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Archivio Notizie 2005 dal 30/12 al 17/01
Ulteriore
rinvio, al 25 gennaio, per la legge elettorale in Consiglio regionale
17/01 Nessun accordo in seno al Consiglio regionale
sulla legge elettorale. La riunione slittata più volte ha avuto
inizio alle 18.30 per essere sospesa dopo venti minuti. Passa un ora
e mezza e si riprende intorno alle 20.20. L’ordine del giorno
è composto da 13 punti. Al primo posto c’è l' approvazione
della nuova legge elettorale. Il Consiglio doveva poi occuparsi del
Piano energetico ambientale, dell' istituzione dell' Osservatorio regionale
permanente sulle politiche comunitarie e delle norme di consulenza per
la Regione. In apertura di seduta il capogruppo di An, Egidio Chiarella,
ha chiesto il ritiro dell' emendamento presentato dal presidente della
Commissione Riforme, Paolo Naccarato, che prevede l' introduzione di
una soglia di sbarramento al 4 per cento. Lo stesso Naccarato, replicando
a Chiarella, ha escluso tale ipotesi in attesa di un pronunciamento
formale del Consiglio. Successivamente e' intervenuto il capogruppo
del Pdci, Michelangelo Tripodi, il quale ha chiesto al presidente Fedele,
ai sensi del regolamento del Consiglio, la nomina di un commissario
relatore del progetto di legge elettorale. Il capogruppo del Nuovo Psi,
Francesco Galati, nel suo intervento, ha respinto la richiesta di Tripodi
chiedendo che venga esaminata la proposta presentata dal capogruppo
di Forza Italia, Gianfranco Leone, e dal vicepresidente del Consiglio,
Domenico Rizza, di An, che prevede uno sbarramento al 3% per le singole
liste e del 5% per le coalizioni. Non si perviene a nessuna accordo.
La seduta viene rinviata a martedì 25 gennaio. dibattito tra
i diversi gruppi consiliari sulla possibilita' di procedere all' approvazione
della legge nella seduta odierna - che era stata messa discussione dal
capogruppo dei Comunisti italiani, Michelangelo Tripodi - si e' concluso
con un nulla di fatto. E' stato deciso cosi' un ulteriore differimento
Consegnato
ad Adriano Sofri, oggi a passeggio per Pisa, il premio Provincia di
Crotone
17/01 ''Oggi ho passeggiato per Pisa e la gente mi
ha riconosciuto, bonariamente''. Lo ha raccontato al termine di una
giornata di permesso dal carcere Don Bosco di Pisa, dove e' tuttora
detenuto, Adriano Sofri. L' ex leader di Lc ha parlato con i giornalisti
prima di ricevere, in un noto albergo cittadino, un premio dell' amministrazione
provinciale di Crotone, dedicato al Mediterraneo e consegnatoli dal
Presidente Sergio Iritale. Un riconoscimento dato ad ''una persona che
con grande lucidita' ha voluto dare un messaggio di serenita' e solidarieta''',
ha ricordato Iritale. Sofri ha ringraziato parlando di ''gesto di amicizia''.
Rispetto alle motivazioni del premio ha aggiunto, ''spero di simulare
bene la mia serenita' e consegnarla agli altri''. ''La cosa bella e'
comunque l'intenzione di unire le sponde del Mediterraneo - ha concluso
Sofri - in un momento dove il Mediterraneo si e' fatto sepolcro di tanti
naufraghi''.
Indagine.
Pregiudizi per il reinserimento dei detenuti nelle imprese calabresi
17/01 - “Il disagio sociale può essere
contrastato ponendo a confronto il mondo politico con quello socio-economico.
Anzi rovesciando i termini negativi della questione, questo fenomeno,
foriero di molte forme di irregolarità nel mondo del lavoro,
può essere considerato una risorsa potenziale per avviare processi
di sviluppo locale”. E' quanto emerge dalle attività della
Nour onlus, Associazione senza scopo di lucro con sede a Cosenza, svolte
sul territorio. In particolare è stata avviata una indagine nelle
carceri e in contesti ambientali dove queste forme di disagio sono più
accentuate.
Il 48% del campione, costituito da detenuti che hanno cercato di reinserirsi
nel mondo del lavoro dopo l’esperienza carceraria, ha dichiarato
come principale difficoltà di reinserimento il pregiudizio nei
confronti di un ex detenuto, oltre alla mancanza di fiducia e affidabilità
e la disponibilità ad offrire solo lavori con retribuzione molto
bassa e non regolari. Inoltre, il 29% del campione intervistato ha dichiarato
che già dal primo tentativo di inserimento nel mondo del lavoro,
prima della detenzione in carcere, aveva incontrato difficoltà
di inserimento lavorativo. Il 53% del sottocampione, sul punto, ha indicato
tra le principali cause, la mancanza del titolo di studio, il 40% del
sottocampione, la mancanza di una qualifica professionale specifica,
ed il restante del sottocampione, la mancanza di esperienza lavorativa.
Sono questi i dati snocciolati dall'associazione Nour onlus, che ritiene
indispensabile il coinvolgimento degli imprenditori per porre rimedio
all'emarginazione derivante dalla reclusione e la conseguente valorizzazione
di soggetti che possono contribuire al rilancio dell'economia locale.
“Bisognerebbe
cercare di rinnovare il metodo delle relazioni industriali adeguandolo
e rimodernandolo sulla scorta dei cambiamenti socio-economici già
evidenti ed inevitabili” sostiene il presidente della Nour onlus,
dott. Franco Felice Capone (nella foto a sinistra
), esperto di politiche del lavoro. “La novità
- aggiunge - dovrebbe stare proprio nello spirito di collaborazione
tra le parti sociali, cioè tra portatori di interessi per loro
natura divergenti e spesso contrastanti. La riflessione del nostro gruppo,
è partita dal significato del termine sviluppo, che è
presupposto necessario per affrontare qualsiasi discorso sul problema
del lavoro sommerso, della disoccupazione di lunga durata, della carenza
di competenze specialistiche, ovvero dell’ignoranza delle reali
esigenze e richieste del mercato, in una logica di superamento di quella
che ahimè, per la Calabria è diventata una vera e propria
cultura dell’assistenzialismo e dell’attesa. Non è
solo un fatto di lessico intellettuale, ma traccia concreta di una certa
impostazione del problema e di una precisa individuazione delle dinamiche
che creano quella stagnazione socioeconomica nella quale prosperano
le zone del disagio sociale. Ciò che la Nour onlus propone e
sostiene da sempre, è il passaggio dal vecchio Welfare State
al nuovo Workfare State”.
“L’incertezza
delle prospettive economiche dipende anche da fattori strutturali di
squilibrio, che rimettono in discussione il rapporto tra sviluppo economico
e produzione sociale” precisa Paola Rizzuto (nella
foto a destra) , avvocato aziendalista e vicepresidente
della Nour onlus. “Il modello di Welfare State e la stessa sua
tradizionale impostazione, certamente non favorisce lo sviluppo economico
ma al contrario lo ostacola. Bisognerebbe passare ad un nuovo modello
di Workfare State” ribadisce l’Avv. Rizzuto. “La mia
formazione ed i diversi ruoli che ho ricoperto -continua Rizzuto, che
è anche Tutor nazionale di emersione del lavoro non regolare
per la Regione Calabria. - mi hanno permesso di constatare che l’economia
nel Sud, in particolare, deve fare i conti con la riluttanza ad uscire
da una condizione per così dire “domestica” del fare
impresa, che comporta necessariamente la tendenza a rimanere nella piccola
dimensione originaria, invece di puntare coraggiosamente sull’obiettivo
della crescita. Esiste, ad esempio, una grande disinformazione su vantaggi
e convenienze concrete in favore dell’impresa che si apre al “sociale”
ed alle cosiddette “fasce deboli. Epperò, questo dato deve
fare i conti, obiettivamente, con il nostro sistema caratterizzato da
molte Pmi e poche grandi imprese, ed il nostro tessuto imprenditoriale,
caratterizzato da imprenditori più che da manager, il che comporta,
a sua volta, una ridotta capacità di fare ricerca e quindi innovazione,
di fare formazione correlandola alle reali esigenze e richieste del
mercato del lavoro, ovvero alle reali prospettive di inserimento, difficoltà
di fare massa critica nelle nuove dimensioni dei mercati, ed inoltre
stride con la nuova logica che ci vuole presenti nella competizione
globale. L’irrigidimento dell’imprenditoria rispetto a dette
questioni, è ricorrente, sta nei costi per sostenerle che, allo
stato, appaiono ancora per l’imprenditoria calabrese proibitivi”.
“In realtà, il gap - sostiene Rizzuto - è determinato
solo da una grossa disinformazione e dalla mancanza di integrazione
vera tra le politiche del lavoro, le politiche sociali e l’universo
della formazione”.
“In particolare - aggiunge il presidente della onlus, Franco Felice
Capone, da una parte bisognerebbe preparare le nuove generazioni a svolgere
con competenza le funzioni che il nuovo modo di fare impresa e di fare
economia richiede; dall’altra, predisporre percorsi di riqualificazione
per coloro che non trovano più posto nel sistema produttivo,
oppure in certi settori del sistema produttivo, ma sono ancora in grado
di dare un contributo attivo in altri settori, oppure in altri comparti
del sistema economico-sociale. Questa è appunto la logica del
Workfare State impostato soprattutto sull’obiettivo di favorire
l’ingresso nel mondo del lavoro a chi ne è ancora fuori
o ne è stato escluso. E’ questo l’equilibrio tra
protezione sociale e sviluppo economico che dovrebbe essere ristabilito
sì da consentire di riacquistare un elevato livello di competitività”.
Attualmente la Nour onlus si sta interessando in particolare del disagio
sociale vissuto dalle popolazioni detenute nelle carceri, avendo come
obiettivo quello di cercare di “aggredire” due aspetti importanti:
primo, l’incidenza del territorio di appartenenza nella “scelta”
di delinquere oppure reiterare; secondo, gli effetti devastanti di una
permanenza passiva nella struttura carceraria. Da questa premessa l’associazione
ha posto le basi per una serie di incontri il primo dei quali è
avvenuto con la direttrice dell'Istituto penitenziario di Rossano, dott.ssa
Angela Paravati, che ha condiviso il concetto di Workfare State, nonché
la disponibilità e l’apertura di un imprenditore “illuminato”
del mercato calabrese, Ercole Barile, noto designer di alta gioielleria
e ceramiche artistiche, amministratore della Ebi Srl, azienda produttrice
delle crete in argento, con sede in Piano Lago (Cs), ha permesso alla
Nour onlus di avviare delle iniziative progettuali coinvolgendo gli
imprenditori calabresi, la prima delle quali denominata “Jonathan”.
L’iniziativa è stata preceduta dalla formalizzazione di
un protocollo d’intesa tra la Nour onlus, il ministero di Grazia
e Giustizia con l'Istituto penitenziario di Rossano, la Ebi Srl, l'Assindustria
di Cosenza, la Uil di Cosenza, la Commissione regionale per l'emersione
del lavoro non regolare della Calabria e l’Istituto ccolastico
artistico (Isa) di san Giovanni in Fiore.
L'avvocato Rizzuto in merito all’idea che ha generato il progetto
“Jonathan” ha affermato che “il tempo è la
vera risorsa del detenuto. Da una parte, gli offre l’opportunità
di effettuare ‘riflessioni’, che se adeguatamente supportate
e realmente attente alla personalità ed al vissuto dello stesso,
possono favorire la riabilitazione psicologica, che è condizione
preliminare ed imprescindibile in qualsivoglia percorso di crescita
e di rivalutazione del sé. Dall’altra, il tempo offre al
recluso l’opportunità di intraprendere percorsi di qualificazione
o riqualificazione professionale, che soli garantiscono possibilità
di reinserimento nella società civile e costituiscono il coronamento
del percorso riabilitativo”. “Viceversa”, precisa
il vicepresidente della Onlus “ciò che all’imprenditore
manca è proprio ‘il tempo’: riuscire a velocizzare
alcune fasi dei processi produttivi, significa ottimizzare la propria
attività aziendale contenendone i costi di produzione e di gestione
del personale. Inoltre all’imprenditore possono profilarsi ulteriori
convenienze, che hanno maggiore ‘appeal’ in una logica di
scambio, quali gli incentivi e gli sgravi fiscali in favore delle aziende
che si aprono ad alcune categorie di disagio sociale, come ad esempio,
nel caso dei detenuti, la legge 193/00, meglio nota come "legge
Smuraglia”.
L’indagine
è partita con uno studio conoscitivo all'interno dei Penitenziari
della provincia di Cosenza ed in particolar modo in quello di Rossano,
promossa dall’Osservatorio regionale sul lavoro sommerso e curata
per la Nour onlus dalla Dott.ssa Carmen D’Onofrio
(nella foto a sinistra), sociologa ed esperta di valutazione. L’indagine
in questione, era finalizzata a rilevare, tra l'altro, il fabbisogno
formativo dei detenuti, allo scopo di promuove azioni di formazione
dirette a consentire reali sbocchi lavorativi sia all'interno che all'esterno
dei luoghi di detenzione.
La NOUR Onlus, prima di avviare la sperimentazione basata su un’azione
di formazione e lavoro all’interno dei Penitenziari di Rossano,
ha ritenuto necessario rilevare il fabbisogno di un’azione mirata
all’interno delle strutture carcerarie consentine, oltre a verificare
preliminarmente l’interesse e la disponibilità in merito
da parte dei soggetti che dovrebbero essere coinvolti attivamente, ovvero
gli stessi detenuti. Pertanto lo strumento di indagine costruito serviva
in primo luogo a rilevare tale disponibilità ed eventuali settori
di interesse da parte dei detenuti. Il 93% del campione ha manifestato
grande interesse, dando la propria disponibilità ad avviare esperienze
formativo/lavorative. Parimenti, l’indagine era finalizzata a
rilevare informazioni in merito al rapporto tra i detenuti ed il mondo
del lavoro.
“E’ necessario profilare al detenuto, individuo spesso disilluso
e disincantato, che nulla di positivo si aspetta dal mondo esterno,
al di là ed al di fuori di prevenzione, pregiudizio, diffidenza
e ritrosia, l’idea di una concreta, nuova opportunità di
vita” - afferma la Dott.ssa D’Onofrio.“L’universo
carcerario, infatti, - aggiunge - che rimane sconosciuto nelle sue complesse
e variegate sfaccettature, genera frequentemente nella società
civile, rabbia, risentimento e paura, ovvero, il che è peggio,
falso perbenismo e moralismo, che più di tutto offende la dignità
dell’individuo, la quale permane al di là ed oltre l’“errore”
commesso. La privazione della libertà fisica, che di per sé
è già una grande punizione, per questa via, rischia, nondimeno,
di riverberarsi sulla società civile tutta, che così si
limita esclusivamente a dare, consapevolmente o inconsapevolmente, il
proprio contributo non remunerato alla spesa pubblica. Ciò, invece,
potrebbe trasformarsi in uno scambio proficuo e biunivoco, attraverso
un efficace programma di riabilitazione ‘intra moenia’,
supportato da reali prospettive di lavoro e guadagno regolare all’esterno,
il che favorisce il concreto inserimento e/o reinserimento del detenuto
nella società. Partendo dai risultati dell'indagine sono emerse
diverse esigenze tutte dettate dagli interessi e dalle aspettative dei
reclusi; tra queste alcune hanno trovato riscontro in possibilità
concrete offerte dall'imprenditoria locale di cui è espressione
concreta il progetto Jonathan”.
Il Presidente Capone nel descrivere questo progetto ha sottolineato
come “trattandosi di una attività specialistica, i lavoratori
verranno preliminarmente formati per acquisire competenze specifiche
attraverso l'utilizzo di strumenti formativi ufficiali consistenti nell'attivazione
di progetti PON gestiti dal Ministero dell'Istruzione. Successivamente
alla formazione, per la fase di lavorazione dei manufatti, si procederà
all'allestimento di un laboratorio con le attrezzature necessarie all'interno
del penitenziario, ovvero si sta vagliando la possibilità di
impiegare lavoratori detenuti, in regime carcerario compatibile con
attività in esterna, utilizzandoli direttamente nell'azienda,
previo assenso delle autorità competenti. Inoltre, sempre attraverso
l’utilizzo degli strumenti formativi ufficiali gestiti dal Ministero
dell'Istruzione (vedi progetti Pon) realizzeremo in collaborazione con
l’Ipalb di Paola anche un corso per pizzaioli a favore dei detenuti
della Casa di reclusione di Rossano, avendo anche questo settore trovato
riscontro nel mercato del lavoro.
L’Eparchia
di Lungro devolve centomila euro ai terremotati del sudest asiatico
17/01 Nella gara di solidarieta' nazionale, iniziata subito dopo la
sconvolgente catastrofe che ha colpito le popolazioni del sud-est asiatico
lo scorso 26 dicembre, scende in campo anche la Eparchia di rito greco-bizantino
di Lungro. In una circolare trasmessa dal direttore della Caritas della
diocesi lungrese, papa's Antonio Trupo, al clero di tutte le parrocchie,
alle suore e ai collaboratori laici si afferma che ''il giorno dopo
la catastrofe naturale, sulle parole del Papa, la Caritas italiana ha
lanciato una colletta nazionale alla quale si e' unita anche la Caritas
diocesana del centro italo-albanese. La nostra comunita' ecclesiale
non puo' non essere presente in queste gravi emergenze. Pertanto vi
invito a voler partecipare con gesto di generosita' e solidarieta' a
sostenere gli interventi in corso inviando offerte, oltre ad altri enti,
alla Caritas diocesana o alla Curia vescovile di Lungro. La Caritas
italiana e' in costante contatto con le istituzioni religiose locali
e con la rete internazionale''. ''In questa prima fase di emergenza
- e' detto ancora nella comunicazione di papa's Trupo - la Caritas ha
stanziato un primo contributo di 100 mila euro, con la prospettiva di
un affiancamento che, a partire dall' emergenza, preveda anche azioni
di ricostruzione e di sviluppo''.
Per
la giornata della memoria il 22 a Castrovillari iniziativa di musica
e poesia
17/01 La giornata della Memoria, in ricordo dello sterminio
e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici
italani nei campi nazisti, sara' celebrata sabato 22 gennaio a Castrovillari.
Il programma prevede, e' detto in una nota, uno spettacolo di poesia
e musica con Silvana Licursi, Anyla Kraja e Sergio Saracino che si svolgera'
al teatro Sybaris nel Protoconvento Francescano. Lo spettacolo si inserisce
nella stagione teatrale 2004-2005 ''Inscenare'' promossa dall' Assessorato
alla Cultura del Comune di Castrovillari. ''La musica - affermano gli
organizzatori - puo' essere espressione sincera della memoria. La poesia
puo' esprimere le emozioni piu' intime e profonde. Assieme, musica e
poesia, possono rappresentare il piu' antico e virtuoso dei linguaggi
universali come quello della pace''
Attivati
dalla Giunta regionale i 14 presidi idraulici
17/01 La Giunta regionale ha attivato i 14 presidi
idraulici che si occuperanno, su tutto il territorio calabrese, di seguire
il processo di controllo, monitoraggio e manutenzione dei bacini regionali.
Lo rende noto un comunicato dell' Ufficio stampa della Giunta regionale.
''Gia' nel 1999 - e' detto nel comunicato - la Regione aveva avviato
in via sperimentale e provvisoria un servizio di controllo dei corsi
d' acqua sul territorio regionale, contribuendo in maniera efficace
anche alla formazione di una banca dati che si e' rilevata fondamentale
ai fini della redazione del Piano stralcio di assetto idrogeologico.Successivamente,
con un provvedimento che risale al 2002, si e' proceduto alla elaborazione
di un dettagliato progetto di 'Presidio idraulico regionale' che prevedeva
la organizzazione di una struttura di tipo tecnico-amministrativo articolata
sul territorio e posta a garanzia della funzionalita' dei bacini idrografici''.
''La deliberazione della Giunta regionale - prosegue il comunicato -
sistematizzera' e rendera' organiche una serie di iniziative che gli
uffici regionali hanno gia' attivato e che sono state direttamente orientate
all' individuazione delle situazioni di rischio e alla conoscenza degli
elementi che interagiscono piu' pesantemente con lo sviluppo dei corsi
d' acqua''. Prevista, nell' ambito delle attivita', la definitiva messa
a punto del Data Base gia' in parte costruito, che contribuira' alla
realizzazione di un Sistema Informativo che si ritiene fondamentale
strumento di controllo per le operazioni di manutenzione ordinaria e
straordinaria e direttamente finalizzato anche all' impiego ottimale
delle risorse finanziarie che si renderanno disponibili per la riduzione
del rischio idrogeologico in Calabria.
Pensionato
di Corigliano in manette per aver ospitato clandestini
17/01 Un pensionato, Leonardo Pedace, di 66 anni, e'
stato arrestato dai carabinieri a Corigliano Calabro con l' accusa di
favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Pedace, secondo l' accusa,
ospitava in un casolare, dietro compenso in denaro, dodici immigrati
di nazionalita' marocchina, polacca e nigeriana privi di permesso di
soggiorno. Gli immigrati, tra l' altro, vivevano in condizioni igieniche
precarie, dormendo su giacigli posti a terra. Per i dodici clandestini
sono state avviate le pratiche di espulsione dal territorio nazionale.
La Procura della Repubblica di Rossano, dopo avere convalidato l' arresto,
ha disposto comunque la scarcerazione di Pedace per mancanza di esigenze
cautelari.
Immigrato
magrebino arrestato a Rossano per evasione dai domiciliari
17/01 Un immigrato marocchino, M.H., di 28 anni, e'
stato arrestato a Rossano dai carabinieri con l' accusa di evasione
dagli arresti domiciliari. Il giovane, nel corso di un controllo da
parte dei militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia,
e' stato sorpreso nell' abitazione di alcuni amici. L' immigrato, su
disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Paolo Remer,
e' stato portato nel carcere di Rossano.
Bufera
di neve in Sila. Impianti di risalita fermi.
16/01 Neve, forte vento e temperature sotto lo zero
(tra -4 e -5 gradi) nella Calabria settentrionale. Sulla sila cosentina
continua a nevicare. Nella stazione turistica di Camigliatello la nevicata
intensa si associa a un forte vento, per cui gli impianti di risalita
sono rimasti fermi. Due strade di grande comunicazione, la Paola-Crotone
e la San Giovanni in Fiore-Cosenza sono bloccate nella zona di San Nicola.
Nella notte sono caduti 60 centimetri di neve, ma oggi gli spazzaneve
dell' Anas e della Provincia non sono potuti entrare in azione per ripulire
le strade a causa della bufera. Anche in mattinata sulal città
di Cosenza aveva iniziato a nevicare ma poi il tempo si è messo
al meglio lasciando solo la temperatura bassa. Nessun problema, invece,
sull'Autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Partiti
gli aiuti della Protezione Civile calabrese per lo Sri Lanka
16/01 Sono partiti oggi pomeriggio alla volta di Brescia
da dove raggiungeranno lo Sri Lanka, i primi aiuti umanitari per le
popolazioni del sud-est asiatico colpite dal maremoto inviati dalla
Protezione civile dela Calabria. Si tratta di 300 tende che verranno
prese in consegna dal personale del Dipartimento nazionale della Protezione
civile gia' sul posto e utilizzate per ospitare i senza tetto. I 13
container con le tende, una volta giunti all' aeroporto di Brescia saranno
caricati su un aereo cargo e inviati nello Sri Lanka. ''Si tratta -
ha detto l' assessore regionale alla Protezione civile, Dionisio Gallo
- della prima fase dell' impegno della Calabria in questa operazione
coordinata dal Dipartimento nazionale. Tra una settimana, dieci giorni,
partira' invece un ospedale da campo da 40 posti letto e con 15 uomini,
una cucina da campo e materiale sanitario. Siamo gia' stati avviati
e siamo pronti all' invio. Tutta l' operazione si svolge sotto la direzione
del direttore generale del Dipartimento della Regione, Rosario Calvano''.
L' intervento della Calabria si inserisce nel piano di aiuti concordato
nei giorni scorsi nel corso di una riunione cui hanno partecipato gli
assessori alla Protezione civile di tutte le regioni ed i funzionari
del Dipartimento nazionale.
Il
Procuratore generale Pudia apre l’anno giudiziario a Catanzaro
“La ndrangheta è divenuta impresa”
15/01 ''Non esistono reati che non siano diffusi su
tutto il territorio del Distretto''. A dirlo e' stato il procuratore
generale presso la Corte d' appello di Catanzaro, Domenico Pudia, nella
sua relazione in occasione dell' inaugurazione dell' anno giudiziario.
''La fanno da padrone le organizzazioni mafiose - ha detto Pudia - che
non tralasciano mai di inserirsi in tutti i circuiti economici condizionando
lo sviluppo. La criminalita' organizzata, diventata ormai impresa, gestisce
direttamente o tramite prestanome tutti gli affari lucrosi inquinando
anche vasti settori della pubblica amministrazione. Ne sono testimonianze
anche le infiltrazioni in amministrazioni locali colpite da scioglimento
o sottoposte ad attenzione. Purtroppo i casi individuati o denunciati
sono di scarsa rilevanza numerica poiche' le persone non solo non rivelano
soprusi, intimidazioni e imposizioni per timore di mali peggiori, ma
spesso, rifiutano di collaborare perche' spesso trovano conveniente
concordare un accomodamento con il crimine. Questo fenomeno e' il piu'
devastante perche' fa lievitare i costi, diffonde una pratica che si
espande pericolosamente, riconosce di fatto il potere impositivo della
criminalita' con danni irreparabili sul tessuto sociale. La pratica
dell' omerta' e' diffusa ovunque e specialmente nel settore del commercio.
Non vi sono purtroppo rimedi giudiziari perche' l' unico modo per convincere
le vittime alla collaborazione sarebbe la minaccia di un male peggiore
che lo Stato non puo' evidentemente neanche ipotizzare. I numeri verdi
non hanno dato esito''. Ma non e' solo il taglieggiamento mafioso, a
giudizio di Pudia, che ''che inquina i rapporti economici. E' purtroppo
diffusa la pratica della tangente anche nell' ambito della pubblica
amministrazione''. ''A parte le estorsioni - ha proseguito il Pg - i
reati piu' consistenti sono quelli connessi alla azione della criminalita'
organizzata. Usura, traffico di stupefacenti e di armi, riciclaggio,
omicidi e attentati di varia gravita' vengono segnalati ovunque in aumento.
Vengono dati in aumento rapine e reati di criminalita' comune e quelli
di sfruttamento di esseri umani con inserimento anche di criminali di
altre nazionalita'. Pervengono notizie di frodi informatiche in numero
molto elevato che rappresentano una novita'. In aumento e sempre piu'
gravi sono gli atti di intimidazione contro amministratori locali. Quelli
che maggiormente hanno destato allarme sono i numerosissimi fatti di
sangue per lo piu' connessi a guerre fra cosche. Di recente il fenomeno
e' stato ed e' piu' acuto nel vibonese e nel crotonese dove sono state
usate armi da guerra micidiali tipo bazooka. I dati sono particolarmente
allarmanti per le modalita' di esecuzione, circostanze di luogo e di
tempo scelte per destare maggior clamore, e per il tipo di armi usate
che denuncia l' esistenza di un traffico che travalica i confini regionali
e forse anche nazionali e fornisce ancora una prova di quanto estesi
siano i rapporti delle associazioni criminali al di fuori del loro abituale
territorio. In questa temperie grave e complessa l' attivita' repressiva
della magistratura e delle Forze dell' ordine e' stata notevole. Ho
potuto notare l' impegno profuso da tutti nonostante le difficolta'
ambientali e la scarsita' dei mezzi disponibili''. Pudia ha quindi sottolineato
che ''il fenomeno non puo' essere eliminato soltanto con gli interventi
repressivi. Vi sono a monte una serie di fattori sociali, economici
e culturali, primo fra tutti quello della disoccupazione e delle disuguaglianze,
che debbono essere rimossi a cura della Politica e attraverso il netto
rifiuto della societa' civile di tutti quei comportamenti illegali da
qualsiasi parte provengano''. Parlando della situazione del distretto,
Pudia ha evidenziato la ''particolarita' data da molti processi con
un numero elevato di imputati e di reati. A causa delle dimensioni degli
uffici, poi, per effetto di impedimenti o di incompatibilita' a catena
non e' possibile spesso costituire i collegi. Il fenomeno non puo' essere
sottovalutato perche' perfino presso il Tribunale Ordinario del capoluogo
vi sono processi fermi in cerca di giudice e sono tutti di importanza
notevole''. ''Da valutare nettamente in negativo - ha sostenuto Pudia
- l' inammissibile mancata eliminazione di ben 520 processi ad esaurimento
del Pretore tuttora pendenti. I procedimenti ad esaurimento del Pretore
erano nel nostro distretto 800 circa. A Milano erano 12, altrettanti
a Trieste, 31 a Bologna, 322 a Roma, 4408 a Napoli, 271 a Brescia, 47
a l' Aquila. La situazione nel settore civile e' sempre drammatica e
di molto aggravata rispetto all' anno precedente. Vi e' una diminuzione
della produzione. Presso i Tribunali pendono oltre 41.000 processi con
un aumento di oltre 4.000. La pendenza delle cause di lavoro e di previdenza
e' superiore a 55 mila. Nelle sezioni stralcio giacciono quasi 10 mila
processi. La nostra situazione e' la piu' grave di tutte. La causa prima
delle difficolta' e' data dalla mancanza dei Giudici onorari aggregati.
A Catanzaro, per esempio, operano in 4 su 10. Se non si pone rimedio
a questa situazione il collasso non e' lontano''. Pudia, infine, ha
evidenziato che anche nel distretto di Catanzaro ''si sono verificati
casi di intolleranza e di aggressioni contro magistrati o uffici impegnati
in processi o in indagini che hanno sfiorato personaggi politici senza
tuttavia coinvolgerli direttamente. Cosi' come avviene in campo nazionale
vi sono state reazioni spropositate quanto disinformate. E' altresi'
deprecabile che alle polemiche abbiano partecipato anche magistrati
che hanno pure affidato alla stampa le loro beghe interne e i loro dissidi
o i loro contrasti personali. Mi auguro che per l' avvenire si evitino
le esternazioni precipitose e le risse a mezzo stampa. Tutti abbiamo
bisogno di moderazione e di tranquillita' nel quotidiano lavoro e non
intendiamo perdere il tempo in vaniloqui''.
Imposte leggi ad personam
: ''Il problema della revisione delle circoscrizioni giudiziarie non
e' stato mai preso in considerazione da Governo e Parlamento per evidenti
ragioni elettoralistiche. Ad altro pero' Governo e Parlamento hanno
accordato priorita'. Vengono ancora imposte ai cittadini le cosiddette
leggi fotografia o ad personam perche' emanate a beneficio esclusivo
di determinate persone'' ''E' una pratica ormai costante - ha sostenuto
Pudia - che affligge da anni il nostro Paese e che viene perseguita
senza alcuna considerazione dell' interesse generale, addirittura con
disprezzo. Voglio ricordare quelle piu' recenti che sono ancora in cantiere
o addirittura nei propositi del parlamentare di turno. Intendo la legge
sulla prescrizione gia' approvata da un ramo del Parlamento e quella
sulla modifica del reato di partecipazione esterna nei reati associativi,
di mafia, ma estensivamente anche di terrorismo, allo stato soltanto
annunciato. La prima servira' soltanto a cancellare reati con gli effetti
di una amnistia permanente e non influira' sicuramente sulla durata
dei processi. Ma, a parte il merito, quella licenziata dalla Camera
mi sembra un esempio di incomprensibilita'. Vi sono infatti vari richiami
ad altri articoli di altre leggi che si occupano di tutt' altro o ad
articoli della stessa legge assolutamente inesistenti. Tornando al discorso
sulle piu' recenti leggi e sulla loro connessione con clamorosi casi
giudiziari vorrei segnalare che su La Repubblica e' riportata un'intervista
del relatore della legge sulla prescrizione, subentrato al collega precedente
che forse non ne condivideva il contenuto. Il parlamentare non solo
si vanta di avere lavorato anche al falso in bilancio e ad altri provvedimenti
con tutta evidenza della stessa specie, ma espressamente correla la
sua recentissima nomina a sottosegretario di Stato alla riuscita dell'
approvazione della sua legge e all' appoggio determinante dei potenti
che ne hanno tratto o ne trarranno benefici. Riferisco il caso senza
commenti. Ognuno di voi trarra' le proprie conclusioni''. Pudia non
ha voluto comunque ''tralasciare o sottovalutare le responsabilita'
della magistratura che si e' dimostrata spesso divisa al suo interno
e che forse non ha affrontato con la necessaria decisione il problema
della crisi e non ha sostenuto adeguatamente con l' azione quotidiana
la promozione delle riforme. Cosa certa e' pero' che i magistrati non
hanno mai respinto le critiche e non sono mai stati teneri con i colleghi
resisi colpevoli di reati ai quali hanno sempre irrogato pesanti condanne''.
Pudia ha poi sostenuto, parlando del nuovo
ordinamento giudiziario: ''Da poco e' stata approvata
da parte del Parlamento, a tappe forzate, la legge di delega al Governo,
che tuttavia e' stata rinviata alle Camere dal Capo dello Stato, che
con un lungo e motivato messaggio ha chiesto una nuova deliberazione.
Quello che maggiormente stupisce, e' l' atteggiamento del Ministro che,
dopo le osservazioni del Quirinale ha dichiarato, in ossequio alla tattica
collettiva della minimizzazione, che si tratterebbe di rilievi di non
molta importanza a fronte di quelli piu' consistenti che egli si era
prefigurato''.. ''Questa reazione - ha affermato Pudia - fornisce la
certezza che il Ministro aveva la piena consapevolezza della illegittimita'
costituzionale di un' ampiezza addirittura maggiore di quella indicata
dal Capo dello Stato e ciononostante ha sostenuto il disegno, ha insistito
per l' approvazione da parte del Parlamento rifiutando il dialogo con
chicchessia, compresi i piu' alti livelli istituzionali e associativi
della Magistratura che chiedevano una riforma condivisa e prima di tutto
in sintonia con i principi costituzionali. Come tutti sappiamo la proposta
prima e l' approvazione della legge delega poi hanno prodotto un gravissimo
conflitto istituzionale che ha coinvolto il Csm e il Capo dello Stato,
ed e' sfociato negli scioperi dei magistrati che tutti ormai conosciamo''.
''I motivi per cui tutti i magistrati hanno contestato questa riforma
sono di metodo e di merito. La proposta e la discussione della legge
- ha proseguito Pudia - sono state precedute da un clamore mediatico
fatto di attacchi alla magistratura in generale e a magistrati, in particolare,
titolari di indagini o di processi coinvolgenti uomini politici e delle
Istituzioni noti ormai a tutti perche' da piu' anni agli onori delle
cronache. Gli uffici interessati sono stati fatti oggetto di vilipendio
e di pressioni indebite non solo attraverso i mezzi di informazione,
ma anche con iniziative finalizzate al controllo dell' operato dei singoli
e dei dirigenti sempre in relazione agli stessi processi e alle stesse
indagini. Vi e' stata una continua azione di delegittimazione non solo
dei singoli magistrati e dell' ufficio di appartenenza ma di tutta la
magistratura, talche' il varo del nuovo Ordinamento giudiziario e' apparso
come un atto punitivo nei confronti di tutto l' Ordine giudiziario piuttosto
che come una riforma della giustizia; una rappresaglia conseguente a
determinate azioni giudiziarie; un atteggiamento intimidatorio finalizzato
al conseguimento dell' impunita' da parte di note personalita' protagoniste
di processi, neanche attenuato da un minimo di rispetto e di correttezza''.
''Nel merito - ha sostenuto Pudua - e' stato ripetutamente osservato
che, a parte le gravi violazioni di piu' norme della Costituzione e
il difetto generale di impianto, per un ritorno ad istituti da tempo
cancellati, la riforma tanto pervicacemente perseguita non riduce di
un solo minuto la patologica durata dei processi che e' la vera ragione
della crisi. Che, anzi, la macchinosita' delle introdotte norme che
dovranno regolare le funzioni, la progressione in carriera e i tramutamenti
dei magistrati incepperanno sempre di piu' l' attivita'''.
''Ogni anno concludo questa mia relazione con l' auspicio di poter comunicare
per il successivo segnali non dico di soluzione della crisi della giustizia,
ma almeno di miglioramento di un settore che e' evidentemente fondamentale
per la convivenza civile e democratica e che e' ormai da troppo tempo
in sofferenza diventata ormai cronica. Ogni volta debbo con rammarico
denunciare che un altro anno e' trascorso invano''. ''A nessuno, tanto
meno ai responsabili dei destini del nostro Paese - ha aggiunto Pudia
- puo' sfuggire che l' insufficienza e l' inefficienza del sistema rappresenta
una spina nel fianco della nostra democrazia perche' apre ampi varchi
alla diffusione dell' illegalita', particolarmente in quelle zone ad
alto tasso di criminalita' comune e organizzata; crea inammissibili
sacche di impunita', premiando alla fine la furbizia e la prepotenza,
generando sfiducia nelle categorie piu' rispettose delle leggi che rappresentano
la stragrande maggioranza della nostra gente e colpendo soprattutto
gli strati piu' deboli della nostra societa'''. ''L' anno trascorso,
che nelle speranze di tutti avrebbe dovuto segnare l' inizio di un'attivita'
seriamente riformatrice con iniziative legislative e organizzative adeguate
a fronteggiare la crisi - ha proseguito il Procuratore generale - e'
trascorso deludendo tutte le aspettative. Che anzi ha purtroppo registrato
una riacutizzazione dello scontro fra poteri dello Stato che sia pure
con intensita' minore era stato segnalato negli anni immediatamente
precedenti. La vicenda, come ormai tutti sanno, e' conseguente alla
presentazione da parte del Governo di un progetto di riforma dell' Ordinamento
giudiziario non condiviso dall' intera magistratura, da quasi tutta
la classe forense, dalla dottrina e da buona parte della politica, dal
Csm. Tutti hanno fin dalla prima stesura del disegno individuato e denunciato
gravi violazioni di piu' principi costituzionali. I tentativi di mediazione
non hanno consentito neanche un minimo di dialogo. I magistrati, dopo
un congresso straordinario dell' Anm, sono entrati in sciopero e il
Presidente della Repubblica ha rinviato alle Camere la legge di delega
approvata dal Parlamento per una nuova deliberazione''.
In una nota, infine, viene comunicat che si svolgera' il 29 gennaio
la cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2005 della Corte
dei Conti della Calabria. La cerimonia si svolgera' presso gli uffici
della corte dei conti in via Buccarelli a Catanzaro.
Jole
Santelli: “In quale punto della riforma c’è un attacco
all’autonomia dei magistrati?”
15/01 ''Io non riesco a capire in quale punto della riforma dell' ordinamento
giudiziario ci sia una lesione dell' indipendenza e dell' autonomia
della magistratura. Ed ogniqualvolta ho posto questo punto a chi si
oppone al provvedimento, mi sono sempre state fornite risposte vaghe''.
Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli, parlando
a Catanzaro a margine della cerimonia d' inaugurazione dell' anno giudiziario.
''Purtroppo - ha aggiunto il sottosegretario - credo che la questione
dell' attacco da parte del potere politico all' autonomia ed all' indipendenza
della magistratura sia diventato un leitmotiv degli ultimi dieci anni
che nell' ultimo periodo si e' particolarmente intensificato, svilendo
una questione che e' invece molto delicata. Per quanto mi riguarda,
non mi stanchero' mai di difendere la riforma dell' ordinamento giudiziario
che abbiamo varato e che il Governo ritiene strettamente necessaria.
Non si tratta, si badi bene, della riforma della giustizia, perche'
non ha nulla a che fare con la pendenza dei processi ed altri problemi
specifici, ma della modifica della struttura stessa della magistratura
per avere un giudice piu' professionale e per fare acquisire allo Stato
una responsabilita' sulla professionalita' e la carriera dei giudici,
che in questo momento sono lasciate esclusivamente alla buona volonta'
dei singoli''. Jole Santelli ha definito la relazione del procuratore
generale di Catanzaro, Domenico Pudia, ''molto dura'' proprio sul punto
della riforma dell' ordinamento contestando, tra l' altro, la tesi sostenuta
dallo stesso Pudia secondo cui il provvedimento ''e' coralmente osteggiato
da magistrati ed avvocati''. ''In realta' - ha detto il sottosegretario
alla Giustizia - bisogna precisare che la riforma e' si' osteggiata
da queste due categorie, ma per motivi esattamente opposti: la magistratura,
infatti, la considera eccessivamente dura ed in alcune parti incostituzionale
perche' lesiva dell' indipendenza e dell' autonomia dei giudici, mentre
gli avvocati la ritengono morbida perche' lascia le cose come stanno.
Unificare dunque il giudizio di magistrati ed avvocati sulla riforma
e' arbitrario''.
Il
Procuratore Generale Marletta, apre l’anno giudiziarioa Reggio:
“Ndrangheta palla al piede”
15/01 Lo stato della giustizia nel circondario della
Corte d'appello di Reggio Calabria e' stato illustrato dal procuratore
generale Giovanni Antonino Marletta, con una relazione che ha preceduto
l'inaugurazione del nuovo anno giudiziario. Osservando il funzionamento
dell'Amministrazione della giustizia in generale, Marletta ha parlato
dei diritti fondamentali dell'uomo, della separazione dei poteri "tra
i quali non puo' esserci alcuna gerarchia o primizia, ma solo una situazione
di equilibrio e di controllo reciproco. Solo cosi' - ha sottolineato
il Procuratore generale di Reggio Calabria - puo' comporsi il conflitto
tra politica e magistratura per assicurare la giurisdizione a garanzia
di ogni cittadino". Affrontando lo spinoso argomento della critica
agli atti giudiziari, l'alto magistrato che sottolineato che questa
"non puo' e non deve degenerare nella scorrettezza e nell'insulto,
mentre indiscutibilmente giova a quella continua maturazione della sensibilita'
collettiva che contribuisce ad affinare e correggere non solo lo stesso
magistrato criticato ma anche la giurisdizione e la legislazione, facendo
si' che queste siano sempre in linea con il piu' aggiornato sentire
della collettivita'". Giovanni Antonino Marletta soffermandosi
sulla lentezza dei processi ha sostenuto altresi' che il "prospettato
nuovo ordinamento giudiziario non ha affrontato il problema" che
rappresenta "il male piu' pernicioso che affligge la giustizia".
E sulla separazione delle funzioni ha ricordato che e' "stata strutturata
in modo da trasformarsi in pratica in una vera e propria separazione
delle carriere, che e' ritenuta nefasta dalla quasi totalita' della
magistratura in quanto introdurrebbe un grave attacco all'indipendenza
dei pubblici ministeri". Nel prendere in esame lo stato della giustizia
nel distretto della Corte d'Appello di Reggio Calabria, il Procuratore
Generale, Giovanni Antonino Marletta, e' partito da un articolo sulla
Calabria dello scrittore polacco Andrzej Stasiuk e dalle lettere di
Cesare Pavese, scritte durante il suo confino a Brancaleone, per disegnare
uno spaccato della nostra terra che dal brigantaggio di una volta e'
passata ad un contesto sociale "gravemente inquinato da una malavita
organizzata, la 'ndrangheta, che permea ormai pesantemente la vita della
comunita' del distretto". E su questo aspetto ha ripreso le analisi
fatte da altri sul fenomeno mafioso calabrese, per ribadire che "la
malavita organizzata diventa cosi' una palla al piede dell'ordinario
sviluppo economico - sociale del Mezzogiorno e della Calabria in particolare,
poiche' induce sfiducia negli investimenti e tende ad impedire l'affrancazione
delle gente dallo stato di sottosviluppo culturale ed il diffondersi
dell'educazione alla legalita' in quanto e' nel segno del senso civico
che riesce a trovare l'humus per il dilagare del suo potere". In
tale clima che sono maturati gli attentati a politici ed operatori economici.
Giovanni Marletta auspica che vadano finalmente dismessi gli interventi
assistenziali che perpetuano la situazione di inferiorita' economica
e sociale dei calabresi rispetto al nord, mentre va monitorato costantemente
il settore degli appalti", relativi all'ammodernamento della Salerno
- Reggio, alla realizzazione dell'interporto di Gioia Tauro e al futuro
ponte sullo Stretto; e va controllata attentamente l'erogazione dei
contributi della legge 488. Inoltre "va intercettato il percorso
che gli enormi proventi illeciti seguono" finendo "in mano
a validi professionisti che li dirottano spesso in proficui investimenti
all'estero sottraendola notevoli risorse al mercato della nostra regione".
Tutto cio' - ha evidenziato ancora il Procuratore Generale - "convalida
la certezza dello strapotere della 'ndrangheta che, oltre a sfruttare
i soliti tradizionali settori operativi costituiti soprattutto dall'usura
e dalle estorsioni, dilaga ormai anche fuori della regione ed all'estero,
imponendo il suo strapotere anche tra le altre associazioni criminali".
Indicando una delle via da percorrere per contrastare la criminalita'
organizzata, il procuratore Marletta ha sottolineato la necessita' di
"una intensa diffusione dell'educazione alla legalita' che va instillata
nei giovani non solo nell'ambito familiare, ma anche fin dalle prime
nozioni scolastiche". Rimanendo all'universo giovani il magistrato
ha sostenuto che "vanno sottratti alle nefaste influenze dei genitori
mafiosi ed, in caso di condanna di questi ultimi, appare di notevole
spessore la proposta di sottrarre a questi ultimi la patria potesta'".
L'eccessiva durata dei processi, la lotta alla disoccupazione, la situazione
delle strutture giudiziarie dei tribunali di Reggio, Locri e Palmi sono
stati altri importanti argomenti trattati nella relazione di Giovanni
Marletta. Non e' mancato un accenno ai collaboratori di giustizia, considerati
"strumento indispensabile", auspicando "una verifica
della legge per migliorarla e non per renderla inefficace". La
relazione e' proseguita con l'analisi sugli organici dei magistrati,
sui carichi di lavoro e sui procedimenti che riguardano la giustizia
civile, quella minorile, l'attivita' delle varie sezioni di polizia
giudiziaria e delle forze dell'ordine nel corso dell'anno e la situazione
degli istituti di custodia.
A
Corigliano bruciate due auto al giovane accusato dell’assassinio
dell’ucraino
15/01 A Corigliano Calabro sono state incendiate due
automobili di proprieta' di Marco Ruggeri, il giovane di 26 anni arrestato
con l' accusa di avere ucciso a bastonate un immigrato ucraino, Vasil
Slanina, di 51 anni. L' omicidio di Slanina risale al 26 settembre scorso.
Per lo stesso episodio, che avrebbe avuto una matrice razziale, sono
state arrestate altre due persone, Pasquale Marasco, di 20 anni, ed
un minore, A.S., di 17. I carabinieri stanno verificando se l' attentato
incendiario contro le due automobili di Ruggeri sia da collegare all'
omicidio di cui e' accusato. Oltre alle due automobili di Ruggeri ne
e' stata incendiata una terza di proprieta' di una persona che non ha
nulla a che vedere con l' assassinio dell' ucraino.
La
Tallarico rinuncia allo staff di Loiero
15/01 ''In merito alla mia nomina ad addetto stampa
quale componente dello staff tecnico di comunicazione elettorale dell'
on. Loiero, candidato alla Presidenza della Regione Calabria, rendo
noto, sinceramente dispiaciuta, di aver rinunciato all' incarico che
avrebbe comportato ritmi di lavoro e problematiche operative troppo
differenti dalle abituali mansioni che intendo tornare a esercitare
presso la redazione di Telespazio Calabria''. E' quanto afferma Maria
Pia Tallarico. ''Ringrazio - dice la giornalista - Agazio Loiero per
la fiducia concessami e Telespazio Calabria per la comprensione manifestata''.
Smarrito
in Sila bimbo di sette anni, ritrovato dopo un ora da CC e CFS
14/01 Si era smarrito nei boschi della Sila, nella
zona di Montescuro, nel comune di Spezzano. I Carabinieri e gli uomini
del Corpo Fotestale lo hanno ritrovato poco meno di un'ora dopo nella
stessa zona, dopo che i genitori avevano dato l'allarme. Si tratta di
un bambino di 7 anni, di Acquaviva delle Fonti (Bari). Il piccolo si
era allontanato dai familiari con i quali si trovava in vacanza ed aveva
imboccato un sentiero. Subito erano scattate le ricerche, con il contributo
anche di volontari, che hanno dato esito positivo. . Il bambino, ha
raccontato successivamente, di aver imboccato un sentiero e di non essere
riuscito a ritrovarlo per tornare dai suoi genitori.
Stanno
per scadere i termini del bando acquisto prima casa. Poche le domande
14/01 Stanno per scadere i termini, ma ancora solo
pochissime coppie di giovani calabresi hanno saputo cogliere la grande
opportunita' offerta dalla Regione Calabria di richiedere un contributo,
a fondo perduto, per l' acquisto della prima casa. L' importo stanziato
e' di oltre 3 milioni di euro che, se non perverranno altre domande
di famiglie di nuova costituzione che rientrano nei parametri del reddito
richiesto per essere ammessi al bando, resteranno per ora in gran parte
inutilizzati. La Regione ha pubblicizzato il bando, anche sul web, ma
sinora c' e' stata, poca ''risposta''. Eppure il vantaggio e' evidente:
un contributo a fondo perduto nella misura del 10% del prezzo di acquisto
dell' immobile e fino ad un totale massimo di 15.000 euro. Un bel regalo
di nozze della Regione Calabria per chi ha 'aperto' famiglia. Possono
presentare domanda le famiglie di nuova costituzione che alla data di
pubblicazione del bando (22 novembre 2004), abbiano contratto matrimonio
da non piu' di 36 mesi o che intendano contrarlo entro il 31 marzo 2005,
nelle quali siano presenti uno o piu' figli di eta' non superiore a
6 anni. La fascia dei potenziali interessati quindi si allarga. Per
ottenere il contributo a fondo perduto il reddito complessivo del nucleo
famigliare non deve superare i 40.000 euro.
Intesa
tra Enel e Sindaci sul recupero delle somme dovute per i depuratori
dei comuni
14/01 Si e' svolto oggi presso gli Uffici del Commissario
delegato per l' emergenza ambientale nel territorio della regione Calabria
un ulteriore incontro con i funzionari dell' Enel ed i Sindaci di alcuni
comuni del versante ionico catanzarese allo scopo di risolvere definitivamente
la problematica relativa alla voltura dei contratti di fornitura elettrica
degli impianti di sollevamento dei collettori fognari che portano le
acque reflue agli impianti di depurazione. I contratti erano ancora
intestati all' Ufficio del Commissario ed i Comuni interessati non provvedevano
al pagamento delle fatture di consumo e l'ufficio del Commissario risultava
debitore nei confronti dell' Enel. La situazione ha indotto l' Enel
alla sospensione delle forniture con gravi conseguenze sull' ambiente.
D' intesa con il Prefetto di Catanzaro e con il Presidente della Provincia
in qualita' di autorita' di ambito, avranno luogo nei prossimi giorni
una serie incontri finalizzati al recupero delle somme dovute dai Comuni
a titolo di tariffa di depurazione. ''Il mancato pagamento delle somme
- conclude una nota - ha messo in seria difficolta' l' impresa che gestisce
gli impianti e che ha serie difficolta' sia per pagare le maestranze
che per gestire al meglio gli impianti''.
Il
Sindaco di Cassano assicura: “Le frazioni avranno la rete fognaria”
14/01 ''Non voglio promettervi niente perche', per
troppi anni, siete stati presi in giro con false promesse. Vi dico solo
che, rispetto al passato, un piccolo passo avanti lo abbiamo realizzato.
Abbiamo fatto redigere dall' ufficio tecnico un progetto per la realizzazione
della rete fognaria nelle contrade cassanesi''. E' quanto ha detto il
sindaco di Cassano, Gianluca Gallo, stamattina ai cittadini di contrada
Lattughelle nel corso di un sopralluogo. Con il primo cittadino c'erano
anche l'assessore provinciale all'Ambiente, Luigi Marello, ed il capogruppo
di Alleanza Popolare in consiglio provinciale, Luigi Garofalo. ''Non
ne avevo mai parlato prima - ha aggiunto - perche' volevo farlo solo
quando eravamo gia' in possesso dell' eventuale finanziamento''. I due
amministratori provinciali dopo aver espresso la loro piu' piena soddisfazione
per la notizia appresa, hanno assicurato che ''l' amministrazione provinciale
supportera' in ogni dove questa battaglia tesa a dare dignita' e un
minimo di civilta' a queste zone che accusano un ritardo incomprensibile''.
Nessun
rinvio al Consiglio regionale, si terrà regolarmente il 17
14/01 Il Consiglio regionale si terrà regolarmente
lunedì prossimo 17 gennaio, alle ore 15. Come si ricorderà,
ieri, il capogruppo di Liberal Sgarbi, Giuseppe Pezzimenti aveva avanzato
esplicita richiesta di rinvio della seduta di qualche giorno, motivandola
con “sopravvenuti, improrogabili impegni politici nazionali”.
Il presidente dell’assemblea regionale, Luigi Fedele, informa
che, dopo un colloquio avuto con lo stesso Pezzimenti, quest’ultimo
“si è detto disponibile a soprassedere ai propri impegni,
assicurando la sua presenza ai lavori consiliari”. Successivamente,
il capogruppo di Liberal Sgarbi, Giuseppe Pezzimenti, ha precisato con
una nota : “Nel lungo colloquio intercorso con il presidente del
Consiglio, on. Fedele, pur trattando di varie argomentazioni e discussioni
sulla prossima seduta , non ho garantito la mia presenza in Aula, non
essendo venuti meno gli impegni precedentemente assunti. Tuttavia, sulla
mia richiesta, ho detto al Presidente che doveva essere lui a decidere”.
Il
sequestro dei 200 chili di cocaina a Gioia ha permesso di smascherare
una rete di trafficanti in Serbia
14/01 Tre persone sono state arrestate ed altre venti
sono indagate nell'ambito di una indagine compiuta dai militari della
Guardia di Finanza in collaborazione con le polizie della Serbia e del
Montenegro che ha portato all'individuazione di una organizzazione dedita
al traffico di sostanze stupefacenti. Le tre persone arrestate sono
Momeilo Pepic, Stojan Kilic e Vuksan Cemovic. Le indagini hanno avuto
inizio nell'ottobre dell'anno scorso quando i finanzieri hanno individuato
nel porto di Gioia Tauro una motonave a bordo della quale c'erano due
container nei quali, tra un ingente quantitativo di lamine d'asfalto,
erano stati nascosti circa 200 chilogrammi di cocaina. I due container
con la droga erano destinati ad una ditta con sede a Vranje in Serbia.
Per la prima volta in Italia, secondo quanto si e' appreso dagli investigatori,
i finanzieri del Goa di Catanzaro e della compagnia di Gioia Tauro hanno
effettuato la consegna controllata della droga in territorio serbo-montenegrino.
I finanzieri si sono recati in Montenegro e Serbia dove, in collaborazione
con la locale polizia, sono riusciti ad individuare i componenti dell'organizzazione
criminale che si occupava del traffico di stupefacenti. Dalle indagini
si e' riusciti ad individuare la base operativa dell'organizzazione
che era a Belgrado e con interessi anche nelle citta' di Vranje e nel
porto di Bar. A capo dell'organizzazione, secondo quanto riferito dai
finanzieri, ci sarebbe Vuskan Cemovic di Berane, ex doganiere del porto
di Bar e destinatario della droga che fu individuata nel porto di Gioia
Tauro. Le indagini dei finanzieri sono state coordinate dal procuratore
aggiunto del Tribunale di Palmi, Bruno Giordano. "Più aumentano
i volumi di traffico container nel porto di Gioia Tauro, più
aumentano i tentativi della criminalità organizzata di far transitare
da lì ciò che è più pericoloso, armi, stupefacenti
ed altro. Più aumentano i volumi, infatti, più è
facile sfuggire ai controlli". E' l'analisi del Procuratore Capo
di Palmi, Vincenzo Lombardo,espressa nel corso della conferenza stampa
indetta stamattina, nel tribunale di Palmi, per illustrare nei dettagli
l'operazione che ieri ha portato al maxi-sequestro di cocaina (due quintali
nascosti in un container scaricato da una nave proveniente dal Sud America).
Revocata
la licenza per un antenna di telefonia mobile nel centro di Sibari
14/01 E' stata revocata la concessione per l' installazione
di un' antenna di telefonia mobile che la societa' H3G voleva posizione
nel centro abitato di Sibari, a pochi passi da alcuni plessi scolastici
e da una clinica privata. Il responsabile del settore Urbanistica del
comune di Cassano, l' arch. Forace, ha provveduto alla revoca della
concessione. Il funzionario ha basato il suo atto ''sul presupposto
che il manufatto sul quale e' stata rilasciata la concessione non sia
in regola dal punto di vista urbanistico edilizio''. Dopo aver appreso
questa decisione, l' assessore provinciale all' ambiente, il verde Luigi
Marrello, il quale stava effettuando un sopralluogo sul territorio cassanese,
si e' congratulato con il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo, che, a
suo dire, ancora una volta, ''ha dimostrato di avere un grande spirito
ambientalista''.
A
Rossano, interviene per sedare la lite dei genitori e riceve una coltellata
14/01 Un uomo di 32 anni, G.A., di Rossano, e' stato
ferito da una coltellata sferrata dal padre dopo che si e' frapposto
tra i suoi genitori durante una lite per futili motivi. Il giovane ha
riportato una profondo ferita al fianco, per cui si e' reso necessario
il ricovero nell' ospedale di Cariati. Il padre e' stato denunciato
in stato di liberta' dai carabinieri per lesioni personali.
Un
arresto per evasione dai domiciliari a Rossano
14/01 I carabinieri di Rossano hanno arrestato Sergio
Esposito, di 35 anni, sorpreso fuori dalla sua abitazione anche se sottoposto
agli arresti domiciliari. L' uomo deve scontare una pena residua per
minaccia, violenza e lesioni ai danni di tre carabinieri. Su disposizione
del sostituto procuratore Paolo Remere, l' uomo e' stato trasferito
nel carcere di Rossano.
Esplosione
all’interno di un’azienda di Lamezia. Ingenti i danni
13/01 Una esplosione, sulle cui cause sono in corso
accertamenti, e' avvenuta in serata nella sede di una azienda per la
pulizia dei pozzi artesiani a Lamezia Terme. L'esplosione ha provocato
danni ad un container, dove erano ubicati gli uffici dell'azienda, e
ad alcuni mezzi parcheggiati a poca distanza dal luogo della deflagrazione.
Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri che hanno
avviato le indagini per accertare le cause dell'esplosione.
Processo
“Diplomi facili” a Paola, 24 assolti
13/01 Ventiquattro persone, tra titolari e docenti
di istituti privati, e funzionari della Regione, sono stati assolti
dai giudici del Tribunale di Paola dall' accusa di truffa in relazione
alla vicenda dei cosiddetti ''diplomi facili'' rilasciati da un istituto
privato per il conseguimento del diploma di odontotecnico a Cetraro
dal 1991 al 1998. Due i capi di imputazione contestati agli imputati:
la truffa alla Regione e quella agli studenti. In relazione alla prima
accusa i 24 sono stati assolti per intervenuta prescrizione del reato,
mentre per la seconda lo sono stati per difetto di querela.
Maurizo
Mauro davanti al GIP respinge tutte le accuse
13/01 Maurizio Mauro, 38 anni, presidente dei giovani
industriali della Calabria, consigliere della ''Mauro Caffe''', tratto
in arresto insieme al padre Antonio, 69 anni,nell'ambito di una inchiesta
della Guardia di Finanza del Comando Provincia di Catanzaro, e' comparso
questa mattina davanti al Gip del Tribunale di Reggio Calabria. Mauro,
che era assistito dai suoi legali, Vincenzo D'Ascola e Francesco Albanese,
ha inteso rispondere alle domande che prima il gip e poi il pubblico
ministero hanno formulato. Secondo quanto riferiscono i legali, l'imprenditore
ha contestato documentalmente i capi di imputazione e dimostrando che
i prestiti erogati avevano un tasso di interesse applicato di molto
inferiore al tasso della soglia previsto dalla legge antiusura. Al termine
dell'interrogatorio, che e' durato circa tre ore, i legali hanno avanzato
l'istanza di revoca degli arresti domiciliari. Il gip si e' riservato
di decidere. Nell'inchiesta, oltre ad Antonio e Maurizio Mauro, sono
coinvolte altre tre persone: Giuseppe Scopelliti, di 43 anni, Francesco
Lia di 41, entrambi dipendenti dell'azienda Mauro, e Salvatore Nicito,
rappresentante di commerci, 'accusati' a vario titolo di associazione
per delinquere finalizzata all'usura e di esercizio abusivo dell'attivita'
finanziaria. L'inchiesta che ha portato all'emissione degli ordini di
custodia e' partita sulla base delle rivelazioni di una delle vittime.
Due
quintali di cocaina sequestrati nel porto di Gioia Tauro
13/01 Due quintali di cocaina sono stati sequestrati
nel porto di Gioia Tauro dalla Guardia di finanza che ha anche arrestato
tre persone. I particolari dell' operazione che, secondo quanto si e'
appreso, ha avuto anche sviluppi internazionali, saranno forniti domani
dal procuratore della Repubblica di Palmi, Vincenzo Lombardo, dal comandante
regionale della Guardia di finanza, gen. Riccardo Piccini e dal comandante
provinciale di Reggio Calabria, col. Agatino Sarra Fiore. L' incontro
e' in programma alle 10 nei locali della Procura di Palmi.
Truffa
alla UE sulle olive, eseguito il quinto arresto
13/01 E' stata arrestata anche la quinta persona ricercata
nell' ambito dell' operazione condotta stamani dai carabinieri del Comando
provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo antifrodi comunitarie di
Roma nell' ambito di un' indagine su una truffa all' Agea. I militari,
infatti, hanno bloccato alla periferia di Reggio Nicola Di Mento, 41
anni, di Spadafora (Messina). L' uomo, secondo l' accusa, e' il personaggio
chiave su cui ruota tutta la vicenda. Era colui, hanno riferito gli
investigatori, che fittiziamente risultava il tenutario dei fondi adibiti
ad oliveto e che quindi ha materialmente riscosso i contributi comunitari.
Dopo aver falsificato i contratti di fitto e di variazione colturale
dei terreni da bosco, Di Mento avrebbe presentato all' Agea (Agenzia
Erogazioni in Agricoltura), fornendo estremi di una ditta di fatto inesistente,
le richieste di contributi. Nel 1999 ha chiesto contributi per la coltivazione
e la molitura di oltre un milione di chili di olive da cui si sarebbero
ricavati 188700 chili circa di olio, come attestato falsamente, secondo
l' accusa, dai frantoi di Michele Todaro e di Maria Virginia Albanese.
In seguito a tale richiesta Di Mento ha percepito dall' Agea 266 mila
euro a titolo di contributo comunitario. Nel 2001 avrebbe presentato
richiesta di contributi per la coltivazione e la molitura di oltre due
milioni di chili olive da cui si sarebbero ricavati quasi 500 mila chili
di olio come attestato falsamente da Catalano Carmelo, tenutario di
frantoio. Per questa richiesta Di Mento stava per per ricevere dall'
Agea 360 mila euro. Somma mai percepita per l' intervento delle attivita'
di controllo della stessa Agea tramite la societa' Agecontrol e dei
Carabinieri. A fare insospettire gli inquirenti, oltre alla movimentazione
di denaro fra gli interessati dopo l' incasso dei contributi, e' stata
anche l' attivita' di Di Mento, che risulta essere iscritto alla Camera
di Commercio per la gestione di un negozio di giocattoli.
Attivato
dalla Regione un numero verde per le informazioni sui concorsi
13/01 Il Dipartimento Organizzazione e Personale della
Regione Calabria, d' intesa con l' URP della Giunta regionale, ha attivato
un numero verde, 800-841289, che servira' a fornire informazioni di
carattere generale agli interessati ai concorsi banditi dalla Regione
e pubblicati sul Bollettino Ufficiale del 13 novembre 2004, Supplemento
Straordinario n. 8 al n. 20 del 30 ottobre 2004. Il numero verde e'
gia' operativo dalle 09 alle 13 dei giorni feriali. Il numero verde
costituisce, per cio' che riguarda le finalita' del servizio, una novita'
assoluta per la Regione. Le stesse informazioni possono anche essere
richieste via internet all'indirizzo di posta elettronica prontoregione@regione.calabria.it
Prende
il via la task force provinciale delle pari Opportunità
13/01 Prenderà il via ufficialmente domani,
venerdì 14 gennaio, alle ore 9.30, presso il Centro per l’Impiego
di Cosenza, in Via Vagliolise, il Progetto Task-Force Pari Opportunità.
Si tratta di un Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, teso a promuovere le parità di accesso al
Mercato del Lavoro in contesti territoriali critici.
L’obiettivo generale che il Progetto si propone di realizzare
consiste nella valorizzazione dei Centri per l’Impiego, introducendo
modalità di intervento che promuovano l’occupazione femminile
e la piena partecipazione delle donne ai processi di sviluppo locale.
Le realtà interessate al Progetto sono, per la Regione Campania,
le Province di Salerno e di Caserta, per la Regione Calabria, la Provincia
di Vibo Valentia e la Provincia di Cosenza.
La gestione del Progetto è stata affidata ad un Raggruppamento
temporaneo di Imprese (RTI), che comprende tre organismi con competenze
specifiche quali: Consiel Allaxiagroup, IPRI (Istituto Progettazione
e Ricerca) e Cora (Centro Orientamento Retravailler Associati).
Quest’ultima impresa è impegnata da tempo nell’affiancare
gli operatori pubblici nella progettazione e gestione di servizi dedicati
alle donne. “In particolare, nella provincia di Cosenza, l’intervento
sarà finalizzato -ha specificato in merito al Progetto l’Assessore
Provinciale al Mercato del Lavoro Donatella Laudadio- nella definizione
di strategie per favorire l’emersione dal lavoro sommerso femminile
e di metodologie per contrastare l’emigrazione di donne inoccupate
o sottoccupate, che pure dispongono di curricula di alto livello formativo”.
“L’intento della Provincia nell’attuare questo Progetto,
che ha trovato la piena condivisione del Presidente della provincia
Mario Oliverio -ha concluso l’Assessore al Mercato del Lavoro-
è, soprattutto, quello di dare le giuste, meritate e pari opportunità
alle competenze ed alle professionalità femminili che, ancora
oggi, nel terzo millennio, nonostante il ruolo apparentemente consolidatodella
donna nei processi economici e produttivi, rimane ancora in difficoltosa
salita”. La fase preliminare del Progetto è stata caratterizzata
da una serie di attività di conoscenza delle risorse territoriali,
delle esperienze e delle relazioni che sostengono gli operatori dei
Centri, nonché da un’analisi concreta dei bisogni e degli
ostacoli che le donne incontrano nell’inserimento lavorativo nel
contesto territoriale specifico. Nel corso dell’incontro di domani,
cui parteciperanno tutti gli operatori dei cinque Centri per l’Impiego
della provincia, saranno individuate le condizioni organizzative e operative
per sostenere un programma dettagliato di implementazione per l’attivazione
di tali servizi per ciascun Centro, le azioni da svolgere, i tempi e
le risorse necessarie alla realizzazione di “buone pratiche”,
sostenibili nel tempo. Referente del Progetto Task-force Pari Opportunità
per la Provincia di Cosenza è Maria Rosa Vuono.
Convocato
il Consiglio provinciale per il 17 gennaio
13/01 E’ convocato il Consiglio Provinciale,
sotto la Presidenza dell’On. Francesco Principe, in sessione straordinaria
e in seduta di prima convocazione, nella sala delle adunanze consiliari
del Comune di Cosenza, per lunedì 17 gennaio 2005 alle ore 17.00
e, in continuazione, per gli argomenti che non dovessero essere trattati,
per venerdì 21 gennaio c.a. alle ore 17.00; in seconda convocazione,
per lunedì 24 gennaio 2005 alle ore 17.00, per discutere i seguenti
punti punti iscritti all’Ordine del giorno:
• Comunicazioni del Presidente relative all’art. 18 dello
Statuto della Fondazione “Europa Mezzogiorno Mediterraneo”,
approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale N° 56 del 16.12.2004;
• Banca Popolare delle Province Calabre - Adesione - Approvazione
schema Statuto;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Marino
Reda e Biagio Diana, sulla situazione delle carceri in Provincia di
Cosenza e in Italia;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Vincenzo
Adamo e Leonardo Trento, a sostegno della petizione, inviata al Parlamento
Europeo, per il riconoscimento della Città di Cosenza come “paesaggio
culturale di rilevanza europea”;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Barile,
Ponzio, Straface, Zanfini, Raffo, Giordano e Fiorillo, per il rifinanziamento
regionale dei contributi per l’acquisto e la ristrutturazione
della prima casa;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Pasqualina
Straface e Francesco Giuseppe Bruno, sulla struttura dell’edificio
che ospita il Liceo Classico di Corigliano;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Biagio
Diana e Marino Reda, sulla dislocazione dei punti ENEL nel territorio
del Pollino;
• Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere provinciale Luigi
Garofalo, sull’Aeroporto della Sibaritide;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Biagio
Diana e Marino Reda, sulla costruzione del Palazzetto dello Sport di
Bonifati;
• Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Luigi
Garofalo, sullo stato della linea ferroviaria Jonica;
• Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario
Giordano, per la realizzazione di uno svincolo autostradale a Cosenza
Sud;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Gianfranco
Ponzio e Domenico Barile, sul collegamento viario tra l’Università
della Calabria e i Comuni limitrofi;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Gianfranco
Ponzio, Mario Giordano, Mario Russo ed Elio Filice, sui 240 lavoratori
della TelecomItalia-Finsiel a rischio di perdita di lavoro;
• Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface, sul Corpo di Polizia Provinciale;
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Antonio
Pucci, Pasqualina Straface e Francesco Bruno, sull’inquinamento
con ferrite di zinco nel Comune di Cerchiara di Calabria.
Luigi
Siciliani eletto presidente del Centro Estero della Calabria
13/01 Luigi Siciliani, presidente della Camera di Commercio
di Crotone, e' il nuovo presidente del Centro estero della Calabria.
Siciliani che subentra al dimissionario Lucio Dattola (che ricoprira'
la carica di vicepresidente), e' stato eletto con voto unanime espresso
da tutti i rappresentanti delle Camere di Commercio calabresi. ''Ringraziando
per la fiducia accordatagli dal sistema camerale regionale - e' detto
in un comunicato - il neo presidente Siciliani ha promesso il massimo
impegno nell' espletamento dell' importante funzione ed ha auspicato
che il Centro Estero riesca a garantire alle imprese calabresi maggiore
competitivita' sui mercati mondiali, ribadendo il ruolo centrale che
questa struttura deve ricoprire nella promozione e commercializzazione
delle produzioni della regione''.
Arrestato
il direttore dei lavori del porto di Badolato
13/01 La Guardia di finanza ha arrestato, con l' accusa
di truffa aggravata in concorso, un ingegnere, Gianfranco Pietro Gregorace,
di 58 anni, direttore dei lavori per la realizzazione del porto turistico
di Badolato, denominato Bocche di Callipari. L' arresto e' stato fatto
dal Nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle in esecuzione di
un' ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa
dal gip del Tribunale di Catanzaro, Flavia Costantini, su richiesta
del sostituto procuratore della Repubblica Luigi de Magistris, che ha
condotto l' inchiesta. Il gip ha anche emesso una misura interdittiva
dall' esercizio dell' attivita' imprenditoriale nei confronti di Mario
Grossi, di 53 anni, di San Felice sul Panaro (Modena), indagato anch'
egli per truffa, presidente della Salteg, la societa' che sta eseguendo
i lavori per la realizzazione del porto, che non sono stati ancora completati.
Il sostituto De Magistris aveva chiesto la custodia cautelare in carcere
per Gregorace e gli arresti domiciliari per Grossi. Nell' agosto dello
scorso anno, lo stesso porto di Badolato era stato sequestrato in esecuzione
di un provvedimento emesso in via d' urgenza dallo stesso sostituto
de Magistris in considerazione dei danni all' ambiente provocati con
la realizzazione della struttura, mai collaudata e costruita, secondo
l' accusa, in difformita' rispetto alle autorizzazioni concesse ed alla
normativa vigente, con conseguente danno al demanio ed all' ambiente.
Nel momento del sequestro nel porto erano ospitate 160 imbarcazioni.
La stessa Guardia di finanza, nell' ambito della stessa operazione,
sta notificando una serie di informazioni di garanzia emesse nei confronti
di alcuni indagati e sta anche eseguendo alcune perquisizioni. Secondo
quanto e' emerso dalle indagini, il porto avrebbe avviato la sua attivita'
in assenza della specifica autorizzazione e del collaudo da parte del
Genio civile regionale, con la realizzazione, anche in questo caso abusiva,
delle strutture sulla terraferma e dei pontili. Gregorace, sempre secondo
l' accusa, avrebbe anche redatto due verbali di collaudo falsi facendoli
firmare a due professionisti compiacenti ed inducendo in errore, in
tal modo, la Regione e gli altri enti pubblici interessati, a vario
titolo, alla realizzazione del porto. I verbali di collaudo sarebbero
serviti a Gregorace ed a Grosso, sempre secondo l' accusa, per ottenere
un finanziamento regionale di oltre un milione e 125 mila euro cui la
Salteg non avrebbe avuto diritto in considerazione del fatto che l'
opera non era stata autorizzata e che la societa' non aveva rispettato
gli impegni assunti con l' ente erogatore del contributo. I due indagati
avrebbero anche ottenuto tre proroghe necessarie per incassare le varie
tranche del finanziamento regionale. L' inchiesta del sostituto de Magistris,
secondo quanto si e' appreso, sta proseguendo per verificare eventuali
complicita' di cui Gregorace e Grosso avrebbero beneficiato presso la
Regione, il Comune di Badolato e gli uffici preposti al controllo sulla
regolarita' dei lavori. Secondo quanto e' emerso dalle indagini, il
porto era stato aperto malgrado i lavori di realizzazione, iniziati
nel 2001, non fossero stati completati e mancassero, di conseguenza,
le necessarie condizioni di sicurezza e di salvaguardia dell' incolumita'
dei diportisti. Nei mesi scorsi il porto, che e' tuttora sotto sequestro,
ha subito gravi danni a causa di una mareggiata con conseguente aggravamento
delle condizioni di pericolosita' della struttura.
Arriva
il Presidente Ciampi in Calabria: Il TGR predispone le dirette da Vibo
e da Crotone
12/01 Per la visita del Presidente della Repubblica,
Carlo Azeglio Ciampi, a Vibo e a Crotone la redazione giornalistica
della Sede Rai calabrese ha predisposto un programma di collegamenti
in diretta e di servizi filmati che per tre giorni consecutivi occuperanno
gran parte dei TG regionali. La scelta e' stata voluta dal caporedattore
Pino Nano d' intesa con il direttore di testata Angela Buttiglione e
''vuole dare il segno della grande attenzione - dice Pino Nano - che
i TG regionali della Rai intendono assicurare a questa visita cosi'
speciale. Mai come in questo momento abbiamo registrato, soprattutto
nelle aree piu' interne di questa regione, la necessita' di sentire
sempre di piu' vicine le istituzioni, e la visita del Capo dello Stato
colma un impegno che lo stesso Presidente Ciampi aveva assunto quattro
anni fa quando venne per la prima volta in Calabria, ma senza riuscire
allora a visitare le due nuove province di Vibo e Crotone''. Per l'
occasione, gia' da stasera, il TG regionale sara' in collegamento diretto
con Vibo, dove domani arriva il Capo dello Stato, poi venerdi' e sabato
Crotone per la conclusione di questa visita. E' la prima volta che dopo
25 anni dalla sua nascita il TG regionale viene quasi interamente trasmesso
da un luogo fisico diverso dalla Sede Rai di Cosenza e ''questo sara'
possibile farlo - sottolinea il caporedattore Pino Nano - grazie alla
disponibilita' piena e partecipata del Direttore della Tgr Angela Buttiglione,
che insieme alla redazione calabrese ha pienamente condiviso questa
scelta editoriale''. La mobilitazione della Sede Rai calabrese in queste
ore e in questi giorni sara' totale, anche perche' in programma c'e'
uno speciale TV che andra' in onda dalle 9.45 alle 10.45 di domenica
mattina e che ''ci aiutera' a mettere insieme - dice Pino Nano - le
varie parti di questa visita di Stato perche' rimanga per il futuro
un documento completo e organico della visita del Presidente in Calabria''.
Incontro
in Regione per i problemi del black out in Sila
12/01 ''L' energia elettrica e' un mezzo per produrre
ricchezza, ma per alimentare lo sviluppo serve una corretta gestione'':
lo ha detto Giuseppe Chiaravalloti, presidente della Giunta regionale
nel corso della riunione convocata per discutere delle cause del black
out che ha interessato nei giorni scorsi l' altopiano silano. Il presidente
Giuseppe Chiaravalloti - e' scritto in una nota dell' ufficio stampa
della Giunta - e' intervenuto alla riunione che si e' svolta alla presenza
dell' assessore all' Urbanistica Raffaele Mirigliani e del dirigente
di settore Domenico Lemma. ''Bisogna trovare la via di mezzo - ha detto
ancora Chiaravalloti - tra produzione e rispetto dell' ambiente seguendo
la logica del buon senso, mettendo da parte l' interesse personale e
privato per far prevalere l' interesse collettivo. Per l' assessore
Mirigliani ''l' incontro e' servito per fare un' analisi ricognitiva
di quello che si e' verificato e per individuare le prospettive affinche'
cio' non si verifichi piu'''. Alla riunione hanno partecipato Michele
Sarluca responsabile del Gestore rete trasmissione energia nazionale
(Grtn); Dino Codispoti e Antonio Limone del Centro direzione Terna di
Napoli; Sergio Volpato responsabile Enel Cosenza; Franco Iacucci dell'
Amministrazione provinciale di Cosenza e Rosario Calvano direttore dipartimento
forestazione e protezione civile. A conclusione dell' incontro e' stato
stabilito che un' altra riunione si terra' il prossimo 20 gennaio.
La
Giunta regionale approva il Piano regionale degli interventi e dei servizi
sociali
12/01 La Giunta regionale, su proposta del presidente
Chiaravalloti, ha approvato, nel corso dell' ultima seduta, il Piano
regionale degli interventi e dei servizi sociali. Il Piano, elaborato
dal Dipartimento ''Obiettivi strategici'', settore ''Politiche sociali'',
diretto dal dirigente generale, Francesco Morelli, e' scritto in una
nota, e' il primo nella storia della nostra Regione e viene a seguito
della L.R. 23 del 5 dicembre 2003, che ha recepito la legge nazionale
quadro 328/2000. ''Quanto dichiarato dal dott. Morelli durante l' audizione
del 17 dicembre scorso alla Terza Commissione consiliare di Reggio Calabria,
cui viene trasferito, per competenza, il Piano per il prosieguo dell'
iter legislativo - e' stato il commento di Chiaravalloti - ha trovato
compiuta attuazione con la delibera di Giunta assunta. E' una tappa
importante per le politiche sociali in Calabria e trovera' completa
applicazione con la redazione dei Piani di zona parte degli Enti locali.
La regione deve armonizzare e indirizzare i percorsi politici e gli
Enti locali devono gestire gli interventi''. Il Piano, e' scritto nel
comunicato, si compone sostanzialmente di tre parti: la prima contiene
un' analisi statistica del sistema sociale regionale attuale, in riferimento
anche al sistema nazionale; nella seconda parte viene descritto l' assetto
organizzativo dell' attuale sistema dei servizi, la dislocazione sul
territorio, per Comuni appartenenti ai Distretti socio-sanitari, la
differenziazione per tipologia di servizi erogati e le relative risorse
finanziarie destinate alle singole strutture raggruppate per aggregazione
dei Comuni ricadenti nel territorio distrettuale; nella terza parte
sono contenute le linee programmatorie dalle quali dovranno emergere
le progettualita' dei singoli piani di zona, di cui lo stesso Piano
sociale regionale contiene alcuni indirizzi. Il lavoro e' stato svolto
dal settore Politiche sociali nel rispetto delle linee dettate dal Piano
nazionale degli interventi e dei servizi sociali e delle indicazioni,
segnalazioni pervenute allo stesso settore dalle organizzazioni di cui
all' art.18 della L.R. 23/2003. ''Un ringraziamento particolare - ha
concluso Chiaravalloti - alle Associazioni, organizzazioni sindacali,
forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che hanno contribuito,
con autentico spirito di collaborazione, alla redazione della L.R. n.23/2003''.
Tre
cacciatori trovati con fucili all’interno del Parco del Pollino
sono stati denunciati
12/01 Personale del Corpo forestale dello Stato di
Morano Calabro e Mormanno ha denunciato tre cacciatori per introduzione
abusiva di armi e esercizio venatorio all' interno di una area protetta.
I tre, due di Francavilla Marittima ed una di Castrovillari, sono state
trovate in localita' Commenda di Castrovillari, localita' ricadente
nella zona ''2'' del Parco nazionale del Pollino. L' operazione antibracconaggio
e' stata condotta con l' ausilio di un elicottero del Corpo forestale
proveniente dalla base di Lamezia Terme. Un' altra denuncia e' scattata
sul versante lucano del parco, nel comune di Carbone (Potenza). Un uomo
e' stato sorpreso mentre, con l' ausilio di una motosega, tagliava una
grossa pianta di faggio all' interno del parco. Controlli finalizzati
a contrastare l' abusivismo edilizio sono stati fatti anche fuori dall'
area protetta. Al termine del monitoraggio un uomo di San Sosti e' stato
denunciato per aver eseguito dei lavori edili che hanno mutato l'assetto
territoriale e urbanistico della zona senza alcuna autorizzazione comunale.
Le opere, realizzate in localita' Cerreto di San Sosti, sono state sequestrate.
Antonino
Cotroneo nuovo direttore della Dogana di Paola
12/01 E' il Antonino Cotroneo il nuovo direttore della
Dogana Principale di Paola. Cotroneo nella presentazione del proprio
programma di lavoro ha espresso l' intenzione di promuovere azioni sinergiche
con le varie istituzioni per favorire lo sviluppo di tutte le attivita'
economiche e produttive della provincia di Cosenza.
Critiche
del’ass. De Gaio e del capogruppo di AN di Castrovillari per gli
incidenti nella gara con l’Acri
12/01 L' assessore allo sport del Comune di Castrovillari,
Anna De Gaio, ed il capogruppo di An, Giuseppe Abbenante, in una dichiarazione
congiunta, hanno contestato l' organizzazione ''con la quale sono gestiti
i tifosi del Castrovillari'' in occasione della gara giocata ad Acri
e durante la quale ci sono stati incidenti. Dopo avere condannato quanto
accaduto a fine gara, i due, che erano presenti allo stadio, hanno sostenuto
che ''e' inammissibile come una gara di cartello come quella di domenica
sia stata gestita in questo modo. Da tempo ormai - hanno aggiunto -
tutti i quotidiani locali avevano annunciato l' arrivo ad Acri di centinaia
di sostenitori del Castrovillari i quali giunti nello stadio si sono
visti sbarrati i cancelli della tribuna est. Nonostante noi stessi avessimo
avvertito molto prima dell' inizio della gara i dirigenti della societa'
di Acri e le forze dell' ordine dell' arrivo di questi ultimi. Non solo,
ma di contro ci siamo sentiti dire che questi potevano accomodarsi nella
tribuna ovest, dove vi erano i tifosi locali, in quanto non vi era l'
agibilita' dell' altro settore, tribuna questa nella quale non era stato
predisposta alcuna divisione di settore per gli ospiti. Ecco quindi
che i tifosi rossoneri sono stati tenuti per diverso tempo fuori dallo
stadio dalle forze dell' ordine presenti, in attesa di trovare una collocazione
agli stessi''. ''Alcuni tifosi, e dobbiamo dire fortunatamente - hanno
proseguito De Gaio e Abbenante - si sono rifiutati di entrare in tribuna
con la tifoseria locale e con forza sono entrati nel settore opposto
alla tifoseria avversaria, pur contravvenendo a quanto a loro impartito,
che non era stato predisposto come erroneamente e' stato trascritto
dalla stampa per ospitare la tifoseria ospite. Da li' in poi e' nato
un normale 'scontro' di cori tra le due tifoserie sfociato nel primo
disordine allorquando un tifoso rossonero, reo di voler attaccare alcuni
striscioni alla rete, e' stato malmenato da un dirigente e da una persona
autorizzata a stare in campo della societa' di casa''. ''In occasioni
del genere - hanno concluso De Gaio e Abbenante - bisogna intervenire
prima prevenendo il tutto. Ora ci chiediamo se esiste una ordinanza
sul divieto di usare quella tribuna, poi occupata dalla tifoseria ospite,
e come mai questa se esiste non e' stata comunicata precedentemente
per evitare che i tifosi arrivassero cosi' numerosi ad Acri e se il
direttore di gara era al corrente dell' inagibilita' del settore occupato
in seguito dalla tifoseria ospite''.
Summit
operativo sul maltempo con il Prefetto D’Amico: “scongiurare
le criticità evidenziate in Sila”
11/01 Le problematiche connesse alla situazione di
criticita' verificatasi a fine anno a seguito delle abbondanti nevicate
che hanno interessato, in particolare, alcuni Comuni dell'Altopiano
Silano, sono state al centro di un vero e proprio summit convocato dal
Prefetto di Cosenza S.E. Diego D'Amico, al quale hanno partecipato i
vertici delle Forze territoriali di Polizia, Vigili del Fuoco, il Direttore
Generale del Dipartimento Regionale della Forestazione e Protezione
Civile, Domenico Calvano, ilVice Presidente dell'Amministrazione Provinciale,
Salvatore Perugini, il Capo Compartimento Anas, Antonio Celia ed i rappresentanti
dell'Enel e della Telecom. D'Amico, riferisce una nota della Prefettura,
in apertura della riunione, ha evidenziato ''la necessita', partendo
dall'analisi delle circostanze che hanno determinato la situazione di
criticita' di fine anno, di individuare e mettere a punto ogni utile
iniziativa volta a scongiurare il ripetersi di accadimenti come quello
recentemente verificatosi. A tal fine, ha sottolineato, ''l'importanza
di un'azioneprogrammata e, soprattutto, sinergica tra i vari soggetti
interessati ed ha richiamato l'attenzione sulla opportunita' di concordare
immediatamente incontri operativi tra i soggetti competenti per definire
in concreto gli interventi piu' urgenti volti al superamento delle condizioni
che hanno in parte determinato i disagi''. Nel corso della riunione
i rappresentanti dei vari Enti hanno illustrato le problematiche verificatesi.
In particolare i dirigenti dell'Enel hanno sottolineato la eccezionalita'
dell'evento meteorologico rappresentato da abbondanti e repentine nevicate,
accompagnate da forte vento e da abbassamento improvviso delle temperatura
che hanno determinato il cosiddetto evento della ''neve bagnata'', fenomeno
che si verifica eccezionalmente e che negli anni passati ha determinato
gravi situazioni di emergenza come quella verificatasi in Francia. La
particolarita' del fenomeno, che ha determinato la formazione di grossi
manicotti di ghiaccio sui conduttori, raggiungendo un peso ben superiore
a quello previsto dalle norme di progettazione degli elettrodotti, ha
provocato un elevato numero di danneggiamenti della rete coinvolgendo
sia gli impianti di alimentazione normali che quelli di riserva, Danni
sui conduttori, con la caduta a terra di oltre 150 campate di linea
e di sostegno, sono stati determinati , inoltre, dalla caduta degli
alberi sulle linee. Anche le difficolta' verificatesi sulla viabilita'
sono state causate, oltre che dal blocco dei veicoli che percorrevano
le strade senza far uso delle catene , nonostante l'obbligo presegnalato,
dalla caduta di 'alberi che hanno in molti casi ostruito la sede viaria.
Il Direttore Generale del Dipartimento Regionale ha sottolineato che
durante l'emergenza la struttura della Protezione Civile regionale ha
messo in campo le proprie risorse e che, comunque e' mancata l'attivazione
dell'intero sistema e la gestione coordinata degli interventi, inoltre
, sempre al fine di risolvere i problemi emersi soprattutto per quanto
riguarda la interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica ha riferito
che e' stata convocata per domani una riunione operativa presso la Giunta
regionale con i vertici degli Enti preposti, ai vari servizi. Salvatore
Perugini, viceresidente della Provincia,ha evidenziato la necessita'
di rafforzare il sistema di protezione civile e di definire azione coordinate,
raggiungendo una maggiore sinergia tra i vari soggetti. Sulla base della
analisi e delle valutazione svolte nel corso della riunione e in considerazione
del fatto che al di la' dell'eccezionalita' dell'evento, molti problemi
si sono verificati a causa della caduta di alberi sulle linee elettriche
e sulle strade e della mancanza di azioni preventive, quali lo sfoltimento
dei rami e la puntuale pulitura delle fasce di rispetto, volte a contenere
accadimenti del genere il Prefetto ha sollecitato gli Enti competenti
ad individuare, attraverso incontri operativi ristretti, da svolgersi
immediatamente, gli interventi necessari, a partire dalle zone interessate
ove eventi meteorologici anche intensi potrebbero facilmente ripe'tersi
nel corso della stagione invernale. Nell'aderire alla richiesta del
Prefetto, Domenico Calvano, quale responsabile del Dipartimento regionale
di forestazione ed i rappresentanti degli altri Enti hanno concordato
una primo incontro operativo da tenersi presso la sede dell'Amministrazione
provinciale martedi' 18 gennaio con l'obiettivo di definire congiuntamente
gli interventi piu' opportuni, con il concorso di tutte le competenze,
perverificare e garantire la concreta tenuta e pulizia delle fasce stradali
e delle linee elettriche che attraversano zone boscate. L'Enel inoltre
, in considerazione del fatto che le fasce di rispetto delle condutture
elettriche previste attualmente per un ampiezza di sei metri, rilevatasi
insufficiente in caso di attraversamento di zone caratterizzate dalla
presenza di alberi di alto fusto, rappresentera' nei prossimi giorni
la questione all'attenzione del competente Dipartimento Regionale, che
valutera' l’opportunita' di proporre interventi anche normativi
per la risoluzione di un problema che interessa l'intero territorio
regionale. Oltre alle azioni concordate che saranno realizzate nell'immediato,
tutti gli intervenuti hanno condiviso la necessita' di un impegno concreto
per il rafforzamento del sistema di protezione civile e per migliorare
il coordinamento tra gli Enti nella gestione delle emergenze attraverso
la definizione di piani operativi piu' snelli da attivare prontamente
in caso di situazioni di criticita' e la costituzione di una sala operativa
comune per consentire un'azione sinergica e coordinata delle varie componenti
del sistema. A tale proposito il Direttore Generale del Dipartimento
Regionale ha visionato i locali di Piazza 11 settembre , ove si trasferiranno
da febbraio gli uffici della Prefettura e dove sono disponibili adeguati
spazi per una sala comune di protezione civile, alla cui realizzazione,
per come manifestato dallo stesso Calvano , aderendo alla richiesta
del Prefetto, potra' significativamente concorrere la Regione che, in
tal senso, dara' immediato impulso alla concretizzazione del progetto.
Gli
amministratori locali nel mirino della criminalità: e’
allarme
11/01 Gli amministratori locali in Calabria restano
nel mirino della criminalita'. Il dato emerge dal terzo rapporto redatto
dalla Legautonomie e presentato questa mattina a Catanzaro, nella sede
dall'associazione, nel corso di una conferenza stampa dal presidente
regionale Antonio Acri e da dal segretario Claudio Cavaliere che ha
curato il rapporto. In base ai dati forniti della Legautonoimie nel
2004 in Calabria sono stati messi a segno ben 89 attentati uno in meno
rispetto al 2003, ma qualitativamente significativi come ha spiegato,
appunto il presidente Acri. In pratica in base al rapporto di Legautonomie
nel 2004 gli attentati avrebbero subito una sorta di ''salto di qualita'''.
In piu' casi, secondo il rapporto, si sarebbe andato oltre la soglia
dell'intimidazione e piu' vicini a quella dell'omicidio come nei casi
dell'attentato al sindaco di Rende, Sandro Principe, all'assessore regionale
alla Cultura, Saverio Zavettieri, ed a due assessori comunali, di Serra
San Bruno e Sinopoli. Nel 2004 e' stata la provincia di Vibo Valentia
a registrate il maggio numero di attentati 21; seguono quelle di Reggio
Calabria con 20, Crotone con 18 (ma la sola citta' e' in testa alla
graduatoria con 11 intimidazioni), Cosenza con 16 e Catanzaro con 13.
Tra i singoli centri maggiormente interessati dal fenomeno nel periodo
2000-2004, oltre a Crotone, Reggio Calabria e Catanzaro, ci sono due
piccoli comuni: Sinopoli, 2.500 abitanti, che ha registrato 7 attentati
nello scorso anno, e Parghelia, 1.500 abitanti, e 6 intimidazioni nel
2004 ai danni di amministratori pubblici. I sindaci piu' volte intimiditi,
negli ultimi cinque anni, sono quelli di Olivadi (680 abitanti) e Sinopoli
con quattro attentati, seguono i primi cittadini di Villa San Giovanni,
Roggiano Gravina e Roccabernarda con 3. Tra il 2000 e il 2004 in Calabria
sono 342 gli atti intimidatori messi in atto contro amministratori.
I
Tabaccai chiedono una sospensiva alla legge contro il fumo
11/01 Una proposta di legge per concedere una sospensiva
all' applicazione della legge contro il fumo per consentire ai commercianti
di adeguarsi alla normativa e' stata presentata dalla Confcommercio
di Reggio Calabria alla Giunta regionale e degli assessori competenti
con la speranza che ''la Regione segua l'esempio della Regione Trentino
Alto Adige''. La Fit, la Federazione tabaccai di Confcommercio, intanto,
ha proposto una ''Colt per i fumatori''. ''Niente paura - ha sostenuto
Franco De Carlo, presidente della Fit di Reggio Calabria - non si e'
scelta la lotta armata. 'Colt', acronimo per associazione di Consumatori
del Lotto e del Tabacco non sara' certo una pistola a tamburo, ma speriamo
che sia un' arma di difesa efficace per due categorie perseguitate dalle
leggi. La Colt nascera' nei prossimi giorni a livello nazionale e contiamo,
prima delle elezioni regionali, di puntarla sui candidati che dovranno
rendere conto a qualche milione di fumatori e giocatori della loro posizione
in materia di lotto e tabacco, che sono le voci su cui la Finanziaria
ha imposto ai consumatori i maggiori sacrifici. Uno stato che lucra
su cio' che poi vieta e vessa, non puo' poi dare vita ad una caccia
alle streghe con una legge ingiusta, discriminante e difficilmente applicabile''.
''Nel campo della Sanita' - e' scritto in un comunicato della Confcommercio
- sono altre le priorita' e non ultime quelle relative al funzionamento
degli ospedali. Non vorremmo che la lotta al fumo non sia altro che
una cortina fumogena per avvolgere nella nebbia altri problemi della
sanita' italiana''. La Federazione tabaccai, inoltre, giudica la legge
''schizofrenica''. ''Da un lato - e' scritto nella nota - lo Stato,
anche con gli ultimi rincari delle sigarette rivela l' intento di incassare
quanto piu' puo' dal fumo, dall' altro, rende praticamente impossibile
fumare in tutti gli ambienti. Non sono in discussione i nobili motivi,
se veramente sono tali, che stanno alla base di tale politica, ma vedremo
in quale misura i rincari, combinati ai nuovi divieti, incideranno sui
consumi e, in ultima analisi, sulle casse erariali. Chi fuma del resto
lo sa bene, che quando acquista un pacchetto, va a versare allo Stato
una tassa dove, l' incidenza fiscale sul prodotto, va tra il 75% e l'80%.
Sono inoltre ingiuste - conclude la nota - le accuse rivolte ai tabaccai
per la riattivazione dei distributori automatici di sigarette, che violerebbero
la normativa che ne proibisce la vendita ai minori. Le macchinette sono
state ferme per un anno e mezzo aspettando l' arrivo della carta d'
identita' elettronica che non e' piu' stata varata e non lo sara' nei
prossimi anni''.
Il
Presidente Favara, all’apertura dell’anno giudiziario, parla
di fase di transizione della mafia
11/01 Per la prima volta nella sua storia la mafia
ha inserito nel suo decalogo criminale anche l'usura. Lo sostiene il
procuratore generale della Cassazione Francesco Favara in un passo della
relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. ''E' dimostrato
- si legge - il coinvolgimento di alcuni uomini d'onore anche nei prestiti
ad usura, attivita' alla quale Cosa nostra era, finora, rimasta estranea''.
Secondo il pg, inoltre, la mafia si sta dando da fare per ''rafforzare
la propria credibilita' sul territorio'' e per ''ridurre l'allarme sociale'',
cosi' da poter meglio agire. Si tratta pero', prosegue Favara, di una
''fase di transizione'' e il quadro ''non e' immutabile'': esistono
infatti ''potenziali fattori di instabilita' generati dai dissensi sulla
definizione delle strategie generali dell'organizzazione, oscillanti
tra l'esigenza di 'inabissamento' e la reazione contro le istituzioni
e, almeno all'interno del mondo carcerario, tra alcuni dei protagonisti
della precedente politica stragista e i fautori dei tentativi di mediazione''.
Da considerare inoltre, dice ancora la relazione, che Cosa nostra e'
supportata da una ''vasta rete di fiancheggiatori'' di cui si avvale
per aumentare le proprie capacita' di manovra. Quanto alla 'Ndrangheta,
anche la relazione del Pg conferma la pericolosita' e la potenza dell'organizzazione
criminale calabrese. ''La 'Ndrangheta - scrive Favara - ha consolidato
il proprio controllo dell'area di origine coniugando il modello tradizionale
di intimidazione, in ogni settore economico e socio-politico, con una
piu' dinamica imprenditorialita' illegale da essa stessa prodotta''.
Una dinamicita' che ha portato la 'Ndrangheta ad assumere una ''posizione
di vertice nel traffico internazionale di stupefacenti''.
La
Giunta regionale approva le linee guida della sull’urbanistica
11/01 La Giunta regionale, riunitasi sotto la presidenza
di Giuseppe Chiaravalloti, ha approvato, su proposta e relazione dell'
assessore all' Urbanistica, Raffele Mirigliani, le linee Guida in materia
urbanistica, cosi' come previsto dalla legge regionale 19 del 2002.
''Si tratta di un provvedimento di notevole importanza - ha commentato,
secondo quanto informa un comunicato dell' ufficio stampa della Giunta,
l'assessore Raffaele Mirigliani - perche' costituisce uno snodo essenziale
anche per gli strumenti urbanistici territoriali successivi e di maggiore
livello, nell' ambito delle attribuzioni regionali per avviare, cosi',
in concreto, l'esercizio delle competenze e funzioni rimesse agli enti
locali dalla Legge regionale sull' Urbanistica. Del resto, la stessa
legge prevede che gli strumenti urbanistici, quelli esistenti e quelli
in itinere, devono conformarsi alle linee guida nel loro contenuto sostanziale.
In direzione del migliore risultato possibile, nella stesura delle linee,
era stato costituito un apposito gruppo di lavoro. Sono state esaminate
le osservazioni e sollecitazioni provenienti dalle diverse categorie
professionali, oltre che dall' Anci e dall' Upi. A conclusione di tutto
cio' e' stato elaborato il testo finale a cura del Dipartimento dell'
assessorato, che ha apportato le modifiche ed integrazioni sulla base
di quanto risultante dai diversi atti e protocolli, recepiti nell' ambito
e nei limiti della natura e della funzione interinale delle linee guida,
con riserva di eventuali approfondimenti ed integrazioni, anche per
quanto ulteriormente proposto, in sede di elaborazione degli altri strumenti
regionali previsti dalla legge urbanistica e per i quali sono state
avviate le procedure''. Le linee sono costituite da cinque capitoli:
(Generalita'; Fondamenti della legge urbanistica regionale; Sistemi
della pianificazione: individuazione, valutazione, direttive e prescrizioni;
La pianificazione paesistica: Disposizioni generali per la salvaguardia
del territorio) e da tre allegati: (Schede tecniche; Schema base della
''Carta regionale dei luoghi'' e Considerazioni interpretative). ''La
trama - si afferma nella delibera - e' costituita dall' esposizione
dei principi ispiratori, correlati con la normativa vigente e, specificatamente,
con la legge urbanistica regionale, seguiti dalle conseguenziali determinazioni,
che di volta in volta vengono espresse in finali 'direttive' e 'prescrizioni'.
Dall' elaborato e dall' iter che lo ha preceduto si riscontra che si
e' operato nel pieno rispetto non solo formale, ma soprattutto sostanziale,
del portato progressivo ed evoluto della legge urbanistica regionale,
nell' innovata concezione della materia come non solo diretta a regolare
i fenomeni edilizi e costruttivi, ma il complesso della programmazione
e frizione del territorio in tutte le sue componenti, con il canone
e metro fondamentale della sostenibilita'''. Nel corso della riunione
di Giunta, su proposta dell' assessore all' Ambiente, Domenico Basile,
e' stato approvato il progetto per la predisposizione del Piano regionale
di tutela della qualita' dell' aria e la realizzazione della struttura
tecnico-scientifica per la gestione dello stesso Piano. Le principali
finalita' del Piano sono ''la conoscenza aggiornata in tempo reale dello
stato di qualita' dell' aria, da confrontare con i valori limite prestabiliti
per gli inquinanti in atmosfera che, in base alle conoscenza disponibili,
possono arrecare danni alle persone e all'ambiente; l' essere nelle
condizioni di stimare l'evoluzione dello stato di qualita' dell' aria
in ogni periodo e il poter garantire un continuo supporto alla Regione
nell' individuazione dei provvedimenti da adottare al fine di mantenere
lo stato di qualita' dell' aria nei limiti prestabiliti, prevedendo
eventuali situazioni che possano arrecare danno alla salute delle persone
e all'ambiente''.
Sabato
22 convegno sulla promozione della Media Valle del Crati
11/01 Quali proposte operative mettere in campo nella
Media Valle del Crati, quali sinergie attivare organicamente per promuovere
il decollo economico di quel particolare territorio, potenziandone le
vocazioni e difendendone le prerogative di sviluppo sostenibile ed eco-compatibile?
Questi gli interrogativi su cui si confronteranno i Sindaci di questo
bacino territoriale e le rappresentanze istituzionali, a livello provinciale
e regionale, nell’intento comune di individuare un equilibrato
progetto strategico che rilanci questa importante zona dell’hinterland
cosentino e la proietti in una dimensione trainante ed economicamente
incisiva per l’intero circondario.
Lo faranno nell’ambito del convegno dibattito, promosso dal gruppo
consiliare dei Verdi alla Provincia, sabato 22 gennaio prossimo, alle
ore 17.00, presso il Centro Sociale di Contrada Cutura, a Rose. A introdurre
i lavori sarà il Capogruppo dei Verdi in Consiglio Provinciale,
Mario Bria, cui seguiranno gli interventi del Sindaco di Rose, Stefano
Leone, del Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, del
capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale, On. Diego Tommasi, dell’Assessore
Provinciale all’Ambiente, Luigi Marrello.
Di seguito interverranno gli Assessori Provinciali alla Viabilità,
Arturo Riccetti, ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi ed i Capigruppo Provinciali
del PSE, Vincenzo Adamo, dell’Italia dei Valori, Angelo Forte,
dell’UDC, Natale Zanfini, i Consiglieri Provinciali Flaviano Federico
e Gianfranco Ponzio. I lavori del convegno, che saranno conclusi dal
Presidente del Consiglio On. Francesco Principe, prevedono la presenza
ed il contributo al dibattito dei Sindaci dei Comuni viciniori facenti
parte, appunto, della Media Valle del Crati e, cioè, di Acri,
Bisignano, Castiglione Cosentiino, Castrolibero, Lattarico, Luzzi, Montalto
Uffugo, Rende, Rota Greca, San Fili, San Martino di Finita, San Pietro
in Guarano, San Vincenzo La Costa, Torano, Zumpano.
L’organizzazione complessiva della manifestazione è stata
affidata alla Segretaria del Gruppo Consiliare dei Verdi, Carmela De
Rose, mentre a moderare i lavori sarà la giornalista, responsabile
dell’Ufficio Stampa dell’Ente, Giusy Cuceli
Trematerra
e Blaiotta chiedono al sottosegretario Bosi il mantenimento della caserma
Manes
11/01 Il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta,
e il sen. Gino Trematerra, incontreranno, la settimana prossima, il
sottosegretario alla Difesa, Francesco Bosi, per chiedere che la caserma
Ettore Manes dove e' di stanza l' 11/mo Reggimento Genio Guastatori
del 132/mo Battaglione ''Livenza'', resti cosi' come e' senza ridimensionamenti
o soppressioni. ''L' Amministrazione comunale - ha sostenuto Blaiotta
in merito alle voci di un eventuale smantellamento del presidio - ha
sempre seguito con grande attenzione le vicende della Caserma per evitare
che fosse ridimensionata nel suo organico e che nella fase di ristrutturazione,
che sta riguardando l' Esercito per il venir meno della ferma obbligatoria,
non corresse il rischio di una sua eventuale chiusura. Questo impegno
e' stato portato avanti dal centrodestra con diverse iniziative sin
da quando sedeva nei banchi dell' opposizione, consapevole del ruolo
che ha la Caserma per la citta' ed il comprensorio. Alle notizie rassicuranti
avute nel passato, ultimamente si sono sostituite, sempre piu' incessantemente,
voci che potrebbero far prefigurare una soppressione della Manes. Per
questo, consapevoli del ruolo che i militari hanno nella realta' del
comprensorio, anche per la specificita' dei servizi che con grande professionalita'
esplicano, l' Amministrazione ha gia' avviato, prima ancora che si diffondesse
l'allarme di questi giorni, le iniziative di sua competenza per evitare
che cio' possa attuarsi''.
Due
tifosi del Castrovillari arrestati dopo i tafferugli nella partita con
l’Acri
11/02 Due tifosi del Castrovillari sono stati arrestati
dai carabinieri di Rende con l' accusa di lancio di oggetti e invasione
di campo durante la partita di domenica scorsa del campionato di promozione
tra Acri e Castrovillari, terminata 1-0. Tafferugli tra tifosi e forze
dell' ordine sono avvenuti prima e dopo la partita. Due militari sono
rimasti leggermente contusi.
Arresti
ad Orsomarso e a Rossano ad opera dei Carabinieri
11/01 I carabinieri del comando provinciale di Cosenza,
hanno tratto in arresto due persone, Ad Orsomarso, i militari dell'Arma
hanno arrestato un uomo di 43 anni Domeico Montesano per maltrattamenti
in famiglia. L'uomo e' stato rinchiuso nel carcere di Paola. Mentre
a Rossano, sempre in provincia di Cosenza, i carabinieri hanno arrestato
Giuseppe Ghiarelli, 23 anni , di Cariati. Al giovane, il Gip del Tribunale
di Rossano, Federica Colucci, ha revocato gli arresti domiciliari ai
quali si trovava dopo essere stato fermato perche' trovato in possesso
di sostanze stupefacenti. Secondo quanto si e' appreso, la decisione
e' stata presa dal Gip su richiesta della procura perche' Chiarelli
si sarebbe allontanato dai domiciliari.
Colpi
di pistola contro le abitazioni di amministratori calabresi.
10/01 Colpi di pistola sono stati sparati da sconosciuti
contro le abitazioni del sindaco, Mario Perri, e di un consigliere di
maggioranza del Comune di Decollatura, nel catanzarese. I colpi di pistola,
sparati in due diverse circostanze ed a distanza di poco tempo, hanno
provocato danni alle porte d'ingresso. Il sindaco ed il consigliere
comunale di Decollatura hanno denunciato i due episodi ai carabinieri
che hanno avviato le indagini. L'anno scorso sempre a Decollatura sconosciuti
fecero esplodere un rudimentale ordigno tra l' abitazioni del vice sindaco
e quella dell'assessore ai lavori pubblici. Due anni fa nel Comune di
Decollatura si era insediata una commissione di accesso antimafia dalla
cui attivita' non emersero riscontri su infiltrazioni della criminalita'
organizzata nell' attivita' dell' ente. Pochi giorni dopo l'avvio dei
lavori della commissione, in un ufficio del comune venne ritrovata una
tanica contenente liquido infiammabile.
Il
figlio di Mauro rientra in Italia e si costituisce
10/01 Si e' costituito alla Guardia di finanza Maurizio
Mauro, di 38 anni, dirigente della Caffe' Mauro, coinvolto nell' inchiesta
su un presunto giro di usura che il 5 gennaio scorso aveva portato all'
arresto di altre quattro persone tra cui il padre di Maurizio, Antonio
Mauro, e tre dipendenti della stessa azienda. Maurizio Mauro, dopo il
suo rientro nella tarda serata di ieri nell' aeroporto di Fiumicino
da una vacanza nello Zanzibar insieme alla famiglia, si e' recato senza
accompagnamento coattivo nella sua abitazione di Reggio Calabria, dove
si trova adesso agli arresti domiciliari, cosi' come i tre dipendenti
della Mauro Caffe' coinvolti nella stessa inchiesta. In carcere, invece,
si trova Antonio Mauro. L' accusa nei confronti dei cinque arrestati
e' associazione per delinquere finalizzata all' usura ed esercizio abusivo
di attivita' creditizia, accuse contestate nell' ambito di un' inchiesta
condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria su un presunto
giro di prestiti usurari concessi ad una trentina di esercenti e commercianti
del Reggino. Nei prossimi giorni Maurizio Mauro, che e' difeso dagli
avvocati Nico D' Ascola e Fabio Schembri, sara' sottoposto dal gip che
ha emesso i provvedimenti restrittivi, Concettina Garreffa, ad interrogatorio
di garanzia. ''Maurizio Mauro - ha detto l' avv. Schembri - e' abbastanza
tranquillo ed ha ribadito la sua volonta' di chiarire con gli inquirenti
ogni aspetto della vicenda che ha portato al suo arresto''.
Proposto
un osservatorio sull’immigrazione a Cassano Jonio
10/01 L' associazione socio - culturale ''Collettivo
26 luglio'' ha proposto all'amministrazione comunale l'istituzione di
un osservatorio comunale sull'immigrazione. ''La nascita di questo organismo
- ha detto il portavoce del Collettivo, Pasquale Cersosimo - dovra'
essere finalizzata, innanzitutto, a censire la popolazione immigrata
presente stabilmente sul territorio cassanese, a conoscere i Paesi di
provenienza, i flussi migratori, il loro livello di istruzione, le loro
condizioni di vita e il loro lavoro. L'osservatorio operera' non solo
per censire il fenomeno, ma anche per agevolare e favorire una fattiva
integrazione degli stessi migranti''. Dell' Osservatorio dovranno far
parte le istituzioni e le parti sociali locali e provinciali.
Risolta
l’incompatibilità dell’Ass. Grimaldi, rinviata la
commissione su quella dell’ass. Mirigliani
10/01 La Giunta delle Elezioni, presieduta dal consigliere
Giuseppe Napoli(Ds), ha concluso i propri lavori in ordine all’esame
delle presunte condizioni di incompatibilità degli assessori
Giovanni Grimaldi e Raffaele Mirigliani. Per quel che concerne la posizione
dell’assessore ai Lavori Pubblici, lo stesso ing. Giovanni Grimaldi
aveva comunicato di risolvere anticipatamente il contratto individuale
relativo al suo incarico di Direttore generale dell’Edilizia Statale
e per gli Interventi speciali presso il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, rimuovendo così di fatto le condizioni di incompatibilità
con la sua carica assessorile. Non definita, invece, dall’organismo
per mancanza del numero legale, seppure trattata nei suoi vari aspetti,
la presunta condizione di incompatibilità relativa alla posizione
dell’assessore regionale all’Urbanistica, avv. Raffaele
Mirigliani, chiamato a presiedere il Consiglio di amministrazione della
Fondazione “Tommaso Campanella”, che gestirà il Centro
oncologico di eccellenza di Germaneto. La Giunta delle Elezioni sarà
riconvocata a domicilio per il prosieguo della discussione e per le
eventuali determinazioni sul delicato argomento. Il Consiglio regionale,
infine, ha da poco iniziato i propri lavori, con ritardo rispetto all’orario
originariamente previsto, per il protrarsi della riunione della Giunta
delle Elezioni, per l’esame di ben tredici argomenti, tra cui
spiccano il Piano energetico ambientale regionale, le norme sull’attività
di consulenza per la Regione, il Bilancio di previsione del Consiglio
regionale per il 2005 e l’integrazione dello Statuto.
I
consiglieri della Provincia donano il 20% delle spettanze di novembre
alle popolazioni del sudest asiatico
10/01 La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari
alla Provincia, riunitasi in data odierna, sotto la presidenza dell'On.
Francesco Principe, ha deciso, all'unanimità, di destinare il
20% delle spettanze dei Consiglieri Provinciali, relative ai gettoni
di presenza del mese di novembre 2004, alle popolazioni del sud-est
asiatico, duramente colpite dalla terribile calamità del maremoto.
La Conferenza, alla quale hanno partecipato, per la Giunta, il Vice
Presidente Salvatore Perugini, il Vice Presidente del Consiglio Provinciale,
Mario Caligiuri, il Presidente del Gruppo di Rifondazione comunista
Biagio Diana, dell'Udeur Luigi Garofalo, della Margherita Francesco
Tonnara, del Pse Vincenzo Adamo, del gruppo misto Domenico Barile, di
An Pasqualina Straface, di Democrazia è Libertà Mario
Melfi, di Fi Mario Giordano, dello Sdi Leonardo Trento, il delegato
per i Ds Giuseppe Gallo, del Nuovo Psi Gilberto Raffo, dei Verdi Mario
Bria, dell'Udc Natale Zanfini, ha stabilito di dare immediata comunicazione
dell'iniziativa alla Giunta Provinciale. Nella riunione si è
deciso, inoltre, di convocare una prossima seduta del Consiglio Provinciale,
la prima per il 2005, per lunedì 17 gennaio prossimo, alle ore
17.00, sulla quale daremo più ampia informativa in un prossimo
comunicato.
Rientro
dalle vacanze, senza intoppi
09/01 L'Anas ritiene molto positivo il bilancio dell'esodo
e controesodo nel periodo delle festivita' invernali lungo l'autostrada
Salerno-reggio Calabria. ''La circolazione da Natale all'Epifania, e
fino a quest'ultimo weekend e' stata regolare su tutto il tracciato
- si legge in una nota - senza blocchi anche in corrispondenza dei cantieri
di lavoro, e senza particolari disagi per gli automobilisti, nonostante
i notevoli flussi di traffico registrati, superiori alla media dello
stesso periodo dell'anno precedente e nonostante il maltempo che ha
colpito la Campania e la Calabria nel periodo natalizio''. Alle 11,30
di oggi e' stato raggiunto in direzione nord il picco di circa tremila
veicoli l'ora nel tratto salernitano. E Proprio l'evento flusso di traffico,
informa sempre la nota dell'Anas ''ha generato questa mattina qualche
rallentamento nel tratto Pontecagnano e Salerno''. L'Anas prevede un
incremento del traffico in direzione nord, soprattutto nel tratto campano
dell'A3 fino alle ore 20. Il piano ''Feste serene'' sull'A3 messo a
punto, dice ancora l'Anas, ha funzionato. Un programma che ha visto
l'impiego di 350 operatori suddivisi in 60 squadre di sorveglianza e
di pronto intervento attive 24 ore su 24, supportate da 44 mezzi, tra
cui quattro auto equipaggiate per gli interventi di emergenza. Utile
e' stata giudicata infine la scelta di quegli automobilisti che hanno
utilizzato il percorso alternativo consigliato (la ex strada statale
19 ter) per bypassare il tratto Atena Lucana - Sicignano degli Alburni,
dove per la presenza dei cantieri del primo maxilotto, si circola a
doppio senso su unica sede.
Trovato
il cadavere di una ragazza a Montalto. Probabile il suicidio
09/01 Il cadavere di una ragazza ventenne, della quale
non sono state rese note le generalita', e' stato trovato dai carabinieri
nelle campagne di Montalto Uffugo. Il corpo, che non presenta segni
di violenza, e' stato trovato a pochi metri dall'automobile della ragazza,
una Fiat 500. Vicino al cadavere i carabinieri hanno trovato due bottiglie
di liquore ed un ingente quantitativo di farmaci. Gli investigatori
non escludono la possibilita', secondo quanto si e' appreso, che la
giovane si sia suicidata. Sono in corso le indagini dei carabinieri
per ricostruire l'accaduto.
La
Caffè Mauro comunica che Antonio Mauro non è l’amministratore
della società
09/01 La "Demetrio Mauro Caffè spa",
in relazione all'inchiesta della Procura di Reggio Calabria che ha coinvolto
l'azienda con l'arresto di Antonio Mauro con l'accusa di usura e la
misura degli arresti domiciliari per Maurizio Mauro e alcuni dipendenti
per lo stesso reato, ha emesso un comunicato con il quale si precisa
che l'amministratore delegato dell'azienda è Pasquale Mauro,
fratello di Antonio. Il comunicato, leggibile anche nel sito internet
dell'azienda, è stato emesso in conseguenza della notizia finora
diffusa dagli organi di informazione secondo cui Antonio Mauro è
citato come Ad dell'azienda. "L'azienda- conclude il comunicato-
è estranea ai fatti contestati a singole persone, come hanno
più volte dichiarato i magistrati"
Triste
epilogo per la barca dispersa. Trovati senza vita i due marittimi di
Crotone
08/01 Sono stati ritrovati questa mattina a 15 miglia
a largo di Catania, vicino la foce del fiume Simeto, a circa 30 miglia
dal punto in cui avevano lanciato l’SOS, i corpi senza vita dei
due marittimi che erano scomparsi due giorni orsono e che erano riusciti
a dare l’SOS quando il peschereccio su cui viaggiavano stava imbarcando
acqua. Il ritrovamento è stato effettuato da una motovedetta
della capitaneria di porto di Catania. I corpi dei due uomini erano
tenuti a galla dai giubbotti di salvataggio che erano riusciti ad indossare.
Le ricerche erano continuate per tutta la notte con i mezzi della guardia
costiera dotati di potenti fari ed all’alba si erano alzati in
volo gli elicotteri della Finanza. Un atollo di salvataggio era stato
intravisto a circa sessanta miglia dal punto in cui avevano lanciato
l’SOS, ma degli uomini e della loro imbarcazione niente. Poi la
tragica scoperta. Il loro riconoscimento è avvenuto grazia ai
documenti che uno dei due uomini aveva addosso. I due marittimi, Antonio
Aiello, di 34 anni, capobarca, ed Antonio Romano, di 48, entrambi di
Crotone,erano a bordo del “Davide terzo”, un motopeschereccio
acquistato lo scorso martedì a Trapani dall’armatore Pasquale
Mungari, e lo stavano portando a Crotone. I due avevano lanciato l’SOS
il giovedì. La sera prima, il mercoledì, la moglie di
Antonio Aiello aveva sentito il marito e il viaggio stava procedendo
bene. Pesanti le sue accuse contro la capitaneria di Porto per la presunta
lentezza dei soccorsi “Erano troppo bravi in mare, non so cosa
sia successo. ''Antonio ha indossato il giubbotto salvagente e si e'
lanciato in mare convinto che lo avrebbero salvato, ma cosi' non e'
stato: i soccorsi non sono stati rapidi. Mi aveva rassicurato che tutto
procedeva bene. A nostro figlio di cinque anni e mezzo ha detto che
sarebbe rientrato il giorno dopo ed invece a casa non ha fatto piu'
ritorno”. E sulla stessa onda anche l’armatore Pasquale
Mungari che ha detto che “non tutto è andato per il verso
giusto. Con Antonio Aiello ci eravamo sentiti prima via radio e poi
per telefono - ricorda l' armatore, mi disse che c' era mare forte spinto
dal vento di tramontana. Per questa ragione avevano scelto una rotta
alternativa per fare rientro a Crotone dal porto di Trapani, dal quale
erano salpati''. ''Alle 16:55 - ricostruisce l' armatore - ho ricevuto
una sua telefonata. Fu lui a dirmi che il motore era in avaria e che
la barca stava iniziando ad imbarcare acqua. Un quarto d' ora dopo mi
disse che la situazione era divenuta difficile e che per questo motivo
entrambi avevano deciso di indossare i giubbotti di salvataggio. Da
qual momento non ho avuto piu' notizie. Sono certo che tutti e due sono
morti assiderati''. ''Erano - conclude Mungari - due persone tranquille,
molto esperte in mare. Forse bisognava fare qualcosa in piu' per salvarli,
ma questo non e' avvenuto''. “Ma bisognava affrettare i tempi
della ricerca in mare: se non fosse passato tutto questo tempo forse
la tragedia sarebbe potuta essere evitata'”. Le critiche ai soccorsi
trovano una risposta nelle parole degli uomini della Capitaneria di
porto di Reggio Calabria pronunciate gia' in mattinata, subito dopo
il ritrovamento dei corpi. ''Con il dispositivo messo in campo - dice
un ufficiale - speravamo sinceramente in una conclusione diversa. Abbiamo
pattugliato per mare e per cielo un' area amplissima partendo dal punto
che gli stessi marittimi ci avevano segnalato con il loro sos. Abbiamo
veramente fatto tutto il possibile''. Uno stato di frustrazione che
deriva anche dal fatto di non avere trovato alcun segno dell' affondamento.
Non un rottame, non una macchia d' olio, niente che indichi cio' che
e' successo. Una circostanza insolita in questi casi quando, a galla,
resta sempre qualche traccia dell'imbarcazione affondata. Secondo una
prima ricostruzione, i due marittimi, una volta resisi conto che il
peschereccio stava affondando,alle 5,23 di giovedì avevano lanciato
l’SOS, si sono tolti gli indumenti ed hanno indossato i salvagenti,
quindi si sono gettati in acqua e si sono aggrappati all’atollo
di salvataggio, che era a bordo del peschereccio. Poi per il freddo
e gli stenti hanno dovuto mollare la presa. Solo così si spiega
il rinvenimento dell’atollo a 60 miglia al largo di Capo dell’Armi.
Una motovedetta della guardia costiera era partita subito e raggiunse
la zona, assicurano alla Capitaneria, in 30 minuti, seguita, poco dopo
da un mezzo aereo. Quindi si levarono in volo elicotteri della Guardia
di finanza, della Marina militare, della Polizia, dell' Aeronautica,
mentre altre due motovedette prendevano il mare. Ricerche rivelatesi
infruttuose sino a stamani, nonostante il dispiegamento di mezzi. Poi,
quest’oggi, l’amaro epilogo. La moglie di Aiello e l’armatore
si erano recati a Reggio per avere notizie. A loro non è rimasto
altro che l’amaro compito di riconoscere i corpi senza vita dei
due marittimi. Entrambi erano sposati. Aiello lascia la moglie e un
figlioletto di 5 anni e mezzo e Antonio Romano la moglie e tre figli.
Adesso sara' la Procura della Repubblica di Catania a cercare di ricostruire
quanto accaduto, ma cio' non lenisce il dolore delle vedove e della
''Marina'', quartiere di Crotone le cui stradine digradano dai bastioni
del Castello di Carlo V verso il porto turistico dove abitavano Antonio
Aiello e Antonio Romano, ultimo tributo di vite umane della comunita'
marinara.
Il
figlio di Mauro sta rientrando in Italia. I dipendenti della "Mauro
Caffè" chiedono chiarezza
08/01 Maurizio Mauro, 38 anni, presidente dei giovani
industriali della Calabria, coinvolto insieme al padre Antonio, amministratore
delegato della "Mauro Caffe'", nell'ambito dell'inchiesta
antiusura della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, sta per
tornare in Italia per costituirsi. Il suo rientro e' previsto nelle
prossime ore. Maurizio Mauro, consigliere della stessa azienda impegnata
nell'importazione, torrefazione e vendita di caffe', al momento dell'esecuzione
delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gig del Tribunale di
Reggio Calabria, Concettina Garreffa, su richiesta del sostituto procuratore
della Repubblica, Antonio De Bernardo, si trovava all'estero nell'isola
di Zanzibar, per una breve vacanza, da dove, come confermano i suoi
legali di fiducia, Vincenzo D'Ascola e Francesco Bevilacqua, sta rientrando.
Maurizio Mauro sta cercando di imbarcarsi sul primo volo utile per rientrare
in Italia e quindi a Reggio Calabria. Maurizio, assieme al padre e ad
altre tre persone Giuseppe Scopelliti, 43 anni, Francesco Lia 41 anni,
entrambi dipendenti dell'azienda Mauro, e Salvatore Nicito, rappresentante
di commercio, sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere
finalizzata all'usura e di esercizio abusivo dell'attivita' finanziaria.
Le ordinanze di custodia cautelare erano state emesse dal Gip reggino
che ha comunque disposto la detenzione domiciliare per quattro degli
indagati. In carcere invece e' stato rinchiuso l'amministratore delegato
della Mauro Cafe', Antonio Mauro che ieri davanti al Gip si e' avvalso
della facolta' di non rispondere, in attesa di avere la copia della
documentazione per rendersi conto della situazione, che ha ricevuto
oggi dall'avvocato di fuducia, Emidio Tommasini. ''All' amarezza del
momento non segue lo sconforto, ma si genera, ora dopo ora, la speranza
e la convinzione che molto presto si possa fare la chiarezza necessaria,
atta a dimostrare la rettitudine morale dei soggetti coinvolti in questa
vicenda''. E' quanto sostengono in una nota i dipendenti ed i collaboratori
dell'azienda della Caffe' Mauro Demetrio Spa. Il personale dell'azienda
ha espresso solidarieta' nei confronti di Antonio e Maurizio Mauro,
degli amici-colleghi Francesco Lia, Salvatore Nicito, Giuseppe Scopelliti
e delle rispettive famiglie. ''A tutti loro - prosegue la nota - va
un abbraccio caloroso e l' augurio di poter tornare presto in azienda
per continuare quel progetto ambizioso e lungimirante iniziato tanti
decenni fa dal commendator Demetrio, identificato universalmente come
vessillo di professionalita', qualita' e tradizione vincente''.
Raccolta
fondi peri i terremotati questa sera a Castrovillari
08/01 ''Condividere il bisogno per condividere il senso
della vita''. E' questo lo slogan di un invito dell' AVSI per stasera,
nel Circolo Cittadino di Castrovillari, dove nell' ambito della iniziativa
nazionale 'Tende di Natale' si terra' la raccolta di fondi a favore
dell' Associazione volontari per il servizio internazionale. La manifestazione
che si tiene in collaborazione con Progetto Musica di Carmelo Sangiovanni
avra' come ospite gradito della serata di solidarieta' il gruppo musicale
Ossidiana. Quest' anno oltre i progetti per il sud del Sudan, per la
Repubblica Democratica del Congo, per la Giordania, l' Egitto e la Palestina
ci sara' una particolare attenzione sulla sciagura che ha colpito in
questi giorni le terre del sud est asiatico per farsi carico dell'estrema
poverta' in cui questi territori gia' versano. Non a caso i progetti
delle Tende di quest' anno vogliono segnare una nuova meta: la carita'
come condizione per lo sviluppo.
Concluso
lo stage dei Pinonieri della Croce Rossa
08/01 Lo stage dei ''Pionieri'' della Croce Rossa Italiana
riservato ai giovani del Mezzogiorno, svoltosi a Campora San Giovanni,
in provincia di Cosenza, dal 2 al 6 gennaio, si e' concluso con una
''prova sul campo'' svoltasi presso il reparto di pediatria dell'ospedale
di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Lo Stage nazionale rivolto
all'approfondimento delle tecniche di animazione, ed in articolare alla
''Clownerie'', al quale hanno partecipato 40 giovani provenienti da
tutto il Mezzogiorno, e' stato tenuto dalla dott. Alessandra De Nicola
del gruppo ''Pionieri'' di Milano che e' costituito da giovani che si
inquadrano nella organizzazione della Croce Rossa Italiana ed assumono
particolari doveri verso se stessi, il prossimo e l'Associazione, spontaneamente
obbligandosi a praticare e divulgare, negli ambienti giovanili, sentimenti
di rettitudine sociale, nonche' ad esplicare attivita' di assistenza
e di aiuto...''. L'attivita' dei Pionieri e' rivolta principalmente
alle fasce giovanili della popolazione ''Il metodo utilizzato, per relazionarsi
ai giovani ed ai bambini, ha dichiarato la dott. De Nicola, e' quello
della educazione tra pari, che permette di svolgere con successo le
attivita' ordinarie per il Pioniere, ma emergenziali per il destinatario
dell'azione. Per emergenziali non vanno considerate unicamente quelle
attivita' relative ad eventi catastrofici, poiche' dal punto di vista
infantile, anche il semplice ricovero ospedaliero ha risvolti traumatici.
Per aiutare un bambino a recuperare la sua quotidianita' e la normalita'
non e' sufficiente curarne il corpo le lesioni o i danni fisici, non
basta provvedere ai suoi bisogni primari, ma e' necessario sorridergli
e soprattutto parlargli. Per questo - ha concluso la dott. De Nicola
- negli ultimi anni la componente Pionieri si e' impegnata nella formazione
di animatori''. Il seminario di clawnerie si e' concluso con una saggio
dei 40 giovani che hanno piacevolmente invaso il reparto di pediatria
dell'ospedale di Lamezia Terme regalando per qualche ora gioia e serenita'
agli ospiti.
Prorogati
al 31 gennaio i termini dei 19 bandi per 187 posti alla Regione
07/01 Sono stati prorogati al 31 gennaio prossimo i
termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso
pubblico per 187 posti in varie qualifiche nel Consiglio regionale della
Calabria. A darne notizia e' stato il presidente Luigi Fedele nel corso
di una conferenza stampa tenuta assieme al vicepresidente del Consiglio,
Giuseppe Bova, ed al consigliere segretario Francesco Pilieci. ''I 19
concorsi banditi dal Consiglio regionale - ha spiegato Fedele - rispondono
alle aspettative non solo di tanti giovani e meno giovani calabresi
alla ricerca di un posto di lavoro, ma anche per le stesse esigenze
del Consiglio che con l' entrata in vigore del nuovo Statuto dovra'
dotarsi di nuovi organismi come il Crel, il consiglio regionale per
l' economia ed il lavoro, o come il Consiglio delle autonomie locali,
i nuovi uffici del Garante dei diritti del cittadino e del Garante per
l' infanzia, che avranno bisogno di personale qualificato per funzionare''.
''L' incontro di oggi - ha detto Fedele - risponde all' esigenza di
illustrare i contenuti dei 19 bandi pubblicati prima delle festivita'
natalizie, ma anche per assicurare la massima pubblicita' degli stessi''.
Da qui la decisione di prorogare i termini di presentazione delle domande
al 31 gennaio. Per Fedele ''all' interno del Consiglio regionale c'
e' bisogno di nuove figure, soprattutto di giovani motivati, che affianchino
le professionalita' gia' presenti all' interno di questa istituzione.
Il bando - ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale - sara'
completamente affidato per la sua gestione ad una societa' esterna operante
nel settore. Questo per non condizionare la campagna elettorale ed i
risultati della stessa''.
''C' e' una piena e unitaria assunzione di responsabilita''' ha sostenuto
il vice presidente Bova che, nel suo intervento, ha toccato, fra l'
altro, anche i temi collegati e relativi all' organizzazione di Palazzo
Campanella e al dibattito sulle necessita' legate all' entrata in vigore
del nuovo Statuto. Per rancesco Pilieci ''si tratta del primo concorso
in assoluto bandito dal Consiglio regionale che e', nello stesso tempo,
una opportunita' data ai calabresi di migliorare l' istituzione elettiva
regionale''.
Mauro
si avvale della facoltà di non rispondere “prima bisogna
conoscere gli atti” ha dichiarato il suo legale.
07/01 Antonio Mauro, 69 anni, amministratore delegato
della ''Mauro caffe''', indagato insieme al figlio Maurizio, 38 anni,
presidente dei giovani industriali della Calabria, consigliere della
stessa azienda, e Giuseppe Scopelliti, di 43 anni, Francesco Lia di
41, entrambi dipendenti dell'azienda Mauro, e Salvatore Nicito, rappresentante
di commercio, nell'ambito di un'operazione antiusura della Guardia di
Finanza del Comando Provinciale di Reggio Calabria, questa mattina si
e' dichiarato innocente davanti al Gip. Per potere dimostrare la sua
estraneita' ai fatti rispetto all'accusa ha bisogno pero' di conoscere
gli atti, e per questo si e' avvalso della facolta' di non rispondere.
Mauro e' ''accusato'', insieme agli altri quattro indagati, di associazione
per delinquere finalizzata all'usura e di esercizio abusivo dell'attivita'
finanziaria. L'imprenditore reggino del caffe' non ha riposto al gip
Concettina Garreffa ''non perche' non vuole rispondere, ma perche' si
trovava nudo di fronte all'accusa''. A riferirlo e' stato uno degli
avvocati del collegio difensivo dell'industriale reggino, Emidio Tommasini.
Il suo assistito, spiega, ''senza un documento non puo' dire come si
perviene ad una cifra, quant'e' il muto, quanto sono gli interessi se
non ha le carte in mano''. Questo, ha aggiunto il difensore, ''e' quello
che e' successo''. Antonio Mauro, ha spiegato ancora il legale, non
''intende sottrarsi all'interrogatorio, ma prima ancora di rispondere
alle accuse, intende insieme ai sui avvocati conoscere bene le carte''.
Questa mattina davanti al Gip, dunque, ''Antonio Mauro, nel rispetto
dei canoni procedurali, si e' avvalso allo stato della facolta' di non
rispondere, in attesa pero' di avere dai suoi avvocati la copia della
documentazione per rendersi conto della situazione''. Mauro, sempre
secondo quanto riferisce l'avvocato, ''ha spiegato al giudice di essere
nelle condizioni di fornire spiegazioni,rigo per rigo, parola per parola,
cifra per cifra, ma vuole essere messo nell condizioni di potere chiarire
tutto dall'a alla z''. L'imprenditore, ha riferito ancora l'avvocato,
''ha detto non solo di essere innocente, ma di poter dimostrare la propria
innocenza in un breve lasso di tempo''. Ma per dimostrare di essere
estraneo alla vicenda, secondo la difesa, Antonio Mauro ha bisogno di
tutti gli atti dell'accusa, compresa la consulenza redatta dal consulente
del pubblico ministero e sulla base della quale e' stata emessa anche
l'ordinanza di custodia cautelare. Senza di esso, ha detto Tommasini,
la difesa ''non ha il documento fondamentale dell'accusa''. Il collegio
di difesa, composto dagli avvocati Emilio Tommasini e Nico D'Ascola,
ha sostanzialmente chiesto un rinvio tecnico per l' approfondimento
delle carte.
Lunedì
10 alle 15 si riunisce il Consiglio regionale
07/01 Con un nutrito elenco di punti all’ordine del giorno, il
Consiglio regionale tornerà a riunirsi lunedì 10 gennaio
alle ore 15.00.
In cima alla scaletta dei lavori, il “Piano Energetico ambientale
regionale” (Proposta di provvedimento amministrativo n. 225/7).
Al secondo punto dell’ordine del giorno, l’integrazione
della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25, recante: “Statuto
della Regione Calabria” (seconda lettura) che detta norme in ordine
al numero dei membri del Consiglio regionale.
Al terzo punto, il “Bilancio di previsione del Consiglio regionale
per l’esercizio finanziario 2005” (Proposta di provvedimento
amministrativo n. 325/7).
Nel corso dei suoi lavori, il Consiglio regionale si occuperà
anche della proposta di provvedimento amministrativo n. 305/7 relativa
all’Istituzione dell’Osservatorio regionale permanente sulle
politiche comunitarie e del progetto di legge “Norme sull’attività
di consulenza per la Regione Calabria”.
Successivamente, la massima Assemblea elettiva calabrese esaminerà
i progetti di legge “Creazione in Calabria di una rete di micro-nidi
integrati alla scuola materna” e “Nuovo ordinamento della
Polizia Locale”.
L’ottavo punto prevede il progetto di legge n. 267/7 “Riconoscimento
e sostegno dei Premi internazionali di Poesia Nosside” –
ex art. 67 Regolamento e, a seguire, quello in materia di Comunità
Montane recante: “Abrogazione del 3° comma – art. 11
- della legge regionale dell’11 agosto 2004, n. 18” (ex
art. 67 Regolamento).
Il Consiglio si occuperà poi del progetto di legge n. 8/7 “Consumo
di prodotti biologici nelle mense scolastiche, negli ospedali, nelle
case di cura e di riposo e di quello n. 514/7 che stabilisce “Misure
straordinarie per favorire il reinserimento lavorativo degli idraulico-forestali
ex detenuti” (ex art. 67 Regolamento). Prima di concludere i lavori
con le nomine, come dall’elenco allegato all’ordine del
giorno, il Consiglio regionale esaminerà la mozione (n. 103)
“Sulla grave crisi delle produzioni tessili nell’area industriale
di Castrovillari”.
Nessuna
traccia del peschereccio in difficoltà scomparso a largo di Capo
dell’Armi
07/01 Sono terminate, oggi, le ricerche del peschereccio
"Davide III", scomparso ieri mattina mentre si trovava a sei
miglia da Capo dell'Armi, a sud della punta estrema della Calabria,
con due marinai crotonesi a bordo,Antonio Aiello, di 34 anni, capobarca,
ed Antonio Romano,48. Le ultime notizie del peschereccio risalgono alle
5 e 20 di ieri mattina, quando l'equipaggio ha lanciato l'Sos, e alle
5 e 45, 25 minuti dopo, quando Aiello ha telefonato dal suo cellulare
al proprietario della barca, Pasquale Mungari, di Crotone, avvisandolo
che a bordo stavano imbarcando acqua. Da quel momento, Mungari non ha
più ricevuto telefonate. La Capitaneria di porto di Reggio Calabria,
con i suoi scafi, ha battuto tutta la zona senza trovare la minima traccia
del peschereccio. L'ipotesi più probabile è quella dell'avaria
ma ciò non spiega, secondo la Capitaneria, la scomparsa dell'equipaggio,
perché al momento dell'incidente il mare era calmo.
Lunedì
11 Legautonomie presenta il rapporto sulla sicurezza degli Amministratori
locali
07/01 Sara' presentato martedi' 11 gennaio, a Catanzaro, il Rapporto
2004 di Legautonomie su ''Problemi e politiche della sicurezza degli
amministratori locali in Calabria''. Ad illustrare i contenuti del monitoraggio
annuale condotto dall' associazione autonomista sara' il presidente
Antonio Acri. ''Il dato che risalta piu' nettamente dagli attentati
e intimidazioni agli amministratori locali calabresi, anche per il 2004,
- afferma il presidente di Legautonomie Calabria, Antonio Acri - e'
che il fenomeno colpisce con la stessa facilita', la stessa violenza,
senza rallentare la sua corsa. Oggi che disponiamo dei dati del primo
quinquennio del 2000 dobbiamo prendere atto che questa drammatica fenomenologia
e' la sola cosa, che va avanti, che non subisce flessioni''. ''A confronto
della sua continuita' e della sempre piu' abbondante semina di intimidazione
- prosegue Acri - la nostra capacita' di risposta appare stagnante,
non all' altezza della sfida, poco convinta. Inutile nasconderlo, i
numeri parlano chiaro: la risposta, le risposte, qualunque esse siano,
hanno, allo stato, fallito lo scopo''. In occasione della presentazione
del Rapporto, e' scritto in un comunicato, LegAutonomie Calabria avanzera'
le proposte per frenare un fenomeno non piu' sopportabile. ''A chiederlo
- conclude la nota - sono soprattutto i tanti sindaci, i tanti amministratori
calabresi che fanno sempre piu' fatica a reggere il peso di una responsabilita'
che, su questo tema, appartiene a tutti''.
Arresto
Mauro: l’usura era un attività esterna e parallela a quella
del caffè
06/01 Era un' attivita' parallela, ma esterna alla
Caffe' Mauro, quella tramite la quale l' industriale reggino del caffe'
Antonio Mauro avrebbe esercitato di fatto, pur non avendone titolo,
l' erogazione di finanziamenti a titolari di bar, ristoranti e locali
del Reggino a tassi di interesse che sfociavano nell' usura. E' questo
il quadro delineato dall' operazione ''Cafittera'', condotta ieri dalla
Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che ha portato all' arresto di
Antonio Mauro, amministratore delegato dell' omonima societa' di torrefazione,
e all' emissione di quattro ordinanze di arresti domiciliari, una delle
quali nei confronti del figlio di Antonio, Maurizio Mauro, attualmente
all' estero ed il cui rientro in Italia e' previsto a breve. Per tutti
le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata all' usura e
esercizio abusivo del credito. L' attivita' di finanziamento, secondo
quanto accertato dagli investigatori, sfociava spesso nell' avvio di
procedure fallimentari, e talvolta con acquisizione dell' attivita',
nei confronti di quegli imprenditori che non riuscivano piu' a fare
fronte al pagamento del debito. E proprio la testimonianza di un imprenditore
davanti ai giudici del tribunale fallimentare reggino ha fatto scattare
l' inchiesta, coordinata dalla Procura e condotta dalla Guardia di Finanza.
Dalle indagini e' cosi' emerso che Mauro, con la collaborazione dei
dipendenti dell' azienda posti ai domiciliari, Salvatore Nicito, di
53 anni, Francesco Lia (41), e Giuseppe Scopelliti (43), erogava prestiti
a piccoli imprenditori, titolari o gestori di bar e ristoranti, per
l' acquisto e la ristrutturazione dei locali, ma anche per spese personali
dei titolari. Il tutto veniva subordinato alla fornitura del caffe'
che, secondo gli investigatori, era il modo per mascherare il prestito.
In cambio del finanziamento, secondo l'accusa, Mauro pretendeva il rilascio
di cambiali in bianco con tassi di interesse annui che arrivavano all'
80%. Quando l' imprenditore non riusciva a onorare il pagamento alla
scadenza poteva chiedere la rinegoziazione dell' effetto scaduto. Quando,
invece, il cliente non era piu' in grado di pagare il debito, scattavano
le procedure fallimentari. Dalle indagini e' emerso anche il ruolo svolto
da un avvocato, morto nei mesi scorsi, che figurava tra gli indagati
e che, secondo l' accusa, avrebbe consigliato Mauro quando c' era da
rinnovare le cambiali provvedendo poi, quando era ritenuto necessario,
a inoltrare le istanze di fallimento. Nella sua ordinanza, il Gip del
Tribunale di Reggio, Concettina Garreffa, sottolinea che Antonio Mauro,
sia personalmente che come amministratore delegato della Mauro Caffe',
non aveva alcun titolo per erogare i finanziamenti dal momento che,
personalmente, non e' iscritto agli albi dei soggetti abilitati e la
societa' non aveva questa attivita' nell' oggetto sociale della ditta.
Nell' ordinanza il Gip, riferendosi alle intercettazioni effettuate
nel corso delle indagini, ha evidenziato che si tratta di conversazioni
genuine, dal momento che gli indagati non parlano mai in modo criptico
ritenendo, evidentemente, di non essere controllati o di non avere niente
da temere.
La "Mauro Caffe'", l'azienda il cui amministratore
delegato Antonio Mauro, 69 anni e' stato arrestato ieri nell'ambito
di una inchiesta sull'usura, ricevera' comunque una
medaglia d'oro nell'ambito del premio "Calabria-Brutium".
Lo ha reso noto l'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Nistico',
oggi presidente del premio. La cerimonia di consegna e' fissata a Roma,
in Campidoglio, il 27 aprile prossimo. "Il premio - ha setto Nistico'
- rappresenta il riconoscimento per il ruolo svolto nel mondo da una
delle aziende calabresi ed italiane piu' conosciute". L'ex presidente
ha definito "assurde ed incredibili" le accuse mosse ad Antonio
Mauro, titolare con la famiglia, ha aggiunto, "di una delle realta'
imprenditoriali piu' qualificate del Centro-Sud. La Mauro - ha aggiunto
ancora Nistico' - e' una delle industrie piu' competitive e tecnologicamente
qualificate. Mi sembra strano il coinvolgimento del suo titolare in
una vicenda simile, tanto piu' alla luce del riconosciuto impegno della
societa' a favore dello sport e della ricerca scientifica. Non mi meraviglierei
- ha continuato il presidente del premio "Brutium" - se Mauro
pagasse per responsabilita' di altri, ne' tantomeno se fosse in atto
una manovra nordista volta a screditare una delle ralta' industriali
piu' importanti del Mezzogiorno". Nistico' ha precisato annunciato
che la medaglia sara' consegnata ad uno dei fratelli Mauro, Lillo. Ieri
avevano espresso attestazioni di stima verso i Mauro le massime cariche
istituzionali di Reggio e della Calabria: dal sindaco Giuseppe Scopelliti
al presidente della Provincia Pietro Fuda ed al presidente del Consiglio
regionale, Luigi Fedele. Uno dei fratelli di Antonio Mauro, Pasquale,
e' presidente dell'Associazione provinciale degli industriali e Maurizio
Mauro, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare all'estero
dov'e' in vacanza, e' presidente del gruppo regionale dei giovani imprenditori.
Regolamento
per le imprese autoproduttrici di Energia elettrica approvato dalla
Provincia
06/01 La Sesta Commissione Consiliare Permanente “Attività
Produttive” della Provincia di Cosenza, dopo ampia discussione,
ha approvato il Regolamento per il rilascio di autorizzazioni alle Imprese
autoproduttrici di Energia Elettrica; uno strumento che renderà
più agevole il lavoro dei tecnici preposti all’istruttoria
delle relative pratiche, snellendone altresì l’iter burocratico,
con conseguente beneficio per gli utenti interessati.
Il Presidente della Commissione, Marino Reda, ed i Consiglieri Filippo
Fiorillo, Gilberto Raffo, Francesco Bruno, Luigi Garofalo, Antonio Ruffolo
e Leonardo Trento hanno apprezzato l’ottimo lavoro svolto dall’Ing.
Eugenio Gaudio, Responsabile del Servizio Provinciale Gestione Impianti
e Linee Elettriche, che consente alla Provincia di adeguare tecnicamente
il preesistente regolamento rappresentato dal Decreto del Presidente
della Repubblica n. 53/98. Con il passaggio delle competenze dal Ministero
dell’Industria alle Province (Decreto Legislativo 112/98 e successivi
Decreti attuativi del Presidente del Consiglio dei Ministri), infatti,
la Provincia di Cosenza è titolare, sul proprio territorio, della
competenza di concessione delle autorizzazioni per impianti di produzione
di energia elettrica che prevedono il rilascio di emissioni in atmosfera;
e si è, quindi, resa necessaria l’individuazione di criteri
generali ed uniformi, al fine della tutela degli interessi collettivi
della comunità amministrata, da contemperare con le giuste esigenze
di snellimento delle procedure amministrative nei riguardi delle Attività
Produttive interessate.
Le novità più significative, apportate dal regolamento
approvato, riguardano in particolare:
• l’individuazione, a livello territoriale (e non più
a livello Ministeriale), degli Enti e/o Amministrazioni che devono esprimere
il proprio parere, peraltro vincolante ai fini del rilascio del documento
autorizzatorio;
• la precisazione e l’elencazione degli elaborati da produrre
a cura delle Imprese, in rapporto al tipo di impianto, al fine di garantire
l’uniformità dell’istruttoria;
• l’individuazione e l’elencazione di determinati
dati conoscitivi ed informazioni generali, da citare obbligatoriamente
nella relazione tecnica;
• l’obbligo del pagamento degli oneri istruttori a favore
della Provincia di Cosenza, a carico delle Imprese interessate;
• la predisposizione di controlli su ogni impianto, da effettuarsi
a cura del personale provinciale preposto all’istruttoria, nonché
del personale dell’ARPACAL (Agenzia Regionale per la Protezione
dell’Ambiente della Calabria) o di altri Enti di controllo;
• la determinazione di sanzioni, da applicare ai titolari di impianti
gestiti in difformità alla normativa vigente.
Animali
senza vaccinazione sequestrati dai carabinieri a Cassano
06/01 Novantotto capi di bestiame sono stati sequestrati dai carabinieri
in un' azienda agricola nelle campagne di Cassano Jonio. Gli animali,
tutti ovini e caprini, erano privi di marchio e della documentazione
attestante il piano di risanamento contro malattie infettive. I 98 capi
di bestiame sequestrati sono stati affidati al proprietario dell'azienda
agricola. I militari, nella stessa operazione, hanno riscontrato che
in un' altra azienda agricola che alleva bovini non venivano rispettate
le norme igieniche sulla conduzione degli animali. Nei confronti dei
titolari delle due aziende verranno elevate sanzioni amministrative.
Colto
da follia improvvisa incendia la propria abitazione a Rocca Imperiale
06/01 Un uomo di 42 anni, Giovanni Arcuri, colto da
raptus di follia ha incendiato stamane la sua abitazione in un condominio
in localita' Cantinella di Rocca Imperiale. Le fiamme, che hanno distrutto
l' appartamento, sono state spente dai vigili del fuoco prima che si
propagassero ad altre abitazioni adiacenti. Sul luogo dell'incendio
sono intervenuti i carabinieri secondo i quali l'uomo ha incendiato
l'abitazione durante un momento follia.
Tentava
di rubare del gasolio a Frascineto: arrestato
06/01 I carabinieri hanno arrestato a Frascineto, con
l' accusa di tentato furto aggravato, Francesco Di Cunto, di 38 anni.
L' uomo e' stato bloccato mentre tentava di rubare da un magazzino,
assieme ad un' altra persona che e' riuscita a dileguarsi, cinque taniche
di gasolio da 25 litri ciascuna. Di Cunto e' stato portato nel carcere
di Castrovillari.
Alle
12 l’Italia si è fermata per tre minuti. Continua la gara
di solidarietà per le popolazioni del sudest asiatico
05/01 Alle ore dodici, cosi' com' e' avvenuto nel resto
d' Europa, l'iTalia e la Calbria tutta, dai comuni alle aziende private
si è fermata per commemorare con tre minuti ri raccoglimento
le vittime del maremoto nel sudest asiatico. Anche il personale della
Regione Calabria ha partecipato, nella sede della Giunta ed alla presenza
del presidente, Giuseppe Chiaravalloti, ai tre minuti di silenzio. All'appuntamento
- come informa una nota dell' ufficio stampa della giunta regionale
- sono intervenuti anche gli assessori Raffaele Mirigliani, Alberto
Sarra e Giovanni Dima, il Capo di Gabinetto Francesco Morelli, i Direttori
generali della Presidenza, Giancarlo Perani, del Personale, Giuseppe
Fragomeni. Al termine della pausa il Presidente della Regione Giuseppe
Chiaravalloti ha sottolineato che la ''triste circostanza deve farci
riflettere seriamente sul nostro contegno e sul nostro destino''. Allo
stesso tempo, Chiaravalloti ha comunicato che nella prossima riunione,
la Giunta esprimera' anche in forma concreta la solidarieta' della nostra
Regione attraverso un adeguato contributo in favore delle popolazioni
colpite.
Sospensione dei lavori per tre minuti anche alla provincia
di Catanzaro, dove i consiglieri hanno deciso di devolvere
una parte delle indennita' di dicembre a favore delle popolazioni coinvolte
nel disastro.
Anche l' emittente radiofonica cosentina
Radio Libera Bisignano (Rlb) ha sospeso le proprie trasmissioni
per i tre minuti di silenzio predisposti nella giornata di lutto europeo.
Il Presidente dell'emittente Nicola Paldino e tutti i collaboratori
si sono riuniti negli studi di Quattromiglia di Rende, per un momento
di riflessione e preghiera, per ricordare le vittime di questa immane
tragedia. Il presidente Paldino ha evidenziato ''quanto sia importante
per un media come quello radiofonico, votato a portare allegria, gioia
e spensieratezza, attraverso la musica e l' intrattenimento, non dimenticare
che nel mondo esistono luoghi dove questi sentimenti non possono attecchire
in momenti come questo''. Tutto lo staff di Rlb ha colto l' occasione
per reinviare dai propri telefoni cellulari personali un sms per una
ulteriore donazione in favore delle popolazioni colpite dal maremoto.
Durante tutta la giornata gli speakers di Rlb hanno invitato i propri
ascoltatori a fare altrettanto.
A Cerisano domani ci sarà una fiaccolata
di solidarietà. Il sindaco e l' amministrazione
comunale di Cerisano in collaborazione con il centro italiano di Protezione
civile ''Citerium'' Arci Pesca Fisa ha indetto per domani una fiaccolata
di solidarieta' per le popolazioni colpite dal maremoto. La fiaccolata
avra' inizio da Piazza Municipio e percorrera' le strade del paese.
Durante la manifestazione verranno raccolti fondi che saranno devoluti
all' associazione ''Medici Senza Frontiere'' Progetto Asia. Per ricordare
le vittime del maremoto l'amministrazione comunale ha invitato le famiglie
residenti a Cerisano ad accendere una candela alle finestre.
L’ANAS e i sindacati aziendali raccolgono 250 mila euro. - “Le
strade della solidarietà”. E’ la campagna straordinaria
di raccolta fondi organizzata dall’Anas e da tutte le rappresentanze
dei sindacati dei lavoratori dell’Azienda (Filt-Cgil, Fit-Cisl,
Uilpa-Anas, Sada-Confsal, Snala-Cisal, Ugl, Dirstat e Federmanager)
per le popolazioni del sud-est asiatico colpite dal terremoto e dal
successivo maremoto del 26 dicembre 2004.L’Anas e le organizzazioni
sindacali hanno concordato di devolvere l’equivalente della retribuzione
di tre ore di lavoro giornaliero dei dipendenti dell’Azienda al
fine da raggiungere “in ogni caso” il valore complessivo
di 250 mila euro. Tale cifra sarà impiegata per realizzare una
o più opere specifiche nei Paesi colpiti dalla tragedia, in accordo
con le istituzioni governative delegate.
Il Crotone Calcio devolverà parte
dell’incasso a favore delle vittime del maremoto.
- In occasione della gara Crotone- Pescara di domenica 9 gennaio, la
societa' calabrese ha deciso di devolvere parte dell' incasso a favore
delle vittime dello tsunami che ha colpito il sud est asiatico. L' importo
sara' affidato alla Croce Rossa Italiana affinche' venga impiegato in
iniziative di assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto e dal
maremoto del 26 dicembre. I biglietti per assistere alla partita saranno
disponibili da venerdi' prossimo al botteghino dello stadio Ezio Scida.
Al fine di raccogliere piu' fondi possibile, il Crotone ha invitato
tutti i tifosi a partecipare attivamente all' iniziativa. Per l' occasione
la societa' ha abolito ogni ingresso di favore.
Il Comune di Botricello
ha devoluto in beneficenza il costo dei fuochi di capodanno. - L' Amministrazione
comunale di Botricello ha devoluto il costo dei fuochi pirotecnici previsti
per la notte di Capodanno, per la tragedia asiatica. La notte di San
Silvestro era stato, infatti, deciso di proseguire il programma di manifestazioni
per l' arrivo del nuovo anno, ma erano stati annullati i fuochi pirotecnici.
La scelta dell' Amministrazione guidata di Giovanni Puccio, che oggi
ha rispettato l' esposizione delle bandiere a mezza d' asta per il lutto
europeo, e' scritto in un comunicato, e' quella di non fermarsi a questa
sola devoluzione. ''Si sta, infatti, organizzando, con il coinvolgimento
delle associazioni e della Parrocchia - prosegue la nota del Comune
- una raccolta fondi che possa portare un contributo maggiore alle popolazioni
colpite dallo tsunami. Le manifestazioni promosse per il nuovo anno
dal Comune hanno, intanto, riscontrato un buon successo. Un progetto
portato avanti con caparbieta' dagli amministratori, i quali hanno puntato
molto sulla solidarieta' e sulla necessita' che i cittadini possano
trovare momenti di incontro e condivisione''. Il 31 gennaio, dalle 23.30,
in piazza Stazione, si e' svolto lo spettacolo musicale con balli latino-americani
e l' esibizione di cabaret dei ''Due per duo'' e la sera del primo gennaio
il concerto gratuito dei Dik Dik.
Infine il Comitato provinciale di Crotone
della Croce Rossa, d' intesa con il Comitato centrale,
grazie alla collaborazione dei principali centri commerciali del Crotonese,
ha organizzato la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni asiatiche
colpite dal maremoto. Tale iniziativa verra' condotta direttamente dal
personale Cri mediante l' allestimento di appositi stand di raccolta
presso i grossi centri commerciali del territorio crotonese, dove tutti
coloro che fossero interessati potranno lasciare il proprio libero contributo.
Arresto
Mauro, una trentina gli operatori commerciali vittime del giro di usura
05/01 Sono una trentina gli operatori commerciali,
calabresi e siciliani, che risultano essere vittime del giro di usura
scoperto dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria che stamani ha
arrestato l' industriale del caffe' Antonio Mauro. Da quanto si e' appreso,
sarebbe stato uno di loro a segnalare cio' che stava avvenendo alla
guardia di finanza, permettendo la conclusione dell' operazione. Secondo
quanto accertato dagli inquirenti, Mauro godeva di un' ampia delega
nella gestione della ''Demetrio Mauro SpA'', per come dichiarato dal
fratello Pasquale, presidente in carica dell' Assindustria di Reggio
Calabria, e dagli altri consiglieri del gruppo. Mauro, secondo gli investigatori,
con la collaborazione dei dipendenti arrestati, apriva linee di credito
ai numerosi acquirenti di caffe' - bar, ristoranti e supermercati -
in crisi di liquidita' per fare fronte alle scadenze degli effetti cambiari
che venivano sottoscritti di volta in volta dagli stessi. Gli esiti
dell' inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata originariamente
dal sostituto procuratore Stefano Rocco Fava, secondo quanto si e' appreso,
erano approdati con la richiesta delle misure cautelari all' ufficio
del Gip il 26 dicembre 2003. Oggi, il Gip Concettina Garreffa, accogliendo
la richiesta del nuovo pubblico ministero incaricato, Antonio De Bernardo,
ha emesso i provvedimenti restrittivi. Antonio Mauro, dopo le formalita'
di rito, e' stato condotto nel carcere cittadino di via San Pietro,
mentre gli altri arrestati, sono stati accompagnati nelle rispettive
abitazioni. L' inchiesta ha provocato molto stupore in citta' per la
caratura dei personaggi coinvolti. Pasquale Mauro, fratello di Antonio,
lo scorso mese, durante un convegno pubblico svoltosi a Reggio Calabria
in presenza del presidente di Confindustria, Luca Montezemolo, sui temi
del credito alle imprese, aveva lanciato dure critiche al sistema bancario
criticando l' eccessiva burocratizzazione e la tendenza degli istituti
di credito ad esigere dagli imprenditori e dai titolari d' impresa garanzie
sui beni privati, pur in presenza di accertata robustezza della stessa
impresa. Intanto ''La Mauro Demetrio S.p.A., estranea ai reati contestati,
ripone piena ed incondizionata fiducia nell' operato della magistratura,
assicurando ad essa la piu' totale collaborazione; attende con serenita'
lo sviluppo e l'esito delle indagini, che sono tuttora in corso''. E'
quanto sostiene la Mauro Demetrio Spa in una nota diffusa attraverso
il sito dell'azienda. ''Auspichiamo - conclude la nota - un rapido accertamento
della verita', nella piena convinzione della rettitudine morale e civile
di tutte le persone coinvolte''.
Operaio
si incatena davanti all’azienda che l’aveva licenziato a
Castrovillari
05/01 Si e' conclusa la protesta dell'operaio che stamane
si e' incatenato ai cancelli dell'azienda agricola Osas di Castrovillari
per protestare contro il suo licenziamento. Al termine di un incontro
tra i responsabili dell'azienda ed i sindacati e' stato deciso che l'operaio
sara' riassunto tra tre giorni. Sono tornati al lavoro, inoltre, i quaranta
dipendenti che si erano fermati per sostenere la sua protesta. L' uomo,
Saverio Valle, 50 anni, sindacalista, aveva chiesto ai vertici dell'
impresa di avviare una discussione sulla mobilita' interna avviata da
qualche tempo. L' azienda, pero', secondo quanto sostiene il sindacalista,
ha risposto alle sue richieste con la lettera di licenziamento. Stamattina,
inoltre, dei 500 dipendenti della OSAS, circa 40 si sono fermati per
sostenere la lotta di Valle. Sul luogo della protesta si era recato
anche anche il capogruppo regionale di Rifondazione comunista, Damiano
Guagliardi, che ha espresso solidarieta' all' operaio. ''Siamo accanto
a chi difende il suo posto di lavoro - ha detto Guagliardi - e vorremmo
conoscere i progetti dell' azienda che in quest' ultimo anno ha adottato
atteggiamenti repressivi nei confronti di chi si e' impegnato in attivita'
sindacali''.
Incendiata
l’auto di un giovane imprenditore di Rossano
05/01 Un incendio, le cui cause sono in corso di accertamento,
ha danneggiato l'automobile di un giovane imprenditore di Rossano. L'automobile
era parcheggiata nei pressi dell'abitazione della vittima quando e'
divampato l'incendio. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco
e dai carabinieri. Sono in corso le indagini per accertare la natura
dell'incendio.
Il
12 vertice operativo alla Regione sul black out in Sila. Oliverio dal
Prefetto, la Fiamma accusa la Provincia, Confcommercio parte civile.
05/01 I disservizi nell' erogazione dell' energia elettrica,
registrati gli scorsi 30 e 31 dicembre, sull' altipiano silano saranno
oggetto, mercoledi' 12 gennaio, di un incontro convocato dal presidente
della Giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti, che si svolgera' nella
sede della Regione. A riferirlo e' un comunicato dell' Ufficio stampa
della Giunta regionale. Il presidente Chiaravalloti in proposito ha
scritto una lettera al gestore rete trasmissione energia nazionale di
Roma e di Napoli, all' Enel di Terni e della Calabria e al presidente
della provincia di Cosenza, Mario Oliverio. I lavori della riunione
- riporta il comunicato - saranno introdotti dal dirigente di settore
Domenico Lemma e conclusi dall' assessore Raffaele Mirigliani. ''E'
intento della Regione, nell' ambito delle proprie competenze di vigilanza
e programmazione - e' scritto nella lettera di Chiaravalloti - effettuare
un' attenta analisi delle cause che hanno determinato tale grave interruzione
di energia elettrica che ha causato gravi conseguenze per il turismo
e le attivita' imprenditoriali della zona''. ''L' iniziativa - riporta
ancora il testo - avra' altresi' lo scopo di individuare le piu' adeguate
determinazioni da intraprendere al fine di prevenire eventuali ulteriori
disservizi di tale portata''. I risultati e le strategie d' intervento
che scaturiranno dall' incontro saranno comunicati alle Amministrazioni
comunali colpite dai disservizi. Nella giornata di oggi si è
anche registrato l’incontro tra
il Prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, ed il presidente della Provincia,
Mario Oliverio al termine del quale si è deciso
di definire un accordo di programma attraverso il quale coordinare le
azioni in caso di eventi calamitosi e per realizzare una sala comune
di protezione civile presso la Prefettura. Nel corso della riunione
e' stato anche deciso di convocare una riunione operativa presso la
Prefettura per mercoledi' 12 gennaio con i rappresentanti degli Enti
preposti ai vari servizi, oltre che con le forze territoriali di polizia,
al fine di individuare le misure necessarie per prevenire le situazioni
di criticita' verificatasi ed adottare i necessari correttivi. Nel corso
dell'incontro il prefetto D' Amico ha evidenziato che, al di la' dei
problemi contingenti determinati anche da una inadeguatezza di alcune
strutture a far fronte ad una diffusa situazione di criticita', occorre,
partendo proprio dalle valutazioni dei limiti che il sistema di interventi
ha mostrato nel corso dell' emergenza, mettere a punto una piu' efficiente
organizzazione con il contributo di tutte le componenti di protezione
civile al fine di individuare modelli di intervento operativi che prevedano
un' azione sinergica dei vari soggetti interessati. Oliverio, nel sottolineare
la gravita' degli accadimenti dei giorni scorsi causati da evidenti
deficienze strutturali di alcuni enti a fronte di eventi di non particolare
eccezionalita', ha sottolineato, condividendo quanto rappresentato dal
Prefetto, la necessita' di giungere al piu' presto alla costituzione
di un' unita' di crisi in grado di gestire con agilita' ed efficienze
le emergenze ed assicurare un' azione coordinata dei vari soggetti interessati,
in modo che, per il futuro, situazioni come quella verificatasi nei
giorni scorsi possano essere affrontate con maggiore incisivita' dagli
Enti competenti.
Il settore “Ambiente e Turismo” della
federazione provinciale della Fiamma Tricolore, invece,
accusa direttamente la Provincia ed i comuni di Spezzano e Camigliatello.
“Black-out in Sila ! Di chi la colpa?” – si domanda
la nota diffusa alla stampa dalla Fiamma che continua: “Fioccano
le accuse .ENEL ed ANAS sono i più duramente attaccati ! La Provincia
attacca a testa bassa in sua discolpa ma non è forse anche sua
un po' di responsabilità? Ed il comune di Spezzano , direttamente
interessato ,è completamente esente da colpe? Camigliatello Bianchi
, oggi Camigliatello Silano ,poteva essere una perla della Sila ,della
Calabria e dell'Italia intera ed invece ....! Gli operatori turistici
e commerciali aspettano le vacanze invernali ed assieme alle feste si
aspetta e si prega affinchè arrivi la neve perchè si sa
che la bianca coltre porterà turisti e danaro fresco . Ma quando
essa arriva invece di generare entusiasmo provoca disservizi e polemiche
perchè chi dovrebbe amministrare in modo saggio ed attento si
fa quasi sempre trovare impreparato. Il blackout dell'energia elettrica
è solo la ciliegina sulla torta di una lunga lista firmata :incapacità.
Possiamo infatti dimenticare le proteste dei turisti che nelle scorse
estati hanno scelto il centro Silano per trascorrere le loro vacanze
al fine di ossigenarsi occhi e polmoni? Disservizi a volontà
, provocati non dalla natura (come nel caso energia elettrica)ma dalla
scarsa capacità organizzativa di una amministrazione comunale
. Cumuli d'immondizia dappertutto ; in ogni angolo di via si vedevano
cassonetti per la raccolta dei rifiuti stracolmi fino all'inverosimile
e pronti a diventare punti di ristoro per animali . Fogne a cielo aperto
ed odore nauseabondo che invadeva l'aria e l'area circostante . E tanti
turisti che si dicevano pentiti di avere scelto questi luoghi per trascorrere
le loro vacanze. Disservizi e incapacità formano un cocktail
micidiale per il fallimento di un'immagine . Ecco perchè la nostra
Sila stenta a decollare .Potrebbe essere fonte di ricchezza ed invece
si trasforma, agli occhi dei connazionali provenienti da altre Regioni
d'Italia, in un simbolo di incapacità di tutti i Calabresi!”
''Qualora dovesse essere accertata la responsabilita' dell' Enel per
l' interruzione prolungata dell' energia elettrica in Sila, la Confcommercio
Calabria non esitera' a costituirsi parte civile per i danni causati
ad albergatori, pubblici esercizi, commercianti ed aziende di servizi
che si sono visti sottrarre i ricavi del periodo migliore dell' anno''.
E' quanto sostiene nella nota inviata ai giornali l'Unione
regionale Calabria della Confcommercio circa il black
out in Sila provocato dalla neve. ''Una terra che aspira a crescere
- e' scritto nella nota - utilizzando le proprie risorse naturali che
produce di suo enorme quantita' di metano, energia idroelettrica, termoelettrica,
da biomasse e da rifiuti, forse meriterebbe un' attenzione maggiore
dagli oligopoli di cui l' intero paese non riesce a liberarsi. Queste
piccole e piccolissime imprese ad ogni aumento delle tariffe energetiche
sono costrette ad applicare i ricarichi sul prodotto o sul servizio
finale posto in vendita subendo per colpe altrui gli attacchi giustificati
del popolo dei consumatori''. ''Se poi - conclude la nota - dovesse
essere ritenuto lecito che i piccoli ed esposti operatori del terziario,
oltre a pagare molto piu' dei colleghi europei un servizio non adeguato,
non hanno diritto ad un adeguato risarcimento, allora sara' il caso
di agire con tutta la forza sindacale disponibile per porre fine a situazioni
che non onorano il nostro Paese''.
Per la segreteria regionale della Fnle-Cgil
''I black out si ripetono e, a prescindere dalle cause che li determinano:
ora la carenza di produzione, ora i tralicci di confine, ora la neve,
i cittadini continuano a rimanere al buio''. ''I fatti della Sila cosentina
non fanno che confermare quanto, ormai da due anni, andiamo denunciando''
si sottolinea nel documento del sindacato nel quale si lamentano ''scarsi
investimenti per la costruzione di nuove linee ed il ricondizionamento
di quelle esistenti; manutenzione inesistente; insufficiente dotazione
di automezzi speciali; costante ed inesorabile diminuzione degli organici
operativi''. ''In sostanza - sostiene la Fnle-Cgil - tutte quelle cose
che servivano in questa occasione e la cui mancanza ha obbligato quei
cittadini a rimanere senza energia elettrica per diversi giorni durante
le festivita' di Capodanno''. Nel comunicato si rammenta, inoltre, che
dal febbraio dello scorso anno Fnle-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil regionali
avevano denunciato ''la pessima qualita' del servizio e le buie prospettive
della nostra regione chiamando i lavoratori e le Istituzioni alla mobilitazione
contro la politica di Enel in Calabria''.
Il vicesegretario regionale della Margherita,
Franco Laratta, ha, invece, incontrato un gruppo di
operatori turistici della Sila che hanno subito danni a causa del black
out energetico provocato dalla neve. Secondo Laratta ''vanno trasferite
con estrema urgenza le deleghe a Province e Comuni nei settori di turismo,
viabilita' e gestione del territorio. Solo cosi' sara' possibile evitare
che si ripetano i gravissimi danni all' immagine della Calabria come
e' accaduto a fine anno''. ''E' inconcepibile - ha aggiunto - che una
nevicata tanto attesa e che avrebbe dovuto portare ricchezza al turismo
silano si sia trasformata in un fenomeno disastroso per turisti, operatori
alberghieri e per i residenti nei villaggi silani. Dov' era la Regione?
Cosa ha fatto in questi dieci anni per lo sviluppo della montagna, per
la sua protezione e per la valorizzazione delle nostre risorse naturali?
In realta' l' altopiano silano e' stato abbandonato e nessun reale intervento
e' stato posto in essere per migliorare l' offerta, rafforzare i collegamenti,
sostenere gli imprenditori turistici''. Il vicesegretario regionale
della Margherita ha affermato che la prima cosa che dovra' fare la futura
giunta regionale sara' quella di trasferire agli enti locali le competenze,
le funzioni, le risorse finanziarie ed il personale per gestire il territorio,
per organizzare una vera politica turistica, per intervenire nei casi
di emergenza, maltempo ed eccezionali eventi atmosferici. Solo cosi'
gli interventi saranno immediati ed efficaci. Franco Laratta ha poi
evidenziato che ''solo dando forza ai comuni e con le piene funzioni
assegnate alla provincia (cosa che in tutta Italia e' gia' avvenuto
da anni) sara' possibile gestire il territorio con un piano di interventi
veramente operativo e di immediata applicazione''. ''Bisogna valorizzare
appieno - ha concluso Laratta - la funzionalita' delle Ferrovie della
Calabria, non solo ai fini turistici come oggi si sta facendo con successo,
ma anche ai fini dell' immediato intervento quando le strade sono bloccate
ed il treno e' l' unico mezzo che puo' collegare i centri ed i villaggi
silani''.
Reggio
Catanzaro e Vibo dominano la classifica dell’usura
05/01 Sono tre citta' calabresi a dominare la classifica
delle province italiane piu' colpite dal fenomeno dell'usura. Reggio
Calabria, Catanzaro e Vibo Valentia occupano infatti i primi tre posti
nella graduatoria che emerge dallo studio realizzato dal Centro Paolo
Baffi su incarico del ministero dell'Economia. Una graduatoria in cui
le citta' del Sud rivestono un ruolo preponderante, in contrapposizione
a realta' del Nord come Bologna, Parma, Bolzano e Trento che, al contrario,
si collocano tra le province piu' virtuose. Secondo l'indice globale
di rischio usura (Igu), che comprende valori che valori che vanno da
0 a 62, in particolare sono ad 'altissimo' rischio usura Reggio Calabria
(61.18), Catanzaro (54.50) e Vibo Valentia (51.98). Seguono, in una
categoria che viene identificata con un rischio 'alto', Caltanissetta
(47.67), Crotone (47.30), Napoli (42.15), Enna (41.73), Palermo (41.34),
Taranto (40.71) e Brindisi (40,36). Anche nella terza categoria, quella
dove il rischio usura e' 'medio alto', a dominare sono le citta' del
Sud, con Agrigento (39.65), Catania (39.00), Benevento (38.93), Caserta
(36.36), Messina (36.00) e Cosenza (33.26).Tra le province piu' virtuose,
ossia in quelle dove il rischio usura e' molto basso, si collocano ai
primi posti Bologna (0.04), Parma (0.08), Bolzano (0.21),Trento (0.23),
Reggio-Emilia (0.33), Brescia (0.35), Forli-Cesena (0.42), Ravenna (0.51),
Sondrio (0.55) e Verona (1,28). Le regioni del Sud, ha commentato il
procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna in occasione della
presentazione dello studio, ''sono quelle piu' in preda all'usura''.
Un fenomeno, questo, ha detto, che va analizzato anche oltre le denunce
''perche' c'e' come si sa un numero oscuro, che non solo e' segno di
sfiducia nei confronti dello Stato, ma a volte anche di paura delle
organizzazioni criminali'', e che rende difficile stabilire strategie
operative contro questo fenomeno criminale''. La finanza etica e il
micro credito sono per Vigna degli strumenti capaci di contrastare l'usura
e che vanno incorraggiati. ''Il micro credito -ha detto il Procuratore
Antimafia- e' fondamentale. Ormai abbiamo esperienze nel mondo che dicono
che il micro credito che puo' raggiungere, in base alle direttive dell'Ue,
fino a 25.000 euro, e' positivo perche' permette a persone, che non
potrebbero, di iniziare un'attivita' in proprio. La cosa che e' veramente
straordinaria e che queste persone povere rendono il denaro perche'
il povero ha la sua dignita''. Il capo dell'Ispettorato Vigilanza della
Banca d'Italia Ciro Iorio, nella stessa occasione, ha osservato che
''l'usura tende a manifestarsi dove meno robusto e' il tessuto sociale
e si accresce nelle fasi di sfavorevole andamento congiunturale. Dal
lato dell'offerta, appaiono rilevanti il grado di 'cultura economica'
e il radicamento della criminalita' organizzata. Sul versante della
domanda, risultano maggiormente esposti le fasce piu' deboli della popolazione,
le famiglie monoreddito, i piccoli imprenditori commerciali''. La differenza
che si osserva tra le province del Nord e quelle del Centro Nord, ha
sottolineato, si spiega col fatto che i crediti alle imprese del Mezzogiorno
''sono contraddistinti da una rischiosita' media sensibilmente piu'
elevata rispetto a quelli erogati nel resto del Paese''. Ai tassi di
insolvenza piu' elevati, hasottolineato Iorio, ''si associa una piu'
difficile protezione dei diritti dei creditori''. La farragionista'
delle procedure giudiziarie, poi, ''incide sui costi sia delle banche,
aumento le spese amministrative e legali e riducendo il valore delle
garanzie, sia della clientela, innalzando il costo del credito''.
L’industriale
calabrese del caffè, Antonio Mauro, arrestato per usura
05/01 L' industriale del caffe' Antonio Mauro, di 69
anni, amministratore delegato della societa' reggina “Mauro caffè”
, e' stato arrestato stamani dagli uomini del nucleo di polizia tributaria
della Guardia di finanza e da quelli della sezione di pg presso la Procura
nell' ambito di un' inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica
che ha portato all' arresto di altri tre dipendenti dell' azienda. Insieme
a lui nell'operazione della Guardia di Finanza che ha scoperto un giro
cambiali in bianco per le forniture del caffe', e prestiti per qualsiasi
tipo di spesa ma con tassi di interesse vicini anche al 90%, anche il
figlio Maurizio, 38 anni, presidente dei giovani industriali della Calabria,
consigliere della stessa azienda impegnata nell'importazione, torrefazione
e vendita di caffe', che al momento dell'esecuzione delle ordinanze
e' risultato irreperibile. Gli uomini delle Fiamme gialle lo cercano
all'estero. Il giovane industriale reggino, infatti ieri e' partito
per un viaggio programmato da tempo. Maurizio Mauro si troverebbe nell'isola
di Zanzibar, dove e' stato raggiunto telefonicamente ed avvisato di
essere ricercato dalla Guardia di Finanza. Nell'indagine e' rimasto
coinvolto anche un avvocato, deceduto recentemente. Gli altri arrestati,
per i quali e' stata dispostala detenzione domiciliare, sono Giuseppe
Scopelliti, 43 anni, Francesco Lia 41, entrambi dipendenti dell'azienda
Mauro, e Salvatore Nicito di 53 anni, rappresentante di commercio. L'inchiesta
si e' avvalsa della collaborazione di una delle vittime. Si tratterebbe
di un commerciante. Le cinque persone sono state arrestate dalla Guardia
di Finanza nell'ambito di un'operazione antiusura denominata in codice
''cafittera''. Dall'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica
del Tribunale di Reggio Calabria, sarebbe emersa l'esistenza di un ingegnoso
sistema usurario. Tutti gli indagati sono accusati, a vario titolo,
di associazione per delinquere finalizzata all'usura e di esercizio
abusivo dell'attivita' finanziaria. Le ordinanze di custodia cautelare
sono state emesse dal Gip delTribunale di Reggio Calabria Concettina
Garreffa che ha comune disposto la detenzione domiciliare per quattro
degli indagati. In carcere invece e' stato rinchiuso l'amministratore
delegato della Mauro Cafe', Antonio Mauro.
I particolari dell'intera operazione sono stati illustrati nel corso
di una conferenza stampa questa mattina nella sede del comando provinciale
della Guardia di Finanza dal sostituto procuratore della Repubblica
del tribunale di Reggio Calabria, Antonio De Bernardo, e dal comandante
provinciale della Guardia di Finanza, Agatino Sarra Fiore. In base alle
risultanze investigative degli inquirenti il meccanismo illecito prevedeva
l'utilizzo di cambiali in bianco per la fornitura di caffe', stabilendo
tassi di restituzione ben al di sopra di quelli legali. Mentre, sempre
in base a quanto ha riferito il procuratore della Repubblica per il
reperimento dei debitori, veniva utilizzato un sistema collaudato di
rappresentanti preposti, oltre chealla promozione delle pregiate spezie,
anche all'introduzione nel parallelo sistema di finanziamento agli ignari
e bisognosi consumatori. Ma i servizi, secondo quanto hanno spiegato
gli inquirenti non si limitavano solo alle forniture commerciali, ma
anche per il sostenimento di spese di carattere familiare: per un matrimonio
o una laurea, accollandosi il relativo rimborso con tassi di interesse
sino alla soglia del 90 per cento. Otto, secondo gli inquirenti, sarebbero
i casi di usura accertati. Sempre secondo il magistrato inquirente e
la Guardia di Finanza ''la tecnica di occultamento a mezzo ordinarie
operazione di commercializzazione del caffe' sembrava dare le massime
garanzie all'organizzazione fino a quando, all'ennesimo tentativo di
strozzinaggio, attuato addirittura mediante l'acquisizione di un'attivita'
a fronte dell'ormai ingente debito" sono scattati i provvedimenti
restrittivi disposti dal giudice per le indagini preliminari. L'indagine
e' ancora in corso e potrebbe essere suscettibile di nuovi e clamorosi
sviluppi.
Venerdì
7 presentazione dei 19 concorsi indetti dalla Regione
05/01 Venerdì 7 gennaio, alle ore 11.00, nell’Aula
Commissioni, il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, nel
corso di una conferenza stampa, illustrerà i contenuti dei diciannove
concorsi indetti di recente dalla massima Assemblea legislativa calabrese.
Il
Prefetto D’Amico “I disagi in Sila si potevano evitare o
quantomeno attenuare”. Vertice in Prefettura.
04/01 Vertice in Prefettura, questa mattina, convocato
da S.E. il Prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, sui disservizi verificatisi
nei giorni scorsi a seguito delle abbondanti nevicate che hanno interessato
in particolare i comuni dell'altopiano silano. Al vertice erano presenti
i i dirigenti dell'Enel, della Telecom e dell'Anas. Nel corso degli
incontri, secondo quanto si apprende da una nota diramata dall'ufficio
territoriale del governo, il Prefetto ha chiesto di conoscere i motivi
che hanno determinato la grave situazione di disagio "pur in costanza
di eventi meteorologici non di particolare eccezionalita' per la zona",
sottolineando , inoltre, che proprio al fine di pianificare gli interventi
in occasione di abbondanti nevicate era stato adottato per tempo un
piano di emergenza, concordato con tutti i soggetti interessati nel
corso di una riunione tenutasi appositamente in Prefettura il 13 dicembre
scorso. Particolare attenzione e' stata prestata alla problematica che
ha determinato l'interruzione dell'energia elettrica in alcuni Comuni
della Sila per circa 48 ore con conseguenti gravi disagi per la popolazione
interessata. "Il rappresentante dell'Enel - comunica la Prefettura
- ha riferito che la struttura ha messo in campo tutte le risorse necessarie
e disponibili per il ripristino del servizio , ma che, comunque essendosi
verificati dei guasti in piu' punti della linea e sulla cabina primaria
di Cecita, non e' stato possibile ridurre i tempi per l'attuazione dei
molteplici e necessari interventi. Il Dirigente della Telecom ha evidenziato
che non sono stati registrati particolari disservizi determinati dagli
eventi atmosferici avversi e che i guasti segnalati rientrano nella
normale casistica". Per quanto riguarda la viabilita' i rappresentanti
dell'ANAS hanno assicurato "di aver posto in essere i necessari
interventi e che le difficolta' registrate si sono verificate soprattutto
per il blocco dei veicoli che percorrevano la S.S. 107 senza catene,
nonostante l'obbligo presegnalato con appositi cartelli stradali".
Sulla base delle notizie acquisite il Prefetto ha rilevato che "le
gravi difficolta' verificatesi, soprattutto per quanto concerne l'erogazione
dell'energia elettrica, avrebbero potuto essere evitate o, quantomeno,
attenuate, qualora fosse stato messo a punto una piu' adeguata azione
di intervento che doveva essere necessariamente programmata per tempo
dalle singole strutture, trattandosi di eventi prevedibili e non eccezionali,
evidenziando che si rendera' necessario per il futuro, al fine di evitare
la disomogeneita' e l'approssimazione negli interventi , causa primaria
dei ritardi in emergenza, mettere a punto un modello operativo predefinito
da concordare con le varie componenti del sistema di protezione civile
che devono poter operare in sinergia , evitando di agire in maniera
settoriale". A tal fine nei prossimi giorni il Prefetto verifichera'
con i soggetti interessati (sopratutto Regione e Provincia) l'opportunita'
di una riunione "per addivenire ad un confronto il piu' ampio possibile
sulle azioni da adottare per delineare , nell'ambito delle diverse competenze
, un sistema omogeneo e condiviso per affrontare le situazioni di emergenza.
In tal senso - si legge nella nota della Prefettura - e' del tutto condivisibile
la proposta avanzata dal Presidente dell'Amministrazione Provinciale
di istituire una unita' di' crisi permanente in grado di' gestire con
la massima efficienza gli interventi in emergenza. Di tale necessita',
del resto, l Prefetto gia' da tempo - si fa rilevare - si era fatto
interprete, proponendo alla Provincia, nel corso di vari colloqui, la
definizione di un accordo di programma per la realizzazione di una sala
comune di protezione civile e per la predisposizione , nell'ambito del
piano provinciale di protezione civile adottato dalla Provincia, di
veri e propri piani operativi, con il contributo di tutte le componenti
di protezione civile, attuabili immediatamente in costanza di eventi
calamitosi".
L’ENEL chiama in causa l’ANAS
“strade impraticabili”
In merito alle notizie circa le richieste di risarcimento danni ed alle
accuse mosse all'Enel sugli eventi dei giorni 30/31 dicembre, l' Enel
precisa che ''in occasione del guasto che ha interessato le linee di
alta e media tensione di alcune zone Silane, gia' nelle primissime ore
del 30 mattina le squadre operative erano giunte sul posto per effettuare
le manovre necessarie al ripristino del servizio elettrico.Circa 120
unita' sono state mobilitate nelle giornate in questione.L'area interessata
era pero' resa inagibile dalla presenza di neve, che impediva ai mezzi
Enel la viabilita' delle strade principali e secondarie.Il perdurare
delle condizioni meteorologiche eccezionali, non ha consentito neanche
l'utilizzo di mezzi aerei richiesti per perlustrare la zona. L'informativa
sul disservizio e' stata tempestivamente inoltrata a tutte le autorita'
interessate''.
L’ANAS replica “Il nostro
intervento è stato tempestivo ed efficace”
La Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne dell’ANAS ha reso
noto il contenuto di una lettera scritta dal Capo Compartimento dell’ANAS
Calabria Raffaele Celia al Presidente della Provincia di Cosenza Mario
Oliviero, nella quale si esprime il “dispiacere” dell’Azienda
delle strade per le dichiarazioni circa presunti ritardi da parte del
Compartimento dell’ANAS della Calabria nell’espletamento
delle attività di sgombro neve lungo le strade statali ricadenti
in provincia di Cosenza e interessate dalle nevicate dei giorni scorsi.
“L’intervento dell’ANAS sull’altopiano silano
è stato tempestivo ed efficace – si legge nella lettera
-. Sin dalle prime ore del mattino del 29 dicembre e fino a tutto il
31 dicembre, l’ANAS, sulla scorta di un piano neve già
a suo tempo predisposto, ha dato il via alle attività necessarie
a far fronte alla situazione di emergenza determinatasi sulle strade
statali di competenza in conseguenza delle abbondanti nevicate”.
E’ quanto
“Sulle strade statali interessate dalla neve – continua
la lettera - sono stati subito messi in azione tutti i mezzi a disposizione
del Compartimento ANAS impiegando, nell’arco delle 24 ore, anche
tutto il personale addetto, il quale ha operato secondo apposite turnazioni.
Sono stati impiegati i seguenti mezzi e personale:
SS. 107 SGC “Silana Crotonese”: 1 lancianeve e 3 mezzi a
spinta, con 18 operatori coadiuvati da 4 Capi cantonieri;
SS. 108 bis: 1 lancianeve e 4 mezzi a spinta, con 11 operatori coadiuvati
da 3 Capi cantonieri;
SS. 177 : 4 mezzi a spinta e 2 lancianeve, con 6 operatori coadiuvati
da 2 Capi cantonieri.
Le attività di protezione civile, che sono proseguite senza sosta,
hanno visto l’ANAS prodigarsi anche nel fornire ogni tipo di ausilio
agli utenti, alcuni dei quali purtroppo privi di catene, nonostante
la segnaletica lo imponesse. Alcuni degli automobilisti, la cui situazione
di particolare emergenza era stata segnalata dai Carabinieri, sono stati
addirittura scortati fino agli alberghi cui erano diretti”.
“Occorre aggiungere che qualche difficoltà di intervento
c’è stata – prosegue la lettera -, visto che le precipitazioni
nevose (le prime della stagione) hanno avuto carattere tutt’altro
che ordinario se è vero, come è vero, che sono state tali
da arrecare ingenti danni ai tralicci dell’ENEL, causando un black-out
di oltre 70 ore.
Va segnalato, in particolare, che le precipitazioni nevose hanno provocato
la caduta di molti alberi, soprattutto lungo la SS. 177, che collega
la SS. 107 ai comuni di Longobucco e Cropalati, creando un forte intralcio
alle operazioni di sgombro neve. Anche in questo caso, lo spirito di
collaborazione tra le istituzioni ha consentito di trovare una soluzione.
Su iniziativa dell’ANAS, e con il coordinamento della Prefettura
di Cosenza, sono intervenuti gli operai forestali che hanno tagliato
i tronchi riversatisi sulla sede viaria, consentendone la rimozione
e rendendo possibile il passaggio dei mezzi sgombraneve”.
Veraldi (DL) “I servizi inefficienti
danneggiano l’immagine”
''Quando accaduto nei giorni scorsi sulle montagne della Calabria, in
particolar modo nelle localita' turistiche sedi di impianti sciistici,
e' la conseguenza, per nulla inaspettata, di massicce e poderose 'razionalizzazioni'
e/o mal riuscite 'privatizzazioni' di pubblici servizi, a cominciare
dal servizio di erogazione dell' energia elettrica, alla viabilita'
mal gestita dall' Anas, senza parlare poi della Protezione civile le
cui competenze sono, giustamente, reclamate dalle Province, che si trasformano
in giganteschi disservizi che offuscano la nostra Regione e ne rafforzano
l' isolamento e la marginalita'''. A sostenerlo e' stato Donato Veraldi,
capogruppo della Margherita alla Commissione Lavori pubblici del Senato.
''Bene ha fatto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
sostituendosi alla stessa Regione - ha aggiunto Veraldi - a mobilitare
le Amministrazioni comunali, che sono, da sempre, la vera ed unica risorsa
contro le intemperie e la prima difesa delle popolazioni, perche' siano
messe in campo robuste iniziative che scongiurino nuovi, disastri di
immagine per la nostra Regione e per gli operatori turistici letteralmente
abbandonati a se stessi ed in balia di una nevicata peraltro per nulla
eccezionale. Voglio sperare che i 'soliti noti' non attribuiscano responsabilita'
al fato o al destino cinico e baro non fosse altro che, da tempo, a
cominciare dalle Aule Parlamentari e da, ultimo, in sede di approvazione
della Finanziaria, difendiamo le ragioni delle aree interne, del patrimonio
ambientale, dei parchi, e degli stessi impianti di risalita per i quali
ho chiesto invano per il secondo anno consecutivo un robusto potenziamento
proprio per corrispondere alle attese degli operatori e di tantissimi
turisti che scelgono, nonostante tutto, ancora la nostra Regione per
trascorrere periodi di ferie invernali in special modo durante le festivita'
natalizie''. ''Abbiamo sperato, nell' Anno Internazionale della Montagna
- ha concluso Veraldi - di poter ritrovare le ragioni di un impegno
corale ed univoco a sostegno e difesa della parte piu' cospicua di territorio
della nostra Regione; oggi registriamo una sconfitta cocente e la dimostrazione,
che mai avremmo auspicato, che la stagione delle promesse mancate e
delle demagogiche intenzioni ha prodotto danni incalcolabili ad una
Regione che non puo' piu' permettersi, come la vicenda recente dei Forestali
insegna, improvvisazioni e dilettantismo''.
I coordinatori della Margherita di Sezzano
e Camigliatello “Una situazione intollerabile”
''Non e' tollerabile che in un Paese civile e in centri turistici di
primissimo livello nel Mezzogiorno, come dovrebbero essere Camigliatello,
Lorica e Villaggio Palumbo, si resti senza energia elettrica per quattro
giorni, con cittadini e turisti in preda al panico, senza acqua calda
e senza acqua potabile''. Lo sostengono, in una dichiarazione, il coordinatore
della Margherita di Spezzano della Sila e di Camigliatello Silano, Alfonso
Barrese, ed i responsabili politici dello stesso partito Franco Spina
e Carmine De Rosa. ''I turisti - aggiungono gli esponenti della Margherita
- sono stati costretti ad abbandonare la Sila, dove erano venuti a festeggiare
il nuovo anno, come un vero e proprio atto di liberazione. Quanto e'
successo e' grave e dara' un colpo durissimo all'intero movimento turistico
montano calabrese. In un territorio come il nostro, con risorse uniche
e con bellezze di primissimo livello e paesaggi mozzafiato, ricco di
profonde tradizioni culturali e gastronomiche ma povero di attenzioni
politiche, di politiche di marketing territoriale e di una politica
sapiente che sappia coniugare bellezze e sviluppo sostenibile, il turismo
spesso si lega al contingente, alla sagra, alla manifestazione, alla
nevicata risolutrice perche' manca un organico intervento di sviluppo
che destagionalizzi le presenze e crei momenti ricettivi per 365 giorni
all' anno. Purtroppo anche su queste piccole cose non perdiamo occasione
per dimostrare tutta la nostra inadeguatezza, l' inadeguatezza di una
ceto politico regionale che da sempre ha trascurato Camigliatello e
la Sila salvo ricordarsene quanto si tratta di sistemare qualche amico
per far votare la nuova sede del Parco. Nella speranza che spiacevoli
situazioni non tornino a ripetersi, perche' la neve in Sila deve essere
ricchezza e non disagio e dramma, condividiamo e facciano nostra la
proposta della Cisl provinciale d' istituire una commissione d' inchiesta
che accerti i gravi ritardi e le responsabilita' della difficile questione.
Sosteniamo, inoltre, l'iniziativa dell' onorevole Giuseppe Camo, che
ha rivolto un' interrogazione al Governo perche', oltre all' accertamento
delle responsabilita', vengano risarciti i cittadini, gli operatori
e quanti in questa spiacevole situazione hanno subito danni''.
Barile (CDL) chiede ad Oliverio: “Che
c’entra la Protezione Civile”“
''Penso che l'on. Oliverio abbia di nuovo sbagliato obiettivo: ha accusato
ingiustamente la Protezione Civile di non essere stata presente in Sila,
dopo i disagi del black out, non preoccupandosi delle competenze istituzionali
del suo ufficio''. Lo afferma in una nota il coordinatore della CDL
in Consiglio provinciale, Mimmo Barile. ''La Provincia ha delle competenze
specifiche sulle strade provinciali - dice Barile - e, quindi, se ci
sono state conseguenze sulla popolazione era l'amministrazione che doveva
intervenire e nonc erto la protezione civile. Riteniamo, quindi, che
il presidente Oliverio abbia sbagliato: siamo , invece, attenti a verificare
con lui le responsabilita' dell'ENEL ed i danni che essa dovra' risarcire
aglie sercenti, se si proveranno le sue responsabilita'''.
L’ass. Capellupo della provincia
di Catanzaro ironizza “Chiudiamo le montagne”
''Chiudiamo le nostre montagne'': e' la proporta provocatoria di Filippo
Capellupo, assessore al Turismo della Provincia di Catanzaro. ''La Provincia
di Catanzaro - afferma Capellupo - si e' spesa molto nella scorsa legislatura
per valorizzare il nostro patrimonio naturale, sforzi che risultano
vani se non sono supportati dai servizi essenziali e primari quali la
luce ed il telefono. Pare infatti che stamattina in alcune zone della
Sila sia venuto meno anche il servizio prestato dalla Telecom''. Per
Capellupo quella venutasi a creare nelle zone turistiche dell' altopiano
''e' una situazione che non aiuta di certo gli operatori ad offrire
il meglio ai turisti e che rischia di trasformarsi in un boomerang per
l' intera economia locale. Nessuna ricaduta positiva e nessuno sviluppo
e' possibile se non si stabiliscono delle priorita' e se non si costruisce
quella famosa rete, dalla quale nessuno puo' e deve sentirsi escluso.
E la montagna, che in altri posti e' una risorsa - conclude Capellupo
- per noi calabresi inizia a diventare un problema''.
Continuano
le adesioni e le mobilitazioni a favore delle popolazioni colpite dal
maremoto
04/01 E’ un gara di solidarietà senza
precedenti quella che sta muovendo enti, istituzioni, organizzazioni
associazioni e singoli a dare il loro contributo.
La Provincia di Cosenza aderisce alla giornata di lutto
accogliendo l'invito della Presidenza olandese di turno dell'Unione
Europea e onorera' il ricordo delle vittime del maremoto con tre minuti
di silenzio da osservare domani, a mezzogiorno. Presidente, Giunta,
dipendenti si ritroveranno nel salone di presidenza per rendere omaggio
alla memoria di quanti hanno perso la vita nel Sud-Est Asiatico. Anche
le bandiere dell'edificio dell'Amministrazione sarannoissate a mezz'asta.
Lo stesso faranno i dipendenti dell’azienda
Ospedaliera di Cosenza che su iniziativa del direttore
generale, Antonio Belcastro, domani, con inizio alle ore 12 osserveranno
tre minuti di raccoglimento in onore delle vittime del maremoto del
Sud Est asiatico. I dipendenti, insieme a padre Ugo Brugno si raccoglieranno
in preghiera nella cappella ospedaliera. E sempre domani il
direttore generale consegnera' al comitato provinciale della Croce Rossa
Italiana,farmaci, disinfettanti e presidi sanitaria
consegnare all'organizzazione centrale. ''Un atto concreto - commenta
Belcastro - che vuole dare il segno tangibile di una solidarieta' particolarmente
sentita da nostri operatori''. L'azienda ospedaliera inoltre ha diffuso
una circolare al personale sanitario con la quale ricorda che ''in base
all'intesa Federsanita', Anci e Protezione Civile'', e' possibile andare
nei Paesi del Sud Asiatico per aiutare le popolazioni colpite dal maremoto.
Il Comune di Cittanova
con una delibera approvata dalla Giunta comunale eroga un contributo.
economico straordinario, attraverso un prelevamento dal fondo di riserva,
in favore delle popolazioni colpite dal maremoto nel sud est asiatico.
La tragedia asiatica, secondo quanto riferisce un comunicato, e' stata
anche al centro del saluto di fine anno che il sindaco, Francesco Morano,
ha rivolto al personale, ''con l'invito ad aderire, nei modi che ognuno
riterra' opportuni, alle numerose iniziative di solidarieta'. Al vaglio
dei dipendenti la possibilita' di un' azione comune che prevede di devolvere
a favore di quei paesi devastati il corrispettivo di un'ora di lavoro''.
Il sindaco Morano, e' detto ancora nel comunicato, ''ha anche deciso
di caratterizzare come concerto della solidarieta' la manifestazione
che solitamente chiude le iniziative allestite per il periodo natalizio,
e cioe' l'esibizione della banda cittadina. Per sabato prossimo, 8 gennaio,
infatti, e' in programma il concerto del complesso bandistico Citta'
di Cittanova che si terra' per ricordare le vittime dell' immane tragedia
ed anche per favorire una raccolta di fondi che serva ad alleviare la
drammatica situazione dei sopravvissuti ed aiuti la difficile ricostruzione
di quelle terre''. La Regione Calabria,
ha sottolineato l’ass. Gallo, ha manifestato, assieme alle altre
regioni, il proprio consenso per per il 'coordinamento' del Dipartimento
Nazionale della Protezione Civile" in un incontro avuto a Roma
organizzato dalla capofila Regione Abruzzo, ed ha intanto già
reso disponibili uomini, mezzi e attrezzature, con personale qualificato
della Protezione Civile regionale, un Ospedale da campo con 40 posti
letto, oltre a medici, infermieri e generici, scorte di acqua minerale,
letti, materassi e coperte. La Protezione Civile regionale coordinerà
anche altre iniziative predisposte da diverse Associazioni di volontariato.
"Sapremo presto quali sono i compiti affidati alle singole Regioni
- ha aggiunto l'Assessore Gallo - siamo comunque già stati attivati
e allertati, ma siamo consapevoli che la fase di 'emergenza', questa
volta, non sarà breve e proprio in considerazione di ciò
saranno programmate delle partenze, verso i Paesi interessati, distribuite
nel tempo". Ed infine il toccante
gesto dei lavoratori del
porto di Gioia Tauro che aderendo, domani, alla giornata
di lutto europeo proclamato in ricordo delle vittime del maremoto nel
sud-est asiatico, devolveranno un'ora di stipendio in favore delle popolazioni
colpite. L’iniziativa è stata resa nota dalle segreterie
comprensoriali e regionali, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, e Rsu
ed Rsa di tutte le aziende e imprese operanti nel porto tra le quali
Medcenter Container Terminal, Autorita' Portuale, Con.Tug. Rimorchiatori,
All Service, Coopmar, Sea Work Service, International Shipping, Universal
Service. I lavoratori osserveranno tre minuti di silenzio assoluto,
con lo stop delle attivita' operative, dalle 11.57 alle 12. Inoltre,
come ulteriore gesto di solidarieta', tutti i lavoratori del porto devolveranno
un'ora del proprio salario alle popolazioni vittime del disastro. L'ammontare
raccolto sara' dato in maniera ufficiale, e in nome di tutti i lavoratori,
alla Protezione civile italiana che gia' si sta adoperando per far arrivare
medicinali, viveri e quanto necessita nelle zone disastrate del sud-est
asiatico.
Diffuso
il bilancio dell’attività della Compagnia dei Carabinieri
di Rossano
04/01 Centotrentanove persone arrestate, 87 delle quali in flagranza
di reato e 52 su ordine della magistratura (+ 31% rispetto al 2003);
scoperti gli autori di 785 reati dei circa 1500 consumati (in diminuzione
del 10% rispetto al 2003); 840 persone denunciate: sono questi alcuni
dei risultati ottenuti nel 2004 dai carabinieri della Compagnia di Rossano.
Nello scorso anno, inoltre, sono state identificate 24.630 persone e
controllate 24.837 autovetture; sono stati elevati 2.695 verbali di
contestazione al codice della strada di cui 684 solo nel mese di dicembre.
L' attivita' antidroga ha consentito di arrestare 40 persone per detenzione
e spaccio e di sequestrare 1,5 chilogrammi di sostanze stupefacenti
di vario genere e due piantagioni di marijuana; 56 le persone segnalate
al Prefetto di Cosenza per uso personale. Durante le festivita' natalizie
sono stati sequestrati 450 chili di fuochi pirotecnici messi in vendita
senza la prescritta autorizzazione di polizia.
A
Castrovillari sabato iniziativa per una raccolta di fondi per il volontariato
04/01 ''Condividere il bisogno per condividere il senso
della vita''. E' questo lo slogan dell' iniziativa in programma per
sabato prossimo, 8 gennaio, a Castrovillari, che prevede, nell' ambito
dell' iniziativa nazionale Tende di Natale, una raccolta di fondi in
favore dell' Associazione volontari per il servizio internazionale.
La manifestazione di solidarieta', che si tiene in collaborazione con
Progetto Musica di Carmelo Sangiovanni, avra' come ospite il gruppo
musicale Ossidiana. ''Quest'anno - riferisce una nota - oltre ai progetti
per il sud del Sudan, per la Repubblica Democratica del Congo, per la
Giordania, per l' Egitto e per la Palestina, sara' una particolare attenzione
sulla sciagura che ha colpito in questi giorni il sud-est asiatico per
farsi carico dell'estrema poverta' in cui questi territori gia' versano.
Non a caso i progetti delle Tende di quest'anno vogliono segnare una
nuova meta: la carita' come condizione per lo sviluppo''. ''Condizione
per lo sviluppo - hanno detto i promotori dell' iniziativa - e' proprio
l'educazione alla carita'. E' chiaro, intanto, che l'uomo educato ed
istruito e' il cuore del vero sviluppo di ogni nazione. Non esiste sviluppo
senza una educazione alla carita'. Quella carita' che prevede un impegno
concreto, sussidiario, capace di far crescere e dare nuovo slancio alle
realta' gia' presenti sul territorio. E' sempre piu' necessaria, quindi,
un' educazione intesa come introduzione alla realta', alla vita quotidiana:
a partire dall'educazione scolastica di base dei primi anni di vita
a quella professionale lavorativa, necessaria per il futuro''.
Imprenditore
di Rossano distrae mezzi da un fallimento: denunciato
04/01 L'amministratore delegato di una societa' dichiarata fallita
nel 2002 e' stato denunciato, dalla Guardia di Finanza di Rossano, all'autorita'
giudiziaria per presunta bancarotta fraudolente patrimoniale. L'uomo,
secondo gli inquirenti, avrebbe occultato alla curatela fallimentare
la disponibilita' di quattro automezzi del valore di circa 60.000,00
euro, tre dei quali sono stati gia' recuperati dalle Fiamme Gialle.
Oliverio
Incontra l’assessore regionale ai lavori pubblici, Grimaldi
04/01 Importante incontro, questa mattina presso la
sede del Genio Civile di Cosenza, tra il Presidente della Provincia,
Mario Oliverio e l'Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, Gianfranco
Grimaldi.
Un incontro richiesto dal Presidente della Provincia, utile a fare una
ricognizione generale sugli esiti delle calamità naturali che
negli ultimi due mesi hanno causato svariati e consistenti danni un
po' ovunque sul territorio provinciale.
In questa ottica, l'onorevole Oliverio ha illustrato all'ingegnere Grimaldi
la gravissima situazione determinatasi in Sila in seguito all' abbondante
nevicata ed ai disservizi conseguenti. Un quadro a tinte fosche, quello
descritto dal Presidente Oliverio che ha riferito al Delegato regionale
ai Lavori Pubblici la situazione delle strade e dell'illuminazione pubblica
dei villaggi, dei centri rurali, degli abitati urbani silani, successiva
alle precipitazioni.
Non migliori i riferimenti che Oliverio ha dato per la situazione vissuta
nel Comune di Tarsia che dal giorno dell'alluvione che l'ha colpita
nello scorso mese di Novembre, così come evidenziano le relazioni
degli uffici tecnici provinciali, vede compromesso,oltre che alcune
vie di collegamento, anche parte del centro storico con conseguente
necessità di interventi di consolidamento strutturale.
Delle frane che hanno gravemente danneggiato vari punti della viabilità
provinciale ed arterie di comunicazione, anche importanti quali la Rogliano-Parenti,
ha fatto quindi successiva menzione il Presidente della Provincia, nel
corso della riunione con l'Assessore Grimaldi, al quale è stata
evidenziata la necessità di interventi urgenti che vadano a sommarsi
a quelli immediatamente effettuati dalla Provincia nell'ambito della
propria competenza.
Una informativa puntuale, insomma, che ha avuto il primo esito dell'
impegno di Grimaldi verso una valutazione attenta delle relazioni predisposte
dagli uffici provinciali e dai Comuni per la programmazione di primi
interventi necessari a far fronte alle emergenze e nelle more della
definizione di interventi strutturali di maggiore respiro e consistenza.
Da ultimo: nel corso dell'incontro nel Genio Civile, presente anche
il Sindaco di Longobucco, Emanuele De Simone, il Presidente Oliverio
ha sollecitato un pronto intervento per la torre campanaria della Chiesa
Matrice della cittadina silana, danneggiata lo scorso 30 Dicembre da
un fulmine.
Quale primo provvedimento immediato, l'Assessore Grimaldi ha assicurato
un sopralluogo fissato per domani con i tecnici del Genio Civile e della
Soprintendenza, ente interessato dallo stesso Oliverio, che servirà
a mettere in sicurezza il bene artistico e valutarne i danni ai fini
del restauro.
La
Giunta Provinciale approva il Piano Trasporti
04/01 La Giunta Provinciale, nella seduta di fine anno,
ha approvato lo "Studio preliminare di base del Piano dei Trasporti
e dei Piani di Bacino". Si tratta di uno studio preliminare affidato
dalla precedente Amministrazione al Prof. Carmine Demetrio Festa e al'Ing.
Rocco Tassone, che aveva lo scopo di predisporre le linee di indirizzo
da adottare per la formazione del Piano Provinciale dei Trasporti e
dei Piani di Bacino.
L'Assessore Provinciale ai Trasporti, Dr. Giuseppe Gagliardi, nel commentare
il provvedimento ha riferito che, con questo atto, si è compiuto
il primo passo per avviare il piano per la razionalizzazione dei trasporti
nella Provincia di Cosenza, entrando così nel vivo, nel Settore
Trasporti, per la realizzazione del Programma del Presidente Oliverio.
L'Amministratore Provinciale ha ringraziato, per il lavoro avviato,
la Prof.ssa Rosetta Console – Assessore ai Trasporti della precedente
Giunta – ed ha proseguito affermando che "il lavoro da compiere
è complesso e difficile: si tratta, in primo luogo, di individuare
e costituire uno staff tecnico adeguato per la redazione del Piano Provinciale
dei Trasporti, per poi avviare un vasto confronto con le istituzioni
locali, con gli operatori del settore e con i rappresentanti sindacali
finalizzato alla realizzazione di un piano condiviso ed efficiente".
"La nostra idea è quella – ha concluso Giuseppe Gagliardi
– di attrezzare la nostra provincia di un efficiente Piano dei
Trasporti, improntato sulla intermodalità, sulla puntualità,
sulla frequenza e sulla qualità. Un piano quanto più possibile
sostenibile che faccia soprattutto gli interessi della collettività
provinciale".
La Provincia di Cosenza, con la redazione dello "Studio preliminare
di base del Piano dei trasporti e dei Piani di Bacino", si prefigge
due obiettivi fondamentali:
•acquisire una adeguata conoscenza delle caratteristiche del sistema,
evidenziandone i punti di forza e le criticità;
•formulare un insieme di ipotesi coerenti per il riassetto del
sistema.
Lo Studio contiene una analisi del sistema di trasporto pubblico locale
della provincia di Cosenza in regime di concessione: dopo aver inquadrato
il problema nel contesto regionale, viene presentato il quadro della
mobilità alla scala provinciale, ricostruito in base ai dati
censuari pubblicati dall'ISTAT. Successivamente vengono illustrate le
indagini svolte dai progettisti presso i concessionari di autolinee,
ed il Sistema di Supporto alle Decisioni che si è reso necessario
sviluppare per poter gestire il complesso dei dati rilevati. Vengono,
poi, riportati i dati di sintesi sulla offerta di servizi di trasporto
collettivo nella Provincia; e, quindi, individuate le criticità
del settore.
Sulla base delle analisi effettuate, vengono esplicitati e presentati
i criteri per la definizione dei servizi minimi e l'assetto delle unità
di rete e viene presentata, altresì, una ipotesi di fattibilità
della rete dei trasporti collettivi. La proposta è stata formulata
seguendo i principi della razionalizzazione e della gerarchizzazione
delle linee, oltre che della integrazione tra le diverse modalità
di trasporto in funzione dell'assetto territoriale e delle caratteristiche
della domanda di mobilità.
Infine,vengono descritte le possibilità di integrazione dei trasporti
di bacino con i trasporti urbani dei centri più significativi,
alla scala provinciale e regionale. In questa parte dello studio sono
presentate le proposte relative all'area urbana cosentina, al collegamento
con l'Università della Calabria, con la Valle del Savuto e con
la Città di Catanzaro.
Sopralluogo
della Giunta provinciale alla strada Rogliano-Parenti interessata da
una frana
04/01 Il Presidente della Provincia, Mario Oliverio,
accompagnato dall' Assessore alla Viabilità, Arturo Riccetti,
dagli Assessori Pietro Petrozza e Ferdinando Aiello, dai Consiglieri
Giuseppe Gallo e Marino Reda ha effettuato stamani un sopralluogo sulla
strada che collega Rogliano a Parenti, che nel corso di novembre era
stata interessata da una frana di notevoli dimensioni dovuta alle insistenti
piogge che avevano colpito anche altre zone del territorio provinciale.
Prima di recarsi sulla strada stessa, la delegazione guidata dal Presidente
della Provincia era stata ricevuta nella sala consiliare dal Sindaco
di Rogliano, Piero Oliveti, che aveva espresso grande apprezzamento
per il tempestivo e costante intervento della Provincia nelle ore dell'emergenza
e nelle settimane successive.
Il Sindaco di Rogliano, in particolare ha tenuto ad evidenziare come
la collaborazione istituzionale che caratterizza l'Amministrazione Provinciale
vada salutata con estrema soddisfazione, esponendo quindi la situazione
di emergenza determinata in una vasta area del territorio roglianese
colpita dal movimento franoso che ha investito anche l' importante arteria
di collegamento.
Il Presidente Oliverio, per suo canto, ha ribadito l'interessamento
della Provincia per una vicenda complessiva, quella della calamità,
che ha determinato una ferita in un territorio importante della provinciae
compromesso una infrastruttura che collega il Comune di Parenti con
il territorio della Sila, il Comune di Rogliano, la SA-RC e la città
capoluogo.
" Grandi sono i disagi causati alla popolazione- ha detto il Presidente
della Provincia- e grave è la situazione che vivono le famiglie
di contrada Balzata costrette ad allontanarsi dalla loro case per motivi
di sicurezza.
Proprio questa mattina, nel corso di un incontro con l'Assessore Regionale
ai LL.PP. Grimaldi, abbiamo posto l'esigenza di una attenzione prioritaria
e di un intervento urgente per questa realtà."
" Si tratta infatti di intervenire- ha proseguito Oliverio- attraverso
un progetto di consolidamento e di sistemazione idrogeologica del territorio
dissestato. In tal senso, la Regione, che ne ha le competenze, dovrà
garantire, in tempi certi, gli interventi necessari. Per quanto ci riguarda,
siamo impegnati a rendere agibile e sicura la strada, anche nel tratto
interessato a frane. Sulla base di una relazione geologica che è
in via di definizione, saranno assunte, con procedure accelerate, le
iniziative e gli interventi necessari".
"E' importante- ha informato in conclusione il Presidente- anche
in prospettiva, pensare ad una sistemazione e ad un ammodernamento più
radicale di questa arteria che aprela Sila all'Autostrada, al Savuto,
all'area urbana. In questo quadro, così come sollecitato ai Comuni,
abbiamo assunto l'iniziativa di riproporre la statatalizzazionedell'
infrastruttura."
Per
Legambiente l’ente Parco della Sila deve finanziare i lavori della
torre Normanna di Longobucco
04/01 Deve essere l' Ente Parco nazionale della Sila
''a finanziare i lavori per ricostruire la torre Normanna'' di Longobucco,
danneggiata da un fulmine il 30 dicembre scorso. A sostenerlo e' stata
Legambiente in una lettera inviata all' Ente. ''Un gesto - e' scritto,
tra l' altro, nella lettera - pienamente coerente con le sue finalita'
istitutive e con il suo ruolo di soggetto che promuove e valorizza la
cultura e lo sviluppo delle comunita' in esso inserite. Una scelta del
genere, da noi pienamente condivisa, dimostrerebbe la concreta vicinanza
ad una comunita' che nel Parco crede e che in questo ha riposto tante
aspettative per un futuro migliore''. ''La torre Normanna, costruita
attorno all' anno mille - ha sostenuto Legambiente - rappresenta il
simbolo della citta' ed e' un valore identitario dell' intera comunita'
longobucchese, oggi profondamente ferita da questo evento. Legambiente
ha gia' espresso all' amministrazione comunale e all' intera cittadinanza,
la sua solidarieta' e vicinanza e si e' impegnata ad espletare tutte
le possibilita' affinche' il monumento venga rapidamente restaurato
e riportato al suo splendore originario. Su questa vicenda abbiamo letto
sulla stampa gli attestati di solidarieta' espressi al Sindaco di Longobucco
dalla Provincia di Cosenza e dalla regione Calabria, ed abbiamo inoltre
apprezzato il loro impegno a reperire le risorse necessarie, e vigileremo
perche' cio' avvenga, per il recupero del monumento''. ''In tale contesto
- prosegue la lettera - riteniamo percio' estremamente imbarazzante
il silenzio di questo Ente parco sull' intera vicenda. Crediamo che
uno dei compiti del Parco nazionale della Sila sia anche quello di mantenere
e recuperare i valori identitari di una comunita' come quella di Longobucco
che si riconosce nella sua torre campanaria e nei suoi simboli, cosi'
come si e' da sempre riconosciuta nel Parco e nelle sue finalita'. Senza
retorica possiamo affermare che la torre campanaria sta a Longobucco,
come Longobucco sta al Parco del quale ne' e' una parte fondamentale.
Oggi che Longobucco e' stata colpita in uno dei suoi simboli principali
per il Parco e' un dovere ed un impegno istituzionale intervenire con
i propri mezzi e le proprie risorse finanziarie. Chiediamo percio' che
sia l'Ente Parco nazionale della Sila a finanziare i lavori per ricostruire
la torre Normanna''.
Primo
incontro operativo per il campanile crollato a Longobucco
04/01 Il Presidente della Provincia, onorevole Mario
Oliverio, ha incontrato stamani presso il Genio Civile di Cosenza,insieme
al sindaco di Longobucco, Emanuele De Simone, l'Assessore Regionale
ai Lavori Pubblici, Gianfranco Grimaldi con il quale è stata
affrontata la situazione relativa al crollo di parte della torre campanaria
della Chiesa Matrice del paese silano, a causa di un fulmine. La preoccupazione
di Oliverio verso il pronto restauro del bene artistico che assume grande
significato per tutta la comunità longobucchese, era stato espresso
sin da subito al Sindaco De Simone che era stato anche informato della
volontà del Presidente della Provincia di interessare tal senso
la Regione, la Soprintendenza, il Ministero dei Beni Artistici e Culturali.
Quale prima risultanza dell'incontro, l'Assessore Grimaldi ha disposto
un sopralluogo dei tecnici del Genio Civile al fine di assumere le iniziative
immediate relative alla messa in sicurezza della torre campanaria e
definire una relazione puntuale sulla base della quale configurare i
provvedimenti necessari per il restauro. Il Presidente Oliverio ha anche
chiesto un intervento della Soprintendenza ai Beni Culturali attraverso
un colloquio con il Dottor Cecati, il quale ha disposto la presenza
di un tecnico nel corso del sopralluogo del Genio Civile previsto per
domattina a Longobucco. Nel corso dell'incontro, è stato deciso
inoltre un nuovo incontro per definire e coordinare gli interventi di
diversi enti in tempi brevi. Al termine, il Sindaco De Simone ha rivolto
un sentito ringraziamento al Presidente della Provincia per l'iniziativa
assunta ed ha parimenti ringraziato l'Assessore Grimaldi per la disponibilità
mostrata.
Acqua
potabile solo per due terzi della popolazione italiana. Calabria in
difficoltà.
03/01 L'acqua potabile in Italia e' sufficiente solo
per i due terzi della popolazione e circa il 13% degli italiani non
ne riceve abbastanza per un quarto dell'anno. E' quanto riferisce il
rapporto Osservatoriosalute 2004 che dedica un capito a questo aspetto
fondamentale della salute nazionale. Sono infatti scomparse da tempo
le epidemie idriche, quelle che ora insidiano la salute di chi vive
nelle zone colpite dal maremoto, ma il delicato equilibrio dell'acqua
rischia costantemente di essere compromesso anche nei paesi occidentali:
ancora oggi, si legge nel rapporto, ''resta problematica la situazione
microbiolologica'' a causa di altri agenti infettanti o prodotti fitosanitari,
nitrati, sottoprodotti della disinfezione delle acque per la potabilizzazione.
Anche le acque reflue non adeguatamente depurate contribuiscono notevolmente
all'inquinamento chimico e microbiologico delle risorse idriche. In
Italia circa l'80% del carico inquinante che arriva dalle citta' viene
raccolto nei sistemi fognari, il 62% viene avviato ai sistemi di depurazione
mentre il 18% viene rilasciato senza alcun trattamento. Il valore medio
dei consumi di acqua potabile si assestano attorno ai 189 litri per
abitante al giorno: il valore massimo e' di 275 litri a Torino ed il
minimo e' di 125 litri a Firenze. Ma complessivamente, almeno a guardare
i dati sulla soddisfazione, non pare sia proprio sia sufficiente per
tutti. Nelle regioni del Centro-Nord la situazione sembra buona: in
tutte le regioni il grado di insoddisfazione e' sotto il livello medio
mentre la Calabria e la Sardegna sono le regioni che hanno dichiarato
le maggiori difficolta' di approvvigionamento idrico. seguite dalla
Sicilia, della Puglia e della Basilicata dove circa una famiglia su
3 denuncia difficolta'.
Oliverio:
“Gravissima la situazione in Sila". I Comuni decidono azione
risarcitoria contro l’ENEL
03/01
E’ gravissima la situazione prospettata al Presidente della Provincia,
Oliverio, stamani dai Sindaci dei Comuni dell’altopiano silano
interessati dai pesanti disagi degli scorsi giorni, oggetto, questi
ultimi, di un vertice convocato dallo stesso Oliverio, presenti i responsabili
tecnici dell’Amministrazione Provinciale, il Dirigente Viabilità,
ing. Basta, l’assessore Manfrinato, i consiglieri Aieta, Federico,
Caligiuri.
Mancanza di energia elettrica, di acqua potabile, viabilità impraticabile,
scarso coordinamento, ritardi nei soccorsi, assenze, addirittura, nell’erogazione
dei servizi, ricostruiscono un quadro fosco che ha messo senza appello
in evidenza l’assoluta impreparazione degli enti preposti a gestire
l’emergenza, quadro riferito dai Sindaci di Longobucco, Emanuele
De Simone, Aprigliano, Francesco Gallucci, Celico, Luigi Corrado, Spezzano,
Pietro Lecce, Spezzano Piccolo, Eugenio Nudo, Serra Pedace, Leofranco
Rizzuto, Bocchigliero, Luigi De Vincenti, San Giovanni in Fiore, Riccardo
Succurro, Piane Crati, Michele Ambroggio e dal Vicesindaco di Pedace,
Marco Oliverio.
“ A fronte di una nevicata particolare, sì, ma non eccezionale-
ha detto l’onorevole Oliverio- si è verificata una inspiegabile
emergenza e rischiata una situazione ancora più drammatica, nella
quale hanno anche corso pericolo di vita ammalati e persone in particolare
stato di difficoltà. Non è ammissibile che gli enti non
abbiano riposto adeguatamente. Anche raccogliendo ciò che oggi
riferiscono i sindaci che sono stati in prima linea per tre giorni,
va duramentesegnalata la disorganizzazione che ha finito con il danneggiare
gli abitanti dei villaggi, dei centri rurali ed urbani, i turisti ”
“La mancata corretta gestione della situazione- ha evidenziato
il Presidente della Provincia- pone un serio problema di adeguamento
strutturale e potenziamento delle squadre da parte dell’ENEL,
che ha fatto pagare ai cittadini in estrema difficoltà il prezzo
della politica di smantellamento operata in precedenza ma anche di valutazione
negativa nei confronti della Protezione Civile che ancora una volta
si è dimostrata del tutto inadeguata. Al che va aggiunta una
nota di demerito anche per l’organizzazione dell’ANAS, che
in molti casi si è mossa in ritardo e per il servizio di telefonia
gestito dalla Telecom”.
“Mentre va tutto il nostro plauso ai singoli addetti, dipendenti,
funzionari che si sono personalmente prodigati per la popolazione- ha
ancora messo in rilievo Oliverio- insieme ai Sindaci individuiamo precise
responsabilità delle quali chiedere conto.”
Una conclusione, questa, che ha portato il vertice di stamani a decidere
una comune azione legale, tesa al risarcimento danni, nei confronti
dell’ENEL ed all’apertura di una vertenza anche nei confronti
della Regione Calabria relativa al trasferimento alla Provincia della
competenza sulla Protezione Civile. Ciò allo scopo di avviare
un effettivo coordinamento di eventuali altri interventi tra Comuni
ed Amministrazione, invocato da tutti i primi cittadini presenti alla
riunione.
Intanto, per domani, sempre promossa dal Presidente Oliverio, alle ore
12,00, è prevista una riunione con il Prefetto D’Amico
nel corso della quale al rappresentante dello Stato sarà evidenziata
tutta la difficile situazione verificatasi negli scorsi giorni nonché
la parte avuta dagli enti interessati.
In quella sede, è già stato deciso che verrà valutata
la richiesta dello stato di calamità naturale e sollecitato un
ulteriore vertice esteso a tutti i soggetti coinvolti nell’emergenza
in Sila.
All’attenzione del Prefetto d’Amico, inoltre, sarà
portata l’idea della costituzione di una Unità di Crisi
permanente per l’inverno, capace di intervenire con agilità
e certezza di fronte ad accadimenti come quello passato. Una unità
che si affiancherà a quella Provinciale decisa dal Presidente
Oliverio e dovrebbe avere a base una serie di protocolli d’intesa
stretti tra Comuni e Provincia che delineino competenze e responsabilità
chiare in caso di azioni da prevedere ed avviare in stato di difficoltà
causate da eventi naturali.
Persiste
il disagio dovuto al black out elettrico in Sila. Riunione in Provincia.
Gentile scrive a Marzano
02/01 Resta molto critica la situazione in Sila dopo
le abbondanti nevicate degli ultimi giorni che hanno provocato l'isolamento
di alcuni centri presilani e la centralissima Camigliatello, importante
località turistica invernale. In molte zone dell'altopiano silano
manca l'energia elettrica e la situazione è arrivata al paradosso.
Quando tutti gli operatori turistici hanno finalmente visto esauditi
i loro desideri con un abbondante nevicata che ha attirato i turisti,
è andata via l’energia elettrica da quasi tre giorni. Un
black out inspiegabile e misterioso a cui l’Enel, interpellata,
non da alcuna risposta. A chi chiama per sapere notizie ed informazioni
risponde solo una segreteria telefonica. Questo sarebbe il trampolino
di lancio e lo sviluppo per il Sud? Molti turisti, scocciati dalla situazione
(impianti di risalita fermi, illuminazione a lume di candela) hanno
preferito fare le valige e tornarsene a casa. Inutile raccontare i disagi
dei cenoni di capodanno organizzati e saltati per mancanza di energia
elettrica. Il problema per che sia dovuto a danni ai tralicci dovuti
dall’abbondante nevicata e dal vento che ha complicato l’opera
di ripristino. Proteste di tutti i Sindaci interessati dal black out
e del Presidente della Provincia Oliverio che ha tenuto una prima riunione:
''E' davvero grave quello che si e' verificato negli scorsi giorni in
Sila a seguito delle prime nevicate di stagione'' ha scritto in una
nota il Presidente Oliverio, che oggi ha promosso un primo, sommario
ed urgente incontro al quale hanno partecipato i sindaci dei comuni
di Spezzano Sila, Pedace, Serra Pedace, San Giovanni in Fiore interessati
ai disagi provocati dalla neve in Sila. La riunione, cui seguira' un
secondo incontro previsto per giorno 3 gennaio alle ore 10,00 in Provincia,
e' servita per analizzare la situazione determinata nei centri turistici
a partire da Camigliatello e Lorica, nei villaggi e nelle frazioni rurali
e nei numerosi centri urbani. ''Tutto quello che abbiamo dovuto registrare
in Sila - ha detto il Presidente Oliverio - ha reso evidenti gravi carenze
e insufficienze strutturali nei servizi ed in particolare ha fatto emergere
la inadeguatezza sull'altopiano di enti come l'ENEL la Telecom, altri,
che malgrado l'operosita' e lo spirito al sacrificio dei dipendenti
e addetti ai servizi, si sono dimostrati assolutamente al di sotto delle
necessita' determinate. Sono notevoli le implicazioni in termini di
danni alle attivita' economiche, in primo luogo turistiche. Numerosi
sono i turisti che in occasione delle vacanze sono stati costretti a
lasciare le localita' raggiunte o rimanere in condizione di disagio.
E ancora piu' grave e' il danno all'immagine di un territorio che dalla
neve dovrebbe trarre vantaggio''. ''Pesanti sono altresi' - ha aggiunto
- le implicazioni per la popolazione dei villaggi costretti ad enormi
problemi, mentre in alcuni centri urbani come San Giovanni in Fiore
il blocco della stazione di pompaggio per mancanza di energia elettrica,
ha privato la popolazione di acqua potabile per diverse ore. E' necessario
infine un ruolo diverso della Protezione Civile Regionale che ancora
una volta si e' mostrata lontana dalla reali esigenza determinate dal
maltempo e dal territorio''. Nel secondo vertice dedicato al maltempo
in Sila sara' valutata anche la richiesta eventuale di calamita' naturale
da avanzare alla Regione Calabria. Il senatore fozista, Antonio Gentile,
invece, ha posto una interrogazione urgente al Ministro Marzano a cui
ha chiesto “per quali motivi Camigliatello Silano sia rimasta
due giorni, cioe' nel periodo di capodanno, senza energia elettrica''.
''Camigliatello Silano - ha aggiunto Gentile nell'interrogazione - vive
praticamente di turismo e, proprio nel giorno in cui era nevicato, ed
in concomitanza con l'afflusso turistico di capodanno, si e' verificata
una gravissima interruzione di energia elettrica. E' necessario stabilire
di chi siano le responsabilita' ed avviare una seria politica dell'energia
che consenta alla Calabria di avere un rapporto diverso con l'Enel''.
''Chiarire di chi siano le responsabilita' - ha concluso Gentile - e'
obbligatorio, cosi' come stabilire eventualmente i danni che la stessa
Enel dovra' risarcire ai gestori , agli utenti ed alla popolazione silana''.
Il
Ministro Maroni “congela” i fondi per i forestali calabresi,
“Devo parlarne con Berlusconi” asserisce.
02/01 Il completamento del Patto per l'Italia prevede
la riforma degli ammortizzatori sociali. Una riforma, sottolinea Maroni
con forza, che ''puo' essere approvata solo a condizione di ripristinare
i fondi tolti per finanziare i forestali della Calabria . Ad oggi, infatti,
la 848 bis non puo' diventare legge perche' sono state spazzate via
le necessarie risorse non solo nel 2005 (cosa non gravissima perche'
la riforma non entra in vigore il prossimo 1° gennaio), ma anche
nel 2006-2007. Ne parlero' con Berlusconi'' asserisce ricordando che
nella riforma ''c'e' anche la questione arcinota dell'articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori su cui ho gia' espresso la mia opnione, che non
e' cambiata. Ora pero' ilproblema e' rifinanziare il fondo per poter
approvare la riforma''.
Evadono
dai domiciliari, due arresti a Schiavonea
02/01 Due persone sono state arrestate dai militari
della caserma dei Carabinieri di Corigliano. I due sono G.P., di 30
anni, di Corigliano e G.C. di 36 anni di Corigliano entrambi gia' detenuti
e posti agli arresti domiciliari. Dopo un controllo, i due non stati
trovati nelle loro rispettive abitazioni di Schiavonea e sono dunque
stati arrestati.
Denunciata
una coppia di Cassano trovata in possesso di eroina
02/01 Una coppia di trentacinquenni e' stata denunciata
a Cassano dai carabinieri per detenzione di sostanza stupefacente. Nel
corso di controlli sul territorio i carabinieri hanno fermato la coppia
che e' stata trovata in possesso di quattro grammi e mezzo di eroina.
Colpi
di pistola contro le porte di un supermercato di Amantea
02/01 Alcuni colpi di pistola sono stati sparati da
sconosciuti contro la porta d'ingresso di un supermercato ad Amantea.
Dell’accaduto si e' accorto il proprietario dell'esercizio commerciale
che lo ha denunciato ai carabinieri. Gli investigatori non esclusono
che i colpi di pistola sono stati sparati nel corso dei festeggiamenti
durante la notte di capodanno.
Botti
di Capodanno, in calo i feriti. Quasi il 10% in Calabria. Feriti gravi
a Castrovillari e S.Giovanni in Fiore
01/01 E' di 550 feriti il bilancio delle persone coinvolte
negli incidenti di fine anno dovuti ai fuochi d'artificio in tutta Italia.
Lievi ferite per 517 persone con prognosi inferiore ai 40 giorni e 33
con prognosi superiore:in calo rispetto all'anno scorso quando i feriti
lievi furono 545 e 39 gravi, anche se c'e' stato chi ha deciso addirittura
di sparare per inaugurare il 2005. Vittima di un proiettile vagante,
nel napoletano, anche un bimbo di 7 anni, ora fuori pericolo, che si
aggiunge al lungo elenco di bambini rimasti coinvolti, quest'anno, negli
incidenti.
Il bilancio in Calabria dei feriti di Capodanno è di una quarantina
di persone, due dei quali rischiano di perdere un occhio Il dato piu'
grave e' quello che riguarda la citta' e la provincia di Catanzaro,
dove, secondo i dati riferiti dalla Questura, si registrano complessivamente
19 feriti, il piu' grave dei quali ha una prognosi di 30 giorni.
A Castrovillari un venticinquenne, M.T., si e' ferito
le mani a causa dello scoppio di un petardo. L'uomo, secondo quanto
si apprende gia' noto alle forze dell'ordine, mezz'ora prima di mezzanotte
si sarebbe fatto scoppiare accidentalmente in mano una bomba carta o
un petardo di grosse dimensioni. Trasportato all'ospedale civile "Ferrari",
l'uomo e' apparso subito in gravi condizioni. Per questo motivo e' stato
disposto dai sanitari il suo trasferimento all'ospedale civile di Cosenza,
dove e' stato ricoverato in prognosi riservata. L'uomo rischierebbe
la perdita di due dita della mano destra e uno dei due occhi a causa
della violenta fiammata. Sull'accaduto stanno svolgendo le indagini
gli agenti del locale Commissariato della polizia di Stato.
A San Giovanni in Fiore un giovane e' rimasto ferito
la notte scorsa in modo abbastanza grave ad un occhio mentre faceva
scoppiare un petardo per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Questa
mattina
il giovane e' stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico
presso l'ospedale civile di Crotone, che al momento non e' ancora terminato;
i medici stanno tentando di salvargli l'occhio. Sono state solo tre
o quattro, comunque, le persone che nella notte hanno fatto ricorso
alle cure mediche presso il pronto soccorso dell'ospedale civile di
Crotone per ferite, tutte di lieve entita', causate dallo scoppio di
petardi e fuochi artificiali. Il pronto soccorso e' stato invece preso
d'assalto questa mattina da persone che accusano indigestioni.
Sempre a San Giovanni in Fiore un ragazzo ha perso due dita della mano
per un petardo che gli è esploso un petardo in mano, evitando
per fortuna danni alla vista ed all'udito che in un primo tempo gli
erano stati diagnosticati. Il ragazzo e' rimasto vittima dei botti di
fine anno, la scorsa notte, ed e' stato portato dai familiari al pronto
soccorso dell'ospedale della cittadina. I medici lo hanno operato d'urgenza
e nel corso dell'intervento chirurgico al giovane sono state amputate
due dita della mano destra.
A Reggio Calabria i feriti sono stati una decina, nessuno dei quali
e' in gravi condizioni. Per quanto riguarda le province di Cosenza e
Vibo Valentia, i feriti sono stati, rispettivamente, sette e quattro,
tutti non gravi ad eccezione di due giovani, colpiti a Castrovillari
e Tropea dallo scoppio di petardi che stavano maneggiando, che rischiano
di perdere un occhio. A Crotone i feriti sono stati tre, nessuno dei
quali e' grave.
Tuttavia, secondo il Dipartimento di Pubblica sicurezza, se si misura
il bilancio degli incidenti delle singole regioni comparandoli con una
scala di 100.000 abitanti, e' la Calabria, con un totale di 41 feriti,
che ha il rapporto piu' alto tra feriti rispetto alla propria popolazione:
2,04 feriti ogni 100.000 abitanti. Due di questi rischiano di perdere
un occhio. Segue, sempre secondo il Dipartimento, la Campania con 1,77
feriti ogni 100.000 abitanti e la Puglia con 1,59 feriti ogni 100.000
abitanti. Il rapporto tra numero feriti in rapporto alla popolazione
residente e' molto alto anche nella citta' di Matera, con 6 persone
ferite, ovvero 2,94 feriti o contusi ogni cento mila abitanti. A livello
regionale, lo stesso indice evidenzia una bassa incidenza dei feriti
in rapporto alla popolazione in Toscana, dove si sono registrati 0,49
feriti ogni 100 mila abitanti. A Milano solo cinque feriti non gravi,
mentre a Roma una trentina, ma nessuno particolarmente grave.Da segnalare,
infine, la morte di un diciannovenne originario di Rimini e residente
a Sassuolo, F.T.,investito nella notte da un'auto pirata, alla cui guida
c’era un immigrato dall’Albania, mentre stava facendo esplodere
botti in strada. Il pirata della strada è stato arrestato durante
la notte.
Fiaccolata
contro le mafie a S.Eufemia d’Aspromonte, presente il neo Vescovo
di Cosenza, Nunnari
01/01 Il primo giorno del nuovo anno in tutta la Calabria
e' stato vissuto non solo nel segno della tradizione, ma anche all'insegna
della pace e della solidarieta'. Tra le tante altre manifestazioni particolare
significato ha assunto quella di Sant'Eufemia d'Aspromonte, organizzata
dalla locale amministrazione comunale con il patrocinio del Consiglio
regionale della Calabria. All'appuntamento, tra gli altri, erano presenti
alcuni sindaci dei comuni del comprensorio, il presidente del Consiglio
regionale, Luigi Fedele, il sindaco di Sant'Eufemia, Giovanni Fedele,
il parlamentare Giuseppe Caminiti. Dopo una messa officiata dal neo
vescovo di Cosenza, monsignor Salvatore Nunnari, si e' svolta una fiaccolata
che dalla chiesa matrice ha portato alcune centinaia di persone davanti
al municipio della cittadina aspromontana. Nel corso dell'omelia monsigor
Nunnari ha letto il messaggio di Giovanni Paolo secondo per l'odierna
giornata della pace. Il neo vescovo di Cosenza ha trattato il tema "non
lasciarti vincere dal male ma vinci con il bene il male" rifacendosi
cosi' ad una delle lettere di San Paolo ai Romani. Indirizzandosi poi
alla classe politica e dirigente della Calabria, Nunnari ha chiesto
di "operare una scelta in grado di segnare il volto della Calabria
nuova, nella lotta alla mafia, e non solo di quella che fa sangue, perche'
ci sono diverse mafie: noi dobbiamo fare piu' silenzio intorno a questo
fenomeno perche' la nostra storia non puo' essere sporcata da un manipolo
di delinquenti". Prima della fine della cerimonia il prelato ha
consegnato al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, il messaggio
che il Papa ha inviato ha tutti i vescovi italiani. Il sindaco di Sant'Eufemia
d'Aspromonte, nel ricordare il significato di questa ricorrenza, ha
rivolto un pensiero alle vittime del cataclisma del sud est asiatico.
Anche il presidente del Consiglio regionale si e' soffermato sul maremoto
che ha seminato distruzione e morte sottolineando, tra l'altro, la solidarieta'
del popolo calabrese nei confronti di quanti sono stati colpiti da questa
catastrofe, ma ha anche ricordato che il Consiglio regionale ha disposto
un primo stanziamento di 50 mila euro a favore della Croce rossa italiana
intervenuta a sostegno delle popolazioni colpite.
Festeggiamenti
in tono minore in Calabria
01/01 Si sono svolti in tono minore i festeggiamenti
in Calabria per il nuovo anno. A Cosenza e' stato annullato lo spettacolo
di fuochi pirotecnici, in segno di rispetto per le vittime del maremoto
in Asia. Si e' svolto invece il concerto della cantante Gianna Nannini
che ha rappresentato una iniziativa di solidarieta' decisa da Provincia
e Comune quale evento iniziale dell' adesione alla campagna di cooperazione
internazionale ''Altrimenti io non gioco'', organizzata dal Cric Calabria
e finalizzata alla costruzione e ricostruzione di luoghi per l' infanzia
per i bambini palestinesi. A Reggio Calabria non c'e' stato nessuno
spettacolo di fuochi pirotecnici e non si sono svolti nella citta' i
rituali caroselli di autovetture subito dopo la mezzanotte. Anche a
Catanzaro non si e' svolto alcuno spettacolo pirotecnico o musicale.
Tragica
battuta di caccia a latitanti. Precipita il fuoristrada dei carabinieri
e muore un maresciallo
01/01 Un maresciallo dei carabinieri, Luca Sena, di
28 anni, originario di Agrigento ma residente a Palermo, e' morto la
scorsa notte in un incidente stradale accaduto a causa della caduta
in un burrone del mezzo sul quale il militare viaggiava insieme ad altri
tre colleghi. L' incidente e' accaduto in localita' Sacri di Guardavalle,
nel Soveratese. Il maresciallo Sena, insieme ai colleghi, nel momento
dell' incidente, era impegnato in un servizio per la ricerca di latitanti
dopo che ai militari erano stati segnalati movimenti sospetti nei pressi
di un casolare. Il fuoristrada con a bordo i quattro carabinieri e'
precipitato in un burrone mentre percorreva una strada sterrata in una
zona impervia. Secondo la ricostruzione dell' incidente, il ciglio della
strada, nel momento del passaggio del fuoristrada, ha ceduto, provocando
la caduta del mezzo, che e' precipitato per oltre duecento metri. I
quattro militari sono stati sbalzati fuori dall' abitacolo. Ad avere
la peggio e' stato il maresciallo Sena, che ha battuto la testa morendo
sul colpo. Gli altri tre carabinieri hanno riportato ferite lievi e
sono stati medicati nell' ospedale di Soverato. Per nessuno, comunque,
si e' reso necessario il ricovero. Sul luogo dell' incidente si sono
recati altri carabinieri, personale del 118 ed i vigili del fuoco, che
hanno provveduto al recupero del corpo del sottufficiale e del fuoristrada.
Il maresciallo Sena, che era celibe, era in servizio nello Squadrone
Cacciatori, di stanza a Vibo Valentia.
Un messaggio di cordoglio al comandante della Regione Carabinieri Calabria,
Eduardo Centore, e' stato inviato dal presidente della Giunta regionale,
Giuseppe Chiaravalloti, per la morte del maresciallo Luca Sena. ''L'
impegno costante dei carabinieri nel combattere e prevenire la criminalita',
che non conosce sosta - afferma Chiaravalloti nel messaggio - trova,
purtroppo, ancora una vittima durante il servizio svolto a favore della
sicurezza dei cittadini. Ai carabinieri ed alla famiglia del giovane
maresciallo Luca Sena va il cordoglio della Calabria''.
Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza,
Giovanni De Gennaro, ha espresso alla famiglia della vittima e al Comandante
Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gottardo, ''il dolore e la vicinanza
personale e di tutti gli operatori della Polizia di Stato per la morte
del Maresciallo Luca Sena, tragicamente deceduto in servizio''.
Secondo
la fondazione antiusura di Locri “Debiti anche per feste e funerali”
01/01 "L'avvio e la cattiva gestione dell'attivita'
commerciale; l'acquisto della casa; la perdita del lavoro o la mancanza;
i debiti di gioco; le richieste di rientri immediati dei prestiti o
dei fidi da parte delle banche; gli acquisti non ponderati; il matrimonio
dei figli o altri momenti di festa e, paradossalmente, anche i funerali,
rappresentano un rischio di indebitamento(perche' anche li' ci vuole
il meglio e non bisogna essere meno di nessuno)". Queste le situazioni
considerate a rischio d'indebitamento e che spingono tante famiglie
a cadere nei tentacoli dell'usura, nelle mani dei "cravattari".
L'elenco e' stato stilato dalla Fondazione antiusura "Santi Cosma
e Damiano", sorta alcuni anni fa ad iniziativa della diocesi di
Locri-Gerace e fortemente voluta dal vescovo, monsignor Giancarlo Maria
Bregantini, a conclusione dell'assemblea di fine anno tenuta nell'episcopio
di Locri alla presenza dello stesso presule e dei vari responsabili
di movimenti e di associazioni che operano sul territorio. Secondo monsignor
Bregantini la conduzione di una vita piu' sobria ed un uso del denaro
in modo etico, sono gli elementi fondamentali per allontanare lo spettro
dell'usura, piaga sempre piu' dilagante nella realta' calabrese e nella
Locride in particolare. Tutti concordi sulla necessita' che dell'argomento
si parli di piu', per informare sui rischi e sui pericoli in cui si
puo' cadere e per educare la gente a compiere scelte oculate nell'amministrazione
dei propri averi.
Maxisequestro
di botti pirotecnici a Rossano e Roggiano Gravina
01/01 Maxisequestro di botti pirotecnici illegali effettuato
nella provincia di Cosenza. Il primo è avvenuto a Rossano dove
i Carabinieri hanno sequestrato materiale pirotecnico per un peso complessivo
di 450 chilogrammi. Il materiale è stato rinvenuto, dopo una
perquisizione, all’interno dell’abitazione di due giovani
che sono stati denunciati.
Il secondo sequestro è avvenuto a Roggiano Gravina da parte della
compagnia dei CC di Sam marco Argentano. I militari hanno rinvenuto
e sequestrato un magazzino con 750 chili di fuochi della categoria 4
e 5, considerate le più pericolose. Denunciato il sessantenne
che le custodiva,
Due
Vigili del Fuoco feriti a Paola durante un incendio
01/01 Due vigili del fuoco del distaccamento di Paola
sono rimasti feriti durante lo spegnimento di un incendio di un'abitazione.
Si tratta di Cesare Giannotti, che guarira' in 10 giorni a causa di
un trauma contusivo alla rachide lombosacrale, e Giuseppe D'Angelo,
che e' in prognosi riservata per la frattura di una vertebra, edema
al midollo spinale, scottatura di I e II grado al collo e alle spalle.
Le sue condizioni, apparse gravissime in un primo momento, fortunatamente
vanno migliorando. L'incidente e' avvenuto giovedi' scorso quando i
vigili sono dovuti intervenire per l'incendio di un tetto di un'abitazione
in contrada Deuda. Giunti sul posto i due pompieri sono saliti su una
scala mobile per spegnere il fuoco ma un pezzo della scala mobile ha
ceduto a causa dell'incendio. I due uomini quindi sono caduti. Immediatamente
soccorsi, sono attualmente ricoverati all'ospedale di Paola.
Maremoto
in Asia, Capodanno con meno feste e più solidarietà in
tutta Italia.
31/12 Pochi fuochi di artificio, meno botti,mezzanotte
in casa e in famiglia. La solidarietà ed il rispetto per le vittime
del maremoto in Asia cambia la faccia del Capodanno 2005 in quasi tutte
le città italiane. Sondaggi e statistiche dicono che la scelta
della maggioranza degli italiani (oltre il 55%) di aspettare la mezzanotte
in casa e non in piazza, è stata fortemente condizionata dalla
tragedia del Sud Est asiatico. Sono moltissime le amministrazioni comunali
che hanno bandito i fuochi di articio e ridotto i festeggiamenti pubblici,
raccogliendo gli inviti al rispetto per la tragedia.E alla solidarietà:
i fondi stanziati per i festeggiamenti mancati saranno devoluti a sostegno
delle popolazioni colpite. Torino, ad esempio, è stata fra le
prime cittta' ad aver dato l'esempio annullando il gala' in piazza Castello
con Chiambretti e Giorgia. Napoli ha rinunciato al ricorso ai fuochi
di artificio, a dispetto della sua tradizione. Lo stesso annunciano
Bologna, Terni, Padova e Benevento,Bolzano, Brindisi, Cosenza, La Spezia,
Verona. Qui a sostiuire i fuochi e botti ci saranno le candeline. Festeggiamenti
in tono minore sono stati annunciati a Bari. Mentre a Roma, il Campidoglio
chiede a chiunque partecipi alle diverse iniziative di piazza gratutite
di contribuire alla raccolta dei fondi a sostegno degli aiuti per la
quale il Comune ha già stanziato 50 mila Euro. 10 mila, finora.
ne ha messi a disposizione l'amministrazione di Modena. Ma si tratta
solo di un indicativo elenco.
Disagi
in provincia per neve, pioggia e grandine
31/12 Pioggia e grandine si stanno abbattendo da alcune
ore nella zona di Acri e della Presila. A causa del maltempo si stanno
verificando anche numerosi smottamenti e frane. Il forte vento ha scoperchiato
alcuni tetti di abitazioni ed ha provocato la caduta di alcuni alberi
che hanno intralciato in varie zone la circolazione stradale. Ad Acri
e' mancata per alcune ore la corrente elettrica e, in alcuni quartieri
per tutta la mattinata, e' mancata anche l'acqua potabile. Si sono registrati
problemi anche alle linee telefoniche. In Sila e' caduta un'abbondante
coltre di neve che ha reso difficili i collegamenti viari con gli altri
paesi.
Black
out elettrico per alcuni centri della Sila a causa del maltempo.
31/12 L'ondata di maltempo che da alcuni giorni sta
interessando la Calabria, con pioggia, vento e neve, in queste ultime
ore ha creato seri disagi nell'altopiano della Sila cosentina e catanzarese.
In alcuni centri (San Giovanni in Fiore, Acri, Spezzano della Sila,
Taverna, Cotronei e Camigliatello Silano), oggi ancora interessati dalle
tormente di neve, manca l'energia elettrica, con serie ripercussioni
anche per altri servizi essenziali, come l'erogazione idrica. L'Enel,
con un comunicato stampa, ha reso noto che da ieri tutto il personale
tecnico sta operando per far fronte allo stato di emergenza causato
dalle violente nevicate, ma che gli interventi sono resi particolarmente
difficoltosi dal perdurare delle avverse condizioni atmosferiche, dalla
presenza di neve e ghiaccio, che rendono difficoltosa la percorribilita'
delle strade. Altri seri disagi si registrano nel Reggino, dove il maltempo
ha provocato seri danni alla rete stradale, tanto che nei giorni scorsi
l'Amministrazione provinciale di Reggio Calabria ha chiesto al Governo
la dichiarazione dello stato di calamita' naturale.
Appello
dell’Unicef ai comuni calabresi per salvare le popolazioni colpite
dal maremoto
31/12 Un appello ai sindaci calabresi per avviare una
campagna di raccolta di fondi a sostegno delle popolazioni del sud est
asiatico colpite dal maremoto e' stato lanciato dal Comitato calabrese
dell' Unicef. L' organizzazione umanitaria, da sempre presente in quelle
zone, riferisce un comunicato, ha attivato immediatamente tutte le proprie
risorse umane e organizzative per intervenire in soccorso delle popolazioni
colpite ed in modo particolare dei bambini, che sono oltre un terzo
delle vittime. ''Abbiamo gia' destinato un primo milione di euro dai
nostri fondi nazionali di emergenza - ha detto Francesco Samengo, presidente
del Comitato regionale dell' Unicef - ma le necessita' di quei Paesi
sono enormi. E' necessario dunque l' impegno di tutti per attivare un'
efficace campagna di raccolta fondi. So che molti nostri soci si sono
immediatamente messi in moto, nonostante il periodo dell' anno particolare,
e sono profondamente convinto che la nostra forza e' il territorio e
che le nostre potenzialita' a livello locale siano enormi. I bambini
di quei Paesi hanno urgente bisogno del nostro aiuto e la nostra e'
una corsa contro il tempo''. L' Unicef ha chiesto ai sindaci calabresi
di coinvolgere i Consigli comunali e le cittadinanze, alle aziende perche'
si attivino coi dipendenti, ai centri commerciali ed alle catene di
supermercati per promuovere con la clientela iniziative di solidarieta'
ed alle scuole perche' sensibilizzino gli studenti. ''Si tratta - ha
aggiunto Samengo - di fare fronte all' emergenza umanitaria peggiore
degli ultimi cinquanta anni e che colpisce prima di tutto i bambini.
La nostra missione e la nostra coscienza non ci permettono di rimanere
ciechi e sordi dinanzi al grido di aiuto di tante creature innocenti''.
Il
Comune di Castrovillari stabilizza sei lavoratori LSU
31/12 Sei lavoratori socialmente utili in forza nell'
Amministrazione comunale di Castrovillari sono stati stabilizzati nella
societa' Pollino Impianti. Lo si apprende da una nota del Comune nella
quale si precisa che la decisione fa seguito alla stabilizzazione di
35 unita' avvenuta nei mesi scorsi. ''Le sei unita' - sottolinea il
sindaco Franco Blaiotta - si occuperanno del settore manutentivo. Naturalmente
il percorso di stabilizzazione continuera' per i rimanenti Lsu ed Lpu
come programmato con le parti sociali in conformita' alle opportunita'
offerte dalla normativa che e' in continua evoluzione''.
Riaperto
al traffico il tratto della A/3 chiuso per il vento forte
31/12 L’Anas ha riaperto completamente al traffico,
alle ore 8,45 la carreggiata nord dell'A3 Salerno- Reggio Calabria,
tra Morano e Sibari, che era stata chiusa alle 16 di ieri a causa del
forte vento. E’ stato anche revocato il divieto al transito per
telonati, furgonati e veicoli trainanti roulotte, disposto sempre ieri
per il maltempo dalla Sala operativa congiunta Anas - Polizia stradale
di Cosenza. Al momento ( ore9,45) la situazione lungo l’intera
autostrada è fluida sia verso sud che verso nord e non si segnalano
particolari disagi per gli automobilisti.
L’Anas consiglia agli automobilisti di tenersi costantemente informati
sulle condizioni viabilità e di traffico chiamando il call center
Anas (Numero Verde 800 290 092) o collegandosi ai siti Anas www.stradeanas.it
e www.infoanas.it oppure attraverso l’ascolto dei i notiziari
radiofonici (Cciss, Onda Verde Rai).
Sequestrati
a Cassano diciotto quintali di botti
31/12 Diciotto quintali di materiale pirotecnico sono
stati sequestrati nel corso di controlli compiuti dai carabinieri che
hanno denunciato quattro persone. I controlli sono stati compiuti in
esercizi commerciali a Corigliano Calabro, Cassano allo Ionio e Trebisacce.
Tra il materiale sequestrati sono stati trovati anche la 'Testa di Sadham'
e la 'Bomba di Maradona'.
Disagi
per il maltempo in Calabria. Abbondanti nevicate in Sila
30/12 Forti raffiche di vento, neve e pioggia stanno
provocando numerosi disagi nella gran parte delle province calabresi.
Sulla strada statale 107, nel tratto da Spezzano Albanese a San Giovanni
in Fiore, nel cosentino, i mezzi circolano esclusivamente con catene
ai pneumatici. Le forti raffiche di vento, inoltre, stanno provocando
disagi agli automobilisti che percorrono la ss 107, nei pressi di Paola.
Abbondanti nevicate vengono segnalate anche sulle localita' sciistiche
della Sila dove gli impianti sono in piena attivita'. Numerosi sono
i turisti che, in queste ultime ore, si sono recati in montagna per
trascorrere il capodanno. Il personale delle capitanerie di porto ha
consigliato ai pescatori di rinforzare gli ormeggi delle imbarcazioni
a causa delle violente mareggiate che si stanno verificando in queste
ultime ore. Sono numerose le richieste giunte alle centrali operative
provinciali dei vigili del fuoco che sono intervenuti per allagamenti
e per la rimozione di tronchi di alberi e cartelloni pubblicitari dalle
sedi stradali.
Indagine
Eurispes: Calabresi poco ottimisti sul futuro economico, chiedono maggiore
sicurezza
30/12 Un calabrese meno risparmiatore che guarda con
poco ottimismo al futuro. Sensibile al tema della sicurezza degli amministratori
locali preferisce custodire i propri risparmi sul conto corrente o in
alternativa punta sul mattone come fonte di investimento piu' sicura.
E' convinto, inoltre, che per vivere meglio la politica regionale deve
collocare in cima alla sua agenda principalmente le politiche del lavoro,
il rilancio dell' economia regionale e la sanita'. E' questo l' orientamento
dei calabresi a poche ore dall' arrivo del nuovo anno, emerso da una
ricerca condotta dall' Eurispes. La ricerca, afferma Eurispes, si e'
basata su un campione probabilistico di tipo causale e stratificato,
che consente l' inferenza campione-popolazione. I dati sono stati rilevati
per via telefonica ed elaborati tramite Spss. Il margine di errore relativo
ai risultati del sondaggio sul totale dei casi, al livello di significativita'
del 95%, e' compreso fra +/- 3,1%. Il sondaggio e' stato realizzato
dal 20 al 23 dicembre 2004. La ricerca si e' concentrata su alcuni indicatori
che possono incidere nei prossimi mesi, se non opportunamente monitorati,
sull' andamento congiunturale del tessuto economico e sociale calabrese.
Mille i cittadini coinvolti su congiuntura economica, andamento della
disoccupazione, propensione al risparmio, sicurezza degli amministratori
locali e politica regionale.
Crisi economica: solo il 19% e' ottimista. Durante
il 2005 si prevede una congiuntura sfavorevole. Quasi il 40% dei calabresi,
infatti, ritiene che la situazione economica e' destinata a peggiorare
nei prossimi dodici mesi: in particolare, il 23,4% e' convinto che l'
economia subira' un lieve peggioramento mentre il 16,3% non manifesta
alcun dubbio circa il forte peggioramento. Sul versante opposto, tra
gli ottimisti, che superano di poco il 19%, i piu' convinti assertori
di una forte ripresa economica rappresentano il 6,5% ai quali si aggiunge
il 12,7% di coloro i quali propendono per una lieve ripresa. Quasi 4
calabresi su 10, inoltre, pensano che la congiuntura del 2005 sara'
caratterizzata da un periodo di stagnazione economica in cui gli indicatori
del prodotto interno lordo, degli investimenti, della programmazione
negoziata, dell' accesso al credito e dell' import/export non faranno
oscillare, in maniera significativa, le lancette della ricchezza regionale.
Gli indecisi, infine, sono il 4,9%.
Lavoro: sul versante del mercato del lavoro la maggioranza
del campione intervistato (48,1%) ritiene che tutto restera' come prima.
Rilevante anche la percentuale di coloro che ritengono che la aumentera'
nel corso del 2005: il 32,2% a fronte di un 17,3% di opinione diametralmente
opposta.
Risparmi: L' indagine dell' Eurispes ha analizzato
anche la questione del risparmio tentando di misurare la propensione
dei calabresi e i principali strumenti finanziari che verranno utilizzati.
Chiamati a rispondere se nel corso dei prossimi dodici mesi si riuscira'
a risparmiare di piu' o di meno rispetto al 2004, i cittadini hanno
manifestato un orientamento abbastanza netto: ben il 46,8% del campione
intervistato ha indicato la modalita' di risposta ''risparmiero' di
meno''; a seguire, ma con uno scarto di oltre 21 punti percentuali,
l' orientamento di coloro i quali pensano di risparmiare piu' o meno
nella stessa misura (25,5%); a dichiarare una propensione al risparmio
maggiore rispetto al 2004 il 15,9% dei calabresi. Da non sottovalutare,
infine, il 9,1% che non riusciranno a mettere da parte alcunche'. Ma
come verranno investiti i risparmi? L' interrogativo, rivolto a chi
ha dichiarato una qualche quota di risparmio per il 2005, per Eurispes
offre un quadro interessante circa gli strumenti finanziari ritenuti
piu' sicuri dai calabresi. Il mattone resta l' investimento piu' sicuro
per il 21,1%, seguito dalle assicurazioni sulla vita e dai fondi pensione
(11,2%), dai buoni postali (7,5%), dalle azioni (6,3%) e dai titoli
di stato (6,1%). In coda si collocano i fondi comuni di investimento
(5,6%), le obbligazioni (2,7%) e i certificati di deposito (1,4%). Una
valutazione a parte, infine, merita il 30,8% del campione che, per il
2005, non ha in programma alcun investimento; non e' interessato ad
utilizzare alcuno strumento finanziario e preferisce, dunque, tenere
i propri risparmi sul conto corrente. Un orientamento di sfiducia verso
il mercato finanziario, probabile reazione ai crak di Parmalat e Cirio.
Sicurezza: Dopo un 2004 caratterizzato da numerosi
atti intimidatori ai danni di sindaci e imprenditori, i calabresi chiedono
piu' protezione per i loro amministratori locali. E lo fanno a gran
voce: quasi 8 cittadini su 10 si trovano ''del tutto d' accordo'' e
''d' accordo'' nel potenziare la presenza delle forze dell' ordine per
arginare l' attacco della criminalita' organizzata alle istituzioni
politiche ed economiche calabresi ed, in particolar modo, ai rappresentanti
degli enti locali e agli imprenditori. A trovarsi in disaccordo, infine,
con una strategia di maggiore radicamento delle forze dell' ordine sul
territorio regionale, si e' dichiarato solo il 6% dei cittadini interpellati
sull' argomento.
Regionali: In vista delle elezioni regionali in programma
nella primavera 2005, le azioni e gli interventi sul versante delle
politiche del lavoro restano i grandi nodi da affrontare per la maggioranza
dei calabresi (27,8%) che non rinunciano, comunque, a dettare le altre
priorita' dell' agenda politica: il rilancio dell' economia regionale
(13,6%), la sanita' (12,9%), le grandi infrastrutture (12,5%), il turismo
(11,6%), la formazione e la scuola (11,1%). Piu' snobbato, infine, il
tema legato alla tutela ambientale indicato dal 7,9 per cento degli
intervistati.
Rinvenute
microspie nel Municipio di Praia
30/12 Una telecamera ed una microspia sono state trovate,
durante alcuni lavori di manutenzione, all'interno del comune di Praia
a Mare. La telecamera era stata nascosta all'interno di una cassetta
per lo smistamento dei cavi elettrici e telefonici con l'obiettivo puntato
verso la porta dell'ufficio del presidente del Consiglio comunale, Antonio
Pratico', consigliere provinciale e gia' sindaco della cittadina. La
microspia invece e' stata individuata dentro un interruttore della corrente
nell'ufficio dello stesso Pratico'. Ad accorgersi della presenza degli
apparati elettronici e' stato un elettricista, il quale stava effettuando
lavori di normale manutenzione. Il sindaco Biagio Pratico' ha chiesto
l'intervento dei carabinieri i quali, giunti sul posto, hanno effettuato
i primi rilievi.
In
Calabria chiusa la caccia al cinghiale
30/12 A partire dal 29 dicembre 2004 e' stata dichiarata
chiusa la caccia al cinghiale su tutto il territorio regionale. Lo specifica
l' assessorato regionale alla Caccia in una nota diffusa ''a rettifica
di quanto erroneamente pubblicato su alcuni calendari venatori distribuiti
nelle scorse settimane alle associazioni di categoria ed agli enti interessati''.
La stessa nota precisa che la caccia allo storno e' aperta, invece,
fino al 31 gennaio 2005.
Naccarato
scrive a Chiaravalloti e Fedele: “Serve istituire un ufficio elettorale
regionale”
30/12 La necessita' di istituire un ufficio elettorale
regionale viene avanzata da Paolo Naccarato, presidente della Commissione
per l' autoriforma del Consiglio regionale, in una lettera inviata al
presidente della Giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti e, per conoscenza,
al presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele. ''Nel corso dei
contatti intercorsi con gli organismi centrali dello Stato sulle questioni
relative alla possibilita' per le Regioni di dotarsi di una propria
legge elettorale - ha scritto Naccarato - e' stata piu' volte rilevata
la necessita' di istituire un ufficio elettorale regionale, quale qualificato
interfaccia degli organismi ministeriali, per la diretta gestione delle
incombenze del procedimento elettorale ormai di competenza regionale.
So che gia' e' alla sua attenzione perche' il tema e' gia' stato sollevato
in sede di Conferenza Stato Regioni - ha aggiunto Naccarato nella lettera
- tuttavia ritengo doveroso richiamare ancora la sua attenzione sull'
esigenza di insediare al piu' presto presso la Giunta regionale una
qualificata struttura organizzativa esclusivamente dedicata a cio',
anche indipendentemente dalle conclusioni cui perverra' il Consiglio
regionale sulla nuova legge elettorale, in quanto un raccordo con gli
organismi statali sara' comunque necessario gia' a partire dalle elezioni
del 2005''. ''Ecco perche' - ha concluso Naccarato - considero ineludibile
che la Regione si attrezzi per assumere d' ora in avanti le responsabilita'
di gestire man mano direttamente le proprie elezioni''.
Oliverio
incontra la stampa per gli auguri di capodanno
30/12
Ha voluto un brindisi al nuovo anno condiviso con i giornalisti, la
Giunta, il Presidente del Consiglio ed i Consiglieri , il Presidente
della Provincia di Cosenza, Oliverio, stamani nel salone di rappresentanza
dell’Amministrazione .
Un saluto augurale che si è esteso a tutti i cosentini ed i calabresi
per i quali l’onorevole Oliverio ha auspicato un 2005 davvero
nuovo, contrassegnato dall’impegno per una svolta che porti la
nostra regione ad un differente processo di crescita e sviluppo.
“ L’anno che abbiamo alle spalle- ha detto il Presidente
della Provincia- è stato segnato da avvenimenti importanti marcati
per lo più in negativo. E’ stato l’anno delle crisi
di interi settori. Per il prossimo futuro l’auspicio è
per la nascita di una consapevolezza forte verso una svolta che determini
opportunità reali di lavoro, una rete di servizi qualificati,
una sanità nuova per operatori ed utenti, una pace sociale solida
e radicata”.
“ Per nostro conto, lavoreremo per una Provincia che sia istituzione
autorevole, che continui a perseguire la solidarietà sperando
che il nostro intento di continuare in un’azione di governo larga,
aperta, incontri confronto e non posizioni pregiudiziali” ha riferito
ancora Mario Oliverio con riferimento alle polemiche recenti sollevate
da alcuni consiglieri.
“Il messaggio-scelta nel quale ci stiamo impegnando in questi
giorni, annunciato quale linea guida già dal nostro programma,
è quello di una cultura che contro le meschinità e le
piccolezze spezza l’individualismo, rompe le mura di casa per
affermare la solidarietà, che mai da parte nostra sarà
semplice carità” ha sottolineato ancora il Presidente il
quale ha ribadito di voler stare totalmente al fianco delle aree di
sofferenza e disagio, rivolgendosi direttamente a quanti hanno bisogno.
Un pensiero sentito e commosso, al termine dell’incontro è
stato riservato ai conterranei lontani ed al Sindaco di Rende, Sandro
Principe, al quale l’onorevole Oliverio ha augurato un immediato
ritorno alla politica ed alla scena attiva in Calabria.
(il
video)
Auguri
piccanti per le feste. Li propone l’Accademia del peperoncino
30/12 Auguri piccanti per Natale e Capodanno: e' l'
ultima idea dell' Accademia del peperoncino che, in collaborazione con
il ''Club di prodotto Riviera dei cedri'' e la ''Pro Loco Diamante e
Cirella'', ha promosso una serie iniziative a tema. La prima - e' scritto
in un comunicato - e' una confezione di grappa piccante avvolta in un
elegante contenitore che ricorda quelli utilizzati per i profumi piu'
ricercati. Nella bottiglietta, realizzata col ''Club di prodotto Riviera
dei cedri'', e' contenuto un peperoncino calabrese selezionato dall'
Universita' di Pisa e un erogatore spray per mille usi: dall' aromatizzazione
dei sigari, alla correzione del caffe' e all' insaporimento delle ostriche.
Assieme alla ''Pro-Loco Diamante e Cirella'', invece, lo scenografo
Eugenio Magurno nella piazza XI Febbraio, ha allestito un albero di
Natale sormontato da un peperoncino gigante luminoso. Inoltre, sono
state prodotte due cartoline di auguri una per Natale e l' altra per
Capodanno disegnate dai vignettisti Talarico e Passepartout. ''La grappa-spray
- e' scritto nel comunicato - e' stata presentata con grandissimo successo
a un gruppo di giornalisti italiani ed esteri che fra Natale e Capodanno
sono venuti in visita in riviera. Nei prossimi giorni il prodotto verra'
distribuito a tutti i soci, soprattutto bar e ristoranti, del 'Club
Riviera dei cedri'''.
Individuato
il sito dove verrà costruito il nuovo Tribunale di Castrovillari
30/12 Il Comune di Castrovillari ha deciso il sito
per la costruzione del nuovo Tribunale. Il Consiglio Comunale ha infatti
approvato il progetto definitivo per la costruzione del nuovo Palazzo
di Giustizia in variante al Piano regolatore generale e la rimodulazione
dell' area che ospitera' l' opera. ''Una giornata storica ed importante
per la citta' - ha detto il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta
- che doveva vedere uniti tutti per come era stata seguita lo stesso
iter che ha visto dei passaggi dovuti per ottenere il finanziamento
come avere immediatamente un progetto definito ed un sito. Non a caso
il finanziamento lo abbiamo ottenuto sul sito della Petrosa, pur sapendo,
come avevamo detto di verificarlo e che l' avremmo dovuto cambiare''.
La nuova area, dove sorgera' il nuovo Tribunale, che il Comune intende
acquisire a titolo bonario transitivo, senza procedimento espropriativo
ed al costo di 9 euro al metro quadro (contestato fortemente dall' opposizione
che ritiene l' area ancora configurata come agricola ma che l' Amministrazione,
dopo una transizione, intende pagare anche per il fatto che l' insediamento
con il nuovo Tribunale cambia destinazione), si estende su 35mila metri
quadri vicino alla zona Torre dei Monaci, tra via Muraca e la via cosiddetta
dei Moranesi, facendo angolo con via Palanuda in adiacenza alla zona
di espansione dell' abitato di Castrovillari, per la maggioranza in
area piu' distante da quella scelta dalla passata Amministrazione e
per il centro sinistra invece, coincidente. La proposta di deliberazione
e' passata all' unanimita' dei presenti (An, Udc, Progetto Calabria-Udc
e Nuovo Psi; erano assenti Enzo Rummolo perche' consulente di tutti
i soggetti interessati nella trattativa con l' Amministrazione e Antonio
Scoditti). Il centrosinistra ha spiegato attraverso Antonello Pompilio
(e con gli interventi di Piero Vico, Franco Fortunato, Antonio Morelli
e Giovanni Donato) la sua posizione a partire dal fatto che i rilievi
di legittimita' formulati non gli consente, allo stato, di esprimere
un voto sulla proposta di variante. Il Consiglio comunale su proposta
del Presidente, Nunzio Masotina, prima di affrontare il punto sul nuovo
Tribunale ha osservato un minuto di raccoglimento per le migliaia di
vittime in Indonesia, sempre su proposta del presidente ha espresso
apprezzamento al dr. Leonardo D'amato , ex consigliere di Rifondazione,
per essere stato da volontario a Kabul .
Un
fulmine colpisce il campanile di Longobucco. Crolla parte della copertura
30/12 Un fulmine ha colpito questa notte, poco dopo
le quattro, la torre campanaria della chiesa matrice di Longobucco,
facendo crollare la parte superiore del monumento simbolo della cittadina
e provocando danni alla struttura del campanile ed a numerose abitazioni
della zona. Anche alcune automobili, parcheggiate sino ad una distanza
di trecento metri dal campanile, sono state danneggiate. Per fortuna
il fulmine è caduto in un ora in cui non vi erano passanti. I
vigili del fuoco di Rossano, intervenuti, hanno compiendo accertamenti
e verifiche di stabilita' nelle abitazioni che sono state danneggiate.
La torre campanaria di Longobucco, realizzata in stile romanico-normanna,
e' stata costruita nel 1100. Nel 1991 erano stati realizzati dei lavori
di consolidamento attraverso un finanziamento regionale di circa 100
milioni di vecchie lire. Secondo il progettista e direttore delle opere
di consolidamento, l'architetto Giuseppe Godino, nel corso dei lavori,
sulla torre campanaria, non fu installato il parafulmine. La cittadina
di Longobucco, ed il comprensorio, sono da alcuni giorni nella morsa
del maltempo, con vento e neve. Il sindaco, Emanuele De Simone, ha informato
della situazione tutte le autorita' competenti, alle quali ha chiesto
interventi urgenti.
Confcommercio
di Reggio chiede la sospensione delle feste per destinare i fondi alle
vittime del sud-asia
30/12 Sospendere qualsiasi manifestazione legata ai
festeggiamenti per il nuovo anno: e' quanto chiede alla Regione, ma
anche alla Provincia e al Comune di Reggio, la Confcommercio provinciale
che, in una nota, invita le stesse amministrazioni a devolvere i fondi
pubblici previsti per le celebrazioni a favore delle popolazioni dei
Paesi del Sud est asiatico colpiti dal maremoto. ''Auspichiamo - prosegue
la nota - che anche il presidente della Provincia di Reggio, se convinto
di tale nostra sollecitazione, estenda l' invito, a regolarsi parimenti,
a tutti i Sindaci del territorio''. L' associazione inoltre, ''invita
gli organizzatori di cenoni, serate danzanti e veglioni per la notte
di San Silvestro, a volere contenere il livello delle musiche e a promuovere,
all'interno dei propri locali, un minuto di riflessione su un cataclisma
immane che ha colpito milioni di nostri fratelli''. Confcommercio, nella
nota, smentisce di avere dato vita ad una raccolta di fondi di solidarieta'
e diffida chiunque all' utilizzo di nome e marchio dell' organizzazione
per chiedere denaro o altro per le vittime del terremoto.
Il
Comune di Gioiosa sospende i festeggiamenti di Capodanno
30/12 L' Amministrazione comunale di Gioiosa Jonica,
in segno di lutto e di solidarieta' per la catastrofe avvenuta nel sud
est asiatico, ha annullato i festeggiamenti previsti per la notte di
Capodanno e il concerto bandistico che si sarebbe dovuto tenere il primo
di gennaio. ''Le somme destinate ai festeggiamenti - afferma il sindaco
Giuseppe Tarzia - saranno devolute in aiuti verso le popolazioni colpite
dalla tragedia. L' invito rivolto ai cittadini e' quello di continuare
a contribuire alla raccolta di fondi nei modi resi noti dai mezzi di
comunicazione''.
Acri
(Legautonomie) “Gli enti locali deliberino aiuti a sostegno delle
popolazioni del sudest asiatico”
30/12 Un invito a tutte le amministrazioni locali calabresi
per deliberare un contributo economico a sostegno delle popolazioni
del sud est asiatico colpite dal recente maremoto viene rivolto da Antonio
Acri, presidente di Legautonomie Calabria. Il presidente dell' associazione
autonomista sollecita, in una nota, tutte le amministrazioni locali
calabresi, in particolare gli esecutivi, ad adoperarsi concretamente
deliberando aiuti economici. Inoltre, Acri si rivolge ai presidenti
dei consigli sollecitando la convocazione, in via d' urgenza, delle
assemblee elettive, adoperandosi affinche' il gettone di presenza dei
consiglieri, o una parte dell'indennita' mensile, sia devoluta alle
popolazioni del sud est asiatico. ''Legautonomie Calabria - conclude
Acri - invita inoltre gli enti locali a studiare le modalita' per mettere
a disposizioni, tramite le aziende o le societa' controllate dei diversi
servizi pubblici locali, risorse conoscenze e competenze per aiutare
le popolazioni colpite da una cosi' tragica calamita' naturale''.
Cinquantamila
euro alle popolazioni colpite dal maremoto dalla Presidenza del Consiglio
regionale
31/12 Un gesto di solidarietà per le vittime
e le popolazioni colpite dal disastroso maremoto nel Sud-est asiatico.
Se ne fa interprete l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale
della Calabria, destinando 50.000 euro alla Croce Rossa Italiana come
sostegno nei confronti delle migliaia e migliaia di persone rimaste
coinvolte nella immane catastrofe epocale del Sud-est asiatico. A darne
notizia è il presidente della massima assemblea legislativa calabrese,
Luigi Fedele, che ha proposto all’Ufficio di Presidenza l’iniziativa:
“La delibera è stata approvata ieri, all’unanimità-
dice Fedele-, trovando il pieno consenso degli altri colleghi. Questo
dimostra ancora una volta che c’è un sentire comune rispetto
ad una tragedia, come questa che ha devastato il Sud est asiatico, che
lascia profondo dolore in ognuno di noi. E devo dire che sia il commissario
provinciale, dott. Annibale Musitano, che il commissario straordinario
nazionale, avvocato Maurizio Scelli hanno ringraziato, dicendosi colpiti
da questo gesto”.
Fedele prosegue così: “Credo di aver interpretato il pensiero
e lo spirito di tutti calabresi che da soli non stanno facendo mancare
il loro contributo e che in questo momento esprimono cordoglio per le
vittime, ed in particolare per quelle italiane e certamente non possono
dimenticare chi in questo momento ha perso quel poco che aveva. Considerata
la vastità della tragedia, il nostro non è e non può
essere che un piccolo gesto, ma fortemente impregnato di quel focolaio
di solidarietà che alberga nel cuore di tutti i calabresi. All’opera
umanitaria e di alta professionalità della Croce Rossa Italiana,
sempre a fianco dei più deboli e dei sofferenti negli angoli
più sperduti del mondo, alla sua immagine italiana di perfetta
efficienza, che, per la verità, accomuna altre organizzazioni
che operano in questo campo, affidiamo il compito di fare arrivare in
questi Paesi e ai nostri connazionali questo gesto di speranza e solidarietà”.
Partecipato
convegno sui trasporti a Lago
30/12 Un moderno sistema di trasporti e un’efficiente
rete viaria costituiscono uno dei prerequisiti necessari di ogni intervento
finalizzato ad attivare processi di sviluppo e di crescita economica
del territorio. Su questo tema l’Amministrazione comunale di Lago,
presieduta dal Sindaco Vittorio Cupelli, d’intesa con il Consigliere
provinciale Elio Filice, che ha coordinato i lavori, ha organizzato
un affollato convegno al quale hanno partecipato esponenti qualificati
delle istituzioni politiche e dell’imprenditoria locale, nonché
numerosissimi cittadini che hanno riempito la pur capace e accogliente
sala consiliare del Municipio.
Il Sindaco Cupelli, dopo il saluto rituale, ha relazionato sulle condizioni
precarie della strada Lago–Amantea e del trasporto locale, facendosi
tra l’altro interprete del disagio degli abitanti delle frazioni
di Margi e di Terrati, costretti a subire i gravi inconvenienti causati
dallo stato di trascuratezza della vecchia strada Amantea – Lago
e dalla circolazione di mezzi pesanti che mette in pericolo la stabilità
delle stesse abitazioni.
Nel corso del dibattito sono poi intervenuti il parlamentare di An,
Roberto Caruso, l’assessore provinciale ai Trasporti Arturo Riccetti,
l’avv. Carmine Bruni, il consigliere regionale Mario Pirillo,
i sindaci di Fiumefreddo, Domanico e Amantea, il consigliere provinciale
Francesco Tonnara e l’ex sindaco di Aiello, Franco Iacucci
Il consigliere provinciale Mario Giordano, già sindaco di Mendicino,
ha sostenuto la necessità di esaminare il problema del collegamento
tra Cosenza ed Amantea in riferimento ai processi di svuotamento che
interessano la città di Cosenza e alla necessità di uno
svincolo autostradale a sud della città capoluogo.
Ha quindi preso la parola il Presidente della Provincia, on. Mario Oliverio,
il quale ha ricordato gli atti assunti dalla precedente giunta provinciale
e si è soffermato su talune incongruenze che si sono verificate,
a seguito della normativa sul decentramento amministrativo, nel passaggio
delle competenze dall’Anas alla Regione e da questa alla Provincia.
Quest’ultima, per vincoli oggettivi di bilancio, non possiede
le disponibilità finanziarie che sono necessarie ad affrontare
in modo radicale la complessa problematica. Tuttavia, ha aggiunto il
presidente Oliverio, occorre agire con realismo e concretezza, evitando
il rischio delle richieste spropositate e degli interventi di facciata.
La strada Amantea – Cosenza deve essere inserita nell’ottica
più vasta di una rivisitazione del sistema stradale e del trasporti
della Regione Calabria,e quindi superando le tentazioni del municipalismo,
e, in tale logica, la Provincia di Cosenza si sente attivamente impegnata
alla risoluzione del problema.
Ha concluso i lavori il Vice-Ministro alle infrastrutture, on. Mario
Tassone il quale, con riferimento al tema in discussione, ha assicurato
il suo pronto e qualificato intervento, sollecitando, tuttavia, la formazione
di un Comitato rappresentativo degli interessi e delle istituzioni coinvolti,
del quale faccia parte necessariamente la Regione Calabria, impegnandosi
ad organizzare un incontro istituzionale a Roma , con i responsabili
dell’Anas, nel prossimo mese di gennaio.
A
Campana, la madre faceva prostituire la figlia minore: condannata a
5 anni e sei mesi
30/12 E’ stata condannata a 5 anni e 6 mesi di
carcere per avere costretto la figlia di appena 15 anni, V.D., che oggi
ne ha 23, a subire le attenzioni sessuali da uomini che come loro risiedevano
a Campana, piccolo centro della Sila greca cosentina. Una squallida
storia di pedopornografia su cui nella seconda meta' degli anni Novanta
aveva acceso i riflettori la Procura della Repubblica di Rossano. Gli
episodi risalgono al luglio del 1996. In primo grado L.S., 51 anni,
era stata condannata a 5 anni per violenza sessuale continuata in concorso,
e tentata violenza sessuale in concorso. Ma la Procura rossanese aveva
presentato appello. La Corte d'assise d'appello di Catanzaro ha ora
inasprito la condanna aumentandola a 5 anni e 6 mesi ed aggiungendo
l'interdizione perpetua da pubblici uffici . La donna e' stata condannata
anche alle pene accessorie dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici,
della decadenza della potesta' genitoriale e dell'interdizione dall'esercizio
della tutela e della curatela perpetua. L.S. e' stata rinchiusa nel
carcere di Castrovillari.
Per
vento forte chiusa la A/3 tra Sibari e Campotenese
30/12 E' stata chiusa alle 16 la carreggiata nord dell'
autostrada Salerno-Reggio Calabria tra Morano e Sibari a causa delle
forti raffiche di vento che stanno spazzando da alcune ore il tratto
cosentino dell' autostrada. Gli automobilisti vengono fatti uscire allo
svincolo di Morano e deviati sulla strada statale 19, per poi rientrare
sull' A/3 allo svincolo di Sibari. Il provvedimento e' stato deciso
dalla Sala operativa congiunta Anas-Polstrada di Cosenza che gia' in
mattinata aveva disposto il divieto al transito sull' autostrada per
telati, furgonati e veicoli trainanti roulotte a causa del maltempo.
Secondo l' Anas, in ogni caso, nonostante il maltempo e nonostante gli
elevati volumi di traffico, superiori alla norma (con punte di 1.500
veicoli-ora nel tratto salernitano), sia nel periodo natalizio sia in
questi due giorni di esodo di Capodanno, la circolazione sull' A/3 e'
stata fluida in direzione sud e in direzione nord, anche in corrispondenza
dei cantieri di lavoro presenti nell' area campana e nell' area cosentina.
la Società stradale ha allertato le sue 60 squadre di sorveglianza
e di pronto intervento. Il traffico sull’intera autostrada A3,
Salerno-Reggio Calabria, è comunque scorrevole, in entrambe le
direzioni di marcia. Una parte dei vacanzieri ha cominciato il rientro.
Infatti nel tratto campano della A3 alle ore 11,30 si sono registrati
flussi di traffico di circa 1300 veicoli sia in direzione sud che in
direzione nord. Meno intenso il traffico nell’area lucana e calabrese.E’
previsto un intensificarsi del traffico dal primo pomeriggio di oggi.
L’Anas ricorda anche agli automobilisti che possono Informarsi
sulla viabilità e sul traffico telefonando al call center ( Numero
Verde 800 290 092) o collegandosi ai siti Anas www.stradeanas.it e www.infoanas.it
.
Il
10 gennaio si riunisce la La Giunta delle Elezioni sull’incompatibilità
dell’ass. Grimaldi
30/12 Si riunirà lunedì 10 gennaio prossimo
alle ore 12.00 la Giunta delle Elezioni presieduta da Giuseppe Napoli.
Quattro i punti all’ordine del giorno. In primis, verranno esaminate
le condizioni di ineleggibilità e incompatibilità dell’assessore
esterno ai Lavori Pubblici di interesse regionale, Giovanni Grimaldi.
Successivamente l’organismo procederà alla convalida dell’elezione
del consigliere regionale Vincenzo Cesareo (gruppo Misto). Al terzo
punto all’ordine del giorno, la comunicazione del consigliere
Francesco Galati (Nuovo Psi) relativa alla richiesta di avvio della
procedura per la dichiarazione d’incompatibilità dell’assessore
esterno all’Urbanistica, Raffaele Mirigliani.
Nei giorni scorsi, il capogruppo del Nuovo Psi aveva inviato una missiva
al presidente della Giunta delle Elezioni, sollevando “la questione
d’incompatibilità tra la carica di assessore all’Urbanistica
e quella di presidente della Fondazione che gestisce il Polo oncologico
di Catanzaro”.
Non può escludersi che tra le varie ed eventuali questioni che
verranno sottoposte al vaglio dell’organismo, possa trovare ingresso
anche quella relativa alla “presunta incompatibilità dell’assessore
al Turismo, Industria e Artigianato, Giuseppe Gentile con la carica
di presidente della neocostituita società denominata Fincalabra
Investimenti Spa”. Anche quest’ultima questione farebbe
seguito alla recente interrogazione presentata dal capogruppo del Nuovo
Psi, al presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti.
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