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Notizie di Culto e ReligioneLamezia ricorda Vienna da Fuscaldo, la mamma di S.Francesco di Paola 10 mag 10 Donna modesta, umile, ritirata e soprattutto devota: Vienna da Fuscaldo, madre di San Francesco di Paola, e' stata una delle figure piu' importanti nell'educazione e nella formazione spirituale del Santo protettore della Calabria. E proprio a lei, il Soroptimist International di Lamezia Terme, insieme al Terz'Ordine dei Minimi, ha voluto dedicare un convegno, nel corso del quale e' stato proiettato il film realizzato dal regista Fabio Marra dedicato a questa donna. Nel corso dell'incontro, moderato dalla giornalista Luigina Pileggi, socia del Soroptimist lametino, la presidente del club service Sabrina Curcio ha spiegato come nel giorno della festa della mamma, il Soroptimist ha voluto ricordare una donna che pur appartenendo ad un lontano passato, puo' con il suo messaggio di semplicita' ed umilta' guidare il nostro attuale e spesso difficile cammino di donne e di mamme. "Una donna volitiva, determinata e al tempo stesso ubbidiente - ha aggiunto Sabrina Curcio - cresciuta nella rettitudine, amata e ben voluto capace di diventare figura fondamentale per la formazione spirituale del grande San Francesco di Paola". Curcio ha inoltre ricordato che il Soroptimist "e' un'associazione di donne impegnate negli affari e nelle professioni, donne che promuovono azioni e creano le opportunita' per lasciare il segno tangibile nella societa' civile all'interno della quale opera quotidianamente". Padre Vincenzo Arzente dell'Ordine dei minimi ha poi ripercorso le tappe piu' significative della vita di San Francesco di Paola, sintetizzando 91 anni, 5 giorni e poche ore della vita del santo, raccontando alcuni particolari sull'opera del francescano, a partire dal primo periodo vissuto come eremita, fino al viaggio in Francia. "Un uomo - ha spiegato padre Vincenzo - che ha lasciato un messaggio di fede, ma anche di impegno sociale e politico, con il suo interessamento alla vita quotidiana della gente. Un uomo che ha cercato anche di rinnovare la Chiesa e societa', senza pero' additare gli altri, vivendo nella penitenza, uno modo per poter arrivare alla liberazione dell'uomo". E' toccato poi a Teresa Paonessa, coordinatrice provinciale del Terz'Ordine dei Minimi di San Francesco, raccontare la vita e la personalita' della mamma di San Francesco. Mons. Marcianò sarà presente all’Ostensione della Sacra Sindone 09 apr 10 Sarà presente il 10 aprile, giorno dell’inaugurazione della ostensione della Sacra Sindone a Torino, anche S.E. Mons. Santo Marcianò , Arcivescovo di Rossano- Cariati, accompagnato da 35 pellegrini calabresi, fino al 12 aprile, organizzati per l‚occasione dall’A.I.C.S. di Siracusa (Divisione Turismo Sociale e Pellegrinaggi), con l‚ingresso alla visita della Sindone , previsto per i pellegrini di Rossano, alle ore 18,00 dell’11 aprile. “Sono significative per il nostro cammino di fede” -dichiara il capogruppo Don Franco Romano - “le parole di un teologo francese sul Mistero della vita, passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo: la Croce accoglie Gesù vivo e ce lo restituisce morto; la Sindone accoglie Gesù morto e ce lo restituisce vivo ! Ed è chiaro che vana sarebbe la nostra fede, come dice San Paolo, se non ci fosse la speranza di questa nostra Risurrezione in Cristo e con Cristo, nella consapevolezza di poter attingere sempre, fino all’ultimo minuto della nostra vita, alla Sua Infinita Misericordia”. Dalla Chiesa di Locri-Gerace l'essenza di bergamotto per la olio del crisma, a tutte le Diocesi italiane 18 mar 10 Anche quest’anno viene rinnovato il gesto del dono, a tutte le diocesi italiane, dell’essenza di bergamotto per profumare l’olio del Crisma il Giovedì Santo. La Chiesa di Locri-Gerace ha spedito alle altre 225 diocesi una boccetta con l’essenza di questo tipico prodotto della provincia reggina, offerto dal Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria. Nella lettera che ha accompagnato il dono, il vescovo, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, ha tra l’altro scritto: “possa essere segno di rafforzamento della comunione delle nostre Chiese di Calabria, con quelle di tutta Italia, all’indomani del nuovo Documento sul Mezzogiorno, che ha dichiarato la questione meridionale come questione condivisa da tutte le Chiese d’Italia”. Monsignor Morosini, augurando Buona Pasqua nella gioia del Signore risorto, ha rivolto l’invito alle Chiese consorelle, a pregare per le Chiese di Calabria e, in modo particolare, per la nostra di Locri-Gerace “affinché la nostra azione di evangelizzazione possa essere instancabile per raggiungere il cuore dei nostri fedeli e produrre così quel rinnovamento delle coscienze che solo potrà garantirci un futuro diverso”. Mons. Morosini "Le donne salvino la Calabria" 15 mar 10 Un appello alle donne perchè, nello svolgimento del loro particolare compito educativo, possano “recuperare i loro figli e i loro mariti a una cultura della legalità”. Lo rivolge dalle colonne dell’Osservatore Romano il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, “dopo che si è spento il clamore della festa dell’8 marzo”. “Mi rivolgo soprattutto a voi donne per chiedervi di non venire meno alla vostra missione - scrive il presule, in un testo letto ieri in tutte le parrocchie della diocesi - voi potete fare molto per un futuro più sereno e pacifico della Locride, perchè voi siete determinanti per il cambiamento del nostro territorio. La vostra forza sta nel fatto che potete incidere positivamente nella formazione delle coscienze degli uomini ai quali state accanto”. Voi - conclude il vescovo - potete recuperare tanti vostri mariti e figli alla legalità, all’osservanza della legge, al rispetto della persona e del lavoro altrui”. Morosini "Chiesa spesso timidia di fronte alla mafia" 09 mar 10 La Chiesa è stata “a volte troppo timida” di fronte alla mafia, ed è ora di scelte coraggiose per il Sud, per fare in modo che il documento della Cei sul Mezzogiorno non finisca sugli scaffali, come quello di 20 anni fa. Lo affermano tre vescovi del Mezzogiorno intervistati da Famiglia Cristiana. “Se dopo Pasqua nessuno ne parlerà, avremo fallito”, ha osservato il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, che teme una Chiesa “icona dell’antimafia”, che sollevi i singoli dalle proprie responsabilità. “Non siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda” anche nella Chiesa - ha aggiunto - e occorre riflettere “anche nelle nostre comunità” sul senso della “parola terribile” citata nel documento Cei sul Mezzogiorno: “collusione”. Insomma, servono segnali concreti, azioni dimostrative: “Ogni comunità - propone Mogavero - scelga un argomento in relazione alla situazione del proprio territorio e agisca: pizzo, usura, corruzione della politica, mafia devota che offre soldi per le feste popolari”. Essendo pronti a “pagare di persona”. Il vescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, quello che a Natale tolse i Re Magi dal presepe lasciando la scritta: “respinti alla frontiera” come immigrati clandestini, propone di “abolire ogni festa religiosa nei paesi dove si contano gli omicidi. Il sacro non basta per ritenersi a posto - dice - se poi nessuno denuncia e la cultura mafiosa è l’unica ammessa”. “La nostra gente deve tornare a essere protagonista, e di diventa protagonisti con il voto e con volti nuovi”, ha osservato il vescovo di Locri, mons. Giuseppe Morosini, e forse “bisognava essere più chiari, anche nelle responsabilità di una Chiesa a volte troppo timida”. “Ai politici bisogna dire: o ascoltate la nostra voce, o non vi votiamo più”. Il vescovo emerito di Acerra, monsignor Antonio Riboldi, ipotizza persino uno “sciopero elettorale” perché nel Mezzogiorno si dia un forte segnale di cambiamento, dopo che nel documento sul Sud la Cei aveva parlato di inadeguatezza della classe politica. “In 50 anni al Sud ho visto solo parole ed errori - dice Riboldi a Famiglia Cristiana -: fabbriche nate e morte, terreni agricoli devastati, turismo in abbandono. Le mafie hanno avuto terreno fertile, arato dallo Stato e da un sistema di corruzione e di collusione impostato con straordinaria efficacia”. Secondo mons. Riboldi, da sempre una delle voci più forti contro la criminalità organizzata, “bisogna tagliare i ponti, anche quelli tra le nostre chiese e la cultura mafiosa, che spesso dimostra di essere devota. Mai nessuno ha taglieggiato le mie chiese, ma non dappertutto accade”. Il vescovo emerito ritiene che per cambiare serve “più coraggio”. “La camorra domina i cuori e le menti - spiega -. Impedisce ai ragazzini di andare a scuola, perché è lei che li vuole educare”. Eppure, aggiunge, “tagliamo i fondi alla scuola”. Ricordando che “Cutolo sosteneva che la camorra è come Robin Hood: toglie ai ricchi per dare ai poveri”, mons. Riboldi sostiene che “se la scuola non contrasta questa cultura dell’illegalità come strumento di protezione sociale, non ci sarà futuro per il Sud e neppure per l’Italia”. E a questo punto, “se serve”, si dovrà fare anche uno “sciopero elettorale”. “I cristiani al Sud devono svegliarsi - ammonisce il vescovo -. Invece, oggi sono continuamente assistiti. Il Mezzogiorno non è l’Italia - conclude Riboldi -, oggi si può dire che è una zona annessa” Mons. Morosini scrive a Napolitano, Schifani e Fini "Cittadini sfiduciati per carenza servizi" 04 mar 10 Il vescovo di Locri- Gerace, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ha scritto una lettera al Capo dello Stato, ai presidenti delle camere ed al presidente del Consiglio, manifestando il disagio della sua comunità per il ridimensionamento di alcuni servizi, da quelli sanitari a quelli legati ai trasporti. “Mi rivolgo a Voi, - scrive - espressioni più alte dello Stato, con la semplicità e la fiducia di uomo di Chiesa, che nulla conta nell’apparato del potere politico ed economico, ma che ha l’ardire di poter far loro conoscere la voce del popolo, col quale vive a contatto continuo, in una terra, la Locride, della quale solo chi per tutto l’anno la percorre in lungo e in largo può conoscere la realtà, i problemi, le speranze non realizzate. Ho deciso di scrivere dopo l’ennesima delusione, vissuta dalla gente, in questi due anni di permanenza come Vescovo in questo territorio: delusi per l’accorpamento dell’Asl di Locri a quella di Reggio e delusi ancora per l’abolizione di alcuni treni a lunga percorrenza. All’indomani dell’omicidio Fortugno (2004) - ricorda - non sono mancate le analisi del territorio, la valutazione dei suoi problemi, le promesse e gli impegni: tutto puntualmente si ripete ogni anno nel rituale delle celebrazioni per commemorare la sua assurda morte. In questi anni certamente - sottolinea il presule - qualche intervento è stato fatto, soprattutto nell’azione repressiva della delinquenza organizzata, e siamo grati allo Stato, che è stato presente attraverso l’azione della Magistratura e delle forze di Polizia. Ma ora stiamo assistendo ad un graduale depauperamento del territorio, che rende difficile parlare di speranza, soprattutto ai giovani, e vanifica ogni esortazione ad avere fiducia nello Stato”. Il vescovo scrive che “i posti di lavoro non sono aumentati, anzi diminuiscono sempre più le possibilità di trovare lavoro sul territorio, mentre si assiste inesorabilmente all’esodo dei giovani laureati, i quali, frutto di sacrifici enormi da parte dei genitori, vanno ad arricchire le regioni del centro nord. I piccoli centri, abbandonati a se stessi per i tagli o la soppressione dei servizi essenziali, scuola e sanità, vanno lentamente scomparendo. Con la soppressione di questi servizi - continua - sembra quasi si vogliano esortare gli abitanti ad andar via dai loro paesi, perchè nessuno garantirà per il futuro condizioni per poterci vivere tranquilli”. “La conseguenza - avverte - sarebbe gravissima: a breve scadenza, prima della fine totale, nei piccoli centri rimarrebbero solo anziani, mentre si creerebbero gravi problemi nei centri costieri dove le famiglie giovani, quelle che restano sul posto, sarebbero costrette a trasferirsi: anzitutto il grave problema della casa, garantita nei centri di origine, e poi le difficoltà economiche che la permanenza nei piccoli paesi renderebbero meno gravi con la coltivazione dei piccoli appezzamenti di terreno. Senza considerare il degrado dell’ambiente non più abitato e la consegna dell’entroterra alla criminalità organizzata. Ma l’effetto più devastante sarebbe lo sradicamento culturale, psicologicamente pericoloso”. Mons. Morosini aggiunge che “la condizione delle strade è disastrosa. Il nuovo tracciato dell’ormai tristemente famosa 106 è una speranza che attende da anni e anni il suo compimento; intanto il vecchio tracciato diventa sempre più impraticabile. Quando piove in alcuni punti si formano allagamenti pericolosi. Nell’entroterra numerose strade sono al limite della loro identità di vie percorribili con automezzi: e sono le strade che, soprattutto d’inverno, devono percorrere gli abitanti per raggiungere la guardia medica o per accompagnare i bambini a scuola. Inoltre, certe strade degli stessi paesi costieri sono da terzo mondo: chi scrive ha percorso negli anni scorsi quelle strade e le può paragonare con le nostre. La linea ferroviaria jonica - prosegue - è indegna di una società che al nord si sta impegnando, dinanzi alla protesta di tanti cittadini, per attuare l’alta velocità. Dal 1 marzo sono stati soppressi ben 12 treni a lunga percorrenza”. Conclusa la Cec, i Vescovi "Cattolici partecipino al futuro politico della Calabria" 10 feb 10 Si è riunita a Reggio Calabria, al Seminario Arcivescovile “Pio XI”, la Conferenza Episcopale Calabra, i cui lavori, durati due giorni, si sono svolti sotto la presidenza di Sua Eccellenza Mons. Vittorio Luigi Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria- Bova. Erano presenti tutti i Vescovi diocesani e l’Arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, Mons. Antonio Cantisani. In apertura - si legge nel documento finale -Mons. Mondello ha espresso la solidarietà della CEC a Mons. Luciano Bux per quanto è accaduto a Rosarno, ringraziandolo per la testimonianza di cristiana solidarietà che la sua Chiesa da sempre ha dimostrato nei confronti degli immigrati. Sui fatti di Rosarno la CEC ha steso una nota già pubblicata. Uguale solidarietà è stata espressa a Mons. Cantafora per le intimidazioni ricevute. Considerando, inoltre, la difficoltà che attraversano gli operai del Porto di Gioia Tauro, che stanno lottando per difendere il loro posto di lavoro, i Vescovi della Calabria esprimono vicinanza umana e spirituale a loro e alle loro famiglie. I vescovi “si rivolgono, inoltre, alle autorità competenti perchè intervengano con tempestività ed efficacia. Non possono tacere, però, l’amarezza che - come Vescovi del Sud - provano nel rilevare una carenza di politica lungimirante, che eviti al Sud di trovarsi sempre in difficoltà: Fiat di Termini Imerese, Porto di Gioia Tauro, Alcoa della Sardegna. Si augurano che i buoni propositi di rilancio dello sviluppo del Sud, che vengono ripetutamente espressi, possano trovare finalmente concreta attuazione”. I Vescovi presenti sono stati informati, in seguito, dell’ultima riunione del Consiglio Permanente della CEI. L’Arcivescovo presidente ha offerto anzitutto un excursus sul discorso del Cardinale Presidente, mettendo in evidenza alcuni punti salienti, soprattutto il desiderio espresso di avere una nuova generazione di cattolici impegnati in politica. Ha poi informato sul tema del lavoro pastorale della CEI per il prossimo decennio relativo alla sfida educativa. Le linee direttive verranno consegnate a tutti i Vescovi, dopo il prossimo Consiglio Permanente, per essere approvate a maggio nel corso dell’Assemblea Generale della CEI. Ha offerto, poi, notizie circa il documento sul Mezzogiorno, che avrà come titolo: Per un paese solidale: Chiesa italiana e mezzogiorno. Esso è ancora in fase di perfezionamento. Si spera di poterlo rendere noto alla fine di questo mese di febbraio. Mons. Mondello ha, infine, riferito che nel Consiglio Permanente si è discusso della Terza Edizione del Messale Romano in lingua italiana e dell’organizzazione territoriale in Italia della Chiesa italo-albanese. I Vescovi si augurano che vada in porto questo progetto, che appoggiano in pieno. Sull’introduzione del Presidente si è sviluppato il dibattito. Mons. Bux ha offerto la sua lettura dei fatti di Rosarno, e ha confidato i suoi timori su ciò che potrebbe accadere a Gioia Tauro, dove sono a rischio 450 posti di lavoro: se non si interviene con una politica accorta il rischio sarà ancora maggiore. Mons. Vincenzo Bertolone - continua il documento - ha presentato la bozza della lettera da inviare ai sacerdoti in occasione dell’Anno sacerdotale. Mons. Morosini ha riferito sulla preparazione del Convegno di Pastorale Giovanile da celebrarsi ad ottobre del 2011. I Vescovi hanno espresso il loro placet dando dei suggerimenti. Mons. Milito ha informato sul lavoro che sta svolgendo per ordinare l’archivio della CEC, presentando anche il piano economico per il relativo arredo. P. Vitaliano Rogolino ha esposto le difficoltà nelle quali si trova nello svolgimento del suo lavoro di Direttore Regionale dell’Apostolato della Preghiera. I Vescovi lo hanno sostenuto nel suo impegno ed incoraggiato ad andare avanti. Don Franco Romano, Delegato Regionale della Federazione Italiana degli Esercizi Spirituali, ha sollecitato la riunione di tutti i delegati diocesani per rilanciare questa attività formativa, facendo il censimento di tutte le case di spiritualità presenti nelle varie Diocesi. I Vescovi hanno, anche, incoraggiato il proseguimento del lavoro di Calabria Ecclesia Magazine. Mons. Bertolone ha riferito sulla preparazione dell’incontro annuale dei seminaristi, previsto per il 20-22 settembre a Cetraro. Non appena saranno scelti i relatori, verrà presentato ai Vescovi l’intero programma. La dott.ssa Paola Pellicanò ha informato sulla Scuola Regionale di Formazione per Educatori alla sessualità e all’amore e per gl’Insegnanti del metodo Billings. Mons. Marcianò e Don Pino Straface del CER hanno riferito sui lavori del Convegno Ecclesiale di Le Castella e sugli incontri avuti per studiare come tradurre in scelte pastorali i suggerimenti dati. È stato letto e approvato, in seguito, il bilancio del CER. Il Rettore del Seminario Maggiore di Catanzaro ha informato circa la situazione del “S. Pio X” e il Direttore dell’Istituto Teologico ha presentato il bilancio preventivo dello stesso Istituto. Su entrambi gli argomenti i Vescovi hanno espresso i loro suggerimenti. In merito alle prossime elezioni regionali, i Vescovi “hanno incoraggiato i cattolici a prendere parte attiva alla costruzione del futuro della nostra Regione, decidendo in coscienza sul suo bene oggettivo, cercato alla luce dei principi cristiani”. I Vescovi, al termine, hanno proceduto ad alcune nomine e conferme: le avvocatesse Orlandina Cuccumato e Giuseppina Teti, entrambe della Diocesi di Catanzaro- Squillace, sono state iscritte all’Albo Patroni abilitati del Tribunale Ecclesiastico Regionale; Angela Araniti di Reggio Calabria e Angelo Michele Mazza di Cosenza incaricati regionali della FUCI; Don Luigi Cannizzo di Reggio Calabria assistente regionale della FUCI; Don Girolamo Ronzoni, della Diocesi di Crotone, Delegato Regionale per la pastorale sociale e del lavoro. Con la partecipazione all’Inaugurazione del Tribunale Ecclesiastico Regionale, i Vescovi hanno concluso la loro Assemblea invernale. A Paola le celebrazioni per il centenario del Beato Nicola 02 feb 10 Il 3 febbraio a Paola (CS) si concludono le celebrazioni per il III Centenario della morte del Beato Nicola Saggio da Longobardi, morto a Roma il 3 febbraio 1709. Era un semplice frate oblato (1650-1709), vissuto per molti anni nel convento di S. Francesco di Paola a Roma, ove da portinaio esercitò in grado eroico la carità per i poveri. Fatto particolare, i pochi resti del suo corpo dopo tre secoli ritorneranno definitivamente in Calabria e saranno posti alla venerazione dei fedeli nella cripta della nuova chiesa del Santuario di Paola. Ala cerimonia di chiusura interverrà il card. Lluis Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona, che alle ore il 16 riceverà le reliquie e successivamente alle ore 17 presiederà la solenne concelebrazione nella nuova chiesa del Santuario di Paola. Giovedì 21 inaugurazione anno accademico dello Studio Teologico cosentino 20 gen 10 Con la Lectio Magistralis del Rev.do Sac. Severino Dianich, diocente di teologia e vicario episcopale per la pastorale della cultura della dicoesi di Pisa, giovedì 21 gennaio 2010, alle ore 18, nell’Auditorium Giovanni Paolo II del Seminario di Rende, si inaugurerà il nuovo anno accedemico dell’Istituto Teologico Cosentino “Redemptoris Custos”. Il tema della della Lectio Magistralis è: “Forma ecclesiae. Il sacro nella città contemporanea” e sarà introdotta dal saluto del rettore del Seminario maggiore Don Mario Corraro, dal direttore dell’Istituto Teologico Cosentinodon Antonio Bartucci. Le conclusioni saranno dell’Arcivescovo monsignor Salvatore Nunnari, Moderatore dell’Istituto Teologico cosentino; seguirà una esecuzione musicale a cura del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza. Alle 17.30 sarà inaugurata dall’Arcivescovo la nuova sala lettura dedicata allo scomparso rettore “monsignor Vincenzo Mascaro” che ha donato la sua ampia biblioteca al Seminario cosentino. Scuola di formazione socio politica dell’Ufficio pastorale di Cosenza 19 gen 10 L’Ufficio della Pastorale Sociale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano propone il secondo anno della Scuola di Formazione all’impegno socio-politico. L’obiettivo è quello di acquisire conoscenze per crescere sul versante delle motivazioni nei diversi ambiti di vita familiare, sociale e professionale. Le tematiche, in continuità con quelle trattate nel primo anno, avranno come riferimento i documenti del magistero e i suggerimenti offerti dal comitato organizzatore della prossima settimana sociale che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre c.a. Gli incontri si terranno nel Seminario Cosentino in Rende dalle ore 17,30 alle ore 19,30 secondo il calendario seguente. MESE DI FEBBRAIO 08.02.2010 MESE DI MARZO 01.03.2010 MESE DI APRILE 12.04.2010 Ai docenti di religione che frequenteranno almeno 4 dei sette incontri previsti, sarà rilasciato l’attestato che darà diritto all’asse- gnazione di un punto nell’elenco graduato. Mons. Mamberti in visita al Santuario di Paola 16 gen 10 Visita di Mons. Dominique Mamberti al Santuario di Paola. L'alto prelato, originario della Corsica, riveste in seno alla Segreteria di Stato l'ufficio di Segretario per i Rapporti con gli Stati, equivalente al nostro ministro degli esteri, e da lui dipendono tutte le nunziature sparse nel mondo. Attualmente la Santa Sede intrattiene relazioni diplomatiche con 178 Stati. L'ultima, in ordine di tempo (9 dicembre), ad avere allacciato rapporti diplomatici con lo Stato Vaticano è stata la Federazione Russa. Accogliendo l'invito rivoltogli dalla Comunità del Santuario, per il francese mons. Mamberti sarà un ritorno nella cittadina tirrenica ove era già stato in visita privata nella scorsa estate. Imponenti i preparativi per accogliere l'illustre ospite. Nel pomeriggio di sabato 16 gennaio alle 17 sarà ricevuto ufficialmente dal Sindaco nella Casa Comunale. Seguirà la visita alla Casa Natale del Santo e, tempo permettendo, ad alcuni presepi artistici. Domenica 17 gennaio, in occasione della festa della Madonna del Miracolo, compatrona di Paola, presiederà alle 17 un solenne pontificale, al quale insieme al neo prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, alla sua prima visita al Santuario di Paola, parteciperanno pure il Presidente della Giunta Regionale Loiero ed il Presidente della Provincia Oliverio. Lunedì è previsto il rientro in Vaticano. A Trebisacce terzo convegno diocesano sulla Chiesa del terzo millennio 20 nov 09 «Non possiamo tacere anche se così ci dicono. Viviamo in questo mondo e quindi in questo mondo vogliamo dire la nostra. Ma non possiamo solo annunciare, dobbiamo testimoniare». Monsignor Rino Fisichella ha aperto stamattina, alla presenza di oltre seicento persone tra sacerdoti, operatori pastorali e laici (presenti in sala, tra gli altri, anche i sindaci di Cassano, Trebisacce ed Oriolo ed il consigliere provinciale Franco Mundo) il convegno “La Chiesa che vorrei”, organizzato dalla Diocesi di Cassano all’Ionio al Miramare Hotel Palace di Trebisacce. Il rettore dell’università Lateranense, nonché presidente della Pontificia accademia per la Vita, ha preso la parola subito dopo la presentazione del vescovo cassanese monsignor, Vincenzo Bertolone, che ha indicato il sentiero sul quale camminerà la “duegiorni” che continuerà domani. «Il punto di partenza – ha sottolineato monsignor Bertolone - non può che essere la coscienza religiosa dei calabresi, i quali conservano ancora sia il senso della verità, sia la coscienza del bene. La Chiesa, specie quella diocesana, è tenuta a condurre i credenti alla verità tutta intera ed alla Parola sempre viva di Cristo, mediante una prassi pastorale che parli di Dio e dell’amore che Egli ha manifestato. Su tali basi deve poggiare la Chiesa del futuro, alla cui costruzione tutti sono chiamati a collaborare. Una Chiesa ricolma di dolcezza e tenerezza, umile nella sua semplicità; una Chiesa unita e gioiosa, in cui non esistano particolarità ed in cui alla logica del dominium mundi subentri quella del servitium mundi. Questi aneliti correrebbero il rischio di restare lettera morta se il progetto di una Chiesa diversa, migliore, propositiva ed accogliente non decollasse dalla parrocchia, casa di Dio tra le case degli uomini». Anche il pastore della Chiesa cassanese ha sottolineato l’importanza fondamentale della testimonianza. È seguito l’intervento del vescovo di Frascati, monsignor Raffaello Martinelli, il quale ha ancorato la fede e la quotidianità cattolica a Cristo: «Già è risuonato lo slogan ‘Cristo sì, Chiesa no’. Non c’è confusione, né separazione e contrapposizione tra Cristo e la Chiesa. La Chiesa che vorrei – ha aggiunto il Presule, affrontando il tema centrale del convegno – è quella che vuole Lui. Se si separasse Cristo dalla Chiesa si avrebbe un Gesù di fantasia. Oltre che falsificare la missione di Cristo si falsificherebbe anche la figura stessa della Chiesa». La terza relazione della mattinata è stata affidata alla docente di Sacra scrittura del pontificio ateneo “Sant’Anselmo” di Roma, Marinella Perroni, la quale s’è affidata alla parabola del granello di senape come simbolo della comunità di Dio piantata dal Signore, popolo di Dio rinnovato che diventerà una grande pianta. «La minoranza dei discepoli – ha sottolineato – diventa un grande albero dove possono nidificare gli uccelli». Infine, s’è interrogata su quanto riusciamo a essere, come comunità cristiana, testimoni di questo stile. De “La Chiesa primizia del Regno, guardando a Maria come suo membro eminente” ha parlato don Fortunato Morrone, docente dell’Istituto teologico calabro di Catanzaro. «Riflettendo su Maria, sul suo stile di vita e sul suo destino segnato radicalmente dalla Grazia, si riesce a comprendere cosa sia la Chiesa più in profondità che non attraverso concetti puramente astratti. Manifestando concretamente alla Chiesa la sua natura, la Vergine di Nazareth mostra ai credenti la loro vocazione radicale: essere in Cristo per la forza dello Spirito Imago Dei nel quotidiano dell’esistenza perché il mondo creda che Dio è Padre e si prende cura dei suoi figli». La mattinata di lavoro è stata conclusa dalla Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Reggio Calabria e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Vittorio Mondello. Domani il convegno riprenderà alle 8.30 con la relazione del docente della Pontificia università urbaniana, Carmelo Dotolo. Sono previsti, tra gli altri, gli interventi del vescovo ausiliare di Milano, mons. Franco Giulio Brambilla; del sottosegretario del pontificio consiglio per i laici, Guzman Carriquiry; del responsabile nazionale del Rinnovamento nello spirito, Salvatore Martinez. Alle 12.15 è prevista la Santa Messa che sarà presieduta dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari. Le conclusioni saranno affidate al vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio, monsignor Vincenzo Bertolone. Sabato 17 apertura Anno Pastorale Diocesi di Cassano allo Ionio 16 ott 09 Sarà aperto sabato 17 ottobre il nuovo Anno Pastorale della Diocesi di Cassano Ionio. L’evento sarà suggellato dalla solenne celebrazione della Santa Messa tra le navate della Chiesa Cattedrale, con inizio fissato alle 18. Ad officiare il rito, insieme al Clero diocesano e di fronte ai fedeli provenienti dai ventuno paesi della millenaria Diocesi cassanese, il vescovo, monsignor Vincenzo Bertolone. Nel corso della celebrazione, il Presule traccerà le linee guida dell’azione della Chiesa locale per i prossimi dodici mesi, illustrando le novità in cantiere ed annunciando, tra l’altro, l’avvio (previsto nel febbraio del 2010) della Sua prima visita pastorale alle 47 parrocchie ed a tutte le comunità cristiane della Diocesi. Spazio sarà riservato anche alla terza lettera pastorale data alle stampe da monsignor Bertolone (i cui contenuti saranno ufficialmente resi noti l’11 dicembre a Castrovillari), nonché agli eventi promossi in occasione dell’anno sacerdotale, tra i quali rientrano un pellegrinaggio ad Ars sulle orme di san Giovanni Maria Vianney, e percorsi catechetici finalizzati all’aggiornamento ed alla formazione dei sacerdoti e dei laici impegnati nell’ambito delle parrocchie e dei movimenti e gruppi ecclesiali. Altrettanto rilievo sarà riservato al convegno diocesano sul tema “La Chiesa che vorrei”, in calendario per i prossimi 20 e 21 di novembre a Trebisacce, ai cui lavori prenderà parte anche monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontifica Accademia per la vita. Attenzione sarà dedicata, altresì, ai tanti appuntamenti, culturali e spirituali già programmati: su tutti, quelli incentrati sull’ultima enciclica di Papa Benedetto XVI, “Caritas in veritate”, che si concretizzeranno in un incontro (a dicembre, nei saloni dell’aula consiliare) con gli amministratori del Comune di Cassano Ionio, ma pure in conferenze tematiche da tenersi in ciascuna delle quattro vicarie ed in un convegno conclusivo, previsto per il 12 marzo 2010, al quale parteciperà, in veste, di relatore anche il professor Stefano Zamagni. Da segnalare, ancora, le specifiche lezioni sul senso della Chiesa; il convegno sui temi del quinto convegno ecclesiale regionale di recente svoltosi ad Isola Capo Rizzuto; la benedizione, al santuario della Madonna della Catena (22 novembre) della statua dedicata a don Luigi Orione (alla presenza del Superiore generale degli orionini, don Flavio Peloso). Durante la Santa Messa, inoltre, saranno benedette e consegnate agli iscritti le tessere dell’Unione cattolica italiana insegnanti medi (Uciim) e conferito, ai ministri straordinari dell’Eucarestia, lo speciale mandato di spezzare il pane nel nome di Cristo, mentre le aderenti all’Ordo Viduarum, di recente istituzione, presteranno il loro giuramento di fedeltà all’amore di Dio. Infine, saranno resi noti i dettagli relativi all’avvio del processo di beatificazione di monsignor Raffaele Barbieri, don Carlo De Cardona e suor Semplice Maria Berardi, le cui storie ed i cui esempi, al pari delle altre figure di santità trattate nel convegno diocesano svoltosi a maggio ad Altomonte, saranno oggetto di un volume di prossima pubblicazione. Beatificazione di Don Carlo de Cardona 14 ott 09 “Apprendiamo con viva soddisfazione e con sincera commozione, afferma la Presidente Regionale di Confcooperative, Katia Stancato, che la proposta per la beatificazione del sacerdote Don Carlo De Cardona, fondatore delle casse rurali e delle prime cooperative di lavoro in Calabria, avanzata da S.E. Mons. Bertolone, Vescovo di Cassano allo Jonio è stata accolta da tutti i Vescovi della Calabria. Ci sono personaggi il cui ricordo,a mano a mano che si allontana nel tempo la loro scomparsa, anzicchè sbiadire si rinnova. Magari i contorni si alterano un po’ e alcuni lati della loro personalità vengono idealizzati, ma quello che conta di più è che diventano per chi resta e per le generazioni successive dei punti di riferimento, degli eroi positivi.E’ certamente il caso di Don Carlo De Cardona. Nell’occasione del 50°anniversario dalla Sua morte Confcooperative ha istituito il premio biennale a Lui intitolato per le cooperative e la vita di dedizione dei cooperatori.Abbiamo appreso con compiacimento che De Cardona è punto di riferimento e ispiratore non solo per noi cooperatori calabresi in senso stretto, ma per le molte altre categorie di calabresi che nell’associazionismo, nella condivisione con altri realizzano il loro impegno sociale.A 50 anni dalla Sua scomparsa capita, con una frequenza che non va scemando,di sentire richiami ed indicazioni sul passaggio e sul pensiero di questo “illuminato sacerdote”, o di questo “uomo donato”.Il Pensiero decardoniano è vivo nel Movimento Cooperativo, così come credo che lo sia in tutto il contesto sociale calabrese, e ciò è possibile perché a distanza di un secolo la proposta decardoniana è ancora estremamente attuale ed attuabile.Attuale, proprio perché autenticamente profetica, cioè di quella Parola che viene da un Uomo di Dio e dunque da Dio e che ha un valore permanente, perché non è ispirata da mode o dal desiderio di compiacere, ma dalla carità autentica sempre radicata nella verità.Attuabile, perché ancora oggi nel nostro contesto regionale o meridionale, lo strumento per la valorizzazione economica e sociale di risorse, talenti e territori rimane il mezzo abituale utilizzato da Don Carlo De Cardona : “la cooperazione applicata con costanza, con tenacia, con prudenza e con discernimento”. La Conferenza dei vescovi calabresi denuncia “Calabria emarginata”. Plauso di Callipo 08 set 09 La Conferenza dei Vescovi Calabresi, riunita a Le Castella di Isola Capo Rizzuto (Kr) nei giorni 6 e 7 ottobre scorsi, presiduta da Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Cal. - Bova. Erano presenti tutti i Vescovi Residenziali e i Vescovi Emeriti ... (continua) Gli auguri di buone vacanze dal Vescovo di Locri, Mons. Fiorini Morosini 12 ago 09 “A tutti buone vacanze e un riposo tranquillo, gustando la gioia dello stare assieme in famiglia e con gli amici”. Questo l’augurio di Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri-Gerace, in occasione delle vacanze estive. “Ho compiuto da poco il primo anno di permanenza nella Diocesi di Locri - Gerace, afferma il presule, e questa può essere un´occasione per tracciare un primo bilancio, anche se provvisorio, della mia azione pastorale in questa Diocesi, che il Santo Padre ha voluto affidarmi”.“In questo anno - spiega Mons. Morosini - ho visitato in lungo e in largo il territorio diocesano, rendendomi volutamente presente in tutte le manifestazioni religiose, sociali e culturali, alle quali sono stato invitato ed ho potuto partecipare. Mi scuso per gli inviti che non ho potuto accettare per mancanza di tempo o perché contemporanei ad altri impegni già presi. Ringrazio tutti per come sono stato accolto in Diocesi. Ho potuto sperimentare il rispetto e l´affetto che si nutre per il Vescovo. E´ una vera grazia di Dio, che mi spinge a continuare con gioia e dedizione nel mio lavoro pastorale. Non ho la presunzione di affermare che conosco ormai il territorio della Locride; posso però dire di averlo cominciato a conoscere ed amare di vero cuore”. “Al termine di questo primo anno sono più che mai convinto, scrive il vescovo, che questa e’ la strada giusta e, perciò, devo spendermi ancora di più per l´evangelizzazione: in prima persona anzitutto, perfezionando e ampliando le iniziative già prese; ma poi anche nell´esortare il clero e i laici a seguirmi in questo impegno e cammino”. “Le mie visite effettuate dentro le carceri, hanno aperto un dialogo epistolare con i carcerati della Diocesi, che scontano la loro pena nella varie carceri d´Italia, sia andando periodicamente nel carcere di Locri a parlare ai detenuti sui valori che sono fondamentali per la vita dell´uomo. Non e’ mancata l´attenzione ai giovani in varie occasioni. Spero di continuare con loro nell´iniziativa di invitarli in Episcopio per una conoscenza più familiare del loro vescovo”. “Il nuovo anno pastorale ci dovrà vedere ancora più impegnati nel continuare a camminare sulla strada appena iniziata a percorrere. Ho già indicato negli incontri di fine anno l`obiettivo di fondo della nostra evangelizzazione, soprattutto quella fatta in funzione dei sacramenti, richiesti ancora in grandissimo numero dalla gente: suscitare domande di fede e il desiderio di conoscere il Signore Gesù’. Ciò ci aiuterà ad evitare che i giovani, ricevuti i sacramenti dell´iniziazione cristiana, abbandonino sistematicamente la comunità ecclesiale. Ci aiuterà inoltre a riempire di contenuti di fede autentica le nostre tradizioni religiose popolari”. Il riposo di questo tempo estivo, “che auguro a tutti sereno ed efficace, ci aiuterà a riflettere e ad interiorizzare queste speranze. Buone vacanze a tutti”. Nuove ordinazioni sacerdotali a Cosenza. Veglia a San Carlo Borromeo ” 30 apr 09 Sabato 2 maggio alle ore 18.00, nella celebrazione della domenica del Buon pastore, nella chiesa parrocchiale di Santa Teresa in Cosenza, saranno consacrati sacerdoti i diaconi don Cristian Carnevale e don Pompeo Rizzo. I due giovani si sono formati presso il Seminario arcivescovile cosentino, Redemptoris Custos, ed dopo il periodo del diaconato ora entreranno nel prebsiterio diocesano. In dicoesi a quell’ora non si svolgeranno altre celebrazioni, “la presenza di tutto il presbiterio attorno al Vescovo infatti – si legge nel messaggio di monsignor Nunnari –ha un grande significato: esso non solo esprime l’esemplare comunione ma anche la gioiosa, fraterna accoglienza, dei nuovi fratelli nella famiglia presbiterale”. Caritas Diocesane “Serve strategia di contrasto alla povertà” 02 apr 09 In Calabria serve una strategia organica di contrasto alla povertà. E' quanto emerso nel corso della riunione dei direttori delle Caritas diocesana svoltasi a Lamezia Terme. All'incontro, presieduto da monsignor Luigi Cantafora, ha partecipato anche il presidente della Fondazione di culto e religione 'Facite'. La riunione è servita per riflettere sulla legge regionale che prevede il 'Piano degli interventi a sostegno delle situazioni di poverta''. Mons. Cantafora ha ribadito l'importanza di una Chiesa che possa essere profetica, recuperando "autorevolezza come forza educante del popolo di Dio, attraverso la via dell'uomo Questa fede umana si manifesta nella capacità di sapere accogliere e rispondere ai bisogni dell'umanità in generale, ma in particolare dei poveri, così come ci ha insegnato il Signore Gesù Cristo". Per il delegato regionale Caritas, Don Ennio Stamile, condividere il piano di intervento regionale è utile per capire come "possiamo incarnarlo nelle nostre realtà osservando e denunciando le eventuali mancanze o disattenzioni, proprio per essere profetici". Per il direttore della Caritas di Lamezia, don Giacomo Panizza, lo sforzo della Regione Calabria sulla povertà si è concretizzato in questo "Piano di lotta alla povertà". Nel corso dell'incontro è emerso che dalla rilevazione Istat riguardante il 2007 più di un quarto delle famiglie calabresi risulta sotto la soglia di povertà. "Si tratta - è stato ribadito - di una povertà consolidata, indipendente dall'attuale crisi economica. Nella nostra regione non vi è mai stata una strategia organica di contrasto a questa povertà, attraverso interventi orientati in modo specifico alle situazioni di estremo bisogno. Pertanto il piano antipovertà riconosce che occorre più lavoro e misure di sostegno al reddito" Pellegrini a tutta Italia a Paola per il decennale del Beato Nicola Barrè 09 mar 09 Due giornate intense al Santuario di Paola
per più di cento giovani di tutta Italia. Sono arrivati da
Bergamo, da Roma, dalla Campania e dalla Calabria: gruppi accompagnati
dalle suore del S. Bambino Gesù e dai Padri Minimi. Si sono
incontrati per ricordare l’anniversario di beatificazione di
Padre Nicola Barrè, religioso dell’Ordine dei Minimi
di S. Francesco di Paola e fondatore della congregazione delle suore.
Per ricordare e per imparare, per rendere ancora una volta attuale
il messaggio del Santo. Al Santuario di Paola perché il legame
con il Santo calabrese è profondo, visto che il Beato Barrè
è un figlio spirituale di S. Francesco di Paola. Suore e giovani
hanno cercato, attraverso l’incontro con alcuni testimoni, di
comprendere come vivere da cristiani nel mondo di oggi. Il meeting
è iniziato sabato 7 marzo con un intervento di suor Marina
Mugerli, insegnante di lettere alla scuola professionale di Lamezia
Terme, che ha ripreso la storia del beato, cercando di sottolineare
scelte e stili del beato Barrè che potessero essere da esempio
anche per i giovani di oggi. Queste scelte e questi stili sono stati
poi incarnati dalle testimonianze di tre giovani: Giuliana Scofano,
giovane della Parrocchia di Scarcelli (Fuscaldo) e presidente dell’Associazione
Go’el, suor Romina Perrotta, educatrice nella scuola di Roma,
Ino Santos, ruandese arrivato in Italia come rifugiato politico che
sta studiando agraria all’università di Milano per poter
un giorno tornare nella sua terra. I giovani hanno raccontato le loro
scelte e le loro esperienze, mostrando a tutti che è possibile
anche oggi compiere scelte di vita cristiane per il bene della società.
A seguire i giovani hanno riflettuto su quanto emerso, lasciandosi
interrogare da quello che era stato raccontato. La giornata si è
conclusa con uno spettacolo realizzato dai giovani: giocoleria, canti,
teatro. Domenica 8 marzo ripresa dei lavori con suor Marina Motta,
preside dell’istituto S. Maria degli Angeli di Roma, e con la
professoressa Tinuccia Consoli di Vibo Valenzia, che ha portato la
sua testimonianza di insegnante. Gli incontri sono stati moderati
da suor Antonia Moioli, alla presenza della superiora provinciale
suor Adelia Carrara. Le due giornate si sono concluse con la S. Messa
presieduta dal Vescovo di Locri, sua Ecc.zza Padre Giuseppe Fiorini
Morosini. Iniziate le celebrazioni il 10° anniversario della beatificazione di P. Nicola Barrè 08 mar 09 Iniziate le celebrazioni per il 10°
anniversario della Beatificazione di P. Nicola Barré, avvenuta
il 7 marzo 1999 sotto Giovanni Paolo II. Per ricordare il primo decennio
è stato organizzato dalle Suore del Bambino Gesù un
meeting sul tema: Un santo di ieri per l.oggi: il Beato Nicola Barré.
Oltre alle suore, guidate dalla Madre Provinciale, Suor Amalia Carrara,
vi partecipano oltre 500 giovani provenienti non solo dalla Calabria,
ma dalla Campania, Lazio e dalla Lombardia. All.inizio dei lavori
ha dato il suo saluto P. Rocco Benvenuto, Superiore Provinciale, che
ha ricordato come il progetto educativo di P. Barrè affonda
le sue radici nella carità di S. Francesco di cui il beato
ha sviluppato soprattutto la dimensione educativa. La prima giornata
è stata caratterizzata da una serie contributi, con testimonianze
e riflessioni. Questa mattina, dopo la relazione sul Beato Barré
e le sfide di oggi, i lavori si concluderanno con una solenne concelebrazione
presieduta da Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Vescovo di Locri-Gerace.
Preparativi per la festa di San Francesco di Paola al Santuario 08 mar 09 Avviati i preparativi per la festa patronale
del 4 maggio. Si aprono, infatti, le missioni popolari attraverso
le quali vengono preparati i comuni che quest’anno doneranno
l’olio votivo. I comuni prescelti sono Pedace per la provincia
di Cosenza, Rocca Bernarda per quella di Catanzaro ed Anoia per quella
reggina. Particolarità di quest’anno: si tratta di comuni
che per la prima volta si recheranno al Santuario di Paola per questa
suggestiva cerimonia, con una fortissima devozione verso il Santo
legata al fatto che anticamente vi era un convento dei frati Minimi.
Particolarità non secondaria: il comune di Anoia, superando
in questo anche quello di Paola, ha nel suo gonfalone S. Francesco
ritratto a figura intera. Alle ore 15, dal Santuario, si muoverà
il corteo con la reliquia del mantello che, dopo aver percorso la
S.S. 107, arriverà a Pedace, dove sosterà per tutta
la settimana. Intenso il programma predisposto dalla Comunità
Parrocchiale del comune presilano, guidata da D. Tullio Scancello.
Tempo permettendo, l’11 marzo la reliquia sosterà anche
a Lorica. Il 15 il gruppo dei missionari, con la sacra reliquia si
sposteranno a Rocca Bernarda. Aperta la causa di Canonizazione del Beato Nicola Saggio 23 gen 09 "Il tribunale ecclesiastico di Cosenza
ha aperto, nel maggio scorso, la causa di canonizzazione del Beato
Nicola Saggio da Longobardi, per un presunto miracolo a lui attribuito.
La causa era ferma al 17 settembre 1786, quando Pio VI, lo proclamò
Beato, dopo l'approvazione di due prodigi, avvenuti per intercessione
del figlio spirituale di San Francesco di Paola". Lo ha detto
il postulatore di tutte le cause che riguardano l'ordine dei Minimi,
padre Ottavio Laino, in Calabria in questi giorni, per la predicazione
di un novenario in preparazione dei festeggiamenti del terzo centenario
della morte del Beato Nicola Saggio di Longobardi. "Altre cause
- ha sostenuto padre Ottavio Laino - sono giunte alla proclamazione
dell'eroicità delle virtù, come quella del venerabile
padre Bernardo Maria Clausi, quella della venerabile suor Consuelo
Utrilla Lozano e quella della venerabile Suor Filomena Ferrer. Un'altra
causa riguarda il servo di Dio, padre Pio Delle Piane, morto nel 1976,
intimo amico di San Pio da Petralcina, per il quale è stata
depositata in Congregazione la 'Positivo' per il riconoscimento dell'eroicità
delle virtù". "Si attende anche - ha concluso il
postulatore - il riconoscimento del martirio di nove monache minime,
trucidate a Barcellona nel 1936, se venisse riconosciuto sarebbero
proclamatee Beate. Con il martirio, che è la massima espressione
dell'amore, non si passa per la fase del riconoscimento dell'eroicità
delle virtù". Mons. Morosini “Sostenete i piccoli centri della locride” 17 gen 09 Il vescovo di Locri-Gerace, Giuseppe Fiorini
Morosini, ha scritto all'Assemblea dei sindaci della Locride rivolgendo
un appello in favore dei piccoli centri "che vediamo - sostiene
il presule - lentamente morire". "Possiamo rimanere inerti
- chiede mons. Morosini - dinanzi alla morte lenta alla quale li vediamo
condannati inesorabilmente, assistendo alla perdita graduale, pezzo
dopo pezzo, dei loro agganci di vita? I segni di questa morte lenta
sono il graduale spopolamento, le strade dissestate, i mezzi di comunicazione
insufficienti, le scuole che vanno chiudendo, i presidi sanitari sui
quali incombe la minaccia di essere ridimensionati sulla base della
logica del risparmio economico, unico principio o valore al quale
ormai i tempi ci vogliono abituare per valutare il giusto e il bene.
Il tutto mescolato in una logica perversa, ma inesorabile, di causa
ed effetto, che bisogna spezzare con energia e tempestività".
"E' pur vero, però - sostiene ancora il vescovo - che
il futuro dei nostri centri non sarà garantito solo da nuove
strade. E prima o poi è anche giusto che le scuole e i presidi
sanitari facciano i conti con il numero degli abitanti. Allora il
nostro primo impegno è quello di inventare qualcosa all'interno
di questi Centri che possa imboccare la strada dello sviluppo economico,
creando lavoro per porre così le premesse perché la
gente ci resti e perché le nuove famiglie accettino di rimanere
sul posto. Ci metteremo così in un punto di forza per rivendicare
strade, scuole, servizi socio-sanitari". Secondo mons. Morosini,
"bisogna inventare qualcosa che generi lavoro ed economia, tenendo
conto dell'esistenza di fondi nazionali ed europei che potrebbero
sovvenzionare i nostri progetti, ed impedire così che il denaro
a nostra disposizione torni indietro, con nostra vergogna e a nostro
discapito. Si tratta di mettere in atto quella nostra capacità
di essere protagonisti, nella quale indicavo, nel mio discorso alla
vostra Assemblea, la prima ragione della nostra speranza futura".
"A tutto questo - conclude il vescovo di Locri - ci sono da aggiungere
le conseguenze della recente ondata di maltempo. Questo ulteriore
dato, che ha messo in evidenza tanti problemi del nostro territorio,
esige ancora di più che l'Assemblea cementi la sua unità,
guardi nel loro complesso i problemi del territorio, si presenti con
un'unica voce dinanzi agli interlocutori che dovranno venire incontro
economicamente, Provincia, Regione e Stato". Le indicazioni pastorali del vescovo di Locri : vincere il male con l’esempio di Cristo 11 nov 08 "Noi oggi nella Locride più
che in ogni altro tempo dobbiamo rendere ragione della speranza che
è in noi per la fede che portiamo in Gesù Cristo".
E' uno dei passaggi delle Indicazioni Pastorali 2008-2009 che il vescovo
della Diocesi di Locri-Gerace mons. Giuseppe Fiorini Morosini ha inviato
alla comunità ecclesiale. "Al centro della nostra evangelizzazione
- prosegue il testo - c'é Gesù, che Paolo chiama la
nostra speranza. Allora dobbiamo essere certi che sconfiggeremo il
male, se lo annunziamo con impegno e costanza. Non scoraggiamoci,
ma andiamo avanti decisi e fedeli nel nostro annuncio. Serviremo così
il nostro territorio e contribuiremo a cambiarlo. Abbiamo a garanzia
le parole di Gesù che ci ha detto che lui ha vinto il male
che c'é nel mondo: 'Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate
fiducia; io ho vinto il mondo''.Mons. Morosini, nei dodici punti del
documento, insiste sulla necessità dell'evangelizzazione "compito
primario della Chiesa" in presenza di "fede di tradizione"
"secolarizzazione" e "pluralismo religioso conseguenza
del pluralismo culturale presente ormai anche nei nostri paesi"
. "La comunità è viva non solo perché sa
organizzare una 'bella festa' per il santo Patrono: questo è
un fattore marginale e, da solo, non è indice di vita ecclesiale
e cristiana". Lo afferma, nelle indicazioni pastorali inviate
alla comunità ecclesiale, il vescovo di Locri-Gerace, mons.
Giuseppe Fiorini Morosini. "Mi rivolgo, perciò - prosegue
il presule - soprattutto ai comitati-festa,alle confraternite, alle
stesse autorità civili, che gestiscono le feste per i santi
Patroni: il compito principale di una comunità di fede è
l'annuncio di Gesù Cristo come salvatore e la predicazione
della sua Parola come via di salvezza spirituale e di crescita e promozione
umana". "Tutta l'azione pastorale di una comunità
parrocchiale - prosegue mons. Morosini - deve convergere verso questo
obiettivo. Pur nel rispetto delle tradizioni, deve essere chiaro che
il cammino della Chiesa non si identifica più con gli interessi
'festaioli' per fare divertire il popolo o per promuovere il turismo,
obiettivi legittimi delle forze sociali e politiche presenti sul territorio
ma da non confondere con la natura delle feste religiose" Riunita la Conferenza Episcopale Calabrese 08 ott 08 Due sono stati i temi importanti oggetto
di discussione da parte dell'Assemblea dei Vescovi Calabresi: il Seminario
Regionale con annesso Istituto Teologico Calabro e il V Convegno Ecclesiale
delle Chiesa di Calabria. Sul primo punto l'Assemblea ha preso atto
delle decisioni prese di comune accordo dai Vescovi che hanno seminaristi
nel predetto Seminario e ne ha approvato l'operato di rinnovare la
comunità formativa, inviando altresì un doveroso e affettuoso
ringraziamento agli educatori che hanno lasciato il loro prezioso
lavoro in Seminario. Ha approvato e sottoscritto lo Statuto dello
stesso Seminario ed ha approvato altresì il bilancio consuntivo
(2007/2008) e quello preventivo dell'anno 2008/2009 sia del Seminario
che dell'Istituto Teologico. Di quest'ultimo ha affrontato anche alcuni
questioni legate al suo funzionamento. Sul secondo punto, dopo aver
ascoltato le relazioni di Mons. Santo Marcianò, Presidente
del CER, di D. Antonio Staglianò, coordinatore del Convegno,
di D. Pino Straface, segretario del CER, è stato stabilito
il luogo della celebrazione del Convegno (Hotel Club IGV- Le Castella)
e la data (dal pomeriggio del 7 al pomeriggio del 10 ottobre 2009).
Ampio spazio è stato dedicato alla discussione sull'articolazione
del Convegno stesso che dovrà calare nell'esperienza ecclesiale
delle Chiese di Calabria i temi del convegno di Verona, celebrato
da tutte le Chiese italiane. Il Convegno si svilupperà attraverso
relazioni, tavola rotonda e comunicazioni sui cinque ambiti, che furono
già oggetto del predetto convegno di Verona e gruppi di studio,
dai quali dovranno scaturire alcune proposte determinate da discutersi
in Assemblea generale. Mons. Luigi Renzo ha informato l'Assemblea
sul Protocollo d'Intesa tra la CEC e la Regione Calabria per la tutela
e valorizzazione dei Beni Culturali Ecclesiastici. stato discusso
anche il progetto di "Calabria Excelsa", che riguarda gli
itinerari turistico-religiosi. Per quanto riguarda l'aspetto informatico
i Vescovi hanno preso in considerazione il progetto della Regione
Calabria e offerto alcuni suggerimenti per la stesura del Protocollo
d'intesa della Regione con la fondazione "Paolo di Tarso";
per quanto riguarda l'aspetto architettonico la CEC, avvalendosi dell'apporto
del proprio Ufficio Regionale dei BB.CC., ha approvato il lavoro in
atto di predisporre un'idea progettuale che colleghi tutte le Diocesi
Calabresi per offrirlo poi alla Regione Calabria in vista dei POR
Europei 2007-2013. Mons. Bertolone e Mons. Cantafora hanno relazionato
rispettivamente sul IV Convegno dei Seminaristi di Calabria appena
conclusosi e svoltosi a Gambarie d'Aspromonte dal 2 al 5 Ottobre,
e sul Convegno organizzato dalla Delegazione Regionale Caritas da
tenersi il 30 e 31 gennaio dal tema "Col sudore della tua fronte".
stato approvato "ad triennium" lo Statuto dell'Associazione
Metodo Billings Calabria", che si affianca alle Diocesi Calabresi
per la pastorale familiare. In questo contesto la CEC ha accolto il
progetto di celebrare per il prossimo mese di novembre un Convegno
per ricordare il 40° dell'Ecnciclica "Humanae Vitae".
Sono state fatte alcune nomine: D. Piero Romeo, della diocesi di Locri-Gerace,
è stato nominato Consulente Ecclesiastico dei Consultori familiari
di ispirazione cristiana; la Dott.ssa Bruni Caterina della Diocesi
di Lametia ha ricevuto la nomina "ad quinquennium" a Patrono
Stabile del Tribunale Ecclesiastico Regionale della Calabria, gli
avv. Maria Capozza di Crotone e Serena Arcuri di Cosenza sono stati
iscritti all'Albo dei Patroni abilitati presso lo stesso Tribunale.
San Giovanni in Fiore ricorda Don Nicoletti 20 set 08 San Giovanni in Fiore ricorderà la
figura di don Luigi Nicoletti. Lo annuncia, in una nota, Tonino Perrelli,
presidente Patto sud. "Don Nicoletti - scrive - fu un momento
della nostra storia. Morendo ci ha lasciato una lezione di stile e
l'invito alla più vera reciproca comprensione al rispetto alla
concordia all'unità, non lungo la via del compromesso o del
conformismo ma lungo quella del miglioramento". "Domani
- conclude Perrelli - alle ore 10.30 nell'abbazia di San Giovanni
in Fiore don Germano Anastasio celebrerà una messa in suffragio
per ricordare l'attualità del suo messaggio, a 50 anni dalla
morte. Il 24 ottobre alle 10.15, invece, giorno in cui è previsto
un dibattito sulla sua figura, sempre a San Giovanni in Fiore, il
Centro studi 'Nuova Calabria' deporrà una corona sulla tomba
di don Nicoletti". In centomila alla ‘Varia’ di Palmi 31 ago 08 In decine di migliaia, oltre centomila,
stasera a Palmi hanno partecipato alla tradizionale processione della
'Varia', che racconta l'ascensione al cielo della Vergine. Una festa
che accomuna la cittadina calabrese con la vicina Messina. Dice il
giornalista palmese, Arcangelo Badolati, i marinai dei due centri
sono infatti legati da un antichissimo e solido rapporto che risale
alla pestilenza che decimò nei secoli scorsi la popolazione
peloritana. La marineria palmese corse in soccorso dei colleghi siciliani
che in segno di riconoscenza regalarono ai calabresi un capello della
Madonna. E stasera è stato proprio l'urlo degli "mbuttaturì,
ideali discendenti di quei marinai, a segnare la partenza della processione.
I duecento uomini a piedi nudi hanno trascinato una piramide con in
alto una bimba che incarna la Vergine. Mai è stato consentito
alla 'Varia' di fermarsi. Gli "mbuttaturì che presidiano
le cinque travi di stinta hanno pregato, urlato, sudato, senza cedere.
Tra le decine di migliaia di persone che hanno assistito alla secolare
festa religiosa turisti provenienti da tutta Italia e decine di autorità
con in testa il sindaco di Palmi, Ennio Gaudio. In tanti verso il Santuario di Polsi 30 ago 08 Sono sempre numerosi i pellegrini che giungono
nel Santuario della Madonna di Polsi per partecipare alle celebrazioni
liturgiche in vista della festa del 2 settembre. Da ieri a Polsi è
giunto anche il vescovo di Locri, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini,
che ha celebrato la messa durante la quale ha ribadito il ruolo del
Santuario che è un luogo dove "i pellegrini hanno la possibilità
di caricarsi di speranza per affrontare la vita". Dal 24 agosto
scorso a Polsi è in corso la novena di preparazione alla festa
della Madonna. Per il 2 settembre è previsto infatti l'arrivo
di migliaia di pellegrini sia calabresi che anche da altre regioni.
"Abbiamo notato - ha detto il rettore del santuario e parroco
di San Luca, don Pino Strangio - che quest'anno c'é stato un
forte incremento di pellegrini. Il messaggio rivolto dal vescovo ai
pellegrini, durante le celebrazioni, ha permesso di capire l'intensità
e l'importanza di questa festa e del santuario" Mons. Morosini “Ottima iniziativa dei sindaci della Locride per i migrantes” 29 ago 08 "L'iniziativa dei sindaci della Locride
è ottima". E' quanto ha detto il Vescovo di Locri, Monsignor
Giuseppe Fiorini Morosini, circa l'iniziativa di tre sindaci della
Locride che hanno dato la disponibilità ad accogliere gli immigrati.
"E' una iniziativa ottima - ha aggiunto il Vescovo - purché
ci siano le infrastrutture idonee per accogliere questi immigrati.
E' importante partire da questo presupposto fondamentale e cioé
che prima di avviare le accoglienza si individuino le infrastrutture
necessarie" Il Vescovo Cantafora visita il campo rom a Lamezia “Riconosce la pari dignità” 27 ago 08 Il vescovo di Lamezia Terme, mons.Luigi
Cantafora, ha effettuato una visita nel campo rom di contrada Scordovillo.
"L'augurio di tutti - ha detto mons.Cantafora al termine della
visita - è che le tante teste che finora hanno pensato e progettato
trovino un punto d'accordo. Una realtà simile non è
più pensabile. Ai Rom va riconosciuta la pari dignità
di tutte le altre persone, perché in tutte è impressa
l'immagine di Dio". Cantafora, secondo quanto rende noto una
nota dell'ufficio delle comunicazioni sociali della Diocesi, "ha
incontrato le famiglie che vivono nell'accampamento tra mille disagi
e difficoltà ed ha dimostrato la vicinanza e la solidarietà
della Chiesa locale alle centinaia di persone che a gran voce, ancora
una volta, hanno reclamato un trattamento migliore e una risoluzione
definitiva dei loro problemi da parte delle autorità preposte".
"A mons. Cantafora - aggiunge la nota - gli uomini e le donne
Rom hanno raccontato la vita nei container che d'estate sono un vero
e proprio forno e d'inverno diventano dei refrigeratori. Una vita
che quotidianamente deve assolvere a riti immancabili come la caccia
ai topi e agli scarafaggi che scorazzano indisturbati per il campo,
sia nella parte vecchia dell'accampamento dove ancora resistono alcune
baracche del primo insediamento, sia nella zona dei container voluti
dai commissari prefettizi qualche anno fa. I Rom hanno detto di voler
andare via da Scordovillo, ma di non volere un altro campo, un altro
ghetto". 'Non vogliamo essere considerati - hanno detto i rom
al vescovo - solo come dei delinquenti. Molti di noi vivono e lavorano
onestamente e cosi' vorremmo continuare a fare. Non sono solo Rom
quelli che rubano a Lamezia". "Monsignor Cantafora - è
detto nella nota - ha invitato tutti e soprattutto i giovani Rom a
rispettare le regole ed a vivere con responsabilità la propria
condizione in modo da poter essere propositivi con quelle istituzioni
preposte alla risoluzione di una questione che si trascina da anni.
Il vescovo si è soffermato anche con alcuni ammalati, parlando
con la giovane Rosa, costretta su una sedia a rotelle perché
colpita durante una sparatoria, ed ha scherzato con i tanti ragazzi
e bambini, definendoli 'una gran bella gioventu'". "Il vescovo
- conclude il comunicato - ha anche sostato nel punto del campo in
cui, nel 2000, morì il piccolo Francesco sui binari della ferrovia.
In sua memoria è stata costruita una icona votiva, mentre all'epoca
la morte dello zingarello passò nella quasi totale indifferenza
della società dei cosiddetti 'italiani'. Il presule ha poi
fatto una pausa nella casa container di Cosima e Leonardo, che hanno
preparato il caffé". Nel corso della visita mons. Cantafora
è stato accompagnato dal presidente e dal vicepresidente della
cooperativa rom Ciarapanì, Marina Galati e Antonio Rocca; dai
ragazzi della stessa cooperativa e dal condirettore della Caritas,
don Giacomo Panizza. Il cordoglio del Vescovo di Locri per la scomparsa del Vescovo di Bolzano 18 ago 08 Il Vescovo della diocesi di Locri-Gerace,
Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, ha inviato un telegramma di cordoglio
all'amministratore diocesano della diocesi di Bolzano-Bressanone,
Mons. Josef Matzneller, nel quale ha espresso il cordoglio per la
morte del vescovo Wilhelm Egger. "Partecipo con animo commosso
- ha scritto Mons Morosini - anche a nome della chiesa di Locri-Gerace
al grande dolore della chiesa di Bolzano-Bressanone per l'improvvisa
scomparsa del vescovo mons. Wilhelm Egger che negli anni passati ha
trascorso delle serene vacanze estive presso di noi, gradito ospite
del mio predecessore mons. Bregantini a lui legato da grande amicizia".
"A lei, al clero ed alla comunità diocesana, ai familiari
tutti - prosegue - con particolare riguardo al fratello padre Kurt
e al segretario don Thomas, assicuro speciale vicinanza spirituale
e fervida preghiera in suffragio, con la speranza che la bontà
misericordiosa del Signore accolga questo apprezzato vescovo, che
ha vissuto sotto la Luce della parola di Dio, nella gioia dei Santi
e in compagnia del Risorto protegga dal cielo e accompagni il cammino
della Chiesa di Bolzano - Bressanone". Natuzza Evolo annuncia una nuova apparizione della Madonna 12 ago 08 "La Madonna mi è apparsa ancora
e mi ha chiesto di ultimare la grande chiesa che porta il suo nome".
E' quanto ha rivelato la mistica Natuzza Evolo in un'intervista rilasciata
al Tg3 della Calabria che andrà in onda domani. Natuzza Evolo
vive da 50 anni il mistero delle stigmate durante la settimana santa
e, alla vigilia del suo ottantaquattresimo compleanno, ha raccontato
al giornalista Rai Pino Nano del suo ultimo "incontro" con
Maria Immacolata. "La Madonna mi è apparsa ancora in queste
ore - ha detto Natuzza - e ancora una volta mi ha parlato della grande
chiesa che dovrà sorgere a Paravati". "Maria Immacolata
- ha aggiunto la mistica di Paravati - non mi ha mai lasciata sola,
mi appare continuamente con il mantello azzurro sulle spalle, bellissima
quanto mai, e mi parla del mondo, dei giovani che vivono il baratro
della vita quotidiana, della società che soffre, del pianeta
dei mille conflitti e delle sofferenze degli uomini". "La
chiesa che Maria mi ha chiesto di realizzare - ha proseguito Natuzza
- e di cui mi parlò quando mi apparve per la prima volta almeno
60 anni fa nella campagna di Paravati, sarà una grande basilica,
in grado di accogliere migliaia e migliaia di fedeli. Ma la Madonna
oggi mi ha chiesto ancora di più, mi ha ricordato che dovrò
lottare e battermi perché accanto alla nuova chiesa possa anche
sorgere una casa per l'assistenza dei malati terminali e per l'accoglienza
dei loro familiari". "E' vero - ha detto ancora la mistica
calabrese - la chiesa sta per essere costruita, ma vorrei poterla
vedere realizzata prima della mia morte e allora affido ai cenacoli
di preghiera e ai tanti fedeli di Paravati quello che è stato,
appena l'altro ieri, l'ultimo messaggio di Maria: aiutateci a ultimare
questo tempio e questa grande cittadella dell'amore". "La
Madonna - ha concluso Natuzza - mi ha detto: ognuno lo faccia per
come può, ma lo faccia in nome dell'amore che ogni uomo deve
al proprio fratello. Poi mi ha detto ancora: tornerò a trovarti
assai presto perché so che porterai a compimento il mio desiderio". Processo canonico per Cassiodoro 12 ago 08 E' stato avviato il processo canonico diocesano
per il ricoscimento del culto verso Cassiodoro. La decisione è
stata adottata dall'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace,
mons. Antonio Ciliberti. Il provvedimento arcivescovile è stato
reso noto dal vicario generale dell'arcidiocesi, mons. Raffaele Facciolo.
Il sindaco di Squillace, Guido Rhodio ha ringraziato pubblicamente
l'arcivescovo "per questo dono inatteso che, insieme alle autorevoli
riflessioni pronunciate da papa Benedetto XVI nel marzo scorso, rende
al nostro Cassiodoro, un gigante della cultura e della spiritualità
cristiana, il giusto tributo di omaggio che una personalità
così eminente, non solo come uomo di cultura e come statista,
meritava di avere anche dalla Chiesa locale e universale". "Questa
decisione - ha aggiunto Rhodio - spezza finalmente il silenzio di
quindici secoli della Chiesa locale, diocesana e calabrese, su questa
grande figura di umanista, di politico, di asceta e di santo della
nostra terra, che gli studiosi e i popoli da sempre riconoscono come
uno dei padri fondatori dell'Europa". "Squillace e il suo
comprensorio sono orgogliosi - ha concluso Rhodio - e auspicano la
celerità del processo canonico per vedere finalmente riconosciuto
l'onore degli altari a questo grande figlio della Calabria e dell'Europa
cristiana". Mons. Morosini “Nella Locride c’è grande voglia di andare avanti” 01 ago 08 Nella Locride "c'é una grande voglia di andare avanti con impegno e speranza; c'é una dignità emergente, che non indulge alla passività e alla rassegnazione". Lo ha sostenuto il vescovo di Locri, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, in un messaggio di auguri per le vacanze estive pubblicato sul settimanale interdiocesano "L'avvenire di Calabria". "L'affetto, la fiducia e la speranza per il futuro - ha aggiunto il prelato - sono per me punti di forza e di incoraggiamento per il mio futuro lavoro pastorale. Sono consapevole che esso non sarà facile, soprattutto per la scarsezza del clero e per il territorio culturalmente così variegato. Ma sono certo che cammineremo". "Per ora - ha proseguito mons. Morosini - sto dicendo a tutti, soprattutto ai giovani che dobbiamo guardare al positivo della nostra realtà territoriale, che è già tanto. Ciò non vuol dire che dobbiamo chiudere gli occhi sui mali e le difficoltà che abbiamo; si tratta di mettere in atto una metodologia di speranza e di dignità, che ci fa superare l'atteggiamento vittimistico e sfiduciato di chi sta sempre a versare lacrime e a considerare quello che manca. Siamo consapevoli dei problemi del nostro territorio, ma siamo anche consapevoli della nostra capacità per poterli affrontare con coraggio e pazienza". "E' necessario allora - conclude il Vescovo di Locri - evidenziare le nostre potenzialità, la nostra dignità, i passi già fatti nel lungo camino di rinnovamento. Il bene presente, per quanto esiguo possa essere, è motivo di speranza per la conquista di orizzonti più ampi di bene. Questa è per me la metodologia della speranza e della dignità, che voglio proporre a tutti per un cammino fatto assieme con coraggio e generosità". San Demetrio Corone ricorda San Nilo 29 lug 08 Un momento di preghiera si svolgerà
giovedì prossimo a San Demetrio Corone per ricordare San Nilo,
co-patrono della Calabria e fondatore nel 955 del monastero di Sant'Adriano.
L'iniziativa è stata organizzata dell'associazione culturale
Arbitalia e sarà presieduta dall'arciprete papàs Andrea
Quartarolo, coadiuvato dal suo collaboratore, papàs Marcel
Iancu. All'incontro parteciperanno anche i componenti del coro parrocchiale,
che eseguiranno canti della tradizione religiosa greco-bizantina.
La preghiera comunitaria di giovedì si svolgerà in occasione
dalla benedizione della scultura raffigurante San Nilo, ricavata sul
tronco di un albero posto nelle immediate vicinanze dell'eremo e realizzata
dal maestro Hevzi Nuhiu. La manifestazione è patrocinata dall'Amministrazione
comunale e dalla comunità montana "Destra Crati". Convegno interreligioso nel cosentino 14 lug 08 Un migliaio di ortodossi, una cinquantina
di musulmani, 5 mila arbereshe di culto greco - bizantino, un centinaio
di buddisti, una settantina di valdesi e un centinaio di evangelici
pentecostali. Sono questi i numeri dei culti praticati nel territorio
della provincia di Cosenza. E' quanto è emerso nel corso del
convegno 'Tante religioni un solo Dio', che si è svolto nell'ambito
della Festa delle Invasioni, a Cosenza. Gli interventi sono stati
incentrati sul tema di migrazioni e dialogo interreligioso. La pratica
di tanti diversi culti in rapporto alla densità della popolazione,
è stato rilevato, fa considerare Cosenza la punta di diamante
della Calabria in termini di ospitalità religiosa. Nel corso
del convegno, è stata lanciata l'idea della creazione, sul
territorio, di una Cittadella delle Religioni, all'interno della quale
ospitare luoghi deputati ai singoli culti. Vescovo Graziani: Il Cpt di Crotone una bomba a orologeria 03 lug 08 Il Centro di permanenza temporanea di Crotone
è "ormai ingestibile" e l'arcivescovo di Crotone,
mons. Domenico Graziani, lancia l'allarme, definendolo "una vera
bomba a orologeria". In una intervista ad un sito indipendente
di ispirazione cattolica, il presule si dice fortemente preoccupato
della situazione nella sua diocesi, meta di molti immigrati irregolari.
"Compito dei cattolici e della Chiesa è quello della solidarietà
e dell'accoglienza", ma l'arcivescovo sottolinea anche gli aspetti
più legati all'ordine pubblico, e in particolare lo sfruttamento
degli immigrati da parte della criminalità. "Quello dell'immigrazione
è un fenomeno disumano - ha affermato - un vero business per
pochi delinquenti. Credo che il problema vada risolto con la collaborazione
dei Paesi rivieraschi, anche se esprimo la mia solidarietà
alle forze di polizia". La soluzione proposta dall'arcivescovo
è, infine, quella di "coniugare solidarietà ed
accoglienza, ma ridurre al minimo i tempi di permanenza nei Cpt. Può
sembrare impopolare ma è cosi: poi - ha concluso - scattino
i provvedimenti". Mons. Morosini “Il carcere sia luogo di penitenza e riconciliazione, non vendetta e punizione” 30 giu 08 Il carcere ''non va visto come luogo di
vendetta e di punizione ma come occasione di penitenza, di riconciliazione,
di formazione per tornare pienamente liberi nella comunita' esterna'':
lo ha detto il vescovo di Locri, padre Giuseppe Fiorini Morosini in
occasione della visita pastorale nella casa circondariale di Locri.
Alla visita, nel corso della quale il presule ha celebrato una messa,
ha preso parte anche una delegazione del comune di Locri guidata dal
sindaco Francesco Macri', presente anche il provveditore regionale
penitenziario Paolo Quattrone. Il presule e' stato accompagnato all'interno
dell'istituto dove sono in fase di ultimazione i lavori di ristrutturazione.
In particolare ha avuto modo di vedere la palestra, le aule scolastiche,
la biblioteca, l'infermeria, il campo sportivo e l'Area Verde per
i colloqui dei detenuti con i familiari. ''Durante la visita pastorale
- e' detto in una nota del comune di Locri - e' stata evidenziata
l'ottima collaborazione fra l'Amministrazione penitenziaria e il Comune
di Locri che in questi mesi ha portato al rifacimento del viale antistante
l'entrata principale dell'istituto penitenziario e portera' alla realizzazione
di un'area a verde attrezzato con parcheggio all'esterno dell'istituto''.
''Nel rivolgersi al personale di Polizia penitenziaria - riporta ancora
la nota - il vescovo ha sottolineato la missione quotidiana degli
agenti e l'umanita' di chi non e' piu' solo un custode, ma e' colui
che accompagna il detenuto 24 ore su 24 nel percorso di rieducazione
ai fini del reinserimento sociale''. ''Il sindaco Macri' - riporta
ancora la nota - si e' richiamato al protocollo d'intesa firmato nelle
scorse settimane tra il Comune e l'Amministrazione penitenziaria,
quale momento di integrazione sociale e lavorativa dei detenuti in
prospettiva di un reinserimento sociale'' Medici ortodossi della Grecia in visita in Calabria 30 giu 08 Un gruppo di monaci ortodossi, provenienti
dalla Grecia, sono giunti in Calabria, a San Demetrio Corone. La delegazione
fa parte della comunità religiosa che risiede nel monastero
di Sant'Arsenio, nell'isola di Paros, situata nel cuore delle Cicladi
e terza isola in ordine di grandezza dopo Naxos e Andros. I religiosi
hanno visitato la chiesa di Sant'Adriano e il Collegio italo albanese.
Un tempo, a San Demetrio, era attiva una numerosa comunità
basiliana di rito greco bizantino che ancora oggi è praticato,
all'interno dei centri albanofoni, in molte zone della provincia di
Cosenza. Monaci greci ortodossi in visita a San Demetrio Corone 27 giu 08 Un gruppo di monaci ortodossi del Monastero
di Arsenio, in Grecia, hanno visitato il collegio Sant'Adriano di
San Demetrio Corone. I religiosi hanno potuto ammirare i dipinti e
i mosaici della Chiesa di San Nilo da Rossano, rivedendo quella che
è stata la vita della comunità dei monaci basiliani
nel paese arberesh, non lontano dalle tradizioni religiose della Grecia.
Alla visita erano presenti anche i componenti dello Sportello Linguistico
dell'Unione Arberia S’insedia a Locri il nuovo vescovo Mons. Giuseppe Fiorini Morosini 07 giu 08 Un forte appello alla ''riconciliazione
ed alla conversione soprattutto a chi vive ai margini della legalita'
e semina in mezzo a noi paura e morte''. E' quello rivolto dal nuovo
vescovo di Locri, mons. Giuseppe Morosini, nell'omelia fatta nel corso
della celebrazione per il suo insediamento. Morosini e' subentrato
a mons. Giancarlo Maria Bregantini, nominato arcivescovo metropolita
di Campobasso. ''La Chiesa - ha aggiunto mons. Morosini - non e' contro
nessuno. Il vescovo qui non e' in guerra con nessuno. Come non lo
e' stato Gesu' che sedeva a mensa con i peccatori per chiamarli a
conversione. Per questo grido dal profondo dell'animo a tutti: lasciatevi
riconciliare con Cristo''. ''Il male oscuro che serpeggia nella nostra
realta' diocesana - ha detto ancora Morosini - che ha tanti volti
e tante sfaccettature, noi cristiani lo vinceremo, con un richiamo
all'invito di Giovanni Paolo II, riproponendo la santita' come ideale
di vita, come ritorno alla nostra coscienza per incontrare Dio e la
sua legge. Con forza, percio', grido a tutti: lasciatevi riconciliare
con Dio. In nome del Crocifisso, per il troppo sangue versato, per
le tante lacrime di madri addolorate, chiedo a chi e' responsabile
di fenomeni di violenza: accogliete l'invito di Gesu' alla conversione
e restituite a tutti la serenita' della vita, eliminate la paura dai
luoghi ove abitiamo''. Mons. Morosini chiede alle istituzioni segnali forti per la Locride 05 giu 08 Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, alla
vigilia dell'inizio del suo ministero episcopale nella diocesi di
Locri-Gerace, ha inviato tre lettere: al presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,
e al presidente della Regione, Agazio Loiero. Monsignor Morosini ha
ringraziato il capo dello Stato per "l'interesse mostrato e per
l'attenzione vera e premurosa" nei confronti dei giovani della
Locride e lo ha invitato a fermarsi insieme a loro in occasione della
prossima visita in Calabria. Nella lettera inviata al presidente Berlusconi,
monsignor Morosini ha chiesto "alla politica segnali forti e
duraturi, che diano speranza ai giovani, attraverso la creazione di
posti di lavoro, e che li dissuadano dalle forze occulte che vogliono
sostituirsi a quelle dello Stato". Il vescovo della diocesi di
Locri-Gerace ha ringraziato il presidente della Regione Loiero e ha
auspicato "l'apertura di un tavolo di lavoro aperto a tutti gli
esponenti della società civile, per presentare ipotesi e progetti
di intervento che diano una svolta alla Locride e a tutta la Regione". Valdo Spini a Guardia per ricordare la strage dei Valdesi 05 giu 08 L'ex parlamentare Valdo Spini è intervenuto
a Guardia Piemontese alla Giornata della memoria per l'eccidio dei
valdesi. L'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale e dalla
Provincia di Cosenza si propone di ricordare uno dei più grandi
massacri della storia che proprio nella cittadina del Tirreno cosentino,
il 5 giugno del 1561 provocò tremila vittime non risparmiando
donne e bambini. "L'intento era chiaro - riferisce un comunicato
- impedire che la riforma protestante si estendesse in Italia, partendo
dalla presenza valdese che in Calabria si era stabilita già
nel 1300". "Spini ha reso omaggio - prosegue la nota - al
coraggio e alla dedizione di chi affrontò la morte pur di non
rinunciare alla confessione aperta della propria fede, con una fedeltà
e con uno spirito di sacrificio che destano a tant'anni di distanza
ancora una grande ammirazione. Spini ha sottolineato positivamente
come i pochi superstiti, discendenti di coloro che a suo tempo erano
riusciti a salvarsi abiurando, costituiscano tuttora un'isola etnico
linguistica di origine occitana, che la legge italiana sulle minoranze
linguistiche non ha mancato di considerare". "Spettò
ai valdesi delle Alpi tra il Ducato di Savoia e la Francia - prosegue
la nota - il compito di mantenere una presenza protestante nel nostro
Paese, che ha costituito poi un ponte per l'Italia per un inserimento
in un'Europa che, dal punto di vista Cristiano, è pluralista
nelle varie confessioni religiose. Un'Europa moderna, che è
stata profondamente segnata dall'episodio della Riforma. Spini ha
attualizzato la vicenda dicendo che essa ci deve spingere ad applicare
pienamente, nel nostro Paese, la Costituzione in materia di rapporto
tra Stato e fedi religiose". Per Valdo Spini sono tre gli obiettivi
di raggiungere: "l'approvazione - ha detto - da parte del Parlamento
delle intese già firmate dai precedenti Governi e non ancora
diventante leggi; l' approvazione di una legge sulla libertà
religiosa che egli stesso aveva presentato alla Camera nelle precedenti
legislatore, e l'istituzione di una giornata dedicata alla libertà
di coscienza, di religione e di pensiero, che sia di riflessione su
questi problemi in Italia e nel mondo". "Nel mondo infatti
accade - ha rilevato Spini- che si possa essere processati in taluni
paesi per il possesso e la diffusione di Bibbie o per praticare, anche
in private abitazioni, il culto cristiano. Nel mondo globalizzato
di oggi, questo non è ammissibile. Dobbiamo batterci per la
libertà religiosa in qualsiasi paese e in qualsiasi condizione.
In questo senso, il sacrificio dei martiri di Guardia piemontese,
deve costituire un incitamento e un monito contro ogni fondamentalismo,
contro ogni intolleranza in questa materia così importante
dal punto di vista dei diritti umani e civili". Mons. Morosini “Grande interesse per i ragazzi di Locri” 29 mag 08 ''Il Papa, al consiglio episcopale, ha detto
che la religione non e' un fatto intimistico, ma nasce nel contesto,
nel territorio in cui si vive e si deve fare carico anche delle soluzioni
dei problemi sociali'': questo, secondo quanto riferito in un comunicato,
l'indirizzo ecumenico espresso dal nuovo vescovo di Locri, mons. Giuseppe
Fiorini Morosini, intervenuto alla presentazione di Brain Trust for
Calabria. Si tratta, prosegue la nota, di ''progetto di un gruppo
di intellettuali, giornalisti, professionisti che hanno come scopo
la rinascita culturale della regione''. ''Anche il capo dello Stato,
che ho incontrato recentemente - ha aggiunto mons. Morosini - ha dimostrato
un grande interessamento per le vicende della locride e mi ha chiesto
espressamente che fine avessero fatto i ragazzi di Locri, e piu' in
generale ha domandato notizie sui segnali positivi che arrivano dalla
societa' civile del nostro territorio''. All'incontro del Brain Trust
e' stato presentato un documento che ha fissato alcuni ''punti d'onore'':
''l'aumento dell'organico per la magistratura, la costruzione di nuove
caserme, certezza delle pene, defiscalizzazione totale degli investimenti,
soprattutto se coinvolgono partner esteri''. ''La costruzione del
ponte sullo Stretto - ha sostenuto il senatore Giuseppe Valentino
- portera' migliaia di posti di lavoro per i prossimi quindici anni,
in una regione che ne ha fortemente bisogno''. Sulle possibili infiltrazioni
mafiose il senatore ha sostenuto che ''bisognera' controllare, si
possono trovare soluzioni, per esempio blindare i contratti e vigilare
sulle transazioni, ma bisogna correre il rischio, non e' possibile
fare ostruzionismo come hanno fatto recentemente i ministri Di Pietro
e Bianchi, si perderebbe un'occasione importante''. La chance del
turismo e' invece secondo Antonino Foti, ''il volano che permettera'
una crescita in Calabria; dopo venti anni che mi occupo della progettazione
per lo sviluppo del Mezzogiorno, ormai ho capito che una grande risorsa
lasciata finora inutilizzata e' quella dell'emigrazione di ritorno;
se noi riuscissimo a riprendere i contatti con gli emigrati calabresi
in tutto il mondo, con i figli e i nipoti, avremmo un indotto di quasi
dieci milioni di potenziali turisti''. Per Foti bisognerebbe, ''allacciare
rapporti diplomatici con i calabresi di seconda e terza generazione
che hanno incarichi politici nei comuni e nelle citta' americane,
come ho fatto con il governatore di New York, nipote di calabresi
della provincia di Reggio Calabria; solo coinvolgendo le municipalita',
piuttosto che il singolo, si puo' creare un flusso, uno scambio culturale
che non puo' che giovare''. All'incontro ha partecipato anche Giuseppe
Fortugno, figlio del vice presidente del Consiglio regionale, Franco,
ucciso a Locri il 16 ottobre 2005, secondo il quale i giovani riprenderanno
''molte attivita' e i ragazzi di Locri rinasceranno, con il Forum
forever e di nuovo la radio, dopo una stagione che ha visto alcuni
allontanarsi anche forse per troppa voglia di protagonismo''. Mons. Morosini consacrato Vescovo, le felicitazioni di Principe 09 mag 08 "Rivolgo a padre Giuseppe Fiorini Morosini,
nel giorno della sua consacrazione a vescovo della Diocesi di Locri-Gerace,
le mie più affettuose felicitazioni e gli auguri più
sinceri per il nuovo importante impegno a cui è stato chiamato
da Papa Benedetto XVI". Lo afferma, in una dichiarazione, il
consigliere regionale Sandro Principe. "Padre Morosini - prosegue
Principe - saprà essere non solo una guida preziosa ed illuminata
per l'intera comunità della locride, ma anche e soprattutto
punto di riferimento di fede e di speranza per i tanti giovani impegnati
ad affermare principi di solidarietà e di legalità in
una terra mortificata ed umiliata da fenomeni negativi che oscurano
le tante positività di cui è ricca la regione per l'impegno,
spesso silente, di tanti uomini di buona volontà". "In
questo momento solenne - conclude Sandro Principe - ribadisco a padre
Morosini la mia più profonda stima ed incondizionata vicinanza". Il 9 maggio la consacrazione di Padre Morosini a Vescovo di Locri 03 mag 08 ''Vivo nella fede del Figlio di Dio, che
mi ha amato e ha dato se stesso per me''. E' il testo del motto episcopale,
ripreso dalla lettera dell'Apostolo Paolo ai Galati, del nuovo vescovo
di Locri-Gerace, padre Giuseppe Fiorini Morosini che il 9 maggio prossimo
nella Basilica del Santuario di San Francesco di Paola verra' consacrato
nel suo incarico. La frase, che fu posta da padre Giuseppe sul ricordino
della sua Ordinazione Presbiterale il 2 agosto 1969, apparira' nello
stemma episcopale del nuovo vescovo di Locri. Il motto che ha costituito
da allora il fondamento della vita sacerdotale di padre Morosini viene
oggi sintetizzata a significare una continuita' ideale e di piano
pastorale per il nuovo ministero. ''Le mani che sostengono la fiamma
- e' scritto in un comunicato della Diocesi di Locri - ricordano uno
degli eventi prodigiosi della vita di San Francesco di Paola, fondatore
dell'Ordine dei Minimi al quale Padre Giuseppe appartiene. Nel 1468
Papa Paolo II invio' a Paola un prelato a rendersi conto della vita
dell'Eremita: se fosse veramente un santo o un appartenente a qualche
movimento ereticale. Fu accolto da lui in un ambiente freddo, scarsamente
riscaldato da un braciere e il prelato redargui' il Santo per l'eccessivo
rigore della sua vita e dei suoi seguaci; Francesco prese allora dal
braciere dei carboni ardenti senza scottarsi manifestando quindi che
con l'aiuto di Dio, del Suo amore, tutto era possibile, tanto piu'
accettare una vita rigorosa''. ''Il campo dello scudo - prosegue il
comunicato - e' in oro, metallo piu' nobile, simbolo quindi della
prima Virtu', la Fede; infatti, e' grazie alla Fede che possiamo comprendere
a fondo la santita' della vita di San Francesco e noi stessi possiamo
accettare la sequela di Gesu' Cristo e annunciarlo con coraggio al
mondo. Il capo, parte piu' importante dello scudo, e' in rosso, il
colore intenso dell'amore e del sangue, della Carita'; l'amore senza
limiti del Padre che ha inviato il Figlio ad offrirsi fino al dono
estremo della vita e a versare il proprio sangue per la nostra redenzione.
Qui appare il sole con la scritta Charitas, il motto dell'Ordine dei
Minimi; il sole rappresenta la luce di Dio, luce che illumina e guida
il nostro cammino terreno verso di lui, verso la salvezza''. ''Noi
crediamo - ha scritto padre Morosini - che Cristo ci ha amati: sostenuti
da questa fede possiamo essere sicuri che anche noi riusciremo ad
amare Dio e a svolgere la missione che ci affidati di essere suoi
testimoni nel mondo''. Pasqua, Mons. Ciliberti “Chi non ha fede è senza futuro” 21 mar 08 "Nella Pasqua di Cristo, che è
la Pasqua per l'uomo, noi troviamo la risposta esauriente a tutti
i nostri interrogativi inquietanti: donde vengo, dove vado, cosa si
può sperare oltre la soglia della morte? Il crocifisso risorto
è la definitiva risposta ai problemi dell'uomo: sono figlio
di Dio, in cammino, lungo il pellegrinaggio terreno, verso la casa
eterna del padre". E' uno dei passaggi del messaggio di Pasqua
dell'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio
Ciliberti. "Per entrare efficacemente in questo circuito d'amore
divino - prosegue il messaggio del presule catanzarese - è
necessaria la fede dell'uomo che si realizza nell'accogliere Gesù
Cristo nel mistero della vita come l'unico nostro vero salvatore.
Chi non ha la fede è senza memoria e senza futuro perché
non sa donde viene e non sa dove va. Chi cresce nella fede, avverte
un radicale cambiamento della vita. Una fede che non cambia la vita
non è una vera fede in Cristo Risorto". Per mons. Ciliberti
"dai frutti si commisura la maturità delle fede pasquale.
Il primo frutto della vera fede è l'unione. Quando l'esperienza
di Cristo risorto occupa il centro della vita, allora le differenze
del pensare e del volere contano molto poco, fino al punto da poterle
sottomettere al potere dell'amore. Il secondo frutto - prosegue l'arcivescovo
- della fede nella risurrezione è la testimonianza. Gli apostoli
annunziano con audacia ed ardore questo mistero che ha trasformato
la loro esistenza per sempre. Chi è risorto in Cristo avverte
irreversibile il bisogno di testimoniare con le parole e con le opere
la gioia ineffabile della novità della sua vita. Il terzo frutto
è la condivisione, in spirito di solidarietà. Chi esperimenta
nel Risorto la certezza della salvezza naturalmente è portato
a condividerla coi fratelli". "Si istaura, così,
- sostiene ancora il presule - sempre più stretto il rapporto
di solidarietà tra i redenti che oggi costituisce l'espressione
più alta della maturità culturale e spirituale dei credenti.
Naturalmente il Risorto lo si incontra quando lo si ricerca".
"Con cuore di fratello e di amico - conclude mons. Ciliberti
- io auguro a tutti voi di essere uomini ragionevoli e felici. Questo
augurio troverà mirabile riscontro nella nostra vita se, mediante
l'intelligente ricerca, incontreremo il Risorto, incarnazione della
verità increata. Perciò, forte della cristiana speranza,
voglio gridare per tutti: Buona Pasqua!". A Cosenza Mons. Nunnari celebra la messa del Crisma 20 mar 08 Celebrata in Cattedrale la messa del Crisma,
nel corso della quale i sacerdoti di tutta l'Arcidiocesi hanno rinnovato
le loro promesse sacerdotali. Nel corso dell'eucarestia un sacerdote
ha consegnato nelle mani di monsignor Nunnari anche le offerte che
tutti i parroci hanno raccolto la domenica delle Palme a favore del
Seminario. Monsignor Nunnari ha celebrato anche i suoi 9 anni di ordinazione
episcopale; il vicari generale, nel suo saluto ha formulato l'augurio
all'arcivescovo evidenziando "la felice coincidenza della messa
crismale con l'anniversario di episcopato che viene solennemente celebrato
davanti all'altare del Signore, insieme con i presbiteri e i fedeli.
Questa comunità di pastori, che si innesta nella più
grande comunione del Corpo mistico di Cristo, è forma e matrice
di un singolare servizio per l'unità, la riconciliazione, la
pace nella Chiesa e nel mondo". Hanno concelebrato all'eucarestia
monsignor Giuseppe Agostino, arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano
e monsignor Serafino Sprovieri, arcivescovo ememerito di Benevento.
Sono stati presenti 180 sacerdoti. Nel corso dell'omelia monsignor
Nunnari ha detto che "il sacerdozio è mistero di comunione
e di servizio dell'amore ai fratelli. Le vocazioni cresceranno con
il nostro esempio di amore a Cristo e di santità della vita
. Gli Olii santi irradieranno la grazia in tutta la diocesi".
Questa sera, alle 18.00, sempre in Cattedrale monsignor Nunnari presiederà
la Celebrazione Eucaristica nella Cena del Signore. Nel corso di questa
messa sarà ripetuto anche il segno della Lavanda dei piedi
agli apostoli; quest'anno il presule cosentino laverà i piedi
agli ospiti, diversamente abili, della comunità Arcadinoé.
Domani, alle ore 10.00 monsignor Nunnari celebrerà la Passione
del Signore nel carcere di Cosenza con i detenuti e alle 18.00 in
Cattedrale. Sarà anche esposta in Cattedrale la Stauroteca.
La Via Crucis cittadina, guidata dall'Arcivescovo, muoverà
da piazza Loreto alle 20.30 e si chiduerà in piazza San Nicola. “Celebrazioni del Mercoledì Santo e Giovedì Santo” a Cosenza 18 mar 08 Gli appuntamenti per mercoledì e giovedì santo, presieduti dall’Arcivescovo, sono i seguenti: 19 marzo – Mercoledì santo 20 marzo – Giovedì Santo - Ore 9.00 Santa Messa del Crisma, presiede l’Arcivescovo e concelebrano tutti i sacerdoti dell’Arcidiocesi. Benedizione degli Olii e rinnovo delle promesse sacerdotali. Dalle 9 alle 12 non si celebra in tutta la diocesi nessun’altra eucarestia e nessun altro rito liturgico. Durante questa celebrazione eucaristica, nella quale
la Chiesa (popolo di Dio) si riunisce attorno all’apostolo vengono
consacrati i Sacri Olii del Crisma (l’olio dei cristiani che
viene utilizzato nel battesimo, nella cresima, nell’ordinazione
sacerdotale e per consacrare i nuovi altari), l’Olio dei Catecumeni
(specifico per il battesimo) e quello degli infermi (per l’unzione
degli ammalati); nella messa della sera gli olii saranno accolti nelle
rispettive comunità parrocchiali. Inoltre, durante questa celebrazione,
tutti i sacerdoti rinnovano le loro promesse sacerdotali. - Ore 18.00 in cattedrale l’Arcivescovo presiede la Santa Messa “Nella Cena del Signore” – Riposizione del Santissimo sacramento all’altare apposimanete preparato. Questa messa viene celebrata facendo memoria dell’istituzione
dell’Eucarestia e del sacerdozio; non è solo il ricordo
storico dell’Ultima Cena di Gesù. Durante questa celebrazione
si svolge anche il rito della lavanda dei piedi, in ricordo del gesto
di Gesù che ha lavato i piedi agli apostoli. Quest’anno
l’Arcivescovo laverà i piedi agli ospiti diversamente
abili della casa famiglia “Arca di noè”. Successivamente
l’Eucarestia consacrata anche per le celebrazioni del Venerdì
santo, viene portata in un apposito altare (della Reposizione) da
non confondere con il sepolcro (come erroneamente viene chiamato).
In questo luogo si prosegue la preghiera del giovedì sera unendosi
alla preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi si è
preparato alla sua morte. Dal momento in cui si celebra questa eucarestia
le campane di tutte le chiese non suonano fino alla notte di Pasqua. Padre Rocco Benvenuto eletto presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori della Calabria 15 mar 08 Da circa un anno è in atto un deciso
ricambio ai vertici degli ordini religiosi operanti in Calabria. Dapprima
è cambiato il ministro provinciale dei Frati Minori e al posto
del P. Antonio Martella è stato eletto P. Francesco Lanzillotta.
E’ stata poi la volta, a luglio del 2007, dei Frati Minori Conventuali,
dove P. Francesco Celestino è subentrato allo scomparso P.
Nicola Criniti nell’ufficio di custode provinciale. Alla fine
di settembre anche i Minimi hanno cambiato il loro superiore maggiore,
eleggendo P. Rocco Benvenuto al posto dell’uscente P. Gregorio
Colatorti. Da ultimo, il 31 gennaio, è cambiato è pure
il ministro provinciale dei Cappuccini. Il ministro generale ha nominato
come nuovo provinciale il piemontese P. Ferruccio Bertolozzo, il quale
avrà il compito di unificare tutti conventi presenti in Calabria,
originariamente suddivisi in due province. Dal 26 la Settimana Biblica a Cosenza: I racconti della Passione 24/02 La forania Urbana I che raggruppa le parrocchie
della città di Cosenza ha organizzato, nell’ambito dell’Anno
della Parola e del cammino spirituale quaresimale verso la Pasqua,
una settimana biblica su “I Racconti della Passione di Gesù
Cristo”. Lunedì 25 febbraio – Parrocchia S. Giuseppe
(Serra Spiga): Martedì 26 febbraio – Chiesa di San Domenico:
Mercoledì 27 febbraio – Cinema San Nicola:
Giovedì 28 febbraio – Galleria Nazionale
“Palazzo Arnone” – Sala conferenze Venerdì 29 febbraio – Parrocchia Ssacroa
Cuore di Gesù e Madonna di Loreto Il percorso di catechesi, attraverso l’arte,
la cultura, la teologia, la musica, il cinema e la tradizione sarà
trasmesso in differita su Cam Tele 3 nei giorni immediatamente prima
della Pasqua a cura del Centro diocesano per la Pastorale della Comunicazione. A Cittadella giornata per San Josemaria Escrivà 13/02 E' un'intera giornata quella che l'Accademia
dei Fiumi ed il Gruppo delle poste italiane hanno programmato per
il primo marzo per ricordare il 60/mo anniversario del viaggio apostolico
di San Josemaria Escrivà in Calabria e Sicilia. La mattina
è in programma l'apertura di una mostra fotografica e la proiezione
di un filmato con una guida alla conoscenza del Santo curata da Mario
Caligiuri, docente dell'Università della Calabria. In programma
anche una mostra filatelica sull'arte sacra in Calabria, curata da
un circolo di Cariati, mentre per l'intera giornata sarà funzionante
un ufficio postale temporaneo per l'annullo filatelico relativo all'iniziativa.
Nel pomeriggio nella parrocchia della Santissima Annunziata di Cittadella
del Capo ci sarà la concelebrazione di una messa da parte di
mons. Domenico Crusco, vescovo di San Marco Argentano-Scalea, di mons.
Juan Carlos Dominguez, mentre dalle 18 alle 20 sarà presentato
il volume di Assunta Scorpiniti (editoriale Progetto 2000) "La
Calabria di Escrivà". Numerosi gli interventi programmati,
tra cui lo stesso Dominguez, che è rettore del collegio ecclesiastico
internazionale Sedes Sapientiae di Roma e di Giuseppe Frega, decano
dell'Università della Calabria e presidente dell'Accademia
dei Fiumi di Cosenza. Il dibattito sarà concluso da mons. Crusco.
Festa della Madonna del Pilerio, il Vescovo approva nuovo rito della Messa 11/02 L’Arcivescovo di Cosenza, monsignor Salvatore Nunnari, ha approvato ad experimentum, il nuovo rito della messa di Nostra Signora del Pilerio. Con il geado di solennità, la Vergine del Pilerio, sarà venerata con una messa particolare approntato dall’Ufficio liturgico diocesano, che ne ha curato l’edizione ed è stato distribuito a tutti sacerdoti e alle parrocchie della Metropolia. Il primo rito della Messa e il relativo Ufficio del Breviario era stato approvato il 17 maggio 1818 dalla Congregazione dei riti; successivamente monisgnor Trabalzini prima, monsignor Agostino poi, avevano approvato delle lievi modifiche, sempre ad esperimentum, sui testi esistenti. Monsignor Nunnari ha dato mandato ed approvato invece il nuovo rito; sono state scelte nuove letture e nuovi riferimenti biblici che richiamano con più evidenza la funzione materna di Maria. Nelle preghiere della messa, nel prefazio e nelle invocazioni è evidenziata meglio la funzione materna di Maria, la particolare funzione di intercessione e di sostegno del popolo cristiano (che recupera la tradizione della vicinanza al popolo cosentino nei momenti di dolore) con i riferimenti di Maria come “colonna di nube e di fuoco”, “avvocata di grazia” e “difesa del popolo cristiano”. Nelle parrocchie di tutta la dicoesi la mattina l’eucarestia sarà celebrata con il nuovo messale; nel pomeriggio fedeli, consacrati e sacerdoti si ritroveranno in Cattedtale secondo il programma della festa. Pellegrinaggio a Lourdes organizzato dalla diocesi di Cosenza-Bisignano 11/02 Oggi 11 febbraio, è il 150° anniversario delle Apparizioni della Vergine a Lourdes, l’Ufficio pellegrinaggio ha reso noto il programma del perllegrinaggio, presieduto da monsignor Salvatore Nunnari, e che si terrà dal 15 al 18 luglio con volo speciale da Lametia Terme. Il Vescovo non ha mancato di incoraggiare i fedeli e i parroci a vivere questo momento di comunione della Chiesa cosentina “valorizzando l’occasione del pellegrinaggio, in questo particolare anno giubilare, come momento di crescita spirituale e di fecondità dello spirito”. Per informazioni rivolgersi alla propria parrocchia o all’ufficio pellegrinaggi della dicoesi (0984.28185). Migliaia di fedeli accolgono le reliquie di Santa Maria Goretti in Calabria 10/02 Sono stati alcune migliaia i fedeli che hanno accolto, ieri a Catanzaro e oggi a Palmi, le reliquie di S. Maria Goretti, morta per avere resistito a un tentativo di stupro e canonizzata nel 1950 da Pio XII. Le reliquie sono giunte in Calabria provenienti da Nettuno (Roma), dove sono conservate nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie. A Catanzaro, nella giornata di ieri, i fedeli hanno potuto pregare davanti alle reliquie di Maria Goretti nella chiesa omonima ubicata nel quartiere S. Elia del capoluogo regionale. La cerimonia religiosa e' stata celebrata dall'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti. In mattinata le reliquie sono giunte a Palmi, nella chiesa della Santa Famiglia, accolte da una folla enorme di fedeli ma anche di autorita' locali e dai Cavalieri del Santo Sepolcro di Reggio Calabria. Nella chiesa, a poca distanza da una struttura per l'accoglienza delle ragazze madri che e' intitolata proprio alla martire della Chiesa cattolica, si terra' una veglia di preghiera notturna. Domani, sempre a Palmi, e' prevista un'iniziativa alla presenza delle scolaresche della citta'. La conferenza episcopale ringrazia Mons. Bregantini 06/02 Si è riunita il 4 e 5 febbraio 2008 la Conferenza Episcopale Calabra. Ai lavori ha preso parte, in qualità di amministratore diocesano della Diocesi di Locri - Gerace, mons. Cornelio Femia. "In apertura - riferisce un comunicato - i vescovi hanno rivolto affettuose e sincere parole di saluto e ringraziamento a mons. Giancarlo Bregantini, di recente trasferito dal Santo Padre alla guida dell'Arcidiocesi Metropolitana di Campobasso - Boiano, per lo zelo, l'intelligenza, l'amore e l'impegno pastorale profuso a favore della Diocesi locrese e dell'intera Calabria, nella certezza che la Parola di Dio, da lui proclamata senza sosta, continuerà ad essere seminata e porterà frutto anche in terra Molisana". "Il presidente della Cec, mons. Vittorio Mondello - riporta il comunicato - ha riferito poi dei lavori dell'ultimo Consiglio permanente della Cei. Nel prosieguo dei lavori, la Conferenza calabra s'é impegnata a far sì che, attraverso un'accorta programmazione, sia dato il giusto risalto all'anno paolino, che avrà inizio nel giugno prossimo. E' stato poi esaminato ed approvato lo Statuto del Seminario Regionale San Pio X. Si è quindi proceduto al riesame della seconda bozza dell'Istrumentum laboris 'Chiesa comunione, testimone di Gesu' Risorto, speranza del mondo in Calabrià, preparata per il Convegno delle Chiese di Calabria per la primavera del 2009 e che quanto prima sarà inviata a tutte le realtà ecclesiali della Calabria". "La Conferenza, in occasione della manifestazione che si terrà a Locri il prossimo 1 marzo 'Nella Locride per vincere in Calabria' - riferisce ancora il comunicato - ha incaricato l'amministratore diocesano, Mons. Cornelio Femia di porgere il saluto ed esprimere il sentimento di vicinanza e solidarietà della stessa Conferenza agli organizzatori. Successivamente, si é passati all'esame ed all'approvazione del bilancio consuntivo della Cec per l'anno 2007. I Vescovi hanno preso poi in esame la proposta di autorizzare la Commissione regionale per la Cooperazione missionaria tra le chiese di inviare una lettera ai Responsabili diocesani degli Uffici missionari perché verifichino la disponibilità di sacerdoti, diaconi e laici ad andare per qualche tempo in missione. Il risultato di tale verifica sarà sottoposto ai propri vescovi per un ulteriore discernimento e poi inviato al segretario della Commissione regionale che preparerà una ulteriore relazione da presentare alla Conferenza episcopale". "Hanno poi ascoltato la relazione di don Antonio Staglianò che - riporta ancora il comunicato - preso atto della decisione della Cec di chiudere il Pastor Bonus, ha riferito sulle possibilità di far confluire le finalità del suddetto organismo nell'Istituto reologico calabro. Successivamente il P. Vitaliano Rogolino, presidente regionale dell'Apostolato della preghiera, ha presentato la situazione in regione di tale Associazione. I Vescovi hanno inoltre ascoltato Mons. Antonino Denisi, Segretario della Commissione Migrantes, che ha relazionato sull'impegno missionario dei sacerdoti delle Diocesi calabresi che operano in terra di Missione e sulla situazione della pastorale agli immigrati. Hanno ascoltato anche le relazioni del Presidente Internazionale del Serra Club, Cesare Gambardella; del Presidente nazionale del Banco Alimentare, mons. Mauro Inzoli; e i Responsabili del progetto "Calabria excelsà'". "I vescovi hanno espresso parere favorevole alla richiesta dei padri Rogazionisti di inoltrare domanda alla S. Sede perché Sant'Annibale Maria Di Francia venga proclamato Patrono delle Vocazioni. In seguito hanno proceduto alla nomina del Delegato regionale Fies, don Francesco Romano dell'Arcidiocesi di Rossano - Cariati; e alla iscrizione di tre nuovi avvocati all'Albo dei patroni abilitati del Ter: avv. Maria Stefania Filippone e avv. Dorotha Cabero della Diocesi di Oppido - Palmi e avv. Maria Siriani della Diocesi di Lamezia". “Inaugurazione a.a. 2007/08 Studio Teologico Cosentino e dell’Istituto di Scienze Religiose” 06/02 Con la Lectio Magistralis del Rev.do Sac. Adolfo
Russo, Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia
Meridionale, giovedì 7 febbario 2008, alle ore 17, nell’Auditorium
Giovanni Paolo II del Seminario di Rende, si inaugurerà il
nuovo anno accedemico dell’Istituto Teologico “Redemptoris
Custos” e dell’ ISSR “San Francesco di Sales”. Convegno della Caritas sul valore della famiglia venerdì a Falerna 22/01 Riscoprire il valore della famiglia come forza
per sperare. Questa la finalità del convegno regionale delle
Caritas calabresi in programma venerdì e sabato prossimi a
Falerna. Il programma del convegno annuale, quest'anno sul tema "Ripartire
da Cana. La famiglia calabrese tra risorse e fragilità",
è stato presentato stamani a Cosenza nel monastero di Santa
Maria delle Vergini. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato
il delegato regionale Caritas, don Ennio Stamile; il presidente della
Fondazione Facite, mons. Ignazio Schinella ed il vescovo delegato
per la Caritas, mons. Luigi Cantafora. Monsignor Schinella ha sottolineato
come "la famiglia di oggi è filiarcale, sono i figli quelli
che comandano, ed è proprio questa la malattia delle famiglie
moderne. Non dobbiamo fare dei nostri figli un sottoproletariato,
che rappresenta il male della società moderna". "E'
nelle nostre famiglie e nelle famiglie calabresi - ha detto mons.
Cantafora - che si compie il miracolo, come a Cana il Signore ha trasformato
l'acqua in vino, così nelle famiglie la fragilità deve
essere trasformata in coraggio. Nel corso del convegno rifletteremo
se la famiglia rappresenta una risorsa. Come Caritas diocesane lavoriamo
da tempo in questa direzione attraverso i nostri centri di ascolto
e di accoglienza. Nelle famiglie calabresi esiste anche la criminalità
ed è proprio in queste che i valori del perdono e della riconciliazione
devono radicarsi e far abbandonare i falsi valori come l'omertà
e il potere del denaro. Tutto ciò è possibile solo se
le famiglie fanno rete. La risorsa della famiglia è la coppia
che si fortifica nel cammino di fede". "Quest'anno - ha
detto don Ennio Stamile - affronteremo un tema importante come quello
della famiglia, soprattutto perché ci troviamo di fronte alla
distrazione delle politiche familiari: in Calabria ci sono circa 200
mila famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà.
Dobbiamo comunque riconoscere la disponibilità del neo assessore
regionale al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi, che ha evidenziato
una fattiva intenzione di collaborazione. La scelta di presentare
il convegno nel monastero delle Vergini, che è anche un centro
di accoglienza per ragazze madri, è emblematico perché
queste ragazze sono madri coraggio per aver scelto la vita".
Gli atti del convegno dello scorso anno delle Caritas calabresi sono
stati pubblicati in un volume dal titolo "E' Cosa Nostra",
che é stato presentato nei giorni scorsi nella sede nazionale
della Caritas italiana a Roma. "Si tratta - ha detto don Ennio
- di un lavoro che ha interessato anche la stampa giapponese e proprio
oggi pomeriggio a Lamezia una delegazione di giornalisti verrà
ad intervistarci". Il convegno, diviso in tre sezioni, prenderà
il via venerdì mattina con una meditazione sulla "Famiglia
di Nazareth" e proseguirà fino a sabato. Nessun riscontro sulle voci che Mons. Bregantini lascia Locri. Loiero “Spero non sia vero” 05/11 Non trovano alcun riscontro negli ambienti della
Curia di Locri le notizie ufficiose apparse su alcuni siti internet,
circa la possibile nomina di mons. Giancarlo Bregantini ad arcivescovo
metropolita di Campobasso in seguito alle dimissioni, per limiti di
età, del presule del capoluogo molisano, mons. Armando Dini.
Impossibile raggiungere il presule che non è in episcopio e
non possiede telefono cellulare. "Non è la prima volta
che vengono diffuse notizie di questo tenore - dice Giovanni Lucà,
responsabile dell'Ufficio stampa della Diocesi di Locri-Gerace -.
Lo scorso anno si parlò con insistenza della nomina di mons.
Bregantini al vertice della diocesi di Lecce. Quel che è certo
è che quasi nessuno può dire nulla in proposito".
Mons. Bregantini, originario di Trento, già prete operaio e
appartenente all'ordine degli Stimmatini, è vescovo della Diocesi
di Locri-Gerace dal 7 aprile del 1994. In questi oltre 13 anni il
presule ha caratterizzato il suo impegno pastorale e la sua presenza
prendendo posizione contro la violenza della 'ndrangheta e incoraggiando,
tra l'altro, la realizzazione di cooperative agricole e di consorzi
che occupano diversi giovani anche grazie alla collaborazione instaurata
con analoghe realtà della sua regione d'origine, il Trentino. Terzo Cammino di fraternità delle Confraternite calabresi 18/10 Mentre si avvicina l’appuntamento regionale
delle confraternite calabresi ad Amantea, il 20 e 21 ottobre prossimi,
che ha ricevuto il Patrocinio dell’Ente Regione e della Provincia
di Cosenza, oltre che dalla stessa Arcidiocesi e della Confederazione
delle Confraternite, monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano,
-è scritto in una nota- ha voluto esprimere in un messaggio
l’augurio della Chiesa cosentina al particolare momento ecclesiale.
“Dalla lode a Dio al servizio dell’uomo le confraternite
esprimono, ed hanno espresso nella loro secolare storia, un cammino
di fede inculturato nel tempo e nella storia dei popoli. Il mio augurio
e che esse possano ancora essere per la nostra Chiesa particolare
e per la Chiesa italiana spazio di solidarietà spirituale e
concreta, prima risposta alle ansie e alle speranze dell’uomo
e condivisione vera di tutte le istanze che da esso muovo verso la
Chiesa. Essendo un movimento laicale possono esprimere bene lo spazio
di impegno del credente nel mondo con gli occhi rivolti sempre al
cielo”. Le confraternite furono una forte risposta sociale ed
ecclesiale alle istanze di ospitalità, di sofferenza, di comunione
con i fratelli defunti, verso la sofferenza (con la fondazione di
ospedali ed ospizi) e la malattia, secondo lo spirito associativo
che ha profeticamente anticipato finanche le moderne forme caritative
di associazionismo e movimenti, aggregando per finalità spirituali
e sociali diverse categorie di persone, divenendo finanche forti committenti
di monumentali chiese ed opere d’arte che arricchiscono il patrimonio
storico-artico e culturale d’Italia. Parte la canonizzazione di Arcangela Filippelli 16/10 L'arcivescovo di Cosenza-Bisignano mons. Salvatore
Nunnari ha emanato l'editto per la causa di canonizzazione della giovane
Arcangela Filippelli, di Longobardi, morta nella seconda metà
dell'Ottocento dopo avere resistito ad un'aggressione in un bosco
nei pressi del paese del cosentino dove viveva con la propria famiglia.
"Dopo aver ricevuto il parere favorevole ed unanime della Conferenza
episcopale calabra, aver fatto le opportune indagini preliminari ed
aver ricevuto il nulla osta della Congregazione per la causa dei Santi
- è scritto nella nota - il vescovo ha accolto la richiesta
ufficiale del postulatore ed ha avviato le prime fasi della causa".
Arcangela, nata Longobardi il 17 marzo 1853 e morta il 7 febbraio
del 1869, figlia di Vincenzo, bracciante agricolo del posto e Domenica
Pellegrini, filatrice, - è scritto nel testo - era una ragazza
di buona famiglia e di sani principi morali, frequentava la parrocchia
e aiutava la famiglia nei lavori domestici. Il 7 febbraio del 1869,
domenica di carnevale, la giovane donna recatasi a raccogliere legna
in una tenuta assieme a delle amiche venne trattenuta con uno stratagemma
da un giovane fratello delle altre ragazze. Accortasi delle intenzioni
del giovane, Arcangela tentò di fuggire invocando la Madonna
ma venne raggiunta. L'aggressore tentò più volte di
usarle violenza senza riuscirci e alla fine le amputò le mani
e i piedi e poi la finì con oltre 40 colpi di ascia. Mese di preghiera dell’Arcidiocesi cosentina “per un cammino di conversione” 02/08 Il 1 Agosto, come annunciato, monsignor Salvatore
Nunnari ha aperto il mese penitenziale e di preghiera per la diocesi.
Il vescovo ha celebrato l’eucarestia nel Santuario Diocesano
Mariano di Santa Maria di Mendicino dove si apriva la quindicina in
onore dell’Assunta alle ore 06.00 unendosi ai tanti fedeli e
pellegrini che vi si recano fin dalle prime ore del mattino. Azione Cattolica Diocesana: Cammino Neocatecumenale: Mons. Ciliberto “Il divario tra poveri e ricchi provoca degrado della dignità” 16/07 "Osservando la nostra società si coglie immediatamente che essa ha bisogno di crescere nell' unità. Per realizzare questa finalità deve essere messa al centro del dibattito culturale e politico la ricerca della Verità, che in campo sociale coincide con la realizzazione del bene comune, con cui si promuove la crescita umana, economica, culturale dell'intera società e di ogni singolo membro". E' un passaggio dell' omelia tenuta dall' arcivescovo metropolita di Catanzaro - Squillace mons. Antonio Ciliberti in occasione della festa di San Vitaliano, patrono del capoluogo calabrese. "Tutto ciò - ha aggiunto il presule - esige che sia bandito ogni tipo di egoismo personale e di gruppo, ogni tipo di individualismo, di consorteria affaristica, di interesse contro la collettività. Di conseguenza va combattuta in maniera risoluta ogni violazione della legalità, ogni tipo di cultura mafiosa, ogni organizzazione malavitosa, ogni genere di delinquenza. I privilegi di pochi, a discapito di molti, acuiscono il divario tra poveri e ricchi e producono un' inquietante degradazione della dignità personale". Per mons. Ciliberti, inoltre, "l' uomo non si identifica col suo lavoro, ma questo è un diritto inalienabile della persona che concorre alla promozione della sua dignità. Su questo versante giusto, doveroso e necessario è il confronto politico e culturale che va realizzato con un linguaggio franco, un pensiero robusto fondato sulla ragione, portato avanti sempre nel rispetto dell' altra persona e secondo le regole della buona educazione". "La diversità delle idee e delle opinioni - ha esortato ancora mons. Ciliberti - è una ricchezza sociale, una risorsa, fin tanto che tutto è in vista della ricerca del bene comune e della sua realizzazione. Diventa, invece, sinonimo di povertà sociale, allorquando egoisticamente e ostinatamente ci si arrocca su posizioni preconcette e ideologiche che niente hanno a che fare con la verità". Nell' omelia il presule catanzarese, invocando la protezione di San Vitaliano sulla città e sulla regione, ha invitato a guardare alla "ricchezza degli insegnamenti che ci propone la testimonianza del nostro Santo Patrono". "L' opera di San Vitaliano, dettata esclusivamente dall' amore e dal desiderio della salvezza - ha aggiunto il presule catanzarese - lo ha mosso ad offrire a tutti la Verità che salva. Oggi è prioritaria, sia in ambito ecclesiale che sociale, una persistente opera di evangelizzazione e di formazione delle coscienze alla luce della verità. Infatti, il relativismo che domina la cultura e la società civile, non risparmia neppure la comunità ecclesiale, infettando, come un tarlo, il cuore e la fede dei credenti e la vita delle comunità ecclesiali. Sono molti i segni di tale malessere: tra questi i molti battezzati che non vivono pienamente la fede, che non partecipano attivamente alla vita della comunità, che non si nutrono dei sacramenti, che non hanno fatto di Cristo la loro ragione di vita". "Questi nostri fratelli, incapaci di resistere al relativismo, all'agnosticismo e al laicismo - ha detto ancora il presule - sono in genere persone non sufficientemente evangelizzate. Pertanto, la prima opera che la Chiesa è chiamata a compiere è di annunziare continuamente il Vangelo a se stessa, ad ogni suo membro. Prima di dare la verità agli altri, la Chiesa deve donarla a se stessa, sempre memore che la verità non consiste nella conoscenza di principi astratti e teorici, ma nella conoscenza della Persona di Cristo che è la via, la verità e la vita. Nella consapevolezza che non la si possiede una volta per tutte, ma si è introdotti in essa e nella comprensione della sua sapienza con gradualità. La sua interezza è data non dalla conoscenza dei suoi principi, ma dalla trasformazione di questi in amore concretamente vissuto". Dal Monte Athos a Bivongi esempi di coesistenza religiosa 16/07 Sono le tre del mattino e padre Gennadios Dionysiatis ieromonaco,
lunga barba sul petto, inizia la sua giornata con le lodi al Signore,
come detta la Regola. Una preghiera che si protrarrà fino all'
alba. Padre Gennadios è il Superiore del monastero di San Giovanni
Theristis di Bivongi, nella vallata bizantina calabrese dello Stilaro.
Qui, ormai da più di 13 anni, coesistono due religioni: quella
cattolica e quella greco-ortodossa. Nel 1994, infatti, dopo quasi
mezzo millennio, al monastero abbandonato sono ritornati i monaci
del Monte Athos della penisola Calcidica, in Grecia, simbolo di tutte
le montagne sacre all' uomo. Secondo la leggenda, su questa costa
greca naufragò la Madre di Cristo mentre, con Giovanni l' Evangelista,
si stava recando dalla Palestina a Cipro. E sono oltre 1.700 anni
che sul Monte Athos, repubblica autonoma sotto la sovranità
greca, vivono i monaci ortodossi. Nel '94, il Consiglio regionale
della Calabria ha dichiarato sacra la valle tra le fiumare Stilaro
e Assi, per fare in modo che i monaci del Monte Athos potessero stabilirvisi.
E, agli inizi del '95, il Comune di Bivongi ha consegnato ufficialmente
il monastero di San Giovanni Theristis all' Arcidiocesi ortodossa
d' Italia che fa parte del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli,
facendolo diventare così l' unico monastero bizantino, in tutta
l' Europa occidentale, dove si celebrano regolarmente le funzioni
liturgiche. All' area monastica di Bivongi si accede attraverso un
portale granitico. Vi sono alcune celle, il refettorio. Un cortile
interno la separa dalla basilica - I Katholikon - che risale all'
XI secolo. Più in fondo, i resti del monastero originario.
Dopo le lodi e aver atteso a qualche incombenza, tutte le mattine
padre Gennadios celebra la liturgia ortodossa per i fedeli. Poi, preghiera,
lavoro e studio. Come i confratelli del Monte Athos, i monaci della
vallata dello Stilaro consumano collettivamente il pranzo, che è
frugale e vegetariano: verdura, frutta, olive, cereali prodotti nell'
orto del monastero e un bicchiere di vino. E di nuovo lavoro, studio
e la preghiera esicastica, così chiamata perché le parole
sono ritmate dal battito del cuore. Ma la piccolissima comunità
non è isolata dal territorio. Fin da quando sono giunti, i
monaci si sono aperti allo scambio con istituzioni, fedeli, turisti.
Ogni anno, la felice convivenza è sancita dalla celebrazione,
a Bivongi, di due Pasque; quella cattolica e quella greco-ortodossa.
E padre Gennadios celebra la sua liturgia in quattro lingue: greco,
italiano, russo e rumeno. A seguito della venuta dei monaci, è
anche nata un'associazione culturale, la "San Giovanni Theristis",
con lo scopo di sostenere la comunità nei rapporti con il mondo
esterno. Il gruppo, inoltre, organizza iniziative culturali e religiose
e ha costituito un centro studi italo-greco che mira a conservare,
riscoprire, diffondere e valorizzare il patrimonio storico-culturale
della Magna Grecia e della civiltà greca. La comunità
greco-ortodossa interagisce anche con l' Amministrazione comunale
che ha avviato, ormai da anni, una serie di gemellaggi con Comuni
e istituzioni greche. Sono consolidati, infatti, i rapporti con l'
Università di Salonicco e la città di Volos, in Tessaglia.
Visite di studenti, manifestazioni con gruppi etnici, progetti di
studio sono le attività che animano la vita culturale della
città. E i monaci si fanno tramite per gli scambi, in sinergia
con l'associazione "San Giovanni Theristis". Il Comune di
Bivongi, inoltre, è uno dei partner del progetto Mo.no.pi.
(Monument nomination and pilot implementation as an alternative form
of architecture and religious tourism), nell' ambito del programma
europeo Interreg III C - zona est, la cui prima fase si è conclusa
lo scorso dicembre. L' obiettivo é lo studio e la ricognizione
di alcuni importanti monasteri, considerati quali asset su cui basare
una strategia di valorizzazione territoriale. Tra le istituzioni che
partecipano al progetto, il dipartimento per lo Sviluppo della Magnesia,
il Comune di Milies, il Comune di Artemida, nella Tessaglia, in Grecia;
e il dipartimento per lo Sviluppo di Larnaca, a Cipro. E' ormai pomeriggio
e, tra le attività dei monaci athoniti di Bivongi, vi è
quella dell' accoglienza dei turisti che vogliono visitare basilica
e monastero. Ma solo fino al tramonto. Per padre Gennadios e i confratelli,
infatti, è il tempo di una cena frugale e della liturgia del
vespro che concluderanno le ore della veglia. Nella vallata dello
Stilaro, come sul monte Athos, sono più di mille anni che è
il sole a stabilire quando ogni azione deve essere compiuta. Mostra su San Francesco di Paola a Reggio Calabria 23/06 E' stata inaugurata stamani a Reggio Calabria, a Palazzo Campanella,
sede del Consiglio regionale, la mostra iconografica sulla vita di
San Francesco di Paola, a cinquecento anni dalla sua morte. La figura
del Santo è stata ricordata in una raccolta dei suoi Fioretti,
curata dal prof. Pietro Addante per conto dell'editore Laruffa. "E'
un fatto molto positivo - ha detto il padre provinciale dell' Ordine
dei Minimi di Cosenza, Gregorio Colatorti - divulgare questa opera
in questo particolare momento celebrativo. E' uno stimolo ulteriore
affinché il Patrono della Calabria sia più amato e meglio
conosciuto". L' arcivescovo di Reggio Calabria, mons. Vittorio
Mondello, presidente della Conferenza episcopale calabrese si è
detto "particolarmente lieto dell' iniziativa. Francesco è
un calabrese eccezionale ed i calabresi in Lui si identificano non
solo per onorarlo, ma per imitarne le virtù, anche se in questo
non sempre ci si riesce". Nel suo intervento, il presidente del
Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha ricordato "la straordinaria
personalità di Francesco, che ha segnato di se il periodo della
sua vita terrena, vicino ai bisogni della gente, soprattutto dei poveri".
"La sua memoria - ha aggiunto Bova - deve suonarci come stimolo
per affrontare e risolvere i problemi di oggi e superare le difficoltà
in cui vive la Calabria. San Francesco, Bernardino Telesio, Tommaso
Campanella hanno segnato la Calabria come terra di fermento di speranza
ed intellettualità, e non come terra degli ultimi, emarginata.
Francesco, in particolare, compiva degli atti che scuotevano dal profondo
la nostra spiritualità e che oggi, ognuno di noi deve assumere
come riferimento". Per il presidente del Consiglio regionale
calabrese "vale dunque la pena di impegnarsi per aprire la strada
a nuove esperienze solidali, nuove energie che si dimostrino ispirate
a quella memoria, quella di Francesco, che oggi serve forse più
del pane". La rivista teologica Vivarium compie 15 anni 01/06 E' entrata nel quindicesimo anno di vita, con il primo numero
del 2007 attualmente in distribuzione, la rivista "Vivarium"
dell' Istituto Teologico Calabro "San Pio X" di Catanzaro,
pubblicata dalle Edizioni Ursini. "E' un traguardo editoriale
veramente importante - ha detto l'editore Vincenzo Ursini - raggiunto
grazie alla rigorosa scelta dei testi effettuata dai direttori che
si sono avvicendati negli anni, mons. Domenico Graziani, arcivescovo
di Crotone - S. Severina, don Antonio Staglianò, attuale direttore
dell' Istituto Teologico, ed ora don Vincenzo Lopasso, docente di
Sacre Scritture, ma anche grazie anche all' intero gruppo redazionale
composto da qualificati docenti ed illustri esponenti del mondo cattolico,
non solo calabrese, tra i quali Giorgio Andolfi, Armando Augello,
Natale Colafati, Gaetano Currà, Giuseppe De Simone, Raffaele
Facciolo, Giovanni Mazzillo, Francesco Milito, Fortunato Morrone,
Francesco Oliva, Serafino Parisi, Ignazio Schinella, Gabriele Bilotti,
Antonio Cannizzaro, Emidio Commodaro, Gesualdo De Luca, Francesco
Guida, Luigi Magnelli, Michele Mazzeo, Gregorio Montillo e Giuseppe
Silvestre". Il primo numero del 2007 si apre con una nota di
mons. Vincenzo Rimedio, vescovo emerito di Lamezia Terme, dal titolo
"L' uomo e la ricerca di senso". Nella rubrica "Ragioni
e domande" trovano spazio due autori: Vincenza Cinzia Capristo
(L'intreccio di rapporti diplomatici di Cina e Giappone con la Santa
Sede nel 1942) e Manfredo Falasca (L' amore del Frassinetti per la
Sacra Scrittura). Nel suo articolo, Capristo parte dall' analisi dell'
intreccio di relazioni diplomatiche, nel 1942, tra la Santa Sede e
le due grandi potenze asiatiche all' epoca in contrasto tra loro,
Cina e Giappone, ponendo le basi per una riflessione su ciò
che oggi può significare il riallacciarsi di relazioni diplomatiche
tra la Santa Sede e la Cina Continentale. Falasca analizza, invece,
la raccolta di Annotazioni sopra la Bibbia di Frassinetti, ricavate
dalle annotazioni letterali e spirituali della Vulgata di Luigi Isacco.
L'autore rileva come ogni pagina dell'opera è piena di rinvii
ai Padri, dei quali si riportano i passi, ma non v' è nulla
di quanto si studia a introduzione biblica o a scuola di esegesi.
Nella sezione "Urgenze e prospettive" la pubblicazione accoglie
i contributi di Pino Falvo (Evangelizzare il sociale in Calabria)
ed Enzo Chiodo (La famiglia cristiana: speranza e profezia dell' educazione
alla socialità in Calabria). Don Falvo si propone di analizzare
quanto già riflettuto in Calabria nei quattro Convegni ecclesiali
regionali, svolti negli ultimi anni, e nella Prima Settimana sociale,
svoltasi nel 2006, circa le problematiche e le tendenze presenti nella
società calabrese e l' offerta di indirizzi e orientamenti
etici. Enzo Chiodo, invece, riflette sulla validità di alcune
risorse etiche che ancora permangono nella famiglia calabrese. Pur
nelle trasformazioni, suggerisce l' autore, essa rimane l' intreccio
relazionale autenticamente umano che interpella la teologia e chiede
indicazioni per una salvaguardia della stessa, quale luogo naturale
di crescita e di educazione alla socialità. Nello spazio "Comunicazioni
e strumenti" vengono poi proposti i contributi di Pasquale Aceto
(Metafisica e morale in Felice Battaglia nel confronto con l' esistenzialismo)
e Luigi Intrieri (Pio XII e la persecuzione degli ebrei durante la
II Guerra Mondiale). Aceto delinea il percorso filosofico di Felice
Battaglia (Palmi, 1902 - Bologna, 1977), evidenziando l' atteggiamento
di questo pensatore di fronte all' esistenzialismo , col quale ha
intessuto una lunga ed intensa riflessione, iniziata negli anni bui
del secondo conflitto mondiale e protrattasi anche dopo l'approdo
del Battaglia allo spiritualismo cristiano. Intrieri confuta la responsabilità
morale attribuita da alcuni al "silenzio" di Pio XII di
fronte ai crimini commessi dal nazismo contro gli ebrei. Il Pontefice,
infatti, nonostante la mancanza di prove inconfutabili, denunciò
varie volte la persecuzione degli ebrei e intervenne costantemente
in loro favore. In questa valutazione, puntualizza Intrieri, non bisogna
dimenticare la vicenda degli ebrei olandesi che, a seguito di una
pubblica protesta dei vescovi locali, furono tutti arrestati e deportati.
Ciò comunicava da parte di Hitler un messaggio molto chiaro:
le conseguenze dannose delle proteste pubbliche sarebbero ricadute
su chi avrebbe dovuto beneficiarne e non su chi aveva protestato.
Una protesta pubblica sarebbe stata certamente più clamorosa,
ma com'era accaduto in Olanda, sarebbe servita solo a condannare a
morte numerose persone. La scelta del silenzio, al contrario, ottenne
il duplice scopo di salvare molte persone e di continuare l'opera
di assistenza a Roma e altrove. Il primo numero del 2007 di Vivarium
si chiude con la rubrica "Rassegna" che accoglie un contributo
di Filippo D' Andrea sugli "Aspetti etici e pedagogici in San
Francesco di Assisi". Domenica 3 giugno la Diocesi di Cosenza incontra i laici 31/05 L' arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano padre Salvatore
Nunnari incontrerà domenica 3 giugno, solennità liturgica
della Ss. Trinità, il laicato cattolico della diocesi organizzato
in associazioni, movimenti e gruppi. L' iniziativa si svolgerà
nell' Auditorium "Giovanni Paolo II" di Rende. "L'
appuntamento annuale unitario con l' arcivescovo - è scritto
in un comunicato - caratterizza il percorso che la Consulta diocesana
delle aggregazioni laicali sta compiendo per una piena comunione nella
vita della Chiesa e nell' azione pastorale. L' incontro di domenica
prevede la preghiera comune, riflessioni bibliche, antropologiche
e sociali sulla visione dell' uomo che scaturisce dalla dinamica dell'
amore trinitario a cura di un biblista, di un docente di filosofia
e di una coppia di coniugi". L' intervento di mons. Nunnari sarà
dedicato al tema "La Trinità sorgente e modello di vita
personale, familiare, ecclesiale e sociale". Dal 24 i festeggiamenti per il V centenario della morte di San Francesco di Paola a Cosenza 20/05 Solenni festeggiamenti in onore di san Francesco di Paola patrono
della Calabria e della gente di mare d’Italia patrono della
città e dell’arcidiocesi di Cosenza nel V centenario
della sua morte (1507-2007) 24 maggio – 3 giugno 2007. I festeggiamenti
in onore di S. Francesco di Paola quest’anno avranno un carattere
unico ed eccezionale per la fausta ricorrenza del mezzo millennio
della sua nascita al Cielo. I Vescovi Calabresi, che con la loro presenza
onoreranno il Capoluogo della Provincia che ha dato i natali al Santo
Patrono, nel loro messaggio ci invitano caldamente «a ripensare
la vita di questo gigante della santità cristiana, figlio della
nostra terra di Calabria. Vogliamo proporvi la sua figura con la speranza
che un ritorno a S. Francesco di Paola possa far maturare la nostra
fede cristiana e il coraggio di essere protagonisti della nostra storia.
Contribuiremo così allo sviluppo della nostra amata Regione,
che vorremmo veder finalmente decollare verso quegli obiettivi, che
rimangono tuttora solo speranze e progetti». Cassano ha il suo nuovo Vescovo, Mons. Bertolone 13/05 ''Saro' un pastore prima di tutto amico del mio gregge, avendo
particolare sollecitudine verso i piu' deboli, gli anziani, i poveri,
per coloro che soffrono e che attraversano difficolta'. Il dialogo
e il richiamo costante alla solidarieta' saranno i due elementi del
mio ministero nella continuita' della strada percorsa dai miei venerati
predecessori, i quali non hanno mancato di ricercare e di promuovere
iniziative in ambiti comuni a Chiesa e societa' civile''. A dirlo
e' stato mons. Vincenzo Bertolone, nuovo vescovo della diocesi di
Cassano, nel suo discorso di ringraziamento al saluto del sindaco
e alle autorita' nella manifestazione di presa di possesso della diocesi.
''In osculo Christi pax tecum'' (Nel bacio di Cristo, pace a te) e'
l' augurio che il nuovo Vescovo ha fatto, a conclusione del suo discorso,
alla diocesi di Cassano e a tutti i suoi abitanti. All' insediamento
del nuovo Pastore hanno partecipato, oltre al clero diocesano e al
sindaco Gianluca Gallo; Carmelo Alba, sindaco di San Biagio Platani
(Agrigento), paese natio di mons. Bertolone; l' arcivescovo metropolita
di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari; l' arcivescovo di Crotone - Santa
Severina, mons. Domenico Graziani; il vescovo di Lamezia Terme, mons.
Luigi Cantafora; il vescovo di San Marco Argentano - Scalea nonche'
amministratore apostolico della diocesi cassanese, mons. Domenico
Crusco; il Prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino, e i massimi
rappresentanti della autorita' civili e militari della Provincia d
Cosenza e rappresentanti della Regione. Gallo, nel porgere il saluto
e gli auguri al nuovo Vescovo ha sostenuto che ''Il popolo cassanese
nella sua passionalita' sapra' certamente essere vicino al nuovo Vescovo
nella sua azione che privilegera' sicuramente gli uomini e non le
cose. Un Vescovo che investira' sugli uomini, sui giovani e sicuramente
sulla cultura della solidarieta'''. Mons. Vincenzo Bertolone e' il
settantaquattresimo vescovo della diocesi di Cassano Ionio e succede
a mons. Domenico Graziani che dal 14 gennaio scorso e' arcivescovo
della diocesi di Crotone - Santa Severina. Dopo 500 anni matrimonio ebraico in Calabria 09/05 Per la prima volta dopo cinquecento anni nel castello normanno
di Lamezia Terme è stato celebrato un matrimonio ebraico, che
ha unito una coppia di americani, Lupe Torres Ugent e Andrew Alan
Ewart. A celebrare il rito è stata la prima donna rabbino italiana,
Barbara Aiello, esponente di punta dell'ebraismo progressivo, tendenza
nata negli ambienti liberal ebraici statunitensi; la donna è
rientrata in Calabria nella primavera scorsa, dopo aver guidato la
comunità ebraica progressiva di Milano. La cerimonia ha avuto
inizio con un piccolo corteo dietro i quattro portatori della Chuppà,
il baldacchino sotto il quale si celebra il rito del matrimonio e
che rappresenta la camera nuziale e l'amore di Dio. Rabbi Barbara
ha aperto la cerimonia con la benedizione di una coppa di vino, creando
uno spazio sacro sotto la Chuppà, dove è avvenuta la
lettura di un brano della bibbia che il nonno di Andy gli regalò
in occasione del suo dodicesimo compleanno. Tra i due sposi la promessa
d'amore e quindi lo scambio degli anelli, che, secondo Rabbi Barbara,
hanno una importanza grandissima perché sono "il simbolo
dell'amore infinito, perché tenendovi per mano gli anelli fanno
il simbolo dell'infinito o il numero otto". Il rabbino ha offerto
sette benedizioni mentre, prima la sposa e poi lo sposo, hanno fatto
sette giri l'una intorno all'altro e viceversa. Tra le persone che
hanno assistito alla cerimonia c'era tanta emozione e c'é anche
chi ha versato qualche lacrima di felicità. Ma la cerimonia
non è ancora conclusa perché la sposa e lo sposo dividono
il bicchiere di vino (che per l'occasione è un Cirò
di Calabria) nella coppa Kiddush. E intanto Rabbi Barbara ha recitato
una antica formula: "Vivano a lungo nella prosperità e
nella pace e, con tutti gli amici che li circondano, giungano la felicità
del tuo regno per il nostro Signore Amen". Infine il bicchiere
nel quale c'era il vino, avvolto in un panno, è stato schiacciato.
Anche questa particolarità è una delle tradizioni del
matrimonio ebraico secondo cui ogni del bicchiere è una benedizione
e allunga la vita degli sposi. E finalmente, probabilmente tanto atteso
dagli sposi e dai loro familiari, si è vista la coppia di sposi
baciarsi mentre il loro capo era coperto da un drappo giunto dal Sudan.
La scelta del luogo non è stata casuale: secondo ricerche storiche,
sembra che ai piedi del Castello Normanno di Nicastro, a Lamezia Terme,
viveva una comunità di rifugiati ebrei provenienti dalla Spagna
delle persecuzioni di Ferdinando e Isabella di Castiglia. Al termine
della cerimonia Rabbi Barbara si è intrattenuta con i due sposi
conversando e illustrando il significato religioso del matrimonio.
Alla coppia è stato consegnato anche l'antico certificato Ketubah
che, secondo Rabbi Barbara, è un documento importante perché
ha anticipato, nella storia dei matrimoni, ogni documento civile relativo
all'unione di due persone. Mercoledì 9 al Seminario diocesano a Rende incontro su “Multimedialità e processi culturali” 07/05 «Multimedialità e processi culturali» è
il tema dell’incontro promosso dall’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano
per mercoledì 9 maggio alle ore 18.30 nella sala del Seminario
Cosentino (Via Rossini - Rende). La comunità ecclesiale intende
interrogarsi sulla complessa realtà multimediale nel contesto
della riflessione dopo il Convegno nazionale di Verona e in preparazione
alla 41a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Relatore sarà
il Dott. Piermarco Aroldi dell’Università Cattolica del
Sacro Cuore (Milano), Ricercatore di “Sociologia dei processi
culturali e comunicativi”, Vicedirettore dell’Osservatorio
sulla Comunicazione e Docente di “Sociologia della comunicazione
e dei processi associativi” e “Media e processi sociali”.
Introdurranno Don Pasquale Traulo, Vicario episcopale per il coordinamento
della pastorale, e le Suore Figlie di San Paolo che operano a Cosenza.
Le conclusioni - dopo la discussione aperta al contributo di tutti
- sono affidate a Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita
di Cosenza-Bisignano. I lavori saranno coordinati da Raffaele Zunino,
Direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.
L’iniziativa prende spunto dal Messaggio di benedetto XVI per
la 41a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali I bambini e i
mezzi di comunicazione: una sfida per l’educazione, in cui –
tra l’altro – il Papa scrive: «Le complesse sfide
che l’educazione contemporanea deve affrontare sono spesso collegate
alla diffusa influenza dei media nel nostro mondo. Come aspetto del
fenomeno della globalizzazione e facilitati dal rapido sviluppo della
tecnologia, i media delineano fortemente l’ambiente culturale.
(…) Per molte persone, la realtà corrisponde a ciò
che i media definiscono come tale». San Francesco di Paola, santo europeo 25/04 Sono passati cinquecento anni dalla "nascita al cielo" di Francesco Martolillo, più noto al mondo come San Francesco di Paola. E a cinque secoli dalla morte è sempre forte la presenza del Santo nella storia e nell'arte del Vecchio Continente, ma anche al di là dell' Atlantico, dove l'Ordine dei Minimi da lui fondato conta numerosi conventi e seguaci. Proprio a "San Francesco di Paola nella storia e nell'arte" è dedicato il titolo di un volume realizzato da Emiliano Splendore che ripercorre e approfondisce le tappe della vita del Santo calabrese e ne delinea aspetti inediti. Il libro (239 pp., edito in Abruzzo dal Gruppo archeologico superequano) si avvale infatti di documentazione raccolta nel corso degli anni in varie biblioteche pubbliche e private in Italia e in Europa, permettendo di mettere in luce anche il ruolo che Francesco di Paola, un po' eremita e un po' diplomatico, ricoprì alla Corte di Francia. Così Splendore ripercorre, da attento studioso, quel 1483 in cui Francesco fu convinto dal Papa e dal Re di Napoli ad accettare l' invito del Re francese Luigi XI. La Francia era allora molto potente e i suoi rapporti con il Papato e il Regno napoletano non erano troppo saldi. A Francesco arrivarono dunque le pressioni di Sisto IV e Ferdinando I. Quando arrivò al castello di Plessis les Tours, Luigi XI si inginocchiò ai suoi piedi e la presenza di Francesco di Paola in suolo francese permise di riallacciare i legami con Roma e Napoli. Il Santo rimase in Francia 25 anni, con Carlo VIII e Luigi XII che lo vollero ancora al loro fianco. E in Francia morìil 2 aprile 1507 senza più rivedere Paola, città nella quale era nato il 27 marzo 1416. Ma il volume di Splendore ci narra anche dei miracoli attribuiti al Santo, arricchendo la narrazione con iconografia del tempo. Si scopre così che tra i prodigi di Francesco di Paola c'é anche l'attraversamento sul suo mantello del Faro di Messina (lo Stretto) con il compagno di viaggio Frà Nicolò, dopo il rifiuto di un traghettatore "ingordo" di danaro. La traccia lasciata da San Francesco di Paola in Europa ricorre anche nei nomi di luoghi e addirittura di prodotti. Ad esempio in Germania i frati minimi sono detti 'Paulaner', nome immortalato in una famosa birra bavarese che un tempo veniva prodotta in convento, così come 'Paulaner' è il nome di un quartiere viennese e di una fermata di metropolitana che deriva dal relativo convento. Ma anche l' importante porto francese sull'Atlantico di La Rochelle è conosciuto come 'Port de Minimes', quasi a significare il 'salto' oltreoceano dei frati paolani diffusi oggi anche in Nord e Sud America. Concluso il Convegno del Movimento Apostolico 15/03 Sono state oltre 1.200 le persone, giunte a Catanzaro da diverse
regioni italiane e anche dall'estero, che hanno partecipato ai lavori
del secondo convegno nazionale del Movimento Apostolico che sono stati
conclusi dall'arcivescovo di Bologna, Cardinale Carlo Caffarra. Nel
corso dei lavori si sono susseguiti gli interventi dell'Arcivescovo
di Rossano-Cariati, Mons. Santo Marcianò, dell'Arcivescovo
Metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Antonio Ciliberti. E' toccato,
invece, a mons. Costantino Di Bruno, assistente ecclesiastico centrale,
e alla presidente del Movimento, Cettina Marraffa, porgere i saluti
al cardinale Caffarra. "Le nostre scelte - ha detto il Card.
Caffarra - sono sempre in vista di un bene particolare; ma alla fine
ciascuna di esse si inscrive e si radica nel desiderio di un bene
che sia tale da dare piena soddisfazione alla nostra fame e sete di
beatitudine". Per il Cardinale Caffarra "solo una cultura
disumana e superficiale come la nostra poteva tentare di estenuare
nell'uomo questo suo desiderio, insegnandogli che è possibile
ben navigare anche se si naviga sempre a vista senza avere nessun
porto a cui dirigersi". Per il l'Arcivescovo di Bologna "l'incontro
con Cristo pesca nella profondità dell'essere, poiché
Cristo è sentito come la risposta vera e totale al proprio
desiderio illimitato di beatitudine. Chi è in Cristo cerca
con la sua ragione la risposta nella luce di Cristo, nella luce della
Sapienza stessa di Dio. Ecco perché la ragione del credente
è spinta ad esercitarsi al massimo, senza precludersi nulla.
Nasce una nuova cultura". La fondatrice del Movimento Apostolico,
Maria Marino, al termine dei lavori del convegno ha rivolto un saluto
a tutti i partecipanti. Per il quinto centenario di San Francesco a Paola il Cardinal Martino 07/03 Il Papa ha nominato suo inviato speciale alle solenni celebrazioni del quinto centenario della morte di San Francesco di Paola il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio consiglio della Giustizia e della pace e del Pontificio consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti. Le celebrazioni avranno luogo a Paola (Cosenza) dal primo al 4 maggio prossimi. Convegno sul testamento biologico al Seminario di Rende 10/02 ''Il testamento biologico'': e' il tema del convegno promosso
dalla Unione Giuristi Cattolici Italiani e dall'Ordine degli Avvocati
di Cosenza per venerdi' prossimo alle ore 16.30 nell'auditorium ''Giovanni
Paolo II'' di Rende. ''Parlare di testamento biologico, di accanimento
terapeutico o di eutanasia e' impresa estremamente difficile e delicata
- afferma Carmine Nicotera, presidente della sezione cosentina dell'Unione
Giuristi Cattolici - anche per le implicazioni di carattere etico
che la problematica comporta. E tuttavia, e' utile, anzi necessaria,
per prenderne coscienza soprattutto se questi temi sono oggetto di
riflessione in vista di una legge dello Stato''. Questa esigenza,
spiega Nicotera, ''e' stata sentita dai giuristi cattolici di Cosenza
che, unitamente al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, hanno organizzato
il convegno di venerdi' 16 febbraio. E' auspicabile - conclude il
presidente dei Giuristi cattolici di Cosenza - che il convegno contribuisca
ad una presa di coscienza il piu' ampia possibile. Saranno certamente
di aiuto gli interventi programmati di esimi professionisti che dal
proprio angolo di visuale illustreranno il problema''. A Rende sabato riapre il Monastero delle figlie di S. Chiara d’Assisi 07/02 Sabato 10 febbraio un drappello di suore clarisse contemplative,
provenienti dai Monasteri clariani di Sicilia, prenderà dimora
nel Monastero “S. Chiara all’Immacolata” nel centro
storico di Rende, già convento di S. Francesco di Assisi dei
Frati Minori. A Falerna convegno della Caritas sulla ndrangheta 25/01 La Chiesa calabrese si ritrovera' venerdì e sabato a
Falerna, in occasione del convegno annuale delle Caritas diocesane,
per confrontarsi su come si deve svolgere una "pastorale ecclesiale
per l'educazione delle coscienze in contesti di 'ndrangheta''. L'iniziativa
è stata strutturata in tre sessioni in cui i 120 convegnisti,
almeno 10 delegati per ogni diocesi, si confronteranno con vescovi,
sacerdoti, religiosi, suore e laici impegnati, ma anche docenti universitari
e responsabili di associazioni antimafia per conoscere meglio il fenomeno
'ndrangheta e dare delle giuste risposte. Domani si terranno le prime
due sessioni. Quella mattutina riguardera' "approfondimenti di
alcuni significativi aspetti storici e sociologici, culturali e politici
della 'ndrangheta di ieri e di oggi''. A questa prima parte, dopo
il saluto del presidente della Conferenza episcopale calabra, mons.
Vittorio Mondello, interveranno mons. Ignazio Schinella ed i professori
Rocco Sciarrone e Piero Fantozzi. La seconda sessione nel pomeriggio
sul tema "Panoramica di esperienze messe in campo dalle Chiese
locali e dalla società civile, di contrasto a logiche e a poteri
mafiosi". Interverranno il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giancarlo
Maria Bregantini, padre Emanuele Maggioni e don Rosario Morrone. Ci
saranno anche il diacono Vincenzo Alampi, che si soffermerà
sul modo in cui nella Piana di Gioia Tauro si utilizzano in modo "sociale"
i beni confiscati alla mafia; il presidente delle associazioni antiracket
calabresi, Maria Teresa Morano, ed il sindaco di Gioia Tauro, Giorgio
Dal Torrione. La terza sessione, "Elaborazione di proposte pastorali
innovative, efficaci e continuative, per un futuro di speranza"
si terrà nella mattinata di sabato con la partecipazione del
prof. Ercole Giapparini e del vescovo Francesco Montenegro, presidente
di Caritas Italiana. Le conclusioni saranno tratte dal vescovo di
Mileto, mons. Domenico Tarcisio Cortese. Le Chiese di Calabria si interrogano come annunciare il Vangelo in contesti di 'ndrangheta 21/01 Vescovi, preti, religiosi, suore, laici impegnati, ma anche
docenti universitari, amministratori e responsabili di associazioni
antiracket si confronteranno su «È cosa nostra»
Due giornate per capire come fare pastorale ecclesiale in contesti
fortemente influenzati dalla 'ndrangheta; questo è il senso
dell'annuale incontro voluto dalla Delegazione regionale della Caritas
calabrese, sotto l'egida della Conferenza Episcopale Calabra; il seminario
si terrà venerdì 26 gennaio e sabato 27 a Falerna nei
locali dell'hotel Eurolido. L'assise, a carattere residenziale, vedrà
la partecipazione di vescovi, sacerdoti, religiosi, suore, di docenti
universitari, amministratori e di numerosi laici impegnati per una
nuova cultura della legalità. Emblematico il titolo scelto
quest'anno dalla delegazione regionale Caritas: «È cosa
nostra. Una pastorale ecclesiale per l'educazione delle coscienze
in contesti di 'ndrangheta». A Cosenza si aprono i festeggiamenti per il V centenario di San Francesco di Paola 19/01 Sabato 20 gennaio nella chiesa di S. Francesco di Paola si
aprono ufficialmente i festeggiamenti a Cosenza per il V centenario
della morte di S. Francesco di Paola (1507-2007). Alle ore 18, durante
una solenne concelebrazione presieduta da S. Ecc.za Rev.ma Mons. Serafino
Sprovieri, arcivescovo emerito di Benevento, sarà benedetta
la nuova grande tela ad olio del Maestro Bruno d'Arcevia, che è
uno dei massimi esponenti del neomanierismo italiano. La tela, che
misura cm. 165 x 357, raffigura il Santo mentre sta per ricevere la
comunione da P. Bernardino Otranto, originario di Cropalati, già
confessore e successore di S. Francesco, che è stato il fondatore
nel 1510 del convento cosentino. In alto è rappresentata la
Vergine del Miracolo che indica il Figlio presente nell'Eucaristia,
mentre accanto al Santo è stato dipinto il B. Nicola Saggio
da Longobardi nell'atto di distribuire del pane, a ricordo dell'azione
caritativa svolta a Cosenza presso la chiesa del Santo Patrono. Alla
cerimonia, oltre al neo Prefetto di Cosenza, Dr. Francesco Antonio
MUSOLINO, e al Sindaco di Cosenza, saranno presenti il Presidente
della Provincia di Cosenza e i sindaci di Cropalati e Longobardi, Dal 18 a Cosenza la settimana della preghiera per l’unità dei cristiani 15/01 Come ogni anno, dal 18 al 25 gennaio, sarà celebrata
la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che vede
coinvolti credenti appartenenti a diverse confessioni religiose. Il
tema scelto per le meditazioni di quest'anno si richiama ad un versetto
dell'Evangelo secondo Marco: "Fa sentire i sordi e fa parlare
i muti". La Settimana è curata dalla Commissione per l'ecumenismo
e il dialogo dell'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, dalla Chiesa Evangelica
Valdese di Dipignano e Cosenza e dalla Parrocchia cattolica di rito
greco-bizantino del Ss. Salvatore in Cosenza. Nell'ambito dell'iniziativa
si svolgerà anche il convegno interconfessionale che il Centro
interdipartimentale di scienze religiose dell'Università della
Calabria, in accordo con i promotori della Settimana, ha organizzato
per l'8 e il 9 febbraio sul tema "Il corpo e la malattia: fede,
antropologia e culture religiose". Le iniziative della Settimana
per l'unità dei cristiani saranno precedute, mercoledì
17 gennaio, dalla Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del
dialogo tra cristiani ed ebrei che prevede , nel settore ebraico del
cimitero comunale di Cosenza, una preghiera comune e una meditazione
a partire dal versetto dell'Esodo "Non avrai altra divinità
al mio cospetto". Durante la preghiera sarà ricordato
l'ebreo sefardita Carlos Chalum Canizo, deceduto nei giorni scorsi,
che per anni ha condiviso e sostenuto le giornate del dialogo ebraico
cristiano ed altre iniziative interconfessionali. Le celebrazioni dell’Epifania nel rito greco-bizantino 04/01 L'Epifania nella liturgia orientale, propria delle comunita'
calabro-albanesi ancora legate al rito greco-bizantino, si celebra
secondo la ''manifestazione della divinita' di Gesu'''. Le cerimonie
piu' peculiari e dense di suggestivi significati religiosi, che connotano
la festa di sabato, si terranno di mattina in due comunita' albanofone:
San Demetrio Corone e San Cosmo Albanese. In entrambi i centri, la
festa dell'Epifania contempla la lettura di un passo del Vangelo,
che ricorda la discesa dello Spirito Santo e il battesimo di Gesu'
sulle acque del Giordano. A San Demetrio Corone l'appuntamento e'
con la cerimonia del ''Volo della colomba'' A conclusione della messa
i fedeli seguono in corteo il parroco in piazza Strigari. Qui una
colomba legata a un filo viene fatta scivolare da una delle finestre
piu' alte di un palazzo, fino a fermarsi sul bordo della fontana posta
nella piazza. E' a questo punto che il papa's immerge per tre volte
la croce nell'acqua davanti alla colomba (lo Spirito Santo) ''fatta
scendere'' da Dio. Dopo aver rimesso in liberta' il volatile, il sacerdote
impartira' la benedizione aspergendo l'acqua con un rametto di rosmarino
su ciascun fedele che gli passera' ordinatamente davanti baciando
la croce. Contemporaneamente, a San Cosmo Albanese si tiene la suggestiva
cerimonia del battesimo di Gesu'. A conclusione della Divina liturgia,
i fedeli accompagnano in corteo il loro parroco al torrente Sabatino,
un corso d'acqua che scorre poco distante dal centro urbano. Dopo
la lettura di un passo del Vangelo che ricorda il battesimo di Cristo,
il sacerdote benedice l'acqua del torrente e vi bagna la croce. Raccolta
in bottiglie, l'acqua e' conservata dai fedeli e utilizzata per benedire
le abitazioni. Il ritorno in paese e' allietato dalle note della ''Cucianina'',
una antica ninna nanna eseguita in lingua albanese e dedicata a Gesu'
Bambino, la cui statuetta e' portata in un cesto dai fedeli sul luogo
della cerimonia. Convegno su “prospettive e itinerari ecclesiali” il 4 al Seminario Cosentino 02/01 «Prospettive e itinerari ecclesiali dopo Verona»
è il tema del convegno dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano
che si terrà giovedì 4 gennaio alle ore 18.00 nell’Auditorium
“Giovanni Paolo II” in Rende (complesso del Seminario
Cosentino). L’incontro riproporrà lo spirito e le indicazioni
pastorali emerse dal convegno ecclesiale nazionale di Verona dell’ottobre
scorso sul tema della testimonianza della speranza cristiana nell’attuale
contesto sociale, «nuova tappa - ha detto Benedetto XVI - nell’attuazione
del Concilio Vaticano II che la Chiesa italiana ha intrapreso; un
cammino proteso all’evangelizzazione e ad una tenace testimonianza
per mantenere viva e salda la fede nel popolo italiano». La
relazione principale sarà a cura del prof. Giuseppe Savagnone,
docente di Storia e Filosofia, editorialista del quotidiano Avvenire
e membro del Forum per il progetto culturale della Conferenza Episcopale
Italiana. Introdurrà don Pasquale Traulo, Vicario episcopale
per il coordinamento della pastorale; coordinerà i lavori don
Salvatore Bartucci, incaricato diocesano per il convegno di Verona.
Le conclusioni saranno affidate all’Arcivescovo Metropolita,
Padre Salvatore Nunnari. Te Deum di ringraziamento e altre iniziative ecclesiali dell’arcidiocesi Cosenza-Bisignano 30/12 Sarà l’Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano,
Mons. Giuseppe Agostino, a presiedere nella Cattedrale di Cosenza,
domani, domenica 31 dicembre, alle ore 17.00, la celebrazione eucaristica
e ad intonare alla fine, con i fedeli presenti, il Te Deum di ringraziamento
per l’anno che sta per concludersi. Il Te Deum sarà cantato
in tutte le chiese dell’Arcidiocesi. Questa tradizione liturgica
sottolinea il valore del tempo come dono di Dio da valorizzare e non
come puro consumarsi senza alcun senso. Don Saverio Spadafora e don Gabriele Bilotti celebrano cinquant’anni di sacerdozio 20/12 Due sacerdoti dell’Arcidiocesi cosentina, Mons. Gabriele
Bilotti e Mons. Saverio Spadafora, celebrano quest’anno il cinquantesimo
anniversario dell’ordinazione presbiterale, avvenuta per Mons.
Bilotti l’8 luglio e per Mons. Spadafora il 22 dicembre 1956.
E proprio venerdì 22 dicembre alle ore 18.00, nella chiesa
parrocchiale di S. Teresa del Bambino Gesù in Cosenza, di cui
Mons. Spadafora è parroco, l’anniversario sarà
ricordato in una concelebrazione eucaristica presieduta dal Padre
Arcivescovo Salvatore Nunnari. I vescovi calabresi dal Papa in nome di San Francesco di Paola 07/12 Colloqui di mezz' ora del Pontefice con ciascuno dei vescovi calabresi e la tradizionale udienza del mercoledì dedicata all' incontro tra i pellegrini provenienti dalla regione e Benedetto XVI: per la Conferenza episcopale calabra si rinnoverà da lunedì 11 dicembre, e per un' intera settimana in Vaticano, la visita "ad limina apostolorum", il pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Il calendario delle udienze prenderà il via all' inizio della prossima settimana con i colloqui privati che il Papa avrà con Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio e presidente della Commissione episcopale calabra); seguiranno quelli con Antonio Ciliberti (Catanzaro), Salvatore Nunnari (Cosenza); Domenico Cortese (Mileto-Nicotera-Tropea); Luciano Bux (Oppido- Palmi);Santo Marcianò (Rossano Cariati). Giovedì 14 sarà la volta di Giancarlo Bregantini (Locri-Gerace); Luigi Cantafora (Lamezia) e Francesco Frandina (Cassano) mentre l' indomani a colloquio con Papa Benedetto XVI andranno Ercole Lupinacci (Eparchia Lungro); Domenico Graziani (Crotone) e Domenico Crusco (S. Marco - Scalea). Al Pontefice i vescovi calabresi, attraverso il presidente della Conferenza episcopale mons. Vittorio Mondello, oltre a illustrare le problematiche e le emergenze economiche e sociali di una terra di antiche tradizioni religiose, chiederanno di visitare la Calabria nel 2007, in concomitanza con le celebrazioni per il quinto centenario della morte di San Francesco di Paola. Altro momento centrale della "settimana" calabrese in Vaticano sarà l' udienza del mercoledì dalla Calabria quando giungeranno in S. Pietro alcuni doni caratteristici della regione e l' abete silano che sarà collocato per le festività natalizie vicino all' obelisco di uno dei luoghi simbolo della cattolicità. I presuli calabresi, nel corso della permanenza, avranno modo di incontrare e di confrontarsi anche con i vertici delle congregazioni vaticane che rappresentano i dicasteri cui sono affidate le attività della curia romana. Nuove nomine nell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano 18/11 Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano,
ha provveduto alle seguenti nomine relative a diversi impegni pastorali:
Don Michele Buccieri e' il nuovo direttore del centro diocesano vocazioni,
Monsignore Dario De Paola e' stato nominato vice direttore dell'ufficio
catechistico diocesano, Don Tommaso Scicchitano e' il nuovo Parroco
di S. Michele Arcangelo in Donnici di Cosenza, Don Franco Iaconetti
e' il nuovo responsabile dell'ufficio per la pastorale giovanile,
Don Enrico Trombino e' il nuovo Parroco di San Lorenzo Martire in
Cerisano e Don Antonio Morcavallo e' il nuovo Parroco di Sant'Aniello
in Cosenza. Il Prefetto Sbordone incontra i rappresentanti delle comunità islamiche 16/11 Il Prefetto di Cosenza, Bruno Sbordone ha incontrato in Prefettura
i rappresentanti delle comunita' islamiche della provincia di Cosenza.
L'incontro - riferisce una nota della Prefettura di Cosenza - viene
inquadrato nell'ambito delle iniziative promosse dal Ministero dell'Interno
per favorire ed incentivare su tutto il territorio nazionale il dialogo
interreligioso quale fattore di coesione sociale, in coerenza anche
con le priorita' che l'Unione Europea si e' data in materia di politica
dell'immigrazione, un obiettivo che peraltro ha trovato anche una
recente conferma parlamentare nell'approvazione della legge 24/05
che ha riconosciuto il 4 ottobre quale solennita' civile e giornata
della pace, della fraternita' e del dialogo fra appartenenti a culture
e religioni diverse. Il Prefetto di Cosenza nella riunione odierna
- spiega la nota - ha sottolineato l'opportunita' di promuovere e
favorire sempre piu' la conoscenza reciproca ed il dialogo tra le
diverse comunita' religiose e le differenti culture e tradizioni,
registrando con viva soddisfazione come gia' il territorio provinciale
di Cosenza si dimostri particolarmente sensibile si temi del dialogo
fra le religioni. Particolare apprezzamento e' stato rivolto al Prefetto
dagli imam presenti alla riunione, per l'iniziativa odierna finalizzata
essenzialmente ad un confronto su temi legati ai valori di reciproco
arricchimento. Il Prefetto di Cosenza - conclude la nota - ha assicurato
l'attenzione di tutte le pubbliche amministrazioni verso i problemi
degli immigrati, rammentando l'impegno profuso in tal senso dallo
sportello unico per l'immigrazione operante in Prefettura e di recente
e di recente adeguatamente rafforzato anche grazie al prezioso apporto
della Guardia di Finanza. In quindicimila a Paravati per Natuzza Evolo 12/11 Oltre quindicimila persone hanno scelto oggi Paravati, principale
frazione di Mileto, nel vibonese, per pregare insieme alla mistica
Natuzza Evolo in occasione del tredicesimo anniversario dell'arrivo
presso la Fondazione Cuore immacolato di Maria, della statua della
Madonna scolpita sulla base delle indicazioni della stessa Natuzza.
Un commosso applauso della folla ha salutato l'arrivo sul palco di
Natuzza, che malgrado le precarie condizioni di salute e l'eta' avanzata,
non ha voluto mancare ad un appuntamento che ogni anno attrae nella
cittadina dell'entroterra vibonese migliaia di persone devote alla
Madonna e alla figura di una donna che trasmette grande serenita'
e fede in Dio. Dopo la fine della processione che ha portato la statua
del Cuore immacolato di Maria dalla cappella interna alla fondazione
al palco montato nel parco interno, don Maurizio Macri' ha dato l'avvio
alle preghiere cui e' seguito l'intervento del presidente della Fondazione
e parroco di Paravati, don Pasquale Barone. Il vescovo Emery Kaponco,
prelato del Congo e canonico di San Pietro a Roma ha poi celebrato
la messa. Nel corso della sua omelia il prelato ha evidenziato l'importanza
della preghiera e della fede. Il vescovo ha anche ricordato di aver
gia' incontrato in un'altra occasione Natuzza Evolo, aggiungendo di
aver letto tutti i libri che raccolgono il pensiero della mistica
di Paravati Domenica 22 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale 18/10 La domenica 22 ottobre sarà dedicata dalla Chiesa cattolica
alla Giornata Missionaria Mondiale. Il tema proposto quest’anno
alla riflessione è: "Dio amore, sorgente della missione”.
La città di Cosenza è stata scelta - informano il Movimento
Giovanile Missionario della Calabria e il Movimento Giovanile Missionario
dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano - come luogo per incontrarsi
e per “costruire speranze di vita” attraverso la preghiera,
incontri e testimonianze missionarie, dibattiti, occasioni di festa
e di animazione. Tutto l’ “ottobre missionario”
è dedicato alla preghiera, alla silenziosa testimonianza, ad
una particolare attenzione alla missione universale della Chiesa,
ma la domenica 22 ottobre costituirà un’occasione privilegiata
e allargata di riflessione articolata in due momenti: “E’ Vento di San Francesco” alla Fiera di Rimini 17/10 Si terrà a Rimini da venerdì 20 a domenica 22
ottobre la fiera per l’industria del turismo. Organizzata da
TTG Italia, società specializzata in editoria e servizi per
il turismo, è la piazza di incontro tra chi vende e acquista
prodotti e servizi turistici; il luogo in cui gli operatori del settore
presentano le novità e anticipano al mercato italiano le proprie
strategie commerciali e di marketing. La formula permette ai professionisti
del settore di ottimizzare in pochi giorni gli incontri con i propri
fornitori e i propri clienti, di definire le strategie future e di
far conoscere in anteprima le tendenze e le novità del settore
turistico. I settori merceologici presenti saranno: Tour operator
e agenzie specializzate; Aziende di promozione turistica; Alberghi
e strutture ricettive; Consorzi turistici; Istituzioni Pubbliche;
Compagnie aeree, marittime e su gomma; Servizi per il turismo. Tra
questi anche la Calabria con un suo personale stand innovativo, funzionale
ed efficiente con ben 12 tavoli di lavoro per circa 30 operatori tra
consorzi, associati, privati e tour operator in rappresentanza delle
cinque province calabresi. Nello stand della nostra regione ci sarà
uno spazio riservato al progetto di sviluppo integrato territoriale
“ E’ vento di San Francesco”. Dopo il grande successo
ottenuto nella manifestazione d’interesse che si è tenuta
a Paola nei giorni scorsi, con la presenza di tantissimi imprenditori
e politici, continuano le iniziative a sostegno di questo progetto
che si ripresenta ancora una volta come una grossa opportunità
di carattere non solo economico ma anche culturale. Negli stand espositivi
allestiti alla fiera di Rimini, che resteranno aperti lo ricordiamo,
dalle ore 09.00 alle ore 18.30, quindi anche i responsabili del progetto
“ E’ vento di San Francesco” con in testa l’ideatore
Cosimo De Tommaso che ha fortemente voluto la presenza fattiva del
programma in una manifestazione di grossa rilevanza e ribalta internazionale. A Castrovillari sabato arrivano le reliquie di San Giuliano 11/10 Arriveranno, sabato prossimo a Castrovillari, le reliquie del
patrono della città, San Giuliano. Lo hanno reso noto il rettore
della Chiesa monumentale di San Giuliano, don Nicola Arcuri ed il
responsabile della Chiesa, Giuseppe Di Gaetani. Le spoglie del Santo,
che rimarranno in città per sempre, provengono da Città
del Vaticano ed arriveranno a Castrovillari alle 16.30 di sabato 14
ottobre, mentre la processione di accoglienza partirà dal rione
Civita alle 15.30. Il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, consegnerà
le chiavi della città dinanzi al Palazzo municipale durante
la processione che attraverserà via xx settembre e corso Garibaldi
per fermarsi davanti la Chiesa dei Sacri Cuori, di San Francesco,
e poi si arriverà nella Chiesa di San Giuliano. I festeggiamenti,
è scritto in una nota, prevedono cinque giorni con un triduo
di preparazione che inizierà oggi e nella giornata conclusiva
di domenica 15 sarà celebrata una Messa presieduta dall' arcivescovo
emerito metropolita di Cosenza Bisignano, mons.Giuseppe Agostino nella
quale il primo cittadino offrirà al Santo Patrono il nuovo
pastorale. A tutti i fedeli é stato chiesto di offrire l'olio
per alimentare le lampade poste a custodia delle reliquie di San Giuliano Il 13 a Paola Manifestazione d’interesse per il progetto “E’ Vento di San Francesco” 09/10 Il prossimo 13 Ottobre alle ore 16.00, presso il salone Auditorium
San Francesco del Santuario dei Frati Minimi in Paola, si terrà
la Manifestazione d’interesse per il Progetto “E’
Vento di San Francesco” organizzata a favore degli imprenditori
della filiera del turismo della Provincia di Cosenza. Nel corso dell’incontro
si parlerà delle opportunità di rilancio del turismo
in Calabria nel decennio 2007-2016 in occasione dei festeggiamenti
del V centenario della morte di San Francesco di Paola e del futuro
VI centenario della Sua nascita. Nell’occasione verrà
presentato lo stato di avanzamento dei lavori previsti del Progetto
di Sviluppo Territoriale Integrato “E’ Vento di San Francesco”
e delle modalità con le quali gli imprenditori potranno aderire
allo stesso cogliendone tutti i vantaggi. La Regione Calabria, con
Legge Regionale n. 7 art. 11 del 21.08.2006, ha fatto proprio questo
progetto riconoscendone la validità e la forza innovativa,
mentre già il Comune di Paola, con delibera di consiglio n.
58 del 06.10.2005, e la Provincia di Cosenza, con delibera di giunta
n. 40 del 17.02.2006, ne avevano ratificato l’approvazione. 08/10 Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano,
accoglie e sostiene, attraverso il servizio di Pastorale Giovanile
dell’Arcidiocesi affidato a Mons. Dario De Paola, l’iniziativa
dell’Istituto comprensivo di Grimaldi che, tra le attività
educativo-didattiche a carattere interculturale inserite nel progetto
“Fraternità e pace per l’unità dei popoli”,
ha programmato una manifestazione artistica multi-etnica e culturale
che si terrà, nell’ambito della tourneé in Calabria
del complesso internazionale GEN VERDE, lunedì 9 ottobre 2006
alle ore 16,00 presso il Centro Congressi in Piano Lago di Mangone
(CS). Vi parteciperanno gli alunni delle Scuole Secondarie di I e
II grado del comprensorio territoriale del Savuto. Benedizione del Papa alla Diocesi di cosenza Bisignano 08/10 Un telegramma a Sua Santità Papa Benedetto XVI è
stato inviato il 18 settembre scorso da S. E. Mons. Salvatore Nunnari,
Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, per manifestare la vicinanza
al Santo Padre nel momento delle polemiche da parte di ambienti islamici
dopo il discorso all’Università di Ratisbona. Terminato il Convegno diocesano in preparazione a quello ecclesiale nazionale di Verona 01/10 Si è concluso, sabato 30 settembre, il convegno pastorale
dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano sul tema: «La Chiesa
di Cosenza-Bisignano di fronte a Cristo, il Signore risorto speranza
del mondo» iniziato giovedì 28. I lavori - presieduti
dall’Arcivescovo Metropolita, S. E. Mons. Salvatore Nunnari
- hanno completato la fase di preparazione della diocesi cosentina
al convegno ecclesiale nazionale che si terrà a Verona nel
prossimo ottobre e coinvolgerà tutta la Chiesa italiana, chiamata
ad interrogarsi sulla qualità della propria testimonianza della
speranza cristiana nell’attuale contesto sociale, con le sue
ricchezze e le sue fragilità. I Vescovi calabresi chiedono più concretezza amministrativa 28/09 Un invito ai "politici ad una maggior concretezza e robustezza
amministrativa e legislativa" é stato rivolto dalla Conferenza
episcopale calabra al termine dei lavori della sessione autunnale,
in cui si auspica, tra l'altro, "un rinnovato impegno dei calabresi
per la rinascita autentica della nostra terra, così attesa,
specie in questo momento sociale e politico di stanchezza e sfiducia".
"Raccogliendo lo stile di san Francesco da Paola - è scritto
nel documento conclusivo - i Vescovi in uno sguardo alla complessa
realtà sociale e politica della nostra Regione, chiamano i
cattolici ad una maggior consapevolezza e testimonianza coerente nella
vita pubblica, invitano a far maturare in tutte le scelte la priorità
del Bene comune sulle orme seguite con tenacia dal Santo di Paola
e spingono i politici ad una maggior concretezza e robustezza amministrativa
e legislativa. In particolare, per la famiglia, i Vescovi hanno preso
atto degli impegni finanziari investiti su questo delicato settore,
apprezzandone l'indirizzo, ma lamentano la ristrettezza di fondi e
dei tempi attuativi della legge stessa, augurandosi nel contempo che
la famiglia sia sempre al centro di ogni attività sociale e
politica". I vescovi si "augurano pure che la Regione applichi
in pienezza le scelte nel campo della scuola, per superare quelle
difficoltà, ben note e ribadite, che rischiano di penalizzare
le scuole paritarie, riconoscendo sempre la scuola come il settore
più prezioso nella formazione delle future generazioni".
Nel corso della riunione, il presidente della Cec, mons. Vittorio
Mondello, ha svolto una relazione sui lavori del Consiglio permanente,
tenutosi recentemente a Roma e "si è soffermato sull'attiva
e filiale solidarietà che tutto l'Episcopato italiano, per
bocca del cardinale presidente, Camillo Ruini, ha espresso al Papa
Benedetto XVI, fatto bersaglio d'ingiuste accuse, sia da parte di
giornali occidentali che di ambienti islamici". Parlando del
prossimo convegno di Verona, mons. Mondello ha sottolineato come l'appuntamento
sia stato ben preparato in Calabria "con tante iniziative di
coinvolgimento, come un concorso attuato nelle nostre scuole capace
di interessare oltre dieci mila studenti, tra piccoli e grandi, con
componimenti e disegni molto belli su come i giovani di Calabria vedono
la speranza nella nostra terra e nella nostra storia. Domenica 8 ottobre
- è scritto nel documento - in tutte le chiese della Regione
si eleveranno preghiere particolari, per il buon esito del Convegno,
nell'intento così di corresponsabilizzare ancor più
la nostra terra sul filo della speranza, anche per combattere il facile
ricorso al fatalismo, che tanto sentiamo nemico del nostro cammino
spirituale, culturale e sociale". "Un altro appuntamento
prezioso che si è avviato in questi mesi - prosegue il documento
- è l'Anno Paolano, in ricordo dei 500 anni dalla morte di
san Francesco da Paola. E' un appuntamento importante, che vedrà
tante iniziative, alcune già realizzate come mostre nei musei,
concorsi nelle scuole, concerti e manifestazioni varie, la marcia
dei giovani, programmata per la prima domenica di quaresima. Per questo
motivo, i Vescovi hanno preparato un espressivo Messaggio alle chiese
di Calabria, che sarà distribuito a tutti nelle prossime settimane,
con l'intento di mobilitare le nostre realtà e dare all'evento
quella carica profetica che deve avere, in un rinnovato impegno di
Calabresi, per la rinascita autentica della nostra terra, così
attesa, specie in questo momento sociale e politico di stanchezza
e sfiducia. A giorni poi le nostre Chiese vivranno il nobile impegno
di offrire l'olio per la lampada che sempre brilla sulla tomba di
san Francesco in Assisi". Nel corso della riunione sono anche
stati indicati alcuni appuntamenti quali un convegno su "I minori
senza famiglia", in programma il 7 ottobre, ed un altro, della
Caritas regionale, previsto per fine gennaio, "sulla sfida aperta
che per noi oggi, in Calabria, è il triste fenomeno dellàndrangheta". Iniziato il Convegno Pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza 28/09 Ha avuto inizio oggi pomeriggio, a Rende, nell'Auditorium ''Giovanni
Paolo II'', il convegno pastorale organizzato dell'Arcidiocesi di
Cosenza-Bisignano sul tema: ''La Chiesa di Cosenza-Bisignano di fronte
a Cristo, il Signore risorto speranza del mondo''. I lavori, presieduti
dall'Arcivescovo metropolita, Mons. Salvatore Nunnari, ''concludono
- e' detto in un comunicato - la fase di preparazione della diocesi
cosentina al convegno ecclesiale nazionale che si terra' a Verona
nel prossimo ottobre e coinvolgera' tutta la Chiesa italiana, chiamata
ad interrogarsi sulla qualita' della propria testimonianza della speranza
cristiana nell'attuale contesto sociale, con le sue ricchezze e le
sue fragilita'. Gia' nella preghiera comunitaria e' emersa, con la
lettura della Prima Lettera di Pietro e la meditazione di don Salvatore
Bartucci, incaricato diocesano per il convegno di Verona, la tematica
di fondo''. ''L'Apostolo - ha detto, tra l'altro, don Bartucci - invita
i cristiani a considerare il tempo che e' dato loro da vivere come
un tempo di prova, in cui e' chiesto loro di mettersi alla scuola
di Gesu', solidale con l'uomo, la cui resurrezione e' la sorgente
della speranza''. Nell'introduzione all'incontro, Don Pasquale Traulo,
Vicario episcopale per la pastorale, ha contestualizzato il convegno
nel percorso della diocesi, durante il quale ci sara' una riscoperta
dei testi del Concilio Vaticano II. Ha poi preso brevemente la parola
Mons. Nunnari per presentare il relatore principale dell'incontro,
Mons. Santo Marciano', arcivescovo di Rossano-Cariati, che condivide
con mons. Nunnari l'origine nella Chiesa reggina. ''La fede nel Risorto
- ha affermato, tra l'altro, mons. Marciano' nella sua relazione -
non puo' non portare in dono la speranza, quella speranza che e' uno
dei bisogni piu' elementari della creatura umana. Il problema di oggi
e' come relazionarci con la speranza di fronte a fatti di cronaca
che sembrano andare in senso opposto e nella coscienza della nostra
responsabilita' personale. La speranza ci appare quindi simultaneamente
fragile e necessaria. Di fronte a Cristo e alla conversione che la
fede in Lui genera, la speranza dell'uomo gradatamente diventa certezza
che sa di non rimanere delusa anche di fronte alle esperienze umane
piu' fallimentari e irreversibili. In Cristo il peccato e la morte
non hanno piu' l'ultima parola''. Gli interventi dall'assemblea e
la replica di mons. Marciano' hanno concluso la prima serata del convegno.
I lavori proseguiranno domani, venerdi', con la relazione curata dai
delegati della diocesi cosentina al convegno nazionale di Verona su
''La qualita' della testimonianza della speranza nel nostro contesto
ecclesiale e sociale'' e i gruppi di studio sugli ambiti dell'affettivita',
del lavoro e della festa, della fragilita', della tradizione e della
cittadinanza. Sabato, infine, nella Cattedrale di Cosenza, dopo una
relazione sulle conclusioni dei gruppi di studio, mons. Nunnari presiedera'
la concelebrazione eucaristica per l'apertura del nuovo anno pastorale
e trarra' le conclusioni del convegno. Dal 28 settembre il Convegno Pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano 25/09 «La Chiesa di Cosenza-Bisignano di fronte a Cristo, il
Signore risorto, speranza del mondo» è il tema del convegno
pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano che, da giovedì
28 a sabato 30 settembre, a partire dalle ore 16.30, nell’Auditorium
“Giovanni Paolo II” in Rende si interrogherà sulla
propria testimonianza di Gesù, speranza del mondo. I lavori
saranno presieduti da S. E. Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolìta
di Cosenza-Bisignano. Il tema è strettamente connesso a quello
del convegno ecclesiale nazionale di Verona che si terrà in
ottobre, al quale giungerà la riflessione della Chiesa cosentina.
La prima giornata dell’incontro diocesano prevede – dopo
la preghiera comunitaria con la meditazione di don Salvatore Bartucci,
incaricato diocesano per il convegno di Verona – l’introduzione
ai lavori di Don Pasquale Traulo, Vicario episcopale per il coordinamento
della pastorale. Seguirà una relazione biblico-teologica a
cura di S. E. Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati,
su «La dimensione pasquale dell’esperienza cristiana tra
memoria e speranza». Dopo la relazione ci sarà lo spazio
per gli interventi da parte dell’assemblea. Celebrazione dei Santi medici Cosma e Damiano a Castrovillari 20/09 E’ stato avviato, nella cappella, vicino al polisportivo
di Castrovillari, il programma delle celebrazioni in onore dei Santi
Medici, Cosma e Damiano. L'iniziativa è stata organizzata dall'omonima
associazione culturale in collaborazione con l'amministrazione municipale
ed in ossequio al calendario liturgico romano. Lo hanno reso noto,
in un comunicato, il sindaco, Franco Blaiotta, e il presidente del
sodalizio, Rosalia Vigna. Blaiotta e Vigna hanno detto che "il
programma prevede le celebrazioni religiose con il vice parroco degli
italo- arbereshe, padre Manus Barat, oltre a momenti di coinvolgimento
e di festa. Questi ultimi si svolgeranno domenica, lunedì e
martedi; quest'ultimo giorno è previsto come quello della festività
dei Santi Medici". "Nel corso della prima giornata - è
scritto nel comunicato - ci sarà una degustazione eno-gastronomica
e musica latino-americana, folk, balli di gruppo con l'orchestra 'Follie
D'Estaté. Ospite d'onore sarà Antonio Longo ed il suo
organetto. Per il secondo appuntamento ci sarà un raduno di
moto d'epoca a cura dell'associazione Vespa club, a cui seguirà
l'esibizione della scuola di ballo 'Dance only Dance', mentre in tarda
serata, direttamente da Domenicani, farà il suo spettacolo
l' imitatore e cabarettista 'Mimmo Ruggiero'. Per l'ultimo giorno,
è previsto il concerto dell'artista Francesca Alotta e l'estrazione
di premi. Nel corso della celebrazione religiosa si esibirà
la banda musicale 'San Giuliano' di Castrovillari, diretta dal maestro
Massimo Ciliberto. Domenica, lunedì e martedì la cappella
dei SS. Medici rimarrà aperta tutta la giornata ed in questi
tre giorni una navetta effettuerà il servizio per la principali
strade cittadine a disposizione dei fedeli che vorranno raggiungere
la chiesetta vicino al campo sportivo". "La piccola cappella
- ha sottolineato Vigna - fu costruita da Antonio Vigna e dalla moglie
Rosalia Stabile nel 1935 ma non fu portata a termine. Per questo motivo
e per continuare l'opera d'allargamento della chiesetta, Cosimo Vigna
realizzò l'adeguamento in maniera tale che la cappella potesse
contenere più fedeli. Subito venne consacrata e nel 1987 venne
ripristinata la processione. Nel 1991 iniziarono le celebrazioni in
rito greco-bizantino per volontà di un comitato italo- arbereshe
e con l'approvazione dei vescovi della diocesi di Cassano e di quella
Eparchia di Lungo, mentre lo scorso anno ebbero luogo i festeggiamenti
per il settantesimo anniversario della fondazione della cappella" Mons. Nunnari incontra le aggregazioni ecclesiali della diocesi di Cosenza/Bisignano 17/09 Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metroplìta di Cosenza-Bisignano,
incontrerà giovedì 21 settembre alle ore 18.30, nell’Auditorium
“Giovanni Paolo II” in Rende (complesso del Seminario
diocesano), le aggregazioni ecclesiali laicali presenti nella diocesi.
Porgerà il saluto introduttivo Mons. Emilio Aspromonte, Vicario
episcopale per il Laicato. La presentazione della serata sarà
a cura del Dott. Enzo Perri, Segretario generale della Consulta Diocesana
per l’Apostolato dei Laici. L’incontro prevede alle ore
18.45 l’adorazione eucaristica comunitaria e alle 19.10 l’intervento
del Padre Arcivescovo con la consegna di un suo messaggio alle aggregazioni
laicali. Seguiranno alcuni brevi interventi. L’incontro avrà
termine alle ore 20.00. Le aggregazioni ecclesiali dei laici riconosciute
in diocesi sono quarantatre: se ne può trovare l’elenco
sul sito internet creato dalla Consulta Diocesana per l’Apostolato
dei Laici www.laicato.it che – seppure in allestimento –
offre già alcune informazioni utili ed una rassegna di testi
sul laicato cattolico. A San Demetrio Corone la “Fringullera” per celebrare la Madonna 11/09 Terzo anno consecutivo con la tradizione della "Fringullera",
il suggestivo falò acceso a San Demetrio Corone nel corso della
settimana dedicata alle celebrazioni legate alla Natività di
Maria. La novità di quest'anno è che la tradizione del
fuoco preparato per la festa della Madonna è stata rivissuta
in più di un rione: Campo sportivo, piazzale della chiesa di
Sant'Adriano, Croci, Conicella, contrada Gurza e nella frazione Macchia
Albanese. Una iniziativa spontanea, fortemente sentita e realizzata
con il concorso dei residenti, giovani, adulti e anziani, preparata
con pochi mezzi, tanta semplicità e un unico scopo: festeggiare
per una settimana intera la Natività della Madre di Dio sul
solco di una remota tradizione, che rinsalda i vincoli di amicizia
in una dimensione collettiva. Il falò, un tempo acceso appena
le campane della chiesa suonavano l' Ave Maria, rafforzava il senso
di appartenenza e di fratellanza al proprio rione, tanto che le famiglie
che vi risiedevano consideravano come propri figli anche i bambini
di altri rioni. Sensazioni di altri tempi. Assaporate la prima settimana
di settembre con una usanza - scomparsa per oltre un decennio - che
al di là della fede è anche occasione per vivere il
proprio rione assieme a chi lo abita e lo ama, attraverso iniziative
comuni e semplici attività ricreative. A Rovito commozione per la festa della Madonna della Pietà 09/09 E' in pieno svolgimento a Rovito la tradizionale festa della
Madonna della pietà. Secondo un'antica tradizione un Vescovo
di Cariati, affetto da grave oftalmia, si recava a Cosenza per curare
la propria infermità. Nell'attraversare i monti della Sila,
giunto tra un folto bosco di castagni e sorpreso da un improvviso
temporale, il vescovo cariatese invocò la Madonna perché
il nubifragio finisse al più presto e la Vergine lo guarisse
anche dal male. Il prelato calabrese venne esaudito e, a ricordo della
pietà di Maria, fece costruire sul luogo del prodigio un piccolo
tempio, che conserva ancora lo stemma vescovile del presule miracolato.
Numerosi voti e continui pellegrinaggi attestano la devozione che
gli abitanti di Rovito, anche quelli emigrati nelle lontane Americhe,
nutrono per la Vergine della pietà, la cui festa si celebra
ogni anno, la seconda domenica di settembre. Uno degli organizzatori
dell'appuntamento religioso e civile rovitese, Rocco De Santis, da
qualche anno sta cercando un contatto con la città di Cariati
per un gemellaggio tra le due comunità. "Da sempre - ha
detto De Santis - parliamo di questo vescovo che fu all'origine del
culto mariano della pietà a Rovito, sarebbe bello che potessimo
condividere questa nostra festa con il popolo cariatese, che sappiamo
venera con particolare devozione l'Addolorata durante la processione
del Venerdì santo. E' un desiderio che mi porto nel cuore da
tanti anni e spero proprio che al più presto venga realizzato".
Intanto vanno avanti le manifestazioni di quest'anno, la spettacolare
fiaccolata dalla chiesetta della Pietà, posta in un bellissimo
bosco, alla monumentale chiesa di Santa Barbara e poi giochi popolari,
manifestazioni musicali e di ballo, la proiezione dei filmati delle
processioni degli scorsi anni, curata da Nello Gallo. Domenica il
simulacro della Madonna percorrerà le vie del centro storico
e delle frazioni di Flavetto e Motta, seguirà uno spettacolo
folcloristico. Nella mattinata di lunedì, la statua della Vergine
verrà riportata nella sua chiesetta, percorrendo a piedi il
tragitto, all'ombra dei castagni, dopo le celebrazioni religiosi l'attesa
estrazione della lotteria con ricchi premi. L'annuale festa di settembre
sarà conclusa con un concerto del cantante Alessandro Baldi. L’8 agosto partono i festeggiamenti per il V centenario della morte di San Francesco di Paola 02/08 "Un mondo di carità" è il titolo del
calendario di festeggiamenti che il Comune di Paola e la Commissione
Consiliare per il quinto centenario della morte di San Francesco insieme
ai padri Minimi del santuario di Paola, hanno organizzato per la Calabria
e per i devoti del santo in tutto il mondo. L'iniziativa, è
scritto in una nota, partirà martedì 8 agosto alle 21,30
con "la grande festa", lo spettacolo dei Pooh per il quale
è previsto l'arrivo di 50 mila persone. Il quartetto, che festeggia
i quarant'anni di carriera, taglierà il nastro inaugurale sul
lungomare. Sarà un concerto aperto a tutti, per coinvolgere
non solo i cittadini di Paola ed i turisti in vacanza, ma anche i
media. Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, definisce la manifestazione
come "quinto centenario, atteso in tutto il mondo, che deve rilanciare
l'immagine del santuario e della Città di Paola, meritevoli
di attenzione nazionale ed internazionale. Paola deve poter diventare
una grande eccellenza calabrese, dove è possibile poter trascorrere
un periodo di vacanza tra fede e bellezze naturali". Infatti,
il presidente della Commissione Consolare, Francesco Aloia, sottolinea
l'importanza del lavoro finalizzato alla realizzazione di un "progetto
concreto che, insieme alle tante iniziative in Italia e all'estero,
ponesse il comune di Paola al centro di questi festeggiamenti, come
era giusto che fosse. Solo in questo modo la Calabria potrà
vivere un momento storico eccezionale". La Città di Paola
e la Commissione Consiliare, conclude la nota, hanno affidato all'esperto
di grandi eventi, Ruggero Pegna, la direzione artistica e musicale
dello spettacolo ed alla Entopan di Francesco Cicione, il campo della
comunicazione nazionale ed internazionale. Mons. Marcianò nuovo vescovo di Rossano 20/07 L’Arcivescovo Metropolìta di Cosenza-Bisignano,
Mons. Salvatore Nunnari, accompagnerà sabato 22 luglio il nuovo
Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Santo Marcianò, nella
Cattedrale di Rossano, per l’ingresso nella diocesi affidata
alle sue cure pastorali. La Metropolìa di Cosenza (che costituisce
una “provincia ecclesiastica”) ricomprende le diocesi
“suffraganee” (così dette dal “suffragio”,
il voto cui i loro Vescovi hanno diritto nel concilio provinciale)
di Rossano-Cariati, di Cassano allo Jonio e di S. Marco Scalea; all’Arcivescovo
Metropolìta è affidato il compito di presiedere la provincia
ecclesiastica e di rappresentarla in alcune circostanze. Il nuovo
Pastore di Rossano-Cariati proviene dalla Chiesa reggina come Mons.
Nunnari e fra i due esiste un saldo legame di amicizia: per nove anni,
infatti, Mons. Santo Marcianò ha collaborato come viceparroco
con l’attuale Arcivescovo di Cosenza, nella parrocchia di S.
Maria del Divin Soccorso della città di Reggio. Mons. Nunnari
e Mons. Marcianò raggiungeranno Rossano insieme all’Arcivescovo
di Reggio Calabria-Bova, Mons. Vittorio Mondello, partendo dal palazzo
arcivescovile di Cosenza. La celebrazione nella Cattedrale di Rossano,
prevista per le ore 17.00, sarà presieduta dal Nunzio Apostolico
in Italia, S. E. Rev.ma Mons. Paolo Romeo. Padre Francesco Marinelli nuovo Correttore Generale dei Minimi. Gli auguri di Principe 17/07
Il Molto Reverendissimo Padre Francesco Marinelli è il nuovo
Correttore Generale (Padre Generale) dell’ordine dei Minimi
di San Francesco di Paola. La sua elezione è avvenuta lo scorso
13 luglio al termine del Capitolo Generale dell’Ordine avvenuto
a Roma. Nella foto riprodotta di fianco un momento dell’udienza
riservata da Papa Benedetto XVI, ad inizio capitolo, in cui il nuovo
Correttore Generale, di spalle, saluta sua Santità, accompagnato
da Padre Rocco Benvenuto, Superiore della comunità di Cosenza.
A felicitare Padre Marinelli, è stato subito l’assessore
regionale alla cultura, e molto devoto del Santo calabrese, Sandro
Principe che in una nota ben augurale scrive “Formulo a Padre
Marinelli, eletto Correttore Generale dei Frati Minimi di San Francesco
di Paola gli auguri più sinceri e calorosi per il nuovo importante
incarico a cui è stato chiamato per i prossimi tre anni”.“Di
Padre Marinelli, che ha alle spalle una prestigiosa storia personale
di fedeltà e dedizione agli insegnamenti del Santo Patrono
della Calabria -prosegue l’assessore alla Cultura - è
noto soprattutto l’impegno profuso, in qualità di correttore
provinciale, per la costruzione della nuova e bellissima Basilica
di San Francesco a Paola”. “Convinto che egli saprà
assumere questa nuova ed onerosa responsabilità con la passione
e la dedizione di sempre - conclude Principe - esprimo al nuovo correttore
generale dei Minimi grande stima e considerazione e confermo l’impegno
dell’assessorato regionale alla Cultura che ho l’onore
di guidare per quanto concerne i festeggiamenti del quinto Centenario
della morte di San Francesco”. Nuovo libro di Mons. Giuseppe Agostino “Davanti a te i pensieri del mio cuore” 06/07 È in libreria un nuovo libro scritto da Mons. Giuseppe
Agostino, Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano.Il titolo - Davanti
a te i pensieri del mio cuore (Paoline Editoriale Libri) - prende
spunto dal versetto di un salmo biblico: il libro (266 pagine) raccoglie,
infatti, alcune meditazioni scaturite dalla preghiera quotidiana di
Padre Agostino, una preghiera scandita dal ritmo della Liturgia delle
Ore. «Oltre mezzo secolo fa - scrive l’Autore -, la Chiesa
mi ha consegnato un libro come mio compagno di viaggio, giornaliero,
sempre uguale e sempre nuovo, che allora, nella tradizione ecclesiale,
si chiamava Breviario. Oggi si chiama Liturgia delle Ore. L’ho
sempre visto come un tesoro - il tesoro nascosto di cui parla Gesù
nel Vangelo - e lo colgo come ricchezza inesauribile di tante perle».
Non si tratta di un commento esegetico o dottrinale. L’Autore
si sofferma ora su un’antifona, ora sul versetto di un salmo,
ora su un’espressione della Scrittura o dei Padri della Chiesa
con il semplice desiderio di condividere ciò che è rimasto
particolarmente impresso nel suo cuore. È un libro ricco di
suggestioni bibliche e di riflessioni sul modo in cui l’uomo
contemporaneo, spesso sopraffatto da tante parole vuote, si confronta
con la Parola che è «Spirito e vita». Solennità del Corpus Domini: Le celebrazioni a Cosenza e Rende 17/06 In preparazione alla solennità del Corpus Domini (Santissimo
Corpo e Sangue di Cristo), sabato 17 giugno alle ore 21.00, a Cosenza,
nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù e della Madonna di Loreto,
si è tenuta la 78.ma VEGLIA EUCARISTICA curata dall’Azione
Cattolica Italiana. Domenica 18 giugno la Processione del Corpus Domini a Cosenza, sabato sera veglia eucaristica 14/06 Sabato sera 78.ma veglia eucaristica In preparazione alla solennità
del Corpus Domini (Santissimo Corpo e Sangue di Cristo), sabato 17
giugno alle ore 21.00, a Cosenza, nella chiesa del Sacro Cuore di
Gesù e della Madonna di Loreto, si terrà la 78.ma VEGLIA
EUCARISTICA curata dall’Azione Cattolica Italiana. Dopo la preghiera
comune e l’adorazione eucaristica, la veglia si concluderà
con la celebrazione della S. Messa. Il 26 all’Executive presentazione di un libro su Mons. Lefebvre 24/05 Venerdì 26 Maggio 2006 alle ore 18 presso l'Hotel Executive
di Rende (Cosenza), la Fraternità Sacerdotale San Pio X presenterà
il libro di S.E.R. Mons. Tissier de Mallerais “Mons.Lefebvre
- una vita”. L'iniziativa assume una valenza particolare non
solo per l'argomento trattato ma anche alla luce dei rapporti con
la Santa Sede e per le ultime notizie su un possibile ritorno alla
liturgia tradizionale. La presentazione vedrà l'intervento
del Superiore del Distretto d'Italia Don Marco Nèly che illustrerà
il libro, e verrà presentata una galleria di immagini illustranti
l'operato di S.E.R. Mons.Lefebvre. e della Fraternità San Pio
X. Giovani e coscienza politica: Proseguono gli incontri dell’Azione Cattolica cosentina 17/05 Proseguono gli incontri su «Giovani e coscienza politica»
promossi dall’Azione Cattolica di Cosenza e dalla FUCI (Federazione
Universitaria Cattolica Italiana) dell’Università della
Calabria. A Cosenza parte il MagGiovani dell’Azione Cattolica 13/05 Anche quest'anno, a maggio, il Settore Giovani di Azione cattolica
dell' Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano propone il percorso del MagGiovani,
"un'occasione - è detto in un comunicato - per aprirsi
al confronto fra i tanti gruppi parrocchiali e con i giovani del territorio".
"Gli incontri - si aggiunge nella nota - saranno articolati sulla
base di un tema decisivo per la formazione dei giovani: la coscienza
politica. Dopo un percorso di sensibilizzazione nelle parrocchie,
sono previsti alcuni incontri comunitari. Il primo, sarà una
giornata di spiritualità sul tema Mai senza l'altro e si terrà
domani, domenica, a Paola, nella parrocchia di Sant' Agata, a partire
dalle ore 9.00, con la guida del padre gesuita Pio Parisi". Nel
corso della prossima settimana ci saranno altri due incontri, uno
sulle riforme costituzionali ed un altro sulla testimonianza di Giorgio
La Pira, giurista, sindaco di Firenze, membro dell'Assemblea costituente
e più volte parlamentare. Su TEN uno speciale sulla festa di San Francesco di Paola 12/05 Andrà in onda sabato 13 alle 20 e domenica 14 alle 9
su Ten Teleuropa Network lo speciale dedicato alla Festa di San Francesco,
che come ogni anno si è tenuta a Paola nei primi giorni di
maggio. Nel reportage, prodotto dalla World Diffusion Idea di Franca
Chiarelli e Francesco Straticò, è scritto in una nota,
"sono ripercorsi tutti i momenti più salienti che nelle
diverse giornate caratterizzano la devozione popolare verso il Santo
Patrono della Calabria. Il filmato, che dalla prossima settimana sarà
in programmazione anche via satellite, sarà portato in visione
nei prossimi mesi nelle comunità calabresi in Sudamerica, in
preparazione dei festeggiamenti del cinquecentenario della morte del
Santo, che si terranno l' anno prossimo". In trentamila alla Madonna dello Scoglio. Il video già un successo 12/05 Le iniziative per i 38 anni trascorsi dalla prima apparizione
al piccolo Cosimo Fragomeni, oggi terziario Francescano, per molti
in odore di santità, della Vergine Santissima allo Scoglio
di Santa Domenica di Placanica, era l’11 maggio 1968, sono state
caratterizzate da due avvenimenti d’assoluta rilevanza: il raduno
nella vallata antistante il Santuario, che ha segnato la presenza
di oltre trentamila fedeli giunti da ogni parte d’Europa e la
prima assoluta, martedì 10 maggio, presso la Scuola Madia Statale
del Comune de “ la Regina dello Scoglio”, prima edizione,
video documentario che riportato la vita del mistico e le opere senza
alterazione alcuna degli accadimenti succedutisi nel corso degli anni.
La presentazione ha registrato la presenza di un numeroso pubblico
che al termine della proiezione ha rivolto un lungo e caloroso applauso.
Questa preceduta dall’introduzione della dottoressa Imma Divino,
vicina da anni a Fratel Cosimo e conoscitrice attenta di quella realtà,
ha espresso, per conto di Fratel Cosimo Fragomeni che attestato la
veridicità di quanto narrato e di tutta la Fondazione, parole
d’elogio per il giornalista Gepy La Piana, autore del video
con la Regia di Francesco Punturiero e Carmen Speranza. Imma Divino
ha anche evidenziato che il lavoro di La Piana, primo nel genere,
può essere considerato certamente il più valido supporto
documentario che potrà ulteriormente contribuire al discernimento
e all’amabile attenzione che la Chiesa sta rivolgendo a Fratel
Cosimo, così come evidenziato nel contesto del video da Mons.
Giancarlo Bregantini Vescovo della Diocesi Locri-Gerace. Come già
si è detto il video sarà tradotto in quattro lingue,
perché richiesto da più parti non solo del vecchio continente,
ma anche da Canada, Australia e America. In Italia? Al momento, ha
detto l’autore, solo un certo interessamento delle tv nazionali
presenti per i loro servizi in diretta a Santa Domenica, ma niente
di programmato. Mentre, come spesso e stranamente accade qui da noi,
nulla per ciò che attiene le tv della Calabria. A Locri presentazione del libro di don Giuseppe Silvestre “Sacramento delle nozze e nuova evangelizzazione” 11/05 L’Ufficio per la pastorale della famiglia della Diocesi di Locri-Gerace ha organizzato per venerdì 12 maggio 2006, alle ore 18,30 a Locri, nei locali del Seminario “San Luigi” una manifestazione culturale per la presentazione del libro di don Giuseppe Silvestre: Sacramento delle nozze e nuova evangelizzazione, pubblicato dalla casa editrice Progetto 200 di Cosenza. Saranno presenti l’editore, dott. Demetrio Guzzardi e l’autore, don Giuseppe Silvestre, Vicario per la Pastorale, della Diocesi Catanzaro-Squillace. L’incontro sarà concluso da mons. Giancarlo Maria Bregantini, Vescovo di Locri-Gerace. Così ha scritto nell’introduzione al volume mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo metropolitana di Catanzaro-Squillace: «Il dibattuto problema del matrimonio, o meglio delle nozze, è volutamente illustrato nell’ottica teologico-pastorale. Ancora una volta don Pino Silvestre riesce a coniugare la maturità del pensiero teologico con una profonda attenzione pastorale. […] Egli sostiene che l’angolatura sponsale dà un volto nuovo al mistero di Cristo, sia nella sua predi¬cazione che nella sua prassi, e allo stesso mistero pa¬squale che si perpetua nell’Eucaristia quale evento nuziale. Da questi fondamenti biblici si aprono, quasi a ventaglio, tutti gli altri argomenti: dalla rivalutazio¬ne della corporeità e della sessualità all'educazione e formazione all'amore responsabile. La stessa esisten¬za cristiana ne esce rivalutata come risposta di amore a Cristo sposo più che come adeguamento a delle nor¬me morali. Un flash speciale l'autore lo riserva alla riflessio¬ne sulla tenerezza, dolcezza e bellezza di Dio che tro¬va nel matrimonio il suo spazio concreto di rivelazio¬ne. Alla luce di tutto ciò, nascono nuovi percorsi per valorizzare il tempo del fidanzamento e la famiglia». Don Giuseppe Silvestre, nativo di Torre di Ruggiero (CZ), è
un sacerdote della diocesi di Catanzaro-Squillace. Ha conseguito la
Laurea in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense.
Per 10 anni è stato missionario in Brasile, dove ha fondato
una Scuola di Teologia per laici. Dal 1987 guida la Parrocchia San
Pio X di Catanzaro; è docente all’Istituto Teologico
Calabro “San Pio X”; è vicario per la Pastorale
della diocesi di Catanzaro-Squillace. Membro dell’Associazione
Teologica Italiana. Nel 1997, il Brutium “Calabresi nel mondo”,
gli ha conferito la medaglia d’oro per meriti culturali e di
impegno nel Terzo Mondo; nel 2003 ha ottenuto il Premio alla Cultura
e nel 2005 il Premio Vivarium. Giornalista pubblicista, collabora
con Famiglia Cristiana, con Comunità Nuova e con numerose altre
riviste. E’ autore di numerose pubblicazioni tra le quali ricordiamo:
La teologia della Liberazione. Storia, problemi, conflitti, prospettive
e speranze; I beni della terra e le esigenze di giustizia; Evangelizzazione
e missione al popolo. «La fede si rafforza donandola»
(scritto a quattro mani con padre Pasquale Castrilli), Annunciare
la speranza al Sud del mondo: solidarietà e globalizzazione.
L’esperienza della chiesa calabrese; Eucaristia e nuova creazione.
Si è spento Mons. Giuseppe Fumo 06/05 Mons. Giuseppe Fumo, sacerdote dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano,
si è spento durante la notte scorsa dopo un periodo di sofferenza.
Nato a San Pietro in Guarano il 17 marzo 1926, fu ordinato sacerdote
a Cosenza il 12 dicembre 1948. Laureato in Filosofia e in Lettere
classiche, Licenziato in Teologia, Mons. Fumo ha dedicato gran parte
della sua vita all’insegnamento nelle scuole pubbliche e nel
Collegio Arcivescovile “Aniello Calcara”. Per molti anni
fu Assistente ecclesiastico dell’Associazione Medici Cattolici
e dell’Azione Cattolica, nella quale seguì in modo particolare
il Settore Adulti, contribuendo al passaggio segnato dal Concilio
Vaticano II. Canonico del Capitolo Metropolitano della Cattedrale
di Cosenza, nel 1988 fu nominato Cappellano di Sua Santità.
Mons. Fumo - che era per tutti “don Peppino” - lascia
un ricordo vivo e grato nella Chiesa e nella società cosentina.
La messa esequiale sarà celebrata in Cattedrale domani, domenica
7 maggio, alle ore 16.00 e sarà presieduta da Padre Giuseppe
Agostino, Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano. Nominato il nuovo Vescovo di Rossano è Mons. Santo Marcianò 06/05 Mons. Santo Marcianò, 46 anni, del clero di Reggio Calabria
è il nuovo arcivescovo della Diocesi di Rossano - Cariati.
La nomina del giovane presule è stata fatta dal Pontefice Benedetto
XVI. L'annuncio della nomina di mons. Marcianò è stato
dato, alle 12 in punto, nel Salone degli Stemmi dell' Arcivescovado
gremito di sacerdoti, suore e fedeli, presente anche il suo predecessore,
mons. Andrea Cassone, che lascia l' incarico per raggiunti limiti
di età. Giornalista pubblicista, mons. Marcianò, sacerdote
dell' Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, è nato nella città
dello Stretto il 10 aprile 1960; sin dal 1995 è rettore del
Seminario Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria. Oggi saranno ordinati cinque nuovi sacerdoti nel Duomo di Cosenza 06/05 L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano si prepara all’ordinazione
di cinque presbiteri che avverrà sabato 6 maggio alle ore 17.00
nella Cattedrale di Cosenza, per l’imposizione delle mani e
la preghiera consacratoria di Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo
Metropolìta di Cosenza-Bisignano. Gli ordinandi - che saranno
“presentati” al Vescovo e al popolo di Dio dal Rettore
del Seminario Cosentino, Don Mario Corraro - sono i diaconi: Serafino
Bianco (che proviene dalla comunità parrocchiale di Bianchi
e attualmente svolge il servizio di segretario per il Padre Arcivescovo),
Rency Mathew Ezhukattil (proveniente dall’India, attualmente
cooperatore parrocchiale a Lago), Paride Iazzolino (proveniente dalla
comunità parrocchiale di Casole Bruzio, impegnato nel servizio
di cooperatore parrocchiale a Serra Pedace), Frederic Mbo Mpeti (proveniente
dal Congo ed oggi cooperatore parrocchiale in Rende, nella parrocchia
della Santissima Trinità), Antonio Perri (proveniente dalla
comunità parrocchiale di Dipignano, attualmente cooperatore
parrocchiale a Cosenza, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù
e Madonna di Loreto). In un messaggio, l’Arcivescovo Padre Salvatore
Nunnari sottolinea che l’ordinazione dei nuovi sacerdoti «allieta
la nostra Chiesa» ed è «la consolazione di Dio
dopo le ore della tribolazione. Sì - prosegue Mons. Nunnari
-, Egli ama questa Sua Chiesa e noi dobbiamo avvertire tutta la responsabilità
nel corrispondere con la santità della vita al Suo amore. L’ordinazione
presbiterale è un evento che esprime visibilmente e sacramentalmente
la comunione ecclesiale». Venerdì 5 nella chiesa di Loreto Seminario sulle comunicazioni sociali “I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione” 03/05 In preparazione alla Giornata Mondiale delle Comunicazioni
Sociali, venerdì 5 maggio alle ore 18.00, a Cosenza, nel salone
parrocchiale di S. Teresa del Bambin Gesù, Suor Cristina Beffa
delle Figlie di San Paolo, Direttrice dell’Editoriale Paoline
Audiovisivi, presenterà il tema del messaggio di Benedetto
XVI: «I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione». San Vincenzo la Costa si prepara ad offrire l’olio votivo a San Francesco di Paola 30/04 Il 2 maggio, il Comune di San Vincenzo La Costa, in provincia
di Cosenza, partecipera' alla cerimonia religiosa, che si svolgera'
nella basilica del Santuario di San Francesco di Paola, per l'offerta
dell'olio che servira' per la lampada votiva del Santo patrono della
Calabria, quale simbolo di pace e amore. I numerosi fedeli e devoti
della figura del Santo della Charitas porteranno con loro, nel corso
della cerimonia, una motivazione particolare legata alla figura del
Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi, nativo di San Sisto dei Valdesi
e componente della stessa famiglia dei Minimi, per il quale si attende
una felice conclusione del processo di beatificazione. Alla cerimonia
religiosa prenderanno parte anche i comuni di Polistena, Curinga e
Acconcia, anch'essi chiamati all'offerta dell'olio per la lampada
votiva di San Francesco. I fedeli saranno accolti dal sindaco di Paola,
Roberto Perrotta, mentre la cerimonia religiosa sara' presieduta dal
Padre Generale dell'ordine, Giuseppe Fiorini Morosini. A Cosenza il 6 maggio saranno ordinati cinque nuovi sacerdoti 29/04 L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano si prepara all’ordinazione
di cinque presbiteri che avverrà sabato 6 maggio alle ore 17.00
nella Cattedrale di Cosenza, per l’imposizione delle mani e
la preghiera consacratoria di Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo
Metropolìta di Cosenza-Bisignano. A Firmo, il 30, l’ordinazione presbiterale del diacono Pietro Lanza 28/04 Domenica 30 aprile a Firmo presso la chiesa matrice Santa Maria
Assunta in cielo, con inizio alle ore 9,30 avrà luogo la ordinazione
presbiterale del diacono Pietro Lanza, che riceverà il sacramento
nel corso della divina liturgia pontificale celebrata dall'eparca
diocesano di Lungro S.E.R Ercole Lupinacci. Il diacono Lanza ha 47
anni è nato a Firmo e vive ed opera ad Acquaformosa, dove,
per più di venti anni ha collaborato con Padre Vincenzo Matrangolo
nella conduzione del Centro Assistenza Preventiva Giovanile, occupandosi
dei minori portatori di disagio affidati alle cure della meritoria
opera e coadiuvando il parroco nelle molteplici attività della
parrocchia. È insegnante di Religione ed è sposato con
Eleanor Gangale ha tre figlie: Maria Chiara, Caterina e Lucia, Consegue
il diploma superiore Castrovillari, poi frequenta l'Ist. Teologico
«Stamati» di Lungro, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose
«San Francesco di Sales» di Cosenza conseguendo il Grado
Accademico di Magistero in Scienze Religiose quindi l'Istituto Teologico
Calabro presso il Pontificio Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro.
Ha collaborato alla costituzione del coordinamento delle Case famiglia
per minori presenti in Calabria è direttore dell' Ufficio Catechistico
Diocesano e responsabile dell' Ufficio diocesano per l'insegnamento
della Religione Cattolica, membro del comitato regionale per l'edilizia
di culto. Fin da giovanissimo è sensibile alle varie anime
della pastorale, frequenta la formazione di Azione Cattolica e anima
da sempre l'associazionismo religioso, negli anni 70 dà vita
al gruppo parrocchiale «La comunità» e poi all'«Eureka
Jesus», inizia in diocesi il rapporto con il movimento di Raoul
Follereau e l'esperienza dei campi scuola. È tra i più
attivi fautori del movimento culturale che mira a valorizzare l'identità
culturale arbreshe, con un gruppo di amici crea il gruppo folk e la
manifestazione Vallja di S. Atanasio che da circa 30 anni si tiene
a Firmo il I maggio. Nel 1985 è consigliere comunale e crea
il circolo «Giorgio La Pira», è ancora tra i fondatori
dell'Associazione di volontariato culturale sociale «Pramenda»
di Acquaformosa. Un video documentario alla Madonna dello Scoglio. 26/04
“La Regina dello Scoglio “ è il titolo del video
documentario, finito di girare da qualche giorno, sulle opere e la
vita del terziario Francescano di Santa Domenica di Placanica, comune
del litorale ionico della provincia di Reggio Calabria, Fratel Cosimo
Fragomeni, che lo ha visionato attestandone la veridicità di
quanto narrato. Autore è Gepy La Piana (giornalista) che si
avvalso della regia di Francesco Punturiero coadiuvato da Carmen Speranza
e la collaborazione della collega Imma Divino e del prof. Bruno Tirotta.
Il lavoro, dedicato a Demetrio Carbone amico d’infanzia dell’autore
scomparso giovanissimo, iniziato nel mese di giugno dello scorso anno,
è frutto di attenta ricerca di atti e testimonianze dei fedeli
alla Madonna dello Scoglio, apparsa al veggente per la prima volta
l’11 maggio 1968. Durante le riprese, curate dalla Video Editing
di San Ferdinando esterna uno con Giusy Utano, si è reso necessario
fare interpretare da attori, tutti calabresi alla prima esperienza,
i ruoli del piccolo “ pastore Cosimo Fragomeni”, impersonato
da Rocco Giovinazzo, il “diciottenne Cosimo”, Michele
Iellamo, doppiato da Walter Alberio, con Ketty Spampinato nel ruolo
della Vergine Santa con la voce di Denise La Piana. Fulvio Bonelli,
con l’hobby della pittura, ha dato vita al pittore “Ilario
Tarsitani” che ha realizzato il dipinto della Madonna dello
Scoglio tuttora presente nella Cappella del Santuario. I costumi,
riprodotti da Norina Di Giacco che ha anche interpretato “la
mamma di Fratel Cosimo” Maria Mazzà, sono veramente di
ottima fattura e curati con dovizia di particolari. La narrazione
non ha trascurato nessun accadimento, riferendo anche della sorgente
d’acqua sgorgata per intervento divino allo Scoglio di Santa
Domenica di Placanica, in base alle testimonianze di tanta gente tra
le quali quella della sig.ra “Rosa Bolognino”, interpretata
da Carmela Luzza. Suor Loreta Scano e Mario Napolitano sono stati
i consulenti musicali e Santo Alizzi ha curato egregiamente la fase
informatica, consentendo la realizzazione della parte cinematografica
del video. Unanimi e lusinghieri giudizi per la canzone “ A
Te Maria “, sigla di chiusura del video, scritta dalla reggina
Vincenza Tramontana e cantata da Carmen Marchese. Varie le testimonianze
di Sacerdoti, Religiose e fedeli che hanno definito lo Scoglio “
la piccola Lourds” d’Italia. Particolare è stata
la testimonianza di S.E. il Vescovo della diocesi Locri-Gerace mons.
Giancarlo Maria Bregantini che ha riferito dell’attenzione amorevole
che la Chiesa tutta rivolge al luogo e a Fratel Cosimo, ponendo l’accento
sulla prudenza prima di esprimere giudizi, definendo Lo Scoglio “una
clinica delle anime” che “curate” ritornano alla
vita parrocchiale con rinnovato entusiasmo divenendone successivamente
protagoniste. Dal 29 a Paola la Giornata dei giovani dell'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano 25/04 Sarà Paola ad ospitare la Giornata dei giovani dell’Arcidiocesi
di Cosenza-Bisignano. Sabato 29 aprile, dalle 18.00 alle 24.00, infatti,
nella parrocchia di Santa Maria di Porto Salvo (chiesa di Santa Maria
degli Angeli) convergeranno tutti i gruppi giovanili della diocesi. Incontro tra le realtà religiose monoteiste il 30 a Cittanova 24/04 Con il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria, della
Diocesi Oppido-Palmi, dei comuni di Cittanova e Bova Marina, con l’accordo
di Riccardo Shemuel di Segni, rabbino capo di Roma e del Centro culturale
della Comunità islamica della Piana di Gioia Tauro, si terrà
Domenica 30 aprile, alle ore 17, presso il centro congressi della
Banca di Credito Cooperativo di Cittanova, un dibattito intitolato
“Uniti nella diversità”, cui parteciperanno esponenti
politici, istituzionali, religiosi e dell’associazionismo. L’iniziativa,
curata dal Distretto 108 YA dei Lions Clubs “Vallis Salinarum”
di Taurianova, mirerà a riportare alla luce, sui sentieri della
spiritualità, i punti comuni delle tre realtà religiose
monoteiste. “Perché a Cittanova – dice Antonio
Sorrenti – studioso di ebraismo – un convegno di così
alto significato? Perché nella cittadina della Piana, successivamente
alla marranizzazione degli ebrei nel 1600, venne riconcessa l’apertura
di una nuova sinagoga, segno, questo, della straordinaria vitalità
della comunità ebraica cittanovese”. Il quadro della Madonna di Pompei all’Ospedale di Cetraro 22/04 Il quadro della Madonna del Rosario di Pompei e' giunto, a
bordo di un elicottero della Guardia di Finanza del reparto operativo
aeronavale di Vibo Valentia, nell'ospedale di Cetraro. All'interno
del nosocomio si e' tenuta una concelebrazione officiata dal vescovo
di San Marco Argentano, mons. Domenico Crusco, e dal parroco, don
Giovanni Alessi. Nel corso della funzione e' stata ricostruita la
storia del quadro della Madonna, il cui culto risale al XII secolo,
all' epoca dell'istituzione dell' Ordine dei frati domenicani. Seconda
la tradizione cattolica, l'immagine della Madonna ha propiziato la
vittoria della flotta cristiana sui Turchi nella battaglia navale
di Lepanto nel 1571. La festa della Madonna del Rosario si celebra
a Pompei, dal 1913, il 7 ottobre. Concluse le manifestazioni per San Francesco di Paola a San Sisto dei Valdesi 21/04
Si è conclusa ieri sera nella frazione San Sisto dei Valdesi
del Comune di San Vincenzo La Costa la missione dei frati minimi dell’Ordine
di San Francesco di Paola, che si è svolta dal 18 al 20 aprile
in preparazione della manifestazione religiosa che avrà luogo
il prossimo 2 maggio, presso il santuario di Paola, con la consegna
dell’olio per la lampada votiva che arde perennemente di fronte
alle reliquie del Santo protettore della Calabria. Il mantello di San Francesco di Paola in pellegrinaggio a San Vincenzo la Costa 19/04
La reliquia del mantello di San Francesco di Paola con il quale attraversò
lo stretto di Messina è stato portata ieri dai Frati dell’Ordine
dei Minimi nelle chiese della comunità parrocchiale del Comune
di San Vincenzo La Costa, invitato, in rappresentanza dei Comuni della
Provincia di Cosenza, ad offrire l’olio per la lampada votiva
che arde perennemente di fronte alle reliquie del Santo della “Charitas”
collocate all’interno della basilica del santuario, la cui cerimonia
religiosa avverrà il prossimo 2 maggio alla presenza delle
massime autorità politiche, civili e religiose della Calabria. Incontro sull’enciclica di Papa Benedetto “Deus Caritas est” a Cosenza 19/04 «L’enciclica di Benedetto XVI DEUS CARITAS EST:
un’introduzione alla lettura» è il tema dell’incontro
che si terrà venerdì 21 aprile alle ore 19.00 a Cosenza,
nella sala “Mons. Luigi Rogliano” della Parrocchia Sacro
Cuore di Gesù e Madonna di Loreto. E’ quanto annuncia
una nora del Parroco Don Gino Liberto. All’incontro farà
da guida Padre Enrico dal Covolo, Salesiano, Consultore della Congregazione
per la Dottrina della fede e Professore ordinario di Patristica nella
Pontificia Università Salesiana. Pasqua 2006: I messaggi di Mons. Ciliberti, Nunnari, Mondello e Bregantini. I riti albanesi. Le celebrazioni della settimana Santa a Cosenza 12/04 La Domenica delle Palme ha aperto la Settimana Santa. Di seguito
il programma delle prossime celebrazioni: TRIDUO PASQUALE GIOVEDÌ SANTO (“IN CŒNA DOMINI”)
- Con la Messa vespertina del Giovedì Santo inizierà
il Triduo pasquale, che si concluderà con i vespri della domenica
di Pasqua ed è il cuore delle celebrazioni pasquali e di tutto
l’anno liturgico. VENERDÌ SANTO (“IN PASSIONE DOMINI”)
- Il Venerdì Santo la Chiesa celebra il mistero della passione
e morte del Signore. La liturgia si svolge in tre momenti: proclamazione
e ascolto della parola di Dio, adorazione della croce, distribuzione
dell’Eucaristia. Per antichissima tradizione, il Venerdì
Santo non viene celebrata la Messa (l’Eucaristia distribuita
è quella consacrata il Giovedì). Elemento fondamentale
è la proclamazione e l’ascolto della Scrittura, con la
preghiera universale per la Chiesa, per il Papa, per gli ordini sacri
e per tutti i fedeli, per i catecumeni (coloro che devono ricevere
il Battesimo), per il popolo d’Israele (“fratello maggiore”
nella fede), per i non cristiani, per i non credenti in alcun Dio,
per i governanti, per i sofferenti. VIA CRUCIS - Anche quest’anno, in tutti i
centri della diocesi si ripercorrerà la Via Crucis, la strada
di Gesù verso il Calvario. Tradizionalmente, la Via Crucis prevede alcune tappe - le “stazioni”
- per meditare sul mistero dell’amore di Dio e della morte di
Gesù. Questa forma popolare di preghiera - già praticata
a Gerusalemme, secondo i racconti di antichi pellegrini, nei primissimi
secoli del cristianesimo e importata in Europa - ha avuto nel tempo
varie modifiche, corrispondenti a diverse sensibilità spirituali.
A partire dal sec. XVII si è stabilizzata nello schema che
prevede quattordici stazioni: in esse, più che la semplice
cronaca degli avvenimenti, i fedeli rivivono spiritualmente il cammino
ed il sacrificio di Gesù. SABATO SANTO (15 aprile) - È un giorno “aliturgico”: non ci sono, cioè, liturgie. È il secondo giorno della sepoltura di Gesù, interamente lasciato alla riflessione e all’attesa della resurrezione del Signore. Ci si prepara alla Veglia pasquale della notte. VEGLIA PASQUALE (“IN RESURRECTIONE DOMINI”) E
DOMENICA DI PASQUA - Nella notte fra il Sabato e la Domenica
si celebra la solenne VEGLIA PASQUALE, cuore dell’anno liturgico. Precdedenti: Archivio da Maggio 2005 ad Aprile 2006
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