote false.
Le indagini che hanno portato ai tre arresti, coordinate dal sostituto
procuratore della Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani, sono state
avviate sulla base della segnalazione di un commerciante di Morano,
vittima dell' attivita' illecita svolta da Alfano e dalle altre due
arrestate. Il commerciante ha fornito la descrizione dei lineamenti
somatici di Alfano ed il tipo di auto in possesso del giovane, consentendo
cosi' ai carabinieri di giungere ai tre arresti. Alfano e le due donne
sono stati portati nel carcere di Castrovillari.
L'ass.
Sarra risponde ai presidenti delle Province “Il decentramento
è in fase avanzata”
14/11 ''La via del decentramento con il trasferimento dei poteri dalla
Regione verso gli Enti territoriali e' indiscutibilmente in fase avanzata''.
''Risponde con toni pacati ma allo stesso tempo in maniera determinata
- riferisce una nota del portavoce del presidente della Giunta regionale
- l'assessore regionale con delega per il 'decentramento', Alberto Sarra,
ai cinque presidenti delle province calabresi che nei giorni scorsi
avevano lamentato il 'ritardo'' della Regione nel trasferimento delle
deleghe agli enti intermed''. ''L' assessore Sarra - prosegue la nota
-, su espressa delega del presidente Giuseppe Chiaravalloti, sta portando
a completamento l'attivita' avviata dall' ex assessore e attuale parlamentare
europeo, Umberto Pirilli. ''Si e' entrati - precisa Sarra - nella fase
operativa per quanto previsto dalle leggi 112 e 34 e sono in via di
definizione gli adempimenti da parte degli altri assessorati regionali
competenti''.
L’avv.
Taormina replica alla nota dei Magistrati: “Chi ha la rogna se
la gratta”
14/11 Per l' avvocato e parlamentare di Forza Italia
Carlo Taormina ''chi ha la rogna se la gratta. Mi riferisco - ha spiegato
- all' intervento dell' Anm sui casi Sme, Cogne, Brusca e Reggio Calabria.
Si tratta infatti delle vicende nelle quali la magistratura ha fatto
peggio, dando corso alle piu' inquietanti gestioni processuali che fanno
il paio con i processi contro Andreotti, Gava, Carnevale, Musotto, Cagliari,
Gardini e Moroni''. ''Nel processo Sme - ha dichiarato Taormina - la
magistratura si e' coperta di vergogna e nessuno dice che gli otto anni
di galera riferiti a Berlusconi sono oggetto di una richiesta dell'
immancabile Boccassini, dunque un pm e non un giudice. E per di piu'
di un pm che mai nessuno e' intervenuto per sostituire, visti gli atteggiamenti
tenuti nei processi riguardanti Berlusconi. Perche' deve accadere che
un pm possa dedicare la sua esistenza giudiziaria ad un solo cittadino?
Non puo' trattarsi di una ossessione poco consona ad una funzione serenamente
esercitata? Cogne - ha aggiunto Taormina, che tra l' altro e' difensore
di Anna Maria Franzoni - si segnala per unanime opinione, come il processo
peggio istruito nella storia della Repubblica e che si esprime nel peggiore
dei modi con il tentativo di criminalizzazione di un avvocato difensore.
A quando la ricerca dell' assassino vero? Brusca - ha proseguito - e'
il pentito peggio gestito ed e' l' unico criminale che i magistrati
hanno messo in liberta' nonostante abbia squagliato nell' acido una
creatura ed abbia falciato i due piu' grandi magistrati, Falcone e Borsellino,
che l' ordine giudiziario abbia mai annoverato. Quanto poi a Reggio
Calabria sono oltre 10 anni che i magistrati di Reggio, di Messina,
di Catanzaro, di Cosenza si accusano di gravissimi reati con processi
fattisi l' uno contro l' altro, spesso per interessi personali, per
la ricerca di coperture attraverso dichiarazioni di pentiti comprate
con favori giudiziari sui quali si era fermata a lungo la commissione
antimafia di Del Turco''. ''L' Anm - ha concluso l' on. Taormina - continui
pure a grattarsi la rogna ma si chieda e, se ha il coraggio, si censuri
sul perche' non ci sia mai stato il benche' minimo intervento del Csm
e si adoperi perche' cio' accada, piuttosto che buttare in politica
porcherie interne per alzare polveroni che hanno di mira l' obiettivo
di far saltare questa riforma dell' ordinamento giudiziario''.
Il
sindacato dei magistrati (ANM) insorge: “Intollerabili gli insulti
alla Magistratura”
14/11 Non sono tollerabili ''insulti'' e ''delegittimazioni''
della magistratura perche' in questo modo, soprattutto se le offese
provengono da altri poteri dello Stato, si mina ''la credibilita' delle
istituzioni''. L'Associazione nazionale magistrati scende in campo a
difesa di giudici e Pm che in questo ultimo periodo sono stati attaccati
per le loro iniziative giudiziarie, esprimendo loro ''stima e solidarieta'''.
La presa di posizione e' contenuta in un documento approvato dal parlamentino
della Anm riunito per decidere le iniziative con cui affiancare lo sciopero
del 24 novembre contro la riforma dell'ordinamento giudiziario. E si
riferisce ai casi del Pm di Milano Ilda Boccassini, del Pm di Reggio
Calabria e di quelli di Aosta che indagano sul delitto di Cogne e dei
magistrati di sorveglianza di Roma che hanno concesso benefici a Giovanni
Brusca. ''Il controllo della pubblica opinione sull'operato della magistratura
e' elemento stesso della democrazia. Ma campagne di delegittimazioni
e insulti nei confronti dei magistrati, soprattutto se provengono da
esponenti delle istituzioni, - avverte l'Anm - danneggiano la giustizia
e minano la credibilita' delle istituzioni''. Il sindacato delle toghe
elenca quindi puntigliosamente i casi ai quali si riferisce: ''In questi
ultimi giorni un pubblico ministero di Milano e' stato accusato di golpismo
ed accanimento giudiziario solo per avere nella funzione di pubblica
accusa presentato le sue motivate richieste al giudice. Nella trasmissione
televisiva del servizio pubblico 'Porta a porta' sul caso Cogne e' stato
consentito di accusare, senza replica, i magistrati che hanno condotto
le indagini di coprire i veri responsabili dell' omicidio. In Calabria
un'indagine giudiziaria ha fatto emergere un quadro di delegittimazione
orchestrata ai danni di magistrati impegnati nei confronti della criminalita'
organizzata. I magistrati di sorveglianza di Roma sono stati oggetto
di aggressioni solo per aver applicato dei benefici previsti dall' ordinamento
penitenziario e dalle leggi collegate''. Nel solidarizzare con i colleghi
l'Anm sottolinea che ''un corretto sistema istituzionale non puo' tollerare
l'offesa e la delegittimazione della funzione giurisdizionale''.
Il
45% dei comuni italiani soffre di alto rischio idrogeologico
14/11 Il 50% del territorio italiano soffre di rischio
idrogeologico cronico, 70mila persone in 20 anni sono state colpite
da eventi estremi e il 45,3% dei comuni (3.671) e' classificato con
livello di attenzione elevato o molto elevato: questa l'Italia delle
frane e delle alluvioni in cui un comune su tre svolge un lavoro negativo
di mitigazione delle alluvioni e delle frane, il 67% ha abitazioni in
aree a rischio, uno su quattro vede sorgere addirittura fabbricati industriali
in queste zone. Da tempo il ministero dell'Ambiente, la Protezione Civile
e le associazioni sciorinano i numeri di un'emergenza che non sembra
avere fine e che costa sempre di piu'. Secondo i calcoli del responsabile
dell'Ambiente, Altero Matteoli, per arginare la piena del dissesto occorre
un piano decennale di prevenzione da 35 miliardi di euro in dieci anni,
3,5 miliardi all'anno. Cifra, ha fatto notare a piu' riprese lo stesso
ministro, spesa invece dal 1991 al 2001 per fronteggiare i danni. Poca
la fortuna in questi ultimi tre anni in termini di risorse, secondo
il quadro del ministero, grandi passi avanti invece sui progetti: quasi
tutti approvati i piani di bacino mentre i lavori per la messa in sicurezza
sono gia' iniziati in tante parti d'Italia. Quindi i numeri dell'emergenza
contenuti nell'ultimo rapporto sul rischio idrogeologico del dicastero:
il territorio ''a potenziale rischio idrogeologico piu' alto'' e' pari
21.504 chilometri quadrati, di cui 13.760 per frane e 7.744 per alluvioni.
Si tratta del 7,1% della superficie nazionale per un totale di comuni
interessati di 5.553, pari al 68,8% del totale dei comuni. Nella classifica
regionale, la Valle d'Aosta e' prima per presenza di aree a rischio
potenziale in rapporto alla superficie totale con 660kmq pari al 20,2%
del territorio regionale. Seguono Campania (2.253,1 kmq, 16,5% del territorio
regionale), Emilia Romagna (3.217,2 kmq, 14,5%), Molise (615,7 kmq,
13,8%), Toscana (2.709 kmq, 11,8%) e Piemonte (2.980,7, 11,7%). Per
le province, Lucca precede tutte le altrecon il 31% di aree a rischio
potenziale in rapporto allasuperficie seguita da Parma (26,6%), Piacenza
(25,9%), Caserta(24%) e Aosta (20%). Secondo una mappa realizzata da
Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile, dei 1.173 comuni
classificati a rischio idrogeologico 'molto elevato', uno su tre e'
in forte ritardo nella lotta a questa emergenza e, sebbene quasi l'80%
delle amministrazioni comunali si sia dotato di un piano di emergenza,
solo la meta' lo ha aggiornato negli ultimi anni. Un patto per tenere
sotto controllo il rischio di frane e alluvioni e' stato firmato lo
scorso 3 novembre tra il Ministero dell'Ambiente e il Gruppo Nazionale
per la difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche del Cnr mentre, poco prima
dell' estate, il ministero ha stanziato 157 milioni di euro in oltre
130 comuni italiani per interventi di messa in sicurezza idrogeologica,
consolidamento di frane, argini e pendici, risanamento ambientale, rinaturalizzazione
e manutenzione del territorio. I fondi piu' consistenti sono andati
a Toscana (29.373.360 euro), Sicilia (18.485.109 euro), Calabria (16.564.746
euro), Lombardia (15.854.245 euro), Marche (12.909.200 euro), Basilicata
(11.099.600 euro).Di seguito i numeri piu' significativi della mappa
realizzata da Legambiente-Protezione Civile in riferimento al rischio
e alle opere di manutenzione:
Forum
regionale su legalità e sicurezza: “Calabria a due facce,
ma c’è né una che è viva e sana”. Polemiche
tra Centaro e Cisterna.
13/11 ''La criminalita' in Calabria e' libera, agisce
nella societa' e controlla il territorio''. Lo ha sostenuto l' assessore
alla Cultura della Regione Calabria, Saverio Zavettieri, concludendo
a Lamezia Terme il forum su ''Legalita' e sicurezza'', presente il presidente
della Commisione antimafia, Roberto Centaro. Zavettieri, da quando nel
febbraio scorso, ha subito un attentato, viaggia con una scorta fissa
delle forze dell' ordine, che presidiano anche le sue abitazioni di
Catanzaro e di Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria. ''La Calabria,
tra l' altro - ha aggiunto Zavettieri - e' una regione a due facce perche',
accanto alla presenza della criminalita', puo' contare su una parte
di societa' viva, moderna, e su apparati pubblici largamente sani''.
Zavettieri si e' detto anche rammaricato ''per la scarsa partecipazione
al convegno di esponenti politici ed amministratori''. Un atteggiamento,
secondo Zavettieri, ''dettato dal timore di non esporsi di fronte al
tema molto avanzato scelto per il convegno. E' necessario che la parte
buona della societa' scacci quella cattiva e, per ottenere questo, occorre
un nuovo patto tra cittadini ed Istituzioni''. Zavettieri, nel suo intervento,
ha fatto anche riferimento all' inchiesta sui presunti condizionamenti
sui magistrati della Dda di Reggio Calabria. ''Mi auguro - ha detto
- che non si utilizzi lo strumento giudiziario per fini politici, anche
perche' siamo a pochi mesi dalle elezioni. La magistratura deve essere
messa nella possibilita' di agire in assoluta liberta'. E' importante
il clima nel quale alcune inchieste prendono avvio. In ogni caso la
magistratura e' un potere terzo, autonomo ed indipendente, e deve essere
imparziale, restando estranea alle lotte politiche. Sono d' accordo
con Cossiga quando dichiara che non e' bello che il vicepresidente del
Consiglio, che nel passato e' stato acritico su altre inchieste, oggi
gridi allo scandalo perche' la vicenda interessa la sua parte politica''.
- Per Centraro si combatte anche con il
buon governo - ''Per combattere efficacemente la criminalita',
il problema non e' tanto quello delle leggi ma quello del buon governo''
ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Roberto
Centaro, ''Non possiamo attribuire solamente alle forze dell' ordine
ed alla magistratura - ha aggiunto Centaro - tutto il peso di combattere
le organizzazioni criminali. Se lo facessimo, sbaglieremmo nel modo
piu' assoluto. Chi deve combattere la criminalita' e' soprattutto la
politica, che va messa sul banco degli imputati quando non fa tutto
il possibile per giungere a questo traguardo''.
- Per il PM Facciola fenomeno mafioso sottovalutato perché generalizzato.
''Nel corso degli anni abbiamo assistito a una sorta di generalizzazione
dei problemi della mafia, accentrandola su Reggio Calabria e provincia:
questo ha fatto si' che nel corso degli anni in altre zone della regione
proliferasse indisturbata, quando invece addirittura era radicata ancor
prima della mafia reggina''. ha affermato il sostituto procuratore della
Dda Eugenio Facciola a margine del forum sulla legalita'. Questa situazione,
ha spiegato il sostituto procuratore, ''ha fatto si' che l'azione di
contrasto partisse in ritardo, azione di contrasto riferita non solo
alla magistratura ed alle forze di polizia, ma anche a livello di coscienza
politica''. Il fenomeno della 'ndrangheta, ha aggiunto Facciolla, ''e'
stato sottovalutato proprio perché da piu' parti veniva generalizzato
e concentrato su Reggio Calabria''.
Nella stessa sede, poi, si è entrati nei particolari della situazione
venutasi a creare a Reggio Calabria. Una polemica si
è anche accesa tra il presidente della commissione
parlamentare antimafia, Centaro, ed il Sostituto Procuratore
nazionale antimafia Cisterna.
- "Il ruolo della 'ndrangheta in Calabria e' di estrema preoccupazione
e allarme, cosi' come abbiamo sottolineato in piu' di un'occasione".
ha dichiarato il presidente della commissione
parlamentare antimafia Roberto Centaro. Per quanto riguarda
l'inchiesta della Dda di Catanzaro su presente pressione da parte di
organizzazioni su alcuni magistrati di Reggio Calabria, il presidente
della Commissione antimafia ha detto che "se l'inchiesta si basa
su un giornalista che dice a un parlamentare di fare un atto ispettivo,
una interrogazione parlamentare, e da qui nasce la violenza o la minaccia
nei confronti dei magistrati, la situazione e' grave, e' un attentato
alla democrazia parlamentare. Spero, quindi, ha aggiunto il presidente
dell'Antimafia, che tra le carte processuali ci sia molto di piu' e
per questo prima di esprimere vere e proprie valutazioni e' utile leggere
i documenti". Centaro ha anche sottolineato che esiste un'attivita'
di contrasto straordinaria da parte delle forze dell'ordine e della
magistratura a tutte le forme di criminalita'". Sul tavolo della
Commissione parlamentare antimafia c'e' gia' l'ordinanza di custodia
cautelare, che e' pubblica, che martedi' scorso ha portato all'arresto
di sei persone, tra le quali gli ex deputati Amedeo Matacena (Fi) e
Paolo Romeo (Psdi). Il presidente Centaro, pero', chiedera' anche di
acquisire tutti gli atti processuali relativi alla vicenda dell'inchiesta
mafia-politica. "L'obiettivo e' anche quello di verificare - ha
detto - se l'onorevole Angela Napoli, vicepresidente della commissione
parlamentare antimafia, e il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe
Valentino sono iscritti nel registro degli indagati anche perche' -
ha sottolineato- non mi risulta che abbiano ricevuto finora quell'informazione
di garanzia di cui tanto si e' detto e parlato". Anche questo per
Centaro "va valutato e se eventualmente sono iscritti nel registro
degli indagati vorremmo sapere per quale titolo di reato. Ovviamente
- ha aggiunto - puo' anche essere una notizia secretata, cosi' come
sono secretati tutti gli atti segreti della commissione''. "Approfondiremo
- ha concluso Centaro- anche la vicenda che vede magistrati di Reggio
Calabria parte offesa anche per evitare che le perplessita' che stanno
sorgendo possono far venir meno la fiducia nella magistraturache sta
svolgendo bene il proprio compito".
- Il Sostituto Procuratore Antimafia Cisterna,
in piena polemica con Centaro, ha detto che le parti
offese non devono andare via - "In Calabria esiste una grossa invasivita'
delle organizzazioni criminali, organizzazioni che si occupano un po'
di tutto: dal controllo di piccoli appalti al grande traffico di stupefacenti".
Lo ha affermato il sostituto procuratore nazionale antimafia Alberto
Cisterna a margine del forum sulla legalita' che si sta svolgendo a
Lamezia Terme. "E proprio perche' e' un'organizzazione radicata
sul territorio - ha aggiunto Cisterna - e che sul territorio vuole stare
e non vuole trasformarsi in un cartello di soggetti dediti ai traffici
di droga, ma vuole restare un'organizzazione mafiosa, che come tale
controlla e vigila tutto il territorio". In merito all'inchiesta
mafia-politca condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro,
che ha coinvolto anche alcuni magistrati, il sostituto procuratore nazionale
antimafia ha affermato "di essere particolarmente disinteressato
a questa vicenda processuale, perche' i danni che si dovevano produrre
sono stati prodotti e le cose che dovevano accadere sono accadute: si
tratta di un processo che interviene sicuramente per chiarire e accertare
dei fatti, ma abbiamo il giusto disinteresse verso queste cose, nel
senso che e' una vicenda che ci vede in una posizione marginale, perche'
le parti offese hanno sempre un ruolo marginale". Cisterna ha inoltre
dichiarato che "le parti offese del procedimento, cioe' quelli
che in questo procedimento non hanno nulla a che fare se non il fatto,
eventualmente, di essere stati oggetto di attenzioni, non debbono preoccuparsi
di andar via, altrimenti cosi' facendo, dovremmo chiedere all'assessore
regionale calabrese Zavettieri (vittima di un attentato) di andar via
e di fare l'assessore in Veneto, cosi' come il sindaco di Villa dovrebbe
fare il sindaco a Foggia, ed il sindaco di Reggio quello di Milano:
da che mondo e mondo le parti offese restano dove sono, visto che non
ci sono andate ne' volontariamente ne' per loro scelta, ma per una complessiva
organizzazione degli uffici". Dopo di che, ha aggiunto il sostituto
procuratore antimafia, "per eliminare ogni dubbio, gli indagati
si allontanano e poi faranno ritorno, cosi' come si fa per i magistrati
che quando sono indagati vengono in qualche modo messi da parte, finche'
le cose non si chiariscono". Di certo, ha commentato Cisterna,
"c'e' bisogno di chiarimenti che dara' la magistratura competente:
d'altra parte il processo e' della Direzione distrettuale antimafia
di Catanzaro che poggia su colleghi di riconosciuta professionalita',
seguita dallo stesso procuratore della Repubblica di Catanzaro, credo
che questo sia una garanzia per tutti, oltre le garanzie che ci sono
sempre, come la presunzione di innocenza che vale per chiunque e in
qualunque settore, e le garanzie che derivano dal codice, e quindi tutti
gli strumenti di impugnazione". Il sostituto procuratore antimafia
ha poi sottolineato di essere ''particolarmente disinteressato a questa
vicenda processuale, perche' ''i danni che si dovevano produrre sono
stati prodotti e le cose che dovevano accadere sono accadute: si tratta
di un processo che interviene sicuramente per chiarire e accertare dei
fatti, ma abbiamo il giusto disinteresse verso queste cose, nel senso
che e' una vicenda che ci vede in una posizione marginale, perché
le parti offese hanno sempre un ruolo marginale''. Per quanto riguarda
invece il fenomeno mafioso in Calabria, Cisterna ha affermato che ''esiste
una grossa invasivita' ed una grande presenza delle organizzazioni criminali,
che si occupano un po'di tutto: dal controllo di piccoli appalti al
grande traffico di stupefacenti, proprio perché e' un'organizzazione
radicata sul territorio e che sul territorio vuole stare e non vuole
trasformarsi in un cartello di soggetti dediti ai traffici di droga,
ma vuole restare un'organizzazione mafiosa, che come tale controlla
e vigila tutto il territorio''.
Situazione
difficile per il maltempo in Calabria. Nessuna notizia dei dispersi.
Riaperto il tratto di A3. Difficoltà sulla linea ferroviaria
dello Jonio. Rimane l’allerta della Protezione Civile.
13/11 Decine di case gravemente danneggiate e intere
famiglie evacuate; una persona dispersa e non ancora trovata; disagi
alla circolazione aerea, stradale e ferroviaria: l' ondata di maltempo
che ieri ha colpito la Calabria ha protratto i suoi effetti anche oggi,
con violenti temporali che in talune zone hanno complicato una situazione
gia' difficile. Per tutto il giorno sono proseguite, ma senza esito,
le ricerche di G.L., il camionista di 33 anni disperso da ieri dopo
che il suo camion e' stato travolto dalle acque del torrente Quarantana,
nelle campagne di Varapodio, nel Reggino. Le operazioni sono state sospese
stasera con l' arrivo dell' oscurita' e riprenderanno domattina. Oggi,
in Calabria, ha fatto capolino anche la nebbia che ha bloccato per tutto
il giorno l' aeroporto di Reggio Calabria, dove tutti i voli in arrivo
sono stati dirottati su altri scali, ed ha creato disagi, in mattinata,
in quello di Lamezia. In quest' ultimo scalo la situazione e' migliorata
in tarda mattinata e gli aerei hanno cosi' potuto atterrare e decollare
regolarmente. Disagi anche su molte strade interne della Regione, dopo
che in mattinata, e' stata riaperta la carreggiata nord dell' autostrada
Salerno-Reggio Calabria, nel tratto tra Gioia Tauro e Rosarno, chiusa
ieri in seguito ad una frana. La linea ferroviaria ionica e' stata chiusa
per alcune ore, tra le stazioni di Torre Melissa e Strongoli, nel crotonese,
per consentire una verifica tecnica precauzionale sulla linea, che in
quel tratto costeggia una scogliera, dopo le mareggiate delle ultime
ore. Sulla stessa linea si sono verificati anche dei ritardi per problemi
agli impianti che forniscono l' energia elettrica alla linea provocati
dalle forti piogge. Sempre nel crotonese, a Ciro' Marina, due plessi
scolastici dell' istituto comprensivo Don Bosco sono stati chiusi per
l' impraticabilita' dei locali dovuta alle piogge, mentre a Casabona,
lo straripamento di un torrente affluente del fiume Neto ha provocato
la morte di alcune decine di maiali in un' azienda zootecnica. Particolarmente
difficile la situazione nel catanzarese dove ieri si e' abbattuta una
tromba d' aria devastante che ha colpito soprattutto la fascia ionica
del Soveratese. La notte scorsa una trentina di automobili sono rimaste
bloccate sulla ss 280 Catanzaro-Lamezia, in direzione Lamezia, dopo
che la sede stradale era stata invasa da acqua e fango. Gli automobilisti
sono stati fatti tornare indietro dalla stradale e solo stamani la situazione
e' tornata alla normalita'. Sono stazionarie, intanto, secondo quanto
si e' appreso, le condizioni del bambino rimasto ferito ad un braccio
ieri in seguito al ribaltamento del minibus sul quale si trovava insieme
ad altri compagni. Il piccolo, nella serata di ieri, insieme al padre,
e' stato trasferito, con un aereo militare, nell' ospedale di Catania.
La situazione e' stata costantemente monitorata dal Centro coordinamento
soccorsi, presieduto dal prefetto di Catanzro, Alberto di Pace, che
ha deciso di mantenere in zona i rinforzi dei vigili del fuoco giunti
dalla Puglia e dalla Sicilia. E' stata anche avviata, da parte della
Regione, un' opera di pulitura dei torrenti dai detriti e dai tronchi
d' albero portati dal vento. La Prefettura ha anche invitato la cittadinanza
a prestare attenzione anche nelle prossime ore, visto che sono previste
condizioni meteo avverse.
- Problemi si sono registrati anche nel
cosentino. A Rogliano, nelle frazioni Balzata e Saviano,
uno smottamento ha fatto sgomberare alcune abitazioni. Intanto il presidente
dell' Anci della Calabria, Sergio Abramo, a nome dei comuni calabresi
colpiti dall' ondata di maltempo, si e' associato alla volonta' della
Giunta regionale della Calabria di chiedere la dichiarazione dello stato
di emergenza e di calamita'. Il pensiero di Abramo, in particolare,
e' rivolto ''a tutti coloro che hanno avuto le abitazioni gravemente
danneggiate e rischiano di rimanere senza tetto''.
- Violento nubifragio sull’alto
Jonio.- Un violento nubifragio si e' abbattuto, nella
tarda serata di ieri su tutto il comprensorio di Rossano. Notevoli i
danni alle colture. I vigili del fuoco del distaccamento di Rossano
e Ciro' Marina stanno ancora lavorando con le idrovore per prosciugare
i numerosi locali a piano terra invasi dalle acque nei comuni del litorale
ionico tra Rossano e Cariati dove sembra si siano registrati i danni
maggiori. Numerosi automobilisti rimasti in panne sulla strada statale
106 nei pressi di contrada Toscano, nel Comune di Rossano, sono stati
soccorsi dai pompieri. Gli stessi hanno tratto in salvo gli occupanti
di quattro autovetture che stavano percorrendo una strada interpoderale
in contrada Gammicella mare, sempre a Rossano, dove le acque straripate
da un canale di scolo hanno superato il metro d'altezza. Una famiglia
che abitava in una casa colonica in contrada Foresta di Rossano e' stata
fatta evacuare. Il Comune di Paludi e' raggiungibile soltanto da Cropalati,
per una frana che ha ostruito la provinciale 177 in direzione Rossano.
- Disagi sulla linea ferroviaria Jonica-
Il maltempo che da ieri interessa la Calabria sta provocando disagi
anche alla circolazione ferroviaria, in particolare sulla linea ionica.
I forti temporali, infatti, secondo quanto riferito da Trenitalia, mandano
in ''disconnessione'' gli impianti dell' alimentazione elettrica. I
tecnici di Rfi sono impegnati a riparare i guasti, ma intanto l' espresso
953 Bari-Reggio Calabria sta viaggiando con tre ore di ritardo e si
trova adesso nella zona di Metaponto. E' stato chiuso, invece, il tratto
tra Strongoli e Gabella, nel Crotonese, per il rischio di esondazione
del fiume Neto. Due convogli regionali impiegati sulla tratta Catanzaro
Lido-Sibari sono stati fermati uno nella stazione di Ciro' ed uno in
quella di Crotone. Trenitalia ha organizzato un servizio sostitutivo
con pullman per trasferire i passeggeri oltre il tratto chiuso. - L'
interruzione e' stata decisa a per consentire una verifica tecnica precauzionale
sulla linea ferroviaria dopo le mareggiate delle ultime ore. La verifica
dei tecnici di Trenitalia si e' resa necessaria per accertare se la
mareggiata abbia provocato problemi alla tenuta del terrapieno sul quale
corre la massicciata ferroviaria che in quel tratto costeggia una scogliera.
Nel primo pomeriggio comunque è ripreso normalmente il traffico
lungo la linea ferroviaria ionica, interrotto precauzionalmente questa
mattina, nel tratto compreso tra le stazioni di Gabella di Torre Melissa
e Strongoli, nel Crotonese. L' apertura e' stata decisa dopo che i tecnici
di Rfi hanno verificato la tenuta del terrapieno sul quale corre l'
unico binario di questa tratta, in prossimita' di una scogliera.
- Riaperto il tratto di A3 chiuso per
frana. - E' stata riaperta in mattinata la carreggiata
nord dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto tra Gioia
Tauro e Rosarno, chiusa ieri in seguito ad una frana che aveva portato
fango e detriti sulla sede stradale. Sempre stamani e' stato riaperto
anche il tratto dell' autostrada tra S. Onofrio e Mileto, nel Vibonese,
che era rimasto chiuso per alcune ore in seguito ad allagamenti della
sede stradale conseguenti le forti piogge. Adesso la circolazione sull'
autostrada e' normale, anche se la polizia stradale invita alla prudenza.
- Rimane l’allerta della protezione
Civile - Il Dipartimento regionale della Protezione
civile, d' intesa con la Prefettura di Catanzaro, sulla base dell' ultimo
avviso di condizioni meteo avverse pervenuto dal Dipartimento nazionale
di Protezione civile alle ore 18,30, dirama il seguente comunicato valido
per le prossime 36 ore: ''A causa di venti molto forti provenienti dai
quadranti settentrionali che potranno raggiungere velocita' di 40 nodi,
con raffiche anche di intensita' superiori, potranno verificarsi mareggiate
lungo i litorali calabri. Per prevenire e ridurre gli effetti conseguenti
al verificarsi di tali violenti fenomeni atmosferici, si richiama, pertanto,
l' attenzione della popolazione sulla necessita' di prestare la massima
attenzione in prossimita' di lungomari e di zone costiere adiacenti
al mare; nella fattispecie, le Capitaneria di Porto di Crotone e di
Vibo Valentia, hanno gia' provveduto ad emettere apposite ordinanze
precauzionali di chiusura con interdizione dell' accesso alle aree portuali,
in special modo lungo i moli. Particolare attenzione dovra', inoltre,
essere prestata in prossimita' di aree coperte da vegetazione ad alto
fusto per la possibile caduta di alberi o di rami, nonche' in prossimita'
di strutture precarie e/o tensostrutture. Si raccomanda, tuttavia, di
limitare ai casi strettamente necessari l' utilizzo di autoveicoli,
ed in tali casi, si raccomanda di restare la massima attenzione ai mezzi
telonati o comunque di maggiore volume, sia sulle strade urbane che
su quelle extraurbane. Il Dipartimento regionale della Protezione civile
comunica, infine, che la sala operativa regionale di Germaneto di Catanzaro
restera' attivata H24 per eventuali comunicazioni o segnalazioni di
pericolo ed ogni altra comunicazione inerente le avversita' meteorologiche
in atto''.
- Straripa il Neto e fa strage di maiali
- Lo straripamento di un torrente, affluente del fiume Neto, ha provocato
la morte, stamani, di alcune decine di maiali in un'azienda zootecnica
di Casabona, piccolo centro dell'entroterra crotonese. La provincia
di Crotone e' stata interessata da piogge intense per tutta la mattinata.
Le precipitazioni hanno provocato l'ingrossamento di diversi corsi d'acqua,
uno dei quali, stamani, e' straripato, allagando l'azienda ed un capannone
nel quale erano custoditi gli animali.
Delitto
di mafia a Lamezia, pregiudicato ucciso in una sala giochi
13/11 Un pregiudicato, Giovanni Gualtieri, di 29 anni,
e' stato ucciso stasera in un agguato a Lamezia Terme. L'omicidio e'
accaduto in una sala giochi ubicata nel centro cittadino dove il pregiudicato
era in compagnia di altre persone. Gualtieri e' stato ucciso con alcuni
colpi d'arma da fuoco. La morte dell'uomo e' stata istantanea. Sul posto
sono giunti, per le indagini, carabinieri ed agenti di polizia. Secondo
quanto e' emerso dalle prime risultanze investigative, Gualtieri sarebbe
stato legato alla criminalita' organizzata negli ambienti dei quali
potrebbe essere maturato il movente dell'omicidio. E precisamente alla
cosca della 'ndrangheta alleata con quella dei Torcasio. Secondo quanto
si e' appreso, lo stesso Gualtieri era cognato di Pasquale Torcasio,
l'unico presunto capo della cosca rimasto ancora in vita. Gli altri
esponenti di spicco del gruppo, infatti, sono stati tutti uccisi nell'ambito
dello scontro con la cosca Giampa'-Iannazzo, che negli ultimi anni ha
fatto decine di morti. Alcuni familiari di Gualtieri, considerata di
fatto una cosca satellite di quella dei Torcasio, erano stati condannati
di recente dal gup di Catanzaro, Teresa Tarantino, su richiesta del
sostituto procuratore distrettuale Gerardo Dominijanni, per associazione
per delinquere di tipo mafioso, estorsione e detenzione abusiva di armi.
Pascolava
gli animali in un fondo della Provincia. Un arresto a Rossano
13/11 Un cittadino rumeno di 37 anni e' stato arrestato
dai carabinieri a Rossano per introduzione e abbandono di animali caprini
in un fondo altrui, pascolo abusivo e danneggiamento aggravato e continuato.
Un fondo agricolo adibito alla coltura di ulivi ed agrumi di proprieta'
dell' amministrazione provinciale di Cosenza utilizzato dall' Istituto
Tecnico Agrario Statale di Rossano per le lezioni didattiche e' stato
oggetto piu' volte di introduzione di animali che hanno causato danni
ingenti alle colture e che non hanno permesso agli alunni di poter accedere
e di poter svolgere le esercitazioni. Dopo varie denunce, i militari
dell' Arma sono intervenuti sorprendendo il rumeno in flagranza di reato.
L' arrestato e' stato rimesso in liberta' dal sostituto procuratore
di turno, Paolo Remer.
Il
Parroco di S.Benedetto Ullano in cerca di fondi per separare due gemelle
unite nella parte superiore della testa
13/11 Da oltre un anno le lacrime solcano il viso di
padre Alin Dogaru, di 29 anni, un prete rumeno di rito greco - bizantino,
che e' alla ricerca dei fondi per realizzare un intervento di separazione
per le sue due gemelle siamesi craniopaghe, ovvero unite nella parte
superiore del cranio. Da due anni e mezzo padre Alin e' reggente della
parrocchia di S.Benedetto Ullano, piccolo centro di etnia albanese dell'hinterland
cosentino. Catapultato in terra calabra a seguito della richiesta formulata
dal vescovo dell' Eparchia di Lungro alla chiesa rumena. Le due gemelle,
Tatiana ed Anastasia, sono nate dieci mesi fa nel policlinico Gemelli
di Roma, dove la mamma, Claudia Sialin, di 29 anni, era stata ricoverata
vista la particolarita' della situazione. ''A settembre dell'anno scorso
- racconta padre Alin - il ginecologo che aveva in cura mia moglie,
un professionista cosentino, ci disse del problema e che consigliava
approfondite indagini diagnostiche in un centro di Bologna. Gli esiti
di questi confermarono quanto ipotizzato dal ginecologo. Da Bologna
ci spostammo al 'Gemelli' di Roma, dove le piccole sono nate. Qui la
prima mazzata: il prof. Di Rocco, uno dei massimi neurochirurghi internazionali,
esclude la possibilita' di un intervento chirurgico per separare le
gemelline. E' come se mi fosse caduto il mondo addosso. Dopo un primo
momento di smarrimento, ho cercato di reagire, mi sono attaccato al
computer ed ho cominciato a cercare su internet, finche' non ho trovato
il North Texas Hospital for Children di Dallas (USA). Nella struttura
americana, lavora da tempo un luminare in questo campo, il prof. Kenneth
Salyer, direttore dell'International Craniofacial Institute, che gia'
nei mesi scorsi ha separato con successo due gemelli siamesi egiziani''.
Il prete ha sempre con se' le cartelle cliniche, il parere degli specialisti
consultati a Bologna prima ed a Roma poi. Un calvario interminabile,
fatto di ore di attesa consumate nell'angoscia e nella speranza. ''Il
prof. Salyer - ha proseguito padre Alin - ha dato ampia disponibilita'
ad occuparsi del caso e valutare la possibilita' di un intervento chirurgico.
Lo stesso si e' attivato perche' Claudia e le gemelline fossero ospitate
presso la World Craniofacial Foundation, una fondazione creata per sostenere
i pazienti ed i loro familiari nel periodo di permanenza a Dallas. Da
solo pero' non posso farcela''. La comunita' dove vive padre Alin gli
si e' stretta attorno, si e' mobilitata, ma l'impresa di raccogliere
i dollari necessari per l'intervento di separazione sembra proibitiva.
''La gente - ha concluso - ha un cuore grande e per aiutarmi ha aperto
un conto corrente nell'agenzia della Banca Carime in Taverna di Montalto
Uffugo. Speriamo che cio' contribuisca a risolvere il problema. Lunedi'
prossimo staro' via per qualche giorno, andro' in Romania a trovare
l'altra mia figlia, Maria Cristina che ha nove anni e che per le vicissitudini
che stiamo attraversando vive con i nonni. E' ansiosa di sapere delle
sorelline, gli raccontero' tutto''.
Incidente
mortale sulla 107 vicino Rovito
13/11 Una persona di 32 anni e' morta questa mattina
in un incidente stradale avvenuto lungo la strada statale 107, Silana-Crotonese,
nel territorio del comune di Rovito, Il giovane era alla guida della
sua Ford Fiesta che, per cause in corso di accertamento da parte della
Polizia Stradale prontamente intervenuta, si e' scontrata frontalmente
con un autobus che viaggiava nella corsia opposta. L’uomo è
morto sul colpo.
Incendiata
un automobile a Rossano
13/11 L'automobile di un giovane di di 24 anni e' stata
incendiata nella notte da sconosciuti a Rossano. Il mezzo, una fiat
500, era parcheggiata nei pressi dell'abitazione della vittima quando
e' stata cosparsa di liquido infiammabile e incendiata. Le fiamme sono
state spente dai vigili del fuoco i quali hanno trovato, nei pressi
dell'automobile, tracce di liquido infiammabile. L'episodio e' stato
denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
La
Provincia di Cosenza chiede lo stato di calamità naturale
13/11 La Provincia di Cosenza e' al lavoro per ridurre
i problemi causati dal maltempo di questi giorni. Uomini e mezzi dell'
Amministrazione, infatti, e' scritto in una nota, ''si stanno prodigando
senza sosta sui luoghi maggiormente colpiti, in special modo sulle arterie
viarie interessate a fenomeni di smottamento o frane''. Intervenuta
gia' a Tarsia, gia' dalle prime ore successive all'alluvione, la Provincia
e' ora impegnata su piu' fronti nello sgombero di detriti che intralciano
la circolazione e nella riduzione dei disagi creati dalle forti piogge
di ieri. In particolare, le squadre sono entrate in azione sulla ex
ss 535, Rogliano-Parenti, sulla Rogliano-Saliano; sulla Cellara-Colle
Ascione, sulla Cancello Serra-Piano Lago e sulla Terrati-Fontanelle.
Nella zona Ionica, la Provincia sta lavorando per il ritorno alla normalita'
sulla Rossano-Paludi ed in zona Celadi di Rossano, dove si e' registrato
il crollo di un muro. In qualche caso, hanno fatto sapere i responsabili
tecnici, si sta trattando di primi interventi d' urgenza che verranno
consolidati non appena le condizioni lo permetteranno. Molto grave la
situazione si presenta nel Comune di Rogliano nelle frazioni Balzata
e Saviano interessate da un preoccupante smottamento che ha fatto sgomberare
anche abitazioni, dove, sin da stamani, insieme alle squadre, e' presente
l' assessore alla Viabilita', Arturo Riccetti che ha incontrato anche
i Sindaci di Colosimi, Parenti e Scigliano. Sul posto anche l' assessore
Ferdinando Aiello ed i consiglieri Giuseppe Gallo e Marino Reda. Del
totale degli interventi, per un totale di danni stimati al momento in
tre milioni di euro, e' costantemente informato il Presidente Oliverio.
''Sin dai primi allerta lanciati dalla Protezione Civile - ha reso noto
Oliverio - le squadre tecniche hanno messo a punto un piano di intervento
che ci ha consentito di essere presenti con celerita' nei numerosi punti
del territorio che presentavano situazioni critiche o di emergenza.
Costante e' il nostro contatto con la Protezione Civile, per tenere
sotto controllo l' evolversi delle condizioni metereologiche, in modo
da organizzare eventuali ulteriori interventi''. ''A fronte della grave
situazione che sta interessando la nostra zona - ha proseguito Oliverio
- la disponibilita' delle nostre attrezzature meccaniche, nonche' degli
uomini e' piena e sta agendo con efficienza e solerzia. Il Presidente
dell' Ente ha anche investito la Regione Calabria della richiesta di
dichiarazione delle stato di calamita' naturale. ''E' necessaria - ha
sostenuto - per mettere in condizione di superare il difficile momento
che ha creato danni, anche economici, oltre che materiali, a numerose
attivita' produttive, prime fa le quali quelle agricole''
Al
via il primo tavolo per il sommerso nell’edilizia. Barile: “Fare
sponda comune per contrastare sommerso”
13/11
La legge regionale sugli appalti in materia edile sarà presto
al centro dell’agenda politica del governo regionale. E’
quanto è emerso dal primo tavolo sull’edilizia riunitosi
giovedì a Lamezia Terme. L’assenza di una normativa di
riferimento, unitamente alla mancata applicazione del prezziario regionale
- è stato evidenziato – sono causa primaria di irregolarità
nel settore delle costruzioni. Su questo punto i componenti del tavolo
hanno stabilito di attivare da subito un gruppo di lavoro, supportato
da rappresentanze professionali e datoriali, che dovrà esaurirsi
con la definizione di un Ddl regionale in materia di appalti.
Nel corso dell’incontro è stato posto l’accento sulla
necessità condivisa di potenziare e migliorare l’informazione
e la comunicazione, per prevenire – è stato detto –
l’irregolarità nel settore edile, che rappresenta uno dei
comparti produttivi con maggiore incidenza di sommerso.
Al primo tavolo permanente, presieduto da Enzo De Bernardo, coadiuvato
da Marisa Iannello e Francesco Minardi, hanno preso parte il coordinatore
della rete regionale per l’emersione, Cosimo Cuomo e il tutore
per l’emersione, Pasquale Sposato. Inoltre erano presenti il rappresentante
del dipartimento dei Lavori pubblici della Regione, Saverio Spatafora;
dell’Ance regionale, Felice Foresta; e provinciali, Antonio Gentile
(Cz), Giuseppe Gaglioti (Cs), Angelo Agostino (Vv); della Fillea Cgil,
Achille Scarfò; della Filca Cisl, Sebastiano Romeo e Enzo Pelle;
del Claai, Guerino Londino; dell’Inail, Antonio Sicoli; dell’Inps,
Aldo Limardo e i commissari della Commissione regionale per l’emersione,
Graziella Larizza e Domenico Fedele.
Apprezzamento per l’incontro è stato espresso dal presidente
della Commissione regionale per l’emersione, Mimmo Barile: “L’attivazione
del tavolo sull’edilizia – ha affermato - è segno
inequivocabile della volontà delle parti a voler perseguire risultati
soddisfacenti nella lotta al sommerso. Le nuove politiche sull’emersione
avviate dal governo nazionale e dal Comitato nazionale del prof. Meldolesi,
mostrano la validità di un’azione concertata e incentrata
sul dialogo. E il principio della premialità a quelle imprese
che scelgono di emergere, s’inquadra in questo contesto. Fare
sponda comune a un fenomeno radicato come il sommerso in edilizia, significa
restituire regolarità e solidità ad una economia che ha
fortemente bisogno di competere.
Il
maltempo flagella la Calabria. Due dispersi. Non cessa l’allarme
Meteo. Previsti Vento,freddo e neve.
12/11 Una giornata da pura quella che quasi tutta la
calabria ha vissuto oggi. Due uomini dipersi, uno a Catanzaro, dove
si è abbattuta una trronmba d’aria ed uno a Reggio dove
un torrente ha travolto un auto ed un camion. Un tratto della A3 chiusa
per fango e la regione si mobilita pianificando una richiesta dello
stato d’emrgenza è il primo bilanci o di un allerta meteo
lanciato e rinnovato dalla Protezione Civile. Fino a domenica ancora
disagi per la Calabria. Ma vediamo i particolari.
-La protezione civile rinnova l’allerta
per l’arrivo di vento neve e freddo. - Temperature in diminuzione,
venti molto forti e nevicate anche a quote "relativamente basse".
Risparmia solo le regioni nordoccidentali del paese ed evoca un weekend
quasi invernale il nuovo allerta meteo emesso dalla Protezione civile
a estensione di quello di ieri. Tra domani e domenica, spiega il bollettino,
"la discesa sul Mediterraneo di una 'saccatura fredda' proveniente
dalla penisola scandinava determinera' una nuova alimentazione del vortice
gia' presente sul mar Mediterraneo che, riagganciato dalla circolazione
principale, iniziera' a muoversi lentamente verso l'Italia meridionale
". Risultato: dal pomeriggio di domani, e per le successive 24-36
ore, si prevedono "venti molto forti dai quadranti settentrionali,
con mareggiate lungo le coste esposte". I fenomeni interesseranno
dapprima Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna e Sardegna
per poi estendersi a Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. La presenza dei venti
molto forti sara' accompagnata anche "da una diminuzione delle
temperature su tutte le regioni". Nella nottata tra sabato e domenica,
e per le successive 24 ore, si prevedono inoltre nevicate "anche
a quote relativamente basse" su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia
e zone orientali del Lazio. Come sempre, la sala operativa del Dipartimento
della Protezione civile seguira' costantemente l'evolversi della situazione
"in contatto con le locali prefetture e le omologhe strutture regionali".
- Tromba d'aria avicino Catanzaro.
Una devastante tromba d'aria che si e' abbattuta stamane nella zona
tra Borgia e Soverato, nel catanzarese. E sempre per il maltempo nel
reggino e' scomparso l'autista di un camion il cui mezzo e' stato travolto
dall'acqua di un torrente straripato. A causa della pioggia il torrente
'Quarantana', nelle campagne del di Varapodio, nel reggino, e' straripato
in alcune zone travolgendo un'autovettura, con a bordo tre persone,
che sono state tratte in salvo da carabinieri e vigili del fuoco. Preoccupazione,
invece, desta la sorte di una quarta persona, investita dalla piena
del torrente mentre si trovava alla guida di un camion. Il mezzo, secondo
alcune testimonianze, e' stato travolto dalla furia dell'acqua, ed al
momento non si hanno notizie dell'autista. Nel catanzarese a causa della
tromba d'aria si sono verificati disagi e danni, ribaltate anche numerose
automobili e un minibus a bordo del quale viaggiavano una ventina di
ragazzi che sono rimasti feriti. Uno di loro, che e' stato operato al
braccio nell'ospedale di Catanzaro, e' stato trasferito nel nosocomio
di Catania dove sara' sottoposto ad ulteriori accertamenti. Per alcune
ore a Settingiano, nel catanzarese, si e' temuto per la vita di un anziano.
Alcune persone, infatti, avevano segnalato la sua scomparsa sostenendo
che fosse caduto in un torrente. Solamente i controlli di polizia e
vigili del fuoco hanno permesso di accertare che l'uomo si trovava comodamente
a casa in ottime condizione di salute. Le forti raffiche di vento hanno
provocato anche la caduta di una gru nel campus dell'Universita' di
Catanzaro. L'episodio, nonostante la paura di alcuni studenti, non ha
provocato danni a persone. Per far fronte all'emergenza venutasi a creare
dopo la tromba d'aria il Prefetto di Catanzaro, Alberto Di Pace, ha
costituito il Centro coordinamento soccorsi (Ccs). Il prefetto di Catanzaro
ed il sindaco di Borgia, Antonio Valeo, si sono recati poi nell'ospedale
di Catanzaro dove hanno incontrato due dei ragazzi che hanno riportato
ferite a causa del ribaltamento del minibus. Successivamente si sono
recati nella zona colpita dalla tromba d'aria per coordinare l'attivita'
dei soccorsi. ''Stiamo incontrando le persone - ha detto il sindaco
di Borgia, Antonio Valeo - che hanno subito i danni per far fronte alle
loro richieste. Stiamo avviando accertamenti su tutte le segnalazioni
ci vengono fatte in modo da poter ottenere, nei prossimi giorni, una
stima dei danni subiti''. Nella zona della Sibaritide, nel cosentino,
la pioggia ed il vento forte hanno provocato il crollo di un muro di
contenimento su una strada provinciale e l'interruzione di numerose
strade interpoderali.
- A Reggio un altro disperso
- E' di un disperso il bilancio dell'ondata di maltempo che ha investito
la provincia di Reggio Calabria. Il temporale ha ingrossato i corsi
d'acqua e il torrente "Quarantana", che dall'Aspromonte scende
verso il mare, ha trascinato per parecchie centinaia di metri un camion.
L'automezzo e' stato recuperato, ma l'autista non e' stato ancora ritrovato.
Nella stessa fiumara e' rimasta impantanata un'autovettura con tre persone
a bordo, ma gli occupanti sono riusciti ad abbandonare il mezzo prima
dell'arrivo dell'ondata di acqua e fango. Il forte vento di scirocco
ha sradicato numerosi alberi, mentre la pioggia battente ha reso difficoltosa
la circolazione automobilistica in tutta la Piana di Gioia Tauro e soprattutto
sulla Statale 112 che porta in Aspromonte.
- Per detriti e fango chiuso un tratto
dell’A3. - E' stato chiuso al traffico a causa
di una frana che ha interessato il tratto tra Gioia Tauro e Rosarno
della corsia Nord dell'Autostrada Salerno Reggio Calabria. A causa del
forte vento e della pioggia si e' verificata una frana e la corsia autostradale
e' stata invasa da fango e detriti. Per ripristinare la circolazione
stradale sono a lavoro operai e mezzi dell'Anas.
- La Regione chiede lo stato d’emergenza
- ''Le notizie che giungono dal Dipartimento nazionale della Protezione
civile e le informazioni del servizio meteorologico dell' Aeronautica
vanno tutte confermando un lento ma progressivo miglioramento della
situazione meteorologica sulla nostra regione''. Ad affermarlo e' in
serata l' assessore regionale alla Protezione civile, Dionisio Gallo.
In giornata la Protezione civile regionale - fa sapere una nota del
portavoce della presidenza regionale - e' intervenuta sia in provincia
di Cosenza che in provincia di Catanzaro nelle diverse occasioni di
''allarme''. Lunedi' e' previsto che l' assessore Gallo e l' assessore
ai lavori pubblici Giovanni Grimaldi presentino in Giunta la richiesta
di stato di emergenza al Governo. La sala della Protezione civile regionale
mantiene comunque lo stato di attenzione su tutta la Calabria e in particolare
sulle zone interessate durante la giornata dagli episodi di perturbazione
che hanno attraversato la nostra regione. Il presidente Chiaravalloti
ha chiesto all' assessore Gallo di tenerlo costantemente informato sull'
evolversi della situazione.
Pressioni
sul DDA: Matacena respinge tutte le accuse. Pietro Mancini chiede il
rispetto delle regole. I No Global scrivono una lettera aperta. Centaro
chiede l’allontanamento dall’inchiesta dei magistrati coinvolti.
Riprese le perqusizioni
12/11 Ha respinto tutte le contestazioni mossegli,
nel corso dell' interrogatorio cui e' stato sottoposto oggi, l' ex deputato
di Forza Italia Amedeo Matacena, arrestato nell' ambito dell' operazione
sulle presunte pressioni che sarebbero state messe in atto nei confronti
dei magistrati della Dda di Reggio Calabria. I difensori di Matacena,
Alfredo Biondi e Pino Verderame, in una dichiarazione, hanno riferito
che Matacena ''con sorprendente lucidita', ha ripercorso il lungo iter
procedurale segnalando che per gli stessi fatti, oggi richiamati nell'
ordinanza custodiale, il Giudice di Catanzaro aveva rigettato, a suo
tempo, la richiesta della Procura per inesistenza d'indizi''. Matacena,
gia' condannato per concorso esterno in associazione mafiosa dal Tribunale
di Reggio Calabria, ha anche ribadito che ''il Giudice naturale per
questi fatti, a seguito della sentenza di primo grado, e' la Corte d
appello di Raggio Calabria. Noi come difensori abbiamo evidenziato l'
inesistenza di tracce d' intimidazioni, tentativi di aggiustamento,
minacce ed ogni altro fatto che illegittimamente e' stato posto a fondamento
della sua privazione di liberta'. L' onorevole Matacena ha respinto,
quindi, ogni contestazione relativa al libero esercizio dei suoi diritti
politici di parlamentare, sottolineando che non svolge attivita' politica
dal maggio 2002, e cioe' dalla conclusione del processo Olimpia''. I
difensori di Matacena hanno anche annunciato che presenteranno subito
motivata istanza di revoca della misura cautelare. Biondi dopo l'interrogatorio
dell'onorevole Amedeo Matacena ha rilasciato la seguente dichiarazione:
''Amedeo Matacena e' riuscito a fornire tutte le spiegazioni, di fronte
alle 154 pagine d'ordinanza con cui e' stato privato della liberta'
14 anni dopo i fatti che gli erano stati contestati e che sono stati
annullati dopo prima sentenza dalla Corte di Appello di Reggio Calabria
a seguito dell'accoglimento da parte della Corte Costituzione del conflitto
di attribuzioni elevato dalla Camera e' risolto a favore del Parlamento,
con tale precisione che anche ad un avvocato della mia esperienza sono
parse efficaci.Sono riapparsi vecchi fantasmi di pentiti multiuso gia'
sentiti e che dovranno essere risentiti nel processo che si apre ex
novo il 20 gennaio davanti Corte d'Assise di Reggio Calabria.Tutto il
complotto si riduce ad una serie di articoli di un modestissimo mensile
di provincia con il quale Matacena ha dimostrato essere estraneo e nei
cui testi appare solo una volta, in un paio d'anni di pubblicazioni.
Incredibili le accuse come quelle di avere, come ogni deputato della
Repubblica presentato interrogazioni, strumento costituzionale della
funzione ispettiva dei deputati e dei senatori della Repubblica, iniziative
parlamentari costituzionalmente protette dall'articolo 68 della Costituzione.Persino
l'esercizio di un diritto come quelle di ricusare un giudice, che si
era espresso in termini fortemente prevenuti e parziali nei confronti
di Matecena, e' stato considerato anziche' un diritto un delitto.Matacena
e' riuscito punto per punto a smontare ogni singola accusa, accuse vecchie
che venivano riesumate trasferendole da un processo che deve cominciare
ad una istruttoria che dovrebbe sopraffarla.Naturalmente insieme all'avvocato
Verdirame ho chiesto la revoca della misura cautelare e mi riservo ogni
altra iniziativa in tutte le sedi consentite''.
- Pietro Mancini chiede il rispetto delle
regole. - Sugli arresti e avvivisi di garanzia, inviati
a personaggi " eccellenti ", a Reggio Calabria, non appaiono
convincenti nè le esternazioni del deputato dalemiano, Minniti,
che applaude, acriticamente, come sempre, tutte le decisioni della Procura,
guidata da Boemi, nè il novello garantista, Fini, che grida al
" complotto " dei magistrati, che hanno inquisito due deputati
di AN.
I politici più responsabili dovrebbero auspicare che tutti rispettino
le regole e che non si assista all' ennesima, sanguinosa guerra tra
toghe e parlamentari. E i magistrati farebbero bene ad astenersi dal
rilasciare intempestive e dure dichiarazioni, come quelle del dottor
Macri'. E a non considerare gli imputati - per i quali deve valere la
presunzione di innocenza - dei " nemici ", responsabili di
infami, ma sinora non dimostrate, cupole politico - giornalistico -
mafiose, da combattere nei tribunali.
- Tre imputati del processo NoGlobal di
Cosenza chiedono, in una lettera, se i diritti sono calpestati solo
quando si toccano i politici di partito. - Michele Santagata,
Claudio Dionesalvi, Antonino Campennì, imputati nel Processo
NoGlobal di Cosenza scrivono in una lettera aperta “Abbiamo appreso
dagli organi d’informazione dell’operazione della Dda di
Catanzaro ai danni di una presunta cupola politico-mafiosa che avrebbe
governato Reggio Calabria, nonché tentato di condizionare i processi
alla ‘ndrangheta. La notizia non ci ha affatto sorpreso. A dire
il vero, ci siamo un po’ commossi, riflettendo sulla tempestività
con cui la Procura della Repubblica è pervenuta a quella che
per molti cittadini di questo Paese è una verità storica
e sacrosanta: decine di città e innumerevoli territori sono da
sempre soggiogati da presenze inquietanti almeno quanto quelle rilevate
dall’antimafia in questa circostanza. Vedi le centinaia di attentati
ed intimidazioni agli amministratori locali. Ma non è questo
il motivo che ci spinge a dire la nostra. Stupisce, infatti, la presa
di posizione assunta dalle destre, che urlano al complotto e rivendicano
il diritto al dissenso. In effetti, risulta strano anche alle orecchie
di noi comuni “attenzionati” cronici, che un giornalino
letto forse al massimo da poche centinaia di persone, potesse fungere
da strumento di pressione sulle inchieste giudiziarie riguardanti la
malavita reggina. Questa storia l’avremmo già sentita.
Non abbiamo letto le famigerate “carte”. Tuttavia, se quello
che hanno affermato autorevoli uomini di governo come il vicepresidente
Fini fosse vero, e cioè che è tutta una montatura, allora
si ripresenterebbe un grave rischio per la democrazia. A prescindere
dal carattere spudoratamente preconcetto delle opinioni espresse dalla
testata oggetto d’indagine, sarebbe intollerabile se un’entità
inquirente attribuisse, a semplici idee espresse per iscritto, la potenzialità
di un disegno criminoso, a prescindere dall’effettiva possibilità
che il medesimo disegno si compia, basandosi solo su un modello di pensiero
ascrivibile più alla fantapolitica che alla dottrina del diritto.
Agli uomini e alle donne di destra, che si dicono pronti a scendere
in piazza per difendere Matacena e gli altri, vorremmo rivolgere un
quesito banalissimo. Scusate: ma la libertà d’opinione,
il garantismo, il diritto di esprimere critiche all’operato dei
magistrati, vanno difesi solo quando la Procura arresta uomini “vostri”?
Non ci interessano le diatribe tra politica e giustizia. Certo, questa
sarebbe l’ennesima conferma del fatto che in Italia non esiste
una giustizia vera. Infine, cosa ne pensano di questa strana storia
quegli pseudo-sindacatini di polizia, sempre pronti ad urlare che in
Calabria e nel mondo il problema dei problemi è rappresentato
dai Noglobal?
Speriamo solo che per avere espresso anche quest’ultima sovversiva
opinione, a nessuno venga in mente di venirci a perquisire le case alle
4 del mattino“
- Centaro dichiara inopportuno il rimanere
dei PM nel DNA ''Ho chiesto al procuratore nazionale
Antimafia di indicarmi quali sono i magistrati della Dna che coordinano
o sono applicati nelle procure distrettuali di Reggio Calabria o di
Catanzaro''. Lo ha detto il presidente della Commissione Antimafia Roberto
Centaro risponendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro
all'Universita' di Napoli Federico II. ''Siccome alcuni di questi magistrati
sono parte offesa di un procedimento - ha aggiunto - e' chiaro che se
dovessero trovarsi nella situazione di applicazione o coordinamento
nell' ufficio dove si svolge l'inchiesta, sarebbero in una posizione
di inopportunita' ''.
- Riprese le perquisizioni.
- Intanto sono tornati a Reggio Calabria i magistrati della Dda di Catanzaro
che stanno conducendo l' inchiesta sulle presunte pressioni che sarebbero
state attuate sulla Procura distrettuale reggina da un presunto comitato
politico-affaristico al fine di condizionarne le inchieste su mafia
e politica. La trasferta a Reggio Calabria ha lo scopo, tra l' altro,
di completare la perquisizione nella redazione de Il Dibattito, il periodico
diretto del giornalista Francesco Gangemi, una delle sei persone arrestate
nell' ambito dell' inchiesta. Il giornale, secondo l' ipotesi accusatoria,
sarebbe stato utilizzato per pubblicare articoli denigratori nei confronti
dei magistrati della Dda reggina utilizzando informazioni riservate
che i presunti responsabili dei condizionamenti avrebbero ricevuto direttamente
dall' interno del palazzo di giustizia grazie alla collaborazione di
alcuni impiegati. Martedi' scorso la perquisizione nella redazione del
periodico era stata avviata ma, successivamente, si era reso necessario
sospenderla per la vastita' del materiale da esaminare ed eventualmente
da sequestrare. La trasferta a Reggio Calabria dei magistrati della
Dda servira' anche per esaminare il materiale e la documentazione sequestrati
nei giorni scorsi nel corso delle perquisizioni effettuate negli studi
professionali e nelle abitazioni degli arrestati. Oltre a Gangemi le
persone finite in manette sono gli ex parlamentari Paolo Romeo ed Amedeo
Matacena; gli avvocati Francesco Gangemi, cugino ed omonimo del primo,
ed Ugo Colonna e l' insegnante R.P., collaboratore de
Il Dibattito. I magistrati terranno inoltre riunioni con gli investigatori
della Squadra mobile di Reggio Calabria, che nell' inchiesta in corso
sta svolgendo le funzioni di polizia giudiziaria, per fare il punto
su tutti gli aspetti ed i filoni dell' indagine in corso.
Sequestrato
il palazzetto dello sport di Cetraro. Manca certificato di agibilità.
12/11 I carabinieri di Cetraro hanno posto sotto sequestro
il Palazzetto dello Sport della cittadina tirrenica della provincia
di Cosenza. Il provvedimento di sequestro della struttura sportiva e'
stato emesso dal gip di Paola, Salvatore Carpino, su richiesta del sostituto
Procuratore della Repubblica Domenico Fiordalisi. Il sequestro del Palazzetto,
dove si disputano le partite della Volley Don Russo che milita nel campionato
di pallavolo di serie C, e' stato disposto per l' accertata mancanza
del certificato di agibilita'. La struttura cetrarese era utilizzata
per gli incontri casalinghi anche dalla compagine di volley del Belvedere
Marittimo. I militari hanno apposto i sigilli anche ai campi di calcio
di Bonifati e Tortora.
Dava
lavoro a clandestine, imprenditore di Spezzano Albanese denunciato dalla
Finanza
12/11 La Guardia di Finanza di Castrovillari ha individuato
due ragazze di origine rumena prive del permesso di soggiorno nel comune
di Spezzano Albanese. Le indagini svolte dai finanzieri hanno accertato
che le due rumene stavano lavorando, alle dipendenze di una societa'
di Spezzano Albanese scalo che produce abbigliamento, in condizioni
precarie e senza la regolare assunzione e le assicurazioni obbligatorie
previste dalla legge. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno quindi accompagnato
al centro di accoglienza di Brindisi le due ragazze extracomunitarie
per il successivo rimpatria in Romania ed hanno denunciato a piede libero
il responsabile legale della ditta calabrese per violazione della normativa
sull'immigrazione.
Lunedì
15 apre la mostra” Alla scoperta dei Santuari calabresi”
12/11 Aprira' a Cosenza lunedi' alle ore 10, nel Salone
degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile (centro storico della citta',
Piazza G. Parrasio), la mostra ''Alla Scoperta dei Santuari Calabresi''.
L'iniziativa ha l'obiettivo di contribuire alla riscoperta del valore
religioso, storico e culturale della presenza dei santuari nel territorio
calabrese e sara' presentata nel corso di un convegno, i cui lavori
saranno introdotti e coordinati da Mons. Alfredo Luberto, Vicario episcopale
per la Pastorale della cultura dell'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.
Interverranno la Patrizia Carrozza, per l'Assessorato alla Pubblica
Istruzione e ai Beni Culturali della Regione Calabria; l'Avv. Salvatore
Perugini, Vice Presidente della Provincia di Cosenza e Assessore alla
Cultura e Pubblica Istruzione; Maria Francesca Corigliano,Vice-Sindaco
del Comune di Cosenza e Assessore alla Pubblica Istruzione; Giuseppe
Roma, Direttore del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti
dell'Universita' degli Studi della Calabria. Le conclusioni saranno
affidate a S.E. Mons. Giuseppe Agostino, Arcivescovo Metropolita di
Cosenza-Bisignano. Lunedi' 15 saranno presentati, inoltre, l'annullo
speciale filatelico (che potra' essere acquistato durante i giorni di
apertura della mostra) ed il Concorso ''Alla Scoperta dei Santuari Calabresi'',
aperto alle Scuole della regione. La mostra - che e' patrocinata dalla
Provincia di Cosenza, restera' aperta dal 15 al 20 novembre, dalle ore
9.30 alle 12.30, e' stata curata da Giustina Aceto, giovane studiosa
della materia, che ha al suo attivo alcune pubblicazioni e la cura di
uno specifico sito internet www.santuaricalabria.net.
Caso
Cordopatri: arrestato un presunto affiliato della cosca Raso
12/11 Un presunto affiliato alla 'ndrangheta, Filippo
Raso, di 35 anni, appartenente all' omonima cosca, e' stato arrestato
dalla Dia a Taurianova con l' accusa di associazione per delinquere
di tipo mafioso, estorsione aggravata e minaccia. Raso avrebbe commesso
l' estorsione ai danni di Maria Giuseppina Cordopatri, testimone di
giustizia, tentando, attraverso una serie di pressioni e minacce, d'
impossessarsi di un suo terreno in localita' Sovereto di Gioia Tauro.
Giuseppina Cordopatri, proprio a cause delle pressioni esercitate da
Raso, non avrebbe avuto inoltre la possibilita' di reperire braccianti
per la coltivazione dei suoi fondi e sarebbe stata costretta ad accettare
guardianie abusive. Inoltre la cosca Raso si sarebbe intromessa nella
compravendita di alcuni terreni, pretendendo una percentuale sulla somma
necessaria per l' acquisto. Giuseppina Cordopatri collabora da molti
anni con la giustizia. Negli anni '90 un suo cuginoAntonio Carlo Cordopatri,
fu assassinato il 10 luglio del 1991 a Reggio Calabria mentre, alla
guida della propria auto, usciva dal garage della sua abitazione. Testimone
dell' omicidio di Antonio Carlo Cordopatri fu la sorella della vittima,
Teresa, baronessa come la cugina Giuseppina e diventata anche lei, successivamente,
testimone di giustizia. Teresa e Giuseppina Cordopatri hanno vissuto
due vicende analoghe, entrambe sottoposte alle minacce ed alle pressioni
della 'ndrangheta L' arresto di Raso e' stato fatto dal Centro operativo
di Reggio Calabria della Dia in esecuzione di un' ordinanza di custodia
cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria, Adriana Costabile, su richiesta
del sostituto procuratore distrettuale Giuseppe Bianco.
Il
Presidente Chiaravalloti e l’ass. Gentile sono a Londra per la
Borsa Mondiale del Turismo
12/11 Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe
Chiaravalloti, e l' assessore alle Attivita' produttive, Giuseppe Gentile,
sono intervenuti all' inaugurazione della World Travel Market (Borsa
mondiale del Turismo) che si e' svolta a Londra. ''L' assessorato alle
Attivita' produttive, infatti - e' detto in un comunicato - ha partecipato,
con un proprio stand, all' importante Fiera turistica che rientra nel
calendario degli appuntamenti annuali piu' importanti cui il Dipartimento
dell' assessorato, guidato dal direttore generale Stefano Torda, partecipa
con grande successo, attraverso il Settore della Promozione turistica,
coordinato dal Dirigente Pasquale Anastasi''. Nel corso della serata
di gala, alla quale hanno partecipato oltre alle autorita' consolari
italiane anche numerosi operatori e imprenditori turistici londinesi,
e' intervenuto il direttore nazionale dell' Enit, Piergiorgio Togni,
per il quale ''la Calabria e' una regione capace di dare forti emozioni.
E' una regione stupenda - ha commentato con il consulente della regione
Antonio Munafo' - sicuramente una delle piu' belle parti non dell' Italia
ma del mondo''. Il presidente Chiaravalloti, nel ringraziare gli intervenuti,
ha sottolineato le motivazioni storiche che spingono la Calabria ad
offrire un pacchetto turistico particolarmente attraente. ''Abbiamo
delle risorse straordinarie - ha detto Chiaravalloti - dei paesaggi
stupendi, circo ottocento chilometri di costa su mare azzurro. Accanto
a queste bellezze marine abbiamo il cuore antico della Calabria: la
montagna, l'altipiano, un paesaggio di fiumi, di foreste, di fiumare,
un paesaggio, insomma, estremamente pittoresco. Queste sono bellezze
che possono offrire molte localita' turistiche. Quello, pero', che noi
riteniamo di poter dare noi soli e' il cuore della Calabria. Una tradizione
antica di ospitalita', di attenzione e di amore verso chi viene nella
nostra terra. E' un modulo culturale che noi abbiamo ereditato dalla
Magna Grecia. Siamo, percio' certi di potervi offrire il nostro calore,
insieme alle bellezze naturali, alla dolcezza del clima, allo straordinario
patrimonio di beni culturali che vanno dai siti archeologici ai monumenti
che le civilta' successive hanno lasciato sui nostri territori. Vi attendiamo
tutti, soprattutto con il cuore di amici''. L' assessore Gentile, dal
canto suo, dopo aver ringraziato la stampa italiana ed inglese che segue
''con particolare attenzione il lavoro che la Regione fa per la promozione
complessiva dell'immagine calabrese'', si e' detto soddisfatto della
serata che ''deve essere - ha detto - un grande occasione sia per noi
che per quanti operano nel settore ad ogni livello. La presenza di molti
operatori turistici calabresi in questa fiera mondiale dimostra che
la nostra regione e' pronta ad accogliere il turismo inglese sia per
le motivazioni storiche e culturali, che per quelle ambientali e ricettive.
Sono certo che quanti decideranno di trascorrere le vacanze da noi decideranno
di ritornarvi, cosi' come hanno fatto coloro che vi sono gia' venuti
in passato. L'augurio e' di poter aumentare queste presenze''.
Suona
come una beffa il mandato spedito per posta ai difensori da parte del
boss Muto, tuttora latitante
12/11 Nonostante sia ricercato dal 6 settembre e' riuscito
ad inviare per posta una lettera ai suoi legali, e per conoscenza ai
magistrati, nella quale era contenuto il mandato difensivo. Il protagonista
della vicenda, emersa nel corso di una udienza dinanzi ai giudici del
tribunale della Liberta' di Catanzaro e riportata dal quotidiano 'La
Provincia cosentina', e' il presunto boss della 'ndrangheta Franco Muto
di Cetraro, nel cosentino, il quale e' destinatario di una ordinanza
di custodia cautelare con altre 68 persone accusate a vario titolo di
usura, riciclaggio, associazione per delinquere. Dal timbro postale
sulla busta risulta che il mandato ai legali, regolarmente sottoscritto
da Muto, e' stato spedito diciotto giorni dopo l'esecuzione delle ordinanze
di custodia cautelare dall'ufficio postale di Acquappesa, nel cosentino.
Una copia del mandato difensivo e' stata inviata anche al Gip che ha
emesso le ordinanze ed al sostituto procuratore che le ha richieste.
Franco Muto e' ricercato per il reato di omicidio. I magistrati della
Dda di Catanzaro - secondo quanto era stato anticipato peraltro ieri
dalla Gazzetta del Sud circa l' invio per posta del mandato per la sua
difesa - ritengono che il presunto boss sia il mandante della lupara
bianca nei confronti di Franco Denino, scomparso nel 2001. Gli agenti
della polizia di Stato ed i militari della Guardia di Finanza stanno
effettuando accertamenti per individuare il luogo dove si nasconde Franco
Muto.
Discussione
sulla crisi delle aziende del settore tessile oggi nella quarta commissione
provinciale
12/11 La Quarta Commissione Consiliare Permanente “Mercato
del Lavoro”, presieduta dal Consigliere Vincenzo Adamo, si è
riunita, presso i locali di Corso Telesio, alla presenza dell’Assessore
Donatella Laudadio che ha riferito sulla crisi occupazionale nel settore
tessile della provincia di Cosenza. In particolare, sono state focalizzate
le preoccupanti situazioni in cui versano le aziende MDC di Cammarata,
la Foderauto di Belvedere Marittimo e la Emiliana Tessile di Cetraro
e gli effetti devastanti che potrebbero arrecare all’economia
dell’intero territorio.
Dopo la dettagliata relazione dell’Assessore al Mercato del Lavoro,
hanno preso la parola i tutti i Consiglieri presenti apprezzando il
ruolo di stimolo e di concertazione fra le parti coinvolte nello stato
di crisi occupazionale che la Provincia sta svolgendo in favore del
mantenimento dei posti di lavoro oggi sempre più a rischio.
Il Consigliere Franco Corbelli ha proposto alla Commissione Provinciale
di svolgere una seduta della stessa presso la Foderauto di Belvedere
Marittimo al fine di incontrare in quella sede lavoratori e maestranze
e dimostrare, in tal modo, la vicinanza e la solidarietà delle
forze politiche alla battaglia condotta a salvaguardia dell’occupazione.
La Quarta Commissione all’unanimità ha deciso, quindi,
di ritrovarsi mercoledì 24 novembre prossimo presso la sede della
Foderato di Belvedere Marittimo per tenere, alla presenza dei lavoratori,
una seduta apposita dedicata allo stato di crisi dell’azienda
e per individuare eventuali soluzioni possibili.
Il Presidente della Commissione Vincenzo Adamo ha chiesto all’Assessore
Donatella Laudadio di inserire, tra le aziende che necessitano del sostegno
istituzionale della Provincia e che rischiano, pertanto, di subire importanti
perdite occupazionali, anche la Vallecrati S.p.A., che negli ultimi
tempi ha mostrato di soffrire una crisi finanziaria che la sta portando
al collasso produttivo ed occupazionale.
All’incontro con l’Assessore al Mercato del Lavoro Donatella
Laudadio, assieme al Presidente Vincenzo Adamo, al Vice Presidente Piercarlo
Chiappetta ed alla Segretaria Carla De Cesare, erano presenti al completo
tutti i membri della Commissione: Giovanni Battista Genova, Mario Melfi,
Mario Caligiuri, Biagio Diana, Giuseppe Aieta, Tonino Belmonte, Francesco
Tonnara, Francesco Corbelli, Antonio Pucci e Gianfranco Ponzio.
Da
lunedì l’inchiesta di collusioni istituzioni/mafia/politica
di Reggio arriva al CSM. Svolti i primi interrogatori
11/11 L' inchiesta della Dda di Catanzaro che sta scuotendo
il mondo politico ed istituzionale di Reggio Calabria arriva sui tavoli
romani. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di analizzare
i fascicoli gia' pendenti che riguardano gli uffici giudiziari reggini.
Non solo. Anche la Commissione parlamentare antimafia, che ha gia' acquisito
l' ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, ''richiedera' gli
altri materiali che formano l' intero fascicolo d' indagine''. Il Csm
e' stato ufficialmente informato dalla Dda catanzarese dell' indagine
in corso sui presunti condizionamenti messi in atto nei confronti di
alcuni magistrati della Procura distrettuale antimafia di Reggio, ma,
dicono da Palazzo dei Marescialli, si tratta di un ''scarna comunicazione''.
In conseguenza di cio' il Comitato di presidenza del Csm ha formalmente
autorizzato l' apertura di un fascicolo sul caso in Prima commissione.''La
trattazione sara' tempestiva'', assicura il presidente della Commissione,
Luigi Riello, visto che ci si trova di fronte ad una ''vicenda cosi'
delicata e clamorosa''. E cosi', gia' da lunedi' la Commissione si mettera'
al lavoro. La relazione sara' del laico della Cdl Giuseppe Di Federico,
mentre sullo stato delle pratiche pendenti sugli uffici reggini riferira'
il togato di Magistratura democratica Luigi Marini. Il Csm analizzera'
i fascicoli pendenti per vedere se possano essere legati con i fatti
al centro dell' inchiesta. Si tratta, spiega Riello, di ''tre o quattro''
fascicoli che saranno controllati per ''verificare eventuali punti di
contatto con vicende oggetto dell' inchiesta''. Oltre al Csm, si e'
mossa anche la Commissione parlamentare antimafia. L' ufficio di presidenza
dell' organismo bicamerale guidato da Roberto Centaro ha deciso di chiedere
''un' integrazione alla documentazione gia' inviata alla Commissione
relativa alla recente inchiesta che ha visto alcuni magistrati oggetto
di un attacco delegittimante''. Ed in attesa di sapere quali conseguenze
''romane'' avra' l' inchiesta, oggi e' da registrare un incontro tra
i magistrati della Dda di Catanzaro che conducono le indagini e i funzionari
del Sisde di Reggio Calabria. Un incontro, si e' saputo, che e' servito
ai funzionari per confermare la ''piena disponibilita' '' a offrire
''la piu' ampia collaborazione'' all' inchiesta nell' ambito della quale
e' indagato un agente del Sisde di Reggio, il maresciallo Francesco
Spano'. L' incontro, pero', era finalizzato soprattutto a superare possibili
attriti e incomprensioni che potevano derivare dalla decisione del Sisde
- smentita dal servizio, ma di cui si e' avuta conferma anche stamattina
in ambienti giudiziari - di opporre il segreto di Stato alla perquisizione
che la Squadra mobile di Reggio Calabria, su delega della Dda di Catanzaro,
avrebbe dovuto effettuare martedi' pomeriggio nell' ufficio del maresciallo
Spano'. Intanto non si fermano le reazioni. Il deputato di An Enzo Fragala',
componente la Commissione Giustizia della Camera, ha rivolto un appello
al presidente del Consiglio nazionale forense e al presidente del Consiglio
dell' Ordine degli Avvocati di Messina ''affinche' vengano assunte tutte
le iniziative a tutela dell' ottimo ed apprezzato avv. Ugo Colonna,
arrestato sulla base di fonti indiziarie scaturite da intercettazioni
telefoniche e ambientali in violazione del segreto professionale e del
rapporto tra difensore ed assistito''. Il vice presidente della Camera,
Alfredo Biondi, che e' anche uno dei legali dell' ex parlamentare di
Fi, Amedeo Matacena, ha parlato, per il suo assistito di ''una forzatura
processuale'' riferendosi alla decisione della Cassazione di annullare
una sentenza di condanna di primo grado per concorso esterno in associazione
mafiosa giunta a conclusione di un altro procedimento, aggiungendo che
si tratta della ''protrazione di una vicenda che per noi si era chiusa
con l' annullamento''.
-- Svolti i primi interrogatori, gli indagati
respingono ogni addebito - Hanno respinto ogni addebito
l' avv. Ugo Colonna e R.P., i primi due indagati nell'
ambito dell' inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro su presunte
pressioni e condizionamenti che sarebbero state esercitate su alcuni
magistrati della Dda Reggina al fine di condizionare le inchieste, ad
essere sentiti dal Gip per l' interrogatorio di garanzia. Colonna e
R.P. sono stati interrogati dal capo dell' Ufficio Gip del Tribunale
di Catanzaro, Antonio Baudi, che ha emesso le sei ordinanze di custodia
cautelare in carcere. Colonna, cui viene contestato il reato di violenza
o minaccia ad un corpo giudiziario, secondo quanto riferito da uno dei
suoi legali, l' avv. Giampaolo Zancan (l' altro e' Giampaolo Lidestri),
''si e' difeso molto bene, spiegando la sua vita di contrasto alla mafia
e non certo di aiuto alla mafia''. I legali dell' avvocato hanno presentato
istanza di revoca della misura cautelare per insussistenza di elementi
oggettivi o, in subordine, per mancanza di esigenze cautelari. Analoga
iniziativa e' stata presa dall' avv. Giuseppe Nardo che, insieme alla
collega Monica Taverna, difende R.P., collaboratore del
periodico ''Il dibattito''. R.P. ha affermato ''con fermezza e
determinazione'' la sua estraneita' ai fatti fornendo al Gip delucidazioni,
date e dati di cui il Gip, secondo quanto si e' appreso, non sarebbe
stato a conoscenza. L' uomo ha anche specificato di avere iniziato a
collaborare con ''Il dibattito'' dal settembre 2002 occupandosi solo
delle pagine sportiva e di argomenti di carattere sociale. ''Ha anche
spiegato - ha riferito l' avv. Nardo - di non essersi mai interessato
a questioni riguardanti la magistratura e quindi di non essersi mai
prestato a nessun disegno illecito. Abbiamo avuto una buona impressione
e siamo fiduciosi che la situazione possa prendere una buona piega''.
E' stato rinviato a domani, invece, l' interrogatorio dell' ex parlamentare
di Forza Italia, Amedeo Matacena. Sempre domani sono in programma gli
interrogatori di garanzia dell' ex deputato del Psdi, Paolo Romeo, del
giornalista Francesco Gangemi, direttore del periodico ''Il Dibattito'',
e dell' avvocato Francesco Gangemi.
-- Ecco come l’on. Paolo Romeo decideva
le sorti della città - Paolo Romeo, ex deputato
socialdemocratico, uno degli arrestati nell'operazione di Reggio Calabria,
e' dipinto nelle 151 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare in
carcere del gip distrettuale di Catanzaro, Antonio Baudi, come un vero
e proprio deus ex machina della vita cittadina. In tutti i campi. Da
pagina 50 in avanti dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere,
si legge, infatti, che ''la figura politico-istituzionale dell'avv.
Paolo Romeo emerge fin dall'attivazione dei servizi tecnici, a partire
dalla fine del mese di aprile 2002, ossia nel periodo che prevede le
elezioni amministrative del 26 maggio. All'epoca, era forte l'attenzione
su un'altra vicenda di rilievo nella vita della citta' di Reggio Calabria
e concerneva la gestione del 'Decreto Reggio' con passaggio di poteri
dal Sindaco ad un funzionario governativo appositamente incaricato in
sostituzione del primo. Si tratta delle legge nr 246 del 1989, varata
per predisporre una serie di interventi urgenti per risanare il capoluogo
reggino attraverso l'esecuzione di diversificati lavori pubblici''.
Dall'ordinanza si ricava come Romeo ''abbia promosso la nomina del Vice
Prefetto Rizzo a commissario straordinario con correlata estromissione
dell'allora sindaco facente funzioni Demetrio Naccari Carlizzi e come,
dopo le elezioni, la gestione, rifinanziata, sia nuovamente transitata,
dopo colloquio tra il Vice Prefetto Rizzo e l'on. Valentino avvenuto
all'interno dello studio del Romeo, nella competenza del neoeletto Sindaco
Giuseppe Scopelliti; abbia tentato di ostacolare la realizzazione del
progetto concernente la intitolazione del 'corso Umberto' al defunto
sindaco Italo Falcomata'; abbia criticato ed osteggiato l'allora prefetto
Goffredo Sottile, l'uscente questore dott. Maddalena; non abbia gradito
la designazione del dott. De Luca, quale Questore subentrante (in effetti
non nominato); si sia attivato nella campagna elettorale per le elezioni
politiche del maggio 2002, che vedeva come candidati a Sindaco per il
centro sinistra Demetrio Naccari Carlizzi e per il centro destra Giuseppe
Scopelliti, con appoggio al candidato di centro destra (seppure non
stimato), Giuseppe Scopelliti, poi eletto Sindaco di Reggio Calabria''.
In quest'ambito vanno collocati i rapporti tra Romeo e l'altro ex parlamentare
arrestato, Amedeo Matacena, ''anelante - scrive il gip - al pari a rientrare
nell'attivita' politica del Paese, in particolare candidandosi alle
prossime elezioni Europee nelle liste del Psdi, con l'avallo di Paolo
Romeo''. In tale contesto risalta il ruolo di Vincenzo Carriago, imprenditore
legato alle famiglie di mafia, essendo stato condannato nei procedimenti
cc.dd. 'Olimpia 2-3' ad anni otto di reclusione, in primo grado, ridotti
a sei anni in appello, per il reato di associazione a delinquere di
stampo mafioso, per essere, in particolare, inserito all' interno della
cosca denominata 'Serraino', federata al clan Condello''. Il gip segnala,
inoltre,la ''vicinanza'' di Romeo ''ad Alberto Sarra, sponsorizzato
dal Romeo all'assessorato regionale; all'assessore comunale Francesco
Germano', indicato come persona a cui conferire incarichi all'interno
dell'Amministrazione comunale; all'assessore comunale Amedeo Canale;
all'assessore provinciale Antonio Franco, designato per la risoluzione
della crisi in seno alla Amministrazione provinciale in luogo di Francesco
Cananzi'' e ad altri esponenti di spicco della vita politica cittadina.
''Risalta il ruolo determinante - afferma il gip - svolto nella scelta
del presidente del Consiglio comunale Aurelio Chizzoniti, persona di
sua fiducia, indicato espressamente dal Romeo per ricoprire il delicato
incarico in quanto definito 'sua creatura' al pari del Colella. Va notata
la rinnovata avversione all' attuale Sindaco Giuseppe Scopelliti, con
tentativo di delegittimarne la posizione e l'azione di governo anche
facendo ricorso al consueto strumento de 'Il Dibattito'. Inevitabile
la presa di posizione nella accesa polemica politica tra maggioranza
ed opposizione scaturita, a far data dal mese di dicembre 2002, allorche',
a Reggio Calabria, si registro' una escalation di attentati dinamitardi
che desto' notevole allarme nella cittadinanza, in specie quanto si
raggiunsero obiettivi coinvolgenti cittadini di rilievo politico ed
istituzionale''.
Processo
per la stampa del Bollettino della Regione: Tutti assolti
11/11 Due ex assessori regionali, funzionari dell'
Ente e imprenditori sono stati assolti oggi dal Tribunale di Catanzaro
da una serie di accuse relative ad appalti fatti dalla Regione per la
fornitura di beni e servizi e la stampa e la distribuzione del bollettino
ufficiale dell' Ente. La vicenda si riferisce a fatti avvenuti tra il
1996 ed il 1998. Il Tribunale di Catanzaro, secondo quanto riferito
dai legali degli imputati, ha assolto, ''per non avere commesso il fatto''
o ''perche' il fatto non sussiste'', gli assessori regionali al Bilancio
dell' epoca Mario Pirillo e Pino Gentile; Pietro Cefaly, funzionario
dell' assessorato regionale del Bilancio; Salvatore Bilotta, imprenditore;
Rosario Abramo, titolare delle Grafiche Abramo; Alfonso Petitto, dirigente
della ragioneria della Regione. Gli imputati erano accusati, a vario
titolo, di una serie di reati: dalla turbativa d' asta all' abuso d'
ufficio, dalla truffa al falso. Il pm, nel corso della sua requisitoria,
aveva chiesto pesanti condanne per tutti gli imputati. Il Tribunale
ha assolto anche alcuni dipendenti regionali accusati di avere falsificato
rimborsi spesa.
Approvato
dal TAR il risultato delle elezioni di Marzi
11/11 Il Tar della Calabria, sezione di Catanzaro,
ha respinto il ricorso proposto contro le operazioni elettorali svoltesi
nel comune di Marzi (Cosenza), dichiarando la validita' delle elezioni
e della proclamazione del sindaco e dei consiglieri comunali. I ricorrenti
avevano sostenuto che alle consultazioni elettorali del 13 giugno scorso
avevano partecipato illegittimamente le liste ''Liberta' e legalita''',
''L' alternativa'' e ''Etica, democrazia e solidarieta''', inficiando
cosi' il risultato delle elezioni. A Marzi, la Commissione elettorale
circondariale, aveva escluso alcune liste, comprese le tre indicate
nel ricorso, per irregolarita' formali. Il Tar poi aveva disposto, in
via cautelare, l' ammissione di tutte le liste. Adesso il Tar ha preso
la decisione definitiva che ha confermato il risultato delle elezioni
svolte.
I
presidenti delle Province calabresi minacciano la mobilitazione. La
Regione non trasferisce le deleghe
11/11 La Calabria e' stata l' ultima Regione italiana
a legiferare in materia di trasferimento delle deleghe agli enti locali
ed e', attualmente, l' unica a non avere dato seguito a quanto stabilito
dal Consiglio regionale. E' un giudizio negativo, assolutamente 'bipartisan',
quello espresso stamane, a Catanzaro, dai presidenti delle cinque Province
calabresi che hanno lamentato i notevoli ritardi registrati della Regione
in materia di decentramento. Una bocciatura netta che, in mancanza di
iniziative concrete, - e' stato unanimemente sostenuto - potrebbe preludere
ad azioni di lotta piu' dure come la convocazione dei sindaci davanti
al palazzo della Regione o l' impugnazione degli atti relativi davanti
a Tar e Consiglio di Stato. All' incontro, indetto per manifestare lo
scontento ''trasversale'' dei presidenti di centrodestra e centrosinistra
e per presentare la bozza di una delibera che potrebbe consentire il
trasferimento agli enti intermedi con semplice decreto dei direttori
di dipartimento di alcune deleghe in materia di Agricoltura, edilizia
residenziale, risorse idriche, turismo e formazione professionale, hanno
partecipato i presidenti Michele Traversa (Catanzaro), Pietro Fuda (Reggio
Calabria), Mario Oliverio (Cosenza), Sergio Iritale (Crotone) e il vicepresidente
di Vibo Paolo Barbieri. Presenti anche i segretari e i direttori generali
degli enti. ''Avevamo registrato un fatto nuovo recentemente - ha detto
Traversa - nel dialogo avviato in seguito all' invito fattoci pervenire
dall' assessore agli enti locali Alberto Sarra. L' iniziativa, pero',
e' stata vanificata pero' dal fatto che, alla riunione prevista come
passo successivo, i direttori dei Dipartimenti regionali non si sono
presentati''. Traversa ha citato il caso della Formazione professionale,
''settore che ci vede alla stregua di semplici ufficiali pagatori''
per ribadire ''la decisione di non partecipare alle riunioni indette
dall' assessorato fino a quando la Regione non agira' concretamente.
Il paradosso e' che il massimo Ente ha legiferato in materia e si e'
data anche dei tempi che sono abbondantemente stati superati''. ''Avvicinare
ai cittadini i centri decisionali - ha detto Fuda - e' un momento imprescindibile
che deve vedere gli enti locali coinvolti finalmente in un modo che
sia il piu' compiuto possibile''. Il presidente della Provincia di Reggio,
sempre in tema di formazione, ha evidenziato la situazione venutasi
a creare con il trasferimento da parte dello Stato alla Provincia dei
centri per l' impiego, mentre la gestione del settore e' appannaggio
della Regione. ''Si e' dato vita ad una realta' zoppa - ha detto - che
non conviene a nessuno. A ridosso delle elezioni regionali portare sul
tavolo dela politica questa problematica da' il senso della sua serieta'
ed importanza anche e soprattutto in relazione al futuro stesso del
sistema delle autonomie''. '' La Regione - ha detto Oliverio - deve
assumere sempre piu' il ruolo di programmazione, legiferazione e controllo
evitando di caratterizzarsi come e' attualmente alla stregua di mero
sportello di gestione. Avviare questo processo di riordino istituzionale
e' nell' interesse della Regione. Al presidente della Giunta regionale
Giuseppe Chiaravalloti - ha detto ancora Oliverio - chiediamo di assumere
un impegno oggi in questo senso cosi' come lanciamo una sfida analoga
agli schieramenti che si confronteranno nelle elezioni della prossima
primavera. Intanto, pero', - ha aggiunto - se entro il primo di gennaio
non si definira' la vicenda della Formazione professionale portero'
le chiavi della Provincia al presidente della Regione''. ''Quella che
ci vede assieme oggi - ha detto Barbieri - non e' una rivendicazione
politica ma un autentico grido d' allarme del sistema delle autonomie.
Si stanno rivendicando competenze che sono gia' demandate ai nostri
enti. Il timore - ha detto ancora - e' che si sia dinanzi ad una sorta
di tela di Penelope che di giorno si tesse e la notte poi si disfa.
In pratica si manifesta generale disponibilita' e poi non si impone
ai livelli burocratici di essere conseguenti ''. Per Iritale ''con il
mancato trasferimento delle deleghe si attua, da parte della politica,
un impoverimento culturale. Se la sfida e' quella della modernizzazione
il sistema evidentemente non e' piu' in grado di dare risposte. A questo
punto - ha aggiunto il presidente della Provincia di Crotone - bisogna
passare dal dialogo ad una fase di mobilitazione di tutti gli enti locali.
Rimanere alle funzioni legate a strade e edilizia scolastica significa
arretrare di 50 anni - ha concluso - e non essere messi fuori dalla
societa' della globalizzazione''.
L’ass.
Gentile dichiara “Servono provvedimenti urgenti per salvare Carisiel”
11/11 ''Ritengo sia giunto il momento di assumere provvedimenti
urgenti per tutelare una realta' calabrese che, nonostante l'alto grado
di professionalita', rischia di essere sacrificata in nome di logiche
aziendali che privilegiano realta' operative del nord, applicando una
politica di deregionalizzazione a discapito del territorio calabrese''.
E' quanto sostiene in una nota l'assessore regionale alle attivita'
produttive, Pino Gentile, circa la crisi della Carisiel. ''E' necessario
esplorare - ha aggiunto - la possibilita' di una maggiore integrazione
di Carisiel, dal punto di vista industriale, nel gruppo Banksiel, nel
quale Carisiel e' in grado di esprimere al meglio le proprie potenzialita',
nel rispetto delle condizioni di mercato e nell'interesse degli azionisti
e dei lavoratori. Se Banksiel, intendera' rilanciare veramente Carisiel,
potra' attivarsi per cedere a quest'ultima parte delle lavorazioni del
gruppo e valorizzare le competenze dei lavoratori Carisiel nell'ambito
del marcato centro meridionale''. ''Ritengo sia opportuno - ha concluso
Gentile - con il consenso e la partecipazione della Provincia di Cosenza
e delle Organizzazioni Sindacali e dei vertici Telecom, aprire un tavolo
di confronto e di trattativa che si ponga l'obiettivo di risolvere positivamente
la vertenza Carisiel, per non discriminare una realta' operativa calabrese
e per dare risposta alla legittima aspettativa di sicurezza del posto
di lavoro dei lavoratori''.
Alla
commissione antimafia regionale ascoltato anche il presidente dell’Anci
calabrese
11/11 La Commissione regionale per la lotta al fenomeno
mafioso, presieduta da Vincenzo Pisano, ha proseguito nel pomeriggio
odierno le audizioni con i direttori generali delle aziende sanitarie
della Calabria. L’organismo, ha ascoltato anche le comunicazioni
del presidente dell’Anci regionale, Sergio Abramo. Quindi, del
direttore generale dell’azienda ospedaliera “Mater Domini”
di Catanzaro, Antonio Carnovale, che era coadiuvato dal direttore sanitario,
Caterina Di Filippo e dal direttore amministrativo, Giovanni Cozza;
del direttore generale dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”
di Catanzaro, Riccardo Fatarella.
Il presidente dell’Anci, Sergio Abramo, nella sua audizione, ha
ribadito la profonda inquietudine dei sindaci calabresi per l’acuirsi
degli atti intimidatori ai danni degli amministratori locali, di cui,
peraltro, si è ampiamente dibattuto durante la visita del ministro
dell’Interno, Giuseppe Pisanu, in occasione della sua venuta in
Calabria lo scorso 23 ottobre. “La testimonianza odierna di Sergio
Abramo – ha detto il presidente della Commissione, Vincenzo Pisano
– suona come un ulteriore e significativo campanello di allarme
per tutti i calabresi e non solo per coloro i quali sono addetti ai
lavori, e cioè vivono il loro impegno dall’interno delle
istituzioni. I segnali di allarme che si alzano un po’ dovunque
dalla Calabria stanno però risvegliando le coscienze sul grave
pericolo rappresentato dal crimine organizzato che colpisce indiscriminatamente
imprese e lavoratori, uomini dello Stato ed amministratori pubblici.
Noi, come Commissione per la lotta al fenomeno mafioso, stiamo lavorando
intensamente per conoscere più da vicino le difficoltà
degli amministratori pubblici, siano essi dei comuni, delle province,
delle Asl, insomma di quegli enti erogatori di servizi e quindi titolari
di spesa. Il nostro impegno è dunque orientato a sostenere i
comportamenti virtuosi di tutti quegli amministratori che sono stati
eletti dal popolo per governare con trasparenza e per il bene collettivo”.
La Commissione regionale per la lotta al fenomeno mafioso, completerà
le proprie audizioni con i direttori generali delle Asl 9,10 e 11, di
Palmi, Locri e Reggio Calabria.
Si
è discusso del Piano regionale dei trasporti alla sesta Commissione
della Provincia
11/11 La Sesta Commissione Consiliare Permanente, “Trasporti
ed Attività Produttive”, della Provincia di Cosenza ha
incontrato ieri, mercoledì 10 novembre 2004, il Prof. Demetrio
Festa, Docente UNICAL del Dipartimento Pianificazione dei Trasporti,
e l’Assessore Provinciale ai Trasporti Giuseppe Gagliardi, per
discutere del nuovo Piano Regionale dei Trasporti nell’ottica
di una più efficiente organizzazione territoriale sul piano della
mobilità, che possa riconoscere al sistema dei trasporti pubblici
il carattere di servizio sociale con particolare riguardo alle esigenze
lavorative, scolastiche, sanitarie e turistiche.
Il Prof. Demetrio Festa – dopo aver illustrato il quadro normativo
di riferimento – ha presentato alla Commissione lo studio preliminare
di base del Piano dei Trasporti e dei Piani di Bacino, dettagliandone
i servizi minimi previsti e le ipotesi legislative di modifica. In particolare,
per la Provincia di Cosenza, il Piano Regionale del 1997 prevede quattro
bacini di trasporto – bacino di Castrovillari, di Corigliano,
di Cosenza e di Paola – mentre lo studio preliminare ne individua
tre, e cioè: Bacino CS-Tirreno, Bacino CS-Alto Ionio, Bacino
CS-Basso Ionio.
Nella sua relazione, il Docente Universitario ha posto l’accento
su due fattori rilevanti, la qualità del servizio e l’integrazione
tra le reti di trasporto. Ciò comporta la definizione di standard
qualitativi minimi del servizio e l’integrazione tra i diversi
mezzi di trasporto pubblico. Pertanto, per la definizione dei servizi
minimi stessi, sono stati proposti i seguenti indirizzi:
• Mantenimento del livello attuale dell’offerta complessiva
di trasporto in ogni bacino di traffico e redistribuzione al loro interno
dell’offerta, nell’ottica della razionalizzazione dei servizi;
• Fissazione degli standard qualitativi minimi del servizio, uniformi
per tutti i bacini (ad es., numero ed orari delle corse);
• Istituzione di una integrazione modale e tariffaria all’interno
di ciascun bacino, e preferibilmente alla scala regionale;
• Previsione di servizi e/o tariffe dedicate a soddisfare le esigenze
del pendolarismo scolastico e lavorativo;
• Assicurazione dei collegamenti con i servizi amministrativi,
socio-economici e culturali;
• Ampliamento dell’offerta tariffaria (ad es., abbonamenti
week-end, settimanali, shopping);
• Ampliamento e differenziazione dell’offerta di servizi
(ad es., servizi express, senza o con poche fermate intermedie, ecc.);
• Previsione di servizi e/o tariffe speciali a servizio delle
aree chiuse al traffico individuale o in cui si vuole favorire una riduzione
dei livelli di congestione.
In Commissione è, quindi, emersa grande attenzione da parte dei
consiglieri provinciali presenti sul piano di bacino, che si è
ritenuto debba costituire l’elemento cardine di riferimento per
sostanziare operativamente anche il nuovo ruolo e le nuove funzioni
assegnate alla Provincia, determinando anche le giuste sinergie, sia
con il Comune di Cosenza che con la Regione Calabria, per definire un
complesso quadro virtuoso capace di esaltarne il ruolo e la funzione.
Il Presidente della Commissione, Avv. Marino Reda, e il Consigliere
Giuseppe Gallo hanno quindi chiesto notizie sul progetto della “Metropolitana
Leggera”; su questo punto il Prof. Demetrio Festa ha riferito
che esiste, in merito, uno studio sulla elettrificazione della linea
delle Ferrovie della Calabria, per il tratto Rogliano-Cosenza.
Numerose altre sono state, altresì, le domande formulate dai
Consiglieri Provinciali presenti all’incontro. In particolare,
i Consiglieri Provinciali Leonardo Trento e Francesco Bruno si sono
interessati alle prospettive di sviluppo della linea ionica; Leonardo
Trento ha chiesto, a tal proposito, che il nuovo Piano preveda maggiori
collegamenti tra le zone periferiche ed i grossi centri.
Convocato
per il 15 novembre il Consiglio provinciale.
11/11 E’convocato il Consiglio Provinciale in sessione straordinaria,
nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, sotto la
presidenza dell’On. Francesco Principe, per lunedì 15 novembre
2004 alle ore 17.30, in prima convocazione, e per martedì 16
novembre c.a. alle ore 19.00, in eventuale seconda convocazione, per
trattare i seguenti argomenti:
1. Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale
Filice Elio, sul Servizio Civile dell’Ente Provincia;
2. Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Luigi Garofalo,
sui lavoratori ARSSA a rischio di licenziamento;
3. Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Antonio Pucci,
sulla costruzione del nuovo edificio da adibire a sede del Liceo Scientifico
e del Liceo Classico di Trebisacce;
4. Ratifica variazione al Bilancio di Previsione - Esercizio Finanziario
2004 - Deliberazione di Giunta Provinciale n. 461 del 05.10.2004;
5. Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Ernesto
Magorno, sulla grave crisi della “Foderauto Bruzia S.p.A.”
di Belvedere Marittimo;
6. Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface, sul Corpo di Polizia Provinciale;
7. Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Gianfranco
Ponzio, Mario Giordano, Mario Russo ed Elio Filice, sui 240 lavoratori
della Telecom Italia-Finsiel a rischio di perdita di lavoro;
8. Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Tonnara
Francesco, Aieta Giuseppe, Adamo Vincenzo e Magorno Ernesto, sulla vicenda
motonave “Rosso”;
9. Ordine del Giorno , presentato dai Consiglieri Provinciali Marino
Reda e Biagio Diana, sulla Biblioteca Civica di Cosenza;
10. Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Pasqualina
Straface, Francesco Bruno e Antonio Pucci, sull’Istituto Tecnico
per Geometri “Falcone e Borsellino” di Rossano;
11. Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Gianfranco
Ponzio e Domenico Barile, sul collegamento viario tra l’Università
della Calabria e i Comuni limitrofi;
12. Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Leonardo
Trento, sul limite di velocità di 60 Km/h tra gli svincoli di
Tarsia e Cosenza Nord dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria;
13. Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Antonio
Pucci, Pasqualina Straface e Francesco Bruno, sull’inquinamento
con “Ferrite di Zinco” nel Comune di Cerchiara;
14. Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Pasqualina
Straface, Francesco Bruno, Piercarlo Chiappetta, Domenico Barile e Gianfranco
Ponzio, sulla tutela della biodiversità e per il contrasto agli
Organismi Geneticamente Modificati (OGM);
15. Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario
Giordano, su “La realizzazione del nuovo svincolo autostradale
di Cosenza Sud”.
Lunedì
15 presentazione del progetto S.L.O.CS , presso il Centro per l’impiego
di Castrovillari
11/11 Si terrà lunedì 15 novembre prossimo,
alle ore 10.30, presso il Centro per l’Impiego di Castrovillari,
il primo dei cinque incontri programmati per la presentazione dei dati
del Progetto S.L.O.CS. (Strategie per l’occupazione in provincia
di Cosenza), promosso dall’Assessorato Provinciale al Mercato
del Lavoro, in partnership con le società di consulenza Aspron,
Euroform, Midia e Net Ricerche.
- L’occasione sarà utile anche per presentare i Protocolli
d’Intesa per la costituzione di “Tavoli di Concertazione
Permanente”, che avranno lo scopo di attivare un “Network”
provinciale finalizzato all’integrazione e all’implementazione
di nuove strategie locali per l’occupazione in provincia di Cosenza.
- Con il Progetto S.L.O.CS., approvato dalla Commissione Europea, l’Assessorato
Provinciale al Mercato del Lavoro si propone di attuare un programma
operativo di interventi teso a realizzare un’azione di sistema
per definire una strategia locale per lo sviluppo e l’occupazione
nell’ambito dei nuovi bacini per l’impiego.
Con la firma dei Protocolli d’Intesa tra partner pubblici e privati
si avvierà un processo concertativo di azioni comuni che, partendo
dalle potenzialità e dalle vocazioni locali, tenderanno di promuovere
un equilibrato processo di crescita e di sviluppo sul territorio nei
suoi vari aspetti.
“Il Progetto è finalizzato nello specifico -ha sostenuto
l’Assessore Provinciale al Mercato del Lavoro Donatella Laudadio-
ad individuare e promuovere interventi di sviluppo sostenibile, specie
nelle aree interne della provincia di Cosenza, attraverso il riposizionamento
strategico delle imprese, nonché l’adeguamento ed il rafforzamento
delle competenze di operatori economici ed istituzionali che agiscono
in settori ritenuti strategici per lo sviluppo del territorio”.
“I risultati concreti che si otterranno dipendono dalla sinergia
virtuosa che si instaurerà tra le azioni innovative previste
dal Progetto S.L.O.CS. e le politiche per l’occupazione attuate
-ha specificato ancora l’Assessore Provinciale al Mercato del
Lavoro Donatella Laudadio- su tutti i possibili fronti, sia in sede
europea che nazionale e regionale ma, soprattutto, attraverso le sinergie
endogene che si svilupperanno a livello locale tra la specifica azione
pubblica e quella privata”.
“Siamo convinti -ha concluso l’Assessore Donatella Laudadio-
che questa azione comune e condivisa, con un’adeguata programmazione
operativa, agirà da volano di sviluppo attraverso gli interventi
concertati e mirati, soprattutto, nelle zone interne e rurali e, specialmente,
nelle aree a forte valenza ambientale, storica e culturale”.
Agli incontri in programma per la presentazione dei risultati del Progetto,
che culmineranno in un convegno venerdì 26 novembre, parteciperanno
l’Assessore Provinciale al Mercato del Lavoro, Prof.ssa Donatella
Laudadio, ed il Project Leader, Avv. Lucio Sconza. Per ulteriori informazioni
è disponibile il sito: www.slocs.it.
Corsi
per volontari di Protezione Civile della provincia di Cosenza.
11/11 Il Dipartimento di difesa del suolo dell'Università
della Calabria ha sviluppato per conto della Provincia di Cosenza in
collaborazione con la consulta delle organizzazioni di volontariato
della provincia cosentina dei progetti mirati alla realizzazione di
corsi per volontari di protezione civile. Tali corsi, che coinvolgono
circa 70 associazioni operanti nell'area territoriale del cosentino
per un totale complessivo di circa 800 operatori, sono stati presentati
nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio
di ieri presso l'aula seminari del Dipartimento di difesa del suolo
dell'Università della Calabria. A parlarne sono intervenuti il
direttore dei corsi, prof. Pasquale Versace, nonché il prof.
Mario Maiolo, che come assessore alla Protezione civile della Provincia
di Cosenza si occupò del programma di previsione e prevenzione
dei rischi naturali e della nascita della consulta delle organizzazioni
di volontariato di protezione civile, nonché delle esercitazione
di protezione civile "Cosenza 2004".
I corsi che inizieranno a partire da domani, venerdì 12 novembre,
per proseguire fino al mese di marzo 2005, saranno svolti con l'autorizzazione
ed il supporto del dipartimento di protezione civile nazionale. In particolare
i corsi sono distinti in vari livelli: corsi di base, Unità Territoriali
Mobili, Unità territoriali Mobili Provinciali.
Tali corsi sono finalizzati all'addestramento dei volontari al presidio
del territorio ed, in particolare, dei punti di possibile crisi presente
in ambito provinciale, al fine di garantire monitoraggio e sorveglianza
del territorio. Obbiettivo finale è quello di contribuire alla
realizzazione di un sistema integrato provinciale di protezione civile
basato sull'osservazione qualitativa e quantitativa, diretta e strumentale,
di eventi meteoidrogeologici intensi e dei possibili effetti sul territorio.
Saranno affrontati i principali aspetti normativi legati alla protezione
civile e al volontariato, le attività di previsione e prevenzione,
le principali norme da attuare in caso di evento e le caratteristiche
dell'emergenza. I corsi di base, rivolti a tutti i volontari, si terranno
in varie zone del territorio provinciale, al fine di consentire la più
ampia partecipazione ai volontari, mentre i corsi specialistici, riservati
ad un numero ridotto di volontari, si terranno presso il CAMIlab (laboratorio
di cartografia ambientale e modellistica idrogeologica) dell'Università
della Calabria.
Partita
un indagine bis sull’inchiesta di Reggio Calabria. Escluso il
segreto di Stato del SISDE. La Napoli “Nessun avviso di garanzia”
10/11 Potrebbe non esaurirsi con i sei arresti eseguiti
ieri l' inchiesta condotta dalla Procura distrettuale di Catanzaro sulle
presunte pressioni che sarebbero state esercitate sui magistrati della
Dda di Reggio Calabria al fine di condizionarne le inchieste sui rapporti
tra mafia a politica. Secondo quanto si e' appreso, infatti, oltre a
quella che ha portato agli arresti, c' e' un' inchiesta bis basata su
altri ed a quanto pare ancor piu' significativi elementi acquisiti dai
magistrati della Procura distrettuale di Catanzaro. In particolare,
il secondo filone di indagini, svolte sempre con il supporto investigativo
della Squadra mobile di Reggio Calabria, si basa sulle dichiarazioni
fatte dai magistrati che avrebbero subito i tentativi di condizionamento
e che sono parti lese nel procedimento. In particolare, i magistrati
che sono stati sentiti dalla Dda di Catanzaro sono il procuratore aggiunto
di Reggio Calabria, Salvatore Boemi, ex coordinatore della stessa Procura
distrettuale ed oggi reggente della Procura della Repubblica per i minorenni;
il sostituto procuratore nazionale antimafia Enzo Macri'; il sostituto
procuratore di Reggio Calabria Francesco Mollace, oggi in forza alla
Procura ordinaria dopo avere svolto per un lungo periodo le sue funzioni
nella Dda, e l' ex sostituto procuratore distrettuale Alberto Cisterna,
attualmente sostituto procuratore nazionale antimafia. Oggi, intanto,
si e' appreso che la strategia di delegittimazione che sarebbe stata
posta in essere da un presunto comitato politico-affaristico a capo
del quale ci sarebbe stato l' ex deputato del Psdi Paolo Romeo avrebbe
avuto come obiettivo anche due magistrati giudicanti, Silvana Grasso
e Franco Greco, marito e moglie, entrambi presidenti di sezione del
Tribunale di Reggio Calabria. Il coinvolgimento nella vicenda, come
parti lese, di Silvana Grasso e Greco deriverebbe dal fatto che i due
giudici hanno presieduto i collegi davanti ai quali si sono celebrati
il processo scaturito dall' operazione Olimpia, risalente al 1995, in
cui era imputato Paolo Romeo, ed un altro dibattimento in cui e' stato
imputato Amedeo Matacena. Romeo, a conclusione del processo Olimpia,
e' stato condannato in via definitiva a tre anni per concorso esterno
in associazione mafiosa, condanna che l' ex deputato del Psdi sta scontando
in carcere. Anche Amedeo Matacena, a conclusione del processo che lo
ha riguardato, e' stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione,
ma la sentenza e' stata annullata dalla Corte di cassazione per un vizio
formale. Si è inoltre appreso che la perquisizione che avrebbe
dovuto essere effettuata nell' ufficio di Reggio Calabria del maresciallo
del Sisde Francesco Spano', indagato nell' ambito dell' inchiesta, non
e' stata fatta poiche' il dirigente dell' ufficio ha opposto, cosi'
come e' previsto dalla legge del 1977 sull' ordinamento dei servizi
segreti, il segreto di Stato. Secondo quanto si e' appreso, inoltre,
avrebbero dato esiti significativi, in relazione alla conferma delle
ipotesi accusatorie formulate dalla Dda di Catanzaro, le perquisizioni
fatte nelle abitazioni e negli studi professionali degli arrestati.
In particolare, gli investigatori attribuiscono particolare importanza
al materiale sequestrato nello studio legale di Paolo Romeo. La polizia
giudiziaria, a conclusione della perquisizione, protrattasi per oltre
cinque ore, avrebbe portato via un' imponente mole di materiale cartaceo,
oltre a computer e numerosi floppy-disk. Il difensore di Romeo, Emidio
Tommasini, ha tenuto a precisare, comunque, che la perquisizione ''non
ha portato al sequestro di dossier riguardanti magistrati, ma soltanto
di una raccolta di articoli di stampa ed interrogazioni parlamentari
gia' prodotti ed acquisiti, peraltro, nel processo gia' celebrato a
carico di Romeo''. Da registrare, infine, la presa di posizione del
magistrato di Cassazione Paolo Antonio Bruno, destinatario di un' informazione
di garanzia nell' ambito della stessa inchiesta. ''Dire che sono indignato
- ha detto Bruno - e' certamente riduttivo. Non ho idea di cosa mi si
contesta ed in che cosa dovrei ritenermi coinvolto. Resto ovviamente
incredulo e, comunque, assolutamente sereno''.
-- Le intercettazioni -
- Il ''gruppo di potere'' che a Reggio Calabria avrebbe tentato di condizionare
l' attivita' della Dda avrebbe anche mirato, per mettere in atto la
sua strategia, a ''spaccare'' l' ufficio di Procura, mettendo i magistrati
l' uno contro l' altro. E' quanto emerge dalle intercettazioni di alcuni
dialoghi tra gli arrestati inserite nell' ordinanza di custodia cautelare.
In una delle conversazioni intercettate, Francesco Gangemi, direttore
del periodico ''Il Dibattito'', si rivolge in questi termini all' ex
deputato del Psdi Paolo Romeo, avvocato nonche' presunto capo del comitato
politico-affaristico che avrebbe ordito la presunta trama contro i magistrati:
''Tu mi devi dare le cose di Boemi perche' io ora incomincio con lui,
lo ammazzo!''. La persona cui fa riferimento Gangemi nella conversazione
con Romeo e' Salvatore Boemi, all' epoca dei fatti coordinatore della
Procura distrettuale di Reggio Calabria, successivamente passato alla
Procura ordinaria ed oggi, anche se procuratore aggiunto, applicato
al coordinamento, come reggente, della Procura della Repubblica per
i minorenni. ''Il titolo che ho - aggiunge Gangemi nel dialogo con Romeo
- e' questo: 'Noi lo sapevamo' e sotto..'Boemi come uomo possa essere
uno...stupido...e' soprattutto un vigliacco'..''. Romeo: ''cosi' poi
tu..se li vuoi spaccare di nuovo...'' Gangemi: ''si', si', cosi' dobbiamo
fare...''. ''Risulta chiaro - fa rilevare nell' ordinanza il gip, Antonio
Baudi - come la strategia miri a mettere i magistrati l' uno contro
l' altro: l' offensiva contro la Dda reggina e la sua delegittimazione
costituiscono l' autentico obiettivo degli interlocutori''. Il dialogo
tra Gangemi e Romeo cosi' prosegue:
Gangemi: tu parti con Macri' e ne facciamo due assieme...
Romeo: (ride).
Gangemi: e non se ne parla piu'...e poi dobbiamo spaccare questo...Questa...questa...questo
ricompattamento che c' e' all' interno...''
''Paolo Romeo e Francesco Gangemi - osserva ancora il gip - ostentano
il programma diretto a mettere i magistrati l' uno contro l' altro attraverso
lo strumento de 'Il Dibattito', sfruttando, tra l' altro, la 'vicenda
Sparacio' ed altre questioni interne all' ufficio. Risulta chiaro come
Paolo Romeo sia il regista dell' intera manovra, l' uomo in grado d'
indirizzare Francesco Gangemi, al quale suggerisce metodi di lotta ed
obiettivi da perseguire''.
-- La direzione del Sisde ha escluso – in tarda
serata - che sia stato opposto il segreto di Stato
alle attivita' investigative della Dda di Catanzaro, precisando che
il Sisde ha manifestato alla magistratura inquirente la disponibilita'
alla piu' ampia collaborazione.
-- Come funziona il segreto di Stato
E' il presidente del Consiglio che esercita la tutela del segreto di
Stato. Il problema e' tornato oggi d' attualita' dopo che il Sisde ha
opposto il segreto di Stato alla perquisizione, per l' eventuale sequestro
di documenti, dell' ufficio dell' agente del servizio segreto Francesco
Spano', nell' ambito dell' inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro.
La legge 801 del 1977 sull' ordinamento dei servizi segreti definisce
''coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le
attivita' ed ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno
all' integrita' dello Stato democratico''. In nessun caso, si sottolinea,
''possono essere oggetto di segreto di Stato fatti eversivi dell' ordine
costituzionale''. L' articolo 256 del Codice di procedura penale (dovere
di esibizione e segreti) indica che i pubblici ufficiali, i pubblici
impiegati e gli incaricati di un pubblico servizio ''devono consegnare
immediatamente all' autorita' giudiziaria che ne faccia richiesta gli
atti e i documenti..., salvo che dichiarino per iscritto che si tratti
di segreti di Stato''. E' quanto avvenuto oggi in Calabria. In questo
caso, ''quando la dichiarazione concerne un segreto di Stato, l' autorita'
giudiziaria ne informa il presidente del Consiglio dei ministri, chiedendo
che ne sia data conferma''. Qualora il segreto sia confermato e la prova
sia essenziale per la definizione del processo, il giudice dichiara
non doversi procedere per l' esistenza di un segreto di Stato. Se, entro
60 giorni dalla notificazione della richiesta, il presidente del Consiglio
non da' conferma del segreto, l' autorita' giudiziaria dispone il sequestro.
Se viene opposto il segreto, la natura del reato e' definita dal giudice.
Prima dell' esercizio dell' azione penale, provvede il gip su richiesta
di parte. Del provvedimento che rigetta l' eccezione di segretezza e'
data comunicazione al presidente del Consiglio. La legge 801 del 1977
prevede che il presidente del Consiglio sia tenuto a dare comunicazione
al Copaco (Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti) di
ogni caso di conferma dell' opposizione del segreto di Stato. Il Comitato,
qualora ritenga a maggioranza assoluta dei suoi componenti infondata
l' opposizione del segreto, ne riferisce a ciascuna dei suoi componenti
per le conseguenti valutazioni politiche.
-- Per domani e giovedi' sono previsti
gli interrogatori di garanzia delle sei persone arrestate
dalla polizia con l' accusa di avere tentato di esercitare pressioni
e condizionamenti sui magistrati della Dda di Reggio Calabria al fine
di condizionarne le inchieste sui rapporti tra mafia e politica. A condurre
gli interrogatori sara' il capo dell' ufficio gip del Tribunale di Catanzaro,
Antonio Baudi, che ha emesso le sei ordinanze di custodia cautelare
su richiesta del procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, del
procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo, e del sostituto procuratore Luigi
de Magistris. Le sei persone arrestate sono gli ex deputati, rispettivamente
di Forza Italia e del Psdi, Amedeo Matacena e Paolo Romeo; il giornalista
Francesco Gangemi, direttore del periodico Il Dibattito, utilizzato,
secondo l' accusa, per la pubblicazione di articoli denigratori nei
confronti dei magistrati della Dda reggina; dell' insegnante R.P., collaboratore de Il Dibattito, e degli avvocati Francesco
Gangemi ed Ugo Colonna. Romeo e Matacena sono accusati di associazione
per delinquere di tipo mafioso ed i due Gangemi di concorso esterno
nello stesso reato. A Colonna e R.P., invece, viene contestato
il reato di violenza o minaccia ad un corpo giudiziario, imputazione
che viene mossa anche a Romeo, Matacena ed ai due Gangemi.
-- A margine dell’indagine l'on.Angela
Napoli, vicepresidente dell'Antimafia, ha dichiarato di non aver ricevuto
alcun avviso di garanzia. ''Leggo su alcuni giornali
di oggi, di essere additata come prima persona nell'elenco di coloro
che avrebbero ricevuto un avviso di garanzia per 'il reato di associazione
per delinquere di stampo mafioso e di violenza o minaccia ad un corpo
giudiziario'. Confermo di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia''.
Ha affermato la Napoli, la quale rende noto di aver dato mandato ai
suoi legali ''sia per querelare gli organi di stampa e per accertare
chi c'e' dietro la diffusione di tali notizie false, tendenziose, diffamatorie
e depistanti. E' mio intedimento andare fino in fondo per svelare tutto
quello che si nasconde dietro questa 'montatura' a mio danno''.
-- Vendola “Grande moralità
dell’on. Napoli” . - ''Io non penso che
ci sia una montatura. Penso che ci siano state e ci siano collusioni
straordinarie a copertura del radicamento diffuso e stratificato della
'ndrangheta nella societa' calabrese. Collusioni che coinvolgono la
politica, l'economia, gli apparati repressivi ed anche la magistratura.
Ma penso che questa inchiesta mescoli in un unico registro troppe storie,
tra di loro incompatibili''. E' quanto scrive Nichi Vendola, deputato
di Rifondazione comunista e componente della Commissione parlamentare
antimafia, in una lettera inviata al presidente dell' organismo, Roberto
Centaro. ''Sento l'obbligo di coscienza - aggiunge Vendola - di non
tacere. L' inchiesta della Dda di Catanzaro su mafia e politica in Calabria
e' un mosaico geniale di cose credibili e di cose incredibili. Sono
la persona piu' lontana, per formazione politica e culturale, dall'
on. Angela Napoli. Lei missina di lungo corso, io comunista da sempre.
Eppure io conosco e intendo testimoniare l' assoluta intransigenza morale
e la passione civile di una collega che ha rivestito con coraggio il
suo incarico in Commissione antimafia. Impegnandosi in prima persona
in una battaglia che non ha mai fatto sconti a nessuno, neppure a chi
era schierato dalla sua stessa parte politica. Basterebbe rammentare
il suo lavoro sulle collusioni a Lamezia Terme''. ''Non posso tacere,
inoltre - afferma ancora Vendola - l' indignazione che provo dinanzi
all' arresto dell' avvocato Ugo Colonna, un uomo limpido e testardamente,
solitariamente impegnato in mille battaglie di verita' e di legalita'.
Sono orgoglioso di avere in Colonna il mio legale di fiducia. Ricordo
le parole con cui un importante uomo di Stato ebbe a definirlo: 'un
Ambrosoli del Sud'. Lui oggi e' ristretto e questa carcerazione io la
vivo come una macchia vergognosa sul volto di cio' che chiamiamo giustizia.
Basterebbe chiedersi quanti sono i singoli e le lobbies che trarranno
vantaggi dal fango che si e' gettato inopinatamente su un professionista
che ha documentalmente, e ripeto l'avverbio 'documentalmente', svelato
il lato oscuro di certa magistratura scenograficamente antimafiosa''.
''Caro Presidente - conclude Vendola nella lettera Centaro - sappiamo
cosa e' la mafia. Sappiamo della sua capacita' storica di mimetizzarsi
nei gangli piu' delicati dello Stato. Per questo io credo che dovremmo
prendere alla lettera l'esortazione del dott. Enzo Macri' e contribuire,
nei limiti dei compiti istituzionali della nostra Commissione, a fare
piena e totale luce su ogni aspetto di questa vicenda''.
-- Sgobio: “Fini non parla a nome
del Parlamento”. - '' L' onorevole Fini non puo'
certo parlare a nome di tutto il Parlamento. Io, deputato della Repubblica,
non mi sento rappresentato da Fini. La politica, gli esponenti politici,
dovrebbero sempre stare lontani dal commentare l'operato dei giudici''.
E' quanto sostiene in una nota il parlamentare del Pdci Pino Sgobio.
''Le parole del vicepremier Fini - ha aggiunto - sulle vicende calabresi
mettono in discussione l'autonomia della Magistratura. Le vicende di
Reggio Calabria non possono essere utilizzate per regolare i rapporti
fra diversi poteri, ancor meno fra la magistratura e il Parlamento.
I soggetti politici, inoltre, sono cosa diversa dall'istituzione''.
''In merito alla vicenda - ha concluso - siamo fiduciosi nell'operato
dei magistrati e ci auguriamo che continuino a svolgere il loro dovere
senza interferenze''.
-- Minniti: “Nessuna montatura,
dalle indagini, una centrale di disinformazione”
- ''Dalle indagini della Procura di Catanzaro emerge il fatto che a
Reggio Calabria operava una centrale di disinformazione al servizio
della mafia. Una centrale che sembra potesse contare su un intreccio
di complicita' a livelli istituzionali''. Lo afferma Marco Minniti,
responsabile della direzione nazionale dei Ds per i problemi dello Stato.
''Tale realta' - dice Minniti - dimostra, ancora una volta, la pericolosita'
della 'ndrangheta e la sua capacita' di infiltrarsi nelle istituzioni
per tentare di condizionarle.Ovviamente, in rapporto a inderogabili
principi di garanzia, le responsabilita' individuali devono essere valutate,
attraverso un'attenta lettura di tutti gli atti, e in ogni caso solo
alla fine dell' intero procedimento''. ''Tuttavia - aggiunge l'esponente
dei Ds - l'unica cosa che on si puo' dire e' che siamo di fronte a un
complotto politico o a una montatura. Le reazione, vorrei dire a tutti
in modo calmo e tranquillo, non puo' essere questa, altrimenti diventerebbe
impossibile qualunque azione di contrasto nei confronti della mafia
che, com' e' noto, non e' una qualsiasi associazione a delinquere ma
ha nelle sue precipue finalita' il controllo del potere pubblico, l'infiltrazione
e il condizionamento delle istituzioni''. ''D'altra parte ci troviamo
di fronte a una iniziativa giudiziaria di una Procura nota per prudenza
ed equilibrio. L'importante e' fare presto e bene - conclude l'esponente
dei Ds - E' interesse della democrazia calabrese consentire che indagini
cosi' delicate siano portate rapidamente a termine nel massimo di trasparenza''.
-- Cossiga: “Fini non gridi al complotto”.
- ''Non e' bello che un candidato alla Farnesina che domani potra' essere
chiamato a rappresentare il paese in riunioni internazionali in cui
si parla di giustizia e giudici, non e' bello che un seguace della concezione
idealistica dello Stato di Giovanni Gentile e della concezione della
giustizia di Alfredo Rocco denunci un complotto sol perche' la magistratura
della Calabria procede con polso duro contro i suoi adepti''. Lo afferma
il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga commentando
l'inchiesta dei giudici di Reggio Calabria che ha coinvolto esponenti
di Alleanza Nazionale. ''Si sara' almeno accorto il buon Gianfranco
Fini che fare l'ultragiustizialista e difendere a spada tratta le tesi
dell'Anm non gli e' servito come sperava, con gli amici dell'Udc, a
salvare una determinata parte del corpo ai suoi amichetti. E adesso,
presto, sara' la volta dell'Udc''.
Una
città dei ragazzi della Pace in Calabria
10/11 Il progetto della costruzione di una citta' della
pace destinata ai ragazzi, che dovrebbe sorgere in Calabria, potrebbe
essere uno dei frutti del summit dei premi Nobel per la Pace, che si
e' svolta oggi in Campidoglio. Il premio Nobel per la pace irlandese
Betty Williams ne ha parlato con il presidente della regione Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti. La ''citta' dei ragazzi'' dovrebbe sorgere in
Calabria perche' la regione si trova al centro del mediterraneo ed e'
quindi un tramite naturale per il dialogo tra l'Europa ed il sud del
mondo. Inoltre la Calabria puo' accedere ai fondi europei in quanto
e' considerata Obiettivo uno. ''Anche la Regione Calabria - ha commentato
Chiaravalloti - ha un progetto in tal senso. Abbiamo quindi offerto
la nostra disponibilita' a collaborare con Betty Williams, che ci sembra
abbia avuto una bellissima idea''. Il presidente della Regione ha aggiunto
che la Williams sta cercando sponsor privati per la realizzazione del
progetto ''ma anche noi - ha precisato - possiamo integrare con dei
fondi nostri e con quelli che abbiamo gia' richiesto per questo obiettivo
allo stato''. ''La Calabria ha portato al summit non solo un modesto
contributo come sponsor, ma soprattutto la sua tradizione di civilta'
e di apertura al dialogo'' ha detto il presidente della regione Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti. Chiaravalloti ha inoltre ricordato che la Calabria
e' terra di grandi emigrazioni e immigrazioni da cui ha ricavato un
arricchimento umano e una cultura all'apertura del dialogo. ''Siamo
capaci di perseguire una cultura della pace - ha aggiunto il presidente
della Regione - come dimostra la recettivita' alla colonia albanese,
che risale a qualche secolo fa, e quella alla colonia curda che da qualche
anno si e' stabilita' nel basso Jonio''.
Riunione
in Prefettura sui danni causati dal maltempo a Tarsia
10/11 I problemi causati dal maltempo a Tarsia e nei
comuni limitrofi nei giorni scorsi sono stati al centro di un incontro
svoltosi in Prefettura, a Cosenza. Nel corso dell' incontro sono stati
illustrati i danni registrati in seguito dell' eccezionale ondata di
maltempo e delle consistenti colate di detriti fangosi che hanno interessato
gran parte del territorio comunale. I danni sono stati verificati nel
corso di diversi sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi dal Prefetto
e da tecnici della struttura regionale. E' stata interessata, in particolare,
la viabilita' statale, provinciale e comunale; segnalati danni anche
alle infrastrutture pubbliche ed a edifici privati, nonche' alle colture
agricole. Da una sommaria verifica i danni sono stati quantificati dall'
Amministrazione provinciale e dai Sindaci in diversi milioni di euro.
I rappresentanti degli Enti hanno sottolineato l' impossibilita', per
mancanza di adeguate risorse finanziarie, di far fronte agli interventi
necessari per il ripristino della situazione di sicurezza.
Forum
regionale sulla legalità e sicurezza da giovedì 12 a Lamezia
10/11 ''Legalita' e sicurezza per garantire diritti
e liberta''': e' questo il tema del secondo Forum regionale, che si
terra' il 12 e 13 novembre nella sala congressi del Consorzio agroalimentare
di Lamezia Terme. La manifestazione e' organizzata dall'Assessorato
regionale alla pubblica istruzione e cultura e dal Comitato permanente
regionale per l'educazione alla Legalita'. L'assessore regionale alla
Pubblica istruzione e Cultura Saverio Zavettieri introdurra' i lavori
di una due giorni alla quale prenderanno parte, venerdi' a partire dalle
ore 15.30, Domenico Pudia, procuratore Generale presso la Corte d'Appello
di Catanzaro, il prefetto di Catanzaro Alberto Di Pace, Giorgio Criscuolo
commissario prefettizio di Lamezia Terme, il presidente del Consiglio
Regionale della Calabria Luigi Fedele, il presidente della Commissione
Regionale Antimafia Vincenzo Pisano, Ugo Panetta direttore Ufficio Scolastico
Regionale della Calabria e Mons. Luigi Cantafora Vescovo di Lamezia
Terme. Successivamente si proseguira' con la prima sessione tematica
su ''Scuola e istituzioni: cultura della legalita''' con l'intervento
della presidente del Corel Augusta Torricelli Frisina, la quale informera'
anche sulle attivita' intraprese, nel triennio 2001/2004, del Comitato
regionale per la legalita', attraverso assegnazione di borse di studio,
master, cicli di formazione multimediale a distanza per docenti e referenti
di educazione alla legalita', finanziamenti a progetti scolastici di
legalita', iniziative pubbliche, pubblicazioni e altre iniziative. Il
tema sara' affrontato anche da Paolo Martino dell'Universita' ''La Sapienza''
di Roma, Giampiero Calabro' dell'Unical di Cosenza, il responsabile
relazioni esterne Uil Polizia di Stato Gabriele, il dirigente scolastico
del Liceo Scientifico ''L. Siciliani'' di Catanzaro Francesco Latella,
Sergio Abramo presidente Anci Calabria, Giuseppe Bonazza dirigente scolastico
dell'Istituto Comprensivo di Monasterace, Giovanni La Torre rettore
Unical di Cosenza, Antonia Vetere dirigente scolastico dell'I.T.C. ''A.
Serra'' di Cosenza e la sottosegretario del Ministero della Pubblica
Istruzione Valentina Aprea. Sabato mattina si riprendera' alle ore 9.30
con la seconda sessione tematica riguardera' ''La sicurezza quale infrastruttura
per lo sviluppo''. Relazionera' il direttore Generale Dipartimento n
10 - Regione Calabria Gaetano Princi che moderera' anche le relazioni
di: Giacomo Zappia dell'Associazione ''Libera'' - Calabria Ufficio Nazionale
Beni Confiscati, Giuseppe Procaccini responsabile Apq Sicurezza del
Ministero dell'Interno, Ennio Damiano vice presidente nazionale Fondazione
Cesar, Carlo Tinebra capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria,
Gemma Altimari presidente Associazione Culturale Onlus ''Dove Volano
i Delfini'', Giuseppe De Bartolo preside Facolta' di Economia Unical
di Cosenza, Demetrio Costantino presidente Cids, Giuseppe Colaiacovo
rappresentante Siulp, Attilio Foscaldi coordinatore Regionale Fondazione
Antiusura e presidente Associazione Culturale ''Il Samaritano'' di Cassano
Ionio, Filippo Callipo presidente Regionale Confindustria, Roberto Castagna
segretario Regionale Uil-Sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil sul
tema ''Il punto sugli strumenti operativi di contrasto al fenomeno mafioso
e di promozione della legalita' e dello sviluppo'' sara' materia della
terza sessione tematica che sara' affrontata da: Alberto Cisterna sostituto
Procuratore Nazionale Antimafia, Eugenio Facciolla sostituto Procuratore
Dda membro Comitato, Gaetano Pecorella della commissione Parlamentare
Giustizia, Roberto Centaro presidente Commissione Parlamentare Antimafia,
Pasquino Crupi pro Rettore Universita' degli Stranieri. Il giornalista
Antonio Delfino moderera' gli interventi della giornata. E l'assessore
regionale Saverio Zavettieri trattera' le conclusioni dell'incontro.
Proseguono
le audizioni dei DG ASL alla commissione antimafia regionale
10/11 La Commissione regionale per la lotta al fenomeno
mafioso, presieduta da Vincenzo Pisano, ha proseguito nel pomeriggio
odierno le audizioni con i direttori generali delle aziende sanitarie
della Calabria. L’organismo, ha ascoltato le comunicazioni del
direttore generale dell’Asl 5 di Crotone, Michele Talarico, che
era accompagnato dal direttore amministrativo dell’ente, Carmelo
Sergio Buttà; del direttore generale dell’Asl 6 di Lametia
Terme, Carmela Madaffari; del direttore generale dell’Asl 7 di
Catanzaro, Nicola Bisceglia, che era accompagnato dal direttore amministrativo,
Mario Donato, e del direttore generale dell’Asl 8 di Vibo Valentia,
Armando Crupi. “Si è trattato di un ulteriore passaggio
di conoscenza delle varie situazioni della sanità calabrese –
ha detto il presidente della Commissione, Vincenzo Pisano – per
monitorare compiutamente lo stato delle cose in relazione, soprattutto,
alle procedimentalità amministrative per l’acquisizione
di beni e servizi e di gestione del personale, con l’obiettivo
di ridurre al minimo i varchi di cui potenzialmente si serve la criminalità
organizzata per i suoi “affari”. Ho ribadito ai direttori
generali che hanno partecipato oggi agli incontri la necessità
di un vero spirito di collaborazione tra la Commissione e l’attività
degli enti da loro diretti poiché il mondo della sanità,
per i volumi di spesa che impegna nel Bilancio regionale, non può
non essere oggetto di “attenzioni” da parte della criminalità
organizzata ed economica”.
La Commissione regionale per la lotta al fenomeno mafioso, completerà
domani pomeriggio le audizioni con l’Anci e i direttori generali
delle Asl 9,10 e 11, del “Mater Domini” e dell’azienda
ospedaliera “Ciaccio-Pugliese”.
Incontri
sul volontariato a Lungro e San Marco Argentano
10/11 Continuano gli incontri di promozione dell’Associazione
Volontà Solidale - Centro di Servizio per il Volontariato della
Provincia di Cosenza su tutto il territorio provinciale. I Centri di
Servizio per il Volontariato sono organismi previsti dalla Legge Quadro
sul Volontariato (art. 15 della legge 11 agosto 1991 n. 266), presenti
ormai su tutto il territorio nazionale dagli anni 1997-98. I centri
calabresi sono stati invece istituiti nel 2003 e sono stati resi operativi
nell’anno in corso, sono 5 e operano a livello provinciale. Essi
sono essenzialmente uno strumento di sostegno, promozione e valorizzazione
del volontariato. L’obiettivo degli incontri di promozione dal
titolo “Fare Volontariato nei nostri paesi. Servizi ed idee per
promuoverlo. Un confronto fra esperienze locali e Centro Servizi Volontariato”
è quello di incontrare le associazioni presenti sul territorio,
confrontarsi e riflettere con loro sul modo di fare volontariato e presentare
le attività e i servizi del centro. Questo il calendario degli
incontri di questa settimana:
Giovedì 11 novembre, Lungro: Sede AVO, Ospedale Lungro- ore 16.00.
Venerdì 12 novembre, San Marco Argentano: Sede Associazione Fadia
“Centro Socio Educativo l’Arcobaleno”, Via Cantucci,1
- ore 16.00.
Lunedì
15 inaugurazione della nuova palestra del liceo Scientifico Scorza
10/11 Sarà inaugurata lunedì 15 novembre
prossimo, alle ore 10.30, la palestra del Liceo Scientifico “G.
B. Scorza” di Cosenza, alla presenza di S. E. Mons. Giuseppe Agostino.
Alla manifestazione interverranno, oltre agli studenti, al corpo docente
ed al personale scolastico, il Presidente Provincia di Cosenza On. Gerardo
Mario Oliverio, l’Assessore Provinciale all’Edilizia Pubblica
e Scolastica Avv. Oreste Morcavallo, il Sindaco del Comune di Cosenza
Dott.ssa Eva Catizone, il Dirigente del Liceo Scientifico “G.
B. Scorza” di Cosenza Prof. Rodolfo Luciani, il Direttore Generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale Dott. Ugo Panetta e il Presidente
C.O.N.I. Sezione Provinciale Dott. Giuseppe Abate.
La nuova palestra del Liceo Scientifico “G. B. Scorza” è
stata ricostruita conservando le dimensioni della preesistente struttura,
demolita per importanti problemi di staticità.
Nella progettazione e realizzazione dell’opera sono stati mantenuti
i caratteri formali della struttura originaria, segnalando l’intervento
con una tinteggiatura di colore diverso e con la realizzazione di un
frangisole in tubolare metallico riportante i colori della bandiera
della pace, simbolo del valore universale dello sport.
La struttura, in calcestruzzo armato realizzato in opera e con copertura
in legno lamellare, si compone di un’area per le attività
sportive ed un’area spogliatoi. La prima, di dimensioni 23,5 m
x 24,5 m., è conforme alle norme C.O.N.I. relativamente al volley
e ad analoghe discipline. L’area spogliatoi, completamente ristrutturata,
prevede spogliatoi per due squadre e per istruttori e arbitri, l’infermeria,
ed è, anche, completa di servizi adeguati alle esigenze delle
persone svantaggiate.
L’intera struttura è stata predisposta anche per un uso
extra – scolastico.
Nel corso della manifestazione si svolgeranno delle esibizioni sportive
a cura del C.O.N.I. e degli studenti del Liceo “Scorza”
e al termine della stessa verrà ufficializzata l’intesa
tra Provincia di Cosenza e C.O.N.I..
“Concepiamo la scuola -ha detto, a proposito dell’inaugurazione
della palestra, l’Assessore Provinciale all’Edilizia Pubblica
e Scolastica Avv. Oreste Morcavallo- non solo come centro di formazione
culturale e professionale, secondo rigidi canoni di attività
didattica limitata e predeterminata ma come mezzo e luogo dell’aggregazione
culturale e sociale. Per tale finalità programmiamo e realizziamo
strutture sportive moderne e fruibili da tutti i giovani della provincia
di Cosenza”.
Il
comune di Rossano allerta l’ufficio protezione civile per il maltempo
10/11 L'Ufficio per la Protezione Civile del Comune
di Rossano informa che, a seguito dei bollettini meteorologici trasmessi
dalla Prefettura di Cosenza, da ieri, e' scattata una fase di allerta
per l'annunciato abbassamento delle temperature e, soprattutto, per
le previsioni di piogge torrenziali, insistenti nei prossimi giorni.
Le aree a rischio sono quelle a ridosso dei torrenti, dei fossi di scolo,
eventualmente ostruiti da detriti e materiale di altra provenienza.
Il pericolo di esondazioni e' reale cosi' come sono possibili danneggiamenti
a cose ed a persone. Il responsabile del Centro Operativo Misto (COM),
Luigi Forciniti, da subito in allerta, ha immediatamente coinvolto gli
organi competenti per effettuare la pulizia degli alvei e delle foci.
In particolare, in Localita' Fossa, e' in corso una operazione urgente,
commissionata dal Consorzio di Bonifica, coordinato dal Dott. Giumbo,
il quale, aderendo ad una precisa segnalazione, e' tempestivamente intervenuto
per liberare gli sbocchi al mare dei corsi d'acqua Nubrica e San Fili.
L'attenzione dell'Ufficio Protezione Civile, al quale collaborano attivamente
le volontarie del Servizio Civile assieme agli LSU regionali, e' alta
e tesa a monitorare, in questi momenti, tutti gli altri torrenti e fossi
di scolo per trasmettere, ove necessario, le opportune segnalazioni
per interventi di ripristino al Dipartimento Lavori Pubblici ed Acque
- Ufficio Opere Idrauliche della Regione Calabria. L'Assessore alla
Protezione Civile, Giuseppe Antoniotti, coglie l'occasione per invitare
tutti i cittadini alla prevenzione ed a segnalare all'Ufficio competente
eventuali situazioni ''a rischio'', che necessitano di intervento.
Gennaro
Gattuso testimonial del Parco Nazionale del Pollino
10/11 Il calciatore del Milan e della Nazionale, Gennaro
Gattuso, sara' il protagonista di alcuni spot televisivi che pubblicizzeranno
l' immagine del Parco nazionale del Pollino, uno dei piu' estesi d'
Europa, ai confini fra la Basilicata e la Calabria, regione di origine
del campione rossonero. Il calciatore ha gia' visitato alcuni luoghi
dove dovrebbe essere girato lo spot, che i telespettatori vedranno nei
prossimi mesi: obiettivo della campagna, infatti, e' quello di far aumentare
il numero dei visitatori del Parco a partire dalla prossima estate.
Il compenso di Gattuso per lo spot sara' devoluto - per volonta' dello
stesso calciatore - ad un' Associazione di volontariato che assiste
i ragazzi disabili, a Corigliano Calabro (Cosenza), dove il calciatore
e' nato
Pregiudicato
di Napoli arrestato a Torano Castello
10/11 A Torano Castello, personale della Polizia di
Stato della divisione anticrimine - Squadra polizia giudiziaria ha tratto
in arresto Gennaro Carota, di Napoli, di 43 anni, pluripregiudicato
per furto, lesioni personali, stupefacenti ed associazione a delinquere.
L' arresto e' scaturito a seguito di un' ordinanza di carcerazione emessa
dalla Procura della Repubblica di Napoli per una condanna ad un anno
e sette mesi di reclusione, per aver commesso plurime evasioni dagli
arresti domiciliari.
Incidente
mortale nei pressi di Montalto Uffugo. Morto un ragazzo di vent’anni
10/11 Incidente mortale nei pressi di Montalto Uffugo.
Un giovane, dell’età di 20 anni, è morto dopo che
la sua auto è andata a schiantarsi contro un albero. L’auto,
una Fiat 500, secondo gli accertamenti ancora in corso, e sbandata andando
a finire la sua corsa contro l’albero. Sul luogo dell’incidente
sono intervenuti i carabinieri ed i vigili del fuoco.
Per le notizie dal 28 ottobre al 9 movembre premi qui,
dal 19 al 27 ottobre premi qui,
dal 10 al 18 ottobre premi qui,
dal 2 al 9 ottobre premi qui,
dal 29/9 al 1 ottobre premi qui,
dal 14 al 28 settembre premi qui,
dal 19 al 26 settembre premi qui,
dal 5 al 13 settembre premi qui,
dal 31 agosto al 4 settembre premi qui,
dal 23 al 30 agosto premi qui,
dal 12 al 22 agosto premi qui,
dal 27 luglio al 11 agosto premi qui,
dal 19 al 26 luglio premi qui,
dal 10 al 18 luglio premi qui, dal 6 al
9 luglio premi qui, dal 2 al 5 luglio
premi qui, dal 29 giugno al 1 luglio
premi qui, dal 24 al 28 giugno premi
qui, dal 20 al 23 giugno premi qui,
dal 11 al 19 giugno premi qui,
dal 6 al 10 giugno premi qui, dal 1
al 5 giugno premi qui, dal 28 al 31
maggio premi qui, dal 23 al 27 maggio
premi qui, dal 18 al 22 maggio premi
qui, dal 13 al 17 maggio premi qui,
dal 8 al 13 maggio premi qui,
dal 3 al 7 maggio premi qui, dal 28
aprile al 2 maggio premi qui, dal 24
al 28 aprile premi qui, dal 18 al 23
aprile premi qui, dal 10 al 17 aprile
premi qui, dal 5 al 9 aprile premi
qui, dal 31 marzo al 4 aprile premi
qui, dal 24 al 30 marzo premi qui,
dal 19 al 23 marzo premi qui,
dal 12 al 18 marzo premi qui, dal 8
al 11 marzo premi qui, dal 1 al 7 marzo
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